Lunedì di riposo per la Cucine Lube Civitanova, dopo la netta vittoria ottenuta domenica all’Eurosuole Forum contro Ravenna in campionato, poi via ad un’altra settimana che prevederà ancora una volta un doppio appuntamento per Juantorena e compagni.
Champions League e SuperLega sono le due competizioni in cui saranno impegnati gli uomini di Fefè De Giorgi nei prossimi sette giorni: giovedì (ore 20.30) a Trento ecco il bis del derby italiano in Europa contro l’Itas (quinta giornata della fase a gironi della massima competizione continentale), domenica (ore 18) all’Eurosuole Forum ottava di ritorno di Regular Season contro la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia.
Martedì mattina i cucinieri inizieranno la settimana di lavoro con una seduta di pesi, mentre nel pomeriggio è in programma l’allenamento tecnico.
Mercoledì i biancorossi raggiungeranno Trento, dove giovedì mattina è in programma l’allenamento alla BLM Group Arena.
Venerdì e sabato, poi, si penserà già alla sfida di SuperLega con Vibo Valentia con due sedute pomeridiane all’Eurosuole Forum.
Come ogni anno torna il Carnevale in maschera Rocca di San Marco giunta alla 34° edizione organizzato dal Quartiere Onglavina (quartiere di Treia, Città del Gioco del Pallone col Bracciale).
Dopo gli eventi sismici il Carnevale ha dovuto cambiare sede trovando una stretta e bellissima collaborazione con il Ristorante Antica Fornace di via Don Minzoni, anch’esso trasferitosi in centro dopo il sisma del 2016.
L'evento si svolgerà sabato pomeriggio dalle ore 16.00 con merenda, trucca-bimbi e animazione. La serata poi continuerà con i ragazzi del “Cala-Jo” e per i genitori presenti durante il pomeriggio l'ingresso alla serata sarà gratuito! Un evento da non perdere nella splendida cittadina di Treia.
Con l'ordinanza del capo Dipartimento della protezione civile n. 614 del 12 novembre 2019, il Governo ha ridefinito la concessione del contributo di autonoma sistemazione (CAS) destinato ai nuclei familiari, che permangono in una condizione di disagio abitativo a distanza di oltre tre anni dagli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia. Tale ordinanza (al punto e dell'art. 1) evidenzia che per ottenere il contributo, la famiglia non deve aver trasferito la residenza o il domicilio al di fuori del territorio regionale non tenendo conto delle realtà confinanti con le altre Regioni.
A partire quindi dal 18 Marzo data in cui entrerà in vigore il provvedimento così come scritto, per decine di famiglie che hanno deciso di spostarsi a poche centinaia di metri dalle proprie abitazioni lesionate o inagibili, ma comunque fuori Regione, cesserà la possibilità di usufruire del CAS.
È intervenuto sulla questione il Consigliere regionale di Forza Italia Piero Celani.
"È Emblematico - ha affermato Celani in una nota - il caso del Comune di Maltignano, confinante con la vicina Regione Abruzzo e già rappresentato dal Sindaco Falcioni, dove molte persone si sono spostate per non allontanarsi tanto dal “centro gravitazionale” dei loro interessi inteso come lavoro, famiglia e relazioni sociali".
"Su questo tema ho presentato un'interrogazione in Consiglio Regionale affinchè la Regione ed il Governo si adoperino celermente per risolvere nel più breve tempo possibile questa situazione che rischia di essere l'ennesima beffa per tante famiglie che oltre ad aver avuto la casa inagibile, per effetto del Sisma 2016, e in attesa che la burocrazia acceleri il processo delle loro ricostruzioni, si vedono costretti anche a sostenere le spese economiche per gli affitti delle loro attuali dimore".
Il prossimo giovedì 13 febbraio, alle ore 17,30, avrà luogo presso la Sala Castiglioni della Biblioteca Mozzi Borgetti di Macerata, il quarto appuntamento degli "Incontri sull'arte e dintorni", organizzato dagli Amici di Palazzo Buonaccorsi. Il professor Roberto Cresti parlerà di Marguerite Yourcenar e le Arti Visive
Tra le varie declinazioni della donna nell’arte, occupa un posto particolare Marguerite Yourcenar che allestisce in straordinari scenari narrativi gli indissolubili legami che sottendono letteratura e arte figurativa, linguaggio verbale e figurativo.
La sintonia di Marguerite Yourcenar con la storia dell'arte è così profonda da produrre sia nella sua opera di narratrice che di saggista una spontanea contemporaneità di immagini e forme fra presente e passato. Dall'archeologia del mondo antico, splendidamente rivissuta nelle "Memorie di Adriano", alla pittura del secondo rinascimento, che fa da sfondo a "L'opera al nero", alle suggestioni simboliste ed esistenziali di "Alexis", alle stampe giapponesi nei "Racconti orientali" e a tanti altri casi analoghi a questi, la Yourcenar mostra il valore di un paradigma culturale ellenistico che si rivela l'embrione di ogni tipo di modernità e di laicità nell'arte e in tutte le espressioni della vita.
Roberto Cresti insegna Storia dell'arte contemporanea e Storia delle arti del Novecento presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata. Storico, teorico e critico d’arte è traduttore e autore di numerose pubblicazioni.
Serviva una forte scossa ai biancorossi di mister Ranzuglia, dopo il duro ko casalingo con il Tre Torri Sarnano, per tentare di venir fuori da questo momento poco propizio. Obiettivo riuscito a metà con un pareggio per 1-1 che non muove più di tanto la classifica e fa rimanere i tolentinati sull’orlo del precipizio: la zona play-out dista solamente 4 punti e la classifica nella zona bassa si è accorciata moltissimo.
SERIE C2 - La gara, giocata al Palaquaresima di Cingoli, si è svolta sempre a ritmi piuttosto bassi, anche per le notevoli dimensioni del campo, e soprattutto per il fatto che le due squadre stanno vivendo un momento piuttosto complicato, con anche i padroni di casa reduci da due sconfitte consecutive; il primo tempo si conclude a reti inviolate, il gioco piuttosto statico dei cingolani non ha giovato molto per lo spettacolo, mentre i biancorossi sono sembrati più ordinati anche se poco cinici nelle uniche due occasioni avute a tu per tu con il portiere locale. La ripresa è subito favorevole al Borgorosso e il bomber Diallo rompe il digiuno personale siglando il gol del vantaggio. L’Avenale si scuote ma ancora una volta i biancorossi hanno l’occasione per raddoppiare e il portiere si supera su un tiro velenoso di Del Pupo. Nel finale i padroni di casa provano il tutto per tutto, Pistacchi riesce a salvare miracolosamente in almeno tre situazioni, e quando sembrava ormai fatta per i tolentinati, l’Avenale trova il gol del pareggio a 2 minuti dal termine con un clamoroso errore della difesa biancorossa che si fa beffare da un lento tiro di Marrocchi, da posizione defilatissima a ridosso della linea di fondo, che passa sotto le gambe prima di Konte e poi di Pistacchi.
Doccia fredda per mister Ranzuglia e i suoi ragazzi, che con una vittoria si sarebbero portati momentaneamente a distanza di sicurezza dalla zona calda, ed invece scorgono sempre di più il fiato sul collo delle concorrenti. Ora servirà l’impresa di riuscire a far punti in casa contro il Cus Macerata, attuale seconda in classifica.
CSI - Una grande vittoria, frutto di una prova convincente arriva invece dalla formazione Csi, che si sbarazza del Collebronx e continua la striscia positiva di risultati, dopo la vittoria al cardiopalma ottenuta a Montefano.
Mister Vecerrica ha dovuto rinunciare a Falcioni, assente per squalifica, e al centrale difensivo Seri, infortunato; nonostante le defezioni la squadra è sembrata fina da subito concentrata e dopo pochi minuti Jahaj sigla la rete del 1-0. Un momento di appannamento difensivo porta al pareggio degli ospiti su azione da calcio d’angolo, ma i biancorossi non si scompongono e rimangono in partita sino al termine della prima frazione di gioco. Nella ripresa il pressing alto del Borgorosso mette in difficoltà il Collebronx, e dopo un paio di ripartenze sventate ottimamente da Verdini, sale in cattedra Gabrielli che prima porta in vantaggio i suoi ribattendo in rete una respinta e successivamente sigla la sua doppietta personale con un preciso diagonale all’angolino. La gara rimane in pieno controllo dei biancorossi e il risultato non cambierà più sino alla fine.
“ Ho da subito capito che la squadra rispondeva meglio di quello che pensavo, nonostante le assenze di due nostri migliori giocatori " - dice mister Vecerrica al termine della gara - “oggi siamo stati una squadra vera. Pensando al girone di andata c’è un po’ di rammarico perché giocando così uniti e compatti avremmo raccolto sicuramente molto di più e la classifica sarebbe stata migliore, ma è un normale prezzo da pagare quando ricostruisci un gruppo inserendo molti giocatori nuovi”
Il Sindaco Pezzanesi e gli Assessori Luconi e Colosi comunicano che tra il 10 e il 14 febbraio 2020, il Comune di Tolentino provvederà al pagamento del contributo per l’autonoma sistemazione – CAS relativo ai mesi di dicembre 2019 e gennaio 2020.
Come nelle precedenti occasioni, il Comune informa che laddove si registrano ritardi, questi stessi sono dovuti a una attenta verifica degli aventi diritto e delle mutate situazioni relative ai sopralluoghi degli edifici. Ad esempio vanno valutate le reali situazioni degli stabili a seguito dei sopralluoghi Aedes, l’avvenuto decesso o il trasferimento in altro comune dell’avente diritto o la revoca dell’inagibilità.
L'Amministrazione comunale ricorda, inoltre, che possono presentare domanda per avere il Cas, i nuclei familiari che devono lasciare il proprio appartamento per lavori di ristrutturazione in seguito al sisma 2016.
Il Dipartimento nazionale di Protezione Civile ha chiarito che al fine di procedere agli interventi di immediata riparazione o ristrutturazione è riconosciuto, con oneri a carico delle risorse emergenziali, il contributo per l’autonoma sistemazione per i nuclei familiari che a seguito dell’approvazione del progetto esecutivo e a seguito di provvedimento sindacale di sgombro debbano temporaneamente abbandonare l’unità abitativa ove alloggiano, per il tempo necessario e autorizzato anche a seguito di ratifica all’esecuzione dei suddetti lavori.
Il modello per presentare la domanda è scaricabile sul sito del Comune di Tolentino oppure si può richiedere all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Tolentino, in piazza Martiri di Montalto.
Con l’occasione si ricorda a tutti i cittadini che usufruiscono del CAS che la nuova Ordinanza della protezione Civile prevede importanti novità in materia di contributo per l’autonoma sistemazione (CAS) di chi ha la propria abitazione inagibile a causa del sisma del 2016.
I cittadini alloggiati in strutture ricettive e nei container devono presentare la dichiarazione entro il 17 febbraio 2020.
Nell'Ordinanza è previsto che entro il 18 marzo 2020 i nuclei familiari beneficiari del CAS devono presentare al Comune una nuova dichiarazione firmata da tutti i componenti.
Le dichiarazioni sono diverse, a seconda che si tratti dei proprietari delle abitazioni danneggiate (modello A); degli affittuari (modello C); di studenti (modello D); di chi intenda acquistare una nuova casa (modello B) o di chi intenda rimanere presso strutture ricettive o chieda il CAS per la prima volta.
Le dichiarazioni devono essere compilate sulla base di uno dei fac-simili a disposizione all’Ufficio Servizio Sociale e consegnate a mano allo stesso Ufficio Servizi Sociali del Comune di Tolentino in piazza Martiri di Montalto, oppure spedite a: Comune di Tolentino – 62029 Tolentino (MC), o inviate via PEC all’indirizzo comune.tolentino.mc@legalmail.it
I fac simili di domanda possono anche essere scaricati dal sito del Comune di Tolentino, nella home page, www.comune.tolentino.mc.it.
"Parlateci delle Foibe", questo il testo dello striscione affisso a Macerata, in zona Tribunale, da CasaPound Italia. Il riferimento polemico è a quanto previsto dall'amministrazione Carancini per commemorare le vittime delle Foibe.
In occasione della solenne ricorrenza, questa mattina, nel capoluogo, è stata deposta una corona d'alloro (leggi qui). Un momento istituzionale considerato troppo breve dagli attivisti di CasaPound: "Si è minimizzato un tema che dovrebbe unire tutti gli italiani".
Petriolo #SpazioComune è il titolo scelto dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Domenico Luciani per una innovativa presentazione del Piano per la ricostruzione del Centro Storico. L’appuntamento è fissato per mercoledì 12 febbraio alle ore 21 al Teatro Comunale di uno dei borghi del Maceratese duramente dal sisma del 2016. Sono stati invitati i Primi cittadini dei Comuni limitrofi, Corridonia, Mogliano, Tolentino, Loro Piceno e Urbisaglia, e i rappresentanti delle Istituzioni, dall’Arcidiocesi di Fremo al Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Piero Farabollini; dal direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione, Cesare Spuri, alla dottoressa Marta Mazza del Sabap Marche fino al presidente della Regione Marche. Il vero carattere originale e coinvolgente dell’incontro è però l’apertura alla partecipazione e alla proposta dei cittadini, di chi abita il Centro Storico di Petriolo e di chi ha a cuore il suo rilancio.
A confermarlo è lo stesso sindaco Luciani: «Siamo uno dei primi Comuni ad aver affidato incarichi per l’elaborazione di un Piano che definirà non solo gli aspetti tecnici, ma anche le destinazioni d’uso e le attività che si vorranno riaprire - ha spiegato -, attraverso alcuni incontri, nei quali auspichiamo la massima partecipazione, il vero protagonista sarà il cittadino». Nelle fasi preliminari sono già stati individuati otto temi sui quali si concentreranno dei tavoli di lavoro: «I petriolesi potranno confrontarsi con le loro proposte - ha aggiunto -, tutte quelle idee che ritengono importanti per far rinascere il nostro Centro Storico». L’obiettivo dell’Amministrazione Luciani è quello di elaborare il Piano entro il prossimo mese di maggio, al fine di far iniziare il prima possibile gli interventi di ricostruzione. «Ad oggi, in tutto il cratere, ad oltre 3 anni e mezzo dagli eventi sismici, la ricostruzione pesante stenta ancora a partire – ha concluso il Primo cittadino di Petriolo -, si sono evidenziare problematiche tecniche e amministrative che rallentano l'approvazione dei progetti. Il percorso scelto dall'Amministrazione comunale consentirà di individuare e affrontare le problematiche della ricostruzione del Centro Storico già in questa fase. Il piano individuerà le soluzioni ammissibili e indirizzerà la ricostruzione: ciò semplificherà la successiva fase della progettazione degli interventi di ricostruzione pubblica e privata».
Si è volta stamani a Civitanova la “Giornata del Ricordo” delle vittime delle foibe e degli esuli giuliano dalmati ed istriani. Commemorazione che ha avuto uno strascico polemico nel finale.
Quasi al termine dell’incontro tenutosi presso l’aula magna del Liceo da Vinci, infatti, c’è stata una piccola incursione di dissenso da parte del civitanovese Marsilio Marsili, autodefinitosi dell’Anpi e del partito politico Articolo Uno. Marsili ha criticato le modalità dell’evento definendolo ‘giornata controculturale e a senso unico’ a cui ha ribattuto il presidente del Consiglio comunale, Morresi ,ribadendo che ‘se non lei non è d’accordo con le parole del Presidente Mattarella che fanno da introduzione a questa manifestazione o non le trova giuste, non mi trovo d’accordo con lei. Lei è qui per fare una polemica gratuita e fuori luogo dando uno spettacolo poco edificante ai ragazzi con i quali invece doveva complimentarsi per il lavoro svolto’, ha concluso Morresi. Al termine dell’iniziativa la Presidente dell’Anpi, Annita Pantanetti, in via riservata, ha comunicato al presidente del Consiglio e al Sindaco di non essere d’accordo con quanto affermato da Marsili.
La cerimonia di commemorazione si era aperta in mattinata con la deposizione della corona di alloro presso il monumento dedicato ai Martiri delle Foibe che si trova in piazza Abba.
Dopo la deposizione della corona d’alloro da parte delle delle istituzioni presenti (unico assente per motivi istituzionali il sindaco Ciarapica che ha poi raggiunto l’Auditorium) la commemorazione è proseguita in Consiglio Comunale in seduta aperta all’Auditorium degli Istituti Superiori ‘L. Da Vinci’ con gli studenti, gli insegnati e le autorità civili e militari. Ospite Paolo Hinna, anconetano, figlio di un’esule che ha letto dei brani del diario della mamma in cui racconta il dramma vissuto nell’abbandonare forzatamente la propria terra e i propri cari uccisi barbaramente nelle foibe.
Lorenzo Verdecchia del 5°A dell’Istituto superiore Bonifazi, ideatore del manifesto è intervenuto spiegando le ragioni delle scelte grafiche, definendo la foiba come triangolo nero capovolto assimilandolo al ‘Canto notturno di un pastore errante dell'Asia’ di Leopardi e l’Inferno di Dante. “Mi piacerebbe - ha detto Verdecchia - cancellare quel nero con il bianco e cancellare quel buio dall’iniquità e costruire un futuro d’amore e di fraternità’.
“Il giorno del Ricordo”, istituito con larghissima maggioranza dal Parlamento nel 2004, contribuisce a farci rivivere una pagina tragica della nostra storia recente, per molti anni ignorata, rimossa o addirittura negata: le terribili sofferenze che gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia furono costretti a subire sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi. Si trattò di una sciagura nazionale alla quale i contemporanei non attribuirono – per superficialità o per calcolo – il dovuto rilievo. Esistono ancora piccole sacche di deprecabile negazionismo militante. Ma oggi il vero avversario da battere, più forte e più insidioso, è quello dell’indifferenza, del disinteresse, della noncuranza, che si nutrono spesso della mancata conoscenza della storia e dei suoi eventi”. Parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e lette in aula dal Presidente Morresi. “L’indifferenza è l’atteggiamento peggiore che si possa usare nei confronti di fatti gravissimi perpretati ai danni di nostri concittadini e negati per troppi anni”. Ha aggiunto Morresi.
Per l’Assessore ai Servizi socio-educativi, Barbara Capponi ciò che ha fatto la differenza fra questa tragedia, quella delle Foibe e le altre, non può essere semplicemente nel numero delle vittime. ‘Si può giustificare una diversità di trattamento solo per questo? Ci sono tragedia di serie A e di serie B? Siamo qui per ricordare ma questo serve a poco, dobbiamo ricercare il perché certe cose accaddero. Voi giovani studenti avete le potenzialità per farlo e avete il dovere di andare a ricercare la verità”.
“È importante questo luogo di incontro e di confronto su questo argomento – ha dichiarato Maika Gabellieri, Assessore alla Cultura e alla Crescita Culturale. La missione principale della scuola è che vi possano essere forniti gli strumenti per crearvi un metodo critico e formarvi un vostro pensiero. Alla base c’è lo studio e l’informazione. Non c’è un’unica verità, è vostro compito investigare e cercare di capire e conoscere i fatti’”
Le motivazioni per cui questa parte di storia era stata negata sono molte e complicate e comprendono anche responsabilità di grandi capi di governo, forze contrapposte politicamente che per tanti anni non avevano l’interesse di far sapere”. Ha dichiarato nel suo intervento il sindaco, Fabrizio Ciarapica.
“Ci furono italiani massacrati e dimenticati in queste grandi fosse naturali, le foibe. Almeno 20mila morti, e circa 300mila persone costrette in un brevissimo periodo a lasciare tutto per mettersi in salvo e sparpagliarsi, esuli, sul territorio italiano e nel mondo, senza nulla da portarsi dietro, se non un ricordo triste degli affetti lasciati e delle proprie case abbandonate in fretta.
Anche qui - ha continuato il sindaco - la furia di un regime dittatoriale, come per gli ebrei, si abbatté contro i nostri fratelli italiani. I racconti dei testimoni, come quello lasciato al nostro ospite, ci aiutano quindi a non dimenticare quanto l’uomo in nome di un’ideologia totalitaria è capace di fare e ad evitare che tutto ciò possa accadere di nuovo. Uomini e donne costretti a morire lentamente accanto a dei cadaveri. Non ci sono scuse per ciò che avvenne nei campi di concentramento tedeschi ai danni degli ebrei, non ci sono scuse per ciò che avvenne nelle foibe ai danni di italiani.
La libertà e la democrazia – ha chiuso Ciarapica riferendosi agli studenti -devono essere concetti ben chiari in ognuno di noi, in ognuno di voi. Lottate sempre per questi principi”.
Dopo la lettura toccante e commossa di brani del diario della mamma di Paolo Hinna invitato dall’Amministrazione per l’occasione, figlio di una esule, si sono susseguite le letture dei ragazzi degli istituti accompagnate da immagini drammatiche di repertorio.
Si è celebrato anche a Tolentino "Il Giorno del Ricordo" attraverso un evento che si è svolto ai giardini pubblici di viale Benadduci e realizzato in collaborazione con l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia e l’Associazione Nazionale Dalmata di Tolentino.
Il solenne momento si è aperto con una Santa Messa celebrata alla Concattedrale di San Catervo ed è poi proseguita, nei pressi della targa di intitolazione alle “Vittime delle Foibe”, posta all'interno dei giardini di viale Benaduci dove, dopo l’Inno nazionale, è stata deposta una corona d’alloro.
Sono intervenuti e hanno portato il loro saluto Giuseppe Pezzanesi Sindaco di Tolentino, Carmelo Ceselli Presidente del Consiglio comunale, Rosella Ruani in rappresentanza della Provincia di Macerata, Renato Pagliari Presidente dell’Associazione Dalmata di Tolentino e il nuovo Sindaco del Consiglio comunale dei Ragazzi.
Il sindaco di Camerino Sandro Sborgia replica con una nota stampa ufficiale al consigliere e Capogruppo di minoranza Gianluca Pasqui. Nel mirino è finita la vivace attività social dell'ex primo cittadino, che negli ultimi giorni sta condividendo insulti contro l'Amministrazione comunale, aizzando le polemiche via Facebook.
"Prendiamo atto di come le scelte della nuova Amministrazione possano non essere completamente condivise da tutta la cittadinanza e possano anche spingersi oltre il normale diritto di critica. Riteniamo, però, che non possano e non debbano mai travalicare l’ambito di una dialettica corretta e improntata al rispetto delle persone senza mai trascendere nell’insulto - sottolinea il sindaco Sborgia -. Il fatto diventa ancor più grave quando l’insulto viene sostenuto se non addirittura incentivato da quanti sono chiamati a rappresentare le Istituzione cittadine. E’ accaduto che nei giorni scorsi sono state pubblicate sui social alcune esternazioni ingiuriose nei riguardi della nuova Amministrazione comunale di Camerino, circa scelte adottate nell’interesse della cittadinanza, e che tali ingiurie siano state condivise e approvate dal consigliere di minoranza Gianluca Pasqui".
Sborgia redarguisce Pasqui per l'atteggiamento tenuto nelle ultime settimane, azzardando l'ipotesi che tutto venga messo in piedi per un tornaconto elettorale in vista delle prossime elezioni Regionali.
"Comprendiamo la frustrazione di Pasqui - evidenzia il sindaco -, che prende ogni giorno atto di come la nuova Amministrazione abbia dato un tangibile e significativo cambio di passo riguardo alla gestione dei numerosi e grandi problemi che si è trovata ad affrontare e che fino a ieri sembravano irrisolvibili: la realizzazione della nuova sede provvisoria del Comune; l’avvio delle demolizioni di abitazione danneggiate dal terremoto che Pasqui diceva fossero impossibili da realizzare. Di fronte a tutto ciò prendiamo atto che evidentemente a Pasqui non rimane altro che l’insulto; contrabbandare risultati che non ha mai ottenuto, mistificando la realtà e raccontando favole alla cittadinanza nel disperato tentativo di riconquistare consensi, forse in vista della prossima campagna elettorale per le regionali qualora vi fosse qualche improvvida formazione politica che decidesse di arruolarlo tra le sue fila".
"Ai nostri concittadini noi diciamo che siamo e saremo sempre pronti ad accettare ogni critica ci verrà rivolta nella consapevolezza della possibilità che si possono commettere e che mai ci sottrarremo alle nostre responsabilità. Al consigliere di minoranza Pasqui rivolgiamo l’invito ad avere maggiore rispetto della popolazione, parlando il linguaggio della verità e non della propaganda. Lo esortiamo a prendere consapevolezza, una volta per tutte, della responsabilità e dell’onore del ruolo che gli è stato affidato, chiedendo anche scusa pubblicamente" conclude il sindaco Sborgia nella nota.
Il 2020 è un anno speciale per il Cine-Teatro ‘Don Bosco’ di Tolentino, che festeggia i 30 anni di un'attività socio-culturale, iniziata nel 1990 grazie alla volontà di Don Serafino Stramucci che ha raccolto con entusiasmo e dedizione l’eredità lasciata dai Salesiani.
Infatti nel pieno spirito di Don Bosco,Don Serafino aveva realizzato questa sala per ‘animare’ i giovani della città attraverso il cinema ed il teatro. Una gestione che nei primi anni di questo millennio ha permesso a Tolentino di essere tra le 100 città per il cinema di qualità, premiato dall’AGIS in un periodo in cui le sale cinematografiche avevano chiuso, fondando anche un circolo culturale CGS.
Tante sono state, in questo trentennio le occasioni, a cui hanno preso parte più di 1.500.000 spettatori, che hanno permesso alla città di salire alla cronaca culturale nazionale grazie all’attività svolta dal cine-teatro. Oggi il ‘Don Bosco’ ha aperto la sala per proporre alla città una formula teatrale dedicata ai giovani, rendendoli così ancora una volta protagonisti attraverso il sostegno ad alcune produzioni, che riscoprono le radici del vernacolo locale. Dopo alcuni anni di sperimentazione di ‘Cabaret Buffet’, che ha ospitato alcuni artisti saliti ora alla ribalta nazionale grazie alla volontà di Diego di Modugno, ed alla collaborazione della UILT (Unione Italiana Libero Teatro) che ha dato vita, con successo di pubblico, alla rassegna di opere teatrali dialettali, ‘Gran Galà del Dialetto’, dove si valorizzano gli autori e le compagnie del territorio maceratese, sostenendo in alcuni casi la loro produzione.
Tale rassegna continuerà anche in questo nuovo anno con alcuni ‘capolavori’ del teatro amatoriale. Infatti la stagione teatrale (prevendita mercoledì e venerdì dalle ore 18 alle ore 20) riprenderà sabato 15 febbraio ore 21.30 con un evergreen di tutti i tempi, sotto la regia di Roberto Cetriolo, ‘Patre pe’ procura’, capolavoro di don Amedeo Gubinelli che ha spiegato così le ragioni che lo hanno spinto a comporre quest'opera: “Ho voluto mostrare la vita quotidiana in un prete, i suoi problemi, le sue difficoltà, il piccolo mondo che circonda la parrocchia”.
Ma un’altra sorpresa è in serbo al teatro ‘Don Bosco’, infatti sabato 29 febbraio ore 21.30, Pippo Franco ritornerà sul palco, dopo il successo precedente, con lo spettacolo, scritto e diretto da lui, ‘Non ci resta che ridere’, divertente rappresentazione autobiografica in cui l’attore pone allo spettatore la ‘scelta’ tra la vita ‘dell'anima o quella della materia’.
Intorno alle ore 15:30 del pomeriggio odierno, un furgoncino Reanault si è ribaltato in località Pian di Pieca, nel territorio comunale di San Ginesio. Il mezzo è finito in un campo adiacente alla carreggiata stradale. Il ribaltamento è stato causato dalle forti raffiche di vento che sono tornate ad interessare l'entroterra maceratese, ed in particolare la zona dove si è verificato il sinistro.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i soccorritori del 118.
Il conducente, un 68enne, una volta estratto dall'abitacolo, è stato trasportato per accertamenti all'ospedale di Camerino in codice giallo. Le sue condizioni non sono gravi. I rilievi del caso sono spettati ai carabinieri della Compagnia di San Ginesio.
Il Movimento Cinque Stelle va all'attacco. Attraverso le parole del presidente della commissione Lavori Pubblici del Senato, Mauro Coltorti, si definisce "agghiacciante" l'ipotesi di proporre il nome dell'attuale governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli come nuovo commissario straordinario per la ricostruzione del post-terremoto.
"Del resto il Carnevale è alle porte e siamo in un periodo dell'anno dove c'è terreno fertile per gli scherzi - osserva in maniera sarcastica Coltorti -. Però va detto: anche soltanto a parlarne, l'ipotesi è quanto meno farsesca. E per chi vive nel cratere sismico inaccettabile. Ricordiamo a tutti che il governatore uscente è stato già sub-commissario, e si è sempre contraddistinto per un approccio ponziopilatesco nei confronti dei comuni della zona interessata dal sisma del 2016".
"Ceriscioli incarna in pieno la stagione delle pratiche incagliate nella burocrazia e dei fondi per la ricostruzione gestiti in maniera scellerata: non vogliamo credere che nel Pd si sia soltanto potuta immaginare una soluzione tanto folle. Finché ci sarà il M5s al governo - conclude Coltorti -, uno scenario simile non è neanche contemplabile. L'area appenninica marchigiana è la più indietro di tutte per quanto riguarda la ricostruzione: c'è bisogno di un "problem solver". Pertanto di una figura che sia quanto di più distante dal presidente uscente della regione Marche".
Una giornata all'insegna delle penne nere quella che si è vissuta ieri a Recanati. Gli alpini del gruppo di Recanati e Castelfidardo si sono ritrovati per il tesseramento 2020 e per commemorare i caduti.
Le brevi cerimonie si sono tenute al mattino dinanzi ai monumenti delle due città dove sono risuonate le note del silenzio e le parole della preghiera dell'Alpino. A seguire è avvenuta l'assemblea che è stata ospitata presso i locali del club Aquila, vista l'impossibilità di usufruire della sede situata in via Campo dei Fiori. Confermate le cariche associative con Osvaldo Nardi nel ruolo di capogruppo, Mauro Tombolini in quello di segretario e Carlo Cipolloni con il compito di tesoriere. Poi la Santa Messa presso la Concattedrale di San Flaviano con la Schola Cantorum che come da tradizione ha intonato il commovente Signore delle Cime, uno dei brani simbolo del corpo degli alpini.
La giornata si è conclusa con il pranzo sociale al quale hanno preso parte anche familiari e amici delle penne nere che contano una trentina di iscritti.All'evento ha partecipato il capogruppo di Fabriano Mauro Tritarelli, in rappresentanza della Sezione Marche guidata da Sergio Mercuri. Presente anche una delegazione del gruppo di San Ginesio con cui da anni è stato stretto un rapporto di amicizia e collaborazione.
Il gruppo di Recanati e Castelfidardo, nato nel 1965 e intitolato alla memoria della medaglia d'oro Maggiore Mario Alessandro Ceccaroni, ogni anno partecipa attivamente alle iniziative di volontariato e solidarietà promosse dall'Associazione Nazionale Alpini attraverso raccolte fondi, campagne di sensibilizzazione e raduni nazionali e regionali, nonché alle iniziative programmate sul territorio come la raccolta alimentare e Telethon.
Si svolgerà domenica 29 marzo il Referendum popolare confermativo per approvare la modifica alla legge costituzionale che diminuisce il numero dei senatori e deputati della Repubblica. La cosiddetta riforma Fraccaro, che modifica gli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione e prevede un taglio al numero dei parlamentari, per esser promulgata deve infatti passare attraverso il giudizio degli elettori. Non servirà il quorum per la validità del Referendum ma basterà la maggioranza dei voti validi.
Per procedere alle operazioni elettorali il Comune cerca persone disponibili a svolgere le funzioni di scrutatore. Possono presentare domanda, entro il 25 febbraio, esclusivamente coloro che sono iscritti nell’Albo Scrutatori. Sono 136 gli scrutatori necessari a questa tornata elettorale, cui si aggiungeranno le riserve che saranno sorteggiate dalla Commissione Elettorale Comunale, tra le domande pervenute in tempo utile. Il bando è pubblicato nel sito del Comune alla voce Albo Pretorio.
La domanda deve essere compilata su modello disponibile nel sito del Comune alla voce Albo pretorio. Il documento firmato dall’interessato e accompagnata da fotocopia non autenticata di un documento di identità in corso di validità, potrà essere consegnato: a mano all’ufficio URP-PROTOCOLLO del Comune (viale Trieste, 24); tramite posta elettronica all’indirizzo comune.macerata.demografici@legalmail.it o spedizione con servizio postale indirizzandola a Servizio URP-PROTOCOLLO Viale Trieste 24, 62100 Macerata. Si ricorda che non fa fede il timbro postale ma la data di arrivo attestata dall’Ufficio Protocollo dell’Ente.
Si è svolta questa mattina, in via Vittime delle Foibe a Macerata, una breve ma significativa cerimonia per ricordare le tante vittime, nel secondo dopoguerra, dell’esodo degli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, assegnate alla Jugoslavia dopo l’armistizio.
"Ristabilire il diritto alla memoria di una parte della popolazione italiana che più di altre subì le conseguenze della sconfitta della seconda guerra mondiale, vittima, oltre che di violenza e sterminio, anche della congiura del silenzio per motivi ideologici e opportunistici”. Sono queste le parole con cui l’assessore Narcisio Ricotta ha aperto la cerimonia di deposizione della corona d’alloro in occasione della ricorrenza del Giorno del Ricordo istituita il 10 febbraio come solennità civile nazionale italiana.
“L’Italia malconcia del dopoguerra ebbe difficoltà ad accogliere degnamente questi connazionali, molti dei quali finirono in campi profughi o in altri paesi europei. Oggi sono parte attiva della crescita di quei paesi e molti sono stati accolti anche nella nostra regione”, ha aggiunto Ricotta a conclusione del suo intervento.
Presenti all'evento anche il prefetto vicario Salvatore Angieri, il consigliere provinciale Enrico Marcolini in rappresentanza della Provincia, i consiglieri comunali Andrea Marchiori e Ivano Tacconi e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
Le iniziative in onore delle vittime delle Foibe proseguiranno con un incontro con gli studenti, domani 11 febbraio, alle ore 9, nell’auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, promosso dall’Istituto Storico per la Resistenza e dal Comune per fornire alle nuove generazioni riflessioni storiche sul Novecento e strumenti per orientarsi in modo consapevole, responsabile e democratico nel tempo presente. Edoardo Bressan, docente di Storia contemporanea dell’Università di Macerata, testimone con la sua famiglia dei tragici eventi parlerà sul tema “Giorno del Ricordo, Conoscere la storia”.
“Condizionamenti e giochetti da prima Repubblica? No grazie. Macerata chiede di avere finalmente una buona amministrazione e la Lega intende rispondere con competenza, serietà e concretezza. Pensiamo ad un progetto condiviso, ma non fanno per noi tavoli di facciata seguiti da esternazioni ed altolà via stampa, finti dinieghi ed eccezioni di lana caprina allo scopo di accreditare sé stessi". Parole chiare quelle che arrivano da Simone Merlini, responsabile provinciale della Lega.
Merlini si trova a rappresentare il Carroccio al tavolo del Centrodestra per decretare il nome del candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative che si terranno in primavera: "Piena collaborazione con tutte le forze che condivideranno il progetto e l’unico metodo possibile per attuarlo - aggiunge Merlini -: trasparenza, concretezza, lavoro pancia a terra”.
Al bando vengono messi quelli che vengono definiti come personalismi e soliti nomi da riciclare: “La Lega non indulge alle autocandidature, non lascia passare il tempo tra un’esternazione ed un tavolo né tenta di accreditarsi come il messia del Centrodestra cittadino – conclude Merlini – La Lega vuole per Macerata persone capaci e motivate come quelle che, in centinaia di comuni d’Italia, testimoniano il valore del progetto Lega per il territorio. Il resto lo lasciamo a gossippari e navigati di una politica che non ci appartiene, non ci appaga e, soprattutto, nuoce a Macerata e ai maceratesi che vogliono chiarezza e discontinuità”.
"Sarebbero stati seguiti iter procedurali differenti per l’assegnazione dei lavori di realizzazione dei nuovi ospedali di primo livello a Macerata e a Pesaro". I dubbi vengono sollevati in un’interrogazione presentata dal consigliere regionale di Art.1, Gianluca Busilacchi e indirizzata al Presidente Ceriscioli.
Nell’atto ispettivo Busilacchi ricostruisce l’iter relativo al progetto per l’ospedale di primo livello di Macerata, a partire dalla delibera di Giunta del dicembre 2018, passando per l’individuazione dell’area ove ubicare la struttura, fino alla recente scelta della Società costruttrice. Scelta avvenuta nel dicembre 2019 anche attraverso la valutazione della Commissione tecnica istituita dall’Area Vasta 3, la quale ha successivamente provveduto ad inviare il progetto prescelto al DIPE (dipartimento per la programmazione economica) al fine della fattibilità del partenariato pubblico privato.
In questo ultimo passaggio, secondo l’esponente di Art.1, sarebbe rinvenibile una difformità nell’iter procedurale rispetto a quello riguardante il nuovo ospedale di Pesaro, per la realizzazione del quale si sarebbero trasmessi entrambi i Piani economico-finanziari al DIPE, non esclusivamente quello avanzato dalla Società assegnataria.
Busilacchi, attraverso l’interrogazione presentata, intende sapere se ai due soggetti proponenti sono state fatte richieste di adeguamento dei progetti, quali siano stati i termini distintivi e le caratteristiche tecniche che hanno reso un progetto preferibile all’altro e, infine, per quale motivo non sono stati trasmessi al DIPE entrambi i progetti (come avvenuto nel caso di Pesaro) per una valutazione anche comparativa della fattibilità della proposta di partenariato pubblico privato.
Alice Furlanetto, studentessa dell’Università di Macerata, insieme a Ilaria De Capitani dell’Università di Bergamo e Francesca Danni della Iulm di Milano, è una delle prime tre studentesse italiane partite alla volta di Dubai per svolgere un tirocinio nella sede del Commissariato Generale italiano per Expo 2020.
La ventiquattrenne, originaria di Falconara Marittima, è stata selezionata tra i 300 studenti che da tutta Italia hanno risposto al bando della Fondazione Crui, lanciato in collaborazione con il Commissariato italiano e resterà negli Emirati Arabi Uniti fino al prossimo 15 aprile.
Alice è iscritta al doppio titolo di laurea in Global politics and international relations e, prima di partire per Dubai, si trovava a Mosca, dove tornerà per laurearsi a giugno. “Ho pensato che fosse una grande opportunità - dice nelle Instagram stories dell’account ufficiale del Commissariato Italiano -, un’esperienza formativa unica nel suo genere in linea con il mio percorso di studi e mi affascina l’idea di partecipare a un evento così importante come l’Expo non solo come visitatore, ma anche da dietro le quinte. Dopo la laurea, cercherò lavoro in un contesto internazionale”.
I tirocinanti avranno il compito di elaborare studi o ricerche e potranno essere anche coinvolti nell’organizzazione di eventi ed assistere il personale del Commissariato nelle attività di proiezione esterna.