“Il Recovery Found andrà a finanziare tutti i Paesi più colpiti, compresa l’Italia. Noi eravamo in prima fila a chiederlo, si tratta di uno strumento molto importante e impensabile sino adesso. Renderò la risposta europea molto più solida, più coordinata e più efficace”. Era stata annunciata come una conferenza stampa, si è trattato in realtà di un mini video del premier. Che aveva spiegato già su Fb la svolta europea: “Grandi progressi, impensabili fino a poche settimane fa, all’esito del Consiglio Europeo appena terminato. Un lungo percorso, avviato con la nostra iniziativa e con la lettera dei 9 Paesi Membri, oggi segna una tappa importante: i 27 Paesi riconoscono la necessità di introdurre uno strumento innovativo, da varare urgentemente, per proteggere le nostre economie e assicurare una ripresa europea che non lasci indietro nessuno, preservando, per questa via, il mercato unico. La Commissione lavorerà in questi giorni per presentare già il prossimo 6 maggio un “Recovery Fund” che dovrà essere di ampiezza adeguata e dovrà consentire soprattutto ai Paesi più colpiti di proteggere il proprio tessuto socio-economico”.
Durante il Consiglio Europeo Conte aveva detto invece parole ancora più esplicative: “L’ammontare del Recovery Fund dovrebbe essere pari a 1.500 miliardi e dovrebbe garantire trasferimenti a fondo perduto ai Paesi membri. I trasferimenti a fondo perduto sono essenziali per preservare i mercati nazionali, parità di condizioni, e per assicurare una risposta simmetrica a uno shock simmetrico”.
E’ stato approvato oggi dalla Conferenza delle Regioni un documento che affronta i temi della ripresa delle attività che si svolgono sul demanio marittimo, della sorveglianza delle spiagge libere, della sospensione dei canoni demaniali marittimi, della validità dell’estensione di 15 anni delle concessioni demaniali marittime. Su questi temi le Regioni hanno chiesto al governo di essere consultate preventivamente rispetto all’assunzione delle relative decisioni.
"Le restrizioni conseguenti alla diffusione del Coronavirus – si legge nel documento - hanno comportato il blocco di tutte le attività turistico ricreative, diportistiche e produttive che operano sul demanio marittimo.
Il DPCM 10 aprile 2020 ha consentito sino al 3 maggio le sole attività di vigilanza e manutenzione delle strutture. Tale possibilità è stata recepita da molte Regioni costiere per consentire l’allestimento delle strutture balneari stagionali nelle aree in concessione demaniale marittima e delle attività complementari ricomprese tra le utilizzazioni con finalità turistico ricreative. Ciò anche in considerazione del fatto che tale operazione richiede almeno 40-50 giorni di lavoro. Ora è importante che, oltre alle attività legate alla balneazione, sia prevista la possibilità di accesso all’area in concessione a tutte le altre attività che operano sul demanio marittimo, nonché i lavori inerenti la protezione della costa con particolare riferimento alle operazioni di ripascimento delle spiagge sospese e da avviare che soventemente vengono effettuati prima dell'apertura della stagione balneare. Inoltre è urgente che vengano emanate le indispensabili Linee guida nazionali sulle misure di tutela della salute pubblica negli stabilimenti balneari - da declinare in protocolli territoriali dalle singole Regioni - che permettano l’apertura e l’esercizio delle attività turistico ricreative, con particolare riferimento agli stabilimenti balneari, in modo che possano organizzare adeguatamente gli spazi in concessione".
Per quanto riguarda la sorveglianza delle spiagge libere documento evidenza che la fruizione dovrà essere garantita con opportune forme di informazione al cittadino sull’utilizzo della spiaggia, di pulizia dell’arenile, sanificazione delle strutture a servizio della spiaggia libera e controllo di accessi e affollamento.
La Conferenza delle Regioni ha inoltre chiesto al Governo un provvedimento che sospenda o preferibilmente annulli per il 2020 il pagamento dei canoni demaniali.
Una ulteriore richiesta riguarda l’estensione di 15 anni delle concessioni demaniali marittime: “occorre – si legge - non solo salvaguardare l’estensione operata dalla legge a favore dei concessionari ma anche e soprattutto, nell’attesa che si concluda l’interlocuzione con la Commissione Europea sul tema della riforma della materia prevista dalla legge 145/2018, garantire chi tale legge dello Stato applica. Spetta al Governo trovare la forma più opportuna per farlo”. Si chiede, inoltre, al Governo di valutare l’esclusione delle strutture degli operatori balneari dal regime della Direttiva Bolkestein, in materia di servizi, sottoponendole al regime della concessione dei beni pubblici, anche tramite il trasferimento degli arenili sui quali esse insistono dal demanio al patrimonio disponibile dello Stato, secondo le procedure, previste dall’art.7 della L.n.125/2015, per una revisione organica delle zone del demanio marittimo.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore.
Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 11 persone. Salgono a quota 865 le vittime, dall'inizio dell'epidemia (536 uomini e 329 donne). Il numero più alto di decessi continua a registrarsi nelle provincia di Pesaro-Urbino (467), 131 1uelli in provincia di Macerata.
Tra coloro che hanno perso la vita nelle ultime 24 ore, una donna 82enne di Recanati deceduta al Covid Hospital di Civitanova Marche, dove era stata ricoverata.
Sono stati registrati ulteriori 3 decessi avvenuti nei giorni precedenti per i quali è stata confermata la diagnosi ed è stata trasmessa la documentazione clinica, 3 dei quali sono avvenuti all'Ospedale di Civitanova.
Secondo i dati complessivi, nel 94,6% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,1 anni.
Di seguito nel dettaglio i dati del Gores:
“A quanto pare, a partire dal 27 aprile, settori come moda, componentistica e automotive potranno riprendere l’attività - commenta il Presidente territoriale, Renzo Leonori - mentre il 4 maggio è prevista la ripartenza di tutto il comparto manifatturiero, dell’edilizia e di alcuni servizi e attività commerciali. A seguire poi, gradualmente secondo il livello di rischio di aggregazione, tutti gli altri, quindi bar, ristoranti e negozi.
Sappiamo bene che la priorità è quella di garantire la sicurezza della salute pubblica e che procedere per step è efficace per contenere il contagio, ma bisogna tenere ben presente che ad ogni minima scelta sbagliata, pagheremo dei costi economici e sociali incredibili.
Il comparto manifatturiero della moda e della calzatura, particolarmente in difficoltà, non possono più aspettare. Ci auguriamo quindi che il 27 aprile settori così strategici per il nostro territorio e per l’intero tessuto produttivo del Paese, possano finalmente riaprire, riorganizzandosi e riprendendo in mano il loro lavoro, sicuramente con nuove modalità e seguendo tutte le misure di sicurezza previste.
La piccola impresa è di per sé già avvantaggiata nell’assicurare e mantenere tutti i livelli di sicurezza, proprio perché nella maggior parte dei casi ha dimensioni ridotte in termini di forza lavoro e i dipendenti, che vivono nello stesso comune in cui ha sede l’impresa, si spostano essenzialmente con l’auto e non con mezzi pubblici. Inoltre le nostre imprese, seguendo il protocollo di sicurezza sottoscritto a livello nazionale dalle parti sociali lo scorso 14 marzo, e grazie all’assistenza dei consulenti e medici del lavoro della nostra Associazione, sono pronte da giorni per ripartire nel massimo rispetto di tutte le misure di sicurezza”.
Il 23 aprile ricorre la giornata mondiale del libro e del diritto d’autore istituita dall’Unesco. L’emergenza Coronavirus ha avuto pesanti ripercussioni anche su tutta la filiera del libro. Nelle Marche, secondo i dati Istat, si conta un editore ogni 8mila abitanti, mentre la media nazionale si attesta ad uno ogni 40mila. Le piccole realtà editoriali, che hanno dovuto rimandare tutte le uscite previste per marzo e aprile all’estate, fanno fatica a vendere online. Buona parte dei piccoli editori marchigiani vive grazie alle vendite in contesti come presentazioni e fiere librarie. Ristrutturarsi per vendere tramite internet è complesso.
“Dall’inizio dell’emergenza abbiamo cercato di adeguare le modalità di vendita alle possibilità concesse – dice Catia Ventura, titolare della Ventura edizioni di Senigallia -, con ebook e canali Youtube per organizzare video presentazioni, ma non è semplice. La filiera del libro è lunga e dà lavoro a moltissime persone, ma non ha avuto il peso che avrebbe dovuto avere davanti alle istituzioni. Servirebbe avere un tavolo coordinato a livello regionale ma, ad oggi, risulta complesso”.
“Molto mercato si è spostato online, su siti come Goodbook dove, tramite le librerie, i clienti arrivano al prodotto – dice Mimmo Minuto, che ha una libreria indipendente a San Benedetto -, ma è ovvio che con l’impossibilità di svolgere eventi, di qualsiasi importanza e dimensione, i danni, nella filiera, sono arrivati ovunque. Molti tempi di pagamento, anche a noi librai, sono comunque stati prorogati di sessanta giorni”.
L’editoria marchigiana si è mossa anche a livello associativo tramite Èdimarca, che raccoglie piccoli editori marchigiani, di cui un terzo del maceratese. “Abbiamo chiesto alla regione – dice il presidente dell’associazione, Mauro Garbuglia – varie forme di sostegno al nostro settore. Ad esempio abbiamo proposto di acquistare, tramite bando, copie dei libri di interesse regionale da destinare alle biblioteche pubbliche, aprire una biblioteca digitale dove gli associati che ne sono in possesso possano caricare materiale e di farsi portavoce, a livello governativo, delle nostre richieste su quello che riguarda il microcredito per le piccole imprese editoriali.”
Nelle ultime settimane, in ogni occasione pubblica, il Volontariato è stato ringraziato, osannato sino ad essere definito “eroico” anche quando di eroico non c’è nulla nell’opera del volontario, ma vi è solo l’impegno disinteressato profuso da persone motivate per ragioni puramente etiche, e non viziate dallo stipendio o comunque da un qualsiasi tornaconto personale. Dall’ inizio della pandemia i 6000 Volontari delle 44 associazioni ANPAS delle Marche, formate da Croci Gialle, Croci Verdi, Croci Bianche, Croci Azzurre e Pubbliche Assistenze Avis, sono stati impegnati in prima linea per il COVID-19 nelle seguenti attività: mantenimento di tutte le postazioni “118” affidate alle Pubbliche Assistenze; effettuazione dei consueti servizi di trasporto sanitario programmato; attivazione di una postazione 118 aggiuntiva a Fano; monitoraggio temperatura dei passeggeri in arrivo all’aeroporto; reperimento di mezzi aggiuntivi specifici per trasporto COVID in tutta la regione; trasporto di equipe sanitarie per tamponi COVID a domicilio; presa in carico del supporto psicologico nell’attività del Numero Verde regionale; presa in carico dell’assistenza sociale a supporto del Numero Verde regionale; consegna spesa e farmaci a domicilio.Per tutta risposta, rispetto all’abnegazione dimostrata, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona ha messo in piedi un discutibile e pasticciato affidamento del trasporto in ambulanza tagliando fuori di fatto le Associazioni di Volontariato dalla partecipazione ma soprattutto non rispettando la legge regionale vigente nelle Marche la L.R. 36/1998 all’art. 10 bis “Gestione del trasporto sanitario”.
“Sia nella normativa regionale, adeguata alle normative comunitarie europee che nel recente DLgs 117/2017 Codice del Terzo Settore, viene confermata la volontà politica di non dare in pasto al mercato servizi così particolari ed essenziali quali sono il trasporto di ammalati proprio per salvaguardarne le peculiarità – ha dichiarato Andrea Sbaffo Presidente ANPAS Marche - servizi che avvengono anche in situazioni critiche e che necessitano di apporti molto qualificati, nonché della dinamicità necessaria per adattarsi alle diverse situazioni contingenti e che possono essere garantite tramite il fondamentale apporto del personale volontario, serbatoio inesauribile di risorse immediatamente disponibili.”
Il mancato rispetto della normativa può far pensare solo ad una mera speculazione sul servizio di interesse generale e quindi sulla salute di tutti i cittadini marchigiani. L’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, infatti, invece di rispettare la normativa regionale e comunitaria, ha assoggettato l’affidamento del Trasporto Prevalentemente Sanitario al Codice degli Appalti, in totale difformità dalla L.R. 36/1998, e disattendendo senza alcuna giustificazione ed immotivatamente i regolamenti attuativi contenuti nelle Delibere di Giunta Regionale. Tale palese violazione del principio di affidamento incide direttamente anche sul costo del servizio. Infatti, come già detto, alle Associazioni di Volontariato spetta solamente il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate senza sovra compensazione: considerato l’impiego per il servizio anche di personale non retribuito, né la previsione di un utile di impresa, il costo dell’associazione sarà necessariamente inferiore a quello di un’azienda, si ipotizza pertanto una lesione dei pubblici interessi alla corretta gestione delle disponibilità pubbliche, con possibili profili di danno erariale. A ciò si aggiunge una procedura di gara particolarmente pasticciata, se non irregolare che contiene una rilevante criticità: assomma nello stesso bando di gara due differenti tipologie di trasporti, cioè Prevalentemente Sanitari e non Prevalentemente Sanitari che, ai sensi della L.R. 36/1998, hanno invece due differenti modalità di affidamento. Accorpando in un unico lotto servizi che avrebbero dovuto essere affidati per una parte mediante convenzione alle Associazioni di Volontariato, e per l’altra parte legittimamente aggiudicati tramite gara d’appalto al miglior offerente, l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona ha anche reso necessario per l’accesso alla gara e soprattutto nella formulazione dei punteggi, e quindi per le prospettive di aggiudicazione, il possesso di requisiti organizzativi e strutturali più onerosi rispetto a quanto sarebbe stato altrimenti necessario.
In un momento così delicato di emergenza sanitaria dove la professionalità è indispensabile, cambiare standard qualitativi ed organizzativi potrebbe comportare dei gravi rischi inutili, per questo motivo l’ANPAS ha deciso di ricorrere nelle sedi appropriate per richiedere che l’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona annulli, previa sospensione, la gara di appalto e ottemperi alle disposizioni di legge nazionali e regionali.
Indagini aperte, su richiesta del Ministro Costa, circa l'anomalo abbattimento di Pini sul territorio nazionale.
Un'indagine dei tecnici del Ministero e una delle forze di polizia, queste le azioni messe in campo dal Ministro dopo l'ondata di segnalazioni pervenute dai cittadini che lamentavano l'abbattimento di alberature nei centri abitati (quasi sempre Pini, n.d.r.), durante il lockdown dovuto al coronavirus.
"Stiamo lavorando molto col Comitato Verde Pubblico, costituito per legge presso il Ministero con tutta una serie di specialisti, sulle segnalazioni che ci sono arrivate sul taglio degli alberi - ha detto Costa durante una diretta Facebook -. Ho chiesto agli esperti del Comitato, che ho incontrato ieri in videoconferenza, di approfondire questo tema.
Io devo capire perché tanti cittadini, su tutto il territorio nazionale, mi segnalano questo problema: un numero molto consistente di abbattimenti di alberature stradali e del territorio comunale. Ho dato questa indicazione e vi aggiornerò su quello che mi diranno"
"In parallelo al Comitato - continua il Ministro Costa - ho chiesto anche agli organi di polizia sul territorio di intervenire, per capire se siamo di fronte a dei reati"
Una serie di analisi della situazione dettate dall'allarme sollevato da centinaia di migliaia di cittadini, un emergenza che non è passata in sordina neanche sulla stampa. Basta infatti inserire la ricerca "Abbattuti pini" per trovare una miriade di articoli, dal giugno 2019 ad oggi, che riportano abbattimenti di pini che appaiono agli occhi della popolazione assolutamente immotivati.
Ma il ministro placa gli animi: "Teniamo conto che il Ministero dell'Ambiente non ha una diretta competenza sull'argomento, è una competenza dei Comuni. Non sto accusando l'uno o l'altro. Mi sto mettendo a fianco, per capire se posso aiutare i Comuni in qualche modo".
(Fonte: ANSA)
"Già considero assurdo dover smentire per la sesta volta la mia possibile candidatura alla presidenza di una Regione, ma per bloccare ogni polemica, no, non ho intenzione di candidarmi alla presidenza delle Marche. Per chi ancora non l’avesse capito io lavoro per il mio Paese, al di sopra di ogni logica politica". Così Guido Bertolaso interviene sui social per smorzare le polemiche nate nelle ultime ore riguardo un suo possibile interessamento alla carica di governatore della Regione Marche, connesso al coordinamento dell'intervento di realizzazione del nuovo Covid Hospital da 84 posti letto presso la Fiera di Civitanova Marche.
Lo stato di emergenza in cui ci troviamo ha rivelato drammaticamente quanto bisogno ci sia di soluzioni innovative per garantire la continuità didattica e la formazione continua anche quando non è possibile organizzare delle aule tradizionali. Lo sapevamo da tempo, in realtà, ma solo l’attuale situazione sembra aver convinto anche i più restii all’uso delle tecnologie di rete come ambienti di apprendimento sincrono e di comunicazione istantanea.
Indipendentemente dall’emergenza, Smart Skills Center srl, ente di formazione accreditato con sedi in Marche, Umbria, Toscana e Lombardia, aveva già progettato e attivato in via sperimentale, circa due anni fa, un servizio di eTutoring-on-demand che a sua volta si ispirava a progetti come eTutorcommunity e a modelli anglosassoni, in particolare canadesi, concepiti come ambienti in cui chiunque abbia bisogno di un supporto esperto o di formazione vera e propria su un qualsiasi argomento può scegliere un eTutor e prenotare una o più ore di video collegamento in rete, in pratica uno spazio per agevolare l’incontro tra la domanda di formazione e l’offerta formativa.
Ora, per rispondere alla crescente necessità di questo tipo di strumenti, Smart Skills Center ha messo a punto un nuovo servizio on-line che permette di svolgere lezioni, ripetizioni, ma anche riunioni, consulenze, seminari e corsi di aggiornamento restando a casa, con tutti i vantaggi che questo implica e che prescindono, come dimostra l’ampia letteratura sull’argomento, dalla situazione contingente. La piattaforma si chiama SMART TUTORING e mette a disposizione di professionisti, docenti, studenti e di chiunque abbia voglia di potenziare le proprie competenze e abilità personali, delle aule virtuali integrate con funzionalità audio/video, chat, condivisione dello schermo, lavagna digitale interattiva e archivi di materiali didattici, che consentono una piena interazione tra i partecipanti e un’assoluta flessibilità oraria nella fruizione.
SMART TUTORING è prima di tutto una comunità virtuale per entrare in contatto con esperti e formatori di ogni settore e scoprire e sperimentare nuove opportunità formative per sé stessi o per il proprio team di lavoro. Il cuore del sistema è costituito dalla Live Class. Le Live Class sono sessioni di interazione sincrona online, ovvero videoconferenze uno-a-uno o uno-a-molti configurabili e programmabili sul sistema.
La Smart Skills Center è da sempre al fianco di professionisti, scuole ed imprese con l’obiettivo di valorizzare e potenziare le risorse umane ed offrire occasioni di crescita atte ad accrescere la competitività aziendale. Offre inoltre ai suoi clienti un’ampia gamma di servizi che vanno dalla formazione obbligatoria dei lavoratori, alla consulenza in materia di sicurezza sul lavoro, passando per i corsi di aggiornamento per insegnanti e professionisti nonché alla produzione di corsi in modalità e-learning.
Per saperne di più sul servizio Smart Tutoring: https://www.smartskillscenter.com/smart-tutoring/
Oppure contattare direttamente l’ente all’indirizzo email info@smartskillscenter.com o al numero 0733/1898081
Un ex pugile, che lavorava come corriere, è stato trovato morto stamattina alla fermata del bus, in via XXIX Settembre, mentre andava al lavoro. Si chiamava Kachama Musasa, di origne congolese, impiegato in una ditta di corrieri con sede alla Baraccola.
A giugno avrebbe compiuto 64 anni. L'uomo è stato con ogni probabilità stroncato da un improvviso malore. Kachama era conosciuto ad Ancona, dove viveva ormai da anni. In passato si era candidato nella lista di Fratelli d'Italia per le Comunali 2013 e nel 2001 con Alleanza Nazionale.
Una passante, poco prima delle 7, lo ha trovato riverso a terra e ha dato l'allarme. Una pattuglia della guardia di finanza ha visto la donna sbracciare per chiedere aiuto e ha allertato il 118 e il 112. Sul posto anche i carabinieri del Norm e della stazione centro. Per l'uomo non c'era più nulla da fare.
Un primo esame, da parte del medico legale, non ha riscontrato segni di violenza sul corpo della vittima deceduta per un malore improvviso. Il pm Daniele Paci ha dunque 'liberato' la salma.
(Fonte e credit foto: Ansa)
L'agenzia di produzione fabbricaeventi.com andrà in scena sabato 25 Aprile alle 21.30 sui canali social e sul proprio sito internet con il primo evento moda e spettacolo in modalità smart working.
“In tempi di lockdown ,quello dello spettacolo live è sicuramente uno dei settori più colpiti,” ci dicono Chiara Nadenich e Marco Moscatelli, “così abbiamo voluto produrre questo evento smat con alcuni degli artisti con i quali collaboriamo solitamente per dire al pubblico, alle piccole e medie imprese e alle istituzioni: noi ci siamo, non molliamo e non vediamo l'ora di ritornare ad animare piazze, teatri, aziende e locali. Per farlo abbiamo scelto #piùforti, questo l'hashtag che ci rappresenta!”
I modelli e le modelle sfleranno fra le mura domestiche esprimendo loro stessi sia nel look che nel mood, così come i conduttori e tutti gli artisti che andranno in scena sabato. Questa la soluzione adottata da fabbricaeventi.com nel rispetto delle misure di contenimento dell'emergenza che stiamo vivendo.
Sicuramente un'iniziativa lodevole che tiene i rifettori accesi sul mondo dello spettacolo e dell'arte. “Artisti e operatori del settore eventi live sono un patrimonio per la comunità, tutti noi non ci dobbiamo dimenticare di loro, anche se ora il nostro pensiero va prima di tutto al personale sanitario che ci sta curando e aiutando!” concludono Marco e Chiara.
L'appuntamento è per sabato 25 Aprile alle ore 21.30 sui canali social fabbricaeventi.com, fra gli ospiti dell'evento anche Jo Squillo e Le Iene Andrea Agresti e Filippo Roma.
Il Gores ha trasmesso le schede relativa alle progressioni e agli esiti delle indagini di laboratorio delle ultime 24 ore. I tamponi risultati positivi al Covid-19 sono 28 sui 1130 analizzati. I nuovi casi portano il numero complessivo di contagiati nella Regione Marche a 5952 su un totale di 31.673 campioni testati. L'incidenza giornaliera del numero dei positivi, rispetto ai tamponi analizzati, è del 2,47%. Si registra, dunque, un decremento rispetto alla giornata di ieri, quando l'incidenza era del 3,23%.
Il dato più rilevante è che continua a scendere la curva della progressione dei contagi rispetto ai tamponi totali analizzati dall'inizio dell'emergenza (18,79 di oggi, contro il 19,39 di ieri).
Di seguito le tabelle rese note dal Gores:
Si è svolto nel pomeriggio in videoconferenza un incontro di coordinamento per la gestione delle operazioni di sbarco della nave Costa Magica, attesa al porto di Ancona per martedì mattina, con a bordo il solo equipaggio, composto da 617 persone, che senza entrare in città né avere alcun contatto con le persone presenti a vario titolo all’interno dello scalo dorico, saranno fatte sbarcare con le condizioni e i percorsi di massima sicurezza sanitaria, per raggiungere le proprie destinazioni di residenza.
Erano presenti il presidente della regione Marche Luca Ceriscioli, il sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale Rodolfo Giampieri, Il Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, il Contrammiraglio (CP) Enrico Moretti, direttore marittimo delle Marche e Comandante del porto di Ancona, Neil Palomba, direttore generale di Costa Crociere, il direttore generale di Asur Nadia Storti, l’assessore regionale alla Protezione Civile Angelo Sciapichetti, l’assessore comunale al Porto Ida Simonella, il segretario generale dell’Autorità portuale avv. Matteo Paroli, il dott. Giorgio Pizzo, medico del Porto di Ancona.
In base alle informazioni fornite da Costa Crociere, l'equipaggio era inizialmente composto da più di 1000 persone, parte delle quali già sbarcate a Miami, lasciando a bordo solo le persone necessarie al funzionamento della nave. Tutti i membri attualmente a bordo sono in quarantena da 40 giorni con le regole del lockdown. La Costa Magica è l’undicesima nave ad essere sottoposta a questo tipo di operazione nei diversi porti italiani e questo ha consentito di mettere a punto uno stringente protocollo sanitario, che sarà applicato anche nello scalo dorico, attraverso la collaborazione responsabile e professionale di tutte le componenti istituzionali interessate.
Al momento dell’ormeggio saranno effettuati i primi controlli da parte della Sanità marittima. Regione e Asur hanno dato la propria disponibilità per l’effettuazione dei tamponi e per l’assistenza sanitaria. Il Dg di Asur ha riferito a questo proposito che è già stato richiesto l’elenco delle persone a bordo, con le relative caratteristiche sanitarie, al fine di avere un primo quadro della situazione, che risulta, al momento, buona in termini di condizioni cliniche e che quindi non lascia presagire situazioni di criticità.I pazienti positivi resteranno all’interno della nave in quarantena fino all’esito negativo del doppio tampone, secondo gli stringenti protocolli sanitari già attivati negli altri porti italiani in cui si sono svolte simili operazioni. I membri dell’equipaggio con tampone negativo saranno invece evacuati. Sarà cura di Costa effettuare le operazioni con mezzi dedicati, su gomma, per le destinazioni possibili italiane ed europee. Gli spostamenti via aereo avverranno con charter e compatibilmente alla disponibilità di velivoli e alle regole di ingresso dei paesi di destinazione.
La nave resterà ormeggiata nelle banchine 19-20. Saranno praticate misure di isolamento sia nell’area della banchina, sia nel retrobanchina e saranno previste misure costanti di vigilanza e controllo.
La sinergia tra tutte le autorità è stata possibile grazie alle direttive e all’intervento della Ministra delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, che in prima persona sta lavorando per assicurare il rientro in Italia delle navi da passeggeri battenti bandiera italiana.
Astea Energia è impegnata a favore di tutti i suoi clienti in questo momento difficile. Avevamo già annunciato che per la scadenza delle bollette di febbraio e marzo la possibilità di una rateizzazione in tre mensilità.
Oltre a questa facilitazione siamo venuti incontro anche a quei cittadini che si trovano in difficoltà con la sospensione delle proprie attività lavorative concedendo, a chi rientra nella possibilità di ricevere la cassa integrazione, una specifica dilazione di sei mesi per il pagamento.
Inoltre, al contrario di come abbiamo dovuto leggere nostro malgrado su articoli pubblicati su testate on line o sui social, tutte le società di vendita di energia elettrica e gas sono obbligate ad emettere le fatture mentre possono scegliere di agevolare il pagamento, come ha fatto Astea Energia, andando oltre le metodologie e tempistiche fissate dall’Autorità di settore.
Sosteniamo sempre e di cuore tutte le iniziative sociali, per la scuola, delle associazioni sportive sul territorio, perché crediamo che questo faccia la differenza. Amiamo il nostro territorio e vogliamo fare la nostra parte in questo momento difficile.
Astea Energia -non ritenevamo fosse necessario, ma evidentemente va ricordato anche a chi è o è stato rappresentante dei cittadini- ha un'anima anche pubblica. Distribuiamo una parte del valore creato sotto forma di aiuto al territorio e questo non rappresenta per noi un obbligo, ma un dovere etico e morale.
Astea Energia è la migliore risposta anche in tempi straordinari: lo facciamo di cuore e con il cuore.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore.
Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 12 persone. Salgono a quota 857 le vittime, dall'inizio dell'epidemia (531 uomini e 326 donne). È sempre la provincia di Pesaro-Urbino a pagare il costo più alto in termini di vite spezzate (466) mentre sono in totale 128 quelle nel maceratese.
Secondo i dati trasmessi dal Gores si sono registrate 4 vittime negli ospedali della provincia di Macerata: all'Ospedale di Camerino è spirata un 80enne originaria di Jesi, mentre con al Covid-Hospital di Civitanova Marche si è spento un 91enne di Montelupone. Due le vittime all'Ospedale Civile di Macerata: una 85enne di Corridonia e un 77enne di Civitanova Marche.
Secondo i dati complessivi, nel 94,5% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,1 anni.
Di seguito nel dettaglio il report del Gores:
ll Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5924 casi positivi al coronavirus sui 30.543 tamponi effettuati nella Regione Marche (leggi qui). Sono 2366 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1764 in provincia di Ancona, 946 in provincia di Macerata (14 in più di ieri), 399 in provincia di Fermo, 273 in provincia di Ascoli Piceno, 176 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: si è, infatti, passati da 1825 a 1849 (+24).
Scende il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dagli 862 di ieri agli 811 di oggi) e diminuisce anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che ora sono 76 (2 meno di ieri): 16 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (8 a Civitanova Marche, 8 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
Al fine di contenere i rischi legati all’emergenza Covid19, sono state semplificate e digitalizzate le procedure di rilascio delle prescrizioni mediche: si possono ottenere anche attraverso mail, sms o comunicazione telefonica, senza bisogno di recarsi fisicamente dal medico
La prescrizione medica diventa completamente digitale e può essere inviata via mail, sms o attraverso Fascicolo sanitario elettronico.
È quanto prevede la recente ordinanza della Protezione civile, pubblicata in gazzetta ufficiale lo scorso 21 marzo e redatta con la collaborazione di Ministero della Salute, AgID, Ministero dell'Economia e delle finanze e Regioni.
L’ordinanza permette la completa dematerializzazione della ricetta medica e consente al cittadino di ottenere online il relativo promemoria, senza bisogno di recarsi fisicamente dal dottore.
La misura è stata introdotta a seguito dell’emergenza Coronavirus per limitare i rischi di contagio connessi ad assembramenti in luoghi pubblici e consente alle persone di disporre del numero della ricetta attraverso smartphone, tablet e pc, in piena sicurezza, evitando spostamenti e file nelle strutture sanitarie.
La ricetta medica digitale può, inoltre, essere scaricata dal cittadino attraverso il proprio fascicolo sanitario elettronico, aggiungendosi ai documenti già presenti e andando a popolare la propria storia sanitaria.
Come funziona la ricetta medica digitale:
Il medico comunica il numero della ricetta elettronica e la prescrizione attraverso uno dei seguenti canali, a scelta dell’assistito:
via Mail ordinaria o PEC; via SMS o con applicazioni di messaggistica istantanea, nel caso l’assistito indichi al medico il numero di telefono mobile; attraverso comunicazione telefonica: il medico comunica al telefono il numero di ricetta elettronica al paziente;
- direttamente attraverso Fascicolo sanitario elettronico, nel caso l’assistito lo abbia attivato.
Una volta ricevuto il numero della ricetta medica elettronica, l’assistito può comunicarlo alla propria farmacia, insieme al numero del codice fiscale presente sulla tessera sanitaria personale, e acquistare i farmaci prescritti.
Sono l'Ing. Petro Feliciotti e ringrazio Picchio News per avermi dato la possibilità di curare questa rubrica mostrando apprezzamento per i grafici ed elaborazioni che faccio oramai dal 21 Marzo sulla mia pagina Facebook, dove potrete trovare come si sono evolute le mia analisi ed elaborazioni e le previsioni che avevo fatto ai tempi (che si sono rivelate anche abbastanza accurate), ogni volta ho aggiunto dei particolari e nuove analisi che hanno portato ad avere sempre nuove informazioni e spunti di analisi. Innanzi tutto io sono laureato in ingegneria dell'automazione industriale ed ho il dottorato di ricerca in Sistemi Artificiali Intelligenti , presi alla Politecnica delle Marche, dove vinsi anche la borsa di studio messa in palio dalla Siemens come miglior studente del corso si Automazione industriale. Da oltre 10 anni lavoro come consulente informatico per un'azienda di Porto Recanati che sviluppa terminali di bordo per veicoli e tassametri con clientela diffusa a livello globale, Ho sempre avuto anche il pallino della finanza che combinandosi con i miei studi mi hanno portato molto ad avere un interesse particolare per grafici , elaborazione dei dati e cercare di capire cosa possa esserci dietro una serie di numeri e dove possano portare. Perché iniziare una rubrica simile? Perché vedevo che c'era una grossa confusione... alla TV si era passati dal dire che questa epidemia fosse una banale influenza alla peste nera , ed anche molte notizie su come affrontare le cose mi lasciavano molto perplesso , le mascherine sembravano inutili i tamponi solo a chi mostrava sintomi , io ho il brutto vizio di documentarmi e vedevo come in Sud Korea stessero affrontando le cose molto diversamente e con molti più risultati, parlando con contatti che ho in Cina tutti dicevano ad esempio quanto fossero importanti le mascherine. Inoltre vedevo crescere un generale senso di paura e smarrimento nelle persone , che sfociavano in una versione moderna e social delle pagine dove Manzoni descriveva le peste nei Promessi Sposi. Non pretendo di dare chi sa quale innovazione, ma ho raccolto meticolosamente i dati che trovavo tirando delle conclusioni interessanti che non venivano riportati generalmente dai media, ed ho cercato di focalizzarli sul territorio dove vivo ovvero la provincia di Macerata e le Marche, provando a fare un servizio per la comunità dove abito, e vedevo ricevere apprezzamenti via via che portavo avanti queste analisi evidenziando cose positive anche ben prima che fossero ufficiali , come ad esempio il famoso picco Ultima grave notizia che si era sentita in TV e che si è diffusa nei social in maniera ancora più rapida e letale del virus (per il turismo) era che Marche e Lombardia sarebbero le ultime regioni ad uscirne , notizia smentita dal Gores di Torrette e dal presidente Ceriscioli , ma purtroppo le testate nazionali non hanno riportato questa smentita. La cosa è davvero grave perché quanta notizia falsa è state divulgata proprio da organi statali. In particolare nell'ultima mia analisi mostravo con un grafico , che riporto, come in realtà l'epidemia nelle Marche si stia evolvendo in maniera più rapida verso la risoluzione che molte altre regioni, tanto da poter dire che le marche non saranno l'ultima regione ad uscirne , ma anzi saremo una fra le prime. Nelle epidemie si definisce sotto controllo quando i contagi scendono stabilmente sotto il 20% del picco , attualmente nel mondo ciò è avvenuto solo in Cina, Sud Korea , Taiwan e pochissimi altri paesi orientali, le Marche sono molto vicine a questo fatidico 20% mentre molte regioni indicate a poterne uscire prima di noi ne sono ben lontane. Il Grafico ha come riferimento 100 il picco di ogni regione e poi i casi rapportati a tali valori notiamo come la nostra regione abbia avuto si un andamento iniziale più rapido delle altre ma ora il trend di discesa è molto più accentuato rispetto alle altre. Le regioni con cui faccio il paragone nel grafico sono stimate uscirne anche 6 o 7 settimane prima di noi ... beh direi che sia molto evidente quale sia la verità che traspare dal grafico ovvero che il calo dei nuovi contagi nelle marche è nettamente più rapido delle altre regioni e che ci stiamo avvicinando a scendere quel fatidico 20% dal picco massimo. Quindi la domanda sorge spontanea, su quali basi si possa dire che la regione Marche dovrebbe uscirne dopo di regione dove si hanno più contagi , il picco è arrivato dopo ed hanno inoltre una discesa più lenta dei nuovi contagi? Le tempistiche corrette a mio avviso sono quelle elaborate dal Gores di Torrette anzi forse potrebbero essere anche leggermente pessimistiche. Ogni 3 o 4 giorni pubblicherò un aggiornamento per mostrare gli sviluppi, una tale frequenza è voluta poiché correre dietro al singolo dato giornaliero può portare a conclusioni affrettate e magari poco realistiche mentre 3 o 4 giorni rendono meglio l'idea di cosa stia accadendo.
Arrivata ieri pomeriggio nelle Marche una task force sanitaria di 58 infermieri albanesi per rinforzare la capacità assistenziale del territorio, in particolare nelle strutture residenziali e nelle case di riposo.
“Un altro aiuto concreto, dopo l’invio dei medici, da parte dei nostri vicini al di là dell’Adriatico nella battaglia contro il Coronavirus – commenta il presidente della Regione Luca Ceriscioli –. Un segno di vera amicizia che accogliamo con profonda gratitudine. A nome di tutta la comunità marchigiana, ringrazio il primo ministro albanese Edi Rama ed il suo popolo per la vicinanza e la solidarietà che stanno dimostrando all’Italia in questi drammatici mesi. Lo sforzo dell’Albania, in proporzione a quello di tanti altri Paesi più grandi e più ricchi, è immenso e ritengo sia di esempio per tutti”.
La squadra di infermieri albanesi, che per la maggior parte parlano la lingua italiana, è stata suddivisa tra le 5 Aree vaste.
Ogni gruppo è stato assegnato ai direttori di distretto che disporranno poi le destinazioni nelle strutture sanitarie ed assistenziali del territorio in base alle necessità.
Attraccherà nei prossimi giorni al Porto di Ancona la nave Costa Magica, con a bordo il solo equipaggio, composto da 617 persone. Lo annuncia sulla sua pagina Facebook la sindaca Valeria Mancinelli, che è stata informata dal ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli, insieme al presidente della Regione Luca Ceriscioli.
Si tratta della nave bloccata ai Caraibi nei primi giorni dell'epidemia di coronavirus, dopo che molti porti ne avevano negato l'attracco.
L'equipaggio della Costa Magica non entrerà in città né avrà "alcun contatto con le persone presenti a vario titolo all'interno dello scalo dorico". Una volta sbarcate, le persone presenti all'interno della nave raggiungeranno le proprie destinazioni di residenza.
I controlli sanitari saranno effettuati a bordo prima dello sbarco, a cura dell'Usmaf, il servizio sanitario marittimo e per l'evacuazione di pazienti Covid saranno attuati protocolli di massima sicurezza come già attuati negli altri porti italiani e secondo quanto assicurato del ministro stesso.
"Ho chiesto e ottenuto tutte le massime rassicurazioni sull'operazione e le condizioni di sicurezza per la città" spiega Mancinelli.