È il giorno del Super Green Pass che resterà in vigore sino al 15 gennaio. La certificazione rafforzata, che prevede misure più rigide per i no vax, comprende regole diverse per chi è vaccinato o guarito dal Covid sin dalla zona bianca oltre che in zona gialla, arancione e rossa. Da oggi (lunedì 6 dicembre) dopo il Friuli Venezia Giulia, cambierà colore anche l'alto Adige. A parte queste due regioni in zona gialla, il resto d'Italia resta in zona bianca.
Il Green pass, quindi, si “sdoppia”: ci sarà quello rafforzato, rilasciato solo alle persone vaccinate o guarite, e quello base rilasciato a chi si sottopone a un tampone molecolare (valido per 72 ore) o antigenico (valido per 48 ore). Chi possiede già un Green pass valido per vaccinazione o guarigione non deve scaricare una nuova Certificazione perché sarà l’app Verifica C19 a riconoscerne la validità.
Inoltre il Green pass base, ottenuto anche con tampone, sarà necessario per entrare in metropolitana, salire sugli autobus e prendere treni regionali rispetto ai soli viaggi su mezzi di lunga percorrenza (aerei, navi, treni Intercity e Alta Velocità, corriere funivie, cabinovie, impianti sciistici). Le uniche esenzioni riguardano i soggetti di età inferiore ai 12 anni e ai soggetti esenti dalla campagna vaccinale.
Per viaggiare localmente non serve dunque il Super green pass, né durante le festività (ossia dal 6 dicembre al 15 gennaio, periodo durante il quale serve il Green Pass rafforzato anche in zona bianca per servizi come il cinema e il ristorante) né successivamente. Fa eccezione il caso degli impianti di risalita sulle piste da sci: in zona bianca e gialla richiedono il Green Pass semplice, in zona arancione il Super Green Pass. Il Super green pass sarà adottato anche in zona bianca. Per una serie di attività - bar e ristoranti al chiuso, impianti sportivi, spettacoli, feste, discoteche e cerimonie pubbliche - servirà il vaccino, per recarsi al lavoro sarà sufficiente il tampone.
L'obbligo di Super green pass non riguarda l’ingresso in hotel né la consumazione dei pasti in albergo. Per gli ospiti in hotel è sufficiente avere il Green pass base. Allo stesso modo, ricorda Federalberghi, chi soggiorna in un hotel può tranquillamente accedere alla sala ristorante, al bar, al centro benessere e alla piscina dell’hotel esibendo la certificazione verde semplice. Per le mascherine resta l'obbligo di tenerle al chiuso, ma sono molte le città che stanno tornando all'obbligo anche all'aperto per il periodo di Natale soprattutto nelle vie centrali.
Nessuna limitazione, nemmeno transitoria, per chi ha già avuto il Covid da meno di 6 mesi o si è sottoposto a vaccinazione entro i 12 mesi precedenti, nell'accesso a spettacoli ed eventi sportivi, alle cerimonie e ai ristoranti in zona gialla. Resta naturalmente l'obbligo di indossare la mascherina anche all'aperto, come previsto sinora.
In caso di passaggio in zona arancione, le restrizioni e le limitazioni non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del Green Pass rafforzato. Chi ha aderito alla campagna vaccinale (anche senza la terza dose) o è guarito dal Covid potrà accedere a tutti quei locali e servizi anche se il luogo in cui abita diventa zona gialla o arancione quindi. Limitazioni sugli spostamenti e chiusure per tutti (non solo per i no vax) in zona rossa.
Serie B maschile – Girone G – giornata 8
Paoloni Macerata – GS Pallavolo Sabini ASD (3-0; 25/13, 25/19, 25/16)
Un’altra vittoria convincente per la Paoloni Macerata. I biancorossi commettono pochi errori e travolgono la giovane squadra della Pallavolo Sabini.
Ricezione impeccabile dei padroni di casa che sommergono di punti gli avversari, superandoli in battuta e a muro. Mister Giganti fa ruotare tutta la formazione e schiera anche dei giovani Latini, Carloni e Giavelli che finora avevano trovato meno spazio in campo.
Partita a senso unico sin dal primo set dove la Paoloni gestisce e abbatte la Sabini con un 25:13 in un set gestito perfettamente e guidato da un ottimo Calistri MVP.
Nel secondo set il coach della Sabini suona la carica ai suoi che sembrano partire bene, ma la Paoloni resiste e riprende salde le redini del set, chiudendo in soli 23 minuti sul 25-16.
Sabini scarica nell’ultimo set e Paoloni sicura e disinvolta con gli inserimenti dalla panchina conclude agevolmente il parziale per 25-19.
Tre punti importanti che assicurano il vantaggio su Pesaro e la prima posizione.
Volley Potentino – Montesi Volley Pesaro (2-3; 22/25, 25/17, 25/21, 16/25, 13/15)
Partita da vincere per il Montesi Volley Pesaro. Il Volley Potentino combatte bene e si impone in due set, perdendo all’ultimo in un tesissimo tie-break.
Partono bene i padroni di casa ma il ritmo si spezza e Pesaro trova un vantaggio di cinque punti. Time-out per riorganizzarsi del Potentino ma al rientro continua a spingere sull’acceleratore la Montesi Pesaro che sul 25-22 porta a casa il primo parziale.
Nel secondo set si la lotta punto su punto. Sul 12-9 per la formazione di casa, Coach Fabbietti corre ai ripari chiamando time-out, ma mantiene alta la concentrazione il Potentino e grazie ai sei punti realizzati da Angeli e chiude il secondo parziale sul 25-17.
Terzo set combattuto ma brillantemente risolto dal Volley Potentino. Allungano bene i padroni di casa dopo il time-out e Viciedo sigla con una schiacciata decisiva il terzo set, chiudendo 25-21.
Cambia il vento della partita nel quarto set con la Montesi Volley Pesaro che aggiusta il tiro e commette pochi errori in ricezione. Volley Potentino sempre sotto e il parziale finisce per 25-16. Si va al tie-break
Il quinto tiratissimo. Le due compagini lottano senza esclusione di colpi e rispondono punto su punto, ma alla fine la Montesi Volley Pesaro ha la meglio. L’ultimo parziale termina 15-13 e il team potentino perde di nuovo dopo la bella vittoria della scorsa giornata. Con soli 8 punti il Volley Potentino deve risalire dal terzultimo posto in classifica.
Serie B2 femminile – Girone L – giornata 8
LG Umbryracing Futura Te - Corplast Corridonia (3-2; 25/23, 22/25, 17/25, 25/22, 15/11)
Teramo approfitta dei molti errori della Corplast Corridonia e respinge le avversarie. Contrinua la maledizione del tie-break in questa seconda sconfitta consecutiva per le ragazze di mister Messi, che vedono ridimensionata la loro posizione in graduatoria.
Primo set che parte bene per la Corplast Corridonia ma, nonostante una buona difesa, la scarsa incisività in attacco e gli errori in attaicco costano la rimonta sul finale e il parziale viene portato a casa dalla Futura Teramo per 25-23.
Secondo set che procede tranquillo fino al match point per Corridonia sempre in vantaggio. La Futura tenta una rimonta in coda al set ma Romani sigla la vittoria per 25-22. Momenti di confusione in fase difensiva sporcano un parziale condotto bene dalla squadra ospite.
Terzo set dominato in maniera ancora più convincente dalla Corplast che passa in vantaggio con la schiacciata di Benedetti che si insacca sul muro di Teramo.
La Corplast regala il quarto set alle avversarie, concedendo fin da subito un ampio margine di sicurezza alle avversarie, brave nel muro, riescono a concretizzare il 2-2 e ad andare al tie-break.
Ultimo set in cui Corridonia manca di aggressività e paga i troppi errori in fase difenifa commessi e perde il set 15 a 11. Si aggrappono al punticino conquistato i tifosi amareggiati, che permette alla Corplast di restare vicina alla testa della corta classifica.
Centrodiesel Pagliare. AP - Farmacia Casciotti V. Torresi (2-3; 21/25, 25/19, 23/25, 25/23, 15/10)
L’ottava giornata di campionato ha visto la Farmacia Casciotti Volley Torresi impegnata nel secondo derby stagionale contro la Centrodiesel Pagliare in un importante scontro salvezza.
Primo set gestito bene dal Volley Torresi che porta a casa il risultato senza intoppi per 21-25. Nonostante un ottimo inizio, la squadra di Raniero Concetti si inceppa in ricezione a metà secondo set e permette alle ascolane di rientrare in partita. Il secondo parziale termina 25-19 per le padrone di casa
Terzo set al cardiopalma: Pagliare parte forte e costringe la Volley Torresi ad inseguire. Set combattuto punto su punto fino al 23-21 quando le torresine riescono a prendere il ritmo conquistando il parziale con una magia dalla seconda linea di Erika Alessandrini: 23-25.
Pagliare incalza e conquista il quarto set per 25-23. Volley Torresi quasi sempre sotto che prova a recuperare sul finale ma le ascolane sono brave a rimanere concentrate e chiudono in vantaggio. Si va al tie-break.
Primo tie-break stagionale che vede la sconfitta del Volley Torresi. Quinto set sotto tono per torresine che non riescono a tenere il passo delle avversarie e perdono 15-10.
Al termine della tredicesima giornata di campionato per il Girone B di Promozione, vediamo gli esiti delle partite disputate e la situazione in graduatoria. Aurora Treia doma in casa una Cluentina agguerrita: 3 punti d’oro che permettono di scavalcare Monterubbianese e Maceratese in graduatoria, entrambe private del risultato pieno a fine giornata. Monterubbiano pareggia a Trodica in una partita poco entusiasmante; la Maceratese capitola in casa contro un Chiesanuova indomabile. A minacciare la Rata anche Monticelli che, uscito vittorioso nel match contro Castignano, sale a 21 punti, accorciando a solo due punti le distanze dalla zona play-off. Non si muovono le reti nemmeno a Corridonia dove Monturano Campiglione deve accontentarsi di un solo punto vedendo crescere il divario col Chiesanuova. Capitan Pantone porta alla vittoria un PortoRecanati che cerca di emergere dall’immobile zona play-out dopo il pareggio di oggi fra Centobuchi e Montecosaro.
Aurora Treia – Cluentina Calcio (2-1): L’Aurora Treia riesce a portare a casa l’intera posta al termine di un incontro spigoloso. Al 15’ Gobbi apre le marcature: si inserisce sulla destra e tira mettedo in difficoltà il portiere che smanaccia la palla in rete, vantaggio per l’Aurora Treia. Al 36’ la Cluentina pareggia con Mancini Andrea che batte il rigore assegnato dall’arbitro per un fallo di Mengoni su Squarcia. Per i restanti minuti la partita vive di azioni spezzettate e molto nervosismo, sfociato nell’espulsione di Marcantoni, reo del brutto fallo su Gobbi.
A 25’ dalla ripresa Aurora Treia trova il vantaggio sfruttando al meglio uno schema da calcio d’angolo: Romagnoli scarica per Gobbi al limite dell’area che tira a traiettoria libera, sulla palla interviene Di Francesco che devia in rete. La Cluentina prova a rispondere e sfiora anche il pareggio all’88’ ma il tiro di Mancini Luca si stampa sulla traversa. Ultimi minuti giocati all’arma bianca dalla Cluentina che si riversa in attacco ma non riesce a portare via il pareggio ad un’Aurora Treia che è la brutta copia di quella vista all’inizio della stagione a causa di problemi fisici e assenze, ma ha il pregio di compattarsi e, pur nelle difficoltà, riuscire a tenere il passo delle prime della classe.
Castignano – Monticelli Calcio (1-2): Monticelli espugna 2-1 Castignano e porta a casa tre punti d’oro per continuare a sognare. Posizione sfortunata invece quella del Castignano che ora si ritrova al terzultimo posto in classifica. La gara si apre subito con il vantaggio degli ospiti: al 4′ infatti è Panichi a sbloccare il risultato con un gran tiro dalla distanza. Castignano che spinge e, prima che l’arbitro fischi, riesce a pareggiare a recupero quasi finito: Ionni serve Martoni, il cui tiro finisce alle spalle di Baldassarri. Dopo la ripresa Gibellieri trova subito il gol del vantaggio su contropiede. Al 68′ Scielzo salva sulla linea la conclusione di Galli. Esulta ancora il Monticelli che vede concretizzarsi sempre più la speranza dei playoff.
Centobuchi 1972 MP – Montecosaro (0-0): Pareggio a reti inviolate nella sfida di bassa classifica tra il Centobuchi 1972 ed il Montecosaro. Un match dove le forze in gioco si annullano e non succede moltissimo. Le due squadre si contengono a vicenda e giocano molto a centrocampo, con poco spazio per giocate brillanti in attacco. Posta in palio divisa fra le due compagini in campo che ottengono un punto utile a smuovere la classifica, anche se di poco.
PortoRecanati – Palmense (3-2): Vittoria di grinta del Portorecanati che grazie ad un fantastico capitan Pantone respinge la Palmense. Nemmeno un quarto d’ora dal fischio d’inizio e gli arancioni trovano il vantaggio; Durazzi mette in area per Pantone che si libera e insacca la palla in rete. Ma gli ospiti non si lasciano abbattere e sei minuti più tardi Cocci trova il gol pari, battendo in uscita Piagerelli. Nella ripresa si fa di nuovo avanti il PortoRecanati che trova il vantaggio con Leonardi che appoggia la palla in rete a fil di palo con un ottimo tocco. Respinta corta della difesa arancione che costa il pareggio: bravo Ferranti al 58’a punire l’errore. Al 70’ è di nuovo Pantone ad essere risolutivo quando concretizza di testa la punizione battuta da Malaccari. Difendono bene i padroni di casa che conquistano un’importante vittoria e tre punti.
Trodica – Monterubbianese (0-0): Reti ferme nello scontro fra Trodica e Monterubbianese. Primo tempo povero di azioni: Donzelli devia al dodicesimo un tiro a colpo sicuro di Altobello, Zoldi sventa il vantaggio dei padroni di casa sul finale della prima frazione. Secondo tempo ancora meno movimentato del primo, unica occasione per i locali che si infrange sul palo poco prima del fischio finale. Monterubbianese che mantiene salda la posizione in zona play off con il punto conquistato a Trodica.
Calcio Corridonia – Monturano Campiglione (1-1): Termina 1 a 1 la sfida tra Corridonia e Monturano. Al gol di Ribichini ha risposto Frascerra nella ripresa. ll primo squillo della gara è dei padroni di casa al minuto 11, Buccolini approfitta di un errore degli ospiti ma la conclusione finisce alta. Monturano che si fa avanti e sfiora il vantaggio in più di un’occasione, ma Fall sventa ogni pericolo. Al 32’ vantaggio lato Corridonia: Isidori superato dal gran tiro al volo di Ribichini. Ripresa che si apre con il pareggio firmato da Frascerra con un ottimo colpo di testa su corner di Domi. Monturano trova la rete del sorpasso al 44’ ma il direttore di gara la reputa irregolare e il gol viene annullato.
Potenza Picena - Atletico Centobuchi (1-0): Potenza Picena che torna a vincere e arresta la corsa dell'Atletico Centobuchi a i play-off. Il gol di Dutto in apertura è l'unico della gara. Poco più di cinque minuti e un gran colpo di testa di Dutto supra Ceni e porta il Potenza Picena in vantaggio. Primo tempo in ciu Giacchetta da prova di sé e salva sul tiro di Liberati. Nel finale le le espulsioni di Rosa e Foglia costringono le due squadre in dieci e Giachetta si rivela ancora decisivo su Travaglia.
Torna l'appuntamento con la rubrica settimanale "La Strada delle Vittime", nella quale si affronta l'analisi della casistica criminale con approccio vittimologico. Di seguito proponiamo il caso di questa puntata.
Scrivere “ordinaria violenza” non è un refuso; e non si tratta solo di violenza di genere, di quella agita dagli uomini contro le donne, solo perchè donne. Un ragazzino di 15 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Polignano a Mare per tentato omicidio ai danni di un coetaneo, “colpevole” di aver instaurato una relazione con una ragazzina che l’aggressore riteneva destinata a lui.
Il giovane aveva già aggredito il ragazzo con calci e pugni, dopo averlo minacciato di morte in almeno un altro paio di occasioni, sino a giungere al 23 novembre quando l’escalation criminale ha toccato l’apice: l’aggressore 15enne originario di Monopoli, in provincia di Bari, ha raggiunto Polignano, dove, intercettato il rivale seduto su una panchina, al termine di una violenta lite l’ha aggredito con un coltello a serramanico sferrando un fendente allo sterno.
Conclusa l’azione, avrebbe leccato l’arma ancora sporca di sangue, per vantarsene poi sui social. Sul profilo Instagram dell’aggressore i Carabinieri hanno accertato anche la presenza di immagini in cui simulava uno sgozzamento e foto raffiguranti un soggetto armato di coltello. Elementi questi che hanno confermato la pericolosità del soggetto tanto da chiederne l’arresto.
Parlare del problema dell’aggressività e della violenza negli adolescenti non aiuta a risolverlo. Per prevenire e arginare il fenomeno è oramai unanimemente riconosciuto come fondamentale il ruolo delle famiglie. In primis è necessaria la presa di coscienza da parte dei genitori, non così scontata, che gli episodi di violenza, di bullismo, che i figli adolescenti usano nei confronti dei coetanei non sono “ragazzate” o “goliardate”: e di ciò è necessario prendere atto, ben prima di giungere ad episodi di sangue come quelli raccontati dalla cronaca nera.
Certamente per fare ciò è necessaria una costante e attiva presenza da parte dei genitori: l’attenzione a cogliere i primi atti violenti deve essere massima. Se da un lato può essere normale che nel periodo adolescenziale si manifestino scontri in famiglia nella ricerca e definizione della propria individualità, è altrettanto vero che gli adulti dovrebbero imparare a comunicare e condividere pensieri ed emozioni con i figli, di più e più spesso, per entrare nel loro mondo e nel loro vissuto interiore in un periodo così carico di mutamenti fisici, emotivi, relazionali e sociali.
Altrettanto importante è trasmettere ai figli sin da piccoli la capacità di tollerare le frustrazioni: in tal senso non assecondare immediatamente le richieste di un bambino, ma insegnargli a ricevere dei “no” porrà le basi per un adulto resiliente. Spesso la violenza e la rabbia sono generate dall’incapacità di affrontare il rifiuto.
Certamente poi, l’esperienza comunicativa che un adolescente avrà fatto in casa con la sua famiglia, sarà per lui modello relazionale da ripetere al di fuori con i suoi coetanei: quindi se il comportamento aggressivo viene percepito già in famiglia come una norma, certamente sarà molto più difficile combatterlo.
Sono 474 i positivi al covid rilevati nell'ultima giornata nelle Marche, con un tasso di incidenza cumulativo che risale a 193,48 su 100mila abitanti. Secondo i dati dell'Osservatorio Epidemiologico regionale, attualmente nelle terapie intensive il 74% dei pazienti non è vaccinato (il 26 dei degenti è vaccinato), mentre nell'area medica il 59% dei pazienti non è vaccinato, con il 41% lo è anche con 2 o 3 dosi.
La provincia con il maggior numero di casi, 126, è quella di Pesaro Urbino, seguita da Ancona con 118, Ascoli Piceno con 78, Macerata con 75, Fermo con 56, oltre a 21 casi fuori regione. I 474 nuovi casi rappresentano una positività del 12% su 3.390 tamponi del percorso diagnostico screening (6.876 il numero complessivo dei tamponi analizzati, oltre a 2.124 test antigenici). I soggetti sintomatici sono 107, i contatti domestici 145, i contatti stretti con positivi 134, i positivi in setting scolastico/formativo sono 9, mentre sono 66 i casi in fase di approfondimento epidemiologico.
Il contagio si diffonde maggiormente nella fascia di età 45-59 anni (113 casi), seguita da quella 25-44 con 105. Sono 58 i casi tra i bambini 6-10 anni, cioè gli alunni delle scuole elementari, mentre le fasce di età tra 11 anni e 18 anni ne totalizzano 68. Tra i 60-69enni ci sono 38 casi, 30 tra i 70-79enni, 15 tra gli 80-89enni, 3 tra i 90enni e oltre.
A commentare i dati Covid relativi agli ultimi 7 giorni è stato anche il presidente Francesco Acquaroli, attraverso una nota diffusa sui social: "Raccomando a tutti la massima attenzione perché il virus continua a girare e nell'ultima settimana con esso abbiamo registrato anche l'impatto nella crescita dei ricoveri dell'area medica. È quindi indispensabile da parte di tutti un atteggiamento responsabile e prudente per cercare di mantenere sotto controllo la curva del contagio e i conseguenti ricoveri ospedalieri. La prossima settimana inizierà una campagna informativa sulla vaccinazione che illustreremo nei prossimi giorni".
“Quanto dovrò ancora aspettare per la verifica ordinata dal Tribunale di Ancona del farmaco? Mi state condannando a soffrire ogni giorno di più ed essere torturato prima di ottenere l'ok per l'aiuto al suicidio assistito, che a seguito delle verifiche sulle quattro condizioni, mi spetta di diritto come stabilito dalla Corte costituzionale...Vi chiedo di fare presto".
'Mario', nome di fantasia del tetraplegico marchigiano, dopo aver ottenuto il parere favorevole del comitato etico sulla presenza dei quattro requisiti per l'accesso al suicidio assistito, ha scritto una lettera al direttore dell'Area Vasta 2 (Asl), al presidente del Comitato Etico Regione Marche, alla direttrice dell'Asur (Azienda Sanitaria Unica Regionale) delle Marche, al ministro della Salute Roberto Speranza e al premier Mario Draghi "per farvi conoscere come le mie condizioni fisiche siano peggiorate in questi 15 mesi interminabili di attesa fatta di agonia e tortura quotidiana".
"Comincio dai dolori fisici - si legge nella lettera- che sono in costante aumento dalle spalle, le articolazioni, i muscoli del collo, le scapole, la colonna vertebrale tant'è che questa estate quelle poche ore il pomeriggio che fino l'anno scorso riuscivo a stare seduto sulla mia carrozzina sul terrazzo a prendere un po' di aria buona sono state massacranti e non vedevo l'ora di tornare sul letto, su cui, specialmente il pomeriggio, a causa delle contrazioni, sono costretto a legarmi per non rischiare di cadere". Mario poi descrive i disagi legati all'espletamento delle funzioni fisiche con anche la capacità polmonare dimezzata e le difficoltà nel mangiare e bere: "A causa della trachea deviata dal secondo intervento se non faccio attenzione - ultimamente - rischio che nel deglutire mi vada il cibo e l'acqua di traverso. Il mio cuore è spesso in tachicardia". "Tutto questo è nelle mie cartelle cliniche - sottolinea Mario - ed è stato verificato anche dall'equipe medica che ha constatato il mio stato di salute".
(Fonte Ansa)
L’onorevole leghista, Tullio Patassini, è primo firmatario dell’interrogazione presentata al Consiglio dei Ministri e al Ministero della Coesione Territoriale per chiedere se “in sinergia con la cabina di coordinamento integrata sisma 2016, si intendano adottare iniziative per proseguire con riguardo agli interventi previsti dal fondo complementare Pnrr, con una distribuzione dei medesimi su base regionale che tenga presente l'effettivo impatto causato sui territori dagli eventi sismici del 2016 e 2017, al fine di sostenere lo sviluppo omogeneo delle aree interne appenniniche”.
“Nella ripartizione dei fondi Pnrr si sta andando nella direzione di penalizzare le Marche terremotate, afferma Patassini. A poco serve parlare di una Zes futuribile mentre un’ingente percentuale degli 1,8 miliardi disponibili per il sisma Centroitalia viene dirottata sul sisma aquilano del 2009 e su altri interventi”.
“Si compromette in modo sostanziale non solo il rilancio – aggiunge il deputato maceratese - ma la stessa sopravvivenza dei nostri borghi marchigiani. Come Lega abbiamo tradotto in una interrogazione urgente, di cui sono primo firmatario, il grido di allarme lanciato anche da Associazioni di categoria, Comitati e Istituzioni. Contemporaneamente ci stiamo muovendo in ogni sede perché si utilizzi il criterio del danneggiamento. Il presidente delle Marche Acquaroli e l’assessore Castelli, che siedono di diritto nella cabina di coordinamento integrata Sisma 2016, intervengano con la massima tempestività. Va espressa la chiara volontà della Regione di procedere, riguardo anche agli interventi previsti dal fondo complementare Pnrr, con una distribuzione su base regionale e provinciale che tenga presente l’indice di danno: solo così potremo sostenere lo sviluppo omogeneo delle aree interne appenniniche”.
Un protocollo d’intesa premessa alla costituzione di una cabina di regia interistituzionale cui affidare la programmazione e la progettazione integrata delle politiche e delle iniziative di sviluppo, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Pnrr, da attivarsi nel territorio dell’Unione Montana Potenza Esino Musone tra i Comuni di Apiro, Castelraimondo, Cingoli, Esanatoglia, Fiuminata, Matelica, Gagliole, Pioraco, Poggio San Vicino, San Severino Marche, Sefro eTreia.
Già sottoscritto dalla Giunta comunitaria, l’accordo passerà ora all’attenzione dei sindaci del territorio dopo un incontro di presentazione, che ha coinvolto gli amministratori locali, tenutosi nei giorni scorsi al teatro Italia di San Severino Marche alla presenza del direttore della Cna provinciale, Massimiliano Moriconi, e del presidente della Consulta Unicam, Andrea Spaterna.
“L'obiettivo principale - spiega Matteo Cicconi, presidente dell’ente comunitario - è quello di realizzare un migliore e più sinergico coordinamento delle azioni attualmente svolte dai singoli enti in riferimento alla gestione delle attività di programmazione e progettazione finanziata, attraverso la messa in campo di forme di raccordo snelle e funzionali che non sostituiscano gli uffici già esistenti all'interno delle singole istituzioni, ma fungano da punto di congiunzione e di snodo per una progettualità europea, nazionale e regionale comune e per la realizzazione di azioni unitarie. Fine ultimo è quello di sviluppare e coordinare le diverse progettualità locali sulla base di una strategia unitaria, che consenta di valorizzare una visione sistemica di territorio e rafforzare le opportunità di finanziamento attivabili”.
All’idea del protocollo, valutata molto positivamente dai sindaci di San Severino Marche, Rosa Piermattei, di Matelica, Massimo Baldini, di Treia, Franco Capponi, di Gagliole, Sandro Botticelli, di Sefro, Pietro Tapanelli, presenti al summit di questi giorni insieme ad altri pubblici amministratori, hanno lavorato più figure. Gli ambiti principali nei quali si intendono intraprendere azioni comuni afferiscono allo sviluppo imprenditoriale, innovazione e competitività dei sistemi produttivi locali, all’attrattività territoriale, cultura e turismo, alla transizione ecologica, tutela e valorizzazione del territorio e delle sue risorse naturali, alla rigenerazione urbana e riqualificazione di beni pubblici inutilizzati al welfare, inclusione sociale e servizi di prossimità e alle infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile. All’Unione Montana Potenza Esino Musone è stato riconosciuto il ruolo di coordinatore ma chiunque potrà contribuire all’intesa che risulta aperta anche ad altri enti e, soprattutto, pronta a recepire nuovi contenuti.
Sono 444 i positivi rilevati nell'ultima giornata nelle Marche, meno di ieri (476), ma con il tasso di incidenza che sale a 187,01 su 100mila abitanti (ieri era 185,95). Secondo i dati resi noti dal Servizio Salute della Regione, i 444 casi rappresentano una positività dell'11,3% su 3.916 tamponi analizzati nel percorso diagnostico screening (6.250 i tamponi complessivi, oltre a 2.222 test antigenici).
Il contagio resta più diffuso nelle fasce di età adulta: 105 casi tra 45-59enni, 93 tra 25-44enni. Sono 43 i positivi tra i ragazzini delle scuole elementari (6-10 anni), 27 tra 11-13 anni, 23 tra 14-18 anni. Sempre di età pediatrica ci sono 13 nuovi casi tra i bambini 3-5 anni e 3 per i piccoli da zero a 2 anni. Ci sono poi 43 casi tra 60-69 anni, 39 tra 70-79 anni, 28 tra 80-89 e 6 dai 90 anni in su. La provincia con il maggio numero di nuovi casi è Ancona (118), seguita da Ascoli Piceno con 105, Pesaro Urbino con 82, Macerata con 74, Fermo con 47, più 16 casi fuori regione. Tra i nuovi contagiati vi sono 111 sintomatici, 124 contatti domestici, 105 contatti stretti di casi positivi, 17 positivi in setting scolastico formativo, sono 75 i casi in fase di approfondimento epidemiologico.
Nelle ultime 24 ore è aumentato il numero dei ricoverati per Covid-19 nelle Marche: sono 126 (+3 rispetto a ieri), tra i quali 26 in Terapia intensiva (+1 rispetto alle ultime 24 ore), 68 in reparti non intensivi e 32 pazienti nel reparto di Semi Intensiva. Oggi, purtroppo, si registra anche un decesso correlato al Covid: si tratta di un 95enne di Sant'Elpidio a Mare spirato presso l'ospedale "Murri" di Fermo.
"Il Ministero della Salute faccia chiarezza, anche con una ispezione, su quanto sta avvenendo nelle Marche dove per non finire in zona gialla la Regione è disposta anche a dichiarare posti di terapia intensiva che non esistono". È quanto chiede Alessia Morani, deputata del Partito Democratico. "Ho presentato un'interrogazione urgente con richiesta di ispezione al Ministero della Salute - spiega - poiché non è più tollerabile che la giunta regionale delle Marche giochi con la salute dei cittadini, pur di rimanere entro il 10% di terapie intensive occupate"
"Oggi apprendiamo che come per magia sono stati aggiunti altri 4 posti ai già fantomatici 246 posti letto “attivi” di terapia intensiva comunicati qualche giorno fa dalla regione Marche al Ministero. Questo giochino è incredibilmente pericoloso perché le Marche non hanno 250 posti letto attivi di terapia intensiva! Non ci sono tecnologie e personale specializzato dedicato e non ci sono gli ambienti collaudati per ospitarle. Fin dove può spingersi la propaganda? Anche oltre la tutela della salute dei cittadini marchigiani?" si chiede Morani.
"Nella nostra regione non si fanno tamponi, il livello di tracciamento è ridicolo: 6.300 test quando l'Umbria ne fa 12.000 e l'Abruzzo 18.000, la situazione nelle scuole è fuori controllo, i centri vaccinali sono pochi e disorganizzati. Rispetto alla settimana scorsa ieri abbiamo registrato il 90% dì contagi in più e la nostra giunta invece di preoccuparsi di mettere in atto una strategia per evitare il dilagare del virus si inventa posti di “carta” di terapia intensiva. Mi auguro che il Ministero della Salute proceda al più presto con l’ispezione che ho richiesto perchè questa situazione è inaccettabile e soprattutto è pericolosa per i marchigiani", conclude la deputata del Partito Democratico.
Alla recente attivazione di 8 nuovi posti di terapia intensiva, se ne aggiungono ora altri 4. Ne dà notizia l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini chiarendo che sono stati realizzati all’Ospedale regionale di Torrette di Ancona in attuazione del DL 34/2020. Le Marche ora possono contare su una dotazione di 250 posti di Terapia Intensiva.
“Nella scorsa settimana una delegazione del Commissario Figliuolo- ha affermato l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini - ha verificato l’attuazione dei posti letto realizzati nelle Marche, osservando l’efficienza con cui si è provveduto. Il decreto legge 34/2020 che aveva finanziato a maggio 2020 105 nuovi posti di terapia intensiva – ha aggiunto - si sta completamente attuando e siamo orgogliosi di aver raggiunto questo obiettivo tra le prime Regioni, vista l’importanza del tema. Le Marche – ricorda l’assessore - avevano una dotazione standard di 118 posti all’insediamento della Giunta Acquaroli.”
Il DL 34/20 ha finanziato nelle Marche 105 nuovi posti di terapia intensiva per raggiungere il target di 0,14 posti ogni 1000 abitanti da realizzare nel tempo. Di questi, ad oggi, ne sono stati realizzati 84 di cui 41 a Pesaro, 32 a Torrette e 2 all’ospedale pediatrico Salesi di Ancona; 4 a Fermo e 5 a San Benedetto del Tronto. Entro la fine dell’anno è prevista l’attivazione di altri 10 posti di terapia intensiva a Fermo. Rimangono, però, gli interrogativi sulla personale sanitario che dovrà essere impiegato all'interno delle Terapie Intensive.
Questo quando nella regione si registra un nuovo aumento dei ricoveri nei reparti Covid (Leggi qui)
Sono 476 i casi di positività al coronavirus registrati nelle Marche in 24ore, ma per il secondo giorno consecutivo l'incidenza su 100mila abitanti diminuisce e si attesta 185,95 (precedenti 195,28 e ieri 192,95). È quanto emerge dai dati dell'Osservatorio epidemiologico regionale. La provincia con più contagi in numero assoluto nell'ultima giornata è ancora Ancona (165), seguita da Pesaro Urbino (113), Ascoli Piceno (75), Macerata (54) e Fermo (50); 19 casi da fuori regione.
Le fasce d'età più presenti tra i nuovi contagi sono quelle tra i 60-69 anni (109) e 25-44 anni (106), figurano tra i nuovi casi 129 giovani tra i 0 e i 18 anni. Le persone con sintomi sono 116; i contagi comprendono 120 contatti stretti di positivi, 137 contatti domestici, 19 in setting scolastico/formativo, 5 in setting lavorativo, 2 in ambiente di vita/socialità, uno assistenziale e uno sanitario. I tamponi eseguiti sono 5.493 di cui 3.622 nel percorso diagnostico e 2.321 nel percorso guariti (complessivamente 13,1% di positivi), oltre a 2.007 test antigenici (187 positivi).
Il Servizio Sanità ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati due decessi correlati al Covid. Le due vittime sono spirate entrambe all'ospedale di Pesaro: si tratta di di una 94enne dello stesso capoluogo di provincia e di un 80enne di Fano.
In ambito ospedaliero il 74% dei degenti in Terapia intensiva risulta non vaccinato e il 26% vaccinato; l'incidenza su 100mila abitanti, però, fa emergere che tra i non vaccinati i ricoveri in intensiva il valore è pari a 4,22 mentre tra i vaccinati si attesta allo 0,54. L'incidenza in Area medica è rispettivamente 11,91 e 2,72 e tra i positivi in generale 61,42 (non vaccinati) contro 20,75 (vaccinati). Sempre sul fronte vaccini i prenotati per la terza dose nelle Marche finora sono 144.148.
“Una legge imbarazzante, senza obiettivi, senza prospettiva, ma soprattutto senza anima”. Si tratta del duro giudizio espresso dal Partito Democratico e da ampi settori della maggioranza in merito all’ultimo bilancio di assestamento elaborato e approvato dalla giunta Acquaroli, il 30 novembre 2021. Parliamo di una manovra da 140 milioni di euro destinati ad interventi per il sociale, i fragili, le infrastrutture e le imprese, corrispondente di fatto al il terzo intervento sul piano economico e finanziario operato dalla Regione rispetto nel 2021 (4,5 milioni per il primo intervento di giungo, e 21 milioni per il secondo a luglio).
«Abbiamo ritenuto opportuno – ha dichiarato l’assessore regionale al bilancio, Guido Castelli - agire attraverso interventi plurimi e modulati di correzione del nostro bilancio, per la necessità di curare con particolare scrupolo e diligenza i conti della Regione in riferimento alla insufficiente copertura da parte dello Stato nazionale dei fondi necessari per affrontare il Covid nel 2021. A fronte di un anno difficile per tutte le Regioni, ci siamo ritrovati con soli 600 milioni messi a disposizione dal Governo, rispetto si 2 miliardi e 200 milioni richiesti dopo l’ultima Conferenza Stato-Regioni. Abbiamo pertanto dovuto gestire la situazione economica in questo contesto così frammentato, difficile e precario, in attesa delle certezze che speriamo avvengano dalla legge di stabilità».
Lo scontro all’interno dell’amministrazione comunale è stato inevitabile, rispetto ad una legge di bilancio bocciata senza appello dai consiglieri del Pd, composta da Maurizio Mangialardi, Andrea Biancani, Antonio Mastrovincenzo, Manuela Bora, Romano Carancini, Anna Casini, Fabrizio Cesetti, e Micaela Vitri. Oltre a lamentare la scarsa permeabilità della giunta Acquaroli rispetto ad alcune proposte di miglioramento, il gruppo di minoranza ha voluto denunciare una vera e propria continuità rispetto al lavoro insufficiente svolto dalle amministrazioni regionali precedenti (l’ultima, quella di Luca Ceriscioli), complici l’arroganza e l’insipienza rispetto alla situazione reale delle Marche.
«Si tratta di una legge ispirata al più classico “vorrei ma non posso” – hanno commentato i consiglieri del Pd -, che dimostra chiaramente come le bacchette magiche sfoggiate dalla destra in campagna elettorale, quelle che avrebbero riaperto gli ospedali, che avrebbero distribuito soldi a pioggia sul sistema delle imprese, quelle che avrebbero sbloccato i cantieri, abbiano già esaurito il loro potere. Tanto è vero che per nascondere le loro mancanze, la giunta e i consiglieri di maggioranza hanno più volte tentato di scaricare sul governo nazionale responsabilità che sono solo loro. Basti pensare che dal governo Draghi sono giunti nelle Marche 10 milioni di euro per i ristori alle attività economiche, ma la giunta Acquaroli, oltre a distribuirli in ritardo, non ha aggiunto un solo euro. Sul tema del sostegno alle Rsa in crisi, inoltre, non solo la destra le aveva inizialmente dimenticate, ma hanno avuto poi il coraggio di bocciare i nostri emendamenti che individuavano oltre 7,6 milioni di euro a copertura dei costi aggiuntivi del 2020 e di parte del 2021, per presentarne all’ultimo momento uno proprio di appena 4 milioni di euro, che non riuscirà a rispondere neppure al fabbisogno del 2020».
Un primo stanziamento di 5,2 milioni di euro, quasi 8 per il sociale (assistenza per i meno abbienti e i soggetti più fragili), circa 5 milioni per il nuovo INRCA, altri 6,8 per l'Ospedale di Fermo, e un ulteriore investimento importante che riguarda il Lungomare nord di Ancona (3,5 milioni di euro). E ancora, 6 milioni per la patrimonializzazione delle aziende marchigiane, circa 3,5 per la tutela del credito, 3,2 per il sostegno alla continuità d'impresa - con riferimento a coloro che, nonostante il Covid, non hanno usufruito della cassa integrazione - e circa 5 milioni a favore delle categorie colpite dalla crisi. Sono questi gli investimenti ufficiali dichiarati dalla giunta Acquaroli con la nuova legge di assestamento del bilancio, rispetto alla quale però si affacianno molte perplessità ed incertezze.
"Avrete le mie cure al meglio che posso, come sempre. Ma sappiate che mi fate schifo".
Sfogo choc contro i no-vax, in un post Facebook, del primario del Pronto soccorso di Pesaro Umberto Gnudi. La dura presa di posizione segue quella del medico di famiglia di Recanati, dottor Amedeo Giorgetti, che nel novembre scorso aveva consigliato ai 'no-vax' di cambiare ambulatorio (attraverso un cartello affisso in studio) stufo di accuse "stupide e offensive" (leggi la notizia qui).
"Sui social cerco di essere il più possibile politicamente corretto - scrive il primario Gnudi su Facebook - ma adesso non posso più farlo. All'ennesimo caso di no vax positivo (anziano con figli no vax, strafottente cinquantenne 'tanto a me non capita', trentenne palestrato 'con questo fisico non ho paura di niente') che vuol dire più lavoro e più rischio per noi sanitari stremati, ma soprattutto meno risorse e posti letto per tutti gli altri malati, vittime innocenti di cieca stupidità, ho perso la pazienza".
"Non voglio più avere a che fare con voi - prosegue Gnudi nello sfogo social - . Siete tra i miei 'amici' di Facebook? Vi prego, se vi è rimasta una briciola di dignità, cancellatevi. Altrimenti, appena me ne accorgo, lo farò io". "Venite in Pronto soccorso malati? Vi curerò, è il mio lavoro, ma senza parlarvi. - aggiunge - Sappiate che vi disprezzo. Non è questione di libertà di pensiero, ma di rispetto per la comunità. Non ne avete, non ne meritate. Avrete le mie cure al meglio che posso, - conclude - come sempre. Ma sappiate che mi fate schifo".
È avvenuto tutto nel giro di pochi minuti. Un uomo in evidente stato di agitazione psicomotoria si è recato, nella giornata di ieri, all'interno dell'ospedale Murri di Fermo senza mascherina, e dopo alcune contestazioni verbali, ha minacciato il personale sanitario e le guardie giurate. Il soggetto era stato invitato ad osservare i protocolli per il contrasto alla diffusione dell'epidemia di Covid-19,e dopo aver indossato malvolentieri il dispositivo di protezione messogli a disposizione, ha atteso alcuni minuti il proprio turno, per poi cominciare a gridare e pretendere di essere subito visitato. Alle ingiurie sono seguite le minacce, fra cui quella di utilizzare un coltello a serramanico custodito in tasca.
Grazie all'intervento immediato di una pattuglia di agenti nelle vicinanze della struttura ospedaliera, è stato possibile evitare drammatiche conseguenze. La polizia ha effettivamente constatato il possesso da parte dell'uomo del coltello a serramanico, prima di arrestarlo, portarlo in Questura e denunciarlo per minacce e porto abusivo di arma da taglio.
[fonte ANSA]
Sta "ripartendo forte" la vaccinazione anti-Covid nelle Marche, ieri ci sono state "12mila somministrazioni". Obbligo di mascherina all’aperto? “Stiamo valutando”. A dirlo, a margine dell'inaugurazione ad Ancona del Reparto Psichiatria di transizione, è il presidente della Regione Francesco Acquaroli.
"In questi giorni - osserva - la curva pandemica nelle Marche è in crescita e le ospedalizzazioni stanno crescendo in media di 2-3 unità al giorno". "Stiamo cercando di capire se ci sarà un intervento del governo centrale e anche quale sia l'orientamento generale. In questa fase occorre fare la massima attenzione, - afferma Acquaroli a proposito di obbligo di mascherine all'aperto -, al di là di indirizzi e specifiche azioni ufficiali, se ci sarà una necessità particolare, ieri si è insediato il dottor Gozzini, (nuovo vertice del Dipartimento salute della Regione; ndr), cercheremo di comprenderlo e tempestivamente come lo scorso anno, eventualmente faremo un'ordinanza per la mascherina anche all'aperto. Intanto, come annunciato dalla Prefettura, "controlli ferrei" in vista dell'introduzione del Super Green pass e una vaccinazione che sta ripartendo. "Ieri 12mila - riferisce Acquaroli - sono numeri che iniziano ad essere elevati e importanti, dovuto anche all'efficienza della macchina".
Un "hub dedicato ai bambini? Non credo che in questo momento sia ipotizzabile, - risponde Acquaroli - è fondamentale la questione dei richiami poi vedremo quello che ci dirà il Cts il ministero. Per noi è fondamentale l'azione del richiamo vaccinale e mettere in sicurezza la parte della popolazione che dopo aver fatto il vaccino tanti mesi fa rischia di aver perso l'immunizzazione". L'ok di Aifa per i bimbi da 5 anni in su? "Da sempre la nostra Regione si adegua all'indirizzo di ministero e Cts.
Segna il passo, dopo molti giorni, l'incidenza di casi positivi al coronavirus su 100mila abitanti nelle Marche: nell'ultima giornata, in cui si sono registrati 439 nuovi positivi, l'incidenza è lievemente scesa da 195,28 a 192,55. I nuovi contagi sono, però, aumentati del 39% rispetto alla settimana precedente. Lo evidenziano i dati dell'Osservatorio epidemiologico della Regione.
E' ancora la provincia di Ancona ad avere il numero più alto di casi (121); seguono le province di Ascoli Piceno (88), Pesaro Urbino (86), Macerata (80) e Fermo (53); 11 casi provengono da fuori regione. I contagi risultano in tutte le fasce d'età con il picco tra 45-59 anni (124); sono 119 i casi tra giovani di età compresa tra 0-18 anni (39 tra 6-10 anni e 36 11-13 anni).
I soggetti che presentano sintomi tra i nuovi positivi sono 108; i casi comprendono contatti stretti di positivi (111), contatti domestici (124), contatti in ambiente di scuola/formazione (17), in setting lavorativo (44) e uno ciascuno in ambiente di vita/socialità, assistenziale e sanitario. Nel complesso i tamponi eseguiti sono 6.272 di cui 3.487 nel percorso diagnostico e 2.785 nel percorso guariti (12,6% di positivi), ai quali aggiungere 1.801 test antigenici (146 positivi rilevati).
Sul fronte ospedaliero, comunica la Regione, sono stabili i valori di incidenza di ricoveri tra vaccinati e non vaccinati: in Intensiva, ad esempio, i ricoveri sono 0,54 su 100mila vaccinati e di 4,47 su 100mila abitanti tra non vaccinati, una proporzione di quasi nove volte tra gli uni e gli altri. Peraltro, in area medica il numero dei ricoverati è in aumento di quattro unità (117), a fronte di dieci dimissioni. Purtroppo, nelle ultime 24 ore, si è anche registrato il decesso di una 86enne di Ancona presso l'Inrca dorica.
Quanto ai vaccini, la popolazione che ha completato il ciclo è pari 75,8% (media Italia 77,1%) a cui si aggiunge un ulteriore 1,9% (media Italia 2,6%) che ha ricevuto solo la prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con terza dose nelle Marche è del 31,4% (media Italia 31,8%).
TooA, la macchina rivoluzionaria del gelato, annuncia l’apertura del primo Flagship store in Corso Venezia 8, nel cuore di Milano, mercoledì primo dicembre. Il negozio, situato in Corso Venezia, è caratterizzato da un’architettura e da un design ricercato ed elegante, che spazia dai colori del rosa, all’azzurro, fino al salmone e al giallo ocra. I colori caldi si uniscono al legno laccato e all’acciaio, materiali principali dell’arredamento. Lo store è stato progettato e realizzato dall’architetto Mauro Mattaini.
TooA è un progetto nato due anni fa dal felice incontro di esperti protagonisti del mondo dell’industria e della finanza. Fondatore di TooA e maggiore azionista è Maria Paola Merloni, proprietaria di Indesit Company e già presidente di Confindustria Marche. Coofondatore Aldo Uva, con esperienze in Indesit, Natuzzi, Ferrero e Csm Ingredients. Ceo e coofondatore è Giulio Camillo Zuccoli con esperienze in Accenture e Klecha & Co. come investiment banking associate. L’attività di TooA si svolge tra il quartier generale di Fabriano e le realtà aziendali di Milano, Torino e Parma.
"Non poteva non essere che Milano la città dove aprire il primo negozio di TooA. - dichiara Giulio Camillo Zuccoli, Ceo di TooA -. Da sempre per il Made in Italy questa è la città dell'innovazione, del design, delle rivoluzioni dei consumi e dei costumi. Noi di TooA vogliamo essere gli innovatori di uno dei simboli più iconici dell'Italia: il gelato. Adesso anche noi siamo pronti ad aprirci al pubblico e la vetrina dove ammirare il mondo TooA si affaccia proprio su Milano, la città dove già sono state scritte tante storie importanti. Entrare nel negozio di TooA sarà un viaggio nella bellezza e nella tecnologia ma anche nel gusto e nel sapore. Un percorso elegante e colorato dove l'esperienza non potrà che essere unica perchè, come diciamo noi, TooA è molto più di un gelato". Il brand punta inoltre all’espansione internazionale con una nuova apertura in Lussemburgo nel mese di dicembre.
Palazzo della Provincia, Palazzo Mattei, Palazzo degli Studi, palazzo di via Armaroli (1°piano), quello di via Velluti (sede della polizia provinciale) e di Tolentino (escluso il seminterrato). Sono alcuni degli edicifici più prestigiosi che l'amministrazione del Presidente Antonio Pettinari è riuscita a mantenere all'interno del patrimonio immobiliare della provincia di Macerata a seguito di un confronto durato 5 anni con la Regione, in virtù della riforma dettata dalla legge 7 aprile 2014, n. 56. A fronte del rischio di vedersi sottrarre alcuni dei beni immobili più cari ai cittadini e ai loro antenati, il dibattito sollevato da Pettinari nei confronti della vecchia e nuova Giunta ha permesso non solo di ripartire in maniera accorta e compensativa gli edifici coinvolti - eludendo quindi ogni tipo spesa pubblica - ma anche di salvare il posto di lavoro di circa 440 dipendenti, ricorrendo a trasferimenti e a manovre di prepensionamento.
«Abbiamo tra le mani un patrimonio bello e imponente - ha commnetato il Presidente -, costruito con le mani e il denaro dei nostri antenati, e che rischiavamo di vedere saccheggiato. Serviva buon senso, soprattutto con la Regione che inizialmente non aveva accolto le nostre osservazioni in merito sulla ripartizioni. Con la delibera di ricorso che presentai al TAR il 30 maggio 2016 si giunse finalmente ad un accordo, senza penalizzazioni, sottrazione e trasferimenti di beni provinciali in un altro ente. Un'operazione attenta che venne accolta all'unanimità dal Consiglio Provinciale il 30 luglio 2020, con firma ufficiale della Giunta Acquaroli ad ottobre dello stesso anno. Posso confermare che abbiamo fatto tutto il possibile per rivitalizzare la città».
Originariamente, con il trasferimento delle funzioni definite "non più fondamentali" - come da riforma - si disponeva anche quello dei beni immobili e dei loro uffici che sarebbero passati direttamente alla Regione (come quelli deputati alle funzioni sociali, alla cultura e al turismo), facendo venir meno così la tutela stessa del posto di lavoro della metà dei dipendenti. Una manovra illogica e senza senso, che rischiava di avere un forte peso sul piano sociale, oltre che su quello storico e patrimoniale di Macerata e dei suoi cittadini. Alla Regione, ad oggi, restano ufficialmente i locali di via Alfieri (sede di "Paesaggio, Territorio, Urbanistica, Genio Civile"), i centri perl'impiego di via Moretti e la sala operativa dei Vigili del Fuoco sita in viale dell'Indipendenza, come da accordi presi e in virtù della legge n.10 2001.
Ad aggiungere ulteriore soddisfazione per il lavoro svolto in merito, è stato annunciato entro le prossime settimane il trasferimento degli uffici del settore ambiente nel centro storico. «Sono riuscito a mantenere anche questa promessa - ha concluso Pettinari - perché sono sempre stato convinto che gli uffici più importanti della Provincia debbano trovarsi proprio qui, nel cuore della nostra città».
Marco Mallus, difensore centrale classe 1982, è un giocatore esperto che vanta alle spalle il debutto in serie A con il Treviso nel 2005, 12 presenze in serie B e tanti anni di carriera in serie C. Arrivato quest’anno dal Grottammare alla Monterubbianese, sta disputando il suo primo campionato in promozione. "Le ho fatte tutte adesso" - ha commentato scherzosamente a inizio intervista.
Come è andato il tuo inserimento a Monterubbiano? Hai avvertito la differenza di categoria?
“Mi trovo molto bene, qui ho trovato un ambiente dove si può far calcio in maniera tranquilla. Probabilmente è quello di cui avevo bisogno in questo momento della carriera. Mi rendo conto di aver trovato un ambiente sano, con un bel gruppo, compresi società e allenatore. Riesco ad esprimermi al meglio con molta serenità”.
Avete battuto una Maceratese scesa in campo per vincere nello scorso match, scavalcandola in classifica in una partita molto convincente. Cosa vi aspettavate da quello scontro e come vi eravate preparati?
“Nessuno di noi si aspettava che la partita andasse in quel modo. Sicuramente aver preso un gol così al primo minuto è una batosta pesante, da cui è difficile rialzarsi per qualsiasi squadra e infatti hanno fatto fatica a riprendersi per tutta la partita. Noi invece eravamo scesi in campo già carichi e con tanta voglia di fare bene: quel gol ci ha dato ancora più entusiasmo e ci ha poi permesso di giocare la partita al massimo”.
L’unica sconfitta finora resta quindi quella contro il Chiesanuova. Quale squadra finora ti ha impressionato di più fra quelle affrontate?
“Abbiamo affrontato tutte le più forti ormai: Chiesanuova, Aurora Treia, Monturano Campiglione e Maceratese, ma se devo essere sincero credo che le prime due siano un gradino sopra rispetto le altre. Chiesanuova e Aurora Treia, a mio parere, sono le uniche due squadre a spiccare nel girone: sono arrivato quest’anno e non conosco bene né il campionato né i giocatori che ne fanno parte, ma per quel che ho potuto vedere in campo, nessun altra squadra, nemmeno Maceratese o Monturano, ha la stessa consapevolezza di esser forte. Credo che le altre formazioni debbano ancora tutte sviluppare questa importante caratteristica”.
Mister Cardelli ha commentato a margine della scorsa partita: “Guardiamo sempre dove dobbiamo guardare, il nostro obiettivo è la salvezza”. Condividi questa visione o credi che la Monterubbianese possa puntare più in alto?
“Noi continueremo a fare il meglio possibile e a giocare il nostro campionato. Per il resto condivido quanto ha detto il mister: puntiamo ad ottenere la salvezza il prima possibile, quello che verrà poi sarà tanto di guadagnato e ce lo prenderemo molto volentieri. Il gruppo è così sano e unito che ce lo meritiamo, abbiamo tanta voglia di giocare e di allenarci insieme. Credo che questa sia una delle prerogative principali perché una squadra possa fare bene, e a Monterubbiano si può fare bene”.