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Tutte le risposte del Governo alle domande sul decreto

Tutte le risposte del Governo alle domande sul decreto

Il governo ha pubblicato all'interno del proprio sito ufficiale tutte le domande frequenti - con relative risposte - riguardanti il nuovo decreto firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte nella serata di lunedì 9 marzo. Un decreto che ha esteso a tutto il territorio nazionale le misure adottate in Lombardia e in 14 province del centro-nord per contenere il contagio (leggi qui).   Le domande e le risposte sono state divise per sezioni, dieci in totale: Zone interessate dal decreto, Spostamenti, Trasporti, Uffici e dipendenti pubblici, Pubblici esercizi, Scuola, Università, Cerimonie ed eventi, Turismo, Agricoltura.  ZONE INTERESSATE DAL DECRETO 1 Ci sono differenze all’interno del territorio nazionale?No, per effetto del dpcm del 9 marzo le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e sono efficaci dalla data del 10 marzo e sino al 3 aprile. 2 Sono ancora previste zone rosse?No, non sono più previste zone rosse. Le limitazioni che erano previste nel precedente dpcm del 1° marzo (con l’istituzione di specifiche zone rosse) sono cessate. Ormai, con il dpcm del 9 marzo, le regole sono uguali per tutti. SPOSTAMENTI 1 Cosa si intende per “evitare ogni spostamento delle persone fisiche”? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? Chi è sottoposto alla misura della quarantena, si può spostare?Si deve evitare di uscire di casa. Si può uscire per andare al lavoro  o per ragioni di salute o per altre necessità, quali, per esempio, l’acquisto di beni essenziali. Si deve comunque essere in grado di provarlo, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. Senza una valida ragione, è richiesto e necessario restare a casa, per il bene di tutti.È previsto anche il “divieto assoluto” di uscire da casa per chi è sottoposto a quarantena o risulti positivo al virus. 2 Se abito in un comune e lavoro in un altro, posso fare “avanti e indietro”?Sì, è uno spostamento giustificato per esigenze lavorative. 3 Ci sono limitazioni negli spostamenti per chi ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5?In questo caso si raccomanda fortemente di rimanere a casa, contattare il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone. 4 Cosa significa “comprovate esigenze lavorative”? I lavoratori autonomi come faranno a dimostrare le “comprovate esigenze lavorative”?È sempre possibile uscire per andare al lavoro, anche se è consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi. “Comprovate” significa che si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al lavoro, anche tramite l’autodichiarazione vincolante di cui alla FAQ n.  1 o con ogni altro mezzo di prova , la cui non veridicità costituisce reato. In caso di controllo, si dovrà dichiarare la propria necessità lavorativa. Sarà cura poi delle Autorità verificare la veridicità della dichiarazione resa con l’adozione delle conseguenti sanzioni in caso di false dichiarazioni. 5 Come si devono comportare i transfrontalieri?I transfrontalieri potranno entrare e uscire dai territori interessati per raggiungere il posto di lavoro e tornare a casa. Gli interessati potranno comprovare il motivo lavorativo dello spostamento con qualsiasi mezzo (vedi faq precedente). 6 Ci saranno posti di blocco per controllare il rispetto della misura?Ci saranno controlli. In presenza di regole uniformi sull’intero territorio nazionale, non ci saranno posti di blocco fissi per impedire alle persone di muoversi. La Polizia municipale e le forze di polizia, nell’ambito della loro ordinaria attività di controllo del territorio, vigileranno sull’osservanza delle regole. 7 Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi?Sì, chiunque ha diritto a rientrare presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. 8 È possibile uscire per andare ad acquistare generi alimentari? I generi alimentari saranno sempre disponibili?Sì, si potrà sempre uscire per acquistare generi alimentari e non c’è alcuna necessità di accaparrarseli ora perché saranno sempre disponibili. 9 È consentito fare attività motoria?Sì, l’attività motoria all’aperto è consentita purché non in gruppo. 10 Si può uscire per acquistare beni diversi da quelli alimentari?Si, ma solo in caso di stretta necessità (acquisto di beni necessari, come ad esempio le lampadine che si sono fulminate in casa). 11 Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti?Sì, è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più vulnerabili e quindi cercate di proteggerle dai contatti il più possibile. TRASPORTI 1 Sono previste limitazioni per il transito delle merci?No, nessuna limitazione. Tutte le merci (quindi non solo quelle di prima necessità) possono essere trasportate sul territorio nazionale. Il trasporto delle merci è considerato come un’esigenza lavorativa: il personale che conduce i mezzi di trasporto può spostarsi, limitatamente alle esigenze di consegna o prelievo delle merci. 2 I corrieri merci possono circolare?Sì, possono circolare. 3 Sono un autotrasportatore. Sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?No, non sono previste limitazioni al transito e all’attività di carico e scarico delle merci. 4 Esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea?No. Non esistono limitazioni per il trasporto pubblico non di linea. Il servizio taxi e di ncc non ha alcuna limitazione in quanto l’attività svolta  è considerata esigenza lavorativa. UFFICI E DIPENDENTI PUBBLICI 1 Gli uffici pubblici rimangono aperti?Sì, su tutto il territorio nazionale. L’attività amministrativa è svolta regolarmente. In ogni caso quasi tutti i servizi sono fruibili on line. E’ prevista comunque la sospensione delle attività didattiche e formative in presenza di scuole, nidi, musei, biblioteche. 2 Il decreto dispone per addetti, utenti e visitatori degli uffici delle pubbliche amministrazioni, sull’intero territorio nazionale, la messa a disposizione di soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani. Nel caso di difficoltà di approvvigionamento di tali soluzioni e conseguente loro indisponibilità temporanea, gli uffici devono rimanere comunque aperti?Gli uffici devono rimanere comunque aperti. La presenza di soluzioni disinfettanti è una misura di ulteriore precauzione ma la loro temporanea indisponibilità non giustifica la chiusura dell’ufficio, ponendo in atto tutte le misure necessarie per reperirle. 3 Il dipendente pubblico che ha sintomi febbrili è in regime di malattia ordinaria o ricade nel disposto del decreto-legge per cui non vengono decurtati i giorni di malattia?Rientra nel regime di malattia ordinaria. Qualora fosse successivamente accertato che si tratta di un soggetto che rientra nella misura della quarantena o infetto da COVID-19, non si applicherebbe la decurtazione. 4 Sono un dipendente pubblico e vorrei lavorare in smart working. Che strumenti ho?Le nuove misure incentivano il ricorso allo smart working, semplificandone l’accesso. Compete al datore di lavoro individuare le modalità organizzative che consentano di riconoscere lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti. Il dipendente potrà presentare un’istanza che sarà accolta sulla base delle modalità organizzative previste. PUBBLICI ESERCIZI 1 Bar e ristoranti possono aprire regolarmente?È consentita l’attività di ristorazione e bar dalle 6.00 alle 18.00, con obbligo a carico del gestore di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione. 2 Si potranno comunque effettuare consegne a domicilio di cibi e bevande?Il limite orario dalle 6.00 alle 18.00 è riferito solo all’apertura al pubblico. L’attività può comunque proseguire negli orari di chiusura al pubblico mediante consegne a domicilio. Sarà cura di chi organizza l’attività di consegna a domicilio – lo stesso esercente ovvero una cosiddetta piattaforma – evitare che il momento della consegna preveda contatti personali. 3 Sono gestore di un pub. Posso continuare ad esercitare la mia attività?Il divieto previsto dal DPCM riguarda lo svolgimento nei pub di ogni attività diversa dalla somministrazione di cibi e bevande. È possibile quindi continuare a somministrare cibo e bevande nei pub, sospendendo attività ludiche ed eventi aggregativi (come per esempio la musica dal vivo, proiezioni su schermi o altro), nel rispetto delle limitazioni orarie già previste per le attività di bar e ristoranti (dalle 6.00 alle 18.00) e, comunque, con l’obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. 4 Cosa è previsto per teatri, cinema, musei, archivi, biblioteche e altri luoghi della cultura?Ne è prevista la chiusura al pubblico su tutto il territorio nazionale. SCUOLA 1 Cosa prevede il decreto per le scuole?Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle scuole di ogni ordine e grado. Resta la possibilità di svolgimento di attività didattiche a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. UNIVERSITÀ 1 Cosa prevede il decreto per le università?Nel periodo sino al 3 aprile 2020, è sospesa la frequenza delle attività di formazione superiore, comprese le università e le istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani. Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza, tenendo conto, in particolare, delle specifiche esigenze degli studenti con disabilità. Non è sospesa l’attività di ricerca. 2 Si possono tenere le sessioni d’esame e le sedute di laurea?Sì, potranno essere svolti ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza o comunque adottando le precauzioni di natura igienico sanitaria ed organizzative indicate dal dpcm del 4 marzo; nel caso di esami e sedute di laurea a distanza, dovranno comunque essere assicurate le misure necessarie a garantire la prescritta pubblicità. 3 Si possono tenere il ricevimento degli studenti e le altre attività?Sì. Corsi di dottorato, ricevimento studenti, test di immatricolazione, partecipazione a laboratori, etc., potranno essere erogati nel rispetto delle misure precauzionali igienico sanitarie, ricorrendo in via prioritaria alle modalità a distanza. Anche in questo caso particolare attenzione dovrà essere data agli studenti con disabilità. 4 Cosa si prevede per i corsi per le specializzazioni mediche?Dalla sospensione sono esclusi i corsi post universitari connessi con l’esercizio delle professioni sanitarie, inclusi quelli per i medici in formazione specialistica, e le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie e medica. Non è sospesa l’attività di ricerca. 5 Cosa succede a chi è in Erasmus?Per quanto riguarda i progetti Erasmus+, occorre riferirsi alle indicazioni delle competenti Istituzioni europee, assicurando, comunque, ai partecipanti ogni informazione utile. CERIMONIE ED EVENTI 1 Cosa prevede il decreto su cerimonie, eventi e spettacoli?Su tutto il territorio nazionale sono sospese tutte le manifestazioni organizzate nonché gli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico (quali, a titolo d’esempio, cinema, teatri, pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati). 2 Si può andare in chiesa o negli altri luoghi di culto? Si possono celebrare messe o altri riti religiosi?Fino al 3 aprile sono sospese su tutto il territorio nazionale tutte le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. Pertanto è sospesa anche la celebrazione della messa e degli altri riti religiosi, come la preghiera del venerdì mattina per la religione islamica.Sono consentiti l’apertura e l’accesso ai luoghi di culto, purché si evitino assembramenti e si assicuri la distanza tra i frequentatori non inferiore a un metro. TURISMO 1 Cosa prevede il decreto per gli spostamenti per turismo?Sull’intero territorio nazionale gli spostamenti per motivi di turismo sono assolutamente da evitare. I turisti italiani e stranieri che già si trovano in vacanza debbono limitare gli spostamenti a quelli necessari per rientrare nei propri luoghi di residenza, abitazione o domicilio.Poiché gli aeroporti e le stazioni ferroviarie rimangono aperti, i turisti potranno recarvisi per prendere l'aereo o il treno e fare rientro nelle proprie case. Si raccomanda di verificare lo stato dei voli e dei mezzi di trasporto pubblico nei siti delle compagnie di trasporto terrestre, marittimo e aereo. 2 Come trova applicazione la limitazione relativa alle attività di somministrazione e bar, alle strutture turistico ricettive?Le strutture ricettive possono svolgere attività di somministrazione e bar anche nella fascia oraria dalle ore 18 alle ore 6, esclusivamente in favore dei propri clienti e nel rispetto di tutte le precauzioni di sicurezza di cui al dpcm dell’8 marzo. 3 Come si deve comportare la struttura turistico ricettiva rispetto ad un cliente? Deve verificare le ragioni del suo viaggio?Non compete alla struttura turistico ricettiva la verifica della sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche. AGRICOLTURA 1 Sono previste limitazioni per il trasporto di animali vivi, alimenti per animali e di prodotti agroalimentari e della pesca?No, non sono previste limitazioni. 2 Se sono un imprenditore agricolo, un lavoratore agricolo, anche stagionale, sono previste limitazioni alla mia attività lavorativa?No, non sono previste limitazioni. 

10/03/2020 17:08
Coronavirus, Ceriscioli: "In isolamento chi si è spostato dalla provincia di Pesaro-Urbino"

Coronavirus, Ceriscioli: "In isolamento chi si è spostato dalla provincia di Pesaro-Urbino"

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha emanato nel pomeriggio due ordinanze (la numero 5 e la numero 6), per ribadire e specificare con il massimo della chiarezza due importanti misure di contenimento della diffusione del Coronavirus all’interno della regione.  Con l’ordinanza numero 5 si ribadisce che sono consentiti gli spostamenti delle persone motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute, così come previsto dall’art. 1 comma 1 del DPCM 8 marzo 2020.  L’ordinanza numero 6 specifica che le persone provenienti dalla provincia di Pesaro Urbino che prima dell’emanazione del DPCM 8 marzo 2020 si sono spostate verso le altre province marchigiane hanno l’obbligo di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente, di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni, di osservare il divieto di spostamenti e viaggi, di rimanere raggiungibili per ogni eventuale attività di sorveglianza e, in caso di comparsa di sintomi, di avvertire immediatamente il medico di medicina generale o l’operatore di sanità pubblica territorialmente competente.  

10/03/2020 16:25
Coronavirus, Popolo della Famiglia Marche: "Regione e Comuni non abbandonino i più deboli"

Coronavirus, Popolo della Famiglia Marche: "Regione e Comuni non abbandonino i più deboli"

"Il popolo della Famiglia sin dal 20 febbraio sta consigliando di prendere  misure restrittive in tutto il Paese per contenere il virus. Ora, dopo venti giorni, sembra che il Governo ci sia arrivato. Adesso però si tenga conto delle necessità dei più vulnerabili". Questo ha dichiarato Fabio Sebastianelli, Coordinatore Regionale del Popolo della Famiglia dopo l'annuncio  del Presidente del Consiglio, dell'ampliamento delle misure restrittive a tutto il territorio nazionale. "Disabili, anziani, persone in quarantena senza il sostegno di una rete familiare, tanto per citarne alcuni, sono oggi più che mai, in una situazione di grande difficoltà, - continua Sebastianelli -non potendo provvedere da soli alle necessità basilari per la loro sopravvivenza. Addirittura, da quanto mi è arrivato, ci sono disabili gravi senza sostegno della famiglia, che rischiano di non  avere l'assistenza necessaria a causa della paura del contagio". "Il Popolo della Famiglia - conclude- richiama l'attenzione delle Istituzioni sul problema  e invita fortemente la Regione, nella persona del Presidente Ceriscioli, e i Sindaci dei Comuni Marchigiani, a prendere provvedimenti urgenti per creare una rete solidale, coordinata dagli stessi, che si occupi di individuare le categorie più deboli e sopperire alle loro necessità. Insieme all'ashtag #IORESTOACASA noi chiediamo sia lanciato anche: #NESSUNORESTISOLO".

10/03/2020 14:21
Coronavirus, il sindaco di Arquata del Tronto: "Serve la proroga per il rinnovo del CAS"

Coronavirus, il sindaco di Arquata del Tronto: "Serve la proroga per il rinnovo del CAS"

Il Sindaco di Arquata del Tronto, Aleandro Petrucci, in data odierna, alla luce delle nuove disposizioni nazionali che limitano gli spostamenti nonché in considerazione dei ripetuti inviti delle autorità di Pubblica Sicurezza a recarsi negli uffici pubblici solo per motivi indifferibili, ha richiesto con apposita missiva al Capo Dipartimento della Protezione Civile, al Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 e al Presidente della Regione Marche, una comunicazione urgente che ufficializzi il differimento dei termini delle dichiarazioni per il mantenimento dei requisiti per il Contributo di Autonoma Sistemazione.  Com’è noto molti dei nuclei famigliari beneficiari del suddetto contributo si trovano provvisoriamente in territori diversi dal Comune in cui risiedevano o domiciliavano in data anteriore al sisma 2016, pertanto, visto il nuovo DPCM, il Sindaco Petrucci come membro della Cabina di Coordinamento Sisma Nazionale, e dopo un confronto con altri sindaci terremotati, ha ribadito la necessità di prorogare il termine del 18 marzo a dopo la conclusione dell’emergenza covid-19.    

10/03/2020 13:47
Coronavirus, ordinanza di Ceriscioli: "Quarantena per chi arriva dalle zone di contagio"

Coronavirus, ordinanza di Ceriscioli: "Quarantena per chi arriva dalle zone di contagio"

È stata pubblicata nella mattinata odierna l’ordinanza n.4 del Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, illustrata nel corso della cabina di regia che si è tenuta ieri pomeriggio. L’ordinanza prevede che tutte le persone provenienti dalle zone di contagio previste nel Dpcm 8 marzo 2020 (Regione Lombardia e altre 13 province dell'ex zona arancione, ndr), che hanno fatto ingresso nella regione Marche a partire dal 7 marzo 2020, escluse quelle che si siano spostate per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute, devono comunicare il loro ingresso al medico di medicina generale o all’operatore di sanità pubblica del servizio territorialmente competente. L’ordinanza prevede, per gli stessi soggetti, l’osservanza della misura della permanenza domiciliare, con isolamento fiduciario, da mantenere per 14 giorni.  Inoltre, al fine di evitare in maniera più efficace il rischio di contagio per la popolazione anziana, per le persone disabili e per quelle con problemi di salute mentale è obbligatoria, a partire dal’11 marzo e fino al 3 aprile, la sospensione dell’attività dei rispettivi centri semi residenziali e diurni su tutto il territorio regionale, incentivando, dove possibile, percorsi di domiciliarità e servizi di prossimità.

10/03/2020 12:50
Coronavirus, cosa prevede il decreto "Io resto a casa" di Conte: tutte le misure

Coronavirus, cosa prevede il decreto "Io resto a casa" di Conte: tutte le misure

Il premier Giuseppe Conte nella serata di ieri ha posto la firma sul nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, contenente le misure urgenti da adottare su tutto il territorio italiano per contrastare il diffondersi del coronavirus. Sono state estese a tutta Italia le disposizioni per la Lombardia e per le 14 province dell'ex "zona arancione" (tra cui Pesaro-Urbino) previste dal decreto dell'8 marzo. Il loro effetto è valevole dalla mattinata di oggi, 10 marzo, sino al 3 aprile.  "Non ci sarà più una zona rossa, ma ci sarà tutta l'Italia zona protetta" queste le parole con cui Conte ha presentato le nuove misure nella conferenza stampa convocata d'urgenza ieri sera (leggi qui). Il decreto è stato ribattezzato "Io resto a casa".  LE NUOVE MISURE - Due le nuove misure adottate dal Governo, in aggiunta a quanto previsto nel dpcm dell'8 marzo, considerato il protrarsi dell'emergenza sanitaria: - Sull'intero territorio nazionale è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico.  - Gli eventi sportivi, in tutta Italia, sono sospesi. Le attività motorie all'aperto sono ammesse esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza interpersonale di un metro.  LE MISURE DELL'EX "ZONA ARANCIONE", ORA VALIDE PER TUTTA ITALIA - Di seguito le misure estese a tutta Italia, dopo essere state elaborate nel dpcm dell'8 marzo per la Lombardia e le 14 province dell'ex "zona arancione":  a) evitare ogni spostamento, la mobilità è consentita «per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute». La possibilità di uscire di casa è consentita, inoltre, per le necessità quotidiane come fare la spesa. Per spostarsi si dovrà avere una giustificazione e presentare un'autocertificazione (scaricabile qui); b) in caso di infezioni respiratorie e e febbre (superiore a 37.5°) è «fortemente raccomandato» di restare a casa e limitare i contatti; c) divieto assoluto di mobilità per le persone in quarantena; e) si raccomanda ai datori di lavoro pubblici e privati di permettere ai dipendenti di fruire delle ferie e dei congedi ordinari; f) sono chiusi gli impianti da sci; g) sono sospese tutte le manifestazioni in luogo pubblico o privato, dalla cultura allo sport, dalle attività religiose alle fiere. Restano chiusi cinema, teatri, pub, sale scommesse, discoteche; h) restano chiuse tutte le scuole e le università sino al 3 aprile, che possono però continuare l’attività formativa a distanza. Non si fermano invece i corsi per specializzandi in medicina e le attività di tirocinio per le professione sanitarie; l) sono chiusi i musei e gli istituti culturali. Vietate le celebrazioni e tutte le messe, compresi matrimoni e funerali; m) sono sospesi i concorsi pubblici e di abilitazione, con l’eccezione di quelli legati alle professioni mediche e alla protezione civile; n) le attività di ristorazione e bar sono consentite dalle 6 alle 18 sempre nel rispetto della regola della distanza di almeno un metro fra le persone; o) sono consentite le attività commerciali, ma con accessi contingentati per evitare assembramenti; se non può essere rispettata la distanza interpersonale di almeno un metro, i negozi devono restare chiusi; p) sono sospesi i congedi ordinari per il personale medico e sanitario e per quello delle unità di crisi; q) lo svolgimento di riunioni per le strutture socio sanitarie deve avvenire dove possibile in remoto o garantendo comunque il metro di distanza interpersonale; r) nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché i negozi presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali deve essere in ogni caso garantita la distanza interpersonale di un metro. La chiusura non è prevista per farmacie, parafarmacie e negozi di alimentari, ferma restando la prescrizione del metro di distanza; s) resteranno chiuse palestre, centri sportivi, piscine , centri benessere e centri termali (con l’eccezione dell’erogazione dei servizi essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali e centri ricreativi; t) sono sospesi gli esami di idoneità presso la motorizzazione civile, ma è prevista la proroga dei termini;  u) Non sono previste limitazioni al trasporto pubblico in modo da consentire lo spostamento per ragioni di lavoro. "Il sistema produttivo deve andare avanti" ha sottolineato Conte.   

10/03/2020 12:24
Coronavirus: Marconi chiede a Ceriscioli la sospensione del pagamento delle rate dei mutui a beneficio delle piccole imprese

Coronavirus: Marconi chiede a Ceriscioli la sospensione del pagamento delle rate dei mutui a beneficio delle piccole imprese

Il consigliere regionale Popolari Marche UdC Luca Marconi ha inviato una nota al Presidente della Regione Luca Ceriscioli e al senatore UdC Antonio Saccone con la quale propone la sospensione del pagamento delle rate dei mutui a beneficio delle piccole imprese artigiane, agricole e commerciali Il provvedimento potrebbe essere non oneroso se gli Istituti di credito si faranno carico per qualche mese dell’emergenza nazionale alla quale tutti dobbiamo contribuire con spirito solidaristico nel superiore interesse generale. “Aiutare i commercianti, gli artigiani e gli agricoltori - dice Marconi - significa sostenere il tessuto vivo del settore produttivo più vicino ai consumi immediati e ai servizi di prima necessità. Sono proprio questi i più colpiti nell’attuale congiuntura e quelli che più rischiano per la scarsa liquidità a loro disposizione dovuta al crollo degli incassi. Credo che sia più opportuno che le piccole e piccolissime imprese paghino i loro collaboratori e possano posticipare il pagamento dei mutui. L’economia può essere rallentata, ma non deve essere fermata, soprattutto in una regione come la nostra che ha già subito devastanti effetti negativi dalla decennale crisi del manufatturiero, dal terremoto e dal fallimento di Banca Marche.”      

10/03/2020 11:58
Coronavirus, 71 nuovi casi nelle Marche: un uomo di 94 anni è la tredicesima vittima

Coronavirus, 71 nuovi casi nelle Marche: un uomo di 94 anni è la tredicesima vittima

Il Gores ha comunicato questa mattina, con l'aggiornamento delle ore 10:00, i dati relativi alla situazione Coronavirus nella regione Marche. Salgono a 394 i tamponi positivi (71 in più rispetto alla giornata di ieri) e a 13 i deceduti. L'ultimo decesso si registra all'ospedale Marche Nord, nel Pesarese: si tratta di un uomo di 94 anni.  I casi sono così ripartiti tra le province: 296 nella provincia di Pesaro-Urbino, 81 nella provincia di Ancona, 11 nella provincia di Macerata, 6 nella provincia di Fermo. Sono complessivamente 210 i ricoverati, di cui 54 in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 1744 in tutta la Regione, di cui 298 sono operatori sanitari e 203 sintomatici.  Di seguito i dati complessivi rilasciati dalla Regione Marche: 

10/03/2020 11:45
Coronavirus, reperimento dei farmaci: "Tutele per i trapiantati, serve decreto urgente"

Coronavirus, reperimento dei farmaci: "Tutele per i trapiantati, serve decreto urgente"

L'ATO Marche (Associazione per i Trapianti di Organo) chiede alla regione un provvedimento urgente, in deroga alle attuali norme, per il reperimento dei farmaci per i soggetti trapiantati.   "Dopo il trapianto ci sono farmaci speciali che devono essere prescritti dagli specialisti del trapianto e altri dal medico di famiglia - sottolinea il presidente ATO Marche, Andrea Vecchi -. Anche per il ritiro dei suoi farmaci il trapiantato deve recarsi alla farmacia dell'Asur del territorio (aperta in alcuni giorni), o alle comuni farmacie".  "Nel momento in cui, per l’estendersi del coronavirus nelle Marche, ai trapiantati è raccomandato di restare in casa e di non uscire, essi invece,  a cause delle presenti norme - prosegue il dottor Vecchi -, sono costretti a fare la fila per ambulatori, ospedali e farmacie per avere i propri farmaci salvavita, esponendosi al pericolo di contagio".  L'Ato Marche chiede, pertanto, di fare in modo che i trapiantati evitino queste pericolose uscite attraverso un decreto regionale straordinario e urgente in deroga che: 1) autorizzi il medico specialista ed il medico di famiglia a prescrivere i rispettivi farmaci di competenza con ricette elettroniche, inviandole  all’indirizzo e-mail dei pazienti oppure, se questi non hanno la posta elettronica, direttamente alla farmacia di riferimento del paziente;  2) consenta di ritirare tutti i farmaci che il trapiantato deve assumere in una unica farmacia di riferimento, indicata  dal paziente, ove un familiare puo’ agevolmente operarne il ritiro.  "Questa richiesta al governatore Ceriscioli è urgente e non deve ora passare attraverso i riti della solita burocrazia dei pareri tra le varie commissioni - evidenzia Vecchi -. Quello che chiediamo è già in vigore da decenni in qualche regione del Nord e negli altri Stati"        

10/03/2020 08:50
Conte annuncia: "Restiamo a casa, spostamenti da evitare. Zona protetta in tutta Italia"

Conte annuncia: "Restiamo a casa, spostamenti da evitare. Zona protetta in tutta Italia"

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha comunicato in una conferenza stampa convocata d'urgenza l'estensione delle misure valevoli sinora per la zona rossa, a tutto il territorio italiano. È la decisione presa dal Governo al termine della riunione del Consiglio dei Ministri tenutasi nel pomeriggio odierno. Una decisione necessaria visto il protrarsi dell'emergenza legata al coronavirus.  Le drastiche misure di contenimento del contagio saranno adottate in tutta Italia a partire da domani mattina. La sospensione delle attività didattiche è prolungata sino al 3 aprile per tutte le scuole di ogni ordine e grado, nonché per le università. Per spostarsi si dovrà avere una giustificazione ("comprovate ragioni di lavoro" o "gravi esigenze familiari e sanitarie") e presentare un'autocertificazione al momento dei controlli.  "Tempo non ce n'è. I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita evidente dei contagi e delle persone decedute - ha sottolineato il premier Conte -. Le nostre abitudini vanno cambiate ora. Dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell'Italia. Lo dobbiamo fare subito e ne usciremo solo se tutti ci atterremo a queste misure. Sto per firmare un provvedimento che possiamo sintetizzare con l'espressione 'Io resto a casa'. L'Italia sarà una zona protetta, saranno da evitare gli spostamenti. Vieteremo gli assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico. Il futuro è nelle nostre mani. Le manifestazioni sportive sono sospese, i tifosi devono prenderne atto. Non consentiremo nemmeno l'apertura delle palestre, mentre cercheremo di portare avanti il sistema produttivo. Proprio per consentire che le persone vadano a lavoro, non sono previste modifiche al trasporto pubblico".   TUTTE LE MISURE DEL DECRETO  

09/03/2020 21:41
Coronavirus, 2 nuovi decessi nelle Marche: entrambi ultraottantenni

Coronavirus, 2 nuovi decessi nelle Marche: entrambi ultraottantenni

Il Gores ha comunicato, in un aggiornamento avvenuto alle ore 19:00 di oggi, che le persone decedute - a causa del coronavirus - nella regione Marche sono 12. Le ultime due persone di cui è stato registrato il decesso in giornata sono una donna di 80 anni e un uomo di 87 anni, entrambi provenienti da Marche Nord, nel Pesarese. (Servizio in aggiornamento) 

09/03/2020 19:47
Coronavirus, l'Albania cancella tutti i voli per l'Italia: coinvolto anche l'aeroporto di Falconara

Coronavirus, l'Albania cancella tutti i voli per l'Italia: coinvolto anche l'aeroporto di Falconara

La difficile situazione del traffico aereo che sta attraversando in particolare l'Italia e dovuta all'emergenza Covid-19 sta portando le compagnie aeree a cancellare molteplici collegamenti. È il caso dell'Albania che al riscontro positivo su due viaggiatori rientrati nella giornata di ieri da Firenze, hanno cancellato tutti i voli per l'Italia. Anche l'aeroporto delle Marche è stato coinvolto con il volo su Tirana che è stato cancellato dalla compagnia Blupanorama per il mese di marzo. In questo momento anche le linee interne non sono esenti da problemi dovuti al calo del traffico per l'emergenza Covid-19. La compagnia aerea Volotea ha sospeso per il mese di marzo i voli per Palermo e Catania.  

09/03/2020 17:12
Coronavirus, ufficiale: stop fino al 3 aprile di tutti i campionati di calcio dilettantistico

Coronavirus, ufficiale: stop fino al 3 aprile di tutti i campionati di calcio dilettantistico

Stop fino al 3 aprile di tutti i campionati di calcio dilettantistici (dalla Serie D alla Terza Categoria). È quanto deciso dal Consiglio Direttivo della Lega Nazionale Dilettanti riunitosi in sessione straordinaria quest’oggi a Roma in video conferenza, nel rispetto delle prescrizioni inserite nel decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri sull'emergenza Covid19.  “Come Consiglio Direttivo della LND abbiamo ritenuto che non bastasse fermarsi alle prescrizioni contenute nel D.P.C.M. approvato l’8 marzo ma che bisognasse adottare una decisione coerente con il momento che il Paese sta vivendo” – ha dichiarato il numero uno della LND Cosimo Sibilia. “La tutela della salute di tutti coloro che sono impegnati nelle nostre attività, infatti, – ha tenuto a precisare Sibilia – doveva e deve restare l’obiettivo primario da raggiungere, ma anche il punto di partenza per considerare quale impatto poteva e può avere l’organizzazione delle tante gare che ogni settimana caratterizzano la nostra attività. E’ un contributo necessario che il mondo del calcio dilettantistico italiano deve dare per superare il momento di difficoltà che sta attraversando la nostra nazione”. 

09/03/2020 15:49
Coronavirus, nelle Marche i casi positivi salgono a 323: i decessi arrivano a 10

Coronavirus, nelle Marche i casi positivi salgono a 323: i decessi arrivano a 10

Sono 323 i campioni positivi, su un totale di 1250 testati nella Regione Marche. Questi sono i dati aggionati sulla situazione Coronavirus, comunicati nella prima mattinata di oggi dalla Sod Virologia dell'Ospedale di Torrette dopo gli ultimi risultati dei test sui tamponi. Rispetto al report pubblicato nella serata di ieri,dove ad essere positivi al virus erano 272 su un totale 1028 testati, ora si registra un incremento di 51 test positivi.  Aggiornamento delle 10:30 Salgono a 10 i morti nelle Marche, tre in più rispetto di ieri, quando si è verificato un decesso. Si tratta due uomini 87enni e una donna di 73 anni, entrambi ricoverati nel Pesarese. È  quanto ha comunicato il Gores nell’aggiornamento delle 10,30. Confermati i casi totali nelle Marche: 323 su 1250 tamponi eseguiti. Nello specifico: 246 Pesaro, 63 Ancona, 9 a Macerata (stesso dato di ieri) e 5 nel Fermano. I ricoverati in terapia intensiva in tutta la ragione salgono a 47 dai 41 di ieri, sui 136 ricoverati totali, 130 sono invece in isolamento domiciliare (ieri erano 114). Restano invariati i casi di persone che si trovano in isolamento domiciliare volontario: 1.553 contro le 1.230 di ieri. Di queste sono 130 in provincia di Macerata (16 presentano sintomi), 90 nel Fermano (5 con sintomi), 413 in provincia di Ancona (10 con sintomi), 905 in provincia di Pesaro (100 con sintomi) e 15 in provincia di Ascoli (nessuno con sintomi). Di seguito la tabella dei dati riportati dal Gores

09/03/2020 14:15
Coronavirus, Ceriscioli: "Altri quattro decessi nel Pesarese"

Coronavirus, Ceriscioli: "Altri quattro decessi nel Pesarese"

"Altri quattro decessi a Marche nord, tra ieri e stamattina , di persone ricoverate nei reparti di rianimazione". È quanto ha riferito stamani il governatore Luca Ceriscioli alla stampa,  prima dell'incontro previsto presso la Prefettura di Macerata, insieme ai sindaci del cratere e al commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini. "Abbiamo una curva di contagi, simile alla Lombardia ed altre regioni -  ha proseguito il governatore -  continueremo a lavorare, perché è probabile che tutto il sistema sanitario regionale si troverà impegnato su questa emergenza. Abbiamo individuato delle strutture destinate all'emergenza Coronavirus: l'ospedale di Camerino, Fossombrone, Chiaravalle, Fermo, Ascoli Piceno e San Benedetto". Faremo di tutto per contenere il contagio, ci prepariamo al peggio e lavoriamo ogni volta per una misura successiva. Sarebbe un miracolo contenere tutti i contagiati a Camerino. Ho incontrato il sindaco Sborgia stamattina e gli ho ribadito che la nostra è una scelta dettata dalle strutture tecniche. Faremo ogni cosa ci chiede la sanità per combattere questa emergenza".  

09/03/2020 12:50
Coronavirus, Ceriscioli: "In arrivo ordinanza di Protezione civile nazionale"

Coronavirus, Ceriscioli: "In arrivo ordinanza di Protezione civile nazionale"

Si è svolta nel pomeriggio una riunione del Comitato operativo nazionale del Dipartimento di protezione civile, a cui hanno partecipato la Presidenza del Consiglio dei Ministri e i ministri Boccia e Speranza, insieme con tutte le Regioni italiane, per un confronto e per chiarimenti riguardo ad alcuni punti del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri pubblicato nella notte (leggi qui).  “Nel corso della riunione – spiega il presidente Luca Ceriscioli – è stata annunciata l’uscita imminente di una ordinanza a livello nazionale e di una serie di Faq, per giungere gradualmente a prescrizioni omogenee su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda lo spostamento dei lavoratori e delle merci, l’indirizzo espresso dal governo nel corso della riunione (l’art. 1 del Decreto non ferma merci e filiera produttiva del Paese di alcun tipo e consente in modo pieno lo svolgimento del lavoro ordinario) è coerente con le nostre indicazioni. Rimaniamo dunque in attesa dell’ordinanza di Protezione Civile nazionale".

08/03/2020 19:16
Coronavirus, il sindaco Terrenzi: "Primo contagio a Sant'Elpidio a Mare"

Coronavirus, il sindaco Terrenzi: "Primo contagio a Sant'Elpidio a Mare"

Un primo contagio di coronavirus anche a Sant'Elpidio a Mare. Ad annunciarlo è il primo cittadino Alessio Terrenzi, a seguito della conferma arrivata dal Direttore dell’Area Vasta 4 Licio Livini. "Si tratta di un paziente attualmente in terapia intensiva all’ospedale Murri di Fermo - sottolinea il sindaco -. Sono in corso indagini epidemiologiche per ricostruire i movimenti ed i contatti avuti dal nostro concittadino. A lui e ai suoi familiari va la mia vicinanza e solidarietà".  

08/03/2020 18:31
Coronavirus, l'assessore Bora: "Serviranno 50 milioni per l'economia delle Marche"

Coronavirus, l'assessore Bora: "Serviranno 50 milioni per l'economia delle Marche"

“Serviranno almeno 50 milioni di euro di nuove risorse per finanziare misure straordinarie a sostegno della economia della regione Marche”. Questa è la proposta che l’assessora regionale alle attività produttive, Manuela Bora metterà sul tavolo della giunta lunedi 9 marzo. Il piano finanzierà le prime azioni ad impatto immediato con strumenti ancora più specifici e capillari sul tessuto economico marchigiano rispetto alle misure che il Governo metterà in campo nei prossimi giorni. L’intensità del piano allo studio sarà ritarata in base al perdurare delle condizioni di difficoltà e si articola in: interventi immediati; azioni di rilancio; interventi di consolidamento. “Preziosi saranno i contributi propositivi che perverranno dalle parti sociali e politiche – ha sottolineato Manuela Bora - al fine di declinare al meglio le linee di intervento che si possono  ipotizzare in: sostegno alla liquidità; ammortizzatori sociali straordinari per i lavoratori dipendenti; indennità per imprese e lavoratori autonomi; risorse a favore del rilancio economico; piano straordinario per l’internazionalizzazione; finanziamenti a favore del consolidamento delle imprese attraverso investimenti mirati. Tutti i settori in sofferenza saranno beneficiari delle misure, il fattore tempo per l’efficacia degli interventi è elemento centrale e la Regione Marche anche in questo saprà mostrare maturità politica e capacità tecnica.”

08/03/2020 16:02
Leonardi (FdI): "Preoccupazione per chi potrebbe essere arrivato nelle Marche da zone a rischio contagio"

Leonardi (FdI): "Preoccupazione per chi potrebbe essere arrivato nelle Marche da zone a rischio contagio"

“Stiamo monitorando l’evolversi della situazione Coronavirus in Italia e nelle Marche non senza apprensione – ha affermato il capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia, Elena Leonardi –. Le ultime vicende non contribuiscono ad un clima di unità e di coesione che sarebbe necessario in questo momento". "La fuga di notizie e le informazioni contrastanti hanno generato lo spostamento di persone in luoghi dove ci sono seconde case e la conseguente preoccupazione di residenti e cittadini – ha aggiunto il consigliere Leonardi –. Ritengo che questo debba essere monitorato e auspico che laddove non ci sia ancora un provvedimento che impone l’auto-quarantena per chi si è spostato venga adottata autonomamente, come presidio di tutela nei propri confronti e nei confronti delle persone più fragili. Ci troviamo di fronte ad una situazione seria che non va minimizzata né sottovalutata ed è dovere di ciascuno di noi essere accorti e prudenti anche al di sopra delle nostre percezioni". "Non possiamo mettere a rischio le persone più fragili, gli anziani, gli immunodepressi e chi in questo periodo soffre di patologie particolari, a causa di informazioni circolate in maniera sicuramente pasticciata fra Stato e Regione. Un richiamo al senso di responsabilità di ciascuno di noi è necessario e doveroso, rispetto ai tanti operatori della sanità marchigiana e italiana che stanno non solo lavorando sopra le proprie forze ma anche esponendo a rischi eventuali di contagio per tutelare la nostra salute. Invito anche la Regione Marche a ragionare su un provvedimento che possa prevedere almeno un obbligo di segnalazione per chi è fuggito dalle zone a rischio contagio venendo nelle Marche". "Per questo l’invito che anche io voglio rivolgere ai cittadini è quello di restare in casa il più possibile e di attenersi alle raccomandazioni che arrivano dalle istituzioni e dagli esperti, perché il sacrificio di poche settimane può prevenire conseguenze ben più gravi. Rinnovo la mia disponibilità a collaborare e di supporto per qualsiasi iniziativa sia nei confronti delle istituzioni regionali che delle amministrazioni locali”, conclude Elena Leonardi.  

08/03/2020 15:00
Coronavirus, settimo decesso nelle Marche: gli aggiornamenti del Gores

Coronavirus, settimo decesso nelle Marche: gli aggiornamenti del Gores

Il Gores ha trasmesso l'aggiornamento della situazione Coronavirus nella Regione Marche alle ore 12,30 di oggi. La situazione registra purtroppo il settimo decesso, avvenuto nell'Ospedale Regionale di Torrette di Ancona. Si tratta di un uomo di 83 anni con gravi patologie pregresse. Si registra una correzione in difetto dei casi positivi, dovuta a due procedure di retest, che hanno consentito di passare dai 274 tamponi positivi comunicati questa mattina ai 272. I casi sono così ripartiti: 204 in provincia di Pesaro-Urbino, 54 in provincia di Ancona, 9 in provincia di Macerata, 5 in provincia di Fermo. Sono, complessivamente, quarantuno i pazienti ricoverati in terapia intensiva.  Di seguito i dati completi riportati nel report pubblicato dalla Regione:

08/03/2020 13:37
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