di Picchio News

Civitanova, le associazioni diportistiche: "Tornare in mare in sicurezza"

Civitanova, le associazioni diportistiche: "Tornare in mare in sicurezza"

Tra i settori più colpiti dall'emergenza coronavirus il diporto nautico è certamente uno di quelli maggiormente penalizzati. Nella prima fase di contrasto alla diffusione del contagio, la tutela della salute mediante il confinamento e il blocco di ogni attività legata alla nautica da diporto, è stata inevitabile.  Ora le associazioni diportistiche civitanovesi riunite nel “Madiere” aprono il dibattito sulla ripartenza del settore nautico, che in città rappresenta una importante realtà economica e sociale: sono sette le associazioni sportive che gestiscono altrettante basi nautiche con 622 soci e 501 posti barca. “Questo fatto, per una città portuale come Civitanova, dove la tradizione marinara e il diporto hanno una dimensione sociale di grande rilievo, ha rappresentato un ulteriore grave disagio - ha dichiarato il presidente dell’associazione "Il Madiere", Gianni Santori -. Con l’avvicinarsi della “Fase 2”, che coincide anche con il periodo di avvio della stagione nautica 2020, è necessario definire una strategia di ripartenza che, mantenendo alta la guardia rispetto alla diffusione del virus, consenta ai diportisti di riprendere il mare”. Il diporto nautico è per sua natura una attività che “isola”. Chi va per mare si allontana dai luoghi affollati, il più delle volte lo fa con la propria famiglia o addirittura da solo. "Questi tipi di attività devono tornare ad essere consentite pur sempre all’interno di regole molto rigide, che garantiscano una protezione sicura dal contagio del coronavirus - prosegue Santori -. Consentire al diporto di riprendere il mare, oltre ad avere una importante funzione sociale di attenuazione del disagio delle famiglie dopo questo lungo e forzato isolamento, è anche indispensabile a mantenere in vita le attività che sono legate alla nautica". Se in tempi brevi i diportisti non potranno tornare in mare il rischio di “saltare una stagione” si fa sempre più concreto e per molte imprese il pericolo di chiusura potrebbe diventare concreto. “Da parte nostra la disponibilità ad individuare norme di comportamento e di autodisciplina che consentano di riprendere il mare in totale sicurezza è assoluta – ha concluso Santori -  La salute delle persone resta l’obiettivo prioritario da anteporre ad ogni altro interesse, ma siamo convinti che le diverse esigenze possano essere rispettate garantendo soluzioni equilibrate e condivise. In questo senso nei prossimi giorni ci rivolgeremo alle varie autorità, ed in primis alla Regione Marche, per offrire il nostro contributo di idee e di impegno per la salvaguardia di un settore, il diporto nautico, che per la nostra città significa socialità e lavoro”.  

21/04/2020 18:03
Mamma sconfigge il virus dopo il parto d'urgenza: lieto fine al Salesi

Mamma sconfigge il virus dopo il parto d'urgenza: lieto fine al Salesi

È guarita dal coronavirus la mamma che, positiva al Covid-19, lo scorso 6 aprile è stata sottoposta a parto cesareo in regime di urgenza all'ospedale Salesi di Ancona, a seguito del rapido peggioramento delle sue condizioni (leggi qui). La donna, proveniente dall'Ostetricia di Civitanova Marche, è stata trasferita nel capoluogo dorico lo scorso 4 aprile, proprio a causa dell'aggravarsi della propria condizione di insufficienza respiratoria.  La signora, in stato di gravidanza alla 30a settimana di età gestazionale, è stata presa in carico dall’equipe della Rianimazione Pediatrica, in collaborazione con la Clinica di Ostetricia e Ginecologia diretta dal prof. Andrea Ciavattini e la Neonatologia diretta dal prof. Virgilio Carnielli.  Il neonato, invece, è stato assistito dall’equipe neonatologica e successivamente ricoverato in isolamento presso la Rianimazione Pediatrica. Le condizioni cliniche del piccolo si sono sempre mantenute buone e il tampone per la ricerca del SARS-CoV2, eseguito il giorno successivo alla nascita, è risultato negativo. Sono stati eseguiti due ulteriori tamponi, a 9 e 10 giorni dalla nascita, entrambi risultati negativi. Il neonato è rimasto in Rianimazione Pediatrica insieme alla madre con la quale non è mai venuto in contatto perché entrambi ricoverati in stanze di isolamento e il 16 aprile è stato trasferito nel reparto di neonatologia. "Il decorso clinico della paziente - sottolinea la Direzione Generale degli Ospedali Riuniti di Ancona - si è caratterizzato da una prima fase di rapido peggioramento, che ha richiesto il passaggio dalla ventilazione assistita non invasiva all’intubazione tracheale con ventilazione meccanica e il parto cesareo in urgenza per evitare, al feto, ripercussioni dell’insufficienza respiratoria materna; in una seconda fase abbiamo assistito a una stazionaria criticità del quadro clinico, soprattutto respiratorio in quanto alla polmonite interstiziale da SARSCoV2 si è verosimilmente sovrapposto un processo infettivo di origine batterica, gestita in collaborazione con la SOD Malattie Infettive diretta dal dott. Marcello Tavio". La gestione della ventilazione della donna è stata ottimizzata sul quadro clinico, valutando costantemente la risposta alle manovre e riadattando le impostazioni del ventilatore sulla base del monitoraggio. A periodi di miglioramento clinico si alternavano quadri peggiorativi.  "Nella terza fase - specifica la Direzione Generale -, la funzione respiratoria della paziente si mostrava progressivamente migliorativa con riduzione del supporto meccanico fino al 14 aprile, quando la paziente è stata estubata per iniziare immediatamente il trattamento fisioterapico e un supporto ventilatorio non invasivo". Per il progressivo ulteriore miglioramento delle condizioni generali, nel pomeriggio di sabato 18 aprile la paziente ha lasciato la Rianimazione Pediatrica ed è stata trasferita, per il proseguimento delle cure, nel reparto COVID-3 dell’ospedale di Torrette, diretto dalla dottoressa Lina Zuccatosta. Il tampone eseguito il giorno stesso è risultato negativo così come un secondo, eseguito nel centro COVID-3.          

21/04/2020 17:33
Menghi Macerata, coach Di Pinto sul futuro: "Dobbiamo trovare il modo giusto per ripartire"

Menghi Macerata, coach Di Pinto sul futuro: "Dobbiamo trovare il modo giusto per ripartire"

Ormai circa due settimane fa è arrivata la decisione ufficiale delle Consulte di SuperLega, Seria A2 e Serie A3, che ha sancito la chiusura definitiva della stagione sportiva di pallavolo a causa dell’emergenza Coronavirus. Vista l’impossibilità di organizzare i tradizionali eventi di fine campionato, i ragazzi della Menghi Pallavolo Macerata a partire dal Capitano Natale Monopoli, hanno cominciato a registrare dei video-messaggi. In questi giorni scorreranno sugli account social ufficiali della squadra i saluti dei giocatori biancorossi, diversi dei quali stanno affrontando la quarantena qui nelle Marche, a Macerata, che è ormai diventata la loro seconda casa. Un piccolo gesto da parte degli atleti per chi li ha sostenuti nell’arco della stagione, anche nelle trasferte più lunghe e nei momenti più difficili. Una stagione che ha visto la Menghi Pallavolo Macerata piazzarsi nei primi posti della classifica, pronta a giocarsi la promozione durante i Play-Off.  Il coach Adriano Di Pinto commenta la stagione interrotta: “Ci sono diversi elementi positivi da salvare e dai quali ripartire. È stato un campionato molto utile, che ci ha permesso di crescere: siamo partiti soffrendo un po’ la pressione, con una squadra tanto rinnovata e quando abbiamo trovato la quadratura, è arrivato l’infortunio di Pasquale Gabriele. Siamo dovuti quindi ripartire ma i ragazzi sono stati bravissimi, a partire da Manuel Bruno, a ritrovarsi. Merito del roster costruito in estate, dove eravamo stati attenti a garantirci alternative all’altezza. Eravamo pronti a giocarcela fino alla fine, a livello professionale abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Possiamo essere solo che soddisfatti del lavoro svolto nel corso della stagione, durante la quale abbiamo potuto studiare nuove soluzioni dalle quali ripartire in futuro”.  A proposito della ripartenza, cosa pensi a riguardo? “So che la società crede quanto me nel lavoro fatto e condivido la voglia di andare avanti insieme, espressa dal Vice-Presidente Tittarelli. Dovremo ovviamente confrontarci con un contesto particolare, trovare il modo giusto per ripartire. Di buono c’è che la nostra è una società solida, a partire dal settore giovanile fino alla squadra di Serie A, ulteriore conferma del buon lavoro fatto quest’anno. E proprio l’aver vissuto insieme questa stagione ci permetterà di affrontare meglio i tempi diversi, probabilmente più veloci, che ci verranno chiesti per preparare il prossimo campionato. Al momento però dobbiamo dare tempo alla società, è ancora presto per fare programmi”.  Tornando invece al campo e alle emozioni della stagione conclusa, quali partite che ricordi in modo particolare? Quali hanno segnato una svolta? “Ci sono stati tanti momenti belli e da allenatore posso dire di aver imparato tanto. Noi tecnici ci facciamo i nostri piani ma è sempre il campo l’unica prova che conta. Sicuramente le gare di Roma e quella in casa contro Corigliano, hanno rappresentato la svolta ad inizio stagione, quando la squadra si è finalmente trovata e abbiamo cominciato un periodo di continuità. Poi la vittoria in trasferta a Tuscania, dove abbiamo giocato una partita perfetta, e quella di Palmi: siamo andati in Calabria con i numeri contati, ci siamo trovati sotto 2 a 0, poi la squadra ha reagito ribaltando il risultato. È stata una grande prova di maturità, una presa di responsabilità che ha ridato convinzione della propria forza ai ragazzi. Speriamo di tornare presto a vivere altre emozioni come queste, ma dobbiamo avere pazienza”.  

21/04/2020 17:16
Macerata, Merlini: "Subito caccia di selezione ai cinghiali per sostenere i coltivatori"

Macerata, Merlini: "Subito caccia di selezione ai cinghiali per sostenere i coltivatori"

“Subito un aiuto concreto all’agricoltura riavviando le attività di controllo e contenimento dei danni fatti dai cinghiali. Si stanno sommando alla crisi da Covid e si rischia di buttare a mare il prezioso lavoro svolto finora”. Lo chiede il responsabile provinciale della Lega Macerata Simone Merlini che dà voce all’allarme lanciatogli da tanti agricoltori alle prese con la recrudescenza del problema cinghiali dovuta alla sospensione delle misure di contenimento. “I dati dell'Ambito Territoriale di Caccia Valdichienti parlano di danni triplicati tra il 2017 e il 2018 e di un continuo aumento da lì in avanti per l’impossibilità di utilizzare anche Guardie Venatorie Volontarie ed operatori faunistici a seguito della pronuncia della Corte Costituzionale su una legge regionale del 1995 – spiega Merlini –. È necessario che la regione fronteggi ora il problema consentendo la caccia limitata alle specie in soprannumero ai privati e alla caccia di selezione. La Lega, dal canto suo, si attiverà per emendare l'art. 19 della Legge Nazionale n. 157 del 1992 così da poter fronteggiare in modo sistematico il problema crescente di danni alle colture tornando ad utilizzare anche Guardie Venatorie Volontarie ed operatori faunistici”.  

21/04/2020 16:45
Macerata, laurea per 16 nuovi infermieri: pronti per aiutare nell'emergenza (FOTO)

Macerata, laurea per 16 nuovi infermieri: pronti per aiutare nell'emergenza (FOTO)

Da oggi possiamo affidare la nostra  salute a 16 nuovi infermieri, neo laureati dal corso di laurea in infermieristica del polo di Macerata della Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Politecnica delle  Marche, preziosi e attesi come mai prima in questi tempi. Nonostante  questo periodo particolarmente doloroso, questi giovani non si sono persi d'animo e hanno continuato a studiare  per essere all'altezza della difficile, ma meravigliosa professione che a breve potranno  esercitare, considerando il fabbisogno urgente di queste professionalità  a livello ospedaliero e domiciliare. La loro laurea infatti è abilitante, avendo già sostenuto la settimana  scorsa, l'esame di stato. Alla presenza on line della commissione, composta dalla Presidentessa del Polo, la professoressa Maria Rita Rippo, della Direttrice la  dottoressa Rita Fiorentini, dai  docenti e dai rappresentanti dell'Ordine delle Professioni  Infermieristiche, i laureandi hanno dissertato le loro tesi a distanza, svolte con la supervisione dei loro relatori Dottori: Federico Cotticelli, Sandro Di Tuccio, Catia Fiorani, Stefania Liberati, Rita Paperi, con la preziosa supervisione della residenza della  tutti gli elaborati presentati hanno sottolineato quanto la  professionalità, competenza, preparazione ma soprattutto l'umanizzazione  delle cure possano fare la differenza non solo sulla durata, ma soprattutto sulla qualità della vita delle persone, siano esse neonati, bambini, anziani o addirittura nella fase terminale dell'esistenza. L'entusiasmo e la preparazione dei neolaureati sono state apprezzate dalla commissione anche in considerazione delle difficoltà affrontate dalla distanza e dall'impegno sul campo dei relatori dell'area  sanitaria, oggi impegnati con tutte le loro energie a fronteggiare l'emergenza che stiamo vivendo.  A Elena Brindusa Alupului, Lucia Bianchini, Irene Ghergo , Agnese Gigli, Veronica Grattini, Iba Halili, Irene Lenti, Davide Pierfederici, Lucrezia Pizzabiocca, Cecilia Rodriguez, Giulia Romagnoli, Valeria Salvucci, Germana Santilli, Daniela Sperandini, Michela Tarquini, Giorgia Vagnozzi congratulazioni e auguri per il futuro!

21/04/2020 16:31
Coronavirus, i volontari del Cisom impegnati a Civitanova e Recanati

Coronavirus, i volontari del Cisom impegnati a Civitanova e Recanati

La realizzazione del COVID Hospital, stimata in un tempo di circa due settimane, vede i volontari marchigiani del Raggruppamento Marche del CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta in prima linea sotto il coordinamento del Capo Raggruppamento Stefano Carnevali e del Capo Gruppo Macerata Simone Simonacci.  I volontari del CISOM dei gruppi di Macerata, Fabriano, Ancona e Fermo-Ascoli contribuiscono h24 ai servizi di Segreteria, logistica, vigilanza e cucina mobile con il supporto dei volontari della Misericordia di Ancona e dei medici del dipartimento sanitario della Santa Casa.  La realizzazione di questo nucleo operativo permetterà in primis all’Ospedale di Civitanova Marche, e a seguire anche agli altri ospedali marchigiani, di non avere più pazienti Covid, tornando così alla normale attività. La struttura prevede 42 posti letto per la terapia intensiva e 42 posti di semi intensiva, con la possibilità - se necessario - di operare come terapia intensiva al 100%. Non è la prima volta che il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta si impegna in attività di sostegno alla popolazione. Simone Simonacci, Capogruppo del Gruppo Macerata, ricorda infatti gli altri impegni affrontati dai volontari del CISOM nel corso di questa emergenza: “In questo momento, il Gruppo Macerata è impegnato, oltre che nella realizzazione di questo Covid Center, anche in servizi di consegna farmaci a domicilio con il COC di Recanati. Inoltre, in collaborazione con la Caritas di Recanati, distribuiamo pacchi alimentari per chi è in difficoltà. Abbiamo prestato servizio anche per la distribuzione dei “Pranzi di Pasqua”. Siamo sempre al servizio della comunità e di chi soffre. Le amministrazioni della Provincia di Macerata e le Diocesi possono contare sulla nostra collaborazione.”   

21/04/2020 16:08
"A casa con...i Teatri di Sanseverino": appuntamento con l'attore Edoardo Purgatori

"A casa con...i Teatri di Sanseverino": appuntamento con l'attore Edoardo Purgatori

La rubrica “A casa con i… Teatri di Sanseverino” ospita, nell’ultima videointervista curata dal direttore artistico dei teatri settempedani Francesco Rapaccioni, l’attore Edoardo Purgatori, uno dei giovani più promettenti di questa generazione in Italia sia a teatro che sul grande schermo, che si è fatto notare recentemente per la partecipazione nel film di Ferzan Ozpetek “La dea fortuna” e per aver interpretato, prima ancora sempre per la regia dello sceneggiatore turco, un ruolo in “Mine vaganti” a teatro. Purgatori racconta come sta vivendo questo periodo legato all’emergenza Covid-19: “Ne ho approfittato per leggere libri che tenevo nelle mia libreria da anni. Ho scelto testi che mi permettessero di fuggire da quattro mura. Ho iniziato da Hemingway per poi passare a Foscolo. Questa quarantena ci permette di ricentrarci e di chiederci quali sono le nostre priorità aprendo un dialogo con noi stessi”. L’intervista completa è disponibile all’indirizzo: https://drive.google.com/file/d/1TOCiBJxJBFtgDi08AkbPnQVoAViA6U9m/view?usp=drivesdk

21/04/2020 15:58
Fase 2, i dubbi del Popolo della Famiglia Marche: "se i genitori lavorano, con chi restano i figli?"

Fase 2, i dubbi del Popolo della Famiglia Marche: "se i genitori lavorano, con chi restano i figli?"

"Nell’attesa dell’imminente Fase 2, che deciderà quando e come le attività produttive potranno riprendere la loro attività, forse ancora non è stata presa in considerazione una problematica che non è affatto marginale" - questo ha dichiarato Gabriele Amadei, dirigente regionale del Popolo della Famiglia, riflettendo su alcune situazioni che potrebbero verificarsi quando  l'inizierà la fase 2 dell'emergenza Corona Virus - L’attività scolastica ormai sarà riattivata, molto probabilmente non prima di settembre - ha continuato-. Pertanto tutta la popolazione in età scolare dovrà obbligatoriamente rimanere confinata in casa. Come faranno i genitori, se entrambi lavoratori, a lasciare i propri figli soli in casa?" "E’ vero che è stata prospettata una facilitazione e un ampliamento del congedo parentale (15 giorni), ma questo strumento, validissimo, è difficile da utilizzare nella realtà delle piccole e medie imprese o nell’artigianato dove spesso il personale è composto da poche unità, e l’assenza anche di una sola persona può comprometterne l’attività" "Normalmente l’assistenza dei minori è sostenuta dai nonni, quando ci sono e se disponibili o dalle baby-sitter. Ma nella situazione attuale, sia i nonni, che altre persone della famiglia o estranee potrebbero rappresentare un possibile pericolo di diffusione del virus. E’ alto il rischio che i nipoti, anche asintomatici, possano trasmettere la malattia ai nonni, con conseguenze drammatiche per la loro suscettibilità alle forme più gravi; c’è anche il pericolo che un soggetto giovane – la baby-sitter – possa trasmettere, tramite i bambini, la malattia a tutta una famiglia o infettarsi ella stessa" E’ lo stesso problema che è stato posto, all’inizio della quarantena, per la sicurezza dei soggetti disabili o con malattie gravi da coloro che dovevano accudirli – i caregiver – e a cui non sembra sia stata data ancora una risposta. >> (https://www.disabili.com/lavoro/articoli-lavoro/emergenza-covid-e-disabilita-una-mamma-caregiver-racconta-le-difficolta-di-una-famiglia). "Nell’approssimarsi della data di apertura delle attività produttive – ha concluso- diventa urgente trovare soluzioni per tutte queste situazioni. Non bisogna lasciare ancora una volta completamente abbandonate a loro stesse le famiglie delle persone affette da patologie, incompatibili ad un comune raffreddore (gli immuno-carenti); i disabili, per cui questa patologia potrebbe rappresentare una ulteriore aggravante, ma anche le famiglie che hanno i figli in età scolare" Una possibile soluzione potrebbe consistere in tre azioni da implementare al più presto: - Dovrebbe essere immediatamente reso disponibile un sollievo economico sia per chi ha bisogno di assistenza giornaliera per invalidità, sia per le famiglie che necessitano della baby-sitter (il congedo parentale copre al massimo 15 giorni). - Anche con l’utilizzo dei test sierologici (che mettono in evidenza la presenza di anticorpi formati dopo una malattia anche asintomatica), pur con tutti i limiti di affidabilità e di sicurezza di test ancora non ufficialmente validati dagli organi istituzionali, si potrebbero individuare con buona approssimazione le persone che rappresenterebbero un rischio se venissero in contatto con i nuclei familiari che ne hanno bisogno. - L’emissione di protocolli di comportamento adeguati e la fornitura dei presidi necessari (mascherine, guanti, soluzioni disinfettanti, ecc.), rappresenterebbero una giusta soluzione per permettere una ripresa economica e lavorativa più serena per tante famiglie che hanno subito, oltre alla segregazione coatta, anche un danno economico. Alla luce di quanto scritto, si invitano il Governatore Ceriscioli e i Sindaci dei Comuni marchigiani a prendere gli opportuni provvedimenti a tutela delle famiglie e dei cittadini più deboli".    

21/04/2020 15:28
Unicam, Giornata della Terra:  via al seminario telematico

Unicam, Giornata della Terra: via al seminario telematico

In occasione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, la Sezione di Geologia della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam organizza per domani mercoledì 22 aprile con inizio alle ore 17.30 il webinar “Custodire il Pianeta. L’acqua, la risorsa più grande”. Dopo i saluti del Rettore Unicam Claudio Pettinari e del Sindaco di Camerino Sandro Sborgia, interverranno i docenti Unicam Carlo Bisci, Chiara Invernizzi, Marco Materazzi, Emanuele Tondi, coordinati da Stefano Mazzoli. I relatori analizzeranno il tema dell’acqua sotto diversi aspetti, da quello climatico a quello geotermico, dall’acqua nel sottosuolo all’idrogeologia in generale. L’obiettivo è quello di presentare un approccio diverso e più consapevole alla risorsa acqua, che in questo periodo viene utilizzata moltissimo, ad esempio per lavarsi spesso le mani o per la pulizia della casa, considerandola quasi come il petrolio del futuro per la scarsa e non omogenea disponibilità. “Abbiamo voluto anche quest’anno organizzare un momento di confronto in occasione della Giornata Mondiale della Terra, giunta quest’anno alla 50ma edizione – sottolineano gli organizzatori. Le tematiche affrontate sono di estrema attualità e sono tra le competenze che acquisiranno gli iscritti al corso di laurea in “Scienze Geologiche e Tecnologie per l’Ambiente”, che dal prossimo anno accademico tornerà ad essere erogato in lingua italiana e presenterà diverse novità, con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale, sull’utilizzo delle risorse, sui cambiamenti climatici, di fondamentale importanza in materia di transizione energetica ed economia circolare”. Le modalità per seguire il seminario sono disponibili nella home page del sito www.unicam.it    

21/04/2020 15:28
Treia, dottore in economia dalla città del bracciale: Loris Marini laureato via web

Treia, dottore in economia dalla città del bracciale: Loris Marini laureato via web

Loris Marini, giovane di Chiesanuova da Treia, si è laureato alla facoltà di Economia, indirizzo "Banche, Aziende e Mercati" dell’Università degli Studi di Macerata, con una tesi dal titolo “Crescita economica e crescita sostenibile: un binomio possibile?”. Dai genitori Marco e Stefania, dalla sorella Asja e dagli amici i migliori complimenti per il traguardo raggiunto lo scorso 14 aprile. Anche l’Amministrazione Comunale di Treia si congratula con il neo laureato e gli augura le migliori prospettive per il futuro.

21/04/2020 15:09
Nelle Marche il calcio è sempre più donna

Nelle Marche il calcio è sempre più donna

Durante la scorsa estate gli italiani si sono appassionati alle imprese delle ragazze della nazionale di calcio femminile di Milena Bertolini, splendide protagoniste ai Mondiali di Francia. Una rassegna iridata che ha dato una spinta formidabile all'intero movimento, facendo schizzare verso l'alto il numero di giovani iscritte alle scuole calcio. Ma nel nostro Paese c'era già una realtà all'avanguardia e capace di fornire ai team professionistici e alla stessa rappresentativa azzurra fior fior di atlete: le Marche. E oggi andremo a conoscere proprio alcune delle giocatrici più talentuose nate nella regione, le calciatrici già affermate e quelle con il futuro più luminoso davanti. Impossibile non partire da Raffaella Manieri, la veterana del movimento. Classe 1986, nata a Pesaro, Manieri vanta una carriera di primissimo livello, trascorsa tra Senigallia, Torino, Verona e Torres, squadra con cui ha conquistato quattro Scudetti, quattro Supercoppe Italiane e altrettante coppe Nazionali. Ma non c'è solo Italia nel suo curriculum. Dal 2013 al 2016 la marchigiana ha militato nelle file del Bayern Monaco, squadra con cui ha vinto il titolo tedesco, prima di tornare in Serie A per vestire le maglie di Brescia e Ravenna. Oggi è una colonna della difesa del Milan allenato da Maurizio Ganz. Arriva invece da Pedaso Milena Bellucci, classe 2001, uno dei migliori talenti formatisi nella Jesina calcio e tra le più grandi speranze per il futuro dell'Italia. Molto simile per ruolo e caratteristiche tecniche a Amandine Henry, tra le stelle degli ultimi Mondiali, Bellucci è un centrocampista dal buon fisico e dall'ottima tecnica che da il meglio di sé davanti alla difesa o alle spalle degli attaccanti. Caratteristiche che le sono valse la chiamata della Juventus Women, squadra di riferimento dell'intero calcio femminile nazionale e Campione d'Italia in carica. In bianconero Milena è partita dalla primavera, vincendo il Torneo di Viareggio 2018, al primo tentativo. Da lì non ha fatto altro che crescere, ha iniziato a collezionare le prime presenze tra le “grandi” e si è guadagnata il prolungamento del contratto fino al 2022. Per lei è scritto un futuro anche in Nazionale maggiore. Fin qui ha fatto benissimo con l'Under 19 ma il tempo è tutto dalla sua parte. Altra millennials di bellissime speranze è Elisa Polli, attaccante classe 2000 nata a Sassoferrato e oggi nelle file del Tavagnacco. Anche Elisa si è formata nel vivaio della Jesina, squadra che l'ha fatta esordire in Serie A nella stagione 2016/2017 e le ha permesso di mettersi in luce nel massimo campionato. Polli è il classico bomber da area di rigore. Basti pensare che con la maglia delle marchigiane ha messo insieme la bellezza di 45 reti in 58 presenze, conquistando anche il titolo di capocannoniere della Serie B 2015/2016 chiuso con la promozione e con la bellezza di 23 marcature. Meno gol ma più assist per Valeria Monterubbiano, seconda punta classe 1996 nata a Fermo e oggi in Serie A con la maglia del Sassuolo. Cresciuta anche lei nelle file della Jesina, si mette in luce nella stagione 2012/2013, chiusa con il bottino di 11 gol in 20 presenze. È solo l'inizio. Due anni dopo sarà lei la partner d'attacco del capocannoniere Polli e contribuirà alla promozione delle marchigiane con altre 13 reti. Numeri e doti tecniche importanti che convinceranno prima il Mozzanica, e poi il Sassuolo, a puntare su di lei e a metterla sotto contratto per le annate successive. Nel 2019/2020, complice anche il difficile recupero per un grave infortunio, una sola rete segnata in campionato con le neroverdi. E se le quattro “moschettiere” rappresentano il top del calcio marchigiano, ci sono altre ragazze che si sono conquistate il proprio posto da titolare nei campionati maggiori. In rigoroso ordine alfabetico: Ilaria Alunno, nata a Porto San Giorgio e oggi al Verona, Michela Catena, nata a Osimo nel 1999 e centrocampista titolare della Fiorentina campione d'Italia nel 2017 e Emma Guidi, estremo difensore della Roma nata a Montemarciano nel 1996.  

21/04/2020 14:40
Coronavirus, Conte precisa: "Riaperture non prima del 4 maggio, entro il weekend piano per la fase 2"

Coronavirus, Conte precisa: "Riaperture non prima del 4 maggio, entro il weekend piano per la fase 2"

“Come già sapete, le attuali misure restrittive sono state prorogate sino al 3 maggio. Molti cittadini sono stanchi degli sforzi sin qui compiuti e vorrebbero un significativo allentamento di queste misure o, addirittura, la loro totale abolizione. Vi sono poi le esigenze delle imprese e delle attività commerciali di ripartire al più presto. Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina. Questo Governo ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini, ma certo non è affatto insensibile all’obiettivo di preservare l’efficienza del sistema produttivo. Ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme”. Il premier Giuseppe Conte si affida ad un lungo post facebook per fare alcune considerazioni riguardo la gestione dell’emergenza Covid-19 e la così detta fase 2. “In questa fase – continua Conte nel post -  non possiamo permetterci di agire affidandoci all’improvvisazione. Non possiamo abbandonare la linea della massima cautela, anche nella prospettiva della ripartenza. Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell’opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni. L’allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato. Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico. Non possiamo permetterci di tralasciare nessun particolare, perché l’allentamento porta con sé il rischio concreto di un deciso innalzamento della curva dei contagi e dobbiamo essere preparati a contenere questa risalita ai minimi livelli, in modo che il rischio del contagio risulti “tollerabile” soprattutto in considerazione della recettività delle nostre strutture ospedaliere”. Vi faccio un esempio. Non possiamo limitarci a pretendere, da parte della singola impresa, il rispetto del protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro che pure abbiamo predisposto per questa epidemia. Dobbiamo valutare anche i flussi dei lavoratori che la riapertura di questa impresa genera. Le percentuali di chi usa i mezzi pubblici, i mezzi privati, in quali orari, con quale densità. Come possiamo garantire all’interno dei mezzi di trasporto la distanza sociale? Come possiamo evitare che si creino sovraffollamenti, le famose “ore di punta”? Come favorire il ricorso a modalità di trasporto alternative e decongestionanti? Questo programma – spiega il premier -  deve avere un’impronta nazionale, perché deve offrire una riorganizzazione delle modalità di espletamento delle prestazioni lavorative, un ripensamento delle modalità di trasporto, nuove regole per le attività commerciali. Dobbiamo agire sulla base di un programma nazionale, che tenga però conto delle peculiarità territoriali. Perché le caratteristiche e le modalità del trasporto in Basilicata non sono le stesse che in Lombardia. Come pure la recettività delle strutture ospedaliere cambia da Regione a Regione e deve essere costantemente commisurata al numero dei contagiati e dei pazienti di Covid-19. È per questo che abbiamo gruppi di esperti che stanno lavorando al nostro fianco giorno e notte. C’è il dottor Angelo Borrelli che sin dalla prima ora ci aiuta, per tutta la parte operativa, con le donne e gli uomini della Protezione civile. C’è il dott. Domenico Arcuri che sta mettendo le sue competenze manageriali al servizio dell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale e delle apparecchiature medicali di cui le Regioni erano fortemente carenti (pensate: ad oggi abbiamo fornito alle Regioni 110 milioni di mascherine e circa 3 mila ventilatori per le terapie). C’è il prof. Silvio Brusaferro che insieme agli altri scienziati ed esperti sanitari del Comitato tecnico-scientifico ci forniscono un’analisi scientifica della curva epidemiologica e ci suggeriscono le misure di contenimento del contagio e di mitigazione del rischio. Più di recente si è aggiunto il dott. Vittorio Colao che insieme a tanti altri esperti sta offrendo un contributo determinante per la stesura di un piano per una graduale e sostenibile riapertura, che tenga conto di tutti i molteplici aspetti, operativi e scientifici. È fin troppo facile dire ‘apriamo tutto’. Ma i buoni propositi vanno tradotti nella realtà, nella realtà del nostro Paese, tenendo conto di tutte le nostre potenzialità, ma anche dei limiti attuali che ben conosciamo”. “Nei prossimi giorni – prosegue il presidente del Consiglio -  analizzeremo a fondo questo piano di riapertura e ne approfondiremo tutti i dettagli. Alla fine, ci assumeremo la responsabilità delle decisioni, che spettano al Governo e che non possono essere certo demandate agli esperti, che pure ci offrono una preziosa base di valutazione. Assumeremo le decisioni che spettano alla Politica come abbiamo sempre fatto: con coraggio, lucidità, determinazione. Nell’esclusivo interesse di tutto il Paese. Nell’interesse dei cittadini del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole. Non permetterò mai che si creino divisioni. Dobbiamo marciare uniti e mantenere alto lo spirito di comunità. È questa la nostra forza. E smettiamola di essere severi con il nostro Paese. Tutto il mondo è in difficoltà. Possiamo essere fieri di come stiamo affrontando questa durissima prova. Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma. Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”, conclude il premier.  

21/04/2020 14:25
Coronavirus, aumentano i guariti e diminuiscono i ricoverati: 10 nuovi casi nel Maceratese

Coronavirus, aumentano i guariti e diminuiscono i ricoverati: 10 nuovi casi nel Maceratese

ll Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 5877 casi positivi al coronavirus sui 29.090 tamponi effettuati nella Regione Marche (leggi qui). Sono 2347 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino, 1760 in provincia di Ancona, 932 in provincia di Macerata (10 in più di ieri), 395 in provincia di Fermo, 271 in provincia di Ascoli Piceno, 172 extra regione. Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: si è, infatti, passati da 1792 a 1825 (+33).  Scende il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dagli 872 di ieri ai 862 di oggi) e diminuisce anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che ora sono 78 (2 meno di ieri): 17 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (9 a Civitanova Marche, 8 a Camerino).  Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:

21/04/2020 14:11
Recanati, apre le porte e inizia la sua attività il nuovo Ambulatorio di Famiglia con punto AIDO

Recanati, apre le porte e inizia la sua attività il nuovo Ambulatorio di Famiglia con punto AIDO

In tempi difficili come quelli che stiamo attraversando a causa dell'emergenza Coronavirus, Recanati può contare su un altro Medico di Famiglia. Ieri, infatti, a Piazzale Europa 11, negli ex locali del supermercato dove a breve aprirà il nuovo Medi Center, ha preso servizio la dottoressa Ilaria Pavoni, vicepresidente AIDO di Recanati. Il suo ambulatorio fungerà inoltre da punto informativo per accedere a spiegazioni valide e precise sulla donazione degli organi, un tema etico, morale e scientifico molto sentito. Il Medico di Famiglia, è “il sanitario che gode del più alto indice di gradimento in Italia - si legge nel sito AIDO - e rappresenta uno dei riferimenti più autorevoli per la comunità, occupando così una posizione cruciale nel determinare gli orientamenti culturali generali della pubblica opinione. La nuova legge sui trapianti (n.91 del 1999), affida al Medico di Famiglia un ruolo di primaria importanza nella promozione della cultura della donazione.”  Presente all’apertura la presidente AIDO Recanati Piera Marconi la quale vorrebbe coinvolgere i medici di famiglia recanatesi. Ora che il primo punto è stato avviato la sua speranza è che altri medici seguano l’esempio della dott.ssa Pavoni. Ilaria Pavoni è la sorella di Andrea, un ragazzo molto conosciuto in città, morto a causa di un incidente con la moto nel 2016. Insieme si erano iscritti all’AIDO e di conseguenza, alla morte di Andrea, sono stati donati cornee a due giovani ragazzi, e tessuti. La mamma Norma Stramucci, poetessa e scrittrice, in memoria di suo figlio ha scritto il libro Soli 3 + (quell’altro) che contiene testi in prosa dello stesso Andrea e dei suoi fratelli Ilaria e Paolo. La famiglia è anche organizzatrice dell’iniziativa a scopo benefico “Nel nome di Andrea”. Come diventare donatore: L’espressione di volontà può essere manifestata iscrivendosi all’AIDO e, grazie al progetto “una scelta in Comune”, presso l’Ufficio Anagrafe, al momento di ottenere o rinnovare la carta d’identità.  

21/04/2020 14:03
Tolentino, visiere protettive per medici di base e pediatri: il dono della ditta Gienne Antincendio

Tolentino, visiere protettive per medici di base e pediatri: il dono della ditta Gienne Antincendio

Nel corso della seduta del C.O.C. Centro Operativo Comunale presieduto dal Sindaco Giuseppe Pezzanesi la ditta Gienne Antincendio di Tolentino  ha donato alcune visiere paraschizzi (D.P.I. - dispositivi di protezione individuale COVID-19) che sono state subito messe a disposizione dei medici di base e pediatri della Città di Tolentino. Erano presenti, oltre al Sindaco, Stefano Gobbi medico di base, l’Assessore alla Sicurezza Giovanni Gabrielli, il Comandante della Polizia Locale David Rocchetti e il Coordinatore del Gruppo comunale di Protezione Civile Venanzio Picotti con Mirco Bibini. Il Sindaco Pezzanesi ha ringraziato la Gienne Antincendio per aver messo a disposizione gratuitamente questi importanti dispositivi di protezione individuale per i medici di base e i pediatri che si trovano in prima linea nel combattere il Coronavirus mettendo a repentaglio la loro stessa vita. Non smetteremo mai di ringraziare e di essere grati ai medici, agli infermieri, agli operatori sanitari e a tutti i volontari che ogni giorno, tra molte difficoltà, operano in campo sanitario, negli ospedali, per curare e per sostenere anche psicologicamente le persone contagiate che si trovano a vivere ed affrontare da soli il loro dramma e che trovano negli stessi medici e infermieri i loro unici interlocutori.

21/04/2020 13:53
Treia, diventare dottori in tempo di Covid: Agnese Gigli si laurea in scienze infermieristiche

Treia, diventare dottori in tempo di Covid: Agnese Gigli si laurea in scienze infermieristiche

Laurearsi ai tempi del covid 19, non è il nome della tesi di laurea ma il traguardo raggiunto dalla treiese Agnese Gigli,: laureata in scienze infermieristiche all'università Politecnica delle Marche di Ancona, Facoltà di Medicina e Chirurgia, corso di laurea in infermieristica (sede distaccata di Macerata) con un ottimo 108/110. Dall'amministrazione comunale di Treia le più vive congratulazioni! Dopo Gloria Astolfi e Vittorio Farabollini abbiamo la nostra terza laureata in modalità telematica! A lei complimenti dei genitori, dei fratelli Giacomo e Filippo e degli amici!

21/04/2020 13:47
San Severino, racconto a puntate "A passeggio per la città": ripartenza dal Santuario del Glorioso

San Severino, racconto a puntate "A passeggio per la città": ripartenza dal Santuario del Glorioso

Da domani (mercoledì 22 aprile) a venerdì (24 aprile) il racconto a puntate a cura dell’assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di San Severino Marche “A passeggio per la città” si prende una pausa per dare spazio alla 50esima edizione della Giornata della Terra - Earth Day. Una camminata virtuale condurrà tutti in un luogo nascosto e incantato, ricco di suggestioni e di magia: la buca del terremoto, detta anche buca d’Aria. La rubrica “A passeggio per la città” riprenderà sabato 25 aprile con la versione inglese dedicata al Santuario di Santa Maria del Glorioso. Il luogo di fede su costruito all’inizio del Cinquecento su progetto dell’architetto Rocco da Vicenza, dopo che molti videro piangere una statua in terracotta della Madonna in Pietà. Il sito divenne subito un’importante tappa di pellegrinaggi. L’edificio colpisce il visitatore per la sua nobiltà architettonica imposta alla dimensione campestre del luogo. L’esterno è dominato dalla cupola rivestita in piombo nel Settecento. L’architettura interna rispecchia fedelmente il progetto originale con le membrature in pietra di gesso che scandiscono elastici volumi puri. Fra Cinquecento e Seicento le famiglie nobili e le confraternite della città sembrano aver gareggiato nella decorazione delle cappelle che qui avevano il giurispatronato. Recenti restauri hanno riportato alla luce gli affreschi, ben conservati, eseguiti durante la prima campagna decorativa del tempio. Suggestivi i contenuti iconografici di opere come la Madonna del Soccorso, il Sant’Antonio abate o il Sant’Isidoro, i quali rivelano una religiosità di sapore popolareggiante e ingenua. All’interno del sacello, eretto sotto la cupola come nel Santuario di Loreto, è conservato il Vesperbild piangente. Sopra il sacello, invece, vi è una statua del Cristo Risorto, cioè Glorioso, la quale contribuì a cambiare l’appellativo del santuario mariano da Grilluso o Grilloluso (in dialetto locale “dove ci sono molti grilli”) in Santa Maria del Glorioso.      

21/04/2020 13:41
Macerata, la proposta del centrodestra: "Un fondo di mutuo soccorso per aiutare le famiglie"

Macerata, la proposta del centrodestra: "Un fondo di mutuo soccorso per aiutare le famiglie"

“Ciò che conta in questo momento e’ il mantenimento sociale di chi si trova in difficoltà , ecco perché  è importante , così come stanno facendo diversi Comuni d’Italia, che anche il Comune di Macerata costituisca un Fondo di Mutuo Soccorso destinato ad aiutare, nell’immediato, coloro che più di altri sono messi in difficoltà dalla diffusione del Coronavirus e, successivamente, a sostenere la ripresa delle attività cittadine con interventi più strutturali che dovranno sostenere la ricostruzione del tessuto socio economico”. È la proposta degli esponenti del centrodestra maceratese Deborah Pantana, Riccardo Sacchi, e Anna Menghi, e del cooordinatore provinciale del nuovo Cdu Mattia Orioli, i  quali fanno un’analisi della situazione. “In questi due mesi la vita ci è stata sconvolta per davvero  - affermano - nel nostro Paese hanno approvato decreti emergenziali volti a ridurre al più possibile i contatti sociali tra le persone, siamo stati privati delle più  basilari libertà individuali, inclusa quella di fare una passeggiata o di poter fare la spesa senza mascherina e guanti. Se la speranza, per molti, è quella di un rapido ritorno alla routine, diversi analisti dipingono un quadro molto più inquietante, qualunque rilassamento delle restrizioni finirebbe per far rialzare la curva dei contagi, quindi è inutile darsi una scadenza temporale per il ritorno alla normalità; di sicuro, non sarà il 4 maggio” (data indicata attualmente come termine della quarantena italiana).  “Dobbiamo essere sinceri – continuano - : la spiazzante velocità con cui sono cambiate le nostre vite compromette la nostra capacità di accettare che l’uscita da questa crisi non sarà rapida quanto è stato il suo ingresso; uno scenario che soltanto due mesi fa avremmo considerato lunare – le code ai supermercati, la polizia per le strade a controllare chi esce di casa, le scuole chiuse, le rivolte e i morti nelle carceri, i treni che non partono, l’impossibilità di vedere i propri cari – oggi è la nostra vita quotidiana. Quando l’Italia e il mondo “riapriranno”, ci metteranno un bel po’ per tornare dove erano prima. E non è detto che ci riescano del tutto, ci e’ stato detto che per fermare il coronavirus dovremo cambiare radicalmente quasi tutto quello che facciamo: come lavoriamo, facciamo esercizio fisico, socializziamo, facciamo shopping, gestiamo la nostra salute, educhiamo i nostri figli, ci prendiamo cura dei nostri familiari. La maggior parte di noi probabilmente non ha ancora capito, e lo farà presto, che le cose non torneranno alla normalità dopo qualche settimana, o addirittura dopo qualche mese. Alcune cose non torneranno mai più.  Credo che non ha senso dunque illuderci che lo stop a cui siamo sottoposti sia di breve termine. Di sicuro ciò che ci sta capiterà nei prossimi 18 mesi non ha precedenti nell’ultimo secolo, e ci muoveremo in terra incognita. Qualunque programma importante abbiamo nel cassetto in questo lasso di tempo (matrimonio, figli, viaggi, cambio di lavoro, etc.) dovrà tenerne conto. Persino le scuole potrebbero restare chiuse, in mezzo Occidente, con effetti sui bambini mai osservati prima. L’Unione europea e altre istituzioni sovranazionali dovranno cambiare radicalmente per non perire. Ma, anche se non si sa esattamente quando, la parte più cruda del conflitto finirà”. “Dobbiamo, tuttavia metterci nell’ottica di un nuovo stile di vita e nuovi modi di consumo che coinvolgeranno innumerevoli settori, proseguono gli esponenti del centrodestra maceratese.  Probabilmente ci dovremo abituare nei prossimi anni ad ordinare tutto da casa, online, già  in ascesa prima del coronavirus; si dovrà sviluppare la capacità dei singoli Paesi di produrre da sé attrezzature mediche, kit di tamponi e farmaci senza dipendere da complesse catene di approvvigionamento e dai capricci del mercato. Com’è facile immaginare, il costo maggiore di questa rimodulazione della società in senso “spartano” sarà a carico delle fasce più povere e deboli: anziani e immunodepressi che dovranno essere collocati altrove durante le crisi, oppure i poveri che avranno più alte probabilità di venire infettati, perché costretti a lavorare in ogni caso o a vivere in case troppo affollate. La sfida futura sarà definire regole e sistemi di controllo che bilancino protezione delle vite umane e rispetto per la loro dignità. Questa è la sfida che dovremo affrontare tutti noi – concludono -  nel frattempo che proviamo ad adattarci al mondo nuovo”.  

21/04/2020 13:23
Petriolo,la laurea ai tempi del Covid-19: Valeria Salvucci diventa dottoressa dal salone di casa

Petriolo,la laurea ai tempi del Covid-19: Valeria Salvucci diventa dottoressa dal salone di casa

Laurearsi ai tempi dell’emergenza del Coronvirus. Potrebbe essere il titolo di una tesi di laurea e invece è la realtà che tanti studenti universitari stanno vivendo, soprattutto imìn questo periodo dove di solito si festeggiano i nuovi dottori. Un momento sicuramente carico di gioia e aspettative per tutti i laureandi ed è stato così anche per Valeria Salvucci che questa mattina ha conseguito la laurea in infermeristica, presso la Facoltà Medicina e Chirurgia all'Università Poitecnica delle Marche,  direttamente dal salone di casa ,discutendo la sua tesi dal titolo "Processo educativo nei setting chirurgici: analisi degli outcome" con valutazione di 110/110. I genitori si congratulano con Valeria per il traguardo raggiunto “da remoto” in questa straordinaria sessione digitale.    

21/04/2020 13:23
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