"La pagina peggiore della Giunta Tartabini". Così il gruppo consiliare del Partito Democratico di Potenza Picena attacca l'operato della prima cittadina in merito alla gestione dei contributi assegnati alle famiglie in difficoltà economica.
Il riferimento è all'atto di giunta approvato lo scorso 29 novembre 2021, relativo alle “misure urgenti di solidarietà alimentare e di sostengo alle famiglie per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche”, risorse che il Ministero dell’Interno aveva messo a disposizione dei comuni: nel caso di Potenza Picena con una somma pari a 112.457,19 euro.
"Tra i contributi erogati mai e poi mai avremmo immaginato di trovarne uno liquidato ad un assessore comunale che in giunta aveva votato le misure determinando importi dei contributi e relativi criteri di assegnazione - denuncia il gruppo del Pd -. Senza tante parole, davvero inaccettabile: un soggetto che ha determinato, unitamente a tutta la giunta, i criteri di accesso ad un beneficio richiede il beneficio stesso".
"È quindi questo il modus operandi che contraddistingue l’azione amministrativa della Giunta?", si chiedono i consiglieri del Pd, che concludono: "Non è la prima volta che ci troviamo ad evidenziare troppa disinvoltura della giunta Tartabini nel dare contributi e una concezione di tipo privatistico nella gestione della cosa pubblica: qui si è andati davvero oltre senza nemmeno fare una valutazione minima di opportunità e questo non può essere sottaciuto pur non avendo intenzione alcuna di accanirci con la persona interessata".
Urta un veicolo parcheggiato a bordo strada e si ribalta con l'auto lungo Borgo Sforzacosta: cinquantenne soccorso dal 118. È quanto avvenuto poco dopo le 12:15 di questa mattina, nella frazione di Sforzacosta, a Macerata.
L'arteria è rimasta bloccata per diversi minuti, per consentire il completamento delle operazioni di soccorso e di messa in sicurezza dell'area interessata dal sinistro. L'uomo alla guida dell'auto, una Peugeot 207 di colore nero, è stato trasferito per accertamenti all'ospedale di Macerata, ma le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni.
Sul posto gli agenti della Polizia Locale per svolgere tutti i rilievi del caso e ricostruire con esattezza la dinamica di quanto avvenuto. Presenti anche i Vigili del Fuoco e il personale Aci per recuperare l'autoveicolo e sgomberare la carreggiata.
Scontro tra due auto: nell'incidente coinvolta anche una donna incinta. È quanto avvenuto alle 11:30, in contrada Santa Croce, a Montecassiano. Ancora in fase di accertamento le cause del sinistro: a seguito dell'impatto uno dei veicoli è finito in un campo adiacente alla strada. I rilievi spettano agli agenti della Polizia Stradale.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i Vigili del Fuoco e i sanitari del 118. I pompieri hanno provveduto ad estrarre dall'abitacolo una donna in stato di gravidenza, bloccata all'interno dell'autovettura, e l'hanno affidata agli operatori medici.
La signora, e gli altri occupanti dei mezzi, sono stati accompagnati in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata per accertamenti: le loro condizioni non sono gravi.
Fiori di pace da tutto il mondo. Un messaggio chiaro e colorato per dire no alla guerra grazie all’iniziativa di Infioritalia e delle altre associazioni internazionali delle infiorate artistiche che ha coinvolto tutte le città che fanno parte del circuito, principalmente in Europa e in America.
Castelraimondo come sempre ha risposto presente all’iniziativa realizzando un quadro fiorito all’esterno della chiesa della Sacra Famiglia. Un cuore con all’interno una colomba e la scritta “Peace” che è stato composto dagli infioratori Agesilao Olivari, Stelio Ciattaglia, Emanuela Cutini, Mario Rovelli, Daniele Paganelli, Domenico Fede, Giuseppe Carradori e Monica Orsini.
A causa del forte vento delle ultime ore non è stato facilissimo realizzare l’opera, ma alla fine grazie all’esperienza e alla bravura degli infioratori castelraimondesi il risultato è stato ottimo.
"Un'iniziativa mondiale a cui Castelraimondo non poteva dire di no – spiega l’assessore al Turismo Elisabetta Torregiani, sopraggiunta sul posto per ringraziare gli infioratori - si tratta di un evento di portata internazionale organizzato per la domenica delle palme e come sempre i nostri volontari hanno dato il massimo per realizzare un quadro fiorito che rispettasse gli standard dell’iniziativa, superandosi ancora una volta nonostante le difficoltà causate dal forte vento".
A proposito di Infiorata, Castelraimondo si sta preparando per l’edizione numero 30 del grande evento che vedrà coinvolto l’intero centro storico tra quadri fioriti e appuntamenti collaterali. Il calendario, in fase di allestimento, si svilupperà dal 12 al 19 giugno e sono previste diverse sorprese per omaggiare un’edizione storica per la città e per l’intero entroterra.
Sensibile riduzione di ricoveri Covid-19 nelle Marche (-17) nell'ultima giornata e incidenza di casi di positività ogni 100mila abitanti che scende da 916,47 a 910,80. I dati emergono dall'aggiornamento giornaliero della Regione.
I degenti con Covid ancora assistiti negli ospedali marchigiani restano 218 di cui 10 in Terapia intensiva (invariato) e 208 in Area Medica (-17). Con questi numeri la percentuale di occupazione dei posti letto rimane invariata nelle Terapie intensive (3,9% sul totale di 256 posti) e in calo al 20,4% in Area medica su 1.013 posti.
Sono 1.789 i nuovi contagi rilevati in 24 ore sulla base di 6.077 tamponi tra cui 4.870 del percorso diagnostico (36,7% di positivi) e 1.207 nel percorso guariti.
In provincia di Ancona il maggior numero di casi, cioè 519; seguono le province di Pesaro Urbino (345), Ascoli Piceno (331), Macerata (316), Fermo (214) e 64 positivi provenienti invece da fuori regione.
Le persone con sintomi sono 402; i casi comprendono 538 contatti stretti di positivi, 487 contatti domestici, 5 in ambiente di vita/socialità, 2 in setting lavorativo, 2 in setting assistenziale, uno ciascuno in setting scolastico/formativo e sanitario.
Tra le fasce d'età è sempre quella tra 25 e 44 anni a registrare il numero più alto di positivi (462) seguita da 45-59 anni (452) e 60-69 anni (237).
Si è aperta questa mattina, presso i padiglioni della Fiera Milano City, l’esperienza della Regione Marche presso la Borsa Internazionale del Turismo.
Sarà una tre giorni in cui le Marche avranno la possibilità di mostrare a tutto il mondo le proprie bellezze e le proprie potenzialità e lo faranno con un ricco calendario di eventi che contraddistinguerà lo stand regionale.
Saranno 36, infatti, gli eventi organizzati da oggi fino alla chiusura di martedì. Tra questi è previsto un ricco cartellone di spettacoli, di itinerari culturali, artistici e enogastronomici, di eventi e manifestazioni sportive.
Ad inaugurare il padiglione delle Marche è stato il Presidente della II Commissione consiliare, con delega al Turismo, Andrea Putzu. "È stato un onore poter inaugurare la Bit per le Marche dove ho portato anche i saluti del Presidente Acquaroli".
"Il 2022 vuol essere per il turismo l’anno della ripartenza e la Regione Marche non poteva mancare a questo grande appuntamento - esordisce Putzu - grazie al nostro stand, i cui allestimenti sono stati attentamente progettati per poter riproporre al meglio gli scorci e i simboli più caratteristici del nostro territorio".
"Ospiteremo anche tutti gli operatori e gli enti regionali maggiormente attivi in ambito turistico, creando di fatto una grande sinergia volta a potenziare al massimo l’attrattività del nostro territorio - aggiunge Putzu -. Ci tengo infine ad esprimere soddisfazione per la visita allo stand delle Marche del Ministro del Turismo Garavaglia e per averci ringraziato per il lavoro che stiamo facendo per promuovere la nostra Regione”.
A Milano sono presenti anche l'assessore al Turismo della Regione Marche Giorgia Latini e la consigliera regionale di Fratelli D'Italia, Elena Leonardi.
Red carpet alle Grotte di Frasassi per l’anteprima della proiezione del cortometraggio del regista di fama internazionale Armondo Linus Acosta “The last supper. The living tableau” ispirato al capolavoro di Leonardo da Vinci “L’Ultima Cena” .
Realizzato con la collaborazione di tre grandi maestri italiani della cinematografia mondiale vincitori di Premi Oscar, il direttore della fotografia Vittorio Storaro (tre Premi Oscar), lo scenografo Dante Ferretti (tre Premi Oscar) e la set decorator Francesca Lo Schiavo (tre Premi Oscar), l’opera sarà visibile al pubblico da oggi, domenica 10 aprile fino al 18 aprile tra le suggestive stalattiti e le stalagmiti delle Grotte di Frasassi.
Dal 15 aprile, Venerdì Santo, il "Tableau vivant" sarà mostrato anche all’interno della cupola del Tempio del Valadier, la suggestiva piccola chiesa neoclassica, di forma ottagonale, incastonata all’interno di una grotta sempre a Genga. Sacralità religiosa e sacralità artistica si incontrano per creare un connubio memorabile.
Un messaggio di pace rivolto a tutti gli uomini di buona volontà lanciato dal ventre della madre terra delle Grotte di Frasassi durante il periodo pasquale.
“In questi anni abbiamo voluto coniugare l’eccellenza delle Grotte di Frasassi con l’arte dei più grandi artisti di fama internazionale, testimonial della bellezza e del fascino millenario delle Grotte di Frasassi" ha dichiarato il Sindaco di Genga, Marco Filipponi.
Un invito alla preghiera universale proiettato tra le affascinati stalattiti e stalagmiti delle Grotte di Frasassi. Alla cerimonia di inaugurazione di sabato erano presenti le istituzioni, la stampa e i principali operatori turistici e culturali.
“Il presupposto del credere in Dio è un'antica ed eterna realtà umana. Poter proiettare la qualità di questo significato in un luogo primordiale come le Grotte di Frasassi è armonia assoluta" ha detto il regista Armondo Linus Acosta.
"L'ho percepito quando sono entrato nelle Grotte, qui c’è un’energia divina - ha aggiunto -. Puoi semplicemente sentire che è il posto giusto per mostrarlo. Ed il risultato finale è che le persone del nostro tempo possono sperimentare un sentimento primordiale e un senso primordiale di Dio in un luogo molto divino.”
Un’opera girata in un unico piano sequenza al rallentatore, dove il dipinto prende vita. Si scorgono lentamente gli apostoli, seduti a tavola, in un paesaggio debolmente illuminato.
Al centro, si staglia Gesù, nell’atto di benedire il pane ed il vino, mentre annuncia il tradimento da parte di uno di loro. C’è una meticolosa attenzione ad ogni dettaglio, ricostruito fedelmente e messo in risalto dalla luce che sublima la scena proposta. Tutti i particolari dell’opera – datata 1494-1498 e realizzata nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie a Milano – sono così esaltati.
Nessuno degli attori coinvolti è un professionista: si tratta di tecnici che lavoravano sul set e che sono stati notati da Acosta per la somiglianza con i personaggi raffigurati da Leonardo. L’apostolo Taddeo è impersonato dallo stesso regista. Per i costumi sono stati creati calchi di gesso di supporto, in modo che gli attori potessero mantenere con più facilità le posizioni rappresentate da Leonardo.
Al Palasport ‘’E. Medi’’ di Porto Recanati va in scena l’incontro fra l’Attila Junior Basket e l’A.S.D. Loreto Pesaro, valido per la settima giornata della seconda fase del campionato di Serie C Silver.
Nel primo quarto inizia fortissimo la formazione di casa, con l’intento di mettere in chiaro fin da subito l’intenzione di agguantare altri due punti fondamentali in vista degli imminenti play-off.
Il primo canestro della partita è segnato da Riccardo Lupetti, al quale risponde Pierantoni che va ad aprire le marcature per la formazione pesarese.
Dopo di un paio di azioni rocambolesche per cercare la via del canestro, è Mario Mancini a trovare la conclusione, segnando due triple consecutivamente in faccia a Pierantoni che gli stava lasciando spazio.
Da questo momento l’Attila entra in fiducia e diventa inarrestabile: il primo parziale termina 38-16. Ad inizio secondo quarto la storia sembra volersi ripetere, Centanni segna altre due triple e dopo poco più di dieci minuti di gioco è già a quota 15 punti realizzati.
Ma il Loreto Pesaro non ci sta, e reagisce iniziando a difendere a denti stretti su ogni pallone e costruendo meglio le azioni in fase offensiva. Rolfini realizza 8 punti consecutivi e riduce il gap di svantaggio dagli arancioblù che, in una fase di difficoltà, si affidano al tiro da tre di Lupetti per mantenere elevato il vantaggio. All’intervallo lungo il punteggio recita 54-36 in favore dell’Attila Junior Basket.
Al rientro dagli spogliatoi prosegue il momento di difficoltà della formazione di casa e ne approfitta la formazione pesarese per provare a rientrare definitivamente in partita: Pierantoni mette in mostra tutta la propria esperienza e segna 12 punti nel solo terzo quarto, seguito a ruota da Campagnoli che realizza con freddezza due triple in situazioni di emergenza.
Ai tiri dalla lunga distanza l’Attila risponde con la stessa moneta con le triple di Mancini e Redolf, e sotto canestro prova a costruire azioni per Cristian Cingolani che riesce a realizzare altri cinque punti.
Nel quarto ed ultimo periodo la formazione giallonera riesce a mettere in netta difficoltà l’attacco portorecanatese che per i primi due minuti non riesce a trovare la via del canestro, mentre il Loreto Pesaro con i tiri da tre punti di Bacchiani riesce a toccare il -5 per la prima volta dopo i minuti iniziali del match.
A questo punto arriva la risposta della squadra di casa che, in un momento estremamente delicato, dimostra di saper giocare con lucidità e freddezza dimostrando, ancora una volta, le qualità che contraddistinguono la capolista.
Il playmaker arancioblù Filippo Centanni riprende a macinare punti, seguito da Mario Mancini che, complice anche l’espulsione per doppio tecnico di Pierantoni, ora ha vita più facile sotto le plance, ed il portorecanatese doc Lollo Attila realizza un canestro cruciale a pochi minuti dal termine. La partita termina 90-78 ed è festa arancioblù.
ATTILA JUNIOR: Mancini 19, Lupetti 13, Centanni 21, Battestin n.e., Gurini n.e., Cingolani 9, Redolf 15, Ampomah 6, Losinski n.e., Giri, Attili 7. All.: Scalabroni.
LORETO PESARO: Mariotti 3, Pesce 13, Benevelli 3, Marini 3, Bacchiani 9, Sablich 1, Rolfini 8, Foglietti 4, Campagnoli 6, Pierantoni 28. All.: Ercolesi.
Una Volley Torresi pressoché perfetta schianta la resistenza di Bisceglie, salita nelle Marche forte delle sue ultime cinque vittorie consecutive, e piazza un perentorio 3-0, figlio di una partita studiata alla perfezione da coach Raniero Concetti e applicata in maniera altrettanto perfetta dalle sue giocatrici.
Torresine più forti della sfortuna e delle avversità, visto che alla vigilia del match dovevano rinunciare a Alessandra Concetti, Marika Micheli ed Elisa Levantesi, con diverse giocatrici con pochi allenamenti sulle gambe (Piccirillo, Alessandrini ed Isolani) e senza Sharon Morgoni infortunatasi nella fase di riscaldamento.
LA CRONACA - Bisceglie fa la voce grossa solo nel primo set quando le pugliesi guadagnano cinque punti di vantaggio, poi le torresine ispiratissime in battuta e concentrate in difesa rimontano e nel finale testa a testa si aggiudicano il parziale 25-22.
Il secondo set prosegue a strappi con continui capovolgimenti di risultato; la Farmacia Casciotti si mantiene su buoni livelli nella correlazione muro-difesa e soprattutto impedisce a Bisceglie di sciorinare il suo gioco grazie ad una battuta sempre insidiosa.
Ispirate dalla regia sempre lucida di Sara Isolani, le bocche di fuoco marchigiane non deludono con le laterali in gran splovero e gli attacchi al centro mal digeriti dalla difesa pugliese che cede il passo nel finale di set (25-20).
Terzo parziale semplicemente senza storia, nonostante i cambi tattici di Bisceglie; la Farmacia Casciotti arriva anche a +9 e poi resiste al ritorno di fiamma delle ospiti aggiudicandosi il set 25-18.
(In foto la palleggiatrice Sara Isolani)
Ritorna a Villa Potenza, frazione di Macerata, martedì 12 aprile (ore 21:30) la “Sacra rappresentazione della passione di Cristo”, che quest'anno si svolgerà interamente all'interno del Teatro Romano Helvia Recina.
Organizzata dal Comitato parrocchiale e dalla Pro Loco di Villa Potenza farà rivivere le scene dell'Ultima Cena, della preghiera nell’orto degli ulivi e del processo a Gesù al palazzo di Caifa. Numerosi i figuranti che si muoveranno all'interno di scenografie molto suggestive con alle spalle i ruderi del Teatro Romano.
Gli organizzatori sono al lavoro da diversi giorni per adattare il testo della Via Crucis al luogo e rendere le scenografie il più possibile vicine alla realtà e al contesto storico, oltre che per evidenziare il particolare valore religioso e spirituale che questo momento riveste per i cristiani all’interno della settimana Santa.
Comitato e Pro Loco hanno previsto anche uno spazio molto ampio per il parcheggio. Si ricorda che, in caso di maltempo, la manifestazione verrà posticipata alla giornata successiva di mercoledì 13 aprile, stesso luogo e stessi orari.
Esattamente 50 anni fa, il 10 aprile 1972, a Macerata per iniziativa del dottor Ezio Centioni, presidente del Civico Ospedale, nasceva la Scuola Infermieri Professionali di Macerata che fu inaugurata due giorni dopo: il 12 aprile.
In questo giorno, il Comitato civico per la tutela e la riorganizzazione della sanità maceratese avverte la necessità di dire “grazie” alle "infermiere e agli infermieri che sono sempre in prima linea, soprattutto in questi ultimi anni così difficili".
In occasione del cinquantesimo anniversario, il Comitato civico chiama tutte le istituzioni, gli ordini professionali della Sanità, le Università, le associazioni sindacali, i partiti, le forze civili e culturali e i cittadini a celebrare le infermiere e gli infermieri per ricordare "una realtà che è un’eccellenza di Macerata", per mettere in luce la necessità di "avviare una riflessione seria sulle professioni infermieristiche che porti ad affrontare problemi e necessità attuali al fine di riconoscere piena dignità e valore a questa categoria professionale".
La Scuola per Infermieri di Macerata, inizialmente, Scuola-Convitto Regionale, poi, divenuta, dal 2006 Polo Universitario della Università Politecnica della Marche, ha sempre dimostrato di essere una scuola di altissimo profilo, che ha formato molti professionisti qualificati e competenti, arrivando ad essere un vanto anche per la città di Macerata.
"La formazione infermieristica ha subito negli ultimi decenni grandi trasformazioni - precisa il Comitato -, si è passati da una formazione per compiti e mansioni di mero esecutore dell’ordine medico ad una formazione universitaria basata su obiettivi, pianificazione e risultati con lo scopo di formare professionisti autonomi, responsabili e competenti".
"Il contesto operativo – professionale molto spesso non è stato e non è assistito da adeguate scelte di politica sanitaria ed economica", viene denunciato. Occorre “ripartire dalla formazione“, sottolinea il comitato civico per la tutela e la riorganizzazione della sanità maceratese.
Una formazione che "sia al passo con i tempi in un contesto tecnico-scientifico che evolve e cambia velocemente richiedendo agli infermieri sempre più competenze e conoscenze specialistiche. Una formazione basata più sulla clinica, sui tirocini formativi, su conoscenze validate dalla comunità scientifica che aggiorna le competenze attraverso lo studio e la ricerca, al fine di garantire la qualità e la sicurezza delle attività".
Auto esce di strada e finisce in un campo: ragazza soccorsa dal 118. L'incidente è avvenuto questa mattina, alle 6, lungo la strada provinciale 10, a Civitanova Marche. La giovane conducente, per cause ancora da chiarire, ha perso il controllo del mezzo che è uscito dalla sede stradale terminando la corsa nel campo sottostante la carreggiata. La dinamica esatta di quanto avvenuto è al vaglio delle forze dell'ordine.
Sul posto è intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco di Civitanova Marche che ha provveduto ad estrarre dall'abitacolo la ragazza alla guida, affidandola alle cure del personale del 118. La giovane, infatti, era rimasta bloccata all'interno del mezzo.
I sanitari hanno trattato la paziente in loco: le sue condizioni non destano preoccupazione. Successivamente i Vigili del Fuoco si sono occupati della messa in sicurezza del veicolo coinvolto nell'incidente.
“I 16 appartamenti consegnati con 9 mesi di ritardo, quelli di via Proietti non prima del 2025. Per qualcuno il significato della parola emergenza non è chiaro”. Sono le parole di Flavia Giombetti, presidente del comitato 30 ottobre, riguardo l’inaugurazione delle palazzine per i terremotati che si è svolta questa mattina a Tolentino.
Giombetti poi si rivolge direttamente al sindaco Pezzanesi: “Non commento il solito monologo del primo cittadino che è riuscito anche oggi a denigrare i giovani, asserendo che ‘si abituano a stare sul divano, ad essere pagati senza fare niente, a non cercare lavoro” e sempre con l’iPhone in mano Si abitua i giovani a protestare per niente”, chissà se il riferimento era alla protesta dei ragazzi dei licei di Tolentino che nella stessa ora stavano manifestando, in assoluto silenzio e compostezza, nei confronti della mancata realizzazione del tanto decantato Campus scolastico, che forse sarà realizzato non prima del 2025/26”, dichiara la presidente del comitato 30 ottobre”.
Giombetti, nella nota, cita inoltre un altro intervento del sindaco Giuseppe Pezzanesi nel corso dell’inaugurazione e un riferimento ad una servizio televisivo “effettuato nel 2020 (e non nel 2017 come erroneamente da lui dichiarato) su via 8 marzo”, che il primo cittadino ha definito in questo modo: ‘un signore che è venuto qui e c’era l’erba, urlava come un ossesso sul servizio quindi una rete nazionale che non ha pensato minimamente di sentire il sindaco perché magari non erano ancora cominciati i lavori quali potevano essere stati i problemi è venuto credo su commissione e ha urlato come un lupo di notte dicendo qui dovevano sorgere le case questa è via 8 marzo vedete non c’è nulla’.
“Caro sindaco, forse lei dimentica che nel 2020 erano già passati 3 anni dall’evento sismico che ha messo in mezzo alla strada migliaia di tolentinati, 3 anni nei quali la disperazione di non avere più una casa per queste famiglie è stato un dramma atroce, non giustificabile con un ‘aumento del capitale immobiliare della cittadina’0, come da lei più volte sostenuto.
Servivano tetti, ‘anche di legno’, sulla testa di queste persone fin da subito, non parole e promesse. Questa amministrazione non è stata in grado di affrontare, sul momento, una così importante emergenza abitativa, scegliendo di sopperire alle Sae con operazioni immobiliari a lungo termine e non per mettere al riparo i propri cittadini fin da subito”.
Giombetti conclude: “il primo cronoprogramma che lei ha comunicato alla popolazione prevedeva la consegna degli appartamenti entro il mese di giugno 2020 e nel successivo cronoprogramma, la fine dei lavori per questi 16 appartamenti era stata prevista per aprile 2021, scadenza anche qui non rispettata (ulteriori 9 mesi di ritardo).
Infine in merito alle case popolari terremotate di via Don Minzoni il direttore dell’Erap Di Ruscio ha comunicato che i 6 appartamenti saranno consegnati nel prossimo mese di luglio, mentre quelli di via Proietti non prima del 2025. Queste scadenze dovrebbero far riflettere sul significato della parola “emergenza” che, a quanto sembra, non è ben chiara a tutti”.
“L’ex consigliere regionale Francesco Micucci dovrebbe usare un po’ di premura prima di far girare false informazioni ed illazioni sull’uscita del primario di Cardiologia dal nostro nosocomio, dottor Luigi Aquilanti. A me risultano per certe questioni personali che, invece, hanno costretto il dottor Aquilanti a lasciare il primariato al quale va il mio ringraziamento per il lavoro svolto con serietà e preparazione”.
Questa la secca replica del sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, alle parole dell’ex consigliere regionale, Francesco Micucci, il quale aveva parlato di una fuga del primario di Cardiologia dall’ospedale della città rivierasca. “Micucci attacca alcuni settori del nostro ospedale immemore del fatto che lui per ben cinque anni è stato presidente della commissione sanità in Regione e che il suo compagno di partito, Luca Ceriscioli, ne era il presidente e anche assessore alla sanità e che per oltre 20 anni la sanità è stata sempre gestita continuativamente dal suo partito, il Pd, afferma Ciarapica.
“In particolare le accuse sulle carenze del Pronto Soccorso appaiono veramente propagandistiche e menzognere, tanto più perché quel settore è stato il più penalizzato ed è stato quello che ha mostrato maggiormente le proprie fragilità in tutta Italia a causa di due anni intensi di pandemia, di continue pressioni e di situazioni di grande stress a cui sono stati sottoposti tutti i sanitari e le stesse strutture anche per l’impossibilità di mettere mano nell’immediato a opere che potessero garantire servizi migliori”, continua il primo cittadino civitanovese.
“Micucci sembra dimenticare che due anni di pandemia, peraltro non ancora finita se non sulla carta essendo finito lo stato di emergenza da soli 9 giorni, che ha messo in evidenza le carenze di tutta la sanità nazionale”. “Se c’è qualcuno che dovrebbe fare il ‘mea culpa’ dovrebbe essere proprio Micucci e i suoi ‘compagni’ per avere fatto di tutto per ridurre all’osso le prestazioni del nostro ospedale, cosa nota a tutti e certo oggi Micucci non può far finta di meravigliarsi perché ne è stato l’esecutore”.
“Per quanto riguarda la Cardiologia e il suo primariato, la dottoressa Corsi che ringrazio per la serietà e la solerzia ha perfettamente in mano la situazione e già il trasferimento del Primario di Camerino, dottor Umberto Berrettini, di cui conosciamo bene la preparazione, arrivato secondo al concorso in cui aveva vinto Aquilanti, è già pronto", conclude Fabrizio Ciarapica.
“Difficile rispondere ad uno sproloquio accusatorio senza fondamento alcuno, di fronte all’elevato momento di incontro vissuto con tutta la comunità e con tutte le istituzioni presenti, nel quale si sono sottolineate parole che ci lasciano sperare in un futuro anche politico, in cui possano esistere lealtà, sincerità, trasparenza e soprattutto impegno politico serio e di servizio verso la popolazione rappresentata”.
Così, il sindaco di Appignano, Mariano Calamita, in risposta al consigliere comunale Luca Buldorini, il quale aveva accusato la Giunta di aver escluso il gruppo Lega, unitamente ai rappresentanti della Provincia e della Regione, dalla foto della cerimonia ufficiale, in occasione della serata per la cittadinanza onoraria conferita alle sorelle Bucci e a Edith Bruck (leggi qui).
“La serata dedicata alla testimonianza delle sorelle Andra e Tatiana Bucci ha visto l’attuale Amministrazione comunale impegnata anche nel dar risalto all’unione del Consiglio Comunale che ha fortemente sostenuto la cittadinanza onoraria delle Signore Bucci e della signora Bruck, quale opportunità per l’intera comunità di rendere indelebile il rifiuto assoluto delle atrocità del passato, quale testimonianza per la nostra e le future generazioni dell’impegno a preservare la pace, la solidarietà, l’uguaglianza e la giustizia, affinché non si ripetano gli errori del passato, spiega Calamita in una nota.
“Tutto questo, pur consapevoli che in sede di Consiglio comunale del 27 dicembre scorso, il gruppo “Su la testa” rappresentato dallo stesso Buldorini, si astenne nella votazione, giudicando la questione della cittadinanza onoraria non prioritaria per la nostra comunità e non rispettosa nei confronti dei cittadini”.
“La presenza, durante l’evento del 6 aprile, in platea e poi sul palco, immortalata da foto e ringraziamenti presenti nella pagina ufficiale del Comune di Appignano, sono un sincero atto di riconoscenza verso la Regione, nella figura della consigliera Elena Leonardi e verso la Provincia, nella figura del delegato del presidente, il consigliere provinciale Luca Buldorini, così come verso la dirigente scolastica Filomena Maria Greco, il tenente Augusto Soccionovo, in rappresentanza del comando provinciale Guardia di Finanza di Macerata, il tenente D’Antonio del comando provinciale Carabinieri di Macerata, verso la consigliera di minoranza del gruppo Vivere Appignano Vittoria Trotta, verso il Luogotenente Cesare Proietti, comandante della stazione Carabinieri di Appignano, il comandante della Polizia Locale Stefano Compagnucci e tutte le autorità invitate e presenti, perché hanno dimostrato l’unità politica e sociale nei confronti di un evento significativo e di grande spessore sia culturale che sociale".
"In questa unità dimostrata, fotografata, esibita, attestata, stonano le parole del Consigliere Luca Buldorini, stonano come un fulmine a ciel sereno, perché sono il grido una persona che non è stata in grado di rendersi parte attiva, coinvolta dall’evento. Non bastano le foto, non servono le parole sui post nei social ad identificare l’animo di una persona. Contano i fatti. E nei fatti troviamo questo articolo, incomprensibile nelle sue richieste, offensivo nei suoi modi espressivi, insulso nei suoi obiettivi”.
“La foto inserita nel profilo Facebook privato del consigliere Rolando Vitali, citato dal Buldorini, è una foto scattata dal cellulare di un privato cittadino e che il consigliere Vitali ha avuto il piacere di pubblicare, incalza Calamita. Questo rientra nelle libertà personali di ciascuno, dato che non risultano né offensive né lesive di altrui libertà”.
“Confidiamo – prosegue il sindaco di Appignano - in una presa di coscienza da parte del consigliere Buldorini nei confronti del momento vissuto insieme, delle parole che sono state dette dal palco, ringraziamenti ufficiali compresi, affinché si renda conto che lo sfogo polemico pubblicato non ha significato concreto”.
“Confidiamo – conclude - nella figura dei referenti regionali e provinciali, a cui va la nostra riconoscenza per la partecipazione e la stima per l’aver condiviso con la comunità appignanese un momento di grande insegnamento e di grande emozione. Un momento che non va assolutamente sfregiato o pretestuosamente utilizzato”.
Una vera festa, quella che oggi ha vissuto Potenza Picena in occasione dell’evento di presentazione e visita della nuova scuola primaria di Porto Potenza. “Un nuovo edificio scolastico è sempre una grande conquista. – ha commentato il sindaco, Noemi Tartabini – Lo è ancora di più per la nostra comunità alla quale, negli ultimi anni, sono stati chiesti numerosi sacrifici proprio a causa della necessità di intervenire con urgenza sul fronte dell’edilizia scolastica.
Questa scuola è il primo tassello di un percorso che darà alla nostra città ulteriori nuove strutture, grazie agli importanti finanziamenti ottenuti”. Molti i cittadini che, nonostante la pioggia, non sono voluti mancare all’iniziativa a cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, rappresentati del consiglio regionale e del consiglio provinciale, l’amministrazione comunale potentina, rappresentanti delle amministrazioni limitrofe e le principali istituzioni civili, scolastiche, militari e religiose.
Palloncini in cielo e tra le mani dei bambini che hanno partecipato e che sono stati intrattenuti dal laboratorio artistico “Expo idéale” dall’iniziativa di Hervé Tullet, illustratore e scrittore francese per l’infanzia, curato dalla pittrice Michela Rafanelli e dall’educatrice Valentina Gobbi.
In apertura di evento, esibizione dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Ritmosfera” e della banda cittadina. Grande emozione per l’inno di Mameli eseguito con l’accompagnamento bandistico dalla giovanissima potentina Gaia Gattafoni. Quattromila metri quadrati sviluppati su due piani, una struttura interamente realizzata in legno lamellare, spazi interni caratterizzati da aule didattiche, un laboratorio di informatica, un auditorium, una palestra, una zona mensa e un’area esterna con orto e percorso sensoriale: la nuova scuola di Porto Potenza, tra i più grandi edifici delle Marche destinati ad una primaria, è stata progettata privilegiando un ecosistema educativo che metta il bambino al centro di tutto.
Oltre agli impianti di ultima generazione, per garantire il massimo risparmio energetico, la scuola è dotata di un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC). “I risultati che vediamo sono il frutto di una stretta collaborazione portata avanti in primis con il consiglio d’istituto, quello in carica e il precedente – ha continuato il sindaco – con le dirigenze che si sono succedute, con i docenti e con le famiglie che ringrazio davvero di cuore. Quattordici mesi di cantiere portati a conclusione nonostante le emergenze vissute in questi due anni. Di questo dobbiamo dare atto a tutti i tecnici e ai referenti degli uffici comunali che si sono spesi per ottenere un risultato tutt’altro che scontato”.
Il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli si è definito “emozionato e commosso nel ritornare nella sua città. Chi investe nella scuola con entusiasmo e rinnovato coraggio – ha poi proseguito il governatore – dà un futuro ai nostri territori e alle nuove generazioni. In questo momento difficile l’auspicio è che giornate come questa aiutino le comunità a ritrovare serenità e pace”.
La dirigente scolastica dell’Istituto “Raffaello Sanzio”, Nicoletta Ambrosio ha ringraziato l’amministrazione che “si è sempre dimostrata disponibile e attenta alle esigenze della scuola. Investire nella scuola significa investire nel domani della propria comunità”.
Il nuovo edificio, che sarà intitolato a Rita Levi Montalcini, ospiterà 320 alunni delle scuole elementari. Sarà inoltre sede temporanea per i 222 alunni delle scuole medie, il cui edificio, destinatario di finanziamento, sarà demolito e ricostruito. Anche la materna porto potentina, che per il nuovo anno sarà collocata nei locali della Fondazione Divina Provvidenza, avrà presto una nuova struttura.
"In linea con il buon lavoro del Mite con il sottosegretario Vannia Gava, siamo intervenuti in commissione sul decreto energia per permettere al Gestore dei Servizi Energetici di cedere a prezzi calmierati al nostro sistema produttivo energia sia quella immediatamente in disponibilità che quella derivante dall’acquisto con contratti triennali esclusivamente da fonti rinnovabili, favorendo così anche lo sviluppo della green economy".
Lo dichiara il deputato maceratase della Lega Tullio Patassini, componente della commissione Ambiente, in merito agli interventi predisposti dal Governo per risolvere i problemi relativi al caro bollette.
"Come già sta avvenendo in altri Paesi europei che hanno avviato un servizio simile beneficiando di fonti energetiche a basso costo come il nucleare in Francia, abbiamo ottenuto che venga data precedenza alle attività energivore che vedono duramente messi alla prova i propri comparti", aggiunge Patassini.
"Pur mantenendo il testo approvato alcune criticità che confidiamo vengano superate in sede di applicazione, il Gse è così nelle condizioni di distribuire energia a prezzi predefiniti alle imprese italiane, rispondendo in maniera ragionevole ad alcuni eccessi speculativi sui prezzi giornalieri. Un intervento di buon senso in un momento critico in cui la priorità della Lega continua ad essere la ripresa del sistema Italia ed il mantenimento dei posti di lavoro”, conclude il deputato maceratese Tullio Patassini.
Choc nel primo pomeriggio di oggi a Sarnano, dove un uomo di 74 anni, Graziano Riccobelli, è stato rinvenuto senza vita all'interno della propria abitazione, in via Costa. In base a una prima ricostruzione, a lanciare l’allarme è stato un vicino di casa - conoscente della vittima - che, dall'esterno, attraverso una finestra affacciata sulla pubblica via, aveva notato la presenza del 74enne riverso sul pavimento.
Ad entrare per primo nel domicilio è stato il personale del 118. Il medico dell’emergenza non ha potuto far altro che constatare l’avvenuto decesso dell'uomo. Presenti anche i Carabinieri per i rilievi di rito. La salma è stata riconsegnata ai familiari.
La morte è sopraggiunta, con ogni probabilità, per cause naturali non essendo stati riscontrati segni di violenza sul corpo dell'uomo. Graziano Riccobelli era un imprenditore del settore energetico, ora in pensione, molto conosciuto in tutto il paese. La notizia si è subito diffusa a Sarnano, lasciando sgomenta un'intera comunità.
L’Ancona Matelica entra matematicamente nei playoff impattando 1-1 all’Artemio Franchi di Siena con i bianconeri di mister Padalino. Padroni di casa reduci dallo 0-0 di Grosseto, biancorossi scottati dal 2-0 interno con il Gubbio.
All’andata per i marchigiani proprio quella con il Siena fu la gara della svolta dopo un periodo difficile, con Avella e compagni capaci nella ripresa di recuperare due reti e di ribaltare l’incontro. Anche in Toscana ben 130 i tifosi biancorossi giunti a sostenere la squadra.
Assenti per infortunio Del Sole, Palesi e Moretti, squalificato Faggioli, mister Colavitto sceglie Bianconi per comporre la coppia centrale di difesa con Masetti, lascia inalterato il centrocampo di sette giorni fa con il Gubbio, avanza in attacco D’Eramo a comporre il tridente con Rolfini e Sereni.
Risponde il Siena tra le cui fila, out lo squalificato Crescenzi, tornano disponibili Terzi e Terigi, con quest’ultimo in panchina. Scelte obbligate in attacco in cui tra assenze e infortuni vari l’unica alternativa è rappresentata dalla coppia Guberti e Fabbro.
LA CRONACA - Ottimo l’avvio dei ragazzi di mister Colavitto con Iannoni vicino al gol dopo appena pochi secondi. Primi 20’ di grande intensità con i padroni di casa pericolosi con Cardoselli da due passi su cui fa buona guardia Avella.
Meno emozioni nella seconda parte del primo tempo, con la ripresa che inizia subito con il botto. A sbloccare l’incontro è il match winner dell’andata Delcarro. Serie di angoli consecutivi nei primi minuti per gli ospiti e sfera in fondo al sacco per il numero 8 biancorosso che a breve diventerà papà e dedica la rete al nascituro. Ancora Delcarro sfiora il bis poco dopo, imitato da Bianconi e Rolfini che non riescono, intorno al quarto d’ora, a spingere il pallone in gol in piena area per il secondo sigillo.
Per i bianconeri era ancora Cardoselli il più temibile: il suo colpo di testa al 27’ del secondo tempo sorvola la traversa con Avella che sembra controllare. Mister Colavitto nel finale getta nella mischia Vrioni, Gasperi, Maurizii e Iotti con Sereni che a tu per tu con Lanni si faceva ipnotizzare e falliva il raddoppio.
A pochi istanti dal termine il Siena resta in dieci per il doppio giallo a Favalli ma riesce a pareggiare in mischia con Ardemagni dopo una punizione. Per l’ultimo match casalingo della regular season l’Ancona Matelica riceverà giovedì alle ore 21:00 la visita del Teramo.
Si è svolta questa mattina, alla presenza delle autorità civili e militari e dei rappresentanti delle associazioni locali, la cerimonia organizzata dalla Giunta Ciarapica, in onore e in memoria del professore Edmondo Brunellini, a cui la stessa amministrazione ha voluto intitolare l’area verde dell’ex Casa del Balilla dove si è svolta la manifestazione di intitolazione e di scoprimento della targa.
Presenti alla cerimonia i figli e nipoti del professore Brunellini e una folta rappresentanza di studenti, appartenenti alla 5^A e 5^ B della scuola primaria Silvio Zavatti e della 2^B della scuola media Annibal Caro.
La Fanfara dei Bersaglieri di Ascoli Piceno ha aperto, e poi chiuso, la cerimonia accompagnando con le loro note gli intervalli tra gli interventi. L’assessore ai Servizi Educativi e Formativi Barbara Capponi, in apertura di intervento, ha letto i saluti del sindaco Fabrizio Ciarapica.
"Il riconoscimento che viene dato al Professore Brunellini oggi non è soltanto in forza dell'evento che lo lega alla bandiera, che pur eroico non racconta appieno la grandezza della sua persona - ha sottolineato Capponi -. Tutta la città è debitrice a un uomo che non solo ha compiuto un gesto eroico che ci rende orgogliosi, ma a chi, nella sua quotidianità, ha concretamente cambiato il passo culturale dello sguardo all'altro, aiutando i suoi ragazzi a scovare dentro loro identità e talenti".
A seguire è intervenuto Paolo Bizzarri, nipote del professore Brunellini, che ne ha ripercorso le tante tappe della vita: “Mio nonno era una persona eclettica, encomiato ed apprezzato da tutti, nel corso della vita ha mostrato il suo valore in guerra con un gesto eroico, si è dedicato all’insegnamento (per tutti era il Professore), a favore di ragazzi di tante generazioni, si è affermato nel giornalismo, era un eccellente pittore e poeta dialettale, si è dedicato all’apertura della sede locale dell’ENS, in tempi pioneristici. Come amava lui dire, chi è bersagliere a 20 anni, è bersagliere per tutta la vita”.
A seguire il momento clou della giornata con lo scoprimento della targa sulle note della Fanfara che ha intonato l’Inno d’Italia, cantato soprattutto dagli studenti delle scuole, e con la benedizione della stessa da parte di Padre Joseph della Chiesa di San Pietro.
Il professor Vittorio Buffa, noto giornalista, ha dedicato il suo intervento al gesto eroico di Edmondo Brunellini, nel settembre del 1943 quando con il suo reggimento venne fatto prigioniero in Germania. “Mi ricordo che alla mia richiesta di incontrarlo per parlare dell’eroico gesto, il professore Brunellini mi accolse con grande cortesia e tanto garbo. Mi raccontò in modo circostanziato tutte le peripezie legate alla conservazione del lembo di bandiera a lui affidato nel periodo di prigionia e mi rappresentò la sua soddisfazione per aver portato a termine l’opera di ricucitura di una bandiera oggi conservata nel sacrario dell’Altare della Patria a Roma".
A concludere la cerimonia, l’intervento della dottoressa Patrizia Brunellini, figlia del professore Bruno: “Mio padre era un uomo a cui piaceva molto raccontare. Tralasciando il noto gesto eroico, tra questi spicca l’episodio in tempo di guerra, di quando ha salvato il suo attendente dall’amputazione dei piedi per congelamento tenendoli di notte sotto le sue ascelle per riscaldarli o di quando ha affrontato una lunga prigionia nei campi di concentramento".
"Tornato dalla guerra ha trovato la sua casa danneggiata dai bombardamenti ma con coraggio ha ripreso la sua vita ed ha formato famiglia. Per tutti mio Padre era Professore di Zompi, lasciava la nostra casa sempre aperta ai ragazzi dell’Enp, ha partecipato alla vita pubblica civitanovese sempre preferendo il sociale ai giochi di palazzo contribuendo a costruire il tessuto sociale cittadino. E’ per questo che oggi sono davvero lieta e ringrazio l’Amministrazione Comunale per aver scelto questo luogo simbolo per ricordare mio padre, un maestro di vita che attraverso lo sport, con l’esempio e un po’ di incoscienza, ha contribuito a far diventare uomini tanti di noi”, ha concluso Patrizia Brunellini.