Nel cratere psicofarmaci +6,6%, tasso di mortalità +53%: i dati preoccupanti rilevati dall'Asur
Dati preoccupanti sono emersi durante il convegno tenutosi a Camerino l'11 novembre intitolato "Dai confini dei Sibillini ai confini della psichiatria".
Il post sisma non ha lasciato solo macerie di mattoni, ma anche di sentimenti, ansie ed integrità dell'individuo.
L'Asur ha infatti registrato, nella provincia di Macerata, un boom di separazioni, di violenza domestica e di acquisto di psicofarmaci. Quest'ultimo riscontrato soprattutto per le persona anziane e rimaste sole, che trovano nelle pasticche l'unico rimedio per combattere l'ansia che il terremoto ha lasciato.
I dati sono sconfortanti: più 72% dell'acquisto di psicofarmaci a base di benzodiazepine, più 7% di antipsicotici, più 3,8% di antidepressivi. Un incremento totale del 6,6% per l'uso di psicofarmaci rispetto al periodo novembre-dicembre del 2015.
Il Dipartimento di Salute Mentale dell'Area Vasta 4 riferisce che, secondo le statistiche e gli studi effettuati, le variazioni del tasso di mortalità tra gennaio 2016 e 2017 ha riportato un incremento del 53% nel territorio maceratese.
Dati che preoccupano alla luce del fatto che non sembrano diminuire nelle zone terremotate.
L'Area Vasta 3, che ha organizzato il convegno, dichiara che lo stato di emergenza ancora esiste e gli interventi dovranno essere strutturati ancor meglio per debellare il fenomeno dell'ansia che sta rovinando la popolazione terremotata.
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