Patrimonio immobiliare, Pettinari: "Abbiamo preservato l'eredità dei nostri antenati "
Palazzo della Provincia, Palazzo Mattei, Palazzo degli Studi, palazzo di via Armaroli (1°piano), quello di via Velluti (sede della polizia provinciale) e di Tolentino (escluso il seminterrato). Sono alcuni degli edicifici più prestigiosi che l'amministrazione del Presidente Antonio Pettinari è riuscita a mantenere all'interno del patrimonio immobiliare della provincia di Macerata a seguito di un confronto durato 5 anni con la Regione, in virtù della riforma dettata dalla legge 7 aprile 2014, n. 56. A fronte del rischio di vedersi sottrarre alcuni dei beni immobili più cari ai cittadini e ai loro antenati, il dibattito sollevato da Pettinari nei confronti della vecchia e nuova Giunta ha permesso non solo di ripartire in maniera accorta e compensativa gli edifici coinvolti - eludendo quindi ogni tipo spesa pubblica - ma anche di salvare il posto di lavoro di circa 440 dipendenti, ricorrendo a trasferimenti e a manovre di prepensionamento.
«Abbiamo tra le mani un patrimonio bello e imponente - ha commnetato il Presidente -, costruito con le mani e il denaro dei nostri antenati, e che rischiavamo di vedere saccheggiato. Serviva buon senso, soprattutto con la Regione che inizialmente non aveva accolto le nostre osservazioni in merito sulla ripartizioni. Con la delibera di ricorso che presentai al TAR il 30 maggio 2016 si giunse finalmente ad un accordo, senza penalizzazioni, sottrazione e trasferimenti di beni provinciali in un altro ente. Un'operazione attenta che venne accolta all'unanimità dal Consiglio Provinciale il 30 luglio 2020, con firma ufficiale della Giunta Acquaroli ad ottobre dello stesso anno. Posso confermare che abbiamo fatto tutto il possibile per rivitalizzare la città».
Originariamente, con il trasferimento delle funzioni definite "non più fondamentali" - come da riforma - si disponeva anche quello dei beni immobili e dei loro uffici che sarebbero passati direttamente alla Regione (come quelli deputati alle funzioni sociali, alla cultura e al turismo), facendo venir meno così la tutela stessa del posto di lavoro della metà dei dipendenti. Una manovra illogica e senza senso, che rischiava di avere un forte peso sul piano sociale, oltre che su quello storico e patrimoniale di Macerata e dei suoi cittadini. Alla Regione, ad oggi, restano ufficialmente i locali di via Alfieri (sede di "Paesaggio, Territorio, Urbanistica, Genio Civile"), i centri perl'impiego di via Moretti e la sala operativa dei Vigili del Fuoco sita in viale dell'Indipendenza, come da accordi presi e in virtù della legge n.10 2001.
Ad aggiungere ulteriore soddisfazione per il lavoro svolto in merito, è stato annunciato entro le prossime settimane il trasferimento degli uffici del settore ambiente nel centro storico. «Sono riuscito a mantenere anche questa promessa - ha concluso Pettinari - perché sono sempre stato convinto che gli uffici più importanti della Provincia debbano trovarsi proprio qui, nel cuore della nostra città».
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