Cade con la mountain bike, ciclista soccorso in eliambulanza. È quanto avvenuto questa mattina, intorno alle 11:00, in uno dei sentieri di Vallemontagnana, nel comune di Fabriano. L'uomo ha perso il controllo della sua due ruote ed è caduto a terra procurandosi diversi traumi.
Sul posto sono sopraggiunti i vigili del fuoco della locale squadra con due mezzi 4x4, recuperando il ferito, per poi affidarlo alle cure dei sanitari del 118. Per il ciclista, che non si troverebbe comunque in pericolo di vita, è stato disposto il trasferimento con l'elisoccorso all'ospedale regionale Torrette di Ancona.
La FORM, Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, ricorda il M° Lamberto Spadari, anconetano, scomparso nella giornata di ieri. Importante figura per il mondo musicale italiano e marchigiano: la carriera di Spadari è iniziata al Teatro della Scala di Milano, formatosi sotto la guida della prestigiosa prima tromba Maestro Giuseppe Caruso; è poi stato prima tromba dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. In quegli anni ha lavorato sotto la direzione dei più famosi direttori d'orchestra: Karajan, Celibidache, Albert, Scherchen, Molinari Pradelli; collaborando con grandi compositori come Hindemit, Straviskij e Milhaud.
È poi tornato nelle Marche, suonando con l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, fin dalla sua composizione come cooperativa. Ha insegnato per molti anni al Conservatorio di musica G. Rossini di Pesaro, come docente di Tromba, con straordinaria passione, cercando di tramandare in maniera autorevole la tradizione acquisita nel corso della sua preziosa attività. Ha lavorato fino al 2004 e ha visto anche la nascita dell’attuale Fondazione Orchestra Regionale delle Marche. Il presidente FORM Fabrizio Del Gobbo, con il CdA, il consulente artistico Vincenzo De Vivo e tutti gli orchestrali piangono la scomparsa di un personaggio importante, e ricordano Spadari con sincera riconoscenza e profonda gratitudine sia per l’attività svolta come musicista che per quella di amministratore, in special modo all'interno della cooperativa che successivamente è diventata Fondazione.
Imbarcano acqua, soccorsi dal nucleo nautico e dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Due persone stavano affondando e hanno dato l'allarme, intorno alle 14:15, nel tratto di mare antistante lo scoglio del Trave di Ancona.
Arrivati sul posto, due operatori sono saliti a bordo per tamponare la falla e scortare la barca presso il porto turistico. A operazione terminata, l'imbarcazione e il gommone dei vigili del fuoco hanno potuto far rientro. Ad attenderli in banchina l'ambulanza del 118 per accertamenti.
Tre scosse di terremoto sono state registrate la mattina di Ferragosto, nel giro di poche ore, sulla costa marchigiana all'altezza di Ancona: la prima alle ore 8,11 di magnitudo 2.6, quindi quella delle 9,23 di magnitudo 2.1 e quindi la terza scossa segnalata dall'Ingv alle 9,56 sempre di questa mattina, la più forte di magnitudo 3.2.
L'ultimo evento sismico segnalato ha avuto epicentro in mare davanti alle coste tra Cesano e Fano. Al momento non vengono segnalati danni o disagi causati dal movimento tellurico del resto l'epicentro è lontano dai centri abitati
È previsto per il 16 agosto, in mattinata, l'arrivo nel porto di Ancona della nave ong Humanity 1 con 106 migranti, dei quali alcuni minori stranieri non accompagnati. Provengono tutti da Paesi dell'Africa, per lo più sub-sahariani e in particolare Senegal, Sud Sudan, Sudan, Mali, Costa D'Avorio, Pakistan, Burkina Faso, Eritrea, Ghana, Gambia, Guinea, Niger e Nigeria.
Non sono segnalate criticità sotto il profilo sanitario. È quanto è emerso durante una riunione, oggi, del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica presieduto dal prefetto Darco Pellos.
All'incontro hanno partecipato il questore, i vice comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza, un responsabile del Reparto operativo aeromobile della Guardia di finanza, il comandante della Capitaneria di porto di Ancona, il sindaco, il vice comandante della polizia locale.
Già a partire da venerdì sera si è svolta una riunione tra i numerosi ent e istituzioni coinvolti, coordinati dalla Prefettura di Ancona, per predisporre - ricalcando il modello operativo - logistico utilizzato per gli scorsi sbarchi, l'accoglienza dei cittadini stranieri.
Anche in questa occasione le procedure per l'identificazione e gli screening sanitari si svolgeranno, dopo lo sbarco alla banchina 19 del Porto dorico, presso il Palabrasili di Collemarino, messo a disposizione dal Comune di Ancona.
Un uomo di 27 anni è stato rapinato la scorsa notte, in centro, ad Ancona, in corso Garibaldi. Poco dopo la mezzanotte è stato avvicinato da un giovane straniero, un moldavo di 26 anni, in sella ad una bicicletta. Prima gli ha chiesto dei soldi, mentre si trovava in piazza Roma davanti ad un negozio automatico di bevande e snack, poi lo ha seguito e aggredito a colpi di calci e pugni.
Il 27enne, bengalese, residente nel capoluogo dorico, era con un gruppo di amici ed è caduto a terra tramortito. Il moldavo gli ha strappato via il portafoglio, con dentro circa 200 euro. Poi si è dato alla fuga in bicicletta. Gli amici del bengalese lo hanno rincorso e bloccato, recuperando il portafoglio.
Chiamato il 112 sono arrivate in centro le pattuglie delle Volanti della polizia che hanno arrestato il ladro per rapina aggravata. Il 26enne è stato portato in carcere a Montacuto in attesa dell'udienza di convalida davanti al gip. Ha precedenti e sarebbe irregolare sul territorio italiano. La vittima è stata portata in ospedale da una ambulanza per le prime cure per le percosse ricevute, ma non è grave.
Cade motociclista: arriva l'eliambulanza. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio, intorno alle 14:45, al chilometro 28 della strada statale 76 "della Val D’Esino", poco dopo lo svincolo di Genga, in direzione Fabriano.
A seguito del sinistro, che non ha coinvolto altri mezzi, la carreggiata è stata temporaneamente chiusa al traffico per consentire le operazioni di soccorso e messa in sicurezza del tratto. Visti i traumi riportati a seguito della caduta, l'uomo è stato trasferito d'urgenza all'ospedale regionale Torrette di Ancona, in elisoccorso.
Sul posto sono intervenute le squadre Anas e la polizia stradale per la gestione della viabilità, al fine di consentire il ripristino dell'arteria nel più breve tempo possibile. I disagi si sono protratti per circa un'ora. Presenti anche i vigili del fuoco
Un bagnante di 82 anni è morto sulla spiaggia di Numana (Ancona) dopo essere stato colto da un malore mentre era sotto l'ombrellone.
L'uomo è andato in arresto cardiaco. I primi soccorsi sono stati prestati da due volontari della Croce Gialla fuori servizio, che erano anche loro in spiaggia, a cui si è aggiunto un medico che ha tentato di rianimare l'82enne.
É intervenuta anche la Croce Rossa con l'idroambulanza di stanza a Numana e il 118, ma le manovre rianimatorie sono state vane. Si era alzata in volo anche l'eliambulanza, che è stata costretta a tornare indietro.
(fonte ANSA)
Roberto Mancini si è dimesso da ct della Nazionale italiana di calcio. La Figc è già al lavoro per trovare il sostituto. L'ufficialità è arrivata con un annuncio sul sito federale.
"La Federazione italiana giuoco calcio comunica di aver preso atto delle dimissioni di Roberto Mancini dalla carica di Commissario Tecnico della Nazionale italiana, ricevute ieri nella tarda serata", si afferma. "Si conclude, quindi, una significativa pagina di storia degli Azzurri, iniziata nel maggio 2018 e conclusa con le Finali di Nations League 2023; in mezzo, la vittoria a Euro 2020, un trionfo conquistato da un gruppo nel quale tutti i singoli hanno saputo diventare squadra".
"Tenuto conto degli importanti e ravvicinati impegni per le qualificazioni a Uefa 2024 (10 e 12 settembre con Nord Macedonia e Ucraina), la Figc comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo ct della Nazionale", prosegue la nota.
Ai successi ricordati dal comunicato della Federazione va aggiunta, per una panoramica completa, la mancata qualificazione al Mondiale in Qatar, neo più grosso della gestione del tecnico marchigiano. Adesso parte il toto-nome per chi erediterà la panchina: da Conte a Spalletti, sono molte le ipotesi.
Da oggi è possibile diventare “cittadino onorario di Frasassi” grazie all'iniziativa turistica messa in atto dal Comune di Genga e dal Consorzio Grotte di Frasassi con il “Passaporto del turista”.
Un vero e proprio passaporto che propone un itinerario di cinque imperdibili tappe dell’area tra arte, cultura e ambiente verrà consegnato ad ogni visitatore delle Grotte di Frasassi.
Il timbro in ogni sito permetterà di ricevere l’attestato di cittadinanza onoraria di Frasassi presso l’info point ubicato nel parcheggio delle Grotte in località la Cuna, esibendo il passaporto.
Insieme al passaporto, ogni visitatore, riceverà anche una mappa turistica dettagliata dell’area, con l’ubicazione e tutte le informazioni sui siti presenti nell’immenso patrimonio storico naturalistico e artistico di Frasassi.
“Il passaporto del turista nasce per promuovere l’arte e la cultura del territorio e coordinare in un unico progetto condiviso che ruota intorno alle Grotte di Frasassi i più prestigiosi siti attrattivi di Genga – ha dichiarato il sindaco di Genga Marco Filipponi – . L’idea di creare dei cittadini onorari di Frasassi con dei veri e propri attestati di cittadinanza e passaporti ci permette di coinvolgere in prima persona i visitatori e di farli sentire parte del nostro territorio”.
L’attestato di cittadino onorario di Frasassi verrà firmato personalmente dal sindaco di Genga Marco Filipponi e verrà consegnato ai visitatori all’interno di un pregiato cofanetto in carta artigianale della Cartiera Manualis di Fabriano, insieme ad una preziosissima filigrana rappresentante il Tempio del Valadier, un prodotto di alta oreficeria simbolo del territorio. È prevista inoltre la consegna di una piccola sorpresa a tutti i bambini. Vediamo ora quali sono le tappe inserite nel passaporto del turista.
Le Grotte di Frasassi
Con un percorso di 1 chilometro e mezzo aperto al pubblico e accessibile a tutti, il sito carsico delle Grotte di Frasassi, attrattore strategico e straordinario di visitatori e turisti per l’intera Regione Marche, è uno degli itinerari sotterranei più grandiosi e affascinanti del mondo, dove è possibile viaggiare lungo i milioni di anni del passato e scoprire la storia dell’evoluzione della vita sul pianeta.
L’eremo di Santa Maria Infra Saxa e il Santuario Madonna di Frasassi
L’eremo-oratorio di Santa Maria Infra Saxa è un piccolo edificio addossato alla parete rocciosa per metà sospeso sul dirupo a strapiombo. Accanto a Santa Maria infra Saxa, al centro della grotta, sorge il Santuario Madonna di Frasassi, denominato anche Tempio del Valadier in quanto attribuito all’architetto Giuseppe Valadier. In stile neoclassico, fu commissionato nel 1819 dal Cardinale Annibale della Genga, il futuro papa Leone XII, e inaugurato nel 1828.
Abbazia di San Vittore delle Chiuse
Proprio all’entrata della Gola di Frasassi si trova l’Abbazia di San Vittore delle Chiuse, uno dei monasteri benedettini più importanti del centro Italia, fondata nel XI secolo e costruita in blocchi di pietra calcarea. Di fronte all’Abbazia troviamo il Ponte Romano sul fiume Sentino, dove in epoca romana sorgeva una stazione termale, la cui fonte è tutt’ora utilizzata nell’attuale moderno centro termale. Museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di San Vittore.
A fianco all’Abbazia è situato il suggestivo museo Speleo-Paleontologico e Archeologico di San Vittore che è stato appositamente istituito per custodire un fossile di ittiosauro ritrovato nel 1976 nel Comune di Genga. Al suo interno è inoltre possibile apprezzare dei plastici che illustrano il fenomeno del carsismo, i sedimenti fossili ritrovati nel territorio circostante e i reperti archeologici, tra cui alcune urne cinerarie, databili al bronzo finale.
Castello di Genga
Genga è un piccolo borgo medievale, accuratamente ristrutturato, paese natale di Papa Leone XII dei Conti della Genga. Del castello medioevale si conservano ancora oggi le solide mura difensive, al cui interno è possibile apprezzare un piccolo gruppo di abitazioni costruite direttamente sulla roccia. Il castello si apre su un meraviglioso belvedere che dà sulla vallata.
Museo Arte Storia Territorio
Nel bel mezzo del castello di Genga, è situato il Museo «Arte Storia Territorio », che racconta la straordinaria storia di questo paese. Al suo interno si possono ammirare, nell’area preistorica, la copia della famosa Venere di Frasassi e, nell’area storico-artistica, opere e manufatti che vanno dal XV al XIX secolo. Tra queste, spiccano le preziose opere su tavola del pittore quattrocentesco Antonio da Fabriano, influenzato da Piero dalla Francesca. Per concludere, la splendida statua neoclassica della Madonna con il Bambino, madre amorevole e protettrice, originariamente collocata nella chiesa voluta dal Papa Leone XII all’interno della Grotta della Beata Vergine di Frasassi.
Pierosara
Pierosara è una rocca medioevale, Castrum Petrosum o Castel Petroso, che sorge in una posizione strategica su di un colle a ridosso di due gole, quella di Frasassi e della Rossa, fondata prima del 1000 d.C. Inizialmente dipendente dall’Abbazia di San Vittore, nel 1212 fu assoggettata a Fabriano, mantenendo comunque grande autonomia e sovranità su una vasta zona del territorio circostante, fino al 1809 con la formazione del Regno d’Italia.
La leggenda di Piero e Sara
Si narra che il Conte di Rovellone, feudatario del Castello di Rotorscio, s’innamorò di una fanciulla di nome Sara di Castel Petroso promessa ad un altro castellano di nome Piero.
Il Conte di Rovellone rapì la ragazza e durante una cruenta battaglia tra i seguaci del Conte e gli abitanti del luogo che insieme a Piero cercavano di proteggere la ragazza, il Conte vistosi alle strette uccise sia la bella Sara che il suo amato Piero. Per ricordare questo triste avvenimento, Castel Petroso, da quel giorno, assunse il nome di Pierosara.
Un'anziana di Ancona è stata indotta a consegnare preziosi del valore di 6mila euro da un finto operatore di Poste italiane che le ha raccontato una storia fasulla per telefono secondo cui il figlio e il nipote erano nei guai.
Il finto impiegato delle Posta ha chiamato la 75enne e le ha detto che il nipote non aveva saldato carta prepagata e per questo suo figlio era trattenuto dalle forze dell'ordine in attesa che pagasse il debito. L'operatore si era fatto comunicare il numero di cellulare e quello dell'anziano marito.
Pochi istanti dopo, la 75enne è stata contattata da un altro uomo che si è spacciato per suo nipote mentre il marito è stato invitato dal falso operatore a presentarsi subito all'ufficio postale più vicino. Nel frattempo, la donna ha raccolto i preziosi che aveva per un cifra corrispondente la cifra richiesta (circa 6.000 euro). Un amico del finto operatore postale ha raggiunto l'abitazione dei due anziani, si è fatto consegnare gli oggetti in oro e si è dileguato.
Su questa ennesima truffa compiuta ai danni di anziani, indaga la polizia di Stato. Un altro tentativo di raggiro c'era stato anche ieri mattina, ma per fortuna la vittima, insospettita, aveva allertato subito il 112 Numero di emergenza unico europeo. Le truffe, ricorda la polizia, "non sono solo telefoniche, ma spesso avvengono anche online".
Solo ieri infatti, gli operatori della Questura sono intervenuti su segnalazione di un uomo che aveva acquistato sul marketplace di un social network un apparecchio dentale, ma, all'arrivo del corriere nel pacco erano presenti solo calchi in plastica.
Alla spiaggia delle Due Sorelle di Sirolo, nel cuore del parco naturale del Conero, fino al prossimo 10 settembre, si potrà accedere solo su prenotazione.
La decisione presa dal sindaco Filippo Moschella è stata dettata dal grande flusso turistico che in questo periodo sta interessando lo stesso tratto di mare marchigiano, da qui l'introduzione del numero chiuso per potervi accedere.
"È necessario assicurare il rispetto ambientale e garantire la conservazione del territorio nel tempo - ha spiegato l'Amministrazione comunale - mediante il contenimento del carico antropico, imposto dal Parco del Conero che ha inserito l'area nella Rete Natura 2000, e c'è la necessità di predeterminare il numero di bagnanti per adeguare il sistema di Protezione civile comunale alle reali necessità di un'eventuale evacuazione-soccorso d'urgenza".
La prenotazione può essere fatta collegandosi al sito www.turismosirolo.it per un massimo di due persone, per i bambini fino agli 8 anni non c'è bisogno di alcuna registrazione.
Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato, con 21 voti favorevoli, il nuovo Piano sociosanitario 2023-2025. All'ultima parte della discussione in aula e alla votazione non hanno partecipato per protesta i Gruppi del Pd e del M5s (posizione seguita poi da Simona Lupini del Gruppo Misto), secondo cui il Piano "non dà risposte, illude i marchigiani e così come realizzato non era emendabile".
Soddisfazione è stata espressa in aula, nel corso dell'intervento conclusivo, anche dal presidente della Regione Francesco Acquaroli.
La votazione finale è stata preceduta dall'approvazione di 7 emendamenti presentati dalla maggioranza (erano 29 quelli proposti di cui 22 ritirati) e di un ordine del giorno firmato dai capigruppo di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia, Udc, Civici Marche e Rinasci Marche che impegna la giunta, nel primo di vari punti, a "proseguire le interlocuzioni con gli organi centrali di governo affinché siano messe a disposizione le risorse finanziarie necessarie per il potenziamento del sistema sanitario nazionale ed inserire i criteri maggiormente flessibili di calcolo per i tetti di spesa del personale nonché - si legge nell'ordine del giorno approvato - delle dotazioni idonee dei posti letto nelle strutture ospedaliere e sociosanitarie".
Nel secondo punto, articolato in 12 capitoli, pone la necessità di "valutare, prevedere e realizzare nel solco delle linee guida del Piano" alcune questioni che non erano previste nel testo, tra cui la "valorizzazione a livello nazionale dell'Inrca quale riferimento delle strutture geriatriche e gerontologiche".
In un punto dell'ordine del giorno, si impegna a "confermare i servizi tutti, nessuno escluso, oggi svolti da strutture di Comunità o simili esistenti e a trasformarle in Casa (Ospedale), di Comunità, una volta stabilito il definitivo numero di realizzabili nelle Marche"; ciò "valorizzando appieno, nell'ambito delle Ast, strutture sanitarie già esistenti a corollario di quelli previsti in rete per completare l'offerta sanitaria del territorio, così contribuendo a contrastare la mobilità passiva forte nelle zone, e a razionalizzare il servizio di Medicina Trasfusionale in relazione alla nuova organizzazione territoriale di Ast 5 in luogo.
La Giunta regionale ha assegnato 1,5 milioni di euro, del triennio 2023-2025, alle Aziende sanitarie territoriali (Ast) per la fornitura gratuita di farmaci non rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale e dispositivi medici a favore delle persone affette da malattie rare. La ripartizione tra le Ast di Pesaro Urbino, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli Piceno (500 mila euro per annualità) avverrà, annualmente, sulla base della spesa sostenuta nell’anno precedente.
Nel 2022 i pazienti marchigiani che hanno necessitato di questa assistenza, non solo farmacologica, sono stati 490. “Sono classificate come malattie rare – ricorda il vicepresidente Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità – quelle a bassa prevalenza nella popolazione, che colpiscono non più di un abitante su duemila. I malati hanno bisogno di piani terapeutici personalizzati, approvati dal Centro regionale malattie rare".
"Pur non rientrando nei Lea (Livelli essenziali di assistenza), queste prestazioni, talvolta, possono rappresentare le uniche opzioni terapeutiche per trattare una malattia rara, le sue complicanze e le sue manifestazioni sintomatologiche".
"Sono prestazioni salvavita ed essenziali, che la Regione si impegna a riconoscere, comunque, gratuitamente”. Le forniture garantire dalla Regione riguardano, essenzialmente, farmaci di fascia C, dispositivi medici, alimenti speciali, integratori e, in alcuni casi, cosmetici indispensabili per le persone affette da malattie rare".
Alla fine il ciclone Circe, oltre ai temporali, ha portato anche la grandine con il suo carico di danni. L'evento più temuto nelle campagne si è verificato tra le province di Macerata, Fermo e Ascoli nel pomeriggio di ieri, colpendo, in molti casi, le vigne sopravvissute alla peronospora e gli oliveti.
"Un nuovo allarme, insomma, - sottolinea Coldiretti - da parte di un'agricoltura già martoriata dalle alluvioni e dalle continue piogge di maggio e giugno. Ad Apiro, in località Casalini, sono state colpite alcune aree del Verdicchio. Chicci grandi come palline da golf anche a San Severino Marche".
In provincia di Fermo e Ascoli, riferisce l'associazione, "la grandine ha colpito a Offida, Montalto, Ortezzano, Montottone, Monsampietro Morico e Cossignano. Ingenti i danni con i chicchi, grossi come noci, che hanno letteralmente bombardato fogliame e grappoli. Una crisi climatica sempre più evidente". Un rimedio immediato per difendere i propri raccolti, suggerisce, "potrebbe essere quello di assicurare le aziende ma nella nostra regione solo il 7,4% della superficie agricola è coperta da una polizza assicurativa". "Le aziende - spiega - devono convincersi che ormai il clima è cambiato, che questi eventi non sono più eccezionali e non esiste altro modo per essere risarciti". Nelle sole Marche, "dall'inizio dell'anno, sono stati registrati oltre 40 eventi estremi secondo un'analisi Coldiretti su dati Eswd".
"La grandine - spiega la Coldiretti - colpisce i frutti in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli inadatti alla commercializzazione. Un evento climatico avverso che si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis. Il risultato è che con l'ultima ondata di maltempo i danni alle produzioni agricole superano, a livello nazionale, i 6 miliardi dello scorso anno”.
È Donatella D’Amico la nuova direttrice generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche, nominata dal ministro dell'istruzione e del merito, Giuseppe Valditara. La nuova responsabile della scuola marchigiana, che ha preso servizio oggi negli uffici di Ancona, è nata ad Avezzano nel 1965 ed è divenuta direttrice didattica a soli 25 anni, giovanissima vincitrice del concorso nazionale del 1990.
Tre lauree magistrali in Lettere moderne, Psicologia del lavoro e delle organizzazioni e Scienze pedagogiche, dopo circa trenta anni di dirigenza scolastica svolta con passione e impegno in molte istituzioni scolastiche d’Italia (l’ultimo incarico al Liceo classico D’Annunzio di Pescara) ma anche un master di secondo livello in “Strategie organizzative e di innovazione nella P.A.”, D’Amico vince nel giugno 2020 l’interpello pubblico per direttore generale dell’Ente per il diritto allo studio universitario del Piemonte, con sede a Torino.
Ma, come recita un vecchio detto popolare, “il primo amore non si scorda mai”: così, dopo tre anni intensi e pieni di soddisfazioni, di eventi nazionali e internazionali, lascia il Piemonte per “tornare” nel mondo della scuola come direttore generale dell’USR Marche.
“Questi tre anni vissuti a Torino – ha dichiarato infatti il nuovo direttore generale - sono stati ricchi di soddisfazioni ma anche di grandi responsabilità. Penso sia arrivato per me il momento giusto per portare questa esperienza nel mondo della scuola, dove ho costruito il mio percorso professionale nella dirigenza scolastica, affiancato a molteplici esperienze come docente nel mondo universitario e partecipazione a commissioni e incarichi istituiti dal Ministero dell’istruzion".
"Del resto, continuerò a portare avanti una tradizione di famiglia: infatti sono figlia e nipote di insegnanti che hanno vissuto l’universo scolastico in prima linea, fin dal periodo del dopoguerra. Fin da ora posso già assicurare – aggiunge poi D’Amico -, che sarà mio impegno chiedere la collaborazione e il supporto da parte del mondo scolastico delle Marche, regione già virtuosa in questo, per sviluppare ancora di più lo spirito del viaggiatore, che ama scoprire e confrontarsi con altre culture, per approdare infine ad una dimensione cosmopolita, più forte ed aperta alle novità”.
La Lega Pro ha pubblicato i gironi del campionato di Serie C 2023/24. Nessuna sorpresa rispetto alle anticipazioni: Ancona, Fermana, Recanatese e Vis Pesaro sono state inserite nel girone B, dove incontreranno formazioni blasonate come Spal, Perugia (retrocesse dalla Serie B) e Pescara, che lo scorso anno invece figurava nel girone C.
Balza sicuramente all’occhio la presenza nel Girone B della Juventus Next Gen, la formazione under 23 del club bianconero, che non è stata inserita nel Girone A per la concomitanza della neo arrivata Atalanta Under 23.
Le squadre marchigiane dunque non si scontreranno con Vlahovic, Chiesa e co., ma dovranno affrontare una formazione, seppur under 23, della Juventus. Un incrocio che ha sempre il suo fascino.
In attesa della pronuncia definitiva del Consiglio di Stato (29 agosto) sui casi Lecco e Reggina, che non dovrebbero comunque interessare il girone del centro Italia, ecco la lista delle squadre del Girone B che il 3 settembre daranno il via al campionato di Serie C 2023/24:
Ancona
Arezzo
Carrarese
Cesena
Fermana
Gubbio
Juventus Next Gen
Lucchese
Olbia
Perugia
Pescara
Pineto
Pontedera
Recanatese
Rimini
Sestri levante
Spal
Torres
Virtus Entella
Vis Pesaro
Per celebrare il Centenario della fondazione dell'Aeronautica Militare, le Frecce Tricolori arrivando dal mare hanno poi sorvolato Ancona stamattina quattro volte, con i loro caratteristici fumi tricolore, in particolare la zona del Monumento ai Caduti.
Al Passetto in altre zone della città, tutti con il naso all'insù per ammirare e fotografare gli spettacolari passaggi della Pattuglia acrobatica nazionale. Grande presenza di pubblico per l'evento che costituisce una tappa delle celebrazioni con sorvoli in varie città italiane.
All'evento tra gli altri il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il presidente del Consiglio comunale Simone Pizzi e il colonnello Giancarlo Filippo, comandante del Centro di formazione Aviation English dell'Aeronautica Militare.
"Sono felice ed emozionato - ha detto Acquaroli - per aver assistito a questo straordinario spettacolo insieme a così tanta gente. Vedere qui centinaia di cittadini pronti a dare il loro abbraccio all'Aeronautica Militare mi riempie di orgoglio ed è la più sentita testimonianza dell'affetto che l'Italia, le Marche e Ancona rivolgono all'Aereonautica e più in generale alle forze dell'ordine e a tutti quegli uomini e quelle donne che quotidianamente si impegnano per la nostra sicurezza e per la sicurezza del Paese".
"Sono convinto - ha aggiunto - che momenti come questo favoriscano nella comunità uno spirito di unità e compattezza, elementi fondamentali per affrontare e vincere le tante sfide che questo periodo così complesso pone di fronte alle istituzioni e alla società intera".
Le Frecce Tricolori tornano a sorvolare i cieli delle Marche. Nell’ambito delle celebrazioni del centenario della fondazione dell’Aeronautica Militare, la pattuglia acrobatica nazionale si esibirà nella città di Ancona tra le 10.30 e le 11.00 di domani, lunedì 7 agosto.
L'Aeronautica sta effettuando dei sorvoli in diverse città italiane per ringraziare tutti i cittadini che hanno supportato la forza armata nel suo secolo di storia.
Per tale motivo, in Piazza IV Novembre la sosta sarà vietata dalla 8:00 alle 11:30 in tutta l’area di parcheggio antistante il monumento dove interverranno le maggiori autorità della Regione Marche e per il Comune di Ancona il presidente del Consiglio comunale, Simone Pizzi.
Fermato per un controllo, dà in escandescenze e aggredisce gli agenti urlando loro: “Non ho paura di nessuno, io sono Dio". L’uomo, un italiano di 50 anni, è stato dapprima portato in ospedale e poi denunciato. Il fatto è avvenuto nella serata di ieri in via XXV Aprile ad Ancona.
L'intervento della polizia si è verificato, poco dopo le 20, quando alcuni residenti hanno segnalato la presenza di un uomo che, senza apparente motivo, tentava di fermare i veicoli in transito posizionandosi in mezzo alla strada
I poliziotti hanno quindi raggiunto la zona e chiesto i documenti all'uomo per l'identificazione. Una richiesta che ha fatto innervosire il 50enne che invece di consegnare le tessere ha incominciato a lanciare verso gli agenti cellulare, carta d'identità e tessera sanitaria. Invitato a calmarsi l'uomo ha iniziato a urlare affermando di essere Dio, di non avere paura di nessuno e di essersi iniettato in vena una dose di cocaina.
La vicenda ha rischiato di degenerare quando il 50enne ha preso un poliziotto per il collo. A quel punto i poliziotti, dopo aver richiesto l'intervento del 118, lo hanno immobilizzato e portato in Questura. Dopo l'identificazione è stato caricato in ambulanza e trasportato per accertamenti all'ospedale regionale di Torrette dove ha continuato a inveire prima di essere definitivamente riportato alla calma. Per il 50enne è inevitabilmente scattata la denuncia.