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Ricostruzione, dal sistema di calcolo l'amara sorpresa: quasi impossibile effettuare lavori senza accollo per i proprietari

Ricostruzione, dal sistema di calcolo l'amara sorpresa: quasi impossibile effettuare lavori senza accollo per i proprietari

L’impressione è che ci sia molto poco da stare tranquilli e a lanciare l’allarme, più o meno timidamente, sono stati gli stessi professionisti. Quegli ingegneri o architetti che, effettuando simulazioni nel sistema di calcolo per stabilire l’ammontare del contributo per la ricostruzione, hanno scoperto che sarà pressochè impossibile effettuare lavori senza accollo. Senza, cioè, che quanti hanno avuto la loro casa lesionata dal sisma di agosto o di ottobre non metteranno mano al proprio portafogli e ai propri risparmi per poter tornare ad abitarla. Il paradosso, poi, è che se il sistema di calcolo non sarà cambiato, i proprietari di abitazioni piccole non riusciranno a coprire l’importo dei lavori con il contributo ricevuto, mentre i proprietari di abitazioni grandi non riuscirebbero a spenderlo tutto. Il famigerato file di calcolo è stato messo online dal commissario straordinario per la Ricostruzione alcuni giorni fa, dopo un incontro avuto a Camerino tra i professionisti privati e i funzionari dell’ufficio ricostruzione. “Io – racconta l'architetto Loredana Camacci Menichelli - ho iniziato a fare delle prove inserendo i contributi che avevo stimato con un mio foglio di calcolo e pur inserendo importi che secondo le mie stime erano interamente coperti da contributo in realtà andavo sempre in accollo. Di certo nei condomini o per edifici con più proprietari, quando le unità sono di dimensioni diverse, le più piccole finiscono in accollo e quelle più grandi non possono utilizzare il loro contributo totale. Nel ‘97 per intervenire sulle strutture e sulle finiture connesse la procedura era diversa. Oggi, nel file di calcolo, per ogni unità immobiliare stimano il peso in rapporto ai mq e fanno il confronto fra parametrico e quanto previsto nel computo, poi scelgono la somma minore e aggiungono cassa professionisti e iva, e fanno di nuovo il confronto. A questo punto si finisce con l’andare sempre in accollo perché, facendo il confronto con somme maggiorate dall'iva, in proporzione hanno importi che superano il limite. Questo confronto fatto con le somme lorde è quantomeno discutibile in quanto la legge dice che cassa e iva sono in aggiunta”. Della questione sono già stati interessati gli addetti ai lavori e, stando a quanto è dato sapere, non sono mancate frizioni tra funzionari della Regione Marche e funzionari della struttura commissariale che hanno messo a punto questo sistema di calcolo. “Mi è stato detto – prosegue l'architetto Camacci Menichelli - che l'ingegner Spuri si è battuto molto per renderlo pubblico, mentre da Roma volevano giocare a briscola coperta e ruba mazzo contemporaneamente”. Tra l’altro, sembrerebbe che il programma presenta non pochi problemi, che si blocchi molto facilmente e che sia compatibile solo con determinati software.  “Se non siamo sicuri al 100% di come calcolano e interpretano il calcolo scopriremo solo al momento del decreto quanto contributo abbiamo perso e buttato al vento – conclude l’architetto che ha scoperto la falla - magari dopo aver detto ai clienti che la somma prevista nel nostro progetto era interamente coperta dal contributo. Noi tecnici rischiamo di dover spiegare alle riunioni di condominio che più o meno tutti andranno in accollo, ma non per aver fatto interventi necessari che vanno oltre il costo parametrico massimo e magari  perchè le somme parametriche sono basse e non coprono gli interventi necessari, ma perchè il meccanismo di calcolo che hanno impiantato non consente l'utilizzo dell'intero contributo che, se fosse spalmato su tutto l'edificio potrebbe e dovrebbe essere usato per tutti e per coprire tutti gli interventi strutturali e per le finiture connesse necessari”.

26/05/2018 19:18
Listeria monocytogenes in Ciauscolo di Visso IGP: Ministero della Salute segnala il richiamo di un lotto

Listeria monocytogenes in Ciauscolo di Visso IGP: Ministero della Salute segnala il richiamo di un lotto

Il Ministero della salute ha diffuso l’avviso di richiamo di un lotto di Ciauscolo di Visso IGP per la presenza di Listeria monocytogenes in 25 g. Il prodotto interessato è distribuito con il numero di lotto 18 04 03 e scadenza 03/08/2018. Il salame richiamato è stato prodotto da Vissana Salumi SRL nello stabilimento di via Cesare Battisti 57, Visso – Sede Operativa: via Sandro Pertini 25, Tolentino. A scopo precauzionale e al fine di garantire la sicurezza dei consumatori, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti raccomanda a coloro che hanno acquistato il prodotto  medesimo lotto di appartenenza, di non consumarlo! Nel caso il prodotto sia stato consumato da donne in gravidanza si consiglia di consultare immediatamente un medico.

26/05/2018 10:44
Nullità dell’avviso di accertamento notificato a mezzo posta, ma firmato digitalmente

Nullità dell’avviso di accertamento notificato a mezzo posta, ma firmato digitalmente

La CTP di Salerno, con una sentenza depositata lo scorso 14 maggio, ha dichiarato nullo, per difetto di sottoscrizione, l’avviso di accertamento firmato digitalmente e notificato in via ordinaria prima del 2018 (allorquando il d.lgs n. 217/2017 ha esteso l’obbligo digitale anche agli atti accertativi). La Commissione campana ha accolto il ricorso adducendo una motivazione innovativa e destinata a fare molto “rumore”. La pronuncia trae origine dall’impugnazione di un avviso di accertamento firmato digitalmente, stampato e poi notificato a mezzo posta, con cui veniva contestata una maggiore Irpef. Impugnato l’atto, il contribuente ne eccepiva l’illegittimità, perché sottoscritto digitalmente (e non mediante firma autografa) e perché inviato in formato cartaceo a mezzo posta. In buona sostanza, il ricorrente rilavava l’inesistenza giuridica dell’avviso erariale, stante l’inapplicabilità dell’art. 2, co.6, d.lgs n.82/2005 (Codice dell’amministrazione digitale, Cad) alla materia fiscale. Invero, il suddetto art.2, co.6, cit. contiene importanti eccezioni alla facoltà-obbligo per la pubblica amministrazione di firmare digitalmente i propri atti: esso, infatti, esclude, l’applicazione del Cad a tutti gli atti emessi nell’esercizio delle attività/funzioni ispettive e di controllo fiscale. Ebbene, costituitosi in giudizio, l’Ufficio insisteva per il rigetto del ricorso e la fondatezza della propria pretesa. La CTP di Salerno, chiamata a pronunciarsi sulla controversia, accoglieva il ricorso e dichiarava l’avviso di accertamento (emesso digitalmente prima del 2018) giuridicamente inesistente. Più nel dettaglio, i primi giudici precisavano che la firma digitale de qua risultava invalida, poiché estranea al paradigma legislativo e in totale violazione dell’art. 2, co.6, Cad. Orbene, sul punto occorre precisare che per quanto attiene alla firma digitale, la stessa è stata introdotta per dare validità ai documenti informatici, normalmente inviati solo via Pec o comunque per posta elettronica. Nello specifico, segnalano gli esperti avvocati tributaristi Avv. Maurizio Villani e Avv. Federica Attanasi, la firma digitale è disciplinata dal Codice dell’amministrazione digitale (d.lgs n.82/2005) e, in concreto, consiste in un particolare tipo di firma basato su un sistema di chiavi crittografiche, che consente al titolare firmatario e destinatario di verificare la provenienza e l’integrità di un documento informatico. Da tanto ne consegue che, la firma digitale non è solo l’indicazione del nome e cognome del sottoscrittore, bensì la creazione di un sistema di chiavi che consentono al ricevente di verificare l’autenticità dell’atto. Il Cad prevede, inoltre, che il documento firmato digitalmente sia inviato tramite pec in un formato specifico. A ciò si aggiunga che, il Cad non si applica all’esercizio delle attività e funzioni ispettive e di controllo fiscale (art. 2, comma 6, D. Lgs. n. 82/2005), con la conseguenza che l’utilizzo di tali procedure da parte dell’Agenzia delle Entrate è da considerarsi del tutto illegittimo. Peraltro, in senso conforme, ci sono state altre pronunce di merito, e in via del tutto esemplificativa, si cita: la sentenza 926/01/2017 emessa dalla CTP di Pescara, con cui è stata dichiarata la nullità di un avviso di accertamento sottoscritto digitalmente mediante l’indicazione a stampa del nominativo del capo ufficio (o del funzionario delegato) e inviato a mezzo posta raccomandata e non tramite Pec. La Ctp di Pescara ha innanzitutto precisato che «l’invalidità di un atto tributario, essendo quest’ultimo a formazione procedimentale progressiva, può derivare non solo da questioni sostanziali, ma anche da aspetti procedurali la cui mancanza o indeterminabilità può determinare l’illegittimità del provvedimento amministrativo. Tra i presupposti cosiddetti formali che il provvedimento tributario deve contenere e da cui conseguono rilevanti effetti sostanziale rientra l'obbligatorietà della sottoscrizione del capo dell'ufficio o del funzionario da lui delegato, le conseguenze derivanti dalla mancanza o dal difetto di sottoscrizione degli avvisi di accertamento, rappresentano una condizione non di mera irregolarità, ma di assoluta nullità dell'atto(…) Per gli accertamenti ordinari, quindi, la sottoscrizione, necessaria ai fini della validità può essere solo autografa ovvero dal 1˚ luglio 2017, in vigenza della Pec, attraverso firma digitale, atteso che il contribuente riceverà documenti informatici e non cartacei (…) In altre parole, solo la combinazione di firma digitale ed invio tramite Pec consentirà al contribuente un immediato controllo dell'autenticità del provvedimento notificato, oltre che l'accesso a tutte le informazioni ed atti correlati. L'utilizzo del Cad però, attualmente è escluso per le attività e funzioni ispettive e di controllo fiscale (articolo 2, Dlgs 82/2005) di cui l'atto di accertamento non è altro che la parte conclusiva». Per tale ragione, nel caso di specie, essendoci una sottoscrizione digitale (e soltanto l’indicazione a stampa del nominativo del capo ufficio/funzionario delegato) e non la firma autografa ed essendo stato notificato in modalità cartacea tramite posta ordinaria, l’atto impugnato è stato di fatto ritenuto privo di sottoscrizione e, dunque, nullo, atteso il chiaro tenore della norma di cui all’articolo 42, comma 3 del Dpr 600/73 secondo cui l’accertamento è nullo qualora l’avviso sia privo di firma.   la sentenza 55/01/2018 emessa dalla CTP di Treviso, con cui è stato accolto un ricorso presentato da una S.r.l. avverso un avviso di accertamento notificato a mezzo raccomandata e contenente la dicitura “firmato digitalmente”. Anche in questo caso, i primi giudici hanno ritenuto giuridicamente inesistente l’avviso di accertamento, notificato dall’Agenzia delle Entrate tramite raccomandata, ma sprovvisto della firma autografa del Dirigente autorizzato e recante la dicitura “firmato digitalmente”. Secondo la Commissione Tributaria Provinciale di Treviso, è illegittimo per difetto di sottoscrizione l'accertamento tributario notificato al contribuente in modalità tradizionale, ossia cartacea, se lo stesso riporta solo la dicitura “atto firmato digitalmente” ed è assente la firma autografa del funzionario. Questo perché soltanto la notifica dell'atto a mezzo Pec consente all'amministrazione di inviare atti con firma digitale. Per contro, se la notifica avviene con modalità cartacea, è necessaria la sottoscrizione autografa, pena l'invalidità dell'atto, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, . Più nel dettaglio, l'atto notificato in maniera cartacea privo di sottoscrizione autografa non permette di verificare la presenza della sottoscrizione digitale, ossia di verificare la presenza delle chiavi crittografiche. Infatti, per essere considerato valido, deve recare la sottoscrizione autografa del funzionario, quale espressione della volontà dell'ente impositore. La sottoscrizione del funzionario rappresenta la cerniera tra volontà della persona fisica, che si immedesima nell'ente impositore, ed al quale tale volontà viene imputata. Nel caso esaminato, poiché l'amministrazione finanziaria ha notificato ad una società di persone in modalità cartacea un accertamento relativo all'anno 2011, in cui è apposta la dicitura atto firmato digitalmente, è stata dichiarata l'illegittimità dell'atto per assenza di sottoscrizione autografa. In conclusione, in considerazione del fatto che: il Cad non si applica all’esercizio delle attività e funzioni ispettive e di controllo fiscale (art. 2, comma 6, D. Lgs. n. 82/2005); l’avviso di accertamento se firmato digitalmente deve essere inviato, secondo quanto previsto dal Cad, tramite pec in un formato specifico; ne discendono le condivisibili e inevitabili pronunce di nullità degli avvisi di accertamento oggetto delle sentenze in commento, per assenza di idonea sottoscrizione. Sul punto, va però precisato che tanto è condivisile solo in ipotesi di notifiche di atti impositivi avvenute prima del 2018. Invero, l'art. 2, D.Lgs. 13.12.2017, n. 217 (con decorrenza dal 27.01.2018) ha aggiunto all’art 2, D.Lgs. n. 82/2005, il co.6 bis a norma del quale: “Ferma restando l’applicabilità delle disposizioni del presente decreto agli atti di liquidazione, rettifica, accertamento e di irrogazione delle sanzioni di natura tributaria, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri o del Ministro delegato, adottato su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, sono stabiliti le modalità e i termini di applicazione delle disposizioni del presente Codice alle attività e funzioni ispettive e di controllo fiscale”. L’art. 2, co.6 bis, D.Lgs. n. 82/2005, ha, dunque, esteso l’obbligo digitale anche agli atti accertativi emessi dopo gennaio 2018.

26/05/2018 10:38
Italiani stressati e soli, in un anno +8% uso di ansiolitici

Italiani stressati e soli, in un anno +8% uso di ansiolitici

Italiani sempre più ansiosi. Aumenta di quasi l'8% in un anno il consumo di psicofarmaci utilizzati per combattere ansia, nevrosi, attacchi di panico e insonnia. E' quanto emerge da un approfondimento sui consumi di psicofarmaci in Italia pubblicato sul portale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). E' stabile intorno al 6% della popolazione, si legge nel report, il numero di italiani a cui è stato prescritto, almeno una volta nel corso dell'anno, un antidepressivo. Attraverso l'analisi dei dati sulle prescrizioni farmaceutiche rimborsate dal Servizio sanitario nazionale, Aifa stima che circa 3,6 milioni di Italiani li abbiano assunti nel 2017.    In aumento, invece, i consumi benzodiazepine, ovvero una classe che comprende ansiolitici, ipnotici e sedativi: nel 2017 "si osserva un consumo di circa 50 dosi giornaliere ogni mille abitanti, con un incremento di circa l'8% rispetto all'anno precedente". "E' un campanello d'allarme che rappresenta una risposta a aumentati livelli di stress e disagio psichico nella quotidianità", commenta Massimo Cozza, psichiatra e coordinatore del Dipartimento Salute Mentale Asl Rm2, il più grande d'Italia con un bacino d'utenza di circa 1,3 milioni di abitanti. A pesare, prosegue, "sono una crescente solitudine, un futuro incerto e una sempre maggiore incapacità di gestire le frustrazioni". 

25/05/2018 17:39
Mutui, tassi al nuovo minimo storico: situazione attuale e previsioni per il futuro

Mutui, tassi al nuovo minimo storico: situazione attuale e previsioni per il futuro

È un periodo votato alla riduzione, soprattutto per quanto concerne il livello dei tassi relativi ai mutui. Si tratta di una situazione generata dalle diverse incertezze politiche del momento, e dalla condizione di ristagno vissuta attualmente dal mercato immobiliare. Naturalmente c’è chi esulta: le persone che si trovano nella condizione di poter acquistare una casa, possono farlo contando su mutui sempre più convenienti. Non è una situazione che durerà a lungo, questo è chiaro: i tassi presto risaliranno, anche per via della fine delle politiche di espansione monetaria avviate dalla BCE. Nel mentre, però, il mercato offre delle opportunità da record: al punto che, in futuro, sarà davvero difficile poter incontrare una situazione così favorevole.   Tassi al minimo storico: i dettagli sulla situazione È ufficiale: ad aprile 2018 è stato segnato un nuovo record “negativo” per i tassi di interesse, attualmente ai loro minimi storici. La percentuale dei tassi del mutuo ha infatti raggiunto l’1,85%, scendendo di un -0,01%. Se si confronta questa situazione con il 2007, il calo dei tassi è a dir poco stupefacente: poco più di un decennio fa, infatti, si aggirava intorno al 5,72%. Il risultato del suddetto discorso è il seguente: questo è un ottimo momento per richiedere un mutuo, soprattutto se parliamo di quelli a tasso fisso. Grazie a questa opzione è infatti possibile garantirsi i tassi all’1,85% anche per il futuro, bloccandoli alla situazione attuale. Poi intervengono anche i comparatori online, migliorando ulteriormente la situazione, perché permettono di confrontare le offerte delle banche per trovare quella migliore: per fare un esempio, su Facile.it è possibile trovare il miglior mutuo calcolando la rata direttamente sul sito. Il tutto facendo una simulazione del mutuo e calcolando quindi quanto si andrà a spendere mese per mese.   Perché conviene accendere un mutuo a tasso fisso? Le condizioni favorevoli per l’accesso ai finanziamenti per la casa rendono questi mesi i migliori per scegliere il tasso fisso. Basti pensare al mutuo a 20 anni, che consente di bloccare i tassi di interesse all’1,4%. Si tratta di opzioni che vengono sempre più spesso sfruttate dagli italiani: al punto che i primi tre mesi del 2018 hanno visto un totale delle richieste di mutui a tasso fisso pari al 78% del mercato. Se da un lato si tratta di una vera e propria assicurazione per il futuro, dall’altro la suddetta opzione viene spinta anche dalle stesse banche: si tratta, difatti, di un ottimo sistema per fidelizzare i clienti.   Quali sono le previsioni per il futuro? Prevedere il futuro è impossibile, vista la costante incertezza relativa alla fluttuazione dei tassi. Di contro, come già accennato poco sopra, le politiche della Banca Centrale Europea spingeranno presto i tassi verso un rialzo: fino a settembre, però, la situazione dovrebbe rimanere immutata. Le previsioni per l’immediato futuro dicono questo: nei prossimi mesi del 2018 aumenterà il numero di persone che accenderanno un mutuo fisso ventennale o trentennale. Anche il tasso variabile conoscerà un momento molto positivo, specialmente per i mutui spalmati su distanze ridotte (meno di 15 anni).

25/05/2018 17:25
Franky sta meglio e torna a casa: presto potrà di nuovo volare libera - VIDEO

Franky sta meglio e torna a casa: presto potrà di nuovo volare libera - VIDEO

Franky è tornata a casa. Il colorato pappagallo femmina, che seguiva Michele Scarponi nei suoi allenamenti, il 18 maggio è stata investita da un'automobile, riportando la frattura di un'ala. Frattura per la quale è stata operato con successa a Tolentino dai veterinari di Futuravet. Ora dovrà affrontare una lunga convalescenza a casa del suo padrone, Giacomo Lucchetta, un grande amico del ciclista marchigiano, morto il 22 aprile 2017 in un incidente mentre si stava allenando non distante dalla sua abitazione. Ai medici della clinica veterinaria che lo hanno preso in cura è dedicato un messaggio di ringraziamento sulla pagina Facebook Franky il famoso pappagallo libero: "Vai Franky! Questa sera siamo ritornati a casa Ringrazio di nuovo la clinica e tutti i suoi lavoratori avete fatto un ottimo lavoro!".

25/05/2018 16:39
Il Giro delle Abbazie, in auto d’epoca tra Marche e Umbria

Il Giro delle Abbazie, in auto d’epoca tra Marche e Umbria

Domenica tornano le auto d’epoca per uno dei classici eventi inseriti in calendario da parte del club Caem-Scarfiotti. L’associazione, la prima del settore fondata nelle Marche 42 anni fa, ha permesso nelle precedenti numerose edizioni di scoprire tutte le Abbazie della parte centrale della propria regione. Per questo l’obiettivo di domenica sarà l’Abbazia di San Silvestro al Subasio nella parte della provincia di Perugia confinante con l’anconetano ed il maceratese. Sarà Cerreto d’Esi ad ospitare il ritrovo degli equipaggi partecipanti per questo incontro di carattere culturale, che permetterà di scoprire un suggestivo scorcio dell’appenino umbro-marchigiano e riassaporarne la storia. Le auto convergeranno a Cerreto d’Esi a partire dalle 8,30, in piazza Caraffa in centro storico per le operazioni preliminari. Nella piccola cittadina in provincia di Ancona sono interessanti da vedere la Torre di Belisario (Torre Civica), la Porta Giustiniana e la Fontana dei Delfini. Alle ore 10 è prevista la partenza per il trasferimento che toccherà Collamato, la vicina Esanatoglia entrando nel maceratese, Fiuminata e superando il Passo del Cornello si entrerà in territorio umbro, raggiungendo Nocera Umbra e Valtopina per poi salire sull’Abbazia di San Silvestro al Subasio a circa 600 metri d’altitudine in località Collepino di Spello. Storia e leggende si intrecciano attorno a questa struttura, fondata da San Romualdo poco dopo l’anno Mille e della quale rimangono visibili la parte dell’abside ed un’interessante cripta sottostante. Attualmente è presente nei pressi, dagli anni settanta, la comunità delle “Piccole sorelle di Maria” nell’Eremo eretto sui resti del Monastero. Prima del pranzo presso la Taverna San Silvestro nella vicina Collepino non mancherà la visita a questo suggestivo e ben conservato borgo che ha origini antecedenti al XIII secolo e viene attraversato dall’antico percorso che collegava Spello ad Assisi. Sono circa una cinquantina gli abitanti di Collepino, che è sorta proprio per ospitare i boscaioli e i pastori che volevano difendere la vicina Abbazia.Il 25° Giro delle Abbazie è stato patrocinato dal Comune di Cerreto d’Esi e supportato da Tecnostampa, GM Meccanica, CA.BI. Gomme e Taverna San Silvestro.

25/05/2018 15:50
Presentate le nuove rotte da Perugia: dal 18 giugno voli per Barcellona e Bucarest con Cobrex

Presentate le nuove rotte da Perugia: dal 18 giugno voli per Barcellona e Bucarest con Cobrex

Si è celebrata ieri, nella splendida cornice delle 3 Vaselle Hotel 5 stelle a Torgiano, in Umbria, la presentazione della Compagnia Aerea Cobrex a stakeholder e addetti ai lavori. Sono state presentate le nuove rotte per Bucarest e Barcellona, in partenza dallo scalo di Perugia dal 18 Giugno con una tariffa di lancio di 120 € per tratta, tutto incluso. Cobrex opererà con un Boeing 737-300 con 148 posti a bordo. Nella tariffa sono compresi posto assegnato, pasto caldo, bagaglio a mano di 8 kg a bordo, bagaglio in stiva da 20 kg e check-in aeroporto. Cobrex, che non è una compagnia low cost ma offre un pacchetto full service, ha inoltre reso disponibile da oggi il proprio sito web anche in lingua italiana

25/05/2018 13:21
Lidl richiama tartare di Scottona per la presenza di Listeria monocytogenes

Lidl richiama tartare di Scottona per la presenza di Listeria monocytogenes

Lidl ha segnalato il richiamo di un lotto di tartare di bovino adulto Scottona per la presenza di Listeria monocytogenes. Il prodotto interessato dal richiamo è venduto in confezioni da 200g con lotto 379612 e da consumarsi entro il 27/05/2018. La tartare richiamata è stata prodotta dall’azienda Bencarni Spa nello stabilimento di via Adige 15, a Nogarole Rocca, in provincia di Verona, con il codice identificativo IT S2X49 CE. Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda di non consumare il prodotto con il numero di lotto segnalato e di restituirlo al punto vendita Lidl dove è stato acquistato, anche senza presentare lo scontrino. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il servizio clienti Lidl Italia al numero verde 800 480048. BENCARNI e Lidl Italia si scusano per gli eventuali disagi causati.

24/05/2018 14:43
Il Bioparco accoglie tre cuccioli di orso bruno maltrattati in Albania

Il Bioparco accoglie tre cuccioli di orso bruno maltrattati in Albania

Da oggi i tre cuccioli di orso bruno salvati in Albania, grazie ad una complessa operazione internazionale, hanno una nuova casa al Bioparco di Roma. Il salvataggio è stato condotto dalle tre associazioni Salviamo gli Orsi della Luna, Four Paws e Salviamo gli Orsi Albanesi, insieme alla Fondazione Bioparco di Roma ed in collaborazione con i Ministeri del Turismo e dell’Ambiente albanesi.“Si tratta di due fratelli maschi, Gianni e Sam, nati all’inizio del 2017, e Mary, una giovane femmina, sottratti da condizioni di vita insostenibili”, spiega il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Federico Coccìa. “In Albania infatti gli orsi vengono strappati alle madri quando sono molto piccoli, allevati dall’uomo, tenuti al guinzaglio come cagnolini e sfruttati per foto ricordo a pagamento, oppure utilizzati per attirare clienti in ristoranti e locali. Gli animali vivono in piccole gabbie, in condizioni intollerabili, spesso senza cibo né acqua, privati di qualunque forma di benessere. Diventati adulti  - conclude Coccìa - risultano dunque inutili, oltre che pericolosi; ovviamente non possono essere rilasciati in natura, ove soccomberebbero”. Da oggi in poi i tre plantigradi vivranno in un’area costruita per loro accanto alla Valle degli Orsi, ricca di elementi naturali e di stimoli tali da garantire loro un elevato livello di benessere, nel pieno rispetto delle esigenze fisiologiche e comportamentali.Nei prossimi giorni i tre orsi non saranno visibili perché saranno sottoposti ai controlli veterinari e per consentire loro di ambientarsi nella nuova area.L'operazione di salvataggio“A giugno 2017  - racconta Yitzhak Yadid, responsabile zoologico Bioparco - grazie alle segnalazioni dei social media, si viene a sapere che un privato, proprietario di un albergo nel nord dell’Albania, detiene illegalmente due cuccioli di orso bruno. La mobilitazione è immediata: viene costituita una task force, composta dalle associazioni, dal Bioparco e da ispettori delle Aree Protette in Albania, che si reca nella località, dove identifica i due cuccioli. Vengono effettuati i controlli sanitari - continua Yadid - somministrati i vaccini ed impiantati i microchip. Ottenute le autorizzazioni per la confisca, a dicembre 2017 parte una seconda spedizione, i cuccioli vengono sequestrati e trasferiti temporaneamente nello zoo di Tirana, struttura anch’essa non idonea, dove si trova Mary, una femmina di orso bruno nata a inizio 2016 e confiscata ad un privato. Anche la storia di Mary è a lieto fine, visto che è stata accolta al Bioparco insieme a Gianni e Sam”.La situazione degli orsi in AlbaniaL’orso bruno è diffuso in tutto l’emisfero settentrionale e a livello globale non è considerato una specie a rischio di estinzione. Ma purtroppo esistono delle eccezioni, come il caso di alcune sottospecie e popolazioni isolate minacciate dal bracconaggio, dal commercio illegale e dalla riduzione dell’habitat. È il caso degli orsi dell’Albania, dove in natura sopravvivono ormai solo tra i 180 e i 250 individui e dove decine di orsi vengono detenuti illegalmente da privati per renderli un’attrazione turistica remunerativa.Negli ultimi tempi, grazie all’impegno delle associazioni ambientaliste e dei media locali, il caso degli orsi albanesi è stato portato all’attenzione della comunità internazionale. Con la collaborazione del Governo e Ministero dell’Ambiente e del Turismo albanesi, alcuni esemplari sono stati affidati a centri di recupero in Germania, Belgio e Italia. Credit foto: Archivio Bioparco – Massimiliano Di Giovanni

24/05/2018 14:40
Creme solari e melanoma: per la Revue médicale suisse la protezione è un falso mito

Creme solari e melanoma: per la Revue médicale suisse la protezione è un falso mito

Arriva l’estate e la voglia tintarella diviene quasi irrefrenabile. E dietro questo desiderio vi è spesso la convinzione che le creme solari proteggano dal rischio di melanoma della pelle. Una credenza che però è destinata a rimanere tale, in quanto, secondo numerosi studi scientifici non troverebbe alcun fondamento. A ribadirlo è la Revue médicale suisse, la celebre rivista medica svizzera in lingua francese, in un articolo intitolato "il mito delle creme solari", pubblicato sull'ultimo numero, a firma del direttore Bertrand Kiefer. Questa tesi è fondata su un'analisi pubblicata in aprile che sintetizza ben 29 ricerche in cui sono state coinvolte oltre 300.000 persone. La conclusione è che non c'è alcun beneficio provato da parte dei filtri solari nella prevenzione del cancro alla pelle. "Le persone che applicano più creme non hanno avuto meno melanomi di altri", ha sottolineato Kiefer in un'intervista rilasciata alla televisione nazionale svizzera, non mettendo tuttavia in discussione l'efficacia della protezione contro le scottature causate dai raggi UVB. Secondo l’Istituto Superiore della Sanità, si stima che nell’ultimo decennio il melanoma cutaneo abbia raggiunto i 100.000 nuovi casi l’anno a livello mondiale: un aumento di circa il 15% rispetto al decennio precedente. Questo tumore è, in particolare, decine di volte più frequente nei soggetti di ceppo europeo (caucasici) rispetto alle altre etnie. I tassi di incidenza più elevati si riscontrano infatti nelle aree molto soleggiate e abitate da popolazioni di ceppo nordeuropeo, con la pelle particolarmente chiara. In Italia la stima dei melanomi, e dei decessi ad essi attribuiti, è tuttora approssimativa: si aggira attorno a 7.000 casi l’anno. Per quanto concerne la mortalità, sulla base della documentazione disponibile dalle strutture nazionali, esiste una difficoltà a distinguere, nei certificati di morte così come sono predisposti, il melanoma dagli altri tumori maligni della pelle. A questa carenza lo specialista può sopperire induttivamente, sapendo che: a) il decesso per tumore cutaneo di una persona al di sotto dei 45 anni è molto probabile sia dovuto a melanoma; b) al di sotto dei 65 anni, solo raramente non lo è. Nell’ultimo quinquennio, dunque, in Italia i decessi attribuiti a melanoma cutaneo sono stati 4.000 nei maschi e oltre 3.000 nelle femmine, corrispondenti a tassi medi di mortalità rispettivamente di 5 e 6 su 100.000 abitanti l’anno. Però con punte di incidenza superiori a 10 per 100.000 abitanti in ambedue i sessi a Trieste e superiori al 6-7 per 100.000 a Genova, in Veneto ed in Romagna. Nelle Regioni italiane settentrionali la mortalità per melanoma cutaneo è – per entrambi i sessi -  circa il doppio di quella registrata nelle Regioni meridionali. Nelle popolazioni europee, o di origine europea, tra il 1980 e il 2000 l’incidenza del melanoma cutaneo è aumentata ad un ritmo dei 4-8 % l’anno. A livello delle diverse sedi anatomiche, il maggior aumento dell’incidenza è stato per i melanomi del tronco e minimo per quelli della testa e del collo, per quelli delle gambe gli incrementi sono stati più marcati nel sesso femminile. L'unico modo per difendersi - secondo la rivista di medicina - è evitare i colpi di sole e proteggere i bambini con mezzi naturali. Ma soprattutto, far controllare le macchie della pelle e i nei da uno specialista. Individuare il melanoma quanto più precocemente possibile, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, rappresenta quindi la principale arma per tentare di ridurne la mortalità.

24/05/2018 14:14
Guarda un live su Facebook: causa un incidente stradale che uccide 9 persone

Guarda un live su Facebook: causa un incidente stradale che uccide 9 persone

Una sequenza di 37 secondi dell'autista mostra il furgone alcuni secondi prima che colpisca un camion che arriva nella direzione opposta da Budapest, in Ungheria. La polizia ungherese sta attualmente indagando sulle circostanze dell'incidente, verificatosi martedì pomeriggio. Le nove vittime sono cittadini rumeni. I passeggeri erano lavoratori agricoli che tornavano a casa dopo aver lavorato una stagione in Slovenia. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il cellulare resta la prima causa di distrazione alla guida, ormai più pericolosa dell’eccesso di velocità e della guida in stato di ubriachezza. Solo per inviare un brevissimo messaggio tramite sms o Whatsapp occorre prendere il cellulare, sbloccarlo, aprire l’applicazione, scrivere il testo; operazioni che richiedono circa 10 secondi di tempo, durante i quali si percorrono 300 metri senza prestare alcuna attenzione alla strada. Ancora peggio per i “selfie”: un autoscatto infatti distrae dalla guida per un tempo medio di 14 secondi, in cui si guida per oltre 400 metri praticamente alla cieca. Non parliamo poi di chi compone numeri di telefono, scrive email, o sostiene chat prolungate, magari a oltre 100 km all’ora. È evidente che siamo un popolo di cellulare-dipendenti.

24/05/2018 13:50
Il Real Tolentino sul trono regionale: batte il Fermignano e vince la Coppa Marche

Il Real Tolentino sul trono regionale: batte il Fermignano e vince la Coppa Marche

Il Real Tolentino batte il Fermignano per 2 a 1 e si aggiudica la Coppa Marche di seconda categoria. A decidere la partita un eurogol di Acuti al 25’ del secondo tempo.  E’ stata una partita equilibrata giocata a buon ritmo da entrambe le squadre. Più manovriero il Fermignano nel  primo tempo, mentre nella ripresa ha giocato sicuramente meglio il Real Tolentino che una volta passato in vantaggio è riuscito a chiudere tutti gli spazi alla formazione ospite che non è mai riuscita ad impensierire il portiere Marziali. La cronaca: equilibrio per i primi minuti di gioco, poi il Fermignano prende in mano la partita senza però creare pericolo. Su corner al 37’ Colonelli di testa porta in vantaggio il Real. Nemmeno un minuto e il Fermignano trova il  pareggio con una conclusione da fuori area di Sarut. La ripresa è tutta di marca Real. Al 7’ st, doppia parata del portiere Labate salva il risultato. Al 25’ il Real torna in vantaggio con un gran tiro di Acuti da oltre trenta metri che trova impreparato Labate. Nel finale c’è il pressing del Fermignano che però non dà i frutti sperati. Dopo cinque minuti di recupero, l’arbitro decreta la fine della partita ed esplode la gioia dei giocatori del Real che conquistano l’ambito trofeo IL TABELLINO Real Tolentino - Marziali, Falconi, Colonnelli, Chiavarini, Pelliccioni, Cervelli, Zenobi, (Santucci) Moscatelli, Carradori (Gentili) Salvatelli, Acuti. A disposizione: Marini, Mosca, Caldarelli, Cavalieri, Scarpacci. All Ferranti Fermignano - Labate, Marchionni G.(Agostini), De Filippo, Xherrai, Barca  (Di Lorenzi)Marchionni F., Sofien. (Carrieri)  De Santis, Smacchia, Romani, Sarut. (Lucarelli)  A disposizione: Volpini. N’dos, Rossi. All. De Gabriele Arbitro: Mohamed Taboubi di Jesi Reti: 37’  pt. Colonnelli, 38’ pt Sarut. 25 st. Acuti  

24/05/2018 13:47
Porto Recanati e la Diamond Private Investment al centro della truffa dei diamanti smascherata dalle Iene

Porto Recanati e la Diamond Private Investment al centro della truffa dei diamanti smascherata dalle Iene

C'è Porto Recanati al centro dello sconvolgente servizio mandato in onda mercoledì sera dalle Iene sulla truffa dei diamanti venduti a prezzo gonfiato (qui). Decine di migliaia di italiani, negli anni, hanno dato fiducia alle società che intermediano diamanti da investimento e alle banche che li propongono. Le somme allocate si collocano in prevalenza fra i 15mila e i 40mila euro per investitore, ma non mancano importi maggiori. Dopo la morte per presunto suicidio di Claudio Giacobazzi, presidente e amministratore delegato di Intermarket Diamond Business trovato senza vita il 14 maggio in un albergo vicino a Reggio Emilia, la vicenda assume contorni sempre più inquietanti.  Ripercorriamola. Come raccontano Le Iene, l'inviato Luigi Pelazza, in un servizio del 22 aprile scorso, aveva intervistato Giacobazzi in merito a uno scandalo che riguardava, assieme ad altre, anche la sua società. "La Intermarket Diamond Business e la Diamond Private Investment, che controllano il 70% delle compravendite, avrebbero, in accordo con alcune banche, convinto moltissimi risparmiatori a investire in diamanti utilizzando tecniche scorrette. I prezzi delle pietre infatti erano tre volte più alti del loro valore reale, ma i risparmiatori, fidandosi dei loro consulenti bancari, avevano speso cifre fino ai 130 mila euro per un valore effettivo di 40 mila. Cadendo in questo inganno è stata investita una cifra complessiva vicina al miliardo di euro. Le banche inoltre, per convincere i clienti a comprare, avrebbero mostrato alcuni grafici e delle tabelle di prezzi provenienti da pubblicità della stessa Intermarket Diamond Business, che non rispettavano i veri valori del mercato". Lo scorso 30 ottobre l’Antitrust, l’ente a tutela della concorrenza sui mercati economici, aveva multato quattro banche e due società compravendita per una cifra complessiva di 15 milioni di euro. Multa motivata così: “Hanno usato informazioni omissive e ingannevoli sui prezzi, sull’andamento del mercato, sulla redditività dell’acquisto, e sulla certezza del disinvestimento”. Migliaia di risparmiatori hanno perso tutti i risparmi di una vita. I risparmiatori così ricorrono alle associazioni dei consumatori: da luglio le richieste di aiuto di acquirenti di diamanti si sono impennate. Solo quelle pervenute all’associazione Aduc superano le 200. Nel servizio di ieri sera, Pelazza è andato a caccia di Maurizio Sacchi, presidente di Diamond Private Investment, che vive a Porto Recanati. Non è riuscito a parlare con Sacchi, ma soltanto ad intercettare la moglie che stava uscendo dalla megavilla in cui vivono a bordo di un'auto con targa tedesca.  La Diamond Private Investment, fra l'altro, è molto nota per la "magnanimità" con cui finanzia diversi eventi anche nelle Marche. Su tutti, il Premio Ravera ospitato a Tolentino che ha visto proprio la partecipazione attiva della "prestigiosa Diamond Private Investment" (così recitano trionfalmente i comunicati stampa) nel contributo economico a realizzare l'evento. Insomma, mecenati coi soldi dei risparmiatori che hanno perso tutto.  Comunque, chi ha acquistato diamanti non deve perdere tempo se vuole recuperare i suoi soldi o almeno parte di essi. A oggi l’unica strada è agire, in forma scritta, nei confronti dei broker Idb e Dpi e delle banche che hanno “tramitato” gli ordini.

24/05/2018 12:14
A spasso ubriaco contromano in superstrada: nei guai 34enne di Varese

A spasso ubriaco contromano in superstrada: nei guai 34enne di Varese

Ubriaco guidava contromano lungo la superstrada Ascoli-Mare. È successo la notte scorsa: una pattuglia della polizia stradale è intervenuta alle 3:40 all'altezza di Monsampolo del Tronto, dove era stata segnalata una vettura che procedeva in direzione opposta al senso di marcia. Gli agenti hanno tentato di attrarre l'attenzione del conducente contromano azionando clacson, sirene e lampeggianti ma tutti i tentativi sono risultati inutili. Sono riusciti a bloccarlo solo dopo aver deciso di anticipare la vettura, uscendo allo svincolo di Castel di Lama e reimmettendosi sul Raccordo, in posizione di sicurezza, anch'essi dalla corsia monti-mare. Il conducente fermato, un 34enne originario di Varese, è risultato positivo alla prova dell'etilometro con una concentrazione di alcool nel sangue pari a 1,42. Sottoposto a fermo amministrativo il veicolo. Contestata, oltre alla guida in stato di ebbrezza, anche la sanzione per aver percorso la Superstrada contromano che prevede la revoca della patente di guida. (Ansa) (foto di repertorio)

24/05/2018 11:46
L'arte del marchigiano Paolo Gubinelli in mostra a Roma

L'arte del marchigiano Paolo Gubinelli in mostra a Roma

A Bibliothè Contemporary Art gallery di Roma, decimo appuntamento della seconda rassegna di Unum con l'opera unica del marchigiano Paolo Gubinelli, Hoc Signo. La mostra sarà inaugurata mercoledì 30 maggio alle 19 e rimarrà aperta fino al 19 giugno, dal lunedì al sabato dalle 11 alle 23. Paolo Gubinelli è originario di Matelica. 

23/05/2018 21:52
Sportello Confindustria: offerte di lavoro del 23 maggio

Sportello Confindustria: offerte di lavoro del 23 maggio

INSERZIONE cod. Conf 125   Confindustria Macerata ricerca per azienda settore calzature un INGEGNERE GESTIONALE neolaureato (cod. annuncio Conf 125). Sede di lavoro: provincia di Macerata.   Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio   Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. _______________________________________________________________________________________________   INSERZIONE cod. Conf 126   Confindustria Macerata ricerca per azienda settore lapidei un ADDETTO/A RIFINITURA a banco (cod. annuncio Conf 126).  E' richiesta esperienza nella mansione. Sede di lavoro: provincia di Macerata.   Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio   Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03. _______________________________________________________________________________________________   INSERZIONE cod. Conf 114   Confindustria Macerata ricerca per azienda settore calzature un ASSISTENTE AL RESPONSABILE UFFICIO ACQUISTI (cod. annuncio Conf 114). La risorsa si occuperà di gestione ordini e logistica. Si richiede buona conoscenza della lingua inglese, del pacchetto office, disponibilità a trasferte. Sede di lavoro: provincia di Macerata.    Inviare il CV, con espressa autorizzazione al trattamento dei dati personali in conformità’ alle disposizioni del D.Lgs 196/2003, via e-mail a: srp@confindustriamacerata.it, specificando il codice dell’ annuncio   Il presente annuncio é rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03.   _______________________________________________________________________________________________  

23/05/2018 18:57
Sisma: la Cisl Marche si mobilita per la busta paga pesante

Sisma: la Cisl Marche si mobilita per la busta paga pesante

Da domani nelle piazze e nei luoghi di lavoro del cratere per raccogliere firme a sostegno di un appello ai Presidenti di Camera, Senato e Consiglio dei MinistriLa Cisl Marche non si arrende. Ci sono ancora pochi giorni a disposizione per risolvere positivamente la questione della restituzione della busta paga pesante. Da domani tutti i sindacalisti della Cisl si organizzeranno per raccogliere quante più firme possibile a sostegno di un appello che la Cisl rivolgerà  ai Presidenti di Camera, Senato e Consiglio dei Ministri,  affinché Parlamento e Governo intervengano  il prima possibile per modificare l’attuale disciplina delle modalità di restituzione dell’Irpef sospesa a seguito del sisma Centro Italia.La raccolta avverrà nelle SAE, nelle piazze e nei luoghi di lavoro. Sara possibile sottoscrivere l’appello in tutte le sedi Cisl del cratere.  Le firme raccolte saranno consegnate martedì 29 maggio ai prefetti di Ascoli Piceno e Macerata.Il prossimo 31 maggio, a normativa vigente, i lavoratori e i pensionati delle zone colpite dal sisma Centro Italia 2016 saranno soggetti alla ripresa dei versamenti dell’IRPEF sospesa con modalità di rateizzazione che consentono al massimo 24 rate mensili di pari importo."I contribuenti delle zone terremotate si troveranno di conseguenza a dover far fronte al pagamento dell’Irpef ordinaria, ripreso a decorrere da gennaio 2018, maggiorato della rata di restituzione delle imposte sospese. – spiegano i responsabili Cisl di Macerata, Tolentino-Camerino, Fermo e Ascoli Piceno - Per un lavoratore o un pensionato questo significherà pagare ogni mese circa il 50% in più di imposte sul reddito. A ciò si somma il versamento dei contributi previdenziali sospesi a seguito del sisma, con scadenza sempre al 31 maggio, e nella stessa data terminerà anche la sospensione dei termini di pagamento per le utenze di energia elettrica, gas e servizio idrico.- sottolineano Spinaci, Gravina, Cifani e Ferretti - Una situazione profondamente insostenibile e iniqua per popolazioni che a tutt’oggi vivono condizioni di profondo disagio a seguito del sisma, con buste paga e pensioni che rischiano di risultare insufficienti a far fronte alla ripresa in contemporanea di tutte le riscossioni".Rispetto ai precedenti provvedimenti di sospensione dell’Irpef e di riavvio della riscossione adottati a seguito di altri eventi sismici, la Cisl Marche evidenzia come si stia profilando anche una disparità di trattamento irragionevole e ingiustificata e ricorda che per il terremoto Marche-Umbria del 1997 i 21 mesi di imposte sospese sono stati pagati per il 40% dopo 10 anni e in 120 rate mensili; trattamento similare per la restituzione dei 69 mesi di sospensione previsti per il sisma Molise-Puglia del 2002; per l’Aquila 2009 la restituzione è iniziata dopo 12 mesi ma è sempre stata limitata al 40% e dilazionata in 120 rate."Chiediamo alle istituzioni nazionali un’assunzione di responsabilità. I lavoratori e pensionati terremotati, che continuano a vivere una situazione di angoscia e precarietà, hanno bisogno di risposte immediate - rilancia con forza Marco Ferracuti, Segretario regionale Cisl Marche. Risposte che diano seguito alle volontà espresse di recente da tutti i gruppi parlamentari rispetto alle misure urgenti per le zone colpite dal sisma".Per la Cisl è necessario e non più rinviabile, pertanto,  prevedere una proroga dell’avvio della restituzione al 1 gennaio 2019 e l’estensione della rateizzazione almeno a 60 mesi e sottolinea, inoltre, come in alcuni comparti della Pubblica Amministrazione la restituzione è già stata avviata, per iniziativa della Ragioneria dello Stato, mediante l’applicazione della prima trattenuta rateale sugli stipendi della mensilità di maggio. "Riteniamo essenziale, per non generare arbitrarie disparità, garantire in via legislativa una specifica tutela dei lavoratori di tali comparti che permetta loro di accedere in via automatica al trattamento di maggior favore che chiediamo per tutti i lavoratori e pensionati" - conclude Marco Ferracuti.

23/05/2018 17:24
Case inagibili e zone rosse: gli sciacalli ancora in azione

Case inagibili e zone rosse: gli sciacalli ancora in azione

Le abitazioni rese inagibili dal sisma e spesso giocoforza lasciate incustodite nelle zone rosse delle cittadine del cratere fanno ancora gola, a distanza di quasi due anni, ai così detti “sciacalli”. Recentemente una palazzina di Via Venanzi, a Camerino, è stata presa di mira dai malintenzionati che, tuttavia, non sono riusciti a portare via nulla, visto che gli appartamenti erano già stati tutti sgomberati dai proprietari. Ad accorgersi è stato uno di loro, che ha trovato il portone forzato e le stanze della sua abitazione messe a soqquadro. E’ andata peggio, invece, ad Arquata del Tronto. I carabinieri del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, infatti, hanno eseguito diversi decreti di perquisizione delegati dalla Procura della Repubblica al culmine di un'intensa attività investigativa ad Arquata del Tronto. In particolare, i militari, quotidianamente impegnati nel controllo della zona rossa, più esposta e vulnerabile agli atti di sciacallaggio, dopo alcune settimane di investigazioni per i numerosi furti nelle abitazioni inagibili denunciati alla stazione locale dell'Arma dai cittadini colpiti dal terremoto, sono arrivati a scoprire una banda di quattro persone. Nella loro abitazione sono stati rinvenuti - e già riconosciuti dalle vittime - alcuni quadri, mobilio, utensili da lavoro, argenteria e altri oggetti di valore economico e affettivo. Il bottino, ammontante ad alcune migliaia di euro, sarà presto restituito ai legittimi proprietari. I quattro (tre italiani e un macedone), già noti alle forze di polizia, sono stati denunciati per furto aggravato in concorso.

23/05/2018 15:36
Affidata al criminologo Massimo Picozzi la perizia psichiatrica su Luca Traini

Affidata al criminologo Massimo Picozzi la perizia psichiatrica su Luca Traini

Udienza brevissima in Corte d'Assise a Macerata per il processo a Luca Traini, autore del raid xenofobo a colpi di pistola contro migranti di colore.    Appena il tempo per assegnare l'incarico al prof. Massimo Picozzi della perizia psichiatrica sull'imputato e per il giuramento del professionista. Pochi i quesiti formulati dalla Corte: verificare le capacità di intendere di volere di Traini al momento dei fatti, la capacità di partecipare al processo e la sua attuale pericolosità sociale. La perizia avrà inizio tra 15 giorni e Picozzi la consegnerà entro il 23 agosto. Potranno assistere il consulente della difesa Giovanni Battista Camerini (secondo cui Traini sarebbe parzialmente incapace di volere a causa di un disturbo bipolare), quello della Procura di Macerata Marco Marchetti, esperto in hate crime, e gli altri periti che le parti civili si sono riservate di nominare. La prossima udienza il 12 settembre. Nuova richiesta di sequestro dei beni di Traini da parte del legale della ragazza ferita. (Ansa)

23/05/2018 15:30
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