"Purtroppo ieri pomeriggio un nostro concittadino, che si trovava in ospedale da alcuni giorni, è morto per le complicazioni causate dal coronavirus". A comunicarlo - in una nota ufficiale via social - è il sindaco di Morrovalle Stefano Montemarani. La vittima è Gabriele Foresi di 75 anni. L'uomo era ricoverato all'ospedale di Civitanova da circa una settimana.
Il primo cittadino di Morrovalle ha voluto esprimere le sue condoglianze alla famiglia del 75enne. "Il Sindaco e l'Amministrazione Comunale, anche a nome di tutta la nostra comunità, esprimono alla famiglia la loro vicinanza e sentite condoglianze per il grave lutto".
Si tratta della prima vittima da Coronavirus in paese. Sono, invece, 10 i casi di contagio nel comune.
Il tempo sembra essere sospeso nell’epoca del Coronavirus. È un tempo che vive di contraddizioni. Il tempo infinitamente lungo da colmare nei giorni confinati a casa e il tempo che non basta mai a medici e infermieri sulle corsie. Ovviamente anche i bambini risentono molto del particolare momento che stiamo vivendo, dove ogni cosa assume un altro sapore, anche le prossime vacanze pasquali. Eppure da ogni evento negativo, si deve e si può trarre una forza propulsiva, un’occasione di crescita. Per questa ragione la maestra Elisabetta Nardi ha voluto scrivere una lettera di auguri di Pasqua ai suoi alunni delle classi IA, IIIA, IIIB, IVA, VA, della scuola primaria Anna Frank di Pollenza, per far comprendere loro e a tutti ibambini l'importanza di questo tempo "sospeso".
Ecco la lettera integrale scritta dalla maestra e inviata al nostro giornale
“Buona Pasqua, cari bambini!
Stanno per arrivare le vacanze. Quest’anno non hanno il sapore degli altri anni, ma non permettiamo al coronavirus, il piccolo fantasmino che si è insinuato nelle nostra vita, di toglierci anche la Pasqua.
Il tempo è diventato tutto uguale, scandito da una dolorosa quotidianità, intrappolata nelle nostre case, che prima amavamo tanto ed ora ci sembrano prigioni. Non si può uscire di casa, il fantasmino è in agguato! Ci impedisce di andare a passeggio e goderci la primavera, ci impedisce di andare al supermercato, in piscina, in chiesa, a casa dell’amichetto.
Ci impedisce perfino di andare a scuola! Chi l’avrebbe mai detto che quel luogo, che prima ci sembrava una prigione, dove dovevamo trascorrere tanto del nostro tempo a faticare per imparare l’Inglese, la Lingua Italiana e tante altre discipline, ora …beh diciamocelo pure, ora lo vediamo come il luogo dell’accoglienza, della libertà, della comunità con cui crescere in allegria, confrontandoci con i nostri compagni.
E i nostri maestri, che dire di loro? Prima ci sembravano carcerieri, ora di nascosto, sulla classe capovolta scriviamo loro: “Maestra, mi manchi tanto!”
Pure a noi maestri, cari bambini, ci mancate da morire!
E’ bello avervi rincontrato virtualmente attraverso il video del computer , ma non eravate i soliti bambini chiassosi: eravate lì, gelidi ed impauriti, quasi a domandarvi: “Ma allora i nostri maestri esistono ancora? Si occupano e preoccupano ancora di noi? Possiamo contare ancora su di loro?”
Ebbene sì, dietro a quel video i maestri ancora ci sono e non vedono l’ora di riabbracciarvi, di farvi sentire quanto siete indispensabili alle loro esistenze! Un maestro da solo non può esercitare la sua professione, è come un giardiniere in un deserto, cosa può coltivare?
Un maestro ha bisogno di comunicare, ha bisogno della vostra attenzione, della vostra intelligenza, della vostra memoria e della vostra curiosità, per aprirvi la finestra del sapere e lasciar entrare in voi tutto ciò che egli per primo ha imparato e ha trovato: la chiave della vita.
La chiave per aprire il domani: la Matematica per fare i conti della spesa, l’Italiano per leggere e scrivere tutto ciò che i nostri avi ci hanno lasciato in dote: dai segreti dell’universo, alle tradizioni culinarie, alle lingue per comprendere popoli di Paesi diversi, alla Religione per comprendere quel Dio che ci ama e che non ci lascia mai soli!
Qualcuno quel Dio, lo chiama Allah, qualcuno Adonai, noi lo chiamiamo Padre. In questi giorni il Padre ci ha lasciati soli a combattere il fantasmino che si è intrufolato nelle nostre vite e ci toglie le vacanze pasquali? No, Dio non ci ha lasciati soli: Dio è come i nostri maestri, ci guarda da dietro uno schermo e ci ha dato un compito importantissimo da svolgere e vuole che siamo noi, con la nostra intelligenza, sensibilità e disponibilità umana a capire che questo tempo “sospeso” è un tempo in cui dobbiamo mettere a frutto tutto ciò che apprendiamo a scuola. E’ il modo di Dio nell'essere maestro, il suo modo di farci comprendere che gli insegnanti sono fondamentali per crescere nella conoscenza del mondo e di noi stessi. Al computer posso vedere dei video meravigliosi che mi spiegano la geografia, le scienze e le altre materie, meglio perfino del mio maestro; ma non mi esortano, non mi incoraggiano, non mi sgridano se io sono distratto; i video seguitano a scorrere senza per nulla accorgersi del mio stato d’animo, non mi sgridano come fa la maestro, quando si accorge che la mia testa vaga in altre dimensioni mentre lui si accinge a spiegarmi i concetti più difficili, cercando tutti i modi possibili per semplificarmi i meccanismi della conoscenza. Impagabile Maestro.
Ed il valore dei compagni di scuola? Non avrei mai capito quanto siano importanti per me, se non ne avessi provato la separazione, eppure spesso mi nascondevano gli oggetti o mi davano le spinte o mi disturbavano proprio in quel raro momento in cui volevo concentrarmi! Roba da matti! Adesso sento anche la loro assenza e non ho nessuno con cui confrontarmi, con cui gareggiare nel conoscere meglio le materie che i maestri mi insegnano!
Non posso andare da nessuna parte, se non nelle diverse stanze di casa e comprendo il valore della vita all’aria aperta, delle passeggiate per i paese, o le ore spensierate passate al parco giochi: tutto mi sembra un ricordo lontano.
Ecco, sì, ora ho tanto tempo: devo pensare al tempo in cui potrò essere un bravo medico che combatte e distrugge il fantasmino, o un infermiere che porta le cure ai nonni che sono soli negli ospedali, o un bravo sacerdote, un imam o un rabbino che porta la consolazione di Dio nelle corsie e nelle case dove ci sono le persone sofferenti a causa della malattia o della morte.
Intanto questo tempo è da riempire già ora degli affetti che abbiamo vicini: mamma, papà, i fratelli, le sorelle e i nonni, tutti coloro che il fantasmino ha reso prigionieri in casa insieme a me.
È un tempo da impiegare al computer a collegarmi con la mia classe virtuale, la classe capovolta, mentre io sono solo in casa. E i miei compagni, che condividono con me la mia solitudine, non li posso toccare, non posso correre con loro, ma so che ci sono e che mi vogliono più bene di prima.
È il tempo dell’impegno per costruire un mondo migliore, un mondo fatto di affetti, della consapevolezza che per vincere il fantasmino dobbiamo tutti unire le nostre forze e le nostre esperienze, solo così lo vinceremo e ritorneremo a scuola per sognare il giorno in cui saremo anche noi in corsia per guarire, confortare, sorridere”.
Chalet presi d'assalto da molteplici tentativi di effrazione. È questa la denuncia che arriva da Aldo Ascani, direttore artistico de "La Serra", attraverso una lettera aperta rivolta alle forze dell'ordine e al Comune di Civitanova Marche. Uno dei re della notte civitanovese ha elaborato una preghiera di aiuto per fare in modo che si arrestino gli episodi di piccola criminalità che stanno interessando le attività balneari con cadenza quasi giornaliera, da quando è stata istituita la quarantena.
"In questo momento le attività balneari di Civitanova Marche sono sotto scacco dei saccheggiatori e tossici in cerca di tutto! Entrano e rubano indisturbati - sottolinea Ascani -, a noi gestori, e proprietari in questo momento rimane difficile controllare di persona per via delle restrizioni ministeriali. L’unico monitoraggio, per chi ne fosse dotato, rimane quello a distanza attraverso le telecamere di video sorveglianza e spesso ti ritrovi il filmato della rapina!".
"Vorrei dire tante cose ma mi riservo nell’esternare onde evitare ripercussioni personali - prosegue Ascani -. La città è giustamente in quarantena e muoversi significa rischiare, non possiamo controllare direttamente né tantomeno presidiare l’attività. Questura , Commissariato, Carabinieri, Vigili urbani e forze dell’ordine tutte, vogliamo darci una mano per favore? Grazie!".
Allegato al messaggio, Ascani ha postato il video di un raid avvenuto in uno stabilimento balneare del lungomare sud, in cui si nota chiaramente la presenza di due giovani che si muovono indisturbati all'interno del locale esplorandolo da cima a fondo.
Ecco il video:
Una corsa contro il tempo per mettere i soldi a disposizione nel più breve tempo possibile. Per questo, la giunta comunale di Treia si è riunita via streaming martedì mattina per decidere come ripartire i 60mila euro assegnati dal governo al Comune per il sostegno alle famiglie in difficoltà, che saranno ridistribuiti sotto forma di buoni per la spesa. "Il criterio che ci ha guidato è quello dell’urgenza nell’individuare una platea di possibili destinatari, per questo abbiamo stabilito una griglia di massima - fa sapere l'amministrazione comunale - . Non potranno accedere al sostegno dipendenti pubblici, dipendenti privati in servizio, pensionati e percettori di reddito di cittadinanza, contributo autonoma sistemazione (fatte salve le situazioni di criticità conosciute dai Servizi Sociali), nuclei familiari che hanno una liquidità pari o superiore a euro 10000 sul conto corrente. Potrà fare richiesta chi si trova in situazioni di mancanza di liquidità per perdita di lavoro, cessazione di attività, riduzione entrate da attività personali esercitate, criticità derivanti da familiari soggetti a contagio".
"Una prima griglia, che permetterà all’ufficio dei servizi sociali, dove arriveranno tutte le richieste, di selezionare chi può avere diritto al buono spesa da spendere in una serie di esercizi, già selezionati in base alle disponibilità delle stesse attività commerciali” così la giunta comunale treiese. "Oltre a questo, abbiamo individuato anche un criterio quantitativo – continua l’amministrazione –, per cui una persona può chiedere al massimo 100 euro , 150 euro nel caso siano due persone, 200 nel caso siano tre, 250 se sono quattro, e per le famiglie con un numero maggiore di componenti verrà assegnata una somma aggiuntiva di 50 euro per ogni ulteriore componente fino ad un massimo di 500 euro”.
Da giovedì 2 aprile ecco a chi i cittadini potranno rivolgersi per chiedere il buono spesa: 0733218730; 0733218731; 0733218752 (ufficio servizi sociali); occorrerà compilare il modello di autodichiarazione disponibile (da giovedì 2 aprile) sul sito del Comune di Treia, presso l’ufficio servizi sociali, all’ingresso dell’ufficio protocollo (Corso Italia Libera 16) nonché presso le associazioni Avis, Caritas e Il Lume; la stessa autodichiarazione potrà essere inviata via mail, whatsapp, a mani presso l’ufficio servizi sociali (piazza Cervigni 1).
Per ulteriori informazioni si possono contattare l’assessore ai servizi sociali Luana Moretti (3807125001) e il responsabile servizi sociali Orazio Coppe (3357127279).
Dopo la verifica dei requisiti, l’attivazione del buono spesa permetterà di acquistare generi alimentari di prima necessità presso le attività commerciali che hanno aderito all’iniziativa (che si cercherà di individuare vicino al proprio domicilio).
"Questo fino al raggiungimento dei 60mila euro – conclude la giunta –. Come previsto dal governo, non ci saranno bandi o graduatorie, ma si cercherà di coprire il prima possibile, situazioni di reali emergenze, che si stanno manifestando".
A volte, in una situazione di piena emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo, si rischia di dimenticare che dietro i numeri giornalieri dei bollettini riguardanti il numero di persone decedute a seguito del contagio da coronavirus si nascondano delle persone, ognuna delle quali con una propria storia peculiare.
Alla nostra redazione è pervenuta la toccante lettera di Laura Recchi, che oggi ha pianto la scomparsa della nonna Ada Sabatini, 90 anni, stroncata dal coronavirus.
Ecco il testo della lettera:
"Oggi alle ore 13, presso la casa di cura “Villa Pini” di Civitanova Marche ci ha lasciato a causa del Covid 19 la mia cara nonna Ada.
Ennesima vittima di quello che è il virus più assurdo degli ultimi anni; quel virus che spazza via ricordi e persone proprio come se fossero carta straccia da gettare.
Bhè….a quel virus dico che nonna non era carta straccia, era la mia nonna, l’unica di cui io abbia un vero ricordo; tra i suoi nipoti sono la più grande quindi sento che tocca a me darle quel giusto saluto e quella dignità che il virus non le ha concesso.
Aveva 90 anni, è vero, e forse c’era anche una problematica respiratoria pregressa ma nonna era un vero “condottiero” e senza il virus ci avrebbe donato ancora un po’ della sua esistenza.
Era una donna forte, burbera, tosta, forgiata da una vita che l’ha resa determinata: la gioventù durante la guerra…quelle bombe di cui spesso ci raccontava; l’alluvione quando aveva ancora i due figli piccoli; mio nonno morto giovane e lei, rimasta sola nell’attesa di potersi ricongiungere a lui, ha continuato a vivere e a lottare per tutti noi: figli, nipoti e pronipoti, genero e nuora, fratelli. Nessuno escluso.
Pronipoti da lei tanto, tanto adorati e proprio loro, in questi ultimi anni, erano riusciti ad addolcirla e a stemperare quel lato sempre critico ed arcigno ma con cui, in realtà, lei voleva prepararci alla vita e voleva prepararci a questo momento. Ma a questo momento non si è mai preparati ancor più se affrontato in queste crudeli circostanze, veramente assurde e surreali.
Per lei la vita è stata piena di tante prove, tante battaglie e di molti doni regalati ad ogni persona che conosceva, molto amore donato da dietro quella dura corazza che si era costruita.
Per questo le dico, fiera e consapevole di parlare a nome di tutti, “ Grazie Nonna!”
Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha scelto di realizzare un video per rispondere a tutte le domande e le perplessità sollevate a seguito della decisione di costruire 100 posti nuovi letto di terapia intensiva alla Fiera di Civitanova Marche, per contrastare l'emergenza sanitaria in atto connessa al coronavirus.
La realizzazione della nuova struttura viene giustificata dal governatore tenendo presenti due punti. Il primo è connesso alle previsioni riguardanti le curve epidemiologiche della Regione: "Secondo i nostri esperti il picco avverrà entro la metà del mese di aprile - ha sottolineato Ceriscioli -. Registriamo un rallentamento nella crescita dei casi, non una diminuzione. I casi continuano a crescere e in terapia intensiva si sta a lungo, non solo pochi giorni. Quindi la richiesta sarà costantemente crescente".
"È la scelta che permette di gestire un numero più importante di pazienti con il minor numero di personale". Questo il secondo punto portato da Ceriscioli. "Riadattare ospedali dismessi o cliniche private comporterebbe un'esigenza di personale di molto superiore a quella della nuova struttura. Avere uno spazio libero su un unico piano, grande, da organizzare ex novo permette infatti di organizzare quelli che sono gli aspetti di gestione del personale."
"Proprio riguardo il reperimento del personale - prosegue il governatore -, già dai prossimi giorni arriverà nella nostra Regione un contingente di 22 medici aggiuntivi. Si tratta di una parte dei 70 che ci sono stati promessi".
Posizionare la struttura a Civitanova Marche, dopo la mancata idoneità tecnica delle soluzioni selezionate inizialmente ad Ancona, assolve - secondo Ceriscioli - all'esigenza di accogliere la richiesta proveniente dalle zone che "in questo momento stanno registrando la maggior crescita di casi: il territorio che va da Ancona a San Benedetto del Tronto. La scelta di Civitanova è baricentrica, anche perché vicina all'autostrada".
"La struttura verrà completata in 12 giorni, come quanto avvenuto a Milano. La realizzazione sarà rapida, speriamo di mantenere gli stessi tempi, proprio per questo abbiamo richiesto l'aiuto di Bertolaso - aggiunge Ceriscioli -. Il suo staff era già rodato e stava realizzando una struttura simile alla nostra"
Altra tematica affrontata è quella relativa all'utilizzo del conto corrente dei Cavalieri di Malta per le donazioni: "Le Onlus hanno una velocità completamente diversa rispetto all'intervento pubblico - spiega il presidente -. La scelta dei Cavalieri di Malta è stata fatta da Bertolaso. Non avrebbe potuto farla la Regione attraverso un bando, altrimenti ci avremmo messo 3 mesi soltanto per scegliere la Onlus. Una strada più veloce di questa non c'è".
"Il materiale che verrà utilizzato nella nuova struttura non verrà smantellato al termine dell'emergenza, ma servirà per rinnovare quello presente all'interno degli ospedali regionali" rassicura infine Ceriscioli.
Ecco il video integrale:
Continuano gli appuntamenti con #campionidacasa, alle 18 di questo pomeriggio il “campionissimo” Bruno Mossa de Rezende ha deliziato le migliaia di tifosi e appassionati del volley accorsi durante la diretta Instagram nel profilo @asvolleylube. Si è discusso di pallavolo, salute, amicizia, cucina e tanto altro. Prossimo incontro, giovedì 2 aprile col direttore sportivo Beppe Cormio (ore 18).
Come stai Bruno? Sei reduce da un allenamento, come vanno i collegamenti a distanza col preparatore atletico?
“Sto bene, si resiste: l’importante è avere la speranza che i giorni migliori arriveranno. È importante per noi mantenere il tono muscolare, è difficile perché abbiamo pochi strumenti di lavoro ma almeno riusciamo a fare qualcosa. È importante anche psicologicamente”
Partiamo subito con le domande dai tifosi, come sempre numerosi: come ci si allena per vincere in rimonta da 0-2 e per essere il migliore palleggiatore al mondo?
“Non mi considero il migliore, cerco di fare il meglio per la squadra. Non ci si allena per fare certe rimonte: è un percorso di consapevolezza, quando la squadra prende fiducia non importa il punteggio, serve la mentalità giusta per combattere contro qualsiasi difficoltà. È importante la resilienza per aspettare il tuo momento e prendere la partita in mano”
Se potessi dare un consiglio ai pallavolisti quale sarebbe?
“In generale per chi vuole fare lo sportivo, il consiglio è di farlo con passione: se riesci a mettere la passione negli allenamenti, anche nelle sofferenze e amare ciò che fai sicuramente riuscirai ad andare avanti. Poi allenarsi tanto, è la filosofia che ho sempre cercato, fin dalle prime esperienze in nazionale. Il lavoro paga”
Quando hai iniziato a giocare? L’emozione più bella della carriera?
“Ho iniziato presto, dai 13 anni ho capito di voler intraprendere la stessa carriera dei miei genitori. L’emozione più bella è la vittoria alle Olimpiadi, ho avuto il piacere di vincerle a Rio, nella mia città, dove ci sono amici e famiglia”
Chi è il tuo idolo? A chi ti sei ispirato?
“Sérgio dos Santos sicuramente. Ho avuto la fortuna e l’onore di giocarci insieme a lungo. Il suo modo di lavorare, la passione mi stimolavano sempre. Poi come palleggiatore sia Maurìcio che Ricardo Garcia”
Il palleggiatore che stimi di più?
“Mi piace il gioco dei sudamericani: argentini, brasiliani. Quindi William, De Cecco, Raphael anche Marouf. Hanno un gioco imprevedibile, prendono rischi anche in momenti importanti della partita”
Il momento più brutto della carriera?
“La finale persa alle Olimpiadi di Londra contro la Russia, subire la rimonta ha fatto male. Sicuramente mi ha motivato, le sconfitte aiutano nella vita. Da lì c’è stato un cambiamento anche per la generazione più giovane”
La più bella vittoria con la Lube?
“Sceglierne una è difficile, tutte troppo belle. Non avevo mai vinto Champions League e Mondiale per Club. Berlino ha dato tanto in quanto a spettacolo, forse la miglior partita di tutta la stagione escluso il primo set. Nel Mondiale per Club tenevo tanto alla vittoria”
Cosa cucini per mantenerti in forma in questi giorni di quarantena?
“Faccio spesa una volta a settimana, cerco di non cucinare troppa pasta. Cucino pollo, carne, cerco di inventarmi qualcosa. Non avevo mai trascorso così tanto tempo in cucina. Non sono un Masterchef ma riesco a mangiare quindi per me va bene (ride)”
Arriva una critica da una tifosa: “Sei il più forte al mondo ma non sai cucinare”
“Devo imparare a fare le foto ai piatti. L’impiattamento e la presentazione prendono un voto, forse devo migliorare quello (ride)”
Cosa ti manca di più del Brasile?
“Famiglia e amici. Questo momento di emergenza fa riacquistare importanza agli affetti. Stare in casa da solo non è facile. Mi manca la mia seconda famiglia: i compagni di squadra”
Quanto le aspettative dei tuoi genitori ti hanno influenzato?
“Loro non hanno mai messo pressione. Mio padre provava sempre a stimolarmi, mi spingeva a lavorare sodo. Mi diceva: un giorno in meno di lavoro è un giorno più distante dal tuo sogno. Mia mamma mi ha sempre lasciato libero di fare ciò che mi piaceva”
Le alzate in bagher con Simon sono magia del momento o le provate in allenamento?
“Provo ogni tanto a giocare d’istinto. Ai centrali dico sempre di partire, non fermarsi perché può capitare qualche alzata anche in bagher”
Si vede la tua cattiveria agonistica in campo, questo pesa al di fuori della pallavolo?
“Ce l’ho solo in campo, mi trasformo, fuori sono molto più rilassato, vivo tranquillamente”
Se dovessi creare la squadra più forte al mondo, chi sceglieresti?
“È difficile. Grebennikov libero, in banda Ngapeth e Leal, come opposto Sokolov, al centro Lucas e Simon, al palleggio William o Marouf”
Cosa ti piace di più di Civitanova?
“Sicuramente il mare, è sempre bello vedere il mare, ti dà serenità. È quasi sempre soleggiato. È una città tranquilla, le persone ma in generale in tutta Italia sono molto disponibili, sentire questo affetto e disponibilità perché mi fa sentire a casa”
Quanto ti sono entrati nel cuore la Cucine Lube e i suoi tifosi?
“Non ho mai nascosto niente. È stato un cambiamento difficile per me, ho vissuto il passaggio alla Lube come una sfida. I primi momenti sono stati difficili, ma ho visto dai tifosi un forte affetto. Con squadra e tifosi sono riuscito a dare il mio contributo e questi due anni sono stati davvero speciali. Prima di arrivare avevo dei dubbi per continuare a giocare ad un alto livello, qui sono rinato”
Quanto è importante per te la religione?
“Moltissimo, sono cattolico. Credo nell’importanza della fede non solo professionalmente ma nella vita. Sapere che c’è sempre qualcuno che mi guarda da lassù, sapere che c’è sempre un perché in tutto ciò che accade mi aiuta molto”.
Ultimo saluto ai tifosi collegati in diretta
“Grazie per la mezzora passata insieme, spero che il momento di emergenza passi il più veloce possibile. Spero che le persone possano valorizzare gli aspetti importanti come la salute, i familiari, i cari. Mi manca giocare ma ci sono cose più importanti della pallavolo in questo momento. Grazie ai tifosi della Lube e ai tifosi italiani che in questi anni sono stati importantissimi. Un saluto speciale ai miei compagni”
Sono arrivati i consueti dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del coronavirus nelle ultime 24 ore.
Il dato è in leggera diminuzione rispetto a ieri. Risultano, purtroppo, morte a causa del coronavirus altre 25 persone (ieri erano stati 35), 477 in totale dall'inizio dell'epidemia (322 maschi e 155 femmine). Tra di loro, anche un 58enne di Osimo che non presentava alcuna patologia pregressa
Due i decessi che coinvolgono la provincia di Macerata, entrambi registrati al Covid-Hospital di Camerino: un 72enne di Macerata e un 90enne di Matelica.
Nel 95,2% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 79,3 anni.
Di seguito nel dettaglio i dati del Gores:
Questa mattina la Giunta comunale di Civitanova Marche si è riunita d'urgenza alla presenza del personale dipendente dei Servizi sociali per definire le modalità di gestione dei fondi a sostegno delle persone e delle famiglie che versano in grave difficoltà, secondo quanto assegnato alla città dal Governo (262.078,76 euro).
Attraverso l'atto deliberativo n.79 del 31 marzo, si sono definite procedure semplici e trasparenti affinché i fondi giungano ai chi è stato messo a dura prova dall'emergenza.
Il Comune di Civitanova Marche in questa prima fase riconoscerà il buono alimentare nelle seguenti misure: persone singole euro 100,00; nucleo di 2 persone euro 150,00; nucleo di 3 persone euro 200,00; nucleo di 4 persone euro 250,00; nucleo di 5 persone euro 300,00; nucleo di più di 5 persone euro 350,00; in presenza di uno o più minori da 0 a 3 anni 50,00 euro in più (50 euro per ogni nucleo).
I REQUISITI - Per ottenere i buoni il richiedente dovrà dichiarare: di avere la residenza o il domicilio a Civitanova Marche o comunque trovarsi a Civitanova nell’impossibilità di tornare alla propria residenza in base ai provvedimenti per l’emergenza coronavirus; di non essere titolare di reddito di inclusione o reddito/pensione di cittadinanza, oppure di essere titolare di reddito di inclusione o reddito/pensione di cittadinanza d'importo mensile pari o inferiore ad euro 300,00; di non aver percepito nel mese di marzo 2020 contributi di qualsiasi natura da Enti pubblici o Enti del Terzo settore d'importo superiore ad euro 300,00; di aver ridotto o sospeso l'attività lavorativa in proprio o in azienda a seguito dei provvedimenti adottati per l’emergenza coronavirus oppure di essere disoccupato alla data del 29 febbraio 2020 con stato di disoccupazione perdurante.
Si dovrà dichiarare la composizione analitica del nucleo familiare di cui si fa parte e che i componenti del nucleo a cui appartiene non hanno complessivamente risparmi o comunque disponibilità finanziarie superiori ad euro 6.000,00.
Il Servizio Servizi Sociali si occuperà delle operazioni di raccolta delle richieste e per la formazione di uno o più elenchi di beneficiari dei buoni alimentari e dell’individuazione della ditta che stamperà i buoni alimentari.
Per informazioni e chiarimenti si può telefonare al numero 0733 822285 dal lunedì al venerdì alle ore 09,30 alle ore 12,30
La procedura per fare richiesta è consultabile e scaricabile dal sito del Comune e canali social: https://www.comune.civitanova.mc.it/
Nel contempo il Comune ha deciso di creare un proprio Fondo di Solidarietà dove tutti possono fare donazioni a sostegno delle famiglie civitanovesi in difficoltà destinate all'emergenza alimentare ed alle emergenze legate alla malattia. Una iniziativa che sarà comunicata anche attraverso manifesti che saranno veicolati tramite social e affissi in città.
Le donazioni solidali potranno essere conferite al conto corrente IBAN: IT 56 Y 03111 68874 000000017850 - UBI BANCA intestato a comune di Civitanova Marche, indicando come causale del versamento Fondo di Solidarietà comune Civitanova Marche – Emergenza Covid-2019.
“In momenti così tremendi dobbiamo restare uniti e solidali – ha ribadito il Sindaco Fabrizio Ciarapica - Civitanova è una città dal grande cuore e generosa, nessuno dei nostri concittadini sarà lasciato da solo. Con il sacrificio e il contributo di tutti, possiamo uscire da questa difficile situazione che ci sta toccando profondamente. Ricordiamo sempre che è il momento di restare compatti e non abbassare la guardia osservando rigorosamente le prescrizioni del Governo”.
Continuano gli importanti gesti di generosità da parte di singoli cittadini, enti, imprese ed associazioni del territorio. Nella giornata di ieri Luciano Cartechini, presidente della Pro Loco di Macerata, ha consegnato al Direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni 1000 mascherine chirurgiche che sono state successivamente consegnate alla Farmacia Ospedaliera di Macerata.
"Che dire? Questi sono importanti segni di solidarietà e vicinanza che incoraggiano tutto il sistema ad andare avanti ed a compiere fino in fondo il nostro lavoro. Un grazie di cuore alla ProLoco di Macerata" ha sottolineato il direttore dell'Av3 Alessandro Maccioni.
Dietro la maxi fornitura di mascherine ai cittadini di Recanati (leggi qui) c'è una bellissima storia che ruota intorno ad un pallone di calcio.
Il grande gesto di solidarietà della città di Xiangcheng è la diretta conseguenza di un rapporto di amicizia cresciuto negli anni grazie ad una scuola di calcio che la US Recanatese impiantò in Cina con il determinante aiuto del Gruppo Guzzini che è stato sempre vicino allo sport cittadino ed oggi è ancora più presente per le esigenze del territorio in un momento difficile come questo.
I primi approcci al progetto di collaborazione della US Recanatese con la città di Xiangcheng risalgono al 2013 quando Alberto Virgili all'epoca Responsabile del Settore Giovanile dell US Recanatese entrò in contatto con Dario Marcolini della Via Soccer, da lì l'idea di una collaborazione/scambio culturale per contribuire a promuovere il calcio nella Città di Xiangcheng e contemporaneamente offrire ai giovani l'opportunità di una crescita attraverso lo scambio e confronto di esperienze e culture diverse.
Durante l'estate 2014 due tecnici della US Recanatese, Alberto Virgili e Gianni Secchiari, si recano a Xiangcheng dove realizzano un primo programma di formazione rivolto agli insegnanti della scuola primaria, sulle metodologie di formazione e allenamento della durata complessiva di 15 giorni.
Successivamente nel 2015, nel periodo a cavallo dei mesi di giugno e luglio, per altri 15 giorni Virgili e Secchiari proseguono l'esperienza con un secondo step di formazione sempre rivolta agli insegnanti della scuola primaria.
Nel 2016 Alberto Virgili, in rappresentanza della US Recanatese, è di nuovo a Xiangcheng per accompagnare una Delegazione della Città di Recanati composta dal Sindaco Francesco Fiordomo, Vice Sindaco Antonio Bravi e dal Consigliere Delegato allo Sport Mirco Scorcelli e qua inizia la fase di reciproca conoscenza e scambi culturali che porterà poi nel 2018 alla firma del gemellaggio tra le due Città e che avviene presso la sede della iGuzzini illuminazione.
Nella stessa occasione sono stati sottoscritti dei protocolli di collaborazione culturale con il Liceo Giacomo Leopardi di Recanati e l'ITIS E. Mattei di Recanati già sponsor del settore giovanile della US Recanatese.
Successivamente poi c'è stata anche l'occasione di ospitare a Recanati presso lo Stadio Tubaldi un incontro di calcio tra una rappresentanza di giovani calciatori provenienti da Xiangcheng ed una squadra giovanile dell US Recanatese. Un vero e proprio sodalizio amichevole che ha potuto contrare sulle forza dello sport e l'aiuto dei contatti che il Gruppo Guzzini intrattiene da sempre con la Cina.
Il Presidente del Consiglio comunale di Tolentino Carmelo Ceselli ricorda l’imprenditore Ivano Lancioni, recentemente scomparso a causa di una terribile malattia.
Di seguito il messaggio di cordoglio che ha voluto condividere con la cittadinanza:
"Scrivo queste poche righe con il cuore ancora pieno di dolore e tristezza ma ritengo doveroso ricordare la figura di Ivano Lancioni, imprenditore ma soprattutto amico di lunghissima data.
In qualità di Presidente del Consiglio Comunale di Tolentino ringrazio Ivano Lancioni a nome di tutta la Città per non aver mai fatto mancare il suo appoggio e la sua vicinanza al mondo associazionistico e del volontariato.
Ivano ogni volta che c’è stato bisogno non si è mai tirato indietro e, con generosità ed altruismo, ha sempre cercato di venire incontro alle esigenze che gli venivano prospettate.
Un imprenditore illuminato che ha fatto del sacrificio e del lavoro duro il suo stile di vita e che con le sue intuizioni ha costruito un’azienda, la Elle Imballaggi, che oggi è da esempio non solo nelle Marche e che offre lavoro a decine di persone.
Come amico posso solo dire che il suo ricordo non morirà mai.
Un uomo buono, gioviale, disponibile, onesto, profondamente innamorato della sua famiglia e attaccato al lavoro: non sono le solite parole che spesso vengono usate quando qualcuno viene a mancare. No. Ivano era proprio così. E con lui Tolentino oggi ha perso, purtroppo, uno dei suoi uomini migliori.
Fai buon viaggio amico mio. Grazie per tutto quello che hai fatto per noi".
Ammontano a 220 mila euro i fondi assegnati dal Governo al Comune di Macerata per far fronte all’emergenza economica conseguenza di quella sanitaria provocata dal Cornavirus.
I finanziamenti sono quelli annunciati dal premier Conte che, anche su sollecitazione dell’Anci, ha stanziato 400 milioni a beneficio degli oltre 8.000 Comuni italiani.
I Servizi sociali del Comune hanno lavorato per rendere immediatamente operativo il piano con il quale sono state fissate le modalità di erogazione degli aiuti economici in forma di buoni spesa che andranno a beneficio di chi in questo momento si trova in sofferenza economica.
“Sempre qui, qui nel mezzo delle persone più in difficoltà – interviene il sindaco Romano Carancini -, più fragili, più sole, più povere. Questo il senso della presenza del Comune di Macerata per un sostegno economico verso chi non riesce a fare la spesa per generi alimentari e beni di prima necessità. Buoni spesa e tessere pre pagate da subito per nuclei familiari composti da una sola persona a sei persone. Facile capire chi può ricevere questo contributo alimentare chiamando i servizi sociali del comune di Macerata. Sempre qui, qui nel mezzo, dove vogliamo restare vicini alla comunità, quella che ha più bisogno di altri.”
Soggetti beneficiari
Sono beneficiari dell’intervento le famiglie residenti nel Comune di Macerata che si trovino in uno stato di disagio socio-economico a causa dell’eccezionalità dell’emergenza Covid 19 e temporaneamente impossibilitati a soddisfare le primarie esigenze di vita, anche in seguito delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in corso.
Criteri di priorità per l’accesso al beneficio
Hanno priorità ad accedere al beneficio le famiglie che si trovino in uno stato di bisogno accertato dai servizi sociali comunali.
Salvo diversa ulteriore valutazione dei servizi sociali, lo stato di bisogno non sussiste quando in famiglia vi sia un membro che percepisce reddito da lavoro dipendente pubblico o privato, reddito di cittadinanza, reddito da pensione o di altre forme di reddito.
Il nucleo familiare non dovrà avere una giacenza bancaria/postale, alla data del 29 marzo 2020, superiore a 10.000 euro.
Il nucleo familiare non dovrà essere beneficiario di altre forme di sostegno al reddito e alla povertà erogati da Enti pubblici. Eventuali deroghe sono di competenza dei servizi sociali comunali laddove accertino la presenza di circostanze eccezionali e la contestuale sussistenza dello stato di bisogno.
Modalità di calcolo del contributo
Il buono spesa erogabile e spendibile fino al 22 aprile sarà calcolato per nucleo familiare secondo le seguenti indicazioni
- € 100 per un nucleo composto da una sola persona;
- € 180 per un nucleo composto da due persone;
- € 250 per un nucleo composto da tre persone;
- € 310 per un nucleo composto da quattro persone;
- € 360 per un nucleo composto da cinque persone;
- € 400 per un nucleo composto da sei o più persone.
Il buono spesa una tantum sarà erogato alla famiglia dall’Amministrazione comunale tramite emissioni di carta di acquisto o buoni spesa nominativi.
Il buono è valido per il solo acquisto di generi alimentari ed è spendibile negli esercizi commerciali convenzionati con il Comune. Gli esercizi commerciali convenzionabili sono quelli che hanno la disponibilità di tutti i generi alimentari e che possono emettere buoni spesa e carta di acquisto.
L’esercizio commerciale in cui potrà essere speso il buono sarà determinato per ciascun beneficiario sulla base del criterio di prossimità.
Il buono spesa è da intendersi una tantum. Esso potrà eventualmente essere riproposto in rapporto al protrarsi dell’emergenza COVID 19 e alle disponibilità economiche del fondo.
Modalità di accesso al beneficio
Le richieste di accesso al beneficio dovranno essere presentate all’ufficio Servizi Sociali del Comune, utilizzando apposita modulistica che sarà messa a disposizione dall’Amministrazione comunale nel sito www.comune.macerata.it a partire da domani, mercoledì 1° aprile.
I Servizi Sociali si riservano la possibilità di valutare situazioni particolari in deroga a quanto disposto dai criteri di priorità.
È consentito, in caso di accertata impossibilità del beneficiario a recarsi nell’esercizio commerciale, indicare nel modello di richiesta il nominativo di un delegato.
Modalità di invio della domanda
A partire dal 1° aprile il modulo può essere anche scaricato dal sito istituzionale del Comune e, compilato e firmato, va restituito via mail a servizisociali@comune.macerata.it . Alla ricezione della domanda i Servizi Sociali del Comune di Macerata provvederanno a contattare i richiedenti per le verifiche necessarie all’erogazione del buono spesa.
Un minuto di silenzio e bandiere a mezz'asta per ricordare e commemorare tutte le vittime dell’epidemia Covid-19. Tutti i sindaci d'Italia sono stati coinvolti, alle 12:00 di questa mattina, nell'iniziativa promossa dall’Anci, che ha aderito all'appello lanciato dal presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli.
Un modo per esprimere vicinanza a tutte le famiglie che non hanno potuto dare neanche l’ultimo saluto ai propri cari e per onorare il sacrificio e l’impegno degli operatori sanitari. L'iniziativa ha coinvolto tutte le Amministrazioni Comunali della provincia di Macerata.
“Oggi siamo in lutto insieme all’Italia intera - ha voluto sottolineare il sindaco di San Severino, Rosa Piermattei – Siamo vicini alle comunità che stanno pagando il prezzo più alto”.
"In questo momento così difficile – ha dichiarato il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi – abbiamo voluto ricordare tutte le vittime del coronavirus e vogliamo esprimere tutta la nostra vicinanza alla loro famiglie".
"Dinanzi la bandiera italiana a mezz'asta del palazzo comunale, oggi alle ore 12, rappresentando tutta la nostra comunità - ha detto il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica -, ho osservato un minuto di silenzio per ricordare coloro che non ce l’hanno fatta, i nostri concittadini e le altre vittime di questa terribile epidemia, i malati e per ringraziare e onorare chi ogni giorno si dedica alla cura dell’altro: medici, infermieri, assistenti, operatori sanitari, farmacisti, volontari, per abbracciarci idealmente tutti, per essere di sostegno l’uno all’altro.
Qui sotto una fotogallery con alcune immagini delle cerimonie avvenute nel nostro territorio:
“Apprendiamo dalla stampa - scrive il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei - che i pazienti dell’Hospice di Macerata saranno trasferiti da Montecassiano all’ospedale “Bartolomeo Eustachio” di San Severino Marche. (Leggi qui) Mi dispiace per gli ulteriori disagi che gli stessi dovranno subire in questo momento di grave emergenza anche se siamo sicuri che la struttura settempedana risulterà accogliente ed efficiente per loro e per le loro famiglie.
Ci chiediamo, però, se il trasferimento avverrà in sicurezza, per i pazienti stessi e per il personale medico e paramedico del nostro ospedale, memori di un’analoga operazione effettuata nelle scorse settimane dal nosocomio di Civitanova Marche e che ha già avuto, come conseguenza diretta, una serie di contagi. Cogliamo l’occasione per chiedere ai vertici dell’Asur, come ripetutamente già fatto in forma verbale e scritta in questi giorni, di conoscere l’esito dei tamponi che avrebbero dovuto essere stati fatti a tutti i medici, agli infermieri e agli operatori del nostro ospedale. Il “Bartolomeo Eustachio”, infatti, è l’unico ospedale no Covid-19 della provincia di Macerata e i cittadini dell’intera provincia dovrebbero poterne usufruire senza la paura di contrarre il contagio. Al suo interno sono perfettamente funzionanti la medicina, la lungodegenza, la week-surgery, la cardiologia, l’oncologia, l’oculistica, la radiologia, la dermatologia, il punto di primo intervento e tanti altri servizi”.
Il 2 aprile è la giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo. Si tratta di una sindrome complessa che può avere manifestazioni molto diversificate, tanto che anche la diagnosi non è cosa semplice. Nell’ICD10 – manuale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che riporta la classificazione internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati - è descritto nella sezione V, denominata “Disturbi psichici e comportamentali”. I codici sono di seguito descritti:
I disturbi a cui vanno soggette le persone con sindrome autistica sono caratterizzati da compromissioni qualitative delle interazioni sociali e delle modalità di comunicazione e da un repertorio limitato, stereotipato e ripetitivo di interessi e di attività. Nelle situazioni di autismo infantile, si può associare un ritardo mentale e altri problemi specifici, come fobie, disturbi del sonno e dell’alimentazione, carattere collerico e (auto)aggressività. Fa parte di questo gruppo, anche la Sindrome di Asperger, caratterizzata dallo stesso tipo di compromissione qualitativa dell’interazione sociale che è propria dell’autismo, ma differente in quanto non è presente un ritardo globale del linguaggio o dello sviluppo cognitivo.
Le famiglie che hanno al loro interno un componente affetto a sindrome autistica, infatti, stanno pagando un prezzo enorme per continuare a sostenere i propri cari, in assenza dei normali sostegni che provengono dalla scuola, dall’assistenza domiciliare, dalla frequentazione di centri, dalla possibilità di accedere ai spazi aperti.
In particolare, per l’occasione, sarà possibile collegarsi su youtube nella serata del 2 aprile per seguire il documentario, prodotto da Ushuaia Film con la regia di Niccolò Maria Pagani, ispirato al libro di Fulvio Ervas “Se ti abbraccio non aver paura”. Il film sarebbe dovuto uscire al cinema proprio in questi giorni, ma ora che tutti dobbiamo stare nelle nostre case, i produttori hanno pensato di fare un regalo organizzando una "premiere" sui social network, mettendo a disposizione il documentario, gratuitamente. Circa un anno Franco e Andrea Antonello, infatti, padre e figlio con autismo, si sono messi in moto, letteralmente, per affrontare un nuovo viaggio, un viaggio lungo 9.000 km, che dall'Italia ha portato Franco e Andrea fino al deserto del Sahara.
Franco e Andrea Antonello sono diventati famosi in tutta Italia. Il primo ha messo in piedi la fondazione ‘I bambini delle fate’, un’impresa sociale che dal 2005 si occupa di assicurare sostegno economico a progetti e percorsi di inclusione sociale gestiti da partner locali a beneficio di famiglie con autismo e altre disabilità .Attraverso una capillare rete di collaboratori, coinvolgono attivamente imprenditori e cittadini affinché “adottino a vicinanza” e accompagnino nel tempo un progetto di inclusione. Un modo per permettere a tutti di viaggiare, con gli occhi e con la mente, anche in questi giorni così difficili.
Nelle Marche, l’Associazione Omphalos Autismo & Famiglie Odv grazie proprio alla campagna Fare Impresa nel Sociale de “i Bambini delle Fate” e grazie all’adesione di tante aziende del territorio, ha creato 3 anni fa a Fano il laboratorio “Batti5!”. L’Associazione è fortemente impegnata per replicare una simile esperienza anche nei nostri territori, grazie a numerose collaborazioni.
Il Comune di Recanati, l’Università di Macerata, la Ditta Clementoni S.p.A. e l’Associazione Omphalos Autismo & Famiglie OdV hanno siglato da poco un accordo che prevede una sperimentazione con l’utilizzo in contesti educativi dei Social Assistive Robot – SAR. Il robot, infatti, assumendo il ruolo di mediatore (sociale), può favorire l’esercizio delle abilità sociali, contribuendo a superare alcune difficoltà, con l’intento di promuovere nei bambini e nelle bambine con sindrome autistica ottenendo, una migliore comprensione del mondo fisico e sociale. La sperimentazione avrà avvio non appena la situazione dovuta alla pandemia si sarà normalizzata.
Come già negli scorsi anni, l’Amministrazione comunale aderisce a questa giornata con l’intenzione di divulgare una informazione corretta e diffondere una cultura dell’accoglienza e della comprensione, soprattutto nella fase che stiamo attraversando. A tal proposito si invita la popolazione a tenere d’occhio i canali YouTube o Facebook Franco e Andrea Antonello o dei Bambini delle fate.
Aderendo alla campagna Light it up the blue (accendi di blue), la torre del Passero solitario sarà illuminata di blue, come moltissimi altri monumenti nel mondo, nella serata del 2 aprile, in segno di vicinanza ai nostri speciali concittadini e concittadine con sindrome autistica e alle loro famiglie.
Il sindaco di Castelraimondo Renzo Marinelli, attraverso l'aggiornamento odierno sulla situazione dei casi di positività al coronavirus, ha comunicato come i soggetti con tampone positivo al Covid-19 del suo Comune siano saliti a 22 rispetto ai 6 di ieri, mentre sono 11 i soggetti in isolamento domiciliare.
"L’aumento del numero dei casi positivi è dovuto al progressivo rientro dei risultati di alcuni dei tamponi effettuati, nei giorni appena trascorsi, sugli ospiti della locale casa di ospitalità - spiega il sindaco - che presentavano una sintomatologia compatibile con l’infezione da COVID19".
"In queste ore è in corso l’effettuazione dei tamponi a tutti gli ospiti e a tutto il personale di servizio della struttura; la situazione è costantemente monitorata dalle Autorità sanitarie competenti e dal sottoscritto e sono state adottate tutte le misure di contenimento necessarie" ha proseguito Marinelli in una nota ufficiale, aggiungendo "al momento, dai tamponi effettuati, sono risultati positivi 17 ospiti più un operatore, 7 ospiti sono negativi ed altri 15 attendono la verifica e i risultati. Degli ospiti risultati positivi, 4 sono stati ricoverati mentre gli altri al momento non presenterebbero gravi sintomaticità, sebbene la situazione resta costantemente monitorata con il grosso lavoro degli operatori che già da giorni avevano isolato i pazienti nelle loro stanze".
"Voglio specificare che già dai primi giorni di marzo l’accesso alla struttura è chiuso ai parenti e ai visitatori proprio per evitare il più possibile contatti con l’esterno. Nonostante tutte le precauzioni adottate, qualcosa purtroppo ha forzato il contagio. In questo momento bisogna fare tutto il possibile per circoscrivere il contagio e si sta lavorando per gestire al meglio la situazione all’interno della struttura. Quello che mi sento di chiedere in questo momento è il massimo sforzo per riuscire a contenere i minori danni possibili. Abbiamo chiesto e chiediamo aiuto alle autorità sanitarie locali, ringraziando tutti gli operatori impegnati in questa difficile situazione, di mettersi a disposizione per tutto quello di cui si potrà avere bisogno. Attendiamo gli ultimi risultati e di avere un quadro puntuale della situazione" ha concluso il sindaco.
PRS GROUP, congiuntamente al Comune di Cingoli ed ai propri partner comunica che il 27° Rally Adriatico viene rimandato a data da destinarsi, a causa della ricorrente emergenza sanitaria epidemiologica da COVID-19.
L’appuntamento era in programma l’1 e 2 maggio con quartier generale sempre a Cingoli, doppio appuntamento tricolore, come lo scorso anno: il 27° Rally Adriatico, la parte “moderna” della competizione, sarebbe stata la seconda prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) ed il 2° Rally Storico del Medio Adriatico, il terzo atto del Campionato Italiano Rally Terra storici (CIRTS).
Essendo la situazione in continuo divenire, al momento non è possibile stabilire una data per rimettere in calendario l’evento, tutto lo sport nazionale è fermato per l’emergenza sanitaria e PRS GROUP si rimette alle decisioni che verranno prese da parte della Direzione dello Sport Automobilistico ACI SPORT per la rimodulazione del calendario sportivo nazionale, certamente dovendo tenere conto delle esigenze logistiche ed organizzative del territorio ove si svolge la gara.
Le novità sulla ricollocazione in calendario della gara saranno comunicate mediante comunicazioni stampa da PRS GROUP oppure da apposita comunicazione Federale, ogni altra notizia in merito diffusa da altra fonte è da ritenersi non ufficiale, quindi priva di fondamento.
La giunta comunale di Treia, riunitasi stamane in modalità telematica, ha prorogato i termine di versamento dei tributi comunali al prossimo 30 giugno; stabiliti anche i criteri e le modalita’ di attuazione e di erogazione del contributo previsto dall’ordinanza Capo Dipartimento protezione civile 658 del 29.3.2020: domani uscirà l’avviso pubblico e da giovedì sarà possibile iniziare a presentare le richieste di contributo; approvato anche il progetto esecutivo per i lavori di riparazione danni con restauro, miglioramento sismico e adeguamento impiantistico dell’Accademia Georgica e riavviato il procedimento per la realizzazione dei lavori necessari per consentire la destinazione a struttura abitativa di emergenza della “Casa del Custode” di Villa Spada.
Dopo la distribuzione alla popolazione di quasi 1000 mascherine della protezione civile, la consegna riprenderà dal fine settimana con le modalità che verranno comunicate nelle prossime ore.
Proseguono le donazioni:
Dagli Ordini Dinastici Real Casa Savoia 200 mascherine per la casa di riposo di Treia. I 30 ospiti, i 10 operatori, 2 infermieri e i 4 del personale di servizio ringraziano di cuore il concittadino Dott. Andrea Cristofanelli Broglio e al delegato per le Marche Walter Pellegrino.
Arrivata ieri pomeriggio alla casa di riposo di Treia la seconda donazione del Rotary di Tolentino presieduto da Carla Passacantando: tute per operatrici e personale sanitario.
Chiesanuova calcio con il progetto “Chiesanuova un cuore biancorosso contro il virus” ha donato 2000 mascherine alla popolazione (che saranno distribuite nei prossimi giorni) e un contributo economico alla casa di riposo: una raccolta fondi effettuata prevalentemente da dirigenti, allenatori, giocatori e tifosi della compagine biancorossa.
Anche l’Avis comunale è in prima linea in questa emergenza sanitaria: attiva la consegna di mascherine uso non sanitario (a domicilio); per informazioni contattare 3801058133, 3355886049 o scrivere a treia.comunale@avis.it.
Scesi i numeri delle persone in isolamento domiciliare a 35 unità, al cui interno 20 positivi (3 purtroppo i decessi): i numeri non aumentano da 4 giorni, un segnale di speranza con la volontà di mantenere cautela, concentrazione e di continuare a rispettare le regole.
Intanto stamattina alle 12 il vicesindaco di Treia David Buschittari ha osservato un minuto di silenzio davanti al palazzo comunale con la bandiera italiana a mezz’asta per ricordare tutte le vittime del Covid.
“In questa emergenza sanitaria, accanto al grande lavoro di medici, infermieri, volontari, le Marche mettono in campo anche una rete territoriale di psicologi per svolgere un servizio di supporto e ascolto di persone che necessitano di aiuto anche sotto questo punto di vista. Sono a disposizione 150 psicologi che stanno già aiutando cittadini e operatori sanitari in questo momento di fragilità emotiva che ci coinvolge tutti.” Così il presidente della Regione, Luca Ceriscioli annunciando il servizio di supporto psicologico curato dall’Asur.
Sono psicologi di libera professione o appartenenti a 4 associazioni di volontariato della Protezione Civile (ANPAS, ARES, APE CRI e SIPEM) e ad altre associazioni private. Ogni Area Vasta ha 3-4 psicologi-psichiatri, coordinatori esperti che distribuiscono e supervisionano le richieste di supporto psicologico. Si tratta di richieste filtrate dal Numero Verde regionale 800 936677, da Medici di Medicina Generale, nonché dai Distretti e dai Dipartimenti di Prevenzione dell’ASUR Marche, che vengono dirottate dai coordinatori ai 20-30 psicologi del territorio. Nel momento in cui un cittadino manifesta anche un disagio psicologico viene ricontattato da uno psicologo presente su quel territorio attraverso colloqui telefonici, videochiamate e videoconferenze.
A coordinare il servizio un esperto per le attività relative alla salute mentale della popolazione, il dr. Massimo Mari dell’ASUR che ha spiegato: “La funzione dello psicologo in questa situazione è quella di far uscire da condizioni di ansia e depressione, aiutando a trasformare queste emozioni in uno stato d’animo più positivo, base di una ritrovata progettualità che ci stimola ad informarci e a proteggerci, infine cercando di favorire l’elaborazione dei lutti di cui sta soffrendo purtroppo parte della popolazione. Purtroppo hanno bisogno di un supporto psicologico non solo i cittadini a casa: spesso anche gli operatori sanitari che, attivi in “prima linea” per molte ore della giornata e a stretto contatto con una malattia totalmente nuova, a forte rischio di contagio, hanno una dimensione di stress professionale quantomeno pericolosa per la loro efficienza lavorativa, ma anche per la loro salute”. Per il personale sanitario il supporto psicologico avviene telefonando per appuntamento ai numeri telefonici dei centri di salute mentale.
Un servizio che è attivo anche con le scuole, sempre mediante videoconferenze: i materiali informativi e le tecniche appropriate vengono offerte dai responsabili della funzione Promozione della Salute dei Dipartimenti di Prevenzione dell’ASUR. Si sta cominciando a costruire, inoltre, anche una rete con UMEE ed UMEA per raggiungere una fascia di età giovane ma fragile come disabili e studenti più poveri.
Infine, in favore di anziani soli , insieme a sindacati e servizi di Promozione alla Salute, si sta promuovendo una campagna informativa, cercando anche di realizzare una formazione alle tecnologie che permetta loro di partecipare a videochiamate o videoconferenze per combattere l’isolamento.
Il servizio viene gestito da una piattaforma web e un sito internet dedicato ( www.covidmarche.jimdosite.com) accessibile a chiunque per informazioni generali sull'emergenza, l’accesso della popolazione avviene o tramite chiamate al numero verde regionale 800936677, o facendo richiesta al proprio Medico di Medicina Generale, o tramite i servizi di prossimità del Distretto sanitario dell’ASUR Marche. (ad’e)