Un corso d’italiano per gli ucraini ospiti a Treia. È l’idea messa in campo dall’Amministrazione comunale che ha dato avvio a una serie di appuntamenti nell’aula multimediale, in via Cavour, nel cuore del centro storico, per favorire l’integrazione degli adulti, i ragazzi e i bambini che sono fuggiti dalla guerra e sono stati accolti in città.
«Le persone giunte a Treia che si sono subito rese indipendenti, cercando di riprendere la loro vita seppure in un Paese lontano dal loro – ha detto il sindaco Franco Capponi - vorrebbero interagire con chi li accoglie, ma l'ostacolo della lingua rischia di essere insormontabile. Da qui l’idea realizzata con i servizi sociali della struttura comunale di avviare un corso di lingua italiana». Il programma prevede due incontri a settimana (il martedì e giovedì) di due ore ognuno, che si svolgeranno fino a dicembre (con una breve pausa durante l’estate).
Le lezioni partono da un livello A0, quello base, con l'insegnamento della fonetica, dell'alfabeto e dei verbi al presente. L’insegnante specializzata proprio in lingua italiana per migranti è affiancati da una figura di supporto madrelingua ucraina, un approccio non solo scolastico, ma anche creativo, proponendo tante attività e giochi.
«L’accoglienza passa anche da questo tipo di proposte e per integrarsi e sentirsi maggiormente a proprio agio e indipendenti la comprensione della lingua è fondamentale per comunicare – prosegue il sindaco Franco Capponi – Ricordo che Treia è il primo Comune delle Marche ad aver firmato un protocollo d’intesa con la Prefettura di Macerata nel quale si è regolarizzato un modello di accoglienza e ci stiamo attivando per promuovere iniziative di incontro, anche e soprattutto per i più giovani in vista dell’estate».
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