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"Terremoto brutto e cattivo": la paura del sisma nei bambini in un tema di quinta elementare

"Terremoto brutto e cattivo": la paura del sisma nei bambini in un tema di quinta elementare

Un compito che diventa il simbolo di quello che sentono i bambini. Nelle parole scritte da una bambina di quinta elementare dell'entroterra maceratese si racchiudono le paure, le angosce, i timori che spesso proprio i più piccoli si stanno trovando ad affrontare ormai da mesi e che spesso non manifestano all'esterno. "Ero molto felice dopo aver fatto la prima comunione. Ma il destino ha voluto che provassi una nuova esperienza. Il 24 agosto, il 26 ottobre e il 30 ottobre (e ancora non ha finito di rompere!). Terremoto!!! (scritto in maiuscolo con le lettere tremanti..., ndr). Brutto e cattivo! Io e la mia famiglia non abbiamo più una casa": a queste parole, la bambina ha allegato la foto di una parete lesionata della sua casa. Parole che esprimono tutta l'ansia, la paura che eventi simili provocano in chi suo malgrado è costretto a viverli. E aprono ferite profonde negli animi dei bambini. che si trovano a dover affrontare sensazioni prima sconosciute, come la paura, la perdita della casa e delle proprie abitudini, la vista di immagini drammatiche. Secondo il professor Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e docente di Neuropsichiatria Infantile "Spesso gli adulti tendono a celare le realtà più dolorose agli occhi dei bambini, per un naturale istinto protettivo nei loro confronti. In realtà, per poter superare momenti difficili come quelli conseguenti ad evento traumatico quale un terremoto, è importante parlare e condividere. I bambini devono essere informati su cosa è un terremoto, su cosa può provocare, ma anche su come può essere prevenuto. È importante spiegare loro che esistono degli standard di sicurezza adottati per la costruzione degli edifici e che ci sono delle norme per mettersi in sicurezza durante un terremoto. Le loro paure devono essere giustificate, ma è bene ricordar loro che possono essere gestite".  Per aiutarli ad affrontare il terremoto, gli esperti psicologi consigliano : di parlare con i bambini e farli parlare di quanto accaduto, raccontare, tirar fuori ciò che li mette in ansia di non comunicare panico ai bambini, ma rassicurarli in modo razionale spiegare ai bambini che cos'è il terremoto e quali sono le azioni utili da fare per mettersi in salvo spiegare ai bambini che nonostante la paura che ci fa il terremoto, ci sono molte persone esperte che sono in grado di aiutarci : vigili del fuoco, protezione civile, medici, croce rossa, etc. tranquillizzare i bambini sul fatto che non sono soli spiegare ai bambini che il terremoto è un evento naturale che si può affrontare, perchè esistono precauzioni e comportamenti da seguire, che ci salvano la vita. Save The Children ha anche pubblicato un decalogo per aiutare i bambini a superare il trauma del sisma (qui).   

12/02/2017 19:01
Manzi e Morgoni rispondono agli architetti: "Non pensiamo alla ricandidatura, ma a lavorare per migliorare il decreto"

Manzi e Morgoni rispondono agli architetti: "Non pensiamo alla ricandidatura, ma a lavorare per migliorare il decreto"

"Chiamati in causa dal Presidente dell'ordine degli architetti di Macerata, Renzo Fusari, sentiamo la necessità di intervenire per esprimere la nostra posizione sulle polemiche in corso".    Prendono la parola i parlamentari maceratesi del Pd, Irene Manzi e Mario Morgoni, di fronte alle accuse lanciate dall'architetto Fusari circa la presunta "latitanza dei parlamentari locali" di fronte alle istanze lanciate dai professionisti riguardo alla ricostruzione post sisma.    "La nostra principale occupazione e preoccupazione in queste settimane - contrariamente a quanto sostenuto -  non è stata l'eventuale ricandidatura nelle liste del nostro partito quanto il lavoro sui procedimenti legislativi, primo tra tutti il nuovo decreto sul terremoto e l'esame delle problematiche inerenti la ricostruzione. Per questo non sono mancati, sin dalle prime settimane successive al sisma, incontri, confronti con amministratori locali, associazioni, istituzioni per migliorare il contenuto dei provvedimenti, per venire incontro alle istanze rappresentate e portarle all' attenzione del governo.  Così è stato e così sarà anche per i prossimi mesi, senza mai sottrarci alle sollecitazioni provenienti dal nostro territorio. Ovviamente spiace anche a noi constatare come in alcune notizie di stampa si sia trascurato il fatto che molti architetti abbiano risposto all' appello della Regione Marche per formare le squadre fast, dando così un prezioso contributo in questa delicata fase propedeutica alla ricostruzione: ma tale circostanza non può certo esserci imputata .    Siamo ben consapevoli del fondamentale ruolo che i tecnici (tutti i tecnici, geometri, architetti, ingegneri) stanno svolgendo rispetto all'attuale fase di ricognizione dei danni su immobili pubblici e privati e ancor più del ruolo che potranno svolgere per la fase successiva della ricostruzione e della progettazione urbanistica delle nostre comunità, valorizzando anche gli strumenti che la legge ed i successivi decreto relativi al sisma mettono a disposizione. In tale contesto è per noi evidente come il peculiare profilo professionale dell'architetto possa e debba trovare una piena valorizzazione, in particolare per quanto attiene il rapporto tra aspetti tecnici della ricostruzione, contesto urbano e valori territoriali.   Vogliamo infine sottolineare" concludono Manzi e Morgoni "come l'obiettivo fondamentale che abbiamo davanti, da maceratesi prima ancora che da rappresentanti delle istituzioni che vivono in questo territorio, è quello del recupero e della ripresa del nostro entroterra e delle comunità coinvolte dal sisma e proprio per questo, come abbiamo sempre fatto, diamo la nostra piena disponibilità, in un clima di confronto e rispetto reciproco, ad incontri o momenti di approfondimento da parte dell'ordine degli architetti riguardo alle problematiche che essi pongono, anche in vista della conversione in aula del nuovo decreto terremoto".

12/02/2017 18:09
Costituito il comitato "La nostra terra trema, noi no"

Costituito il comitato "La nostra terra trema, noi no"

Si è costituito il comitato “La nostra terra trema, noi no”, nel corso di un incontro che si è tenuto l'altra sera a Camerino, dopo la manifestazione a Roma dello scorso due febbraio. Durante la serata è stato fatto il punto della situazione, a seguito dei colloqui avuti nella capitale con i massimi rappresentanti istituzionali dello Stato e con il commissario Errani. Si è deciso di dare vita ad un comitato, con rappresentanti dei diversi comuni dell'entroterra, per portare avanti attività rivolte al rispetto dei diritti dei terremotati. “La nostra terra è come una macchina senza benzina – dicono i rappresentanti del comitato – che non riesce a ripartire, serve carburante per rimetterla in moto, per questo continueremo a tenere alta l'attenzione su quanto accade qui ed invitiamo tutti coloro che hanno a cuore il proprio futuro a sostenerci”. Saranno intraprese una serie di iniziative per poter ottenere obiettivi realistici e concreti, andando avanti passo per passo. “Siamo aperti al contributo di tutti coloro che hanno a cuore i problemi delle zone colpite dal terremoto ed hanno voglia di portare un contributo serio, convinto e concreto alla nostra battaglia – spiega il gruppo – la situazione in questo momento è drammatica, in particolare le persone più indifese e che subiscono in modo maggiore i disagi del terremoto sono i bambini e gli anziani, per cui vorremmo maggiore impegno. Se qualcuno pensa che i nostri problemi si risolvono con il clientelismo, si sbaglia di grosso”.

12/02/2017 17:29
Cos'è il "Patto per un Islam italiano": parla il professor Stefano Testa Bappenheim (Unicam)

Cos'è il "Patto per un Islam italiano": parla il professor Stefano Testa Bappenheim (Unicam)

Tutti i giornali hanno parlato nei giorni scorsi della firma, al Ministero dell’Interno, del ‘Patto per un Islam italiano’: ne abbiamo parlato col Prof. Stefano Testa Bappenheim, docente di Diritto ecclesiastico e di Diritto musulmano e dei Paesi islamici alla Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino. Nei giorni scorsi è stato firmato il "'Patto nazionale per un Islam italiano, espressione di una comunità aperta, integrata e aderente e ai valori e principi dell'ordinamento statale". Di cosa si tratta? È un documento d’impegni firmato, grazie al Ministro Minniti, da una ragguardevole porzione delle Comunità musulmane in Italia, ed è una tappa importante d’un iter di conoscenza e dialogo avviato dal Ministro Pisanu nel 2005, con la creazione della Consulta per l’Islam in Italia, poi proseguito col Ministro Amato, nel biennio 2006-2008, con la ‘Carta dei valori della cittadinanza e dell’immigrazione’ e la ‘Dichiarazione d’intenti’, e continuato ancora col Ministro Maroni, al cui Comitato per l’Islam si debbono altri documenti importanti sugli Imam e sulle moschee. Cosa cambia in concreto rispetto alle relazioni che c'erano finora? Sono stati siglati impegni concreti riguardo in primis la trasparenza, l’uso dell’italiano per i sermoni in moschea, la definizione di curricula formativi degli Imam, il controllo dei luoghi per l’aggregazione religiosa onde si evitino interferenze straniere, assicurando la libertà di culto e di religione ai Musulmani che vivono e lavorano in Italia. L’obiettivo e duplice: garantire la libertà religiosa ai fedeli islamici, come a quelli d’ogni altra religione, con l’Intesa o di fatto, respingendo sentimenti xenofobi, e, al contempo, favorire l’integrazione della confessione islamica nel quadro dei diritti e doveri che la Costituzione garantisce a tutti quelli che si trovano nel nostro Paese. Il documento potrebbe essere anche utile a relazionare le stesse comunità islamiche, spesso in contrasto fra loro? In vari Paesi europei vi sono accordi similari già operativi di cui mi sono occupato e che stanno funzionando anche in tal senso, mentre è uscito da poco un libro, frutto d’un PRIN-progetto di ricerca d’interesse nazionale cui ho partecipato, che illustra proprio queste prospettive; bisogna comunque tener presente che l’Accordo dell’altro giorno, pur importantissimo, non è ancora un’Intesa ex art. 8 della Costituzione, sicché il cammino resta lungo, quantunque sia stato compiuto uno straordinario investimento per il futuro, come ha detto il Ministro Minniti. In concreto, invece, per quanto riguarda il diritto che lei insegna, quali modifiche vengono apportate nell'insegnamento? Io insegno, alla Scuola di Giurisprudenza dell’Università di Camerino, due materie, Diritto ecclesiastico e Diritto musulmano e dei Paesi islamici, ed entrambe sono interessate da questa prospettiva; il diritto ecclesiastico, infatti, studia le norme dello Stato che regolano il fenomeno sociale religioso, ed è evidente che ove venisse firmata un’Intesa sarà soprattutto il Diritto ecclesiastico a doversene occupare; d’altro canto, poi, già ora, in alcuni casi, il diritto italiano recepisce o rinvia a norme degli ordinamenti confessionali, sia delle Confessioni con Intesa sia di quelle senza, nonché a norme dei Paesi islamici, pure rilevantissime per l’export del Made in Italy, e questo è l’ambito di studio della mia seconda materia.  

12/02/2017 15:23
Notte di controlli sulle strade della provincia: ritirate 13 patenti per guida in stato di ebbrezza

Notte di controlli sulle strade della provincia: ritirate 13 patenti per guida in stato di ebbrezza

Controlli serrati durante la notte da parte delle pattuglie della Polizia Stradale.  E' stata una serata movimentata per gli agenti della Stradale di Macerata che, al fine di contrastare l’abuso di alcool e l’uso di droga alla guida, durante i servizi per prevenire le cosiddette stragi del sabato sera, hanno fermato, in particolare lungo le arterie stradali vicine ai luoghi di divertimento notturno, numerosi veicoli con al volante soprattutto giovani. Alla fine, ben tredici automobilisti si sono visti ritirare la patente di guida, dopo essere risultati positivi al controllo con l'etilometro che ha riscontrato la presenza nel sangue di una percentuale di alcool superiore a quella consentita dalla legge. 

12/02/2017 11:20
Pestano un uomo in discoteca: misure cautelari per tre buttafuori

Pestano un uomo in discoteca: misure cautelari per tre buttafuori

Questa mattina gli agenti della Squadra Mobile di Macerata hanno dato esecuzione a tre misure cautelari emesse dal GIP del locale Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Macerata nei confronti di Alessio Campetella di 37 anni, Gianluca Talamonti di 45 anni e Moreno Latini di 40 anni, due dei quali residenti in provincia di Macerata e uno nel Fermano. I tre, a seguito di articolate indagini, sono stati individuati quali responsabili del pestaggio di un uomo al Donoma di Civitanova avvenuto verso le ore 3.30 del 4 gennaio scorso. Nella circostanza, l’uomo aggredito, 45 anni,riporto’fratture e gravi lesioni per alcune delle quali è stato costretto a sottoporsi a delicati interventi chirurgici oculistici. Le lesioni, giusta richiesta della Procura della Repubblica che ha coordinato l’attività investigativa, sono state anche oggetto di una perizia medico-legale che ne ha confermato la gravità e l’entità. Le investigazioni sono state rese ancora di piu’ difficoltose poiché hanno preso il via soltanto all’indomani dei fatti in quanto nell’immediatezza non è stato richiesto alcun intervento delle Forze di Polizia. Le indagini condotte dalla locale Squadra Mobile, hanno beneficiato anche delle preziose indicazioni fornite dai numerosi testimoni escussi, grazie alle quali si è riusciti a ricostruire con dovizia di particolari la vicenda ascrivendo ad ognuno degli indagati puntuali responsabilità penali. La Procura della Repubblica interessata, condividendo le risultanze emerse, ha richiesto e ottenuto dal competente Gip idonea misura cautelare nei confronti dei tre soggetti identificati. In particolare per Campetella e Latini è stata emessa misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con l’obbligo in capo agli stessi di non allontanarsi dalla propria abitazione in orario notturno e serale. Per Talamonti, invece, è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Civitanova Marche. Sono tuttora in corso indagini anche al fine di comprendere i motivi del pestaggio dell’uomo posto che tutti i soggetti, già conosciuti alle Forze dell’Ordine, svolgono funzioni di buttafuori nei locali notturni della costa tra le province di Ascoli Piceno e Macerata. 

11/02/2017 14:03
120 tecnici rispondono all'appello della Regione: formate 60 squadre Fast

120 tecnici rispondono all'appello della Regione: formate 60 squadre Fast

Sono 120 i tecnici, tra ingegneri e geometri, che hanno risposto all'appello lanciato dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli per l'avvio, il 30 gennaio, del sistema regionale di gestione nella compilazione delle schede Fast per l'agibilità degli edifici, passato dal Dicomac in carico alla Regione. "Sono state formate 60 squadre che sono già al lavoro, è un bel numero e un buon segnale. Bisogna continuare così" dice il governatore all'ANSA, ringraziando coloro hanno risposto al suo appello che lui stesso definisce "accorato", in cui aveva chiesto ai tecnici "uno sforzo straordinario". "E' una sfida grandissima - aggiunge -, un passaggio fondamentale per accelerare il processo della ricostruzione". Il capitolo dei sopralluoghi e delle verifiche di agibilità - 24.706 le verifiche Fast eseguite nelle Marche - è stato reso particolarmente complicato dal susseguirsi di nuovi eventi sismici, da agosto, a ottobre a gennaio fino a pochi giorni fa, con la necessità ogni volta di ripartire da capo. (Ansa)

10/02/2017 16:36
Confessa il bambino di prima media trovato con la droga a scuola: "Era di mio fratello"

Confessa il bambino di prima media trovato con la droga a scuola: "Era di mio fratello"

La storia del bambino della prima media che ha portato a scuola un sacchetto con dentro della marijuana sta continuando a far discutere e cominciano a trapelare i primi elementi oggettivi. Infatti, le indagini sono proseguite e il ragazzino della prima media, dodici anni ancora da compiere, ha confessato ai carabinieri di aver preso quel sacchettino a casa. Quasi certamente l’atto del bambino è stato solo un gioco finito male, voleva forse fare colpo sui suoi compagni di classe senza sapere bene a cosa sarebbero andati incontro lui e la sua famiglia. Nello sbandierare ai quattro venti che lui aveva la droga non ha pensato che qualcuno avrebbe potuto dirlo ai professori e soprattutto che questo avrebbe comportato delle serie conseguenze ( per leggere la storia clicca qui). Quando il piccolo è stato interrogato dai carabinieri ha quindi confessato di aver sottratto la busta al fratello maggiore. Una dichiarazione che ha comunque alleggerito un po’ la situazione. Dirigente scolastico e professori hanno infatti temuto di aver scoperto un vaso di Pandora, di aver fatto luce su una situazione latente e pericolosa. Spesso si pensa che la nostra zona sia molto più sicura di altre situazioni italiane e che i nostri ragazzi siano esuli da situazioni pericolose, invece episodi come questo ci riportano ad una realtà dove è necessario soprattutto cercare, in primis attraverso la scuola, di agire con la prevenzione. Un gioco di un ragazzino di 11 anni che potrebbe comunque costargli la sospensione. Il lato positivo della storia è il basato sul coraggio degli altri alunni di raccontare subito l’accaduto ai professori, segno di una grande maturità e di un rispetto delle regole che deve essere apprezzato.

10/02/2017 10:54
E' arrivato un bastimento carico di Viagra...

E' arrivato un bastimento carico di Viagra...

Debbo chiedere pubblicamente scusa a Vasco Errani. Lo faccio prontamente da questa rubrica e senza attenuante alcuna. Solo qualche giorno fa l’ho accusato di appesantire gli iter burocratici, senza nessuna ragione plausibile. Sbagliando ancora, ho anche molto criticato l’impianto normativo sul terremoto, soggetto a diverse verifiche da parte di alcune autorità di controllo. L’assunto delle mie critiche si basava e faceva forza sulla correttezza e sul  profondo senso di responsabilità dell’intera comunità marchigiana. Una percezione, questa, che si è rivelata completamente distorta e sbagliata. Non solo annullata, ma addirittura completamente ribaltata da un recentissimo studio effettato da una autorevole testata giornalistica regionale sull’abuso dei medicinali nel post sisma. In particolare di Viagra. Davvero un’autentica vergogna, come segnalavano qualche giorno fa le locandine pubblicitarie, disseminate per ogni dove, dello stesso giornale. Do ovviamente per scontato che questo studio, prima di essere pubblicato, sia stato realizzato con rigorosissimi criteri scientifici. Sarebbe infatti da pazzi solo pensare di dare alle stampe determinati numeri e percentuali se non si hanno in mano inattaccabili riscontri oggettivi e certosine tabelle con quantità e qualità del campione intervistato. Soprattutto se esso studio offre uno spaccato discutibilissimo dei marchigiani. Pronti ad approfittare, come si evince dagli articoli a corredo, pure delle altrui disgrazie. In questo caso per fare incetta - come ampiamente dimostrato - di pillole blu, a tutti note per le capacità di far fronte, in erotici diletti, al non trascurabile problema della disfunzione erettile. Certo è che se nei numerosi articoli, si fosse fatto riferimento agli autori e ai criteri matematici utilizzati nel lavoro di ricerca sarebbe stato meglio per tutti. Del resto parole che si trasformano in pietre come: beffa, vergogna, delusione, farmacie prese d’assalto e sanità deviata non si utilizzano se non si ha nel sacco una granitica certezza sull’inoppugnabilità del lavoro effettuato. Studio corroborato, peraltro dagli autorevolissimi pareri della dirigente regionale della sanità, Lucia di Furia e del segretario regionale del PD Francesco Comi, che definisce il fenomeno dell'abuso di medicine "ingiusto e intollerabile.” Quindi la notizia di cui dobbiamo – ahimè – prendere realisticamente atto è che moltissimi nostri concittadini, con la scusa del terremoto, stanno addirittura abusando dei medicinali.  Se è così oggi, figuriamoci cosa accadrà quando verrà il momento della vera e propria ricostruzione. Se tanto dà tanto, e con questi presupposti, chiedere di mettere un freno alla burocrazia e ai controlli, non solo diventa impossibile, ma suonerebbe come un’autentica provocazione: quasi un istigazione a delinquere! Anzi, visto questo odioso e prontamente documentato precedente, occorrono più verifiche e maggiori controlli. Se c’è chi oggi si approfitta delle medicine, quando sarà il momento di scavi, mattoni, piastrelle ed infissi, ci troveremo verosimilmente in presenza di un pericoloso suk afgano, popolato da malavitosi e malfattori da far impallidire Alì Babà e i quaranta ladroni. Il biglietto da visita che abbiamo offerto con i medicinali richiede dunque e senza indugi la pronta presenza di numerosi gendarmi in ogni angolo del territorio. Possibilmente armati di carabine e dotati anche dei desueti, ma sempre efficacissimi schiavettoni. A me resta l’amaro in bocca per aver combattuto fino ad oggi una battaglia dalla parte sbagliata. Ma con la stessa onestà intellettuale con la quale chiedo apertamente scusa a Errani, ribadisco la mia totale buona fede in proposito. Buona fede che, nonostante le risultanze dell’approfondita indagine scientifica del noto quotidiano regionale, mi porta ancora a scrivere (e se ve ne fosse bisogno anche a giurare) sulla correttezza della totalità dei marchigiani. Soprattutto in circostanze drammatiche come questa che stiamo vivendo. Di tutti, terremotati e non. D’altra parte al cuore non si comanda e così come l’amore cieco verso una donna - ancorchè fedifraga - riesce a far velo anche sulla vera e cruda realtà, allo stesso modo uno studio – per quanto documentato e scientificamente avvalorato – non riuscirà a farmi cambiare la stima e l’impagabile considerazione che ho dei miei conterranei.              

10/02/2017 09:36
Albergatore allo stremo: "Preso in giro dalla Regione. Sono mesi che li imploro: o pagano o devo cacciare i terremotati"

Albergatore allo stremo: "Preso in giro dalla Regione. Sono mesi che li imploro: o pagano o devo cacciare i terremotati"

"Mi trovo di fronte a un bivio: o caccio dal mio albergo i terremotati o lo regalo allo Stato. La Regione non ci paga ancora e io non posso continuare a chiedere soldi in banca e pagare tributi e utenze". Così Andrea Evangelista, titolare dell'Hotel del Cavaliere a Centobuchi di Monteprandone, che da mesi ospita gli sfollati. "La Regione - attacca - ci sta prendendo in giro ritardando i pagamenti concordati quando abbiamo sottoscritto il contratto. Sono mesi che imploro di pagarmi. Ancora stamattina mi dicono che i pagamenti stanno per andare in commissione ma che comunque poi ci vorranno diversi giorni prima che siano accreditati sul conto dell'hotel. Non ce la faccio più, sto anticipando praticamente tutto, facendomi prestare i soldi in banca. Abbiamo accolto i terremotati e recentemente anche chi ha avuto la casa rovinata dal maltempo: li consideriamo come di famiglia ormai, ma non posso anticipare ancora soldi, non ce la faccio. La Regione deve mantenere gli impegni". (Ansa) "In merito alle dichiarazioni del titolare dell'Hostaria del Cavaliere a Centobuchi di Monteprandone la Regione precisa che, così come già detto direttamente all'interessato più volte, la pratica è in pagamento". Così, in una nota, la Regione replica all'albergatore che denunciava ritardi nei rimborsi per l'ospitalità data ai terremotati. "I primi report caricati sul sistema di gestione e rendicontazione della Regione relativi alla sua struttura sono datati tra il 17 gennaio 2017 e il 3 febbraio 2017. Contestualmente -seguita la nota - gli uffici regionali hanno richiesto integrazioni documentali e le stesse sono pervenute in data 6 febbraio scorso. Integrazioni necessarie per effettuare il pagamento all'interessato" che, ricorda la Regione Marche, "deve avvenire entro il termine massimo di 60 giorni dal ricevimento effettivo della fattura". 

09/02/2017 14:57
Scossa 3.9 fra Spoleto e Terni, il sismologo Amato: "Un altro sistema di faglie"

Scossa 3.9 fra Spoleto e Terni, il sismologo Amato: "Un altro sistema di faglie"

Una nuova scossa di terremoto è stata registrata questa mattina alle 10.58. L'epicentro è stato localizzato fra Spoleto e Terni a una profondità di 9 chilometri. La scossa è stata distintamente avvertita anche nelle zone delle Marche dove il sisma ormai non dà tregua da diversi mesi. Ma, a differenza della sequenza sismica precedente, stavolta sembra essersi attivato un nuovo sistema di faglie. A confermarlo è il sismologo Alessandro Amato con un post sul suo profilo Facebook: "Terremoto fra Terni e Spoleto alle 10.58, magnitudo 3.9. Decisamente fuori dalla sequenza iniziata ad agosto 2016. Altro sistema di faglie".  E la situazione, ovviamente, viene costantemente monitorata. 

09/02/2017 12:21
Sprar: il sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati è una scelta di equità

Sprar: il sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati è una scelta di equità

"Accogliere oggi è una scelta e, grazie al sistema Sprar, un'equa distribuzione dei flussi che questo sistema sarà in grado di garantire, è un importante passo avanti nel quale l'Anci ha sempre creduto e nel quale ha avuto sempre un ruolo centrale". A dirlo è Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche introducendo l'incontro "Il Sistema di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati" per presentare il nuovo piano nazionale di ripartizione ed il modello SPRAR. Prosegue, quindi, il lavoro di Anci Marche per migliorare l'accoglienza sul territorio e far sì che tutti facciano la propria parte senza creare concentrazioni di migranti in pochi comuni. L'incontro tenutosi ad Ancona e replicato a Pesaro, va in questa direzione. Ad oggi solo 83 dei 236 comuni delle Marche ospitano migranti e, a fronte dei 4540 migranti presenti sul territorio regionale, solo 646 di questi rientrano nel sistema Sprar, mentre il restante 80% circa è sotto la diretta gestione delle prefetture. Anci Marche ha cercato di anticipare occasioni di confronto in considerazione del fatto che i comuni che intendono entrano nel sistema Sprar, se presentano il proprio progetto entro il 31 marzo, lo potrebbero avere finanziato per il 95%. "Come Regione Marche – ha detto Fabio Sturani in rappresentanza della giunta regionale – oltre a felicitarci per il lavoro di coordinamento dell'Anci, dei comuni e della prefettura, abbiamo la necessità di avere una banca dati aggiornata in maniera tempestiva". Camilla Orlandi, Responsabile Dipartimento per l'integrazione e l'accoglienza, Gestione immigrazioneANCI Nazionale ha spiegato il sistema di ripartizione delle quote regionali "che però creava una difficoltà nel passaggio successivo per il passaggio ai comuni e quindi nell'allocazione sul territorio dei migranti" – ha detto. "Come Anci abbiamo avviato questo lavoro e, nella direttiva dell'11 ottobre 2016 del Ministero dell'Interno è introdotto la clausola di salvaguardia che tutela i comuni aderenti al sistema Sprar dal non vedersi assegnati altri migranti oltre quelli stabiliti". Daniela Di Capua, Direttrice Servizio Centrale SPRAR, ha spiegato le basi del Piano che si fonda sul principio di propozionalità del piano pensato per essere sostenibile, definendo fasce di ripartizione che tengano conto della ripartizione dei comuni e dal principio della volontarietà di adesione alla rete Sprar, non essendoci obbligatorietà rispetto all'adesione ma resta una proposta fatta ai comuni che possono aderire o meno. "I comuni – ha detto – non devono presentare progetti per il numero massimo di soggetti che possono ospitare ma anche per numeri inferiori". "Nelle Marche - ha aggiunto - rappresentate una buona pratica con 25 progetti già attivi per 800 posti. Una regione ben più grande come la Lombardia a progetti per 1500 posti, quindi meno del doppio".

08/02/2017 22:05
Accordo Univpm - iGuzzini Illuminazione per l'occupazione giovanile

Accordo Univpm - iGuzzini Illuminazione per l'occupazione giovanile

Le Marche sono al 5° posto per “assunzioni di difficile reperimento” dopo Friuli Venezia Giulia 29,6%, Trentino 25,8%, Veneto 25,5%, Umbria 23,3% (Marche 23,2%). A dirlo gli ultimi dati pubblicati da Unioncamere, tramite il servizio informativo Excelsior, realizzato in collaborazione con il ministero del Lavoro. C’è sempre più bisogno di collegare bene richieste delle aziende e competenze dei candidati. Questo è uno degli obiettivi che l’Univpm sta perseguendo al fine di dare risposte sempre più precise in termini di occupazione a molti studenti mediante la realizzazione di progetti con le più importanti imprese del territorio, ma non solo. Mercoledì 8 febbraio è stato firmato l’accordo quadro tra l’Università Politecnica delle Marche e iGuzzini illuminazione S.p.A. Erano presenti Adolfo Guzzini Presidente di iGuzzini Illuminazione, Sauro Longhi Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Francesco Piazza Direttore Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione e Paola Pierleoni professoressa del Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione. L’accordo ha per oggetto lo svolgimento di attività di ricerca, didattiche e di formazione congiunte ed è finalizzato ad agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, anche attraverso momenti di alternanza tra studio e lavoro. Nell’ambito delle attività di formazione, annualmente verrà selezionato un gruppo di studenti iscritti al corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica, a cui sarà offerta la possibilità di svolgere tirocini formativi presso la ditta, ai quali iGuzzini Illuminazione S.p.A rimborserà direttamente l’importo delle tasse e contributi universitari relativi alle iscrizioni ai due anni del corso di Laurea Magistrale. Dualmente, sono contemplate attività di ricerca applicata nei campi del design di sistemi di illuminazione per interni, esterni, eventi e opere d’arte, progettazione di reti di sensori per Internet of Things applicate nel campo del Lighting (con particolare riferimento alle tematiche del comfort ambientale e della valorizzazione e riqualificazione di ambienti di interesse storico/architettonico), progettazione di sistemi elettronici embedded per il controllo e l’efficienza energetica dei sistemi di illuminazione, tramite la realizzazione di team congiunto di docenti Univpm e personale qualificato di iGuzzini Illuminazione. 

08/02/2017 16:38
Forti piogge sulle Marche fra giovedì e venerdì: allerta della Protezione Civile

Forti piogge sulle Marche fra giovedì e venerdì: allerta della Protezione Civile

Pioggia in arrivo sulle Marche con la possibilità di smottamenti e dissesti a causa della saturazione dei terreni dovuta alle precipitazioni dei giorni scorsi. E' l'indicazione dei un avviso di condizioni meteo avverse e di un avviso di criticità idrogeologica, diramati dal Centro funzionale della Protezione civile regionale, valido dalle 12 di domani alle 12 di venerdì 10 febbraio. Le piogge saranno diffuse, anche a carattere di rovescio, più insistenti nella zona collinare e montana centromeridionale con cumulate moderate e localmente elevate. La criticità idrogeologica e idraulica è moderata (il livello inferiore alla criticità elevata) per le zone della costa e dell'entroterra delle province di Macerata, Fermo, Ascoli Piceno, ordinaria per costa ed entroterra delle province di Ancona e Pesaro Urbino.

08/02/2017 16:30
Presa a Porto Sant'Elpidio la banda dei furti in abitazione: fra la refurtiva anche merce rubata in provincia di Macerata

Presa a Porto Sant'Elpidio la banda dei furti in abitazione: fra la refurtiva anche merce rubata in provincia di Macerata

Erano specializzati in furti negli appartamenti tre albanesi con base a Porto Sant'Elpidio arrestati dai carabinieri di Fermo la notte scorsa, dopo lunghe indagini e l'inutile tentativo di fuga di uno dei tre. I militari li hanno sorpresi in flagranza dopo che si erano introdotti in un'abitazione di Massa Fermana, forzando una porta finestra. Avevano rubato alcuni gioielli e si erano dati alla fuga a bordo di un'auto risultata rubata a Montegiberto. Hanno cercato di sottrarsi con violenza all'arresto (un militare è rimasto contuso) e uno dei tre è scappato a piedi, ma è stato riacciuffato poco lontano. Nelle loro abitazioni i tre albanesi nascondevano 58 monili in oro, sei diamanti, quattro orologi di valore e mille euro in contanti, per una somma complessiva di circa 50 mila euro. Si sospetta che la refurtiva provenga da precedenti furti commessi nelle province di Fermo e Macerata. (Ansa)

08/02/2017 15:48
Undici anni, a scuola con "l'erba": intervengono i carabinieri

Undici anni, a scuola con "l'erba": intervengono i carabinieri

Ad appena undici anni, un ragazzino che frequenta la prima media si presenta a scuola con un sacchettino di "erba" e lo mostra orgoglioso ai compagni. Qualcuno lo dice a un'insegnante che si tramuta in investigatore, scopre che è tutto vero e a scuola arrivano i carabinieri.  Un episodio quasi incredibile quello che si è verificato lunedì mattina in una scuola dell'entroterra maceratese, destinato a far discutere a lungo. Il ragazzino durante la ricreazione è andato in giro a far bella mostra di un piccolo involucro, affermando con orgoglio che dentro c'era della droga. Si parla di bambini di 11-12 anni e qualcuno di loro, forse anche impaurito, si è rivolto agli insegnanti raccontando quello che stava succedendo.  C'è voluto poco per scoprire che effettivamente il ragazzino aveva con sè un po' di "erba". A quel punto, con estrema diligenza e coscienza (si sarebbe potuta insabbiare la cosa in modo da evitare che trapelasse all'esterno) la scuola ha fatto intervenire i carabinieri. I militari hanno provato a far sbottonare il ragazzo, soprattutto per scoprire come fosse entrato in possesso dello stupefacente, ma non c'è stato niente da fare: "l'ho trovata per terra" è stata l'unica risposta che hanno ricevuto.  Inutile dire che sono in corso tutti gli accertamenti del caso e che la scuola, che si è comportata in maniera ineccepibile, nei limiti delle sue possibilità, cercherà di controllare ancora di più i giovani studenti, nella convinzione che si sia trattato di un unico episodio isolato riconducibile a una bravata ma non per questo meno inquietante. 

08/02/2017 13:52
Da Pesaro diecimila euro per Ussita con la festa dello sport

Da Pesaro diecimila euro per Ussita con la festa dello sport

Diecimila euro per Ussita. Per l'esattezza 10.048,68 euro. E' la somma raccolta nel corso della grande festa dello sport svoltasi a fine novembre al vecchio palasport di viale dei Partigiani a Pesaro, alla quale aveva preso parte anche il sindaco della cittadina devastata dal sisma, Marco Rinaldi. Una festa dello sport organizzata dal Comune di Pesaro per festeggiare il riconoscimento di Città europea dello sport 2017, ma soprattutto un evento dedicato alla solidarietà, al quale hanno partecipato migliaia di persone. "Pesaro è una città che fa della solidarietà il suo punto di forza - dicono il sindaco Matteo Ricci e l'assessore Mila Della Dora -, un valore fondamentale che si affianca ad una attenta politica del welfare da parte del Comune''. Il bonifico è già stato fatto". Il sindaco di Ussita ha ringraziato tutti i pesaresi per la grande dimostrazione di affetto e solidarietà nei confronti dei suoi concittadini. (Ansa)

07/02/2017 19:25
Ritardi e inadempienze: la Regione chiude il contratto con la ditta appaltatrice delle stalle

Ritardi e inadempienze: la Regione chiude il contratto con la ditta appaltatrice delle stalle

Troppi ritardi e ''gravi inadempienze'' della ditta incaricata di allestire le stalle provvisorie per gli animali dopo il sisma che ha devastato le Marche. La Regione, che aveva istituito una commissione d'inchiesta, ha predisposto gli atti per la risoluzione del contratto con la ditta che ha realizzato le tensostrutture fino a questo momento. Lo rende noto un comunicato.    I lavori saranno affidati alla seconda ditta classificata nella gara di appalto, che è stata gestita dalla Regione Lazio.    E' stato inoltre richiesto l'intervento dell'Arma e dei Carabinieri forestali. Il termine di ultimazione dei lavori per la seconda ditta sarà fissato secondo un cronoprogramma.    Nelle settimane scorse molti allevatori e associazioni agricole si erano lamentati per la lentezza nella fornitura delle stalle provvisorie, indispensabili soprattutto con la neve e il freddo dell'inverno. (Ansa)

07/02/2017 12:42
Pioggia, neve e vento: nuova allerta meteo della Protezione Civile delle Marche

Pioggia, neve e vento: nuova allerta meteo della Protezione Civile delle Marche

Nuova allerta meteo della Protezione Civile delle Marche per pioggia, neve e vento. L'avviso è valido dalle 6 di lunedì 6 febbraio alle 12 di martedì 7 febbraio.  Una perturbazione proveniente dal nord-Atlantico, in approfondimento sul Golfo del Leone ed in successivo transito verso le coste tirreniche, determinerà sul medio versante adriatico flussi orientali di aria mite ma umida. Questa situazione favorirà precipitazioni diffuse, a carattere nevoso sui settori montani. PIOGGIA medie areali moderate, con picchi che solo localmente potranno essere elevati NEVE le cumulate di neve fresca saranno moderate, con quantitativi elevati sui Sibillini. Limite delle nevicate inizialmente attorno ai 1200m, in calo sotto i 1000m dal tardo pomeriggio. VENTO a partire dal pomeriggio di lunedì i venti lungo la fascia costiera saranno nord-orientali, ed a tratti avranno intensità di vento forte associati a raffiche di burrasca. Intensità in attenuazione nel corso della notte tra lunedì e martedì MARE nel corso del pomeriggio di lunedì il mare sarà localmente agitato, con conseguenti mareggiate 

05/02/2017 15:07
Anno scolastico valido anche con meno di 200 giorni effettivi e iscrizioni prorogate

Anno scolastico valido anche con meno di 200 giorni effettivi e iscrizioni prorogate

"Nelle scuole dei comuni colpiti dal sisma l'anno scolastico sarà valido anche con meno di 200 giorni di attività didattiche effettivamente svolte". Lo afferma l'assessore regionale all'Istruzione Loretta Bravi commentando la norma inserita nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri. Si riaprono anche i termini per le iscrizioni nei comuni di Abruzzo, Lazio, Umbria e Marche coinvolti dal sisma e in tutte le province dell'Abruzzo colpite dal maltempo. Dal 13 febbraio al 7 marzo ci sarà una nuova finestra in cui le famiglie che non hanno ancora fatto le iscrizioni potranno svolgere la procedura. Prevista una deroga anche per i giorni di frequenza minima richiesti agli studenti per poter essere ammessi agli scrutini finali. Inoltre, qualora fosse necessario, la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli potrà emanare un'ordinanza per disciplinare, anche in deroga alle vigenti disposizioni normative, le rilevazioni Invalsi, degli scrutini e degli esami relativi all'anno scolastico in corso. (Ansa)

04/02/2017 10:10
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