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Errani domani lascia il PD, solo ieri lo sfogo contro tutti...

Errani domani lascia il PD, solo ieri lo sfogo contro tutti...

“Bisogna darsi una governance totalmente differente. Anche se abbiamo avuto quattro terremoti e se la dimensione di questi è stratosferica, tutto ciò non risolve il fatto che non riusciamo ad andare avanti su alcune cose: macerie, stalle, casette. Questa non è ricostruzione, non è ricostruzione, questa è la gestione dell’emergenza. Bisogna cambiare. Cam-bi-a-re. E bisogna dare e fare un’altra governance. Sennò non ce la faremo. Non mi interessano le polemiche sui giornali. Ma non esiste il fatto che per cominciare a fare le casette – che non è ciò che devo fare io – si attenda di avere il fabbisogno definitivo di tutte le casette. Non esiste! Non esiste che per fare le stalle bisogna metterci tutto questo tempo. Non e-sis-te! Nel decreto ci sono alcune cose che rispondono anche a questo problema. Anche i sindaci possono diventare stazione appaltante e soggetto attuatore: per il provvisorio, per le casette e per il commercio. Ma bisogna darsi un’organizzazione: a livello provinciale, a livello di unioni montane. Decidiamolo, decidetelo. A me va bene ogni soluzione. L’importante è che sia efficace ed efficiente. L’importante è che tutte le volte che da adesso in poi facciamo un’ordinanza, prima si riesca in questi luoghi a parlarne…. Bisogna che ci diamo un’organizzazione, sennò non riusciamo a rispondere ai problemi…  Non esiste la centralizzazione della ricostruzione e l’impianto normativo non è centralizzato…” Con queste testuali parole, il commissario straordinario, Vasco Errani, interveniva giovedì 16 febbraio ad un incontro con sindaci e amministratori regionali, presso la sede del CONI di Ancona.  Parole studiate con la massima attenzione. Distillate ad una ad una e dispensate ad una platea talvolta assorta nell’ascolto, quasi in religioso silenzio, oppure rumoreggiante e vociante di protesta. Uno sfogo amaro, dal quale tuttavia, non trapela un solo filo di emozione. Una semplice presa d’atto dell’incapacità, da parte di tutta la classe dirigente regionale, a combinare anche un benché minimo accenno di passo in avanti.  Ma anche una richiesta che suona più come un ordine perentorio. Una parola d’ordine inappellabile. Cambiare la governance. Cambiare dunque le modalità di governo: la gestione politica, amministrativa e organizzativa, che dai giorni del terremoto e fino ad oggi si sono rivelate un’autentica Caporetto. Un vero e proprio atto di accusa. Una denuncia fatta davanti a tutti i principali protagonisti della (mancata) ricostruzione. Ma anche una chiara presa di distanza dalle altrui responsabilità. Quell’inciso “che non è ciò che devo fare io” chiama in causa altri attori (la Regione, i Comuni e la Protezione Civile), ma segna anche uno spartiacque. Delimita un campo di azione e contemporaneamente richiede nuove regole del gioco. Completamente da riscrivere, almeno per quanto riguarda la parte organizzativa e gestionale. Parole che lasciano presagire ad un ultimatum. O si fa come dico io, oppure mollo tutto. Questo è quello sono riuscito a leggere tra le righe del suo intervento. D’altra parte, in questo quadro già di per sé poco rassicurante, pesano come un macigno le dimissioni, improvvise e repentine, del segretario generale della Regione Marche, nonché capo di gabinetto del presidente della giunta regionale, Fabrizio Costa. Errani ha capito che tira una brutta aria e la sua faccia, non vuole più spenderla gratis. D’altra parte perché dovrebbe? Ha governato con successo e per quindici anni una delle regioni più ricche e all’avanguardia d’Italia facendola diventare il paradiso delle eccellenze. Oggi apprendiamo che il commissario straordinario Errani, con molta probabilità, lascerà il Partito Democratico per seguire Bersani. Ciò significa che lo farà sicuramente. Bersani, Errani, Migliavacca e qualche altro sono legati da un particolare filo comune che li rende indivisibili. Potrebbe accadere allora che Errani decida di concentrarsi sulla odierna avventura politica ed in particolare nell’organizzazione del nuovo soggetto politico. E che non abbia più il tempo necessario, né le energie sufficienti per portare avanti il lavoro di commissario straordinario alla ricostruzione. Potrebbe accadere pure questo. E allora lo sfogo di giovedì scorso avrebbe un suo senso e un proprio corso. Ma soprattutto - aggiungo io - che le garanzie per una rinnovata governance, richieste a Roma, non abbiano sortito l'esito sperato. Oggi che Vasco Errani non fa più parte del Partito Democratico, la nota di cronaca che mi limito a sottolineare è la seguente: meno di un mese fa, nei giorni in cui il segretario regionale del PD, Francesco Comi, attaccò Errani lamentando la troppa burocrazia, i parlamentari Piergiorgio Carrescia e Alessia Morani si trasformarono praticamente in scudi umani a difesa dell’ex governatore dell’Emilia Romagna, bacchettando e redarguendo pubblicamente Comi.  Sentiamo oggi se avranno valide argomentazioni a difesa di Errani.      

22/02/2017 18:50
Dalle stelle alle stalle...

Dalle stelle alle stalle...

Mi è sembrato, ma per un istante soltanto, che le donne e gli uomini dell’opposizione in Consiglio Regionale avessero avuto un sussulto di orgoglio e dignità. Tardivo oltremisura, ma almeno finalizzato, se non altro, a smuovere le paludi in cui ci hanno cacciato quelli del governo regionale, Ceriscioli in testa. La mozione di sfiducia, sottoscritta da tutto il centrodestra, nei confronti della vice presidenta e assessora (pare che oggi si scriva così) all’agricoltura, Anna Casini andava in questa direzione. Da cittadino, la soddisfazione di trovare nell’opposizione un gruppo attento, nel controllare con il necessario rigore e sanzionare, quando ve ne fosse l’occasione giusta, è durata purtroppo meno di cinque minuti. Giusto il tempo di leggere le due paginette con le quali si vorrebbe licenziare la prima collaboratrice di Ceriscioli. Una mozione di sfiducia scritta con i piedi: infarcita sì di numerose premesse, ma priva – ahimè - del necessario atto di accusa. Dei motivi (fondati e gravi), cioè dei presunti danni (anche di immagine) cagionati da supposti comportamenti tardivi e omissivi che dovrebbero costringere al licenziamento della Casini. Rassegniamoci tutti e prendiamo atto della mediocrità, per non dire della totale scarsezza, di un’intera classe politica regionale. La poltrona della Casini non traballerà nemmeno per un istante. Sarà casomai divertente sentire le argomentazioni della maggioranza consiliare in difesa dell’indifendibile assessora. Che ancora ieri ha dichiarato, per la milionesima volta, che la costruzione delle piazzole per le stalle provvisorie è in dirittura di arrivo. Non so se il riso o la pietà debba prevalere in casi come questo. I fatti oggettivi, indiscutibili, sotto gli occhi sbigottiti di tutti sono che a distanza di sei mesi (diconsi centottanta giorni) dall’assessorato regionale hanno costruito meno di cinque ricoveri di fortuna per gli animali. Che a causa di questo colpevole ritardo, per il freddo e la neve, che d’inverno – contrariamente a quanto asseriscono Ceriscioli e C. – sono la norma nei monti Sibillini e non l’eccezione, sono morti migliaia di capi di bestiame. Stiamo parlando, per quanto vasta sia tutta l’area terremotata, di piccole e circoscritte realtà. Visso, Ussita, Castelsantangelo, Pievetorina, Montecavallo e delle loro frazioni. Tutte, peraltro, colpite sin dal 24 agosto degli eventi sismici. Se si fosse voluto davvero porre rimedio, si sarebbero, sin da subito, sistemate centinaia e centinaia di stalle. Nessuno lo ha fatto. Però, a suon di comunicati stampa, si narravano piazzamenti di fantastiche tensostrutture sui verdi pascoli dei Sibillini. Peccato che gli allevatori veri non lo sapessero e non ne avessero vista nemmeno una. E ogni volta che qualcuno si permetteva di segnalare questi ritardi, veniva bacchettato e guardato di traverso come si fa con uno scolaro discolo. Oggi, a danni accaduti, la giunta regionale, piuttosto che guardarsi negli occhi e domandarsi che razza di gran disastri hanno combinato, non trova di meglio  che scaricare colpe e responsabilità altrove. Ieri contro la Coldiretti, oggi contro la ditta che ha vinto la gara. Nessuno di loro, a parte l'assessore Angelo Sciapichetti, a cui va riconosciuta tutta l’onestà intellettuale, ha pronunciato mai una sola parola di autocritica. Distinti e distanti dal mondo reale continuano imperterriti a non porsi la domanda giusta: cosa fare per tentare almeno di risolvere qualche problema? ma piuttosto: quale narrazione proponiamo oggi alla gente per mettere in salvo le nostre terga? Se ciò fosse accaduto in un'impresa privata i responsabili sarebbero stati licenziati bruscamente dopo appena un mese. Nellla pubblica amministrazione, i vertici politici di quella che fino a poco tempo fa era una delle regioni modello, continuano a dare uno spettacolo penoso ed indecoroso. Pensate solo che il 13 di gennaio la stessa assessora Casini piuttosto che stare in prima linea, visto che la neve era caduta copiosa non solo in montagna, ad organizzare squadre di pronto intervento, se ne stava tranquillamente su Facebook per verificare se gli internauti commettessero reato postando fotografie di animali morti di freddo che non fossero reali, ma solo dei falsi. Bisogna sapere infatti che in quel tempo, il Partito Democratico aveva ufficiosamente istituito una task force di vigilantes da social network. Un gruppo di pretoriani che nottetempo spulciava post su post e schedava coloro i quali inveivano anche con male parole contro le nomine firmate dal governatore Ceriscioli tra i giorni di Natale e capodanno. Nomine, questo va detto, ben retribuite e affidate sul principio della fiducia e non già grazie a concorsi per titoli ed esami. I più animosi tra questi, ancorché pubblicamente impegnati in politica sul fronte opposto al loro, venivano affettuosamente avvicinati, quindi si comunicava amichevolmente loro che erano tenuti d’occhio nei loro pensieri e negli scritti su Facebook. Una roba che avrebbe fatto sobbalzare sulla poltrona pure il povero Nicolae Ceausescu, buonanima. Ecco, io penso che per quanto riguarda la giunta Ceriscioli possiamo fermarci qui. Da candidato presidente ha usato, in campagna elettorale la parola cambiamento come un grimaldello in ogni circostanza. Ne ha abusato in ogni dibattito promettendo le stelle. La verità nuda e cruda è che dalle stelle promesse, questa giunta è caduta sulle stalle. Dubito che, vista anche l’implosione del Partito Democratico in corso, si possa rialzare. Non ha gli uomini (e nemmeno le donne) adatti, né le capacità di farlo. L'unica strada percorribile per uscire di scena con un sussultò di dignità è quella di rassegnare le dimissioni per manifesta incapacità di governare.      

17/02/2017 09:30
La commissione regionale approva la proposta di legge per i vaccini obbligatori all'asilo

La commissione regionale approva la proposta di legge per i vaccini obbligatori all'asilo

La Commissione Sanità delle Marche ha approvato la proposta di legge che prevede l'obbligo di vaccinazione per poter iscrivere i bambini nei nidi d'infanzia e nei centri per l'infanzia pubblici e privati accreditati. Il testo passa ora all'esame del consiglio regionale. Per il primo accesso del minore ai servizi indicati, il genitore o chi esercita la potestà genitoriale deve presentare una certificazione attestante l'assolvimento degli obblighi vaccinali rilasciata dalla competente struttura del Servizio sanitario nazionale. Sono esentati i minori affetti da immunodeficienza congenita o acquisita, o da altre patologie che rendano la vaccinazione pericolosa per la salute. "Abbiamo fatto un percorso di approfondimento - ha detto il presidente della Commissione Fabrizio Volpini (Pd) - ascoltando più voci coinvolte''. La pdl è stata approvata a maggioranza, con il voto contrario del Movimento 5 Stelle. (Ansa)

16/02/2017 19:28
Ora anche la Regione conferma: "si sta verificando la possibilità di far restare i terremotati in albergo oltre il 30 aprile"

Ora anche la Regione conferma: "si sta verificando la possibilità di far restare i terremotati in albergo oltre il 30 aprile"

Le strutture ricettive che ospitano i terremotati, registrate nelle Marche, sono 309 e di queste 291 hanno presentato la rendicontazione delle spese. L'importo complessivo, finora, è di oltre 22 milioni di euro, e la Regione ha pagato somme per circa 12 milioni. Gli uffici regionali hanno inviato circa 80 mail per segnalare anomalie e lacune documentali, per poter regolarizzare le posizioni e pagare; 40 strutture si sono accreditate di recente. Si sta inoltre verificando la possibilità di permanenza delle persone in strutture ricettive oltre il 30 aprile. A seguito di questa ricognizione sarà quantificato e predisposto un piano, che terrà conto delle opzioni espresse dagli interessati, di eventuali necessità legate alla frequenza della scuola, a servizi sociosanitari, alle attività svolte. Per quanto riguarda invece i contributi di autonoma sistemazione sono stati approvati decreti per un totale di oltre 22milioni di euro. (Ansa)

16/02/2017 17:53
E' nata nelle Marche Typicalmade: la vetrina internazionale delle tipicità

E' nata nelle Marche Typicalmade: la vetrina internazionale delle tipicità

Una nuova piattaforma digitale di e-commerce è nata in questo inizio 2017. I fondatori, tutti marchigiani, hanno dato vita a Typicalmade.com, progetto che ha come obiettivo primario quello di creare un network internazionale delle tipicità, una rete di incontro tra nazioni diverse che vogliono intensificare la promozione dei loro prodotti e dei loro territori d’origine. La piattaforma è stata presentata ufficialmente alla stampa nazionale martedì 14 febbraio presso lo STAND del DISTRETTO CALZATURIERO DELLE MARCHE e da quel momento è visibile online. Il vice presidente della Camera di Commercio di Fermo Maurizio Piergallini ha ospitato l’iniziativa. L’amministratore di typicalmade Stefano Paccaloni, l'informatico e co-fondatore della piattaforma e-commerce Marcello Violini e la co-fondatrice Maria Letizia Ortolani hanno sottolineato come Typicalmade desideri rappresentare la prima vetrina delle tipicità accessibile a tutti. Infatti la missione di Typicalmade consiste nel divenire il più grande mercato al mondo delle tipicità in diversi settori: food & wine, style & fashion, design, facendo sì che tutti possano trovare quel prodotto unico o raro introvabile su altre piattaforme generaliste. Tutti maceratesi i fondatori che partendo dalla loro provincia cercheranno di far conoscere le eccellenze del made in Marche e del Made in Italy in generale, capovolgendo quella visione dell'e-commerce che tende molto spesso a confondere l'utente con prodotti di difficile identificazione territoriale. I produttori di typicalmade ci metteranno la faccia, faranno conoscere tramite il loro negozio virtuale prima di tutto la loro storia, le loro radici e il luogo di provenienza certa del prodotto. Typicalmade aspira a divenire un vero e proprio marchio di certificazione Dall’idea di giovani professionisti marchigiani nasce, dunque, un ulteriore strumento di promozione di livello internazionale dei nostri prodotti che di certo potrà essere di sostegno alle tante aziende del nostro territorio.    

16/02/2017 17:18
L'appello di Luca Ward per le popolazioni terremotate: "Vergognoso che in tanti mesi non si sia mosso nulla" - VIDEO

L'appello di Luca Ward per le popolazioni terremotate: "Vergognoso che in tanti mesi non si sia mosso nulla" - VIDEO

Anche la voce del "Gladiatore" si leva forte a sostegno delle popolazioni terremotate. L'attore e doppiatore cinematografico Luca Ward ha lanciato il suo "j'accuse" durissimo attraverso un video.  Ward ha girato un breve filmato dentro il suo camper, quello dove si vive la "vita da attori". Ma dentro un camper c'è gente che ci vive da mesi. E così, Luca Ward lancia il suo appello affinchè le popolazioni terremotate non vengano dimenticate: "Sono passati mesi senza che si sia mosso nulla. Pensate che le macerie stanno ancora tutte lì, ammassate. E' vergognoso. Agghiacciante. Da padre, da uomo, da italiano dico: non lasciamoli soli".

16/02/2017 15:18
Solo il trenta per cento degli albergatori della costa disponibile a tenere gli sfollati nelle proprie strutture

Solo il trenta per cento degli albergatori della costa disponibile a tenere gli sfollati nelle proprie strutture

 Il 30% degli albergatori della costa marchigiana che ospitano i terremotati è disponibile a mantenere gli sfollati dell'entroterra nelle proprie strutture. E' il dato fornito dal direttore di Confcommercio Marche Massimiliano Polacco, riferito ai propri associati. Attualmente le persone che hanno trovato sistemazione in albergo, al mare, sono 5.300.    La questione, dunque, è complessa, perché con l'avvicinarsi della stagione estiva gli albergatori si trovano a dover fare scelte precise. "Noi - spiega Polacco - abbiamo fatto alcune proposte alla Regione: un aumento del contributo, fino a 50 euro, per ogni persona ospitata, e la certezza che a luglio gli albergatori, quelli che in pratica rinunciano alla stagione, non si ritrovino con nulla in mano". "C'è poi una terza operazione - aggiunge - che stiamo portando avanti con i funzionari della Regione: stiamo cercando di riavvicinare i terremotati ai loro paesi, ricollocandoli negli alberghi agibili. Contiamo di riportarne almeno 1.550 più vicini alle loro case". (Ansa)

16/02/2017 14:56
Il vice ministro Olivero: "Emergenza stalle verso una soluzione"

Il vice ministro Olivero: "Emergenza stalle verso una soluzione"

"La Regione Marche, in accordo con il Ministero delle Politiche agricole, sta affidando in queste ore il compito di realizzare gli interventi necessari per quanto riguarda le stalle mobili ad una pubblica amministrazione già individuata, operativa nel territorio colpito dal sisma". Lo ha detto il vice ministro Andrea Olivero, rispondendo ad un'interrogazione del M5S sugli interventi a sostegno degli allevatori delle aree colpite dal terremoto. "Si sono verificati alcuni casi di inadempienza delle società aggiudicatrici - ha detto Olivero - sulle quali sono in corso le dovute verifiche, in particolare per il ritardo che si è verificato nella Regione Marche, imputabile a gravi inadempienze della ditta aggiudicataria dell'appalto". Il vice ministro ha poi precisato che "riguardo sempre all'iter per la realizzazione delle tensostrutture le Regioni Abruzzo, Lazio e Marche, dopo aver fatto le necessarie gare pubbliche, stanno proseguendo nei lavori di costruzione e consegna". (Ansa)

16/02/2017 13:26
"La sismicità continua a diminuire": secondo il sismologo Amato "sempre minori le probabilità di forti aftershocks"

"La sismicità continua a diminuire": secondo il sismologo Amato "sempre minori le probabilità di forti aftershocks"

"Sempre più basse le probabilità di forti aftershocks": con questo aggiornamento sulla sua pagina facebook, il sismologo dell'Ingv Alessandro Amato fa il punto della situazione sulla crisi sismica in atto nel centro Italia. "Aggiornamento sulla sequenza in Italia centrale (o se preferite di Amatrice, Norcia, Visso - ma gli altri Comuni poi?). Oltre 55.500 aftershocks localizzati dalla RSN-INGV. Quasi 70 km l'estensione nord-sud dell'area attiva. La sismicità continua a diminuire lentamente. Il numero dei terremoti di M≥2 in tutta l'area è di una ventina al giorno, pochi quelli di M3 o più. Le zone più attive in questi ultimi giorni sono le due estremità nord (Marche) e sud (Abruzzo) della sequenza (v. simboli colorati in mappa). Le probabilità di aftershocks più forti diminuiscono settimana dopo settimana ma non sono nulle. Diciamo che mi stupirei di altri forti eventi nella zona centrale e meno in quelle marginali" afferma Amato "ma abbiamo imparato che le riprese e le sorprese sono purtroppo sempre possibili. In termini probabilistici, possiamo essere forse un po' più ottimisti di qualche giorno fa, relativamente alla fine della sequenza in corso. Vediamo l'andamento dei prossimi giorni".

16/02/2017 11:45
Il sindaco di San Benedetto: "I terremotati sono graditi, ma fateci sapere i piani di rientro"

Il sindaco di San Benedetto: "I terremotati sono graditi, ma fateci sapere i piani di rientro"

"I nostri amici terremotati sono graditi ospiti a San Benedetto del Tronto, ma sollecitiamo i sindaci dei Comuni di provenienza a farci conoscere prima possibile i piani di rientro, così da poter dar modo agli alberghi di potersi organizzare in vista della stagione estiva". Così il sindaco Pasqualino Piunti al termine di una riunione che si è tenuta oggi pomeriggio a San Benedetto del Tronto e alla quale erano stati invitati anche i sindaci dei territori terremotati i cui residenti sono ospitati nelle strutture ricettive. Era presente, però, solo il primo cittadino di Accumoli, Stefano Petrucci che ha comunicato che il rientro dei suoi concittadini avverrà in un lasso di tempo fra il 15 marzo ed il 30 maggio, salvo le famiglie con bambini ai quali verrà data l'opportunità di restare in riva all'Adriatico per terminare l'anno scolastico. (Ansa)

16/02/2017 10:00
Il terremotato... dove lo metto? Prime avvisaglie di disagio degli operatori turistici della costa

Il terremotato... dove lo metto? Prime avvisaglie di disagio degli operatori turistici della costa

Prime avvisaglie di disagio da parte degli operatori turistici della costa. Cominciano a comparire i primi avvisi che parlano ai terremotati presenti nelle strutture ricettive affinchè la Regione Marche intenda.  Il disagio degli operatori ricettivi è lo stesso di chi, ormai senza speranza nel breve periodo, aspetta le famigerate casette. Ma è anche il disagio di chi ormai da mesi ospita queste persone rimaste senza casa, avendo ricevuto la promessa di aver le strutture libere per una stagione estiva che invece ora rischia concretamente di essere rovinata. Con conseguenze e strascichi che rischiano di protrarsi anche più avanti.  Era quello che purtroppo si temeva e che ora drammaticamente si sta concretizzando. Quello degli operatori turistici è a questo punto un aut aut che porterà inevitabilmente a delle trattative. Giocate sul futuro dei terremotati. I fatti ad oggi sono inesorabilmente questi. E l'avviso appeso all'Holiday di Porto Sant'Elpidio parla chiaro: "Comunichiamo ai nostri ospiti del sisma le date attualmente inviate alla Regione Marche per l'ospitalità: 500 posti fino al 20 maggio 2017; 250 posti in hotel fino al 30 giugno. I requisiti per usufruire dell'alloggio e dei pasti nel mese di giugno saranno comunicati con apposita circolare dalla Regione Marche". E' chiaro, e inesorabilmente confermato dai numeri, che le prenotazioni abbiano subito un crollo verticale e che a questo punto la presenza dei terremotati negli alberghi potrebbe diventare una piccola ancora di salvezza. Qui si aprirà la trattativa. Che inevitabilmente dovrà giungere a conclusione positiva entro breve. Altrimenti... che fine faranno le persone oggi ospitate nelle strutture ricettive? Le risposte dalla Regione Marche devono arrivare presto. Molto presto.   

15/02/2017 21:08
Da oggi l'app Picchio News disponibile gratuitamente su Google Play

Da oggi l'app Picchio News disponibile gratuitamente su Google Play

Era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissi da tempo e ci veniva richiesta da più parti. Per festeggiare il raggiungimento del milione di pagine visitate in un mese, abbiamo realizzato l'applicazione di Picchio News, grazie alla quale per i lettori sarà ancora più semplice collegarsi al nostro portale e leggere le notizie in tempo reale. L'applicazione, sviluppata da Manolo Orici, è disponibile per ora per tutti i dispositivi Android ed è scaricabile gratuitamente da Google Play. Per quanto riguarda l'applicazione iOS ci sarà da attendere ancora qualche giorno. Un grazie sincero a tutti i nostri lettori.

15/02/2017 10:08
Terremoto, approvato il primo stralcio del programma di ripristino della viabilità elaborato da Anas: priorità per 408 interventi del valore complessivo di 389 milioni

Terremoto, approvato il primo stralcio del programma di ripristino della viabilità elaborato da Anas: priorità per 408 interventi del valore complessivo di 389 milioni

Il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha approvato il primo stralcio del programma definito da Anas, di concerto con le Regioni e i gestori stradali, per gli interventi di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale interrotta o danneggiata a causa dei terremoti che hanno colpito il Centro Italia a partire dallo scorso 24 agosto.   Anas, infatti, è stata incaricata dal Governo, con il decreto legge n. 205 del 4 novembre scorso, di provvedere al ripristino ed alla messa in sicurezza della viabilità delle infrastrutture stradali di propria competenza nonché di coordinare e supportare gli interventi su quelle di competenza degli enti territoriali e locali. In particolare, con Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 408 del 15 novembre 2016, l’ingegner Fulvio M. Soccodato di Anas è stato nominato Soggetto Attuatore di Protezione Civile, con il compito di effettuare una puntuale ricognizione del danno e realizzare un Programma complessivo di interventi di ripristino di tutta la rete stradale all’interno del cratere sismico. Successivamente all’approvazione del Programma, il Soggetto Attuatore dovrà coordinare e provvedere alla sua attuazione.   «Per ripristinare la viabilità e le connessioni per il Centro Italia colpito dal sisma – afferma il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio – sono stati considerati sia gli interventi urgenti, sia la definizione di assi prioritari di collegamento con il Paese. Siamo impegnati vicino alle comunità colpite perché senza collegamenti non vi è sviluppo e ripresa dell’attività economica».   In particolare, in fase di programmazione, in un confronto continuo con la Dicomac, si è provveduto alla ricognizione delle criticità sulla rete viabilistica interessata dagli eventi sismici ed all’individuazione degli interventi minimi essenziali per garantire il ripristino della viabilità, redigendo un cronoprogramma di ripristino e messa in sicurezza della rete stradale che indichi anche le priorità di intervento. La successiva fase di attuazione del programma prevede, invece, il coordinamento operativo e il monitoraggio dell’esecuzione degli interventi e, ovviamente, la realizzazione degli interventi di propria competenza e di quelli di competenza dei gestori locali in relazione alla loro effettiva capacità operativa e finanziaria.   Anas, in qualità di Soggetto Attuatore, ha finora effettuato 622 sopralluoghi su 124 strade insieme ai tecnici dei rispettivi enti gestori della rete viabilistica interessata. Si tratta di una superficie complessiva di circa 7.600 kmq che comprende 4 Regioni (Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria), 8 Provincie (L’Aquila, Teramo, Rieti, Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia), 131 Comuni per una rete stradale di 15.300 km, dei quali 11.000 km di competenza Comunale.   Data l’estensione della rete e la diffusione dei danni, il Soggetto Attuatore ha attribuito un livello di priorità da 1 a 5 per ogni intervento, individuando – di concerto con il territorio – 408 interventi con priorità da 1 a 3, necessari per ripristinare la circolazione o le condizioni di sicurezza lungo la rete stradale principale, da realizzare nel primo stralcio del programma per un importo complessivo stimato in circa 389 milioni di euro. Per gli interventi sulla rete stradale di Anas e per quelli per i quali gli enti gestori richiederanno supporto diretto per l’attuazione, il Soggetto Attuatore utilizzerà, in via di anticipazione, le risorse del Fondo Unico Anas (istituito con legge 208/2015). I gestori delle reti stradali locali che, invece, comunicheranno di voler intervenire direttamente sui tratti di propria competenza, utilizzeranno le proprie risorse, se disponibili, oppure chiederanno l’autorizzazione alla Regione di riferimento per accedere ai fondi di Protezione Civile.   «Il lavoro del soggetto attuatore, in accordo con la nostra Dicomac a Rieti e con i gestori stradali, in questi mesi è stato incessante – ha ribadito il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. Sappiamo tutti quanto la viabilità sia fondamentale sia per la fase di gestione dell’emergenza sia per quella successiva di ricostruzione a trecentosessanta gradi di queste comunità. Sapere di riuscire a raggiungere, in tempi ragionevoli e in sicurezza, determinate zone del Centro Italia può fare la differenza anche sulle scelte di dove realizzare un’area con le casette piuttosto che la nuova zona commerciale provvisoria di un comune ora deserto. Per questo è davvero importante che il primo stralcio del Programma più complessivo che ho approvato oggi sia stato condiviso con tutti i soggetti interessati, a partire dalle quattro Regioni».   «La rete stradale nella zona del cratere è molto diffusa e frazionata, con la presenza di oltre 1.770 centri urbani. Anas in qualità di Soggetto Attuatore di protezione Civile, ha compiuto un importante lavoro di programmazione degli interventi di ripristino della viabilità – ha spiegato il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani – si tratta di uno step fondamentale per dare il via al progetto di ricostruzione. Il piano nel suo complesso sarà molto articolato e si svilupperà ulteriormente in corso d’opera, secondo le priorità individuate e secondo le esigenze che ci segnalerà il territorio di volta in volta. L’importante è partire, e questo è un primo passo concreto».   Il primo stralcio del Programma di ripristino definito da Anas si inserisce nel più ampio Piano di potenziamento e completamento di infrastrutture viarie nell’Area del cratere sismico previsto nel Contratto di Programma Anas-Ministero delle Infrastrutture, nel quale sono stati programmati investimenti per ulteriori 1,18 miliardi di euro. In particolare, si tratta di lavori in corso per 255 milioni, opere in avvio per 148 milioni e in programma per 785 milioni. Questo Piano, unito al valore degli interventi del Programma di ripristino - tenuto anche conto dei relativi stralci futuri di completamento, eleva l’investimento infrastrutturale nell’area ad oltre 1,7 miliardi di euro. 

14/02/2017 17:29
Sul sito Ingv il terremoto del centro Italia cambia nome e diventa "sequenza sismica di Amatrice, Norcia e Visso"

Sul sito Ingv il terremoto del centro Italia cambia nome e diventa "sequenza sismica di Amatrice, Norcia e Visso"

 Il "terremoto del centro Italia" cambia nome. Sul sito dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) è ora denominato "sequenza Sismica di Amatrice, Norcia e Visso" ha annunciato l'assessore a Cultura e turismo del Comune di Assisi Eugenio Guarducci.    "Questo è un importante risultato che spero possa essere contagioso" ha sottolineato lui stesso al termine di un incontro con il presidente dell'Ingv Carlo Doglioni.    Alla riunione hanno partecipato anche esperti dell'ente di ricerca.    "Il presidente Doglioni - ha annunciato Guarducci - si è reso disponibile a migliorare, nei tempi tecnici necessari, le modalità di informazione rispetto alla geolocalizzazione degli eventi sismici sulle proprie piattaforme social e web, dove verrà inserita in primis la località più prossima all'epicentro, lasciando l'indicazione della provincia (abbreviata nei canali social)". (Ansa)

14/02/2017 17:13
Raccolti con gli sms solidali tre milioni e mezzo di euro per la ricostruzione delle scuole

Raccolti con gli sms solidali tre milioni e mezzo di euro per la ricostruzione delle scuole

Si conclude oggi la terza raccolta fondi attraverso il numero solidale 45500, promossa da Rai, in accordo con il Commissario Straordinario del Governo per la ricostruzione, con la collaborazione del Dipartimento della Protezione Civile, che ha permesso di raccogliere promesse di donazioni per 3.446.236,00 milioni di euro. La nuova iniziativa, aperta il 31 dicembre scorso, a differenza delle precedenti - grazie alle quali è stato possibile raccogliere circa 20 milioni di euro -, è stata destinata alla ricostruzione e messa in sicurezza degli edifici scolastici delle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo. Le donazioni saranno trasferite dagli operatori di telefonia al conto della Presidenza del Consiglio dal quale confluiranno, poi, sulla contabilità speciale del Commissario straordinario per la ricostruzione e saranno gestite passando dal controllo di un Comitato dei Garanti. Sarà, invece, ancora possibile donare sul conto corrente Mps attivato dalla Protezione Civile che ha raccolto 8.678.471 di euro. (Ansa)

14/02/2017 14:52
"Gestite in maniera fallimentare le emergenze neve e terremoto": mozione di sfiducia contro Anna Casini

"Gestite in maniera fallimentare le emergenze neve e terremoto": mozione di sfiducia contro Anna Casini

E' stata protocollata oggi in Consiglio regionale una mozione a firma delle opposizioni - Lega Nord Marche, Fdi, Fi e Area Popolare - di sfiducia verso l'assessore all'Agricoltura Anna Casini per "l'assenza di programmazione e la fallimentare gestione dell'emergenza neve e terremoto nei confronti degli allevatori marchigiani". I consiglieri evidenziano come "con le abbondanti nevicate dello scorso mese un'ulteriore gravissima emergenza ha peggiorato la già disastrata situazione: molte stalle, o ricoveri per animali, sono crollati, uccidendo molti capi di allevamento o lasciandoli alle bassissime temperature in zone montane o di alta collina.    L'isolamento delle aziende dovuto alla neve ha aggravato il quadro già drammatico: numerosi bovini, ovini, caprini e animali da cortile sono morti dal freddo. La perdita economica per molte aziende è risultata pesantissima: alcuni di questi allevatori hanno praticamente perso tutto il loro sostentamento economico dopo le perdite dei beni materiali dovuti al terremoto". (Ansa)

13/02/2017 19:08
Arriva la beffa del recupero dei beni dagli edifici: per accedere alle case terremotate bisognerà pagare

Arriva la beffa del recupero dei beni dagli edifici: per accedere alle case terremotate bisognerà pagare

L’attività di recupero dei beni di prima necessità svolta dai vigili del fuoco nei fabbricati inagibili e presso gli edifici ubicati in zone rosse nei comuni terremotate è conclusa. E anche da diverso tempo.  Così il Ministero dell’Interno, in una nota riguardante appunto il “Coinvolgimento dei vigili del fuoco nel prelievo di beni da fabbricati inagibili e edifici ubicati in zone rosse nelle aree colpite dal sisma” , informa l’ufficio del Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, i comandi dei vigili del fuoco del cratere e la Dicomac che d’ora in avanti la loro attività di salvataggio di beni nelle zone danneggiate dal terremoto riguarderà soltanto i beni culturali, storico-documentali e di interesse pubblico. La nota è stata inviata lo scorso 29 dicembre, ma ha effettiva validità dalla data in cui la stessa è stata protocollata.  I cittadini, laddove debbano recuperare beni non classificabili di prima necessità, non potranno avvalersi dei vigili del fuoco ma dovranno invece rivolgersi a delle imprese private che, pur non specificato, ma sicuramente, in quanto tali, si faranno pagare. Quindi è proprio il caso di dire: dopo il danno ecco la beffa. Puntuale. In primis: si parla di beni di prima necessità e beni non qualificabili come tali. Ma in realtà  tale suddivisione è stata soltanto una conseguenza delle circostanze e delle disposizioni impartite ai proprietari degli edifici: ingresso in casa accompagnati dai vigili del fuoco per non più di cinque minuti per volta. Sappiamo però bene che in simili condizioni i beni di prima necessità non possono essere raccolti in così poco tempo e con la paura che ci crolli la casa addosso. Si pensi poi a chi ha bambini o anziani o disabili che necessitano di oggetti che in un primo momento non possono essere portati via dalle abitazioni ma che sono comunque necessari a queste categorie di soggetti. In secondo luogo: le persone terremotate, oltre a non avere più a disposizione i propri beni per ovvie ragioni, ed avere aspettato tempi più tranquilli per poterle riprendere, ora devono addirittura pagare per averli? Non sono infatti previsti contributi per questo. Come si può chiedere a chi è già in difficoltà di pagare per un suo legittimo diritto, ovvero entrare in casa e prendere le proprie cose? E’ assurdo se non raccapricciante. In ultimo ma non meno importante: certamente i vigili del fuoco non sono dei facchini, ma perché non prevedere nel terzo decreto terremoto un fondo per tali necessità? I vigili del fuoco sono stati sempre a disposizione dei cittadini anche oltre il proprio dovere ed ora le persone dovrebbero rivolgersi ad aziende private che non hanno di certo l’ esperienza e soprattutto l’affidabilità dei vigili del fuoco.  Urge pertanto un emendamento al decreto in fase di conversione in legge per evitare l’ennesimo schiaffo alla collettività colpita dal sisma. 

13/02/2017 11:47
La solidarietà dei genitori fa battere ancora il cuore di Emanuele: donazioni a un rifugio per cani e al Soccorso Alpino

La solidarietà dei genitori fa battere ancora il cuore di Emanuele: donazioni a un rifugio per cani e al Soccorso Alpino

E' proprio il caso di dire che l'amore per gli animali può aiutare a lenire il dolore insopportabile della perdita di un figlio. Così Emanuele Bonifazi, il giovane di Pioraco recentemente scomparso nella tragedia di Rigopiano, tramite i suoi genitori ha fatto del bene ai cagnolini bisognosi.  Non conoscevano i responsabili della Lega Nazionale per la Difesa del Cane che si occupano ormai da anni dei cani del Rifugio di Colle Altino, ma Egidio e Paola hanno voluto devolvere all'associazione milleseicento euro, metà della cifra raccolta durante la cerimonia funebre; l'altra metà ai valorosi del Soccorso Alpino. Un dono drammaticamente splendido che commuove tutti fino alle lacrime, un dono che mai però i volontari avrebbero voluto ricevere. Egidio e Paola li hanno accolti con gentilezza e cordialità, quasi fossero amici da sempre.  Nella pagina facebook del rifugio il responsabile della sezione Roberto Cola, che si è recato dai coniugi insieme con la presidente Ania Pettinelli, così racconta il questo gesto toccante e scrive che il dolore dei coniugi è immenso, incolmabile, forte la rabbia per il ritardo nei soccorsi, ma entrambi i sentimenti sono stati espressi con estrema pacatezza e con una dignità veramente non comune. "Abbiamo interpretato i desideri di Emanuele, che aveva per gli animali un grandissimo amore -ci hanno detto-; ci fidiamo ciecamente di voi. Abbiamo anche chiesto di poter adottare uno dei cuccioli di Rigopiano, Emanuele avrebbe voluto farlo". Cola racconta che c'era anche Shilla, la dolcissima boxer innamorata di Emanuele e che ne avverte vistosamente la mancanza. Un incontro dolce e toccante che li ha arricchiti spiritualmente. "A Paola, Egidio e tutti i familiari la gratitudine della nostra sezione, insieme ai sentimenti della più sincera solidarietà e condivisione. Un pensiero vagamente polemico: nonostante il terremoto e l'abbondante nevicata, anche se personalmente coinvolti e danneggiati, non ci siamo fermati mai e abbiamo fatto il possibile per i cani terremotati, accogliendone più di quaranta, e per le numerose colonie di gatti rimasti soli in tantissime frazioni, da qui a Visso e altrove. Da tante parti d'Italia sono arrivati aiuti di privati cittadini ed associazioni, sulla fiducia, con entusiasmo, senza che ci conoscessimo, e per questo li ringraziamo tutti. Tanti "amici" "animalisti" della zona, neanche particolarmente toccati dal sisma, non ci hanno nemmeno degnato di una telefonata... Anche il terremoto aiuta a riconoscere e selezionare le Persone di Origine Controllata!".  Grazie Emanuele, noi amanti degli animali ti ricorderemo per sempre.

12/02/2017 21:03
Saltamartini pubblica una tabella con i fondi per la ricostruzione: "Ci stanno prendendo per il naso"

Saltamartini pubblica una tabella con i fondi per la ricostruzione: "Ci stanno prendendo per il naso"

Una evidente differenza negativa per quanto riguarda i fondi per la ricostruzione fra i terremoti de L'Aquila e dell'Emilia rispetto a quello che recentemente ha devastato buona parte della provincia di Macerata.  I numeri proposti dal sindaco di Cingoli, Filippo Saltamartini, sono eloquenti e riassunti in una tabella che il primo cittadino ha pubblicato sul suo profilo Facebook.  "Quello del centro Italia è stato il terremoto più devastante dell'Italia repubblicana. Ha coinvolto 4 Regioni. Nel sisma del 26 e 30 ottobre il 65% dei danni si sono registrato nella sola provincia di Macerata. Nella tabella che segue sono riportati i finanziamenti degli ultimi 3 terremoti. Fate una comparazione di quel "non vi preoccupate, non vi lasceremo soli"! Naturalmente questo io non l'ho ascoltato. Condividete se volete: il Re è nudo": questo il testo che accompagna la tabella.  E il riferimento è, ovviamente, al fatto di non aver partecipato al recente incontro a Camerino fra il presidente della Repubblica e i sindaci dei Comuni terremotati. 

12/02/2017 19:51
Il geologo Gazzani: "Studiare meglio le faglie dell'Appennino"

Il geologo Gazzani: "Studiare meglio le faglie dell'Appennino"

Nel solo Appennino centrale ci sono nove sistemi di faglie. Le più lunghe sono quelle di Pizzoli-L'Aquila (34 km) e di Preci- Cittareale (circa 27,5 km). "Non possiamo attenuare i movimenti tettonici che sono alla base dei terremoti, ma possiamo ed anzi dobbiamo ridurre il rischio sismico, la vulnerabilità degli edifici e, dove necessario, l'esposizione del tessuto antropico". Lo ha detto il geologo Dino Gazzani, intervenuto ad un convegno dell'Aigae, l'Associazione delle Guide ambientali ed escursionistiche, a Cupra Marittima. "Una corretta progettazione non può e non deve avvenire senza una caratterizzazione geosismica del terreno tramite lo studio degli effetti di sito", ha aggiunto. Spesso le cause dei danni provocati da un sisma vanno ricercate in una differente pericolosità sismica locale, determinata anche dal diverso modo in cui si propaga il terremoto o dall'instabilità del suolo. Gli studi di microzonazione sismica sono dunque fondamentali. (Ansa)

12/02/2017 19:08
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