Cordoglio e dolore a Treia per la morte dell’imprenditore Pietro Pandolfi. L’uomo, 70 anni, malato da tempo, è venuto a mancare nella serata di domenica 16 dicembre. Una vita dedita alla famiglia e al lavoro quella di Pandolfi, spesa tra Pollenza, dove era ubicata la sua azienda, e Passo di Treia, dove abitava ed era conosciuto e apprezzato per la sua attività.
Sul piano lavorativo, infatti, alla fine degli anni Settanta, Pandolfi si specializza nella raccolta e nel recupero di materiali ferrosi e metallici, per poi passare con successo allo stoccaggio e alla commercializzazioni degli stessi prodotti. Un’attività che nel 2011 è proseguita grazie all’ingresso in società dei figli Diego e Massimo, con i quali fonda la Pandolfi Rottami e continua la sua affermazione nel settore. Oltre ai due figli, Pandolfi lascia la moglie Maria, le nuore Rachela e Michela, la nipote Ginevra, la mamma Angela e i fratelli Ennio e Gabriele.
Al dolore dei familiari per la morte di Pietro Pandolfi si sono uniti anche i dirigenti, la squadra e tifosi dell’Aurora Treia con un messaggio di vicinanza diffuso anche sui social: sia Diego che Massimo, i due figli, sono stati per anni punto di riferimento della squadra di calcio biancorossa. La salma rimarrà esposta presso la Casa del Commiato Pelagalli, a Casette Verdini, prima dei funerali che avranno luogo martedì 18 gennaio, alle ore 15, nella chiesa della Natività della Beata Vergine Maria di Passo di Treia e la sepoltura presso il cimitero di Pollenza.
Non mancherà neanche quest’anno la tradizionale fiera di Sant’Antonio a Camerino. L'appuntamento è per martedì 18 gennaio, dalle 8 alle 14, in via Madonna delle Carceri (zona Sottocorte Village), nell’area in cui era stato allestito il City Park. Saranno presenti circa 35 bancarelle di dolciumi, generi alimentai e non solo. È obbligatorio l’uso della mascherina e sarà richiesto il green pass rafforzato. Resta confermato il mercato del sabato che si svolgerà, come sempre, nel quartiere Vallicelle dalle 7 alle 14.
In occasione della festività di Sant’Antonio, presso la Chiesa di San Paolo Apostolo, nella parte Alta della città, si è svolto in mattinata un momento celebrativo per il ritorno, dopo il restauro, della statua lignea di Sant’Antonio Abate in Chiesa, a cui hanno partecipato il sindaco Fabrizio Ciarapica, l’assessore ai Lavori Pubblici Ermanno Carassai, il vicepresidente della Fondazione Carima Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi, il presidente del centro studi Civitanovesi e Cariani Alvise Manni, la presidentessa dell’Archeoclub di Civitanova Anna Vecchiarelli, il Consigliere Regionale dell’Archeoclub Roberto Giannoni e Don Alberto Spito che ha benedetto la scultura.
La statua lignea raffigurante Sant’Antonio Abate, risalente alla seconda metà del 1300, è stata restaurata dalla dottoressa Maria Laura Passarini a cui erano stati affidati i lavori nell’aprile scorso. La spesa di 15.000 euro per l’opera di restauro è stata finanziata dalla Fondazione Carima. Sulla scultura di due metri e 5 centimetri di altezza, cm 95 di larghezza e cm 80 di profondità, di proprietà comunale, si è proceduto, come restauro, in primis alla rimozione di tutti i depositi incoerenti ed al trattamento contro gli insetti xilofagi, quindi sono stati effettuati interventi per il recupero delle dita spezzate della mano benedicente del santo, per il risanamento e consolidamento delle fenditure nel legno mediante inserimento di innesti lignei, e per la protezione della superficie decorata mediante applicazione di cera.
“Seppur in forma ristretta per motivi legati alla pandemia, abbiamo voluto celebrare la festività onorando Sant’Antonio Abate, protettore degli animali domestici, con il ritorno della statua lignea in Chiesa dopo i lavori di restauro – ha dichiarato il sindaco Fabrizio Ciarapica - Per il secondo anno consecutivo siamo costretti a non poter organizzare i tradizionali festeggiamenti in piazza con la consueta benedizione riservata agli amici a quattro zampe, in presenza soprattutto dei bambini a cui auguro “di cuore” che questo triste periodo legato alla pandemia termini al più presto per consentire loro di vivere ogni occasione di festa con gioia e spensieratezza”.
Da quest'anno il Servizio Civile diventa anche Digitale: un nuovo progetto per favorire l’uso dei servizi pubblici online. Saranno 1000 gli operatori volontari che verranno formati e opereranno con il ruolo di “facilitatori digitali”. Tra le sedi che è possibile scegliere per il Servizi Civile Digitale c’è anche l’Università di Macerata con il progetto Costruire linguaggi digitali comuni". I posti disponibili sono due e possono concorrere giovani con età tra i 18 e i 28 anni.
L’Ateneo è anche sede del Servizio Civile più tradizionale, che si potrà svolgere all’interno delle biblioteche Unimc come supporto agli utenti. In questo caso il progetto si intitola “Studiare e vivere a Macerata” e i posti disponibili sono 13. Entrambi i bandi scadono il 26 gennaio e sono disponibili sul sito dell’Arci Sevizio Civile di Jesi.
Gli operatori volontari percepiranno un indennizzo di oltre 400 euro al mese per un anno. Per poter presentare domanda è necessario munirsi dello Spid, l’identità digitale, che si può richiedere gratuitamente a Poste Italiane. Per maggiori informazioni, è possibile consultare anche il sito unimc.it.
“Durante la direzione nazionale di ieri, il segretario Letta è stato molto chiaro e mi sembra abbia ben delineato il profilo del nuovo Presidente della Repubblica sui cui le forze politiche dovrebbero concentrarsi al fine di consentire all’Italia di mantenere la credibilità internazionale guadagnata nel corso degli ultimi due anni e, soprattutto, per garantire al Paese una guida autorevole verso l’uscita dall’emergenza sanitaria, di cui la vigilanza sulla corretta programmazione delle risorse conquistate dal governo giallo-rosso 2020 rappresenta l’elemento essenziale. Insomma, ciò che serve è un vero e proprio garante del futuro delle nuove generazioni”. A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, che l’Assemblea legislativa delle Marche ha designato grande elettore per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
“È ovvio – afferma Mangialardi – che questa figura non può corrispondere a quella di Silvio Berlusconi, uomo politico ultra divisivo e radicalmente di parte, sia in Italia che in Europa, ma soprattutto lontanissimo dalle attitudini richieste alla figura del Capo dello Stato, come dimostra chiaramente la sua storia politica. Storia che Berlusconi, peraltro, non ha mai rinnegato. Piuttosto sorprende che oggi il suo nome riesca a compattare l’intero centrodestra, portando ancora una volta a identificarsi nella sua persona partiti come la Lega e Fratelli d’Italia. Fatto che la dice lunga sullo spessore e la qualità di leader come Matteo Salvini e Giorgia Meloni (che però, in effetti, di Berlusconi è stata anche ministra, sposando in pieno le sue politiche e avallandone perfino la discutibile condotta pubblica)”.
“Il fatto che il centrodestra – conclude il capogruppo dem – per un triviale sentimento di rivincita si stia adoperando attivamente per concretizzare questa ipotesi, ricercando consensi anche nel sottobosco dei bassi interessi personali presenti nel corposo gruppo misto, è una quaestione che preoccupa molti cittadini. È quanto ho avuto modo di appurare in questi giorni, nei vari incontri che sto svolgendo al fine di raccogliere idee e riflessioni che mi impegno a portare in discussione nella delegazione parlamentare del Pd che deciderà la linea da tenere. Ma di una cosa possiamo essere certi fin da ora: il Partito Democratico sarà determinato a ricercare una soluzione per un profilo adeguato, in sintonia con gli interessi dell’Italia, come lo è stato fino a oggi il presidente Mattarella e, prima di lui, presidenti come Giorgio Napolitano e Carlo Azeglio Ciampi. Va da sé, dunque, che quella di Berlusconi è per noi una candidatura irricevibile”.
Si taglia ad una mano con un trapano: uomo di 80 anni trasportato d’urgenza all’ospedale di Macerata. L’incidente si è verificato, in mattinata, in località Colbuccaro di Corridonia. In base alla ricostruzione, l’uomo stava svolgendo dei lavoretti in casa con un trapano a colonna. All’improvviso l’arnese gli è sfuggito ferendolo seriamente a una mano.
Immediato l'arrivo sul posto dei mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell'emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno in un primo momento allertato l’eliambulanza che però non è riuscita a decollare. L’anziano è stato quindi subito trasportato all’ospedale di Macerata in codice rosso. In base a fonti mediche, a causa della profonde ferite, l'80enne avrebbe riportato la semi amputazione di tre dita di una mano.
Anche l’Università di Camerino è partner del progetto Uni 4 Justice, che vede come capofila l’Università della Bologna e che ha appena ottenuto un finanziamento Pon di 8.89 milioni di euro dal Ministero della Giustizia per contribuire alla realizzazione di un obiettivo di importanza strategica primaria del PNRR: un’organizzazione degli uffici giudiziari, civili e penali, più efficiente, più efficace e più vicina ai cittadini.
Il gruppo di ricerca dell’Università di Camerino è coordinato dalla professoressa Lucia Ruggeri, docente di diritto civile della Scuola di Giurisprudenza nonché direttrice della Scuola di Specializzazione in Diritto Civile e lavorerà nella Corte di Appello di Ancona in sinergia con gruppi di ricercatori degli altri atenei marchigiani.
Il progetto si fonda su di un partenariato di altri 13 atenei italiani e coinvolge 5 distretti di Corte d’Appello (Ancona, Bologna, Trento, Trieste, Venezia), con le quali il rapporto di collaborazione sarà stretto e costante. Uni 4 Justice nasce infatti dall’idea di instaurare una relazione sinergica fra mondo accademico e sistema della giustizia.
Gli uffici giudiziari di primo e di secondo grado dei 5 distretti nonché le istituzioni che partecipano alla creazione di condizioni di qualità della giurisdizione - in particolare i Consigli dell’Ordine degli Avvocati - saranno attori di primo piano nella attuazione del progetto.
Nel corso dei prossimi mesi si tratterà dunque di partecipare alle otto azioni previste dal Pon che consistono nella individuazione delle soluzioni organizzative di successo, nella elaborazione di modelli per l’Ufficio del Processo, nella misurazione di questi sia in senso giurisdizionale, sia in senso organizzativo-gestionale, nella diffusione delle forme virtuose, nella costruzione partecipata di strumenti e metodi di potenziamento della digitalizzazione dei flussi documentali (e.g., standard XML come LegalDocML), nella definizione di modelli di intelligenza artificiale e legal data analytics capaci di favorire l’ottimizzazione dei processi decisionali, nella creazione di strategie di comunicazione e interazione con il cittadino capaci di promuovere l’aumento dell’accesso e della fiducia nella giustizia.
L’obiettivo finale è ambizioso: lasciare una legacy forte rafforzando nel sistema della giustizia la capacità di costruire competenze rispondenti ai bisogni e di valorizzare le risorse assegnate – umane tecnologiche e infrastrutturali – in una prospettiva di sostenibilità, resilienza, efficienza.
Il gruppo di ricerca Unicam è connotato da una forte multidisciplinarietà: ricercatori di diritto sostanziale e processuale opereranno insieme a esperti in data mining e machine learning per favorire l’erogazione di servizi più celeri ed efficienti. La Scuola di Giurisprudenza erogherà attività formative per l’aggiornamento del personale degli uffici giudiziari contribuendo all’implementazione della riforma della giustizia oggetto del PNNR.
Colta in flagrante mentre spaccia cocaina: arrestata un donna di 60 anni. Avevano notato dei movimenti sospetti di acquirenti abituali di cocaina, così i militari del NOR della Compagnia di Tolentino, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Caldarola, hanno avviato le indagini con servizi di osservazione, controllo e pedinamento finalizzati a comprendere quale fosse la fonte di approvvigionamento. Le attività investigative hanno condotto in una zona centrale di Macerata, dove effettivamente, nel pomeriggio del 15 gennaio, un uomo è stato notato mentre, con fare nervoso e guardingo, attendeva l’arrivo di qualcuno.
Il pusher in questo caso era davvero un’insospettabile, si trattava infatti di una donna di 60 anni residente a Roma e incensurata. I militari hanno assistito all’incontro e allo scambio con il cliente, una dose da un grammo di cocaina in cambio di 70 euro. A questo punto sono intervenuti fermando entrambi e sottoponendo subito a sequestro la somma appena incassata, oltre alla dose di droga.
Successivamente i carabinieri hanno perquisito l’abitazione in uso alla donna e ubicata vicino al luogo individuato per le cessioni dello stupefacente. Nella camera da letto della signora hanno così trovato un’ulteriore dose di cocaina, sempre del peso di un grammo, già confezionata per lo spaccio, una bustina di marijuana del peso di 1 grammo e mezzo, vario materiale per il confezionamento e per la triturazione dell’erba.
Erano inoltre presenti due bilancini di precisione con evidenti residui di sostanza del tipo cocaina e una borsa contenente denaro contante, in banconote di vario taglio (da 50-20-10 e 5 euro) per un totale di 1175 euro, ritenute provento dell’attività delittuosa. A questo punto la donna è stata tratta in arresto per spaccio di sostanze stupefacenti ed è stata tradotta ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.L’arresto è stato convalidato nella mattinata odierna e alla donna è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria. L’acquirente sarà invece segnalato come assuntore alla Prefettura di Macerata
Si allarga la collaborazione tra la Contram ed il gruppo KOS. È stato attivato a Macerata un nuovo Bus Tamponi nel parcheggio della Casa di Cura Villalba in via Roma. Il Bus è operativo da domani 18 gennaio anche nei giorni festivi per la esecuzione di Tamponi sia Rapidi che Molecolari.
La postazione mobile, che consente una attesa in auto, va ad aggiungersi ai due Bus già operativi nel piazzale dello Stadio a Civitanova ed in via Cassiano da Fabriano, a Macerata, nell’ambito della collaborazione tra la Contram ed i laboratori analisi del gruppo Kos (Villa dei Pini, Santo Stefano, Salus Villalba). La rete delle strutture Kos processa più di 2.000 tamponi al giorno, di cui più della metà molecolari con metodica Pcr, ed esegue anche test anticorpali, qualitativi e quantitativi per valutare la copertura vaccinale.
Il decreto del 10 gennaio ha portato all'esclusione da ogni attività sociale i soggetti over 12 privi di Green Pass rafforzato, ottenuto solamente con vaccinazione o guarigione da Covid. Non fa eccezione lo sport che si trova ad attraversare un momento di grave difficoltà: dopo le chiusure degli scorsi anni ciò che affligge e preoccupa oggi le società sportive è il dover escludere da ogni attività chi non è in possesso di certificazione verde.
Al netto dei protocolli che ammettono allenamenti in gruppo, pur se rigorosamente senza contatto, il clima si sta facendo sempre più pesante: “Non entro in merito alle battaglie ideologiche tra sì e no vax, perché non mi interessa essere preso per la giacchetta da una o l'altra fazione – esordisce il presidente della Boca Civitanova Emanuele Trementozzi – Voglio concentrarmi sulle conseguenze disastrose che avrà l’interruzione dell'attività sportiva per milioni di ragazzi, dai dodici anni in su, ai quali viene tolta la passione e la possibilità di divertirsi con i compagni. Conseguenze ancor più impattanti se pensiamo a minorenni che, da qualche giorno a questa parte, sono costretti a stare in casa solamente perché respinti da un decreto che rischia di far scomparire lo sport in generale. Si è sempre discusso sulle finalità sociali, psico fisiche e aggregative che caratterizzano l'attività sportiva, di qualunque disciplina si parli, ma oggi tutto questo è stato sacrificato. Come spiegheremo in futuro ai nostri ragazzi che lo sport è vita, socialità, divertimento e sacrificio? Come invoglieremo a tornare a fare allenamento, se oggi stiamo dicendo loro di starsene in pantofole?
Passi per il non utilizzo degli spogliatoi - continua Trementozzi - essendo posti al chiuso di pochi metri quadri la maggior parte delle volte. Passi per la distinzione tra attività al chiuso e all'aperto, ma non è possibile sconfessare studi di qualche mese fa ed equiparare tutto. Nei mesi scorsi si è detto chiaramente che, all'aperto, le possibilità di contagio sono ridotte al lumicino. E infatti, ad aprile, furono ammessi inizialmente solo gli sport non al chiuso nei primi tempi della ripartenza. Perchè oggi questa marcia indietro, pericolosissima, che taglia fuori milioni di minorenni appassionati di sport? Mi auguro che le istituzioni, sportive e non, si facciano sentire. Perché la voce di una società rimane fine a se stessa se, chi ha potere, non sostiene una battaglia che può salvaguardare il futuro dello sport italiano”.
Sarà prorogata al 31 maggio 2022 la scadenza per la presentazione delle dichiarazioni di persistenza dei requisiti per il mantenimento del contributo di autonoma sistemazione, come comunicato dall’Ufficio ricostruzione della regione Marche. A tal proposito nel Comune di Treia ad oggi risultano 93 i nuclei familiari che usufruiscono di forme di assistenza a seguito dell’abitazione inagibile per il sisma 2016. In particolare 62 nuclei percepiscono il CAS (contributo autonoma sistemazione),7 nuclei vivono nelle SAE, 24 in alloggi Erap. Stabilito, inoltre, il 30 giugno 2022 come ultima data per presentare il progetto di ricostruzione, la mancata presentazione entro questa data comporterà la cessazione del contributo e della relativa gratuità della misura assistenziale.
“Alla luce delle nuove date, a Treia – spiega il sindaco Franco Capponi – dei 93 nuclei familiari in assistenza ad oggi, 37 rischierebbero di perdere CAS o la gratuità dell’utilizzo della Sae, dal momento che non hanno ancora presentato il progetto di ricostruzione. La mia raccomandazione e il mio invito sono, dunque, a compilare le procedure che consentiranno il rientro nella propria abitazione”. Al momento, sono circa 480 i progetti totali che non sono stati ancora presentati, ma per la maggior parte dei quali sono state inoltrate le manifestazioni d’interesse. I cantieri sisma completati sono 88; 56 sono i lavori in corso di esecuzione mentre 32 sono i progetti sisma presentati e in corso di istruttoria Ufficio Speciale Ricostruzione – Comune.
Il protocollo di intesa prevede anche la realizzazione e l’attivazione di una nuova piattaforma informatica, che sarà resa disponibile dalla struttura commissariale, con la quale si intende avviare l’armonizzazione delle misure assistenziali con le misure di ricostruzione voluta dal Commissario straordinario Giovanni Legnini, il Capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e i presidenti delle quattro regioni del cratere sismico
L’imprenditore Daniele Centioni entra in Forza Italia e si candida alle prossime comunali a Civitanova Marche. “Accolgo con molto favore e con entusiasmo la candidatura del civitanovese Daniele Centioni nelle file di Forza Italia per le prossime elezioni comunali. Un segnale importante per tutti noi perché Daniele, che è innanzitutto un amico, ha una lunga storia politica e professionale. Il suo contributo, ne sono certo, darà apporto importante per la sfida che ci attende, ma soprattutto per continuare e rafforzare il nostro programma di governo che andrà a beneficio di tutta la nostra comunità”. Così Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova Marche e vice coordinatore regionale di F.I. e ricandidato alle prossime amministrative annuncia l'ingresso tra le fila degli azzurri dell'imprenditore civitanovese, che in passato non aveva lesinato critiche alla giunta attualmente in carica. .
“Ho deciso di correre alle elezioni comunali nella lista di Forza Italia - ha dichiarato l’imprenditore Daniele Centioni - ci sono ragioni politiche che vanno insieme al mio amore per la mia città che ho servito in diverse forme, senza mai accettare neppure un gettone di presenza. A mio avviso, l’ottimo sindaco Ciarapica, che molto ha fatto per Civitanova, ha la possibilità di fare ancora di più e meglio e io mi metto a disposizione. Il mio contributo non sarà quello di tirare il sindaco per la giacchetta per interessi di parte ma per supportare lui e la sua squadra e farli lavorare con maggiore libertà per risolvere i problemi della cittadinanza e fare più bella e funzionale Civitanova Marche che già Ciarapica ha messo su quella strada, in un lavoro serrato e nobilmente disinteressato ed onesto”.
“Metto a disposizione di Ciarapica – ha proseguito Centioni - la mia esperienza avendo amministrato molte società per azioni private, altre pubbliche, ho percorso tutti gli studi fino al master nella sda Bocconi. Vittima di una rapina in casa 5 anni fa, ho dovuto rivedere completamente la mia vita; una notte di orrore che mi ha lasciato una grave disabilità e mi ha reso una persona ultima tra gli ultimi, ai quali ultimi andrà la mia prima attenzione e il mio impegno nel sociale che sarà prioritario”.
“Sarò, se i cittadini vorranno, al fianco del sindaco perché possa avere anche da me un contributo positivo per quello che mi sarà possibile e sarò sempre all’ascolto di chi, come me, ha avuto un destino doloroso da affrontare e da vivere nella certezza che il sindaco Ciarapica saprà ascoltarmi e, con il contributo di tutti avere mani libere, lontani da interessi personali, per risolvere i problemi che ancora ci assillano come la viabilità, uno sviluppo armonico lontano dalla cementificazione, la ristrutturazione di un porto più bello, accogliente. Io, per ciò che so e per ciò che potrò fare – ha concluso Centioni - gli starò vicino come sarò vicino alle istanze dei cittadini”.
“Un forte apprezzamento è stato espresso anche dal coordinatore provinciale di F.I. Riccardo Sacchi che ha ‘salutato con piacere l’ingresso dell’imprenditore civitanovese Daniele Centioni, che ha dalla sua una bella esperienza e un’ottima preparazione professionale e politica e può solo contribuire in senso positivo al dibattito costruttivo sempre in atto all’interno del nostro partito. Dopo l’ingresso in F.I. dell’assessore del Comune di Morrovalle, Valentina Salvucci, possiamo dire - ha concluso Sacchi - che il nostro partito è fortemente aggregante e riesce ad intercettare le migliori personalità del territorio”.
Sono 2.012 i nuovi positivi segnalati nelle ultime 24 ore nelle Marche, con il tasso di positività schizza al 40,3% su 3.995 tamponi testati (ieri era del 34,7% su 14.184) mentre l'incidenza si attesta a 1.919,13 casi su 100mila abitanti (ieri 1.459,83). Questo quadro emerge dai dati rilasciati dall’Osservatorio Epidemiologico delle Marche. Non si arresta, dunque, la quarta ondata dominata dalla variante Omicron nonostante (come ogni lunedì) non venga effettuato un numero elevato di tamponi.
Oggi è stata la provincia di Ancona quella con più contagi (622), seguita da Pesaro Urbino (445), Macerata (370), Ascoli Piceno (306) e Fermo (199); sono 90 i contagi provenienti da fuori regione. I soggetti con sintomi sono 311, 401 i casi per i quali sono in corso approfondimenti epidemiologici, mentre i positivi in setting scolastico/formativo 14.
Tra i nuovi casi ci sono 694 contatti stretti di casi positivi e 547 contatti domestici, 18 contatti in ambiente di vita socialità, 5 contatti in setting lavorativo. Contagio più concentrato nelle fasce di età 25-44 anni con 606 casi, e 45-59 anni con 455. Nelle fasce di età da zero a 18 anni si contano 594 casi, dei quali 239 tra i bambini 6-10 anni.
Nelle ultime 24 ore sono aumentati a 343 i ricoverati per Covid-19 nelle Marche (+5 rispetto a ieri), dei quali 64 in Terapia intensiva (+2 rispetto a ieri) e 279 in Area medica (+3); in particolare i pazienti in Semintensiva sono 63 (-2) e quelli in reparti non intensivi 216 (+5) mentre 10 persone sono state dimesse nell'ultima giornata.
Dal bollettino dell'Osservatorio epidemiologico regionale risultano tre decessi correlati al Covid: una 84enne di Senigallia, un 65enne di Porto Sant'Elpidio e un 66enne di Pesaro. Tutte le vittime presentavano patologie pregresse.
Da una settimana dall’inizio dell’inchiesta sui vaccini bluff al Paolinelli (Leggi qui), l’inchiesta si allarga a macchia d’olio. Sono cinquanta misure cautelari eseguite finora, una ventina di persone indagate a piede libero, una raffica di perquisizioni e il sequestro di 18mila euro, come presunto profitto dell’attività corruttiva. Nelle mani degli investigatori della Squadra Mobile sono finiti, oltre che a documenti, intercettazioni, filmati delle spycam installate all’hub, almeno una quarantina di dispositivi elettronici, appartenenti agli indagati, che dovranno essere analizzati. Un quadro probatorio che però potrebbe rappresentare solo la base di un’inchiesta destinata ad allargarsi, dato che ancora si cercano altri eventuali clienti no vax, procacciatori e chi era conoscenza del giro illecito contestato dalla procura.
Il gip Masini, nell’ordinanza di custodia cautelare, indica in Emanuele Luchetti, l’operatore sanitario che si occcupava delle false vaccinazioni, come il fulcro attorno al quale "ruota l’intero sistema illecito volto a garantire l’ottenimento del Green Pass a chi non ne abbia altrimenti diritto e non voglia sottoporsi alla vaccinazione. Emanuele Luchetti è il vaccinatore corrotto che accetta denaro o promessa di denaro per compiere atti contrari ai suoi doveri d’ufficio". Per fare ciò, dice sempre il gip, ha bisogno di intermediari "capaci di diffondere, nei rispettivi ambiti di lavoro e conoscenze, le possibilità offerte, dietro compenso, dal Luchetti", I presunti intermediari si trovano attualmente ai domiciliari.
Finti vaccini, veri approfittatori. Persone disposte sganciare fino a mille euro per poter mettersi in tasca senza fatica il Green pass. Un giro, quello scoperchiato dalla Procura di Ancona, tutt’altro che chiuso. D’altronde le carte dell’inchiesta parlano chiaro. Nelle duecento pagine di ordinanza con cui il pm Ruggero Dicuonzo ha chiesto e ottenuto dal Gip del tribunale di Ancona le cinquanta misure cautelari (45 obblighi di dimora, una custodia in carcere e 4 ai domiciliari), è evidente il coinvolgimento di altre persone che hanno avuto un ruolo più o meno attivo nella vicenda.
In forse la partita di domenica per il Tolentino, che rischia di non poter scendere in campo dato l’alto numero di assenze dovute alla pandemia: sono ben cinque infatti i giocatori positivi, altri due quelli appena negativizzati e in attesa degli accertamenti sanitari necessari per il via libera.
I ragazzi di Mister Mosconi hanno continuato intanto ad allenarsi in vista delle due gare in casa che li attenderebbero a breve contro il Montegiorgio e la Recanatese, con la speranza però che arrivi un ulteriore proroga allo stop, in linea con l’aumento dei contagi che sta interessando tutto il paese.
Sabato 22 gennaio alle ore 10.30 il MarC (Museo Archeologico Statale di Cingoli) apre nuovamente le porte ai visitatori per presentarsi con un allestimento rinnovato. Il progetto di riallestimento è stato coordinato da Luigi Gallo, direttore della Direzione Regionale Musei Marche e curato dall’architetto Cecilia Carlorosi – Soprintendente Sabap per le province di Ancona, Pesaro e Urbino - con la direzione scientifica di Sofia Cingolani, funzionaria archeologa Mic e direttrice del Museo.
Il Museo Archeologico di Cingoli è d’interesse per i forti legami con il territorio di cui racconta la storia millenaria.” In questa prima fase i lavori si sono concentrati, in particolare” – afferma Sofia Cingolani – “sul miglioramento dei percorsi con l’obiettivo di ampliarne la fruizione con contenuti aggiornati dal punto di vista scientifico e, al tempo stesso, più accessibili al grande pubblico, con una particolare attenzione rivolta ai giovani. Molto presto il Museo si doterà anche di un catalogo e di contenuti multimediali”. Il riallestimento del Museo rappresenta, infatti, solo una prima tappa nell’ambito di più ampi obiettivi strategici a lungo termine, prefissati dalla Direzione Regionale anche con la finalità di allinearsi agli standard del Sistema Museale Nazionale.
“La collaborazione tra la Direzione Regionale Musei Marche e Soprintendenza archeologia belle arti paesaggio delle Marche, l’Università di Macerata e Comune di Cingoli”- conclude Luigi Gallo – “ha rappresentato un ottimo esempio di come la partecipazione di diversi attori istituzionali sia non solo possibile ma sempre auspicabile per la valorizzazione del patrimonio”.
All’inaugurazione, che sarà aperta dal saluto del Sindaco di Cingoli Michele Vittori, saranno presenti Luigi Gallo (Direttore Regionale Musei Marche), Pierluigi Moriconi (Soprintendente Sabap per le province di AP-MC-FM), Cecilia Carlorosi (Soprintendente Sabap per le province di Ancona, Pesaro e Urbino), Sofia Cingolani (Direttrice del Museo di Cingoli), Stefano Finocchi (funzionario Mic) e Roberto Perna (docente di Archeologia Classica presso l’Università di Macerata).
Negli ultimi giorni ben 3 lupi sono stati ritrovati morti in tre distinti luoghi delle Marche, per cause diverse, ma tutte riconducibili alla ferocia e alla barbarie umana". La denuncia arriva dalla Lac (Lega Anti Caccia), che parla di una "sistematica ed accanita campagna di terrore e di odio nei confronti dei lupi, in atto da diversi anni" sui media e sui social.
"Negli ultimi giorni del 2021 era stata ritrovata a Corinaldo una femmina di lupo ammazzata a fucilate - spiega la Lac - nei giorni scorsi invece sono stati rinvenuti altri due lupi morti, uno a causa dell'ingerimento di bocconi avvelenati e l'altro perché rimasto intrappolato in un laccio per cinghiali. Due di questi tre lupi erano anche dotati di radiocollare, essendo già stati in precedenza soccorsi e curati dal Cras Marche e poi ricoverati nel Centro specializzato di Monte Adone vicino Bologna. Si tratta del lupo 'Valentino', ritrovato intrappolato in un laccio per cinghiali vicino al ranch del campione di motociclismo Valentino Rossi e del lupo 'Drago', che un anno fa era stato recuperato ferito nella Riserva Naturale Regionale del Monte San Vicino.
Drago è stato ritrovato agonizzante intrappolato in un grosso laccio di acciaio collocato da bracconieri di cinghiali al bordo della SS Arceviese, nei pressi del cimitero di Arcevia. Sembra veramente incredibile che nessuno se ne sia accorto" insistono i rappresentanti dell'associazione: "questi sono solo gli ultimi casi di ritrovamento di lupi uccisi.
Per questo e vista l'ormai incessante 'propaganda' mediatica sui presunti attacchi ed aggressioni da parte di lupi o di ibridi/lupi come Lac Marche abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Ancona per possibili violazioni all'Art. 656 del Codice Penale (Diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose) e all'Art. 658 (Procurato allarme)", spiegano.
"L'auspicio è che questa denuncia serva a smorzare le polemiche e gli animi sull'argomento 'lupi' - è la conclusione - e quindi anche a salvare la vita a questi splendidi animali, che in realtà svolgono un ruolo biologico fondamentale per mantenere in equilibrio la popolazione dei cinghiali, essendone i loro predatori naturali".
(Fonte Ansa)
Scivola per cento metri sul pendio innevato: muore il 63enne Maurizio Matteucci, ancora un'altra tragedia sui Sibillini. Si sono concluse, intorno alle 20, le operazioni di recupero del corpo di un uomo di 63 anni, residente nell’entroterra fermano, che nel pomeriggio è scivolato lungo il versante est del Monte Amandola, sopra al rifugio Città di Amandola. I tecnici della stazione di Montefortino del Soccorso Alpino e Speleologico sono stati allertati dalla centrale operativa, chiamata da alcune persone presenti nella zona che avevano udito le urla dell’uomo.
Mentre l’elicottero dei Vigili del Fuoco ha tentato un avvicinamento reso impossibile dal sopraggiungere del buio, le squadre di terra si sono prontamente portate sul punto in cui si trovava il malcapitato ma, a causa dei molteplici urti contro rocce e vegetazione e nonostante un primo soccorso ed un successivo trasporto a valle sulla ripida pendenza, il medico del 118 non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul posto i carabinieri per i gli accertamenti di rito e per l’esatta ricostruzione di quanto avvenuto.
Vanno avanti i lavori alla nuova scuola di Porto Potenza Picena, dopo i controlli di ieri effettuati dai carabinieri, che avevano riscontrato delle irregolarità. A renderlo noto è la sindaca di Potenza Picena Noemi Tartabini. “Questa mattina – spiega via social - ho preso contatti con il direttore dei lavori del cantiere scuola di Porto Potenza Picena per chiedere chiarimenti in seguito alle operazione di controllo dei cantieri maceratesi. Confermo che non vi è stata alcuna sospensione dei lavori.
“Nell’ambito di un'operazione di controllo dei cantieri attivi sulla provincia di Macerata, è stato visionato anche il cantiere della scuola primaria di via Piemonte a Porto Potenza Picena, ricorda la sindaca. Sono solo due le piccole difformità rilevate: un tombino aperto, posto all’interno dell’area di cantiere durante i lavori in corso, e un lavoratore, perfettamente in regola, ma distaccato da un altro cantiere per cui era in corso la formalizzazione della comunicazione di distacco”.
“L’esiguità dei rilievi ha comportato due sanzioni di 500 € alla ditta aggiudicataria e ad una subappaltatrice. I lavori dunque proseguono, tanto che il controllo eseguito venerdì mattina non ha comportato alcuna sospensione e ieri, sabato, il cantiere era una fucina di attività, vista l’imminente apertura della struttura. Un plauso alle forze dell’ordine, sempre attive sul controllo del territorio per la sicurezza dei cantieri. Il nostro cantiere potentino, uno dei più grandi della Regione, è stato oggetto più volte di controlli in questo anno”.
“Va sottolineata – conclude Tartabini - la professionalità della ditta e dei tecnici che stanno portando avanti in tempi record, in un periodo non semplice per tutti, un’opera così complessa senza mai sottovalutare gli aspetti relativi al rispetto delle procedure e delle norme di sicurezza. Mentre si attende l'ultimazione delle autorizzazioni e dei lavori connessi all'allaccio dell' Enel, le ditte coinvolte stanno completando le opere esterne alla struttura scolastica”.
Auto si schianta contro le barriere in ferro a bordo strada: un ferito trasportato all’ospedale Torrette di Ancona. L'incidente si è verificato, poco dopo le 14, nel comune di Visso lungo la Sp 209 Valnerina. Per cause da accertare, un’auto condotta da un giovane, complice la strada ghiacciata, è andata a urtare violentemente contro le barriere di protezione che costeggiano la carreggiata.
Lanciato l'allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei Vigili del Fuoco. La squadra dei pompieri ha estratto il giovane conducente all’interno della vettura in collaborazione con i sanitari, che hanno subito allertato l’eliambulanza. L’elicottero del soccorso ha poi trasportato il giovane all’ospedale dorico di Torrette con un codice rosso traumatico.