La Feba Civitanova Marche piega la resistenza del Porto San Giorgio per 51-83 e continua la su corsa verso la vetta. Le momò, dopo una partita positiva, inanellano un altro successo della loro lunga striscia e si avvicinano sempre più alla vetta.
Nel prossimo turno, vincendo contro il Pink Basket, le biancoblu aggancerebbero in vetta Perugia e in virtù della differenza canestri chiuderebbero prime la regular season. Le ragazze di coach Iris Ferazzoli quindi proseguono nel loro ottimo momento, che le vede tra l’altro imbattute in questo 2023.
Partenza sprint per la Feba Civitanova che nel primo quarto chiude sul 10-30 e incanala la sfida sui binari giusti. Le momò schierano il tandem Secka - Jaworska dalle prime battute con le padrone di casa che non riescono ad arginare lo strapotere fisico del tandem sotto canestro.
Stesso copione nella seconda frazione, con le ragazze di coach Iris Ferazzoli che prendono il largo e di fatto chiudendo la pratica al riposo lungo sul 22-52.
Nelle ultime due frazioni, la Feba Civitanova può gestire il margine, dando spazio a tutte le giovanissime che mettono minuti di qualità nelle gambe. La sfida si chiude sul 51-83 finale.
PORTO SAN GIORGIO – FEBA CIVITANOVA 51-83 (10-30; 12-22; 22-15; 17-16)
PORTO SAN GIORGIO: Induti 5, Maistrini, Francello 2, Medori 8, Forò 5, Andrenacci 10, Nardoni 9, Giammarini 2, Lattanzi 6, Nociaro 1, Ragni 1 All. Saccoccia
FEBA CIVITANOVA: Severini 11, Sciarretta 7, Angeloni 1, Medori 1, Secka 9, Trobbiani 10, Binci 15, Jaworska 12, Malintoppi 12, Vigilia 2 All. Ferazzoli
Arbitri: Santoni - Gabrielli
Un "esposto-denuncia" verrà presentato in settimana alla Procura di Fermo "sulla gravissima e inaccettabile situazione in cui versano i cantieri aperti sulla A14 nel tratto tra Pedaso e Grottammare".
Lo annuncia il consigliere regionale Pd Marche Fabrizio Cesetti, dopo la tragedia di ieri sull'A14, a Grottammare, costata la vita al tennista paralimpico Andrea Silvestrone, 51 anni, e ai suoi due figli di 14 e 8 anni, di Montesilvano (Pescara). Cesetti, avvocato, ritiene che la società Autostrade debba chiarire il proprio operato alla magistratura.
Un terzo figlio 12enne è ricoverato in Rianimazione al Pediatrico Salesi di Ancona. Il bambino è giunto cosciente e ha raccontato gli eventi. "Al momento non vi è indicazione chirurgica per le lesioni emorragiche cerebrali che saranno monitorate con controlli TC", lo comunica un bollettino medico emesso dal presidio ospedaliero anconetano.
Nella mattinata di domani il piccolo paziente sarà sottoposto a intervento chirurgico maxillo-facciale: "Le condizioni cliniche al momento si mantengono stabili e soddisfacenti sul piano emodinamico, respiratorio e metabolico" si aggiunge nel bollettino medico. Il bambino "è sedato e in ventilazione meccanica. Le condizioni cliniche risultano critiche e la prognosi è riservata".
Qualche settimana fa, nello stesso tratto, un incidente simile costò la vita al 45enne Samuele Cotichini; nell'agosto 2018 nella Galleria Castello, ma in direzione sud, un camion prese fuoco causando la chiusura del tunnel autostradale, direzione sud, per 6 mesi.
Questo "ennesimo incidente" mortale sull'autostrada tra Marche e Abruzzo, ha riacceso la polemica sulla sicurezza autostradale e in particolare sui cantieri. Il presidente delle Marche, Francesco Acquaroli si è sentito con il governatore dell'Abruzzo Marco Marsilio: entrambi chiedono di rivedere i cantieri.
"Abbiamo convenuto - riferisce Acquaroli - di richiedere un ulteriore incontro urgente con Aspi per provvedere a garantire la massima sicurezza possibile anche rimodulando i cantieri". "Questa situazione è diventata insostenibile e inaccettabile, sotto tutti i punti di vista, prima di tutto la perdita di vite umane per le quali esprimo profondo dolore e cordoglio".
Autostrade per l'Italia, ha espresso "profondo cordoglio ai familiari delle vittime e vicinanza alla comunità". I parlamentari del Pd Manzi e Curti, tra le autorità a testimoniare vicinanza alla famiglia delle vittime, ricordano i "lavori che sul tratto autostradale non arrivano mai alla fine, con pericoli e disagi crescenti per gli automobilisti".
La tragedia "deve spingere le istituzioni locali e nazionali ad adottare soluzioni concrete a tutela della sicurezza delle migliaia di cittadini che ogni giorno percorrono quel tratto di strada. Non è possibile andare avanti così".
L’Ancona fa il colpaccio e riapre il campionato di Serie C. Al Del Conero, senza Mezzoni, Mondonico, Di Massimo e Ruani, cade la capolista Reggiana al termine di una sfida non adatta ai deboli di cuore.
Vantaggio per gli ospiti dopo otto minuti con Hristov (poi espulso nel finale), pareggio (su rigore) e raddoppio (su assist di Simonetti) del solito Federico Melchiorri, quarta rete nelle ultime tre uscite. Rientrato anche Spagnoli dopo l’infortunio di fine novembre. In tribuna presente anche il presidente Tony Tiong, e circa mille bambini delle società affiliate e del settore giovanile biancorosso.
Prima doppietta con la maglia dell’Ancona, Federico Melchiorri ha commentato così la partita: "Sono belle soddisfazioni, abbiamo preparato al meglio questa partita sapendo di incontrare un’ottima squadra come la Reggiana. Ne siamo usciti vincitori e c’è da esserne orgogliosi. Il secondo gol, sotto la curva nord è stato spettacolare".
"Sono tutte sensazioni che mi porto dentro e che cercherò di ripetere più avanti. Se noi facciamo bene oltre a toglierci delle belle soddisfazioni riportiamo anche la gente allo stadio - conclude Melchiorri -. Ho avuto la fortuna di girare tanto nel mio percorso da professionista e posso dire che questa società è una società seria e con la testa giusta. C’è grande serietà in tutto ciò che viene fatto, ingredienti fondamentali per crescere. Avanti così e testa al prossimo obiettivo che è la Fermana. Godiamoci questa vittoria".
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, "Chiedilo all'avvocato". Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alla natura e agli effetti dell’atto di trasferimento della proprietà posto in essere in sede di separazione dei coniugi.
Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: "La proprietà di un immobile trasferito da un ex coniuge in favore dell’altro può essere soggetto ad aggressione da parte dei creditori del primo?"
Il caso di specie ci offre l’occasione di far chiarezza su una questione estremamente delicata, sulla quale ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione, con l’ordinanza n.27409/2019, affermando testualmente quanto segue: “Gli accordi di separazione personale, contenenti attribuzioni patrimoniali relative a beni mobili o immobili, rispondono ad uno specifico spirito di sistemazione dei rapporti in occasione dell’evento della separazione, il quale sfugge alle connotazioni classiche sia dell’atto di donazione sia dell’atto di vendita e svela una sua tipicità propria, la quale poi, di volta in volta, può colorarsi dei tratti dell’obiettiva onerosità piuttosto che di quelli della gratuità. La necessità di accertare la natura onerosa o meno dell’atto rileva ai fini della disciplina di cui all’art. 2901 c.c." (Cass. Civ.; Sez. II; Ord. n. 27409/2019 del 25.10.2019).
Difatti, l’art. 2901 del codice civile citato nella menzionata sentenza, prevendo espressamente che: “Il creditore, anche se il credito è soggetto a condizione o a termine, può domandare che siano dichiarati inefficaci nei suoi confronti gli atti di disposizione del patrimonio coi quali il debitore rechi pregiudizio alle sue ragioni […]”, disciplina l’istituto dell’azione revocatoria, la quale favorisce il creditore permettendogli di ottenere la dichiarazione di inefficacia, nei suoi confronti, degli atti di disposizione del patrimonio con cui il debitore abbia arrecato pregiudizio alle sue ragioni, ad esempio ponendo in essere un atto di trasferimento di proprietà a titolo gratuito e perciò, diminuendo in modo consistente il proprio patrimonio, a discapito del suddetto creditore.
A tal proposito occorre rilevare, che il problema principale sotteso a tale questione, attiene al profilo solutorio o meno dell'atto traslativo, dal momento che, essendo l'atto di adempimento di un'obbligazione notoriamente sottratto a siffatta azione revocatoria, la qualificazione dei negozi traslativi in esame, come negozi a carattere solutorio, fornirebbe un ostacolo insuperabile avverso le pretese dei creditori in sede di azione individuale ex art. 2901 c.c..
Per tali ragioni la giurisprudenza di legittimità si è dovuta occupare più volte della questione di come qualificare sotto il profilo causale le attribuzioni patrimoniali traslative che accompagnano la sistemazione dei rapporti economici tra ex marito e moglie, affermando al riguardo come non sia possibile una definizione aprioristica circa la natura di tali trasferimenti, dovendosi valutare caso per caso, a che titolo essi vengano disposti.
Pertanto, in risposta alla domanda della nostra lettrice e in linea con l’unanime orientamento della giurisprudenza della Suprema Corte, si può affermare che: "Gli accordi di separazione personale fra i coniugi, contenenti attribuzioni patrimoniali da parte dell'uno nei confronti dell'altro e concernenti beni mobili o immobili, non risultano collegati necessariamente alla presenza di uno specifico corrispettivo o di uno specifico riferimento ai tratti propri della donazione (dato il contesto come quello della separazione personale, caratterizzato proprio dalla dissoluzione delle ragioni dell'affettività), tanto più, che per quanto può interessare ai fini di una eventuale loro assoggettabilità all'actio revocatoria di cui all'art. 2901 c.c. rispondono, di norma, ad un più specifico e proprio originario spirito di sistemazione dei rapporti in occasione dell'evento di separazione consensuale, il quale, sfuggendo, in quanto tale, anche dalle connotazioni classiche dell'atto di vendita (attesa oltretutto l'assenza di un prezzo corrisposto), svela, di norma, una sua "tipicità" propria la quale poi, volta a volta, può, ai fini della disciplina di cui all'art. 2901 c.c., colorarsi dei tratti dell'obiettiva onerosità piuttosto che di quelli della gratuità, in ragione dell'eventuale ricorrenza o meno, nel concreto, dei connotati di una sistemazione "solutorio-compensativa" più ampia e complessiva, di tutta quell'ampia serie di possibili rapporti patrimoniali maturati nel corso della quotidiana convivenza matrimoniale" (Cass. Civ.; Sez.III; Sent. n. 10443 dep. 15.04.2019).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Autostrade per l'Italia ha comunicato la chiusura del casello della A14 Ancona Nord per due notti consecutive. La chiusura, in entrata e in uscita, è prevista tra le 22 e le 6 dei prossimi lunedì 6 e martedì 7 febbraio. Il provvedimento si è reso necessario per permettere i lavori di sistemazione dell'illuminazione sulla Bologna-Taranto. L'entrata consigliata verso Bologna è al casello di Montemarciano, mentre l'entrata consigliata verso Ancona è al casello di Ancona Sud.
Coppia perde l'orientamento ai Piani di Ragnolo: intervengono i vigili del fuoco. È quanto avvenuto nel pomeriggio di sabato, nel territorio comunale di Sarnano.
La coppia, giunta nella suggestiva località si Sassotetto con l'auto, era stata sorpresa dal sopraggiungere della nebbia e ha perso l'orientamento, non riuscendo più a individuare il tracciato per raggiungere il parcheggio dove si trovava la loro vettura.
Le due persone hanno, quindi, allertato i vigili del fuoco che sono intervenuti con una squadra da Tolentino. La coppia è stata localizzata grazia al personale TAS (Topografia Applicata al Soccorso) presente in sala operativa e, una volta raggiunta, è stata riaccompagnata al parcheggio.
Nabil Gharsellaoui, il tunisino arrestato con l’accusa di essere a capo di una organizzazione criminale che faceva arrivare immigrati dal nord Africa, per poi metterli in regola con documenti falsi, ieri mattina si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande che il giudice gli ha posto in sede di interrogatorio di garanzia nel carcere di Montacuto. Il giudice ha confermato per lui la misura cautelare della detenzione in carcere. Si terrà invece lunedì l’interrogatorio di Nabil Baazaoui, il connazionale che si era spostato a Ferrara dove tutt'ora si trova agli arresti domiciliari.
Il nordafricano aveva chiesto di tornare a Macerata, nel casolare dove aveva vissuto, e dove la polizia, con un blitz, martedì mattina aveva trovato altri clandestini che, secondo l'accusa, sarebbero arrivati tramite l'organizzazione di Gharsellaoui. Il casolare ora è sotto sequestro. Oltre a loro, un altro tunisino era destinatario di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, ma risulta, al momento, irreperibile. L’inchiesta vede coinvolti 11 nordafricani e sei italiani che avrebbero fornito gli appoggi all’organizzazione.
Inspiegabile episodio capitato ieri al dottor Lorenzo Morresi, specialista in dermatologia che esercita presso l'INRCA di Fermo. Lo ha riferito lui stesso attraverso il proprio profilo Facebook. Il dottore, era in un ristorante di Campofilone con il figlio, ha pagato il conto ed è uscito lasciando nel piatto il pasto che non era stato di suo gradimento. Una pasta troppo scotta per i suoi gusti: lo avrebbe fatto presente al ristoratore, che non ha gradito l'osservazione. Ne è scaturito un confronto sempre piu acceso non limitato alle parole. Infatti una volta uscito con il figlio dal ristorante, il dottore sarebbe stato raggiunto all'esterno e avrebbe subito un'aggressione da parte del ristoratore, che gli avrebbe procurato ferite ed escoriazioni. Sul posto, allertati dal dermatologo sono intervenuti i carabinieri di Monterubbiano che, dopo aver ascoltato le versioni delle parti, hanno avviato le indagini per capire come sia andata la vicenda.A seguito delle ferite il dottore si è dovuto recare al Pronto soccorso dell'Ospedale civile di Fermo dove è stato medicato. Ora valuterà se adire le vie legali.
Tampona in superstrada, provoca dei feriti e scappa: la polizia stradale rintraccia il conducente, era alla guida ubriaco. L'incidente, verificatosi poco prima delle 8, è avvenuto al km. 81+850 della superstrada SS.77 della Val di Chienti, carreggiata monti, nel territorio del comune di Tolentino (leggi qui).
L'uomo, al volante di una Jeep e residente in provincia di Macerata, avrebbe tamponato un’autovettura Seat con a bordo una famiglia di Ancona diretta a Roma. Dopo l’urto, il conducente si era dato alla fuga a piedi, per poi venire rintracciato dalla Polizia Stradale di Macerata dopo una concitata ricerca.
Attualmente gli inquirenti stanno svolgendo indagini in sinergia con l’Autorità Giudiziaria di Macerata per vagliare la posizione del conducente che avrebbe provocato il sinistro stradale, dandosi alla fuga ed omettendo di soccorrere i tre occupanti del veicolo tamponato, che nel frattempo sono stati trasportati al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Macerata per le cure del caso, avendo riportato lesioni.
Il conducente della Jeep, sottoposto ad accertamenti alcolemici, ha evidenziato un tasso alcolemico tre volte superiore a quello consentito.
Bella prestazione di Macerata che si impone su una squadra in forma nonostante l'assenza di Morelli. Una prova di forza della Med Store Tunit arricchita dalle performances di Kindagrd e Wawrzynczyk, che hanno permesso ai biancorossi di controllare il gioco per buona parte della gara contro un Savigliano che ha lottato cedendo soltanto nel terzo set. Sono partiti in crescendo i biancorossi che nel primo set hanno pian piano preso il controllo del gioco e nel finale sono scappati conquistando il vantaggio.
La gara si è quindi fatta molto più combattuta, con le squadre che si sono inseguite e solo agli ultimi punti la Med Store Tunit è riuscita a portarsi avanti e strappare anche il secondo set; quindi Macerata ha completato l'opera con un terzo set sempre in controllo. Si avvicina il terzo posto per i biancorossi, distante ora tre punti, che proveranno ad accorciare ancora domenica prossima nella sfida del Banca Macerata Forum contro Monselice.
LA CRONACA – Assenza importante per coach Gulinelli che deve fare a meno dell'opposto Morelli, al suo posto Margutti, poi Lazzaretto e Wawrzynczyk, i centrali sono Luisetto e Pizzichini, Kindgard e il Capitano e libero Gabbanelli. Savigliano risponde con l'ex-biancorosso Nasari, Galaverna e Spagnol, al centro Rainero e Dutto, il palleggiatore è Filippi, il libero Gallo.
Ritmi alti e spettacolo ad aprire la sfida: dopo una prima fase giocata punto a punto Savigliano allunga 5-3 ma pareggia subito Macerata e si porta avanti con l'ace di Pizzichini, 5-6. Sono i biancorossi quindi a scappare e con l'errore di Nasari sotto rete arriva l'8-11 ma i padroni di casa restano in scia, bene a muro con Dutto; combattono le due squadre, Macerata guida il risultato, difende bene ed è efficace nelle combinazioni al centro, intanto allunga con un nuovo ace di Pizzichini, 13-15. Cresce la Med Store Tunit, alza la pressione su Savigliano che comincia ad avere difficoltà a superare la difesa maceratese e con la palla out del 16-21 coach Simeon chiama il time-out. Finale a tinte biancorosse: i ragazzi di coach Gulinelli controllano e con qualità chiudono il set 18-25.
Ottima partenza per la Med Store Tunit che va avanti 1-4 con l'ace di Kindgard, Savigliano che deve ancora ritrovarsi; ci pensa Galaverna a scuotere i suoi con due ace che valgono il 6-6. La gara torna a farsi combattuta, Nasari in diagonale porta avanti i padroni di casa ma arriva subito la risposta biancorossa, 10-10, le squadre giocano punto a punto e si inseguono: va avanti Savigliano +2 con il muro di Dutto, poi Lazzaretto pareggia con un tocco in anticipo sotto rete, 13-13. Nessuna delle due formazioni riesce a scappare, si gioca a buoni ritmi e Savigliano guida il cambio palla con Macerata sempre pronta a rispondere, 18-18; la Med Store Tunit ribalta ancora e sul 19-20 coach Simeon chiama time-out, momento decisivo del set: i biancorossi allungano con il muro di Lazzaretto su Galaverna e la palla fuori di Spagnol, 19-22 e altro time-out per Savigliano. Sale la tensione in campo, Macerata tiene il +2 ma i padroni di casa accorciano con Dutto 23-24 e stavolta il time-out è per i biancorossi. Ci pensa il muro di Luisetto a regalare alla Med Store Tunit il doppio vantaggio.
Nuova partenza combattuta, Savigliano si gioca tutto in questo terzo set, Macerata è decisa a chiuderla, 4-4. Un tocco in anticipo di Kindgard sotto rete regala il nuovo vantaggio ai biancorossi, seguito dall'ace di Luisetto per il 6-8, prova a scappare la Med Store Tunit; i maceratesi controllano e riescono ad allungare con il tocco a rete di Filippi e un lungo studio al video-check, è 10-15 per Macerata, i padroni di casa invece lottano su ogni pallone ma faticano in questa fase a rispondere agli attacchi degli ospiti. Sale in cattedra Wawrzynczyk che buca due volte la difesa di casa con un preciso pallonetto e un diagonale potente, 12-19 e la Med Store Tunit prova a chiuderla controllando il vantaggio: ace di Margutti, 14-22, ancora efficaci in battuta i biancorossi che hanno messo sempre a dura prova la ricezione di Savigliano; finale senza scossoni, Macerata gestisce con esperienza e chiude set e partita con la schiacciata di Spagnol che si infrange sul muro avversario.
Il tabellino:
MONGE-GERBAUDO SAVIGLIANO 0
MED STORE TUNIT MACERATA 3
PARZIALI: 18-25, 23-25, 17-25.
Durata set: 25’, 27’, 23’. Totale: 75’.
MONGE-GERBAUDO SAVIGLIANO: Nasari 8, Filippi 2, Gallo, Trinchero, Rainero 1, Galaverna 12, Rabbia, Bergesio, Spagnol 13, Dutto 7, Mellano 1. NE: Calcagno, Marolo. Allenatore: Simeon.
MED STORE TUNIT MACERATA: Luisetto 5, Lazzaretto 15, Margutti 10, Kindgard 3, Wawrzynczyk 13, Gonzi, Pizzichini 6, Gabbanelli. NE: De Col, Ravellino, Paolucci, Bacco. Allenatore: Gulinelli.
ARBITRI: Spinnicchia e Giorgianni.
La Recanatese non riesce a superare l’Imolese penultima in classifica, pareggiando 0-0. I leopardiani devono accontentarsi del singolo punto dopo troppe occasioni mancate: su tutte il rigore di Carpani parato in apertura e la traversa colpita da Guadagni, che costringono i giallorossi a rinunciare all’intera posta in palio dopo un secondo tempo poco emozionante.
Inizio subito convincente per i padroni di casa che nei primi dieci minuti mettono sotto pressione gli avversari schiacciandoli nella propria metà campo. Al 6’ D’Auria atterra Giampaolo in area e Carpani si aggiudica il calcio dal dischetto, ma Rossi para il rigore e mantiene al sicuro il pareggio. La Recanatese incalza e al 30' trova una seconda occasione d’oro: Guadagni batte una punizione insidiosa che impatta contro la traversa e termina sul fondo. Poco da segnalare in coda alla prima frazione che si chiude sul parziale di 0-0.
La ripresa inizia senza sostituzioni con le due squadre che faticano a imporre il proprio gioco. Poche emozioni nelle fasi iniziali con l’unico squillo che arriva per i leopardiani al 64’: il solito Guadagni prova la conclusione ma l’estremo ospite blocca in due tempi salvando il risultato. Gli ultimi minuti sono dell’Imolese che all’81’ accarezzano la vittoria con il colpo di testa di Zanon parato all’ultimo da Fallani. Il triplice fischio decreta il definitivo pareggio a reti bianche. Il pareggio porta i ragazzi di mister Pagliari a 26 punti, conservando il +6 che li distanzia dai rossoblù dell’Imolese fermi a quota 20.
La Lega Macerata, di fronte ad un nutrito gruppo di militanti accorsi alla sede del partito, ha rinnovato il direttivo di sezione con l'elezione del candidato Aldo Alessandrini, vincitore per un solo voto di distanza dallo sfidante Claudio Carbonari (rispettivamente 24 e 23 voti).
Questo il nuovo direttivo: segretario Aldo Alessandrini, componenti Francesca Ciucci, Patricia Di Camillo, Laura Laviano, Tommaso Lorenzini, Andrea Marchiori, Angelo Menghi, Laura Orazi, Maria Oriana Piccioni, Francesco Angelini (supplente).
“Stiamo progressivamente riattivando il percorso di ascolto e confronto con il territorio che è e resta imprescindibile per la Lega – dichiarano il commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti e quello provinciale Luca Buldorini – è fondamentale che, dopo la sosta forzata per la pandemia, i militanti, parte attiva del progetto Lega per il buon governo, stiano tornando ad avere un ruolo centrale e indispensabile al supporto della filiera di governo che vede la Lega impegnata dal comunale al nazionale. In bocca al lupo ai neoeletti e grazie a tutti i militanti e sostenitori della Lega che danno quotidianamente un contributo sostanziale ed indispensabile”.
“La realizzazione del polo logistico Amazon nell’area dell’interporto di Jesi rappresenta una grande opportunità di rilancio per il territorio”. Ad affermarlo il consigliere regionale, Dino Latini (UDC), aprendo i lavori del Convegno dal titolo “Amazon, opportunità e chiarezza” che si è svolto all’Hotel Federico II di Jesi.
“L’incontro di oggi è un’occasione per un confronto aperto con la comunità – ha aggiunto Latini – chiamata a partecipare in modo attivo agli sviluppi e alle prospettive di ciò che rappresenta una novità assoluta. Un salto di qualità per l’economia, per il lavoro, per la socialità soltanto se le istituzioni, la politica, le categorie produttive, l’Università sapranno guidare ed accompagnare il nuovo insediamento Amazon”.
Proprio richiamando il ruolo delle istituzioni e della politica, il consigliere Latini ha sottolineato che “dal giorno dell’insediamento del Governo Acquaroli si è verificato qualcosa di estremamente maturo e responsabile che oggi siamo tutti invitati a proseguire con un particolare senso di comunità”. Tra il pubblico erano presenti rappresentanti delle istituzioni, delle categorie produttive, e i consiglieri regionali Carlo Ciccioli e Lindita Elezi.
La sconfitta per 3-0 maturata oggi pomeriggio sul campo del Cittadella è stata fatale all'allenatore dell’Ascoli Cristian Bucchi. La società bianconera – guidata dal patron Pulcinelli - ha infatti deciso di sollevarlo dall'incarico e con lui anche lo staff tecnico.
Atteso a breve l'annuncio di chi sarà il nuovo allenatore chiamato ad invertire una tendenza che negli ultimi mesi ha fatto scivolare l'Ascoli nelle zone basse della classifica del campionato di serie B.
“Non è più ammissibile l’indifferenza delle istituzioni circa la grave situazione del tratto sud dell’A14, troppe vite sono state lasciate su quell’asfalto e troppi pericoli vivono i viaggiatori che ogni giorno si mettono in strada.” Ad affermarlo è la candidata alla segreteria regionale PD Michela Bellomaria che, in seguito al tragico incidente verificatosi questa mattina in cui hanno perso la vita Andrea Silvestrone e due dei suoi tre figli (leggi qui), ha reso noto che il caso finirà in parlamento con un’interrogazione dei deputati Curti e Manzi.
“Conosco bene quel tratto di strada che frequento da oltre 30 anni, ma quanto sta avvenendo negli ultimi 2 anni non è più tollerabile, come non lo è l'incapacità delle Istituzioni regionali e nazionali di porre rimedio ad un tratto dove si vedono troppi cantieri e pochi lavori. A tal riguardo mi sono già raccordata con i parlamentari della Repubblica Augusto Curti e Irene Manzi che nelle prossime ore presenteranno un’interrogazione urgente al Governo".
"Per di più - continua la Bellomaria - il prezzo del pedaggio è aumentato, al pari dei disagi che ogni giorno sono crescenti. Lavori che dovevano terminare nel 2023, di cui invece non si vede la fine e soprattutto l’incognita sul futuro di quel tratto dove la Regione sembra non avere il coraggio di decidere se procedere per la terza corsia in entrambe le direzioni o scegliere l’arretramento".
“I cittadini non possono più vivere pericoli come questi.- conclude l'esponente dem - come il sud delle Marche non può continuare ad essere penalizzato dall’inerzia istituzionale. Leggo ancora di ennesime riunioni: i cittadini marchigiani sono stufi di lettere ed incontri non risolutivi. É giunta l’ora di soluzioni concrete a tutela della sicurezza delle migliaia di cittadini che ogni giorno percorrono quel tratto di strada.”
Agenti della questura di Ascoli Piceno hanno posto agli arresti domiciliari un 26enne ascolano ritenuto compartecipe di un traffico di droga che, il 26 ottobre scorso, aveva portato all'arresto di un altro ascolano e al sequestro di 14 kg di hascisc occultati in un garage nella disponibilità di quest'ultimo. La droga era probabilmente destinata al mercato ascolano e della costa sanbenedettese.
In questi mesi le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura di Ascoli, si sono indirizzate all'identificazione di chi avesse curato l'acquisto e il trasporto dello stupefacente sequestrato.
L'attività info-investigativa ha consentito di acquisire prove di colpevolezza, secondo gli investigatori, a carico di un giovane che avrebbe assunto un ruolo primario nel reperire il grosso quantitativo di cannabis, avvalendosi della collaborazione di altri coetanei per la custodia e il successivo spaccio.
La Procura, vagliate le risultanze investigative, ha richiesto l'applicazione di una idonea misura cautelare al gip che ha emesso una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari eseguita ieri pomeriggio.
(Fonte Ansa)
Si è recentemente insediato il nuovo Consiglio direttivo della Fesmed, la federazione sindacale dei medici dirigenti, con la nomina di Giambattista Catalini a nuovo presidente. Il sindacato si è dunque subito messo in moto per cercare di dare una risposta a tutti i professionisti del settore che negli ultimi anni, fra pandemia e crisi bellica, ambientale ed energetica, sono stati messi a dura prova e hanno visto i loro diritti venire messi in discussione.
“Il momento che stiamo vivendo non è affatto semplice – si legge in nota stampa -: la pandemia ha lasciato il servizio sanitario nazionale con le ossa più rotte di prima; il Paese è chiamato ad affrontare, da ormai diversi mesi, una crisi bellica, energetica ed economica. Questo non può in alcun modo giustificare l’assenza perenne della sanità dall’agenda politica. Noi medici tuteliamo un diritto fondamentale di tutti, e le istituzioni devono rendersi conto della necessità di impegnarsi in difesa del servizio sanitario nazionale, altrimenti destinato al fallimento”.
“In questo scenario il ruolo dei sindacati di categoria è essenziale, e per questo Cimo (il sindacato dei medici ndr) e Fesmed hanno deciso di unirsi in una federazione, in modo da avere maggiora rappresentatività e quindi potere contrattuale: sono i sindacati che devono farsi portavoce dei professionisti, che conoscono meglio di chiunque altro i problemi degli ospedali, da affrontare e risolvere rapidamente; sono i sindacati che devono ottenere un contratto collettivo nazionale di lavoro soddisfacente, che migliori le condizioni di lavoro e blocchi la fuga dei medici dagli ospedali; un contratto che, in ogni caso, deve essere reso esigibile a livello aziendale, prevedendo un termine perentorio entro il quale le direzioni generali devono convocare i sindacati per avviare e concludere le trattative, pena la responsabilità erariale diretta del direttore generale”.
“L’obiettivo principale che dobbiamo cercare di raggiungere - prosegue il sindacato - è il superamento dei tetti di spesa al personale, per poter attuari forti politiche di assunzione che recuperino i tagli del passato, escludendo il precariato ed il reclutamento di personal “a gettone”.
"È poi essenziale completare la legge sulla responsabilità professionale depenalizzando l’atto medico, un aspetto ritenuto assolutamente prioritario soprattutto dai chirurghi e dai ginecologi: bisogna distinguere il bisturi del chirurgo dal coltello dell’assassino, e bisogna mettere mano alla questione assicurativa, raggiungendo un accordo per la copertura dei professionisti e delle Aziende Sanitarie. Non si guida senza assicurazione, figuriamoci se si può operare in assenza di copertura. Infine, si dovrà introdurre il contratto di formazione-lavoro per i medici specializzandi e avviare un processo di riforma della formazione post-laurea”.
Obiettivi che dunque rispecchiano il “manifesto per la nuova sanità” sottoscritto da tutta l’intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria, compresa dunque la federazione Cimo-Fesmed. “Senza una riforma complessiva che dia vita a una nuova sanità, potremo solo assistere al tramonto della sanità pubblica”.
“Le grandi dimissioni dei colleghi e le sempre maggiori difficoltà di reclutamento del personale, anche a causa del rischio altissimi di denunce medico-legali, che riguardano soprattutto alcune specialità, come quelle chirurgiche e quelle nell’ambito dell’emergenza – sono segnali forti che non vanno ignorati".
"L’unico modo per mantenere in vita qul gioiello italiano che è la sanità universalistica, che cura tutti senza distinzioni sociali o economiche, è adeguare le condizioni di lavoro alle richieste del mercato. Dobbiamo in tutti i modi e quanto prima disinnescare quella che, altrimenti, esploderà come una vera e propria bomba sociale”.
Continua l’attività di controllo nei pressi degli istituti scolastici, finalizzata alla repressione dei reati in materia di stupefacenti e alla prevenzione del consumo tra i giovanissimi.
Sabato mattina le pattuglie della stazione carabinieri di Tolentino, Norm e della polizia locale hanno monitorato gli Istituti d’Istruzione superiori soprattutto all’orario di uscita, con l’intendimento di prevenire la circolazione di sostanze illecite.
I mirati servizi presso le scuole, rientrano nel progetto “scuole sicure” e sono stati fortemente auspicati dal prefetto Flavio Ferdani in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica; i controlli sono stati estesi ai luoghi di aggregazione e ritrovo dei giovani al termine dell’orario scolastico, alle fermate di mezzi pubblici e alla stazione ferroviaria.
Immancabile la presenza dell’unità cinofila della polizia locale di Tolentino con il fiuto del bravissimo pastore tedesco Billy, che molti ragazzi hanno accolto con simpatia.
Sabato scorso analogo controllo è stato svolto presso l’istituto superiore Eustachio Divini con la polizia locale di San Severino Marche e l’unità cinofila di Tolentino (leggi qui).
Tra il 2 e il 4 febbraio scorsi, nelle città di Porto Recanati, Corridonia e Macerata, sono proseguiti i controlli straordinari di controllo del territorio, fortemente richiesti dal prefetto Flavio Ferdani: 170 le persone identificate.
Tutti i servizi sono stati svolti condotta dai poliziotti della Questura di Macerata, in collaborazione con il reparto prevenzione crimine di Perugia e il reparto cinofili di Ancona.
Nella serata del 2 febbraio i controlli sono stati concentrati nella città di Porto Recanati, mentre nel pomeriggio di ieri hanno interessato Corridonia e questa mattina la città di Macerata. A Porto Recanati i controlli sono stati estesi anche alla zona dell’Hotel House, anche al fine di prevenire i fenomeni legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. Questa mattina sono stati invece effettuati nella città di Macerata ad implementazione del servizio di controllo del territorio svolto dall’ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico (“Volante”).
Durante quest’ultimo servizio sono state sottoposte a controllo le aree verdi (Giardini Diaz e Parco di Fontescodella), i terminal bus, le scuole, le stazioni ferroviarie e tutti i luoghi di aggregazione giovanile. Durante i controlli nelle aree più a rischio sotto il profilo di sostanze stupefacenti, sono state identificate 170 persone e sottoposti controllo 82 veicoli.
Dramma sull'autostrada A14, intorno alle 11 di questa mattina: morti, in un incidente nella galleria a Grottammare, Andrea Silvestrone, 49enne atleta campione paralimpico di tennis in carrozzina, e due dei suoi tre figli, una bambina di 13 anni e il fratellino di 8. Grave il terzo figlio di 12 anni trasferito all'ospedale Torrette di Ancona con un codice rosso.
Il tragico frontale, che ha coinvolto la vettura sulla quale viaggiavano i quattro familiari e un mezzo pesante, si è verificato all’interno della galleria Castello direzione Bologna, in corrispondenza, fa sapere Anas, di un "cantiere di lavoro correttamente installato e segnalato".
La squadra dei vigili del fuoco di San Benedetto ha collaborato con i sanitari del 118 per prestare soccorso. Sull’auto viaggiava anche il cane di Silvestrone, morto anch’esso nel tragico schianto. Illeso, ma sotto shock l’autista del mezzo pesante.
I vigili del fuoco hanno poi provveduto a mettere in sicurezza l’intera area dell’intervento. Il tratto di autostrada tra San Benedetto e Pedaso è rimasto chiuso al traffico sino alle 14 in entrambe le direzioni, per favorire le operazioni di soccorso. Sul posto è intervenuta la polizia stradale alla quale spetta il compito di ricostruire l’esatta dinamica di quanto avvenuto.
Sconvolta la comunità di Montesilvano (Pescara) dove la famiglia Silvestrone viveva ed era molto stimata. "Sono devastato", ha dichiarato il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis.