Altri comuni

Adobe Flash va in pensione

Adobe Flash va in pensione

Il 31 dicembre 2020 si è ufficialmente chiusa un’epoca nel mondo dell’informatica con il “pensionamento” di Adobe Flash. L’azienda statunitense aveva annunciato da tempo che uno dei software che hanno fatto la storia del web avrebbe chiuso i battenti alla fine del “twenty twenty”. E così è stato, anche perchè era veramente arrivato il momento di mettere la parola fine ad un software sì storico, ma al tempo stesso obsoleto. Breve storia di Flash Il software con il nome con cui lo conosciamo oggi è nato nel 1995, anno in cui Macromedia acquistò SmartSketch, un primo precursore del programma, pubblicato per la prima volta nel 1993 e sviluppato dalla softwarehouse FutureWave. Il passaggio ad Adobe avvenne nel 2005, nel momento in cui il software di sviluppo grafico era al massimo del suo splendore. Ma dopo il grande successo del primo decennio del XXI secolo, Flash ha iniziato a perdere colpi di fronte alle nuove tecnologie più all’avanguardia non solo dal punto di vista grafico, ma anche per quanto riguarda la sicurezza. Adobe quindi non ha potuto far altro che mandare Flash in pensione. Il 31 dicembre 2020 Adobe ha sospeso per sempre la distribuzione del software, che ha continuato a funzionare sui vari browser per altre due settimane, fino al 13 gennaio 2021, giorno in cui tutti i contenuti Flash sono stati bloccati. Per cosa veniva utilizzato il software Nel corso dei quasi 25 anni di onorata carriera il programma è stato utilizzato per moltissimi scopi, e gli appassionati del web non dimenticheranno i tantissimi giochi flash con i quali hanno trascorso intere giornate. Anche i casinò online, fin dai primi anni della loro vita, hanno sviluppato molti giochi d’azzardo usufruendo di questa tecnologia, ed in particolar modo le slot flash hanno segnato un’epoca nel settore. C’è stato un periodo in cui molti siti web venivano progettati interamente con elementi Flash, con gli utenti che erano di fatto obbligati ad installare ed abilitare il Flash Player per evitare di trovarsi fronte ad una pagina vuota. I giochi in Flash All’inizio degli anni 2000 moltissime software house di tutto il mondo utilizzavano Flash per dare vita a videogiochi veramente coinvolgenti. Uno dei punti di forza era la possibilità di poter utilizzare direttamente online questi giochi e anche le slot machine senza scaricare nessun tipo di software sul proprio computer. Per anni abbiamo visto nascere da un giorno ad un altro tantissimi siti web che raccoglievano sulle loro pagine i migliori giochi flash del momento. Le softwarehouse specializzate nello sviluppo di giochi con tecnologia Flash hanno abbracciato ben presto anche il mondo dei casinò online, puntando su questa tecnologia per fornire alle case da gioco dei titoli molto interessanti. Nella maggior parte dei casi si trattava di slot flash che permettevano agli utenti di giocare alle slot senza scaricare nessun tipo di software sul proprio computer. La vulnerabilità di Flash Una delle prime persone a parlare dei numerosi problemi di sicurezza di Flash fu Steve Jobs, ed infatti Apple non supportava il plug-in. Già nel 2010 la US-CERT, ovvero l’azienda americana che si occupa dell’analisi e del controllo delle minacce informatiche, inserì Flash nella lista dei maggiori rischi legati alla navigazione web. I problemi di sicurezza e la vulnerabilità del sistema in questi anni hanno costretto Adobe a fare un lavoro enorme per cercare di limitare questi problemi. Se a questo aggiungiamo il fatto che le nuove tecnologie, come ad esempio HTML5, sono molto più performanti, si riesce a capire come mai Flash sia passato da una percentuale di utilizzo dell’80% del 2014 fino ad un misero 2,5% del suo ultimo anno di vita. Alla fine l’azienda americana non ha avuto nessuna altra scelta se non quella di mandare in pensione il vecchio Flash. Trova info sulle alternative a Flash qui.

23/02/2021 15:10
I migliori libri sul poker per migliorare le tue abilità online e dal vivo

I migliori libri sul poker per migliorare le tue abilità online e dal vivo

cimentarsi intorno al tavolo verde una volta ogni tanto. È di fondamentale importanza infatti l’esperienza, ma ancor di più la capacità di imparare dagli errori commessi, per migliorarsi e adattare la propria strategia rendendola più efficace, mettersi in discussione, cercare il punto debole della propria strategia e non fermarsi nella convinzione di aver trovato il gioco perfetto. Conoscenza ed esperienza sono cruciali per diventare un giocatore professionista. Se si vuole davvero raggiungere questo obiettivo, torna molto utile la lettura di libri inerenti al Poker, che aiutano a migliorare le performance di gioco, capire quali possono essere gli errori più comuni e dare in generale una panoramica del Poker, specialmente nella sua variante più amata, giocata sia dal vivo che online: il Texas Hold’em. Ecco perché qui di seguito è possibile trovare i migliori libri sul poker in circolazione, classificati in una Top 5 di libri che aiuteranno a capire come si gioca a poker ad un livello pro. 1.  Il Mental Game del Poker, di Jared Tendler Scoprire il metodo di coaching di Jared Tendler ha portato molti pokeristi a concentrarsi molto di più sul mental game per migliorare il proprio gioco in modo tale che la varianza non impattasse sulle performance. Spiegazioni chiare e dettagliate caratterizzano questo libro, incentrato perlopiù sulla risoluzione di problemi come ad esempio il tilt, la gestione della varianza, della paura e dell’emotività. Sicuramente il miglior libro in circolazione che affronta il tilt. 2. Giocare e vincere a Poker online, di Max Pescatori e Dario De Toffoli Facile, divertente e accessibile a tutti, i tornei di poker onlinehanno letteralmente spopolato, dando anche la possibilità di vincere dei ricchi premi. E se è vero che per accedere ai tornei basta davvero poco, è altrettanto vero che per vincere serve una buona preparazione, talento e una buona dose di fortuna. In questo libro vengono spiegate le basi del Poker e le differenze principali tra quello tradizionale e texano, oltre a rivelare al lettore la “tabella di Max”, la summa delle lezioni apprese dal campione nelle tantissime partite affrontate. Un modo sicuramente diverso ma molto valido per cimentarsi consapevolmente nel poker online. 3. Poker Mindset, di Matthew Hilger e Ian Taylor Se si è alle prese con i primi testi sul Poker Texas Hold’em, questo non deve mancare nella propria libreria. Il libro dà una panoramica generale del giocatore, non soltanto considerandolo durante la sessione di gioco. Dà ottimi spunti di riflessione su come affrontare momenti negativi come il tilt, il bad beat, la perdita. Concetto fondamentale che vuole trasmettere è imparare come gestire questi ultimi e il bankroll (sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista psicologico) per essere vincente. 4. Super Poker, di Dario De Toffoli Con “Il grande libro del Poker” che ha aperto le porte del Poker Texano a tantissimi lettori, Dario De Toffoli ha fatto conoscere questa variante quando non era ancora letteralmente esplosa nel mondo, dando un ottimo punto di partenza per chi vuole approcciare al gioco, conoscendo anche qualche interessante curiosità. Con Super Poker, l’autore ha voluto creare un libro adatto sia ai principianti che ai più esperti, fornendo al tempo stesso sia le basi che nuove tecniche, prova del fatto che il Poker è un gioco in continua evoluzione. Interessante il fatto che vengano presentate anche numerose mani reali giocate dai più grandi pokeristi, a dimostrazione del loro modo di pensare e di attuare le strategie vincenti. 5. No Limit Hold’em – Teoria e pratica, di David Sklansky e Ed Miller Impossibile non citare uno dei libri più celebri e ancora oggi annoverato tra i manuali più validi sul Texas Hold’em. L’approccio di Sklansky è di tipo teorico-matematico e affronta passo passo in maniera dettagliata tutte le fasi di una sessione di gioco. Concetto base che si evince sin dall’inizio del libro è il fatto che il Poker non prevede un’unica strategia, ma l’esigenza anzi di elaborarne di diverse aumentando le proprie conoscenze anche a livello di tattica, proprio come campioni quali Davide Suriano. Non resta quindi che augurare buona lettura agli appassionati, consapevoli che con studio e dedizione riusciranno ad eccellere e ottenere grandi e soddisfacenti risultati.

23/02/2021 15:00
I segreti di Tutankhamon il faraone

I segreti di Tutankhamon il faraone

Quando si parla di faraoni, è inevitabile pensare a uno dei più famosi, Tutankhamon. Questo nome è noto anche a chi non è esperto di Antico Egitto. Tra i motivi di questa fama vi è senza dubbio la sua tomba e la famosa maschera in oro massiccio e pietre preziose in essa rinvenuta. Essa è tra i reperti più preziosi e conosciuti del tempo delle piramidi, questa maschera infatti pesava circa 11 chili. Ma cos’altro sappiamo di questo faraone? In realtà non tantissimo. Le vicende della sua vita sono poco note. Tra i motivi vi è la durata del suo regno, soltanto 10 anni, in cui non si verificarono eventi importanti. Inoltre Tutankhamon morì giovanissimo, a soli 18 anni e improvvisamente. Quindi probabilmente anche la tomba che lo ha reso famoso non era destinata a lui. L’uomo malato dietro la maschera Andiamo alla scoperta di Tutankhamon e dei suoi segreti, emersi da ciò che è stato ritrovato presso la sua sepoltura. Nonostante la maschera in oro abbia un aspetto regale, il faraone non godeva di una florida salute. E probabilmente anche il suo aspetto non era piacente quanto la maschera aurea lascia immaginare. Analizzando la mummia è stata scoperta una malformazione al piede, e infatti all’interno della tomba furono inseriti oltre 100 bastoni da passeggio. Inoltre era affetto da malaria, e forse pativa anche  squilibri ormonali. La cause di ciò sono probabilmente imputabili al fatto che i suoi genitori fossero imparentati. Addirittura si pensa che fossero fratelli. La tomba maledetta e saccheggiata La tomba del faraone sembrava progettata per celare dei segreti. Infatti la mummia del giovane era contenuta all’interno di ben tre sarcofaghi. Ognuno era incastrato nell’altro e tutti erano contenuti in un quarto sarcofago. La fama legata alla tomba del faraone è cresciuta negli anni, legata soprattutto ai racconti di una maledizione che colpiva chi vi si avvicinasse. Questa cominciò a circolare negli anni Venti, quando la tomba fu scoperta, per via della morte del finanziatore delle ricerca, il conte Carnavon. Ma in realtà è una fama che non ha fondamento. Hanno solide basi invece i due saccheggi a cui la tomba sarebbe stata soggetta. Sono state trovate tracce di un furto avvenuto in seguito alla sepoltura, e di un altro dopo circa 15 anni. Nonostante i furti, probabilmente avvenuti con l’aiuto di qualcuno che aveva contribuito alla costruzione del sepolcro, le due camere interne della tomba non furono violate. Quando sono state aperte, oltre alla mummia completa, hanno svelato oltre 5000 oggetti contenuti nei vari ambienti. L’immortalità dei faraoni A conti fatto il sepolcro del faraone gli ha garantito quell’immortalità che era destinata ai faraoni. Anche se in modo diverso da quello previsto all’epoca. In effetti quella la tomba lo ha reso più conosciuto dopo la morte di quanto lo fosse stato in vita. Se oggi si parla ancora di Tutankhamon è proprio grazie alla sua sepoltura e alla famosissima maschera d’oro. La ritroviamo ovunque come simbolo del regno millenario dei faraoni. Un oggetto ironicamente appartenuto a chi ne ha scritto solo una breve pagina, senza lasciare in vita, più tracce di quante ne abbia lasciate dopo la morte. La maschera di Tutankamon ad esempio è uno dei simboli della slot machine Book of Ra, ambientata tra le piramidi. In questa slot un archeologo va alla ricerca di un libro misterioso, il book of Ra. E la maschera d’oro Tutankhamon ruota sui rulli, insieme ad altri simboli.    

23/02/2021 15:00
Covid-19, Marche in bilico sulla zona arancione: l'analisi nei grafici dell'ingegner Petro

Covid-19, Marche in bilico sulla zona arancione: l'analisi nei grafici dell'ingegner Petro

Cari lettori bentornati al nostro appuntamento consueto. Lunedi scorso avevo scritto della necessità anche nella nostra regione di effettuare chiusure localizzate (leggi l'articolo). Il giorno seguente è stata introdotta una zona gialla rafforzata ed ora apprendiamo che si iniziano ad usare micro zone arancioni ma forse sarebbe stato meglio adottare questa misura direttamente la scorsa settimana in quanto ora il rischio è che tutta la regione diventi 'Arancione'. Come già abbiamo visto, ci sono delle grosse differenze all'interno della regione Marche nell'incidenza dei casi di positività al virus, dove la provincia di Ancona fa da sola tanti contagi quanto il resto della regione. Nel comune di Castelfidardo, che è il punto dove la situazione sembra essere più critica, si nota invece un rallentamento dei numeri epidemiologici.Notiamo che in questi giorni nel territorio marchigiano, come anche in tutta Italia, gli indicatori del contagio tornano purtroppo in positivo; se entro venerdì non migliorano condanneranno la nostra regione nuovamente alla zona arancione.Dopo una incoraggiante discesa delle vittime con un numero di casi Covid stabile notiamo che ora stanno risalendo i contagi come anche i decessi che hanno mostrando segni di inversione di tendenza, ma la letalità comunque rimane ancora in un trend di discesa almeno per ora.Oramai la nostra Regione è circondata. Tutti territori confinanti i si tingono di arancione e anche questa settimana si corre un alto rischio di cambiare colore. La maglia nera rimane a Bolzano dove però la situazione sembra mostrare qualche cenno di miglioramento come anche in Umbria dove però rimane elevatissima l'occupazione di letti di terapia intensiva. La Toscana è quella che mostra il maggior rialzo dei contagi. Nel gruppo dei buoni invece - per poco - la Valle d'Aosta manca la zona bianca, ora la maggiore candidata è la Sardegna.Portiamo l'andamento di contagi e decessi in Israele che è il paese più avanti con le vaccinazioni, l'effetto dei vaccini potremo definirlo lampante. Da noi è ancora troppo presto per vedere risultati concreti, potremo forse iniziare a vedere dei segnali concreti ad Aprile. Ricordiamo che questa settimana sono iniziate le vaccinazioni per gli Over 80 nella nostra regione e per capire se sia utile potete vedere il caso di Israele e tener conto che nella popolazione anziana il Covid ha una letalità di oltre il 20% quindi qualsiasi improbabile rischio della vaccinazione è insignificante rispetto al rischio di contrarre il virus.

23/02/2021 13:30
Nasce thinkMarche: l'evento di presentazione previsto per il 26 febbraio

Nasce thinkMarche: l'evento di presentazione previsto per il 26 febbraio

Nasce un nuovo contenitore di idee e progetti per le Marche: thinkMarche. Un think tank con l’obiettivo di promuovere analisi e riflessione pubblica sui principali nodi dell'innovazione culturale ed economica e sulla formazione finalizzata alla promozione competitiva di nuove classi dirigenti. thinkMarche, inoltre, indirizzerà la propria attività nel settore della ricerca, per realizzare studi e approfondimenti capaci di alimentare la produzione di idee all'altezza delle sfide attuali nonché verso iniziative di utilità e interesse civico, da realizzarsi in ambito regionale in particolare nei settori della formazione, della cultura, delle politiche sociali, dello sviluppo economico. La prima uscita di presentazione di thinkMarche è prevista per il 26 febbraio prossimo alle ore 17 dalla conference hall delle Busche di Moncaro di Montecarotto con un live webinar, organizzato in collaborazione con marchedmc di Hesis, dal tema: “USA & EUROPA. CRESCITA E SVILUPPO, SCENARI ECONOMICI A CONFRONTO” con la partecipazione di relatori a livello nazionale ed internazionale. I promotori dell’iniziativa sono: Salvatore Piscitelli, Barbara Cacciolari, Caterina Chiacchiarini Sartarelli, Roberta Corvari, Giulio Benni, Piero Bologna, Luciano Carotti, Aroldo Curzi Mattei, Giuseppe Rivetti e Riccardo Strano.   

23/02/2021 13:04
Regione Marche, pronte 92 assunzioni tra assistenti e funzionari: pubblicato il bando

Regione Marche, pronte 92 assunzioni tra assistenti e funzionari: pubblicato il bando

La Regione Marche, in applicazione del piano di programmazione delle assunzioni, ha indetto due procedure concorsuali per la copertura di 36 posti per la categoria C, per il profilo amministrativo contabile e 56 posti per la categoria D, dello stesso profilo professionale, nell’ambito della struttura organizzativa della Giunta regionale. L’avviso è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – Sezione concorsi n 14 del 19.02.2021 ed è consultabile anche sul sito Internet Istituzionale www.regione.marche.it all’interno dell’area Amministrazione trasparente alla voce bandi di concorso nonché, nella sezione “Annunci” della Intranet regionale. Il termine iniziale per la presentazione delle domande di partecipazione decorre dal 20 febbraio 2021 (giorno successivo a quello di pubblicazione del bando concorsuale sulla Gazzetta Ufficiale - Sezione concorsi); la scadenza per le domande è fissata alle ore 12.00 del 16 marzo 2021. “La pubblica amministrazione in Italia” – ha commentato l’assessore al personale, Guido Castelli - ha sofferto negli ultimi anni una forte erosione di competenze a causa del blocco del turnover durato circa dieci anni e dei numerosi pensionamenti intervenuti nel 2019 e 2020. La Regione Marche, evidentemente, non ha fatto eccezione ma ora di fronte alle sfide che si stagliano all’orizzonte è assolutamente necessario rafforzare la capacità amministrativa dell’ente. La semplificazione e l’efficacia dell’azione della Pubblica Amministrazione passa dalle persone. Se vogliamo garantire a famiglie e imprese, infatti, la messa a terra delle politiche pubbliche che il Presidente Acquaroli sta promuovendo sono necessarie risorse umane adeguate sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Partiamo con più di 90 assunzioni e presto integreremo i nostri piani. A breve tempo infatti verranno indetti ulteriori bandi per l’assunzione di professionalità diverse, consentendo quindi l’ingresso nell’organico regionale di circa ulteriori 127 nuove unità. “  

23/02/2021 12:30
I lavori più richiesti nel 2021

I lavori più richiesti nel 2021

Quali saranno le figure professionali di domani? E i lavori più richiesti? A queste domande rispondono alcune indagini condotte dagli analisti del settore. Assolavoro, Union Camere e Anpal, tre associazioni indissolubilmente legate al mondo del lavoro, hanno recentemente svolto delle analisi volte a identificare quali saranno le figure professionali più ricercate nel prossimo futuro. Complice l’emergenza sanitaria scaturita dalla pandemia di Covid, è emerso che i profili che operano in ambito sanitario (medici, infermieri e operatori socio sanitari) continueranno per un po’ a essere tra quelli più richiesti. La crisi causata dal coronavirus, tuttavia, ha investito anche in altri modi il mercato del lavoro. Contabili, addetti di vendita, magazzinieri, operatori della logistica sono alcune tra le figure professionali più ricercate. Questo, a fronte dell’aumento della domanda di beni e servizi collegati al settore della grande distribuzione organizzata (Gdo) e a quello delle vendite online. I datori di lavoro che operano nell’ambito della Gdo possono contare su un partner affidabile per condurre le operazioni di ricerca e selezione del personale. Si tratta di Jobtech, la prima agenzia di reclutamento in Italia a essere completamente digitalizzata. Grazie a processi di eRecruiting che si basano sull’impiego di tecnologie avanzate, i selezionatori del personale specializzati di Jobtech sono in grado di trovare rapidamente le risorse adatte alle esigenze del cliente.   Il processo di screening e sourcing dei candidati inizia identificando le competenze chiave, prosegue con la pubblicazione degli annunci e l’analisi dei curriculum. Così facendo, l’agenzia di recruiting agisce da ponte tra i datori di lavoro e i professionisti in cerca di un’occupazione, facendo in modo che si instauri un dialogo corretto e proficuo tra le parti. La selezione si conclude con i colloqui online svolti da recruiter riconosciuti e con la presentazione al cliente della rosa finale dei candidati. Lato lavoratori, è interessante sapere quali sono oggi le competenze maggiormente valorizzate dai recruiter. Oltre ad avere conoscenze tecniche (le cosiddette hard skills) è importante dimostrare ai selezionatori di possedere alcune soft skills (competenze non specifiche). Tra queste, quelle di norma più richieste sono la flessibilità, il pensiero critico, la capacità di lavorare e di collaborare con un team, la gestione del tempo e la gestione dello stress. Oggi, possedere queste competenze comportamentali è quasi un obbligo in qualsiasi lavoro. Allo stesso tempo, può essere un ottimo punto di partenza per assicurarsi una professione anche nel futuro. In poche parole, si potrebbe dire che le professioni cambiano, ma le soft skills più ricercate rimarranno sempre le stesse.    

23/02/2021 10:32
Coronavirus Marche, oggi 581 nuovi casi: 122 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, oggi 581 nuovi casi: 122 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 7316 tamponi: 4942 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2609 nello screening con percorso Antigenico) e 2374 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari all'11,8%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 581: 122 in provincia di Macerata, 274 in provincia di Ancona, 69 in provincia di Pesaro-Urbino, 33 in provincia di Fermo, 57 in provincia di Ascoli Piceno e 26 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (68 casi rilevati), contatti in ambito domestico (94 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (216 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (24 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti in ambito assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (18 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 156 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 2609 test e sono stati riscontrati 211 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia una decrescita rispetto alla giornata precedente, segnata come consueto dall'effetto weekend: incidenza al 11,74% oggi, rispetto al 22,32% di ieri. In aumento di 12 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 633, di cui 78 in terapia intensiva (dato invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 28 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 123 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 56 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Altre 9 persone sono accolte nei Pronto Soccorso degli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.     Di seguito, i dati resi noti dal Servizio Sanità Regione Marche:        

23/02/2021 10:14
Ancora fiamme al porto di Ancona: distrutti capannoni e barche (FOTO)

Ancora fiamme al porto di Ancona: distrutti capannoni e barche (FOTO)

Un altro vasto incendio è divampato al porto di Ancona dopo quello che aveva interessato l'area ex Tubimar nel Settembre 2020 (leggi l'articolo). Si è concluso attorno all'una e trenta di questa notte l'intervento dei Vigili del Fuoco in via Enrico Mattei, nei pressi di Marina Dorica, per un rogo che si è sviluppato intorno alle 22 e ha interessato un’area di ricarica di auto elettriche e alcuni capanni in uso ai diportisti e contigui all’area stessa.  Sul posto sono intervenute due squadre (22 vigili del fuoco e 5 automezzi) del Comando dei Vigili del Fuoco di Ancona.  Al momento non risultano persone coinvolte o intossicate.  

22/02/2021 23:17
Coronavirus, 9 decessi oggi nelle Marche: 2 delle vittime sono del Maceratese

Coronavirus, 9 decessi oggi nelle Marche: 2 delle vittime sono del Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 9 decessi correlati al Covid-19. Tre le vittime registrate nel Maceratese: si tratta di una 80enne di Porto Recanati al Covid Hospital di Civitanova Marche, una 77enne di Bari all'Ospedale di Camerino e un 78enne di Apiro a Torrette di Ancona. Tre i decessi segnalati al nosocomio di Pesaro: sono una 81enne di San Costanzo, un 68enne di Osimo e un 78enne pesarese. Un 75enne e una 84enne, entrambi originari di Ancona sono spirati presso il presidio sanitario dorico di Torrette mentre un 99enne fermano si è spento al 'A.Murri' di Fermo Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2204 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (841), mentre sono 370 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.

22/02/2021 18:02
Marche, 20 comuni anconetani diventano 'arancioni': ecco le limitazioni fino al 27 febbraio

Marche, 20 comuni anconetani diventano 'arancioni': ecco le limitazioni fino al 27 febbraio

Scattano da questa notte (00.00 del 23 febbraio) ulteriori misure di contenimento del contagio su 20 Comuni della Provincia di Ancona caratterizzati da uno scenario di elevata gravità, da un livello di rischio alto e dalla presenza di alcuni casi di variante inglese.  Sentito il Ministero della Salute, il Prefetto e acquisita l’Intesa con Anci Marche, questa mattina il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha firmato infatti una nuova ordinanza  valida fino alle ore 24 di sabato 27 febbraio che mette nella cosiddetta zona “arancione” i Comuni di: Ancona, Camerata Picena, Castelfidardo, Castelplanio, Chiaravalle, Cupramontana, Falconara Marittima, Filottrano, Jesi, Loreto, Maiolati Spontini, Monte San Vito, Osimo, Ostra, Polverigi, Sassoferrato, Senigallia, Serra De’ Conti, Sirolo, Staffolo, quelli cioè dove si registra il maggiore tasso di contagiati. L’ordinanza prevede dunque che nei 20 Comuni sopra citati siano applicate le seguenti misure previste dal comma 4 (a,b,c,d) dell’articolo 2, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 gennaio 2021. Ai restanti Comuni della Provincia di Ancona si applicano invece solo i limiti agli spostamenti "è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai comuni indicati, ossia quelli che entrano in zona arancione, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita". "È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il transito sui territori è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti. b) è vietato ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale Comune. Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell'ambito del territorio comunale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già lì conviventi, oltre ai minori di anni quattordici sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Sono consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di Provincia. c) sono SOSPESE LE ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonche' fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici ATECO 56.3 e 47.25 l'asporto è consentito esclusivamente fino alle ore 18,00. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, gli itinerari europei E45 e E55, negli ospedali, negli aeroporti, nei porti e negli interporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro. d) sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza epidemica. Resta sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. L’ordinanza della Regione conferma inoltre sempre l'uso dell'autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento. È infine fortemente raccomandato l'utilizzo della didattica con modalità distanza negli istituti scolastici in cui si registra un aumento dei casi di contagio da virus SARS-CoV-2". Leggi QUI il testo completo dell'ordinanza 

22/02/2021 17:25
Piano regionale dei rifiuti, Aguzzi: "la sfida è il conferimento in discarica al 10% entro il 2035"

Piano regionale dei rifiuti, Aguzzi: "la sfida è il conferimento in discarica al 10% entro il 2035"

Le Marche avviano il percorso, tecnico e amministrativo, di aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti. L’obiettivo è migliorare la gestione dell’intero settore, rispettando i nuovi obiettivi indicati dalla legislazione nazionale e dalla normativa europea. La strada da intraprendere è quella del potenziamento infrastrutturale, nel rispetto della salvaguardia ambientale e del contenimento dei livelli tariffari. Su proposta dell’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi, la Giunta regionale ha individuato gli scenari della pianificazione e le modalità operative per adeguare il Piano. Inizia così il percorso che porterà alla definizione del nuovo Prgr: “Si partirà dall’analisi della situazione attuale, che vede non attuati gli obiettivi previsti dal precedente Piano regionale, approvato nel 2015, che ha sì raggiunto il 70% di raccolta differenziata, ma non è stato in grado di realizzare l’adeguata impiantistica per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti nella nostra regione – spiega l’assessore Aguzzi - Effettuata tale ricognizione, si proseguirà interpretando, attraverso le indicazioni delle nuove direttive comunitarie sul pacchetto di economia circolare, i sistemi più moderni e innovativi, per raggiungere obiettivi sempre più performanti per il ciclo dei rifiuti urbani. Quello più sfidante è il raggiungimento, entro il 2035, di un limite massimo di conferimento in discarica non superiore al 10 per cento dei rifiuti prodotti. Un traguardo non conseguibile con le previsioni del vecchio Piano del 2015 che ha mostrato notevoli difficoltà nella pianificazione di dettaglio locale. È necessario definire, perciò, una nuova governance che consenta di programmare e gestire un moderno ciclo dei rifiuti”.  Gli obiettivi indicati dalla Giunta regionale puntano a innalzare e ottimizzare il target di riciclo, limitare il conferimento in discarica, estendere gli obblighi di raccolta differenziata, ma anche individuare le buone prassi per la minor produzione, a monte, del rifiuto e incentivare l’immediato riutilizzo anche attraverso i Centri del riuso.

22/02/2021 17:01
Coronavirus Marche, 117 nuovi casi su 524 test eseguiti: più della metà dei contagi nell'Anconetano

Coronavirus Marche, 117 nuovi casi su 524 test eseguiti: più della metà dei contagi nell'Anconetano

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1047 tamponi: 524 nel percorso nuove diagnosi (di cui 87 nello screening con percorso Antigenico) e 523 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 22,3%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 117 (3 in provincia di Macerata, 69 in provincia di Ancona, 7 in provincia di Pesaro-Urbino, 14 in provincia di Fermo, 19 in provincia di Ascoli Piceno e 5 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (19 casi rilevati), contatti in setting domestico (17 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (39 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti in setting assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (9 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 18 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 87 test e sono stati riscontrati 14 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 16%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 22,32% oggi, rispetto al 11,94% di ieri. In aumento di 15 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 621, di cui 78 in terapia intensiva (+3 rispetto a ieri). Sono, invece, 18 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 122 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 55 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Altre 6 persone sono accolte nei Pronto Soccorso degli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.     Di seguito i dati resi noti dal Servizio di Sanità Regione Marche:

22/02/2021 10:46
Spostamenti tra regioni: verso proroga del divieto fino al 27 marzo

Spostamenti tra regioni: verso proroga del divieto fino al 27 marzo

“Non possiamo pretendere di chiamarvi a ratificare decisioni già prese, ma possiamo e vogliamo chiedervi di partecipare ad un processo decisionale che certo dovrà essere tempestivo, snello, ma che non potrà calare sulle vostre teste". È l'apertura del nuovo governo alle Regioni nelle parole della ministra delle Autonomie Mariastella Gelmini, che al vertice serale (di ieri) insiste sull'unità. "Non servono divisioni, ma soluzioni", dice. E si partirà dalla proroga di 30 giorni del divieto di spostamento tra Regioni che scade il 25 febbraio, unico provvedimento in discussione nel Consiglio dei ministri di questa mattina, il primo sulla crisi pandemica del governo Draghi. La nuova 'dead line' dello stop alla mobilità anche tra zone gialle - sulla quale c'è il consenso dei governatori - sarebbe così il 27 marzo. La strategia complessiva del nuovo esecutivo sarà poi definita con il Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm), che seguirà quello in scadenza il 5 marzo. Dopo la conference call del premier con i ministri, i governatori vengono informati e consultati, alla vigilia della riunione a Palazzo Chigi, nella videoconferenza con Gelmini e con il ministro della Salute Roberto Speranza. E presentano una loro piattaforma di proposte che sarà portata al governo, assicura la ministra. I presidenti di Regione chiedono di inserire nella cabina di regia politica - non quella del monitoraggio del contagio - anche i ministri economici (come nella call con Draghi), "al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese". "In via strutturale, lo stesso provvedimento che introduce restrizioni per il Paese e poi restrizioni particolari per singoli territori - si legge nel documento della Conferenza - deve anche attivare gli indennizzi e salvaguardare le responsabilità, garantendo la contestualità a prescindere da chi adotta il provvedimento". Insomma, ristori tempestivi a qualsiasi livello per le categorie penalizzate dalle chiusure sia nazionali che locali. "È necessario, inoltre, condividere maggiormente i provvedimenti", insistendo sul preavviso congruo che il governo deve dare per evitare il caos come per lo sci e i ristoranti aperti/chiusi nel weekend. Su questo Gelmini ha dato rassicurazioni. L'ipotesi che circola è che il monitoraggio venga effettuato a inizio settimana e non venerdì per non far arrivare la decisione sui colori delle zone troppo a ridosso del week end. Le Regioni chiedono poi di accelerare decisamente nella campagna vaccinale, reperendo le dosi necessarie, e collegando il problema ai criteri che hanno regolato finora i colori, in primis l'inesorabile Rt, l'indice di trasmissibilità. "Si ritiene indispensabile procedere ad una revisione dei parametri e alla contestuale revisione del sistema delle zone - affermano -, nel senso della semplificazione, che passi funzionalmente anche da una revisione dei protocolli per la regolazione delle riaperture, in senso anche più stringente laddove necessario". "Occorre in questa fase un cambio di passo che consenta di coniugare le misure di sicurezza sanitaria con la ripresa economica e delle attività culturali e sociali". "È evidente - è la conclusione - che se la campagna vaccinale accelera, l'Rt perde progressivamente di rilevanza". Alla riunione e alla Conferenza Stato-Regioni che dovrebbe esserci oggi dopo il Consiglio dei ministri non prende parte Mario Draghi. Sarà confermata anche la possibilità di fare visita ad amici e parenti, ossia la regola, per ora valida fino al 5 marzo, che consente di spostarsi verso un'altra abitazione privata massimo in due persone, più i figli minori di 14 anni. -Aggiornamento-  Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge Covid. Il provvedimento proroga il divieto di spostamenti tra Regioni fino al 27 marzo. Confermata la regola che limita gli spostamenti verso le abitazioni private a due adulti con in più solo i figli minori di 14 anni. Stop agli spostamenti in zona rossa verso abitazioni private. È la novità che compare nel nuovo decreto legge Covid.   Resta nelle zone gialle e arancioni la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni. Questa possibilità non varrà più nelle aree rosse.  

22/02/2021 09:34
Acquaroli domani firma l'ordinanza: da martedì 20 comuni della provincia di Ancona in zona arancione

Acquaroli domani firma l'ordinanza: da martedì 20 comuni della provincia di Ancona in zona arancione

"Firmerò domani mattina una ordinanza per adottare delle misure restrittive che entreranno in vigore da martedì 23 febbraio fino alle ore 24 di sabato 27 febbraio" Questo l'annuncio fatto dal Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli dopo una lunga videoconferenza con i rappresentanti dell'ANCI ed i Sindaci dei comuni maggiormente colpiti dai contagi, analizzando i dati con l'ausilio dei dirigenti della Sanità Marche e dopo aver avuto un confronto con il Ministro. Come preannunciato, rimane il divieto di spostamento tra i comuni della provincia di Ancona ma con ulteruiori restrizioni che vigeranno dal 23 al 27 febbraio e piu precisamente il passaggio a zona arancio per molti comuni dell'anconetano. Nello specifico, le nuove misure in vigore con la nuova ordinanza prevedono: - Divieto di spostamento (se non per motivi di lavoro, salute, studio e necessità comprovate) tra i comuni della provincia di Ancona.   - Entrano in ZONA ARANCIONE i comuni di Ancona, Jesi, Osimo, Senigallia, Falconara Marittima, Filottrano, Staffolo, Serra de’ Conti, Polverigi, Cupramontana, Camerata Picena, Monte San Vito, Maiolati Spontini, Chiaravalle, Ostra, Loreto, Sirolo, Sassoferrato, Castelplanio e Castelfidardo. Per la zona arancione valgono le regole contenute nel DPCM nazionale.   - Tutti gli altri comuni restano in ZONA GIALLA.   - Resta in vigore fino a sabato compreso l’ordinanza che limita gli spostamenti in entrata e in uscita dal territorio provinciale di Ancona.

21/02/2021 23:22
Gestione del virus, Morani critica Acquaroli: "Non si nasconda dietro Roma, è stato eletto per decidere"

Gestione del virus, Morani critica Acquaroli: "Non si nasconda dietro Roma, è stato eletto per decidere"

"Il presidente Acquaroli è stato eletto per prendere decisioni, non per aspettare che altri lo facciano per lui". Lo afferma Alessia Morani, deputata marchigiana del Pd, a proposito della situazione del Covid nelle Marche.   "Nelle Marche - sottolinea Morani - la pandemia sta correndo veloce, in Provincia di Ancona la situazione è molto grave e anche in altre zone sta peggiorando. Ancona è al quinto posto in Italia per frequenza di nuovi casi (297 ogni 100.000 abitanti), Macerata è a 154, Pesaro a 124. Anche i ricoveri in terapia intensiva sono aumentati, con una percentuale di occupazione al 34%". "In questa situazione cosa decide Acquaroli? In pratica di non decidere. Il governatore chiude la provincia di Ancona in entrata e uscita e aspetta indicazioni da Roma. Sarebbe questo il regionalismo? La responsabilità degli amministratori locali? Acquaroli la smetta di nascondersi dietro "Roma" quando gli fa comodo. Mentre mette in scena questo teatrino il virus corre: se sono necessarie decisioni drastiche e impopolari le prenda e lo dica ai cittadini", conclude Morani.

21/02/2021 11:40
Coronavirus Marche, 488 nuovi casi in 24 ore: più della metà provengono dall'Anconetano

Coronavirus Marche, 488 nuovi casi in 24 ore: più della metà provengono dall'Anconetano

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 5876 tamponi: 4087 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2123 nello screening con percorso Antigenico) e 1789 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari all'11,9%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 488: 72 in provincia di Macerata, 262 in provincia di Ancona, 76 in provincia di Pesaro-Urbino, 28 in provincia di Fermo, 26 in provincia di Ascoli Piceno e 24 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (57 casi rilevati), contatti in ambito domestico (94 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (174 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (15 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (5 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (23 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati) e 2 casi fuori regione. Per altri 111 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 2123 test e sono stati riscontrati 148 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 7%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia una decrescita rispetto alla giornata precedente: incidenza al 11,94% oggi, rispetto al 14,46% di ieri.

21/02/2021 11:05
Obbligo di mantenimento: fino a quando il genitore deve mantenere i figli maggiorenni?

Obbligo di mantenimento: fino a quando il genitore deve mantenere i figli maggiorenni?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all’avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa all’obbligo del mantenimento del genitore, anche separato o divorziato, nei riguardi dei propri figli maggiorenni.  Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Corridonia che chiede: “Fino a quando il genitore è tenuto al mantenimento dei propri figli maggiorenni?” Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente delicata e molto attuale, nella quale la Cassazione, pur mantenendo una posizione prudente sulla facoltà per i genitori, anche separati o divorziati, di cessare il mantenimento dei propri figli maggiorenni quali disoccupati cronici, studenti svogliati o attempati "teenager", la stessa è sempre più orientata a porre un freno, quasi in funzione di educatrice sociale, a responsabilizzare proprio quella prole che non vuole andare via da casa e rimanere sotto lo stesso tetto tra le cure amorevoli e la "paghetta"/mantenimento di mamma e papà. È vero, infatti, che l'obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli, ai sensi degli artt. 147 e 148 c.c., non cessa con il raggiungimento della maggiore età, ma permane fino al raggiungimento di una indipendenza economica tale da essere in grado di provvedere autonomamente alle proprie esigenze di vita, ma tale obbligo non è infinito. Se da un lato, non qualsiasi lavoro o reddito fa venir meno l'obbligo del mantenimento, ma occorre un impiego tale da consentire al figlio un reddito corrispondente alla propria professionalità, adeguato alle sue attitudini ed aspirazioni (Cass. n. 27377/2013; n. 1773/2012; n. 18/2011; n. 14123/2011; n. 21773/2008), dall'altro, l'abuso non è più tollerato: l'obbligo continua a vigere, afferma la Cassazione, solo se il figlio "incolpevolmente" non raggiunge l'indipendenza economica (Cass. n. 23590/2010). Se, dunque, la precarietà del mondo del lavoro accentuata dalla crisi, rende difficile la possibilità di trovare un impiego idoneo, “ per i figli che tengono un comportamento di inerzia e rifiuto ingiustificato di occasioni di lavoro e quindi di disinteresse nella ricerca di indipendenza economica”, la Suprema Corte ha ritenuto, senza ma e senza se, configurabile l'esonero dalla corresponsione dell'assegno richiesto da parte del genitore obbligato (Cass. n. 7970/2013; n. 4765/2002; n. 1830/2011). Così, ad esempio, la Cassazione ha detto di no al mantenimento “della figlia trentaseienne laureata in architettura che aveva rifiutato l'offerta di lavoro del padre, occupato nel settore dell'edilizia, poiché in grado di attendere ad occupazioni lucrative, ingiustamente, invece, da lei rifiutate"  (Cass. n. 610/2012); allo stesso modo, ha escluso il diritto al mantenimento “del figlio ventottenne che aveva iniziato ad espletare attività lavorativa saltuaria ed era iscritto all'università da più di otto anni” (Cass. n. 1585/2014); così come “al figlio ultratrentenne senza lavoro ma in possesso di un patrimonio tale da garantirgli l'autosufficienza economica (Cass. n. 27377/2013). Pertanto in risposta alla domanda del nostro lettore ed in linea con la più autorevole giurisprudenza di legittimità, si può affermare chel’obbligo al mantenimento da parte del genitore dei figli maggiorenni,da un lato continua a vigere solo se il figlio "incolpevolmente" non raggiunge l'indipendenza economica (Cass. n. 23590/2010), dall’altro lo stesso viene menoper i figli che tengono un comportamento di inerzia e rifiuto ingiustificato di occasioni di lavoro e quindi di disinteresse nella ricerca di una propria autonomia finanziaria (Cass. n. 7970/2013; n. 4765/2002; n. 1830/2011). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settima-na.  

21/02/2021 10:00
Lega, la soddisfazione di Patassini: "Grazie a noi le maxi bollette rateizzate in 120 mesi"

Lega, la soddisfazione di Patassini: "Grazie a noi le maxi bollette rateizzate in 120 mesi"

“Con la Lega di nuovo al governo i terremotati tornano ad avere l’attenzione che meritano. Grazie agli emendamenti Lega recepiti nel decreto Milleproroghe vinta la battaglia sulle maxi bollette che saranno rateizzate in 120 mesi. Sugli immobili inagibili non si pagheranno anche per tutto il 2021. Ottenuta anche l’esenzione per le SAE. Finalmente esclusi dal computo ISEE gli immobili inagibili”.  Lo comunica l’onorevole leghista Tullio Patassini, primo firmatario di emendamenti sottoscritti con il collega Riccardo Augusto Marchetti commissario regionale della Lega a partire dal DL Liquidità di inizio 2020. "Grazie all’intensa e costante attività legislativa portata avanti dalla Lega in parlamento e dal neoministro al turismo Massimo Garavaglia in commissione Bilancio, i terremotati di Marche e centro Italia a fine dicembre avevano ottenuto la sospensione dell’Imu e dei mutui sugli immobili inagibili - aggiunge Patassini -. Ora il quadro si completa anche con impignorabilità fino al 2023 dei contributi per la ricostruzione, esenzione dalle imposte di bollo e registro e dall'imposta per le insegne commerciali e della tassa di occupazione di suolo pubblico per le attività commerciali e di ristorazione".   “L’impegno della Lega per la rinascita delle Marche e dell’Appennino terremotati non finisce qui – concludono Patassini e Marchetti –. In sintonia con il Governo e, in particolare, il ministro dello sviluppo economico Giorgetti, ci siamo già attivati per colmare l’assurdo divario tra le regioni creato dal governo Conte 2 che ha previsto per il solo Abruzzo l’area di decontribuzione fiscale indispensabile per una spinta realmente propulsiva all’economia del territorio”.   

21/02/2021 09:45
Larissa Iapichino scrive la storia ad Ancona: salto clamoroso, il migliore al mondo nel 2021

Larissa Iapichino scrive la storia ad Ancona: salto clamoroso, il migliore al mondo nel 2021

Si fa la storia ad Ancona. Larissa Iapichino salta un clamoroso 6,91 nel lungo ed eguaglia il record italiano indoor di sua mamma Fiona May, saltato nel 1998 a Valencia. Ma non solo: la saltatrice della Fiamme Gialle, nella prima giornata degli Assoluti indoor, si appropria del record del mondo under 20 indoor che apparteneva alla leggenda tedesca Heike Drechsler con 6,88 dal 1983. È una misura straordinaria per la diciottenne fiorentina, miglior salto al mondo del 2021 e standard olimpico per i Giochi di Tokyo. Un’emozione mondiale che lascia a bocca aperta il Palaindoor di Ancona. Larissa Iapichino si scatena al quinto salto e balla sul mondo: un 6,91 spaziale, a diciott’anni, è una prestazione che nemmeno la due volte campionessa olimpica Drechsler aveva afferrato alla stessa età. Già dai primi salti si intuisce che questo sabato d’atletica azzurra si sarebbe trasformato nel pomeriggio dei sogni. Iapichino decolla a 6,68, dopodiché va lunghissima al secondo turno, ma sale la bandiera rossa del giudice per segnalare il nullo. Tutto rinviato. Al terzo e al quarto salto Larissa scrive per due volte 6,75, la stessa identica misura di due settimane fa sulla pedana marchigiana. Sbuffa, non è ancora soddisfatta, capisce di essere a un passo da qualcosa di epocale. E la meraviglia arriva: la rincorsa è veloce, all’asse di battuta regala praticamente nulla e atterrando nella sabbia lascia un segno che non è lontano dai sette metri, la misura dell’élite mondiale. Esplode di gioia quando sul display compaiono quelle magiche tre cifre, tanto desiderate: 6,91. Corre ad abbracciare il coach Gianni Cecconi e il papà Gianni Iapichino, in estasi, come mamma Fiona May che esulta in tribuna, felice da impazzire. Laura Strati (Atl. Vicentina) è degnissima rivale: 6,66 e altri due salti oltre i sei e sessanta (6,64, 6,63). Su un podio che rimarrà memorabile, con la premiazione celebrata da Fiona May e dal presidente FIDAL Stefano Mei, anche Eleonora Filippetto (Team Treviso) terza in 6,34. PRIMA AL MONDO - Con la stessa misura odierna di Larissa, Fiona May conquistò il titolo europeo indoor a Valencia nel 1998 a quasi ventinove anni. In chiave 2021, nessuna al mondo ha saltato più dell’azzurra campionessa europea under 20 di Boras 2019: nelle attuali liste mondiali la svedese Khaddi Sagnia scende al secondo posto con 6,82 e diventa terza la tedesca oro mondiale Malaika Mihambo (6,77). Iapichino firma anche lo standard olimpico per Tokyo: la misura di qualificazione diretta era fissata a 6,82. È la definitiva esplosione, a poche settimane dagli Europei indoor di Torun, in Polonia, in programma dal 4 al 7 marzo. E ora il 7,11 del record di mamma all’aperto è un po' meno lontano. GLI ATLETI DELLE MARCHE - Nella prima giornata, per gli atleti marchigiani, spiccano diversi piazzamenti di valore. Al femminile sui 3000 di marcia crescono le due ventenni del Cus Macerata che arrivano praticamente appaiate: quinta Anastasia Giulioni in 14’44”10 e sesta Giulia Miconi in 14’44”42. Applausi nei 1500 metri alla pesarese Ilaria Sabbatini (Atl. Avis Macerata) che migliora nettamente il record personale indoor con 4’28”91 e firma quasi due secondi di progresso. Tra gli uomini l’ascolano Stefano Massimi (Cus Camerino) è nono in 3’56”55. Non passano il turno gli specialisti dei 400 metri: nono tempo per Alessandro Moscardi (Sef Stamura Ancona) che corre in 48”99 e dodicesimo di Elisabetta Vandi, 55”05 per la pesarese non al meglio della condizione. Nei 60 ostacoli sedicesima la junior sangiorgese Martina Cuccù (Team Atl. Marche) in 8”88 e diciassettesimo il sambenedettese Andrea Pacitto in 8”44. Domenica attesi tra gli altri Gianmarco Tamberi nell’alto (dalle ore 14.15) e Simone Barontini sugli 800 metri (ore 15.20).  (foto di Francesca Grana/FIDAL)

21/02/2021 09:13
Copyright © 2020 Picchio News s.r.l.s | P.IVA 01914260433
Registrazione al Tribunale di Macerata n. 4235/2019 R.G.N.C. - n. 642/2020 Reg. Pubbl. - n. 91 Cron.