Hanno consegnato le chiavi dei loro locali al Sindaco del Comune di San Ginesio, Giuliano Ciabocco, in protesta al decreto che anziché far ripartire l’economia dimostra ancora una volta un’azione del Governo tardiva e insufficiente.
Ugo Tesei, titolare del Bar Ristorante Pizzeria “Paracallà” esprime la drammaticità della situazione dei operatori commerciali del territorio, già fortemente provati dal sisma del 2016, con particolare riferimento alle attività come Bar, Pub, Ristornati e Pizzerie: “Abbiamo dovuto chiudere le nostre attività per decreto, abbiamo assistito all’azzeramento dei ricavi e siamo stati privati del nostro lavoro e delle nostre libertà, ma consapevoli del dramma sanitario siamo stati capaci di accettare questi enormi sacrifici. Oggi però vogliamo manifestare la nostra delusione di chi è stato lasciato solo con le proprie spese, i dipendenti, gli impegni economici pregressi e troppe incertezze per il futuro. Si parla infatti di una riapertura con una bassissima percentuale di ricavi e il 100% dei costi. Per i locali di pubblico spettacolo la data della riapertura non è nemmeno al orizzonte”.
Dal Sindaco Ciabocco, accanto a Tesei, sono intervenuti molti altri ristoratori del territorio comunale: Raffaela Zecchini del ristorante “La Cantinella”, i fratelli Giancarlo e Gianluca Rafanelli del ristorante “Isolina”, Luciano Caponi titolare della pizzeria “La fornarina, Luca Incicco del Bar Centrale, Oreste Costantini titolare del disco-pub pizzeria Mirage e Anna Porfiri dell’Agriturismo Sottovento che con il loro gesto simbolico hanno voluto esprimere la voglia di tornare in piena attività in linea con quanto sta accadendo in tutti Italia con la manifestazione di protesta RISORGIAMO ITALIA, organizzata dai movimenti di imprenditori del mondo HO.RE.CA e dei Locali di Pubblico Spettacolo.
Il Sindaco del Comune di San Ginesio Giuliano Ciabocco vorrà metterà in campo iniziative a favore di queste attività per dare loro il massimo sostegno.
“Nei prossimi giorni – ha dichiarato il Sindaco- elaboreremo un protocollo che sarà necessario applicare per poter riaprire ogni singolo locale. L’amministrazione comunale sta valutando l’adozione di alcuni provvedimenti utili a chi si ritroverà a dover ridurre gli spazi all’interno del locale, garantendo loro, in via del tutto eccezionale, l’utilizzo di parti esterne come piazze, strade, parchi e giardini pubblici senza nessun tipo di costo aggiuntivo. Saranno sospesi la riscossione degli affitti dei locali di proprietà dell’ente”.
Sono stati resi noti i dati del Gores delle ore 18, riguardanti il numero di decessi registrati nelle Marche a causa del Covid-19 nelle ultime 24 ore.
Risultano purtroppo morte a causa del coronavirus altre 5 persone. Salgono a quota 911 le vittime complessive, dall'inizio della pandemia (553 uomini e 358 donne), di cui 143 nella provincia di Macerata.
Tra le vittime riportate dal bollettino del Gores, una 86enne di Recanati e un 65enne originario di Sant'Angelo in Vado (PU) entrambi spirati nella clinica di Villa Pini a Civitanova Marche.
Secondo i dati complessivi, nel 94,9% dei casi le vittime presentavano patologie pregresse e la loro età media è di 80,4 anni.
Di seguito, nel dettaglio, i dati trasmessi dal Gores:
Da sabato 2 maggio riprende il mercato settimanale a Camerino per la sola vendita di generi alimentari e ortofrutticoli dagli esercenti sulle aree pubbliche del settore alimentare, di produttori agricoli assegnatari di posteggi in forma permanente e dei partecipanti al mercato. L'accesso al mercato sarà consentito sempre evitando assembramenti, nel rispetto delle distanze di sicurezza interpersonale di un metro, come previsto per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Tutti sono invitati a indossare le mascherine protettive.
Le bancarelle saranno posizionate nell’area del quartiere Vallicelle in cui si svolgeva il mercato in precedenza, fino allo scorso febbraio. Spetterà agli ambulanti garantire direttamente la distribuzione della merce ai clienti. In alternativa gli operatori dovranno mettere a disposizione della clientela gel disinfettanti per le mani e guanti monouso. Prima dell'inizio delle operazioni di vendita, ogni operatore commerciale dovrà indossare mascherine e guanti protettivi e dovrà porre a terra specifica segnaletica finalizzata a distanziare i clienti dal banco e fra di loro. Per garantire il distanziamento sociale saranno presenti gli agenti della polizia locale. L'accesso nell'area mercato sarà comunque contingentato. «Il provvedimento segna un seppur graduale e lento ritorno alla normalità per i cittadini e per gli ambulanti. Resta la raccomandazione che non mi stancherò mai di fare, al rispetto delle disposizioni con cui stiamo convivendo da due mesi. A tutta la cittadinanza, a titolo precauzionale, è raccomandato, dunque, l'utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine) e il rispetto delle distanza di sicurezza interpersonale di un metro, in tutti i luoghi pubblici, aperti o confinati dell'intero territorio comunale» afferma il sindaco Sandro Sborgia.
Da lunedì 4 maggio riapriranno al pubblico anche centri di raccolta (isole ecologiche), parchi e cimiteri comunali. Questi ultimi saranno aperti negli orari consueti, dalle 7 alle 20, sempre col divieto di assembramento di visitatori e nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento, nonché della distanza di sicurezza interpersonale di un metro mentre resta interdetto l’accesso e l’utilizzo delle aree attrezzate per il gioco dei bambini (scivoli, altalene, giochi a dondolo, ecc). Quanto all’apertura all’utenza del Centro di raccolta comunale in località Scalette, sarà al consueto orario: martedì e giovedì dalle 15 alle 18 sabato dalle 10 alle ore 12,30, ma con accesso contingentato e obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Vento di burrasca in arrivo nella nostra Regione.
La Protezione civile delle Marche ha emesso un bollettino di condizioni meteo avverse, valido dalle 00 alle 24 di venerdì primo maggio. Tale fenomeno dell'interazione di intensi flussi occidentali sugli strati bassi dell'atmosfera con la catena appenninica determinerà durante la giornata di venerdì 1 maggio, e probabilmente in particolare durante le ore centrali della giornata, condizioni di favonio a tratti intenso e si estenderà anche ai settori collinari prossimi alla fascia costiera.
Il vento medio raggiungerà intensità di vento teso su tutte le zone; le raffiche raggiungeranno intensità di burrasca forte sulle zone costiere e intensità di burrasca sulle porzioni collinari .
Si è svolta in data odierna, presso la Prefettura di Macerata, una Riunione Tecnica di Coordinamento presieduta dal Prefetto Iolanda Rolli, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco.
Tema centrale della riunione è stato il prossimo 1 maggio, giornata durante la quale saranno mantenute le rigide misure di contenimento della diffusione del contagio da Covid-19.
In tal senso il Prefetto ha disposto il potenziamento dei dispositivi di controllo sulle principali arterie stradali al fine di prevenire il possibile esodo verso le località turistiche della provincia. Il Prefetto ha inoltre richiesto alle forze dell’ordine il rafforzamento dei servizi di vigilanza per assicurare l’osservanza delle limitazioni agli spostamenti nonché del divieto di assembramento, ringraziando ancora una volta per il lavoro svolto dall’inizio dell’emergenza. Sono infatti quasi 100.000 i controlli fatti a persone o ad aziende e attività commerciale.
Il primo maggio sarà un’altra festività all’insegna dell’isolamento sociale. La cosiddetta fase due partirà lunedì 4 maggio. Fino ad allora resteranno vigenti le attuali prescrizioni anti-Covid, valide anche per tutto il week end. Nessuno spostamento verso zone montane e di campagna, spiagge o seconde case. Nessuna festa in spiaggia, né scampagnate fra amici e parenti. Niente trasferte alla casa al mare e niente grigliate in compagnia.
Il prefetto ha fatto ancora una volta appello al senso di responsabilità dei cittadini anche in vista della prossima fase caratterizzata dalla riapertura di alcune attività produttive, nel rispetto delle regole di distanziamento sociale previste dalle disposizioni governative, e dalla possibilità di incontrare i congiunti e ha precisato che anche dal 4 maggio si dovranno osservate le limitazioni agli spostamenti e il divieto di assembramento in luoghi pubblici e privati, secondo quanto fissato dal DPCM 26 aprile.
Il presidente Luca Ceriscioli ha firmato oggi l’ordinanza n. 27 che, dalla mezzanotte del 4 maggio 2020 consente le passeggiate, svolte in maniera individuale, sulle spiagge, nel rispetto del distanziamento sociale e delle altre norme dell’ordinamento in tema di contenimento della diffusione del virus COVID-19.
Sono vietati gli assembramenti e le soste sull’arenile. Le eventuali violazioni saranno punite con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma di 400 euro.
Nuovi interventi di edilizia scolastica per il campus di Camerino. La Provincia di Macerata ha approvato il progetto definitivo per l’adeguamento sismico dell’edificio che ospita la palestra e la realizzazione della copertura del campetto esterno.
Il complesso scolastico, che si trova in Via Madonna delle Carceri a Camerino, è la sede del Liceo Linguistico, Sportivo, delle Scienze Umane e dell’ITCG “Antinori”, e ospita provvisoriamente anche il Liceo Classico e Scientifico “C. Varano”, dato che l’edificio situato nel centro della città è stato dichiarato inagibile dopo gli eventi sismici del 2016.
La Provincia di Macerata ha stanziato 940 mila euro, con risorse provenienti dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) e dai fondi POR Fesr, per realizzare una copertura in acciaio a protezione del campetto, sorretta da nuovi speroni in calcestruzzo armato che fungeranno anche da opere di controventamento per la struttura portante.
I lavori fanno parte di un progetto, che interessa il polo di Camerino, più ampio; è suddiviso in 3 stralci e prevede un investimento complessivo di oltre 4 milioni di euro. L’adeguamento sismico dello stabile che ospita la palestra e la realizzazione della copertura del campetto esterno rappresenta proprio il primo stralcio.
“Questo intervento - afferma il Presidente della Provincia Antonio Pettinari - si inserisce tra alcune opere realizzate, con un investimento di un milione e centomila euro, ed altre già programmate. Tra i lavori svolti ci sono la sistemazione del versante sud del campus con opere di fondazione per un importo complessivo di circa 700 mila euro; la realizzazione dei laboratori di chimica e informatica per l’Istituto Socio-Psico-Pedagogico, utilizzati anche dai Licei trasferitisi qui dopo il terremoto, per un valore di 250 mila euro; l’ultimazione di nove aule per una spesa di 150 mila euro”.
La pandemia ha trasfigurato lo scenario economico dell’Italia e imposto ai centri di studio dell’economia il ricalcolo della crescita, come fatto dal Centro studi Confindustria che ha rivisto il PIL dell’Italia in diminuzione del 6% nel 2020 e una ripartenza nella seconda metà dell’anno frenata nella domanda interna ed esterna di beni e servizi.
La previsione di Confindustria è stata avvalorata dal Bollettino economico numero due della Banca d’Italia, secondo il quale il calo del PIL nel primo trimestre sarà cospicuo e la contrazione resterà ben percepibile anche nel secondo trimestre. Per la Banca d’Italia, il recupero avverrà a partire dalla seconda metà dell’anno e con un PIL nel 2020 previsto in calo del 5%.
Lo scenario di Banca d’Italia, ad ogni modo, non è del tutto pessimistico perché considera la posizione economica dell’Italia “più solida” rispetto alla precedente crisi del debito sovrano poiché l’indebitamento è in maggiore equilibrio.
Alla ricerca di un nuovo assetto economico c’è l’intera Europa, comunque, con la Commissione europea e il Consiglio europeo che studiano vari strumenti economici che in Italia non hanno trovato i favori dell’intera opinione pubblica rinfocolando così il dibattito sull’uscita dell’Italia dall’euro e la conseguente adozione di una nuova moneta o il ritorno alla lira. Vogliamo qui delineare uno scenario economico europeo con l’Italia fuori dall’euro e le conseguenze per la moneta unica e per la nuova valuta italiana.
L’Italia con una nuova moneta
Per comprendere quale scenario economico potrebbe profilarsi se l’Italia adottasse una valuta diversa dall’euro, è necessario comprendere come funziona il forex, ovvero il mercato dove acquirenti e venditori scambiano monete come l’euro o una novella lira italiana. Nel forex operano due categorie: la prima è quella delle imprese esportatrici e/o importatrici di merci e delle banche centrali che convertono le valute tra loro per necessità; la seconda è quella dei trader, i quali operano per guadagnare sulla differenza di cambio tra le valute e in particolare sulle coppie di valute che presentano maggiore volatilità perché più profittevoli.
Compreso il meccanismo di base e chi sono gli operatori che operano nel forex, è facile capire che, data una nuova lira immessa di punto in bianco nel mercato internazionale degli scambi valutari con un tasso di conversione convenzionale, essa subirebbe per un certo lasso di tempo, non quantificabile a priori, oscillazioni molto forti sul tasso di cambio. Oltre all’incertezza sul tasso di cambio della nuova lira nei confronti delle altre valute (dollaro USA, yen giapponese, renminbi cinese), anche l’euro potrebbe subire conseguenze sul piano della fiducia con i mercati finanziari non più propensi a investire in una moneta che può essere così facilmente abbandonata dai cittadini di uno Stato.
L’Italia con una nuova moneta, poi, si troverebbe ad affrontare non solo problemi legati al tasso di cambio ma dovrebbe anche fare i conti con la riclassificazione del debito da parte delle agenzie di rating e ancor più si troverebbe a fare i conti con investitori nazionali e internazionali incerti se acquistare i titoli di stato emessi in lira.
Concludendo
L’uscita dall’euro in una fase così delicata potrebbe quindi acuire e non migliorare le condizioni di salute del sistema economico italiano. Va considerato anche che la coniazione di una nuova lira volta a sostituire l'euro richiederebbe l'abbandono di oltre 20 anni di politica monetaria condivisa con gli altri partner europei attraverso la Banca centrale europea (BCE). Un compito non facile per qualsiasi Paese e che rischierebbe di impegnare Governo italiano e Banca d'Italia in un lavoro non quantificabile in termini di tempo e di dispendio di risorse economiche lungo anni.
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Dato atto del positivo effetto riscontrato in termini di nuove aperture di attività commerciali, la Giunta comunale di Tolentino ha considerato opportuno riaprire i termini per la presentazione delle domande di contributo fino al 30 settembre per tutte le attività commerciali sia del centro storico che del centro abitato, secondo le medesime condizioni indicate negli avvisi pubblici già diffusi e scaduti lo scorso anno.
"L’Amministrazione comunale - ricorda il Vicesindaco e Assessore al Bilancio Silvia Luconi - anche per il 2020 ha previsto in bilancio uno stanziamento in favore delle attività commerciali. Infatti, oltre a una parte dei fondi che ci sono stati messi a disposizione subito dopo il sisma dalla Regione Valle d’Aosta e non sfruttati completamente lo scorso anno, abbiamo inserito anche un'ulteriore dotazione per creare, anche per il 2020, un'occasione di finanziamento".
La Giunta ha approvato l'atto di indirizzo per la pubblicazione di un avviso pubblico finalizzato alla riapertura dei termini per la concessione di contributi per tutte le attività commerciali del centro storico e del centro abitato, fuori dai centri commerciali, non solo di somministrazione e promozione turistica, fino alla data dal 30 settembre 2020 con le seguenti caratteristiche:
- l'importo a disposizione per finanziare il progetto è di 15mila euro, contributo concesso fino ad esaurimento delle risorse finanziarie;
- beneficiari: imprenditori e aspiranti imprenditori che avviino una nuova attività in un locale sfitto o libero del centro storico, del centro abitato, fuori dai centri commerciali;
- tipologie di attività finanziabili: tutte le attività commerciali fino ad esaurimento fondi e in ordine di presentazione delle domande;
- entità contributo a fondo perduto: a) per attività del centro abitato a trenta euro per ciascun mq. di superficie coperta dell'immobile oggetto di avviamento, sino ad un massimo complessivo per ciascun operatore pari a tremila euro; il contributo sarà concesso, inoltre, nei limiti dell'80% delle spese documentate, al netto di Iva; b) per attività del centro storico a novanta euro per ciascun mq. di superficie coperta dell'immobile oggetto di avviamento, sino ad un massimo complessivo per ciascun operatore pari a novemila euro; il contributo sarà concesso, inoltre, entro il limite delle spese documentate, al netto di Iva;
- spese finanziabili: canoni di affitto dei locali oggetto di attività, spese per utenze relative ai locali stessi;
- criteri di valutazione ai fini della stesura della graduatoria: capacità del progetto di generare occupazione, tipologia di proponente (giovani e donne), presenza rilevante di persone svantaggiate o di personale affetto da disabilità, categoria oggetto di nuova attività;
L’uso delle mascherine contro il Covid-19 è diventato fondamentale come la necessità di distribuire grandi quantità di questi presidi al personale sanitario e alla cittadinanza in tempi rapidi. In questa cornice l’Università di Camerino e l’Università Politecnica delle Marche, a fronte delle richieste della Regione Marche, delle associazioni di categorie e della Camera di Commercio delle Marche, si sono subito attivate per la creazione di laboratori per eseguire i test di efficacia e sicurezza sulle mascherine chirurgiche.
Nasce da questa esigenza il servizio di test che gli atenei offriranno, attraverso i loro laboratori, con la finalità di incentivare, potenziare ed implementare attività utili alla gestione dell’emergenza sanitaria COVID-19, svolgendo ricerca e offrendo servizi di prove sperimentali. I laboratori di prove per maschere facciali offrono supporto alle strutture sanitarie, agli operatori, alle imprese e ai cittadini. In particolare saranno forniti servizi di prova alle imprese manifatturiere che intendono produrre maschere facciali a uso medico (mascherine chirurgiche).
“Sostengo da sempre – ha sottolineato il Rettore Unicam prof. Claudio Pettinari – che l'innovazione tecnologica che si produce nei laboratori universitari debba essere messa a disposizione del territorio, in ogni sua forma; questo è uno dei principi della Terza Missione degli Atenei e questa volta, in collaborazione con il collega Rettore prof. Gregori, che ringrazio, abbiamo voluto declinarla in una azione concreta a beneficio della collettività e della salute pubblica. Abbiamo fatto con orgoglio un grande sforzo per implementare la strumentazione a disposizione nei nostri laboratori e ringrazio i colleghi docenti e ricercatori che si sono subito resi disponibili per effettuare i test che potranno iniziare già a partire dalla prossima settimana”.
“Mai come in questo momento si comprende il valore della ricerca scientifica a favore di tutti – afferma il Rettore Univpm Prof. Gian Luca Gregori. Il nostro laboratorio è frutto di un lavoro di squadra dove hanno lavorato insieme docenti e personale in modo interdisciplinare di Scienze, Ingegneria e Medicina. L'Università oltre a fornire formazione e dare ai suoi laureati nuove conoscenze ha anche un ruolo importante nella ricerca e innovazione per il territorio, per le imprese e i cittadini, e questo si può ottenere solo mettendo in sinergia le diverse competenze. La collaborazione con l’Università di Camerino avviata da tempo prosegue anche oggi e ringrazio per questo il Rettore prof. Pettinari”.
Saranno adottate sabato 2 maggio le quattro Ordinanze predisposte dal Commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, che oggi hanno ottenuto il via libera dai Presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, riuniti nella Cabina di coordinamento.
Si tratta di quattro importanti decisioni riguardanti la semplificazione delle procedure per la ricostruzione privata, il primo elenco dei comuni più danneggiati dal sisma che potranno adottare i Piani straordinari di ricostruzione, la destinazione dei fondi Inail alle imprese titolari dei cantieri del sisma per i presidi sanitari contro il Covid-19 e alle altre per l’adeguamento dei presidi di sicurezza nei luoghi di lavoro, la delega ai comuni che hanno chiesto di svolgere le istruttorie delle domande di contributo.
Presto soluzione sulle macerie: “Sono provvedimenti molto rilevanti che potranno segnare il cambio di passo tanto atteso nella ricostruzione, con effetti concreti che si produrranno nei prossimi mesi” ha detto Legnini, assicurando ai Governatori e ai sindaci una soluzione molto rapida anche al problema delle macerie, con il pagamento dei corrispettivi alle aziende che provvedono allo smaltimento, e stabile per il futuro. “E’ un’attività – ha sottolineato il Commissario – che non può assolutamente essere interrotta”.
La semplificazione: "La prima Ordinanza dà attuazione alla legge 156 del 2019 e introduce una procedura molto semplificata per l’ottenimento dei contributi, attraverso la certificazione dei progetti da parte dei professionisti che assumono così un ruolo centrale nella filiera della ricostruzione. Essa si applicherà a tutti i progetti entro un certo limite di importo e garantirà tempi certi di definizione delle pratiche, stabilendo con precisione i compiti dei professionisti, dei Comuni, degli Uffici Speciali, della Conferenze regionali. L’attività degli Uffici speciali, finora assorbita dalle istruttorie, sarà concentrata sui controlli sia preventivi, che riguarderanno il 20% delle domande presentate, che successivi alla concessione del contributo".
I comuni più colpiti: "Il primo elenco dei comuni “maggiormente colpiti” dal sisma, adottato sempre in attuazione dell’ultimo decreto del 2019 sul terremoto, dove i Presidenti delle Regioni potranno adottare i Programmi Straordinari di ricostruzione, con alcune deroghe senza le quali sarebbe di fatto impossibile avviare il recupero di questi centri, ne comprende 44 per le quattro Regioni. E’ già prevista la possibilità di integrare gli elenchi con provvedimenti successivi".
Fondi Inail anti-Covid: "Intesa raggiunta anche sull’Ordinanza che destina 30 milioni alle imprese del cratere per finanziare, rimborsando il 100% delle spese per un massimo di 10 mila euro, gli interventi anti-contagio Covid previsti dalle norme e dai protocolli per la ripresa delle attività, anche nei cantieri della ricostruzione. Approvata infine l’Ordinanza con la quale si autorizzano gli Uffici speciali a raggiungere l’intesa per delegare ai 17 comuni che ne hanno fatto richiesta, 12 in Abruzzo e 5 in Umbria, le istruttorie per l’esame delle domande di contributo. Queste ultime due Ordinanze sono immediatamente esecutive".
In questo periodo di emergenza sanitaria, i social diventano lo strumento più adatto per combattere l'isolamento e condividere gli appuntamenti più significativi del nostro paese.
Così come è stato per il 25 aprile, dove la diretta Facebook ha proposto tante iniziative totalizzando oltre 7 mila contatti, l’Amministrazione Comunale di Recanati ripropone una maratona social anche per celebrare la ricorrenza del 1 Maggio, festa dei lavoratori, per riflettere sul futuro del lavoro nel momento della parziale ripresa delle attività durante l’emergenza coronavirus.
Il 1 maggio on line si aprirà sulla pagina Facebook RecanatiBellezzaInfinita alle ore 10 con un intervento del Sindaco di Recanati Antonio Bravi, a seguire il sindacalista della UIL Marche Manuel Broglia parlerà del “Lavoro in sicurezza per costruire il futuro”, la maratona social si chiuderà con l’intervento dello storico Marco Moroni sul tema “Il Lavoro a Recanti tra 800 e 900 un microcosmo industrioso”.
“Il lavoro e la salute sono i beni più preziosi da tutelare in mezzo a questa crisi sanitaria che ha messo anche in ginocchio tante aziende, liberi professionisti e relative famiglie - ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi - La ripartenza ci sarà con una rinnovata organizzazione del lavoro che punta innanzitutto sulla sicurezza personale.
Il protrarsi dell’emergenza rischia di acuire sempre di più le divisioni sociali tra chi ha e chi in questo momento non riesce nemmeno a far mangiare la propria famiglia e la tutela delle categorie più deboli della comunità è il principale impegno della nostra Amministrazione, grazie anche alle numerose donazioni dei privati che pervengono nel conto corrente comunale aperto per l’emergenza sociale.
Ci tengo inoltre a sottolineare che durante questo periodo, che prima o poi passerà, non bisogna perdere le abilità e l’ ingegno che hanno fatto diventare grande il nostro territorio, ma al contrario, per dare un senso al presente è necessario impegnarsi per migliorarsi, acquisendo nuove capacità e competenze grazie anche all’aiuto del web, per essere pronti e ancora più motivati alla ripartenza.”
Il Comune di Recanati ha messo a disposizione un conto corrente per poter fare donazioni destinate a fronteggiare l’emergenza sociale della comunità generata dall’attuale situazione sanitaria. Questo è il conto : IT12S0876569130000000065262 intestato a Comune di Recanati Piazza Leopardi, 26 presso la Banca di Credito Cooperativo di Recanati e Colmurano La causale da inserire è: Emergenza coronavirus – misure urgenti di solidarietà.
Consentire i servizi per l'igiene degli animali domestici, nel rispetto rigoroso di tutte le misure di sicurezza sanitaria sui luoghi di lavoro volte a contenere il contagio da COVID-19. L'Aula dice “Sì” alla mozione firmata dal capogruppo Francesco Micucci, e proposta dal consigliere Federico Talè (Italia Viva). Il documento impegna la Giunta a predisporre le azioni necessarie a consentire la riapertura delle attività di toelettatura non ricomprese nei vari Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri. «Si tratta – spiega Micucci – di un atto utile non solo alle imprese di settore, ma anche da un punto di vista igienico-sanitario dell’animale e, di conseguenza, della famiglia nella quale vive, consentendo, tra l’altro, un’importante azione di sanificazione. In molti casi – precisa il capogruppo – non è possibile per i proprietari di cani provvedere autonomamente all'igiene dell'animale che in alcune situazioni ha caratteristiche tali da dover essere lavato con detergenti dermatologicamente testati, medicali ed idonei, oltre che tosato regolarmente. Pratiche che non possono essere eseguite in modo corretto all’interno degli appartamenti, prevedendo l'utilizzo di prodotti pericolosi soprattutto in presenza di bambini e di anziani».
«La richiesta di consentire i servizi di toelettatura degli animali da compagnia è sostenuta dalla convinzione che si tratti di attività a basso rischio contagio – sottolinea Micucci –. Nei laboratori si lavora, infatti, in solitudine e solo a contatto con l’animale. Gli operatori dovranno inoltre svolgere la propria attività su prenotazione allo scopo di evitare assembramenti di persone, mentre per i proprietari è già possibile il trasporto degli animali per esigenze connesse alla loro salute e al loro benessere».
Anche le aziende potranno effettuare, su base volontaria, il test sierologico sui dipendenti. Lo ha stabilito la giunta regionale con una delibera che estende in questo senso la sperimentazione dei test sierologici, prevista per gli operatori sanitari, per le forze dell’ordine, le forze armate e i vigili del fuoco.
Poiché si tratta di sperimentazione ed è quindi indispensabile la comparabilità dei risultati, la delibera indica con precisione che il test da effettuare è di tipo quantitativo, con la metodica della chemiluminescenza (lo stesso praticato sulle altre categorie che partecipano alla sperimentazione) ed esclude i test rapidi, cosiddetti “saponette”.
L’atto fornisce le indicazioni sui comportamenti da tenere sulla base dell’esito del test sierologico e indica l’obbligatorietà del tampone qualora il risultato dell’anticorpo risulti positivo. Con tampone positivo il medico competente dell’azienda è tenuto ad effettuare le dovute comunicazioni ai Dipartimenti di prevenzione territorialmente competenti.
Per l’esecuzione dei tamponi le aziende dovranno rivolgersi a laboratori validati per questa specifica attività.
Nel rispetto dell’ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 aprile scorso, anche Macerata si prepara all’avvio della Fase 2 dell’emergenza Covid-19.
Da lunedì 4 maggio verranno quindi aperti al pubblico i parchi e le aree verdi della città.
Fa eccezione il parco di Villa Cozza che rimarrà escluso dalla fruizione pubblica per continuare a
mantenere in sicurezza la Casa di Riposo per anziani inserita al suo interno.
La riapertura delle zone verdi come noto è condizionata al rigoroso rispetto della distanza interpersonale di un metro. Sarà consentito svolgere attività sportiva o motoria individualmente (con accompagnatore solo nel caso di minori o di persone non completamente autosufficienti) e sempre nel rispetto delle distanze di sicurezza interpersonali stabilite dal decreto ministeriale (almeno due metri per attività sportiva e un metro per attività motoria).
Le aree attrezzate per il gioco dei bambini rimarranno chiuse e non sarà consentito svolgere attività ricreativa o ludica all’aperto.
L’ingresso alle aree verdi sarà permesso solo con l’uso della mascherina a partire dai 6 anni.
In questi giorni il Comune ha avviato i lavori di manutenzione che permetteranno la fruizione in sicurezza di tutte le aree verdi e ha stabilito in alcuni casi specifiche modalità di accesso.
Per il parco di Villa Lauri, ad esempio, è prevista la sola entrata da viale Indipendenza e la sola uscita in via Fosse Ardeatine. Ai Giardini Diaz sarà consentito l’ingresso solo dal cancello principale (lato rotonda) e l’uscita dalla parte opposta. Rimarranno chiusi i cancelli laterali.
In questi giorni si sta organizzando anche un servizio di informazione con personale riconoscibile da pettorine gialle e il logo del Comune che sarà presente prevalentemente nei principali parchi ed aree verdi cittadini.
Il mancato rispetto delle regole potrebbe determinare la chiusura dell’area a tutela della salute pubblica secondo quanto previsto dalle norme nazionali.
L’Amministrazione comunale infine invita i cittadini alla collaborazione scegliendo di fruire dello spazio verde più vicino alla propria abitazione al fine di non creare affollamenti e di seguire le raccomandazioni del Ministero della Salute per contenere il contagio da Coronavirus.
“Con l’inizio della Fase 2 e il relativo graduale allentamento delle diposizioni di lockdown” interviene il sindaco Romano Carancini “i cittadini potranno finalmente recuperare la possibilità di passeggiare o fare un po’ di attività fisica in mezzo al verde, a contatto con la natura. Si tratta di un aspetto positivo che può aiutare lo stato d’animo di tutti e alleviare, seppur solo in parte, la forte pressione emotiva e psicologica alla quale siamo sottoposti. Resta, tuttavia, assolutamente prioritaria la salute di tutti e quindi il massimo rispetto delle misure di sicurezza e di distanziamento affinché i sacrifici fatti finora non vengano vanificati. Stiamo entrando in una fase molto delicata in cui dobbiamo imparare a convivere con questo nemico invisibile, ma senza abbassare la guardia. La diretta Facebook programmata per sabato 2 maggio alle ore 12,00 sulla pagina del Comune di Macerata sarà l’occasione per fornirvi informazioni e risposte utili per affrontare nel modo più corretto e coscienzioso questa nuova fase. Io confido nel senso civico e nella responsabilità di tutti i cittadini.”
In ottemperanza al DPCM del 26 aprile 2020, lunedì 4 maggio - nel territorio comunale di Civitanova Marche - saranno riaperti parchi, giardini pubblici e piste ciclabili. Rimangono chiuse le aree attrezzate per il gioco dei bambini.
Inoltre, sempre lunedì 4 maggio, saranno riaperte le aree cimiteriali con i consueti orari.
"L'accesso alle aree sopra indicate dovrà avvenire nel rigoroso rispetto delle norme igienico sanitarie di contenimento dell’epidemia da coronavirus indicate dalle autorità governative (in particolare il divieto di assembramento e l'obbligo del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale). Confido nella vostro senso di responsabilità e attenzione a seguire scrupolosamente le regole" sottolinea il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica.
E' stata inoltre disposta la proroga, dal 4 maggio fino al 30 giugno, della sospensione del pagamento delle tariffe di sosta per gli stalli con strisce blu in tutta la città. "Stiamo mettendo in campo tante misure e agevolazioni per mostrare la nostra vicinanza alla cittadinanza in questo periodo di emergenza" dice Ciarapica.
Il presidente della Regione ha firmato l'ordinanza n. 26 del 30 aprile 2020, con la riprogrammazione dei servizi ferroviari sulla regione Marche.
Durante il periodo di attuazione del nuovo programma di esercizio dovranno essere monitorati costantemente i volumi di traffico allo scopo di evitare il rischio di sovraffollamento, dovranno essere garantite le distanze tra gli individui e adeguate protezioni per il personale ferroviario viaggiante.
L'ordinanza produce effetti dalla mezzanotte del 4 maggio 2020, sino all'emanazione di provvedimenti di revoca e comunque cessa di avere efficacia al sopraggiungere di provvedimenti governativi o ministeriali che dispongano in tal senso.
Ecco nel dettaglio i nuovi orari: clicca qui
Lavori in contrada Pianciano: stanziati 52mila euro
Allo stato attuale la strada comunale denominata "Pascucci" sita in contrada Pianciano, che collega il traffico veicolare di una zona della periferia della città, presenta numerose buche e tratti dissestati, che creano problemi alla viabilità oltre a costituire pericolo per il passaggio dei mezzi.
A tal proposito l'Amministrazione Comunale ha espresso la volontà di provvedere alla manutenzione straordinaria della strada suddetta.
L'intervento sarà finalizzato al ripristino del manto stradale sull'intero tratto per una lunghezza complessiva di 680 m, e consisterà nella livellazione di porzioni di strada, per poi procedere alla stesura del conglomerato bituminoso di tipo binder chiuso previa applicazione di mano di attacco con emulsione
Il progetto esecutivo redatto dai tecnici comunali è stato approvato con atto deliberativo dal Sindaco e dalla Giunta e prevede una spesa complessiva di 52 mila euro, finanziati con fondi del bilancio comunale.
Il Gores ha comunicato, attraverso il giornaliero aggiornamento delle ore 12:00, la provenienza provinciale dei 6247 casi positivi al coronavirus sui 39.145 tamponi effettuati nella Regione Marche (leggi qui). Sono 2506 i contagiati in provincia di Pesaro-Urbino (16 in più di ieri), 1810 in provincia di Ancona (5 in più di ieri), 1017 in provincia di Macerata (7 in più di ieri), 435 in provincia di Fermo (4 più di ieri), 281 in provincia di Ascoli Piceno (stabile rispetto a ieri), 198 extra regione.
Il numero complessivo dei pazienti dimessi e guariti continua ad aumentare: si è, infatti, passati dai 1964 di ieri ai 2131 di oggi (+167). I contagiati ancora in isolamento domiciliare sono 2.697.
Scende in maniera considerevole il numero dei pazienti ricoverati nelle strutture sanitarie regionali (si è passati dai 692 di ieri ai 513 di oggi), così come il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, 48: 9 di loro sono ospitati nelle strutture sanitarie maceratesi (3 a Civitanova Marche, 6 a Camerino).
Ecco la tabella rilasciata dal Gores alle ore 12:00:
La Giunta comunale di Tolentino, con apposito atto deliberativo, ha approvato l’indirizzo per l'assunzione a tempo determinato pieno, di uno specialista contabile di categoria D1, da destinare alla incombenze relative ricostruzione post sisma.
Infatti, il Dipartimento della Protezione Civile ha a suo tempo determinato le risorse spettanti per il personale suddetto alle regioni coinvolte nella crisi sismica e ciascuna di esse ha poi ripartito tali risorse ai Comuni interessati, stabilendo che al Comune di Tolentino sarebbero state destinate dodici unità di personale e che all'ente sarebbe spettata la facoltà di scegliere, nell'ambito di tale numero, le categorie e i profili professionali da utilizzare.
A seguito del trasferimento di un dipendente presso un altro ente, verificato che le attuali esigenze più rilevanti, anche in considerazione delle prossime cessazioni di personale attualmente in servizio, possono essere individuate in personale con profilo amministrativo-contabile per lo svolgimento di complesse attività di rendicontazione, di svolgimento e controllo di procedimenti relativi alle delocalizzazioni, alle riaperture e alle modifiche delle attività produttive fortemente colpite dal sisma 2016 e verificato che il Comune di Tolentino dispone di una graduatoria in vigore, formata per assunzioni a tempo indeterminato, l’Amministrazione ha provveduto a regolarizzare l’assunzione.