Sarà attivo a partire da domani, lunedì 31 gennaio, il nuovo punto tamponi di Piediripa grazie alla collaborazione tra Apm, Ircr e Comune di Macerata.
"Nello spazio retrostante la farmacia comunale, in via Donato Bramante 97, sarà posizionata un’unità mobile attrezzata e adibita a locale per effettuare i test rapidi antigenici; sarà possibile anche effettuare il tampone nella modalità drive" ha spiegato il presidente Apm Gianluca Micucci Cecchi.
Il nuovo punto tamponi sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì al sabato, dalle 11 alle 14 e dalle 16 alle 19. Non è necessaria la prenotazione. Per gli adulti il prezzo del test rapido antigenico è di 15 euro mentre per i minori di 7 euro. Tampone gratuito invece per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado con la ricetta elettronica.
"Finisce con questa ottava votazione la mia esperienza da grande elettore. Auguri al Presidente della Repubblica per l'impegno che profonderà al servizio della più alta Istituzione. Viva l'Italia". Così si è espresso il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, di Fratelli d'Italia, grande elettore regionale. Un messaggio molto istituzionale per commentare la rielezione di Sergio Mattarella.
I due governatori di Fratelli d'Italia, Acquaroli appunto e l'abruzzese Marsilio, hanno ricevuto ieri un invito dalla presidenza della Conferenza delle Regioni per un colloquio con lo stesso Mattarella e hanno deciso, per rispetto istituzionale, di prendervi parte.
Il presidente Fedriga ha rappresentato al capo dello Stato che una minoranza delle Regioni non era favorevole a una sua rielezione. Posizione ribadita dagli stessi governatori al presidente Mattarella nel corso di un loro breve colloquio. Due giorni fa Acquaroli aveva postato un'altra sua foto alla sesta votazione: "Spero davvero che questa sia l'ultima volta che il Presidente della Repubblica viene eletto così" aveva scritto.
"Il Parlamento ha espresso la scelta più ragionevole vista l'impossibilità di arrivare a una soluzione condivisa o, anche se meno condivisa, convincente. La destra ha solo propagandato e sbandierato nomi, senza reale confronto. Nomi, in ogni caso, non all'altezza di Sergio Mattarella. Negli ultimi anni, dopo la fine dei grandi partiti, tutti i Presidenti della Repubblica sono stati o espressione diretta della sinistra o con sensibilità riformista, da Ciampi a Napolitano. Evidentemente la destra non esprime figure di questo profilo".
Così, invece, l'onorevole Mario Morgoni, senatore maceratese del Partito Democratico, commenta l'accordo raggiunto sul secondo mandato del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
"La politica, in ogni caso, esce male da questa elezione - aggiunge Morgoni -. È evidente che ci sia un problema serio in tutti gli schieramenti. Con queste dimostrazioni di comportamenti di basso profilo e di tatticismi non si va avanti, la politica deve riscattarsi. Ma dico ai cittadini che c'è bisogno anche di loro. Devono tornare ad interessarsi della politica, scegliendo le persone più competenti e oneste. Il populismo ha ridotto il cittadino a spettatore, adesso c'è bisogno che torni ad essere protagonista".
"Dopo una settimana si è trovata una situazione di equilibrio in un momento difficile per l'Italia, in cui bisogna sostenere la ripartenza del Paese da un punto di vista industriale. Comprendo poco chi sta gridando allo scandalo solo per recuperare qualche voto e chi sta stappando lo spumante come se fosse il più grande successo del secolo". Questo il punto di vista del deputato leghista Tullio Patassini.
Sull'operato di Salvini, Patassini sottolinea: "È evidente come si sia speso più di chiunque altro per trovare una soluzione. Il Parlamento è ancora espressione del voto nel 2018, con una forte presenza di parlamentari grillini ed ex grillini, esponenti del Partito Democratico e colleghi di Forza Italia. Non rispecchia l'attuale schema nazionale. Oggi è fondamentale ripartire subito, senza alcun indugio. L'Italia ha bisogno di affrontare sfide impellenti, con la questione energia che rischia di bloccare la ripresa in corso sia per quanto riguarda le imprese che per quanto riguarda le famiglie, che non riescono - in qualche caso - a pagare le bollette".
“La rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale rappresenta in modo plastico l’estrema necessità di equilibrio che ha il nostro Paese: il bisogno di stabilità e certezze dell’Italia ha trovato sostanza nella squadra che ci ha guidato attraverso una crisi pandemica, economica e sociale senza precedenti e, che piaccia o non piaccia, ora questi giocatori non sono sostituibili”. Mirella Emiliozzi, deputata maceratese M5S, legge così la svolta di oggi, che ha messo fine “a una serie di tentativi, più o meno grossolani, di sparigliare il quadro politico” e che ha portato alla rielezione di Sergio Mattarella come Presidente della Repubblica.
“Cambiare in corsa, per l’Italia, avrebbe comportato con grande probabilità un effetto domino e il rischio concreto di perdere inoltre ciò che ha conquistato, ovvero i fondi europei del PNRR. Quel che conta - sostiene Emiliozzi - è rimettersi subito a lavorare e usare quest’ultimo scampolo di legislatura per cogliere la più grande occasione di rilancio che abbiamo avuto negli ultimi 40 anni, ma anche per completare il percorso di riforma costituzionale che ha ridotto il numero dei parlamentari, ovvero scrivere e approvare una nuova legge elettorale che garantisca finalmente governabilità e stabilità politica al Paese”.
“Draghi a palazzo Chigi e il bis di Mattarella al Quirinale, infatti, sono una coincidenza eccezionale legata a un momento eccezionale e a un contesto eccezionale. Nulla se non una pandemia mondiale, infatti, avrebbe dato vita all’attuale maggioranza, che resterà, io penso, un unicum nella storia repubblicana. L’unica cosa che ci resta da fare, come parlamentari e come cittadini, è adesso quella di scrivere regole nuove per l’Italia che verrà. Poi - conclude Emiliozzi - saranno i cittadini, con le prossime elezioni politiche, a dire che cosa succederà nel prossimo decennio, quando inizierà definitivamente la Terza Repubblica”.
"Altro che 'Cittadella dell’anziano', il 2022 è l’anno dei rincari per la casa di riposo di Treia. Nonostante la crescita delle bollette di luce e gas, con l’emergenza pandemica ancora in corso, l’Amministrazione Capponi non si è fatta scrupolo di aumentarne pesantemente la tariffa". A segnalarlo è il gruppo d’opposizione Prima Treia.
"Per la casa di riposo si passa dai 1.000 euro al mese dello scorso anno ai 1.100 mensili odierni per gli ospiti autosufficienti (+100 euro al mese) - affermano i consiglieri Sampaolo, Mozzoni e Gagliardini -, e dai 1.100 del 2021 a 1.250 euro al mese per le persone non autosufficienti (+150 euro al mese)".
"Modificate al rialzo anche le quote delle mense scolastiche - continua il gruppo d’opposizione -, per la scuola delle infanzia si passa da 3,45 euro a 3,80 euro a pasto; mentre per quella primaria da 3,70 euro a 4,00 euro, lo stesso rincaro previsto anche per la scuola secondaria di I grado".
Prima Treia invita quindi l’Amministrazione comunale a ripensarci e a intervenire con correttivi: "Non si possono da un lato fare proclami strumentali sulla “Cittadella dell’anziano” e poi dall’altro aumentare le tariffe a discapito delle fasce più fragili della popolazione, soprattutto in un momento di sofferenza economica e non solo delle famiglie - viene ribadito -, questi rincari sono inaccettabili e auspichiamo che le commissioni consiliari deputate a farlo vengano convocate al più presto per porvi rimedio".
Sulla futura destinazione del Monastero della Visitazione (oggi sede della scuola secondaria di Treia) dopo la prevista acquisizione per circa 1 milione di euro, il gruppo Prima Treia sottolinea: "Se è certamente meritevole la finalità indicata, per nulla chiari sono i costi presenti e futuri, oltre a chi verrà affidata e come si svolgerà la gestione stessa della struttura - ribadisce il gruppo di opposizione -, invitiamo perciò il Sindaco e la Giunta a non fare fughe in avanti e a confrontarsi con il territorio e le autorità dell’Ambito territoriale sociale 15 (del quale fa parte Treia), affinché iniziative di tale portata non rimangano propaganda, ma siano condivise".
Infine, una ulteriore preoccupazione: "La paura è che la realizzazione questa sì già avviata e concordata del centro per il “Dopo di Noi”, in località Santa Maria in Selva, pensato per il futuro delle persone con disabilità, rimanga di questo passo incompleta proprio per la scelta di destinare altrove le risorse disponibili - concludono Sampaolo, Mozzoni e Gagliardini -, sarebbe in tal caso una delusione soprattutto per le famiglie coinvolte e la cittadinanza, ma non solo, anche per quei Sindaci che hanno deciso di rinunciare proprio in sede d’ambito a una loro parte investendo in questo progetto. Confidiamo che l'Amministrazione scongiuri questo rischio".
Ancora un record al Palaindoor di Ancona. Nel meeting che apre l’ultimo weekend di gare in vista delle rassegne tricolori c’è l’exploit di Lorenzo Angelini con il primato marchigiano assoluto nei 200 metri. Vola in 21”50 il pesarese dell’Atletica Avis Macerata, sempre più veloce sul giro di pista al coperto, per abbassare di sette centesimi il limite che aveva stabilito nella scorsa stagione con 21”57.
Un’altra prova maiuscola per lo sprinter, protagonista anche a livello nazionale con il bronzo conquistato nel 2020 ai campionati italiani assoluti outdoor, dopo aver vinto il titolo nelle categorie giovanili. E può esultare per questa nuova impresa, realizzata a 29 anni di età. Al traguardo è secondo, preceduto al 21”38 del bresciano Andrea Federici (Atl. Biotekna). Firma il personale anche lo junior Alex Ebuka Chuks (Sef Stamura Ancona) con 22”94.
Tra le gare più attese della giornata, quella degli 800 metri con il debutto stagionale sulla distanza per il campione europeo under 23 Simone Barontini. Nell’impianto di casa, l’anconetano delle Fiamme Azzurre chiude nel crono di 1’47”84, non lontano dal suo primato di 1’47”51, e dimostra di essere già in buona condizione di forma.
Ma arriva al secondo posto dopo una coraggiosa gara di testa perché nel rettilineo conclusivo emerge Francesco Conti (Atl. Imola Sacmi Avis): il 26enne emiliano mette a segno un notevole progresso con 1’47”66 che lo proietta alle soglie della top ten italiana di sempre, dopo essere già sceso a 1’46”87 nella scorsa estate piazzandosi secondo agli Assoluti di Rovereto proprio alle spalle del marchigiano. Brilla anche il 17enne Filippo Sanna (Sef Stamura Ancona) con 1’56”89 che vale il record personale indoor abbassato di quasi cinque secondi, meglio anche di quello all’aperto.
Nei 200 metri buon test dell’azzurra Irene Siragusa (Esercito) in 23”85, non lontana dal suo limite di 23”60. E domani la sprinter senese, primatista italiana della 4x100, tornerà a cimentarsi sul rettilineo dei 60 metri. Terza l’allieva Alice Pagliarini (Atl. Fano Techfem) che si migliora in 25”29 ma cresce anche la junior Chiara Menotti (Atl. Avis Macerata) con 25”66 in settima posizione.
Di nuovo in evidenza nell’alto la 17enne Laura Giannelli (Asa Ascoli Piceno) che aggiunge un centimetro al personale indoor con 1.77 alla prima prova, sbagliando poi alla quota di 1.79 con cui avrebbe migliorato il record regionale juniores che è di 1.78, al secondo posto nella gara vinta da Marta Morara (Atl. Lugo) con 1.81. Negli 800 metri in 2’14”38 è nona la 16enne fanese Virginia Bancolini (Sef Stamura Ancona), neoprimatista regionale dei 1500 dallo scorso weekend.
Nel peso under 20 un altro progresso di quasi un metro per Massimo Ciferri (Sport Atl. Fermo) con un lancio a 14.55, mentre nella gara assoluta terzo Francesco Piccinini (Sef Stamura Ancona) con 13.11 come Sofia Coppari (Atl. Fabriano, 11.59), tra gli allievi terzi Marco Nardocci (Asa Ascoli Piceno, 13.30) e Stella Moretti (Pesaro Athletic Field, 10.09). Si conferma sopra i diciotto metri il siciliano Mirko Campagnolo (Atl. Iblea 2012) lanciando a 18.14 con l’attrezzo di categoria da 5 kg dopo il 18.42 all’aperto dello scorso weekend a Palermo.
(Foto di Andrea Muti)
Lo studio di Guido Garufi esplora con ampia bibliografia e apparato critico il Novecento fino ai nostri giorni affrontando anche la rivoluzione linguistica e l’omologazione operata dal web. Resta salda l’immagine dei vecchi e nuovissimi autori fedeli ad una poesia che sappia inviare senso e messaggio.
D: Dopo la tua prima incursione sulla poesia marchigiana del 1998, a ventiquattro anni di distanza, presenti questo corposo lavoro, La poesia delle Marche-Il Novecento e oltre, edito da Affinità Elettive di Valentina Conti. Da quanto è possibile sostenere la tua antologia si presenta come centrale e fondamentale. Ne scrisse, ai tempi, Carlo Bo, sostenendo che “se si facesse in ogni regione il lavoro che Garufi ha fatto per le Marche, avremmo una storia della letteratura contemporanea più ricca e più completa”. E’ stato un lavoro faticoso?
R: Si: il lavoro attuale è durato quattro anni, è pesante scrivere cinquecentoquaranta pagine. Il primo “antologista” fu Carlo Antognini che esplorò il primo cinquantennio del secolo che è passato. Nel mio lavoro precedente del ’98 (pp.614) avevo fortemente ampliato e anche mutato, sia bibliograficamente che con successive griglie critiche il suo indirizzo.
Dunque, non ribaltavo quanto scritto prima di me, ma ciò che a mio avviso era o sfuggito o non integrato. Per la verità, nel 1981, insieme all’amico di sempre, Remo Pagnanelli, avevo scritto una antologia dedicata, allora, a poeti emergenti. Avevamo buon naso, debbo dire. I nostri, di allora, pubblicarono poi per grandi case editrici, Einaudi, Garzanti ed altre. Insomma, io e Remo, portammo “fortuna” a D’Elia, Scarabicchi, De Signoribus e Piersanti, ad esempio. Spero, con questo lavoro, di poter promuovere i più giovani e meno giovani. Il libro appena uscito copre un arco che va dal 1940 ad oggi.
D: A tal proposito, quale panorama emerge dalla foto di questi ultimi trenta anni e più? Vi è mutamento, novità, differenza di stile o tematica?
R: Credo che il punto forte di questo mio nuovo studio sia nell’aver affrontato la “quarta rivoluzione industriale”. Il digitale e il Web, quindi. Non è piccola cosa. A metà degli anni ’70, uno studente delle medie superiori (ultimo anno) aveva un “bagaglio” di termini e vocaboli di circa 1.700 elementi (ivi incluse le congiunzioni) oggi sfiora i 650. Questa contrazione è bestiale perché riduce la qualità espressiva. Pensa un po’, se io volessi farti un complimento, una cosa è avere in mente un quarantina di aggettivi, altra cosa è una riduzione a venti. Il linguaggio “sintetico” non è della poesia, non è espressivo. La lingua di oggi deriva da un “pensiero calcolante”, produttivo, “arido”, senza luce…
D: Ma è un dato certo quello che tu dichiari o vi è anche un “rigetto” o un tuo pregiudizio per internet e dintorni?
R: Non sono così sciocco da attaccare una invenzione necessaria ed utile. Io parlo di linguaggio, di lingua, di poesia che vive di metafore e simboli, non di icone e frammenti. Parlo anche del linguaggio più in generale, quello tra di noi, quello quotidiano. Naturalmente nel lavoro ho citato ampia bibliografia a tal proposito. Solo i titoli sono indicativi e diagnostici: autori importanti, studiosi di neurologia, sociologi, critici letterari.
Tutti convergono nel qualificare questo effetto negativo o pesante della lingua standardizzata sul modo di pensare, di parlare e di scrivere .Si badi bene, di pensare, e dunque di scrivere. Ad esempio Manfred Spitzer quello di Demenza digitale, o Connessi e isolati, ed ancora Solitudine digitale, Emergenza smartphone- I pericoli per la salute, la crescita, la società , aggiungo che Spitzer è uno dei più rinomati ed eminenti neuroscienziati tedeschi. Emerge un concreto panorama davvero più magmatico e discutibile e labirintico, un territorio dove il critico, di qualsiasi rango o parte, si troverebbe sbilanciato, tanto quanto l’autore che “crea lingua poetica”.
L’oggetto (la lingua letteraria) da interpretare è diversa e mutata. Su questo tema ho usato Thomàs Maldonado, Memoria e conoscenza, sulle sorti del sapere nella prospettiva digitale e anche Critica della ragione informatica, Pensiero involontario nella società irretita e soprattutto Un popolo di frenetici informatissimi idioti di Franco Ferrarotti. Attenzione, dunque.
D: Vuoi dire che la lingua poetica ha risentito di tutto questo? E questo problema lo senti esteso ad altro?
R: La lingua poetica ha potenti anticorpi. Scriveva Montale: "La poesia affila le sue armi, poche ma durature”. I poeti che ho antologizzato sono colti, leggono, riflettono, vivono “ancora” in un “tempo” più rallentato e meno veloce da quello “imposto” dalla produzione e dal consumo. E la loro fortuna è quella che ho chiamato “avanguardia a ritroso”. La neo- lingua, la lingua comune standardizzata vuole la velocità e la sintesi.
Vuole lo “spot”, l’emoticon, come in politica, dove non si distingue il “pensiero” ma squallidi “minestroni”, minestre scotte e mendaci. Mai come oggi credo che la politica meriti il Premio Nobel, più di Pirandello che lo vinse. Sono i politici che incarnano oggi Stasera si recita a soggetto o Così è se vi pare, o anche Uno nessuno e centomila. Una brodaglia all’interno della quale non si distingue un “Pensiero”.
E’ una Batracomiomachìa, come chiamava Leopardi la sua Battaglia tra le rane e i topi. Primeggia la velocità, la dimenticanza della Storia. In questo modo si “annebbiano” i nessi reali tra causa ed effetto, quella che si chiama la “consecutio temporum”. Il Sistema ha deciso e vuole questo e questa “omologazione” è sotto gli occhi di tutti. Di tutti quelli che “pensano”, tuttavia. Il resto sfugge.
D: Puoi tracciare sinteticamente la “fotografia” della nuova generazione marchigiana, esiste una linea che si possa definire continua?
R: Lo stesso titolo che ho voluto dare alla mia opera è un indizio: non oltre il Novecento, ma il Novecento ed oltre. Questo è il primo nesso. I “miei” autori sono già storicizzati con un apparato critico e biobibliografico. Noto una continuità nella tradizione con le radici medio-novecentesche, l’influenza che il Novecento “riflette” su di essi è palese, persino in quelli apparentemente e moderatamente sperimentali. I Maestri del secondo Novecento, Luzi, Saba, Pasolini, Bertolucci, Sereni e tanti altri sono sotto traccia ma evidenti. Nei più giovani, in positivo, ho notato una vasta propensione alla letteratura straniera e una intrigante flessione verso la prosa. Oggi più di ieri.
D: Come mai tu non ti sei inserito come poeta dal momento che sei, come altri, ampiamente storiografato?
R: E’ stata una mia scelta personale, volevo essere quanto più “distante”, esercitare con più forza e decisione la solidità critica. Mi è costato molto, ma volevo essere “compagno di viaggio” e amico, volevo “accompagnare”. Del resto dei miei libri di versi si è già parlato, anche io accompagnato da prefazioni nobili e fondamentali nella mia vita, quella di Mario Luzi e Vittorio Sereni ad esempio. Due anni oro sono avevo scritto un metaromanzo, Filigrane- Canzoniere apocrifo, che dice tutto di me. Ho voluto dedicare l’antologia a tre poeti scomparsi, tre amici: Remo Pagnanelli, Francesco Scarabicchi e Antonio Santori.
Si è da poco concluso l'ottavo spoglio delle votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica: Sergio Mattarella ricoprirà l'incarico per un altro settennato, fino al 2029. Come anticipato nel corso della giornata dalle varie informazioni, indiscrezioni e confronti, i partiti hanno trovato alla fine un'intesa - non scevra da polemiche - nel richiedere direttamente a Mattarella di essere "garante dell'unità nazionale" per un secondo mandato.
Alle ore 20.20 è stato ufficialmente raggiunto il quorum dei 505 voti necessari, accolto con una lunga standing ovation da parte dell'intera Camera dei Deputati.
Appena ristabilito l'ordine, il presidente Roberto Fico ha ripreso con la conta delle schede, fino alle ore 20.45. Così il risultato finale dopo il computo, su 983 votanti: 759 i voti per Mattarella, 90 Nordio, 37 Di Matteo, 9 per Berlusconi, 6 per Belloni, 5 per Draghi e Casini, 25 le schede bianche, 13 quelle nulle. Alle ore 20.53 Roberto Fico ha comunicato ufficialmente l'investitura.
Sergio Mattarella diventa anche il secondo Capo dello Stato ad ottenere più voti ad un'elezione: meglio di lui solamente Sandro Pertini (eletto nel 1978 con 832 voti).
Le parole del Presidente: "Ringrazio per la fiducia espressa nei miei confronti. Il momento difficile che stiamo attraversando sul fronte sanitario, economico e sociale richiama al senso di responsabilità. Non mi sottraggo ai doveri, e devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti. Con l'impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini".
Un appartamento abitato da una famiglia e sito in via G. Leopardi nel comune di Morrovalle ha preso fuoco nel pomeriggio, facendo scattare subito l'allarme da parte della comunità. Sul posto sono intervenuti subito i Vigili del Fuoco della squadra di Macerata in collaborazione con i colleghi di Civitanova Marche: le fiamme sono state quindi domate e l'intera area messa in sicurezza, in modo da permettere alle forze dell'ordine di trarre in salvo gli inquilini.
Lo stabile dichiarato inagibile - ma che non sembra aver riportato gravi danni - è stato sottoposto ai consueti accertamenti per risalire alla causa dell'incendio: si sospetta possa essere stato un guasto tecnico. Insieme ai Vigili del Fuoco sono sopraggiunti nelle ultime ore anche i periti, a sostegno delle indagini; alla famiglia è stata nel frattempo predisposta assistenza e riparo in attesa di poter far ritorno nel proprio appartamento.
Nei minuti che anticipano l'ottavo - e forse ultimo - scrutinio delle votazioni per eleggere il prossimo Presidente della Repubblica, continuano a rincorrersi fra di loro confronti e dichiarazioni da parte dei vari rappresentanti politici chiamati ad esprimere le loro preferenze in questa occasione. Per la Regione Marche, i delegati nonché Grandi Elettori Francesco Acquaroli (FdI), Maurizio Mangialardi (Pd) e Dino Latini (Udc) seguono da giorni le direttive dei loro leader di partito, sostenendo con dichiarazioni e commenti le varie scelte finora prese.
Non ultima, quella di incontrare Sergio Mattarella, allo scopo di chiedere al presidente uscente di onorare per un altro settennato l'impegno di rappresentare gli italiani direttamente dalle stanze del Quirinale.
"Squadra che vince non si cambia - ha dichiarato Latini nel pomeriggio - è una vittoria di tutti e nessuno si sentirà sconfitto, in quanto puntare a un Mattarella bis è una soluzione che consente di salvare il primato del Parlamento, tenere in piedi l'esecutivo e dare una bella immagine dell'Italia all'estero. Almeno per ora".
Una coltre di fumo ha avvolto la città di Senigallia nel primo pomeriggio. Ad andare a fuoco è stata l'ex discoteca Shalimar. Il locale, da tempo abbandonato, che si trova in località Scapezzano è stato divorato dalle fiamme per motivi in fase di accertamento. Ancora non è chiara, infatti, la matrice del rogo.
Sul posto le squadre di Senigallia, Arcevia e Ancona con autopompe, autobotti e autoscala hanno spento le fiamme che hanno causato ingenti danni materiali all'edificio. Non si segnalano persone coinvolte. Sul posto anche la Polizia e i Carabinieri. Tutte le strade di accesso all'area sono state momentaneamente bloccate.
I poliziotti della Divisione di Polizia Amministrativa, dell’Ufficio Immigrazione e della Polizia Scientifica, hanno effettuato controlli in ambito provinciale per la verifica del rispetto delle norme anti Covid.
Nel corso dell’attività, frutto di una forte sinergia tra il personale della Questura di Macerata e il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, è stato effettuato - nella serata di giovedì - un controllo all'Eden di Trodica dove, senza alcuna forma di autorizzazione, veniva effettuata attività di intrattenimento: un night "mascherato" da circolo.
Al termine del controllo, i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno proceduto alla sospensione dell’attività imprenditoriale per lavoro in nero e mancanza del rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro, nonché alla chiusura dell’attività per 5 giorni per il mancato rispetto della normativa anti Covid.
Nella circostanza infatti, sono stati identificati 38 dipendenti impiegati in modo irregolare tra i quali cinque ragazze che venivano sanzionate poiché sprovviste di green pass. Analogamente, alla titolare del circolo, sono state elevate 5 sanzioni amministrative per il mancato controllo della Certificazione Verde rafforzata. La stessa è stata, inoltre, deferita all’Autorità Giudiziaria per le infrazioni rilevate di natura penale.
Inoltre, all’interno del locale sono state rintracciate due dipendenti straniere prive del permesso di soggiorno, la cui posizione è al vaglio dell’ufficio immigrazione. Durante i servizi sono state identificate complessivamente 85 persone, sottoposti a controllo 16 esercizi pubblici, 12 sono le sanzioni amministrative elevate per l’ammontare di 180mila euro mentre sono stati controllati 175 green pass ad altrettante persone.
Il Comune di Macerata ha organizzato ieri un tavolo di confronto con le istituzioni per affrontare il tema della fragilità sociale e della solitudine; il momento, che ha visto coinvolte per la prima volta insieme tutte le istituzioni della città sul tema, è stato voluto dal vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali Francesca D’Alessandro.
"Sempre più di frequente siamo costretti a registrare situazioni critiche collegate a condizioni di fragilità sociale e di solitudine che attivano azioni di pronto intervento con le intuibili difficoltà e implicazioni che questi casi comportano – ha detto la D’Alessandro -. Molto spesso si tratta di persone sole, senza agganci a una rete familiare stabile, che mettono in atto comportamenti non sempre coerenti con il modello di convivenza a cui siamo abituati. È nostra convinzione che anche queste situazioni, pur nel rispetto della sfera della riservatezza e dell’autonoma determinazione di ciascuno, meritino adeguata attenzione da parte delle istituzioni della città".
"Un incontro proficuo voluto per ragionare sulle fragilità e sulle situazioni che si stanno acuendo in questo periodo di pandemia – ha continuato la D’Alessandro -. La solitudine rischia di tranciare tutte le relazioni sociali che sono necessarie per condurre un’esistenza dignitosa e decorosa fino a esasperare le situazioni che, a volte, assumono una deriva estrema. È nell’ottica di una corresponsabilità da parte delle istituzioni ad attenzionare e arginare questi fenomeni, creando una rete salda e solida, che abbiamo voluto questo tavolo di confronto al quale ne seguiranno altri".
L’assessore alle Politiche Sociali ha inoltre anticipato che il Comune sta lavorando a un progetto, il Pronto Intervento Sociale, che prevede una equipe di specialisti operativi 7 giorni su 7 e 24 ore su 24 per prevenire e intercettare fenomeni di fragilità sociale.
Presenti il sindaco Sandro Parcaroli, il Prefetto Flavio Ferdani, il questore Vincenzo Trombadore, il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido, il maggiore Giuseppe Perrone della Guardia di Finanza, il funzionario dei Vigili del Fuoco Carlo Iammarino, il comandante della Polizia locale Danilo Doria, l’assessore con delega alla Protezione Civile Paolo Renna, il direttore dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi, il direttore del Dipartimento di Salute Mentale Stefano Nassini, il dottor Claudio Barboni funzionario del Distretto Sanitario di Macerata, il presidente dell’Ordine dei Medici di Macerata Romano Mari, il presidente dell’Ircr Giuliano Centioni, il direttore dell’Ircr Francesco Prioglio e il presidente della Caritas Diocesana Lorenzo Cerquetella.
Tutti gli intervenuti hanno concordato sull’importanza e sulla necessità del tavolo istituzionale. "Dall'analisi della relazione presentata emerge un calo demografico e un invecchiamento della popolazione; in tale contesto la pandemia ha accentuato le condizioni di solitudine e fragilità – ha aggiunto il Prefetto Ferdani -. È un problema che potrebbe presumibilmente espandersi nel prossimo periodo ed è quindi compito delle istituzioni confrontarsi e mettere a fattor comune le proprie capacità e le proprie professionalità per fornire una risposta adeguata alle esigenze della comunità. Tutti i soggetti oggi qui presenti possono portare un contributo di conoscenza e di supporto per favorire la circolarità delle informazioni al fine di prevenire e intervenire nelle situazioni più critiche".
In base all’analisi effettuata dagli Uffici delle Politiche Sociali, la struttura demografica di Macerata rappresenta una città orientata verso la terza e quarta età. Su 40.610 residenti, 11.131 sono ultra 65enni e, di questi ultimi, 3.318 vivono soli. Su 40.610 residenti, il totale dei nuclei familiari composti da una sola persona è 7.864.
Sono state 433 le domande totali pervenute ai Servizi Sociali per il contributo di affitto per l’anno 2021; di queste centouno sono le persone sole con ISEE inferiore a 5.933,64 euro e 27 le persone sole con ISEE inferiore a 5.933,64 euro che sono ultra 65enni.
Tra settembre e dicembre 2021 sono giunte ai Servizi Sociali di Macerata 45 segnalazioni di emergenze assistenziali di persone sole o in coppia; di queste 37 sono ultrasessantenni e 8 sono adulte. Nello stesso periodo sono state 19 le segnalazioni di emergenza sociale relative ai bisogni di tipo alimentare, abitativo, economico e sanitario.
Sono sei le attività artigianali e commerciali che dai primi di dicembre hanno aperto nuovi punti di vendita e di esposizione nel centro storico della città grazie all’intervento del Comune di Recanati. “Siamo lieti di presentare le nuove attività aperte nel centro storico grazie alle agevolazioni studiate dalla nostra Amministrazione per promuovere la riapertura di spazi commerciali sfitti e o inutilizzati nell’area". A dichiararlo è il sindaco Antonio Bravi alla conferenza stampa tenutasi nell’Aula Magna del Comune.
"Un ottimo lavoro di squadra portato avanti dai nostri uffici dedicati al commercio con i proprietari degli immobili e gli operatori commerciali che in questa occasione approfitto per ringraziare tutti personalmente - aggiunge Bravi -. Un primo importante passo verso la riqualificazione del centro storico sul quale, già da tempo, stiamo lavorando su più fronti. Il prossimo passo sarà la disamina della fattibilità dei progetti vincitori del 'Concorso di idee per la valorizzazione del centro storico' che ha visto l’arrivo di numerosi e interessanti progetti, ricchi di spunti e di analisi sulle criticità della città con relative soluzioni e saranno motivo dei prossimi incontri e confronti con i cittadini e i commercianti”
L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Bravi nei mesi scorsi ha promosso l’apertura di nuove attività commerciali con contratti di affitto agevolati su una selezione di tredici locali commerciali inutilizzati o sfitti situati all’interno del centro storico di Recanati. Grazie ad un avviso pubblico, il Comune ha poi individuato un elenco di operatori interessati all’assegnazione dei locali sfitti con priorità di scelta degli immobili relativa all’arrivo della domanda.
“È stato un anno difficile per il commercio recanatese, come nella maggior parte delle città italiane, l’emergenza sanitaria ha peggiorato notevolmente una situazione già in crisi - ha affermato il vice sindaco Mirco Scorcelli -. Oggi festeggiamo un primo vero successo grazie ai risultati del nostro intervento per la riapertura di alcune nuove attività nel centro storico. Attività commerciali e spazi espostivi aperte dal mese di dicembre che continueranno ad operare per sette mesi senza dover pagare gli affitti ai proprietari.”
A spiegare nei dettagli la procedura dell’intervento è stato Maurizio Paduano, dirigente del Comune di Recanati: “Il contratto che è stato stipulato tra il proprietario del locale e l’operatore commerciale selezionato dal Comune sulla base dell’ordine di arrivo della domanda, si è attuato in due modalità: in un contratto di comodato d’uso per sette mesi a titolo gratuito e in un contratto di locazione per sei anni prorogabile, con canone scalare in aumento, i cui primi sette mesi a titolo gratuito".
In entrambi i casi il Comune ha corrisposto al proprietario del locale un contributo forfettario di euro 1.500 per locali con superficie inferiore a 100 mq. e di euro 2.000 per i locali con superficie superiore o uguale a 100 mq.
Un contributo per i sei immobili, scelti degli operatori, messo a disposizione dal Comune per un totale di 9.500 euro così corrisposti:
- 1.500 euro per l’unità immobiliare in Corso Persiani 26 di 45 mq. che ha visto l’apertura dell’agenzia di viaggi Yucatan
- 1.500 euro per l’unità immobiliare in Via Cavour 14 di 46 mq. che ha visto l’apertura di un punto vendita diretta del Frantoio Fuselli
- 2.000 euro per l’unità immobiliare in Via Calcagni 5 di 108 mq. che ha visto l’apertura della bottega artigiana di Claudia Giaccaglia
- 1.500 euro per l’unità immobiliare in Via Calcagni 11 di 16 mq. che ha visto l’apertura della bottega artigianale di Claudio Buschi
- 1.500 euro per l’unità immobiliare in Via Roma 6 di 30 mq. che ha visto l’apertura del punto espositivo della falegnameria Electa.
- 1.500 euro per l’unità immobiliare in Via Roma 18/20 di 59 mq. che ha visto l’apertura della galleria dell’artista Serena Gagliardi.
In conferenza sono intervenuti molti dei proprietari degli immobili che hanno aderito al progetto tra cui: Emma Taurino, Rosini Giovanna, Roberto Buschi e Franca Preziuso che - in coro unanime - hanno espresso la loro grande soddisfazione per l’iniziativa che ha visto riportare a nuova luce i loro locali da tempo chiusi.
Presenti anche gli artigiani e operatori commerciali che hanno aperto le nuove attività tra cui Laura e Lorenzo Fuselli del Frantoio Fuselli, Claudia Giaccaglia e Claudio Buschi grati e soddisfatti della possibilità ricevuta di operare con un punto vendita nel centro storico grazie al contributo del Comune di Recanati.
Capriolo invade la carreggiata e urta la sua auto. Rigettato l'appello della Regione Marche: il Tribunale di Macerata condanna l'ente al pagamento del risarcimento dei danni subiti dall'autoveicolo di proprietà della signora S.E., residente a Macerata. Confermata, dunque, la Sentenza del Giudice di Pace di Camerino che aveva già dato ragione alla cliente dell'avvocato Marco Belli, del foro di Macerata. I danni ammontano a 1.063,26 euro.
LA VICENDA - Il signor L.C., alla guida dell'autoveicolo di proprietà della madre, la signora S.E., percorreva regolarmente la strada provinciale 209, che da Maddalena conduce a Pieve Torina, con direzione Maddalena-Pieve Torina. Quando il signor L.C. giunge all'altezza del chilometro 87.5, la carreggiata stradale viene repentinamente invasa da un capriolo, proveniente dalla scarpata situata a destra, rispetto al proprio senso di marcia. L'animale selvatico urta la parte anteriore destra dell'autoveicolo.
L'incidente provoca all'autoveicolo di S.E., danni quantificati appunto in 1.063,26 euro. Sul posto intervengono i Carabinieri della Compagnia di Camerino, che redigono il verbale ed effettuano i rilievi di rito. "Ho provato in corso di causa che la Regione Marche sapeva che la strada, e il luogo del sinistro, erano stati teatro di precedenti incidenti con animali selvatici - sottolinea l'avvocato Marco Belli -. Nonostante ciò non aveva preso nessuna misura per impedire che se ne verificassero degli altri".
"Penso che questa sentenza del Tribunale di Macerata sia di estremo interesse per l'opinione pubblica, poiché gli incidenti con gli animali selvatici, nella provincia di Macerata e nella Regione Marche sono numerosissimi" conclude l'avvocato.
Una delle abitazioni simbolo del terremoto del 2016 a San Severino Marche, una palazzina in via Giacomo Rossini che subì un grave crollo a seguito delle scosse, torna agibile dopo essere stata abbattuta e ricostruita.
Il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha firmato la revoca dell’Ordinanza con la quale aveva dichiarato l’intero stabile non utilizzabile. Il provvedimento consentirà alle tre famiglie che vi abitavano di fare ritorno a casa. L’immobile è stato destinatario di un contributo da parte dell’ufficio speciale per la Ricostruzione della Regione Marche di 665mila euro.
Al via il bando per l’assunzione di due istruttori tecnico-direttivi a tempo pieno e determinato presso il comune di Pieve Torina. Si tratta di figure che debbono possedere il requisito della laurea in architettura, in ingegneria civile, edile, per l’ambiente e il territorio, in pianificazione territoriale e urbanistica e ambientale, in politica del territorio, in urbanistica.
Il bando e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito del comune all’indirizzo www.comune.pievetorina.mc.it. La scadenza è stata fissata all’11 febbraio e pertanto è ancora possibile presentare la domanda. Le figure entreranno a far parte di uno staff giovane, dinamico e preparato per proseguire nel percorso di gestione delle procedure e delle nuove progettazioni.
Prende, inoltre, vita il palazzetto dello sport di Pieve Torina: dal 31 gennaio corsi in varie discipline sportive, per bambini e adulti. “Siamo orgogliosi, come comunità, di poter restituire uno spazio di libertà ai ragazzi, in un periodo difficilissimo per tutti, ma soprattutto per loro” dichiara il sindaco, Alessandro Gentilucci, “e di farlo in tutta sicurezza perché il nostro palazzetto è dotato di locali ampli e igienizzati. Dobbiamo dare un segnale di speranza ai giovani, recuperare la libertà del fare, del muoversi e del divertirsi, curando il benessere fisico ma anche psichico”.
Motricità generale, danza classica e moderna, pallavolo e pallacanestro, arrampicata sportiva, total body, circuit training, tante opportunità che si rivolgono non solo ai cittadini di Pieve Torina ma anche a quelli del circondario, il tutto affidato a istruttori qualificati. “Un tassello in più sulla strada della ricostruzione” conclude Gentilucci “con un pensiero rivolto soprattutto ai ragazzi e al loro desiderio di recuperare spazi di libertà”.
Il primo Consiglio comunale dell’anno, a Treia, ha avuto per oggetto una serie di importanti acquisizioni da parte del Comune che diventeranno “opportunità e servizi per la popolazione” spiega il sindaco Franco Capponi. È stata approvata l’acquisizione del Monastero della Visitazione, un complesso di immobili costituito da un corpo centrale (il convento delle monache) reso celebre dal romanzo di Dolores Prato che lì frequentò la scuola
“Il complesso comprende diversi edifici residenziali che destineremo al potenziamento dei servizi sociali all’anziano e una parte che è già destinata all’assistenza delle donne vittime di violenza” prosegue il primo cittadino. Nel corpo centrale, invece, in questo momento sono ospitate le classi della scuola secondaria di Treia, in funzione transitoria in attesa delle nuove strutture scolastiche.
Una volta spostate, sono previsti posti di residenza protetta e per persone con difficoltà aggravate dall’Alzheimer o con demenze. “Quest’acquisizione completa il progetto dell’Amministrazione comunale di creare nel quartiere dell’Onglavina la 'Cittadella dell’anziano', con una serie di servizi che oggi già comprende: l’ospedale di comunità con 60 posti letto; la Casa di riposo con 32 posti letto e che con il complesso acquisito potrebbe arrivare a una capienza ulteriore di 40/50 posti letto”.
Approvata anche l’acquisizione della “Casa di terra” particolarmente significativa perché con essa “il Comune ha praticamente recuperato i principali segni dell’edilizia del tempo – ha commentato il sindaco Capponi – Villa Spada è l’emblema dell’architettura ricca di fine ‘700 e inizio ‘800, mentre la Casa di terra rappresenta un esempio di architettura popolare, utilizzata dalle popolazioni meno abbienti nello stesso periodo storico. Anch’essa, già recuperata, sarà inserita in un percorso di valorizzazione turistica, in una sorta di circuito rivolto all’edilizia e all’architettura”.
Acquisito anche un immobile in via Gioco del Pallone da utilizzare come deposito delle strumentazioni e oggetti utilizzati per il gioco del bracciale. Oltre alle acquisizioni, l’atto più importante del Consiglio comunale è stata l’approvazione del Programma di rigenerazione urbana che prevede interventi per 1 milione e 600mila euro per la frazione di Chiesanuova e progetti per 5 milioni per il centro storico di Treia.
“In questi due casi gli importi saranno finanziati dal PNRR”. Previsto, poi, un investimento di circa 3 milioni di euro per Passo Treia che prevede la riqualificazione degli spazi sociali e sportivi della Bocciofila e il completamento del recupero e funzionalizzazione dell’edificio storico della “Torre del Molino”.
In questo caso il Comune di Treia insieme a quello di Pollenza intende presentare un progetto all’interno del programma di Rigenerazione urbana, proposto nell’ultima legge Finanziaria, riservato ai Comuni al di sotto dei 15mila abitanti, ma che unendosi, raggiungano insieme quel numero.
“Il recupero di immobili esistenti è concepito nell’ottica di rispecchiare gli obiettivi del PNRR – conclude il sindaco Capponi – quindi valorizzano il centro storico e nelle frazioni riqualificano l’offerta dei servizi sociali, dell’ambiente, del decoro urbano e il miglioramento della vivibilità dei centri”.
Approvate da ultimo due importanti varianti urbanistiche con lo Sportello Unico che vanno a potenziare le attività produttive del territorio, una in particolare di ammodernamento e ampliamento del Polo produttivo dell’azienda Lube.
Nuova fumata nera per l'elezione del presidente della Repubblica. Anche nella settima votazione non è stato raggiunto il quorum pari a quota 505, ma si è raggiunta un'intesa nel vertice di maggioranza sul bis per Sergio Mattarella.
Sono stati 387 i voti per il presidente uscente al termine dello scrutinio. L'ex magistrato Carlo Nordio, candidato di bandiera di Fratelli d'Italia, ha ottenuto 64 preferenze mentre le schede bianche sono state 60. Il pm Di Matteo ha ottenuto 40 voti.
"È opportuno che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella resti al Quirinale per il bene e la stabilità del Paese". È quanto avrebbe detto il premier Mario Draghi - apprende Ansa da fonti autorevoli - al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai leader politici, che sta sentendo in queste ore. La decisione è nelle mani del Parlamento, è la consapevolezza del premier, ma l'auspicio espresso ai leader sarebbe quello di garantire la stabilità chiedendo a Mattarella di restare.
"Consideriamo che non sia più serio continuare con i no e i veti incrociati e dire al presidente di ripensarci". Così il segretario della Lega Matteo Salvini in un ragionamento su Sergio Mattarella. "Una parte del Parlamento non vuole trovare un accordo, allora chiediamo a Mattarella di restare, e così la squadra resta così, Draghi resta a Palazzo Chigi", spiega Salvini aggiungendo che "l'importante è che Mattarella non sia percepito come un ripiego".
"Salvini propone di andare tutti a pregare Mattarella di fare un altro mandato da Presidente della Repubblica. Non voglio crederci". Così Giorgia Meloni su Twitter.
"L'Italia non può ulteriormente essere logorata da chi antepone le proprie ambizioni personali al bene del paese. Certamente io non voglio essere tra questi. Chiedo al Parlamento, di cui ho sempre difeso la centralità, di togliere il mio nome da ogni discussione e di chiedere al presidente della Repubblica Mattarella la disponibilità a continuare il suo mandato nell'interesse del paese". Così Pier Ferdinando Casini, intercettato dall'Ansa.
"Oggi si riparte con un elemento in più: il centrodestra si è formalmente spaccato. Politicamente è un punto essenziale". Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta all'assemblea con i grandi elettori alla Camera.
Uomo scivola in un dirupo e viene recuperato in eliambulanza. È quanto avvenuto in mattinata, durante una battuta di caccia che si è tenuta nelle campagne del comune di Castignano. A dare l'allarme sono stati i compagni cacciatori.
Immediato l'arrivo sul posto degli operatori del 118 e dei vigili del fuoco di Ascoli Piceno. I soccorritori hanno stabilizzato la persona infortunata e predisposto l'area all'atterraggio dell'elisoccorso che, però, giunto sul posto è stato comunque impossibilitato ad eseguire la manovra per via della zona particolarmente impervia nella quale è caduto il cacciatore. L'uomo è stato, pertanto, verricellato e trasportato presso l’ospedale di Ascoli Piceno. Sul posto anche i carabinieri di Castignano.
Sono 5.111 i positivi al covid rilevati nelle ultime 24 ore nelle Marche, dove il tasso di incidenza continua a scendere e arriva a 2.524,70 su 100mila abitanti (ieri era 2.576,72 con 4.890 nuovi casi), Secondo l'Osservatorio epidemiologico regionale, che analizza i dati, l'andamento fa chiudere la settimana con un delta in calo del 3,4% e 1.300 casi in meno sulla settimana precedente.
I soggetti con sintomi sono 702, i casi in fase di approfondimento epidemiologico sono 883, i positivi in setting scolastico formativo 79, i contatti stretti di casi positivi 2.024, i contatti domestici 1.355, 22 i contatti in ambiente di vita/socialità.
I 5.111 nuovi casi rappresentano una positività del 39,7% su 12.859 tamponi del percorso diagnostico (molecolari e antigenici), mentre sono 17.154 i tampini complessivi analizzati. La provincia di Ancona resta quella con il maggior numero di casi, 1.482, seguita da Pesaro Urbino con 1.149, Macerata con 987, Ascoli Piceno con 695, Fermo con 589, oltre a 209 casi fuori regione.
Il virus circola soprattutto nella fascia 25-44 anni con 1.381 casi, 45-59 anni con 1.136 casi, 6-10 anni con 480 casi ed è piuttosto diffuso tra i giovanissimi con un totale di 1.498 casi da zero a 18 anni.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 371 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+10 rispetto a ieri), dei quali 61 in Terapia intensiva (+4 rispetto alle ultime 24 ore) e 310 in Area medica; in particolare i pazienti in Semintensiva sono 70 (-2) e quelli in reparti non intensivi 240 (+10 rispetto a ieri) mentre 33 persone sono state dimesse nell'ultima giornata
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano 7 decessi correlati al Covid: un 78enne di Montegranaro, un 92enne di Rapagnano, una 97enne di Francavilla d'Ete, un 92enne di Fermo, una 76enne di Agugliano, un 84enne di Acqualagna e un 80enne di Macerata.
I consiglieri dei gruppi consiliari “Radici al Futuro” (Gianluca Pasqui, Antonella Nalli, Roberto Lucarelli e Stefano Falcioni) e “Per Camerino” (Marco Fanelli, Giovanna Sartori e Riccardo Pennesi) comunicano di aver proceduto questa mattina a sfiduciare il sindaco di Camerino Sandro Sborgia, rassegnando congiuntamente le loro dimissioni. Tra loro anche due assessori, Giovanna Sartori e Marco Fanelli.
"Questa sofferta e doverosa decisione è stata presa, insieme, dopo una lunga ed attenta riflessione nell’esclusivo interesse della città e con grande responsabilità istituzionale - sottolineano in una nota congiunta i consiglieri -. È stato scelto di farlo ora così da consentire di andare al volto tra qualche mese, già nella prossima primavera 2022".
"I mesi passati sono stati caratterizzati da un sempre maggiore accentramento dell’azione amministrativa e dei processi decisionali strategici per il futuro di Camerino sulla persona del sindaco il cui risultato si è tradotto in una situazione di stallo e di completo isolamento della città nei confronti del territorio e delle istituzioni locali e regionali. La completa mancanza di visione futura associata a tale comportamento personalistico ha di fatto impedito la possibilità di lavorare alla pianificazione della rinascita della nostra Camerino" puntualizzano compatti i componenti dei gruppi consiliari "Radici al Futuro" e "Per Camerino".
"Ad oggi, infatti la città non ha un “vero” piano di ricostruzione così come evidenziato nelle ultime riunioni che si sono tenute con i progettisti che chiedevano a gran voce un cronoprogramma degli interventi che consentisse loro di programmare la consegna e l’esecuzione dei progetti - precisano ancora i consiglieri -. Anche per le aree perimetrate la situazione è lontana dall’essere definita nonostante il tempo trascorso. A nulla sono valsi i nostri innumerevoli tentativi di intraprendere una fattiva collaborazione volta all’interesse della collettività.
"Tante sono le opportunità perse e le scelte sbagliate. A partire dalla mancata presentazione di progetti nell’ambito dei fondi relativi ai Contratti Istituzionali di Sviluppo, dove il sindaco in autonomia ha deciso di accodarsi ad un progetto predisposto dal Comune di Muccia, fino al modesto finanziamento ottenuto nell’ambito dei fondi complementari sisma PNRR dove il Comune di Camerino ha ricevuto somme di gran lunga inferiori a tutti gli altri Comuni del cratere - concludono i consiglieri -. Ciò per l’incapacità di fare rete con il territorio e coltivare fattivi rapporti con le istituzioni. Ora è il momento di voltare pagina, insieme, iniziando un percorso condiviso che riporti fiducia tra i cittadini e restituisca a Camerino la giusta centralità nel territorio".