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Politiche: Comi, Giannini e Manzi le proposte del Pd di Macerata

Politiche: Comi, Giannini e Manzi le proposte del Pd di Macerata

Si chiudono i giochi per le candidature alle prossime elezioni politiche. E dalla relazione del segretario provinciale di Macerata del Partito Democratico Francesco Vitali emergono tre nomi: Francesco Comi, Irene Manzi e Sara Giannini. La relazione di Vitali è stata votata a larga maggioranza dalla direzione provinciale del Pd di Macerata con 17 voti favorevoli, 8 contrario, 1 astenuta (sara Giannini).

Vitali propone le candidature di Piergiorgio Carrescia per il collegio del Senato di Macerata - Ancona, di Irene Manzi per il collegio della Camera Macerata - Osimo, di Sara Giannini per il collegio senatoriale di Civitanova - Ascoli, Paolo Petrini per il collegio della Camera di Civitanova - Fermo, Francesco Comi per il proporzionale Marche Macerata- Fermo -Ascoli Piceno. Duro l'attacco del segretario provinciale a Matteo Ricci "reo" di parlare a nome del PD marchigiano incurante del lavoro degli organismi dirigenti.

"E' importante esserci tutti. Ho chiesto espressamente anche a Irene, Sara, Mario, Francesco di essere presenti" ha detto nella sua relazione Vitali "anche se si parla di loro. Siamo qui per discutere di politica, di elezioni e del futuro delle marche e non semplicemente di vicende personali.

 

Il nostro partito in questi giorni deve selezionare le candidature e prepararsi alla sfida. È del tutto evidente che non è facile formulare una proposta.

Avremmo auspicato le primarie o un’ampia consultazione degli iscritti. Ma il metodo optato le ha escluse.

Abbiamo atteso per settimane  di conoscere un metodo di selezione alternativo delle candidature e questo ci ha fatto perdere tempo e prodotto qualche rinvio. Me ne scuso con tutti voi. Poi, come sempre, stiamo seguendo le indicazioni degli organi superiori ed oggi dovremo fare la nostra proposta affidandoci all’organo più rappresentativo del gruppo dirigente provinciale.

La proposta che formuleremo si scontra però con alcuni limiti oggetti che non possiamo trascurare: un sistema elettorale uninominale e plurinominale che coinvolge un territorio molto ampio e quindi più province e quindi esclude la nostra autosufficienza come territorio; un sistema coalizionale che coinvolge più forze politiche e quindi  esclude la nostra autosufficienza come partito; Il principio dell’alternanza di genere che presuppone candidate e candidati nei collegi e quindi responsabilizza la nostra autonomia nella formulazione delle proposte.

I collegi uninominali della provincia di Macerata sono ben 2 alla Camera e 2 al Senato. Siamo in sostanza la provincia più penalizzata della Regione, l’unica frammentata, l’unica a non avere un collegio interamente suo e minoritaria in 3 collegi su 4 dove altre federazioni si sono già pronunciate e sono prevalenti.

Nei giorni scorsi seguendo le indicazioni del gruppo dirigente nazionale, che ha approvato apposito regolamento, e quelle del gruppo dirigente regionale, coordinato per l’occasione da Marco Marchetti, ho dapprima informalmente ascoltato il parere di molti rappresentanti del nostro territorio e poi quello dei segretari delle federazioni di Ascoli, Ancona, Fermo che con noi condividono i collegi.

La Federazione di Fermo ha espresso gradimento per l’on Petrini per il collegio della camera n. 5 Civitanova- Fermo dove è maggioritaria e dove in alternativa noi avremmo potuto spendere anche una nostra proposta.

La Federazione di Ancona ha indicato on. Piergiorgio Carrescia nel collegio senatoriale n. 2 di Ancona dove pure, sia pure di poco, è maggioritaria. Anche qui noi abbiamo nostre proposte legittime e credibili.

Le Federazione di Ascoli e Fermo, ampiamente maggioritarie nel collegio senatoriale n.3, hanno espresso una disponibilità a sostenere una candidatura Maceratese, rinunciando ad una loro proposta, nel segno però della discontinuità rispetto al passato.

Nel territorio Maceratese sono emerse alcune proposte che ho raccolto. Oggi occorre fare una proposta in attesa di confrontarci nella direzione regionale di domani su quanto sia meglio per vincere e per la nostra amata regione.

Per informazione devo dirvi che in questi giorni siamo stati tutti, malgrado le incertezze, impegnati a lavorare seguendo le indicazioni sommarie che ci arrivavano e in attesa di confrontarci nella direzione provinciale i oggi, quella regionale di domani su quanto sai meglio fare insieme perla nostra amata regione.

 

Era mia intenzione portare oggi una rosa ampia di nomi, confidando nella capacità reciproca di ascoltarci e confrontarsi con il gruppo dirigente nazionale e regionale".

Poi Vitalia attacca duramente Ricci: "Oggi aprendo il giornale ho letto una intervista che mi ha lasciato senza parole. Ricci a nome dei democratici Marchigiani sostiene proposte ambiziose per il collegio uninominale di Pesaro e quello proporzionale del sud per aiutare il territorio.

Ora mi domando:

1) in quale sede, in quali organismi, sono state discusse e decise le cose di cui parla Ricci per conto dei Democratici Marchigiani? Non ha forse deliberato il partito provinciale di Pesaro di ricandidare prioritariamente i due parlamentari uscenti Morani e Fabbri? Non stiamo forse discutendo faticosamente ed insieme cosa è meglio fare con altri segretari provinciali?  Non è forse vero che domani è convocata la direzione regionale per parlare?  Non è forse vero che il segretario nazionale consulterà il segretario regionale o suo delegato? Non mi risulta che Ricci si sia confrontato con alcuno dei gruppi dirigenti marchigiani. Nessuno certamente ci ha coinvolto.

Noi vogliamo essere ascoltati per dire dove è più opportuna una candidatura esterna e respingere i tentativi di strumentalizzarli per fini politici interni tesi solo ad agevolare gli amici e penalizzare chi non lo è. 

Ripeto, oggi in direzione avrei auspicato, desiderato, proporre rose ampie ed unitarie confidando nello spirito di squadra e in un metodo leale e trasparente di confronto. Ma i tavoli segreti che qualcuno allestisce per trattare autonomamente candidature ci impongono di scegliere in modo chiaro e netto le Nostre proposte nominative assumendoci fino in fondo le nostre responsabilità.

Pertanto devo dirvi che quelli di Irene Manzi e Sara Giannini sono risultati, anche nel confronto con le altre federazioni, ampiamente maggioritari per le candidature di collegio. 

Inutile negare che la regione Marche vive il dramma del terremoto e che questo inciderà simbolicamente anche sulle dinamiche elettorali. Non possiamo permetterci di trascurare la rappresentanza politica del territorio più fragile e ferito della regione.

Per queste ragioni, In moltissimi, e da più parti, mi hanno segnalato la necessità di rivendicare una candidatura autorevole che rappresenti simbolicamente questo territorio e questo dramma e mi hanno suggerito la proposta del segretario regionale Francesco Comi.

Questo è il quadro della nostra federazione e che in parte fotografa le dinamiche democratiche recenti del nostro partito.

Per questo a voi sottopongo questa relazione che dovrà essere il nostro contributo al partito regionale e nazionale per poter fare le proprie scelte e che tiene conto per i 4 collegi uninominali di 4 nomi, di cui due donne e due uomini,  due della nostra federazione e due di altre federazioni, rappresentativi anche del pluralismo interno al partito".

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