Vandalismo e schiamazzi nella notte della movida a Civitanova: danneggiato anche il distributore di via Duca degli Abruzzi, dove è stata fatta razzia di bibite e snack. E’ il bilancio della notte dello scorso sabato a Civitanova Marche, nel weekend che precede le festività natalizie. Le maggiori criticità si sono concentrate tra le vie del Borgo marinaro, e in particolare tra via della Nave, la zona di piazza Conchiglia e via Duca degli Abruzzi, dove i residenti si sono visti costretti a chiamare i carabinieri per via del trambusto e degli schiamazzi che c’erano in strada.
Danneggiato, come detto anche il distributore in via Duca degli Abruzzi, a due passi da Corso Umberto primo.Nella zona di via Mazzini, invece, i residenti sono stati svegliati dagli schiamazzi di giovani all’uscita della discoteca. Gli stessi si sono resi protagonisti nella stessa via di gesti incivili, come urinare davanti ai portoni delle case. Si tratta dell’ennesimo episodio del genere nella zona, dove è montata la protesta dei residenti.
È l’Ancona Matelica a cavalcare l’onda dell’entusiasmo ed aggiudicarsi il derby biancorosso: terzo successo consecutivo e tra le mura amiche battuta anche la Vis Pesaro nell’ultima giornata valevole per il girone d’andata. La squadra di Patron Canil giunge così al giro di boa a quota 31 punti. Grande colpo d’occhio sugli spalti con oltre 2500 spettatori pronti a sostenere i propri beniamini e giornata dedicata alla memoria di Giampaolo “Palì” Giampaoli, con la famiglia rappresentata dal figlio Gabriele premiata dalla Società e dalla redazione del Corriere Adriatico con una targa nel pre-gara. Vis Pesaro reduce dal pari a R eti inviolate con l’Imolese, forte di una grande solidità difensiva (20 reti incassate in 19 giornate) e in striscia positiva da quattro turni. Squalificato capitan Gavazzi, mister Banchini doveva rinunciare anche a De Nuzzo, Girardo e Besea per problemi fisici, optando per un cambio di modulo e schierandosi con il 4-3-3.
Ancona Matelica, forte del roboante successo esterno al “Gaetano Bonolis”, voleva ripetere anche l’exploit interno di quindici giorni fa con mister Colavitto che riproponeva lo stesso schieramento utilizzato con il Teramo, con uniche variazioni l’ex D’Eramo al posto di Iannoni squalificato e Sereni in attacco per Moretti. Nella prima frazione, dopo una fase di studio iniziale fatta soprattutto di fiammate su ambo i fronti, era l’Ancona Matelica a salire in cattedra. A sbloccare l’incontro, portando i biancorossi in vantaggio e ripagando la fiducia del tecnico che lo aveva confermato nell’undici iniziale dopo la doppietta di sette giorni fa era Faggioli.
Prima rete tra le mura amiche per l’attaccante abruzzese, lesto a ribadire in tap-in e spedire in fondo al sacco la sfera scagliata da Delcarro e respinta da Farroni. Lo stesso numero 18 sfiorava il raddoppio, imitato poco dopo da Rolfini per ben due volte: strada sbarrata dall’estremo vissino che in tutti e tre i casi riusciva a salvare la sua porta. Non riusciva però nell’impresa ad inizio secondo tempo quando ancora Faggioli, questa volta sotto la Curva Nord, si faceva trovare pronto all’appuntamento con il raddoppio.
I biancorossi riuscivano senza soffrire a contenere la reazione ospite, facendo scattare spesso la trappola del fuorigioco, con mister Banchini che provava a scuotere i suoi ricorrendo a tutti e cinque i cambi. Nelle fila dell’Ancona Matelica invece mister Colavitto a un quarto d’ora dalla fine gettava nella mischia Moretti al posto di Rolfini con il numero 17 che sfiorava subito la marcatura. A 10’ dalla fine standing ovation per Delcarro, che lasciava il posto al giovane Ruani, che tornava in campo per la prima volta dopo l’infortunio occorsogli a Cesena. Negli ultimi minuti accorciava le distanze Rossi. Scintille nei 6’ minuti di recupero concessi, con Avella chiamato al miracolo e Moretti a chiudere la gara in contropiede all’ultimissimo respiro. Tra tre giorni, mercoledì alle ore 18:00, i biancorossi saluteranno il 2021 affrontando in casa per la prima giornata del girone di ritorno il Pescara.
ANCONA MATELICA (4-3-3): 22 Avella; 14 Tofanari, 25 Masetti, 6 Iotti, Di Renzo; 23 D’Eramo, 7 Gasperi, 8 Delcarro (37’ st 26 Ruani); 9 Rolfini (26’ st 17 Moretti), 18 Faggioli, 10 Sereni (41’ st 5 Bianconi). A disposizione: 1 Canullo, 12 Vitali, 15 Sabattini, 16 Farabegoli, 28 Maurizii, 33 Noce. Allenatore Gianluca Colavitto.VIS PESARO (4-3-3): 22 Farroni; 24 Piccinini (7’ st 15 Di Sabatino), 19 Pellizzari, 31 Cusumano (1’ st 21 Marcandella), 32 Rubin; 16 Astrologo (24’ st 28 Gucci), 23 Coppola, 8 Lombardi (1’ st 29 Rossi); 27 Saccani, 10 Cannavò (40’ st 9 De Respinis), 7 Tonso. A disposizione: 1 Campani, 6 Manetta, 18 Carnicelli, 25 Accursi, 33 Eleuteri, 35 Sallaku, 36 Maccioni. Allenatore Marco Banchini.ARBITRO: Sig. Dario Di Francesco della sezione di Ostia Lido.ASSISTENTI: Sig.ri Domenico Castro della sezione di Livorno e Ivan Catullo della sezione di Frosinone.QUARTO UOMO: Sig. Domenico Mallardi della sezione di Bari.RETI: 20’ pt e 8’ st Faggioli, 45’ st Rossi, 51’ st Moretti.NOTE: spettatori totali 2571 (di cui 149 ospiti) per un incasso di € 18.239,06; locali in divisa rossa, pantaloncini e calzettoni rossi e portiere grigio; ospiti in divisa biancoazzurra pantaloncini e calzettoni bianchi portiere verde; ammoniti Moretti, Cusumano, Rubin, Saccani, Cannavo’, Coppola e Gasperi; corner 4-5; recupero 1’ pt, 7’ st .
Con l’arrivo dei fondi del Recovery Plan è previsto un aumento dei concorsi pubblici che ha visto già un implemento nel post pandemia, complici i molteplici slittamenti dovuti all’emergenza Covid-19 e ai concorsi a causa di essa rinviati.
Un impiego nel settore del pubblico oggi risulta sempre più interessante, grazie anche alle condizioni di assunzione e di retribuzione favorevoli. Ma come prepararsi per affrontare un concorso al meglio e avere più chances di passarlo? In questo articolo vi proponiamo dei consigli per ottenere un esito positivo.
1) Scegliere il bando giusto
Può sembrare un’affermazione banale ma non lo è per niente, quella di non sottovalutare l’importanza della scelta del bando. Fondamentale trovare quello giusto per il quale si hanno i requisiti di partecipazioni idonei, le competenze ma anche lo stimolo necessario a studiare.
Diversi i siti che propongono un elenco dei bandi della pubblica amministrazione e tra questi particolarmente interessante risulta subito.news, grazie alla chiarezza con cui si trova esplicitato il singolo concorso e a un portale semplice da utilizzare nonché costantemente aggiornato. Una volta individuato il bando è possibile cominciare a organizzarsi per lo studio.
2) Quali sono le tempistiche
Saper gestire il tempo per lo studio risulta fondamentale, dal momento che un concorso pubblico presenta tempistiche ben precise che vedono le date delle prove come riferimento. Scadenze da rispettare e per le quali è necessario organizzare il tempo da dedicare allo studio in modo da arrivare preparati senza uno stress eccessivo che può compromettere la performance in fase di esame.
3) Il metodo di studio
Chi ha fatto l’università lo sa bene: ogni esame è diverso e richiede un metodo di studio particolare. Un fattore importante è quello di trovare il corretto approccio alla materia in modo da poter ottimizzare la gestione delle ore di studio. Non è detto che bisogna passare la propria vita sui testi per il concorso ma è fondamentale che le ore trascorse sui libri siano produttive e ottimizzate.
4) Da soli o in compagnia?
Meglio studiare da soli o in compagnia? Diciamo che una cosa non esclude l’altra e si tratta, in ogni caso, di una scelta davvero molto personale. Una parte di studio individuale risulta comunque imprescindibile, in modo da assimilare i contenuti in totale autonomia. Se poi si ha un amico o un conoscente che sta preparando lo stesso concorso, allearsi in una sana collaborazione non può che fare bene, in modo da avere una preparazione più approfondita. Inoltre, grazie alla tecnologia digitale, è possibile fare simulazioni e condivisioni anche online, un altro strumento da non sottovalutare.
5) Attenzione alle emozioni
Lasciarsi sopraffare dall’ansia è un rischio che può capitare, in occasione di un concorso. E se invece provassimo a vedere le emozioni, anche quelle di questo tipo, come un’occasione per fare meglio piuttosto che vivere un momento di blocco emotivo? In questo modo si possono ottenere i massimi benefici e riuscire a dare il meglio di sé, sia in occasione di una prova scritta sia di una prova orale.
Taglio del nastro oggi per “Habitus”, il nuovo allestimento del Museo Nazionale del Folclore di Castelraimondo dopo glie venti sismici del 2016 che ne causarono la chiusura.
«La giornata di oggi è solo un punto di partenza, ora bisogna iniziare a lavorare veramente valorizzando quanto fatto fino a qui – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Elisabetta Torregiani -. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo un importante museo nazionale nella nostra città. Oltre alla consapevolezza dobbiamo intraprendere un percorso di digitalizzazione in collaborazione con l'Università di Camerino e pensare all'ampliamento dei locali. Stiamo valutando di comprare altri spazi per poter dare ancora maggior valore a questo progetto, a partire dall'idea di internazionalizzazione del museo che ci piace moltissimo».
Ad anticipare l'inaugurazione, per parlare di Castelraimondo e delle sue tradizioni popolari, è stato un incontro presso l’aula magna dell’Istituto Comprensivo Nazzareno Strampelli con tutti gli attori coinvolti in questo percorso partito nel lontano 2009, quando la F.A.F.It. (Federazione Associazioni Folkloriche Italiane) sperimentò un primo allestimento a Castelraimondo, purtroppo chiuso nel 2016 a causa degli eventi sismici. Durante gli interventi è stata ripercorsa la storia del museo e i vari progetti, a partire dalle collaborazioni istituzionali con ministero e università italiane. L’obiettivo ora sarà di avviare nuova fase di ricerca e ampliare, appunto, gli spazi: il museo, infatti, non va considerato solo come un luogo in cui si depositano gli oggetti, ma un punto strategico in cui si progetta il futuro attraverso il riutilizzo della memoria.
Saranno 12 i nuovi eletti che comporranno il Consiglio provinciale, affiancando il neopresidente Sandro parcaroli. 7 i componenti per la lista "Centrodestra Macerata": Laura Sestili (consigliere del Comune di Fiastra), Luca Buldorini (consigliere del Comune di Appignano), Andrea Mozzoni (consigliere del Comune di Treia), Claudio Morresi (consigliere del Comune di Civitanova Marche), Vincenzo Felicioli (sindaco del Comune di Fiuminata), Massimo Caprani (consigliere del Comune di Potenza Picena), Valentina Salvucci (consigliere del Comune di Morrovalle).
5 invece quelli per la lista di centrosinistra "Una Provincia in Comune": Graziano Bravi (consigliere del Comune di Recanati), Mariano Calamita (sindaco del Comune di Appignano), Franco Capponi (sindaco del Comune di Treia), Narciso Ricotta (consigliere del Comune di Macerata), Tania Paoltroni (consigliere del Comune di Recanati). Gli eletti rimarranno in carica due anni o comunque fino alla cessazione della carica di sindaci o consiglieri nei Comuni d'appartenenza.
«La vittoria di Sandro Parcaroli alle provinciali di Macerata è testimonianza del valore del modello amministrativo a trazione Lega - ha commentato il Commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti - ho chiesto a Sandro la disponibilità per questa nuova sfida perché consapevole che è lui l’uomo migliore per questo incarico e sono certo che saprà portare concretezza e buongoverno anche in Provincia come sta facendo in Comune».
«Operai e tecnici della municipalizzata Assem Spa stanno lavorando senza soste per sistemare il guasto alla conduttura idrica che serve l’acquedotto pubblico cittadino. A causa di un movimento franoso un tubo della condotta principale si è completamente staccato dalla sua sezione provocando la fuoriuscita improvvisa di un grosso quantitativo d'acqua». A comunicarlo è l'amministrazione comunale di San Severino.
Alcune zone della città - Taccoli Alta, Castello al Monte, Rocchetta, Colleluce e Valle dei Grilli - potrebbero continuare a subire disagi anche nelle prossime ore. Si continuerà a lavorare senza interruzioni fino al ripristino della normalità. La zona del guasto è stata subito raggiunta da diverse squadre di pronto intervento nonostante si trovi in un'area molto impervia, in piena boscaglia, dove non ci si può muovere con mezzi grandi. Sì spera di poter limitare al massimo i disagi e che l'allarme possa rientrare prima della notte. Si raccomanda di limitare comunque al massimo l'uso dell'acqua in tutte le zone della città.
La città di Tolentino commossa partecipa al lutto che ha colpito la comunità agostiniana per la morte di Orlando Ruffini. Per molti anni è stato il responsabile bibliotecario della Biblioteca Egidiana. Era tra gli organizzatori e curatore della Mostra dell’editoria marchigiana che veniva allestita nel chiostro del complesso monumentale della Basilica di San Nicola nel mese di settembre, per presentare tutti i volumi pubblicati e che avevano per argomento tutto ciò che riguarda le Marche. Gli stessi libri andavano a costituire il fondo della stessa Biblioteca Egidiana, unica nel suo genere e oggi importantissima fonte per studiosi, studenti ed esperti. Inoltre è stato il curatore, insieme a Padre Marziano Rondina, di quasi tutte le monografie dedicate a San Nicola, al Cappellone, al Museo del Santuario e alla stessa Guida al Complesso monumentale di San Nicola.
“Orlando Ruffini – ha detto il sindaco Giuseppe Pezzanesi – è stata una figura fondamentale per la valorizzazione del patrimonio artistico della nostra Basilica e della figura di San Nicola. Ha coordinato, dal punto di vista organizzativo molti specifici studi che sono stati raccolti in pregevoli volumi completati da un importante corredo fotografico. Ha dedicato gli ultimi anni della sua vita alla Biblioteca Egidiana facendola divenire un punto di riferimento a livello nazionale. Uomo mite di grande religiosità, non c’era volta che ci incontravamo, che non mancava di salutarmi e di chiedermi come stavo, era davvero un uomo in pace con se stesso e con il prossimo e sempre solare, ha dato un grande contributo alla crescita culturale della nostra Città. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e alla Comunità Agostiniana. Purtroppo a causa di un infortunio non potrò dare l’ultimo saluto all’amico Orlando”. I funerali verranno celebrati lunedì 20 dicembre, alle ore 10, nella Basilica di San Nicola.
“A causa di un guasto alla conduttura idrica che serve l’acquedotto pubblico di San Severino Marche, provocato molto probabilmente da uno smottamento, l’erogazione di acqua potabile in diverse zone della città (Taccoli Alta, Castello al Monte, Rocchetta, Colleluce e Valle dei Grilli) potrebbe subire, in queste ore, delle interruzioni”. Lo comunica l’amministrazione comunale di San Severino Marche.
“La società municipalizzata Assem Spa – spiega il Comune - sta lavorando per ripristinare il guasto. All’utenza viene richiesto di limitare al massimo l’uso dell’acqua in queste e in tutte le restanti zone della città”.
"Il settore delle multe stradali rappresenta in Italia una "vera e propria giungla", anche a causa della scarsa trasparenza da parte degli enti locali, che per legge sono tenuti a rendicontare ogni anno al Governo gli importi incassati delle contravvenzioni elevate per violazioni al Codice della strada e a dichiarare quanti di questi derivino dagli autovelox".
Lo sottolinea il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, Simone Baldelli (FI), che da tempo ha lanciato una battaglia per garantire ai cittadini trasparenza sul fronte delle multe stradali e sulla corretta destinazione di questi introiti. "Non esistono dati ufficiali aggregati e analitici sui proventi incassati dagli enti locali - spiega Baldelli, che è anche componente della Commissione Trasporti della Camera - . Ciò avviene nonostante la legge imponga a ciascuna amministrazione di consegnare al governo entro il 31 maggio di ogni anno una relazione telematica sugli introiti delle multe, anche quelle elevate tramite autovelox.
Basti pensare che in base ai recentissimi dati forniti dal governo stesso, su un totale di circa 7900 comuni italiani, più di 1 su 3 (2.747) non ha fornito la rendicontazione sui proventi delle multe stradali relativi all'anno 2020. Nel corso dell'esame parlamentare dell'ultimo decreto in tema di trasporti e' stato approvato un mio emendamento che da luglio 2022 obbliga il governo a pubblicare sul suo sito questi dati".
Incrociando i dati si può intanto stimare che l'ammontare complessivo delle sanzioni stradali possa arrivare a superare in Italia i 3 miliardi di euro anno, ma solo una parte di questo "tesoretto" viene effettivamente incassato dagli enti locali (il 56% circa, pari a quasi 1,7 miliardi di euro). Nel periodo precedente la pandemia il Comune di Milano era quello che, grazie alle multe stradali, ha registrato gli introiti più' alti, pari a circa 180 milioni di euro nel 2019; seguito da Roma (170 milioni), Torino (50 milioni), Bologna e Firenze (circa 47 milioni). Solo 36 milioni di euro i proventi incassati a Napoli.
Ad alimentare il business delle multe i famigerati autovelox: 2,5 milioni le contravvenzioni solo per violazione dei limiti dei velocità (dati Aci-Istat 2019) che sarebbero elevate ogni anno. L'Italia vanta inoltre il primato europeo del numero di autovelox installati sulle strade: se ne contano oltre 8000 lungo tutta la penisola, contro i circa 4mila della Gran Bretagna, i 3.800 della Germania e i 2.400 della Francia. Sistemi di rilevazione a distanza della velocità troppe volte installati con lo scopo preciso di aumentare le casse delle amministrazioni locali, e non sempre infallibili: si pensi al caso della sanzione elevata ad Osimo (An) nei confronti di un automobilista multato perché viaggiava con la sua utilitaria alla velocità di 703 km/h, o all'autovelox di Este (Ro) che ha elevato una sanzione ad in Fiat Fiorino che sfrecciava a 983 km/h. C'è poi l'automobilista che in provincia di Padova ha preso 4 multe in 4 minuti da diversi autovelox.
Qualcosa però finalmente si muove e dopo quasi 12 anni di attesa il Governo si impegna a varare entro i primi mesi del 2022 il nuovo decreto che disciplina il corretto utilizzo dei sistemi di rilevazione a distanza della velocità, atteso dal 2010. Il viceministro Alessandro Morelli, rispondendo all'interrogazione presentata da Baldelli, ha annunciato "una dettagliata disciplina finalizzata a garantire il rispetto dei limiti di velocità basata sulla propedeutica verifica, da parte degli enti gestori stradali, dell'adeguatezza dei limiti di velocità imposti quale condizione necessaria per poter installare gli autovelox.
"Aspettiamo il Governo alla prova dei fatti e speriamo che le nuove normative riducano la brutta abitudine di molte amministrazioni locali di utilizzare in modo distorto questi strumenti, che dovrebbero servire più alla sicurezza stradale che a procurare aumenti alle entrate" - ha concluso Baldelli.
Nelle ultime 24 ore sono stati 649 i nuovi casi positivi registrati nelle Marche, con un'incidenza che sale a 280,13 (276,54 ieri), mentre si registrano purtroppo altri due decessi. In un giorno l'incremento assoluto più significativo di contagi è stato rilevato in provincia di Ancona (198 casi); a seguire le province di Pesaro Urbino (161), Macerata (107), Fermo (92), Ascoli Piceno (67) e 24 contagiati da fuori regione. Degli ultimi positivi ce sono 151 con sintomi; i casi comprendono 147 contatti stretti di positivi, 203 contatti domestici, 15 in ambiente di vita/socialità, 8 in ambiente scolastico/formativo, 3 in ambiente lavorativo, uno ciascuno in setting assistenziale e sanitario. Il picco giornaliero di casi tra persone di età compresa tra 25-44 anni (169), e 45-59 anni (154). Sono 141 i contagi tra i giovani di età 0-18 anni.
Il 53% di positivi risulta vaccinato con 2/3 dosi e il 47% non vaccinato ma l'incidenza su 100mila abitanti, considerando che quasi l'82% dei vaccinabili ha ricevuto almeno due dosi di vaccino, è di 31,24 sui vaccinati e di 75,69 su non vaccinati. I tamponi eseguiti sono 7.599 (4.490 nel percorso diagnostico e 3.109 nel percorso guariti, per il 14,5% di positivi), a cui si sommano 2.395 test antigenici (353 positivi).
Nelle Marche è cresciuta del 36% nell'ultima settimana l'incidenza di positivi su 100mila al coronavirus che da 205 si è impennata a oltre 280. Lo fa sapere la Regione. L'incremento maggiore si è registrato per la provincia di Pesaro Urbino (in particolare negli ultimi 3 giorni) e si è confermato per Ancona e Fermo. Le classi di età con il numero maggiore di casi sono quelle 25-44anni e 45-59 anni.
Aumentano ancora i ricoveri in Area Medica, dove sono presenti 204 pazienti (+3 rispetto a ieri) 36 dei quali in Terapia Intensiva (-2 rispetto alle ultime 24 ore). Si registrano, purtroppo, anche due decessi correlati al Coronavirus: un 56enne di Civitanova Marche spirato all'ospedale cittadino, e un 87enne di Osimo che ha perso la vita presso la Rsa Galantara. La prima vittima - in base ai dati rilasciati dal Servizio Sanità - non presentava patologie pregresse, la seconda sì.
Pintura di Bolognola presa d'assalto. Approfittando della bellissima domenica di sole sono stati tanti gli amanti della montagna che, armati di scarponi e sci, hanno voluto raggiungere questa mattina la località incastonata nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
La grande affluenza ha creato anche qualche piccolo disagio al traffico, tamponato grazie all'intervento degli agenti della Polizia Locale che hanno fornito indicazioni agli automobilisti, in modo da smaltire l'ingorgo che ha interessato l'arteria stradale che conduce alla frazione.
Anche la stazione sciistica Bolognolaski ha raggiunto la saturazione con numerose file che hanno interessato gli impianti per raggiungere le piste e i noleggi. Uno scenario completamente opposto a quello di una settimana fa, quando il Comune si era trovato a fare i conti con l'assenza di energia elettrica, a seguito dell'ondata di maltempo (leggi qui).
Alla guida con un tasso di alcol quadruplo del consentito. Un’altra patente è stata ritirata sabato notte dai carabinieri della Sezione Radiomobile: al volante un 26enne, residente in provincia di Macerata.
Il giovane è stato fermato all'altezza di Pollenza Scalo, mentre era alla guida di una Opel Corsa. L’immediato controllo effettuato dai militari, con l’etilometro in dotazione, ha consentito di accertare un tasso alcolico pari a 2,69 g/l, di oltre quattro volte superiore rispetto al limite consentito per legge (0,50 g/l). Patente immediatamente ritirata e auto posta sotto sequestro per la successiva confisca.
È il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli il nuovo presidente della provincia di Macerata. L'ufficialità è arrivata poco dopo le 10:30 di questa mattina, a conclusione dello spoglio avvenuto nel Palazzo della Provincia. Parcaroli succede ad Antonio Pettinari, che nei giorni scorsi ha salutato l'assise dopo 36 anni dal suo primo incarico come consigliere (leggi qui). Si attende nel frattempo l'esito per quel che riguarderà la composizione del nuovo Consiglio provinciale.
«Adesso c'è da lavorare insieme a tutti i Comuni della provincia di Macerata - ha commentato Parcaroli - Io sarò un presidente che unirà le scelte e le necessità di tutti».
«Mi congratulo con il nuovo presidente - ha dichiarato Mariano Calamita a fine spoglio - e con tutti coloro che si sono recati a votare, esprimendo le varie sensibilità dei cittadini. La riforma delle province è rimasta però incompiuta: occorre una sana riflessione per poter restituire a questa nostra istituzione il ruolo di protagonista che merita, soprattutto per la gestione delle realtà locali più piccole».
«Io mi ritengo soddisfatto del lavoro svolto in questi anni - ha aggiunto il presidente uscente Pettinari - con tutte le difficoltà amministrative del caso. Il Consiglio provinciale mi ha aiutato molto soprattutto in questo mio ultimo mandato, dove ho dovuto fare i conti con lo stop dei vari progetti di ricostruzione e riqualificazione per via dell'erogazione insufficiente di denaro pubblico da parte dello Stato Centrale. Oggi, lascio una provincia più forte, consapevole, sicura e punto di riferimento per tutto il territorio».
«La Lega a Macerata giocherà in casa anche in Provincia e sarà un gioco vincente per tutti i comuni del territorio». Lo sottolineano i consiglieri regionali della Lega Renzo Marinelli, capogruppo, e Anna Menghi nel fare i complimenti e un grande in bocca al lupo al neopresidente Sandro Parcaroli.
«La presidenza Parcaroli è un nuovo importante tassello del modello Macerata di cui la Lega va fiera –hanno aggiunto la consigliera e il capogruppo Marinelli, doppiamente soddisfatto visto che è stato eletto un suo concittadino – . Macerata è l’unica provincia delle Marche in cui esprimiamo il nostro potenziale ad ogni livello, da quello comunale a quello nazionale: un grande onore ed una grande responsabilità che ciascuno di noi vuole portare avanti con tutta l’energia e la dedizione necessarie.
Siamo pronti alla piena collaborazione con Sandro e i suoi consiglieri per raggiungere obiettivi fondamentali per un territorio che ha bisogno di tutta la spinta possibile per risollevarsi dalla crisi conseguente a sisma e pandemia. Un lavoro di squadra essenziale in cui i rispettivi ruoli saranno fattivamente complementari come la partita della rinascita impone».
Le elezioni di secondo livello hanno visto la partecipazione di 554 su 718 elettori, tra sindaci e consiglieri. Alle 17.30, Sandro Parcaroli è stato ufficialmente proclamato Presidente della Provincia di Macerata, ricevendo 319 voti assoluti validi rispetto ai 219 del candidato Mariano Calamita. Otto le schede bianche e 8 quelle nulle. I voti ponderati corrispondono a 49862 per Parcaroli (57,89%) contro i 36268 di Calamita (42,11%), sul totale di 86130.
Sabato 18 dicembre è tornato in presenza il tradizionale appuntamento annuale dell'Associazione Banco di Solidarietà con la Fondazione Girolamo Colonna di Macerata, che ha donato alle famiglie seguite dal Banco una ricca strenna natalizia costituita da prodotti alimentari e più di 100 pacchi regalo per tutti i bambini/ragazzi da 0 a 15 anni.
Tutto nel rispetto della normativa anti Covid con controllo del Green Pass all’entrata: la situazione esistente ha reso più impegnativa l’organizzazione della festa, ma non ha impedito di realizzarla. L’incontro, allietato da alcuni canti, è stato introdotto dal Presidente del Banco Ivan Capeci, che, nel ripercorrere l’anno trascorso ne ha sottolineato la complessità, che non è stata tuttavia di ostacolo, ma occasione per consolidare alcuni legami con le famiglie ed accoglierne di nuove.
Piene di speranza sono state le parole di Nicola Colonna (vicepresidente della Fondazione): “i bambini sono il futuro e dobbiamo farli crescere nella consapevolezza che il mondo è bello”. E’ evidente che questo è possibile solo grazie alla presenza di persone e gesti concreti che non ti fanno sentire solo come hanno evidenziato la Vice Sindaco Francesca D’Alessandro e l’Assessore Marco Caldarelli. Persone che si muovono, perché innanzitutto si sentono amate e da questo trovano l’energia: è così che ha concluso il Parroco di Piediripa prima della benedizione.
Un momento pubblico e in presenza non scontato dopo due anni di pandemia, che ha permesso di apprezzare ancora di più la partecipazione di ognuno. L’augurio per tutti è quello di trascorrere un sereno Natale valorizzando il bello che c’è, perchè la bellezza sia sempre più evidente e incontrabile.
La Fondazione Colonna e il Banco di Solidarietà ringraziano per la loro disponibilità e partecipazione le ditte: Oleificio Piccinini di Urbisaglia (olio), Tre Mori di Tolentino (torroni e cioccolato), Clementoni di Recanati (giocattoli), GS copy di Macerata (shopper e t-shirt), Conad di via Silone Macerata (parmigiano e bistecche).
Si è svolta ieri pomeriggio, nella Sala del Consiglio comunale, la riunione convocata dall’assessore all’Urbanistica Fausto Troiani per illustrare il Piano Particolareggiato del Borgo Marinaro, progetto redatto dai progettisti Ilario Chiarel e Rudi Fallaci incaricati dal Comune di dare un nuovo volto al centro storico della città.
L’assessore Fausto Troiani, ringraziando gli architetti e tutto il personale dell’Ufficio tecnico comunale diretto dal dirigente Paolo Strappato, ha introdotto l’incontro definendolo "uno degli ultimi tasselli per rendere più bello e funzionale il Borgo Marinaro, conciliando modernità e tradizione". Il progetto andrà all’esame della giunta e quindi seguirà l’iter previsto: adozione da parte del consiglio comunale, esposizione all’albo, osservazioni fino all’approvazione definitiva.
Prima della fine del mandato della Giunta, seguirà un altro importante progetto di recupero, quello della zona industriale B di cui si sta occupando l’architetto Rossella Tassetti.
Il lavoro dello studio Chiarel – Fallaci è un adeguamento del Piano elaborato agli inizi degli anni 2000 e in minima parte realizzato. Interessato alla riqualificazione l’ampio quadrilatero che va da via Lauro Rossi a via Piave, confinante ad ovest con la linea ferroviaria e ad est con viale Vittorio Veneto e via Matteotti. Strategica ai fini dell’innesto del centro con l’area portuale è invece via Dalmazia.
“Si tratta di un intervento generale che riguarda singoli edifici e sistema infrastrutturale, teso a creare collegamenti adeguati di tutta la zona con l’area portuale e in genere con il resto della città”, hanno spiegato i progettisti. Le ipotesi prevedono in parte la conservazione di alcuni aspetti delle storiche case del borgo, e in parte l’ adeguamento ai mutamenti e alle esigenze attuali.
"Una trasformazione preferibilmente da fare in concorso tra il comune e il privato, che stimoli le attività commerciali o artigianali e nello stesso tempo crei condizioni per un vissuto di qualità. La mobilità è fondamentale" ha evidenziato l'assessore Troiani. Da qui i presupposti per facilitare i collegamenti con il porto, la piazza e area Ceccotti, con percorsi pedonali o carrabili. Importante è il coinvolgimento delle Ferrovie. “Sarebbe opportuno avviare trattative”, hanno detto i progettisti, “perché cedano la proprietà di confine al comune in modo che si possano realizzare tali percorsi e anche parcheggi in area oggi inutilizzata”.
Il nuovo piano particolareggiato prevede due strategie: agevolare e semplificare gli interventi privati di conservazione e e riqualificazione e ricucire la parte pubblica tra parte edificata e porto, cambiando la stazione ferroviaria da ruolo marginale a ruolo chiave.
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall’avv. Oberdan Pantana, “Chiedilo all'avvocato”. Questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica riguardante i rapporti tra la coppia e nello specifico dell’utilizzo del telefonino. Ecco la risposta dell’avvocato Oberdan Pantana, alla domanda posta da una lettrice di Civitanova Marche che chiede: “Appropriarsi del cellulare della propria compagna comporta un reato?"
Il caso di specie ci porta ad affrontare una condotta sempre più presente all’interno delle coppie soprattutto per gelosia o per altri residuali scopi. A tal proposito ci è utile riportare un caso giudiziario nel quale l’imputato aveva sottratto con prepotenza alla ex fidanzata il telefono cellulare, al fine di rivelare al padre della donna, la relazione sentimentale che questa aveva instaurato con un altro uomo.
La Corte di Cassazione ha ritenuto sussistente il dolo specifico richiesto quale elemento soggettivo del reato di rapina, in quanto il profitto richiesto può concretarsi in ogni utilità, anche solo morale, nonché in qualsiasi soddisfazione o godimento che l'agente si riprometta di ritrarre, anche non immediatamente, dalla propria azione, purché questa sia attuata impossessandosi con violenza o minaccia della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene.
Alla luce di ciò, ha statuito il seguente principio di diritto «nel diritto di rapina sussiste l'ingiustizia del profitto quando l'agente, impossessandosi della cosa altrui (nella specie un telefono cellulare), persegua esclusivamente un'utilità morale, consistente nel prendere cognizione dei messaggi che la persona offesa abbia ricevuto da un altro soggetto, trattandosi di finalità antigiuridica in quanto, violando il diritto alla riservatezza, incide sul bene primario dell'autodeterminazione della persona nella sfera delle relazioni umane» (Cass. pen., Sez. II, 10 marzo 2015, n. 11467; Cass. pen., Sez. II, 10 giugno 2016, n. 24297).
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice risulta corretto affermare che, “Sottrarre di prepotenza lo smartphone della propria compagna per poter dare un'occhiata a rubrica telefonica e messaggi comporta la commissione del reato di rapina in quanto l’ingiusto profitto richiesto può consistere anche in un vantaggio di natura morale o sentimentale” (Cass. Pen, Sez. II, 10 dicembre 2021, n. 45557). Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
Anziano precipita dal primo piano della sua abitazione: soccorso dal 118, muore dopo il ricovero in ospeale . È quanto avvenuto nelle prime ore della mattinata, in contrada Rambona, a Pollenza. La vittima è un 84enne.
Lanciato l'allarme sul posto sono prontamente giunti gli operatori sanitari del 118, che constatati i gravi traumi riportati dall'uomo, caduto da una finestra, ne hanno disposto il trasferimento in codice rosso - tramite eliambulanza - all'ospedale Torrette di Ancona.
I medici hanno tentato in tutti i modi di salvare la vita all'84enne, che purtoppo si è spento, alcune dopo il ricovero. I rilievi e le indagini del caso per stabilire se si sia trattato di un gesto volontario o accidentale spettano alle forze dell'ordine.
Travolto da un'auto: muore l'86enne Emilio Paolucci. Il drammatico incidente è avvenuto, intorno alle 19:30 della serata di oggi, a Trodica di Morrovalle.
Stando a una prima ricostruzione, l'anziano stava camminando ai margini della carreggiata, lungo via XXV Aprile, quando per cause da accertare è stato travolto da una Lancia Y condotta da una giovane. Violento l'impatto, tanto che il pedone ha sfondato il parabrezza dell'auto.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, unitamente alla Croce Verde. Disperati i tentativi di rianimare l'uomo, ma purtroppo non c'é stato nulla da fare, l'86enne - che viveva poco distante dal luogo dell'incidente - è deceduto sul colpo. I rilievi sono spettati alla Polizia Stradale, sotto choc la conducente dell'auto.
La Casa di riposo di Matelica è nuovamente Covid free dopo che, nei giorni scorsi, era stata riscontrata la positività di un ospite e due dipendenti, tutti asintomatici (leggi qui). A renderlo noto è la direzione della Fondazione Tommaso De Luca – Mattei che gestisce la struttura. “Il Covid ci ha insegnato a non abbassare mai la guardia – spiega la direzione attraverso una nota - eravamo a conoscenza che la stagione invernale sarebbe stata un periodo difficile ed è per questo che la struttura ha provveduto a vaccinare tempestivamente gli ospiti presenti, con la terza dose, già dal 15 ottobre 2021. Stesso percorso è stato attuato per il personale in essa operante.
Sappiamo che, seppure vaccinati, si può contrarre egualmente la malattia, ma questa si manifesta in modo leggero e spesso senza sintomi. Proprio per questo possiamo sottolineare l’importanza di aver continuato lo screening dei tamponi che tra l’altro ci ha permesso di individuare subito i casi asintomatici e poter adottare tempestivamente gli interventi previsti dalle normative in atto. Pertanto, pensiamo che tale procedura possa continuare ad essere utile come ulteriore prevenzione per la diffusione del virus. Il covid ha cambiato profondamente la quotidianità di chi vive e lavora in una casa di riposo, gestire casi positivi è stressante sia dal punto di vista fisico che emotivo .
Di tutto ciò naturalmente ne risentono anche i nostri ospiti che hanno subito stress emotivo, privazioni importanti nella libertà di movimento e nelle limitazioni delle visite dei propri familiari. Siamo riusciti, nel periodo più difficile, a tenere il virus al di fuori della nostra struttura, abbiamo affrontato due anni con turni di lavoro massacranti, turni di riposo dilazionati, tamponi quasi giornalieri e questa breve esperienza ci ha fatto capire ancora di più che dobbiamo salvaguardare i nostri ospiti. Spiace però constatare che questo sforzo e queste limitazioni non sono condivise o poco comprese da alcuni familiari e, soprattutto, siano oggetto di polemiche e dibattito politico che coinvolge purtroppo anche ex amministratori. Stiamo anche operando, pur nei limiti imposti dalla pandemia, per rendere più gradevoli a tutti le festività natalizie e proprio con questo auspicio ci è gradito porgere a tutta la comunità locale i nostri migliori auguri”.
Rigenerazione urbana e strade comunali: dopo il Contratto Istituzionale di Sviluppo, le linee di azione del PNRR Terremoto hanno iniziato il loro iter per quanto concerne i progetti promossi dai comuni per una somma pari a circa 110 milioni di euro. L’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche ha infatti completato, con due giorni di anticipo rispetto alla scadenza prevista, l’esame delle schede presentate da 85 Comuni del cratere. Una mole di lavoro enorme, che ha visto i tecnici impegnati sul campo in una fase tanto delicata quanto nodale. Centri storici, aree verdi, monumenti, parchi, piste ciclabili; il carnet di interventi è ricco e variegato per la Sub-misura 3.1 ‘Progetti di rigenerazione urbana’, con quasi 84 milioni di euro di proposte validate dall’Ufficio regionale che ora saranno trasmesse alla Cabina di coordinamento per l’emissione della formale ordinanza di adozione. A questi si aggiungono anche i fondi, pari a 25 milioni, correlati alla Sub-misura 4.4 ‘Investimenti sulla rete stradale’: interventi che vogliono migliorare l’accessibilità al territorio, specie nelle aree e frazioni più periferiche, ma anche migliorare la sicurezza e la qualità viaria in termini di resilienza e sostenibilità.
«Dopo gli importanti risultati raggiunti, nell’ambito del PNRR Terremoto, sul piano delle infrastrutture (con la realizzazione della progettazione e dei primi stralci e della Pedemontana e con il finanziamento per i lavori di adeguamento delle stazioni ferroviarie di Ascoli, Tolentino e Fabriano), l’attenzione della Regione si sta concentrando sui temi dello sviluppo socioeconomico e sulle dotazioni ricreative e sportive - spiega l'assessore alla ricostruzione Guido Castelli - Da questo punto di vista è nostra intenzione valorizzare il parco progetti proposto ai Comuni in occasione del Contratto Istituzionale di Sviluppo».
«L’assegnazione dei fondi da parte della Cabina di regia, per quanto riguarda la rigenerazione urbana e le strade comunali, ha seguito una logica di redistribuzione tra tutti gli 85 comuni del cratere marchigiano -puntualizza l'assessore Castelli - Una quota fissa per ciascun Comune e due ulteriori assegnazioni parametrate sulla base della popolazione e sulla superficie comunale urbanizzata. Un lavoro che ha portato tutte le amministrazioni coinvolte a una visione di sviluppo e di progettazione dei luoghi coniugando le necessità di mitigazione climatica, sostenibilità ambientale, risparmio energetico, riuso dei materiali e accessibilità universale dettate dalla Comunità Europea. In cabina di coordinamento stiamo affrontando un lavoro frenetico anche perché il Ministero dell’economia ci impone tempi strettissimi. Siamo impegnati costantemente in stretta collaborazione con sindaci e amministratori dei Comuni marchigiani del cratere».
«A questi 110 milioni per le strade e la rigenerazione urbana si aggiungeranno, presto, altri 400 milioni messi a disposizione nell’ambito della Contabilità speciale per il terremoto: in questi giorni, in Regione, stiamo sviluppando anche una serie di proposte finalizzate alla Sub-misura A2.1 ‘Rifunzionalizzazione, efficientamento energetico e mitigazione delle vulnerabilità sismiche’ e alla Sub-misura A3.3 ‘Interventi per l’ammodernamento e la messa in sicurezza di impianti sportivi, ricreativi e di risalita’ per un totale di circa 80 milioni. Mentre nella Cabina di regia per il rilancio turistico, culturale ed economico dei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016 stiamo proponendo gli interventi relativi alla realizzazione, implementazione e consolidamento di percorsi e cammini culturali, tematici e storici. Intendiamo attingere da progetti già presentati dai Comuni a valere sul Contratto di sviluppo istituzionale».
«Sono state organizzate e redatte le schede e corrette le imperfezioni - spiega il direttore dell’Usr Stefano Babini - I progetti sono risultati tutti ammissibili e di grande interesse per il territorio. Essendo questa una delle prime attività relative al PNRR, ci auguriamo possa aprire la strada per tutte le iniziative che seguiranno sulle altre tematiche della ripresa, in modo che si possa ripartire effettivamente con la ricostruzione. Ringrazio in particolare i tecnici dell’Usr coordinati dal dirigente Andrea Crocioni».