Nell'ambito degli interventi post terremoto, la Provincia di Macerata, chiamata a molteplici attività di ripristino sulle strade e nell'edilizia (in particolar modo quella scolastica) è stata autorizzata dal Commissario Straordinario per la ricostruzione ad effettuare assunzioni a tempo determinato per meglio affrontare la fase di ricostruzione.
La Provincia di Macerata, in vista di prossime assunzioni di tecnici, ha provveduto ad emanare distinti avvisi di selezione per la nomina di ingegneri ed architetti.
Gli interessati possono fare domanda di partecipazione fino al prossimo venerdì 6 ottobre 2017.
Il bando ed il facsimile della domanda sono consultabili sul sito istituzionale della Provincia di Macerata www.provincia.macerata.it, nelle sezioni: Concorsi e Amministrazione trasparente – bandi di concorso dove sarà possibile scaricare la relativa modulistica (facsimile per la domanda).
Via libera dalla II commissione “Sviluppo economico”, presieduta da Gino Traversini (Pd), al Piano straordinario per lo sviluppo, la promozione e la valorizzazione delle Marche. Il programma di interventi, relatori il consigliere Boris Rapa (Uniti per le Marche) e il vicepresidente della commissione, Piero Celani (Forza Italia), è stato approvato a maggioranza (astenuti FI, Lega Nord e M5s).
L'atto aggiorna e integra il Piano triennale di promozione turistica 2016-2018 alla luce degli effetti prodotti dal sisma, che tra agosto e ottobre dello scorso anno ha coinvolto il 38% dei comuni marchigiani (85 su 230), il 23% della popolazione (350.166 persone su oltre un milione e mezzo di residenti), il 30% dei lavoratori (194.740 occupati), il 24% delle imprese (36.058 aziende), con pesanti ripercussioni economiche e sociali.
“Si tratta, a mio avviso, di un piano molto ambizioso - sottolinea Boris Rapa – che rappresenta uno strumento importantissimo per la promozione e la valorizzazione della regione. Dopo gli effetti negativi del sisma è più che mai necessario riprogettare nuovi indirizzi di politiche turistiche, partendo da una visione pluricentrica con dinamiche economiche che interagiscano fra loro e si completino costantemente".
Critiche le opposizioni: “Il piano è incongruente con le risorse che si ipotizza di impegnare - evidenzia Piero Celani - in quanto, mentre si parla, ad esempio, di sviluppo dei servizi legati al sistema dell'accoglienza, i fondi che si intende stanziare non risultano adeguati per l'ammodernamento di quello che spesso viene definito il 'grande malato' del turismo delle Marche. Altrettanto vale per gli eventi: non c'è programmazione e nemmeno condivisione con i territori”.
Il territorio marchigiano diventa spazio per tutte quelle aziende fortemente innovative che scommettono sul futuro per la crescita e lo sviluppo. Tra le regioni italiane le Marche si collocano sopra la media nazionale per il tasso di imprenditorialità innovativa in particolare nel settore manufatturiero e in quello dell’high tech. Non è un caso infatti che la regione sia tra quelle più ricche di startup innovative, molte delle quali hanno saputo integrare la valorizzazione territoriale grazie all’aiuto del digitale.
Questo è stata resa possibile da progetti concreti di sostegno finanziario che garantiscono lo sviluppo di un settore, quello delle startup, in grado di generare un ritorno sul territorio sia in termini economici che di immagine. Progetti come Start me up hanno dato ad esempio l’opportunità ai giovani della provincia di Ancona di ricevere un sostegno economico per la realizzazione della loro nuova impresa sul territorio. A gennaio di quest’anno un altro bando per quei settori a forte componente di innovazione rispetto ad una strategia di specializzazione intelligente: salute e benessere, domotica, meccanotronica, manifattura sostenibile.
Le risorse messe in campo dalla regione Marche hanno dato ottimi risultati in molti campi portando alla nascita e allo sviluppo di numerose startup.
La Stick Ads ha sede ad Ancona ed opera nel settore della pubblicità basata sulla geolocalizzazione. Si tratta di un’impresa che si rivolge in particolar modo al settore turistico e ricettivo, proponendo un marketing mirato e focalizzato grazie ai dati raccolti dalle prenotazioni.
Sempre in questo ambito troviamo Terredelpiceno, portale di offerta turistica che propone attività, escursioni e curiosità sul territorio a riprova del fatto che l’innovazione digitale costituisce un volano imprescindibile per lo sviluppo dell’economia locale.
L’ampia diffusione di smartphone e altri dispositivi mobili ha poi favorito e incoraggiato la nascita di startup capaci di sviluppare applicazioni innovative in settori molto diversi tra loro.
In questo spazio digitale così vasto incontriamo aziende leader nel settore del gaming come PokerStars Casino che ha puntato alla multimedialità, non solo tradizionale, ma anche su applicazioni iOS, Android e sull’accessibilità da device mobili. Sempre nell’ambito del mobile troviamo Beesoft, un team giovane e competente che vanta collaborazioni con marchi importanti come Dechatlon e Clementoni, per citarne alcuni, nello sviluppo di app dai contenuti innovativi pensati appositamente per i loro clienti.
Nei settori più tradizionali del commercio online ci sono aziende che offrono prodotti artigianali di qualità provenienti da ogni parte del mondo. Artistii si propone come piattaforma di vendita di manufatti etnici realizzati rigorosamente da artisti locali per un artigianato di qualità.
Accanto a settori propriamente commerciali, ci sono poi aziende digitali che hanno puntato sulla sostenibilità come Ruote-elettriche. L’azienda con sede a Matelica ha creato un sito pensato appositamente per la mobilità elettrica dove trovare tutte le informazioni per scegliere il veicolo elettrico migliore e i punti di ricarica su tutto il territorio nazionale.
Le Marche rappresentano dunque una realtà in continua evoluzione che ben si inserisce nel vivace contesto delle altre regioni italiane che hanno deciso di puntare sugli incentivi all’innovazione digitale. E di certo la regione, con le sue 313 startup registrate, dimostra ampiamente di scommettere sul proprio futuro.
Il 41% delle abitazioni degli oltre 130 comuni inseriti nel cratere del terremoto che ha colpito il centro Italia lo scorso anno sono inagibili. Il dato è stato fornito dal capo della Protezione Civile Angelo Borrelli nel corso di un'audizione in commissione Ambiente della Camera nel corso della quale ha ricordato che sono state effettuate fino ad oggi oltre 203mila verifiche di agibilità sulle 215mila richieste dalle Regioni.
Gli edifici agibili, ha invece spiegato Borrelli, sono il 44,3% mentre per quanto riguarda le scuole, il 67% sono risultate agibili, il 27% agibili con provvedimenti e il 6% inagibili. Complessivamente sono stati effettuati sopralluoghi su 2.649 edifici scolastici.
Per quanto riguarda le casette, il capo della Protezione Civile ha assicurato che entro gennaio saranno consegnate tutte le 3.649 strutture ordinate. (Ansa)
Sono circa "un centinaio" le lettere di diffida all'Asur sul rispetto dell'obbligo vaccinale per i bambini da zero e sei anni in base alla legge Lorenzin. "Ci sono diffide vere e proprie - fanno sapere dall'Asur -, ma anche richieste di sottoporre i figli a vaccini 'singoli', il che non può essere perché i vaccini disponibili sono polivalenti, oppure ancora a esame sierologico, per verificare. Questo è possibile, ma la spesa è a carico delle famiglie. C'è anche chi chiede un appuntamento per avere chiarimenti e prenota per la vaccinazione, ma poi non si presenta, cercando di prendere tempo".
Tra le curiosità, "qualcuno ha diffidato dal vaccinare i propri figli a scuola, cosa impossibile, dato che vaccinazioni si fanno solo nelle strutture sanitarie". "Su circa 74.600 bambini da zero e 6 anni - spiega il direttore sanitario dell'Asur Nadia Storti -, poco più del 13% è risultato non in regola. Abbiamo spedito quasi 10 mila lettere raccomandate con ricevuta di ritorno con i moduli per l'autocertificazione". (Ansa)
Esattamente dieci giorni fa scadeva il mandato di Vasco Errani come commissario straordinario del Governo alla ricostruzione. Un mandato che non è proseguito e che oggi è passato nelle mani di Paola De Micheli.
Ma, la domanda che ci siamo posti e alla quale abbiamo cercato (inutilmente) di dare una risposta è: qual è stato il compenso ricevuto da Errani per un anno da commissario? Dopo aver cercato su diversi siti della presidenza del Consiglio dei ministri e dopo aver visitato decine di pagine, alla fine siamo riusciti a trovare la pagina dedicata ai commissari di governo nelle sezioni dedicate alla trasparenza.
Dopo dodici mesi dalla sua nomina, ad oggi, scaduta, il compenso lordo dell'ex governatore emiliano risulta come "Provvedimento in corso di definizione" (http://presidenza.governo.it/DICA/1_AFFARI_GENERALI_/amministrativi_vigilanze/di%20tabella_compensi.pdf). Da quanto abbiamo compreso, la pagina dedicata a "Retribuzioni dei Commissari straordinari del governo" non viene aggiornata dal 14 ottobre 2016.
Allora abbiamo deciso di andare ancora più a fondo. Partiamo dal principio. Con decreto del Presidente della Repubblica del 9 settembre 2016, articolo 1 comma 1, "Ai sensi dell’articolo 11 della legge 23 agosto 1988, n. 400, il signor Vasco Errani è nominato, a decorrere dalla data del presente decreto, per il periodo di un anno, rinnovabile, Commissario straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori dei Comuni delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dall’evento sismico del 24 agosto 2016". Nello stesso decreto, all'articolo 3 comma 1 si legge "Con successivo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, è determinato il compenso spettante al Commissario straordinario nei limiti stabiliti dall’articolo 15, comma 3, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111".
Bene. Siamo andati quindi a vedere cosa prevede il decreto legge del 6 luglio 2011 (http://www.gazzettaufficiale.it/gunewsletter/dettaglio.jsp?service=1&datagu=2011-07-06&task=dettaglio&numgu=155&redaz=011G0146&tmstp=1310024972485). E questo è l'articolo 15 comma 3: "A decorrere dal 1° gennaio 2012, il compenso dei commissari o sub commissari di cui al comma 2 è composto da una parte fissa e da una parte variabile. La parte fissa non può superare 50 mila euro, annui; la parte variabile, strettamente correlata al raggiungimento degli obiettivi ed al rispetto dei tempi di realizzazione degli interventi ricadenti nell'oggetto dell'incarico commissariale, non può superare 50 mila euro annui. Con la medesima decorrenza si procede alla rideterminazione nei termini stabiliti dai periodi precedenti dei compensi previsti per gli incarichi di commissario e sub commissario conferiti prima di tale data. La violazione delle disposizioni del presente comma costituisce responsabilità per danno erariale".
Dunque, sappiamo che, al massimo, il compenso può essere di 50mila euro, più una parte variabile di compenso "strettamente correlata al raggiungimento degli obiettivi" anch'essa con un tetto di 50mila euro. Ora, sarebbe quantomeno doveroso conoscere, per trasparenza e chiarezza verso i terremotati, a quanto ammonta il compenso dell'ex commissario Errani, soprattutto per quello che riguarda la parte variabile.
Infatti, quello che ci si chiede è quali fossero gli obiettivi da raggiungere, dato che di ricostruzione ad oggi non se ne parla affatto e che solo dopo oltre un anno ci si sta avvicinando soltanto alla fine della fase emergenziale. Insomma, ci piacerebbe sapere a Errani quanto è finito in tasca, ma soprattutto se ha ricevuto una parte di compenso variabile per i risultati raggiunti: zero.
Gli specialisti della nota società Armis Labs hanno individuato un virus in grado di infettare i dispositivi tramite Bluetooth. Questa allarmante notizia è stata riportata in un comunicato stampa della società con sede a Palo Alto in California.
Il virus, chiamato Blueborne, consente di acquisire il controllo di computer e dispositivi mobili attraverso il Bluetooth abilitato. La procedura di hacking, secondo quanto emerso, richiede solo 10 secondi. "BlueBorne può essere utilizzato dai criminali informatici per cyberspionaggio, furto di dati e l'introduzione di programmi ransomware" hanno sottolineato gli esperti Armis Labs. In poche parole questa serie di vulnerabilità racchiuse nel termine BlueBorne potrebbero permettere a dei malintenzionati d’installare ed eseguire sul dispositivo mobile della vittima un codice malevolo, utilizzare il dispositivo infettato per compromettere altri nelle vicinanze o intercettare traffico dati dello stesso. Tali rischi sono presenti su tutti i dispositivi con Android, Linux, Windows e tutte le versioni di iOS fino alla decima.
Sono potenzialmente vulnerabili a BlueBorne quasi tutti i dispositivi con Bluetooth, il cui numero nel mondo raggiunge gli 8,2 miliardi, ha evidenziato Armis Labs. Il modo migliore per evitare di subire accessi non desiderati tramite Bluetooth è quello di ricordarsi di tenere attiva la connessione solo per il tempo strettamente necessario all’utilizzo.
Solo domenica sono stati cancellati 82 voli. Un grave errore nel pianificare le vacanze dei piloti ha portato il caos in molti voli Ryanair: è quanto si legge sul sito della Bbc, secondo cui ogni giorno nelle prossime sei settimane ne verranno eliminati in media 40-50 al giorno.
Si stima che i disagi riguarderanno circa 285 mila passeggeri a cui è stato offerto il rimborso del biglietto o di riprogrammare il loro volo. Ora il vettore low cost rischia di pagare caro prima di tutto in danno all'immagine.
Il Villa Musone prosegue la sua avventura in Coppa Italia. Ottimo risultato per i villans che, grazie al pareggio per 1-1 sul Portorecanati, approdano alla fase successiva. Un risultato in cui ancora una volta è emersa la grande grinta dei gialloblu, bravi a rimontare lo svantaggio iniziale come nella gara d'andata, e a portarsi a casa il passaggio del turno contro una squadra di qualità.
E' tutto successo nella ripresa, con l'iniziale vantaggio degli arancioni siglato al 58' dal sempreverde bomber Pantone. Tuttavia i villans non hanno mollato ed hanno rimesso le cose a posto con Menghini al 68'. Una rete preziosa che ha permesso ai ragazzi di mister Marco Strappini di proseguire l'avventura nella competizione e di prepararsi al meglio in vista del prossimo esordio in campionato.
"Siamo stati bravi un'altra volta a recuperare uno svantaggio - commenta mister Marco Strappini - e non era facile. Il passaggio del turno è stato frutto di un'altra prestazione diligente e di sacrificio, in cui abbiamo aumentato anche la qualità in mezzo al campo a mio avviso, soprattutto nel primo tempo dove potevamo fare anche più male ai nostri avversari. Nella ripresa il Portorecanati è partito forte e noi ci siamo abbassati troppo, subendo di conseguenza il gol. Dopo il pareggio non abbiamo rischiato più niente e ci portiamo a casa questa qualificazione che è una buona medicina per preparare il campionato: infatti da domenica si inizia a fare sul serio con i tre punti in palio - conclude il trainer gialloblu - quindi in settimana si riparte da zero, con il lavoro e il sacrificio per arrivare pronti per domenica".
PORTORECANATI - VILLA MUSONE 1-1 (0-0 pt)
IL TABELLINO
PORTORECANATI: Suarato, Mandolini, Gasparini D., Camilletti, Garcia P., Gagliardini (70' Filippetti), Leonardi, Mercuri, Pandolfi, Garcia M., Pantone All. Possanzini
VILLA MUSONE: Cingolani, Moglie (79' Recanatini), Bellucci, Ruggeri, Ortolani, Pucci, Camilletti (60' Tonuzi), Colletta, Menghini, Mascambruni (86' Shiroka), Zagaglia (80' Magi) All. Strappini
Arbitro: Diotallevi di Pesaro
Reti: 58' Pantone, 68' Menghini
Note: Ammoniti Cingolani, Mascambruni, Camilletti, Mandolini
In occasione della Settimana Europea della Mobilità, in programma dal 16 al 22 settembre, si è tenuto al Palazzo del Podestà di Fabriano il convegno "Fabriano verso la mobilità sostenibile. Obiettivi e opportunità".
Fra i relatori, anche Stefano Belardinelli, presidente di Contram spa, che ha parlato di "Flessibile, efficiente e a zero emissioni: ecco il futuro della mobilità". Insieme a Belardinelli hanno portato il loro contributo anche il vicesindaco di Fabriano Ioselito Arcioni; Jacopo Ognibene, direttore tecnico Tps Pro - Ingegneria dei Trasporti; Mauro Vanni, project manager Civica srl - Progetti Europei.
Parte oggi “Match it now!”, l’evento nazionale dedicato alla donazione del midollo osseo e delle cellule staminali emopoietiche. Promossa da Centro nazionale trapianti, Centro nazionale sangue, Registro italiano donatori di midollo osseo (Ibmdr) e dalle federazioni Admo e Adoces, l’iniziativa proseguirà fino al prossimo 23 settembre ed è patrocinata dal Ministero della salute e dal Comitato olimpico Nazionale italiano (Coni). In questa settimana in oltre 180 piazze italiane si potrà accedere immediatamente al primo screening necessario per l’iscrizione nel Registro italiano donatori di midollo osseo.
Nelle Marche due sono gli appuntamenti organizzati, uno oggi a Porto San Giorgio e il prossimo domani (domenica 17 settembre) a Fano. La sezione Admo di Macerata è presente a Porto San Giorgio nel lungomare centro fino a tarda serata. I ragazzi dallo scorso dicembre (da quando cioè si è costituita la sezione) sono impegnati quotidianamente nella sensibilizzazione dei giovani alla donazione del midollo osseo e anche oggi metteranno la propria dedizione e la propria competenza a disposizione di quanti vorranno avere maggiori informazioni. Al registro donatori possono iscriversi solo i ragazzi tra i 18 e i 35 anni e solo la sezione maceratese, da nove mesi conta oltre 80 nuovi iscritti tra ragazzi e ragazze. Un progetto in fieri portato avanti con grande partecipazione dal direttivo: il presidente Maurizio Zamponi, Riccardo Sbaffi (vice presidente), Matteo Balestrini (tesoriere), Chiara Anna Cesaretti (segretaria), Paolo Camertoni e Valentina Formisano (consiglieri).
Gli invasi glaciali del sistema del Lago di Pilato sui Monti Sibillini ''si sono completamente asciugati''. La notizia, già anticipata ad agosto dal presidente dell'Ordine dei Geologi delle Marche Pietro Farabollini, docente dell'Università di Camerino, è stata confermata dal presidente dei Geomorfologi italiani Gilberto Pambianchi, anche lui docente di Unicam, durante un briefing stampa nell'area epicentrale del sisma del 2016.
''Dopo il terremoto - sostiene Pambianchi - i Laghi di Pilato hanno subito un depauperamento della risorsa idrica. Si tratta di laghi di origine glaciale che si trovano a circa 1.900 metri sul livello del mare: attualmente appaiono completamente asciutti per la grande siccità estiva'', che ha comportato ''un deficit idrico pari al 60% rispetto agli anni precedenti''. I Geomorfologi lanciano anche l'allarme per la scomparsa di alcune sorgenti, e sollecitano un monitoraggio della zona del cratere fra Marche e Umbria, finora ''assente''. (Ansa)
La quasi totalità delle macerie pubbliche del terremoto è stata rimossa nelle Marche. Un obiettivo primario, quello di liberare strade pubbliche e piazze, per permettere il raggiungimento di tutte le frazioni e le case soprattutto nei Comuni più colpiti dal sisma. "In totale - spiega L'assessore alla Protezione civile Sciapichetti - le macerie rimosse ad oggi sono più di 150mila tonnellate.
L'operazione di rimozione delle macerie pubbliche permette di dare a tutti la possibilità di raggiungere le proprie abitazioni, tranne le frazioni più colpite come Pescara del Tronto".
Avviata già da tempo la rimozione delle macerie private. Ogni volta che si iniziano le operazioni si procede con l'avviso ai cittadini che possono scegliere di essere presenti durante i lavori di carico per recuperare già in loco oggetti personali. E' possibile farlo anche durante le fasi di selezione e cernita nei siti di deposito temporaneo di Monteprandone e Tolentino. E' già prevista un' ulteriore accelerazione. (Ansa)
La Polizia Ferroviaria, che quest’anno celebra il 110° Anniversario dalla fondazione, lancia la campagna “keep safe from railway risk” realizzata per sensibilizzare i migranti rispetto ai pericoli connessi con un utilizzo improprio del mezzo ferroviario.
Il passaggio dei profughi riguarda infatti anche le vie di comunicazione ferrate e finisce per tradursi talvolta in comportamenti estremamente pericolosi quali camminare lungo i binari, arrivando fino ad addentrarsi nelle gallerie, ovvero viaggiare sui tetti dei treni, con il rischio elevatissimo di rimanere folgorati.Sono 4 i migranti deceduti nei primi sei mesi dell’anno ed altrettanti i feriti (per lo più folgorazioni o investimenti lungo linea), con un trend in deciso aumento rispetto al 2016 che, durante l’intero anno solare, aveva fatto registrare complessivamente 3 decessi e 3 ferimenti.
Gli ultimi tragici episodi sono stati rilevati nelle sole ultime due settimane: un 36enne iracheno nei pressi di Ventimiglia è stato investito mortalmente all’interno di una galleria, mentre un cittadino del Ghana ed uno del Mali sono rimasti folgorati, il secondo con esito letale, rispettivamente a Verona ed in Liguria, al confine con la Francia.L’iniziativa della Polfer, caratterizzata dalla distribuzione di brochure informative multilingue presso le stazioni principalmente interessate dal flusso dei migranti ovvero presso i centri di accoglienza e permanenza, si propone di arginare il fenomeno incidentale aumentando la consapevolezza tra i profughi circa i pericoli propri dello scenario ferroviario, spesso poco noti nelle terre di origine.
Gli stranieri dunque costituiscono i principali destinatari della campagna che si propone allo stesso tempo più ampie ricadute positive sulla regolarità della circolazione ferroviaria.“Da tempo ci confrontiamo con il flusso dei migranti in ambito ferroviario - ha dichiarato Armando Nanei, Direttore del Servizio Polizia Ferroviaria- Di fronte ad alcuni tragici accadimenti ed avendo avuto modo di constatare che spesso queste persone non si rendono minimamente conto dei pericoli a cui si espongono, abbiamo ritenuto di poter e di dover far qualcosa. Questo il senso della campagna che parte oggi e che si pone in linea con lo spirito di prossimità che da sempre caratterizza l’attività della Polizia Ferroviaria”.
Un caso accertato di Chikungunya è stato segnalato nelle Marche. Si tratta di un uomo di 65 anni, di Castelplanio (Ancona), che è stato ricoverato all'ospedale di Fabriano al rientro da un soggiorno di tre settimane in una città del Lazio, con febbre molto alta e dolori muscolari e articolari, che hanno fatto ipotizzare la diagnosi, poi confermata dall'esito degli esami effettuati presso il centro di riferimento regionale di Virologia dell'Azienda Ospedali Riuniti di Ancona. Il paziente, guarito, è stato già dimesso. Il caso è probabilmente correlato con l'epidemia in corso nel Lazio.
Immediatamente attivate le procedure per le disinfestazioni a Castelplanio e Fabriano. Allertato anche il centro di riferimento entomologico dell'Istituto Zooprofilattico Umbria Marche per la "cattura" di zanzare adulte e verificare i focolai larvali. La malattia, benigna nella prognosi, si trasmette tramite la puntura di zanzare che si sono infettate pungendo un uomo malato, ma non si trasmette direttamente da uomo a uomo.
I focolai di Chikungunya in corso in Italia sono sotto osservazione anche da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che consiglia a chi si reca nelle zone colpite di proteggersi dalle zanzare e non esclude ulteriori casi nei prossimi giorni. «La malattia si verifica di solito in Africa, Asia e Americhe, oltre che nel subcontinente indiano», aggiunge l'Oms. Nel 2007 la trasmissione è stata documentata per la prima volta in Europa, in Emilia Romagna, con 217 casi accertati. Al momento c'è un altro focolaio autoctono nel dipartimento di Var, in Francia. La Chikungunya provoca febbre alta, eruzioni cutanee, mal di testa, dolori muscolari e articolari, anche se di solito non é fatale, però alla luce di alcuni casi letali documentati anche recentemente, specie tra i soggetti più deboli come i bambini e gli anziani che hanno riportato complicazioni, spesso a causa di cure tardive ed errate, è necessaria una buona prevenzione contro le punture delle zanzare prima di recarsi nei luoghi più infestati dal tipo menzionato, che tuttavia si stanno diffondendo in molte aree temperate del pianeta tra cui l'area del Mediterraneo. Per chi viaggia in Italia, è bene evitare il contatto con le zanzare usando un abbigliamento corretto e i repellenti. (Ansa)
Approvati gli elenchi degli edifici di proprietà pubblica, classificati non agibili, da ripristinare con interventi di miglioramento sismico entro il 31 dicembre 2018 per essere destinati ad uso abitativo.
Con due decreti, il primo del 7 luglio scorso e il secondo di ieri, firmati dal presidente della Regione e vicecommissario per la ricostruzione post sisma 2016, Luca Ceriscioli, entra nel vivo la riparazione degli immobili del patrimonio edilizio per il fabbisogno abitativo. Ammonta a 33 milioni 282 mila euro circa la somma complessiva destinata ai 64 interventi per il ripristino e riqualificazione dei 362 alloggi, individuati nei due elenchi, che si trovano nei Comuni del cratere del territorio marchigiano interessato dagli eventi sismici.
Nella quotidiana attività di segnalazione anche sulle truffe online cui ogni giorno si rischia di essere sottoposti attraverso i nostri contatti e account, la Polizia di Stato tramite un post pubblicato su “Commissariato di PS On Line – Italia” ha invitato a fare attenzione ad uno dei messaggi che può apparire sulle caselle di posta elettronica, ed in particolare al fantomatico annuncio di buoni da 150 euro perché “Zara sta per festeggiare l’apertura di 3 nuovi negozi in Italia”.
Il testo dell’allerta della Polizia Postale dice: “Zara. La truffa è dietro l'angolo, per la precisione dietro tre domande".
Il modo migliore per difendersi è quello di non rispondere mai a questi messaggi palesemente strani e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di dati personali o bancari. Il problema che ancora persiste, però, è che sono tanti i consumatori che sono allettati dalle proposte che appaiono, almeno in astratto, credibili perché vengono utilizzati i loghi del tutto identici a quelli di note aziende come la multinazionale dell’abbigliamento in questione. E cascarci è molto facile. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione, accertarsi sempre della provenienza del messaggio ed evitare di seguire le istruzioni contenute che costituiscono in domande che vengono poste all’ignaro utente per farlo cadere in trappola.
Che la ricostruzione non sia ancora iniziata è un dato di fatto. Che ci siano ritardi enormi su tutta la gestione post-terremoto è altrettanto certo. Ma è anche altrettanto certo che su argomenti tanto delicati, si rischia facilmente di sfociare nella speculazione e nel sensazionalismo a tutti i costi, non raccontando quelli che invece sono i fatti concreti.
Nello specifico, parliamo della notizia circolata in questi giorni secondo cui la Regione Marche avrebbe acquistato immobili lungo la costa per concretizzare il diabolico piano dello spopolamento delle aree interne. Se ne sono sentite di tutti i colori, con la conseguenza di esasperare ulteriormente la gente terremotata, già comprensibilmente provata di suo. In realtà le cose non stanno come sono state descritte. Le abitazioni lungo la costa fanno parte della disponibilità abitativa richiesta dalla Regione. In concreto: non è stato ancora acquistato alcun immobile, ma si ha una fotografia completa delle case messe a disposizione su tutto il territorio.
Come spiega la Regione Marche "L’Erap non ha acquistato alloggi, ma – sulla base delle disposizioni nazionali – ha provveduto ad acquisire la disponibilità abitativa sul territorio da destinare ai terremotati che hanno subito danni gravi alle proprie abitazioni, incrociando le disponibilità locali con le esigenze dei terremotati residenti. I sindaci hanno a disposizione un fotografia reale delle possibilità abitative per i propri cittadini che necessitano di un alloggio e ogni Comune ha la sua graduatoria. Quindi non si tratta di trasferire un terremotato da un paese a un altro, ma di assicurare a più interessati possibili un’abitazione nel proprio comune di residenza, favorendo il ritorno delle persone ai loro paesi".
E già così la cosa è decisamente più chiara. La Regione spiega anche che "si è trattato di un’indagine necessarie per trovare una sistemazione alle famiglie danneggiate e un’operazione di rilevazione che rappresenta, di fatto, il più imponente piano abitativo delle Marche degli ultimi quarant’anni. Il decreto legge 9 febbraio 2017, convertito in legge 45/2017 (uno dei tre decreti emanati per la gestione del terremoto) ha previsto la possibilità di acquistare alloggi invenduti a favore delle famiglie con immobili fortemente danneggiati. L’operazione - che è stata fatta, in meno di sei mesi (dall’emanazione del decreto legge, convertito poi in legge) - ha consentito di individuare 523 alloggi nei comuni del cratere e 439 fuori cratere. Complessivamente sono state censite 962 abitazioni disponibili, per un valore complessivo di 123 milioni di euro, sulla base delle 1.596 abitazioni segnalate (non tutte sono risultare idonee a seguito delle verifiche). Le 523 abitazioni permanenti individuate all’interno del cratere, per dare un termine di paragone, sono circa un terzo delle Sae che saranno installate nei comuni del cratere.
Va considerato, infine, che – a ricostruzione conclusa – gli alloggi resteranno ai Comuni come alloggi di edilizia residenziale pubblica a favore delle famiglie meno abbienti residenti, generando, per altro, un indotto economico a favore del settore edilizio di enorme valore e grande ricaduta economica. Quella operata dall’Erap, in definitiva, è stata un’operazione accorta e imponente, svolta in tempi rapidissimi, che segnerà positivamente anche il futuro dell’edilizia residenziale pubblica marchigiana, oltre naturalmente a dare un’immediata risposta alle famiglie, dentro e fuori cratere, che hanno avuto gravi danni alle abitazioni”. Insomma, al di là del terrorismo mediatico, le cose sembrerebbero stare in maniera ben diversa. Ma bisogna raccontarle per come sono realmente.
La ripresa parte anche da una buona tenuta di posizione. Le Marche sono riuscite a mantenere vivo l’interesse verso la propria offerta immobiliare nonostante gli eventi legati al sisma - una buona notizia per agenti immobiliari e privati che hanno immobili da vendere - e proprio dalle zone più colpite arrivano dati interessanti rispetto alle richieste di seconde case da parte di stranieri. Secondo il report semestrale di Gate-away.com, il portale immobiliare per l’estero che lavora a livello internazionale e ha sede proprio nelle Marche, la regione è riuscita a tenere la posizione all’interno della classifica di preferenza basata sulle richieste degli stranieri in cerca di una seconda casa in Italia: “La nostra regione resta al decimo posto della top ten - commenta Simone Rossi, direttore generale di Gate-away.com - e questo sicuramente è il dato positivo da tenere presente nonostante una flessione del 6% registrata nei primi mesi del 2017 rispetto allo stesso periodo del 2016. Considerando che nel mezzo ci sono gli eventi legati al terremoto, i dati relativi alle richieste di stranieri che cercano casa nelle Marche sono incoraggianti. Soprattutto considerando che le province di Ascoli Piceno e Macerata rientrano anche nella classifica nazionale di preferenza”. La provincia picena, infatti, non solo è al primo posto della classifica dei capoluoghi marchigiani raccogliendo il 35,76% delle richieste, ma si attesta al 20esimo posto della lista nazionale registrando una crescita di quasi il 25% rispetto allo scorso anno. Segue Macerata, che intercetta il 27,47% delle richieste e nella lista nazionale è al 29esimo posto, insieme con Ancona (15,26%). Fermo (10,76%) e Pesaro Urbino (10,75) chiudono la lista quasi a pari merito. Rivelazione di questi primi sei mesi dell’anno è la piccola cittadina di Montalto delle Marche nell’Ascolano: nel report regionale di Gate-away.com si piazza prima nella classifica relativa alle città più richieste e al contempo occupa il 15esimo posto nella classifica nazionale, insieme a città ben più blasonate. Sarnano (MC) è al 34esimo posto della stessa classifica nazionale mentre occupa il secondo in quella regionale, seguita da Porto Potenza Picena, Montefiore dell’Aso, Castignano, Urbino, Amandola, Cupra Marittima, San Ginesio e Ripatransone, a completamento della lista dei primi dieci Comuni più richiesti. Chi sono e cosa cercano gli stranieri nelle Marche? Le richieste arrivano soprattutto da tedeschi (15,41%), britannici (14,68%), americani (11,77%) e olandesi (11,48%). Si valutano soprattutto case indipendenti (88,66%) preferibilmente abitabili o completamente ristrutturate (63,81%) anche se sono quali il 27% le richieste per case da ristrutturare. Le nuove unità immobiliari rappresentano il 9,45%. Il giardino (64,68%) raccoglie sempre consensi mentre la piscina o il terreno non sono elementi della proprietà determinanti, seppure graditi. Il valore medio degli immobili richiesti è di 264mila euro; in linea con questo, dato il report rileva che riceve di più la fascia di prezzo fino ai 250mila euro (71,22%). Gli immobili di fascia alta, sopra i 500mila euro, sono al 9,74% mentre quella fra i 250 e i 500mila euro totalizza poco più del 19%. “Nei primi mesi del 2017 su Gate-away.com - conclude Simone Rossi - le Marche sono state in grado di attrarre turisti e investitori immobiliari che desiderano una seconda casa in Italia. Abbiamo vissuto in prima persona l’evoluzione del mercato in questo periodo difficile, visto che la nostra web company si trova a Grottammare, nel Piceno. I risultati del semestre suggeriscono un prudente ottimismo e la giusta strategia che possiamo consigliare agli operatori del settore è di incentivare la visibilità estera del loro portafoglio immobiliare. Gate-away.com mette a disposizione la stessa opportunità di aumentare le possibilità di vendita anche del privato cittadino, che desidera puntare sulle richieste straniere e non di rado sceglie di vendere a causa delle spese eccessive che in Italia deve sopportare chi possiede due o più immobili”.
Nota da Patrizia Terzoni, portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati:
“Come M5S iniziamo a pensare che a Palazzo Raffaello ci facciano apposta a prendersi gioco degli abitanti del cratere sismico, che oltretutto nella nostra regione sono una fetta piuttosto notevole. Infatti proprio in questi giorni abbiamo appreso che l’Erap regionale, con il bando per l’acquisto dell’invenduto imbastito la fine di ripopolare le aree interne interessate dal terremoto, ha ammesso 748 offerte di vendita per abitazioni che si trovano per oltre la metà sulla costa, o, più in generale, in comuni che non fanno parte del cratere. In parole povere, la attuale giunta cerca di incentivare i terremotati a rimanere nelle località costiere e non il contrario, come il bando invece prevedeva. I sette comuni dove è stato ammesso il maggior numero di offerte sono Fermo, Ripatransone, Spinetoli, Montegranaro, Potenza Picena, Recanati e Osimo, tutti centri che non fanno parte del cratere: uno sberleffo in piena regola per chi ha la casa distrutta ai piedi degli Appennini. Il bello è che il M5S, presagendo che il bando potesse finire male come stiamo costatando ora, aveva chiesto di specificare in modo più netto che si individuassero offerte di vendita solo nel cratere o al massimo nei comuni confinanti. Qui invece si è scelto di fare scientemente un altro sfregio a chi sta da undici mesi ormai lontano dalla propria terra. Ceriscioli continua a sbagliare tutto ciò che si può sbagliare e i suoi funzionari in regione non ne azzeccano una nemmeno per sbaglio. Dopo aver devastato il mercato degli affitti sulla costa, si colleziona un’altra scempiaggine in tema di politiche abitative. Il bello è che in Umbria è stato fatto un bando simile, ma almeno lì ha riguardato davvero solo edifici del cratere. Nelle Marche oramai se si può sbagliare una cosa nel post-sisma, si fa apposta a sbagliarla, e la regione in questo ha responsabilità abnormi”.