Partiranno venerdì 5 gennaio prossimo i saldi nelle Marche e si protrarranno fino al primo marzo. Le previsioni sono per una spesa in leggero calo rispetto al 2017: secondo un'indagine dell'Ufficio Studi Confcommercio, saranno interessati circa 370 mila marchigiani con un budget di spesa a persona di 131 euro, la spesa per ogni famiglia sarà di 302 euro per capi d'abbigliamento, calzature ed accessori.
Alimentari, abbigliamento, libri, prodotti di bellezza gli acquisti preferiti dalle donne, vino, cellulari e dvd per gli uomini. "I saldi invernali 2018 - spiega il direttore Confcommercio Marche Polacco -, arrivano dopo un Natale che si inquadra tra una crisi che sembra volgere al termine ed una ripresa ancora abbastanza debole quantomeno nel fashion retail" C'è il vantaggio di "non vedere i prezzi con l'Iva al 25%".
"Purtroppo nelle Marche sentiamo ancora l'effetto del terremoto - aggiunge - che terrà al di sotto delle medie nazionali la spesa anche per i saldi. Dati che non debbono passare sotto silenzio".
(Fonte Ansa)
Petardi su auto in corsa. Questo quanto rilevato dalle attività di controllo predisposta dalla Polizia durante la notte di Capodanno.
Due minorenni sono stati infatti sorpresi a lanciare petardi dal loro balcone per puro divertimento verso le auto in corsa, le quali per schivare il lancio, effettuavano pericolose e repentine sterzate. La stessa auto civetta in servizio della Polizia di Stato mentre transitava è stata colpita sul parabrezza da un petardo, a causa del lancio pericoloso effettuato dai due ragazzi. Fortunatamente non si sono verificati incidenti né danni.
Controlli anche nei locali di pubblico spettacolo che hanno caratterizzato la movida in provincia dove numerose sono state le irregolarità rilevate, soprattutto in materia di personale adibito a vigilanza, come previsto dalla normativa che ne regola l’impiego. Sono state denunciate due persone, le quali nonostante fossero prive dei requisiti di legge previsti e pregiudicate, esercitavano, in maniera abusiva la professione di addetto alla sicurezza nei locali di intrattenimento sottoposti a controlli. Le stesse sono state denunciate per minaccia, resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale.
Complessivamente nel week end di capodanno sono state identificate nr. 250 persone, controllati 100 veicoli, nr. 10 esercizi pubblici, a carico dei quali sono state elevate nr. 7 violazioni amministrative pecuniarie per oltre 5.000 euro.
Decine sono stati i controlli effettuati nei confronti delle persone sottoposte agli arresti domiciliari.
Durante i controlli anche alcune denunce in stato di libertà otto persone, tra cui due italiani per tentata truffa e violenza privata in quanto, simulando la qualità di addetti alla regolazione del traffico (con tanto di pettorina gialla indossata), bloccavano le auto in mezzo alla strada che circolavano in prossimità di un noto centro commerciale, per poi chiedere somme di denaro per una non meglio precisata Onlus di cui dichiaravano di far parte.
La Protezione Civile delle Marche ha diramato una allerta meteo per vento. L'allerta è valida dalle ore 9 di domani, 3 gennaio, fino alle 18 del giorno stesso.
Già nel giorni scorsi la Protezione Civile aveva raccomandato attenzione per i forti venti che hanno interessato tutta la regione Marche.
La Protezione Civile delle Marche ha diramato una allerta meteo per vento forte.
L'allerta è valida dalle 18 di oggi, primo gennaio, fino alle 6 del 2 gennaio. Ad essere colpiti, in particolare, dovrebbero essere le zone più interne della Regione.
E' di vari feriti lievi il bilancio dei botti di Capodanno nelle Marche, tracciato dalle varie Questure, che sono state impegnate nei giorni scorsi in attività di prevenzione.
Ad Ancona un uomo ha riportato ferite al volto, a Osimo un altro alla mano. Un solo ferito tra le province di Ascoli Piceno e Fermo: un 32enne romeno, a cui è scoppiato un petardo in mano: ne avrà per 10 giorni. Quattro i feriti in provincia di Pesaro Urbino, tra cui due bambini di 10 e 11 anni con bruciature alle mani per 'stelline' un po' troppo 'scintillanti'. Una 50enne di Pergola e un 15enne di Fossombrone hanno subito ustioni maneggiando petardi. Sono stati curati in ospedale con prognosi di 10 giorni.
Ad Ancona, una Volante è intervenuta per una pensilina del bus distrutta dalle fiamme provocate da alcuni 'razzi'. Il responsabile, un 30enne campano, è stato denunciato. Ad Ascoli i poliziotti hanno soccorso due cani che si aggiravano per strada terrorizzati dai botti e li hanno restituiti ai proprietari. (Ansa)
Un anno di terremoti in Italia. A fare il riassunto di quanto accaduto nell'anno che ci siamo appena lasciati alle spalle, dopo il tremendo 2016, è il sismologo di Ingv Alessandro Amato.
"Ne sono stati localizzati 44455 in totale (di cui circa 37000 appartengono alla sequenza in Italia centrale). Tra questi 44455 ne abbiamo avuti:
5 di magnitudo ≥5 (uno di questi in Albania)26 di magnitudo ≥4 (qualcuno fuori dai confini)396 di magnitudo ≥3 (come sopra, ma percentualmente molti meno)4626 di magnitudo ≥2 (vedi mappa con i 4626 epicentri dei terremoti di M≥2 – come si vede sono compresi alcuni eventi nei mari e nelle terre circostanti)".
Cosa è successo di rilevante nel 2017?
"Senza pretesa di esaustività" spiega ancora Amato "alcuni avvenimenti a mio avviso importanti. 1) Sequenza in Italia centrale. La sequenza è andata scemando, più o meno seguendo le aspettative. C’era stata la ripresa importante a gennaio (4 eventi di M≥5 in poche ore il 18), che aveva fatto segnare l’attivazione di una nuova faglia più a sud (Campotosto) e conseguente timore di altri eventi più forti (che finora non sono avvenuti).
2) Ischia. Ci sono stati altri morti per un terremoto, dopo i quasi 300 del 2016. Due persone hanno perso la vita per un evento di magnitudo intorno a 4! Vero che l’ipocentro era molto superficiale, ma un evento di così piccola magnitudo non dovrebbe provocare crolli e vittime, senza se e senza ma.
3) Sequenze e paure. Ci sono state numerose sequenze o sciami in varie zone d’Italia, che hanno fatto preoccupare gli abitanti. Sarà servita questa preoccupazione a mettere in atto misure di riduzione del rischio, per esempio facendo controllare e magari adeguare o rinforzare le proprie abitazioni? Non credo molto, anzi temo che il più delle volte, passata la sequenza e quindi la paura, si sia rapidamente dimenticato il rischio (“anche stavolta l’abbiamo sfangata”). Spero però che almeno in qualche caso si sia fatto qualcosa di concreto, e che al prossimo terremoto qualcuno in più si sarà salvato.
4) SISMABONUS. A questo riguardo, un elemento nuovo e importante del 2017 è certamente il Sismabonus, introdotto nel febbraio scorso. Trattandosi di un beneficio a carattere volontario, temo che non molti si siano dati da fare al riguardo, per ragioni – comprensibili - di carattere economico e burocratico. Sono curioso di vedere qualche dato statistico su questo, a quasi un anno dall’entrata in vigore della legge. Peraltro non mi pare che si sia fatta un’adeguata pubblicità alla cosa, forse per timore che un eccessivo numero di richieste potesse far saltare il bilancio dello Stato (ma è solo un’ipotesi).
5) Tsunami. Aggiungo una novità a mio avviso importante del 2017. Dal 1° gennaio scorso è operativo il Centro Allerta Tsunami, che mi onoro di coordinare per l’INGV, insieme a un gruppo di ottimi ricercatori. A giugno 2017 è uscita la Direttiva del Presidente del Consiglio che istituisce il Sistema di Allertamento nazionale, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile e in collaborazione con l’ISPRA, che gestisce la Rete Mareografica Nazionale. Monitoriamo i forti terremoti del Mediterraneo che potrebbero generare degli tsunami pericolosi per le nostre coste. Un rischio remoto, ma non così tanto come si ritiene comunemente. Ne riparleremo.
Cosa si può augurare per il 2018? Purtroppo non un anno senza terremoti, per ovvie ragioni. I terremoti continueranno a esserci, molti piccoli e qualcuno più forte. Ripensandoci però, mi sentirei di augurare non uno ma più anni con pochi terremoti forti, e nel frattempo un’azione decisa di mitigazione del rischio, attraverso la riduzione della vulnerabilità degli edifici. Questa azione passa per una maggiore consapevolezza e un maggiore impegno di tutti, da noi cittadini alla politica. Se saremo fortunati (qualche anno di “calma sismica”) e bravi (riduzione graduale della vulnerabilità), al prossimo terremoto piangeremo meno lutti, meno danni, e potremo esserne orgogliosi".
Un incendio, di origine sicuramente dolosa, ha causato la notte scorsa gravissimi danni a una palazzina di tre piani in via Tevere a Spinetoli (Ascoli Piceno) destinata a ospitare migranti. Le fiamme si sono sviluppate violentissime poco prima delle 4 e hanno interessato l'intero stabile. Tracce di inneschi con liquido infiammabile sono state trovate su tutti e tre i piani.
Questo spiega la violenza dell'incendio che si è propagato rapidamente in tutta la palazzina causando danni ingenti. Per spegnerle è stato necessario un intervento durato quasi quattro ore da parte di dieci vigili del fuoco con quattro mezzi. Subito sono scattate le indagini dei carabinieri per identificare gli autori dell'incendio. Anche la Prefettura di Ascoli sta seguendo la situazione. Nei mesi scorsi, grandi polemiche avevano accompagnato a Spinetoli la notizia dell'arrivo imminente dei migranti ed erano state organizzate manifestazioni di protesta della cittadinanza. (Ansa)
RICETTA "BOCCONCINI DI POLLO ALLA BIRRA"
Ingredienti per 2 persone:
500 gr di petto di pollo
60 ml di birra
vino bianco
sale
1 scalogno
olio extravergine di oliva
Preparazione:
Tagliate il petto di pollo a bocconcini (pezzetti) a metteteli a rosolare in una pentola bassa con l'olio extravergine di oliva e lo scalogno tagliato a pezzettini. Aggiungete il vino bianco e la birra e salate a piacimento. Coprite e lasciate cuocere per 25 minuti circa. Una volta pronto, impiattate e accompagnate con dei pomodorini e rucola e con delle fette di pane tostato.
Buon appetito!
Tanti meravigliosi scatti che riassumono un anno da favola per le escursioni del "Camoscio dei Sibillini".
"Grazie a tutti quelli che in questo 2017 per vivere i Sibillini e la Natura della Regione Marche si sono affidati a Il Camoscio dei Sibillini - Escursioni e Trekking & Forestalp Cooperativa e alle Guide Abilitate secondo legge della Regione Marche, le Guide AIGAE Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche" dicono gli organizzatori "siamo saliti su cime innevate con le ciaspaole, abbiamo visto albe e tramonti dalle Due Sorelle alla Cima del Sibilla, sempre meravigliandoci e capendo che tesoro abbiamo nella nostra Regione Marche. Un grazie particolare alle guide Simone Gatto, Maurizio Baccanti, Fabrizio Sabbatini".
Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco si colloca nell'ambito dell’organizzazione del Ministero dell’Interno quale struttura a cui è affidato, su tutto il territorio nazionale, il servizio di soccorso pubblico, anche per la difesa civile, e di prevenzione ed estinzione degli incendi, al fine di garantire la tutela della vita umana e la salvaguardia dei beni e dell’ambiente. Oltre agli interventi di soccorso tecnico urgente e all’attività di prevenzione incendi espletata anche nel settore dei rischi di incidente rilevante, il Corpo nazionale assicura la vigilanza antincendio negli impianti sportivi e nei locali di pubblico spettacolo, la formazione degli addetti alla sicurezza antincendio, i presidi antincendio nei principali porti ed aeroporti civili oltre a svolgere le funzioni di organo di vigilanza ai sensi della vigente normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Inoltre il Corpo nazionale è la componente fondamentale del sistema di protezione civile e, con il coordinamento del competente Dipartimento, interviene in caso di calamità mobilitando le sezioni operative delle colonne mobili regionali. Al fine di assolvere ai molteplici e delicati compito di istituto, nel rispetto del principio di prossimità ai bisogni dei cittadini, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco si articola sul territorio in Direzioni regionali, Comandi provinciali, distaccamenti permanenti e volontari, reparti e nuclei speciali. In tale contesto la statistica riveste un ruolo strategico, sia per gli aspetti di pianificazione operativa che per più generali finalità istituzionali, favorendo, mediante il monitoraggio e l’analisi delle attività svolte, il continuo aggiornamento dell’organizzazione del Corpo Nazionale, l’ottimizzazione dell’impiego delle risorse disponibili e il miglioramento dei servizi resi alla collettività.
La Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco Marche, conclude l’anno corrente con i seguenti dati relativi agli interventi di soccorso espletati dall'1 gennaio al 31 dicembre 2017 con il numero totale di 59977, così divisi per province:
Comando di Ancona totale di interventi di soccorso espletati nella provincia - 7172
Comando di Pesaro e Urbino numero totale di interventi di soccorso espletati nella provincia - 4830
Comando di Macerata numero totale di interventi di soccorso espletati nella provincia - 25764 di cui 20516 relativi all’emergenza terremoto.
Comando di Ascoli Piceno numero totale di interventi di soccorso espletati nella provincia - 22211 di cui 14491 relativi all’emergenza terremoto.
In merito alle dichiarazioni di Caprodossi, Consigliere Comunale di Camerino, riportate su alcuni mezzi di informazione, il Presidente Pettinari precisa che dal 15 novembre 2016, la strada 256 Muccese non è più di competenza provinciale bensì regionale e ANAS e quindi ogni tipo di intervento su tale arteria riguarda altri e Enti e non la Provincia.
Quand'anche la Muccese fosse stata una strada di pertinenza provinciale, il Presidente chiarisce che gli interventi possibili previsti dalla normativa per l'Ente da lui amministrato riguardano esclusivamente lavori di messa in sicurezza, di manutenzione ordinaria e straordinaria e non la realizzazione di opere di urbanizzazioni quali la realizzazione di marciapiedi, illuminazione ed altro.
LA RICETTA DELLA CLASSICA " CROSTATA AL CIOCCOLATO " FATTA IN CASA
Ingredienti:
300 gr di farina 00
2 tuorli
140 gr di zucchero
60 ml di latte
2 cucchiaini di lievito vanigliato
Buccia grattugiata di un limone
100 gr di burro
5 cucchiai di crema di nocciole
Preparazione:
Preparate la pasta frolla mettendo a sciogliere il burro in un pentolino. Rompete le uova e prendete i tuorli che andrete a sbattere con lo zucchero. Aggiungete la farina, il burro fuso, la buccia grattugiata di un limone, i cucchiani di lievito e il latte. Iniziate ad impastare fino ad ottenere un impasto granuloso. Lavoratelo fino a farlo diventare consistente e non appiccicoso. Toglietene un quarto per poi utilizzarlo per fare le striscette. Stendete l'impasto sopra ad un foglio di carta da forno e andatela a capovolgere su di una teglia già imburrata ed infarinata. Fatela aderire bene. Togleite l'eccesso di pasta frolla ai bordi. Mettete al centro la crema di nocciole spalmandola bene dappertutto. Per finire preparate le striscette da mettere sopra. Una volta pronta infornate la crostata in forno già caldo a 180° per 30 minuti circa.
Buon appetito!
La cellula di Ancona dell’associazione “Luca Coscioni” e l’associazione “Radicali Marche” hanno trasmesso una diffida, a tutti i comuni delle Marche e alla stessa Regione Marche, per chiedere l’adozione del PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche).
In base alla normativa attualmente in vigore (legge n 41 del 1986, art. 32, commi 21 e 22, così come modificata ed integrata dalla Legge n. 104 del 1992, art. 24, comma 9, nonché dell’art. 5 della legge della Regione Marche n° 52 del 1990) infatti è fatto obbligo ai comuni, alle Provincie e alle Regioni, di programmare le opere di abbattimento delle barriere architettoniche/sensoriali presenti nei luoghi pubblici di propria competenza, mediante la redazione e l’annuale aggiornamento di specifici Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA) e dal 1992 anche dei Piani di accessibilità urbana (PAU).
Inoltre l’ente regionale, in base alla citata normativa, ha una funzione di controllo ed eventualmente di sostituzione sulle Provincie e sui Comuni, destinatari anch’essi dell’obbligo di redigere i rispettivi PEBA, in relazione al loro effettivo adempimento con l’obbligo, in caso di mancata adozione dei PEBA, di nominare un Commissario ad hoc per la loro adozione.
Le associazioni hanno dato 90 giorni di tempo alla Regione e ai comuni delle Marche per rispondere in merito alla redazione del PEBA, suggerendo di prendere esempio dal comune di Loreto che lo ha adottato con la delibera 287 del 12 dicembre 2017 (dopo che il 25 gennaio del 2017 avevano presentato una denuncia/esposto alla Procura della Repubblica di Ancona), con l’espresso avvertimento chein caso di mancata attuazione si riserveranno di agire per vie legali.
RICETTA "PAN NOCIATO CON CREMA PASTICCERA"
Ingredienti:
250 gr di farina 00
2 uova
150 gr di zucchero
300 gr di gherigli di noci
1 bicchiere di latte
1 bicchierino di liquore all'anice
50 ml di olio di semi
1 bustina di lievito vanigliato
(per la crema pasticcera)
2 tuorli
100 gr di zucchero
500 ml di latte
1 bustina di vanillina
1 cucchiano di maizena
Buccia di un limonePreparazione:
Sbattete le uova con lo zucchero fino ad ottenere una montata soffice e cremosa. Setacciate la farina con il lievito e pian piano aggiungete al composto iniziando ad impastare. Unite il latte, l'olio di semi e il liquore all'anice ed impastate ancora. Tritate la metà delle noci per metterle nell'impasto, mentre il resto delle noci le lasciate per la decorazione finale. Una volta pronto l'impasto, imburrate ed infarinate uno stampo per ciambellone e versate il composto.
Intanto preparate la crema pasticcera: mettete in una pentola i tuorli d'uovo, il latte, lo zucchero, la vanillina, la maizena e la buccia di limone. Con una frusta mescolate fino a bollore e fino a quando la crema inzia a rapprendere. Una volta pronta, togliete la buccia del limone e fatela raffreddare per qualche minuto. Versatela poi sopra l'impasto e decorate con i gherigli interi di noci. Infornate il pan nociato a forno già preriscaldato a 180° e fate cuocere per 40-45 minuti. Sfornate e fate raffreddare.
Buon Anno nuovo e buon appetito!
Tutto è bene quel che finisce bene, come il summit travestito da sopralluogo che si è svolto oggi in diverse aree SAE dell’entroterra maceratese. Al centro del vertice le polemiche contro il Consorzio Stabile Arcale - che ha l’appalto per la costruzione delle Sae - mosse dai sindaci di alcuni comuni che hanno riscontrato problemi nelle casette realizzate.
Il tour è partito alle ore 11 dall’area Sae di San Cassiano a Sarnano, dove c’è stato un tavolo di confronto a porte chiuse in una delle strutture non consegnate. Al summit sono intervenuti Angelo Borrelli (Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale), David Piccinini (Direttore della Protezione Civile regionale), Angelo Sciapichetti (assessore regionale alla Protezione Civile), Giorgio Gervasi (presidente del Consorzio Arcale) e il sindaco di Sarnano Franco Ceregioli.
"C’è stato un equivoco sulla data di consegna delle Sae - ha dichiarato Borrelli - Abbiamo verificato che in quest'area le Sae sono tutte a posto, stiamo aspettando l'ultima certificazione che ci arriverà adesso relativa all'accensione delle caldaie. Ricevuta questa certificazione da parte dei tecnici il sindaco procederà a prendere le chiavi e consegnerà le soluzioni abitative d'emergenza alla popolazione" (la certificazione è poi arrivata in serata, consentendo di poter procedere all'assegnazione delle casette già nelle prossime ore, ndr).
“È stata l'occasione per un lungo confronto, in alcuni momenti anche (eufemisticamente) acceso - ha detto ai microfoni il sindaco Ceregioli - Questo pomeriggio, dopo aver richiesto espressamente tutte le certificazioni, mi sono stati consegnati anche i verbali di accensione e collaudo delle caldaie, per cui si è chiusa (finalmente e positivamente) la fase di verifica delle casette”.“Siamo qui per consegnare le casette, non per cercare le colpe - ha osservato Gervasi - I ritardi a Sarnano? Abbiamo consegnato le casette quando era il momento, abbiamo ricevuto la possibilità di allacciare le utenze luce, gas acqua, mercoledì prima di Natale, il giorno dopo siamo intervenuti e abbiamo lasciato in pressione gli impianti fino a mercoledì scorso, quando è venuta fuori una problematica. Abbiamo risolto tutto ieri sera, stiamo parlando di 48 ore".
La carovana dei "cinque big", seguita da un nutrito gruppo di giornalisti, si è poi mossa in direzione Caldarola. Lì alcune casette sono già abitate e i cittadini hanno dichiarato di essere soddisfatti. “Qui viviamo molto bene - racconta una coppia di signori mentre pranzano nella loro nuova casa - La casetta è a posto, non è come si dice. Siamo stati 13 mesi in Abruzzo, ora ci hanno permesso di tornare nella nostra città”.
“Appena arrivati non si poteva pretendere il Grand Hotel - racconta un altro abitante del villaggio - Qualcosa mancava ma si sono adoperati subito per risolvere i problemi”.
Il sopralluogo è continuato a Pieve Torina e poi a Visso per concludersi nel tardo pomeriggio a Castelsantangelo sul Nera. “Stiamo chiarendo le posizioni - ha affermato Gervasi (Arcale) - C’è un atteggiamento propositivo da parte di tutti, mi sento soddisfatto. I fatti lo dicono. Le Sae sono ben fatte e alcune sono abitate. Ci sono solo alcune finiture da sistemare”.
A Castelsantangelo sul Nera, al villaggio Sae di Nocria, c'era ad aspettare gli ospiti il sindaco Mauro Falcucci. “Ogni sopralluogo è sempre positivo - ha dichiarato il primo cittadino - Se fosse stato effettuato prima di Natale così da permettere alle persone di passare le feste a casa sarei stato contento, questo é il mio rammarico. A quanto pare il buon senso non è di casa per questo terremoto - ha continuato con tono amareggiato Falcucci - la montagna sarebbe dovuta venire prima perché ogni giorno che passa perdiamo cittadini e la montagna maceratese soffre. Voglio sottolineare una questione. La politica - ha concluso Falcucci - lasci fuori il terremoto dalla campagna elettorale. Il terremoto è una sconfitta per gli italiani e noi da sindaci stiamo soffrendo più degli altri”.
A tirar le somme della giornata all’insegna del controllo delle Sae, il bilancio sembrerebbe positivo. Il disagio di una popolazione che soffre resta, ma le parti si sono chiarite e soprattutto è risultato chiaro che tutti gli attori coinvolti nella realizzazione nell’approvazione e nella consegna delle casette remano in unico verso: far tornare tutti a casa quanto prima. Che oggi è, comunque, già troppo tardi.
Dalla segreteria provinciale di Macerata del Partito Democratico riceviamo
Oramai da settimane vi è un continuo , vergognoso ma soprattutto ingiustificato attacco alla Regione Marche e al Pd sui temi riguardanti le attività legate al sisma.
Il centro destra, attraverso i suoi rappresentanti istituzionali ha iniziato la campagna elettorale. Ne Prendiamo atto ma non permetteremo che il terremoto e i marchigiani colpiti dal sisma divengano oggetto delle polemiche elettorali di chi non avendo veri argomenti fomenta risentimenti, preoccupazioni e paure.
Occorre quindi precisare come stanno realmente le cose. La Protezione Civile Nazionale ha affidato nel 2015 (molti mesi prima del sisma quindi) la realizzazione delle SAE ai consorzi Arcale e Cns. La gara è stata bandita dalla Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Le Regioni non hanno scelto le ditte né le tipologie di sae e hanno dovuto aderire necessariamente allo schema di contratto nazionale oggetto di gara. Le Marche non hanno aderito alle modifiche successive che prevedevano anticipi di pagamento ai consorzi su sae non ancora completate.
Da mesi la Regione Marche ha denunciato le evidenti inadempienze del Consorzio in tutte le opportune sedi istituzionali ma anche con articoli di stampa. Anche il capo dipartimento della Protezione Civile Borrelli ha condiviso le preoccupazioni nei confronti del consorzio Arcale.
La Regione pur nella più grave emergenza che ha colpito questo territorio dal dopoguerra ad oggi ha garantito assistenza a tutti i terremotati, erogando una spesa di 64 milioni per gli alberghi ed altre strutture ricettive e molti milioni di euro mensili per le CAS, ha raccolto fondi per la ricostruzione superiori a 2 miliardi di euro ed ha già approvato piani milionari di opere pubbliche per garantire la ricostruzione, stanziando ad esempio finanziamenti (già definitivi) per la ricostruzione di ben 120 edifici scolastici. Ma soprattutto non ha alcuna responsabilità sui ritardi e sui disservizi riscontrati sulle SAE.
I sindaci, la Protezione Civile, la Regione, il Governo sono tutti a chiamati, ciascuno per le proprie competenze ad affrontare la gestione della più grande emergenza nelle Marche dal dopoguerra ad oggi. La segreteria provinciale del PD auspica che tali soggetti possano collaborare in modo unitario e sinergico evidenziando le eventuali criticità che si riscontrano con l’obiettivo di risolvere i problemi a vantaggio della collettività e non solo per fare il più classico degli “scarica barile”.
Gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Pescara hanno scoperto a Civitanova Marche un deposito di merce contraffatta nella disponibilità di un cittadino senegalese domiciliato a Montesilvano.
L’indagine è partita non appena i militari hanno notato un continuo andirivieni di extracomunitari muniti di borsoni, contenenti merce contraffatta, in una palazzina di Montesilvano. La perquisizione in quella circostanza, ha consentito di sequestrare un migliaio di capi di abbigliamento e di pelletteria falsi, numerose etichette di note griffes, nonché macchinari per il confezionamento degli stessi prodotti.
Ma non è finita qui. Le indagini sono proseguite fino all’individuazione di un deposito che il senegalese aveva allestito in due locali siti sul lungomare di Civitanova Marche, città dove si recava ogni giorno per commercializzare i propri prodotti. Rinvenute etichette, giubbini, pantaloni, foulard e borse riproducenti note griffes nazionali ed internazionali oltre che numerosi orologi contraffatti di prestigiose marche. Merce che, immessa sul mercato soprattutto in questo periodo natalizio, avrebbe reso oltre 650.000 euro.
Con quest’ultima attività di servizio, assommano ad oltre 100.000 i capi contraffatti sequestrati nell’ultimo periodo, per un valore superiore al milione e mezzo di euro
“Questa mattina sono state trovate imbrattate le autovetture del servizio decentrato Agricoltura della Regione Marche, nella sede della provincia di Fermo. Scritte nere che con le parole "Sae? CAS? Arcale=Mafia Pd". Un atto vile, intimidatorio, figlio di un clima costruito da chi continua a strumentalizzare il terremoto per fini elettorali. Speriamo che la magistratura faccia piena luce su un episodio inaccettabile verso la Regione che, in questi mesi, sta lavorando, con abnegazione, per fare fronte a un’emergenza senza precedenti per le Marche.
Sono mesi che la Regione e la Protezione civile regionale denunciano, in tutte le sedi istituzionali, i ritardi e le inadempienze di Arcale, consorzio che ha vinto, molti mesi prima del terremoto, l’appalto per la costruzione delle Sae, bandito della Protezione civile nazionale. La Regione Marche e la Protezione civile regionale nulla hanno a che vedere con quel bando e l’accordo stipulato dalla protezione civile nazionale nel 2015. Per conto nostro l’ente regionale continuerà a lavorare a testa bassa per risolvere i problemi dei cittadini e non presterà mai il fianco alle polemiche e alle strumentalizzazioni”. Lo afferma l'assessore regionale alla Protezione civile della Regione Marche, Angelo Sciapichetti.
Prosegue la fase operativa di ripristino definitivo delle strade colpite dal sisma nel Centro Italia. Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale altri otto bandi di gara d’appalto per l’affidamento con ‘procedura aperta accelerata’ di lavori del valore complessivo di oltre 26 milioni di euro che si aggiungono agli altri pubblicati nei giorni scorsi per complessivi 14 bandi del valore di 41 milioni di euro pubblicati nel solo mese di dicembre.
Gli interventi rientrano nel “Programma di ripristino delle strade colpite dal sisma”, nell’ambito del quale sono al momento in corso lavori per oltre 110 milioni di euro e sono in fase di aggiudicazione appalti per complessivi 127 milioni di euro, mentre procedono le attività di progettazione ed approvazione dei restanti interventi.
Nel dettaglio, cinque dei bandi di gara pubblicati oggi, per complessivi 18,5 milioni di euro, riguardano lavori di ripristino definitivo lungo la strada statale 4 “Via Salaria”, duramente colpita da sisma sebbene rimasta sempre percorribile.
Un appalto del valore di 4 milioni di euro riguarda i lavori di ripristino e miglioramento sismico dei viadotti tra il km 147,896 e il km 148,818, in provincia di Ascoli Piceno. I lavori avranno una durata di 510 giorni.
Il secondo appalto, del valore di 4,2 milioni di euro, riguarda i lavori di ripristino e miglioramento sismico del Viadotto tra il km 148,967 ed il km 149,331, in provincia di Ascoli Piceno. La durata dei lavori sarà di 390 giorni.
Sempre sulla strada statale 4 “Via Salaria” un terzo appalto pubblicato oggi riguarda i lavori di ripristino e miglioramento sismico del viadotto tra il km 160,578 ed il km 160,826, ancora in provincia di Ascoli Piceno. I lavori dureranno 303 giorni a partire dal momento della consegna.
Il quarto appalto pubblicato oggi riguarda analoghi interventi di riparazione e al miglioramento sismico del Viadotto Tronto I al km 138,023 e Tronto II al km 138,376, in provincia di Rieti, per un valore di circa 1,4 milioni di euro e una durata prevista di 320 giorni.
Infine, sempre per la Via Salaria, è stato pubblicato oggi un bando di gara per l’affidamento dei lavori di ripristino e miglioramento sismico del viadotto tra il km 160,300 ed il km 160,383, in provincia di Ascoli Piceno, per un valore di circa 4,7 milioni di euro. La durata dei lavori è prevista in 467 giorni.
Un ulteriore bando di gara riguarda l’affidamento dei lavori di ripristino e miglioramento sismico del sottopasso di Forche Canapine e del viadotto “Rozzi” (km 4,475), sulla strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre”, per un valore di circa 3,9 milioni di euro. I lavori dureranno 198 giorni a partire dal momento della consegna all’impresa appaltatrice.
Infine, l’ultimo appalto pubblicato oggi riguarda gli interventi di ripristino del corpo stradale e opere complementari della strada comunale del Poggio, in provincia di Macerata, per un valore di circa 1,8 milioni di euro. I lavori hanno una durata prevista di 365 giorni.
Le imprese interessate devono consegnare le offerte di gara esclusivamente tramite il Portale Acquisti Anas (https://acquisti.stradeanas.it) entro le 12:00 del 11 gennaio 2018.
Nei giorni scorsi era stato inoltre pubblicato un bando di gara per l’affidamento dei lavori di ripristino del corpo stradale della strada provinciale 153, sempre in provincia di Macerata, per un valore di 2,5 milioni di euro.Le imprese interessate devono consegnare le offerte di gara esclusivamente tramite il Portale Acquisti Anas (https://acquisti.stradeanas.it) entro le 12:00 del 5 gennaio 2018.
Per informazioni sull’avanzamento del Programma di ripristino delle strade colpite dal sisma e sui relativi bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.anas-sisma2016.it.
Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.stradeanas.it alla sezione Fornitori>Bandi di gara.
RICETTA " POLPETTONE IN CROSTA CON SCAMORZA AFFUMICATA E MOZZARELLA"
Ingredienti :
400 gr di petto di pollo macinato
Pane grattugiato q.b.
Parmigiano grattugiato q.b.
Prezzemolo
1 bicchiere di latte
Sale
1 scamorza affumicata
1 mozzarella
Preparazione:
In una ciotola preparate l'impasto con il macinato ed il resto degli ingredienti e con un cucchiaio mescolate. Deve venire un composto consistente (se vedete che è troppo morbido, aggiungete del pane grattugiato). Una volta pronto, prendete 2 fogli di carta da forno e appoggiateli uno sotto dove andrà l'impasto e l'altro sopra stendendolo con un mattarello. Tagliate la mozzarella e la scamorza e fatele a fettine da mettere poi al centro del polpettone. Con l'aiuto della carta arrotolate fino alla fine e chiudete bene i lati schiacciandoli. Infornate a forno già caldo a 210° per 50 minuti circa.
Et voilà! Buon appetito!