Il completamento della Ancona-Perugia entro l’estate e poi la Pedemontana. Le priorità infrastrutturali ribadite dal presidente della Quadrilatero Spa, Guido Perosino, nel corso di un convegno tenutosi a Sassoferrato, trova la piena condivisione del deputato Emanuele Lodolini. “Ancona e Perugia erano gli unici due capoluoghi non collegati da una strada 4 corsie e l’abbiamo superato in questa legislatura” – ha detto Lodolini ricordando anche l’incontro “Marche-Umbria destino comune” organizzato ad Ancona lo scorso 6 dicembre in collaborazione con il collega Giampiero Giulietti, lo stesso Perosino, i governatori di Marche ed Umbria Ceriscioli e Marini.
“Colmare il gap infrastrutturale – ha aggiunto Lodolini – significa rendere più competitivo il territorio che, nell’ottica dello sviluppo, va ben aldilà dei confini regionali e comprende senz’altro le Marche e più in generale il centro Italia”. “Occorre dare all’economia del centro Italia quelle risposte veloci di cui necessita per sviluppare tutte le potenzialità sul piano culturale, turistico ed economico. Ecco quindi che sarà importante la prossima legislatura per dare continuità al lavoro fatto dal Parlamento e dai governi Renzi e Gentiloni per mantenere alta l’attenzione nei confronti di questi territori e continuare a garantire investimenti ad hoc come il raddoppio della linea ferroviaria Orte-Falconara”. “L’obiettivo è chiaro” – ha concluso Lodolini. “Occorre andare oltre i confini politici, unire due territori, superare divisioni insignificanti in una logica europea”.
Nelle Marche le procedure cambiano come cambia il vento. E' quel che è capitato ad un'azienda dell'alto maceratese che aveva partecipato al bando ERAP per l’assegnazione degli immobili per l’emergenza abitativa del terremoto 2016 (2° avviso). L’offerta era risultata congrua rispetto ai requisiti economici e qualitativi richiesti, tanto che la graduatoria definitiva veniva anche pubblicata sul sito della regione con esito positivo (ancora visibile).
Mentre l'azienda era in attesa del decreto di finanziamento e di liquidazione, si è vista recapitare una pec dall’ERAP, nella quale veniva informata che “il Dipartimento Protezione Civile ha richiesto alla Regione Marche di procedere alla verifica di congruità del prezzo dei singoli immobili, con riferimento alle quotazioni dell’OMI”. Le Commissioni del 1° e del 2° avviso pubblico istituite presso l'ERAP Marche hanno quindi effettuato il ricalcolo delle offerte relative alle unità immobiliari già selezionate, sulla base delle ultime quotazioni OMI disponibili. Tale operazione ha comportato la modifica dei valori d’acquisto delle unità immobiliari, riducendo il prezzo di vendita del 25%.
Pertanto, in riferimento alla nota UC/TE RAG_SM/78223 del 19/12/2017, protocollo ERAP Marche n. 60375 del 19/12/2017, è stato pubblicato l'elenco delle sole unità immobiliari in cui il prezzo complessivo risulta variato rispetto alle ultime graduatorie già pubblicate online sul sito www.erapmarche.it. Alla luce dei nuovi prezzi proposti l'azienda è stata invitata a far pervenire entro 7 giorni dal ricevimento della pec una comunicazione specificando in alternativa:
- l'accettazione dei nuovi prezzi per le unità immobiliari variate;
- il rifiuto dei nuovi prezzi con conseguente ritiro delle unità immobiliari;
- eventuali richieste, adeguatamente documentate, di rivalutazione delle offerte in merito alla stima puntuale di mercato.
In caso di mancato ricevimento di quanto richiesto entro i termini previsti, le unità immobiliari verranno eliminate dalle graduatorie.
L'azienda che quindi aveva già fatto un'offerta risultata congrua dovrà ora rivalutare la propria posizione.
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa a firma del Commissario Nazionale Lega Marche, Sen. Paolo Arrigoni.
L’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri si sta rivelando l’ennesimo esempio del totale fallimento del PD e del suo Segretario Renzi, che ha voluto imporre una presunta razionalizzazione delle funzioni di polizia nonostante gli inviti alla calma non solo da parte della Lega e dei sindacati di categoria, ma anche degli Uffici Studi della Camera e del Senato.
Bisogna ammettere che questa riforma di razionale non ha un bel niente, ma serviva soltanto a Matteo Renzi per sbandierare con il solito tweet i fantomatici risparmi che si sarebbero ottenuti con la riduzione da 5 a 4 delle Forze di Polizia. A certificarlo sono la pioggia di ricorsi presentati al TAR sui decreti attuativi, che sono ora all’esame della Corte Costituzionale.
Come se non bastasse, il Ministero della Difesa scrive nero su bianco che gli stanziamenti di bilancio sono insufficienti a garantire gli interventi necessari alla piena funzionalità della nuova Organizzazione per la tutela forestale, ambientale ed agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri creata con l’accorpamento del Corpo Forestale e vengono quindi segnalate diverse carenze finanziarie per un totale stimato di 15 milioni di euro in tre anni. Dei risparmi paventati e celebrati dal Ministro Madia non se ne vede neppure l’ombra.
Già dal 2015, la Lega si era battuta da subito contro questo scempio: sottolineando come la “riforma” avrebbe portato alla perdita di un altissimo livello di competenze e di professionalità costruite in due secoli di storia e come l’imposizione dall’alto della militarizzazione del Corpo Forestale dello Stato fosse una cosa assurda e inaccettabile. Matteo Salvini fu l’unico a portare la questione al Parlamento Europeo con un’interrogazione.
Ora finalmente anche altre forze politiche si stanno accorgendo di questo disastro e questo permetterà alla Lega, una volta al Governo, di lavorare per la sicurezza del popolo italiano anche intervenendo su questa legge del PD, come al solito improvvisata e pasticciata, che ha dato pessima prova di sé con gli incendi di questa estate e che in futuro potrebbe continuare a darla nel contrasto dei reati ambientali e delle frodi alimentari.
Le Marche sono sempre di più una regione di liberi professionisti. Secondo il Rapporto 2017 di Confprofessioni sulle libere professioni in Italia (elaborazione dell'Osservatorio delle libere professioni sui dati Istat “Rilevazione sulle forze di lavoro”), sono 43.000, in aumento del 25,1%: una crescita progressiva e costante che pone la nostra regione al terzo posto nella variazione relativa all'ultimo decennio in esame (2009-2016).
“Nelle Marche, più che in altre Regioni - afferma il presidente di Confprofessioni Marche Gianni Giacobelli - è confermato il comportamento anticiclico del segmento delle libere professioni. Si noti, peraltro, che il dato riguarda solo i professionisti iscritti per legge ad albo o a elenchi e non la totalità dei lavoratori autonomi. Durante il periodo di crisi il numero dei professionisti è cresciuto, sia grazie all'ingresso di soggetti presentatisi per la prima volta alle porte del mercato del lavoro, sia grazie alla presenza di ex lavoratori dipendenti qualificati, spinti dalle crisi aziendali. La professione può rappresentare tanto un'alternativa tout court al lavoro dipendente, quanto la scelta di uno stile di vita che non sia più integralmente condizionabile da eventi esterni e indipendenti dalla propria volontà. In ogni caso, anche nelle Marche la libera professione rappresenta, dati alla mano, un volàno del mercato del lavoro nelle fasi critiche”.
L'aumento è più evidente se si considera il numero di liberi professionisti per mille abitanti: le Marche (26,2) sono nelle prime sei posizioni, precedute soltanto dall'Umbria (28,6) e da grandi regioni come Lazio (28,8), Lombardia (27,6), Emilia Romagna (26,8) e Toscana (26,5), superando persino il Piemonte (24,9) e il Veneto (22,5). Inoltre, è sensibile la variazione negli ultimi dieci anni (31,5%) e, anche questo caso, la nostra regione è in terza posizione nell'incremento medio annuo (4%). La densità (28) risulta decisamente più alta della media nazionale (24), in linea con le regioni italiane a più alta presenza di liberi professionisti (Emilia Romagna, Lombardia, Lazio e Toscana): un confronto che assume maggiore rilievo, visto che la popolazione delle Marche è assai meno numerosa. Meno confortante è il dato del reddito pro capite, intorno ai 26.000 euro, ancora sotto la media nazionale (circa 27.700 euro), nonostante il crescente numero di liberi professionisti marchigiani per mille abitanti, per quanto il valore del Pil rispecchi l'andamento complessivo dell'economia regionale in tutti i settori produttivi.
Confprofessioni Marche.
E' Delegazione Regionale di Confprofessioni, Confederazione Italiana Libere Professioni, la principale organizzazione che rappresenta e tutela gli interessi generali dei liberi professionisti in Italia, nel rapporto con le istituzioni e con le controparti sindacali di ciascun territorio regionale. Confprofessioni Marche ed è formata da ADC, Associazione Dottori Commercialisti, ANC Associazione Nazionale Commercialisti, ANCL Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, ANDI Associazione Nazionale Dentisti Italiani, ANF Associazione Nazionale Forense, ANMVI Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, ANTEC Associazione Nazionale Tecnici e Tecnici Laureati, ASSOINGEGNERI Associazione Ingegneri Liberi Professionisti, FEDERNOTAI Federazione Nazionale Associazioni Sindacali Notarili, FIMMG Federazione Italiana Medici di Medicina Generale, FIMP Federazione Italiana Medici Pediatri, INARSIND Sindacato Nazionale Ingegneri e Architetti Professionisti Italiani, PLP Associazione Psicologi Liberi Professionisti, UNGDCEC Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
Si chiudono i giochi per le candidature alle prossime elezioni politiche. E dalla relazione del segretario provinciale di Macerata del Partito Democratico Francesco Vitali emergono tre nomi: Francesco Comi, Irene Manzi e Sara Giannini. La relazione di Vitali è stata votata a larga maggioranza dalla direzione provinciale del Pd di Macerata con 17 voti favorevoli, 8 contrario, 1 astenuta (sara Giannini).
Vitali propone le candidature di Piergiorgio Carrescia per il collegio del Senato di Macerata - Ancona, di Irene Manzi per il collegio della Camera Macerata - Osimo, di Sara Giannini per il collegio senatoriale di Civitanova - Ascoli, Paolo Petrini per il collegio della Camera di Civitanova - Fermo, Francesco Comi per il proporzionale Marche Macerata- Fermo -Ascoli Piceno. Duro l'attacco del segretario provinciale a Matteo Ricci "reo" di parlare a nome del PD marchigiano incurante del lavoro degli organismi dirigenti.
"E' importante esserci tutti. Ho chiesto espressamente anche a Irene, Sara, Mario, Francesco di essere presenti" ha detto nella sua relazione Vitali "anche se si parla di loro. Siamo qui per discutere di politica, di elezioni e del futuro delle marche e non semplicemente di vicende personali.
Il nostro partito in questi giorni deve selezionare le candidature e prepararsi alla sfida. È del tutto evidente che non è facile formulare una proposta.
Avremmo auspicato le primarie o un’ampia consultazione degli iscritti. Ma il metodo optato le ha escluse.
Abbiamo atteso per settimane di conoscere un metodo di selezione alternativo delle candidature e questo ci ha fatto perdere tempo e prodotto qualche rinvio. Me ne scuso con tutti voi. Poi, come sempre, stiamo seguendo le indicazioni degli organi superiori ed oggi dovremo fare la nostra proposta affidandoci all’organo più rappresentativo del gruppo dirigente provinciale.
La proposta che formuleremo si scontra però con alcuni limiti oggetti che non possiamo trascurare: un sistema elettorale uninominale e plurinominale che coinvolge un territorio molto ampio e quindi più province e quindi esclude la nostra autosufficienza come territorio; un sistema coalizionale che coinvolge più forze politiche e quindi esclude la nostra autosufficienza come partito; Il principio dell’alternanza di genere che presuppone candidate e candidati nei collegi e quindi responsabilizza la nostra autonomia nella formulazione delle proposte.
I collegi uninominali della provincia di Macerata sono ben 2 alla Camera e 2 al Senato. Siamo in sostanza la provincia più penalizzata della Regione, l’unica frammentata, l’unica a non avere un collegio interamente suo e minoritaria in 3 collegi su 4 dove altre federazioni si sono già pronunciate e sono prevalenti.
Nei giorni scorsi seguendo le indicazioni del gruppo dirigente nazionale, che ha approvato apposito regolamento, e quelle del gruppo dirigente regionale, coordinato per l’occasione da Marco Marchetti, ho dapprima informalmente ascoltato il parere di molti rappresentanti del nostro territorio e poi quello dei segretari delle federazioni di Ascoli, Ancona, Fermo che con noi condividono i collegi.
La Federazione di Fermo ha espresso gradimento per l’on Petrini per il collegio della camera n. 5 Civitanova- Fermo dove è maggioritaria e dove in alternativa noi avremmo potuto spendere anche una nostra proposta.
La Federazione di Ancona ha indicato on. Piergiorgio Carrescia nel collegio senatoriale n. 2 di Ancona dove pure, sia pure di poco, è maggioritaria. Anche qui noi abbiamo nostre proposte legittime e credibili.
Le Federazione di Ascoli e Fermo, ampiamente maggioritarie nel collegio senatoriale n.3, hanno espresso una disponibilità a sostenere una candidatura Maceratese, rinunciando ad una loro proposta, nel segno però della discontinuità rispetto al passato.
Nel territorio Maceratese sono emerse alcune proposte che ho raccolto. Oggi occorre fare una proposta in attesa di confrontarci nella direzione regionale di domani su quanto sia meglio per vincere e per la nostra amata regione.
Per informazione devo dirvi che in questi giorni siamo stati tutti, malgrado le incertezze, impegnati a lavorare seguendo le indicazioni sommarie che ci arrivavano e in attesa di confrontarci nella direzione provinciale i oggi, quella regionale di domani su quanto sai meglio fare insieme perla nostra amata regione.
Era mia intenzione portare oggi una rosa ampia di nomi, confidando nella capacità reciproca di ascoltarci e confrontarsi con il gruppo dirigente nazionale e regionale".
Poi Vitalia attacca duramente Ricci: "Oggi aprendo il giornale ho letto una intervista che mi ha lasciato senza parole. Ricci a nome dei democratici Marchigiani sostiene proposte ambiziose per il collegio uninominale di Pesaro e quello proporzionale del sud per aiutare il territorio.
Ora mi domando:
1) in quale sede, in quali organismi, sono state discusse e decise le cose di cui parla Ricci per conto dei Democratici Marchigiani? Non ha forse deliberato il partito provinciale di Pesaro di ricandidare prioritariamente i due parlamentari uscenti Morani e Fabbri? Non stiamo forse discutendo faticosamente ed insieme cosa è meglio fare con altri segretari provinciali? Non è forse vero che domani è convocata la direzione regionale per parlare? Non è forse vero che il segretario nazionale consulterà il segretario regionale o suo delegato? Non mi risulta che Ricci si sia confrontato con alcuno dei gruppi dirigenti marchigiani. Nessuno certamente ci ha coinvolto.
Noi vogliamo essere ascoltati per dire dove è più opportuna una candidatura esterna e respingere i tentativi di strumentalizzarli per fini politici interni tesi solo ad agevolare gli amici e penalizzare chi non lo è.
Ripeto, oggi in direzione avrei auspicato, desiderato, proporre rose ampie ed unitarie confidando nello spirito di squadra e in un metodo leale e trasparente di confronto. Ma i tavoli segreti che qualcuno allestisce per trattare autonomamente candidature ci impongono di scegliere in modo chiaro e netto le Nostre proposte nominative assumendoci fino in fondo le nostre responsabilità.
Pertanto devo dirvi che quelli di Irene Manzi e Sara Giannini sono risultati, anche nel confronto con le altre federazioni, ampiamente maggioritari per le candidature di collegio.
Inutile negare che la regione Marche vive il dramma del terremoto e che questo inciderà simbolicamente anche sulle dinamiche elettorali. Non possiamo permetterci di trascurare la rappresentanza politica del territorio più fragile e ferito della regione.
Per queste ragioni, In moltissimi, e da più parti, mi hanno segnalato la necessità di rivendicare una candidatura autorevole che rappresenti simbolicamente questo territorio e questo dramma e mi hanno suggerito la proposta del segretario regionale Francesco Comi.
Questo è il quadro della nostra federazione e che in parte fotografa le dinamiche democratiche recenti del nostro partito.
Per questo a voi sottopongo questa relazione che dovrà essere il nostro contributo al partito regionale e nazionale per poter fare le proprie scelte e che tiene conto per i 4 collegi uninominali di 4 nomi, di cui due donne e due uomini, due della nostra federazione e due di altre federazioni, rappresentativi anche del pluralismo interno al partito".
Dalla danza all'enogastronomia, dalla grafica all'agraria fino alla gestione delle acque.
Sono alcuni dei nuovi indirizzi compresi nel Pof 2018-2019 (Programma dell'offerta formativa e della rete scolastica delle Marche) approvato dalla Giunta regionale.
L'obiettivo generale del provvedimento è "assicurare agli studenti marchigiani le migliori opportunità formative sia sulla costa che nell'entroterra in coerenza con le vocazioni dei singoli territori e una particolare attenzione alle nuove professioni".
I nuovi indirizzi ad Amandola, San Severino Marche, San Benedetto del Tronto, Senigallia, Ancona. (Ansa)
Una novità importante riguarda due emendamenti che vanno ad estendere la platea dei benefici contro gli sprechi, inaugurata nel 2016 con la legge Gadda, (dal nome della deputata PD promotrice, Maria Chiara Gadda): il testo originario della norma dotava infatti, l’Italia di una legge sul recupero delle eccedenze alimentari e sulla loro donazione per solidarietà sociale. Il provvedimento, definiva, per la prima volta nell'ordinamento del nostro Paese, i termini di “spreco”, chiarendo anche i limiti di conservazione e regolamentazione delle date di scadenza, puntando a semplificare le procedure per la donazione, sempre nel rispetto di basilari norme igienico-sanitarie, nonché della tracciabilità dei prodotti e della filiera di destinazione.
Con la manovra finanziaria da poco approvata, tale legge si perfeziona, grazie alle novità intervenute in commissione Bilancio della Camera: viene così ora regolamentata anche la donazione di altri prodotti di largo uso e consumo (e, purtroppo, molto spesso di facile spreco), che riguardano l’igiene e la cartoleria. In questo modo, pertanto, la filiera dei donatori si arricchisce di farmacie e grossisti di questi generi merceologici, rendendo peraltro più fluida la semplificazione burocratica, ed applicando maggiore armonia al testo di legge, con più semplici regole del “donare”.
E’ dunque possibile ora devolvere, oltre al cibo, per esempio, farmaci con etichette sbagliate, purché ovviamente le irregolarità non riguardino le date di scadenza né, è chiaro, l'indicazione di sostanze in grado di provocare intolleranze od allergie, ma non solo: l’amplia platea dei benefici fiscali della legge (nota anche con il numero che la contraddistingue, la 166), si estende ad altri beni di consumo, fra cui i presidi medico chirurgici, gli integratori alimentari e i prodotti di cartoleria e cancelleria, con uno strumento in più, in grado di far conoscere fra loro gli attori della filiera, creando sempre maggiori opportunità di sviluppo per le donazioni, in virtù anche della presenza di esperti che mettono a disposizione le proprie esperienze e competenze, in maniera gratuita. Stiamo parlando della piattaforma web www.iononsprecoperche.it, corredata dall’hastag #iononsprecoperché, strumento fondamentale, in grado di coinvolgere, monitorare e seguire tutto il processo.
Nello specifico, il primo emendamento approvato permette l’estensione delle donazioni agli altri prodotti indicati, che vanno ad aggiungersi alle derrate alimentari, intendendo così includere settori importanti e confermando le semplificazioni amministrative. Il secondo, invece, chiarisce i soggetti destinatari delle donazioni di merci non più vendibili, ma ancora edibili (gli alimentari) o fruibili (i medicinali e prodotti di cartoleria), includendo anche le cooperative sociali, componenti importanti di quella parte del welfare che affianca e rafforza il sistema pubblico nel contrastare l’indigenza.
Grande soddisfazione quindi per l’ampliamento del paniere dei beni donabili che rientrano nel processo della legge 166/2016, ed anche per l’estensione delle relative agevolazioni fiscali per le donazioni a favore degli enti del terzo settore che si iscriveranno nel nuovo Registro Unico Nazionale, comprese, come abbiamo visto, cooperative e imprese sociali, con l’obiettivo di favorire la cessione gratuita di beni nelle 4 fasi di alimenti, farmaci e materiale di cartoleria: produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione, con il nobile intento di ridurre gli sprechi, favorendo il recupero delle merci invendute o non utilizzate che possono trovare rinnovata utilità nel circuito sociale.
Il prossimo 7 febbraio alle ore 21, ospite del Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto, andrà in scena “Il barbiere di Siviglia”, opera buffa di Gioachino Rossini allestita e rivisitata dalla maestria di Riccardo Serenelli.
Il Maestro Serenelli, Direttore artistico di Villa InCanto, inaugura con questa opera la neo-nata collaborazione con la città sanbenedettese che patrocina l’evento, palcoscenico prolifico di occasioni culturali.
Villa InCanto si propone come esperienza originale di fruizione dell’opera lirica che trae forza dalla grandezza delle opere e dei loro autori, arricchendosi però di particolari che trasformano gli allestimenti in emozione tangibile, viva e rinnovata.
Villa InCanto è un progetto a tutto tondo che racchiude in sé tanti percorsi dedicati agli appassionati, ai curiosi e a coloro che si avvicinano all’opera lirica per la prima volta. Molteplici strade che conducono ad un’unica méta: l’amore per la musica e l’armonia, il tutto mediato dall’emozione.
Un modo viscerale di vivere l’opera, dunque, facendone un’esperienza concretamente emozionale che dal 7 febbraio anche la “riviera delle palme” potrà sperimentare grazie a “Il barbiere di Siviglia” di Rossini nell’anno delle celebrazioni per il 150° della sua morte.
Partner della serata saranno la Maison Danhèra che omaggerà gli spettatori con un cadeau profumato e Giocondi Strumenti Musicali che metterà a disposizione uno dei suoi migliori pianoforti.
Per informazioni sulla produzione di Villa InCanto: www.villaincanto.eu, info@villaincanto.eu o 349 2976471. Per acquisto o prenotazione dei biglietti contattare il Teatro Concordia (da due giorni prima dello spettacolo orari: mattino 10-12, pomeriggio 17,30-19,30 ) al numero 0735 588246 o il Circuito AMAT al numero 071 2072439.
Prezzi: € 20,00 intero € 15,00 ridotto o convenzionato
Via libera al rinvio del pagamento delle rate di ammortamento dei prestiti contratti con Cassa depositi e prestiti (Cdp) dagli Enti Locali dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2012 (Emilia Romagna, Lombardia e Veneto), del 2016 e 2017 (Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria) e 2017 (Ischia). Lo ha deliberato il Consiglio d'amministrazione di Cdp.
L'operazione consente agli Enti di rinviare, senza oneri aggiuntivi, il pagamento di rate dei prestiti concessi da Cdp, per un ammontare superiore ai 106 milioni. L'intervento prevede, in relazione agli eventi sismici di 2016 e 2017, che le rate in scadenza nel 2018 siano esigibili l'anno successivo il termine dei piani ammortamento dei prestiti. Le modalità del rinvio saranno comunicate direttamente ai singoli Enti. L'intervento si somma alle numerose misure già adottate da Cdp a beneficio delle comunità colpite da eventi calamitosi. (Ansa)
La sala della delegazione provinciale del Coni, gentilmente concessa, ha ospitato sabato 20 gennaio l’assemblea dei quadri dirigenti dell’Unione Sportiva Acli Marche, ente di promozione sportiva ed associazione di promozione sociale che nella nostra regione registra più di 12000 iscritti.
All’iniziativa, svoltasi per la prima volta e voluta fortemente dal nuovo consiglio regionale, hanno partecipato i consiglieri regionali, i rappresentanti dei comitati provinciali, i presidenti provinciali delle Acli delle province di Macerata e Pesaro/Urbino (Roberta Scoppa e Giuseppe Diamantini), il direttore regionale del Patronato Acli Fabio Corradini, ma soprattutto tanti dirigenti che quotidianamente portano avanti le attività sportive dell’U.S. Acli in tutto il territorio regionale con dati sempre più significativi, con un tesseramento in continuo aumento e con un incremento notevole delle iniziative programmate.
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato il valore sociale delle attività sportive dell’Unione Sportiva Acli Marche ed è stato dato spazio ad alcune iniziative particolari realizzate nel territorio regionale come ad esempio il fit walking a Macerata, le camminate per promuovere gli stili di vita corretti dei cittadini nelle province di Ancona, Macerata, Fermo ed Ascoli, l’attività di arti marziali in provincia di Pesaro/Urbino, le iniziative sportive all’interno della casa circondariale di Ascoli Piceno, i corsi di autodifesa personale per donne svoltisi a Fano ed Ascoli Piceno, l’intensa attività podistica e le manifestazioni più importanti come la Stramacerata e la Run & Smile di Porto San Giorgio, l’intensa attività di burraco svolta nelle province di Ancona, Ascoli e Pesaro/Urbino.
La presentazione di tali attività è stata fatta anche per permettere al presidente nazionale dell’U.S. Acli Damiano Lembo ed al vice presidente nazionale Luca Serangeli di meglio conoscere le attività del comitato marchigiano dell’ente di promozione sportiva delle Acli. Nel corso dell’assemblea dei quadri dirigenti, alla quale hanno partecipato 50 persone provenienti dall’intero territorio marchigiano, sono anche intervenuti il rappresentante della Regione Marche Fabio Sturani, il presidente regionale del Coni Fabio Luna, il coordinatore degli enti di promozione sportiva delle Marche Giorgio Sartini ed il presidente regionale della Uisp Armando Stopponi a testimoniare la validità della rete di rapporti e di alleanza che l’U.S. Acli ha saputo allestire nel corso degli anni.
Oltre 100 lavoratori del pubblico impiego saranno ad Ancona, mercoledì 24 gennaio, ore 9.30 presso il Conero Break, Via Albertini 6. I delegati del lavoro pubblico, provenienti da tutte le Marche ed in rappresentanza degli oltre 7.000 iscritti nei comparti pubblici di Sanità, Autonomie Locali ed enti centralizzati, parteciperanno alla prima iniziativa promossa dalla Fp Cisl Marche, in vista del rinnovo di metà aprile delle rappresentanze dei lavoratori in tutti i luoghi pubblici di lavoro.
Al centro dell'iniziativa, che vedrà la presenza di Alessandro Chierchia della Fp Cisl Nazionale, l'elaborazione di un documento da inviare a Regione ed Autonomie marchigiane affinché si facciano parti attive per giungere quanto prima alla definizione del contratto nazionale di Sanità ed Autonomie Locali, fermi da dieci anni, cosi come avvenuto con il contratto nazionale degli enti statali centralizzati.
Si chiederà inoltre alla Regione ed alle autonomie di velocizzare i piani di assunzione 2018/2020 per dare una risposta alle legittime istanze dei precari e contestualmente prevedere nei bilanci le risorse per la valorizzazione dei professionisti della Sanità ed Autonomie Locali.
La Fp Cisl Marche presenterà la nuova assicurazione in forma gratuita per gli iscritti, tesa a difendere e coprire tutti i lavoratori pubblici in caso di colpa grave o responsabilità patrimoniale.
“Il rinnovo di tutte le rappresentanze di aprile è per la Cisl un fondamentale momento di democrazia e partecipazione - afferma Luca Talevi, Segretario Generale Fp Cisl Marche, che aprirà i lavori della mattinata - per dare voce ai lavoratori ed impostare in tutti i luoghi di lavoro una contrattazione tesa a coniugare il miglioramento quali-quantitativo dei servizi con la valorizzazione del lavoro svolto quotidianamente dai circa 40.000 lavoratori pubblici presenti nella nostra regione”.
I candidati del Movimento 5 Stelle per le Marche sono stati definiti. Nelle liste del Movimento 5 Stelle, così come definiti dalle parlamentarie e nel rispetto di quanto definito dalla legge elettorale, ci sono 8 donne e altrettanti uomini.
Questo l'elenco completo dei candidati nella lista proporzionale: Silvestri Rachele, Giuliodori Paolo, Andrenacci Elena, Matalucci Ercole, Cecconi Andrea, Terzoni Patrizia, Rossini Roberto, Parisse Martina.
Tra i candidati supplenti invece troviamo: Capone Frediana, Fioschini Marco, Matellicani Cristina, Arioli Ruelli Riccardo, Durante Henry Domenico, Brunelli Vanessa, Spallacci Luca, Mastrogiacomi Francesca.
LA RICETTA DELLA CROSTATINA ALLE MELE
Ingredienti:
250 gr di farina 002 uova 120 gr di zucchero50 ml di olio di semi1 bustina di lievito per dolci1 bustina di vanillinaSucco di mezzo limone 2 mele
Preparazione:
Sbattete le uova con lo zucchero e aggiungete la farina setacciata con il lievito, l'olio di semi e la vanillina. Impastate e poi aggiungete il succo di limone e rimpastate il tutto. Una volta pronto sbucciate le mele e fatele a fettine. Prendete una tortiera già imburrata ed infarinata con cerniera e versateci l'impasto. Sopra mettete le fettine di mele e spolverate con dello zucchero a velo. Infornate la crostatina di mele a forno già caldo a 180 gradi per 40 minuti circa.
Buon appetito!
Gli uomini amano le api e ne sfruttano da tempo immemore la capacità di trasformare minuscole gocce di nettare in generose provviste di miele. Eppure sono gli uomini a rendere l'ambiente sempre più ostile alla sopravvivenza delle api.
L'apicoltura è una attività che richiede oggi conoscenze tecniche, curiosità e formazione continua, nonchè un piccolo impegno economico per cominciare.
il corso di apicoltura di primo livello organizzato dall'Associazione apicoltori del Piceno è una buona guida sia per l'apicoltore ancora poco esperto, sia per chi debba decidere se intraprendere o meno questa attività.
Tratterà ovviamente della biologia ed etologia dell'alveare, ma anche di come progettare uno spazio botanico idoneo alle api; delle normative settoriali, veterinarie e commerciali, delle pratiche tecniche dell'apicoltura e delle specificità dellapicoltura biologica; e del capitolo spesso insidioso anche per gli esperti del controllo della salute degli insetti.
il contributo per la partecipazione è di 30 euro; il corso si concentra nel primo, nel terzo e quarto fine settimana di febbraio; prevede una lezione pratica all'aperto in primavera. Le lezioni si svolgeranno presso la sala Joyce Lussu di Marina di Altidona (FM). Le iscrizioni sono aperte sino al 25 gennaio prossimo.
Per contatti e informazioni: apicoltoridelpiceno@libero.it 333 4897226 (Valentina), il 328 7674810 (Franca) o il 348 0338165 (Daniele);
https://it-it.facebook.com/ApicoltoriDelPiceno/
Emanuele Tondi insiste sulla questione delle casette, da lui stesso rilanciata con formale richiesta al commissario De Micheli di cambiare la cosiddetta norma "Salva Peppina". Il presidente della Regione Luca Ceriscioli, nel corso di un incontro tenutosi a Belforte e organizzato dal Partito Democratico (vedi il video in calce), aveva dato la propria versione. Che però non ha convinto Tondi.
"Caro presidente, non è così e le dico il perché.
1. Anche i containers e le SAE forniti dalla Protezione Civile" afferma Tondi "non rispettano pienamente i criteri di abitabilità (igenico sanitari) a cui fa riferimento il DM 5/07/75; 2. Le strutture mobili e le casette di cui stiamo parlando non sono state costruite con chiodi e martello dai terremotati, sono state acquistate da ditte con certificato di origine e specifiche tecniche;3. Tali strutture, che a suo dire non rispettano i criteri "di sicurezza", sarebbero a norma (e quindi sicure???) se posizionate in "strutture ricettive all'aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti, previamente autorizzate" (Art. 3, comma 1, lettera e.5) del DPR 380/2001);4. Strutture simili vengono usualmente utilizzate per il soggiorno degli operai impiegati nei grossi cantieri tipo la Quadrilatero e l'Alta velocità;5. Nè Lei, nè il sottoscritto, si devono preoccupare di chi si prenderà la responsabilità di garantirne la sicurezza. Lo faranno i tecnici (ingegneri, architetti, geometri) asseverandone o meno l'idoneità statica.
Presidente, concorderà che i problemi della sicurezza abitativa in questo Paese sono ben altri. Quelli di migliaia di edifici privati e pubblici, come le scuole, che possono crollare da un momento all'altro se si verifica un sisma di una certa intensità. Oppure delle centinaia di aree abitate e/o industriali che possono essere alluvionate in caso di forti piogge. Senza parlare del Vesuvio e dei Campi Flegrei.
Per favore" conclude Tondi "non continuiamo a "chiarire" il problema, perché lo conosciamo bene. Cerchiamo piuttosto di risolverlo, con un po' di buon senso".
N.B. Il video riproduce parte dell'Intervento del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli all'incontro organizzato dal PD della Provincia di MC il 19 Gennaio 2018 a Belforte del Chienti.
LA RICETTA DELLO SFIZIOSO PLUMCAKE SALATO
Ingredienti:
300 gr di farina 00
3 uova
50 ml di olio di semi
1 bustina di lievito per salati
1 peperone
1 pomodoro
1 cipolla dorata
150 gr di Parmigiano grattugiato
50 gr di Pecorino grattuguato
Sale e pepe q.b.
Stampo per plumcake da 28 cm
Preparazione:
In una terrina rompete le uova pian piano, aggiungete la farina con il lievito ed iniziate a mescolare con una frusta. A filo unite il latte, l'acqua, l'olio di semi e mescolate ancora. Salate e pepate. Unite il parmigiano e il pecorino. Una volta pronto l'impasto lasciatelo un attimo riposare. Nel frattempo lavate le verdure e tagliatele a pezzettini. Andatele a mischiare nell'impasto pronto. Imburrate e infarinate lo stampo e versate il composto. Infornate a 200° per 45 minuti. Una volta pronto toglietelo dal forno e fatelo intiepidire. Tagliatelo a fettine e rimettete in forno su una teglia a 170° per 10 minuti per renderle più croccanti.
Buon appetito!
Dall'Area Vasta 3, identificata nella persona del direttore Alessandro Maccioni, riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa in merito alla cessazione del rapporto con l'Acom.
Nei giorni scorsi la società ACOM ha pesantemente attaccato l’ASUR 3, accusandola di aver annullato aggiudicazione e contratto relativi ad una fornitura di farmaco, che vedeva, per l’appunto ACOM quale società aggiudicatrice. E’ vero.
L’ASUR 3, dopo aver espletato la gara per la fornitura del radiofarmaco, ha deciso di dichiarare la decadenza di ACOM dall’aggiudicazione del contratto non appena il sottoscritto è venuto a conoscenza,sulla base delle informazioni richieste come per legge, che tale società non era in possesso dell’apposita autorizzazione per un specifico trattamento richiesto alle società concorrenti.
L’assenza di tale autorizzazione è stata attestata dall’ Agenzia Italiana del Farmaco, Ente proposto a tale tipo di certificazione. Poiché l’ASUR3 agisce nell’esclusivo interesse dei cittadini, della loro salute, nel mese scorso abbiamo immediatamente annullato tutti gli atti conseguenti all’aggiudicazione. Non abbiamo, dunque, nulla da temere in merito al ricorso presentato da ACOM per l’esclusione dal contratto.
Sempre nello scorso mese di dicembre abbiamo inviato gli atti relativi alla gara all’Autorità Giudiziaria proprio perché valuti se le dichiarazioni rese da ACOM in sede di gara – con le quali attestava di essere in possesso dell’autorizzazione in realtà mancante – abbiano rilevanza penale. Siamo dunque lieti che anche ACOM si sia rivolta alla Procura: sarà più facile, per la società, fornire lenecessarie spiegazioni. Pertanto, la disinvolta affermazione recepita acriticamente dal giornalista secondo cui l’ASUR 3 avrebbe sperperato un milione di euro, negli anni scorsi, per l’acquisto del radiofarmaco, altro non è se non un patetico tentativo di ritorsione di ACOM per la legittima esclusione dal contratto.
Peraltro, il sottoscritto, nello scorso mese di dicembre, ha già presentato querela nei confronti di chi, su alcune testate locali, ha messo in giro questa bufala. Si tratta, dunque, di una offesa tardiva e di una “non notizia”. Non per questo, tuttavia, meno meritevole di essere perseguita nelle opportune sedi giudiziarie.
<< Per Forza Italia la famiglia è una priorità a partire dalle politiche che debbono essere attuate nei Comuni con l’applicazione dei contenuti del “Fattore famiglia” elaborato dal Forum nazionale delle associazioni familiari.
Noi, come già anticipato nel corso dell’iniziativa “Più forte la famiglia, più forte l’Italia”, tenutasi ad Ascoli nel dicembre scorso, metteremo in campo una politica di welfare in grado di assistere concretamente le famiglie italiane, a partire dal reddito di dignità. Bene ha fatto oggi il presidente del Forum delle famiglie Gigi De Palo a chiedere un impegno alla politica. Particolarmente preoccupante- continua Fiori- è il dato relativo al calo della maternità causato dalla crisi: ogni donna fatica a mettere al mondo più di un figlio e lo fa con enormi sacrifici nel campo nel lavoro, penalizzando spesso la propria carriera.
I tagli degli ultimi cinque anni sono stati nefasti e hanno contribuito a smontare il sistema dell’assistenza con le famiglie sempre più costrette a spendere di tasca propria per servizi che dovrebbero essere garantiti dal pubblico>>. Sono le parole di Marcello Fiori, responsabile nazionale Enti Locali di Forza Italia.
Via libera dalla IV commissione consiliare “Salute” alla proposta di regolamento della Giunta regionale che definisce le tipologie di strutture e di servizi sanitari, socio-sanitari e sociali pubblici e privati soggetti ad autorizzazione alla realizzazione e all'esercizio in attuazione della normativa regionale n.21/96.
Si tratta, in particolare, delle strutture che forniscono prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo o diurno per acuti e di quelle ospedaliere ed extraospedaliere che erogano prestazioni in regime ambulatoriale; delle strutture sanitarie extraospedaliere intensive ed estensive, socio-sanitarie di lungo assistenza e quelle sociali di tutela e accoglienza che forniscono prestazioni in regime residenziale e semi residenziale a favore delle categorie di previste dalla normativa statale e regionale; degli stabilimenti termali e degli studi odontoiatrici, medici o di altre professioni sanitarie, se attrezzati per fornire prestazioni di chirurgia ambulatoriale ovvero procedure diagnostiche e terapeutiche invasive, di particolare complessità organizzativa e tecnologica, o che comportino un rischio per la sicurezza del paziente, nonché delle strutture esclusivamente dedicate ad attività diagnostiche o dove si esegue attività di diagnosi dei disturbi specifici dell'apprendimento.
Gli inquirenti cercano il dna degli indagati sui vestiti e sul cadavere di Renata Rapposelli, la pittrice chietina residente da tempo ad Ancona, scomparsa il 9 ottobre scorso a Giulianova (Teramo) dopo aver fatto visita al marito Giuseppe Santoleri e al figlio Simone (sospettati dell'omicidio), per poi essere ritrovata morta sul greto del fiume Chienti a Tolentino (Macerata). Il pm di Ancona Andrea Laurino ha disposto un ulteriore accertamento medico legale che verrà eseguito il 25 gennaio all'obitorio dell'ospedale di Macerata anche per capire le cause della morte. La procura ha avvisato i due indagati che potranno parteciparvi mediante propri consulenti. Nell'ambito dell'inchiesta, sono state disposte varie perizie tra cui potrebbero essere decisive quella sui dispositivi elettronici in uso ai Santoleri (12 telefonini, un pc e una pen-drive) comprendente verifiche sulle ricerche web effettuate, quella tossicologiche e la comparazioni tra reperti di terra.
(fonte Ansa)