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Emmanuel ucciso da un solo pugno al viso

Emmanuel ucciso da un solo pugno al viso

Un solo pugno tra la mandibola e il labbro inferiore, forte ma non fortissimo tanto da lasciare la dentatura intatta, una pesante rima di frattura al cranio. Sono gli elementi emersi dall'autopsia Emmanuel Chibi Namdi, il nigeriano morto dopo essere stato colpito da Amedeo Mancini. L' esame autoptico, in cui sono stati prelevati tessuti a quanto appreso, ha rilevato che il corpo dell'uomo è quasi totalmente integro a parte un'abrasione al polso,un ematoma a un polpaccio, segni di unghiate.Un quadro compatibile con un ventagli di reati dalla legittima difesa all'omicidio preterintenzionaleSi è svolta presso l'obitorio dell'ospedale di Fermo l'autopsia sul corpo di Emmanuel Chidi Namdi, il profugo nigeriano pestato a morte a Fermo mentre difendeva la compagna da insulti razzisti. L'esame è stato condotto dal medico legale Alessia Romanelli e vi ha assistito il perito di parte Elena Mazzeo, nominata dal difensore di Amedeo Mancini, arrestato per omicidio preterintenzionale aggravato. Anche la parte offesa (la compagna di Emmanuel e la fondazione Caritas in veritate che si costituirà parte civile) hanno nominato un loro consulente. Ad abbreviare i tempi del lavoro del medico legale, c'è anche la consultazione degli scan di una tac total body, a cui Emmanuel era stato sottoposto dopo il ricovero in ospedale mentre era in coma.L'omicida "ha un grosso ematoma sul costato che gli provoca forti dolori e un'altra ferita ad un braccio che potrebbe essere un morso o una sprangata, oltre a varie lesioni più lievi in altre parti del corpo". Lo ha detto ai giornalisti l'avvocato Francesco De Minicis.Emmanuel con una maglietta viola seduto sul marciapiede e sorretto da alcuni amici, davanti la moglie Chinyery con un vestito bianco e nero e in primo piano il suo aggressore, Amedeo Mancini, con una canotta rosso scuro con una mano poggiata al braccio sinistro. Una foto, tratta dal fascicolo difensivo del 39/enne fermano sottoposto a fermo per omicidio preterintenzionale aggravato da motivi razziali, documenta i drammatici momenti subito dopo la colluttazione tra i due, che ha portato il giovane migrante nigeriano prima in coma all'ospedale, e poi alla morte. L'immagine della canotta non è chiara ma, secondo alcuni testimoni, riporta il simbolo di una band di estrema destra. "Ma il mio assistito - dice l'avvocato Francesco De Minicis - ha sempre sostenuto di non avere simpatie di destra e di non sapere che quella band avesse quella collocazione politica". (Ansa)

08/07/2016 21:42
Via libera allo svincolo di Muccia sulla Valdichienti

Via libera allo svincolo di Muccia sulla Valdichienti

Lo svincolo di Muccia si farà e non ci sarà alcun rinvio per l'inaugurazione della superstrada. Le rassicurazioni, tanto attese da tutti i comuni dell’entroterra maceratese, sono giunte al termine dell’incontro di quest’oggi – svoltosi proprio nell'area dello svincolo di Muccia - fra il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari, il nuovo sindaco di Muccia Mario Baroni e la sua Giunta, l'Amministratore unico di Quadrilatero Spa Guido Perosino, accompagnato dai tecnici della società, il presidente dell'Unione Montana, nonché sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, i sindaci dei territori interessati: Sandro Luciani di Pievebovigliana, Giuliano Pazzaglini di Visso, Pietro Cecoli di Monte Cavallo e il vicesindaco di Ussita Massimo Valentini. Una vera e propria task force – alla quale era stata data adesione anche dagli altri primi cittadini dei comuni della zona che, però, sono stati impossibilitati a partecipare a causa del concomitante impegno con l'assemblea dell'A.T.O. 3 - messa in piedi dallo stesso Pettinari nel momento in cui si era iniziato a parlare di una modifica, sia pure parziale, rispetto al tracciato della Superstrada 77 Valdichienti. Il primo cittadino di Muccia, considerata l'importanza strategica dello svincolo in questione, ha confermato l'adesione al progetto originario proposto dalla Quadrilatero, ottenendo l'assicurazione che la soluzione adottata sarà provvisoria e che in seguito sarà realizzata l'opera definitiva di raccordo con la Pedemontana. “La richiesta di parziale modifica del tracciato avrebbe creato seri problemi per il completamento dello svincolo di Muccia”, ha affermato il presidente della provincia di Macerata Pettinari. “Si tratta di uno svincolo provvisorio, ma che è indispensabile per il territorio montano che da decenni aspetta questa infrastruttura. La sua mancata realizzazione sarebbe stata una mortificazione inaccettabile per un territorio svantaggiato che vuole cogliere le opportunità offerte da questa strada. Sono, quindi, soddisfatto del fatto che Quadrilatero abbia subito aderito alla mia richiesta di incontro. Insieme al dott. Perosino, al sindaco di Muccia Baroni e agli altri primi cittadini interessati, abbiamo rinnovato l'impegno soprattutto nei capisaldi che avevamo deciso nel mese di maggio, con l'assicurazione che lo svincolo sarà perfettamente agibile all'apertura della strada”.

08/07/2016 17:13
In corso a Fermo l'autopsia sul corpo di Emmanuel Chidi Namdi

In corso a Fermo l'autopsia sul corpo di Emmanuel Chidi Namdi

E' cominciata presso l'obitorio dell'ospedale di Fermo l'autopsia sul corpo di Emmanuel Chidi Namdi, il profugo nigeriano pestato a morte a Fermo mentre difendeva la compagna da insulti razzisti. L'esame è condotto dal medico legale Alessia Romanelli e vi assiste il perito di parte Elena Mazzeo, nominata dal difensore di Amedeo Mancini, arrestato per omicidio preterintenzionale aggravato. Anche la parte offesa (la compagna di Emmanuel e la fondazione Caritas in veritate che si costituirà parte civile) hanno nominato un loro consulente. Ad abbreviare i tempi del lavoro del medico legale, c'è anche la consultazione degli scan di una tac total body, a cui Emmanuel era stato sottoposto dopo il ricovero in ospedale mentre era in coma.L'omicida "ha un grosso ematoma sul costato che gli provoca forti dolori e un'altra ferita ad un braccio che potrebbe essere un morso o una sprangata, oltre a varie lesioni più lievi in altre parti del corpo". Lo ha detto ai giornalisti l'avvocato Francesco De Minicis.Amedeo Mancini, il 39enne di Fermo, sottoposto a fermo per omicidio preterintenzionale aggravato da finalità razzista per la morte di Emmanuel Chidi Namdi, ha detto di "non appartenere a nessun movimento politico, di non disprezzare altre razze e di non aver avuto la volontà di uccidere" durante l'interrogatorio "analitico" a cui è stato sottoposto da parte dei sostituti procuratori Mirko Monti e Francesca Perlini. Secondo il suo legale, Mancini è "molto dispiaciuto" e "si è pentito delle parole dette alla moglie di Emmanuel ("scimmia africana" ndr), quando pensava che i due coniugi stessero armeggiando vicino ad un'auto". Tre - nella ricostruzione del difensore - le fasi dell'episodio: la prima di insulti, la seconda di aggressione e la terza finale della reazione del suo assistito. Fatti che dovrebbero emergere nell'esame autoptico fissato domani alle 12 e 30."Chiedo che venga fatta giustizia, giustizia nel modo migliore per mio marito". E' l'accorata richiesta di Chinyery Emmanuel, la vedova di Emmanuel Chidi Namdi. Prostrata dal dolore e dallo choc e sotto sedativi, accetta di incontrare, anzi vuole parlare con i giornalisti, per raccontare la sua versione dei fatti e per invocare che sia fatta giustizia.ll presidente della Repubblica, Sergio Mattarella,  addolorato dal gravissimo episodio di intolleranza razziale che è costato la vita al rifugiato nigeriano Chidi Nnamdi, ha chiesto al prefetto di Fermo di esprimere alla vedova, signora Chinyery, la sua piena solidarietà e di prestarle ogni necessaria forma di assistenza.E' stato fermato con l'accusa di omicidio preterintenzionale,  con l'aggravante della finalità razziale, Amedeo Mancini, l'ultrà della Fermana indagato per l'uccisione di Emmanuel Chidi Namdi, il richiedente asilo nigeriano pestato a morte il 5 luglio a Fermo, mentre difendeva la compagna dagli insulti razzisti di Mancini.L'ultrà aveva aggredito, prima verbalmente parlando di "scimmie africane", poi strattonandola, la compagna di Emmanuel, di 24 anni, nel centro di Fermo. Chinyery ''sta male, è sconvolta, completamente sotto choc e inconsolabile per la perdita di Emmanuel'', riferisce chi assiste la giovane nigeriana. La donna è stata trasferita dal seminario vescovile di Fermo, dove era ospite con lui, in un'altra struttura di accoglienza. ''E' seguita dai medici, e da alcune suore. Cerchiamo di farle coraggio, ma in Italia ormai è completamente sola, non ha parenti, nessuno''. A trovarla sono andati alcuni amici conosciuti nel seminario di Fermo."La commissione competente ha concesso alla compagna del migrante ucciso a Fermo lo status di rifugiata", ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo il comitato per l'ordine e la sicurezza in Prefettura. Alfano ha ricordato che la donna aveva sostenuto l'esame per il riconoscimento dello status lo scorso maggio.Amedeo Mancini si chiara "distrutto dal dolore. Non voleva uccidere, e esprime la sua vicinanza a chi piange Emmanuel'', dice all'ANSA l'avv. Francesco De Minicis, difensore dell'uomo fermato.La ricostruzione: Emmanuel avrebbe reagito impadronendosi di un paletto staccabile della segnaletica stradale con cui avrebbe colpito il tifoso, un 35enne italiano già noto alle forze di polizia e sottoposto a Daspo, facendolo cadere a terra. Rialzatosi, quest'ultimo lo avrebbe raggiunto con un pugno al viso, facendolo stramazzare: nella caduta Emmanuel ha battuto la testa e sarebbe poi stato colpito ancora.Emmanuel e la sua compagna erano stati accolti dalla Fondazione Caritas in veritate, guidata da don Vinicio, lo scorso novembre. Erano in fuga dalla Nigeria, dove avevano perso tutti i loro familiari in uno degli attacchi alle chiese cristiane da parte di Boko Haram e per arrivare in Italia avevano superato altre violenze in Libia. Una traversata che era costata la vita al bimbo che lei portava in grembo, ma che li aveva portati a sperare di un futuro migliore.A gennaio don Vinicio li aveva uniti informalmente, per mancanza di documenti, in matrimonio nella chiesa di San Marco alle Paludi. Ed è stato proprio don Albanesi a chiamare in causa, per l'aggressione, "lo stesso giro delle bombe davanti alle chiese", o quanto meno lo stesso clima culturale: "credono - ha detto il sacerdote - di appartenere alla razza ariana". Don Vinicio ha cointestato anche la ricostruzione dei fatti, sulla scorta del racconto della moglie di Emmanuel, che ha riportato escoriazioni guaribili in 5 giorni, e annunciato che si costituirà parte civile, in quanto presidente della Fondazione Caritas in veritate, che ha accolto 124 profughi, di cui 19 nigeriani. Un episodio che non ha precedenti nella città, dove gli stranieri sono numerosi e ben integrati e dove i richiedenti asilo vengono chiamati a raccontare le loro storie nelle scuole e nei raduni scout. (Ansa)

08/07/2016 16:13
Morte di Emmanuel, ematomi e lesioni sul corpo di Mancini

Morte di Emmanuel, ematomi e lesioni sul corpo di Mancini

Amedeo Mancini, il 39enne fermato per l'omicidio preterintenzionale con l'aggravante razzista di Emmanuel Chibi Namdi, "ha un grosso ematoma sul costato che gli provoca forti dolori e un'altra ferita ad un braccio che potrebbe essere un morso o una sprangata, oltre a varie lesioni più lievi in altre parti del corpo". Lo ha detto ai giornalisti l'avvocato Francesco De Minicis, arrivato all'obitorio di Fermo per l'autopsia sulla salma del nigeriano. Le lesioni sul corpo di Mancini sono state oggetto di un accertamento irripetibile condotto nell'infermeria del carcere di Marino del Tronto dal medico legale Alessia Romanelli, che conduce l'autopsia sul corpo di Emmanuel. De Minicis ha detto di aver trovato il suo assistito "molto provato" anche perchè "a causa del dolore al costato non ha chiuso occhio tutta la notte". A Marino del Tronto l'omicida non è in isolamento e condivide la cella con altri detenuti. (Ansa)

08/07/2016 16:05
L'ultimo gesto d'amore di Sara: otto persone vivono grazie ai suoi organi

L'ultimo gesto d'amore di Sara: otto persone vivono grazie ai suoi organi

Il giorno dopo il funerale di Sara Menichelli la città di Fabriano stenta ancora a riprendersi. Si evidenzia, da più parti, l’estrema generosità della famiglia della 22enne - deceduta sabato scorso in un terribile incidente stradale avvenuto lungo la A14 – nel dare un senso ad una tragedia immane ed irrazionale dando il consenso all’espianto multi-organi, grazie al quale otto persone, tutte di fuori Regione, ne hanno beneficiato.Un gesto che non può essere sottaciuto, come è stato evidenziato dai tanti presenti alla veglia funebre che si è tenuta mercoledì scorso nella chiesa dei giovani di Fabriano, San Filippo. Ed evidenziato, inoltre, durante il funerale di ieri che, il vescovo della Diocesi Fabriano-Matelica, mons. Stefano Russo, ha officiato nel duomo cittadino di San Venanzio.Una cerimonia composta, con un sentimento di dolore tangibile, ma anche ricca di speranza nella Risurrezione. “Sara veglierà sulla sua famiglia e su tutti coloro che le hanno voluto bene”, uno dei passaggi dell’omelia di mons. Stefano Russo. “Abbiamo tutti acquistato un angelo splendente che non ci lascerà mai soli”, il ricordo commosso di alcuni amici della 22enne. “Il tuo sorriso non lo scorderemo mai”, il centro della lettera che la nonna di Sara le ha indirizzato. Parole di conforto per i genitori, Giancarlo e Rita, e per i due fratelli più piccoli della 22enne. Una cerimonia funebre animata dalla corale parrocchiale che ha eseguito canti dedicati alla risurrezione. “Questo è il nostro modo – hanno voluto sottolineare – per salutare Sara e stare vicino ai suoi familiari”.Prima che le esequie si concludessero, alcuni amici della 22enne hanno voluto ricordarla. “Non ti dimenticheremo mai – hanno confidato con commozione – veglia su di noi, con il tuo contagioso sorriso, che abbiamo bisogno di te”. Un lungo applauso ha, quindi, salutato l’uscita del feretro che è stato sepolto all’interno del cimitero di Santa Maria.

08/07/2016 15:03
Protocollo d'intesa fra Regione e medici di base

Protocollo d'intesa fra Regione e medici di base

Una prima sperimentazione per l'assistenza e la gestione delle cure intermedie nel sistema delle residenzialità da parte dei medici di medicina generale all'interno dei 13 ospedali di comunità delle Marche. La prevede un protocollo d'intesa firmato da Regione e sigle sindacali regionali dei medici, Fimmg, Smi, Intesa sindacale, Snami, che stabilisce la modalità di presenza dei medici di assistenza primaria, su base volontaria, 4 ore al giorno, di cui 2 la mattina, e 8 ore di disponibilità telefonica nelle strutture di Cagli, Sassocorvaro, Fossombrone, Sassoferrato, Chiaravalle, Loreto, Recanati, Montegiorgio, Matelica, Treia, Tolentino, Cingoli, Sant'Elpidio a Mare. L'intesa conferma la continuità assistenziale medica per i festivi, prefestivi e notte. Nella prima fase, l'accordo interessa 10 posti letto per ogni struttura, per un totale di 130 posti su base regionale. L'investimento da parte della Regione è di circa un milione di euro. L'accordo è il primo del genere in Italia, ha ricordato Ceriscioli. (Ansa)

08/07/2016 14:59
"Nessun movente razziale, mi sono solo difeso". E una testimone conferma la versione di Mancini

"Nessun movente razziale, mi sono solo difeso". E una testimone conferma la versione di Mancini

''Amedeo Mancini è distrutto dal dolore. Non voleva uccidere, e esprime la sua vicinanza a chi piange Emmanuel''. Lo dice all'Ansa l'avv. Francesco De Minicis, difensore dell'uomo fermato per l'omicidio del richiedente asilo. ''Il mio assistito - continua - non si aspettava che il pugno sferrato al migrante avesse questo effetto, e colloca l'episodio in un contesto difensivo''. Secondo le previsioni De Minicis, l'autopsia sulla vittima ''avrà un ruolo non secondario'' a sostegno di questa tesi. Amedeo Mancini si dichiara addoloratissimo, respinge il movente razziale e parla di un equivoco degenerato nella rissa mortale: l’ultrà avrebbe avuto l’impressione che Emmanuel e la moglie stessero guardando all'interno delle auto parcheggiate nella via per cercare di rubarne una. Per evitare il furto sarebbe intervenuto insultando il nigeriano, che a quel punto avrebbe reagito. Lui si sarebbe semplicemente difeso. E avrebbe causato la morte del nigeriano soltanto con un pugno.Questa versione sarebbe confermata dalla testimonianza di Pisana Bacchetti, una signora di Fermo che ha assistito a quanto successo in via Veneto. Nella testimonianza raccolta da Fabio Castori per Il Resto del Carlino, la signora Bacchetti dichiara "Purtroppo ho assistito alla scena ed ho visto che il giovane fermano, prima di sferrare il pugno, è stato letteralmente assalito dalla vittima e da sua moglie. Lo hanno picchiato per quattro o cinque minuti e lo hanno colpito anche con il palo di un segnale stradale.Ero presente -aggiunge la donna che ha raccontato quanto accaduto anche agli inquirenti- e voglio precisare che quel povero ragazzo nigeriano, prima di cadere a terra per un pugno subito, si è reso protagonista di un vero e proprio pestaggio del 39enne fermano. Per quattro o cinque minuti è stato attaccato simultaneamente dal giovane di colore e da sua moglie. Lui (Emmanuel ndr) addirittura lo ha colpito con un segnale stradale facendolo cadere a terra e poi ha continuato a picchiarlo. Quando ho visto quella scena, ho chiamato la polizia perché temevo per l’incolumità del 39enne fermano che ha reagito con un colpo, purtroppo per la vittima, ben assestato. Qualcuno ha cercato di intervenire, ma è stato preso a scarpate dalla moglie del giovane di colore. Casualmente sono giunti sul posto gli agenti della polizia municipale, perché nel frattempo, la moglie di Emmanuel aveva fatto una telefonata ed erano arrivati una quindicina di nigeriani pronti ad entrare in azione".Intanto la moglie di Emmanuel, Chinyery ''sta male, è sconvolta, completamente sotto choc e inconsolabile per la perdita di Emmanuel''. Lo dice chi assiste la giovane nigeriana che ha visto cadere il compagno sotto i colpi di un aggressore italiano, è stata trasferita dal seminario vescovile di Fermo, dove era ospite con lui, in un'altra struttura di accoglienza. ''E' seguita dai medici, e da alcune suore. Cerchiamo di farle coraggio, ma in Italia ormai è completamente sola, non ha parenti, nessuno''. A trovarla sono andati alcuni amici conosciuti nel seminario di Fermo. (Ansa)

07/07/2016 12:38
Alfano a Fermo: "Oggi si segna un confine fra valori irrinunciabili e un razzismo che disprezziamo"

Alfano a Fermo: "Oggi si segna un confine fra valori irrinunciabili e un razzismo che disprezziamo"

"Sono contento di essere insieme a don Vinicio Albanesi in questo giorno di infinita tristezza, che segna probabilmente un confine invalicabile tra chi ritiene che ci siano dei valori irrinunciabili e chi invece tra i valori inserisce un razzismo che noi disprezziamo". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, prima della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica alla Prefettura di Fermo dopo la morte del migrante nigeriano pestato da un ultrà. Il ministro ha anche voluto ringraziare don Vinicio Albanesi, presidente della comunità di Capodarco e della fondazione Caritas in veritate che accoglie i migranti, "per tutto quello che ha fatto, sta facendo e che farà". Le sue azioni "servono più di mille convegni e di mille seminari di studio"."Più che odio, vedo disagio" Lo ha detto don Vinicio Albanesi, parlando del clima che si respira a Fermo nel rapporto tra la popolazione e i migranti, a margine della riunione del Comitato dell'Ordine della sicurezza pubblica presso la prefettura di Fermo dopo la morte di Emmanuel Chidi Namdi pestato da un ultra. "Qui ci sono paesi immobili da centinaia di anni, che non hanno mai visto forestieri - ha aggiunto -, e ora la gente vede i ragazzi di razze diverse che chiedono l'elemosina, commerciano sulle spiagge, girano per la città. Il problema è anche che i migranti restano senza risposte per uno, a volte anche 2 anni. Occorre regolare le loro posizioni da un lato e tranquillizzare la gente del posto dall'altro". Don Vinicio per altro non intende abbandonare i "suoi" migranti. "Farò ogni sforzo per farli integrare e ci sono tutti i presupposti per riuscirci". "Ringrazio il ministro Alfano, è il primo ministro dell'Interno ad essere venuto a Fermo", ha concluso il sacerdote. (Ansa)

07/07/2016 09:56
Omicidio preterintenzionale: fermato l'aggressore del migrante ucciso

Omicidio preterintenzionale: fermato l'aggressore del migrante ucciso

E' stato fermato con l'accusa di omicidio preterintenzionale per Amedeo Mancini, l'ultrà della Fermana indagato per l'uccisione di Emmanuel Chidi Namdi, il richiedente asilo nigeriano pestato a morte il 5 luglio a Fermo, mentre difendeva la compagna dagli insulti razzisti di Mancini. L'uomo finora era indagato a piede libero. Nella Prefettura di Fermo sta per cominciare la riunione del Comitato per la sicurezza pubblica, con la presenza del ministro Angelino Alfano. (Ansa)"Suscita sgomento e indignazione la notizia del richiedente asilo nigeriano pestato a morte a Fermo. Un uomo che era venuto via dal suo Paese per scampare alla ferocia dei terroristi di Boko Haram ha perso la vita qui da noi, in Italia, sotto i colpi dell'odio razzista e xenofobo". Così la presidente della Camera Laura Boldrini in una nota. "Mi addolora ancor di più - aggiunge - che questo fatto orribile sia avvenuto nella mia Regione, che è sempre stata terra di solidarietà e di accoglienza. Abbraccio nel modo più affettuoso la giovane compagna dell'uomo ucciso e mi auguro che dal territorio, già investito nei mesi scorsi da episodi inquietanti come gli attentati alle chiese della zona, arrivi la risposta più netta, capace di isolare ed espellere i violenti". (Ansa)

07/07/2016 09:33
Emmanuel è morto, gli organi saranno donati

Emmanuel è morto, gli organi saranno donati

E' morto il migrante finito in coma irreversibile dopo un pestaggio da parte di un ultrà della Fermana, durante una lite a Fermo perché l'italiano aveva insultato sua moglie, dandole della "scimmia africana". Le condizioni di Emmanuel Chidi Nambdi, richiedente asilo ospitato presso il seminario vescovile di Fermo, erano apparse subito disperate. I sanitari hanno chiesto l'autorizzazione all'espianto degli organi."E' stata una provocazione gratuita e a freddo, ritengo che si tratti dello stesso giro delle bombe davanti alle chiese". Così mons. Vinicio Albanesi a proposito dell'aggressione al 36enne richiedente asilo moto dopo essere stato preso a pugni da un ultrà della locale squadra di calcio, che è stato denunciato. Il presidente della Comunità di Capodarco si riferisce agli ordigni piazzati nei mesi scorsi di fronte a edifici di culto di Fermo e annuncia che si costituirà parte civile in quanto presidente della Fondazione Caritas in veritate. Per il 36enne, che aveva reagito a degli insulti rivolti alla compagna, i sanitari hanno chiesto l'espianto degli organi.L'ultrà italiano, che era con un amico, avrebbe dato della "scimmia africana" alla donna. L'episodio è avvenuto in via Veneto, nel centro di Fermo . Le indagini della polizia sono ancora in corso.  Emmanule e la sua compagna erano fuggiti in Italia dopo avere perso i familiari in uno degli attentati di Boko Haram ad una chiesa cristiana in Nigeria. (Ansa)"Ora la rabbia cede il passo al dolore. Emmanuel non c'è più. Ha chiuso gli occhi per sempre, ucciso dalla violenza cieca di un odio discriminatorio e folle. Non ci sono parole per descrivere l'assurdità del gesto criminale consumatosi nella città di Fermo che, per mano - assassina - di un italiano ha strappato la vita di un giovane nigeriano arrivato da pochi mesi in Italia in cerca di un futuro migliore. E se invece di speranza gli è stata riservata la morte quella che, a nome mio e dell'intero Pd Marche, avanzo nei confronti di questo atto miserabile è una condanna senza attenuanti. Non è sopportabile né giustificabile, in alcuna benché minima misura, la discriminazione fatta violenza e poi morte. Non è questo il Paese, la regione e le cittadine che vogliamo. I nostri territori devono essere culla di garanzie e tutele per tutti, indipendentemente dalla propria nazionalità. E chi sbaglia, come chi, in questo caso, si è fatto strumento di odio razziale e portatore del male assoluto, deve pagare. Non può rimanere impunito. Esprimiamo tutta la nostra vicinanza e rivolgiamo le nostre condoglianze a Chimiary, compagna di Emmanuel e, anche lei, vittima di questa violenza a cui ha dovuto assistere impotente, fino a dover vedere andarsene per sempre il suo Emanuel". Così il segretario regionale del Pd Marche, Francesco Comi, interviene in merito all'episodio di violenza perpetratosi a Fermo e che ha provocato la morte di un ragazzo nigeriano di trentasei anni.

06/07/2016 18:45
Migrante di 36 anni in fin di vita dopo essere stato aggredito

Migrante di 36 anni in fin di vita dopo essere stato aggredito

"E' stata una provocazione gratuita e a freddo, ritengo che si tratti dello stesso giro delle bombe davanti alle chiese". Così mons. Vinicio Albanesi a proposito dell'aggressione ad un migrante nigeriano, di 36 anni, richiedente asilo, ora in coma irreversibile a Fermo dopo essere stato preso a pugni da un ultrà della locale squadra di calcio, che è stato denunciato.Il presidente della Comunità di Capodarco si riferisce agli ordigni piazzati nei mesi scorsi di fronte a edifici di culto di Fermo e annuncia che si costituirà parte civile in quanto presidente della Fondazione Caritas in veritate. Per il 36enne, che aveva reagito a degli insulti rivolti alla compagna, i sanitari hanno chiesto l'espianto degli organi.Il migrante nigeriano di 36 anni, ospite con la moglie del seminario vescovile di Fermo, è stato ricoverato in ospedale, in coma, dopo essere stato aggredito a pugni da un fermano di 35 anni, conosciuto come ultrà della locale squadra di calcio, che avrebbe avvicinato la coppia per strada e avrebbe insultato la donna chiamandola "scimmia". Secondo una prima ricostruzione della polizia, il nigeriano ha reagito agli insulti sradicando un palo della segnaletica stradale e picchiando l'italiano, facendolo cadere a terra.  Questi si è rialzato e si è scagliato contro l'africano, riducendolo in fin di vita a forza di botte. L'episodio è avvenuto in via Veneto. Le indagini sono ancora in corso. (Ansa)

06/07/2016 15:04
Da Civitanova a Foligno in un'ora: a fine mese apre la superstrada

Da Civitanova a Foligno in un'ora: a fine mese apre la superstrada

Sembrano ormai giunti in dirittura di arrivo i lavori della superstrada "Quadrilatero" che collegano le Marche con l'Umbria, tramite la tratta Civitanova-Foligno.  In ballo le date del 27 o il 28 luglio, con la possibilittà di poter inaugurare, contestualmente anche la tratta Ancona- Perugia.Alla cerimonia, una volta che la data sarà ufficializzata, saranno invitati anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro delle infrastrutture, Graziano Delrio. La notizia dell'apertura arriva dal Lazio, dove lunedì mattina è stato avviato il cantiere da 90 milioni per la realizzazione del tratto Cinelli-Monteromano della Orte-Civitavecchia.L’apertura della superstrada  Val di Chienti-Statale 77, era stata programmata, in realtà, per l’ottobre scorso, ma alcuni operai che avevano lavorato alla realizzazione dell’infrastruttura  denunciarono a sorpresa, dalle telecamere della trasmissione Report di Rai 3, l’uso di scarsi quantitativi di cemento per la costruzione della galleria denominata La Franca.Il fatto suscitò enorme scalpore ed assunse rilievo mediatico nazionale, tanto che da quella segnalazione, partì l’inchiesta della procura di Spoleto, unitamente a diversi accertamenti tecnici ordinati  personalmente dal presidente ANAS, Gianni Armani. Dalle risultanze di queste perizie emerse effettivamente la necessità di rinforzare il tunnel. Per mettere a norma le non conformità rilevate in alcuni tratti di galleria, sono stati necessari inteventi di personale specializzato esterno, anche se - secondo l'ANAS - era escluso qualsiasi rischio di crollo.Le polemiche non accennano a diminuire nemmeno oggi, alla vigilia dell'inaugurazione. Stavolta il nodo del contendere sono gli svincoli che  nelle località montane rischiano  di non essere costruiti. Da qui la mobilitazione dei sindaci  del territorio,  autorevolmente sostenuti nella lotta per la realizzazione, dal presidente della Provincia, Antonio Pettinari.Il potenziamento della strada statale 77 asse Foligno-Civitanova Marche, assieme alla Perugia-Ancona, alla Pedemontana Fabriano-Muccia/Sfercia e di altri interventi viari consentono di ridurre il gap infrastrutturale da sempre presente nella regione. La realizzazione di questa rinnovata rete stradale assicurerà il raccordo con i poli industriali esistenti e, più in generale, andrà a migliorare ed incrementare l’accessibilità alle aree interne delle Regioni interessate. 

05/07/2016 13:13
Sara non ce l'ha fatta. Si è spenta stamattina ad Ancona

Sara non ce l'ha fatta. Si è spenta stamattina ad Ancona

Il sorriso di Sara si è spento questa mattina. La studentessa universitaria 22enne di Fabriano, vittima di un tremendo incidente sabato sera intorno alle ore 22,50,un chilometro prima del casello autostradale Loreto-Porto Recanati, in direzione Pescara, è morta questa mattina all'ospedale regionale di Torrette a seguito dei traumi riportato nello scontro. Era stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico nelle ore immediatamente successive all’incidente e poi trasferita nel reparto di Rianimazione del presidio ospedaliero regionale. Ma malgrado tutti i tentativi, Sara Menichelli non ce l'ha fatta.Non è chiaro ancora il motivo che ha portato la Toyota Yaris guidata da un amico a tamponare un autoarticolato e con un testacoda fermarsi nella corsia centrale dell'A14 proprio mentre transitava l'utilitaria con a bordo due coniugi piemontesi di passaggio nelle Marche. Sara studiava all'Università di Macerata.Tutta la comunità di Fabriano si è stretta intorno ai genitori della ragazza, Rita e Giancarlo, e ai fratelli, molto conosciuti nella parrocchia San Venanzio dove lei presta servizio come organista e nell'equipe Pastorale familiare della Diocesi. Come estremo gesto d'amore, la famiglia ha deciso di donare gli organi.

05/07/2016 07:19
Sara Menichelli è ancora in gravi condizioni. Gli amici in coro : "Non mollare!"

Sara Menichelli è ancora in gravi condizioni. Gli amici in coro : "Non mollare!"

Ancora in coma, in bilico tra la vita e la morte Sara Menichelli, la studentessa universitaria 22 enne originaria di Fabriano che sabato sera è rimasta coinvolta in un terribile incidente a bordo della Toyota Yaris guidata da un amico F.A., 26enne di Perugia.Le condizioni della giovane sono molto gravi ed è attualmente ricoverata in rianimazione in prognosi riservata.Da chiarire le dinamiche del sinistro accaduto sabato sera intorno alle 23 nei pressi del casello autostradale di Porto Recanati in A14 in direzione Pescara. L'auto ha urtato un tir e il giovane al volante della Yaris ha perso il controllo del mezzo ritrovandosi in testacoda in mezzo alla corsia dell'A14. Coinvolta nell'incidente anche una coppia di coniugi piemontesi alla guida di una Fiat Croma che hanno riportato solo lievi traumi.I due giovani sono stati urgentemente all'ospedale regionale di Torrette.Sono intervenuti gli agenti della polizia stradale di Porto San Giorgio, i sanitari del 118 e i vigili del fuoco di Ancona che hanno impiegato diverse ore per estrarre la ragazza.Tutta la comunità di Fabriano è vicina ai genitori di Sara, Rita e Giancarlo, molto conosciuti in città. Messaggi di incoraggiamento anche sui social dove tanta gente ha incoraggiato la giovane e la famiglia a non arrendersi e continuare a lottare.

04/07/2016 14:39
Gennaio - Maggio 2016: nelle Marche le ore di cassa integrazione crescono del 25 per cento

Gennaio - Maggio 2016: nelle Marche le ore di cassa integrazione crescono del 25 per cento

A maggio le ore di Cig nelle Marche ammontano a 4,7 milioni: 980 mila di Cig ordinaria, 3,6 milioni di Cig straordinaria e 85 mila ore di Cig in deroga. Mentre per cassa ordinaria e straordinaria si osserva un aumento rispetto al mese di maggio del 2015, per la cassa in deroga si ha una forte riduzione. Se si considera il valore complessivo di ore autorizzate nei primi cinque mesi del 2016 (14,6 milioni di ore) viene in evidenza un consistente incremento (+25%) rispetto al 2015 determinato dalla crescita delle ore di Cig straordinaria autorizzate (+64,5%) a fronte di un calo sensibile delle altre componenti della Cig: -2,9% per la cassa ordinaria, -4,8% per quella in deroga. Per Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil, "la crisi, soprattutto in alcuni settori, non si arresta. Anzi, proprio l'aumento della cassa straordinaria mette in evidenza come questi segnali vadano inseriti nel contesto di una dimensione strutturale della crisi produttiva e dell'assenza di politiche industriali di sviluppo". (Ansa)

04/07/2016 11:05
Cna, nelle Marche il numero degli ambulanti stranieri ha superato quello degli italiani

Cna, nelle Marche il numero degli ambulanti stranieri ha superato quello degli italiani

Sono soprattutto marocchini, ma anche bengalesi, pachistani, cinesi. Nelle Marche gli ambulanti stranieri hanno ormai superato quelli di origine italiana: secondo il Centro studi della Cna regionale sono complessivamente 2.476, contro 2.337 italiani, per un totale di 4.813 imprese del commercio ambulante, e 6.700 addetti che vendono i loro prodotti nei mercati e nelle fiere. C'è chi ha il posto fisso e ci sono i cosiddetti 'spuntisti', ambulanti che pagano una quota giornaliera alle casse comunali per sistemare la propria merce nei posteggi che rimangono liberi per il forfait degli ambulanti con regolare autorizzazione. Spina nel fianco, sottolinea l'associazione artigiana, sono i venditori abusivi. "Nelle Marche - afferma Gino Sabatini, presidente della Cna - il rapporto stimato tra gli ambulanti irregolari e quelli legali è di uno a cinque, per un mancato gettito fiscale generato dagli abusivi di oltre 30 milioni di euro e un fatturato occulto di quasi 90 milioni''. (Ansa)

04/07/2016 10:09
Tamponamento in autostrada, feriti sei bambini

Tamponamento in autostrada, feriti sei bambini

Undici persone, fra cui sei bambini, sono rimaste ferite in un tamponamento fra una Renault Scenic e Una Fiat Cubo avvenuto lungo il tratto nord dell'A14, fra Ancona sud e Ancona Nord, al km 227. Sul posto sono intervenuti la polizia stradale, ambulanze del 118, vigili del fuoco e personale di Autostrade per l'Italia. Si circola su tre corsie e non ci sono particolari problemi per il traffico.Nessuno dei feriti, fra cui sei minori fra i 6 e i 12 anni, ha riportato gravi lesioni. I bambini sono stati trasportati per accertamenti nell'ospedale pediatrico 'Salesi' di Ancona, gli adulti al pronto soccorso del nosocomio regionale di Torrette.  (Ansa)

03/07/2016 15:06
Tamponamento fra due moto: un centauro finisce in ospedale

Tamponamento fra due moto: un centauro finisce in ospedale

Curioso tamponamento fra due moto questa mattina lungo la strada che collega Sarnano ad Amandola. Per cause ancora in corso di accertamento, i due mezzi che viaggiavano nella stessa direzione di marcia si sono tamponati e i due conducenti sono caduti. Subito sono stati allertati i soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasportato uno dei feriti all'ospedale di Macerata. L'altro ha riportato ferite più lievi.

03/07/2016 09:53
Testimoni di Geova, 3700 presenti al Congresso

Testimoni di Geova, 3700 presenti al Congresso

Si è concluso oggi, con 3700 presenti, il secondo dei tre giorni di congresso che i Testimoni del maceratese, fermano e pescarese stanno tenendo a Roseto degli Abruzzi sul valore della lealtà.Gli interventi si sono concentrati su personaggi narrati nella Bibbia che si sono rivelati esempi di amore leale nei confronti di Dio e del prossimo.La proiezione del film “Speriamo in ciò che non vediamo” è stato uno dei momenti più attesi. Si tratta della toccante narrazione di una famiglia moderna che vede stravolta la propria vita da una serie di tragici eventi. Potrà la Bibbia impedire ai protagonisti di essere inghiottiti dalla disperazione e trovare la forza di reagire grazie alla speranza?Un evento che contraddistingue da sempre i congressi dei testimoni di Geova è la cerimonia del battesimo, grazie alla quale si esprime pubblicamente la personale e volontaria decisione di professare questa fede. Ventisei i nuovi battezzati, dal giovane Lorenzo all’ottantenne Giuliano. Tra questi un detenuto del carcere di Pescara che ha ottenuto dalle autorità un permesso speciale per essere presente. Dopo aver seguito un programma di studio della Bibbia che i ministri di culto dei testimoni di Geova offrono gratuitamente ai carcerati, l’uomo ha cambiato la propria personalità divenendo un esempio di recupero sociale.Domani alle 9.20 inizia l’ultimo giorno del congresso, con altrettanti presenti attesi.

02/07/2016 16:18
Paolo Sistilli, Voltaire e il vino da dessert

Paolo Sistilli, Voltaire e il vino da dessert

Drinking with L.A.: un aperitivo con Alessandra LumachelliEra un po’ di tempo fa … in attesa della (meravigliosa) conferenza di Maria Rita Parsi, inauguravano una collettiva di quadri … mi incantai dinanzi ad uno (meraviglioso pure quello), che faceva parte di un trittico intitolato “L’alfabeto immaginario” … che dire, da grafologa le lettere mi attraggono, ovvio … e così ne conobbi l’autore, Paolo Sistilli, che in seguito mi donò l’autorizzazione di utilizzare l’immagine di un suo quadro per la copertina di un mio libro … a Paolo piacciono le interviste, ed ecco le sue risposte per voi lettori di Picchio News.Se tu fossi un supereroe, che supereroe saresti e che superpoteri avresti?Bella domanda … non mi sento in certi panni … il supereroe è un personaggio pubblico e nel sociale … sono troppo individualista e strano per sentirmi in tali panni.Il tuo colore preferito?Tutti i colori secondari [i colori secondari si ottengono mescolando i primari, cioè il giallo, il blu e il rosso] tendenti all’organico … qualche volta il rosso.Hai la macchina del tempo: dove vai?Ritornerei agli anni ’50, i più importanti per l’arte e la cultura. Il tuo drink preferito?Difficilissima domanda … non sono astemio: vado da un buon rosso o bianco sino ad una birra … amo spudoratamente i vini da dessert … come digestivi.Cosa può fare Paolo Sistilli per cambiare (salvare) il mondo?Non sono un messia … il mondo non è buono né cattivo, diceva Voltaire … cosa dobbiamo cambiare non so … forse il bello salverà un mondo che sta diventando mediocre … dopo il Kali Yuga [secondo gli Induisti, il Kali Yuga è un’era oscura, in cui sono presenti numerosi conflitti e una profonda ignoranza spirituale], avremo la nuova alba … spiritualmente parlando … aspettiamo …Allora … in alto i flûtes, Amici! … alla prossima!Who’s WhoPer chi non lo sapesse…Paolo Sistilli è nato a Porto San Giorgio (FM), vive da 45 anni fuori dell’Italia. Specializzatosi ad Utrecht presso la Scuola Superiore dell’Arte in Scienze monumentali, si diverte a fare l’artista, e continua a farlo. Da 10 anni lavora ad una ricerca del tempo e delle sue tracce, attraverso “l’alfabeto immaginario” e l’archeologia della comunicazione, tramite lavori pittorici e ricerche dimensionali, intendendo con ciò una ricerca “sul” tempo, non “del” tempo. Nel 2011 ha partecipato alla Biennale d’arte di Venezia. Nel 2012 è stato in Oman per il primo “International Art Symposium” di Muscat. Le sue opere arricchiscono collezioni private e pubbliche nel mondo.

02/07/2016 13:15
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