Arrestati tre uomini di nazionalità romena per aver smontato 600 pannelli dai viadotti della superstrada Civitanova-Foligno, per un furto complessivo di 45 quintali di rame e un danno stimato di oltre 150mila euro.
Sono stati fermati dalla polizia che già da alcune settimane stava indagando sulla serie di furti. L’indagine è scattata a settembre quando è arrivata la segnalazione da parte di un cittadino. I pannelli erano stati installati per ridurre l'impatto ambientale dell'opera viaria.
La polizia ha verificato la veridicità della segnalazione e, dopo numerosi appostamenti notturni, nei giorni scorsi ha fermato un furgone sospetto in una strada sterrata sottostante la nuova statale 77, in prossimità della galleria Colpersico.
Colti in flagrante mentre stavano caricando gli ultimi pannelli, la polizia - con l'aiuto degli uomini del commissariato di Assisi - ha organizzato un posto di blocco lungo la statale 75 riuscendo a fermare il mezzo con a bordo i tre romeni all'altezza di Ospedalicchio. A bordo del furgone sono stati trovati 20 pannelli, circa un quintale e mezzo di rame, oltre a diversi arnesi da lavoro, necessari per sbullonare le lastre del prezioso metallo.
I tre romeni hanno un'età compresa tra 25 e 32 anni, tutti residenti a Perugia e tutti con un lungo elenco di precedenti di polizia, dal furto allo spaccio. Ai polsi dei tre sono scattate le manette e l’arresto è stato convalidato.
La Regione Marche prosegue con convinzione nella sua lotta contro il gioco d'azzardo patologico. Nella seconda metà di ottobre è stato infatti approvato a larga maggioranza dalla commissione Sanità, il piano regionale integrato per il biennio 2017 - 2018 dedicato al "contrasto, la prevenzione e la riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico (Gap)."
Si tratta di un nuovo step di quanto programmato a livello regionale per contrastare un fenomeno in costante crescita ed ovviamente non solo nelle Marche. In tutta Italia negli ultimi 3 anni in tutte le regioni la raccolta di giocate è stata in costante crescita con la sola eccezione del virtuoso Piemonte.
Il piano regionale prevede degli investimenti di quasi quattro milioni di euro di cui però solo un terzo grava sul bilancio delle Marche. Prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con problemi di dipendenze patologiche (non solo il gioco d'azzardo ma anche social network e videogames on line tra gli altri) sono gli aspetti che vanno a toccare il giocatore finale insieme all'assistenza legale contro chi è caduto anche nel vortice di qualche usuraio senza scrupolo.
Altri interventi invece sono dedicati alla formazione degli operatori con corsi itineranti in tutte le province marchigiane per aiutare il personale "frontline" delle sale da gioco e scommesse a riconoscere ed aiutare chi inizia a giocare in modo compulsivo.
A nord, sud e al centro si moltiplicano a vari livelli di enti locali gli interventi per prevenire un fenomeno sempre più di massa. Sempre in questi giorni ad esempio il Comune di Napoli sta attuando un piano sperimentale sugli orari di apertura di sale slot e agenzie di scommesse ed ovviamente non stanno affatto mancando le polemiche.
Polemiche che riguardano quasi sempre questa "terza via all'italiana" sul fenomeno del gambling. Non proibizionismo, non liberalizzazione totale ma regolamentazione e limitazione per tutelare soprattutto le categorie di persone più deboli e porre freno ad "investimenti" eccessivi da parte di alcuni nel gioco. Si calcola ad esempio che le famiglie meno abbienti al sud investano fino al 6.5% dei loro averi nella fortuna.
La critica più comune ad ogni tentativo di regolamentazione è dato dal fatto che in parallelo alla realtà, c'è anche quella virtuale di Internet dove con un qualsiasi dispositivo collegato ad Internet (PC, tablet, smartphone) ci si può collegare ad ogni ora del giorno e della notte ad i tanti siti specializzati che propongono a getto continuo incentivi per i nuovi giocatori come casino codice bonus.
Ovviamente la critica è legittima ed in parte vera ma al tempo stesso già molti studi hanno dimostrato che la fruizione del gioco online e quella nel mondo "reale" non sia la stessa. Ognuna ha caratteristiche diverse che soltanto in parte coincidono.
Rimane il fatto che l'arma migliore per difendersi dal vortice del gioco d'azzardo patologico sia sempre quella dell'autocontrollo personale capace di limitare la fruizione di scommesse, lotto, slot e quant'altro ad una "innocente evasione" per sognare di vincere una fortuna e non trasformarla in un incubo di debiti e problemi...
INSERZIONE cod. Conf 93
Confindustria Macerata ricerca per azienda della provincia di Macerata un TAGLIATORE di PELLE (cod.annuncio Conf 93). La risorsa deve possedere conoscenze di taglio di pelle CAD/CAM, esperienza nell' utilizzo del cad Teseo e conoscenza dei pellami.
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Confindustria Macerata ricerca per azienda settore Information Technology della provincia di Macerata un ADDETTO/A ALLA LOGISTICA DI MAGAZZINO (cod. annuncio Conf 79). La risorsa si occuperà di ricevimento, immagazzinamento e spedizione dei prodotti sulla base delle procedure aziendali. In particolare riceve materie, controlla l’integrità della merce, la corrispondenza prodotto - ddt, stampa le etichette e carica la merce nel gestionale. Prepara le spedizioni – cartoni e pallet, gestisce a sistema il prelievo, stampa i documenti necessari. Il candidato ideale possiede un diploma tecnico, conosce le modalità di un corretto ricevimento e immagazzinamento del prodotto nonché la preparazione di un ordine di spedizione. Si richiede conoscenza di windows, precisione, ordine e cura dei dettagli, buoni rapporti interpersonali, resistenza allo stress, flessibilità di orario. Gradita esperienza nel settore dell’elettronica – elettrotecnica. Sede di lavoro: Civitanova Marche (MC)
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Confindustria Macerata ricerca per azienda settore metalmeccanico un CAPO REPARTO (cod. annuncio Conf 86) con esperienza nel settore che sia in grado di leggere disegni tecnici ed organizzare il lavoro nel reparto produzione.
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Confindustria Macerata ricerca per azienda settore metalmeccanico un CAPO CANTIERE (cod. annuncio Conf 87) con esperienza. La risorsa si occuperà dell’ organizzazione dei cantieri esterni.
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Confindustria Macerata ricerca per azienda settore informatica e servizi un INGEGNERE INFORMATICO (cod. annuncio Conf 88), anche neo laureato. La risorsa si occuperà di consulenza ai clienti per l’ utilizzo dei software. Si richiede buona conoscenza della lingua inglese (parlata e scritta), della logistica, degli acquisti, della gestione del magazzino, capacità a lavorare in team, buone capacità relazionali, disponibilità a trasferte.
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Confindustria Macerata ricerca per azienda settore chimico della provincia di Macerata un CHIMICO DI LABORATORIO (cod. annuncio Conf 89). Si richiede laurea magistrale in Chimica. La risorsa verrà inserita nel laboratorio e si occuperà di controllo qualità, formulazione e ricerca.
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I medici ospedalieri non si sentono rappresentati dall’Ordine dei Medici. Alla vigilia delle elezioni per il rinnovo delle cariche dell’ordine professionale che si terranno tra sabato, domenica e lunedì ad Ancona ed il 2-3-4 dicembre a Macerata, la segreteria regionale di Anaao-Assomed, Associazione Medici e Dirigenti, ha realizzato un sondaggio rivolto ai medici. Tra i colleghi iscritti, è emerso che il 74% di coloro che hanno partecipato alla rilevazione non ritiene che l’Ordine dei Medici sia rappresentativo della categoria. Eppure, nell’attuale consiglio direttivo di Ancona, su quindici consiglieri quattro sono ospedalieri, quindi una componente non trascurabile, ma che evidentemente non ha lasciato il segno. “La spiegazione – ha commentato il segretario di Annao-Assomed Oriano Mercante - potrebbe essere che tali colleghi sono stati scelti come persone gradite al presidente in carica Fulvio Borromei, che legittimamente propone una sua lista, ma senza un reale legame di rappresentatività dato il bassissimo numero di medici ospedalieri che votano alle elezioni”. Nonostante la percezione negativa della scarsa rappresentatività dell’attuale Ordine, il 72% dei partecipanti alla rilevazione assegna all’Ordine stesso una funzione importante riferendosi all’aspetto rappresentativo (52%), organizzativo (15%), per essere erogatore di servizi (14%), e di carattere disciplinare (12%).
Il Sindacato ritiene che “tutte le categorie dovrebbero essere rappresentate nell’Ordine come risposto dal 94% e che il medico ospedaliero debba continuare ad essere iscritto all’Ordine dei Medici (79%). Tuttavia ben il 35% dei medici non ha mai votato alle elezioni ordinistiche”. “Infine – ha concluso Mercante con il sostegno del vice segretario Leo Mencarelli - l’86% dei nostri iscritti ritiene che i mandati dei consiglieri e del presidente vadano limitati a due mentre ad Ancona il presidente dell’Ordine dei Medici è in carica da 18 anni e a Macerata, Americo Sbriccoli addirittura da 24 anni. I risultati completi del sondaggio sono consultabili sul sito www.anaao-marche.org
Il Tg5 fa un passo indietro e, dopo il servizio di inizio settimana che puntava il dito contro il Consorzio Stabile Arcale, responsabile secondo l'assessore alla Protezione Civile Sciapichetti addirittura di non trovare gli operai da mandare nei cantieri, nell'edizione delle 20 di ieri ha indicato come causa dei ritardi le regioni e la protezione civile, responsabili di aver rallentato i provvedimenti.
Lunedì è prevista la prima neve e per tante, troppe persone che hanno perso qualsiasi cosa nel terremoto dello scorso anno, questo sarà il secondo inverno senza un vero tetto sopra la testa. Non quello della propria abitazione (per quelle case chissà quanto ci vorrà per ricostruirle) ma almeno quello di un prefabbricato, quelle soluzioni abitative d'emergenza che chiamiamo "SAE". Visto che di emergenza si tratta, ci si aspetterebbe di vederle pronte in tempi brevissimi, cosa che invece non sta accadendo.
Le SAE montate avrebbero dovuto essere 3702, ma nella realtà ne sono state consegnate solo 1103. Questo significa che solo una famiglia su tre affronterà il secondo inverno disponendo di una casa sufficientemente protetta, seppure di emergenza. Purtroppo in alcuni comuni la situazione è ancora più difficile: a Ussita, zero casette su 87 previste, a Visso, zero su 238, a Castelsantangelo sul Nera, 11 su 63 e a Pieve Torina, 40 su 208. Nonostante ciò, la protezione civile si dimostra ottimista e garantisce che per per dicembre si dovrebbe arrivare a consegnare l'80% delle case previste.
Forse le parole del presidente del Consorzio Stabile Arcale nell'intervista rilasciata in anteprima a Picchio News non erano proprio favole (qui).
A confermare quanto affermato da Giorgio Gervasi, arrivano infatti le dichiarazioni del capo della Protezione Civile nazionale Angelo Borrelli.
"Entro la fine dell'anno contiamo di consegnare l'80% delle casette nella aree del centro Italia colpite dal terremoto" ha detto Borrelli nel corso di un forum all'Ansa.
Borrelli ha poi parlato chiaramente delle respnsabilità dei ritardi, sottolineando che quelli che ci sono stati "sono dovuti ai problemi in fase progettuale, che spetta alle amministrazioni locali, e alle questioni relative all'urbanizzazione".
Borrelli ha poi definito "non normale" il fatto che dopo oltre un anno dal terremoto "le case che hanno riportato solo lievi danni, vale a dire quelle classificate come 'B' non siano state riparate e che, anzi, non siano nemmeno cominciati i lavori". "Devono essere messe a posto subito" ha aggiunto.
Quanto all'altro grande problema, quello delle macerie, il capo della Protezione Civile ha ammesso che in strada ci sono ancora 2,3 miliardi di tonnellate. Troppe. "Dobbiamo fare velocemente - ha detto - si farà velocemente, con l'impianto normativo che si sta immaginando con la semplificazione del processo della ricostruzione".
I carabinieri di Osimo hanno arrestato due fratelli napoletani, di 32 e 36 anni, che spacciandosi per carabinieri o avvocati telefonavano a persone anziane chiedendo denaro con la scusa di loro parenti in difficoltà. Questa la telefonata standard: "Pronto? Buongiorno signora, sono il maresciallo dei carabinieri di Ancona, non si allarmi, la chiamo perché suo nipote è rimasto coinvolto in un incidente stradale. Sta bene, ma l'abbiamo trattenuto in caserma, ci sarebbe una somma da pagare per risarcire il danno e farlo tornare a casa senza problemi giudiziari".
Ma quattro anziane signore, due residenti a Loreto, una a Numana e una a Sirolo, non si sono lasciate abbindolare e hanno avvisato i carabinieri. Venti le truffe messe a segno in tutta Italia (oltre che nelle Marche, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Abruzzo) dai due fratelli e da un complice in corso di identificazione. L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla commissione continuata dei reati di estorsione e truffa aggravata. (Ansa)
Terzo trimestre moderatamente positivo per l'industria manifatturiera regionale, con attività produttiva in calo e attività commerciale in recupero rispetto allo stesso trimestre del 2016.
Secondo i risultati dell'Indagine trimestrale condotta dal Centro Studi 'Giuseppe Guzzini' di Confindustria Marche, in collaborazione con Ubi Banca, la produzione industriale ha registrato un calo di circa lo 0,8%, risultato più debole di quello rilevato a livello nazionale nel bimestre luglio-agosto (+4,8%).
A livello settoriale, variazioni negative hanno interessato pressoché tutti i settori, ad eccezione delle Calzature e della Gomma e Plastica, che hanno invece registrato variazioni moderatamente positive.
In contenuto aumento l'attività commerciale complessiva nel terzo trimestre 2017: l'andamento delle vendite in termini reali ha registrato una crescita dello 0,8% rispetto al terzo trimestre 2016, con un andamento moderatamente positivo sul mercato interno e una variazione più evidente sul mercato estero.
FONTE ANSA
Mercoledì 8 novembre Francesco Pastorella e Francesca Mileto, coordinatori dei Comitati Terremoto Centro Italia, hanno incontrato a Roma il Commissario straordinario alla Ricostruzione Paola De Micheli e il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli.
"Il vertice è stato convocato a seguito della manifestazione del 21 ottobre, giornata che ha visto scendere in piazza Montecitorio centinaia di terremotati. Come è noto" dicono Pastorella e Mileto "la situazione dei comuni distrutti dai terremoti del 2016 è drammatica, e a certificarlo - ieri - sono state le parole del Presidente della Repubblica. "Ma qui siamo fermi al 30 ottobre?". Una domanda emblematica, poche parole che rivelano i fallimenti di questi 14 mesi da parte dei governi Renzi e Gentiloni.
Al vertice di ieri abbiamo chiesto che vengano date risposte immediate ai problemi sollevati dai cittadini nelle numerose assemblee del cratere tenute in questi mesi.
1) Rapida consegna delle Sae: ne sono state consegnate solo il 27%. Borrelli si è impegnato ad arrivare al 50 per cento entro la fine di novembre all'85% entro la fine di dicembre. Ulteriori ritardi saranno intollerabili.
2) Rimozione in sicurezza delle macerie per avviare la ricostruzione delle case.
3) Sistemazione dei cimiteri. Molti sono tuttora inagibili.
4) Completamento delle indagini geomorfologiche.
5) rapido ritorno della popolazione nei paesi d'origine.
6) Realizzazione di luoghi d'aggregazione attingendo ai fondi degli sms solidali.
7) Avvio rapido dei lavori di ristrutturazione delle case "B"; ad oggi solo il 10% delle richieste è stato accolto. La De Micheli ha garantito che verrà preparato un vademecum affinché tutti gli uffici competenti sappiano “chi fa cosa” in modo da doversi assumere le proprie responsabilità in caso di ulteriori ritardi ed i cittadini siano informati sui passaggi burocratici e tecnici da completare e possano iniziare a presentare le pratiche in maniera corposa.
Conferma che sia possibile utilizzare contemporaneamente i benefici del sisma bonus e quelli della ricostruzione.
8) Estensione della Zona Franca Urbana da due a 10 anni, o comunque fino a ricostruzione avvenuta.
9) Correzione parametri accesso ZFU per imprese colpite dai terremoti del 26/30 ottobre: il commissario si è impegnata a presentare un emendamento che consideri il quadrimestre dal 1 novembre 2016 al 28 febbraio 2017
10) Reddito di cratere, la cui proposta verrà presto definita nei dettagli, sarà portata all’attenzione del commissario che si è dimostrato molto disponibile in merito
11) Controlli a tappeto su chi percepisce il CAS pur non avendo subito nessun danno dai terremoti
Abbiamo ribadito la pessima gestione dei fondi degli Sms solidali e richiesto che quei soldi vengano utilizzati anche per l'acquisto di turbine per fronteggiare una nuova eventuale emergenza neve. Ci è stato assicurato che le turbine verranno comprate con altri fondi e proposto di coinvolgere i presidenti delle regioni.
Abbiamo concordato la riapertura dei tavoli con i presidenti delle regioni ed i dirigenti apicali competenti ed ottenuto incontro mensili con gli uffici della ricostruzione .
Per il momento ci è stato risposto che un governo dimissionario non può procedere con la differenziazione delle aree del cratere a fronte dei danni subiti e che per misure come il blocco di tutte le tasse o imposte non vi è la copertura finanziaria né la volontà politica di farlo.
Il dott. Borrelli si è impegnato a verificare se i cas distribuiti a città fuori cratere sono supportati da danni comprovati.
Verranno intensificati i controlli presso Arcale al fine di tutelare i diritti dei lavoratori. E' stata accolta la nostra proposta di assegnare la priorità di assunzione dei terremotati alle aziende che investiranno nel cratere.
Apprezziamo il clima franco e per nulla criptico con il quale siamo stati accolti" concludono Pastorella e Mileto "e soprattutto la schiettezza del Commissario De Micheli nonché del dott. Borrelli, ma dobbiamo esternare la nostra delusione sulla mancanza di volontà politica di apportare quelle misure necessarie a risollevare l’economia dei nostri territori ed aiutare concretamente i paesi maggiormente colpiti".
Una delegazione di Confartigianato Imprese Macerata, composta dal Presidente Provinciale Renzo Leonori, dal Vice Segretario Provinciale Giorgio Menichelli ed dal Responsabile del settore Costruzioni Pacifico Berrè, ha incontrato l'On. Paola De Micheli - Commissario Straordinario per la ricostruzione del Centro Italia - in occasione del convegno “La ricostruzione tra il dire e il fare” organizzato presso la sede nazionale di Confartigianato Imprese a Roma.
Molti i temi trattati, a cominciare dalle banche, dal momento che alcune di esse non intendono più accogliere le pratiche di mutuo per il pagamento a rate dei tributi sospesi, previsto a partire da Giugno 2020. L'On. De Micheli ha precisato che le banche che hanno sottoscritto un accordo ABI non possono rifiutarsi di accettare pratiche di finanziamenti, che sono tra l'altro garantite dallo Stato per mezzo della Cassa Depositi e Prestiti. Al momento la scadenza per la presentazione delle pratiche è stata posticipata dal 14/11/17 al 21/11/17, ma è già alla firma un nuovo provvedimento di proroga.
Mentre la proposta di Confartigianato Imprese Macerata è stata accolta. In base ad essa, essendo 3 gli eventi sismici del 2016, i quadrimestri su cui conteggiare il calo del fatturato devono essere altrettanti. Dopo la scadenza per la presentazione delle istanze, prevista per il 20/11/17, il Commissario si è impegnato quindi a presentare un emendamento per individuare il quadrimestre che va dal 01/11/16 al 28/02/17 per le imprese con sede nelle zone colpite dal sisma del 26 e 30 ottobre 2016, con la conseguente riapertura dei termini per la presentazione delle domande.
Un bilancio anche per le pratiche presentate per l'accesso alla ZFU, ad oggi 2500, impegnando ben 137 milioni di euro. Purtroppo però l’On. De Micheli ha evidenziato un fenomeno molto grave: alcune imprese stanno chiedendo il massimo consentito, pari a 200.000 euro (limite massimo cosiddetto “de minimis” imposto dalle legge per l’ottenimento di benefici pubblici), nonostante la stima delle necessità reali sia inferiore, impegnando così risorse che andrebbero invece ridistribuite a chi ha davvero necessità. Ci saranno quindi controlli a tappeto sulle imprese che avranno fatto tali richieste, appunto chiedono il massimo di 200.000 euro, per verificare l’effettiva necessità.
Allo stesso modo, per quanto riguarda il tema della sicurezza nei cantieri e l’utilizzo di lavoratori in nero, in base dell’Ordinanza n.41 del 2.11.17 sulla congruità della manodopera, non mancheranno severi controlli nei cantieri del “cratere”, e non verranno tollerati abusi ed irregolarità. Si è parlato anche di “danno indiretto”, per il quale la legge un unico semestre di calcolo, che concede contributi alle imprese a condizione che le stesse abbiano registrato nei sei mesi successivi agli eventi sismici una riduzione del fatturato annuo in misura non inferiore al 30% rispetto a quello calcolato sulla media del medesimo periodo del triennio precedente. Pertanto Confartigianato richiede che vengano riconosciuti 3 semestri successivi agli eventi sismici del 24 agosto 2016, 26-30 ottobre 2016 e 19 gennaio 2017.
Inoltre, in seguito alla richiesta della delegazione di Macerata della proroga della moratoria sui mutui per le imprese che rientrano a far parte della ZFU, il Commissario ha assicurato tale proroga di almeno un anno, sottolineando però la necessità di rivalutare il piano di ammortamento, per far si che i cittadini non si ritrovino in futuro a dover pagare rate triple. E’ stata inoltre accolta la richiesta di prestiti agevolati tasso zero, per i quali sarà a breve firmata l’ordinanza che li renderà operativi. Ed infine, Confartigianato ha proposto un credito d’imposta per le imposte ed i contributi pagati nel 2017 da parte delle imprese che rientrano nei benefici della ZFU.
Un incontro molto proficuo grazie al quale è stato possibile confrontarsi, dando voce alle imprese in difficoltà del territorio (basti pensare che nei 140 comuni colpiti dagli eventi sismici del 24 agosto, 26 ottobre e 30 ottobre 2016 e 18 gennaio 2017 sono presenti 15.841 imprese artigiane, pari al 24,8% del totale delle imprese), e ottenere delle risposte concrete con un programma di azioni che si spera venga rispettato. L’Associazione ha avuto inoltre la conferma che è possibile usufruire sia dei benefici del sisma bonus che di quelli della ricostruzione, senza che uno escluda l’altro, e ha ottenuto la stesura di un testo unico coordinato che contenga tutte le ordinanze emesse in materia.
L'Unione europea ha trasferito all'Italia 1,2 miliardi del Fondo di solidarietà (Fsue) approvato il 13 settembre scorso dal Parlamento europeo a favore delle zone del centro Italia colpite dai terremoti del 2016. Si tratta del più alto contributo mai concesso dall'Ue nell'ambito del Fondo nato per sostenere gli Stati colpiti da catastrofi naturali.
L'attivazione del fondo era stata chiesta dal nostro paese per far fronte ai danni causati dalle scosse del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre e del 18 gennaio del 2017, per un totale di circa 22 miliardi. I soldi (1.196.797.579 la cifra esatta) sono destinati, come previsto dal regolamento, a sostenere i danni diretti e i costi della prima emergenza nei territori interessati. In sostanza, il miliardo e duecento milioni serviranno a coprire le spese sostenuti per le diverse misure di assistenza alla popolazione rimasta senza casa. (Ansa)
Una candidatura che potrebbe rappresentare una svolta per tutti i sindaci dei comuni. Lo ha annunciato Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, uno dei comuni più colpiti dagli eventi sismici del 2016, in particolar modo dalla scossa del 24 agosto. La dichiarazione è stata fatta a Settegiorni, la trasmissione di Rai Parlamento condotta da Susanna Petruni, che andrà in onda sabato mattina alle 7 su Rai Uno.
Una decisione ponderata e maturata grazie a tutti coloro che gli hanno dato supporto, ma anche a rappresentanza di tutti i sindaci italiani, che ogni giorno scercano di portare avanti al meglio la propria città.
"Sulla spinta della gente comune e dei sindaci ho deciso di candidarmi alla guida della Regione Lazio - ha dichiarato Pirozzi - con una lista civica aperta a tutti, perchè sono convinto che l'Italia deve essere rappresentata dai sindaci".
Le Organizzazioni Sindacali esprimono soddisfazione per la pubblicazione della tanto attesa Ordinanza n. 41 che introduce il DURC di congruità, misura sempre più necessaria per assicurare la regolarità contributiva delle imprese e per contrastare in modo efficace fenomeni di lavoro irregolare e sommerso nelle opere di ricostruzione pubblica e privata nei territori colpiti dal sisma.
Osserva Daniele Boccetti, segretario Fillea Cgil Marche: "Gli ultimi episodi e le numerose criticità e anomalie registrate nei cantieri dove vengono realizzate le SAE, sono solo la punta dell’iceberg dei tanti problemi riscontrati nella ricostruzione. Ci sono, infatti, la mancata applicazione del Contratto Nazionale di Lavoro del settore, orari quotidiani che arrivano a 12 e 14 ore nonostante in cassa edile vengano dichiarate 80/100 ore mensili. Questo fenomeno, purtroppo, si riscontra già da qualche tempo".
Da qui la necessità che si applichi rapidamente quanto previsto dall’Ordinanza per fare in modo che le imprese esecutrici di lavori di ricostruzione, sia pubblici sia privati, oltre ad essere in regola con il DURC, il documento che attesta la regolarità formale contributiva, siano in regola anche con il certificato di congruità dell’incidenza della manodopera nel cantiere, rilasciato dalla Cassa Edile territorialmente competente.
"Lo strumento – dichiara Luca Tassi, segretario Filca Cisl Marche - consente infatti un controllo del territorio, un monitoraggio vero della ricostruzione che finora è mancato o è stato fatto solo in parte. Il controllo della congruità della manodopera sul valore complessivo dell’opera da realizzare, soprattutto nell’ambito dei lavori di ricostruzione post sisma, è fondamentale per mettere al centro il lavoro di qualità e costituisce un efficace sistema di contrasto agli abusi e al lavoro irregolare, nonché uno strumento a difesa della legalità".
Inoltre, questo meccanismo di verifica, che obbligherebbe all’allineamento dei costi di realizzazione delle lavorazioni con i costi realmente sostenuti dalle imprese regolari per la propria manodopera, ridurrebbe i margini di concorrenza sleale tra imprese che si possono generare con meccanismi di assegnazione dei lavori al massimo ribasso (cosa che, purtroppo, già si verifica nell’area del cratere). Nell’ordinanza c’è uno specifico rimando ad un accordo da farsi entro 60 giorni da oggi, tra Commissario Straordinario, Vicecommissari, Ministero del Lavoro, INAIL e le parti sociali. Dice Luciano Fioretti, segretario Feneal Uil Marche,"si auspica di fare bene e in fretta seguendo il modello già presente da 20 anni nella vicina Umbria, che ha garantito un sistema di regole certe e chiare e un quadro di trasparenza e legalità dentro il quale hanno ben operato tutti i soggetti del mondo delle costruzioni".
Le Segreterie di CGIL, CISL, UIL esprimono apprezzamento per l’impegno profuso su questo tema dalla commissaria straordinaria, De Micheli, che ha rispettato quanto definito nei protocolli sindacali a tutti i livelli.
Il ministro dell'Interno Marco Minniti ha firmato il decreto interministeriale, inviato per la controfirma al ministro dell'Economia, che proroga il periodo di sospensione di alcuni termini relativi ad adempimenti contabili per i comuni colpiti dal terremoto del 2016.
In particolare, il decreto proroga al 31 dicembre 2017 il periodo di sospensione dei termini di approvazione del bilancio di previsione relativo al biennio 2017-2019 e il conto bilancio dell'esercizio 2016. La proroga è, invece, fino al 31 marzo 2018 sia per l'approvazione del conto economico e dello stato patrimoniale relativo all'esercizio del 2016 sia per l'approvazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2016. (Ansa)
E' partita due anni fa, dalla denuncia di una madre disperata per la dipendenza del figlio, la maxi operazione antidroga dei 'Due Mari' condotta nelle ultime ore dai carabinieri di Ascoli Piceno e Fermo, chiamati a eseguire su ordine del Gip fermano 12 ordinanze di custodia cautelare a carico di quattro italiani e otto nordafricani.
Arresti e perquisizioni hanno interessato tre regioni: la Campania e l'Emilia Romagna, dove gli spacciatori si rifornivano di droga, e le Marche, mercato di destinazione finale della cocaina e dell'eroina, che gli indagati trasportavano in treno, auto e anche a bordo di pullman di linea. Due dei 12 spacciatori sono risultati irreperibili e due sono ancora ricercati, ma l'indagine, coordinata dal procuratore Domenico Seccia, coinvolge altre 12 sospettati, la cui posizione è ancora al vaglio degli inquirenti. Acquistata a Napoli, Caserta, Bologna, la droga veniva nascosta in ovuli ingoiati dai trafficanti per eludere le perquisizioni.
I militari - un centinaio quelli impegnati nel blitz di oggi, condotto con l'ausilio di due unità cinofile dei Cc di Pesaro e un elicottero dell'Arma di Pescara - hanno sequestrato complessivamente 500 grammi di stupefacente. Determinante, ha sottolineato il pm Seccia in una conferenza stampa tenuta a Fermo, ''il ruolo delle intercettazioni telefoniche e ambientali''. Porto San Giorgio, Fermo, Sant'Elpidio a Mare e Civitanova Marche le città dove la droga veniva smerciata. (Ansa)
Anas ricorda che dal 15 novembre al 15 aprile è in vigore l’obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali su alcuni tratti delle strade statali marchigiane maggiormente esposte al rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio durante la stagione invernale.
Nel dettaglio, i tratti interessati sono:
strada statale 16 “Adriatica”, da Colombarone (km 226,700) a Cattabrighe (km 231,700) in provincia di Pesaro Urbino, e da Falconara Marittima (km 288,300) ad Aspio di Ancona (km 308,200), in provincia di Ancona;
strada statale 16 dir/b “del Porto di Ancona”, da Pinocchio (km 0,780) a Palombare di Ancona (km 2,225);
strada statale 687 “Pedemontana”, per l’intero tracciato dall’innesto con la strada comunale di Selvanera (km 0,000) al bivio di Lunano (km 4,781), in provincia di Pesaro Urbino;
strada statale 73bis “di Bocca Trabaria”, dal confine regionale con l’Umbria (km 16,804) a Fossombrone (km 88,100), in provincia di Pesaro Urbino;
strada statale 73bis Var (Variante di Urbino), per l’intero tracciato da Urbino (km 0,000) al bivio di Borzaga (km 3,050), in provincia di Pesaro Urbino;
strada statale 76 “della Val d’Esino”: dal confine regionale con l’Umbria (km 3,314) allo svincolo di Jesi Ovest (km 54,150) in provincia di Ancona;
strada statale 77 “della Val di Chienti” (direttrice Foligno-Civitanova Marche): dal confine regionale con l’Umbria (km 27,884) allo svincolo di Corridonia (km 89,700), comprese le varianti, in provincia di Macerata;
strada statale 4 “via Salaria”, da Ascoli Piceno (km 181,600) al confine regionale con il Lazio (144,958), in provincia di Ascoli Piceno;
strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre”, dall’innesto con la SS4 “Salaria” (km 0,000) alla galleria San Benedetto (km 7,396), in provincia di Ascoli Piceno;
strada statale 81 “Piceno-Aprutina”, da Ascoli Piceno (km 3,460) al confine con regionale con l’Abruzzo (km 11,498), in provincia di Ascoli Piceno;
raccordo autostradale RA11 “Ascoli Piceno-Porto d’Ascoli”, da Ascoli Piceno (km 0,000) all’innesto con l’autostrada A14 (km 24,450), in provincia di Ascoli Piceno.
ex SS3 “Flaminia” dal confine regionale umbro (km 218,290) al Calmazzo/innesto SS73bis (km 253,485), in provincia di Pesaro e Urbino;
ex SS4 “Via Salaria da Ascoli Piceno (km 176) a San Benedetto del Tronto (km 207,243), in provincia di Ascoli Piceno;
ex SS 77 da Tolentino (km 76,720) a Loreto (km 124,325), nelle province di Macerata e Ancona;
ex SS 78 da Macerata (km 0) ad Ascoli Piceno (km 78,713);
ex SS 209 da Visso (km 62,400) a Muccia (km 88,690), in provincia di Macerata;
ex SS 210 da Porto San Giorgio (km 0,700) ad Amandola (km 55,164), in provincia di Fermo;
ex SS 256 da Muccia (km 0) a Borgo Tufico (38,830) nelle province di Macerata e Ancona;
ex SS 257 da Apecchio (km 19,960) ad Acqualagna (km 53,900) in provincia di Pesaro e Urbino;
ex SS 259 da Sant’Egidio alla Vibrata (km 21,450) a Case di Coccia (km 26,670) in provincia di Ascoli Piceno;
ex SS 360 da Barbara (km 24) al confine regionale umbro (km 62,223) in provincia di Ancona;
ex SS 361 da Osimo (km 0) al confine umbro (km 96,978) nelle province di Ancona e Macerata;
ex SS 362 da Jesi (km 0) a Villa Potenza (km 35,348) nelle province di Ancona e Macerata;
ex SS 423 da Gallo di Petriano (km 19,300) a Urbino (km 31,120) in provincia di Pesaro e Urbino;
ex SS 424 da Ponte Rio (km 8) a Cagli (km 55,435) nelle province di Ancona e Pesaro Urbino;
ex SS 433 da Pedaso (km 0) a Comunanza (km 42,039) nelle province di Fermo e Ascoli Piceno;
ex SS452 dal confine umbro (km 9,590) a Cantiano (km 12,075) in provincia di Pesaro e Urbino;
ex SS 502 da Jesi (km 1,770) a San Ginesio (km 73,100) nelle province di Ancona e Macerata;
L’obbligo è segnalato su strada tramite apposita segnaletica verticale ed ha validità anche al di fuori dei periodi indicati, in caso di condizioni meteorologiche caratterizzate da precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio.
L’ordinanza è stata emanata in attuazione delle norme che hanno modificato alcune disposizioni del Codice della Strada (Art. 1 della Legge 29 luglio 2010, n° 120 “Disposizioni in materia di sicurezza stradale”).
Anas raccomanda prudenza nella guida e ricorda che l`evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile sul sito web www.stradeanas.it oppure su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all`applicazione “VAI” di Anas, disponibile gratuitamente in “App store” e in “Play store”. Inoltre si ricorda che il servizio clienti "Pronto Anas" è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito, 800.841.148.
Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di oggi il bando di gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria per il risanamento strutturale di ponti e viadotti sulle strade statali e sulle autostrade in gestione Anas, sull’intero territorio nazionale, per un investimento di 100 milioni di euro.
L’appalto è suddiviso in 8 lotti: 11 milioni per l’area Nord-Est (Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna); 8 milioni per l’area Nord-Ovest (Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria); 18 milioni per l’area Centro (Toscana, Umbria e Marche); 11 milioni per l’area Adriatica (Molise, Abruzzo e Puglia); 8 milioni per l’area Tirrenica (Lazio, Campania e Basilicata); 25 milioni per la Calabria; 11 milioni per la Sardegna e 8 milioni per la Sicilia.
La procedura di affidamento prevede l’utilizzo dello strumento dell’Accordo Quadro (Art.59 comma 4 del D.Lgs. n.163/06) di durata triennale, che garantisce la possibilità di avviare i lavori con la massima tempestività nel momento in cui si manifesta il bisogno, senza dover espletare ogni volta una nuova gara di appalto, consentendo quindi risparmio di tempo e maggiore efficienza.
La gara sarà aggiudicata con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo secondo i parametri indicati nel bando.
Le domande di partecipazione devono essere inviate secondo le modalità indicate nel bando, esclusivamente tramite il portale Acquisti Anas (https://acquisti.stradeanas.it) entro le 12:00 del 15 dicembre 2017.
Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.stradeanas.it alla sezione Fornitori>Bandi di gara.
“Le parole del presidente del consorzio Arcale ci lasciano esterrefatti. Vorremmo tanto credere alla favola raccontata da Gervasi delle 537 casette consegnate che arriveranno a 900 entro questo mese, ma sappiamo bene che non sarà così. Fuorviante poi la tesi della consegna in ritardo delle aree da parte della regione. L’ente ha consegnato ad Arcale 70 aree da luglio a settembre: 30 consegnate a luglio, 22 ad agosto e 16 a settembre. Di queste 70 aree sono diversi i cantieri in cui sono scaduti i sessanta giorni previsti dall’accordo di programma che Arcale ha siglato con la protezione civile nazionale per il montaggio delle Sae. Dove sono dunque le casette di quelle 70 aree? Saremo ben felici si consegnarle ai nostri cittadini”. Lo afferma l’assessore regionale Angelo Sciapichetti.
“Inoltre – aggiunge Sciapichetti - l’attacco alle ditte che hanno realizzato le urbanizzazioni è per noi inaccettabile. Le aziende marchigiane incaricate dalla regione hanno lavorato 24 su 24, sette giorni su sette e anche durante i giorni festivi, aumentando il personale dove richiesto. Esattamente il contrario di quello che sta facendo il consorzio Arcale nonostante le diffide della regione e i continui appelli ad aumentare il personale e lavorare su tre turni. Infine vorrei smentire anche l’ultima bugia raccontata da Arcale. Il 3 novembre non sono certo terminati i lavori a San Severino. Come già precisato dagli uffici regionali in quella data mancavano all’appello diversi lavori: alcune impermeabilizzazioni dei tetti, pavimentazioni dei loggiati (in corso), montaggio degli arredi, alcune caldaie, discendenti, impianti elettrici da ultimare, pulizie. La regione continuerà con tutti i mezzi che ha a disposizione per controllare e vigilare sul lavoro che sta svolgendo Arcale. Utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione per accelerare i lavori”.
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati.
“E’ gravissima l’esternazione fatta su alcuni organi di stampa dal presidente del Consorzio Stabile Arcale Giorgio Gervasi. Secondo il quale, in parecchi casi, i ritardi nella consegna delle cosiddette “casette” sono dovuti ai tempi biblici di urbanizzazione delle aree individuate per l’installazione delle stesse. Insomma, ci sarebbe un inghippo burocratico alla base delle operazioni di consegna che procedono a passo di lumaca: l’ennesimo.
Le urbanizzazioni, infatti, vengono realizzate con il codice degli appalti in regime ordinario e non di emergenza: a nulla sono serviti gli allarmi lanciati a più riprese dal M5s. I comuni, dunque, scelgono soltanto le aree, ma per tutto il resto è la Regione che fa e disfa e che porta avanti pratiche e lavori di urbanizzazione. A quanto pare, l’operato della regione Marche è lacunoso su più fronti e le parole di Gervaso ci hanno spinto subito ad interrogare il governo su questo ennesimo vergognoso episodio di mala-gestione del post terremoto.
I casi più eclatanti, stando al consorzio Arcali, sono quelli di San Severino Marche e Visso, dove i ritardi si sono registrati nell’ordine di più mesi. Naturalmente invitiamo al governo ad accertare tutte le reali responsabilità di tanta insipienza: se la Regione davvero ha agito con così tanta lentezza, è ora che da Roma si decidano a togliere il subcommissariamento a Palazzo Raffaello e a inviare un subcommissario ministeriale. L’agire della regione Marche è deficitario da troppi mesi, gli sfollati si sentono presi in giro e questi rimpalli di responsabilità debbono finire una volta per tutte”.
Nuove cooperative per far ripartire l'Italia centrale colpita dal terremoto. Legacoop ha deciso di utilizzare 235 mila euro raccolti tra le associate per sostenere la nascita di nuove cooperative, di comunità ma non solo.
Lo fa attraverso il bando Centro Italia Reload, riservato a nuove imprese cooperative nei 140 Comuni del cratere sismico dell'Italia centrale di cui 87 nelle Marche.
"Il bando vuole sostenere, con due sezioni, progetti cooperativi per turismo, cultura, eccellenze agroalimentari e servizi - ha spiegato Fabio Grossetti, coordinatore di Legacoop Marche, in una conferenza stampa ad Ascoli Piceno -, la prima potrà contare su 100 mila euro ed è dedicata alla nascita di nuove cooperative di comunità o ad imprese costituite da cittadini e altri attori locali per il miglioramento della qualità della vita e l'interesse generale della collettività. I progetti selezionati beneficeranno di formazione e accompagnamento oltre ad un contributo economico fino a 25 mila euro".
(fonte Ansa)