Approvati finanziamenti a tasso zero per l'imprenditoria del cratere.
Con l’Ordinanza n. 42 del 14 novembre 2017, il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Paola De Micheli disciplina i termini, le modalità e le procedure per la concessione ed erogazione di agevolazioni per sostenere il ripristino ed il riavvio delle attività economiche operanti nel territorio dei Comuni del cratere, agevolazioni che si traducono in finanziamenti agevolati senza interessi.
Volendo quindi individuare una misura di sostegno immediato per le micro, piccole e medie imprese in difficoltà, attraverso questa ordinanza si stabiliscono tutti i criteri e le condizioni per l’accesso alle forme di finanziamento a tasso 0. Il finanziamento agevolato e senza interessi, avrà la durata massima di 10 anni (oltre un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni a partire dalla data di accettazione) e potrà essere di importo pari al 100% della spesa ammissibile, e comunque non superiore a 30.000 euro, concedibile fino a concorrenza delle risorse disponibili.
Le imprese beneficiarie di tale agevolazione devono, oltre ad essere attività economiche già presenti nel “cratere” prima degli eventi sismici del 2016 (vale il RD o l’apertura della P. IVA), essere in possesso della scheda AEDES con esito B, C o E.
Ai fini dell’ammissione alle agevolazioni le spese di investimento, regolarmente documentate, devono comprendere l’acquisto di attrezzature, macchinari, impianti e allacciamenti (per il settore dei trasporti sono escluse le spese relative all’acquisto di mezzi e attrezzature di trasporto), lavori edili di manutenzione ordinaria. Inoltre sono considerate ammissibili le spese funzionali all’esercizio dell’iniziativa ammessa che riguardano materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili e assicurazioni.
Gli adempimenti tecnici e amministrativi riguardanti la ricezione, la valutazione e l’approvazione delle domande, l’adozione di provvedimenti, il controllo, l’erogazione ed il monitoraggio delle agevolazioni sono stati affidati a Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a., che assumerà quindi le funzioni di soggetto gestore delle procedure previste dalla presente ordinanza.
Il Villa Musone riparte dopo il ko contro il Valfoglia. I villans, metabolizzato lo stop immeritato contro la compagine di mister Cicerchia, guardano al prossimo match di campionato in una settimana che si preannuncia intensa, tra coppa e campionato. Ma andiamo con ordine. Il primo step è questo sabato quando i gialloblu andranno nella tana dell'Olimpia Marzocca, seconda forza del campionato, reduce dallo stop contro la capolista Filottranese.
Poi sarà la volta del turno di coppa, ormai purtroppo ininfluente ai fini del passaggio per la turno, in casa della Passatempese nel derby tra i fratelli Strappini per poi chiudere il prossimo sabato, al "Tubaldi", contro il Gabicce Gradara. Una settimana impegnativa per i ragazzi di mister Marco Strappini che vogliono partire con il piede giusto nella difficile trasferta in terra senigalliese. La compagine di mister Giuliani, reduce dal primo stop stagionale, è comunque tutt'ora imbattuta in casa e vanta il miglior attacco del torneo, insieme alla Filottranese. Squadra rinnovata in estate con tanti volti nuovi, e giovani, come Alessandro Brugiatelli, Enrico Nacciarriti e Filippo Pianelli, tutti ex Vigor Senigallia. "Veniamo da una partita in cui ci meritavamo il punto che invece abbiamo perso - commenta Lorenzo Zagaglia - e pertanto abbiamo voglia di riscatto.
Ci troveremo di fronte una squadra importante che è attualmente la seconda forza del campionato, imbattuta in casa, e che vorrà rifarsi dello stop contro la Filottranese. Però dal canto nostro vogliamo cercare di portare a casa qualche punto prezioso. Anche loro, come noi, hanno una squadra giovane e quindi sarà una bella sfida". Un'esperienza nuova per Lorenzo quella coi villans, visto che è arrivato in estate e si sta confrontando con un campionato impegnativo come quello di Promozione. "Mi trovo molto bene qui - continua il centrocampista classe 2000 - Mio fratello aveva giocato con il Villa Musone e mi aveva parlato molto bene di questa società. Siamo un gruppo nuovo e ci stiamo amalgamando. Per quel che mi riguarda è la mia prima esperienza nel campionato di Promozione e posso dire che è un torneo impegnativo ma comunque interessante". Fischio d'inizio sabato 18 novembre alle ore 14.30 al "Bianchelli" di Senigallia. Dirige l'incontro il signor Riccardo Boiani di Pesaro.
Parere favorevole, a larghissima maggioranza, da parte della Commissione “Sanità” alle linee d'intervento regionali e ai criteri di ripartizione delle risorse assegnate alle Marche per dare attuazione alla legge sul “Dopo di noi”, le norme nazionali per aiutare le persone con disabilità gravi dopo la morte dei parenti che si prendevano cura di loro.
“Una atto frutto di un lavoro ampiamente condiviso - sottolinea il presidente della commissione, Fabrizio Volpini (Pd) - con le associazioni e le famiglie dei disabili. Per l'anno in corso lo Stato ci ha messo a disposizione 995mila euro che abbiamo ripartito tra gli Ambiti territoriali. Spetterà, infatti, agli Ats il coordinamento e la gestione degli interventi; nello stesso tempo proseguiranno nell'attività di informazione sui progetti legati alla normativa sul 'Dopo di noi', per dare la possibilità ai disabili gravi senza sostegno familiare, che non sono stati inseriti, per motivi differenti, nei progetti in corso, di avviare un percorso con i nuovi fondi a disposizione”.
L'Esecutivo regionale ha scelto di attribuire il 30% delle risorse a disposizione per il 2017, quasi 300 mila euro, alla messa a punto di percorsi programmati di accompagnamento del disabile grave in vista del venir meno del nucleo familiare; il 40% dei fondi, circa 400 mila euro, andrà a finanziare le spese relative al personale, ai costi di gestione e ai servizi necessari per supportare le persone prive di supporto familiare che condivideranno un alloggio messo a disposizione dalle famiglie, da enti pubblici o dal terzo settore; un ulteriore 30% di finanziamenti, quasi 300 mila euro, servirà per il pagamento degli oneri di acquisto, locazione, ristrutturazione e messa in opera di impianti per il funzionamento degli alloggi che ospiteranno disabili gravi rimasti soli, anche sostenendo forme di mutuo aiuto tra persone con disabilità.
“Un atto che dà attuazione alla legge nazionale sul 'Dopo di noi' - evidenzia la vicepresidente della Commissione, Elena Leonardi (Fd'I) – e porta in dote risorse che serviranno a favorire il benessere, la piena inclusione e l'autonomia dei gravemente disabili rimasti senza nessun parente prossimo che possa assisterli”.
E' frenetica in queste ore l'attività dei carabinieri per fare chiarezza sulla morte di Renata Rapposelli, la pittrice 64enne di Ancona scomparsa il 9 ottobre dopo una visita a Giulianova all'ex marito e al figlio, indagati per omicidio e occultamento di cadavere dalla Procura di Ancona.
Suo, ormai con pochi margini di dubbio, il corpo ritrovato giorni fa in una zona di campagna a Tolentino (Macerata), nei pressi del fiume Chienti, su cui ieri è stata eseguita l'autopsia. I militari del Ris hanno fatto oggi un sopralluogo in casa della pittrice e chiesto la presenza del legale di marito e figlio, l'avv. Alessandro Angelozzi, per ulteriori accertamenti sull'auto in uso a Giuseppe e Simone Santoleri. Si può facilmente intuire che gli investigatori sono alla ricerca di prove (tracce di terreno e altro) per collocare l'auto sul luogo del rinvenimento del cadavere, abbastanza distante dal percorso che l'ex marito della Rapposelli dice di aver fatto per riaccompagnarla nelle Marche lasciandola alle porte di Loreto.
(fonte Ansa)
Il cielo è sempre più blu per i Capabrò. Chi l’avrebbe mai detto? Eppure ce l’hanno fatta. In tre anni, partendo dal completo anonimato, sono riusciti a superare ogni tipo di aspettativa. Goliardia e voglia di stupire, ma soprattutto adrenalina e fame di successo per la giovane band jesina che lancerà tra circa un mese il primo album ufficiale.
E pensare che nell’aprile 2014 il trio jesino composto da Diego Brocani (basso e voce), Giorgio Pantaloni (batteria e cori) ed Elia Ciabocco (chitarra e cori) era nato esclusivamente per passione e divertimento, senza troppe ambizioni. In un batter di ciglia i tre giovani marchigiani compiono passi da giganti, girando l’Italia da Nord a Sud alla presenza di numerosi personaggi della tv, puntando su un pop-rock ironico e scanzonato. Quasi come un fulmine a ciel sereno, in pochi mesi il palmares dei Capabrò si arricchisce notevolmente. I numeri parlano chiaro: sfondata la soglia dei 250 concerti in 3 anni, senza tralasciare le quasi 50 tappe del “Maria AntonietTour”, fiore all’occhiello della band marchigiana nell’estate appena trascorsa. Ciò che stanno facendo i Capabrò rappresenta un chiaro emblema di lavoro costante svolto a testa bassa, ma soprattutto di un talento e di una consapevolezza che crescono giorno dopo giorno. Lo testimonia anche la vittoria di blasonati contest musicali, quali l’edizione 2016 di Rock Targato Italia. A breve sul territorio nazionale uscirà il loro primo album, il cui nome è ancora in fase di definizione. Di certo i tre ragazzi oggi si ritrovano davanti un futuro ricco di prospettive: Capabrò fa ormai rima con certezza, una garanzia per quel target di pubblico che vuole sentirsi parte attiva dello spettacolo. Brani orecchiabili e innovativi, che dal vivo si tramutano in divertenti siparietti, sketch e scambi di battute con gli spettatori. Modi di fare simpatici, talvolta irriverenti, che ricordano forse la conduzione di Paolo Bonolis ad Avanti un Altro. Abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere proprio con il “frontman” dei Capabrò, lo jesino ventottenne Diego Brocani, che con molta allegria e disponibilità ci ha fornito alcuni spunti interessanti.
Il primo cd ufficiale Capabrò è in rampa di lancio… Quali sono gli ingredienti del cocktail vincente?
"Abbiamo condito il pop-rock italiano con un pizzico di leggerezza e un po’ di sana ironia. Di segreti non ce ne sono: si tratta solamente di fare le cose seriamente non prendendosi troppo sul serio. Puntiamo molto sul cd in uscita, anche perché sarà il nostro biglietto da visita per l’imminente futuro. Già tanti fans ne hanno prenotata una copia e ciò non può che essere di buon auspicio per compiere un ottimo lavoro".
Come mai avete scelto il pittoresco nome di “Maria AntonietTour” per la vostra tournée estiva?
"Il particolare nome di questa kermesse deriva dal nostro singolo Maria Antonietta, pubblicato dall’etichetta toscana Labella (che pubblicherà anche l’album uscente, ndr) e in rotazione su molteplici radio dal 14 luglio scorso. Una canzone fresca e melodica che tratta di un incredibile flirt tra una giovanissima ragazza e un lussuoso signore over 75. Un ritornello, quello di “Maria Antonietta” che ha lasciato il segno negli ultimi mesi, raccogliendo un caloroso apprezzamento sia sul canale Facebook “Capabrò” che su Youtube. Il videoclip è stato girato a Senigallia, con il montaggio ad opera del Blanket Studio"
Per la band è stata un’estate all’insegna del duro lavoro. Il Maria AntonietTour è ormai agli sgoccioli, il pubblico sembra aver apprezzato molto il vostro stile e modo di essere…
"Devo dire che stiamo riscuotendo un buon successo, non solo nelle Marche. Ma rimaniamo umili perché la strada è ancora lunga. Il pubblico sta rispondendo bene all’appello, partecipando attivamente ai nostri live e sposando pienamente il nostro codice deontologico musicale basato sulla condivisione delle emozioni e sull’interattività. Uno stile apprezzato forse perché considerato insolito ed innovativo per una band musicale".
Non solo marchigiani tra i vostri fans…
"Esatto. Stiamo cercando di coprire tutta la penisola in maniera capillare. In diverse regioni come Veneto e Friuli, spesso e volentieri il nostro nome viene chiamato in causa. Anche in Lazio, Emilia Romagna, Abruzzo e Toscana stiamo procedendo a gonfie vele. Dobbiamo continuare così, senza fare il passo più lungo della gamba".
In questi anni di attività avrete sicuramente conosciuto cantanti e personaggi televisivi di spicco…
"Certamente. Tra questi mi torna subito in mente Fabrizio Frizzi a cui rivolgo un caloroso saluto e un grande augurio di tornare alla carica più forte di prima. Ricordo con piacere anche la volta in cui la simpatica Matilde Brandi ci fece da presentatrice all’Arena Gigli di Porto Recanati. Nulla togliere a Enrico Ruggeri, Rita Pavone, Simone Cristicchi, Eiffel 65, Mara Maionchi… A molti di questi la nostra proposta è sembrata interessante, insieme a loro abbiamo vissuto momenti piacevolissimi. La serata perfetta? Quella trascorsa con Cristicchi a raccontarci barzellette fino all’alba nel post-concerto".
A fine anno vi concederete una breve ma meritata pausa… Progetti e ambizioni per il 2018? Vi vedete un giorno in tv? "Non ci poniamo limiti, come mai ce li siamo posti dal primo giorno di vita del progetto. Non è esclusa una nostra apparizione futura sul piccolo schermo"
Non resta che augurare ai Capabrò un forte in bocca al lupo per il futuro.
Articolo di Daniele Bartocci
L'autopsia effettuata presso l'ospedale di Macerata non è riuscita al momento a stabilire l'esatta causa della morte di Renata Rapposelli, la pittrice 64enne di Ancona, scomparsa il 9 ottobre scorso, dopo una visita a Giulianova all'ex marito e al figlio, che sono indagati per omicidio dalla Procura di Ancona.
All'esame autoptico hanno assistito il pm di Ancona Andrea Laurino e i carabinieri che indagano sul caso, mentre non c'erano tecnici di parte degli indagati. ll corpo, rinvenuto lungo una scarpata nelle campagne di Tolentino, è sfigurato, ridotto in stato scheletrico e incompleto.
Sono state fatte varie radiografie e si conta di avere ulteriori elementi dagli esami di laboratorio entro i 60 giorni accordati al medico legale e da nuovi accertamenti sull'auto dell'ex marito Giuseppe Santoleri, che è stata sequestrata per la seconda volta. Domani infine i carabinieri del Ris entreranno in casa della donna, ad Ancona.
Da Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati, riceviamo
“Delle tante richieste fatte al governo dal M5s, qualche piccolo risultato iniziamo a portarlo a casa: è stato infatti accolto al Senato l’emendamento al decreto fiscale col quale si danno ulteriori due mesi di tempo ai tecnici professionisti per la consegna della scheda Aedes, documento basilare per poter accedere ai fondi qualora si sia proprietari di un immobile inagibile, e della perizia giurata, anch’essa necessaria per avere la sovvenzione.
Dunque, per il 2018, la deadline non sarà più fissata per il 31 gennaio ma per il 31 marzo: ossigeno puro, per i tanti che a causa dei sopralluoghi andati a rilento si sarebbero ritrovati con i giorni contati per mettere insieme tutta la documentazione necessaria. Non solo. Abbiamo chiesto al governo tramite raccomandazione, ottenendo l’ok, che si riaprano i termini per la richiesta dei lavoratori autonomi per accedere ai 5mila euro una tantum, qualora si trovino impossibilitati a lavorare a tempo pieno a causa del sisma. Al fine però di evitare tutte le furbate e le irregolarità sul quale le procure hanno dovuto puntare gli occhi nel corso del 2017, abbiamo chiesto che tra la documentazione da presentare per l'accesso al contributo sia tassativa l’ordinanza di inagibilità della struttura.
Infine, per i comuni del cratere, abbiamo ottenuto l’impegno del governo a inserire le indennità di funzione per gli amministratori nella contabilità speciale e non in quella ordinaria, aspetto questo cruciale perché lo status quo creerebbe non pochi problemi nei comuni più piccoli dove suddette indennità graverebbero troppo nelle voci del bilancio comunale. Così come i permessi per gli organi esecutivi, che saliranno a 96 ore anche per i comuni sotto i 30 mila abitanti, al fine di dare la possibilità a chi amministra di farlo con tutto il tempo necessario.
Abbiamo infine ottenuto, sempre come raccomandazione, che per i progetti di “crowfunding” promossi da enti locali, diocesi, enti religiosi o morali, prevedano il medesimo trattamento delle detrazioni fiscali oggi previsto dall’art. 17 del D.L. 189/2016 per i progetti di Art-Bonus. L’estensione di tale regime fiscale consentirebbe di dare maggior slancio a questi progetti di raccolta fondi ampliando il campo di applicazione. Si tratta di tutte cose in apparenza secondarie ma che rivestono un ruolo cruciale nell’opera di snellimento burocratico chiesta dai sindaci dell’area interessata dal post-sisma”.
Quale fu l’esatto divenire delle vicende che interessarono l’aeroporto delle Marche negli anni della sua presidenza? Quali furono i progetti pensati per il rilancio dello scalo in un periodo di crisi generale (crisi finanziaria internazionale) e particolare (indebitamento della società)? Come cambiarono le strategie all’indomani della marcia indietro del magnate argentino Eurnekian?
Interrogativi importanti quelli che la Commissione di inchiesta Aerdorica ha posto all’ex governatore della Regione Marche, Gian Mario Spacca, nel corso dell’audizione che si è svolta, questo pomeriggio, nella sede del Consiglio regionale. L’ex presidente Spacca, alla guida dell’Esecutivo regionale per due mandati, dal 2005 al 2015, dopo aver ringraziato “per l’opportunità di raccontare quale sia stata la linea della Regione sull’aeroporto”, ha ricostruito le vicende di quegli anni.
Un assioma ha guidato l’esposizione dell’ex presidente Spacca: la “posizione logistica e strategica dell’aeroporto delle Marche era ed è unica nel mondo”. Caratteristiche che, per altro, ne fanno tuttora uno scalo altamente appetibile e vendibile. In questo quadro, unitamente al piano di costruzione della strategia di macroregione adriatica, il disegno di creare un nuovo volano di crescita rappresentato dal turismo, si colloca la strategia regionale. Ma, quelli furono anche anni di profonda crisi finanziaria di ampiezza globale che interessarono anche il tessuto economico manifatturiero marchigiano. Passando, poi, attraverso l’era Morriale si giunge, tra il 2011 e il 2012, alla fase di messa in vendita con la trattativa che interessò l’imprenditore argentino Eurnekian, poi saltata.
“La strategia della Regione rispetto alla vendita non cambiò – ha ricordato Spacca – ma occorreva creare i presupposti per vendere bene”. Qui si collocano le scelte relative alla razionalizzazione delle spese, della sostituzione del vettore Ryanair con Easyjet, l’ipotesi di realizzare un outlet, il potenziamento del traffico merci, il sostegno alla attività turistica. Poi, ancora il piano di diversificazione (scuola di volo, smontaggio e rottamazione aerei dismessi) e alleggerimento dei costi generali (quelli inerenti il personale). Della gara europea (2014) vennero investite 185 società, con inviti depositati formalmente al Ministero. Di queste, 12 depositarono manifestazione di interesse con richiesta di ingresso alla data room.
Infine, furono 2 le offerte giuridicamente vincolanti, Novaport e un consorzio italiano. Il resto della storia è cosa nota. Per il presidente della Commissione Aerdorica, Sandro Zaffiri, “oggi è stato messo un ulteriore tassello nel quadro della conoscenza delle vicende che hanno interessato l’aeroporto, ma, soprattutto, è stata data una speranza e una prospettiva per il futuro dell’aeroporto delle Marche”.
“Utilissima ed efficace audizione dell’ex presidente Spacca – ha rilevato il vicepresidente della Commissione Enzo Giancarli – “Le sue dichiarazioni hanno messo in evidenza con forza il valore strategico dello scalo e delle altre infrastrutture che insistono in questa area geografica, hanno evidenziato lo scarto che vi è stato tra l’indirizzo politico e la governance societaria, hanno, inoltre, confermato la necessità di salvare l’aeroporto. Pertanto, la gara in atto per l’ingresso di un socio privato, le misure adottate da Giunta e Consiglio regionale, con la messa a disposizione di importanti risorse, sono giuste e indispensabili per raggiungere l’obiettivo di fare uscire dalle difficoltà la Società Aerdorica e rilanciare lo scalo”.
Risolvere quanto prima la carenza di personale e di mezzi della Polizia Stradale per la Strada Statale Val di Chienti. E' quanto chiede una mozione a firma del consigliere regionale Luca Marconi (Udc) approvata ieri all'unanimità dall'Assemblea legislativa. L'atto di indirizzo impegna la Giunta a interessare le Prefetture di Macerata e Perugia, nonché i Ministeri degli Interni e del Trasporto, per potenziare l'organico della Polizia Stradale e fornire autovetture adeguate.
"La Giunta regionale non ha competenza in materia – spiega Marconi – ma con una segnalazione formale può mettere in luce il problema. Dal punto di vista del traffico la Strada Statale 77, dopo l'apertura della direttrice fino a Foligno, è paragonabile a molte autostrade. Nell'ultimo anno è aumentata la presenza sia dei pendolari, soprattutto nel fine settimana, sia dei mezzi pesanti che attraversano l'Appennino. In media avvengono un centinaio di incidenti all'anno e nel tratto montano maceratese, più esposto alle nevicate invernali, ci sono stati gravi problemi di viabilità nello scorso gennaio, fino a far scattare la chiusura di 24 ore".
La mozione sollecita anche l'intervento dell'Anas che dovrebbe verificare se la società appaltatrice del servizio di sgombero neve sia dotata di mezzi, equipaggiamento e personale sufficienti. Sul fronte del controllo Marconi sottolinea la sproporzione tra il carico di lavoro e il numero degli agenti: "E' una strada che meriterebbe la presenza continua di personale, anche nelle ore notturne – conclude. Tutti i servizi di vigilanza, di viabilità ordinaria e straordinaria e di rilievo degli incidenti stradali nella provincia di Macerata vengono svolti dalle pattuglie di Macerata, Civitanova Marche e Camerino che, in questi ultimi anni hanno perso, per pensionamenti, circa il 30% del personale".
Approvata, con decreto della protezione civile regionale delle Marche, la prima ricognizione del fabbisogno degli immobili ad uso abitativo per l'assistenza alle popolazioni colpite dagli eventi sismici, che entreranno a far parte del patrimonio dell'edilizia residenziale pubblica. Il primo fabbisogno indicato dai Comuni è di 366 unità per un importo complessivo di 60 milioni di euro (oneri compresi).
"È una operazione che rappresenta il più imponente piano abitativo nelle Marche degli ultimi 40 anni - commenta il presidente della Regione Luca Ceriscioli - che dà la possibilità di acquisire appartamenti rimasti invenduti al posto delle Sae. Dopo la ricostruzione gli alloggi resteranno ai Comuni a favore dei nuclei meno abbienti, generando un indotto economico nel settore". Il decreto è stato trasmesso alla struttura di missione Sisma Centro Italia per la preventiva approvazione e l'assunzione della spesa a carico della gestione emergenziale.
Mentre la ripresa si è consolidata in Italia, nelle Marche l'economia cresce a ritmo di lumaca e gli effetti del terremoto rendono anche più complicato la situazione. E i piccoli spiragli positivi di una "moderata" ripresa degli investimenti, di una maggior fiducia delle imprese, più forti dal punto di vista finanziario, non addolciscono il quadro di una ripresa che non decolla.
E' quanto emerge dal rapporto congiunturale della Banca d'Italia sull'andamento dell'economia. Segnali negativi vengono anche dal calo dell'export (-1,2% a fronte di un +8%) e degli occupati (-2,7%; +1,1% in Italia). Faticano ancora edilizia, calzature e piccole imprese mentre è buona la performance della meccanica trainata dall'export.
Si è tenuto sabato scorso, 11 novembre, presso l’Agenzia Marche in Contrada Campogiano a Corridonia, il 5° corso di formazione professionale per autotrasportatori organizzato da Confartigianato Imprese Macerata e tenuto dal docente Decio Antonini, che ha coinvolto altri 40 professionisti del settore.
Il corsi di Confartigianato Trasporti, che ad oggi hanno formato oltre 200 conducenti, seguono le direttive del Decreto Dirigenziale n.215 del 12/12/2016 che regolamenta appunto la formazione degli autotrasportatori. Tale decreto prevede che le imprese di autotrasporto merci conto proprio, conto terzi, merci e persone, devono fornire ai conducenti, che siano essi dipendenti, titolari, soci e collaboratori familiari, o associati in partecipazione, sia l’attività formativa, non obbligatoria, di almeno 8 ore con rilascio di attestato di frequenza valido per 5 anni, sia il documento sottoscritto contenente le istruzioni sulle norme di comportamento a cui devono attenersi nella guida per garantire il rispetto della normativa sociale in materia di tempi di guida e al buon funzionamento del tachigrafo. Inoltre le imprese sono tenute a garantire anche delle verifiche periodiche, almeno ogni novanta giorni, sull’attività dei conducenti e redigere un resoconto che deve essere conservato presso la sede dell’impresa per almeno un anno dalla data della redazione.
La formazione di Confartigianato, seguendo quindi le più recenti normative in materia di autotrasporto, oltre a garantire alle imprese l’ottenimento di tutti i requisiti necessari allo svolgimento della professione, prevede dei corsi specifici per l’acquisizione delle patenti professionali (C+E) e la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC merci).
“Confartigianato Trasporti Macerata sta attuando un progetto formativo specifico per le nuove leve dell’autotrasporto – ha dichiarato il Presidente Provinciale di Confartigianato Trasporti, Emanuele Pepa - che prevedrà un’attività formativa e abilitativa alla conduzione dei mezzi pensanti, attraverso il rilascio delle patenti professionali (C+E) e la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC merci). Il progetto prevede il diretto coinvolgimento delle imprese che hanno intenzione di favorire tale processo, diventando protagoniste nel favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. L’intento è quello di poter fornire una potenziale prospettiva di inserimento lavorativo stabile all’interno delle nostre aziende”.
Dati preoccupanti sono emersi durante il convegno tenutosi a Camerino l'11 novembre intitolato "Dai confini dei Sibillini ai confini della psichiatria".
Il post sisma non ha lasciato solo macerie di mattoni, ma anche di sentimenti, ansie ed integrità dell'individuo.
L'Asur ha infatti registrato, nella provincia di Macerata, un boom di separazioni, di violenza domestica e di acquisto di psicofarmaci. Quest'ultimo riscontrato soprattutto per le persona anziane e rimaste sole, che trovano nelle pasticche l'unico rimedio per combattere l'ansia che il terremoto ha lasciato.
I dati sono sconfortanti: più 72% dell'acquisto di psicofarmaci a base di benzodiazepine, più 7% di antipsicotici, più 3,8% di antidepressivi. Un incremento totale del 6,6% per l'uso di psicofarmaci rispetto al periodo novembre-dicembre del 2015.
Il Dipartimento di Salute Mentale dell'Area Vasta 4 riferisce che, secondo le statistiche e gli studi effettuati, le variazioni del tasso di mortalità tra gennaio 2016 e 2017 ha riportato un incremento del 53% nel territorio maceratese.
Dati che preoccupano alla luce del fatto che non sembrano diminuire nelle zone terremotate.
L'Area Vasta 3, che ha organizzato il convegno, dichiara che lo stato di emergenza ancora esiste e gli interventi dovranno essere strutturati ancor meglio per debellare il fenomeno dell'ansia che sta rovinando la popolazione terremotata.
Mercoledì 15 novembre alle ore 21 presso il MIC - Museo Interattivo del Cinema, "Fondazione Cineteca Italiana" in collaborazione con l’Associazione Culturale Donne della Realtà presenta "Voglio Vivere Così". Un evento speciale fra film, racconti e musica live, dedicato all’autore e compositore milanese Giovanni D’Anzi. Durante la serata sarà proiettato il film del regista tolentinate Mario Mattoli “Voglio vivere così”, nella cui colonna sonora c’è l’omonima canzone scritta proprio da Giovanni D’anzi e Tito Manlio.«In questa Galleria c’era una volta un Re. Scrisse magiche note e la più dolce serenata la cantò per Milano». Una targa nella centralissima Galleria del Corso, a Milano, ricorda Giovanni D’Anzi, autore della celebre “Oh mia bela Madonina” e di altre 1.200 melodie che hanno contribuito a far amare la canzone italiana nel mondo. Al compositore, nato nel capoluogo lombardo il 1° gennaio 1906 e morto a Santa Margherita Ligure il 15 aprile 1974, l’Associazione culturale Donne della realtà ha dedicato il primo numero del proprio trimestrale cartaceo, raccontando con immagini e testimonianze inedite un altro suo brano di grande successo, “La gagarella del Biffi Scala”. Il brano del 1941, scritto con Alfredo Bracchi, “fotografa” il desiderio di libertà e di vita delle ragazze in un momento storico in cui in Italia le conseguenze distruttive dell’entrata in guerra non si erano ancora manifestate. La magica serata dedicata a Giovanni D’Anzi – che è stato autore anche di colonne sonore – prevede la proiezione del film "Voglio vivere così" di Mario Mattoli del 1942. Prima della proiezione la giornalista Paola Ciccioli racconterà il suo incontro con la cantante, attrice e doppiatrice Liliana Feldmann, grande amica del Maestro D’Anzi, mentre il chitarrista Luca Bartolommei suonerà e canterà “Ma l’amore no” e altre quattro famosissime canzoni composte dal “Re” di Milano, accompagnato al flauto da Alessandro Sabina.
L’Associazione Donne della realtà si è costituita ufficialmente nel 2015 con lo scopo di «promuovere ogni iniziativa possibile per la piena valorizzazione delle capacità espressive di bambine, bambini e adulti di ogni età, provenienza e ceto sociale». La giornalista Paola Ciccioli è la coordinatrice anche del blog Donne della realtà, molto seguito e tra i primi – già nel 2009 – a impegnarsi per un’informazione corretta e rispettosa dell’universo femminile. L’Associazione, che ha soci sparsi in varie regioni e ha anche pubblicato la raccolta dei post di una blogger ottantenne sul tema della memoria, è impegnata nella valorizzazione dei dialetti, della poesia e ha appena avviato un progetto sulle filastrocche dei bambini italiani e stranieri.
La sua sede è a Milano in via Guglielmo Pepe 16.T 02 97382579 / https://donnedellarealta.wordpress.com/donnedellarealta@gmail.com /associazionedonnedellarealta@pcert.postecert.it
Questo il programma della serata: Mercoledì 15 novembre, ore 21.00, serata dedicata a Giovanni D’Anzi, autore della celebre "Oh mia bela Madonina" e di molteplici colonne sonore realizzate per il cinema. La giornalista Paola Ciccioli racconterà al pubblico il suo incontro con la cantante, attrice e doppiatrice Liliana Feldmann, grande amica del Maestro D’Anzi, mentre il chitarrista Luca Bartolommei suonerà diverse celebri canzoni composte dal “Re” di Milano, accompagnato al flauto da Alessandro Sabina.A seguire, proiezione del film Voglio vivere così di Mario Mattoli, Italia, 1942, 78’, b/n. Con Ferruccio Tagliavini, Silvana Jachino. Un giovane contadino, con una magnifica voce, riceve un invito a presentarsi in un grande teatro per essere scritturato. In realtà, l'invito è uno scherzo fattogli dal cugino. Nella colonna sonora l’omonima canzone scritta da Giovanni D’anzi e Tito Manlio.
E’ partito il tour di Green Game – Donor Game: il Progetto Didattico patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e promosso dai Consorzi Nazionali per la Raccolta, il Recupero ed il Riciclo degli Imballaggi CIAL, COMIECO, COREPLA, COREVE e RICREA che, in collaborazione con AVIS Regione Marche e Dipartimento Regionale di Medicina Trasfusionale, ha l’obiettivo di promuovere ed avvicinare gli studenti marchigiani alla cittadinanza attiva e solidale.
Corretta raccolta differenziata, sostenibilità ambientale, risparmio energetico, cultura del dono e della solidarietà, sono i cardini su cui ruota il progetto e sono i temi che il relatore spiega in modo innovativo e coinvolgente agli studenti degli Istituti Secondari di I Grado nella prima parte del contest. Una lezione interattiva che vede il coinvolgimento attivo dei giovani e che termina con un momento ludico/culturale: le classi si sfidano rispondendo ad un divertente quiz con domande multi-risposta attraverso dei risponditori wireless. Velocità, attenzione alla lezione iniziale e lavoro di gruppo sono solitamente le qualità che fanno emergere la classe più preparata e che passerà di diritto alla Finale Regionale.
Ogni tappa del tour viene accolta da ragazzi e professori con grande entusiasmo.
“È stata un’attività molto coinvolgente, ho visto i ragazzi particolarmente interessati alle tematiche affrontate e soprattutto a fare del loro meglio per vincere la sfida contro gli altri compagni. Davvero una bella attività che permette agli studenti di apprendere nuove cose, metterle in pratica e divertirsi allo stesso tempo”. A parlare è il prof. Vincenzo Bondanesi dell’Istituto Comprensivo “Caio Giulio Cesare” di Osimo che lunedì 13 novembre è stato protagonista di Green Game - Donor Game.
“Noi come Avis di Osimo – afferma Francesca Petrucci - da tempo facciamo diverse attività di sensibilizzazione proprio nelle scuole perché già da adesso comprendono i valori delle associazioni, del volontariato e della solidarietà per cui sono un terreno molto fertile. Questo progetto, portato avanti da Peaktime, è senz’altro un veicolo importante per i temi affrontati e contribuirà a far diventare i giovani dei veri cittadini attivi”.
Entusiasta per il grande successo del format anche il dott. Luciano Castiglioni del Gruppo ASTEA, presente durante la tappa al Caio Giulio Cesare. “Dobbiamo puntare sui giovani per renderli coscienti che il miglior risparmio è il minor consumo, - ha detto Castiglioni – dobbiamo insegnare loro come si possono ridurre i consumi ogni giorno e questo format è la via giusta per far capire che la cittadinanza attiva non è solo uno slogan ma è quello che ognuno di noi può fare concretamente per avere un mondo migliore domani. Il mio augurio è che tornino a casa e diffondano a tutti quello che hanno appreso oggi”.
Il tour marchigiano toccherà tutte le province terminando a febbraio 2018 con una Finalissima Regionale dove si decreterà l'Istituto Campione Regionale di Green Game 2017 e l’Istituto vincitore di Donor Game. In palio per i vincitori una LIM (lavagna elettronica) e buoni acquisto per la Scuola e per gli studenti. Martedì lo staff sarà ad Ancona alla Scuola Secondaria di I Grado “Fermi”, per proseguire mercoledì nelle due sedi dell’Istituto Comprensivo “Leopardi” di Grottammare e venerdì a Fermo all’Istituto Comprensivo Fracassetti-Capodarco.
Partners dell’iniziativa Avis Regionale Marche, Gruppo Astea e Astea Energia, Consmari, San Giorgio Servizi e Distribuzione, Comune di Fermo, Comune di Grottammare, Comune di Castelfidardo, Comune di Senigallia, Comune di Recanati e Comune di Porto San Giorgio.
Gli appassionati di arte, o anche i semplici curiosi, potranno visitare la mostra ideata da Christian Boltanski e Ulrich Obrist fino al 14 gennaio.
Take Me (I’m Yours) è una mostra collettiva che consente ai visitatori di interagire con le opere d’arte, rompendo i classici schemi che, normalmente, siamo abituati a seguire quando entriamo nelle gallerie e nei musei. Durante questo evento le persone potranno partecipare attivamente alla realizzazione dell’opera, poiché è possibile interagire con i lavori: modificare, usare, toccare, consumare e indossare. Chi vuole può anche portare via qualcosa, preferibilmente lasciando in cambio un oggetto personale. La personale è stata inaugurata il primo novembre e terminerà il 14 gennaio. All’anteprima per la stampa era presente anche il presidente di Pirelli Hangar Bicocca, nonché AD di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, entusiasta per questa mostra “da vivere”. Oltre alle esposizioni ci saranno anche delle performance e una passeggiata per il quartiere.
Ma già il nome della mostra “Prendimi, sono tuo” ci fa capire la sua natura democratica e partecipativa. Per portare via gli oggetti, però, bisogna acquistare presso l’Info Point la borsa realizzata dall’artista Christian Boltanski, che riporta la scritta “Dispersione”. Il costo è di 10 euro e il ricavato contribuirà alla realizzazione delle opere durante la mostra.
La totale fruizione delle opere, che priva l’arte del suo aspetto quasi sacro, fa sì che anche la mostra sia in costante divenire, per cui cambia di giorno in giorno. Al punto che stabilire la chiusura con una data precisa è quasi un atto brutale, perché l’esposizione dovrebbe terminare quando tutte le opere sono state “esaurite”. Come nel caso del lavoro Quai de la Gare (1991) di Boltanski, dei vestiti accumulati che, si spera, per il 14 gennaio dovrebbe essere svuotata.
Quai de la Gara è proprio il nucleo da cui tutto ha inizio. La mostra è stata allestita per la prima volta alla Serpentine Gallery di Londra, nel 1995. Dieci anni dopo è stata riproposta a Parigi, Copenaghen, New York e Buenos Aires, sempre in vesti diverse. Tutto è nato da una riflessione tra il curatore Obrist e l’artista Boltanski: l’arte deve essere esposta in modo differente, deve essere coinvolgente, diretta, espansiva, arrivare nelle case delle persone.
I mille metri quadrati dello spazio Shed di HangarBicocca sono stati allestiti con le opere di più di cinquanta artisti, e si estende anche al di fuori dello spazio.Ma quali sono le esperienze che i visitatori potranno vivere? Perché, in questo evento, non si scambiano e raccolgono solo oggetti ma anche esperienze, a ricordarci che l’arte non è solo materia. I partecipanti potranno vincere il premio della lotteria organizzata da Douglas Gordon e vincere una cena in sua compagnia; prendere una spilla, del duo Douglas&Gordon, su cui sono riportati gli slogan dei manifesti presenti nella mostra; gustare i cioccolatini di Carsten Höller che sull’involucro riportano la scritta Future in Zukunft (Future). I visitatori potranno, inoltre, interagire con l’opera di Lawrence Weiner, Nau Em I Art Bilong Yumi (The art of today belongs to us), ovvero stencil e tatuaggi temporanei. Wolfgang Tillmans, invece, dà la possibilità di scaricare e stampare il suo nuovo poster. Un altro aspetto interessante di questo evento è anche vedere artisti di generazioni diverse esporre nella stessa collettiva, allontanando così uno dei più diffusi pregiudizi che si hanno dell’arte, ovvero lo snobismo. Ad esempio, Gianfranco Baruchello (classi 1924) ripropone un suo progetto presentato nel 1968, Artiflex, Finanziaria Artiflex ovvero una finta società che vende pacchetti da 50 centesimi a 1 euro e monete da 1 euro a 50 centesimi, e i guadagni saranno devoluti in beneficenza. Oppure, possiamo parlare dell’installazione dell’artista giapponese Yoko Ono, Wish Trees, degli alberi di limoni su cui i partecipanti possono lasciare dei biglietti su cui hanno espresso il loro desiderio. Il progetto La riappropriazione della città. I propri itinerari di Ugo La Pietra in collaborazione con Lucio la Pietra, consente di disegnare e personalizzare la mappa di Milano.
Martino Gamper, artista e designer, ha pensato alla realizzazione dei supporti e delle composizioni, utilizzando un materiale riciclato, il “Solid Textile Board”.
Ma cos’è la Fondazione Pirelli Hangar Bicocca?“Pirelli HangarBicocca è una fondazione no profit nata a Milano nel 2004 dalla riconversione di uno stabilimento industriale in un’istituzione dedicata alla produzione e promozione di arte contemporanea.”
Gli spazi espositivi sono distribuiti su una superficie di 15.000 metri quadrati orizzontali, una delle più grandi in Europa. Ogni anno offre la possibilità di vedere mostre di artisti italiani e internazionali, senza alcun costo del biglietto (importante la prenotazione nel fine settimana). Oltre a Take Me (I’m Yours), i visitatori potranno vedere l’opera permanente di Anselm Kiefer, I sette Palazzi Celesti, ovvero sette torri in cemento armato, che rendono lo spazio Le Navate molto suggestivo. Fino al 25 febbraio 2018 si può cogliere l’occasione anche per visitare la mostra Ambienti/Environments, di Lucio Fontana.
ll test non è completo, ma i primi risultati dell'esame comparativo del Dna condotto sui resti della donna trovata morta il 10 novembre nelle campagne di Tolentino e i campioni di saliva e capelli prelevati dai figli confermano che il cadavere è quello di Renata Rapposelli, la pittrice 64enne scomparsa da Ancona il 9 ottobre scorso, dopo una visita a marito e figlio in Abruzzo.
Domani, a Macerata, verrà eseguita l'autopsia, affidata ai medici legali Loredana Buscemi e Antonio Tombolini. Il giorno successivo è previsto invece un sopralluogo dei carabinieri del Ris nell'appartamento di via Pescheria ad Ancona dove la Rapposelli abitava. Il marito e il figlio della pittrice, Giuseppe e Simone Santoleri, residenti a Giulianova, sono indagati per concorso in omicidio e occultamento di cadavere.
Saranno sospese fino al 31 dicembre 2020 le rate dei mutui sulle prime case e sulle attività produttive, inagibili o distrutte, inserite nelle zone rosse istituite nei Comuni del Centro Italia colpiti dal sisma di agosto 2016. E' quanto prevede un emendamento del governo al decreto fiscale, che riordina la legislazione post-sisma ed introduce nuove disposizioni per la ricostruzione dei territori colpiti dai terremoti, compresi quelli de L'Aquila del 2009 e quelli dell'Umbria e delle Marche del 1997.
E arriva anche la norma per risolvere il caso di Nonna Peppina, la terremotata 95enne di San Martino di Fiastra (Macerata), diventata simbolo degli sfollati. L'emendamento del governo al dl fiscale sul sisma, che in ben 21 pagine riordina la legislazione in materia, consente ora l'attività edilizia libera agli immobili costruiti nelle zone colpite dal terremoto privi di titolo abilitativo, senza però imporre l'obbligo di rimozione entro 90 giorni. La rimozione dovrà avvenire solo "una volta ultimati i lavori di ricostruzione" o "all'assegnazione di una soluzione abitativa di emergenza". Il testo recita
"Articolo 8-bis - Interventi eseguiti per immediate esigenze abitative"
Per gli interventi di realizzazione di immobili in assenza di titolo abitativo eseguiti nel periodo compreso tra il 24 agosto 2016 e il 24 agosto 2017 per impellenti esigenze abitative dei proprietari, usufruttuari o titolari di diritti reali di godimento su immobili distrutti o gravemente danneggiati dagli eventi sismici di cui all'articolo 1 del presente decreto, gli interessati possono provvedere alla comunicazione di cui all'articolo 6, comma 1, lettera e-bis), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, previa acquisizione, anche in deroga all'articolo 167 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n.42, del parere di compatibilità paesaggistica, nonché nel nulla osta dell'Ente parco di cui all'articolo 13 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, ed alle leggi regionali, purché sussistano le seguenti condizioni:
1) il richiedente sia proprietario, usufruttuario o titolare di diritto reale di garanzia su un immobile dichiarato inagibile a seguito degli eventi sismici di cui all'articolo 1 del presente decreto;
2) il richiedente sia altresì proprietario, usufruttuario o titolare di diritto reale di garanzia sull'area su cui è stato realizzato l'immobile in assenza di titolo abilitativo;
3) l'area su cui è stato realizzato l'immobile privo di titolo ricada in uno dei Comuni individuati dagli Allegati 1, 2 e 2-bis del presente decreto e risulti edificabile secondo le previsioni dello strumento urbanistico comunale, del piano paesaggistico e del Piano di assetto del parco, se ricompresa all'interno del perimetro di un parco nazionale o regionale, vigenti alla data dell'evento sismico;
4) la volumetria dell'immobile realizzato in assenza di titolo non sia superiore a quella dell'immobile dichiarato inagibile:
5) il richiedente abbia presentato ovvero presenti contestualmente alla comunicazione di cui all'articolo 6, comma 1, lettera e-bis), del decreto del Presidente della Repubblica n.380 del 2001 domanda di accesso a contributo ai sensi dell'articolo 5 del presente decreto legge per la ricostruzione dell'immobile dichiarato inagibile.
Infine, le schede Aedes possono essere presentate entro il 31 gennaio 2018: "I tecnici professionisti iscritti agli ordini e collegi professionali e nell'elenco speciale di cui all'art. 34 del decreto legge n.189 del 2016, abilitati all'esercizio della professione relativamente a competenze di tipo tecnico e strutturale nell'ambito dell'edilizia, incaricati della compilazione della scheda Aedes, provvedono entro la data del 31 gennaio 2018 alla compilazione ed alla presentazione della scheda Aedes corredata dalla relativa perizia giurata e dalla documentazione prevista dalle ordinanze commissariali adottate ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del decreto legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito con modificazioni della legge 15 dicembre 2016, n. 229. L'inosservanza del termine di cui al precedente periodo o delle modalità di redazione e presentazione della scheda Aedes previste dalle ordinanze commissariali adottate ai sensi dell'articolo 2, comma 2, del decreto 17 ottobre 2016, n. 189, convertito con modificazioni della legge 15 dicembre 2016, n. 229, determina la cancellazione del professionista dall'elenco dell'art. 34 del decreto legge 17 ottobre 2016, n.189, il mancato riconoscimento al professionista del compenso per l'attività svolta e l'inammisibilità della domanda di contributo previsto dall'articolo 8 del medesimo decreto legge"
Convocato stamani nella Caserma del Comando provinciale dei Cc ad Ancona, Simone Santoleri, il figlio della pittrice Renata Rapposelli, trovata morta il 10 novembre in un dirupo nelle campagne di Tolentino, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del pm Andrea Laurino.
La procura di Ancona lo ha indagato insieme al padre, Giuseppe Santoleri, per concorso in omicidio e occultamento di cadavere. Simone era assistito da tre difensori, gli avv. Alessandro Angelozzi, Gianluca Reitano e Gianluca Carradori, ma la sua permanenza nella caserma è durata meno di un'ora. Non si è invece presentato all'interrogatorio, come era prevedibile, Giuseppe Santoleri, ricoverato nell'ospedale di Atri (Teramo) per un'intossicazione da psicofarmaci. "Abbiamo prodotto la documentazione medica - ha spiegato Angelozzi all'ANSA -, per ottenere un rinvio". Le condizioni cliniche dell'uomo comunque sono in miglioramento.
Intanto questa mattina le telecamere del programma televisivo "Storie Italiane" hanno parlato in diretta del caso Rapposelli.
L'inviata ha spiegato che ancora non si può parlare di notizie certe ma i dubbi ormai sono davvero pochi in quanto tutti gli oggetti indossati dalla donna, l'orologio, il bracciale, la croce francescana, sono stati sottoposti all'attenzione della figlia Maria Chiara che, purtroppo, li ha riconosciuti tutti.
Manca soltanto il risultato del test del DNA a dare la definitiva conferma che si tratti della donna, che si avrà entro giovedì.
Centocinquanta aziende espositrici (il 30 per cento in più rispetto all'edizione 2016), provenienti da tredici regioni d'Italia; circa duecento i marchi rappresentati; tre grandi aree tematiche: Climabita, Riarreda e Riabita accessibile. Sono i numeri e le caratteristiche principali della 3^ edizione di “Riabita, il salone dell'abitare” che si apre venerdì 17 novembre al Fermo forum per proporre al pubblico le tante novità del settore.
Fino a domenica sarà un week end denso di iniziative collaterali, convegni e workshop promossi dagli organizzatori della Service Promotion in collaborazione con Climabita Foundation, Università di Camerino, Ordini professionali e associazioni di categoria, nonché con alcune delle più importanti aziende che operano in questo campo. L'inaugurazione è prevista per venerdì mattina alle ore 11, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, a cominciare da quelle che sostengono la rassegna: Regione, Provincia e Comune di Fermo.
In particolare, il tema centrale della giornata inaugurale sarà quello della tavola rotonda che, a margine del taglio del nastro, parlerà di “Obiettivi strategici delle comunità locali: come conciliare le diverse scale di azione per una ricostruzione sostenibile”. Moderata da Federica Ottone di Unicam, vedrà gli interventi di Norbert Lantschner (Climabita Foundation), Fabio Renzi (Symbola), Fabrizio Lorenzotti (Scuola di Giurisprudenza di Unicam), Giuseppe Losco (Scuola di Architettura e Design di Unicam) e dei sindaci di alcuni Comuni del cratere sismico del centro Italia. Tra i “casi studio” dell'incontro quelli legati alla ricostruzione di Camerino, del centro aggregativo di Accumoli e dell'Area food di Amatrice. Sempre venerdì mattina, in altre sale del Fermo forum, sono attesi il workshop Mapei (“Dal progetto alla realizzazione”), l'incontro del Collegio dei geometri fermano con gli studenti delle Medie (“Ri-orienta: un nuovo modo di progettare il futuro”), un convegno del Fai (“Suolo: dal rispetto alla risorsa”). Inoltre, il Cerpa – Centro europeo di ricerca e promozione dell'accessibilità – introdurrà, assieme all'azienda Room012, il segmento de “La mia casa ideale”, che rappresenta la novità più importante di “Riabita 2017”. Poi, nel pomeriggio, l'Ordine degli ingegneri fermano approfondirà i “Sistemi di termoregolazione per il massimo confort”, mentre Climabita Foundation aprirà la serie dei suoi seminari con un focus su “Laterizio e rinforzi strutturali tra tradizione e innovazione”; altri due sono previsti per sabato (18 novembre): il primo, al mattino, su “Ricostruzione efficiente e sostenibile: principi e metodologie di intervento”; il secondo, di pomeriggio, su “Costruzioni leggere a secco: il legno e l'acciaio”. Infine, per la giornata di venerdì, la Compagnia delle opere – comparto Edilizia – metterà l'accento sul “Ruolo del sisma bonus e la riqualificazione sismica”; fra i relatori anche il professor Stefano Lenci, docente del Dipartimento di Ingegneria civile dell'Università Politecnica delle Marche, il quale tratterà il tema “Le vie della ricostruzione e un corretto approccio per la riqualificazione sismica del patrimonio edilizio”.
Ricche di proposte tecniche e di approfondimento saranno anche le giornate di sabato e domenica, grazie al coinvolgimento di aziende leader e Istituzioni. In particolare, si segnala fin d'ora, l'intervento dell'ingegner Cesare Spuri della Regione Marche che, in qualità di direttore dell'Ufficio speciale per la ricostruzione post terremoto, aprirà – sabato alle ore 16 – la tavola rotonda su “Ricostruzione: le possibili semplificazioni. Proposte e discussione”.