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Piano regionale dei rifiuti, Aguzzi: "la sfida è il conferimento in discarica al 10% entro il 2035"

Piano regionale dei rifiuti, Aguzzi: "la sfida è il conferimento in discarica al 10% entro il 2035"

Le Marche avviano il percorso, tecnico e amministrativo, di aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti. L’obiettivo è migliorare la gestione dell’intero settore, rispettando i nuovi obiettivi indicati dalla legislazione nazionale e dalla normativa europea. La strada da intraprendere è quella del potenziamento infrastrutturale, nel rispetto della salvaguardia ambientale e del contenimento dei livelli tariffari. Su proposta dell’assessore all’Ambiente Stefano Aguzzi, la Giunta regionale ha individuato gli scenari della pianificazione e le modalità operative per adeguare il Piano. Inizia così il percorso che porterà alla definizione del nuovo Prgr: “Si partirà dall’analisi della situazione attuale, che vede non attuati gli obiettivi previsti dal precedente Piano regionale, approvato nel 2015, che ha sì raggiunto il 70% di raccolta differenziata, ma non è stato in grado di realizzare l’adeguata impiantistica per il riutilizzo e il riciclaggio dei rifiuti nella nostra regione – spiega l’assessore Aguzzi - Effettuata tale ricognizione, si proseguirà interpretando, attraverso le indicazioni delle nuove direttive comunitarie sul pacchetto di economia circolare, i sistemi più moderni e innovativi, per raggiungere obiettivi sempre più performanti per il ciclo dei rifiuti urbani. Quello più sfidante è il raggiungimento, entro il 2035, di un limite massimo di conferimento in discarica non superiore al 10 per cento dei rifiuti prodotti. Un traguardo non conseguibile con le previsioni del vecchio Piano del 2015 che ha mostrato notevoli difficoltà nella pianificazione di dettaglio locale. È necessario definire, perciò, una nuova governance che consenta di programmare e gestire un moderno ciclo dei rifiuti”.  Gli obiettivi indicati dalla Giunta regionale puntano a innalzare e ottimizzare il target di riciclo, limitare il conferimento in discarica, estendere gli obblighi di raccolta differenziata, ma anche individuare le buone prassi per la minor produzione, a monte, del rifiuto e incentivare l’immediato riutilizzo anche attraverso i Centri del riuso.

22/02/2021 17:01
Coronavirus Marche, 117 nuovi casi su 524 test eseguiti: più della metà dei contagi nell'Anconetano

Coronavirus Marche, 117 nuovi casi su 524 test eseguiti: più della metà dei contagi nell'Anconetano

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1047 tamponi: 524 nel percorso nuove diagnosi (di cui 87 nello screening con percorso Antigenico) e 523 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 22,3%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 117 (3 in provincia di Macerata, 69 in provincia di Ancona, 7 in provincia di Pesaro-Urbino, 14 in provincia di Fermo, 19 in provincia di Ascoli Piceno e 5 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (19 casi rilevati), contatti in setting domestico (17 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (39 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (10 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti in setting assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (9 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 18 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 87 test e sono stati riscontrati 14 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 16%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia un incremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 22,32% oggi, rispetto al 11,94% di ieri. In aumento di 15 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 621, di cui 78 in terapia intensiva (+3 rispetto a ieri). Sono, invece, 18 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 122 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 55 al Covid Hospital e 17 a Camerino. Altre 6 persone sono accolte nei Pronto Soccorso degli ospedali di Macerata e Civitanova Marche.     Di seguito i dati resi noti dal Servizio di Sanità Regione Marche:

22/02/2021 10:46
Spostamenti tra regioni: verso proroga del divieto fino al 27 marzo

Spostamenti tra regioni: verso proroga del divieto fino al 27 marzo

“Non possiamo pretendere di chiamarvi a ratificare decisioni già prese, ma possiamo e vogliamo chiedervi di partecipare ad un processo decisionale che certo dovrà essere tempestivo, snello, ma che non potrà calare sulle vostre teste". È l'apertura del nuovo governo alle Regioni nelle parole della ministra delle Autonomie Mariastella Gelmini, che al vertice serale (di ieri) insiste sull'unità. "Non servono divisioni, ma soluzioni", dice. E si partirà dalla proroga di 30 giorni del divieto di spostamento tra Regioni che scade il 25 febbraio, unico provvedimento in discussione nel Consiglio dei ministri di questa mattina, il primo sulla crisi pandemica del governo Draghi. La nuova 'dead line' dello stop alla mobilità anche tra zone gialle - sulla quale c'è il consenso dei governatori - sarebbe così il 27 marzo. La strategia complessiva del nuovo esecutivo sarà poi definita con il Decreto del presidente del Consiglio (Dpcm), che seguirà quello in scadenza il 5 marzo. Dopo la conference call del premier con i ministri, i governatori vengono informati e consultati, alla vigilia della riunione a Palazzo Chigi, nella videoconferenza con Gelmini e con il ministro della Salute Roberto Speranza. E presentano una loro piattaforma di proposte che sarà portata al governo, assicura la ministra. I presidenti di Regione chiedono di inserire nella cabina di regia politica - non quella del monitoraggio del contagio - anche i ministri economici (come nella call con Draghi), "al fine di dosare gli impatti delle decisioni sui cittadini e le imprese". "In via strutturale, lo stesso provvedimento che introduce restrizioni per il Paese e poi restrizioni particolari per singoli territori - si legge nel documento della Conferenza - deve anche attivare gli indennizzi e salvaguardare le responsabilità, garantendo la contestualità a prescindere da chi adotta il provvedimento". Insomma, ristori tempestivi a qualsiasi livello per le categorie penalizzate dalle chiusure sia nazionali che locali. "È necessario, inoltre, condividere maggiormente i provvedimenti", insistendo sul preavviso congruo che il governo deve dare per evitare il caos come per lo sci e i ristoranti aperti/chiusi nel weekend. Su questo Gelmini ha dato rassicurazioni. L'ipotesi che circola è che il monitoraggio venga effettuato a inizio settimana e non venerdì per non far arrivare la decisione sui colori delle zone troppo a ridosso del week end. Le Regioni chiedono poi di accelerare decisamente nella campagna vaccinale, reperendo le dosi necessarie, e collegando il problema ai criteri che hanno regolato finora i colori, in primis l'inesorabile Rt, l'indice di trasmissibilità. "Si ritiene indispensabile procedere ad una revisione dei parametri e alla contestuale revisione del sistema delle zone - affermano -, nel senso della semplificazione, che passi funzionalmente anche da una revisione dei protocolli per la regolazione delle riaperture, in senso anche più stringente laddove necessario". "Occorre in questa fase un cambio di passo che consenta di coniugare le misure di sicurezza sanitaria con la ripresa economica e delle attività culturali e sociali". "È evidente - è la conclusione - che se la campagna vaccinale accelera, l'Rt perde progressivamente di rilevanza". Alla riunione e alla Conferenza Stato-Regioni che dovrebbe esserci oggi dopo il Consiglio dei ministri non prende parte Mario Draghi. Sarà confermata anche la possibilità di fare visita ad amici e parenti, ossia la regola, per ora valida fino al 5 marzo, che consente di spostarsi verso un'altra abitazione privata massimo in due persone, più i figli minori di 14 anni. -Aggiornamento-  Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge Covid. Il provvedimento proroga il divieto di spostamenti tra Regioni fino al 27 marzo. Confermata la regola che limita gli spostamenti verso le abitazioni private a due adulti con in più solo i figli minori di 14 anni. Stop agli spostamenti in zona rossa verso abitazioni private. È la novità che compare nel nuovo decreto legge Covid.   Resta nelle zone gialle e arancioni la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni. Questa possibilità non varrà più nelle aree rosse.  

22/02/2021 09:34
Acquaroli domani firma l'ordinanza: da martedì 20 comuni della provincia di Ancona in zona arancione

Acquaroli domani firma l'ordinanza: da martedì 20 comuni della provincia di Ancona in zona arancione

"Firmerò domani mattina una ordinanza per adottare delle misure restrittive che entreranno in vigore da martedì 23 febbraio fino alle ore 24 di sabato 27 febbraio" Questo l'annuncio fatto dal Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli dopo una lunga videoconferenza con i rappresentanti dell'ANCI ed i Sindaci dei comuni maggiormente colpiti dai contagi, analizzando i dati con l'ausilio dei dirigenti della Sanità Marche e dopo aver avuto un confronto con il Ministro. Come preannunciato, rimane il divieto di spostamento tra i comuni della provincia di Ancona ma con ulteruiori restrizioni che vigeranno dal 23 al 27 febbraio e piu precisamente il passaggio a zona arancio per molti comuni dell'anconetano. Nello specifico, le nuove misure in vigore con la nuova ordinanza prevedono: - Divieto di spostamento (se non per motivi di lavoro, salute, studio e necessità comprovate) tra i comuni della provincia di Ancona.   - Entrano in ZONA ARANCIONE i comuni di Ancona, Jesi, Osimo, Senigallia, Falconara Marittima, Filottrano, Staffolo, Serra de’ Conti, Polverigi, Cupramontana, Camerata Picena, Monte San Vito, Maiolati Spontini, Chiaravalle, Ostra, Loreto, Sirolo, Sassoferrato, Castelplanio e Castelfidardo. Per la zona arancione valgono le regole contenute nel DPCM nazionale.   - Tutti gli altri comuni restano in ZONA GIALLA.   - Resta in vigore fino a sabato compreso l’ordinanza che limita gli spostamenti in entrata e in uscita dal territorio provinciale di Ancona.

21/02/2021 23:22
Gestione del virus, Morani critica Acquaroli: "Non si nasconda dietro Roma, è stato eletto per decidere"

Gestione del virus, Morani critica Acquaroli: "Non si nasconda dietro Roma, è stato eletto per decidere"

"Il presidente Acquaroli è stato eletto per prendere decisioni, non per aspettare che altri lo facciano per lui". Lo afferma Alessia Morani, deputata marchigiana del Pd, a proposito della situazione del Covid nelle Marche.   "Nelle Marche - sottolinea Morani - la pandemia sta correndo veloce, in Provincia di Ancona la situazione è molto grave e anche in altre zone sta peggiorando. Ancona è al quinto posto in Italia per frequenza di nuovi casi (297 ogni 100.000 abitanti), Macerata è a 154, Pesaro a 124. Anche i ricoveri in terapia intensiva sono aumentati, con una percentuale di occupazione al 34%". "In questa situazione cosa decide Acquaroli? In pratica di non decidere. Il governatore chiude la provincia di Ancona in entrata e uscita e aspetta indicazioni da Roma. Sarebbe questo il regionalismo? La responsabilità degli amministratori locali? Acquaroli la smetta di nascondersi dietro "Roma" quando gli fa comodo. Mentre mette in scena questo teatrino il virus corre: se sono necessarie decisioni drastiche e impopolari le prenda e lo dica ai cittadini", conclude Morani.

21/02/2021 11:40
Coronavirus Marche, 488 nuovi casi in 24 ore: più della metà provengono dall'Anconetano

Coronavirus Marche, 488 nuovi casi in 24 ore: più della metà provengono dall'Anconetano

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, nelle ultime 24 ore, sono stati testati 5876 tamponi: 4087 nel percorso nuove diagnosi (di cui 2123 nello screening con percorso Antigenico) e 1789 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari all'11,9%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 488: 72 in provincia di Macerata, 262 in provincia di Ancona, 76 in provincia di Pesaro-Urbino, 28 in provincia di Fermo, 26 in provincia di Ascoli Piceno e 24 fuori regione. Questi casi comprendono soggetti sintomatici (57 casi rilevati), contatti in ambito domestico (94 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (174 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (15 casi rilevati), contatti in ambienti di vita/socialità (5 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (5 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (23 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati) e 2 casi fuori regione. Per altri 111 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 2123 test e sono stati riscontrati 148 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 7%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si evidenzia una decrescita rispetto alla giornata precedente: incidenza al 11,94% oggi, rispetto al 14,46% di ieri.

21/02/2021 11:05
Obbligo di mantenimento: fino a quando il genitore deve mantenere i figli maggiorenni?

Obbligo di mantenimento: fino a quando il genitore deve mantenere i figli maggiorenni?

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all’avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa all’obbligo del mantenimento del genitore, anche separato o divorziato, nei riguardi dei propri figli maggiorenni.  Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da un lettore di Corridonia che chiede: “Fino a quando il genitore è tenuto al mantenimento dei propri figli maggiorenni?” Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente delicata e molto attuale, nella quale la Cassazione, pur mantenendo una posizione prudente sulla facoltà per i genitori, anche separati o divorziati, di cessare il mantenimento dei propri figli maggiorenni quali disoccupati cronici, studenti svogliati o attempati "teenager", la stessa è sempre più orientata a porre un freno, quasi in funzione di educatrice sociale, a responsabilizzare proprio quella prole che non vuole andare via da casa e rimanere sotto lo stesso tetto tra le cure amorevoli e la "paghetta"/mantenimento di mamma e papà. È vero, infatti, che l'obbligo dei genitori di concorrere al mantenimento dei figli, ai sensi degli artt. 147 e 148 c.c., non cessa con il raggiungimento della maggiore età, ma permane fino al raggiungimento di una indipendenza economica tale da essere in grado di provvedere autonomamente alle proprie esigenze di vita, ma tale obbligo non è infinito. Se da un lato, non qualsiasi lavoro o reddito fa venir meno l'obbligo del mantenimento, ma occorre un impiego tale da consentire al figlio un reddito corrispondente alla propria professionalità, adeguato alle sue attitudini ed aspirazioni (Cass. n. 27377/2013; n. 1773/2012; n. 18/2011; n. 14123/2011; n. 21773/2008), dall'altro, l'abuso non è più tollerato: l'obbligo continua a vigere, afferma la Cassazione, solo se il figlio "incolpevolmente" non raggiunge l'indipendenza economica (Cass. n. 23590/2010). Se, dunque, la precarietà del mondo del lavoro accentuata dalla crisi, rende difficile la possibilità di trovare un impiego idoneo, “ per i figli che tengono un comportamento di inerzia e rifiuto ingiustificato di occasioni di lavoro e quindi di disinteresse nella ricerca di indipendenza economica”, la Suprema Corte ha ritenuto, senza ma e senza se, configurabile l'esonero dalla corresponsione dell'assegno richiesto da parte del genitore obbligato (Cass. n. 7970/2013; n. 4765/2002; n. 1830/2011). Così, ad esempio, la Cassazione ha detto di no al mantenimento “della figlia trentaseienne laureata in architettura che aveva rifiutato l'offerta di lavoro del padre, occupato nel settore dell'edilizia, poiché in grado di attendere ad occupazioni lucrative, ingiustamente, invece, da lei rifiutate"  (Cass. n. 610/2012); allo stesso modo, ha escluso il diritto al mantenimento “del figlio ventottenne che aveva iniziato ad espletare attività lavorativa saltuaria ed era iscritto all'università da più di otto anni” (Cass. n. 1585/2014); così come “al figlio ultratrentenne senza lavoro ma in possesso di un patrimonio tale da garantirgli l'autosufficienza economica (Cass. n. 27377/2013). Pertanto in risposta alla domanda del nostro lettore ed in linea con la più autorevole giurisprudenza di legittimità, si può affermare chel’obbligo al mantenimento da parte del genitore dei figli maggiorenni,da un lato continua a vigere solo se il figlio "incolpevolmente" non raggiunge l'indipendenza economica (Cass. n. 23590/2010), dall’altro lo stesso viene menoper i figli che tengono un comportamento di inerzia e rifiuto ingiustificato di occasioni di lavoro e quindi di disinteresse nella ricerca di una propria autonomia finanziaria (Cass. n. 7970/2013; n. 4765/2002; n. 1830/2011). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settima-na.  

21/02/2021 10:00
Lega, la soddisfazione di Patassini: "Grazie a noi le maxi bollette rateizzate in 120 mesi"

Lega, la soddisfazione di Patassini: "Grazie a noi le maxi bollette rateizzate in 120 mesi"

“Con la Lega di nuovo al governo i terremotati tornano ad avere l’attenzione che meritano. Grazie agli emendamenti Lega recepiti nel decreto Milleproroghe vinta la battaglia sulle maxi bollette che saranno rateizzate in 120 mesi. Sugli immobili inagibili non si pagheranno anche per tutto il 2021. Ottenuta anche l’esenzione per le SAE. Finalmente esclusi dal computo ISEE gli immobili inagibili”.  Lo comunica l’onorevole leghista Tullio Patassini, primo firmatario di emendamenti sottoscritti con il collega Riccardo Augusto Marchetti commissario regionale della Lega a partire dal DL Liquidità di inizio 2020. "Grazie all’intensa e costante attività legislativa portata avanti dalla Lega in parlamento e dal neoministro al turismo Massimo Garavaglia in commissione Bilancio, i terremotati di Marche e centro Italia a fine dicembre avevano ottenuto la sospensione dell’Imu e dei mutui sugli immobili inagibili - aggiunge Patassini -. Ora il quadro si completa anche con impignorabilità fino al 2023 dei contributi per la ricostruzione, esenzione dalle imposte di bollo e registro e dall'imposta per le insegne commerciali e della tassa di occupazione di suolo pubblico per le attività commerciali e di ristorazione".   “L’impegno della Lega per la rinascita delle Marche e dell’Appennino terremotati non finisce qui – concludono Patassini e Marchetti –. In sintonia con il Governo e, in particolare, il ministro dello sviluppo economico Giorgetti, ci siamo già attivati per colmare l’assurdo divario tra le regioni creato dal governo Conte 2 che ha previsto per il solo Abruzzo l’area di decontribuzione fiscale indispensabile per una spinta realmente propulsiva all’economia del territorio”.   

21/02/2021 09:45
Larissa Iapichino scrive la storia ad Ancona: salto clamoroso, il migliore al mondo nel 2021

Larissa Iapichino scrive la storia ad Ancona: salto clamoroso, il migliore al mondo nel 2021

Si fa la storia ad Ancona. Larissa Iapichino salta un clamoroso 6,91 nel lungo ed eguaglia il record italiano indoor di sua mamma Fiona May, saltato nel 1998 a Valencia. Ma non solo: la saltatrice della Fiamme Gialle, nella prima giornata degli Assoluti indoor, si appropria del record del mondo under 20 indoor che apparteneva alla leggenda tedesca Heike Drechsler con 6,88 dal 1983. È una misura straordinaria per la diciottenne fiorentina, miglior salto al mondo del 2021 e standard olimpico per i Giochi di Tokyo. Un’emozione mondiale che lascia a bocca aperta il Palaindoor di Ancona. Larissa Iapichino si scatena al quinto salto e balla sul mondo: un 6,91 spaziale, a diciott’anni, è una prestazione che nemmeno la due volte campionessa olimpica Drechsler aveva afferrato alla stessa età. Già dai primi salti si intuisce che questo sabato d’atletica azzurra si sarebbe trasformato nel pomeriggio dei sogni. Iapichino decolla a 6,68, dopodiché va lunghissima al secondo turno, ma sale la bandiera rossa del giudice per segnalare il nullo. Tutto rinviato. Al terzo e al quarto salto Larissa scrive per due volte 6,75, la stessa identica misura di due settimane fa sulla pedana marchigiana. Sbuffa, non è ancora soddisfatta, capisce di essere a un passo da qualcosa di epocale. E la meraviglia arriva: la rincorsa è veloce, all’asse di battuta regala praticamente nulla e atterrando nella sabbia lascia un segno che non è lontano dai sette metri, la misura dell’élite mondiale. Esplode di gioia quando sul display compaiono quelle magiche tre cifre, tanto desiderate: 6,91. Corre ad abbracciare il coach Gianni Cecconi e il papà Gianni Iapichino, in estasi, come mamma Fiona May che esulta in tribuna, felice da impazzire. Laura Strati (Atl. Vicentina) è degnissima rivale: 6,66 e altri due salti oltre i sei e sessanta (6,64, 6,63). Su un podio che rimarrà memorabile, con la premiazione celebrata da Fiona May e dal presidente FIDAL Stefano Mei, anche Eleonora Filippetto (Team Treviso) terza in 6,34. PRIMA AL MONDO - Con la stessa misura odierna di Larissa, Fiona May conquistò il titolo europeo indoor a Valencia nel 1998 a quasi ventinove anni. In chiave 2021, nessuna al mondo ha saltato più dell’azzurra campionessa europea under 20 di Boras 2019: nelle attuali liste mondiali la svedese Khaddi Sagnia scende al secondo posto con 6,82 e diventa terza la tedesca oro mondiale Malaika Mihambo (6,77). Iapichino firma anche lo standard olimpico per Tokyo: la misura di qualificazione diretta era fissata a 6,82. È la definitiva esplosione, a poche settimane dagli Europei indoor di Torun, in Polonia, in programma dal 4 al 7 marzo. E ora il 7,11 del record di mamma all’aperto è un po' meno lontano. GLI ATLETI DELLE MARCHE - Nella prima giornata, per gli atleti marchigiani, spiccano diversi piazzamenti di valore. Al femminile sui 3000 di marcia crescono le due ventenni del Cus Macerata che arrivano praticamente appaiate: quinta Anastasia Giulioni in 14’44”10 e sesta Giulia Miconi in 14’44”42. Applausi nei 1500 metri alla pesarese Ilaria Sabbatini (Atl. Avis Macerata) che migliora nettamente il record personale indoor con 4’28”91 e firma quasi due secondi di progresso. Tra gli uomini l’ascolano Stefano Massimi (Cus Camerino) è nono in 3’56”55. Non passano il turno gli specialisti dei 400 metri: nono tempo per Alessandro Moscardi (Sef Stamura Ancona) che corre in 48”99 e dodicesimo di Elisabetta Vandi, 55”05 per la pesarese non al meglio della condizione. Nei 60 ostacoli sedicesima la junior sangiorgese Martina Cuccù (Team Atl. Marche) in 8”88 e diciassettesimo il sambenedettese Andrea Pacitto in 8”44. Domenica attesi tra gli altri Gianmarco Tamberi nell’alto (dalle ore 14.15) e Simone Barontini sugli 800 metri (ore 15.20).  (foto di Francesca Grana/FIDAL)

21/02/2021 09:13
Il giallo di Bolzano: lo strangolamento di Laura Perselli e la premeditazione

Il giallo di Bolzano: lo strangolamento di Laura Perselli e la premeditazione

Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico.  Mentre proseguono le ricerche del corpo di Peter Neumair,  l’autopsia sul corpo di sua moglie ,svolta dal Prof. Dario Raniero dell’Università di Verona ci dice che Laura Perselli è stata strangolata, che non ha avuto il tempo di difendersi e ci dà la possibilità di provare a ricostruire gli ultimi minuti di vita della donna. I segni rilevati intorno al collo della vittima sarebbero compatibili con quelli che può lasciare una corda utilizzata per arrampicarsi in montagna. Il fatto che non ci siano segni di colluttazione sul corpo della donna, farebbe  pensare ad un agguato. Probabilmente Laura prima di potersi rendere conto di cosa le stava accadendo, aveva già una corda stretta intorno al collo. Sicuramente la donna ha provato a divincolarsi per almeno due minuti. Il tentativo di reazione è naturale, istantaneo ed istintivo nelle vittime di strangolamento: cercano di liberarsi dalla stretta sul collo,  sbattono i piedi, scalciano, cercano di colpire l’aggressore; l’assassino assiste impassibile al terrore che sale nella vittima, agli spasmi. Tra i 2 ed i 4 minuti è il tempo necessario a provocare la morte per strangolamento della vittima. E’ un tempo lunghissimo se si pensa alla forza di compressione costante che l’assassino deve esercitare, al “sangue freddo” che deve mantenere in quel lasso di tempo, ai “nervi saldi”: tutto ciò si traduce in determinazione ad uccidere. La dinamica dello strangolamento condurrebbe ad ipotizzare che l’omicidio di Laura sia stato premeditato.  Lo strangolamento è una pressione esercitata sulla circonferenza del collo mediante un laccio, una corda od altro mezzo idoneo. Poichè l’autopsia non ha rilevato segni di lotta sul corpo della madre di Benno, ciò farebbe supporre che il mezzo sia stato reperito dall’assassino prima dell’aggressione per tendere un agguato alla vittima e proprio al fine di commettere l’omicidio. Secondo la logica della Procura, per la quale il figlio della coppia resta l’unico indiziato, l’assassino sarebbe proprio Benno: il giovane avrebbe avuto nel pomeriggio una violenta discussione con il padre e ha riversato su di lui la sua furia omicida. L’ultimo segnale emesso dal cellulare di Peter risale alle 17.30, orario in cui lo stesso si trovava in casa, mentre la moglie era ancora fuori.  Laura sarebbe stata invece uccisa in un momento successivo, considerando che è rientrata a casa intorno alle 18.30 ed il suo cellulare si è spento verso le 21.30 circa. Per avere una visione di insieme più precisa sulla criminodinamica dell’omicidio, è necessario attendere le risultanze delle analisi genetiche sulle decine di reperti sequestrati dall’abitazione delle vittime, che la giudice per le indagini preliminari ha affidato al genetista forense Prof. Giardina, dell’Università Tor Vergata di Roma. Gli inquirenti che sono ancora alla ricerca nel fiume Adige del corpo di Peter Neumair, il padre di Benno, sono venuti a conoscenza di un particolare: dopo che i genitori erano “scomparsi nel nulla” (secondo lui) il giovane non ha resistito al desiderio di recarsi dall’estetista. Quello che sconvolge è la tranquillità del ragazzo nei giorni vicini alla scomparsa dei suoi genitori. Ci chiediamo: chi è questo Benno Neumair? C’è una serie di elementi difficili da spiegare e tutti i cittadini di Bolzano che conoscevano e stimavano le due povere vittime, seguiranno le varie tappe di questo mistero.  

21/02/2021 09:00
Covid-19, isolato il primo caso ufficiale di "variante brasiliana" a Cerreto d'Esi

Covid-19, isolato il primo caso ufficiale di "variante brasiliana" a Cerreto d'Esi

Isolato il primo caso ufficiale di "variante brasiliana" nel Fabrianese a Cerreto D'Esi. Nelle prossime ore si svolgerà una riunione in videoconferenza per capire come muoversi. "Purtroppo, - commenta all'Ansa il sindaco David Grillini - nelle ultime ore siamo stati informati in maniera ufficiale che è stato individuato un caso di variante brasiliana. E si sta ricostruendo la catena sanitaria già sapendo che la positività al Coronavirus è stata accerta in alcune persone venute a contatto con il primo contagiato". "Ho convocato una riunione in videoconferenza che si svolgerà nelle prossime ore con le forze dell'ordine - aggiunge il primo cittadino -, la polizia locale e la protezione civile per pianificare e coordinare gli interventi necessari per rafforzare i controlli anti-assembramento nel territorio comunale. Al summit ci saranno anche i responsabili della scuola, della residenza protetta e della parrocchia, ovvero delle realtà più sensibili, dove la prevenzione dei contagi risulta, allo stato attuale, ancora più rilevante". Intanto, a seguito dell'isolamento della variante inglese a Sassoferrato, sono attesi nelle prossime ore gli esiti dello screening effettuato nel pomeriggio sulla popolazione studentesca, professori e operatori scolastici dell'istituto comprensivo cittadino Brillarelli (694 studenti di Sassoferrato e Genga) chiuso fino al prossimo 22 febbraio compreso.  

20/02/2021 19:20
Provincia di Ancona, Acquaroli proroga il lockdown in entrata e uscita fino al 27 febbraio

Provincia di Ancona, Acquaroli proroga il lockdown in entrata e uscita fino al 27 febbraio

Il Presidente, Francesco Acquaroli, ha firmato questa mattina, sabato 20 febbraio, l’ordinanza che proroga fino alle ore 24 di sabato 27 febbraio 2021 le misure di mitigazione degli spostamenti in entrata e in uscita dal territorio della provincia di Ancona (stabiliti con la precedente ordinanza n.3/2021). Sentiti i servizi Sanità, dopo il confronto che si è svolto ieri con il Prefetto di Ancona e i sindaci dei comuni maggiormente colpiti sul territorio provinciale anconetano, si è deciso di prorogare di una settimana il provvedimento. La Regione continua a svolgere un continuo e costante monitoraggio e tracciamento della situazione e si è detta disponibile con i singoli Comuni a valutare specifiche misure di mitigazione della diffusione del Covid19.  Dunque, con il provvedimento adottato, fino alle ore 24 di sabato 27 febbraio 2021, non sono consentiti spostamenti in entrata e in uscita dal territorio della Provincia di Ancona, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita. È consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Il transito sul territorio è consentito qualora necessario a raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi in cui gli spostamenti sono consentiti dalla normativa vigente. Occorre sempre far uso della autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento. La violazione della disposizione comporta l’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 4 del d.l. 19/2020.  "Resta sempre necessaria la massima cautela di tutti i cittadini nel rispetto delle norme anticontagio, a cominciare dal divieto di assembramento, dall’attenzione per le norme igieniche e l’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale", ricorda il presidente regionale. .

20/02/2021 13:23
Corinaldo, mura cedute: continuate per tutta la notte le operazioni di messa in sicurezza

Corinaldo, mura cedute: continuate per tutta la notte le operazioni di messa in sicurezza

Continuano a Corinaldo le operazioni di messa in sicurezza dell'area interessata dal crollo delle mura del centro. I vigili del fuoco hanno prestato assistenza ai lavori di demolizione dell'abitazione interessata dal cedimento. Le operazioni, coordinate dall'amministrazione comunale, sono iniziate subito dopo che la stessa ha dato il via e proseguite per tutta la notte. Nelle ore precedenti si era provveduto al recupero di beni presente nel fabbricato consegnandoli ai proprietari mentre le aziende fornitrici di servizi hanno isolato gli impianti.

20/02/2021 09:56
Corinaldo, parziale crollo delle storiche mura. L'assessore Aguzzi: "Necessario l'abbattimento"

Corinaldo, parziale crollo delle storiche mura. L'assessore Aguzzi: "Necessario l'abbattimento"

L’assessore regionale alla Protezione civile e all’edilizia pubblica, Stefano Aguzzi, si è recato questa mattina a Corinaldo per rendersi conto di persona dei danni provocati dal parziale crollo delle storiche mura cittadine, accaduto nel pomeriggio di ieri, per valutare quindi l’entità dei problemi anche dal punto di vista dell’incolumità delle abitazioni e dei cittadini. “Questo crollo infatti -  ha informato Aguzzi - ha interessato anche un’abitazione soprastante le mura, con una notevole inclinazione e ingenti lesioni dei muri. La soluzione è quindi un inevitabile abbattimento programmato. Ora si sta studiando un intervento urgente per scongiurare ulteriori crolli delle mura ma anche delle abitazioni immediatamente contigue". "Le dieci famiglie interessate dai danni e da eventuali rischi sono state evacuate dalle loro abitazioni e attualmente sono ospitate dal Comune - aggiunge Aguzzi -. Ieri sera, mi sono sentito con il dirigente della Protezione civile regionale per coordinare gli aiuti che sono immediatamente partiti dal punto di vista logistico (punti luce per operare anche di sera in sicurezza ed altre attrezzature necessarie) e fornire assistenza all’amministrazione comunale". "Ci siamo mossi con rapidità ed efficienza per raggiungere il prima possibile i luoghi - sottolinea l'assessore -. Questa mattina mi sono incontrato con il sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, per condividere e comprendere meglio le necessità contingenti, non solo per quanto riguarda la Protezione civile che insieme ai Vigili del fuoco sta monitorando costantemente la situazione, ma anche sotto il profilo del sostegno economico per affrontare costi imprevisti e un’emergenza che potrebbe anche diventare sociale". "Oggi pomeriggio si insedierà la ditta specializzata nell’abbattimento e quindi entro stanotte o al massimo domattina la zona potrà essere messa in sicurezza. Certamente poi si aprirà la fase della ricostruzione di un eccezionale patrimonio storico-culturale di un borgo più bello d’Italia che sicuramente fa male vedere così ferito. Ma l’importante ora è mettere in sicurezza le persone” ha concluso Aguzzi.     

19/02/2021 18:55
Coronavirus, otto decessi oggi nelle Marche: tre al Covid Hospital di Civitanova

Coronavirus, otto decessi oggi nelle Marche: tre al Covid Hospital di Civitanova

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 8 decessi correlati al Covid-19. Tre le vittime registrate presso il Covid Center di Civitanova Marche: un 79enne di Montecosaro, una 79enne di Monte Urano e un 81enne di Macerata.  Due i decessi segnalati all'ospedale Torrette di Ancona: un 95enne di Falconara Marittima e un 87enne di Appignano del Tronto.  Una 94enne di Monte San Vito è spirata presso il nosocomio di Jesi, mentre un 91enne di Sant'Ippolito ha perso la vita all'ospedale di Pesaro.  Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2177 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (837), mentre sono 365 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,1% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.

19/02/2021 18:37
Tirreno Adriatico e Giro d'Italia, l'assessore Latini: "Le Marche al centro del grande ciclismo"

Tirreno Adriatico e Giro d'Italia, l'assessore Latini: "Le Marche al centro del grande ciclismo"

Le strade marchigiane saranno protagoniste del grande ciclismo internazionale del 2021. Si rinnova l’appuntamento con la Tirreno Adriatico e la tradizionale cronometro finale di San Benedetto del Tronto (11.1 km su un percorso completamente nuovo), ritorna il Giro d’Italia sulle strade marchigiane. Due appuntamenti prestigiosi del calendario agonistico che richiamano i migliori team e i più forti campioni del pedale a quelle che sono considerate vere “classiche” immancabili: la “Corsa dei due mari” è il banco di prova di inizio anno per capire lo stato di forma degli atleti; il Giro è considerato la corsa più dura del mondo nel Paese più bello del mondo. “Il nostro territorio farà da sfondo a due tra le maggiori e immancabili competizioni ciclistiche mondiali”, esprime la propria soddisfazione l’assessore regionale allo Sport Giorgia Latini. Si inizierà con la 56a edizione della Tirreno Adriatico che, dal 10 al 16 marzo, porterà i ciclisti a pedalare dalla Toscana alle Marche. La nostra regione sarà coinvolta da domenica 14 marzo con quella che è stata definita “la tappa dei muri” (da Castellalto a Castelfidardo), passando per il Piceno. La “coast to coast tricolore” vivrà poi la sua degna cornice con il gran finale della cronometro sanbenedettese. La 104a edizione del Giro d’Italia (8 – 30 maggio) partirà invece da Torino e passerà anche nelle Marche con la tappa che da Genga (Ancona) – nel cinquantesimo della scoperta delle Grotte di Frasassi) - toccherà Ascoli Piceno (con arrivo a Colle San Giacomo) attraversando le zone terremotate. “Vivremo giorni bellissimi e intensi che rappresenteranno una vetrina fondamentale per promuovere e rilanciare il nostro territorio – rimarca l’assessore Latini - Certo, l’incognita della pandemia, rappresenta sempre un pericolo reale, ma tutte le istituzioni coinvolte, a partire da quelle sportive, lavoreranno per garantire lo svolgimento in sicurezza delle due prestigiose manifestazioni. Esprimo soddisfazione e ringraziamento agli organizzatori e a quanti hanno permesso alle Marche di essere protagoniste di uno spettacolo sportivo di altissimo livello che proietterà le nostre comunità sul prestigioso palcoscenico internazionale. Parliamo di due grandi eventi sportivi supportati dai grandi media internazionali che rappresenteranno uno straordinario volano per le nostre aziende del settore turistico”.

19/02/2021 16:28
Acquaroli: "Le Marche saranno in zona gialla anche la prossima settimana"

Acquaroli: "Le Marche saranno in zona gialla anche la prossima settimana"

"Ho appena sentito il Ministro Speranza e vi confermo che anche la prossima settimana le Marche saranno in zona gialla. Raccomando sempre la massima attenzione e il rispetto delle regole anticontagio". Lo comunica ufficialmente il presidente regionale Francesco Acquaroli, attraverso una breve nota pubblicata su Facebook.   Va ricordato in ogni caso come, fino alla mezzanotte di sabato 21 febbraio, resti in vigore l'ordinanza firmata dal governatore lo scorso 16 febbraio in cui non si consentono spostamenti in entrata e in uscita dal territorio della Provincia di Ancona, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute (leggi qui). Sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, il Ministro della Salute, Roberto Speranza firmerà in giornata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. In area arancione passano le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise.

19/02/2021 16:06
Macerata, l'Ordine degli Avvocati sta con Giulianelli: "Aberrante identificarlo con i suoi assistiti"

Macerata, l'Ordine degli Avvocati sta con Giulianelli: "Aberrante identificarlo con i suoi assistiti"

"Con riguardo la nomina dell'Avvocato Giancarlo Giulianelli quale Garante per i diritti della persona per la Regione Marche, si è dovuto purtroppo constatare il riemergere della tentazione di identificare un avvocato con il proprio assistito e con il reato da questi commesso, al fine ovviamente di stigmatizzare in qualche modo un (pre)giudizio sulla personalità del difensore". È quanto afferma l'avvocato Maria Cristina Ottavianoni, presidente dell'Ordine degli Avvocati di Macerata.  "Pur con tutti i distinguo, le simbologie, le cautele adottate nel linguaggio, il messaggio che passa mediaticamente si identifica infine con l'assioma: dimmi chi difendi e ti dirò chi sei; citando un'efficace parafrasi" aggiunge Ottavianoni. Il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Macerata è dovuto intervenire più volte a tutela dei propri iscritti, per ribadire l'elementare concetto che il diritto di difesa (di chiunque e per qualunque fatto/reato) rappresenta il primo baluardo dello stato di diritto: "Laddove chiunque, anche solo implicitamente, nega o anche solo pone in dubbio l'inderogabilità assoluta di tale principio costituzionale - sottolinea la presidente -, minandone l'autonomia del suo pieno esercizio, in quel momento, al di là delle doverose prese di posizione, appare necessaria una riflessione sulle motivazioni che conducono ad una tale aberrazione. Riflessione tanto più profonda quando tale violazione assume i contorni quasi della sistematicità, come ormai sembrerebbe". "Dunque, oltre ad esprimere un messaggio di solidarietà al Collega Giancarlo Giulianelli, a cui è stato affidato un compito tanto gravoso quanto privilegiato, per la sua importanza e delicatezza, e al quale vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro, il Consiglio si impegna a promuovere ed organizzare un momento di confronto ed approfondimento, con il coinvolgimento delle diverse categorie di soggetti sensibili a questo tema" conclude la presidente Maria Cristina Ottavianoni.  

19/02/2021 15:05
Finasteride e alopecia androgenetica: parola all’esperto Rogora

Finasteride e alopecia androgenetica: parola all’esperto Rogora

La finasteride è un inibitore dell’isoforma II dell’enzima 5AR e viene somministrata per il trattamento dell’alopecia androgenetica e l’ipertrofia prostatica benigna (IPB). Il medicinale è simile alla dutasteride ma, al contrario di questa, è approvata dell’americana Food and Drug Administration e agisce solo su una delle due isoforme del 5AR. Introdotta negli USA a partire dagli anni ’90 e commercializzata dalla Merck sotto nome Proscar (5 mg) per la cura della IPB, è oggi disponibile in farmacia anche per la calvizie come Propecia (1 mg). La scoperta Tutto cominciò nel 1974 quando la Dott.ssa Julianne Imperato fece degli studi su un gruppo di bambini ermafroditi dei Caraibi affetti da una particolare mutazione genetica. La studiosa notò che i bambini nella pubertà avevano una sessualità ambigua data dagli organi maschili di dimensione molto più piccole della media. Quegli stessi bambini nell’adolescenza sviluppavano i genitali e non erano più confondibili con delle donne, ma tali genitali rimanevano comunque sottosviluppati. Questa crescita ambigua portò la Dott.ssa Imperato a studiare approfonditamente i bambini, che furono poi diagnosticati di una mutazione dei geni che portava a dei livelli bassissimi di DHT. L’idea di Imperato fu ricercare un farmaco che permettesse di ridurre i livelli di DHT per essere usato nel trattare i pazienti affetti da IPB e ridurre la dimensione della prostata. Finasteride e biochimica Abbiamo intervistato l’esperto consulente in tricopigmentazione e trapianto di capelli, Stefano Rogora, che ci ha dato la sua testimonianza sul medicinale: “La finasteride è in grado di inibire l’enzima 5α-reduttasi ma solo l’isoforma II. Questo particolare enzima è alla base della conversione del testosterone in diidrotestosterone, o DHT. Il DHT è il principale responsabile dell’ingrossamento della prostata e della caduta dei capelli negli uomini. Il suo ruolo è infatti quello di legarsi ad un recettore specifico penetrando nel nucleo delle cellule e creare le proteine responsabili dell’alopecia, interagendo con il DNA.” In aggiunta: “Questo comportamento identifica il perché il medicinale non sia funzionale nella cura dell’alopecia nelle donne, che solitamente hanno concentrazioni di DHT molto più basse degli uomini.” Curare l’alopecia androgenetica con finasteride Secondo Rogora, al giorno d’oggi la finasteride potrebbe essere l’arma in più contro l’alopecia androgenetica, in aggiunta alle terapie classiche. La finasteride fu infatti introdotta per curare solamente i problemi della prostata, ma nel 1997 fu commercializzata della casa farmaceutica Merck per il trattamento dell’alopecia: diversi studi dimostrerebbero una correlazione tra finasteride e problemi di calvizie. Nonostante le prime evidenze sulla finasteride per la cura della calvizie siano positive, secondo l’esperto è ancora presto per pronunciarsi totalmente. Infatti, il farmaco non è ancora stato approvato da nessuna casa farmaceutica. Inoltre, bisognerebbe attendere fino a 6 mesi per avere i primi risultati. A maggior ragione, è necessario considerare anche gli effetti collaterali, come i sintomi sessuali, neurologici e fisici. A parer di Rogora, il medicinale ha anche limitazioni per chi soffre di ipersensibilità al principio attivo, a cause degli effetti neuroendocrini, per chi soffre di patologie epatiche, che potrebbero aggravarsi con la metabolizzazione del principio attivo. Infine, anche per i pazienti in giovane età, per la possibile limitazione in ambito sessuale e psicologico.

19/02/2021 14:26
Marche, gli Assistenti Sociali alla Regione: "urgente estendere i vaccini alla nostra categoria"

Marche, gli Assistenti Sociali alla Regione: "urgente estendere i vaccini alla nostra categoria"

Vaccinarsi è una scelta di grande responsabilità per chi lavora con e per le persone nei servizi essenziali. Partendo da questo assunto, il Consiglio dell'Ordine Assistenti Sociali Marche ha tempestivamente dato diffusione della campagna vaccinale tra i propri iscritti, come da invito della Regione Marche. Regione alla quale la presidente Marzia Lorenzetti ha evidenziato in una nota la necessità di estendere, con estrema urgenza, la possibilità di aderire anche in questa fase ai professionisti assistenti sociali che lavorano in altri ambiti (Enti locali, Terzo settore, Ministeri) che, come quelli del comparto sanità, si trovano a stretto contatto con l’utenza nei servizi essenziali. “Come Ordine – rimarca la presidente – siamo fortemente convinti che la vaccinazione sia un presupposto imprescindibile per garantire la maggiore sicurezza possibile in tutti gli ambienti di lavoro nei quali gli assistenti sociali operano. Inoltre, questa fase è il presupposto per un graduale ritorno alla normalità, sia per quanto concerne l'attività ordinaria sia per riprendere un percorso di progettazione all'interno dei singoli servizi”.  

19/02/2021 12:13
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