Le porte di cinema, teatri e live-club tornano ad aprirsi per accogliere il pubblico con nuove condizioni. Distanziamento tra i posti preassegnati. Capienza non superiore al 50% di quella massima autorizzata. Numero massimo di spettatori non superiore a 1.000 per gli spettacoli all'aperto e 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi.
Le linee guida sono definite ma le prossime settimane paiono ancora incerte. I nostri riflettori cercano le figure professionali del territorio, chi vive e lavora per lo spettacolo. Obiettivo: tracciare un primo contorno di luci e ombre.
Il Politeama di Tolentino, realtà dinamica e intraprendente, nella voce del direttore Massimo Zenobi, esprime relativo ottimismo: "Non parliamo di falsa partenza ma di segnale di ripartenza. Siamo chiaramente felici di queste riaperture perché possono rappresentare un primo passo nella ripresa delle attività ma credo che non saranno molti i teatri in grado di ripartire subito perché normalmente i teatri al coperto a maggio chiudono per la stagione estiva e anche perchè il teatro ha bisogno di un minimo di programmazione. Non possiamo aprire e aspettare che arrivi il pubblico. C’è bisogno di individuare gli spettacoli disponibili, di programmarli, di comunicarli adeguatamente e poi lo spettatore deve avere il tempo per conoscere un determinato evento e pre-acquistare il biglietto".
“Credo che una vera ripartenza nel settore teatrale, se le condizioni continueranno a migliorare dal punto di vista dei contagi, sarà non prima di ottobre 2021 con direttive che speriamo meno restrittive – ipotizza Zenobi - per alcuni teatri 500 spettatori non sono sufficienti a programmare spettacoli adatti (ad esempio parlo di teatri con 1500 posti) e non sarebbe nemmeno gestibile. Per il Politeama la limitazione del 50% è ancora un po' strettina perché abbiamo una capienza di 170 persone ma con file molto larghe e poltrone grandi. In caso di congiunti, che possono stare vicini, potremo utilizzare più del 50% della sala mantenendo il distanziamento necessario”.
“Non parliamo di una svolta, ma almeno i teatri possono tornare a programmare per quando ci saranno condizioni ancora migliori – e sul mese di maggio Zenobi dichiara - Il Politeama sta pensando, se non cambiano le condizioni, di programmare anche a maggio (soprattutto spettacoli che erano stati sospesi nella pandemia da riproporre) ma noi siamo fortunati. Abbiamo spazi grandi e possiamo accogliere in sicurezza il pubblico e soprattutto abbiamo un sistema di ricambio dell’aria nuovissimo. Il tutto unito all’uso della mascherina, alla sanificazione delle mani, alla mascherina e alla misurazione della temperatura fa sì che stare a teatro risulti davvero sicuro”.
Il coprifuoco alle 22 è un grande problema: “I rappresentanti di categoria stanno lavorando per chiedere al governo che il biglietto cinematografico possa servire da lasciapassare per il rientro a casa dopo le 22 ma non è ancora stato approvato. Al momento dovremmo fare gli spettacoli alle 19.30 ed è davvero difficile da immaginare”.
Angelo Cioci, del Teatro Don Bosco di Macerata, racconta come il nuovo provvedimento incide sulla sua realtà: “E’ una riapertura fittizia. Siamo un teatro privato convenzionato con il Comune quindi non ripartiamo con una nostra programmazione. Noi abbiamo attivato tutti i protocolli e aspettiamo di vedere se qualcuno ha necessità del teatro. Organizzare qualcosa è difficile per l’instabilità che ha contraddistinto gli ultimi periodi. Da venerdì, quindi dall’ufficialità del passaggio in zona gialla, avremmo dovuto organizzare qualcosa per ieri: impossibile tra permessi, gestione e comunicazione. Se programmi qualcosa di più ampio respiro a metà maggio, per esempio, non sei sicuro di poter poi fare lo spettacolo”.
“Aprire il teatro comporta parecchi costi vivi, devi gestire i protocolli, avere un presidio antincendio, organizzare il personale, attivare le utenze, rendere l’ambiente salubre e pulito. Non è di certo qualcosa che si improvvisa. Economicamente è difficile – evidenzia Cioci - per questo come programmazione ci orienteremo a ottobre, non ha senso fare qualcosa al chiuso perché maggio era il periodo dei saggi ma ovviamente non ci saranno”.
Ben altra prospettiva quella dei multisala. Marcello Perugini, responsabile del Multiplex 2000 di Piediripa, commenta rammaricato le disposizioni in vigore da oggi: “Rimarremo chiusi per il 26. Apriremo forse a giugno. Ora non ci sono le condizioni con il coprifuoco alle 22, aspettiamo decidano di spostarlo per permettere uno spettacolo serale. Per il momento no a spettacoli pomeridiani. Confido che per giugno riusciremo ad aprire per non richiudere più. Sempre attenti a che si mantengano mascherina, distanziamento, sistemi di filtraggio e areazione”.
Prosegue Perugini:” Vorremmo fare almeno uno spettacolo serale altrimenti diventa complicato. Le proiezioni pomeridiane nei giorni feriali hanno una bassa affluenza e non possiamo contare su questo”.
I grandi costi di gestione dell’industria dell’intrattenimento non permettono aperture lampo. Nell’ordine della gradualità le rappresentanze territoriali spingono per tornare a far emozionare le persone, ma fanno notare che il nodo coprifuoco può fare la differenza tra un inizio di stenti e una vera possibilità. Se saranno applausi o fischi, non è ancora possibile dirlo.
“In sei mesi sono quasi raddoppiate le Unità speciali di continuità assistenziale e sono state assunte oltre 600 figure professionali specifiche per potenziare i servizi. Sono stati quindi colmati i ritardi della precedente amministrazione nell’applicazione del decreto legge del 18 maggio 2020, n.34 che prevedeva, tra l’altro, misure urgenti in tema di salute”.
È quanto ha sottolineato oggi l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini rispondendo ad alcune interrogazioni in consiglio regionale. I quesiti in aula sono stati infatti occasione per fare un bilancio delle attività delle Usca, le squadre formate da medici e infermieri che in questo periodo di emergenza vengono attivate dai medici di famiglia per eseguire interventi al domicilio dei pazienti affetti da Covid.
”Sul territorio regionale, dai 19 equipaggi delle Usca del mese di ottobre siamo passati agli attuali 34. Abbiamo quasi raddoppiato gli organici, superando gli standard previsti per le Marche - ha spiegato Saltamartini dati alla mano. Dall’analisi del flusso SIAD (servizio informativo assistenza domiciliare - anno 2020) emerge inoltre che sono state attivate 16.481 prese in carico di cittadini. La variazione percentuale rispetto all’anno precedente è risultata pari al 103%. Complessivamente invece sono stati registrati 20.122 casi trattati: di questi 13.857 sono riferiti a soggetti con età uguale o superiore a 65 anni (3,63% della popolazione over 65)”.
Incrementata notevolmente anche la pianta organica degli infermieri, che sopporta un deficit piuttosto marcato .
Da novembre con la delibera di giunta 1423 sono stati assunti :
1) 430 infermieri a tempo determinato.
2) altri 39 infermieri da fonti varie (di cui 29 da cooperative, 5 dalla protezione civile e 5 da Commissario straordinario per le vaccinazioni, per un totale di 469).
3) 10 assistenti sociali (a tempo determinato e indeterminato);
4) 28 asssistenti sanitari;
5) 20 tecnici della prevenzione;
6) 12 tecnici di radiologia;
7) 23 tecnici di laboratorio;
8) 36 medici;
9) 11 operatrici sanitarie
L’assessore Saltamartini ha concluso sottolineando "che la Regione avrebbe bisogno di assumere tutti i 3.000 infermieri del concorso bandito nei mesi precedenti, ma i tetti di spesa del personale lo hanno impedito. Tuttavia – ha proseguito - continuiamo ad interloquire con il Governo per la modifica di queste disposizioni limitative".
Bentornati cari lettori a questo primo giorno di riapertura. I dati della scorsa settimana sono stati generalmente positivi e quasi tutte le regioni sono tornate in zona gialla, incluse le Marche che erano rimaste in bilico fino all'ultimo giorno.Nella nostra regione si sono abbassati i sintomatici giusto in tempo per poter tornare 'gialli'.
A livello nazionale i contagi scendono di un 10% circa ed i dati ospedalieri sono in generale miglioramento.
Il miglioramento generale trapela anche dalla tabella delle regioni dove solo alcune territori del sud rimangono in ‘arancione’ assieme alla Valle d’aAosta.Veniamo al punto più interessante: questa settimana con il gestore della pagina facebook ‘L’Argano Porto Recanati’ abbiamo in maniera certosina raccolto i dati dei decessi marchigiani dal primo gennaio, suddividendoli per fasce d'età per renderci conto dell’effetto che stanno avendo i vaccini.
Si nota come, seppur i decessi siano rimasti abbastanza stabili, come sia nelle scorse settimane scesa costantemente la componente delle vittime tra gli over 80, contando che le vaccinazioni per gli stesso hanno avuto inizio il 20 Febbraio.
Il risultato è evidente:siamo passati dal fatto che il 75% dei decessi riguardanti persone ultra ottantenni ad un 50%,quindi la mortalità del virus in questa fascia è scesa del 25% e certamente continuerà a scendere via via che si concludono le seconde dosi dello Pfizer/Moderna. Probabilmente per fine maggio avremo ridotto la letalità negli over 80 di circa il 90% e a metà mese maggio inizieremo a vedere anche un calo nella percentuale della fascia 70-79.
Considerazione finale sui sintomatici: esaminando i dati di varie regioni abbiamo Marche circa 20% , Campania 30% Emilia Romagna circa il 50% , sono valori completamente sballati fra una regione e l'altra. Significa una totale arbitrarietà nel computo dei sintomatici da parte delle regioni e ciò è gravissimo poiché il famoso Rt che decide se si apre o si chiude è deciso proprio in base al numero di sintomatici rilevate.
I Vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina alla foce del fiume Misa, nella zona portuale di Senigallia, per recuperare un capriolo finito in acqua.
Ad effettuare il salvataggio dell'animale sono stati i Sommozzatori che, con il supporto dei pompieri, lo hanno recuperato e, viste le buone condizioni di salute, lo hanno liberato in una zona di campagna.
Presenti sul posto anche la Capitaneria di porto e i Carabinieri Forestali.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 3924 tamponi: 2089 nel percorso nuove diagnosi (di cui 637 nello screening con percorso Antigenico) e 1835 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 10,7%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 223: 69 in provincia di Macerata, 21 in provincia di Ancona, 65 in provincia di Pesaro-Urbino, 12 in provincia di Fermo, 42 in provincia di Ascoli Piceno e 14 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (48 casi rilevati), contatti in ambito domestico (52 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (73 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (2 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (12 casi rilevati).
Per altri 35 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 637 test e sono stati riscontrati 42 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 7%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 10,7% oggi, rispetto al 16,8% di ieri.
In diminuzione di 23 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 523, di cui 66 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 46 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 130 pazienti: 52 all'ospedale di Macerata, 49 al Covid Hospital e 29 a Camerino. Altre 6 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata.
Continua senza sosta il grande boom internazionale degli ETF, che hanno messo a segno una crescita esponenziale nel 2020 e anche in questi primi mesi del 2021. Gli investimenti in ETF presentano un’importante serie di vantaggi: flessibilità, sicurezza, bassi costi, efficienza. Consentono agli investitori di acquistare una varietà di attività contemporaneamente, perché le azioni vengono acquistate e vendute sul mercato azionario aperto, il che consente una maggiore agilità perché i singoli azionisti possono monitorare e rispondere al mercato quasi in tempo reale.
Ma quali sono i migliori ETF su cui poter puntare nel 2021?Le società specializzate nella costruzione di portafogli di ETF hanno fornito alcune idee di investimento realizzabili indicando alcune tipologie di ETF su cui puntare per cavalcare i vari trend: metalli industriali, healthcare, settori ciclici, clean energy, questi alcuni dei settori di spicco.La performance complessiva di queste 10 eccellenze, dall'inizio del 2020 ad oggi, è stata impressionante: +172,04% di media, con punte anche di +233,94% ed un minimo di +138,40%. Tra i nomi, Spdr S&P Kensho Clean Power ETF, Invesco Global Clean Energy ETF, Ark Innovation ETF, Ark Next Generations Internet ETF, Harvest BlockChain Technologies ETF, First Trust Nasdaq Clean Edge Green Energy Index Fund ETF, Ark Genomic Revolution ETF, Betashares S&P/ASX Australian Technologies ETF, Invesco Wilderhill Clean Energy ETF, Invesco Solar ETF.
Con più di 6.000 ETF ora disponibili in tutto il mondo, gli investitori hanno l'imbarazzo della scelta. A parte i principali indici azionari a grande capitalizzazione, ci sono ETF per qualsiasi classe di attività, strategia o settore, che forniscono un'esposizione ai mercati sviluppati o ai mercati emergenti, un'esposizione ai mercati obbligazionari aggregati locali o un'esposizione al credito corto, e tutti accessibili con un investimento iniziale basso come il prezzo di una singola azione.
Una folla sempre crescente di investitori sta riconoscendo i vantaggi unici degli ETF come veicoli di investimento. Sono attività economiche, diversificate, di facile accesso, trasparenti e liquide che combinano le caratteristiche di un fondo e di un'azione. Da qui, il loro ineguagliabile successo globale.
Contagio superiore a 250 positivi settimanali su 100 mila abitanti: Cerreto d’Esi, Montelabbate e Vallefoglia in zona “arancione rafforzata”. Il presidente regionale Francesco Acquaroli ha appena firmato una nuova ordinanza che comporta restrizioni per i comuni interessati.
“Le rilevazioni epidemiologiche costantemente effettuate sul territorio regionale evidenziano situazioni locali che richiedono un’attenzione particolare e l’adozione di interventi precoci per tenere sotto controllo l’evoluzione pandemica” – spiega la Regione in una nota - .
“Come di consueto nella giornata di oggi, lunedì, la Regione e il Servizio Sanità hanno valutato l’andamento settimanale del contagio sul territorio regionale. Sono tre i Comuni dove persiste una incidenza superiore a 250 positivi settimanali su 100 mila abitanti, Cerreto d’Esi, Montelabbate e Vallefoglia per i quali il presidente Acquaroli ha firmato oggi un’ordinanza con lo scopo di mitigare e rallentare il contagio sui rispettivi territori comunali. Da mercoledì 28 aprile a martedì 4 maggio compresi, questi tre comuni saranno in una fascia cosiddetta “arancione rafforzato”. Varranno dunque tutte le misure in essere per le zone arancioni, come da decreto legge nazionale, e inoltre all’interno del territorio comunale saranno consentiti gli spostamenti ai soli casi di salute, studio, lavoro e comprovate necessità come previsto nelle zone rosse.Il provvedimento che riguarda i tre Comuni viene adottato seguendo il principio di precauzione e gradualità per favorire il controllo della curva epidemiologica, con le Marche entrate in zona gialla.La Regione intende continuare ad analizzare il tasso di incidenza dei contagi sul territorio regionale e valutare la necessità di misure precauzionali, laddove i dati epidemiologici a carattere locale e comunale, fotografassero una situazione a cui prestare una attenzione ancora maggiore.
Si applicano quindi le misure di cui agli articoli 36 e 37 (misure zona arancione integrale) e le limitazioni agli spostamenti dei cittadini (le stesse previste per la cosiddetta “zona rossa”, articolo 40 del decreto legge 2 marzo 2021):sarà quindi consentito uscire di casa soltanto per ragioni di salute, di lavoro, di studio o comprovata necessità,mentre per quanto riguarda attività economiche e scuole resta in vigore quanto già previsto dalla zona arancione. Occorre sempre far uso dell’autocertificazione riguardo alle cause giustificative dello spostamento”.
"Sono stato da poco contattato dal capo di gabinetto della giunta Acquaroli, la Regione Marche sta emettendo una nuova ordinanza con cui dispone la limitazione degli spostamenti in alcuni comuni marchigiani tra cui Cerreto d’Esi - a renderlo noto è stato il primo cittadino David Grillini - Questa nuova ordinanza ha validità da mercoledì 28 aprile a martedì 4 maggio compreso"
"A seguito della valutazione dei dati di tutti i Comuni effettuata dalla Regione, Cerreto d’Esi risulta avere nuovamente un’incidenza di 310 avendo avuto nella settimana trascorsa 11 nuovi casi di positività, numeri al di fuori dei criteri decisi dalla Regione Marche per la permanenza in zona gialla - ha spiegato - Questa nuova disposizione regionale ricalca perfettamente l’ordinanza in vigore fino al 25 aprile (leggi l'articolo) compreso, che disponeva la limitazione degli spostamenti all’interno del Comune, da e per Cerreto d’Esi".
"Sapete come pochi nuovi positivi, in un comune come il nostro possano spostare l’ago della bilancia dal giallo all’arancione rinforzato, quindi se vogliamo tornare gialli dobbiamo assolutamente rispettare ogni regola, limitare il contagio che , seppur sotto controllo, sta ancora diffondendosi - ha continuato il Sindaco di Cerreto d'Esi - Da parte dell’amministrazione vi assicuro che i controlli a cui tanto si fa riferimento, vengono costantemente effettuati, tuttavia, come peraltro vi ho sempre detto, è il senso di responsabilità di ognuno di noi che fa la differenza. Chi non rispetta le regole non sta fregando il sindaco o le forze dell’ordine, sta fregando prima di tutto se stesso e la sua comunità, se vogliamo una città più libera dal 5 maggio, è necessario fare un altro sacrificio, altre soluzioni non esistono".
Le procedure di McDonald’s Italia dedicate alla prevenzione dal Covid-19 nei ristoranti, implementate al fine di tutelare la salute e la sicurezza di dipendenti e clienti, sono state validate dalla Direzione dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" - IRCCS, che le ha giudicate coerenti con le indicazioni delle autorità sanitarie nazionali e le attuali conoscenze scientifiche.
Si tratta di un unicum nel settore: McDonald’s è infatti la prima catena di ristorazione con questa validazione.
Sviluppate nella loro prima stesura un anno fa, e costantemente aggiornate secondo le normative, tali procedure sono state messe in atto allo scopo di assicurare ai 25.000 dipendenti di McDonald’s in tutta Italia la massima tutela e la massima sicurezza in termini di accesso ai luoghi di lavoro, disponibilità e utilizzo di strumenti di misurazione e dispositivi di protezione individuale.
Per tutelare i consumatori sono anche state riorganizzate le modalità di servizio in tutti i canali (sala, Take Away, McDelivery e McDrive), mentre l’accesso e la permanenza nei ristoranti sono stati modificati in termini di capienza e rispetto delle distanze.
(Foto di Archivio)
Furto con spaccata nella notte al negozio 'Prada' situato all'interno dell'ara commerciale 'Il Castagno' a Sant'Elpidio a Mare in contrada Brancadoro.
Intorno alle 3 del mattino, alcuni malviventi, dopo aver divelto, con l'ausilio di un trattore, il cancello del brand village, si sono introdotti al suo interno dirigendosi verso il negozio della nota marca di abbigliamento alla guida di un'auto che hanno poi usato come ariete per sfondare la vetrina.
In pochi istanti, i ladri hanno fatto razzia di 70 borse griffate, per un valore complessivo di decine di migliaia euro.
Su quanto accaduto, indagano i Carabinieri della stazione di Fermo che stanno vagliando le immagini del sistema di videosorveglianza.
Quaranta giovani sono stati sorpresi dai carabinieri all’alba di ieri (25 aprile) durante un rave party sulle colline delle Cesane, a Urbino. I ragazzi provenivano da varie parti d'Italia, e c'erano pure dei minorenni.
Alle 3 di notte, hanno iniziato a diffondere luci e musica a più non posso, dando inizio al party. I carabinieri, che hanno diffuso la notizia in serata, sono stati chiamati all'alba e sono piombati nella "festa" con tutti i partecipanti ancora sul posto. Chiamati i rinforzi, i militari hanno identificato tutti i presenti: saranno denunciati per invasione in concorso di terreni ed edifici, oltre a ricevere una multa per la violazione delle norme anti Covid e per lo spostamento tra regioni. I proprietari del terreno non ne sapevano nulla, hanno fatto sapere i carabinieri in serata.. Luci e musica erano stati prodotti da generatori di corrente portati dagli organizzatori.
(Fonte Ansa)
Le cartucce per stampanti sono dei consumabili estremamente diffusi: praticamente tutti, ormai, abbiamo una stampante in casa, stesso dicasi per aziende, uffici, studi professionali, in cui fare delle stampe è un’azione pressoché quotidiana.
Procurarsi questi prodotti non è affatto complicato: è sufficiente visitare un sito Internet specializzato in vendita cartucce stampanti come LaMiaStampante, ordinare con un click e ricevere quanto acquistato, ma quando le cartucce sono ormai esaurite, come devono essere smaltite?
Le cartucce per stampanti esauste sono dei rifiuti speciali
Rispondere a questo quesito è molto interessante dal punto di vista ecologico, non esitiamo, dunque, e scopriamo come vanno smaltite le cartucce esauste.
Bisogna premettere anzitutto che le cartucce per stampanti esauste non possono essere conferite nella differenziata: esse, infatti, rientrano nella categoria dei rifiuti speciali, ovvero rifiuti che, per via della loro particolare natura, vanno smaltiti in modalità specifiche per evitare che possano avere effetti negativi nei confronti dell’ambiente.
A questo punto è utile fare una distinzione, ovvero quella tra rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi: nella grande maggioranza dei casi le cartucce per stampanti rientrano in quest’ultima categoria, tuttavia può accadere che alcune tipologie, come ad esempio cartucce destinate a un uso industriale, siano dei rifiuti speciali pericolosi.
Riconoscere l’una e l’altra tipologia è molto semplice, ed è sufficiente visionare il codice CER: il codice 08 03 18 riguarda i rifiuti non pericolosi, mentre il codice 08 03 17 quelli pericolosi.
Chiarito quest’interessante aspetto, come possono essere smaltite le cartucce per stampante a Macerata per quel che riguarda l’una e l’altra categoria?
Lo smaltimento delle cartucce rientranti nella categoria dei rifiuti speciali pericolosi
Se quelle che devono essere smaltite sono cartucce rientrante nella categoria dei rifiuti speciali pericolosi si deve eseguire un’iscrizione a SISTRI (sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) e deve essere adibito un deposito specifico, relativamente al quale tutte le movimentazioni dovranno essere annotate nell’apposito registro, tecnicamente denominato “registro di carico e scarico”.
In tali casi, inoltre, devono essere prodotti due specifici documenti: il MUD, Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, e il FIR, Formulario Identificativo del Rifiuto; quest’ultimo dev’essere opportunamente compilato dal soggetto trasportatore, mentre il MUD va presentato tutti gli anni alla Camera di Commercio di riferimento.
Come detto in precedenza, le cartucce per stampanti che si utilizzano in casa o in ufficio appartengono di norma alla categoria dei rifiuti speciali non pericolosi, di conseguenza le relative modalità di smaltimento interessano un bacino di utenti decisamente più ampio.
Come smaltire le cartucce per stampante comuni, ovvero rifiuti speciali non pericolosi
Le cartucce esauste di tale categoria devono essere smaltite nelle cosiddette isole ecologiche, e in provincia di Macerata ne sono disponibili due, ovvero l’Aera Ecologica Fontescordella e il Centro di Raccolta di Piediripa; per avere informazioni dettagliate sugli orari di apertura e su quant’altro riguardi queste due strutture, si rimanda a questo link del sito Internet ufficiale del Comune di Macerata.
Dal momento che, ovviamente, recarsi presso questi centri ogniqualvolta si esaurisce una cartuccia è decisamente scomodo, può essere un ottimo accorgimento quello di raccogliere le cartucce esauste in un apposito contenitore, trasportando poi tali materiali presso l’isola ecologica più vicina solo quando se n’è accumulata una quantità rilevante.
Alcune aziende, peraltro, prevedono nei loro uffici appositi contenitori in cartone di grandi dimensioni, in cui possono essere conferite le cartucce esauste; imprese specializzate provvedono periodicamente alla presa in carico di tali rifiuti, portandoli nelle isole ecologiche per uno smaltimento a norma di legge.
Lo scorso venerdì si è concluso l’ultimo ciclo di incontri tecnici per definire la fase attuativa per gli interventi di ricostruzione nei nuclei frazionali e nel centro storico di Caldarola.
Nel rispetto della normativa sulla prevenzione della diffusione del Covid 19, gli appuntamenti si sono tenuti in videoconferenza, con il supporto dell’Università politecnica delle Marche, diretta dall’Architetto Giovanni Marinelli.
"Questi ultimi confronti hanno permesso di tracciare in modo approfondito il livello di danno presente negli immobili compresi nell’area perimetrata, nonché di coordinare gli interventi proposti dai tecnici designati dai proprietari - spiega l'Amministrazione Comunale - L’importante screening preliminare svolto, consentirà entro il prossimo mese di Giugno di poter definire i piani attuativi, la cui redazione era stata già affidata per il capoluogo allo studio Foa di Milano e per le frazioni allo studio R4 di Bari".
"I progetti di piano saranno concertati con gli Enti competenti (Sovrintendenza, Provincia, U.S.R. e Struttura commissariale), nuovamente presentati ai tecnici in via preliminare per poi addivenire alla fase di attuazione entro il mese di Luglio 2021 - specifica la nota - Il grande vantaggio che l’importante lavoro fin qui svolto col costante confronto con i tecnici localmente interessati, sarà quello di poter presentare un piano redatto secondo le specifiche esigenze del territorio, così che in fase di approvazione dei progetti,si potrà procedere in modo molto spedito, dovendo solo verificare la loro corrispondenza rispetto alle previsioni dei piani attuativi, già previamente concertate".
"Prosegue la vaccinazione dei marchigiani, operazione che vede le Marche ancora in testa alle performances regionali".
A renderlo noto è stato l'assessore alla sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini: "Domani mattina alle ore 9 è stato convocato il tavolo della cabina di regia tecnica composto da tutti i direttori delle Aziende, dal dirigente del servizio sanità e dai dirigenti della Protezione civile e della ragioneria - ha annunciato - Si esamineranno tutte le questioni insorte nella settimana precedente e si analizza il piano delle prossime forniture che prevede in arrivo per domani 3.300 dosi di AstraZeneca e 5800 di Moderna. Per mercoledì atteso l'arrivo di 53.820 Pfizer".
"Nei prossimi giorni sarà presumibilmente aperto lo slot dei 60-65". Ha concluso Saltamartini.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che purtroppo nelle ultime 24 ore si sono verificati 6 decessi.
Sono tre i decessi registrati nei presidi ospedalieri dell'Anconetano: una 85enne e una 69enne, entrambe orginarie del Capoluogo di Regione sono spirate a 'Torrette' mentre una 75enne di Osimo ha trovato la morte al nosocomio di Jesi.
All'ospedale di Pesaro hanno perso la vita una 83enne di Mondolfo e un 89enne di Cagli e infine in provincia di Fermo, presso la Residenza Valdaso, si è spenta una 92enne di Porto Sant'Elpidio.
Dall'inizio della pandemia, nelle Marche hanno perso la vita a causa del Covid-19 2915 persone. Pesaro-Urbino è la provincia che paga il prezzo più alto in termini di vite spezzate (960), mentre sono 486 quelle totali nella provincia di Macerata.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4274 tamponi: 2323 nel percorso nuove diagnosi (di cui 624 nello screening con percorso Antigenico) e 1951 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 12,9%).I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 299 (48 in provincia di Macerata, 88 in provincia di Ancona, 59 in provincia di Pesaro-Urbino, 46 in provincia di Fermo, 49 in provincia di Ascoli Piceno e 9 fuori regione).Questi casi comprendono soggetti sintomatici (49 casi rilevati), contatti in setting domestico (93 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (81 casi rilevati), contatti in setting lavorativo (11 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (3 casi rilevati), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (7 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato). Per altri 54 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche. Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 624 test e sono stati riscontrati 37 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
In diminuzione di 5 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 545, di cui 68 in terapia intensiva (-2 rispetto a ieri). Sono, invece, 30 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 130 pazienti: 50 all'ospedale di Macerata, 50 al Covid Hospital e 30 a Camerino. Altre 9 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra una certa stabilità rispetto alla giornata precedente: incidenza al 12,9% oggi, rispetto al 12,5% di ieri.
Stiamo vivendo in un momento che anche per le persone più resistenti e forti può essere comunque stressante. Per fortuna ci sono alcune erbe officinali che possono aiutarci e dare una mano al nostro organismo in maniera completamente naturale. Di fatto, ci sono i rimedi utili per sconfiggere lo stress, utilizzando esclusivamente erbe e piante. Le due categorie di erbe e piante utili contro lo stress
Alcune piante possono aiutare reamente tutte le persone che hanno bisogno di mantenere lucida la concentrazione sul lavoro o che hanno scarsa vitalità. Esistono due categorie di piante ed erbe utili contro lo stress: le erbe adattogene e quelle rilassanti, che hanno diverse particolarità, come vedremo di seguito. E bisogna anche sapere che queste erbe e pure molti altri prodotti di erboristeria inerenti al problema dello stress si possono trovare comodamente nei negozi online, da ricevere direttamente a casa propria.Le erbe adattogene
L’uso delle piante adattogene durante i periodi di stress ci permette di rimanere più sani e resistere agli squilibri dovuti al logorio della vita di tutti i giorni. Le erbe adattogene non sono pensati per il benessere di una sola parte del corpo, ma per tutto l’organismo.Gli adattogeni sono contenuti in molti cibi e soprattutto vengono consumati come intagratori alimentari, tra questi il ginseng che ha proprietà rivitalizzanti. Ma anche l’eleuterococco con proprietà toniche, antifatica e antistress, perfetto da assumere per migliorare la concentrazione, il metabolismo e l’umore. La pianta di guaranà è invece considerata davvero una ottima soluzione per la salute del corpo e della mente, riducendo la percezione della fatica. Infine la rhodiola è nota anche come la radice d’oro, una pianta adattogenache aiuta il corpo ad adattarsi bene ai cambiamenti, sia quelli stagionali che climatici. Le erbe rilassanti
Ci sono poi alcune erbe efficaci che hanno un effetto calmante e rilassante, queste solitamente vengono consumate tramite infusi oppure tisane. Tra le principali erbe rilassanti ricordiamo la valeriana, che assieme alla camomilla è la pianta calmante più conosciuta. Le sostanze contenute nella valeriana inducono la sensazione di rilassamento e di sonno, ottima anche per chi soffre di insonnia. Il biancospino è un sedativo rilassante naturale, agisce anche a livello cardiaco, per questo motivo viene chiamata la pianta del cuore. Infine la melissa è una pianta antiossidante utilizzata principalmente contro lo stress e l’insonnia, ma è ottima anche per calmare mal di testa dovuto al nervoso.Conoscendo tutti i prodotti naturali che aiutano a combattere lo stress in questo periodo particolarmente faticoso, è possibile stare meglio tutti quanti. Un aiuto che viene a riequilibrare lo stato mentale e la stanchezza fisica, adattando l’organismo a vari livelli di stress e nervoso.
"Ieri è uscita una nota dell’Ufficio Scolastico Regionale marchigiano a firma del suo Direttore Generale Ugo Filisetti. Non è la prima volta che, in occasione di celebrazioni nazionali, Filisetti scrive riflessioni indegne di cui francamente non si sente affatto il bisogno".
A scriverlo è la Segreteria regionale del Partito democratico delle Marche, esprimendo una netta presa di posizione circa il messaggio inviato agli studenti dal direttore generale dell'USR Marche in occasione del 25 aprile, Festa della Liberazione
"Credevamo che l’apice si fosse raggiunto con l’invito alle armi, fatto agli studenti qualche mese fa con la sua folcloristica retorica militarista. Invece si è toccato il fondo con una lettera di qualche giorno fa le cui parole sono un’offesa alle imminenti celebrazioni per la Festa della Liberazione" puntualizzano dal Pd.
"È grave equiparare le idee, ignorando e omettendo i fatti storici, i contenuti ideali, i crimini e i meriti, sia dal punto di vista storico-scientifico sia dal punto di vista istituzionale, soprattutto da chi ricopre incarichi pubblici - aggiungono i dem -. Non è accettabile che fascismo e nazismo vengano minimizzati come semplici “ragioni” e “sogni” di chi combatté contro Alleati e Partigiani. Si tratta di un atteggiamento molto pericoloso che, lungi dal fondare solidi legami di unità nella comunità nazionale, avvalla la circolazione di revisionismi profondamente nocivi".
"Chiediamo al dottor Filisetti: quando auspica un superamento delle antitesi, dei rancori e delle demonizzazioni si riferisce al superamento della lotta affinchè simili idee e atteggiamenti non si affermino più nel nostro Paese?" si chiedono dalla Segreteria regionale del Partito Democratico.
"Vogliamo ricordare che furono la formazione dei gruppi partigiani e dei movimenti di liberazione e la successiva stesura della Costituzione i reali momenti di superamento dei conflitti, delle divergenze e dei rancori, tra tutte le forze politiche italiane dai comunisti ai cattolici, dai monarchici ai liberali. Nella lotta per la Liberazione prima e nella fase costituente poi, seppero confrontarsi nel reciproco rispetto, animate da comuni ideali di democrazia e uguaglianza sanciti dalla carta costituzionale. Auguriamo a tutti buon 25 Aprile: non si festeggia "la fine della seconda guerra mondiale", ma la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo" concludono dal Pd .
Di seguito proponiamo il messaggio integrale del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche, Marco Ugo Filisetti, a cui si fa riferimento:
"Il 25 aprile del 1945 è la data scelta per festeggiare la fine della seconda guerra mondiale in Italia, con la vittoria delle Nazioni alleate (principalmente Stati Uniti d’America, Unione Sovietica, Impero Britannico, Francia) con l’apporto del Comitato di Liberazione Italiano e del Corpo Italiano di Liberazione, sulla Germania nazista e sulla Repubblica Sociale Italiana, formalizzata con la resa delle truppe tedesche a Medesano (Parma) il 29 aprile e degli ultimi reparti della RSI il 3 maggio a Rovereto.
La seconda guerra mondiale causò tra gli Italiani oltre 300.000 Caduti militari e 150.000 civili: a tutti Loro, unitamente ai Caduti di tutte le altre Nazioni va il nostro commosso e reverente ricordo, senza distinzione di parte.
Quell’immane conflitto ha visto un’Italia scissa e martoriata, un’ Italia che si è fronteggiata per le rispettive ragioni, per i rispettivi sogni di cui era carica: uno scontro marcato dal ferro e dal sangue che ha diviso, frantumato.
Ma dopo quella grande catastrofe ci sia ora il superamento delle antitesi disperate , delle demonizzazioni reciproche, il riconoscimento per tutti nella propria storia, per ricostruire giorno per giorno questa Italia, per proiettare nel mondo un’Italia unita forte, libera, con un suo destino, che possa fronteggiare col lavoro la competizione mondiale.
Questa è la missione forte affidata a voi nuove generazioni: non la fazione, non la setta, non i rancori, non gli odi dietro i quali i popoli si sfaldano, ma costruire la Comunità, per l’Italia di questo nuovo millennio.
E quindi rimanete sempre uniti, pur nelle diverse idee, siate amicizia, strumento di una amicizia per cambiare la società e siate coraggiosi come solo la gioventù sa esserlo.
I nostri padri e nonni con il “25 aprile” ci hanno dato una nuova Costituzione con progetti ideali, lucidi, ispirati ad un alto senso di giustizia, ma questa Costituzione resterà opera vana se tutti insieme, comunque la si pensi, non riusciremo a dare un’anima, non riusciremo a dare una passione alla nostra Comunità nazionale, perchè i progetti si realizzano se diventano passione, se diventano fede, se diventano destino”.
Il Servizio Sanità della Regione Marche ha comunicato che nelle ultime 24 ore sono stati testati 4374 tamponi: 2297 nel percorso nuove diagnosi (di cui 718 nello screening con percorso Antigenico) e 2077 nel percorso guariti (con un rapporto positivi/testati pari al 12,5%).
I positivi nel percorso nuove diagnosi sono 287: 55 in provincia di Macerata, 29 in provincia di Ancona, 94 in provincia di Pesaro-Urbino, 43 in provincia di Fermo, 53 in provincia di Ascoli Piceno e 13 fuori regione.
Questi casi comprendono soggetti sintomatici (41 casi rilevati), contatti in ambito domestico (86 casi rilevati), contatti stretti di casi positivi (93 casi rilevati), contatti in ambito lavorativo (8 casi rilevati), contatti in ambiente di vita/socialità (3 casi rilevati), contatti in ambito assistenziale (1 caso rilevato), contatti con coinvolgimento di studenti di ogni grado di formazione (9 casi rilevati), screening percorso sanitario (1 caso rilevato).
Per altri 45 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Nel Percorso Screening Antigenico sono stati effettuati 718 test e sono stati riscontrati 43 casi positivi (da sottoporre al tampone molecolare). Il rapporto positivi/testati è pari al 6%.
Dal punto di vista percentuale, nel rapporto tra il numero di tamponi processati nel percorso nuove diagnosi e il numero di contagiati, si registra un decremento rispetto alla giornata precedente: incidenza al 12,5% oggi, rispetto al 14,4% di ieri.
In diminuzione di 25 unità, rispetto alle ultime 24 ore, il numero di persone ricoverate nelle strutture sanitarie regionali che ad oggi sono 550, di cui 70 in terapia intensiva (numero invariato rispetto a ieri). Sono, invece, 52 le persone dimesse ieri dagli ospedali regionali.
Nel Maceratese sono accolti 130 pazienti (+2 rispetto a ieri): 50 all'ospedale di Macerata, 50 al Covid Hospital e 30 a Camerino. Altre 6 persone sono accolte nei Pronto Soccorso di Civitanova Marche e Macerata
"Ieri sera ho sentito un profondo senso di orgoglio e gratitudine nel vedere che la nostra Regione è prima nella classifica per somministrazione dei vaccini. Premettendo che la vaccinazione non deve essere una competizione tra Regioni, e che l’importante è l’efficienza e l’efficacia del servizio, mi ha però fatto molto piacere vedere le Marche in quella posizione".
A comunicarlo, attraverso un post sul proprio profilo Facebook, è il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
"Il mio grazie va all’Assessore Saltamartini, al Servizio salute, agli enti e alle aziende ospedaliere e a tutti gli operatori e ai volontari che instancabilmente stanno lavorando per mettere in sicurezza quanto prima la popolazione marchigiana" ha aggiunto il governatore.
Lo stesso assessore alla sanità Filippo Saltamartini nei giorni scorsi aveva dichiarato di voler raggiungere entro luglio la soglia dei 900.000 cittadini marchigiani vaccinati, ma al contempo aveva lamentato una mancanza di dosi che rallentava il processo (leggi qui).