L’Azienda dei Teatri di Civitanova annuncia il gran finale del suo programma di primavera: giovedì 18 maggio, alle 21.15, sarà al teatro Annibal Caro Paolo Crepet, che presenterà Comizi d’Autore. Dialogo Sentimentale.
L’appuntamento è in collaborazione con Amat, per una produzione di Teatro Ristori di Verona e la distribuzione di Reggio Iniziative Culturali, con l’ideazione del maestro Alberto Martini.
Si tratta di una libera riflessione di Paolo Crepet sull’amore e le passioni umane contestualizzate nella nostra epoca, un tema tra i più dibattuti e cari allo psichiatra-scrittore, che prenderà spunto anche dalle suggestioni musicali offerte da alcune opere di compositori come Arvo Pärt, Michael Nyman, Philip Glass, Eric Satie. Lo spettacolo vedrà sul palco anche Marcello Mazzoni al pianoforte.
“Tutto parte dalla ricerca della felicità e per questo credo che la psichiatria sia l’arte di rimuovere gli ostacoli alla felicità. Sono convinto che la psichiatria abbia più a vedere con l’arte che con altro”, ha spiegato Crepet, che ha aggiunto: “Le emozioni e i sentimenti? Il rischio è che diventino preconfezionati. Sta passando di moda la passione e quindi anche l’amore passionale. Nella seduzione, cioè nell’approccio tra due persone che si piacciono, non può saltare un elemento, che è quello faticoso del conoscersi, dell’approfondire e del creare complicità".
"Complicità vuol dire stare assieme nei momenti difficili, in quei frangenti in cui ci può essere una crisi dell’uno o dell’altro, nel capirsi e nell’ascoltarsi. È per tutta questa roba qui, che la relazione amorosa è per forza difficile e faticosa e non può essere agevolata”.
Per l’appuntamento con Crepet verrà nei prossimi giorni attivata la biglietteria del circuito Vivaticket/Amat per la vendita online e nei punti autorizzati (gli altri spettacoli del cartellone sono sul circuito Ciaoticket), con i biglietti che saranno presto acquistabili anche alla biglietteria “fisica” dell’Azienda Teatri (aperta al Rossini il giovedì dalle 17.30-19.30 e il sabato 10.00-12.00; all’Annibal Caro, il venerdì dalle 17.30 alle 19.30 e i giorni di spettacolo dalle 18.30 per gli spettacoli serali e dalle 15.30 per gli spettacoli pomeridiani).
MONTEGRANARO - I carabinieri di Fermo hanno chiuso le indagini sul furto avvenuto alla Caritas di Montegranaro qualche settimana fa; all'esito, i militari hanno denunciato un uomo 45enne originario del Marocco, irregolare sul territorio, già noto alle forze dell ordine.
Sarebbe lui l'autore dei furti avvenuti alla sede della Cariras: rubava i beni raccolti per i più bisognosi per poi rivenderli.I volontari della stessa organizzazione, in passato, avevano anche dato supporto al presunto colpevole e alla sua famiglia.
Sono terminati i lavori di manutenzione straordinaria di alcuni tratti della strada in Contrada Piane di Chienti. "Un intervento necessario che i residenti aspettavano e chiedevano da tempo - dice il sindaco Fabrizio Ciarapica dopo un sopralluogo - ed essere riusciti ad intervenire è per noi motivo di soddisfazione. Mi scuso con i residenti per il ritardo, ma pur sollecitando i lavori, sono subentrati fattori esterni che nulla avevano a che vedere con la nostra volontà di risolvere il problema".
I lavori, per un importo complessivo di 60 mila euro, hanno riguardato due tratti: il primo della lunghezza di circa 300 metri nella zona compresa tra l’incrocio in prossimità dell’ex Scuola e l’incrocio con la strada della Chiusa 2; il secondo, lungo circa 200 metri nella zona compresa tra l’incrocio tra l’ex S.P. 485 Maceratese ed il passaggio a livello della linea Civitanova Albacina.
"Questa strada era in condizioni davvero fatiscenti - continua Ciarapica - dovute anche al passaggio dei mezzi pesanti del Cosmari per via della presenza del centro di stoccaggio. Anche su questo fronte stiamo valutando una possibile soluzione".
Il sindaco elenca i lavori che sono in procinto di partire: "Sulla strada del Vallato è in programma la depolverizzazione dell’attuale pavimentazione in ghiaia (80 mila euro); in via Verga i lavori di asfaltatura di un primo tratto (160 mila euro). Per la restante parte è stato approvato l’elaborato progettuale per un importo di 195 mila euro; pavimentazione di piazza Conchiglia (170 mila euro); lavori in via Montello e via Capuano (60 mila euro); via Romagna (115 mila euro); in via Ugo Bassi è previsto il rifacimento di marciapiedi e del manto stradale (130 mila euro); via Giusti (150 mila euro)".
"La sistemazione delle strade è un progetto richiesto a gran voce dalla città - precisa il primo cittadino -. Conosciamo la situazione e compatibilmente con le risorse di bilancio stiamo cercando di fare tutto il possibile. La viabilità cosi come la sicurezza sono priorità di questa amministrazione".
Una tappa della Tirreno Adriatico entusiasmante, dove tutto è filato liscio anche grazie alla perfetta macchina organizzativa messa in campo dal comune di Sarnano che oggi, per alcune ore, è stata la vera la capitale mondiale del ciclismo.
Infatti, sia la tappa della Parigi Nizza che di una corsa internazionale in programma in Belgio sono state annullate per maltempo. In pratica, si è corso solo a Sarnano. Se a livello sportivo, lo sloveno Primoz Roglic si è imposto sul traguardo di Fonte Lardina sconfiggendo avversari e un meteo davvero proibitivo (leggi qui), per quanto riguarda l’organizzazione, il comune di Sarnano non ha lasciato nulla al caso.
Il sindaco Luca Piergentili, al termine della tappa, ha voluto ringraziare pubblicamente tutti quanti hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione. "Un vero grazie a nome di tutta la città" ha detto Piergentili "lo rivolgo alla Protezione Civile di Sarnano, all'Associazione Alpini di Sarnano, all'Associazione Commissari di Percorso di Sarnano. gli agenti della Polizia Locale e tutti i volontari che si sono adoperati per fare in modo che Sarnano abbia avuto questo bel risalto sportivo che dà lustro a tutta la città e a tutto il territorio".
Militari del nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Ancona, in collaborazione con il gruppo Tutela Ambiente di Roma e Napoli, stanno eseguendo otto misure cautelari non custodiali, emesse dal gip del Tribunale di Ancona nei confronti di otto soggetti, per il reato di attività organizzata del traffico illecito dei rifiuti, inerente il recupero degli oli vegetali esausti. L'attività investigativa è diretta dalla direzione distrettuale antimafia di Ancona e di Napoli, con il coordinamento dalla direzione nazionale antimafia e antiterrorismo.
Effettuate perquisizioni e sequestri nelle province di Ascoli Piceno, Napoli, Bari e Pescara. L'attività illecita è consistita anche in furti aggravati di oli vegetali esausti, classificati come rifiuto liquido non pericoloso, di elevato valore commerciale per gli incentivi collegati alla produzione finale di biocarburante.
Le indagini mirano a contrastare un importante fenomeno criminale che, con l'aggravante di agevolare associazioni camorristiche, era dedito al traffico illecito di oli esausti trattati illecitamente, di rilevante valore commerciale e con grave impatto ambientale.
"Le auto abbandonate su suolo pubblico o aree private aperte ad uso pubblico rappresentano un vero problema per i cittadini. Oltre ad occupare perennemente dei parcheggi utili ad altri, in certi casi sono pericolose per la sicurezza e per l'ambiente". A dirlo è il segretario cittadino della Lega Recanati, Benito Mariani, nel sottolineare come il fenomeno sia "in aumento sul territorio".
"I costi per la rimozione e smaltimento ricadono sul Comune, quindi sulla collettività - spiega Mariani -. Consideriamo che a Recanati possiamo contare oggi su due ispettori ambientali del Cosmari: quanto meno a loro non dovrebbero più sfuggire questi macro illeciti. Sarebbe sufficiente farsi un giro nei quartieri e nelle periferie per notare che, appunto, ci sono delle auto in evidente stato di abbandono".
"Abbiamo raccolto segnalazioni di cittadini riguardo a 3 veicoli abbandonati nel solo quartiere Le Grazie: si tratta di due autocarri con targa e un ciclomotore, senza targa, abbandonati lì da anni su un'area verde pubblica - aggiunge l'esponente leghista -. È facile individuare questi autoveicoli invasi dalla vegetazione, con evidenti danni alla carrozzeria derivanti da incidenti stradali e con parti mancanti, depositati direttamente sul suolo senza alcuna cautela per il terreno; e tanto più grave è il rischio in quanto prossimi ad una centrale elettrica".
"Altri veicoli abbandonati, di cui un'autovettura addirittura senza targa, sono presenti nei parcheggi dell'area Ex-Eco, area privata sì, ma ad uso pubblico, completamente aperta e accessibile a tutti e pertanto soggetta al Codice della Strada. Pure in questo caso alcune auto sono a ridosso di una centrale elettrica e, in caso di un'emergenza, ostruirebbero le attività di pronto intervento. Ci auguriamo e auspichiamo che, dopo le opportune e dovute verifiche da parte degli organi di polizia preposti, queste auto vengano velocemente rimosse" conclude Mariani.
Mobilitazione della Lega Macerata che apre i gazebo nelle piazze della provincia per contribuire alla raccolta firme contro lo stop alle auto a benzina e diesel che l’Europa vorrebbe introdurre dal 2035.
"Una mossa che metterebbe in ginocchio il settore dell’automotive italiano spalancando le porte alla Cina – spiega il segretario comunale di Macerata Aldo Alessandrini - Le firme finora raccolte dalla mobilitazione Lega su scala nazionale hanno determinato il rinvio della votazione al consiglio europeo, ma l’obiettivo è ottenere il no definitivo". Nel weekend, dunque, il coordinamento maceratese attiverà i suoi punti di raccolta secondo questo programma:
Sabato 11 marzo
Macerata
corso Cairoli 16 (nei pressi della farmacia) ore 9.00-13.00 e 15.00-20.00
corso Cavour 40 ore 9.00-13.00 e 15.00-20.00
Corridonia
Piazza della Vittoria ore 8.30-13.00
Montecassiano (Sambucheto)
piazza Brodolini ore 15.00-19.00
Montefano
piazza Bracaccini ore 9.00-13.00
Treia
piazza Arcangeli ore 10.00-12.00
Domenica 12 marzo
Macerata
corso Cavour 40 ore 9.00-13.00 e 15.00-20.00
Corso Matteotti ore 9.00-13.00 e 15.00-20.00
Montecassiano (Sambucheto)
piazza Brodolini ore 9.00-13.00
Montefano
piazza Bracaccini ore 9.00-13.00
Monte San Giusto
via Giustozzi ore 9.00-13.00
“Corridoi umanitari subito”: è la richiesta che viene dal gruppo di famiglie dell’associazione La Goccia di Macerata che da un anno ha aperto nel capoluogo di provincia una rete per l’accoglienza di una famiglia siriana.
“Fermare le stragi è la priorità, subito con l’accoglienza delle persone e i porti aperti. Sono disumani muri, fili spinati, rotte balcaniche, naufragi, respingimenti - dichiara Valeria Rossi, presidente dell’associazione La Goccia -. Una società civile e umana sa accogliere e si organizza. Chiediamo alle nostre città di essere accoglienti. Possiamo farlo tutti: apriamo corridoi umanitari”. Con queste parole l'associazione La Goccia aderisce all’appello della rete di associazioni che hanno organizzato la manifestazione nazionale a Cutro sabato 11 marzo.
Da un anno a Macerata un gruppo di famiglie dell’associazione La Goccia ha dato la disponibilità ad aprire uno dei corridoi umanitari promossi dalla comunità di Sant’Egidio insieme a federazione delle chiese Evangeliche in Italia, Tavola Valdese, Cei-Caritas, ARCI, Unhcr, una rete istituzionale per l’attivazione di corridoi umanitari come pratica di accoglienza organizzata e diffusa.
Offrire un corridoio umanitario alle persone in fuga significa evitare trafficanti, naufragi, viaggi della morte, significa offrire a chi scappa dalla guerra e dalla disperazione un aereo e un progetto di accoglienza in un paese sicuro .
A Macerata sono 16 le persone impegnate da un anno per l’accoglienza di una famiglia siriana a cui stanno offendo amicizia e aiuto per i documenti, la casa, il lavoro, la scuola, l’inserimento. Grazie al crowdfunding al quale hanno risposto più di 80 donatori hanno raccolto un fondo che permette di aiutare concretamente la famiglia fino al raggiungimento della sua autonomia.
“Chiunque può farlo, se vuole”, spiegano i partecipanti del gruppo. “Ora per la nostra famiglia amica siamo alla ricerca di una casa da affittare. Facciamo appello alla sensibilità di tutti. Non è solo una goccia nel mare, ma l’inizio di un percorso di accoglienza che siamo pronti a offrire anche ad altri”.
Cauto ottimismo tra i campioni d’Italia della Cucine Lube Civitanova sulle condizioni dello schiacciatore cubano Marlon Yant, che martedì in Turchia si è infortunato alla caviglia dopo un salto nel terzo set della sfida di Champions League con i padroni di casa dell’Halkbank Ankara. A fornire gli ultimi aggiornamenti sulle condizioni dell’atleta caraibico è il responsabile sanitario della Lube Volley, Mariano Avio.
"Yant sta progressivamente migliorando - dichiara il medico biancorosso -. Rispetto alla sera dell'infortunio il quadro lascia ben sperare. Il suo è stato un trauma distorsivo alla caviglia con problematiche all’articolazione tibio-tarsica sinistra e interessamento capsulare. C’è stato un versamento, valutiamo giorno per giorno l'evolversi della situazione con il fisioterapista Marco Frontaloni, ma la giovane età di Marlon è un fattore che potrebbe incidere positivamente".
C’è soddisfazione in casa Lube Volley per la concreta possibilità di guarigione del giocatore. Lo staff sanitario continuerà a lavorare nel tentativo di recuperare Yant per la sfida da dentro o fuori di mercoledì 15 marzo, alle 20:30, il ritorno dei quarti di Champions League all’Eurosuole Forum con l’Halkbank.
I biancorossi dovranno imporsi 3-0 o 3-1 per giocarsi il passaggio del turno al Golden Set. In ordine di tempo, Luciano De Cecco e compagni dovranno prima pensare al big match che domenica 12 marzo, alle 18, chiuderà la stagione regolare di SuperLega, la trasferta al PalaBarton contro la Sir Safety Susa Perugia.
Una 12enne civitanovese è arrivata alla finale di The Voice of Italy, versione Kids, il programma di Rai Uno condotto da Antonella Clerici. Melissa Agliottone fa parte della squadra della vocal coach Loredana Bertè, e concorrerà alla vittoria del talent la cui finale andrà in onda domani sera, 11 marzo, in prima serata.
Proprio la Bertè, nella puntata del 4 marzo del programma, è stata stregata dalla sua esibizione, sin dalla prima nota e l'ha voluta con forza nel suo team. Melissa nell'occasione ha suonato con il suo pianoforte il celebre brano "Fallin'" di Alicia Keys. Ad accompagnarla sul palco sono state la nonna Ursula e i genitori Valentina e Gennaro.
Impressionati dall'esibizione anche gli altri giudici del programma, che vede in gara giovani dai 7 ai 14 anni: i Ricchi e Poveri, Clementino (che ha definito Melissa una "bomba"), e Gigi D'Alessio. Lo scorso ottobre Melissa aveva raggiunto il podio del talent cittadino, 'Toc- Talent Of Civitanova', quando a giudicarla era stato pure il maestro Beppe Vessicchio. "In bocca al lupo Melissa, Civitanova fa il tifo per te!", ha commentato il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, in vista dell'appuntamento di domani.
L'Ite “Gentili” di Macerata ha organizzato per gli studenti dell'indirizzo Global Marketing- Relazioni Internazionali Marketing, nell’ambito del progetto “Viaggio alla conoscenza dell'Unione Europea”, una settima didattica a Bruxelles, dal 6 al 10 marzo 2023, per vivere dall’interno l'attività delle Istituzioni europee.
Gli alunni hanno avuto la possibilità di immergersi nella realtà delle istituzioni e delle opportunità di lavoro da esse offerte, consentendo di approfondire tematiche già trattate durante il percorso di studi, vedere come le istituzioni vengono gestite e come le competenze acquisite sono funzionali ai diversi profili di carriera.
I ragazzi del “Gentili” hanno incontrato alcuni funzionari impegnati presso il Parlamento, la Commissione e il Consiglio europeo, che hanno raccontato la propria esperienza lavorativa ed il percorso formativo necessario per gli studenti, ricevendo informazioni preziose per il futuro cammino in una esperienza di forte stimolo ed impatto.
La visita all'emiciclo del Parlamento europeo ha consentito ai giovani di conoscere l'attività dell'assemblea legislativa e il funzionamento del servizio di interpretariato per i parlamentari europei direttamente nel cuore pulsante del Parlamento; per gli studenti è stata anche l’occasione unica di pranzare presso la mensa della struttura ed immergersi completamente nell’atmosfera lavorativa.
Di Molfetta, amministratore politico del segretariato generale del Consiglio, ha guidato gli studenti nella visita al Palazzo Justus Lipsius e illustrato la politica della concorrenza e della tutela dei consumatori nel mercato interno europeo.
Durante tale incontro gli studenti hanno mostrato particolare interesse per la politica adottata dall'Ue a tutela dei consumatori, non solo in merito alla sicurezza dei prodotti, ma soprattutto riguardo la protezione dei dati e dei pagamenti nel commercio elettronico.
La settimana si è conclusa con la visita alla delegazione della Regione Marche dove la responsabile Passarani ha accolto gli studenti ed i professori illustrando a tutti l'importanza del ruolo della delegazione per la politica regionale e per l'accesso ai fondi diretti ed indiretti della Ue, oltre alle molteplici opportunità che si aprono per i giovani, futuri cittadini e attori dell'Unione.
Miglietta è intervenuto per il comitato delle Regioni con grande entusiasmo ed una forte spinta comunicativa catturando l'attenzione degli studenti sul ruolo consultivo delle Regioni a vantaggio delle comunità locali.
L'incontro presso la Delegazione ha trasmesso agli studenti l'impostazione necessaria delle generazioni future nell'attuare le politiche dell'Unione ed evidenziato l’utilità di confrontarsi con i funzionari e i giovani stagisti impegnati presso le istituzioni.
Le professoresse Cinzia Cecchini, Maria Melfi, Paola Formica e Paola Palmucci, referenti del progetto, hanno portato i saluti del sindaco di Macerata Sandro Parcaroli e dell’assessore Katiuscia Cassetta.
La dirigente scolastica Alessandra Gattari ha sottolineato che la visita è stata “assolutamente importante, dal momento che ha permesso agli studenti di conoscere di persona la ‘culla’ della democrazia europea in una prospettiva unica, in un ambiente lavorativo sereno ma al tempo stesso energico e stimolante; in questo aspetto hanno avuto un ruolo chiave i relatori, che sono stati disponibili a rispondere senza esitazione alle numerose domande poste da insegnanti e studenti, trasmettendo un grandissimo entusiasmo ed il loro attaccamento agli ideali europei”. "Un’esperienza da ripetere per formare giovani professionisti rivolti verso il futuro".
Cambia la maglia azzurra al termine della quinta tappa della Tirreno-Adriatico 2023, che ha visto l'arrivo a Sassotetto (per la terza volta nella storia) dopo aver toccato diversi paesi del Maceratese. A vincere in una volata ristretta è lo sloveno Primoz Roglic (Jumbo Visma), che precede l'italiano Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e il britannico Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers)
Il tedesco Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe), leader della generale prima del traguardo in quota di oggi, ha perso il primato proprio in favore del vincitore di giornata Roglic. Uno dei grandi protagonisti della tappa è stato il vento che da 48 ore sta sferzando ininterrottamente la provincia di Macerata. Proprio a causa delle raffiche presenti a Sassotetto, la direzione di gara ha deciso di collocare il traguardo due chilometri prima del punto previsto per ragioni di sicurezza.
Sono stati bloccati sul nascere tutti i tentativi di fuga, con il gruppo attento a non concedere troppo campo agli attaccanti tanto che si è giunti alla salita finale verso Sassotetto con il plotone compatto. A dare spettacolo nello sprint finale, a cui sono giunti una quindicina di corridori, sono stati gli uomini di classifica. Con un eccezionale spunto Roglic ha bissato il successo ottenuto ieri a Tortoreto. Si tratta del primo ciclista a vincere due tappe consecutive in linea alla Tirreno dai tempi di Contador, nel 2014.
Anche il sottopasso Esso torna a nuova vita grazie a "Deep Blue", l'ultimo lavoro firmato "Vedo a Colori": un gioco di colori di luci generati dal sole che bagna la superficie del mare con i suoi pesci. I lavori sono terminati ieri e portano la firma di Rick Molyneux, uno street artist belga, di Gent, ed è il primo artista internazionale che arriva a "Vedo a Colori".
"Civitanova sempre più viva e più bella grazie al progetto 'Vedo a Colori' di Giulio Vesprini - ha detto il sindaco Fabrizio Ciarapica - Con questo murales consegniamo un altro spazio urbano riqualificato alla città e continuiamo un percorso, che tramite la street art, vuole donare una rinascita dei luoghi, ma soprattutto degli animi: posso dire, con orgoglio e soddisfazione, che siamo sulla strada giusta".
Dopo la mostra "Saluti dal Porto" che ha registrato il record di visite, con "Deep Blue" si inaugura ufficialmente la stagione 2023 del Museo d'arte Urbana e si dà il via anche ad una sorta di gemellaggio artistico, tra Civitanova e Gent, dove Rick Molyneux, sta recuperando i quartieri periferici della città realizzando molto iniziative importanti tra cui tour guidati e scuole di graffiti per ragazzi.
"Idee - fa sapere Giuseppe Cognigni, assessore al decoro urbano - sulle quali anche noi, qui a Civitanova, stiamo già lavorando. Entro l'anno - assicura - andrò a Gent per avviare una reciproca collaborazione artistica e turistica".
Poi aggiunge: "L'opera di riqualificazione e di messa in sicurezza della città continua anche grazie a Giulio Vesprini e al suo progetto 'Vedo a Colori'. Il sottopasso, infatti, oltre a questo murales che infonde la sensazione di immergersi nel mare, annullando completamente l'oppressione del grigio, è stato messo in sicurezza grazie all'installazione di telecamere e ad una nuova iluminazione a led". Al termine dei lavori c'è stato uno scambio di libri per sigillare il rapporto che porterà artisti dal Belgio in città e artisti rappresentati da "Vedo a Colori" in Belgio.
"È senza dubbio un'importante esperienza di scambio culturale tra due artisti e organizzatori di progetti legati alla street art - fa sapere Giulio Vesprini -. Avere qui Rick rappresenta un altro tassello importante di crescita per Vedo a Colori, insieme stiamo raccogliendo informazioni che andranno a generare una rete internazionale di artisti e attività che verranno esportate ed importate tra Belgio e Italia, tra Gent e Civitanova Marche, in un gemellaggio tra le due città grazie all'arte urbana. L'idea proposta da me anni fa, farà crescere entrambi i progetti in chiave turistica e di promozione culturale con tantissime attività che presenteremo nei prossimi mesi".
Torna in questo periodo dell’anno il consueto quanto naturale fenomeno della processionaria del pino, dovuta a un insetto, il Taumatocampa pityocampa, le cui larve sono particolarmente urticanti per l’uomo e gli animali.
La processionaria del pino è un fitofago parassita e la sua caratteristica è quella di formare nidi sericei sugli alberi all’interno dei quali si sviluppano le larve che, a fine inverno, inizio primavera, in processione, scendono per interrarsi e divenire prima crisalide poi farfalla. La particolarità dell’insetto è di defogliare vaste aree alberate e inoltre le larve, a causa dei peli urticanti posti sul dorso, possono provocare irritazioni cutanee e altre anomalie di tipo dermatologico a persone e animali.
Gli uffici comunali competenti hanno attivato il servizio di monitoraggio e asportazione fisica dei nidi nelle zone di proprietà comunale interessate da una significativa presenza dl parassita. Nei parchi pubblici, dove non è stato possibile rimuovere il nido, sono state installate delle trappole che catturano il parassita durante la discesa lungo il fusto dell’albero.
Nonostante l’abolizione del decreto ministeriale che imponeva l’obbligatorietà della lotta contro la processionaria (D.M. del 6 dicembre 2021), il Comune di Macerata, con l’articolo 27 del Regolamento comunale per la tutela del benessere animale, mantiene tale misura di contenimento prevedendo che ai proprietari di aree verdi e agli amministratori di condominio che abbiano in gestione aree verdi private dove insistono alberature appartenenti alla famiglia Pinaceae, è fatto obbligo di effettuare regolarmente, nel periodo invernale, l’ispezione degli alberi di propria pertinenza e, nel caso si evidenziasse la presenza di nidi di processionaria, di procedere alla rimozione e distruzione a proprie spese.
"Si raccomanda - specifica il Comune - di non conferire i nidi di processionaria e i rami che li ospitano nei bidoni dei rifiuti urbani, ma procedere con lo smaltimento mediante ditte specializzate, in modo da evitarne la diffusione e tutelare la salute pubblica". “Macerata, con l’istituzione dell’Ufficio Ambiente e Tutela del Benessere Animale e l’approvazione del Regolamento, ha fatto da apripista per tanti comuni limitrofi – che stanno adottando i nostri piani di monitoraggio – e può considerarsi città capofila nell’affrontare i temi che riguardano l’igiene urbana veterinaria; temi importanti vista la crescente urbanizzazione e la necessità di gestire il rapporto tra uomo e animale – ha commentato l’assessore all’Ambiente Laura Laviano -.
“Ci auguriamo che, sempre più, vengano prese d’esempio le azioni che abbiamo adottato come nei casi specifici dei monitoraggi delle processionarie piuttosto che della zanzara tigre. È importante ribadire che la One Health è sinonimo di sanità pubblica e quindi l’educazione sanitaria e l’igiene urbana veterinaria sono strumenti di garanzia per la salute dell’uomo, dell’ambiente e degli animali stessi e rappresentano, oggi, l’orizzonte strategico delle società avanzate e, quindi, di ogni amministrazione”.
Il prossimo anno il Civitanova Film Festival festeggerà la sua prima decade e, preparando l’edizione 2023, ha messo la testa già ad una nona edizione di portata: più "lunga" in termini di programmazione, più carica di significati, più aperta alla città e alle varie forme d’arte. E con tante sorprese. Ma il Cff non può davvero riprendere senza un sentito ricordo di Claudio Gaetani.
Da quest’anno, infatti, il premio miglior attore della rassegna dei corti, cuore pulsante della manifestazione, sarà dedicato proprio a Gaetani, scomparso nel settembre scorso. Grande amico del festival, l’attore e regista civitanovese ha preso parte in più vesti alla vita del Cff, partendo dalla prima edizione in qualità di giurato. Ora, ha lasciato un vuoto umano e culturale.
Entrando sui contenuti della nona edizione, la prima novità del Cff 2023 è il ritorno anche al chiuso, al cine-teatro Cecchetti, con un rientro in sala che non lascerà da parte Civitanova Alta, luogo che ha adottato lo scorso anno il progetto con una risposta oltre le aspettative. Il programma infatti si allunga notevolmente, visto che partirà da maggio per arrivare a fine luglio, modulandosi in quattro momenti ben distinti.
La prima parte sarà tra le poltroncine del Cecchetti e si dedicherà ai lungometraggi: a maggio si avranno tre giorni di film e incontri con il regista, ma anche di matinée con le scuole della città (e non solo). La seconda parte, invece, farà da preludio al Festival vero e proprio e guiderà il pubblico per quattro giorni infrasettimanali, tra Cecchetti e altri spazi del centro città, con un caleidoscopio di arti che dialogano proprio sul “mondo della celluloide”.
Si arriverà al clou del Cff 2023, che da giugno animerà per quattro giorni Civitanova Alta, con presentazioni di libri, incontri con registi, concerti e l’imperdibile rassegna dei cortometraggi, che tra i vari riconoscimenti assegnerà il Premio Stelvio Massi. L’ultima parte del Cff 2023 è all’arena estiva del Cecchetti: qui, si saluterà a luglio con una retrospettiva su di una delle star della storia del cinema.
La sostenibilità non è più una fantasia. Anche nel settore della moda, infatti, sempre più persone preferiscono l'abbigliamento sostenibile e pratiche di sostenibilità in grado di sensibilizzare e trasformare radicalmente le abitudini dei consumatori. È quello che si evince dal report di Pulsee Luce e Gas, azienda digitale e green di Axpo Italia, che ha interpellato i consumatori italiani, ottenendo risposte che modificano sensibilmente la prospettiva del settore moda nel nostro Paese.
Partiamo con le nuove abitudini dei consumatori. L'83% degli intervistati, infatti, ha espresso il volere determinante di indossare già abiti in loro possesso. In molti puntano sul vintage e sull'usato, ma ancora di più quelli che preferiscono rivalorizzare i vecchi capi d'abbigliamento in possesso, dando loro nuova vita e nuovo impiego. Chi, invece, è solito effettuare nuovi acquisti, ha dichiarato di preferire capi sostenibili (68%) o di preferire, comunque, una riduzione dello shopping in ambito fashion (66%).
Passando, invece, allo sviluppo e alla produzione di prodotti di abbigliamenti, come hanno risposto gli italiani?La metà degli intervistati (il 53,5%) ha dichiarato di preferire capi prodotti da processi in linea con gli standard ambientali, con particolare attenzione alle condizioni dei lavoratori del settore (44,5%). La sostenibilità viene espressa, inoltre, dal desiderio dei consumatori di utilizzare materiale di scarto, rivalorizzandoli secondo i principi dell'economia circolare, che prevede il riutilizzo e la riqualificazione di prodotti che, altrimenti, andrebbero persi e dispersi nell'ambiente.
E le aziende, come si comportano in merito alla sostenibilità nel settore della moda?
In un panorama in continua evoluzione, anche le aziende si ritrovano a dover fare i conti con le scelte e le richieste dei consumatori. Per tali (importanti) ragioni, infatti, produttori ed i servizi di stampa online, si sono posti costruttivamente sul mercato, intraprendendo un percorso orientato all'innovazione della stampa grazie alla digital textile printing, ovvero il processo che permette di impiegare sistemi di stampa ecosostenibili che molti utenti utilizzano (effettuando l'acquisto direttamente online) per realizzare magliette personalizzate economiche e altri capi d'abbigliamento (eco)sostenibili.
Questa tecnica, è bene precisarlo, garantisce una qualità di stampa altissima a costi inferiori (sia per il produttore che per il consumatore) con una riduzione significativa (circa il 45%) sull'utilizzo dell'inchiostro. Il suo impiego, inoltre, permette di stampare nella maggior parte dei tessuti (sia su fibre naturali che su poliestere), rendendo così tutto il processo più rispettoso verso i consumi e verso l'ambiente.Il risparmio, infatti, rappresenta una vittoria sia dal punto di vista economico che ambientale. Con la moda sostenibile i consumatori scelgono il rispetto l'ambiente e i produttori scelgono di rispettare l'ambiente e, allo stesso tempo, il volere dei propri consumatori.
In moto la macchina organizzativa del comune di Macerata in vista della Festa dell'Europa 2023 che si svolgerà dal 9 al 13 maggio prossimi richiamando, come ormai è consuetudine, una vastissima partecipazione di pubblico.
Assicurato anche quest’anno il viaggio alla scoperta dei sapori attraverso cui apprezzare le tradizioni dei vari Paesi della Ue grazie agli Aperitivi europei che si svolgeranno da mercoledì 10 a sabato 13 maggio.
Proprio per questo l’amministrazione comunale ha convocato per martedì 14 marzo, alle 15.30, nell’Auditorium della Biblioteca Mozzi Borgetti, una riunione preliminare con gli esercenti commerciali per coinvolgerli negli attesissimi Aperitivi.
Collegata alla Festa dell’Europa anche la seconda edizione del contest "L’Europa per me", promosso dagli assessorati alla Cultura e all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del comune di Macerata. Un’occasione per stimolare una riflessione sull’Unione Europea e su cosa significa essere cittadini europei nel mondo, nella propria città e nella vita di tutti i giorni.
Il contest è rivolto a tutti i giovani di età compresa tra gli 11 e i 19 anni residenti nel territorio della provincia di Macerata. I ragazzi e le ragazze potranno partecipare come singoli, come gruppo informale di massimo 10 componenti o come classe presentando un elaborato testuale o multimediale che rappresenti la loro visione dell'Unione Europea in modo creativo riprendendo le tematiche promosse dalla Strategia Europea per i giovani o il tema delle competenze, della formazione e del lavoro.
Ai partecipanti del contest sarà dedicato un evento specifico all’interno del programma della Festa dell’Europa durante il quale i giovani potranno confrontarsi e costruire il modello della loro città ideale secondo i valori europei da presentare poi all'amministrazione comunale, con attività dinamiche ed interattive. In questa occasione verranno anche premiati i vincitori del contest che potranno presentare i prodotti presentati a tutta la cittadinanza. La scadenza per presentare la candidatura è fissata per il giorno 21 aprile 2023.
"A braccia aperte". Sabato primo aprile torna la Passione di Cristo alla Bura di Tolentino. Ospite anche una delegazione da Isola d’Istria. A precedere la rappresentazione, un importante convegno con ospiti regionali e nazionali.
Il prossimo sabato 1 aprile alle ore 21:15, dopo tre anni di fermo per la pandemia, torna in contrada Bura, la Sacra Rappresentazione Popolare della Passione di Cristo, organizzata dall'Associazione Don Primo Minnoni, giunta alla XIX edizione.
Il calendario delle iniziative culturali a supporto della rappresentazione, è stato presentato in una conferenza stampa ospitata in Comune, a cui hanno preso parte il sindaco Mauro Sclavi, l'assessore al turismo Diego Aloisi e alcuni componenti dell’associazione che lo scorso anno ha festeggiato il suo ventennale.
Una rappresentazione teatrale connubio tra arte e fede, frutto anche di un intenso impegno volontario, portato avanti dagli abitanti della contrada insieme al lavoro di professionisti. Dopo gli inizi negli anni sessanta ad opera di Don Primo Minnoni, parroco della contrada cui l’associazione dedica il suo nome, nel tempo la manifestazione è cresciuta, allacciando importanti sinergie nazionali, come quella con la rete di Europassione per l'Italia, che ha intrapreso da anni il percorso volto al riconoscimento della Rete delle Passioni di Cristo come patrimonio immateriale da parte dell’Unesco.
La Sacra Rappresentazione è molto sentita dai numerosi figuranti (circa 180) che vivono con intima partecipazione la storia. L’evento è stato negli anni supportato anche dal sostegno dell'amministrazione comunale di Tolentino, che recentemente ha sottoscritto un apposito protocollo d’intesa con l’associazione Europassione per l’Italia per l’adesione alla "Rete dei Sindaci delle città delle Passioni di Cristo", anche al fine di salvaguardare le tradizioni delle Sacre Rappresentazioni.
Quest’anno, per sottolineare l’importanza della ripresa e della partecipazione dell’associazione al circuito nazionale condividendone le diverse finalità, sabato 18 marzo in Sala Mari in Piazza della Libertà a Tolentino, alle ore 17:00 si svolgerà l’incontro "Il patrimonio culturale immateriale delle Marche Le Sacre Rappresentazioni delle Passioni di Cristo" in cui per la prima volta saranno accolte a Tolentino le altre realtà marchigiane che aderiscono al sodalizio nazionale Europassione per l'Italia, al fine di condividerne i diversi aspetti che le compongono e per rafforzare la collaborazione della rete per valorizzare un patrimonio artistico, spirituale, storico, culturale e turistico come quello intrinseco nelle Sacre Rappresentazioni Popolari delle Passioni.
Sabato 1 aprile, giorno della rappresentazione, interverrà anche il Coro misto Haliaetum della Comunità degli italiani “Pasquale Besenghi degli Ughi” di Isola d’Istria, città gemellata con Tolentino che la scorsa estate, in collaborazione con la Pro Loco TCT, ha ospitato il Coro della Bura. Gli istriani domenica 2 aprile alle ore 18:00 terranno un concerto presso il cine teatro dello Spirito Santo in Piazza Togliatti, aperto dal Coro della Bura, a cui tutti sono invitati a prendere parte.
Molte le collaborazioni allacciate anche per questa edizione con le realtà del territorio come la Pro Loco Tct, il Comitato Festeggiamenti Quartiere Repubblica, il Comitato di Contrada Le Grazie, il Cb Club Maceratese, il Cai di San Severino Marche che nel giorno della rappresentazione effettuerà un’uscita in notturna con gli iscritti al club alpino verso le colline della Bura. L'evento gode inoltre del patrocinio dell’Unione Montana Monti Azzurri, di Europassione per l’Italia oltre ovviamente del comune di Tolentino.
Come sempre per raggiungere la contrada nel giorno della rappresentazione, ci saranno le navette che partiranno dall’ex consorzio di Tolentino, dal parcheggio delle Terme Santa Lucia, dalla vecchia strada parallela alle Terme, dalle ore 20 ogni 15 minuti. In caso di maltempo la rappresentazione verrà rinviata a domenica 2 aprile ore 21:15.
Dal 8 al 10 marzo, a Civitanova Marche sono proseguiti i controlli straordinari di controllo del territorio condivisi nell’ambito del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Flavio Ferdani e disposti dal questore per la prevenzione dei reati in genere, specie di quelli connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Sono state identificate 285 persone e sottoposti a controllo 139 veicoli.
Tutti i servizi sono stati svolti dai poliziotti della Questura di Macerata, in collaborazione con il reparto prevenzione crimine di Perugia e il reparto cinofili di Ancona e ad implementazione del servizio di controllo del territorio svolto dal locale commissariato di pubblica sicurezza.
Durante i servizi è stato sottoposto a controllo il centro della città, il lungomare nord e sud, i giardini “Lido Cluana”, zona ”Varco sul Mare”, zona stadio e area foce del Chienti.
Don Giuseppe Moretti ha celebrato ieri, 9 marzo, i 60 anni di sacerdozio nella cappella di palazzo barnabiti in piazza Cairoli. Padre Moretti, recanatese di origine ma oggi residente a Roma, all’età di 85 anni ha tracciato con la sua vita una storia di carità e istruzione: “La mia attività da sacerdote è riassumibile in tre punti – racconta con emozione – il primo periodo votato alla formazione subito dopo l’ordinamento, la lunga permanenza a Kabul che ancora oggi è il mio amore, e il ritiro finale nell’Urbe a partire dal 2015”.
Fu ordinato a Roma il 9 marzo 1963 dal cardinale Confalonieri, all’epoca segretario di papa Pio XI, nella Chiesa dedicata a Sant’Antonio Maria Zaccaria fondatore dei barnabiti. L’appartenenza a tale ordine ha determinato l’attività di Padre Moretti che a partire dallo stesso anno si è presto dedicato alla formazione e all’insegnamento e che ha conservato per tutta la vita l'importanza di questi valori.
Laureato in lingua e letteratura italiana, il sacerdote recanatese è stato prima docente, poi rettore presso il prestigioso collegio “La querce” di Firenze, fino al 1986. Dopo questo primo periodo, è arrivata la chiamata per l’Afghanistan: “Sono rimasto a Kabul dal ’90 fino al 2015, salvo 6 anni di allontanamento dopo lo scoppio della guerra civile e la chiusura dell’ambasciata italiana”, racconta padre Moretti.
Col titolo in latino di “Missio sui iuris Afghanistaniensis”, la missione si proponeva di evangelizzare e fornire supporto spirituale a una terra dilaniata dalla guerra: “L’Italia fu la prima nazione occidentale a riconoscere l’indipendenza dell’Afghanistan nel 1921 e la comunità internazionale decise per questo di inviare un portavoce italiano per l’assistenza spirituale della comunità internazionale cristiana. In Afghanistan c’è una sola cappella cattolica, fondata nel 1923, ormai 90 anni fa, per assegnazione di Papa Pio XI ed è lì che fui inviato in missione”.
“Fui costretto a tornare in Italia solo nel 1994, quando dopo l’inizio della guerra civile rimasi coinvolto in uno dei sanguinosi scontri fra i Mujaheddin – continua – . Un razzo esplose vicino l’ambasciata italiana quando ero l’unico presente all’interno e ancora oggi porto i segni di quella ferita. Sono potuto tornare a Kabul solo nel 2001 e, fino alla mia partenza definitiva nel 2015, mi sono adoperato per realizzare il mio grande desiderio: la costruzione di una scuola pubblica”.
In linea con lo spirito dell’ordine dei barnabiti, Padre Moretti ha infatti edificato un istituto in periferia, a una ventina di chilometri dalla città, comprensivo di tutti i gradi di formazione dalle elementari alle superiori. “Accoglievamo oltre 3000 alunni fra maschi e femmine e dopo la nostra partenza abbiamo donato la scuola allo Stato, rendendola di fatto pubblica. Il mio sogno era quello di garantire a tutti l’accesso a una scuola degna di questo nome e devo ringraziare chi mi ha aiutato a realizzarlo, dai tanti italiani e recanatesi che si sono prodigati da lontano, ai militari statunitensi e canadesi che hanno sempre collaborato”.
“Abbiamo chiamato l’istituto ‘Scuola della Pace’ e l’abbiamo pensato in stile europeo, con tanto di sale professori, ambulatori e classi per le lezioni. Credevo e credo fermamente nell’importanza dell’educazione e della cultura e volevo che la scuola diventasse una centrale educativa per educare i ragazzi afghani alla pace”. Dal 2015, Padre Moretti è tornato definitivamente in Italia, per la precisione a Roma, dove può finalmente godere del meritato riposo a fine carriera.