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Sovraindebitamento, ecco cosa si può fare

Sovraindebitamento, ecco cosa si può fare

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”.  In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato maggiormente la tematica relativa alla procedura di composizione delle crisi introdotta con la Legge n. 3/2012, a favore del consumatore/debitore in sovraindebitamento per il risanamento della propria posizione personale.  Di seguito la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana alla domanda posta da un nostro lettore di Macerata, che chiede: “Cosa è possibile fare in caso di indebitamento da parte di un soggetto impossibilitato a far fronte allo stesso per insufficienza economica?”   Grazie alla legge sul sovraindebitamento le persone fisiche e le famiglie possono risanare la propria condizione debitoria ricorrendo ad una sorta di “procedura fallimentare” che consente di trovare un accordo con i creditori dinanzi al Giudice. L’accordo in questione può essere molto vantaggioso per giungere ad un saldo e stralcio delle singole posizioni debitorie con società finanziarie, banche, Fisco, Equitalia e qualsiasi altro tipo di creditore. Il vantaggio c’è tanto per il debitore in quanto riesce a trovare una volta per tutte una sorta di compromesso e ridurre il proprio debito complessivo tentando di accontentare tutti i creditori, quanto per questi ultimi che, di fronte alla possibilità di scegliere tra procedure esecutive poco utili (vista la mancanza di beni e l’eccesso di crediti da soddisfare) e un accordo che consente di realizzare almeno parte del credito, optano certamente per la seconda strada.  Ecco perché l’accordo può essere trovato anche con il Fisco ed Equitalia, come avvenuto in recenti casi seguiti tra i quali quello del Tribunale di Busto Arsizio, che ha applicato per la prima volta il piano del consumatore ai debiti del contribuente con Equitalia decurtandoli circa l’80% del proprio debito, o il Giudice di Como invece, omologando l’accordo con i creditori, ha cancellato il 74% i debiti di un’imprenditrice nei confronti di Equitalia e l’Agenzia delle Entrate. Innanzitutto, per «sovraindebitamento» si intende una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni. Detto in poche parole, si tratta dello stato di indebitamento cronico, di perdurante insolvenza e impossibilità di far fronte a tutte le obbligazioni assunte. Possono accedere alla composizione della crisi da sovra indebitamento i consumatori e precisamente il debitore persona fisica che risulti aver contratto obbligazioni per far fronte ad esigenze personali o familiari o della più ampia sfera attinente agli impegni derivanti dall’estrinsecazione della propria personalità sociale, dunque anche a favore di terzi, ma senza riflessi diretti in una attività di impresa o professionale propria. Le procedure di composizione della crisi sono tre: accordo con i creditori, piano del consumatore e liquidazione del patrimonio. Riguardo all’accordo con i creditori, la proposta di accordo deve indicare l’elenco di tutti i creditori e relative somme dovute, l’elenco dei beni, gli eventuali atti di disposizioni effettuati negli ultimi cinque anni, le ultime tre dichiarazione dei redditi, l’elenco delle spese per il sostentamento del debitore e della sua famiglia (con indicazione del numero dei componenti), l’attestazione di fattibilità del piano rilasciata da un professionista (avvocato o commercialista).Se svolge attività di impresa, il debitore deve indicare anche  le scritture contabili autentiche degli ultimi tre anni.   La proposta di accordo deve essere depositata presso il tribunale del luogo di residenza o sede del debitore tramite gli appositi “Organismi di composizione della crisi”.  Se la proposta è completa di tutti i requisiti e ammissibile, il giudice fissa un’apposita udienza, alla quale, in assenza di iniziative o atti in frode ai creditori, dispone che per non oltre 120 giorni non possano essere esperiti da parte dei creditori aventi titolo o causa anteriore, nei confronti del debitore, a pena di nullità: azioni esecutive individuali, sequestri conservativi, acquisizione di diritti di prelazione sul patrimonio del debitore. Tale sospensione non opera nei confronti dei creditori titolari di   crediti impignorabili; durante tale periodo inoltre le prescrizioni rimangono sospese e le decadenze non si verificano. Dopo che tutti i creditori sono stati informati dall’Organismo del contenuto della proposta, l’accordo si ritiene raggiunto quando essi fanno pervenire al medesimo organismo di composizione della crisi la dichiarazione scritta del proprio consenso alla proposta, con eventuali modifiche. L’accordo si ritiene raggiunto quando si ottiene il consenso del 60% dei crediti. La seconda alternativa è detta “piano del consumatore”: a differenza di quanto accade nell’accordo con i creditori, non è richiesto il consenso del creditore. Il debitore si fa autorizzare direttamente dal giudice, il quale, se ritiene che il programma di pagamento sia soddisfacente e commisurato alle effettive possibilità del debitore, lo autorizza, decurtando la residua parte della passività. È in ogni caso ammessa la contestazione dei creditori sulla convenienza del piano. Il piano del consumatore può rappresentare la scelta più vantaggiosa anche se l’accoglimento della proposta è rimesso interamente alla discrezionalità del giudice. Per tale motivo vi è l’obbligo specifico di redazione, a cura dell’Organismo di composizione, di una relazione particolareggiata, da allegare al piano e contenente, oltre all’attestazione della completezza e dell’attendibilità della documentazione presentata nonché della probabile convenienza della proposta rispetto all’alternativa liquidatoria. Difatti, quando non è possibile agire attraverso il piano del consumatore, che permette una certa libertà di scelta sui beni vendere, vi è la terza procedura, cioè quella della liquidazione del patrimonio con la vendita dei propri beni (ad eccezione di alcuni impignorabili) per avere l’esdebitazione.  Si può accedere a questa procedura anche se si è soggetti a procedura concorsuali diverse o se si è già fatto ricorso nei precedenti cinque anni al piano del consumatore o all’accordo con i creditori (condizioni che invece non permettono di accedere alle altre due procedure).Con la liquidazione si determina lo spossessamento dei beni del debitore e si dà luogo all’accertamento del passivo tramite deposito di istanze di insinuazione dei creditori.  Il progetto di stato passivo va poi comunicato dal liquidatore ai creditori interessati che hanno quindici giorni per presentare eventuali osservazioni. Il liquidatore, entro 30 giorni dalla formazione dell’inventario, deve inoltre redigere un programma di liquidazione da offrire in comunicazione al debitore e ai creditori e da depositare presso la cancelleria del Tribunale. Ha poi il potere di vendere i beni e di compiere gli altri atti necessari per la liquidazione del patrimonio del debitore.  Terminata la liquidazione dei beni procede quindi al riparto finale del ricavato tra tutti i creditori; vanno però prioritariamente pagati i crediti sorti in occasione o in funzione della liquidazione o del procedimento di composizione delle crisi.   Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.      

28/10/2018 11:00
Ladri nei moduli abitativi: derubati due parroci terremotati

Ladri nei moduli abitativi: derubati due parroci terremotati

Non c'é pace per la gente del terremoto. Ne sanno qualcosa anche a Norcia, dove oltre ai danni e a una ricostruzione che stenta a partire ci si sono messi anche i ladri. Svaligiati, infatti, i moduli abitativi dei due parroci di Norcia, don Marco Rufini e don Davide Tononi.I ladri hanno forzato il container e la casetta in legno dove vivono i due sacerdoti e hanno portato via i soldi delle offerte che servivano per finanziare alcune attività parrocchiali e altri piccoli oggetti di valore e alcuni vestiti. A darne notizia è don Tononi sul proprio profilo Facebook.Non sono stati presi invece un computer è un tablet, "probabilmente perché troppo vecchi", sdrammatizza don Davide.Dell'accaduto sono stati informati i carabinieri di Norcia. (Ansa)

28/10/2018 08:29
Stanotte torna l'ora solare ma potrebbe essere lʼultima volta

Stanotte torna l'ora solare ma potrebbe essere lʼultima volta

Come ormai consuetudine da qualche decennio, tra il sabato e la domenica dell'ultimo fine settimana di ottobre, ci sarà il ritorno dell'ora solare, con lo spostamento delle lancette indietro di 60 minuti. Il cambio d'orario, per convenzione, avverrà alle tre e stanotte potremmo quindi dormire un'ora di più. Il tema del cambio di orario a livello europeo, è stato però oggetto di discussione la scorsa estate, quando a fine agosto, il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, sulla base di un sondaggio con un campione a dire il vero non molto rappresentativo, aveva annunciato di volerlo abolire. Da un sondaggio condotto dal Codacons risulta che gli italiani sono per il 50% a favore e per il 50% contrari all'ora legale. La stessa inchiesta ha tuttavia rilevato che la maggior parte degli intervistati è a favore dell'abolizione dell'ora solare. Questa soluzione comporterebbe l'utilizzo dell'ora legale tutto l'anno, eliminando i fastidi legati al cambio di ora: il problema sarebbe che d'inverno, con meno ore di luce a disposizione, uno slittamento in avanti di alba e tramonto potrebbe fornire sì un'ora di luce in più alla sera, ma anche una in meno ogni mattina, mentre le attività umane continuerebbero a svolgersi con lo stesso orario. La possibilità di scegliere liberamente una delle due soluzioni potrebbe provocare una segmentazione dei fusi orari in Europa anche in senso latitudinale. E’ probabile infatti che i paesi meridionali potrebbero decidere per l’ora legale tutto l’anno, mentre quelli nordici potrebbero preferire quella solare. Tuttavia si tratta ancora di un’ipotesi, che dovrà essere discussa dal Parlamento europeo e dai capi di Stato e di governo all'interno del Consiglio europeo e solo se la proposta supererà queste due assemblee, la palla passerà agli Stati membri. Le ipotesi al vaglio vanno comunque oltre a quella di tenere di abolire o mantenere l'ora solare, perché si è discusso anche di una media tra le due, con lo spostamento di 30 minuti.

27/10/2018 16:55
Nuovi agenti nelle Marche, Arrigoni (Lega): solo l'inizio

Nuovi agenti nelle Marche, Arrigoni (Lega): solo l'inizio

“L'impegno della Lega per garantire la sicurezza dei cittadini e il sostegno all'operato delle Forze dell'Ordine non si esaurisce con la conferma dell'arrivo di 54 agenti in più nelle Marche, ma grazie al Ministro Salvini e a differenza di quanto avvenuto con Minniti è in atto un confronto costante con i sindacati di categoria e i vertici della polizia che per prima cosa ha permesso di stoppare la sforbiciata agli uffici della polizia ferroviaria, postale e stradale ereditata dai governi precedenti”. A dichiararlo è il senatore Paolo Arrigoni, questore a Palazzo Madama e responsabile della Lega nelle Marche, che a seguito delle polemiche innescate da alcuni esponenti del PD marchigiano vuole entrare nel merito dell'azione di governo. “Grazie alla Lega nessuna questura perderà anche un solo agente; è vero che abbiamo confermato gli arrivi di nuovo personale ma, soprattutto, abbiamo chiesto ed ottenuto lo stanziamento di circa 400 milioni nella legge di stabilità per assumere nuove forze dell'ordine che saranno operative nei prossimi mesi. L'obiettivo è avere un incremento di 1.500 vigili del fuoco, 6.150 uomini e donne delle forze dell'ordine e 770 tra personale civile, dirigenti amministrativi e personale per la carriera prefettizia”. “Solo nelle Marche – continua Arrigoni – il progetto di riorganizzazione di questure e commissariati prevede un piano assunzioni di oltre 200 poliziotti in più”. “Lo ribadisco: i 54 nuovi agenti che arriveranno entro febbraio sono solo l'inizio! Si tratta di un cambio di visione e di priorità politiche che vede la sicurezza e il riconoscimento del lavoro dei nostri uomini in divisa al centro dell'azione del Governo e non può essere certo paragonata con le toppe che Minniti ed il PD hanno cercato di mettere per mascherare il loro disinteresse”.

27/10/2018 14:55
Arrivato ieri a Fiumicino il bambino portato in Messico dalla madre due anni fa

Arrivato ieri a Fiumicino il bambino portato in Messico dalla madre due anni fa

"Oggi diamo la possibilità ad un papà di riabbracciare suo figlio, di soli 5 anni, dopo due anni in cui gli è stato ingiustamente sottratto". Così l'on. Mirella Emiliozzi (M5s) annuncia il ritorno di Italia, la scorsa notte, di un bimbo di 5 anni, portato in Messico dalla madre messicana per una visita a parenti nel settembre 2016 e poi trattenuto dalla donna. Il padre italiano si è visto dare ragione dalle autorità messicane ma anche dal Tribunale di Pesaro, la sua città, che ha disposto il rimpatrio immediato del minore e l'affido superesclusivo all'uomo, con la possibilità di visite protette da parte della madre. La deputata pentastellata, che fa parte della Commissione esteri, ha seguito la vicenda insieme ala Farnesina e all'Interpol. Rocambolesco il rientro: nei giorni scorsi il nonno materno ha aggredito e picchiato i legali messicani incaricati di riportare il bimbo in Italia.    Accompagnato da loro è arrivato in aereo a Fiumicino la scorsa notte, presto sarà a Pesaro e ha riconosciuto il padre. (Ansa)

27/10/2018 10:59
Due anni dopo i primi venti: riflessioni al netto dell'emotività

Due anni dopo i primi venti: riflessioni al netto dell'emotività

Dopo due anni sarebbe stato bello poter dire che la pagina era stata voltata. Invece le ferite del terremoto hanno bisogno di molto tempo per rimarginarsi. Almeno quelle materiali. In Umbria ce ne sono voluti 20 di anni, dopo la grande paura del 1997. Ancora andavo al liceo, ci nascondemmo sotto ai banchi quando la seconda grande scossa arrivo, portandosi poi via un pezzo della Basilica di Assisi. Un pomeriggio salimmo in macchina per arrivare a Valtopina e consegnare al sindaco la piccola raccolta di solidarietà che avevamo messo in piedi. Passando lungo quelle strade che hanno segnato per anni il viaggio verso le Marche. Per venti anni tra i bandoni arancioni dei cantieri che poi sono scomparsi, uno dopo l'altro. Riconsegnando la nuova normalità che oggi vivono da Colfiorito a Foligno e Spoleto, ad Assisi a Gualdo. In Valnerina no, perché due anni fa, come nelle Marche con cui si dividono i Sibillini, si è tornati al punto di partenza, con paesi e città da rifondare o poco meno. E con la consapevolezza che non sarebbe stato domani e neanche dopodomani. Sapendo che l'emergenza sarebbe diventata la normalità. Zone rosse, macerie da rimuovere, il nastro dei vigili del fuoco che delimita aree e quartieri, i ricordi che sono rimasti seppelliti per sempre. Si torna indietro velocemente al 1997, in fondo a quella salita da scalare passo dopo passo, con il dolore di questa gente che si può solo immaginare. In queste condizioni, due anni allora diventano troppi, è troppo un giorno. Eppure è quello con cui queste terre si trovano a fare i conti quotidianamente. In attesa che i Governi che si alternano mantengano gli impegni, che le amministrazioni locali si adoperino al meglio. Per dare un tetto a tutti, prima di tutto. E poi per mettere le basi per ripartire. Un'impresa titanica, da far tremare i polsi. Eppure l'impegno è costante e convinto, anche se le risorse e le forze sono quelle che sono, se i tempi e la burocrazia sfiancherebbero chiunque. E i risultati? Be' i risultati, quelli che si possono vedere senza inoltrarsi in sofismi e scartoffie, lasciano un po' di sconforto. Di motivazioni plausibili ce ne sono tante, nessuno discute. Ma sono le risposte quello di cui le persone hanno bisogno. Perché dopo i danni del sisma, quello che sta uccidendo questi paesi è l'impossibilità di essere ancora comunità. Un patrimonio che non ci si può permettere di sperperare. 

26/10/2018 13:36
Dossier immigrazione 2018: "Percezione del fenomeno migratorio 'drogata' da una narrazione disinformata"

Dossier immigrazione 2018: "Percezione del fenomeno migratorio 'drogata' da una narrazione disinformata"

Presentato ieri in Regione il Rapporto sull'immigrazione 2018, dal quale emerge una situazione sostanzialmente invariata rispetto all'anno precedente. Da quanto riportato nel comunicato stampa della Giunta regionale Marche, dal titolo eloquente "L'invasione che non c'è", si evidenzia come l'immigrazione verso l'Italia nel 2017 è rimasta invariata in alcune zone, se non addirittura in calo, e la percezione del fenomeno migratorio è "drogata" da una narrazione disinformata con cui bisogna fare i conti anche in termini di anche in termini di costruzione delle politiche sociali. Siamo il Paese europeo con maggiore disinformazione - continua il comunicato - rispetto alla realtà dei dati statistici che vedono anche un saldo sostanzialmente paritario tra chi arriva e chi emigra dall'Italia (oltre che italiani anche moltissimi stranieri da anni residenti in Italia stanno partendo) e la provenienza dei migranti che risulta in massima parte europea (Romeni) e meno dall'Africa. Queste alcune delle considerazioni emerse nel corso dell'incontro di ieri in Regione per la presentazione del Dossier Statistico Immigrazione 2018 del Centro Studi e Ricerche IDOS in partenariato con il Centro Studi Confronti e presentato in tutta Italia in contemporanea. A fine 2017 gli stranieri residenti in Italia (5.144.000) risultano 97.000 in più rispetto all'anno precedente (+1,9%), per un'incidenza dell'8,5% sulla popolazione totale (era dell'8,3% nel 2016). Per il quarto anno consecutivo si conferma una consistenza numerica stabile, intorno ai 5 milioni, e una incidenza di circa l'8%. L'aumento di quest'ultima dipende soprattutto dalla progressiva diminuzione degli italiani, sempre più anziani (gli ultra 65enni sono 1 ogni 4, mentre tra gli stranieri 1 ogni 25), con una natalità sempre più bassa (1,27 figli per donna fertile, contro 1,97 tra le straniere) e tornati a emigrare verso l'estero (quasi 115.000 nel corso dell'anno). Nel 2017 il numero degli italiani residenti all'estero (oltre 5.114.000 secondo l'Aire) è analogo a quello degli stranieri residenti in Italia (5.144.000). Ma mentre gli italiani all'estero sono aumentati di circa 141.000 unità in un anno (+2,9%), gli italiani in Italia sono diminuiti di 203.000 nello stesso periodo, nonostante le 147.000 acquisizioni di cittadinanza italiana avvenute nel 2017 da parte di cittadini stranieri residenti in Italia (senza le quali la diminuzione annua della popolazione italiana sarebbe stata di 350.000 unità). Le Marche rispecchiano ampiamente la tendenza nazionale, come ha spiegato Valeria Bochi responsabile del progetto "Voci di Confine": al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti sul territorio marchigiano erano 136.045, l'8,9% della popolazione regionale (valore invariato rispetto all'anno precedente), e in maggioranza donne (54,5%). In un anno il numero dei residenti stranieri è diminuito di 154 unità, un dato che conferma il trend di decrescita della popolazione immigrata in atto da quattro anni: nel 2013 gli stranieri residenti erano 146.152 (il 9,4% della popolazione regionale), 10.000 in più. Ci sono però altri dati che possono contribuire a comprendere le dinamiche migratorie nelle Marche. Nel 2017 sono nati da genitori stranieri 1.646 bambini, si sono iscritti nei comuni marchigiani 18.651 stranieri, di cui 8.474 dall'estero, ma si è cancellato quasi lo stesso numero di stranieri: 18.805, di cui 1.482 per l'estero. Tra i cancellati vi sono 5.605 (ex) stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana. Tuttavia, anche questo dato è in diminuzione rispetto agli anni precedenti. Le acquisizioni di cittadinanza dal 2008 al 2016 hanno avuto una crescita esponenziale, passando da 1.897 a 8.404, per subire nel 2017 una battuta d'arresto, con 2.800 acquisizioni in meno. La distribuzione dei residenti stranieri tra le cinque province marchigiane ha subito dei cambiamenti interessanti rispetto al 2016. Se la provincia con più residenti resta, senza variazioni nei numeri, quella di Ancona (43.350), in quelle di Macerata e Pesaro Urbino, rispettivamente al secondo e terzo posto, si registra una diminuzione, passando la prima da 31.020 a 30.329 residenti e la seconda da 30.100 a 29.996. Al contrario, in quelle del sud della regione c'è stato un incremento: a Fermo (al quarto posto) si è passati da 17.770 a 18.250 residenti e ad Ascoli Piceno (al quinto posto) da 13.959 a 14.120. Per quanto riguarda l'incidenza sulla popolazione, la provincia di Fermo consolida il suo primato, registrando in un anno un aumento dal 10,2% al 10,5%. L'Europa continua ad essere il continente maggiormente rappresentato tra gli stranieri nelle Marche, con il 54,4% dei residenti. La Romania è il paese che ne conta il numero maggiore (26.204) e continua ad aumentare la propria incidenza sul totale, passando dal 19,1% del 2016 (quando era già aumentata dello 0,8% sul 2015) al 19,3%, con un terzo delle presenze concentrate nell'anconetano. Il secondo paese più rappresentato è l'Albania, con 15.904 residenti distribuiti in modo relativamente equo tra le cinque province. In controtendenza nelle Marche l'aumento di minori stranieri non accompagnati, accolti in 65 strutture sono 204 (1,1% del totale). Per quanto riguarda l'accoglienza nel 2017 i migranti presenti nelle strutture marchigiane sono stati 5.097 di cui 780 nell'ambito di progetti Sprar. I permessi di soggiorno rilasciati per motivi umanitari-richiesta d'asilo sono stati 2.073, in calo rispetto all'anno precedente.    

26/10/2018 12:47
Si taglia con un frullino al lavoro, grave un operaio di 31 anni

Si taglia con un frullino al lavoro, grave un operaio di 31 anni

È finito all'ospedale in condizioni gravissime per un incidente sul lavoro un operaio di 31 anni. È accaduto questa mattina ad Ancona in una casa dove l'uomo stava svolgendo alcuni lavori di facchinaggio per conto di una ditta. Il 31enne che stava trasportando la rete di un letto per le scale ha deciso di tagliarla con il frullino, ma una scheggia lo ha colpito alla carotide. Sul posto personale della Croce Rossa che ha predisposto il trasporto dell'uomo all'ospedale di Torrette. Le sue condizioni sono gravi.

25/10/2018 16:55
Legittima difesa, Arrigoni e Pazzaglini (Lega): "Accolta una battaglia storica della Lega"

Legittima difesa, Arrigoni e Pazzaglini (Lega): "Accolta una battaglia storica della Lega"

Dall'ufficio stampa della Lega (Marche) riceviamo e pubblichiamo: “Quella di oggi è davvero una giornata importante perché grazie alla Lega, che ne ha sempre fatto una sua battaglia di civiltà, il Senato ha finalmente approvato la legge sulla legittima difesa”. A comunicarlo sono i Senatori Paolo Arrigoni e Giuliano Pazzaglini, rispettivamente Responsabile della Lega nelle Marche e Sindaco di Visso, che commentano con entusiasmo la votazione di questo pomeriggio in Senato. “Siamo davvero felici per il grande risultato ottenuto e per la condivisione della proposta, che con 194 voti a favore e 52 contrari ha visto l’opposizione in aula del solo PD”, continuano Arrigoni e Pazzaglini. “Ora la palla va alla camera e presto il testo diventerà legge, introducendo accertamenti più rapidi, spese legali a carico dello Stato se l’accusato viene assolto, pene più alte per ladri e rapinatori, stop alle richieste di rimborso da parte dei malviventi”. “Di fatto è stato finalmente approvato il principio che la legittima difesa è sempre proporzionata all’offesa e quindi se ne esclude la punibilità: non è necessario che il ladro o l’aggressore che si introduce in una proprietà privata o nei luoghi di lavoro abbia l’arma in mano, ma è sufficiente la sola presunta minaccia che possa utilizzarla”.   “Gli italiani potranno dormire sonni tranquilli – concludono i due senatori leghisti – la loro incolumità domestica è finalmente garantita. Un'altra vittoria e un’altra promessa mantenuta da Matteo Salvini e dalla Lega!”

25/10/2018 09:40
Dl Genova, Coltorti (M5s): step cruciale per la ricostruzione post sisma

Dl Genova, Coltorti (M5s): step cruciale per la ricostruzione post sisma

 "Il decreto Genova all'esame in queste ore alla Camera prevede anche importanti misure per sbloccare l'impasse che da troppi mesi rende impossibile l'avvio della ricostruzione nelle aree del Centro Italia. Sono mesi che i sindaci del cratere, gli ordini professionali, i tecnici comunali e i semplici cittadini chiedono semplificazione, sburocratizzazione e in particolar modo di risolvere il problema legato alle lievi difformità edilizie che, di fatto, sono una delle maggiori cause della lentezza della ricostruzione. Questo decreto mette fine a una situazione che, a causa dell'immobilismo dei precedenti esecutivi, purtroppo ha dell'assurdo". Così Mauro Coltorti (M5s), presidente della commissione Lavori Pubblici del Senato. "Ciò che è mancato da parte dei governi Pd - nazionali e regionali - in questi due anni è stato l'ascolto dei cittadini colpiti. Inoltre - prosegue - una struttura commissariale estremamente politicizzata e schiava della burocrazia ha fatto il resto, contribuendo in maniera decisiva allo stallo totale che stiamo affrontando. Anche qui, con la nomina di una persona preparata come il professor Piero Farabollini siamo certi che questo governo invertirà la rotta. Col decreto Genova si sanano le tante anomalie che purtroppo hanno impattato negativamente sulle vite dei cittadini dell'area appenninica - conclude - e sostanzialmente si predispone il primo cruciale step per la ricostruzione dei centri distrutti dalle scosse del 2016".

24/10/2018 19:55
Cambio al vertice per UBI Banca Marche/Abruzzo: nominato il nuovo responsabile

Cambio al vertice per UBI Banca Marche/Abruzzo: nominato il nuovo responsabile

Il Consiglio di Gestione di UBI Banca ha nominato Roberto Gabrielli Responsabile della Macro Area Territoriale Marche – Abruzzo di UBI Banca. Il manager assumerà la carica a partire dal prossimo 1 dicembre e succede a Nunzio Tartaglia che lascia il Gruppo UBI dopo una lunga e proficua collaborazione. “La conoscenza del territorio e l’esperienza maturata in diverse attività strategiche per il nostro istituto di credito – spiega Frederik Geertman, Chief Commercial Officer di UBI Banca -  consentiranno a Roberto Gabrielli di proseguire con successo il progetto avviato oltre un anno fa con l’integrazione di Nuova Banca Marche e ci aspettiamo da lui un grande contributo all’ulteriore potenziamento del servizio di UBI Banca alle famiglie e alle imprese dell’area”. Roberto Gabrielli, nato a Roma nel 1971, prima del nuovo incarico era responsabile della Direzione Territoriale di Roma Centro di UBI Banca. Da oltre vent’anni nel settore bancario, Gabrielli ha ricoperto diversi ruoli nella rete commerciale e nelle aree retail degli istituti di credito poi integrati nel Gruppo UBI (Banca Popolare di Bergamo, Banca Popolare di Ancona). Ha speso una parte rilevante della propria carriera professionale nei territori che nella attuale configurazione del Gruppo UBI Banca, rientrano nell’ambito della Macro Area Territoriale Marche e Abruzzo.

24/10/2018 10:50
Anche nelle Marche l'operazione contro il clan rivale degli Spada

Anche nelle Marche l'operazione contro il clan rivale degli Spada

Disarticolata dai carabinieri un'organizzazione ritenuta epigona al clan Triassi e antagonista agli Spada. Quarantadue gli arresti e beni sequestrati per due milioni. Al vertice dell'organizzazione criminale è stato individuato un anziano malvivente, già in passato considerato elemento apicale della "Banda della Marranella" e, in posizione immediatamente subordinata, due uomini in passato ritenuti vicini al clan dei Triassi. L'operazione ha riguardato Lazio, Campania, Toscana, Lombardia e Marche.

23/10/2018 17:48
Terremoto, fondi per la ricostruzione fantasma: tre indagati

Terremoto, fondi per la ricostruzione fantasma: tre indagati

Due imprenditori e un geometra sono stati indagati a vario titolo dalla guardia di finanza in relazione a un "notevole" contributo a fondo perduto stanziato dalla Regione in seguito al terremoto del 1997 per la ristrutturazione di un opificio industriale a Nocera Umbra che in realtà - secondo gli investigatori - non è stata realizzata. In particolare uno degli imprenditori è il proprietario dell'immobile (di un valore stimato in 150 mila euro e ora messo sotto sequestro), l'altro è il titolare della ditta edile incaricata dei lavori mentre il geometra era incaricato della loro direzione e ne ha attestato la regolarità.Il contributo è stato ottenuto a fronte di un progetto da 90.000 euro ma in realtà - secondo la gdf di Foligno - i tre indagati, avuta l'approvazione della Regione, hanno realizzato solo una "piccolissima parte" dei lavori di ristrutturazione, che un consulente della procura di Spoleto ha stimato non superiori a 7.500 euro. (ansa) 

23/10/2018 14:48
Il campionato di serie B 2018-2019 mostra già alcuni primati

Il campionato di serie B 2018-2019 mostra già alcuni primati

Sono bastati meno di dieci gare per mostrare al campionato di serie B 2018-2019 quale potrebbe essere l’assoluta protagonista della stagione. Pur con le dovute riserve del caso, il Pescara di Giuseppe Pillon, si attesta come la formazione da battere per la serie cadetta, almeno stando a quanto si è visto fino a questo momento in campo. E’ vero che c’è tutto un gruppetto di squadre di livello medio-alto che può concorrere a un posto d’onore che potrebbe tradursi a fine stagione in un piazzamento valido per la serie A. Eppure senza nulla togliere a Palermo, Verona e Benevento, per fare i nomi delle squadre al momento più accreditate, il cammino lineare del Pescara in questo scorcio di stagione appare evidente a tutti. Non c’è ancora una classifica così lunga, ma già rispetto alla passata stagione possiamo vedere come vi siano alcune distinzione tra l’alta e bassa classifica, cosa che durante lo scorso anno appariva molto più indistinguibile. Così dal quarto posto del Benevento per arrivare al piazzamento di Crotone e Ascoli, il divario appare meno evidente, dato che basterebbe infilare due-tre successi in sequenza per balzare in alto, nella parte superiore della classifica. Le cose stanno diversamente se la si guarda invece dal basso verso l’alto: Livorno e Foggia concludono la classifica rispettivamente con 2 e 4 punti, più avanti troviamo invece Carpi e Venezia, con 5 punti, mentre il Cosenza dopo la vittoria in casa contro il Foggia si allontana dalla coda con 6 punti.   Forse la vera dimensione di questo campionato sta in squadre come Ascoli, Crotone, Brescia e Cremonese, che al momento sembrano lanciate per una rincorsa delle prime della classe, ma che sono sempre lì vicino alla parte bassa della classifica. Si tratta comunque di una stagione, quella di regular season che è ancora piuttosto lunga e in attesa di proporre la sua trama, con il susseguirsi di scontri diretti che daranno una maggiore dimensione alle squadre che possono lottare davvero per la promozione in A, così come per chi dovrà vedersela per non sprofondare nel baratro dei play-out e ancora peggio della retrocessione in serie C. Tra le prossime giornate di campionato segnalate anche dalle quote per la serie B su 888sport troviamo trai i match un intrigante Cosenza-Pescara senza dimenticare Ascoli-Verona: con la formazione marchigiana guidata da Vincenzo Vivarini che dovrà affrontare in casa il Verona di Fabio Grosso. Saranno in effetti settimane importanti per l’Ascoli che a seguire avrà ancora gare impegnative contro il Benevento in trasferta, il Padova in casa e ancora prima lo Spezia e poi il Venezia di Walter Zenga. Il tutto per arrivare alla 16esima giornata che sarà caratterizzata oltre che dalla sfida al vertice tra Verona e Pescara, anche da gare come Ascoli-Cittadella, Brescia-Lecce e Cosenza-Benevento. Bisogna però considerare che queste gerarchie potrebbero cambiare fino ad arrivare agli ultimi due impegni del girone d’andata dove, tra Palermo in trasferta e Crotone in casa si concluderà la prima parte di stagione dell’Ascoli e di tutte le formazioni impegnate in questo campionato di serie B 2018-2019.

22/10/2018 23:59
Sisma, demolizioni a Castelluccio di Norcia: sarà quasi rasa al suolo

Sisma, demolizioni a Castelluccio di Norcia: sarà quasi rasa al suolo

Nuova ordinanza di demolizioni per tre edifici di Castelluccio. E' stata emessa dal Comune di Norcia che chiede, contestualmente, anche la rimozione delle macerie. Se non ci saranno opposizioni dai legittimi proprietari dei tre immobili, le ruspe entreranno in funzione il 3 novembre. Castelluccio e San Pellegrino sono le due frazioni più colpite dal sisma di due anni fa, al punto che entrambi i borghi verranno praticamente rasi al suolo. Sono già centinaia le demolizioni che hanno interessato i due paesi e proseguiranno almeno fino a tutto il 2018. A Castelluccio, intanto, continuano i lavori per completare la terza ala del cosiddetto "deltaplano" che ospiterà una decina di attività che erano presenti prima del terremoto, nel paese "perla" dei monti Sibillini. La consegna totale della struttura temporanea potrebbe avvenire entro la fine di ottobre. (ANSA)

22/10/2018 10:10
I Camosci dei Sibillini diventano 30.000 e festeggiano passeggiando fra i boschi colorati di Canfaito

I Camosci dei Sibillini diventano 30.000 e festeggiano passeggiando fra i boschi colorati di Canfaito

La FanPage Facebook del Gruppo Escursionistico il Camoscio dei Sibillini Trekking, della Guida Ambientale Escursionistica Associata a AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) Dr. Simone Gatto, raggiunge i 30.000 Fan su Facebook e  8000 Follower su Instagram. Il Suo Fondatore Simone, dice: "Non è così scontato avere tutto questo seguito per delle Pagine o Account che riguardino Natura e argomenti seri, in mondo, come quello dei Social dove spesso sono argomenti frivoli a farla da padrone. Io e i miei collaboratori siamo fieri di questo obbiettivo raggiunto che ci permette oramai di portare clienti (turisti) da tutta Italia e anche dall'estero nei nostri amati e martoriati Sibillini. Oltretutto grazie al nostro AsTag #camosciosibillini possiamo fare pubblicità in modo completamente gratuito alla natura e alle aree interne della nostra Regione Marche, della nostra Ussita e dei Sibillini. Tieniamo ancora a sottolineare che questo successo è stato raggiunto senza alcun fondo ne pubblico ne privato, se non quello delle quote che pagano i nostri clienti che vengono ai nostri eventi escursionistici. Un enorme grazie, invece, dobbiamo dirlo a tutte le testate giornalistiche locali e web che da sempre dal primo giorno hanno pubblicato le nostre foto e le nostre notizie aituandoci in questo percorso di crescita e di promozione del territorio. Abbiamo voluto festeggiare questo obbiettivo raggiunto con due belle passeggiate fra i boschi in foliage (colorazione del fogliame autunnale) di faggio a Canfaito, ecco alcune foto allegate, insieme ad altre del nostro fitto calendario escursionistico del recente passato".

22/10/2018 09:55
L'inverno gioca d'anticipo: temperature in picchiata e prima neve sui Sibillini

L'inverno gioca d'anticipo: temperature in picchiata e prima neve sui Sibillini

Come ampiamente previsto già da qualche giorno, l'irruzione di aria fredda dai Balcani è arrivata puntuale nel pomeriggio di ieri, abbassando repentinamente le temperature e causando la prima nevicata stagionale sui Sibillini. La variazione della temperatura è stata tanto veloce quanto intensa, come testimoniano alcune persone presenti sul Monte Argentella, sopra i 2000 metri di quota, che hanno riferito come in mattinata erano tranquillamente a maniche corte. L'impulso freddo dall'est Europa però, nel pomeriggio, "ha abbassato la quota neve fin sui 1500 metri circa", come riporta la pagina Meteo Macerata e provincia, che allega anche la foto dei primi fiocchi stagionali nei pressi di Ragnolo.

22/10/2018 09:48
Deleghe e vaccini, Renzi "scarica" Ceriscioli

Deleghe e vaccini, Renzi "scarica" Ceriscioli

Marche protagoniste alla Leopolda. O meglio, tirate in ballo come esempio non proprio positivo. Il tema del contendere è quello estremamente discusso delle vaccinazioni obbligatorio. I contendenti, a distanza, sono il noto virologo Roberto Burioni, e il presidente della giunta regionale, Luca Ceriscioli. Con Matteo Renzi, ex segretario Pd ed ex presidente del Consiglio, che chiosa prendendone le distanze. In estrema sintesi, parlando appunto di vaccini, Burioni, di origini marchigiane, ha citato come esempio negativo di segno Pd il patrocinio della Regione Marche, poi ritirato, a un convegno a cui era stato chiamato a intervenire Dario Miedico, medico antivaccini, radiato dall'ordine. In quell'occasione, ha ricordato ancora Burioni, l'allora consigliere Federico Talè si era, secondo il virologo, eretto a difesa di questa scelta.  Proprio cinque giorni fa, ha rimarcato ancora Burioni, Talè aveva assunto la delega alla sanità al posto di Fabrizio Volpini, medico pro vax. Non cacciato, replica Ceriscioli, ma dimissionario per sua volontà. Un avvicendamento, ha aggiunto ancora il governatore, che nulla ha a che fare con la posizione sui vaccini della Regione, tra le prime, ha ribadito, ha renderli obbligatori ancora prima delle direttive ministeriali. E no va, ha ricordato ancora Ceriscioli, è di certo l'attuale assessore Talè. Insomma, Burioni dal palco della Leopolda ha attaccato, Ceriscioli si è difeso, rimandando le accuse al mittente. Il tribunale della Rete ha emesso la sua sentenza. Per i detrattori, quanto avvenuto e le parole di Renzi sono il colpo di grazia al governo regionale e guardano alle prossime consultazioni per cambiare perché "le Marche meritano di meglio". I sostenitori, al contrario, rivendicano la correttezza dell'operato contro accuse che, sostengono, non rispondono al vero.

21/10/2018 18:48
"Ho finito la ragnatela", ma sotto la maschera di Spiderman c'è un turista in attesa di imbarcarsi

"Ho finito la ragnatela", ma sotto la maschera di Spiderman c'è un turista in attesa di imbarcarsi

C'è Spiderman seduto sulla banchina del porto. Lo sguardo rivolto verso il mare, l'atteggiamento di chi sta affrontando un momento difficile. "Ho finito la ragnatela" ha detto agli agenti di polizia della squadra nautica, che presidia la zona portuale in acqua scooter. Sconsolato, Spiderman ha poi svelato il suo volto agli agenti: sotto la maschera del celebre supereroe dei fumetti e del cinema, un 25enne inglese, privo di poteri sovrannaturali ma con un biglietto per imbarcarsi su una nave diretta in Grecia, sulla quale, completata la sua identificazione dopo averlo fatto spostare in una zona più sicura, è stato fatto salire.  

21/10/2018 15:50
Contributi per il terremoto: vige il vincolo di impignorabilità di destinazione

Contributi per il terremoto: vige il vincolo di impignorabilità di destinazione

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all’avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato la questione inerente ai contributi erogati nei riguardi di coloro che hanno avuto le proprie abitazioni danneggiate dal terremoto a far data dall’agosto 2016 e nello specifico i contributi elargiti per la loro ricostruzione o per l’autonoma sistemazione versati a titolo di affitto. In particolare, ecco la risposta dell’avvocato Pantana alla domanda posta da un lettore di Muccia, che chiede se tali somme di denaro possono essere o meno oggetto di pignoramento da parte di terzi. Il caso di specie ci offre la possibilità di fare chiarezza riguardo ad una tematica molto sentita nonché attuale, relativa alla pignorabilità delle somme erogate a sostegno della ricostruzione degli immobili lesionati dal sisma, nonché delle mensilità versate, a titolo di contributo di autonoma sistemazione, in favore dei soggetti che hanno perso la propria abitazione in conseguenza delle violenti scosse di terremoto, che dall’agosto 2016 hanno purtroppo interessato il Centro Italia e nello specifico la nostra amata provincia.  Innanzitutto, deve essere specificato che, la Legge n. 219 del 14 maggio 1981, emanata in seguito al violentissimo terremoto che il 23 novembre 1980 colpì la Campania centrale e la Basilicata centro-settentrionale (il terremoto dell’Irpinia), aveva previsto anche in quella circostanza l’erogazione dei contributi economici nei confronti di coloro che avevano perso la propria abitazione, alla scopo di permettere la ricostruzione delle zone colpite da tale sisma. Ebbene, in materia si segnala un importante e consolidato principio giurisprudenziale statuito dalla Suprema Corte di Cassazione, che chiamata a pronunciarsi proprio per una vicenda legata a quel terremoto in merito alla pignorabilità di terzi nei confronti dei contributi elargiti per la ricostruzione di un immobile, la stessa ha statuito che tali somme pur non soggette ad un vincolo di impignorabilità assoluta vige però nei loro confronti un vincolo di impignorabilità di destinazione, affermando quanto segue: “La legge n. 219 del 1981, non introduce espressamente un vincolo di impignorabilità in relazione ai contributi erogati per la ricostruzione di immobili danneggiati dal sisma. Inoltre il D. lgs. n. 76 del 1990, art. 3, comma 7, prevede che gli atti di pignoramento eventualmente notificati agli uffici pagatori non sospendono il pagamento dei titoli di spesa, rendendo chiaro sul piano dell’interpretazione letterale che la legge non ha inteso gravare di un vincolo di impignorabilità assoluta i contributi per la ricostruzione. Difatti, pur in mancanza di un vincolo di impignorabilità assoluta, e di un riferimento espresso al pignoramento nell’ultima norma citata, esiste pur sempre un vincolo di destinazione sui fondi erogati ai privati per consentire la ricostruzione, affinché essi non siano aggredibili dai creditori del beneficiario stornandoli dalla finalità per la quale venivano erogati” (Cassazione Civile, Sez. III, 15/05/2014 n. 10642). Quindi, sulle somme erogate per la ricostruzione delle aree devastate dal terremoto, sussiste un vincolo di destinazione, finalizzato a consentire lo specifico risultato a cui sono destinati tali fondi. Qualora, infatti, il soggetto destinatario di questi contributi ponga in essere una serie di obbligazioni aventi la stessa destinazione delle somme corrisposte dallo Stato, quest’ultime potranno certamente essere pignorate, in quanto sono rivolte a soddisfare comunque gli stessi interessi che con il vincolo si intendeva preservare; mentre, allo stesso tempo, tali somme non potrebbero essere pignorate da terzi nel momento in cui le stesse andrebbero a soddisfare interessi diversi: ad esempio, il creditore che ha fornito materiale edile proprio per la ricostruzione di quell’abitazione può porre in essere un pignoramento presso terzi nei confronti di tali somme destinate per la ricostruzione a differenza di un credito riferito all’acquisto di una macchina, o comunque di beni che nulla hanno a che vedere con tale vincolo di destinazione. Per quanto riguarda il C.A.S., ovvero il contributo per l’autonoma sistemazione, occorre precisare che anch’esso è una misura rivolta al sostegno delle popolazioni colpite dagli eventi sismici, riconosciuto a chi, al momento del sisma, risultava titolare di diritti reali sull’immobile nel quale aveva l’abitazione principale, edificio poi dichiarato inagibile con ordinanza del Sindaco; tale contributo termina, poi, al venire meno dei presupposti normativi, e quindi al momento del ripristino delle condizioni per il rientro nell’abitazione principale, o nel differente caso di reperimento di un’altra sistemazione avente però carattere di stabilità. Ebbene, stante la sua natura di misura volta al sostegno della popolazione colpita dal terremoto, deve essere rilevato che anche per il contributo di autonoma sistemazione varrà lo stesso principio giuridico consolidato applicato dalla Suprema Corte nella sentenza n. 10642/2014 come sopra riportato, tanto da andare incontro anch’esso al vincolo giuridico di destinazione.   Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.  

21/10/2018 12:02
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