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Pasqua sempre più 'rossa' nelle Marche: stop agli spostamenti verso le seconde case

Pasqua sempre più 'rossa' nelle Marche: stop agli spostamenti verso le seconde case

Vietati gli spostamenti verso le seconde case per i non residenti durante le festività pasquali. E' quanto deciso dal Governatore della Regione Marche Francesco Acquaroli che, questa mattina, ha posto la firma sull'ordinanza valida dalle 00.00 del 29 marzo alle 24 del 5 aprile. "Considerate le imminenti festività che possono portare maggiori assembramenti e in considerazione degli indicatori sopra evidenziati, che testimoniano una situazione di persistente e rilevante circolazione virale  con forte pressione in ambito ospedaliero, si rileva l'opportunità di ulteriori iniziative di tutela per i cittadini affetti da Covid e Non Covid rispetto a quelle già poste in essere" Questo è quanto si legge nell’Ordinanza Regionale odierna: "Allo scopo di contrastare il diffondersi del virus, a decorrere dalle ore 00.00 del 29 marzo 2021 alle ore 24 del 5 aprile 2021, ferme restando le misure statali di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti, l'ingresso nel territorio delle Regione Marche da parte di persone non aventi residenza o domicilio nel medesimo territorio con la finalità di recarsi presso le proprie abitazioni diverse dia quella principale è consentito solo in presenza di comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute – continua il testo - occorre sempre far uso dell'autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento".

27/03/2021 13:03
Vaccini, il Ministro Speranza fissa l'obiettivo: "arrivare a mezzo milione di iniezioni al giorno"

Vaccini, il Ministro Speranza fissa l'obiettivo: "arrivare a mezzo milione di iniezioni al giorno"

La campagna di vaccinazione anti Covid è " la priorità del Paese", scrive il ministro della Salute Roberto Speranza in un post su Facebook, in occasione della visita ai Carabinieri dei Nas di Latina. "Questa mattina a Latina ho ringraziato i Carabinieri Nas - Nucleo Tutela della Salute - che nei giorni scorsi sono prontamente intervenuti con i controlli sugli stoccaggi dei vaccini. La campagna vaccinale - scrive - è la priorità del Paese. Siamo a 250mila iniezioni in 24 ore e dobbiamo fare ogni sforzo per arrivare a mezzo milione di somministrazioni. Lavorando uniti ce la faremo".    (Fonte: ANSA)

27/03/2021 11:57
Coronavirus Marche, oltre 700 nuovi casi nelle ultime 24 ore: 192 in provincia di Macerata

Coronavirus Marche, oltre 700 nuovi casi nelle ultime 24 ore: 192 in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5649 tamponi: 3192 nel percorso nuove diagnosi (di cui 902 nello screening con percorso Antigenico) e 2457 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 22,7%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 723 (192 in provincia di Macerata, 208 in provincia di Ancona, 176 in provincia di Pesaro-Urbino, 44 in provincia di Fermo, 69 in provincia di Ascoli Piceno e 34 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (75 casi rilevati), contatti in setting domestico (178 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (241 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (14 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (2 casi rilevati), contatti in setting assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (1 caso rilevato), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 209 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 902 test e sono stati riscontrati 84 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 9%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 22,7% oggi, rispetto al 22,6% di ieri.  Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità delle Marche:  

27/03/2021 11:10
Parco Monti Sibillini e Club Alpino uniti per rilanciare il territorio montano: siglato l'accordo

Parco Monti Sibillini e Club Alpino uniti per rilanciare il territorio montano: siglato l'accordo

Studio, conoscenza del territorio, educazione dei cittadini sono i presupposti essenziali per un’attenta e consapevole fruizione dei Sibillini, preziosi quanto fragili, tanto più dopo il sisma del 2016. Con una accessibilità degli ambienti naturali e dei comuni del Parco non ancora recuperata al 100%, con il rischio dell’impoverimento demografico e delle difficoltà innescate dal dissesto idrogeologico, la necessità di attuare strategie di rilancio del territorio montano si fa sempre più forte. Da qui la decisione di stipulare un protocollo di collaborazione tra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, rappresentato dal presidente Andrea Spaterna, e il CAI, rappresentato dal presidente generale Vincenzo Torti che ha delegato il coordinamento delle attività ai presidenti regionali del CAI di Marche e Umbria.  L’intesa ha una durata triennale, a partire dal 23 marzo 2021. Durante questo periodo i due enti si impegneranno per la tutela e lo sviluppo sostenibile del territorio in ordine a iniziative, manifestazioni o raduni sui temi dell’escursionismo, dell’arrampicata, dell’alpinismo giovanile e della ricerca scientifico-naturalistica. In particolare, oltre a visite, soggiorni e corsi per un avvicinamento rispettoso e consapevole alla montagna, rivolti anche alle scolaresche, si lavorerà alla predisposizione di un catasto dei sentieri e alla redazione di carte specifiche. Particolare attenzione sarà dedicata al Sentiero Italia e a tutti quei percorsi di più giorni, così come si punterà ad una razionalizzazione della segnaletica: sarà adottata, infatti, solo quella nazionale del CAI. Il protocollo prevede inoltre un monitoraggio dei rifugi e dei ricoveri esistenti nel territorio del Parco, al fine di garantirne un’adeguata e consapevole frequentazione. Altro punto fondamentale la “ricognizione dei segni dell’uomo in ambiente”, come capanne pastorali, casolari, mulini e quant’altro aiuti a comprendere lo stretto legame tra presenza antropica e caratteristiche del territorio. Non ultima, la collaborazione per il coordinamento dell’attività speleologica di altri enti, quali, ad esempio, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. “Una collaborazione importante, quella sancita da questo documento, e che si svilupperà per i prossimi tre anni, anche in un modo più articolato rispetto al precedente accordo-quadro siglato sempre con il CAI nel marzo 1999. Stiamo concentrando i nostri sforzi nel cercare di trasmettere ai fruitori dell’area protetta la consapevolezza che muoversi sul territorio del Parco impone rispetto e attenzione e con l’aiuto del CAI riuscire in questo intento sarà sicuramente più agevole” ha dichiarato il presidente Spaterna. “È una cultura della montagna quella che dobbiamo provare a trasmettere, soprattutto alle nuove generazioni, perché acquisiscano consapevolezza della straordinaria ricchezza che questa rappresenta in termini di bellezza paesaggistica e biodiversità”.

27/03/2021 09:50
Coronavirus Marche, 13 decessi nelle ultime 24 ore: quattro vittime nel Maceratese

Coronavirus Marche, 13 decessi nelle ultime 24 ore: quattro vittime nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che, purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono verificati 13 decessi correlati al Covid-19. Tre vittime sono state registrate nelle strutture ospedaliere del Maceratese: una 84enne di Sarnano e una 86enne di San Ginesio si sono spente al nosocomio civile del Capoluogo di Provincia mentre una 83enne di Macerata è spirata all'Ospedale di Camerino. Quattro decessi sono stati segnalati nel distretto ospedaliero di Pesaro dove hanno trovato la morte un 79enne di Montelupone, un 74enne di Gradara, un 59 di Carpegna e una 84enne di Macerata Feltria. Nei presidi medici anconetani hanno perso la vita 5 persone: un 71enne e un 66enne, entrambi dorici, a Torrette; un 75enne di Sassoferrato e un 74enne di Fabriano all'Ospedale di Jesi e infine una 84enne di Loreto all'INRCA di Ancona. All'ospedale di San Bendetto del Tronto ha trovato la morte un 95enne di Ascoli Piceno. Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2579 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (887), mentre sono 433 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.  

26/03/2021 18:25
La Regione incontra Giorgetti, ristori per i costi fissi e Recovery Fund: "così si esce dalla crisi"

La Regione incontra Giorgetti, ristori per i costi fissi e Recovery Fund: "così si esce dalla crisi"

Nella Videoconferenza stampa odierna si sono discusse le richieste che la Regione Marche ha presentato al Governo nazionale per sostenere la crescita economica post Covid-19. Il vicepresidente regionale, Mirco Carloni, ha chiarito quanto emerso dal confronto stato regioni avvenuto ieri. Le regioni hanno trovato nel ministro allo sviluppo economico un interlocutore disponibile e attento alle richieste dei vari assessori regionali: "Abbiamo avuo con Giorgetti un incontro importante per le attività produttive. È emersa la volotà d'un impegno diretto per i lavori. I cittadini sono preoccupati per le condizioni economiche, è dunque necessario fare in modo che la contrazione del PIL non arrivi ad aggravare l’economia reale. Ci sono settori colpiti da oltre un anno, occorre mettere in campo risposte per rafforzare tessuto". Tanti sono stati gli argomenti affrontati ma univoca è stata la richiesta di impegno al ministero. Per quel che riguarda il programma Next Generation Carloni ha detto: "Si tratta di una grande opportunità che riguarda soprattutto le regioni per l'effettiva applicazione. Nei mesi scorsi il governo precedente non è entrato nello specifico e le regioni sono rimaste all’oscuro delle modalità di erogazione dei fondi. È dunque necessario un contributo diretto del governo per sostenere le imprese, gestire i fondi e coordinare le manovre di restrizioni anti covid". Il presidente della Regione Acquaroli, presente all'incontro, ha evidenziato l'importanza del confronto stato regioni. Sull'incontro con Giorgetti ha esordito dicendo:"Il lavoro svolto è stato di ascolto e concentrazione. Le imprese colpite dalla pandemia sono tantissime. Il rapporto costante con il ministro serve a far arrivare richieste legittime e aspettative delle regioni al tavolo del governo centrale, lavorando per risposte adeguate. Nei cittadini paura di non farcela e voglia di ripartire coesistono, sta a noi sostenerli facendo da tramite". Ad un anno dalle chiusure non si può più parlare di emergenza. Occorrono risposte strutturali e rispetto al piano ristoro l'assessore Carloni ha esortato all'integrazione delle misure: "Si è scelto di parlare di perdita di fatturato per riconoscere un risarcimento, ma ora è necessario fare un altro decreto e probabilmente verrà presentato ad Aprile, servirà a prendere in considerazione altri aspetti problematici otre alla diminuzione di fatturato. Alcuni settori non hanno solo perso ma sono stati completamente azzerati perchè non hanno lavorato. È necessario individuare criteri più inclusivi che meglio fotografano la situazione reale".  Diventa cruciale stabilire quali siano le modalità di accesso al credito degli imprenditori. Con una diversa valutazione del rating per la richiesta di finanziamenti. E proprio su Rating e Reshoring si esprime il vicepresidente regionale:" Le aziende possono crescere ed avere un rating conveniente e prospettive di Reshoring, condizione che permetterà di avere nuovi investimenti. Sviluppi che passano necessariamente per la defiscalizzazione (al esempio nel decreto sud alcuni comuni che confinano con le Marche hanno sgravi fiscali non accordati alla regiorne)". Tra li temi proposti a Giorgetti c'è sicuramente l'innovazione tecnologica: "Abbiamo tutto in DAD ma ritardo di oltre 3 anni su banda ultralarga va gestito. Sui patti di sviluppo occorre lavorare ancora attraverso la negoziazione diretta con le imprese, le dirette interressate". L'assessore Carloni parla di un Progetto di filera nelle Marche in cui potrebbe giocare un ruolo fondamentale il Recovery Fund aggiungendosi alle oltre ai finanziamenti ordinari. Il vecepresidente ha parlato di: "Creare un nuovo modello economico individuando ecosistemi economici strutturali, con un leader che possa generare rapporti di collaborazione. Collegamento utile a rafforzare finanza, innovazioni e produzione. È il modo migliore per rafforzare quello che c’è nel sistema economico e farlo uscire dalla fragillità. La proposta coinvolge più settori ma meccatronica, fashion e food rappresentano le maggiori opportunità". Sulle repliche di Draghi alla vaccinazione non obbligatoria del personale sanitario Acquaroli si è detto tranquillo:" Stato e regioni devono lavorare insieme, è necessario fare squadra perché dobbiamo essere in grado di supportare sanità e imprese. La filiera istituzionale deve essere responsabile e meno polemica possibile. Il vaccino è sicuramente una grande arma per arginare il virus e far respirare la sanità però in Italia non c’è obbligo di vaccinazione e solo il governo centrale può dirci se e come dare l'obbligo vaccinale, non compete sicuramente alla regione. Aspettiamo le idee di Draghi nel dettaglio ma è difficile esprimersi su qualcosa di aleatorio".

26/03/2021 17:50
"Le scuole riaprono fino alla prima media": Draghi annuncia la ripartenza dopo Pasqua

"Le scuole riaprono fino alla prima media": Draghi annuncia la ripartenza dopo Pasqua

"Riapertura della scuola fino alla prima media". Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa, spiegando che risponderà a domande sull'esito della cabina di regia e sul vertice Ue. "Le scuole riaprono fino alla prima media, il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato". La volontà complessiva era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media", sottolinea Draghi: "La scuola è un punto di contagio limitato solo in presenza di altre restrizioni. Ciò che è fonte di contagio è tutto ciò che avviene attorno alla scuola, quindi più si alza l'attività scolastica più aumentano le possibilità di contagio", spiega il premier."Noi per primi abbiamo proposto" il tema delle restrizioni all'export di vaccini nei Paesi extra-Ue. "Ora purtroppo è un tema all'attenzione di tutti"."Mi riservo di esaminare la parte giuridica degli ultimi contratti. Confermo quanto detto: c'è in gioco la salute, la vita e la morte, bisogna cercare il coordinamento europeo e se non si vede la soluzione bisogna cercare altre strade. Io però starei attento a fare certi contratti"."Il governo intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo". spiega il premier Mario Draghi - Ci sarà un incontro la prossima settimana tra le Regioni e il governo centrale, ci sarò anche io. Bisogna lavorare tutti insieme, inutile mettere divieti o minacciare misure. Il criterio di fondo è l'età. Si va avanti così e si va avanti bene". Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa. La risposta delle Regioni alle parole pronunciate in Parlamento sui vaccini è stata "ampiamente positiva"."Quello che ho detto in parlamento alle Regioni era una reazione spontanea davanti alle differenze tra le varie regioni. La Costituzione attribuisce al governo centrale competenze in caso di pandemia. il mio richiamo era anche un appello a collaborare, il richiamo era inteso a dire che bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell'età deve tornare a essere prioritario. Perchè si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottenni che poi sono i nonni che stanno con i nipoti"."Le chiusure sono pensabili o impensabili solo in base ai dati che vediamo" sui contagi. "Le misure hanno dimostrato nel corso di un anno e mezzo di non essere campate per arie. E' desiderabile riaprire, la decisione se farlo o meno dipende dai dati." sottolinea il premier Draghi  rispondendo ad una domanda sulle parole di Matteo Salvini sul mantenimento delle chiusure. (Fonte: ANSA)

26/03/2021 15:06
Curare il Covid con anticorpi monoclonali: arriva un braccio robot nelle Marche

Curare il Covid con anticorpi monoclonali: arriva un braccio robot nelle Marche

È iniziata nella Regione Marche la sperimentazione guidata dall’Agenzia Italiana del Farmaco, che valuta l’efficacia della terapia con anticorpi monoclonali per il trattamento di pazienti affetti da Covid-19. L' Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, all’avanguardia nella tecnologia per il dosaggio dei farmaci, usa i suoi robot per fronteggiare la pandemia. Ad oggi le evidenze scientifiche mostrano fiducia nella terapia con anticorpi monoclonali nel caso di pazienti con sintomi lievi-moderati e nella fase iniziale dell’infezione. Curarli bene e tempestivamente porterebbe ad una riduzione del numero di accessi al pronto soccorso e di ricoveri ospedalieri. "I pazienti eleggibili al trattamento sono individuati dai Medici di Medicina Generale, medici USCA, Pediatri Libera Scelta. Sulla base delle loro segnalazioni i pazienti verranno inclusi in una lista e verranno accolti negli appositi locali allestiti presso la Palazzina delle Malattie Infettive in ambiente protetto a pressione negativa. La terapia viene somministrata tramite infusione endovenosa e richiede la massima cura e precisione nella procedura di preparazione del farmaco. La preparazione personalizzata dei farmaci iniettabili rappresenta un aspetto critico per le strutture sanitarie poiché comporta numerosi rischi per la sicurezza dei pazienti e degli operatori, nonché notevoli costi e possibili inefficienze organizzative. L’A.O.U.R. è precursore a livello mondiale nell’utilizzo della robotica per la preparazione di farmaci iniettabili innovativi, come gli anticorpi monoclonali, con indiscussi vantaggi in termini di appropriatezza terapeutica, altissimi standard di qualità e sicurezza delle preparazioni, nel contempo favorendo un percorso di standardizzazione dei processi, ottimizzazione delle risorse e riduzione delle attività manuali. I robot APOTECA, sviluppati grazie al laboratorio pubblico - privato tra gli Ospedali Riuniti di Ancona e l’impresa Loccioni, operativi nella farmacia ospedaliera fin dal 2010, svolgono in autonomia tutte le operazioni più complesse e delicate al fine di garantire la corretta composizione della terapia e intercettare ogni possibile errore in fase di convalida, trascrizione, preparazione e consegna. Tutto il percorso del farmaco, dalla prescrizione fino alla somministrazione, è controllato attraverso sofisticati sistemi automatizzati di misura che assicurano elevata precisione, completa tracciabilità delle operazioni ed integrità delle informazioni. La prescrizione medica è digitalizzata e la fase di preparazione avviene in maniera totalmente robotizzata in un ambiente di lavoro dedicato e costantemente monitorato. Per questo le terapie monoclonali allestite nella farmacia dell’A.O.U.R., sono garantite da certificati di qualità totali, offrono la massima sicurezza in termini di sterilità e accuratezza dei farmaci iniettabili allestiti, consentono una gestione sicura dei dati clinici e della fase di produzione, e riducono il rischio clinico. Insomma grazie alla robotica e all’intelligenza artificiale, l’ospedale marchigiano aumenta l’efficienza organizzativa e l’ergonomia del processo, previene eventuali errori terapeutici, controlla l’appropriatezza prescrittiva e infine semplifica la gestione della documentazione rendendo le informazioni più fruibili, a beneficio del paziente. L’A.O.U.R. testimonia come l’innovazione tecnologica insieme alla passione e alla professionalità delle persone, possano davvero fare la differenza, anche e soprattutto in questo momento.

26/03/2021 13:30
Coronavirus Marche, 674 nuovi casi in 24 ore: 105 sono nel Maceratese

Coronavirus Marche, 674 nuovi casi in 24 ore: 105 sono nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5425 tamponi: 2985 nel percorso nuove diagnosi (di cui 764 nello screening con percorso Antigenico) e 2440 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 22,6%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 674 (105 in provincia di Macerata, 243 in provincia di Ancona, 175 in provincia di Pesaro-Urbino, 56 in provincia di Fermo, 70 in provincia di Ascoli Piceno e 25 fuori regione). Questi casi comprendono soggetti sintomatici (80 casi rilevati), contatti in setting domestico (173 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (201 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (23 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti in setting assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (4 casi rilevati), screening percorso sanitario (2 casi rilevati). Per altri 188 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 764 test e sono stati riscontrati 76 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 10%. In diminuzione di 2 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 959, di cui 152 in terapia intensiva (-5 rispetto a ieri). Sono, invece, 57 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 177 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 70 al Covid Hospital, 23 al nosocomio di Civitanova e 34 a Camerino. Altre 31 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.   Di seguito, nel dettaglio, i dati rilasciati dal Servizio Sanità delle Marche:  

26/03/2021 11:23
Marche in rosso: Acquaroli annuncia un'altra settimana di lockdown

Marche in rosso: Acquaroli annuncia un'altra settimana di lockdown

"Mi dispiace dovervi comunicare che a causa del numero dei contagi riscontrati nella nostra regione nella scorsa settimana, che sono superiori a 250 ogni 100.000 abitanti, anche la prossima settimana saremo in zona rossa per quanto stabilito dall'ultimo decreto legge". Lo comunica il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, in seguito al colloquio avuto col ministro della Salute Roberto Speranza.  "Nel corso di questa settimana il numero dei contagi e la pressione nei pronto soccorso si sta riducendo - continua Acquaroli -  mentre resta ancora molto alta la pressione ospedaliera. Nonostante la comprensibile esasperazione e le molteplici difficoltà, continuo a raccomandare a tutti la massima attenzione per superare quanto prima questa situazione complicata. Nel frattempo continua la campagna di vaccinazione. "A questa mattina sono oltre 147 mila i marchigiani che hanno ricevuto la prima dose, quasi il 10% della popolazione regionale, per un totale di oltre 230 mila somministrazioni, il 91,3% delle dosi che ci sono state consegnate", conclude il presidente.

26/03/2021 11:03
Manutenzione di ponti e viadotti: stanziati 53 milioni di euro per le Marche

Manutenzione di ponti e viadotti: stanziati 53 milioni di euro per le Marche

“Nel triennio 2021-23 saranno messi a disposizione delle Province e delle Città metropolitane 1,150 miliardi per la manutenzione straordinaria di ponti e viadotti. Di questa cifra sono ben 53 milioni di euro i fondi stanziati per la regione Marche. Esattamente 16 mln nel 2021, 21 mln nel 2022 e 16 mln nel 2023”. Lo dichiara in una nota la facilitatrice regionale del Movimento 5 Stelle, Mirella Emiliozzi. “Da sempre il MoVimento 5 Stelle - spiega Emiliozzi – s’impegna per mettere al primo posto la sicurezza delle infrastrutture esistenti a beneficio di tutti. Per la ripartenza del Paese, la manutenzione di strade e viadotti è un aspetto centrale e prioritario da sviluppare. A sostegno della tutela dei cittadini nei confronti dei rischi strutturali della rete viaria, il ministro dei Trasporti Giovannini ha spiegato che ulteriori risorse potranno essere reperite con la nuova programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione”. “La cifra a disposizione è frutto dell’intesa raggiunta tra il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile e la Conferenza Stato-Città e Autonomie locali sul decreto ministeriale, in accordo con il ministero dell’Economia e delle Finanze. – continua Emiliozzi – Una cifra prevista inizialmente nel decreto Agosto del Governo Conte 2 e rafforzata nella legge di Bilancio per il 2021”. “La dotazione di 53 milioni di euro - conclude Emiliozzi - per le Marche nel triennio 2021-23 servirà ad aumentare il grado di sicurezza di ponti e viadotti della rete stradale gestita da Province e Città metropolitane: stiamo parlando dell’80% della viabilità extra urbana d’Italia se si guarda al sistema Paese”.

25/03/2021 18:45
Coronavirus Marche, 17 decessi nelle ultime 24 ore: una vittima nel Maceratese

Coronavirus Marche, 17 decessi nelle ultime 24 ore: una vittima nel Maceratese

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 17 decessi correlati al Covid-19. Una vittima è stata segnalata nelle strutture ospedaliere del Maceratese: si tratta di un 92enne di Urbisaglia spirato presso il nosocomio civile del capoluogo di provincia.  Nei presidi medici anconetani hanno perso la vita 9 persone: una 97enne e un 62enne del capoluogo dorico hanno perso la vita a Torrette, mentre un 82enne di Chiaravalle, una 80enne di Ancona, una 87enne di Castelfidardo, un 96enne di Jesi, due 94enne entrambe di Falconara Marittima e una 89enne di Castelfidardo sono deceduti all'Inrca.     All'ospedale di Fermo hanno trovato la morte un 83enne del capoluogo e un 63enne di Altidona.  Una vittima è stata segnalata anche al nosocomio di Fabriano: si tratta di un 81enne di Montecarotto. Un decesso è stato registrato, inoltre, presso la Rsa Galantara di Pesaro, si tratta di una 83enne dello stesso capoluogo. Un 92enne di Montefalcone Appennino si è spento nel proprio domicilio, mentre un 88enne di Jesi è morto all'ospedale cittadino. Un decesso è stato segnalato anche al nosocomio di Jesi: la vittima è un 88enne del luogo. Infine un 91enne di Cupramontana si è spento all'ospedale di San Benedetto del Tronto. Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2566 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (884), mentre sono 429 quelle totali nella provincia di Macerata. Secondo i dati complessivi, nel 96,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 82 anni.        

25/03/2021 18:16
Marche, impianti di ventilazione meccanica nelle scuole: "aria pulita in 500 aule della regione”

Marche, impianti di ventilazione meccanica nelle scuole: "aria pulita in 500 aule della regione”

La Regione Marche ha concluso l’istruttoria del bando per l’acquisto e l’installazione degli impianti di ventilazione meccanica nelle aule scolastiche. “Ieri mattina - riferisce l’assessore all’Edilizia scolastica Francesco Baldelli - abbiamo firmato il decreto che, oltre a riportare la graduatoria finale delle domande pervenute, sblocca anche le risorse finora destinate dalla Regione a questo intervento, pari a 2 milioni di euro. Nelle prossime settimane saranno assegnati i contributi alle Province e ai Comuni beneficiari, i quali, con le risorse ricevute, provvederanno autonomamente all’acquisto e all’installazione di idonei impianti di ventilazione meccanica nelle aule scolastiche”. Sono 49 le scuole regionali che, grazie a questo intervento, potranno consentire le lezioni in presenza, in sicurezza, dei propri studenti. Queste scuole sono dislocate in 30 diversi comuni, garantendo un’equa distribuzione territoriale. Nella provincia di Ancona sono state accolte le domande dei Comuni di Santa Maria Nuova, Numana, Monte Roberto, Serra San Quirico, Rosora, Sassoferrato, Falconara Marittima. Nella provincia di Pesaro e Urbino riceveranno i contributi i Comuni di Tavoleto, Montecalvo in Foglia, Apecchio, Gabicce Mare e Pergola. Nella provincia di Macerata saranno soddisfatte le richieste dei Comuni di Apiro, Appignano, Macerata e San Severino Marche. Nella provincia di Fermo riceveranno i contributi i Comuni di Amandola, Grottazzolina, Fermo e Montegiorgio. Nella provincia di Ascoli Piceno sono state accolte le domande dei Comuni di Cossignano, Montefiore dell'Aso, Spinetoli e Grottammare. Sono inoltre state accolte le richieste pervenute dalle cinque Province riguardanti scuole di istruzione superiore (l'Iss 'Volta' di Fano, l'Isa di Urbino, l'Itc 'Corinaldesi' di Senigallia, l'Iis 'Morea-Vivarelli' di Fabriano, i Licei scientifici 'Galileo Galilei' di Macerata e 'Temistocle Calzecchi Onesti' di Fermo, gli Istituti d'arte di Fermo e Ascoli Piceno e l'Ipssar 'Ulpiani' di Ascoli Piceno). “Sono 49 gli istituti regionali – conclude l'assessore Baldelli - che, per questa prima fase pilota del progetto, potranno installare impianti di ventilazione meccanica grazie a questo intervento che la Regione Marche, prima in Italia, ha fortemente voluto, pur non rientrando nelle sue strette competenze. Quasi 9.000 studenti, distribuiti su 500 aule, e i loro operatori scolastici, potranno svolgere le lezioni in presenza in sicurezza. Infatti, gli impianti di ventilazione meccanica, come efficacemente indicato in numerose pubblicazioni scientifiche, sono in grado di ridurre quasi totalmente le particelle infette nell’aria e di garantire la salubrità degli ambienti. Pertanto, la loro installazione è utile nell'immediato quale efficace strumento di contrasto al Covid-19, ma lo sarà in futuro anche contro il diffondersi dei virus influenzali e, in generale, per il benessere psico-fisico dei nostri studenti. Sin da subito avevamo rappresentato come questo primo finanziamento non sarebbe stato sufficiente a coprire tutte le richieste pervenute in Regione dai Comuni e dalle Province interessate. Infatti, il bando ha avuto un successo enorme, il che dimostra come l’amministrazione regionale abbia colto un’esigenza reale dei territori e abbia dato risposta in maniera concreta e veloce, laddove chi aveva la competenza a livello nazionale per dare risposte non ne ha date. Ad ogni modo, si tratta solo di un primo finanziamento”.

25/03/2021 15:42
Ricostruzione post sisma degli edifici pubblici: siglato l'accordo tra il Commissario Legnini e GSE

Ricostruzione post sisma degli edifici pubblici: siglato l'accordo tra il Commissario Legnini e GSE

Utilizzare gli incentivi finanziari del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici, che devono essere ricostruiti dopo il sisma del 2016. Il Commissario alla Ricostruzione post Sisma 2016, Giovanni Legnini, e Francesco Vetrò, Presidente del GSE, società del Ministero dell’Economia che promuove la transizione ecologica con il sostegno alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica, hanno firmato oggi un Protocollo d’Intesa per favorire l’integrazione fra gli incentivi del Conto Termico del GSE con i finanziamenti dello Stato per la riparazione degli edifici pubblici ed in tal modo, e cofinanziare la ricostruzione delle strutture strategiche nel cratere. Il cofinanziamento dei progetti che, grazie all’intesa, saranno qualificati con esito positivo dal GSE, consentiranno di liberare risorse che i Comuni potranno destinare ad altre opere pubbliche sul territorio, indirizzando al meglio gli investimenti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale fissati dalla Ue per il 2030. Ai Comuni, anche grazie agli Uffici Speciali per la Ricostruzione delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, sarà fornita assistenza individuale per l’uso combinato dei fondi commissariali con gli incentivi previsti dal Conto Termico, che mette a disposizione 200 milioni di euro l’anno per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici. L’intesa prevede che sia data priorità alla riqualificazione delle scuole, ai progetti relativi all’edilizia sanitaria e a quella residenziale pubblica, ad impianti sportivi pubblici, luoghi della cultura ed altri edifici di proprietà degli enti locali (come uffici o musei). “La collaborazione con l’ufficio del Commissario, già avviata nel 2019, si consolida con la sottoscrizione del Protocollo che trova oggi la luce, con il quale il Gestore dei Servizi Energetici consacra il suo impegno ad aiutare i territori e le popolazioni colpiti dal sisma del 2016. La realizzazione di azioni concrete di supporto acquista, nel momento attuale, un maggiore significato in termini di inclusione e ritorno alla quotidianità”, ha detto il Presidente del GSE Francesco Vetrò.  “La firma di oggi è un accordo oltre l’accordo, perché frutto di un dialogo che ha avuto sin da subito l’obiettivo di avviare una nuova stagione per tutti i territori colpiti dal sisma del 2016/17. L’adozione di un modello di ricostruzione sostenibile è una concreta opportunità di sostegno, riqualificazione e ripopolamento di questi luoghi fragili, per lo più piccoli Comuni e Aree Interne, dall’incredibile potenziale”, ha dichiarato l’Amministratore delegato del GSE, Roberto Moneta, aggiungendo: “Già da oggi il Comitato di Coordinamento e i Direttori degli Uffici Speciali Regionali per la ricostruzione, rappresentanti dei 140 Comuni colpiti, lavoreranno per avviare una programmazione condivisa degli interventi compatibili con gli incentivi GSE, molti dei quali cumulabili, e anche per estendere il supporto ai 502 Comuni fuori cratere. Facciamo tesoro dell’esperienza del Comune di Costacciaro, primo beneficiario della sinergia tra le risorse commissariali e il Conto Termico, e replichiamo velocemente questa esperienza di successo”. “Questo accordo con il GSE, che intendo ringraziare, è molto importante perché consente di combinare al meglio e mettere a sistema le risorse pubbliche che già sono a disposizione, per un obiettivo strategico come la ricostruzione del Centro Italia colpito dal sisma del 2016, che è finalmente partita e che può rappresentare un’opportunità per l’intero Paese”, ha detto il Commissario Legnini. “Gli incentivi del GSE per l’efficientamento degli edifici pubblici, insieme a quelli del Super Ecobonus per le abitazioni private, possono così essere sommati ai fondi pubblici per la ricostruzione post-sisma, rafforzando concretamente”, ha aggiunto il Commissario, “la possibilità di conseguire agli obiettivi del processo di transizione ecologica intrapreso dalla Ue e dal governo per realizzare un nuovo modello di sviluppo. Anche le linee di azione proposte per il Centro Italia nel Recovery Fund saranno in grado di dare un’ulteriore spinta per la ricostruzione di città e paesi sicuri e sostenibili dal punto di vista energetico ed ambientale”.  

25/03/2021 13:47
CNA Macerata, gli acconciatori ad Acquaroli: "velocizzi i vaccini e ristori ad hoc per i nostri saloni"

CNA Macerata, gli acconciatori ad Acquaroli: "velocizzi i vaccini e ristori ad hoc per i nostri saloni"

Iniziativa degli esasperati acconciatori aderenti alla CNA di Macerata che scrivono direttamente al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. Tre le richieste: velocizzare con i vaccini, prevedere ristori regionali e far riaprire i saloni. Ecco il testo integrale della lettera inviata all’indirizzo personale del Governatore in data odierna, a firma di Loretta Genangeli, Portavoce CNA Acconciatori Macerata "Gentile Presidente, preferiamo scriverLe anziché chiedere un appuntamento ed esporre a maggior rischio Lei ed i nostri rappresentanti in questo momento così difficile e delicato. Le nostre richieste d'altronde sono alquanto puntuali e crediamo facilmente condivisibili, oltre che comprensibili e attuabili. Tre i punti che sottoponiamo alla Sua attenzione. Il primo riguarda tutta la comunità marchigiana ed è una netta velocizzazione della campagna vaccinale. A tre mesi dall’inizio delle vaccinazioni, registriamo nella nostra regione troppe persone appartenenti alle fasce deboli ancora in attesa di esser vaccinati. Sappiamo che la nostra Associazione di categoria, come anche altre, è in attesa dei Protocolli regionali per avviare autonomamente la gestione di hub vaccinali destinati ai propri associati ed ai loro dipendenti; diamo al più presto concretezza a questo accordo in modo che, non appena ci sarà un congruo numero di vaccini disponibili, potremmo immunizzarci. Una seconda richiesta che Le sottoponiamo riguarda i ristori. Il recente Decreto del governo esclude gran parte delle imprese dal sostegno pubblico. Così come aveva fatto la precedente amministrazione regionale, seppur con risorse insufficienti, è opportuno prevedere ristori specifici e immediati per le imprese marchigiane che l’anno scorso e quest’anno sono in difficoltà a causa delle chiusure. Ultima istanza che Le chiediamo accoratamente è di farsi portavoce ai tavoli del governo nazionale affinché si comprenda che la nostra specifica attività può essere svolta in modo sicuro e senza timore di contagi. La lentezza con cui la curva dei contagi sta scendendo nonostante sia passato quasi un mese dall’istituzione della zona rossa e dalle nostre chiusure, in parte lo dimostra. Vogliamo ricordarLe che noi lavoriamo solo su appuntamento, proporzionando i clienti allo spazio delle nostre sale e quindi senza creare alcun assembramento. Noi rispettiamo alla lettera tutti i Protocolli di sicurezza che gli esperti hanno stabilito per la nostra attività e che impediscono scientificamente il contagio; abbiamo anche speso risorse e denaro per adeguarci nel migliore dei modi, in un periodo certamente avverso per qualsiasi tipo di investimento. Il servizio che noi acconciatrici ed acconciatori offriamo non sarà certo essenziale come quello del panettiere ma ci permetta, signor Presidente, di poter riaprire la nostra attività e quindi di poter essere a nostra volta clienti del panettiere. Auspicando il positivo accoglimento delle nostre richieste, inviamo i nostri più sinceri auguri di buon lavoro"-  

25/03/2021 13:10
Tutti i motivi per cui dovresti scegliere di abitare in una casa di legno

Tutti i motivi per cui dovresti scegliere di abitare in una casa di legno

Abitare in una casa di legno non è semplicemente come abitare in una normale casa di mattoni, ma è molto più speciale ed in questo articolo ti spiegheremo il perché! Perché abitare in una casa di legno Oltre all’estetica, abitare in una casa di legno offre diversi benefici che una casa in mattoni non ha.Le nostre case in legno vengono realizzate con materiali di prima qualità, in grado di rendere la vita più piacevole e salutare rispetto una normale casa in mattoni. Inoltre, è possibile progettare la propria casa in legno su misura, in base allo spazio ed al contesto che si ha a disposizione. Qui di seguito, troverai i 5 motivi principali per cui dovresti considerare una casa di legno, anziché una casa in mattoni. 1. È una soluzione ecologica Una casa in legno è una soluzione “eco-friendly”, poiché essa è realizzata con materiali a basso impatto ambientale, rinnovabili e non nocivi per il pianeta. Noi di Maestro Case, utilizziamo il legno di pino proveniente dalla Norvegia per realizzare tutta la struttura, comprensiva di pareti e pavimenti, oltre a finestre e porte. 2. È un luogo sano in cui vivere ed in cui far crescere i propri figli                                                                                                     Le case in legno sono un luogo sano in cui vivere, perché vengono realizzate con materiali naturali come il legno, che non rilascia sostanze dannose o tossiche da respirare. Infatti, l’utilizzo di materiali naturali migliora l’aria all’interno dell’ambiente, oltre a non presentare problemi di umidità. Questo deriva dal fatto che le superfici interne sono “calde” e ciò non favorisce la formazione di muffe e funghi. 3. Costa meno di una casa di mattoni Per via di molteplici fattori, una casa in legno costa meno rispetto ad una casa di mattoni; basti pensare al costo dei materiali impiegati nell’edilizia tradizionale. Nella costruzione di una casa in legno, non sono presenti materiali come: acciaio, calcestruzzo e laterizio, che richiedono molte energie per prelievo, produzione, trasporto e montaggio. La maggior parte dei materiali impiegati nelle normali case in mattone, richiedono molta energia ed hanno un costo ambientale elevato, senza contare il fatto che non sono rinnovabili. Un esempio è il progetto “Kare”: si tratta di una casa in legno abitabile di 117 metri quadrati, con cinque ambienti distinti al suo interno, dal costo di circa 31mila euro. Difficilmente troverai una soluzione in mattoni di pari dimensioni allo stesso prezzo, no? Senza contare che puoi realizzare una casa in legno in cui abitare ovunque tu voglia! 4. Maggior risparmio energetico ed isolamento acustico Un altro aspetto da non sottovalutare è il risparmio energetico e l’isolamento acustico: grazie alle diverse proprietà offerte dai materiali naturali, una casa in legno è isolata naturalmente sia a livello termico che acustico. Ciò significa minor dispersione di calore ed una bolletta più leggera. Difatti, abitare in una casa in legno significa ridurre i costi di climatizzazione e riscaldamento dell’80% rispetto una normale casa in mattoni. 5. Costruzione antisismica e resistente al fuoco Infine, una peculiarità delle case in legno è la loro elasticità: ciò significa che una casa in legno riesce a resistere a scosse di terremoto, anche di magnitudo elevato, e forti venti di potenza elevata. Senza dimenticare che i materiali utilizzati per la realizzazione di una casa in legno vengono trattati per resistere ad incendi e fuochi di grandi dimensioni.      

25/03/2021 11:47
Vaccini, somministrate nelle Marche 223.905 dosi: quasi il 90% di quelle ricevute

Vaccini, somministrate nelle Marche 223.905 dosi: quasi il 90% di quelle ricevute

Nelle Marche sono 223.905 le dosi di vaccino somministrate finora su 251.930 consegnate (88,88%). Il dato, aggiornato a stamattina, è pubblicato sulla pagina web della Regione dedicata alla situazione vaccinazioni nelle Marche. Tra le somministrazioni eseguite 144.269 prime dosi e 78.636 seconde dosi. Finora sono state completate le vaccinazioni per 31.958 over 80 (67.437 le prime dosi nella categoria). Complete le dosi per 4.032 ospiti di strutture residenziali (6.057 le prime dosi) e 33.478 sanitari (33.895 prime dosi). Per il personale non sanitario (Oss, personale di supporto negli ospedali e altri) 9.902 hanno già completato con la seconda dose (le prime dosi sono 13.632). Prima fase di vaccinazione eseguita per 13.035 componenti del personale universitario e  scolastico, 8.211 tra le forze dell'ordine e 2.002 vulnerabili in carico al Sistema sanitario nazionale (266 le seconde dosi)

25/03/2021 11:33
CNA, come gestire i propri risparmi: domani il primo incontro in rete aperto a tutti

CNA, come gestire i propri risparmi: domani il primo incontro in rete aperto a tutti

È stato presentato questa settimana il progetto “Fabi Educational”, la campagna con la quale la Federazione Autonoma Bancari Italiani aderisce alla nona edizione della Global money week dell’Ocse. Il progetto ha permesso di realizzare una miniserie di otto clip dedicate ad altrettanti argomenti rivolti sia alle scuole sia a chi intende avvicinarsi al complesso mondo della finanza. La CNA Macerata propone un Webinar di educazione finanziaria. Sarà un incontro con la FABI aperto a tutti per presentare il progetto informativo e per dare qualche consiglio su come gestire i risparmi con consapevolezza. L’appuntamento web è per venerdì 26 marzo alle ore 19 sulla piattaforma zoom, con diretta sul Canale 14 Marche dalle ore 19,15. Interverranno nella rubrica “…fino alle 20 con CNA” Mattia Pari, Segretario nazionale della FABI e Massimiliano Moriconi direttore del Confidi regionale Uni.Co. di Macerata. Nel corso dell’iniziativa saranno trasmessi alcuni videoclip della serie educational: “L’amico risparmio”, “Rischi e rendimenti, cosa c’è dietro”, “Le 7 regole antitruffa su Internet” e “Impariamo a pianificare”.

25/03/2021 10:07
Coronavirus, 621 nuovi casi oggi nelle Marche: sono 133 quelli in provincia di Macerata

Coronavirus, 621 nuovi casi oggi nelle Marche: sono 133 quelli in provincia di Macerata

Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 5697 tamponi: 3162 nel percorso nuove diagnosi (di cui 980 nello screening con percorso Antigenico) e 2535 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 19,6%). I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 621: 133 in provincia di Macerata, 225 in provincia di Ancona, 138 in provincia di Pesaro-Urbino, 54 in provincia di Fermo, 50 in provincia di Ascoli Piceno e 21 fuori regione.  Questi casi comprendono soggetti sintomatici (74 casi rilevati), contatti in ambito domestico (168 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (183 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (5 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (1 caso rilevato), contatti in ambito assistenziale (2 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (2 casi rilevati), screening percorso sanitario (3 casi rilevati) e 1 caso proveniente da fuori regione.  Per altri 182 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 980 test e sono stati riscontrati 77 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari all'8%. Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 19,63% oggi, rispetto al 19,04% di ieri.  In aumento di 2 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 961, di cui 157 in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri). Sono, invece, 47 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali. Nel Maceratese sono accolti 164 pazienti (+4 rispetto a ieri): 49 all'ospedale di Macerata, 70 al Covid Hospital, 21 al nosocomio di Civitanova e 34 a Camerino. Altre 31 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.

25/03/2021 09:53
L'effige della Madonna di Loreto torna alla Santa Casa: ad accoglierla le Frecce Tricolori

L'effige della Madonna di Loreto torna alla Santa Casa: ad accoglierla le Frecce Tricolori

Si è concluso mercoledì 24 marzo a Loreto il pellegrinaggio che aveva preso il volo dall’aeroporto di Pratica di Mare il 7 gennaio dello scorso anno.   Atterrata presso il Centro di Formazione Aviation English (Cen.For.Av.En.), dopo circa un anno di pellegrinaggio in cui ha fatto tappa nelle diverse basi dell’Aeronautica Militare, la sacra Effige della Beata Vergine di Loreto, è stata accolta presso la Basilica della Santa Casa accompagnata, simbolicamente, dal tricolore lasciato dai fumi delle Frecce Tricolori che, in formazione ridotta, hanno sorvolato la Basilica.   L’Effige della Virgo Lauretana sarà custodita presso la Basilica di Loreto fino alla conclusione dell’Anno Giubilare.   Alla Santa Messa presieduta da Mons. Santo Marcianò, Ordinario Militare per l'Italia, hanno preso parte oltre alle autorità locali, il Generale di Squadra Aerea Giovanni Fantuzzi, in rappresentanza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, e il Colonnello Luca Massimi, Comandante del Cen.For.Av.En..   Al termine della celebrazione eucaristica il Generale Fantuzzi ha portato i saluti e i ringraziamenti del Capo di SMA, Generale di Squadra Aerea Alberto Rosso e ha consegnato a S.E. Mons. Dal Cin, Arcivescovo Prelato di Loreto, un omaggio realizzato in occasione del giubileo lauretano, concesso da Papa Francesco, per celebrare i cento anni della proclamazione della Madonna di Loreto “Patrona degli Aeronauti”.   Il Generale Fantuzzi ha dichiarato che “l’opera è il frutto della passione, dell’amore e delle abilità del personale militare e civile del 10° Reparto Manutenzione Velivoli di Galatina (LE) che, ogni giorno, assicura l’efficienza dei velivoli MB-339 e T-346 utilizzati per l’addestramento dei piloti militari al volo operativo ed acrobatico”.   Inoltre, a testimoniare lo spirito dell’Aeronautica Militare ad operare nella dimensione aerospaziale, il Generale Fantuzzi ha consegnato l’effige, realizzata sempre in occasione del Giubileo Lauretano, che il Colonnello Luca Parmitano ha portato con se nel corso dell’ultima missione sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

25/03/2021 09:18
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