Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 15 decessi correlati al Covid-19.
Una vittima è stata segnalata nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di una 83enne di Pollenza spirata presso il nosocomio civile del Capoluogo di Provincia.
Tre decessi sono stati segnalati all'Ospedale di Pesaro dove hanno trovato la morte un 85enne di Vallefoglia, una 95enne di Terre Roveresche una 85nne pesarese.
Nei presidi medici anconetani hanno perso la vita 8 persone: una 96enne di Falconara Marittima, un 88enne di Castelfidardo insieme ad un 86enne e una 88enne, entrambi dorici, all'INRCA di Ancona; un 87enne di Falconara Marittima e una 87enne senigalliese all'ospedale di Senigallia; un 90enne di Chiaravalle al noscomio di Jesi e una 62enne di Chiaravalle a Torette.
All'ospedale di San Bendetto del Tronto hanno trovato la morte un 59enne del posto e una 69enne di Castignano.
Una vittima è stata segnalata anche in Provincia di Fermo: si tratta di un 71enne di Porto Sant'Elpidio deceduto presso il proprio domicilo.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2549 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (883), mentre sono 428 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.
Come inventare un mondo rispettoso di tutti? E’ la domanda che anima, da oltre un quindicennio, la Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Radio2.
A offrire un originale tentativo di risposta sarà l’edizione 2021 che annovera, tra i protagonisti, il Green Social Club, uno dei più dinamici network d’impresa, nato nelle Marche lo scorso anno ma di respiro nazionale. Guidato da alcune imprese molto sensibili ai temi ambientali come stimolo all’innovazione, il GSC ha - tra gli obiettivi - quello di lasciare un Pianeta migliore alle nuove generazioni grazie ad un modus operandi orientato al raggiungimento degli obiettivi dell’agenda ONU 2030 e all’investimento nella ricerca green.
Venerdì 26 marzo, nell’ambito della 17esima edizione della Giornata nazionale del risparmio energetico, si terrà - in diretta sulla pagina Facebook di @constructivenet - il convegno "M’illumino di meno, M’informo di più”, promosso dal Green Social Club, che è la prima campagna di sensibilizzazione al plurale capace di includere in una polifonia di voci,economia, formazione, istruzione e giornalismo.
All’evento parteciperà Elisabetta Pieragostini amministratrice di Dami la cui policy è improntata ad un vero e proprio modello eco-sostenibile di riferimento che colloca la company marchigiana ai primi posti sul terreno della transizione ecologica, della responsabilità sociale e dell’etica nel business.
“Gestire il consumo energetico per curare il Pianeta” è il focus dell’approfondimento a cura di Eleonora Gasparrini, titolare di Energy& Co. Le opportunità di progresso nell’innovazione tecnologica e nella sustainability saranno approfondite dal Life Mental Coach Roberta Cesaroni.
Sul nuovo ruolo del giornalismo nella diffusione di nuovi stili di vita in chiave green interverrà Catiuscia Ceccarelli. Alla docente Caterina Vitali e alla giornalista Mariangela Campo sarà affidato il compito di descrivere come scuola e informazione possano contribuire a formare i più piccoli ad aver cura del mondo che abitano.
"Fino ad oggi, Uni.Co ha finanziato 1391 imprese marchigiane per un valore, tra credito diretto e finanziamenti bancari garantiti, pari a 80 milioni di euro”.
Paolo Mariani, direttore generale di Uni.Co, il confidi delle Marche, sottolinea con forza la rilevanza che ha avuto la Legge 13 sul tessuto economico marchigiano. Attivo da un anno e prorogato fino al 30 giugno 2021, questo strumento si sta rivelando fondamentale per risolvere le criticità connesse alla mancanza di liquidità sofferta dalle aziende marchigiane, strette nella morsa pressante della pandemia.
Stringendo i numeri in mano, il direttore Mariani, oltre a fotografare lo scenario attuale, mette a fuoco la prospettiva più immediata:
“Considerato che Uni.Co ha ricevuto più del 60% delle risorse stanziate delle quali abbiamo ancora una discreta disponibilità, pensiamo di poter soddisfare, fermo il merito del credito, ulteriori 1300 richieste circa che si sostanziano in un importo, tra credito diretto e finanziamenti bancari garantiti, per un valore pari a 105 milioni di euro”.
“Un effetto domino straordinario che ha permesso, e che può permettere tuttora, al sistema delle PMI marchigiane di reggere l’urto della pandemia. Non a caso, sia la Legge 13 sia la recente approvazione della Legge 47, che prevede finanziamenti fino a 10 mila euro con la copertura totale degli interessi da parte della Regione per gli esercizi colpiti da lockdown totali o parziali, sono delle leve incredibilmente efficaci confermate nella loro valenza per il tessuto produttivo da parte della Giunta Regionale grazie alla proroga ed al nuovo innesto delle norme sopra citate”.
Per Paolo Mariani questa strategia, basata sul Win/Win, è stata vincente ed ha avuto il merito di mettere in relazione tutti i protagonisti in un rapporto dialettico e proficuo.
“In questo circolo virtuoso - chiosa Mariani -, il cliente è soddisfatto, il mondo bancario, affiancato dal Confidi, ha la disponibilità di uno strumento efficace per finanziare le aziende, grazie a un provvedimento normativo posto in essere dalla Regione Marche che ha favorito in tal modo la risposta alle necessità di migliaia di imprese”.
“Siamo confidenti che il sistema bancario confermi la fiducia in questo strumento così importante per alleviare il peso degli oneri finanziari che gravano sulle aziende. Auspichiamo, infine, che la legge 13 e la legge 47 possano essere i contenitori di nuove misure finalizzate alla ristrutturazione ed all’allungamento del debito, dato che le imprese non hanno solo l’esigenza di nuova finanza, ma hanno altresì la necessità di rivedere i propri impegni finanziari per renderli più adeguati e sostenibili al nuovo contesto che si è venuto a creare con la crisi pandemica”.
Nel Laboratorio di Virologia dell’AO Ospedali Riuniti di Ancona – UNIVPM, nell’ambito della sorveglianza epidemiologica molecolare effettuata a campione randomizzato sui tamponi positivi provenienti da tutte le Marche, è stata identificata una variante finora non descritta in Italia.
"Tale variante - afferma il prof. Stefano Menzo, Direttore del Laboratorio di Virologia Ospedali Riuniti di Ancona - rilevata nei tamponi di due persone non apparentemente correlate provenienti dalla provincia di Pesaro-Urbino, è stata identificata tramite sequenziamento nucleotidico della proteina Spike e confrontata con i database internazionali".
"Si tratta di una variante che era stata identificata a New York negli Stati Uniti a novembre (a cui è stato attribuito il nome di B.1.526), e che si è poi diffusa gradualmente in quel paese - spega - costituendo attualmente oltre il 12% dei contagi a New York. La variante è caratterizzata dalla mutazione E484K, che insiste sul sito di legame con il recettore, oltre ad altre 5 mutazioni aminoacidiche sulla stessa proteina".
Al momento non ci sono evidenze scientifiche sull’eventuale capacità di questa variante di evadere la risposta neutralizzante suscitata dagli attuali vaccini.
I vaccini COVID monopolizzano la discussione politica quotidiana: e per i cittadini diventa sempre più difficile orientarsi: a mettere ordine su un tema sempre più complesso arriva una mozione del Movimento 5 Stelle Marche, approvata oggi all’unanimità, e che permetterà di rendere più chiara e trasparente la comunicazione istituzionale sul tema.
“La mozione impegna la Giunta a pubblicare un report quotidiano sul sito e sui canali social della Regione, in cui siano indicati chiaramente i numeri dei vaccini, le categorie coinvolte, il cronoprogramma della campagna vaccinale.” dichiara Simona Lupini, prima firmataria della mozione.
Sostegno unanime, sia dai colleghi di opposizione del centrosinistra sia dal centrodestra, che si era impegnato ad accogliere la proposta nel precedente Consiglio.
“Questo è il secondo Consiglio regionale dedicato quasi interamente all’emergenza Covid: numeri e tempi della vaccinazione sono sempre al centro del dibattito, e sul tema finora c’è stata confusione e anche un dibattito aspro. Grazie a questa proposta, assicureremo dati certi e autorevoli: per comprendere la pandemia e affrontarla con la serenità data dalla scienza, e un diritto democratico dei cittadini” evidenziano soddisfatte Simona Lupini e Marta Ruggeri.
È stato approvato il nuovo Decreto Sostegno che prevede di annullare cartelle esattoriali dal 2000 al 2010 e non al 2015 come affermato in precedenza. Per essere stralciati, i ruoli sopra citati, non devono superare i 5.000 euro ( per singolo carico) e solo i contribuenti con redditi fino a 30.000 euro (conseguiti nell'anno 2019) possono beneficiarne.
L'annullamento riguarda, come descritto dall'art. 4 i carichi affidati dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 agli agenti della riscossione da qualunque ente creditore, pubblico e privato, che sia ricorso all'utilizzo del sistema di riscossione a mezzo di ruolo. Sono esclusi, i carichi inerenti all' iva all' importazione, multe e sentenze penali di condanna, condanne della Corte dei conti e recuperi di aiuti di Stato.
A decorrere dalla data di entrata in vigore di tale Decreto e fino alla data stabilita dallo stesso sono sospesi:
- la riscossione di tutti i debiti di importo residuo, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni risultanti dai singoli carichi;
- i relativi termini di prescrizione.
Ammontano a 16 milioni le cartelle che verranno cancellate, senza alcun esborso da parte del contribuente, non si fa però alcun riferimento a cartelle relative a società estinte.
Per quanto riguarda l'attuazione di tale annullamento verrà varato da un apposito Decreto del MEF entro 30 giorni dalla data di conversione del Decreto Sostegno , che spiegherà come avverrà lo stralcio e con quali modalità e termini.
Quel che è certo è che non è assolutamente sufficiente lo stralcio dei ruoli fino a 5.000 euro per ridurre il volume dei crediti "accatastati" nel magazzino dell'Agenzia delle Entrate Riscossione. Infatti, secondo i dati resi pubblici dal Direttore della stessa Agenzia Ruffini, ammontano a 955 miliardi di euro i debiti nel magazzino, ma la maggior parte, circa il 40% delle somme non è più recuperabile in quanto dovute da soggeti deceduti, falliti e nullatenenti ed altro 51% per altri motivi tipo la prescrizione o inibizioni di vario tipo, impignorabilità prima casa, ecc... come recentemente affermato anche dalla Vice Ministra all'Economia Laura Castelli.
Per questi soggetti ( deceduti e falliti) , resta da capire come debba essere calcolato il requisito del reddito imponibile 2019.
Come spesso accade in tema di condoni / definizione, se il debitore ha già pagato il debito non ha diritto al rimborso delle somme già versate.
Pertanto non è tutto oro quello che luccica e non si può certamente parlare di regalia o condono per i contribuenti, come precisa il Cav. Rag. Giuseppe Tosoni Presidente dell'Associazione nazionale Tutela Impresa operante in molti Regioni italiane e collegata con Casartigiani.
"La maggior parte di tali cartelle infatti sono già ormai da considerarsi prescritte essendo decorsi abbondantemente i termini decadenziali di legge ( triennali, quinquennali e decennali)" e dovrebbero già essere state opportunamente stralciate da molto tempo".
Quindi lo stesso Presidente evidenzia che tale cancellazione esattoriale possa servire più alla contabilità pubblica che ai contribuenti, trattandosi proprio di crediti che lo Stato non riuscirà mai a realizzare e che pertanto esistono in forma "fittizia", ormai solo nei bilanci dell' Agenzia delle Entrate. Tale considerevole magazzino è chiaramente conseguenza, (sostiene sempre Tosoni ) di accertamenti illegittimi fatti nel corso degli anni dal Fisco, che hanno rilevato fantasiose e sproporzionate evasioni rispetto alla realtà dei fatti. Diversamente il contribuente avrebbe già sanato le proprie scomode posizioni.
"Sarà anche colpa degli incentivi riconosciuti ai dirigenti del Fisco per il raggiungimento dei risultati annui ? Vale a dire più accerti più sale il tuo stipendio"
Occorre comunque, per le cartelle non annullate ed altri debiti fiscali in essere, far valere le dovute eccezioni ( prescrizione, difetti formali o procedurali dei documenti interessati, ecc...), ricorrendo ad adeguate azioni di difesa, regolarmente previste dalla legge prima di procedere a relativo pagamento.
L'Associazione Tutela Impresa e i suoi esperti sono sempre a completa disposizione dei contribuenti interessati e in base alle esperienze acquisite può affermare che esiste una buona e non trascurabile percentuale di irregolarità di cartelle ancora in essere.
Bentornati cari lettori, con questa puntata la mia rubrica compie un anno da quando ho iniziato a scriverla nel mio profilo Facebook e successivamente per Picchio News, che ringrazio per avermi dato la possibilità di diffonderla su un pubblico più ampio.
Sinceramente non avrei creduto dop di dover stare ancora oggi a raccontare dell'evoluzione della pandemia e soprattutto mi rammarica che fondamentalmente siamo nella stessa situazione di marzo 2020, nonostante le restriziono attuate, in particolare nelle Marche dove sono state in vigore ordinanze anche più restrittive di quelle nazionali.
A Settembre/Ottobre si sono lasciati correre i casi per settimane, in estate si è preferito riaprire tutto nonostante ci fossero i primi segnali di ripresa pandemica in quanto qualcuno credeva che il virus fosse morto.
Tornando ai giorni nostri, possiamo notare come i contagi in Italia siano ancora lievemente in salita mentre nella nostra regione sono in leggera discesa.A livello nazionale decessi e ricoveri/terapie intensive hanno rallentato la loro corsaVeniamo però al punto dove mi vorrei soffermare ovvero quella che potremo definire 'la Caporetto della gestione marchigiana dell'epidemia', ovvero attualmente la Regione Marche è la regione con più pazienti in terapia intensiva. Non manca molto a raggiungere il picco dello scorso anno, dove siamo stati uno dei territori più colpiti, sopratutto in provincia di Pesaro- Urbino.Quello che stiamo vivendo in realtà è un film già visto: in Umbria le terapie intensive salgono esponenzialmente in proporzione anche più dei contagi registrati, e notiamo un rapporto TI/Positivi 2.5 volte più alto della media nazionale. Questo si può spiegare in DUE modi o che ci sia una variante particolarmente aggressivA oppure che i contagi reali siano oltre il triplo di quelli registrati.
Sinceramente penso, anche da dei piccoli riscontri che ho potuto raccogliere, che i positivi siano in numero nettamente superiore a quelli registrati, quindi quando si leggono 1000 casi al giorno probabilmente sono circa 3000, questo spiegherebbe la grossa inerzia che si ha nel far scendere i casi. Inizialmente si pensava che l'Umbria fosse più colpita perchè nella prima ondata si erano registrati pochissimi casi e sarebbe stata plausibile come cosa. Nelle Marche, l'anconetano e il pesarese sono ancora le zone maggiormente colpite mentre Fermano ed Ascolano, guardando i dati,se la cavano apparentemente meglio.
L'errore più grave ovviamente è stato quello di intervenire tardivamente nella provincia di Ancona specie nella zona Castelfidardo-Osimo-Loreto dove l'incidenza dei casi aveva da settimane raggiunto livelli estremamente preoccupanti, anzi si parlava di riaprire i ristoranti la sera. Non si sono prese misure tempestive per un territorio circoscritto? Si è dovuto prenderle poi più severe e per tutta la regione, questo è il paradigma della non tempestività.
Come detto le Marche hanno la maglia nera dei ricoveri in terapia intensiva, Bolzano registra un numero monstre di nuovi casi , ma è frutto di un riconteggio, ma lascia pensare come finora non fossero nelle statistiche ufficiali 10.000 casi sui 50.000 registrati. La Sardegna prima regione in zona bianca la abbandona prematuramente entrando in zona arancione.
Per la nostra regione per uscire dalla zona rossa devono ancora scendere i contagi del 21% al tasso attuale ci vorrà ancora un mese, speriamo che nelle prossime settimane possa accelerare la decrescita dei casi.
Un finanziamento aggiuntivo di almeno un miliardo di euro per le aree del terremoto del Centro Italia e' una delle proposte della Lega presentata in commissione Ambiente e inserita nel parere come linee guida del Pnrr.
Un vero e proprio "cantiere Centro Italia" con lo scopo di sviluppare una serie di politiche di sostegno che avranno l'obiettivo di promuovere un'azione complessiva di rigenerazione e di contrasto allo spopolamento. Un'attivita' incisiva volta a rendere le citta' e i borghi delle aree del terremoto sicuri, accoglienti, sostenibili ed ecocompatibili.
Un segnale di attenzione e sensibilita' che prevede anche azioni per una mobilita' piu' efficiente, cosi' come il recupero e la riqualificazione energetica degli edifici e la realizzazione di servizi digitali per la valorizzazione del territorio." Cosi' i deputati Lega Tullio Patassini e Luigi D'Eramo della commissione Ambiente della Camera
Come impostare il percorso del sistema regionale di ristori e sostegni per la crisi pandemica destinati ai lavoratori dello Spettacolo. Era questo l’obiettivo dell’incontro di ieri pomeriggio con i sindacati del settore ( CGIL, CISL, UILCOM, Hexperimenta, Assoartisti Confesercenti, Agis Marche, Coar Marche) convocato dall’assessore regionale alla Cultura, Giorgia Latini al quale ha partecipato anche l’assessore regionale al Lavoro, Stefano Aguzzi.
“Come settore Cultura – ha spiegato Giorgia Latini – mettiamo a disposizione 600 mila euro e vogliamo confrontarci con voi per definire meglio la platea di beneficiari, anche alla luce delle novità introdotte dal nuovo decreto nazionale. Capire meglio, cioè, se ci sono categorie escluse a fronte di chi invece potrebbe cumulare i sostegni a livello nazionale e regionale. Si tratta di condividere le scelte ma aspettiamo da voi una proposta unitaria, la più rispondente alle esigenze concrete dei lavoratori e si tratta di decidere prima di tutto se i fondi regionali dovranno essere integrativi di quelli nazionali o prevedere invece misure di ristoro diverse . E in quest’ultimo caso occorre avere un quadro preciso e puntuale dei soggetti beneficiari per costruire una piattaforma dedicata o invece adottare un modello come quello del Veneto da attivare attraverso una convenzione con l’Inps. Da parte nostra, oltre al sostegno economico, c’è anche la volontà di rilanciare per i mesi dopo la stagione estiva, l’attività e quindi il lavoro attraverso il progetto di valorizzazione dei borghi .“
Complessivamente le risorse della Regione Marche messe a disposizione dei lavoratori dello Spettacolo danneggiati dal Covid ammonterà a 1 milione di euro. L’assessore Stefano Aguzzi, infatti, ha annunciato una disponibilità di risorse anche da parte del suo assessorato: “ Posso confermare, dopo aver fatto una verifica , una quota di 400 mila euro da mettere a disposizione per i lavoratori dello Spettacolo e ne avremo la disponibilità concreta tra circa un mese. Ma sarà indispensabile pianificare precisamente le linee per canalizzare i fondi in modo che non si sovrappongano i beneficiari ed evitando di penalizzare altre categorie. “
Alla riunione hanno preso parte anche i dirigenti regionali Silvano Bertini ( Lavoro ), il quale ha chiarito che i fondi delle politiche del lavoro, attraverso risorse del FESR, sono destinati a singoli soggetti e non a imprese , per le quali sono stati già previsti aiuti dall’assessorato alle Attività produttive e Simona Teoldi ( Cultura) che nel corso della riunione ha prospettato alcune soluzioni tecniche relativamente alla costruzione di misure specifiche e riferito di aver già verificato con l’Inps alcune procedure se si deciderà di adottare un modello che comprenda le categorie previste dal nuovo decreto nazionale.
L’incontro si è concluso con l’impegno dei rappresentanti sindacali di presentare a breve una proposta unitaria e dettagliata.
l Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 13 decessi correlati al Covid-19.
Due vittime sono stata registrate al 'Murri' di Fermo: si tratta di una 89enne del Capoluogo di Provincia e una 78enne originaria di Civitanova Marche. Sempre nella provincia fermana presso la Residenza Valdaso si sono spenti un 93enne di Ravenna e un 70enne di Montegranaro.
Sono quattro, invece, i decessi segnalati nelle strutture sanitarie anconetane: a Torrette hanno perso la vita una 71enne di Senigallia e un 90enne di Osimo, mentre all'Ospedale di Jesi sono spirati un 93enne di Osimo e un 88enne di Jesi.
Una decesso segnalato anche al nosocomio di San Benedetto del Tronto, dove è morta una 72enne di Ascoli Piceno. Nella struttura ospedaliera di Pesaro si sono spenti un 88enne di Cartoceto, un 84enne di Fermignano, una 90enne di Fano e un 78enne del Capoluogo di Provincia.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2534 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (880), mentre sono 427 quelle totali nella provincia di Macerata.
Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni
Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio sanità delle Marche:
Uno dei fenomeni che ha contraddistinto gli ultimi anni è stata l’ascesa indiscussa del gioco online: dagli anni ’90 in poi, i casinò online sono divenuti sempre più popolari e amati, anche da coloro che non avevano mai frequentato prima un casinò reale o una sala slot nei bar. Quando parliamo di “successo” non facciamo riferimento a una popolarità passeggera e limitata a una o due nazioni: intendiamo invece un fenomeno globale, che dura da anni e che non accenna minimamente a diminuire.
Per avere un’idea più specifica sui numeri, basti sapere che solo negli Stati Uniti, Paese che adotta ancora delle severe limitazioni sui casinò online, il gioco online ha superato i 50 miliardi di guadagni nell’ultimo anno. Nel Regno Unito, nazione che è stata tra le prime ad aprire il varco ai casinò virtuali, gli incassi hanno superato i 15 miliardi di sterline, grazie anche a una tassazione sulle vincite molto favorevole. Nella piccola Italia, i giocatori virtuali scommettono in media 20 miliardi di Euro l’anno, per la felicità dello Stato, che ne incassa circa la metà in tasse.
Il primato indiscusso di appassionati di gioco virtuale appartiene però agli australiani: nel Paese dei canguri l’80% degli adulti dichiara di giocare regolarmente, con un totale di scommessa di 1.200 $ l’anno in media (in Italia i giocatori spendono mediamente 600 $ l’anno). Gli Stati Uniti detengono un primato curioso: quello delle donne che giocano online. Il 57% dei giocatori online infatti è costituito da donne, anche se in questa percentuale sono ricomprese le lotterie a scopo di beneficenza, che - a voler essere precisi - non rientrano nella definizione più ristretta di gioco online.
Il fascino dei casinò online
Da rapida carrellata sui casinò online appena vista, possiamo dedurre che questo settore ha tutte le carte in regola per fare breccia in maniera consistente nelle preferenze dei giocatori di tutto il mondo. C’è un fattore poi che determina il miglioramento costante dell’offerta di gioco: l’elevata competizione tra gli operatori. Internet è il luogo virtuale in cui le barriere nazionali non esistono, per cui ogni operatore ha una concorrenza su scala mondiale, che spinge verso l’alto la qualità dell’esperienza di gioco: clicca qui.
Al di là dell’aspetto positivo derivante dalla concorrenza nel settore, diversi sono i punti di forza del gioco virtuale che hanno fatto leva sui giocatori:
- La comodità di poter giocare da casa, o in qualunque altro luogo, connettendoci a un PC o - sempre più frequentemente - dal nostro smartphone o tablet. Ormai quasi tutti i portali di gioco offrono anche della app compatibili per tutti i sistemi operativi. Non ci sono quindi i costi e i problemi organizzativi che comporterebbe invece entrare in un casinò reale;
- La maggiore privacy: non sempre al giocatore piace l’idea di far sapere agli altri come trascorre il suo tempo libero, o i suoi “momenti morti”. Giocare virtualmente consente una totale privacy e discrezione;
- Le promozioni allettanti che solo gli operatori virtuali sono in grado di offrire: i costi che i casinò reali devono sopportare sono maggiori rispetto ai corrispondenti online. Per questo, solo virtualmente si può accedere a dei payout particolarmente elevati (che in alcuni casi arrivano al 97-98%) o a bonus che non richiedono alcun deposito per poter essere prelevati;
- La crisi economica degli ultimi anni ha spinto molte persone a voler tentare la fortuna giocando online, magari scommettendo solo piccole cifre. Si sa poi come va a finire: una volta si vince e una volta si perde; si inizia a prendere praticità con i vari giochi e ad appassionarsi. Il gioco diventa abitudine, e le abitudini sono difficili da sradicare.
Notevole interesse hanno suscitato le notizie relative alla possibilità per i cittadini di recarsi in farmacia per l’inoculazione del vaccino SARS-CoV-2.
“Il Consiglio dei Ministri – sottolinea Andrea Avitabile presidente di Federfarma marche - ha approvato un decreto-legge per accelerare le attività di prenotazione e somministrazione delle vaccinazioni per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV2, autorizzando per il 2021, l’inoculazione del vaccino SARS-CoV2 nelle farmacie aperte al pubblico da parte dei farmacisti, opportunamente formati”.
“Una scelta intelligente – precisa il vice presidente Marco Meconi delegato alle farmacie rurali- vista la necessità di vaccinare il maggior numero di pazienti, il legislatore ha responsabilmente fatto ricorso anche alle farmacie, visto il loro ruolo di presidi di prossimità”.
Per Avitabile: “il farmacista vaccinatore non è una improvvisazione , le farmacie italiane si stanno preparando da tempo tenuto conto che ad oggi, sono 8 i Paesi europei in cui il farmacista somministra il vaccino antinfluenzale”. Da annotare che in Paesi come Irlanda, Estonia e Regno Unito in farmacia si somministra anche il vaccino anti-pneumococco e quello per l'herpes zoster.
Tale rilevante novità deriva dal fatto che per il legislatore le farmacie possono assicurare una vaccinazione dei pazienti in piena sicurezza, constatata anche la possibilità , in caso di necessità, di ricorrere a dispositivi medici e farmaci salvavita.
“Sarà necessario - evidenzia Avitabile - un provvedimento attuativo per definire le procedure utili al pieno rispetto degli adempimenti in materia di sicurezza e la verifica di idoneità dei pazienti alla vaccinazione in farmacia”.
Nel frattempo è in via di perfezionamento un Accordo nazionale tra Federfarma e Ministero della salute, per la definizione di tutti gli aspetti operativi riguardanti la somministrazione dei vaccini in farmacia. Meconi stima che la risposta delle farmacie a questo nuovo impegno sarà rilevante, come già sta avvenendo con l’esecuzione dei tamponi rapidi in tante farmacie, con una alta percentuale di farmacie rurali per essere vicini ai cittadini delle aree più disagiate”.
Cane precipita in un dirupo: difficoltoso intervento per recuperarlo.
I Vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 08,45 circa in località Lame nei pressi dell’Eremo dell’Acquarello, nel Comune di Albacina, per recuperare un cane caduto in dirupo. L’intervento si è rilevato molto complesso a causa della zona piuttosto impervia.
La Squadra di Fabriano intervenuta con due mezzi 4x4 hanno applicato delle tecniche di derivazione SAF (Speleo Alpino Fluviali) per poter recuperare il cane ad una distanza di circa 50 mt. dal ciglio della strada.
Appena avvenuto il recupero, l’animale e stato affidato alle cure dei proprietari.
"Nei tre mesi da aprile e giugno si prevede la consegna di circa un milione di dosi che saranno destinate a circa 500mila persone da vaccinare, ma il grosso dei quantitativi che dovrebbe arrivare nella nostra Regione sarà collocato nel terzo trimestre luglio-agosto-settembre". A puntualizzarlo durante la seduta odierna del Consiglio regionale è l'assessore alla sanità Filippo Saltamartini.
Saltamartini, in risposta a un'interrogazione dei Consiglieri Biancani e Vitri riguardo la priorità di vaccinazione per gli autoferrotranvieri e per gli addetti ai supermercati, ha inoltre affermato: "L'Amministrazione è assolutamente d'accordo con la vaccinazione di questo personale, ma anche di tutti quanti operano nei servizi pubblici essenziali - ha affermato l'assessore -. Tuttavia non è possibile addivenire a questa soluzione, perché il piano di vaccinazione elaborato dal Governo lo scorso 10 marzo prevede una strutturazione sulla base delle fasce d'età e dando la priorità a persone con elevata fragilità e con disabilità grave".
"I pazienti che hanno segnalato delle complicanze a seguito della somministrazione del vaccino AstraZeneca nella Regione Marche sono stati quattro. Si passa dalla lingua tumefatta, al dolore dorsale, ad astenia piuttosto diffusa, ad ecchimosi e altre manifestazioni che tuttavia si ritengono congruenti con la vaccinazione" ha aggiunto Saltamartini, che ha inoltre puntualizzato come la somministrazione dei vaccini all'interno delle aziende potrà avvenire soltanto quando "saranno soddisfatte le platee che hanno la precedenza (categorie elevata fragilità, caregiver, soggetti con disabilità, fascia di età 60-70 e 70-80). Una prospettiva che si ritiene possa essere soddisfatta a fine aprile, inizio maggio".
"I punti di vaccinazione presenti nelle Marche sono stati strutturati sulle base delle risorse umane di medici e infermieri e sulla base della vicinanza ai plessi ospedalieri. Questo modello funziona talmente bene, per cui ieri sono stati somministrati 6 mila vaccini, un livello tra i più alti d'Italia. Saremo in grado di arrivare sino a 16mila vaccini al giorno, un numero che ci permetterebbe in tre mesi - se avessimo i vaccini - di arrivare all'immunità di gregge" puntualizza Saltamartini replicando a quanto evidenziato dal consigliere del Pd Carancini (leggi qui).
"Entro la fine di aprile contiamo di vaccinare tutte le persone fragili e con grave disabilità, tra l'altro ci tengo a sottolineare come le Marche siano state tra le prime regioni a somministrare le dosi a queste categorie. Proprio nel mese di aprile arriveranno nella nostra regione 210mila vaccini che saranno interamente indirizzati a persone estremamente vulnerabili, persone con disabilità gravi e tutti i loro familiari, persone dai 70 ai 79 anni" conclude Saltamartini.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4522 tamponi: 2658 nel percorso nuove diagnosi (di cui 1106 nello screening con percorso Antigenico) e 1864 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 15,2%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 405: 88 in provincia di Macerata, 112 in provincia di Ancona, 95 in provincia di Pesaro-Urbino, 24 in provincia di Fermo, 68 in provincia di Ascoli Piceno e 18 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (58 casi rilevati), contatti in ambito domestico (115 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (121 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (11 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (2 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (2 casi rilevati), screening percorso sanitario (4 casi rilevati) e 1 caso proveniente da fuori regione.
Per altri 88 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 1106 test e sono stati riscontrati 129 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 12%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un notevole decremento rispetto alla giornata precedente, contraddistinta dalla consueta incidenza del fine settimana: incidenza al 15,2% oggi, rispetto al 31,8% di ieri.
In aumento di 25 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 945, di cui 146 in terapia intensiva (-6 rispetto a ieri). Sono, invece, 51 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 164 pazienti (+4 rispetto a ieri): 52 all'ospedale di Macerata, 70 al Covid Hospital, 8 al nosocomio di Civitanova e 34 a Camerino. Altre 38 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
"Con la chiusura della settimana scorsa abbiamo visto che la curva epidemiologica è arrivata in una fase di discesa, per la prima volta abbiamo dei numeri che flettono in maniera più sensibile, ma in misura minore, rispetto a quello che era auspicabile. Nella scorsa settimana abbiamo avuto 282 casi in meno rispetto alla precedente, per un totale di 4.848 casi".
È quanto comunica il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli aprendo la seduta odierna del Consiglio Regionale nel rendicontare sulla situazione pandemica presente sul territorio marchigiano.
"La curva epidemiologica sta scendendo in maniera più forte nella provincia di Ancona, e sta cominciando a farlo anche in provincia di Macerata e Ascoli Piceno - ha aggiunto il governatore -. Vediamo, invece, una curva in salita nella provincia di Fermo e nella provincia di Pesaro-Urbino. La situazione nelle strutture ospedaliere, sia nell'area intensiva che nell'area semi-intensiva e nei pronti soccorso, ancora non accenna ad una diminuzione sensibile, anzi gli accessi nei pronto soccorso sono molto elevati. Registriamo un numero di terapie intensive occupate oltre il 60%".
"Si tratta mettere in campo tutte le energie e tutte le forze che possiamo immagine a sostengo delle aziende ospedaliere, per fare in modo che tutte le persone che registrano sintomi siano curate nelle strutture sanitarie regionali. A questo proposito ringrazio tutti gli operatori per lo sforzo immane che stanno compiendo, so che è una fase molto difficile. Speriamo che questa settimana sia quella in cui si registri un sensibile calo rispetto alla scorsa" ha concluso Acquaroli.
Si concluderà mercoledì 24 marzo a Loreto il pellegrinaggio della sacra Effige della Beata Vergine lauretana che aveva preso il volo dall’aeroporto delle Marche di Falconara Marittima il 9 dicembre dello scorso anno.
L’evento rientra nell’ambito delle celebrazioni indette per l’anno giubilare concesso da papa Francesco in occasione del centenario della proclamazione della Beata Vergine di Loreto patrona degli aeronauti.
Dopo un anno di pellegrinaggio, in cui ha fatto tappa nelle diverse basi dell’Aeronautica Militare, la sacra Effige della Beata Vergine di Loreto, sarà accolta presso la Basilica della Santa Casa dove alle ore 11:00 sarà celebrata la Santa Messa presieduta da Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l'Italia e qui sarà custodita fino alla conclusione dell’Anno Giubilare.
Dal prossimo 21 giugno, compagnia aerea Vueling ritornerà operativa dopo alcuni anni all'aeroporto "Raffaello Sanzio" di Ancona-Falconara con la rotta verso Barcellona, un "collegamento strategico ai passeggeri in partenza dalle Marche. Vueling, compagnia parte del gruppo IAG (International Airlines Group), prevede per il volo Ancona-Barcellona due frequenze per tutto il periodo estivo, ogni lunedì e venerdì.
"L'aeroporto di Ancona-Falconara - spiega Vueling - rientra nell'offerta della linea area spagnola che è pronta a dare nuovo slancio alla stagione estiva con l'aggiunta di un'ulteriore connessione con l'hub a livello internazionale, la base di Barcellona El Prat".
La rotta sarà operativa dal 21 giugno e metterà a disposizione dei passeggeri in partenza dalle Marche un "collegamento strategico con una delle capitali europee più affascinanti, oltre che la possibilità di connettersi, attraverso Barcellona, con le Isole Canarie e le Baleari".
"Siamo molto felici di annunciare oggi un grande ritorno tra le rotte estive operate da Vueling - commenta Charlotte Dumesnil, Director of Sales, Distribution and Alliances - Dopo molti anni, infatti, riparte, da giugno, il collegamento tra l'aeroporto di Ancona e il nostro hub internazionale, Barcellona El Prat". "È un grande onore avere una compagnia aerea come Vueling nel network del nostro aeroporto. - afferma l'ing.
Carmine Bassetti, amministratore delegato di Aerdorica - È importante sottolineare come i collegamenti per Barcellona siano di fondamentale rilievo per il nostro territorio e per tutto il centro Italia in quanto favoriranno lo sviluppo massiccio di flussi di traffico leisure, offrendo la possibilità di volare verso una delle destinazioni più gettonate dai nostri viaggiatori. La presenza di Vueling ad Ancona - conclude - rappresenta un ulteriore ampliamento dell'offerta rendendo le Marche sempre più connesse con le principali destinazioni europee ed è altresì un'opportunità per far conoscere ai passeggeri in arrivo la nostra bellissima Regione.
(Fonte Ansa)
Un incontro cordiale e di aggiornamento sulla situazione della pandemia si è svolto questa mattina nella sede della Regione, tra il viceministro alla Sanità, Pierpaolo Sileri e il presidente Francesco Acquaroli.
Sileri, in visita ad Ancona, ha mostrato disponibilità a dialogare anche con gli assessori presenti per fare il punto sulla situazione pandemica e sull’andamento della campagna vaccinale, tracciando il quadro generale in Italia e rinnovando alla cautela e al rispetto di tutte le norme di sicurezza, con uno sguardo di fiducia al futuro con il progressivo procedere della campagna vaccinale alla popolazione.
Il presidente Acquaroli ha augurato al sottosegretario un buon lavoro e rinnovato la disponibilità alla collaborazione istituzionale evidenziando la priorità del piano vaccinale per uscire presto da questa fase più difficile della pandemia.
L’assessore alla Salute, Filippo Saltamartini, oltre a far presente il problema della formazione del personale sanitario e sollecitare la questione delle indennità-premio al personale medico e infermieristico, ha chiesto al viceministro maggiori informazioni sulle forniture di vaccini nei mesi di maggio e giugno nelle Marche, per avere la possibilità di programmare in anticipo le prossime fasi della campagna vaccinale.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 1832 tamponi: 833 nel percorso nuove diagnosi (di cui 131 nello screening con percorso Antigenico) e 999 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 31,8%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 265: 46 in provincia di Macerata, 148 in provincia di Ancona, 24 in provincia di Pesaro-Urbino, 21 in provincia di Fermo, 16 in provincia di Ascoli Piceno e 10 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (61 casi rilevati), contatti in ambito domestico (59 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (73 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (21 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (1 caso rilevato), screening percorso sanitario (2 casi rilevati).
Per altri 48 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 131 test e sono stati riscontrati 12 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 9%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un incremento rispetto alla giornata precedente per via della consueta incidenza del fine settimana: incidenza al 31,8% oggi, rispetto al 24,2% di ieri.
In aumento di 13 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 920, di cui 152 in terapia intensiva (+6 rispetto a ieri). Sono, invece, 36 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 160 pazienti (+8 rispetto a ieri): 50 all'ospedale di Macerata, 68 al Covid Hospital, 8 al nosocomio di Civitanova e 34 a Camerino. Altre 33 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata (numero inviariato rispetto a ieri).