di Picchio News

Calcio a 5, il Bayer Cappuccini ribalta Numana con un grande secondo tempo

Calcio a 5, il Bayer Cappuccini ribalta Numana con un grande secondo tempo

Continua la striscia vincente del Bayer Cappuccini che nella nona giornata batte 8 -  5 il sempre temibile Calcetto Numana. Bravi i maceratesi a superare l'improvvisa difficoltà dell'assenza di Giorgini in difesa; dopo aver chiuso il primo tempo sotto di una rete disputano una ripresa praticamente perfetta con un instancabile Seferi ed un fondamentale Bonfigli. Stoico Foresi che, nonostante ammalato, in 5 minuti di gioco dà il via alla rimonta con la sua intelligenza tattica. Rispondono presenti quando gettati nella mischia El Ghouat e Seghetti, ragazzi sempre affidabili.  La cronaca: Seferi approfitta di un incertezza della retroguardia ospite e porta immediatamente in vantaggio i locali. Per tutta la durata della prima frazione la partita rimane equilibrata ma gli ospiti guidati da Martin sono più bravi e concreti e siglano tre reti con Immobile, Mancini e Iaconeta. Allo scadere il solito potente sinistro ad incrociare del vento dell'est Bajrami riaccende l'entusiasmo nei tifosi del Bayer: si va al riposo sul 2-3. Nel secondo tempo i ragazzi di mister Tirri entrano con la giusta mentalità attuando un pressing altissimo che mette in seria difficoltà Numana ed in cinque minuti la coppia Bonfigli-Foresi capovolge il risultato sul 4-3. Guardati con Imeraj trovano il giusto feeling e chiudono ogni spazio alle sortite offensive degli ospiti così nei successivi dieci minuti altri 2 goal del capitano con la marcatura di Seferi chiudono virtualmente la gara sul 7-3. Il vivace El Ghouat arrotonda sul 8-3 quindi a tempo scaduto i locali staccano la spina consentendo due ininfluenti reti al Numana che marchiano lo score finale sul 8-5 Nel prossimo turno in programma il testa-coda a Morrovalle alle 21.45 tra La Fenice ed il BayerCappuccini, ma lunedì 2 dicembre importantissimo appuntamento di coppa con l'andata dei quarti di finale contro l'Aurora Treia,capolista del girone C, nella palestra donBosco alle ore 22.  BAYERCAPPUCCINI: Guardati, Albani, El Ghouat, Giorgini, Motroni, Imeraj, Seferi, Bonfigli, Bajrami, Foresi, Seghetti, Tibaldi. All. Tirri    CALCETTO NUMANA: Cantarini, Lombardi, Mobbili, Foresi, Angeletti, Iaconeta, Micucci, Mancini, Cupido, Immobile, Bifano. All. Martin  Arbitro: Giandomenico di Fermo RETI: al 3° e 48° Seferi(bc), al 15° Immobile(cn), al 18° e 60° Mancini(cn), al 23° Iaconeta(cn), al 30° Bajrami(bc), al 31°, 40° e 50° Bonfigli(bc), al 33° Foresi(bc), al 56° El Ghouat(bc), al 63° Lombardi(cn)  

01/12/2019 19:08
Serie D, Recanatese travolta a Campobasso: il primo posto si allontana

Serie D, Recanatese travolta a Campobasso: il primo posto si allontana

Seconda sconfitta consecutiva in campionato per la Recanatese. La formazione di coach Giampaolo conferma di vivere un momento di grossa crisi, cedendo per 3-0 sul campo del Campobasso. Il distacco dalla capolista Notaresco sale a otto punti, mentre da dietro si avvicinano le inseguitrici Montegiorgio e Matelica, a quattro punti.  Il match è sin da subito complicato. Alessandro si dimostra una costante spina nel fianco per la difesa marchigiana, sfiorando la rete del vantaggio più volte prima della concessione del penalty. Al 41' un tocco con la mano di Lombardi non sfugge al direttore di gara: dal dischetto si porta lo stesso Alessandro che non concede scampo a Sprecacè.  Il match è a senso unico anche nella ripresa. La spinta del Campobasso porta al raddoppio al minuto 63': una bella azione di Candellori sulla sinistra trova la sfortunata deviazione nella propria porta di Esposito.  A chiudere i conti è Alessandro, con una doppietta personale a suggellarne la maiuscola prestazione. Per la Recanatese urge il riscatto. Il prossimo turno la vedrà in campo contro il Porto Sant'Elpidio.  Tabellino: CAMPOBASSO (4-3-3): Natale, Fabriani, Vanzan, Brenci (81′ Pizzutelli), Menna (84′ Sbardella), Dalmazzi, Bontà, Candellori, Cogliati (89′ Njambè), Alessandro (73′ Musetti), Zammarchi (67′ Tenkorang). A disp.: Tano, Pistillo, La Barba, Giampaolo. All.: Cudini. RECANATESE (3-5-2): Sprecacè, Rutjens (79′ Dodi), Monti, Raparo (79′ Giaccaglia), Nodari, Esposito, Pera, Palmieri (79′ Pedroni), Borrelli, Ruci (51′ Morales). A disp.: Bruno, Ficola, Lattanzi, Sopranzetti, Monachesi. All.: Giampaolo. ARBITRO: Crezzini di Siena RETI: 40′ (rig.) e 71′ Alessandro, 63′ autogol Esposito NOTE: ammoniti: Borrelli, Monti, Pera, Bontà, Natale, Morales. Recupero: 5′ (1’+4′)

01/12/2019 18:57
Ambiente ed energia pulita: gli alunni di Villa Strada incontrano l'associazione "Anter"

Ambiente ed energia pulita: gli alunni di Villa Strada incontrano l'associazione "Anter"

L'associazione Anter ha portato "Il Sole in classe" alla scuola di Villa Strada. Questo il titolo del progetto presentato agli alunni di cinque sezioni della Primaria dal delegato Silvano Nocelli e da uno dei volontari, Giuliano Giorgetti, nell'ambito di una campagna informativa e di sensibilizzazione sulla salvaguardia dell'ambiente. La "Anter", infatti, è impegnata a livello internazionale nello sviluppo delle energie "pulite" e propone sul tema anche un concorso scolastico con la messa in palio di una fornitura di elettricità prodotta al 100 per cento da fonti rinnovabili. Oltre un centinaio di alunni hanno riflettuto così sull'importanza di assumere atteggiamenti quotidiani rispettosi della natura e hanno scoperto delle buone pratiche per avere in casa, a scuola e nelle attività di tutti i giorni uno stile di vita eco-sostenibile. Inoltre, attraverso video e giochi alla Lim, i bambini hanno visto come sia possibile ridurre notevolmente le emissioni di gas nocivi in atmosfera, grazie allo sfruttamento di energia solare, eolica, idrica e geotermica. "Il Sole in classe - spiega il delegato di Anter, Silvano Nocelli di Cingoli - è rivolto principalmente ai bambini perché loro rappresentano le generazioni future, cioè i semi da cui nasceranno gli alberi e le piante del domani. L'obiettivo è confrontarci con loro, promuovendo cooperazione e capacità di sviluppare idee e progetti per salvaguardare il nostro habitat". Agli incontri sono intervenuti anche gli insegnanti di classe e i coordinatori del plesso di Villa Strada, Tiziana Toccafondo eMarco Ghergo, assieme al Dirigente scolastico Emanuela Tarascio.

01/12/2019 18:45
Decreto sisma, lettera di Ceriscioli a Conte: "Un suo intervento può cambiare le cose"

Decreto sisma, lettera di Ceriscioli a Conte: "Un suo intervento può cambiare le cose"

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha diffuso sulla propria pagina Facebook una lettera aperta con destinatario il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il messaggio riguarda le modifiche al Decreto sisma, appena approvato dalla Camera dei Deputati.  "Con la Sua visita a Castelsantangelo sul Nera - esordisce Ceriscioli rivolgendosi a Conte - e la dichiarazione di assumere in prima persona la responsabilità della ricostruzione del centro Italia colpito dal sisma si era riaccesa una speranza. A tre anni dal sisma, per imprimere la svolta che ancora non c'è stata, i contenuti normativi del Decreto Legge n.123/2019, in conversione, sono di vitale importanza". "Il testo approvato dalla Camera dei deputati, tuttavia, non contiene le misure necessarie ad un’accelerazione della ricostruzione privata e pubblica. Eppure basterebbe accogliere tre emendamenti scritti da quegli stessi tecnici che negli USR hanno visionato migliaia di pratiche e che hanno piena consapevolezza di ciò che serve " prosegue Ceriscioli, che poi entra nel dettaglio degli emendamenti citati.  Il primo emendamento riguarda l'autocertificazione. "La norma relativa all’autocertificazione, come è stata scritta nel decreto legge, infatti, non serve a nulla, non verrà utilizzata, rimarrà tutto come oggi con tempi lunghissimi di presentazione e istruttoria dei progetti di ricostruzione privata. Il testo presentato dalle Regioni - afferma Ceriscioli -come prima cosa, elimina le responsabilità su eventuali difformità fra lo stato di diritto e quello di fatto che il professionista privato teme nell'attività di autocertificazione. Solo grazie a questa impostazione diviene possibile rendere tale autocertificazione obbligatoria, accorciando enormemente i tempi di ricostruzione per 40.000 unità abitative solo nelle Marche". "Il secondo emendamento riguarda la ricostruzione pubblica, rendendola ancora più semplice, applicando i limiti europei sulla procedura di gara negoziata, accorciando di mesi i tempi delle procedure già allo stato di progettazione o addirittura prossimi all’appalto". "Il terzo emendamento, infine, riguarda chi oggi lavora nei Comuni e negli USR alla ricostruzione con contratti a termine, con la previsione di una deroga ai limiti contrattuali. Una ricostruzione di questa portata non può perdere l'esperienza, la competenza e la passione di questi ottimi tecnici".  L'appello di Ceriscioli si impregna di un contento ancor più personale quando richiede modifiche in sede di discussione al Senato: "Prima che si chiuda la partita, solo un Suo intervento può cambiare il corso della ricostruzione: come Presidente del Consiglio dei Ministri, come colui che ha preso su di sé la grande responsabilità della ricostruzione, ma soprattutto perché ho visto in che modo ha guardato negli occhi e stretto la mano agli sfollati nelle casette delle Marche".  

01/12/2019 18:25
Altro pareggio per la Sangiustese: finisce 1-1 contro il Vastogirardi

Altro pareggio per la Sangiustese: finisce 1-1 contro il Vastogirardi

Serie D girone F - Al Civitelle di Agnone la Sangiustese impatta 1-1 con il Vastogirardi proseguendo la striscia positiva prima del difficile anticipo di sabato prossimo in casa con il Campobasso reduce dalla brillante vittoria con la Recanatese. La seconda lunga trasferta consecutiva frutta un altro punto importante per i ragazzi di Senigagliesi, ottenuto su un campo sempre difficile per velocità e clima atmosferico e ambientale. Ritmi indiavolati sin dall’avvio per i guizzanti padroni di casa, subito alla ricerca del varco giusto per fare male ed indirizzare l’incontro. Confermata la squalifica di tre giornate inflitta al difensore Sergio Ruggeri dopo la gara con il Montegiorgio e privo anche di Kyeremateng (squalificato) e di Corbo infortunato, mister Farina spostava Gentile in avanti e gettava all’arrembaggio Varsi, Fazio e Pettrone, i quali nei primi 45’, pur sfondando più volte su entrambe le corsie, trovavano sempre a fare ottima guardia della propria porta un super Chiodini. Mister Senigagliesi, orfano di Pezzotti, ritrovava invece in mediana Perfetti, proponendo dal primo minuto Manari nel consueto tridente offensivo. Dopo una prima frazione molto aggressiva da parte dei padroni di casa, nella ripresa prevedibilmente scendeva il ritmo, mentre cresceva il numero delle occasioni su entrambi i fronti. La Sangiustese, al primo vero affondo, capitalizzava con un rapace Mingiano ben imbeccato da Zannini per il vantaggio ospite. I rossoblù, con l’ingresso di Mattia Palladini, Boschetti e Basconi salivano di tono e non subivano più, complice anche un netto calo dei locali, le continue folate di Pettrone e compagni. Il pari arrivava però dal dischetto con un capovolgimento di fronte dopo un’azione pericolosa per gli ospiti. A siglare l’1-1 era Varsi, in assoluto uno dei migliori dei suoi. Il Vastogirardi inanellava complessivamente ben 10 tiri dalla bandierina, ma anche la Sangiustese si rendeva più volte pericolosa in ripartenza dalle parti di Caparro, peccando poi di esperienza e freddezza nell’ultimo passaggio che avrebbe potuto valere il clamoroso sorpasso. Risultato giusto e divisione della posta equa contro una squadra che sicuramente di matricola ha ben poco e che darà del filo da torcere a tutte le contendenti che giungeranno in Molise per affrontarla. VASTOGIRARDI (4-3-3): Caparro, Lepore, De Vizia, Di Lullo, Nespoli, Mikaylowski, Varsi, Fazio (17’ st D’Aguanno), De Feo (24’ st Grazioso), Pettrone (38’ st Gargiulo), Gentile (22’ st Coia). A disposizione: Luglio, Di Stadio,Perrino, Barile, Fatone. Allenatore: Francesco Farina. SANGIUSTESE (4-3-3): Chiodini, Zannini, Orazzo (3’ st Basconi),Perfetti, Patrizi, Scognamiglio, Manari (11’ st Boschetti), Palladini Alessio, Mingiano (38’ st Mengoni), Proesmans, Romano (11’ st Palladini Mattia). A disposizione: Raccio, Bambozzi, Doci, Amabile, Ercoli. Allenatore: Stefano Senigagliesi. ARBITRO: Sig. Emanuele Ceriello della sezione di Chiari. ASSISTENTI: Sig. Andrea Cecchi della sezione di Roma 1 e Sig.na Mara Mainella della sezione di Lanciano. RETI: 14’ st Mingiano, 27’ st Varsi (rig) NOTE: corner 10-1; ammoniti Romano, Mikaylowski, Gentile e Pettrone; recupero 

01/12/2019 18:08
Per il Tolentino solo un pareggio in casa contro il fanalino di coda Cattolica San Marino

Per il Tolentino solo un pareggio in casa contro il fanalino di coda Cattolica San Marino

Serie D girone F - Solo un pareggio per il Tolentino contro il fanalino di coda Cattolica San Marino. Gli ospiti passano in vantaggio con Rizzitelli al 15’ del primo tempo.  Poi partita una partita piuttosto abulica da una parte e dall’altra si accende solo nel finale, dove la squadra cremisi trova il pari con Labriola. La cronaca: I primi a rendersi pericolosi sono i padroni di casa con una punizione dal limite di Minnozzi nei primi minuti.  Ma già al 5’ c’è la prima chiara occasione per il Cattolica, con Battistini che si trova a tu per tu con Rossi, riesce a scartarlo, ma il tiro non c’entra la porta. Al 15’ del primo tempo arriva il vantaggio ospite. Svarione della difesa  del Tolentino che si fa trovare impreparata, e l’attaccante del cattolica ne approfitta siglando il goal  dello 0 a 1-. Il primo tempo prosegue senza troppe occasioni dal parte della squadra cremisi e con un Cattolica San Marino che tiene bene il campo. Nella ripresa i tifosi accorsi ala “Della Vittoria” devono attendere 16 minuti per vedere la prima occasione da rete. È Minnozzi che su calcio piazzatato bacia la traversa. Al 35’ è ancora l’attaccante cremisi a sfiorare la rete del pareggio con un ottimo colpo di  testa. È il preludio al goal cremisi che arriva al 39’ della ripresa con Labriola che impatta splendidamente di testa. Il Tolentino a quel punto prova l’arrembaggio finale, ma il matche rimane inchiodato sull’1-1. Un pareggio che non accontenta nessuna delle due squadre. Il tabellino:  TOLENTINO (4-4-2): Rossi, Bonacchi, Strano (24′ s.t. Capezzani ), Labriola,Laborie, Mastromonaco  (24′ s.t. Tizi ), Tortelli  (33′ s.t. Pagliari), Severoni (1′ s.t. Ruggeri ), Cicconetti (40′ s.t. Raponi); Di Domenicantonio,  Minnozzi 6. A disp.: Bucosse, Marcantoni, Carissimi, Cerolini. All.: Mattoni. CATTOLICA San Marino (4-3-1-2): Aglietti,  Croci, Barellini, Guarino, Som, (24′ s.t. Cisse Cheke ) ; Fabbri, Pasquini, Barellini, Stallone (31′ s.t. Bernardi); Battistini, Rizzitelli (31′ s.t. Cannoni s.v.). A disp.: Gabrielli, Benedettini, Notariale, Guglielmi, Tomassini, Gasperoni. All. Cascione. TERNA ARBITRALE: Ettore Longo di Cuneo (Vagheggi di Arezzo – Magherini di Prato) RETI: 15′ p.t. Rizzitelli, 39′ s.t. Labriola. NOTE: spettatori 500 circa. Ammoniti: Som, Guarino, Fabbri, Strano, Minnozzi, Rizzitelli, Pasquini. Espulsi: Cascione. Angoli: 9 (7+2) . Recupero: 4′ (0’+4′).      

01/12/2019 17:57
Il Matelica cala il poker ed espugna Porto Sant'Elpidio

Il Matelica cala il poker ed espugna Porto Sant'Elpidio

Serie D girone F - Il Matelica regola la pratica Porto Sant’Elpidio con un netto 0-4 in trasferta. Apre le danze Leonetti che realizza il rigore che porta i Matelicesi sul 1-0. Poco dopo il raddoppio di Tomassini e seguire si chiude il primo tempo sul 3-0 con un altro goal di Tomassini. Il quarto goal è realizzato da Alessandro Rinaldi che sancisce la vittoria esterna della squadra allenata da mister Colavitto. PRIMO TEMPO: La prima occasione è per gli ospiti al 2’pt con Borgese che scodella in area per Manserrat, Urbietis blocca in uscita. Al 6’pt,  discesa sulla destra di Visconti per il Matelica che crossa al centro per Tomassini, ma incorna male la sfera.; Al 17’ del primo tempo arriva il vantaggio per il Matelica:  Peroni è atterrato in area da Nocolosi. Dal dischetto si presenta Leonetti che realizza la rete dell’1 a 0. Al 22’pt: raddoppio del Matelica: Angolo di Rinaldi, Tomassini stacca sul primo palo e batte Gagliardini. Al 30’pt: altra azione manovrata del Matelica, Peroni scarica a Leonetti che cerca il primo palo, il numero 1 locale si salva in angolo. Al 40’primo tempo arriva la rete del 3- 0 del Mtelica Urbietis lancia lungo in contropiede Tomassini che addomestica il pallone e serve Leonetti, il numero 10 restituisce il pallone a Tomassini che trafigge Gagliardini. Nella seconda frazione di gioco al 14’ ci prova  Ruzzier, il quale  cerca la porta su calcio di punizione, tiro che termina alla destra di Urbietis. Poi arriva al  13’ l’espulsione di Peroni, per il Matelica ed il porto sant’Elpidio tenta di prendere coraggio. Al 18’st: ancora Ruzzier cerca il tiro, ma calcia centrale e l’occasione sfuma; Al 33’ però arriva il Matelica cala il poker. Punizione dalla trequarti per Tomassini, sponda di testa per Rinaldi che con un tocco sotto batte Gagliardini in uscita. Nel finale è ancora Ruzzier a provarci, ma nulla da fare per la squadra di casa. Una convincente vittoria per il Matelica che si rilancia nelle zone più alte della classifica. Partita sotto tono invece per il Porto sant’elpidio annichilito in casa. ATLETICO PORTO SANT’ELPIDIO –SS MATELICA 0-4 ATLETICO PORTO SANT’ELPIDIO: 1 GAGLIARDINI, 2 MORAZZINI, 3 NICOLOSI, 4 MANONI, 5 BORGESE, 6 MONSERRAT(30’st GELSI), 7 FERMANI(24’st RAFFAELI), 8 MICCOLI(40’st PALESTINI), 9 MAIO, 10 CUCCÙ, 11 FRINCONI(9’st RUZZIER). ALL: EDDY MENGO. SS MATELICA: 1 URBIETIS(38’st AMOROSO), 2 VISCONTI, 3 DI RENZO A., 4 CROCE, 5 PUPESCHI, 6 DE SANTIS, 7 RINALDI(40’st SEVERINI), 8 BORDO, 9 TOMASSINI, 10 LEONETTI(26’st MORETTI), 11 PERONI. ALL. GIANLUCA COLAVITTO. -|AMMONITI|: 32’pt Leonetti, 39’pt Cuccù, 11’st Peroni, 36’st Raffaeli, 39’st Amoroso, —————————— |ESPULSI|: 13’st Peroni, —————————— |RECUPERO|: 4’ (0’ e 4’). —————————— |ANGOLI|: 2 – 6.  

01/12/2019 17:28
Tre atleti dell'Anthropos Civitanova campioni iridati con la Nazionale di Basket Fisdir

Tre atleti dell'Anthropos Civitanova campioni iridati con la Nazionale di Basket Fisdir

Tre cestisti dell’Anthropos sono sul tetto del mondo grazie al secondo titolo iridato consecutivo della Nazionale Italiana FISDIIR. Questa mattina, a Guimaraes in Portogallo, si sono conclusi i Campionati Mondiali IBA21 (Pallacanestro per atleti con sindrome di down). L'Italia si è confermata sul gradino più alto del podio superando per 36 -22 i padroni di casa del Portogallo nella finalissima. La rappresentativa selezionata dal Referente Tecnico Nazionale Giuliano Bufacchi era per metà (3 ragazzi su 6 - nel basket 21 si gioca 3 vs 3 su campo di dimensioni standard) nuova rispetto alla precedente; due innesti vincenti sono stati gli atleti dell’Anthropos Civitanova: Alessandro Greco e Andrea Rebichini che hanno affiancato Emanuele Venuti, capitano della selezione e cannoniere delle precedenti rappresentative azzurre. Già nella giornata di ieri gli azzurri avevano dimostrato contro la Turchia di essere il miglior team in competizione e oggi, in una finale tirata solo all'inizio, gli atleti italiani lo hanno confermato vincendo con 14 punti di vantaggio contro i padroni di casa del Portogallo e confermando così il titolo di Campioni del Mondo.   I  tre portacolori hanno mostrato tutto il loro valore contribuendo in maniera importante alla vittoria conclusiva.   Emanuele Venuti era già un campione quando si è aggregato al nostro gruppo, Andrea Rebichini e Alessandro Greco si sono messi in luce grazie al lavoro delll'Anthropos in collaborazione con la Virtus Rossella Basket e lo sponsor Moretti srl. Una singergia avviata verso la metà del 2018 dando vita all’Anthropos Moretti Team sotto la guida di Claudio Bellandi e dell'aiuto coach Angela Gasparroni. Il Presidente Nelio Piermattei:   "È difficile esprimere la gioia e la soddisfazione per l'ennesimo successo dei nostri tesserati. Gioia che ogni volta si rinnova e al contempo ringiovanisce l'entusiasmo per continuare il nostro percorso ponendoci sempre nuovi obiettivi. Alessandro, Andrea ed Emanuele, come tutti i nostri ragazzi, mi rendono e ci rendono orgogliosi del loro essere campioni nella quotidianità, ci contagiano con il loro mix di entusiasmo e gioia e, in occasioni come queste, ci regalano l'ulteriore soddisfazione della vittoria sportiva! Sono orgoglioso ed è un piacere essere il Presidente di tutti voi! "    

01/12/2019 16:59
Il Villa Musone porta a casa un punto dalla trasferta di Marotta

Il Villa Musone porta a casa un punto dalla trasferta di Marotta

Pareggio a reti bianche tra Marotta e Villa Musone. I villans tornano a casa con un punto prezioso su un campo difficile dopo una prova di sostanza contro un avversario di livello che veleggia nelle parti nobili di classifica. I gialloblu, guidati in panchina per l'occasione dal mister della Juniores Pierpaolo Paoloni in attesa del nuovo allenatore, hanno retto bene l'urto confermando di potersela giocare alla pari con chiunque. Dopo una mezz'ora di equilibrio, il Marotta sfiora il vantaggio con il palo di Paniconi, direttamente da corner. Nella ripresa le occasioni da gol latitano, con i gialloblu che si difendono con ordine e provano a ripartire in contropiede. Martino quando viene chiamato in causa si fa trovare pronto, ma alla fine la gara non si sblocca. MAROTTA - VILLA MUSONE 0-0 MAROTTA: Cavalletti, Donati, Hervat (dal 21'st Rosi L.), Errady, Cucchi, Rosi A., Castignani, Cignotti, Paniconi, Rasicci (dal 32'st Mezzotero), Sanchioni (dal 11'st Biondi). All. Baldarelli. VILLA MUSONE: Martino, Leone, Guzzini, Di Luca, Morra, Carloni, Camilletti M., Pancaldi, Marziani, Diallo (dal 16'st Tonuzi), Giammaria (dal 45'st Bora). All. Paoloni. Arbitro: Simonella di Macerata Ammonizioni: Pancaldi, Donati, Di Luca, Paniconi, Leone, Rosi L.  

01/12/2019 16:29
Decreto sisma, Lega: "Farsa a spese dei terremotati, fondi dirottati in Emilia Romagna"

Decreto sisma, Lega: "Farsa a spese dei terremotati, fondi dirottati in Emilia Romagna"

“Come annunciato già da tempo dalla Lega il nuovo decreto sisma è il decreto dei no, un miscuglio di nuova burocrazia e vecchie questioni irrisolte che non sblocca un bel niente tanto che ha scontentato tutti: professionisti, amministratori pubblici, cittadini. Il colmo? Parte dei fondi assegnati alle Marche è stata dirottata sull’Emilia Romagna (terremotata nel 2012) per finanziare le proroghe delle scadenze fiscali”. Il giudizio sferzante sul DL 123 approvato dalla Camera pronunciato dal responsabile della Lega Marche senatore Paolo Arrigoni e dell’onorevole maceratese Tullio Patassini che, per conto del gruppo Lega, ne ha seguito alla Camera la conversione. “Il Governo ha promesso di tutto e di più ai terremotati e non solo ha partorito un topolino, ma è pure riuscito a peggiorare la situazione – argomenta Arrigoni – Per raccattare qualche voto alle regionali in Umbria PD e Cinquestelle hanno redatto 9 striminziti articoli per rimpinguare i quali sono stati presentati oltre 900 emendamenti, gran parte dalla maggioranza stessa. La Lega si è astenuta anziché votare contro solo per rispetto dei terremotati che non meritano la farsa inscenata da una maggioranza litigiosa unita al solo scopo di non rimettersi al giudizio delle urne”. “Come Lega abbiamo cercato in ogni modo di intervenire riuscendo a prorogare il personale della scuola e i mutui ed allargando le misure di “Resto al Sud” a tutto il cratere, e non solo a pochi comuni, la fascia dei beneficiari – aggiunge Patassini scendendo nel dettaglio dei NO di una maggioranza irremovibile – I veti incrociati di Movimento Cinquestelle, PD, LEU e Italia Viva a rallentare i lavori in commissione uniti a convocazioni e rinvii nella stessa giornata per la discussione in aula la dicono lunga di quanto la maggioranza sia stata nel pallone per l’evidente pochezza della carne messa al fuoco”. L’onorevole Patassini fa poi una lista dei punti che non lo convincono del Decreto. “No alla semplificazione delle procedure: gli stessi tecnici hanno in più occasioni dichiarato che l’autocertificazione proposta dal decreto non risolve un bel niente, anzi rallenta. Questo perché tra la versione dei professionisti e quella partorita dalla burocrazia romana ha vinto la burocrazia. No al ruolo centrale dei Comuni privilegiando ancora una volta chi gli Uffici Speciali delle Regioni che da 3 anni dimostrano di non sapere (o volere?) cavare un ragno dal buco. No alla progettualità sul territorio per lasciare posto al carrozzone di Renzi. Il DL introduce la cabina di regia di Casa Italia, riesumata da un sottoscala di ministero per predisporre progetti di sviluppo del territorio fatti a Roma e buoni giusto per tre convegni e un paio di pubblicazioni da presentare alla stampa. No alla Zona Economica Speciale per rilanciare lo sviluppo economico del territorio. Concessa a Venezia, è stata negata pure come avvio di massima agli Ordini professionali ed alle Associazioni di categoria terremotate del Centro Italia. No alla proroga Zona Franca Urbana. Smettono di aiutare le imprese che hanno resistito finora e non viene favorita la nascita di nuove. NO proroga esenzione ai fini ISEE degli immobili inagibili o distrutti. In pratica i cittadini del cratere avranno più difficoltà ad accedere ai servizi sociali N alla proroga sospensione notifica cartelle ed accertamenti fiscali. Si sommano le difficoltà per le aziende con archivi in immobili lesionati o distrutti che non possono rispondere alle legittime richieste dell'Agenzia delle Entrate e/o della GDF e si troveranno sommerse da avvisi di accertamento e sanzioni.  No alla proroga dei circa 1.000 tecnici che lavorano per il sisma. No allo sconto del 40% sui finanziamenti bancari a 60 mesi accesi da cittadini ed imprese per pagare le imposte. No  al subappalto limitato alle imprese locali. No al restauro come volano di ripresa economica del territorio. Le opere d'arte danneggiate dal sisma saranno trasferite a Firenze e Roma. In barba alla richiesta della Lega che vengano valorizzate le maestranze marchigiane e quelle ottimamente formate dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. No risoluzione della questione macerie. La Regione Marche è in ritardo per raccolta e deposito ed il Ministero dell'Ambiente non ha ancora deciso cosa farne in seguito" - incalza Patassini - . “Minaccia la mobilitazione contro il decreto persino il presidente della Regione Marche Ceriscioli, che non solo è del PD, ma aveva pure aveva piazzato i suoi più stretti collaboratori al tavolo della stesura del decreto - concludono Arrigoni e Patassini - abbiamo il quadro dell’ennesima farsa orchestrata da un Governo che vende fumo su tutto, pure sulle spalle dei terremotati”.    

01/12/2019 16:12
Mogliano, festa grande per i 30 anni de “La Cocolla”

Mogliano, festa grande per i 30 anni de “La Cocolla”

Il 7 dicembre, alle ore 16, presso l’Aula consiliare di Via Adriani, il sindaco di Mogliano Cecilia Cesetti incontrerà tutti i componenti dell’Associazione folklorica “La Cocolla” per la consegna dei diplomi di riconoscimento e per la celebrazione del trentesimo dalla sua fondazione. Tutto prende forma nel marzo del 1989 e nulla sarà più come prima. I fondatori dell’Associazione “La Cocolla” sono Padre Vittorio Carbonari, Casimiro Luchetti, Gennarina Carducci e Patrizio Zitelli. Si guardano negli occhi con il desiderio di dare una possibilità all’ipotesi di un recupero autentico del patrimonio folklorico, di una riscoperta delle nostre radici e di una valorizzazione sistematica delle tradizioni popolari legate alla civiltà contadina: la trebbiatura, lo “scartoccià”, le “vellegne” (la vendemmia), San Martino, i carnevali, la riapertura delle cantine, la festa de le canestrelle, le serenate. La multiforme attività della formazione si è dispiegata in questi trent'anni intensissimi, vissuti sempre in prima linea all'insegna dello spettacolo a tutto tondo con lo scopo essenziale di riproporre tutti gli usi e i costumi della civiltà contadina arcaica per salvarne l’immenso patrimonio di valori e di cultura. “Lu vergà e la vergara” con le loro poesie dialettali sono stati senz’altro lo spettacolo che ha riscosso nella storia della Cocolla i maggiori consensi. Ogni spettacolo de La Cocolla è stato sempre concepito come un viaggio a ritroso nel tempo e, nel tempo, il gruppo folk si è orientato verso la riproposizione di usi e costumi locali, anche attraverso l’istituzione di una Scuola di Ballo e Canto Popolare. Grazie all’iniziativa di appassionati cultori di queste tradizioni, sono stati inscenati in moltissime piazze italiane e straniere balli tipici, come il Saltarello, la Castellana, i Canti da lavoro, ma anche la Tarantella, la Quadriglia, di diversa derivazione culturale, tutti inerenti alla cultura contadina e accompagnati dal suono dell’organetto, della fisarmonica, delle nacchere, dello zigolo, dei cembali e di altri strumenti articolari. In questo armonioso contesto rivive anche il dialetto con cui la “Vergara” e altri personaggi raccontano in prosa o in versi i fatti della vita contadina tramandati dalle antiche “Veglie”, nelle sere d’inverno intorno ai focolari. Nel corso della sua attività artistica, La Cocolla ha riscosso un vasto consenso di pubblico e di critica nelle numerosissime località d’Italia ed estere dove si è esibita, meritando di essere giudicata uno dei pochi ed esclusivi gruppi che, con serietà e fedeltà autentica, ha proposto i vari generi del folklore locale. Di particolare rilievo è ogni spettacolo concepito come un viaggio storico dall’epoca napoleonica fino all’ultimo conflitto mondiale: due secoli che, con introduzioni culturali diverse dalla tradizione, hanno arricchito la locale realtà rurale di nuovi balli tipici quali la Quadriglia, la Tarantella, il Valzer, la Marcetta ecc. Al tema del viaggio storico si aggiungono danze che prendono il nome dalle cose della quotidianità rurale del tempo: il cappello, il fazzoletto, la fontana, la gioia, la fantasia, i cembali, i giochi dei bambini, che illustrano appunto, in un quadro pieno di armonia, tutta la realtà di vita della semplice gente di campagna. “Un trentennio in cui i cantanti, i musicisti, i ballerini di ogni età - afferma il presidente della Cocolla Andrea Rossi - si sono uniti in un sodalizio che cresce, evolve e si impone all’attenzione di tutti conquistando un posto importante nel mondo del folklore fino alla partecipazione che ha visto La Cocolla protagonista alla 1° Giornata Nazionale del Folklore e delle tradizioni popolari organizzata dalla F.I.T.P. - Federazione Italiana Tradizioni Popolari sabato 26 ottobre a Roma. In questa occasione il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto che il futuro ha un cuore antico e per questo il folklore rappresenta un’Italia bella nella quale bisogna credere. Le sue parole possono sintetizzare l’essenza della nostra storia: il futuro che stiamo costruendo non può prescindere dalla tutela del patrimonio di valori culturali e tradizioni che hanno contribuito a rendere l’Italia speciale e ammirata in tutto il mondo”. La cultura popolare è una preziosa eredità che è nostro dovere custodire, tramandare, promuovere. Un popolo che non conosce le proprie radici è un popolo che rischia di smarrire la propria identità. Per progettare come vogliamo essere dobbiamo sapere come eravamo. La cultura popolare marchigiana con La Cocolla è in cammino: tradizione, memoria, cultura popolare, musica, danze, sorrisi e allegria sono gli ingredienti della nostra storia. “È un privilegio essere il presidente onorario che festeggia il trentennale de La Cocolla - afferma Casimiro Lucetti - , ma soprattutto è un onore essere il Presidente di un’associazione che, grazie all'abnegazione e allo spirito di appartenenza di molti volontari, alla professionalità e competenza di ogni componente, ha saputo crescere giorno dopo giorno fino a divenire una realtà di livello internazionale. Sono onorato di rappresentare ciascuno dei nostri cantanti, musicisti, ballerini: quelli che lo sono stati e quelli che stanno crescendo, quelli che rappresentano l’eredità, quelli che vogliono semplicemente godersi il piacere di stare insieme e condividere emozioni, tutti quelli che amano le nostre radici e desiderano proteggerle e tramandarle". Il fondatore Casimiro Luchetti, che per quindici anni ha ricoperto la carica di Presidente dell’Associazione, desidera per l’occasione ringraziare i Presidenti che si sono succeduti: Emanuela Ferretti, Vanda Broglia, Pamela Trisciani, Stefano Sbarbati, Eleonora Antonelli e Andrea Rossi.

01/12/2019 15:00
Recanati, Sgarbi racconta l’infinito in 90 scatti

Recanati, Sgarbi racconta l’infinito in 90 scatti

Taglio del nastro, sabato, a Recanati della rassegna di fotografia contemporanea curata da Vittorio Sgarbi nei musei civici di Villa Colloredo Mels a Recanati. L'Incanto, lo Sfregio, il Paesaggio Umano, l'Utopia, il Paesaggio Interiore e la Città. Sono le sei sezioni in cui si articola la mostra fotografica Paesaggio Italiano – L'Infinito tra Incanto e Sfregio, a cura di Vittorio Sgarbi, che andrà in scena dal 1° dicembre 2019 al 15 gennaio 2020 al museo civico di Villa Colloredo Mels di Recanati. Il progetto, promosso dall’associazione culturale Lo Stato dell’Arte, organizzato in collaborazione con il Comune di Recanati e Sistema Museo, nasce da un’idea dei suoi storici collaboratori Sauro Moretti, manager, e Nino Ippolito, ufficio stampa. Nell’anno in cui si celebrano i duecento anni de L’Infinito di Giacomo Leopardi, una rassegna di fotografia contemporanea che racconta il rapporto tra uomo e natura, tema leopardiano e attualissimo. INAUGURAZIONE Al taglio del nastro erano presenti Vittorio Sgarbi, il sindaco di Recanati Antonio Bravi e l’assessore alle Culture Rita Soccio e la maggior parte dei fotografi che sono stati selezionati per la rassegna fotografica. "La città dell’Infinito si confronta con la fotografia - dice Sgarbi - anche una poesia è fotografia, come ad esempio i sonetti di Leopardi che ci restituiscono delle immagini ben chiare. Entrambe sono un prolungamento della memori, capaci di fermare il tempo contemporaneamente ritrae un qualcosa che è già passato, che non esiste più. La mostra è un singolare racconto dell’Italia, un progetto bellissimo che ora è a Recanati ma contiamo di portare in giro per il paese". “Ancora una volta – ha detto l’assessore - Vittorio Sgarbi non ha deluso le nostre aspettative. Quella di Villa Colloredo Mels non è solo una bella mostra ma è anche una riflessione dove si racconta, attraverso immagini e suggestioni, il paesaggio italiano e pezzi della nostra storia. La rappresentazione che gli autori ci propongono restituisce una visione a volte cruda a volte poetica della nostra bella Italia. Ringrazio Sgarbi e a Sistema Museo per aver scelto Recanati Città della Cultura, come sede naturale della mostra nell'anno del Bicentenario dell'Infinito”. LA MOSTRA Il paesaggio italiano in mostra viene raccontato attraverso scatti che sono piccole e grandi storie, dalla bellezza al degrado, nelle immagini di 58 fotografi, tra professionisti ed amatori evoluti, i cui lavori sono stati selezionati da Sgarbi tra migliaia di autocandidature arrivate. Sono 91 le foto in mostra, e non è solo la bellezza ma sono soprattutto le storie dei luoghi e le gesta dei suoi abitanti a segnare il paesaggio italiano nelle sue contraddizioni, tra tran tran quotidiano e situazioni straordinarie, in un passato glorioso col futuro ancora da scrivere. C'è l'Incanto nella fotografia che registra la bellezza che ci circonda, come nella veduta del Cretto di Burri nello scatto di Nino Ippolito, la magia del Monte Tabor e del Colle dell'Infinito nelle immagini di Gianfranco Lelj, grande ritrattista dei divi del cinema, nonché fotografo di scena di grandi registi come Federico Fellini, Ettore Scola e Zeffirelli. E in mostra c'è anche lo sfregio alla natura, all'architettura, alla salute e alla decenza. Lo sfregio è nell'indifferenza del cittadino alla cosa comune che tutti ci riguarda, come nelle De_Composizioni di Luca Tentorio e Lorenzo Carloni, giovani fotografi che si interrogano sul “cammino” del rifiuto una volta abbandonato al suo destino di prodotto errante. E la testimonianza di un malcostume che ha radici lontane, nella Venezia Sporca di Massimo Bersanetti, che risale agli anni '70 e a quel che resta dopo un mercato sull'acqua. Sfregio è la fabbrica monstre incapace di mantenere lavoro e salute, i cui danni sono ritratti con inedita delicatezza in due scatti di Florinda Orsini, allieva dei corsi di fotografia di Inforidea e tratti dal progetto collettivo Luci e Ombre curato da Cristina Mura: dell'Ilva di Taranto vediamo i suoi effetti negli sguardi dei vivi e nella polvere rossa che si accumula sulle tombe. Sfregio sono i piani regolatori demenziali che affumicano interi paesi senza mai trovare una soluzione al traffico, come nel caso di Lastra a Signa e della sua protesta dei lenzuoli, portata in mostra nello scatto “Ero un lenzuolo bianco” di Daniele Pisani. Sfregio sono le bagnarole dei migranti affondate e lasciate a marcire sulle coste del Sud Italia, come testimonia Andrea Imbrauglio, sono gli ecosistemi calpestati per cause di forza maggiore nell'immagine di Enrico Angheben, sono le targhe poste a memoria di chi poteva essere salvato proprio da chi le ha messe lì, ex post, nella foto di Fabiano Anello. E c'è il Paesaggio Umano, che ci mette davanti immagini che sembrano scattate negli anni '70 e che invece raccontano un presente italiano che di lasciar andare il passato non ne ha la minima intenzione. C'è il fascino perenne del mangereccio abbordabile delle sagre di paese, incrollabile tradizione italiana (nello scatto “Da Gigina” di Antonio Baratto), ci sono gli umarell annoiatissimi che mai si danno per vinti – gli anziani intenti a fare gli anziani in città – nello scatto milanese del giovane fotografo Alessandro Giugni; le processioni religiose che sembrano un set di Dolce & Gabbana; gli ambulanti che ancora girano di casa in casa con i loro mille prodotti da vendere (Canzio Oricchio, fotografo passeggiatore); le vacanze spiaggiate, immortalate dall'avvocatessa e fotografa Paola Bellomo, con pranzi pantagruelici al seguito che richiedono la fatica di almeno tre generazioni di famigliari per traslocarli fronte mare; chi non ha ancora il condizionatore in casa e corre ai ripari contro il caldo dell'ultima estate micidiale, nello scatto napoletano di Carlo Marchisio: tutte immagini di un'Italia che resiste al contemporaneo e se ne frega, tra lamentele, usi e costumi duri a morire. Ci sono i senzatetto sfiniti e quelli che resistono, nei ritratti neorealistici di Paolo Cudini; e c'è lo scatto degli allievi del corso di fotografia Inforidea nel carcere di Avezzano, partecipanti dall'interno della prigione al progetto Luci e Ombre – e non si sa chi l'abbia scattata, poiché le macchine fotografiche venivano usate da tutti i detenuti, tra i quali l'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi, anch'egli parte del progetto ed autore certo dell'azzeccato titolo: Insieme (ma non) per forza. C'è l'Utopia dei non-luoghi, posti che avevano vita e scopi ed ora semplicemente sono lì, senza la speranza di nuova destinazione o di un restauro conservativo. Ci sono le ex fabbriche colossali, non più cattedrali del lavoro ma personaggi in attesa di Godot, come nello scatto dell'ex tubificio Vianini di Dorotea Rossi; i blocchi in mattone che nascondono ex impianti di lavorazione di concimi chimici, col loro segreto di metalli pesanti e sostanze tossiche che continuano a far compagnia agli ignari bagnanti nello scatto dell'archeologo Matteo Tadolti; le orecchie ormai sorde della guerra fredda che ancora si stagliano nel panorama del Monte Giogo (Emanuele Barbieri); le piscine delle ville abbandonate, ormai regno di vegetazione, ruggine e visioni di ciò che è stato negli scatti glamour di Ulyana Accaramboni. C'è la tragedia annunciata in un'immagine – Vite appese a un filo - che ferma il tempo poche ore prima di una storia nera di omicidio/suicidio che nel 2017 sconvolse la città di Ferrara e che distrusse in un colpo solo l'ultima di una generazione di antiquari e la loro casa, nello scatto premonitore della ferrarese Sara Gazzotti. Il Paesaggio Interiore, lo stato d'animo che ci portiamo dentro e che va a intaccare anche il paesaggio in cui viviamo, è quello espresso negli scatti di Fabiola Catalano, dove nelle stanze chiuse si manifesta, capovolto, il panorama esterno, come i tormenti interiori dei suoi protagonisti. Può essere una sensazione comune, a chi scatta e a chi guarda, un panorama che si fa ricordo di amori passati, che evoca profumi, odori e canzoni solo a guardarlo, come i resti della camporella di Giuseppe De Berti. Ma è una debolezza svelata, che si fa conquista del sé e del trauma personale archiviato, non più nascosto e quindi finalmente battuto, un reduce che si porta a casa ferite e vittoria: ed è l'autoscatto con cicatrice nel bosco di Emily Luchini. Ma il Paesaggio Interiore può essere un luogo segnato per sempre dalle vibrazioni di un delitto, che la foto coglie poco prima che accada, come la pagina che precede la scoperta dell'assassino, e questo capita nella pineta de Il Cannibale immortalata dall'avvocatessa e fotografa Annamaria Pinciotti. E c'è la vita da spiaggia che non deve, non può e non vuole essere disturbata nemmeno da una nave che sta oscurando il cielo coi suoi fumi velenosi, nella foto di Laura Ruggiero. E poi c'è la Città, fonte di ispirazione inesauribile: c'è lo scatto di Ottavio Colosio, La Tonnara - nome in gergo che gli operatori tv danno all'ammassamento convulso dei giornalisti intorno al personaggio del giorno - ripresa a Milano. E nei palazzi delle città, stretti gli uni con gli altri, piano su piano, si esalta anche l'odio più naturale del mondo, quello per i propri vicini di casa che, ne I Blasonati di Giovanni Ruggeri sono esposti per quello che sono: palazzi signorili davanti, orrendi ballatoi fatiscenti di dietro.

01/12/2019 13:50
Il Futsal Potenza Picena regola il Real San Giorgio

Il Futsal Potenza Picena regola il Real San Giorgio

Il Futsal Potenza Picena mette la settima. I giallorossi non si fermano più e regolano con un netto 7-1 il Real San Giorgio in una gara tutto sommato a senso unico. Una prova di qualità ma anche di sostanza dei potentini che continuano a volare in classifica ed a tenere la scia della capolista Recanati C5. Pronti via e da schema di calcio d'angolo Massaccessi mette in fondo al sacco il gol dell'1-0. Gli ospiti si difendono con ordine ma non riescono a creare pericoli in avanti e per scardinare l'attenta difesa avversaria Coppari e Giacomo Gabbanelli si inventano due prodezze, mentre nel finale di frazione tocca a Di Matteo siglare il gol del 4-0. La compagine di mister Vecchiola chiama solo una volta, con Tulli, all'intervento Giaconi mentre Bordoni ha il suo da fare. Nella ripresa il canovaccio tattico non cambia, con il pressing asfissiante dei potentini che non fa giocare il Real San Giorgio. Massaccessi e Di Matteo archiviano la pratica sul 6-0, anche se negli ultimi dieci minuti gli ospiti iniziano a crescere alla distanza. Catalini trova la deviazione del 6-1, Rossi chiama all'intervento un paio di volte Giaconi poi nel finale Coppari sigla il 7-1 con cui si chiude la contesa. "Avevo chiesto attenzione e concentrazione perchè nell'ultima partita avevamo un po' peccato sotto questo aspetto - commenta mister Paolo Perugini - I giocatori sono scesi in campo con attenzione e determinazione. La partita è stata a senso unico anche se siamo calati nel finale".   FUTSAL POTENZA PICENA - REAL SAN GIORGIO 7-1 (4-0 pt) FUTSAL POTENZA PICENA: Giaconi, Pesaresi, De Luca, Di Matteo, Gabbanelli G. e M., Mataloni, Monteferrante, Massaccessi, Coppari, Santolini All. Perugini REAL SAN GIORGIO: Bordoni, Mercuri, Rossi, Scoccia, Belleggia, Tulli, Catalini, Vecchiola, Cartan All. Vecchiola Arbitri: Marini e Penduzzo Reti: 4' Massaccesi, 11' Coppari, 17' G. Gabbanelli, 19' Di Matteo // 2' Massaccesi, 4' Di Matteo, 9' Catalini, 19' Coppari

01/12/2019 13:00
Grande successo a Tolentino per l'esclusivo evento firmato Tombolini (FOTO)

Grande successo a Tolentino per l'esclusivo evento firmato Tombolini (FOTO)

Grande successo ieri pomeriggio per l'esclusivo evento realizzato presso l'Area. TMB Tombolini a Tolentino. "Il Gusto. Chocolate Edition" ha deliziato tutti i clienti dello show room di Tolentino con assaggio di dolci ovviamente ma anche vino, Varnelli e prodotti dei luoghi colpiti dal sisma. Ospite speciale dell'evento Simone Riccioni.  

01/12/2019 12:45
Macerata, l'arbitro Juan Luca Sacchi diventa papà: è nata Benedetta

Macerata, l'arbitro Juan Luca Sacchi diventa papà: è nata Benedetta

Fiocco rosa per Juan Luca Sacchi e la compagna Caterina. Questa notte il fischietto maceratese ha vissuto la gioia di diventare papà per la prima volta: all'ospedale di Macerata è nata la piccola Benedetta.  Sacchi era stato designato come quarto uomo nel lunch match dell'Allianz Stadium tra Juventus e Sassuolo, ma naturalmente ha dato forfait per vivere assieme alla propria famiglia la nascita della primogenita. Felicitazioni ai neogenitori da parte di tutta la redazione di Picchio News. 

01/12/2019 10:55
Serie D, il Volley Macerata fermo al palo: Loreto passa in tre set

Serie D, il Volley Macerata fermo al palo: Loreto passa in tre set

Sul neutro di Villa Potenza, causa l’indisponibilità della Palestra di Via Cioci ancora in ristrutturazione e della Marpel Arena occupata da altri due incontri, il Volley Macerata lotta in un grandissimo terzo set contro la Pallavolo Loreto ma non basta per ribaltare la situazione che l’ha vista perdere i primi due parziali.   IL MATCH - Coach Cacchiarelli, privo di Gigli, schiera in avvio Del Gobbo in cabina di regia opposto ad Aguzzi, Gentili e Ciccioli schiacciatori ricevitori, Singh e Bussolotto centrali, Plesca nel ruolo di libero; dall’altra parte risponde coach Martinelli con Moffa al palleggio in diagonale all’ex Vecchietti, Torregiani e Tombolini in banda, Sabbatini ed Atzeni al centro, Reucci libero.   Volley Macerata irriconoscibile nella fase iniziale di match in piena difficoltà in ricezione: ne approfitta subito Loreto con Vecchietti in grande spolvero che porta i suoi prima sull’1-5 e poi sul 3-9; prova a reagire la formazione biancorossa aumentando il ritmo al servizio nella fase centrale del set e questo le permette di rosicchiare un punto (10-15) ma le difficoltà nel fondamentale della ricezione tornano a galla con i biancoblu che ne approfittano per prendere il largo: l’ace di Torregiani vale l’11-18 ma il suo turno al servizio è letale per i biancorossi con lo schiacciatore ospite che infila altri due punti dai nove metri che permettono a Loreto di volare sull’11-23 prima che Tombolini chiuda il primo parziale con il punteggio di 11-25.   Al cambio di campo cinque errori dei maceratesi, nelle prime sette azioni, regalano Loreto lo 0-7 iniziale in favore di Loreto; il primo tempo di Bussolotto e l’attacco di Gentili provano a scuotere la formazione maceratese ma quella lauretana è ben concentrata con Torregiani e Vecchietti che ribattono colpo su colpo mantenendo invariato il vantaggio (8-15). Loreto continua a spingere sull’acceleratore e, grazie agli attacchi di Tombolini e Valeri, allunga sul 14-23 andando poi a conquistare anche la seconda frazione con il punteggio di 16-25.   Parte meglio il Volley Macerata nel terzo periodo con Singh ed Aguzzi che portano la propria formazione sul 5-0; il tifo biancorosso prova a spingere i ragazzi di Cacchiarelli e due punti consecutivi di Aguzzi valgono il +5 (9-4) con Gentili che, dal quattro, trova il punto dell’11-5.   Martinelli prova a cambiare la sua diagonale inserendo Ricci in regia ed Elisei opposto ma Bussolotto, in primo tempo, sigla il +7 (13-6); due errori dei biancorossi consentono a Loreto di accorciare sul -3 (14-11) costringendo Cacchiarelli a chiamare timeout. Al rientro sul terreno di gioco Valeri accorcia ulteriormente sul 15-13 ma tre errori consecutivi dei maceratesi permettono agli ospiti di passare avanti 15-16. Il match finalmente si infiamma: Singh, con un muro ed un ace, guadagna il break che riporta nuovamente in vantaggio Macerata (20-19) ma Tombolini ed Elisei regalano il +3 a Loreto (20-23). Atzeni guadagna tre possibilità per chiudere il match (21-24) ma Elisei spara out le prime due occasioni prima che lo stesso Atzeni chiuda il set 23-25 guadagnando tre punti fondamentali per Loreto che si rilancia così in seconda posizione in classifica nel Girone B dietro la capolista Caldarola.La sconfitta del Volley Macerata fa rimanere ancora ferma al palo la formazione biancorossa che nel prossimo turno tornerà alla Marpel Arena per iniziare il girone di ritorno quando, Sabato 7 Dicembre alle ore 20:30, affronterà la Onlymoso Bambù Sassoferrato.   Volley Macerata – Pallavolo Loreto 0-3(11-25 16-25 23-25)Volley Macerata: Del Gobbo 1, Ciccioli 6, Aguzzi 6, Gentili 6, Singh (K) 6, Bussolotto 4, Palombarini, Meschini, Plesca (L1). Non entrati: Serafini (L2), Storani, Gigli, Marincioni. All. Cacchiarelli   Pallavolo Loreto: Moffa, Torregiani 7, Ricci (K), Vecchietti 10, Valeri 6, Tombolini 11, Sabbatini 3, Atzeni 3, Reucci (L), Elisei 3. All. Martinelli   Arbitro: Materdomini Sergio (MC)

01/12/2019 10:35
Le ragazze della scuola magistrale di Tolentino di nuovo insieme dopo 32 anni

Le ragazze della scuola magistrale di Tolentino di nuovo insieme dopo 32 anni

Dopo 32 anni dal diploma, le ragazze della scuola magistrale di Tolentino si sono ritrovate per una serata conviviale. La gioia di essere di nuovo tutte insieme, a 32 anni di distanza dai tempi dei banchi di scuola, ha fatto risbocciare per una notte l'euforia di quella che è stata l'età più bella. A tavola si sono condivise emozioni e ricordi, oltre che aneddoti mai dimenticati sulle piccole avventure vissute da studentesse. Un legame e una complicità che sono rimasti intatti. A suggellare la serata una bella foto di gruppo. 

01/12/2019 10:20
International Symposium in Tblisi: Maurizio Petrocchi invitato al prestigioso incontro

International Symposium in Tblisi: Maurizio Petrocchi invitato al prestigioso incontro

Dal 27 al 30 Novembre si è svolto presso la State University of Tbilisi il terzo "International Symposium for Young Scholars in the Humanities", a cui hanno presenziato circa 100 studiosi tra ricercatori e professori universitari provenienti da 21 diverse nazioni ed università del mondo. L'unico rappresentante italiano invitato a tenere la sua conferenza in questo prestigiosissimo ed internazionale evento è stato il dott. Maurizio Petrocchi, dottorando in Storia Contemporanea presso l'Università di Macerata sui temi inerenti la violenza politica, i conflitti e il terrorismo. Il Programma del Simposio è stato serrato e molto interessante, ha visto avvicendarsi relatori di altissimo profilo che hanno trattato temi di ampio raggio nelle scienze umane, che andavano dalla letteratura araba, classica e medievale, alla linguistica, fino alla storia e alla comunicazione. Il Dott. Petrocchi nel suo intervento ha trattato la tematica della guerriglia urbana in Sud America e soprattutto quella utilizzata dalle Brigate Rosse in Italia, suscitando molto interesse da parte della platea e da parte dei discussant.  

01/12/2019 10:05
Cartella Esattoriale: si prescrive in 5 anni

Cartella Esattoriale: si prescrive in 5 anni

Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avvocato  Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica relativa alle cartelle esattoriali che a distanza di tempo vengono notificate con richieste di somme esorbitanti in quanto oltre alla sorte vengono aggiunti interessi e sanzioni. Ecco la risposta dell’avv. Oberdan Pantana, alla domanda posta da un lettore di Porto Potenza che chiede: “ E’ legittima la richiesta di pagamento di una cartella esattoriale notificata dopo 5 anni?” Il caso di specie ci offre la possibilità di far chiarezza su una questione molto delicata, su cui ha avuto modo di pronunciarsi la Corte di Cassazione con la recentissima ordinanza n. 31010/19, depositata il 27 novembre 2019, con la quale il Collegio ha escluso la fondatezza del ricorso proposto dall’INPS con riferimento ad una cartella esattoriale emessa nei confronti di un cittadino, affermando che “la definitività dell’accertamento relativo alla sussistenza dei crediti contributivi risultanti dalla cartella, per effetto della mancata opposizione alle medesime, non preclude l’accertamento della prescrizione o di altri fatti estintivi del credito maturati successivamente alla notifica della cartella medesima”. Sul tema, le Sezioni Unite con la sentenza n. 23397/16 hanno, difatti, chiarito che “soltanto un atto giurisdizionale può acquisire autorità ed efficacia di cosa giudicata”, tanto da prolungare la prescrizione dell’atto fino a 10 anni. Nel caso della cartella, invece, se nell’arco di 5 anni dalla notifica non si procede alla riscossione coattiva e non viene notificato un atto interruttivo della prescrizione, il credito si prescrive. Strumento idoneo a far valere l’intervenuta prescrizione è anche l’opposizione all’esecuzione di cui all’art. 615 c.p.c.. Ciò posto, l’eventuale decorrenza del termine per l’esperimento dell’azione di cui all’art. 24, comma 5, d.lgs. n. 46/1999 non rende incontrovertibile la cartella esattoriale, ma preclude solo la possibilità di contestare vizi di merito o di forma relativi al titolo, lasciando all’interessato la possibilità di invocare la prescrizione mediante azione di opposizione all’esecuzione. Pertanto, in risposta al nostro lettore, risulta illegittima la cartella esattoriale notificata al cittadino oltre i 5 anni dalla medesima pretesa dell’Ente in quanto il credito è prescritto (Corte di Cassazione, sez. Lavoro, ordinanza n. 31010/19, depositata il 27 novembre). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.

01/12/2019 10:00
Porto Recanati, cena in ricordo del dirigente Guido Cittadini

Porto Recanati, cena in ricordo del dirigente Guido Cittadini

In oltre sessanta si sono ritrovati in un ristorante della costa per ricordare Guido Cittadini, il dirigente del Comune di Porto Recanati venuto a mancare improvvisamente nel luglio scorso. Politici regionali, Sindaci e amministratori locali di ieri e di oggi, dipendenti pubblici e operatori turistici sono giunti da tutto il Maceratese per una cena che ha lasciato spazio a ricordi condivisi, momenti di commozione e la possibilità di pensare insieme a nuove iniziative nel nome di Guido. A unire i presenti, infatti, quel profondo sentimento di affetto e stima per l'amico “di vita e di esperienze” (come recitava l’invito), per il quale stringersi attorno ai familiari, dalla moglie Elisabetta, ai figli, Alice e Francesco, e al fratello Michele.  "Guido era una persona sulla quale basarsi per superare i problemi – ha raccontato commosso Marco Pacella, che alla guida della Pro Loco ha condiviso con Cittadini oltre vent'anni di iniziative in favore del turismo provinciale -, eravamo in perfetta sintonia e con lui alla guida abbiamo realizzato qualcosa di incredibile come il Sistema turistico, mettendo insieme anime politiche diverse. Per Porto Recanati, poi, ricordo, tra i tanti, il sogno realizzato del Giro d'Italia". La professionalità di Cittadini è stata poi sottolineata da Rosalba Ubaldi: "Era una garanzia per assessori e consiglieri comunali: irremovibile quando le risorse non c'erano, ma capace di moltiplicare gli sforzi, con il suo “ci penso io”, quando vedeva uno spiraglio per concretizzare un'idea – ha affermato -, questa sera è la testimonianza di quanti gli volevano bene e di quanto lo sentiamo ancora presente tra noi". Tra le autorità presenti anche il prefetto di Macerata Iolanda Rolli: "Insieme abbiamo lavorato e ci siamo confrontati sulla questione Hotel House per ciò che riguarda i Servizi Sociali – ha dichiarato -, la sua morte ha lasciato un grande vuoto anche in Prefettura".  

01/12/2019 09:50
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