La prossima stagione de "Il contadino cerca moglie" sarà più maceratese che mai. Dopo la messa in onda della prima puntata dei casting della nuova edizione del format televisivo in onda a partire dal prossimo autunno su Nove e realizzato con la piattaforma Discovery+, è stata resa nota la lista dei concorrenti che tra vita agreste e nuovi incontri amorosi, cercheranno di trovare la donna giusta per un ritorno alle origini.
Con ben due concorrenti su 8 provenienti dalla provincia di Macerata, la trasmissione si tingerà un po' di biancorosso per la prossima edizione: tra i protagonisti infatti ci sono Dario, allevatore di bovini marchigiani che vive e lavora a Recanati, ed Enrico, soprannominato “Il Nol” e allevatore in Val di Fassa, ma originario di San Severino Marche.
Insieme ai giovani contadini in questo nuovo viaggio tra le più belle campagne italiane ci sarà anche per questa edizione Gabriele Corsi. Sarà l'ex Iena e storico componente del Trio Medusa, nel corso del reality prodotto da Fremantle per Discovery Italia, a far conoscere più da vicino gli otto protagonisti, le loro storie e i loro desideri.
Ma soprattutto guiderà gli otto concorrenti tra paesaggi bucolici, balle di fieno da rotolare e sterco da spalare per tracciare l’identikit dell’ambita anima gemella che sarà disposta ad abbandonare le comodità della città per immergersi nelle bellezze della natura incontaminata. E chissà la vittoria di questa edizione non arrivi proprio nel territorio maceratese.
Questa la lista completa di tutti gli altri concorrenti che prenderanno parte al reality televisivo:
Lorenzo, 29 anni: dirige l’azienda agricola di famiglia sulle montagne della Val di Pejo in Trentino.Alessandro, 32 anni: è un produttore di frutta e verdura ad Atzara in Sardegna.Stefano, 47 anni: è della provincia di Lecce ed è un coltivatore di patate e ulivi nella sua azienda agricola.Teodoro, 28 anni: è del Trentino Alto Adige ed è un coltivatore di canapa in Toscana.Michele, 41 anni: è della provincia di Salerno, ha creato un’azienda agricola dopo aver lavorato in una fabbrica.Nicolò, 27 anni: ha anche lui un’azienda agricola e vive nelle campagne di Terni.
Anche il ballerino maceratese Dimitri Porreca salirà sul palco del prossimo Eurovision Song Contest, l’attesissima kermesse internazionale di musica che prenderà il via questa sera a Torino dopo la passerella inaugurale dei partecipanti alla Reggia di Venaria Reale.
Porreca aveva già preso parte con le sue esibizioni nel corpo di ballo alla serata inaugurale dello scorso giugno a Roma per l’inizio degli Europei di calcio 2021 vinti poi dall’Italia del Ct Roberto Mancini.
Quaranta in totale i ballerini della Modulo Urban Dance Academy che saliranno sul palco dell’Eurovision Song Contest con la direzione artistica di Emanuele Cristofoli Laccio. Tra questi anche il giovane originario di Porto Recanati e nominato lo scorso anno “Ambasciatore dello Sport” dall’ex sindaco Mozzicafreddo.
Sarà l'Albania ad aprire la gara della 66esima edizione dell'Eurovision Song Contest, che alza il sipario questa sera al Palaolimpico di Torino con la prima delle due seminifinali. Kermesse ospitata dall'Italia dopo oltre 30 anni grazie alla vittoria dei Maneskin nella scorsa edizione di Rotterdam.
L’Eurovision Song Contest, in programma anche per le giornate di giovedì e sabato, andrà in onda su Rai Uno e Rai Play e sarà presentato per questa edizione da Laura Pausini, Mika e Alessandro Cattelan.
(Foto ANSA)
Il ruolo fondamentale svolto dal settore assicurativo all’interno del contesto sociale ed economico attuale è stato il tema centrale dell'incontro di questa mattina tra l’Università di Macerata e i massimi vertici di Zurich Italia. Un convegno nell’ambito del quale sono state trattate tutte le problematiche connesse ai contratti di assicurazione e ai corrispondenti risvolti etici ed economici.
L’incontro è stato organizzato in collaborazione con l’Agenzia Zurich di Macerata Antinori Assifin Srl e rientra nel progetto di ricerca “Welfare State e forme di fiscalità umanitaria”, finanziato dallo stesso gruppo Zurich ed ha visto la partecipazione di più di cento studenti dei Corsi di Giurisprudenza e di Economia.
Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali del prof. Stefano Pollastrelli – Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e dell’Ing. Domenico Quintavalle – Chief Financial Officier di Zurich Italia. Giuseppe Rivetti, professore di Diritto tributario ha moderato gli interventi dei relatori Andrea Trivellato (Direttore vendite Zurich Italia), Paolo Moia (Life Market & Business Initiatives Manager, Zurich Italia) e Chiara Lomurno (Responsabile Investimenti/prodotti/protezione Zurich Italia).
In un contesto di crisi indotta prima dal Covid-19 e oggi dalla guerra, è stata anche sottolineata l’importanza della protezione del patrimonio personale, garantita dalle nuove logiche del settore assicurativo, in particolare nell’ambito della tutela delle persone e delle aziende nella gestione del risparmio.
Ancora una volta la Rotellistica Settempeda si è fatta onore ai Campionati regionali di pattinaggio su pista promossi dalla Fisr, la Federazione Italiana Sport Rotellistici, e disputatisi al pattinodromo “Gilda Leoperdi” di Casette Verdini, a Pollenza.
Ben otto gli atleti settempedani che si sono qualificati per i campionati italiani: Nicola Panichelli, Jacopo Crognaletti, Marika Falistocco, Alessandro Brunacci, Enrica Tomassini, Francesco Crognaletti, Edoardo Marinelli e Andrea Angeletti.
Per Brunacci, Panichelli e Crognaletti non si tratterà certo di un debutto visto che sono saliti sul podio più volte. La Rotellistica Settempeda aveva primeggiato, di recente, anche al Campionato regionale su strada valido, pure in questo caso, per accedere ai Campionati italiani.
A tutta la squadra, al presidente, all’allenatore e ai tecnici, l’assessore allo Sport del Comune di San Severino Marche, Paolo Paoloni, ha rivolto un grosso in bocca al lupo in vista dell’evento nazionale atteso per luglio.
Tutto pronto per la quarta edizione di "Civitanova all’Opera", la Stagione Lirica cittadina promossa dal Comune di Civitanova Marche, dall’Azienda dei Teatri di Civitanova Marche e da Marche all’Opera. Dopo un'edizione 2021 “segnata” dalla pandemia, la musica torna al Teatro Rossini con due opere di altissimo spessore: "Cavalleria rusticana", di Pietro Mascagni e "Il barbiere di Siviglia", di Gioacchino Rossini. Non solo: a caratterizzare la reassegna di quest'anno saranno anche concerti, incontri con gli studenti dell’IIS Da Vinci e masterclass di canto lirico.
La manifestazione, dedicata come sempre a Sesto Bruscantini, celebrerà quest’anno anche un altro illustre concittadino: il compositore civitanovese Gilfredo Cattolica, a 140 anni dalla nascita e a 60 dalla scomparsa. “Cattolica è stato un compositore molto vicino a Mascagni, sia perché era uno dei suoi allievi prediletti, sia per lo stile compositivo molto simile al grande maestro toscano - ha motivato il mastro Alfredo Sorichetti, direttore artistico della rassegna – così, nel corso della nostra stagione, ripercorreremo quel filo rosso che collega le opere di questi due stupendi artisti”.
La nuova edizione di “Civitanova all’Opera” partirà ufficialmente sabato 28 maggio, al Rossini, proprio con "Cavalleria rusticana", la più nota opera in un unico atto composta da Mascagni. Il cast prevede la partecipazione del tenore Fabio Armiliato, del soprano Elena Rossi e del baritono Plamen Dimitrov. I due personaggi comprimari di Lola e Lucia saranno stati affidati a due artiste che stanno vivendo direttamente, seppur da parti opposte, la tragedia della guerra: si tratta della russa Aleksandra Meteleva, e dell’ucraina Diana Ziabchenko. La serata avrà un’appendice con l’esecuzione in prima assoluta per orchestra dell’Adagio op. 4 del compositore civitanovese Cattolica.
La seconda opera andrà in scena al Rossini sabato 11 giugno: si tratta de "Il barbiere di Siviglia", di Gioacchino Rossini, e per la regia di Josè Medina. Una serata che vedrà al centro un pensiero a Bruscantini, nel ricordo della magistrale interpretazione di "Figaro", uno dei suoi personaggi più amati. Il 21 maggio, invece, verrà nuovamente celebrato al teatro Annibal Caro Gilfredo Cattolica, con un concerto cui seguirà l’inaugurazione della mostra di Wladimiro Tulli allestita nell’adiacente Auditorium Sant’Agostino.
“Finalmente riprendiamo a fare lirica nei nostri teatri - ha dichiarato sindaco Fabrizio Ciarapica -. Quando abbiamo deciso di promuovere Civitanova all’Opera abbiamo voluto riportare quest’arte al centro del nostro territorio, ricordando il profondo impatto culturale che l’Opera ha esercitato a Civitanova negli anni. L’intento è stato fin da subito quello di riconoscere il valore dei nostri illustri concittadini e con orgoglio quest’anno porteremo all’attenzione una figura di caratura come Gilfredo Cattolica, purtroppo spesso poco conosciuta ai più in città, soprattutto ai giovani".
“Come spesso ricordo in queste situazioni, compito dell’Azienda dei Teatri è quello di fare cultura - ha aggiunto la presidente Francesca Peretti - e di offrire occasioni di accrescimento a tutta la popolazione, venendo incontro ai gusti e alle esigenze del pubblico. L’Opera lirica è una delle espressioni più alte del nostro patrimonio artistico e apprezzo in particolare l’azione di Civitanova all’Opera: una rassegna che affianca alla messa in scena della tradizione concertistica e lirica, significative azioni di divulgazione per giovani studenti e di formazione per i cantanti del domani".
Nei prossimi giorni verrà attivata la biglietteria.
"Mancava praticamente solo Giorgia Meloni al raduno di Fratelli d'Italia organizzato insieme alla Croce Rossa di Porto Potenza Picena per festeggiare i 4 nuovi mezzi in dotazione all'associazione".
A dichiararlo, in una dura nota, sono i referenti del Partito Democratico di Potenza Picena, che evidenziano come alla cerimonia del taglio del nastro fossero presenti "il sindaco Tartabini, il presidente di Regione Acquaroli e persino la presidente della Commissione Sanità Regionale Leonardi, con l'aggiunta dell'assessore regionale alla Sanità Saltamartini per dare un contentino alla Lega".
"Tutte figure istituzionali, come si conviene a un evento quale la Giornata Mondiale della Croce Rossa - segnalano dal Pd -. Peccato che casualmente l'unica figura istituzionale a non aver ricevuto alcun invito sia stata quella del solo parlamentare presente nel nostro territorio, forse non titolato secondo la Croce Rossa di Porto Potenza a rappresentare la comunità". Il riferimento è all'onorevole Mario Morgoni.
"E peccato anche per il mancato invito ai consiglieri comunali, rappresentanti ufficiali dei cittadini ma col "difetto" di appartenere anche a forze politiche di diverso colore - aggiungono i democratici -. La cosa spiace ancor di più se si pensa che all'evento ha meritoriamente partecipato come ospite d'onore la comunità ucraina, a cui il Partito Democratico di Potenza Picena ha mostrato grande vicinanza"
"La volontà di sfruttare ogni occasione a fini propagandistici ha purtroppo prevalso. La Croce Rossa è sempre stata un'organizzazione super partes e apolitica: prendiamo atto con rammarico che invece la Croce Rossa di Porto Potenza ha deciso di intervenire nella contesa politica scegliendone una parte" concludono dal Pd.
Nel giorno della Festa della Mamma è tornata al suo posto, in un’edicola votiva della frazione di Colleluce dov’era stata posta da più di mezzo secolo, a San Severino Marche, la statuetta della Vergine Maria, trafugata da ignoti lo scorso Natale.
Il Comitato della frazione, presieduto da Serenella Eugeni, si è adoperato per la sostituzione della statuetta. L’edicola votiva dove è posta è spesso destinazione scelta dagli abitanti del posto per una preghiera e un breve momento di raccoglimento.
Il ritorno dell’immagine sacra al suo posto è stato salutato con una piccola cerimonia introdotta dalla benedizione di padre Aurelio, dei frati Cappuccini. Presenti anche il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e il presidente del Consiglio comunale, Sandro Granata.
Il Comitato ha fatto dono a tutte le mamme presenti di una medaglietta della Madonnina e al primo cittadino di una miniatura dell’immagine. “La nuova statuetta ha più o meno le stesse dimensioni di quella trafugata - spiega Serenella Eugeni, presidente del Comitato di frazione - E’ stata donata dai fedeli che tenevano molto a questa cosa perché l’episodio del Natale scorso aveva lasciato un velo di tristezza nella nostra piccola comunità”.
Scontro tra due auto all'incrocio: interviene il 118. L'incidente è avvenuto, poco dopo le 9, lungo la strada provinciale 77 che da Pollenza conduce alla frazione di Casette Verdini. Ancora da accertare la dinamica dell'incidente, la cui ricostruzione spetterà alle forze dell'ordine.
Ad essere coinvolte nel sinistro sono state una Volkswagen Golf di colore scuro e una Chevrolet Matiz azzurra. Una volta scattato l'allarme sono accorsi sul posto i sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco.
I conducenti sono stati soccorsi in loco: ad avere la peggio è stata una donna, trasferita al pronto soccorso dell'ospedale di Macerata per accertamenti, ma non in gravi condizioni.
Sul posto, per i rilievi di rito, gli agenti della Polizia Stradale che hanno anche veicolato momentaneamente il traffico su una sola corsia.
Revenge porn, violenza sessuale, detenzione di materiale pedopornografico, diffusione di immagini e filmati a contenuto sessualmente esplicito e violenza privata sono le ipotesi di reato per le quali due fratelli, di 19 e 25 anni, sono stati arrestati dai carabinieri di Ancona, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip.
Le indagini, condotte dai militari con il coordinamento della Procura della Repubblica di Ancona hanno riguardato una serie di vessazioni subite da una ragazza, cominciate nel 2020, quando uno dei fratelli, originari del Bangladesh, titolare di un negozio di telefonia, è entrato in possesso del cellulare della giovane, dove ha trovato, per la sua attività lavorativa, un video intimo con l'ex fidanzato.
Da lì sono cominciati ricatti, minacce e violenze sessuali: l'uomo ha anche realizzato altri video espliciti e quando ha tentato di opporsi, li ha diffusi tra conoscenti e anche mostrati ai genitori della ragazza.
Durante le indagini i militari hanno rinvenuto anche del materiale pedopornografico e individuato altre situazioni da approfondire. I due fratelli sono entrambi rinchiusi nel carcere di Montacuto e sono sottoposti all'ulteriore divieto di incontrarsi e comunicare.
Ritornano i Colloqui organizzati dall’Eum, la casa editrice dell’Università di Macerata insieme alla Scuola di Studi Superiori "Giacomo Leopardi". Mercoledì 11 maggio, alle 15, in diretta sui canali YouTubee Facebook dell’Ateneo, presentazione del libro “Diritto all’acqua e statuto della risorsa idrica con particolare riguardo a proprietà e tariffa” di Francesca Testella.
Con l’autrice ne parlerà il presidente delle Eum Luca De Benedictis. Il testo affronta il tema dello statuto della risorsa idrica nei rapporti con il principio di sostenibilità e con il riconoscimento dell’accesso di tutti all’acqua quale diritto fondamentale, muovendo dapprima dai contesti giuridici internazionale ed europeo per poi concentrarsi su quello italiano, analizzando nello specifico il duplice profilo della proprietà e della gestione dell’acqua e arrivando a trarre conclusioni e proposte ricostruttive anche per il tramite della comparazione con l’esperienza dell’Olanda.
In un quadro di sintesi conclusivo il lavoro si sofferma su una proposta che riconduce la proprietà dell’acqua alla proprietà ambientale quale nozione in grado di evidenziare i limiti e le caratteristiche della risorsa e di fattore di riequilibrio tra istanze sociali, economiche e di sostenibilità negli usi della stessa.
Francesca Testella è laureata in Giurisprudenza all’Università di Macerata e ha svolto attività di ricerca sui temi ambientali. Attualmente è assegnista di ricerca all’Enea e docente a contratto all’Università di Urbino.
"Nei confronti di chi osa contraddirlo o contrastarlo politicamente il sindaco in scadenza Pezzanesi dà prova, come sua abitudine, di esorbitanza verbale. Da questo sindaco, tutto baci, abbracci e parole melliflue da un lato e attacchi personali, anatemi e provocazioni dall'altro, non ci si aspetta certo un'uscita di scena con stile".
A dichiararlo, in una nota, sono Barbara Salcocci e Nazzareno Tiranti, coordinatori del gruppo 'Dipende da Noi' di Tolentino che, alle prossime elezioni amministrative, sostiene la candidatura a sindaco di Massimo D'Este. Il riferimento è alla dura replica che il sindaco uscente ha indirizzato a Mauro Sclavi, sulla questione del termovalorizzatore (leggi qui).
"Arrivati al decimo anno delle sue ineffabili performance vorremmo smettere di occuparci di lui, ma non si può: guai a non prendere sul serio le sue sparate, l'esperienza insegna", aggiungono Salcocci e Tiranti, che a Pezzanesi, presidente Cosmari, rivolgono alcune domande dirette: "Dove dovrebbe sorgere il termovalorizzatore? L'assemblea dei soci ha vagliato dei siti?".
"Pezzanesi, presidente sub iudice e sindaco in scadenza - proseguono Tiranti e Salcocci -, si è preoccupato di spiegare ai cittadini coinvolti le caratteristiche tecnologiche dell'impianto di cui va parlando? Dei fumi e delle polveri che inevitabilmente verranno prodotte? Del traffico veicolare di conferimento dei rifiuti e di smaltimento delle ceneri?"
Il riferimento va, poi, alle parole del sindaco uscente "di due anni fa, quando si oppose all'installazione da parte di un privato di un termovalorizzatore di fanghi nel territorio di Tolentino", precisano i coordinatori del gruppo locale 'Dipende da Noi'.
"Tuonò allora - riferiscono Salcocci e Tiranti - che 'nel nostro regolamento comunale abbiamo inserito il divieto assoluto all'insediamento di altri impianti insalubri nel nostro territorio'. In attesa di sapere cosa pensa veramente Pezzanesi della termovalorizzazione e alla luce di cotanta coerenza è indispensabile che la candidata Luconi, che si definisce sua 'allieva' chiarisca subito la sua posizione sul termovalorizzatore e dica se intende fare di Tolentino, ancora una volta, la pattumiera della provincia".
Umanesimo, dialogo interculturale: sono queste le direttrici che hanno condotto l’Università di Macerata all’incontro con Papa Francesco.
“Questa crescita umana delle persone non può che avere un riflesso positivo sulla società. Pertanto, investire sulla formazione, sulla scuola, sull’università è il miglior investimento per il futuro di un Paese”, sono state le parole del sommo Pontefice alla delegazione di oltre 130 tra studenti, docenti e personale tecnico amministrativo dell’Ateneo maceratese ricevuta stamattina in udienza privata nella sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano.
Una giornata speciale nell’anno del 470mo anniversario dalla nascita di Padre Matteo Ricci, il cui lascito, ha detto il rettore Francesco Adornato, “è stato quello della interculturalità, in un incontro di civiltà fino ad allora reciprocamente estranee e diffidenti. Proprio da questo humus è cresciuta la cultura dell’accoglienza della nostra università, oggi un crogiuolo di lingue, culture, etnie, volti, esperienze di giovani studenti, dottorandi e visiting professor provenienti da tanti luoghi d’Europa e del mondo, Ucraina e Russia comprese, che ne fanno un campus internazionale incastonato nel centro storico”.
Gli echi del conflitto che infiamma l’Europa non sono rimasti sotto traccia. “L’ateneo – sono state le parole del rettore Adornato - affronta la complessità del tempo presente con i saperi e il dialogo e non è indifferente davanti alla guerra scatenata dall’invasione russa dell’Ucraina. È questo spirito di fraternità, che ci ha portati qui, ancor più ci spinge ad essere operatori di pace”.
“Occorre maturare una cultura dell’incontro - ha ribadito Papa Francesco -. E certamente l’università è un luogo privilegiato per farlo. Macerata ha dato i natali a un grande “campione” di questa cultura che è padre Matteo Ricci. Lui è stato grande non solo per le cose che ha fatto che ha scritto, ma è grande perché è stato un uomo di incontri, un uomo della cultura dell’incontro, un uomo che è andato oltre all’essere straniero; è diventato cittadino del mondo perché cittadino delle persone. Mi congratulo con voi perché, non solo custodite la sua memoria e promuovete gli studi su di lui, ma cercate di attualizzare il suo esempio di dialogo interculturale. Quanto bisogno c’è oggi, a tutti i livelli, di percorrere con decisione questa strada. Quanto i poteri del mondo sono abituati alla strada dell’esclusione, alla cultura dello scarto. Invece c’è bisogno del dialogo”.
Una studentessa ucraina ha consegnato al Papa una borraccia Unimc personalizzata. Tra i doni, anche la riproduzione di una fotografia del 1945 della squadra di calcio del cuore del Pontefice, il Club Atlético San Lorenzo, e la cartografia di Matteo Ricci, a cura di Filippo Mignini, edita dall’Istituto Poligrafico dello Stato.
Nel pomeriggio a San Pietro, la messa presieduta dal cardinale Mauro Gambetti, Arciprete della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano e custode del Sacro Convento di Assisi, concelebrata dal vescovo di Macerata Nazzareno Marconi ed animata dal coro Unimc. Gambetti ha ricordato la collaborazione con l’Ateneo maceratese “per la digitalizzazione dell’archivio di Assisi e per il percorso di crescita nel nome di un umanesimo di fraternità”.
(Credit foto: Vatican Media)
Oggi il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e l'assessore all'Istruzione Giorgia Latini hanno incontrato il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti per un nuovo confronto sulle criticità della scuola marchigiana.
Tra i temi trattati, la mancata concessione di classi, il rischio chiusura delle scuole e regole che non tengono conto delle vere esigenze dei cittadini e dei territori, ma anche la validità del green pass per gli insegnanti guariti da Covid-19 che, secondo il sistema scolastico prevedrebbe l'obbligo di vaccinarsi entro 90 o 120 giorni.
"Ringraziamo il direttore Filisetti per aver preso in carico le istanze rappresentate nei giorni scorsi che stavano provocando disagi e polemiche nelle scuole. Nell'incontro odierno - spiegano il presidente Acquaroli e l'assessore Latini - ci ha confermato che si è interessato a segnalare al Ministero le incongruenze emerse rispetto agli adempimenti vaccinali del personale scolastico guarito da Covid-19. L'auspicio è che presto si possa fare chiarezza a livello nazionale su questa situazione".
"L'incontro - proseguono Acquaroli e Latini - è stato utile anche per ricercare soluzioni sulle criticità relative alla numerosità delle classi nelle aree interne, montane e nelle aree del cratere. In questi mesi abbiamo ascoltato i territori per fare una ricognizione sui casi critici; ci siamo confrontati con il Ministro chiedendo di salvaguardare le scuole delle aree interne, montane e del sisma".
"Abbiamo cercato risposte alle situazioni più difficili - concludono -. Oggi abbiamo ribadito che difendere la scuola significa difendere la sopravvivenza dei piccoli Comuni marchigiani. La strategia che stiamo portando avanti in regione per la valorizzazione dei borghi e la strategia prevista dal Pnrr vanno nel senso contrario. Se non tuteliamo la scuola, rischiamo di fare investimenti in luoghi che si andranno via via spopolando. Abbiamo chiesto all'Ufficio scolastico regionale di condividere questa visione e di ascoltare il grido di allarme dei sindaci".
Sono 216 le nuove scuole che saranno finanziate con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un numero più elevato rispetto alle 195 inizialmente previste, grazie a un aumento dei fondi che porta lo stanziamento complessivo da 800 milioni a un miliardo e 189 milioni di euro.
Sono state pubblicate sul sito del Ministero dell’Istruzione le graduatorie delle aree, regione per regione, in cui sorgeranno i 216 istituti scolastici, all’esito dell’avviso pubblico rivolto agli enti locali pubblicato all’inizio del mese di dicembre.
Saranno 9 le nuove scuole che verranno costruite nelle Marche, con uno stanziamento pari a 63.701.384,68 euro. Due in provincia di Macerata: l’intervento di demolizione e ricostruzione della scuola media Enrico Mattei (contributo di 7 milioni 100mila euro) e la realizzazione di una nuova scuola elementare nel quartiere delle Vergini, a Macerata (finanziamento di 2 milioni 625mila euro).
“Il progetto delle ‘nuove scuole’ – dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi – è uno dei più innovativi del nostro Pnrr Istruzione. Dopo la presentazione delle linee guida realizzate dal gruppo di lavoro composto da grandi architetti ed esperti di scuola, concludiamo un’altra tappa del percorso con l’indicazione delle aree dove le scuole verranno costruite".
Dopo la fase di individuazione delle 216 aree di costruzione, si passerà adesso all’indizione del concorso di progettazione. Al termine del concorso, il Ministero dell’Istruzione procederà alla stipula della convenzione di concessione del finanziamento con gli enti beneficiari.
Inoltre, mercoledì 11 maggio, il Ministro Patrizio Bianchi incontrerà in videocollegamento i sindaci e i presidenti delle province delle aree ammesse al finanziamento, per dare sin da subito tutte le indicazioni necessarie per l’attuazione degli interventi nell’ottica del dialogo e del supporto fondamentali per la buona riuscita delle azioni previste dal Pnrr.
Gli interventi sono stati selezionati in via automatica sulla base di criteri che riguardavano le caratteristiche dell'edificio pubblico preesistente che andrà sostituito (come, ad esempio, la vetustà della struttura, la sua classe energetica, l'indice di vulnerabilità sismica) e quelle dell'area in cui si trovava e che andrà a ospitare la nuova scuola (rischio idrogeologico, appartenenza ad aree interne, montane, isolane).
Ben 70.000 lavoratori irregolari e operatori abusivi nelle Marche: un numero impressionante, per un’economia sommersa che minaccia il lavoro dei piccoli imprenditori e la sicurezza dei cittadini, diventando anche un freno per l’occupazione regolare.
A denunciare le cifre del fenomeno è uno studio di Confartigianato che lancia l’allarme sulla minaccia del sommerso per le attività dei piccoli imprenditori. È un mondo parallelo, quello del sommerso, che rappresenta il 4,3% del valore aggiunto regionale, in cui non esistono regole e si producono danni ingenti alle imprese, alla sicurezza dei consumatori, alle casse dello Stato.
"In tempo di crisi e incertezza, il fenomeno sta proliferando e i dati sono ancora più allarmanti. La maggiore concentrazione di occupazione irregolare (il tasso di irregolarità è del 10,5%) nella nostra regione si annida nei servizi con 53.000 unità, segue il manifatturiero con 11.000, le costruzioni con 4.000 e 2.000 in agricoltura. Nelle Marche, secondo le stime di Confartigianato, sono 23.600 gli abusivi che si fingono imprenditori", sottolinea Confartigianato.
"Sono proprio le imprese artigiane ad essere maggiormente in pericolo Soprattutto nei settori dell’edilizia, dell’acconciatura ed estetica, dell’autoriparazione, dell’impiantistica, della riparazione di beni personali e per la casa, del trasporto taxi, della cura del verde, della comunicazione, dei traslochi. Per questo Confartigianato ha lanciato una campagna nazionale di informazione contro l’abusivismo, dal titolo Occhio ai furbi. Mettetevi solo in buone mani. Un modo per mettere in guardia i consumatori e informarli sulla situazione".
“Dobbiamo lavorare tutti affinché questo fenomeno venga debellato, nell’interesse delle imprese che lavorano seriamente e dei consumatori - le parole del Presidente territoriale Enzo Mengoni -. La difficile situazione economica ha portato ad un proliferare di operatori improvvisati, che in questo modo minacciano la sicurezza dei consumatori, penalizzano le Casse dello Stato e cancellano con un colpo tutti i valori artigiani che da sempre contraddistinguono le nostre imprese".
"È il momento di dire basta: l’appello è anche alle Autorità, affinché continuino a sostenerci con azioni di controllo, di repressione e di contrasto all’evasione fiscale e contributiva”. Per numero di occupati, 3,2 milioni di irregolari, il sommerso è il terzo settore più numeroso dell’economia italiana, preceduto dai servizi, che contano 16,3 milioni di addetti, e dal manifatturiero 4 milioni di addetti".
È caccia al biglietto per gara 4 della finale scudetto, la Cucine Lube Civitanova è alla ricerca della notte perfetta. Eurosuole Forum che va verso un sold-out annunciato per una partita che vale un’intera stagione.
Ha preso il via dalle 18 di oggi la prevendita dei biglietti per la sfida contro la Sir Safety Conad Perugia. Biglietti acquistabili solo al botteghino del palazzetto, e la coda - sin dai primi minuti - è stata notevole.
L'afflusso continuo di persone ha portato alla formazione di un lungo serpentone, che arriva sin quasi all'adiacente Cuore Adriatico. Ogni tifoso potrà acquistare un massimo di due biglietti alla cassa.
La partita è in programma mercoledì 11 maggio (ore 20.45) all’Eurosuole Forum. La formazione cuciniera insegue il settimo scudetto della sua storia, il terzo consecutivo. La partita è compresa nell’abbonamento stagionale.
I ticket per i singoli match e gli abbonamenti stagionali sono nominativi e non possono essere ceduti a terzi, nemmeno a membri dello stesso nucleo familiare. L'accesso all’Eurosuole Forum sarà consentito solo agli spettatori dotati di mascherina Ffp2 (l’unico tipo consentito di protezione delle vie respiratorie) da indossare per tutta la durata della permanenza all’interno dell’impianto.
Alla fine della partita sarà vietato il contatto fra giocatori e spettatori. Biglietti in vendita alla cassa dell'Eurosuole Forum a partire da oggi, dalle ore 18 alle 19.30. In caso di ulteriore disponibilità apertura anche martedì 10 maggio, dalle ore 10 alle 12.30 (info: 0733-1999422).
PREZZI BIGLIETTI
PREMIUM (settore B): 50 Euro Intero, 40 Euro Ridotto*
GOLD (settori A-C): Biglietto numerato: 40 Euro Intero, 32 Euro Ridotto*
TRIBUNA (settori G-H-I): 30 Euro Intero, 24 Euro Ridotto*
GRADINATA: 20 Euro Intero, 15 Euro Ridotto*
*Ridotto Under 18 e Over 65 (in tutti i settori)
++ Aggiornamento ore 20:00 ++
L'Eurosuole Forum è sold out. Non sono rimasti posti disponibili in nessuno dei settori, biglietti esauriti in tempi record.
“Parte dalle Regioni la ripresa dello sviluppo economico nel loro ruolo fondamentale di vicinanza alle imprese e nella strategia delle politiche della programmazione europea”.
Così il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha aperto la riunione della Commissione sviluppo economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che si è tenuta alla Rotonda a Mare di Senigallia, alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
Una giornata dedicata alle prospettive di crescita e di sviluppo dei territori, tra esigenze di innovazione, competitività e internazionalizzazione dei processi produttivi del sistema Paese.
"Le Regioni rappresentano una grande opportunità – ha sottolineato il presidente – perché rispetto al governo centrale hanno maggiore conoscenza, affinità e possibilità di dialogo con i territori, con le imprese, le categorie e i corpi intermedi. Sanno interpretare meglio le esigenze territoriali. Per questo, come hanno già fatto nel corso della crisi pandemica, proprio le Regioni che hanno avuto un ruolo determinante possono essere uno strumento fondamentale volto a rilanciare le politiche necessarie per la ripresa economica e l’occupazione".
"Siamo davanti a una stagione che sarà determinante per il futuro del sistema Paese e per il futuro di tante regioni come la nostra - ha aggiunto -, che non vogliono vivere di assistenzialismo ma vogliono continuare ad essere regioni che producono, vogliono continuare a garantire quella imprenditorialità che ci rende orgogliosi, realtà che partendo dalla piccola dimensione hanno saputo conquistare mercati internazionali dimostrando la capacità di vincere grandi sfide".
Dopo due anni di pandemia si torna al dialogo in presenza tra istituzioni ed economie territoriali per interpretare al meglio le esigenze: “Una occasione importante per la Regione Marche che presiede storicamente la Commissione attività produttive della Conferenza delle Regioni – ha detto Acquaroli – un grande orgoglio per la nostra regione, per il nostro sistema economico, una spinta ulteriore, uno strumento in più per dare voce alle nostre imprese e alle tantissime realtà, prevalentemente a vocazione manifatturiera, artigianali e industriali, in un contesto così importante”.
Oggi, di fronte a scenari di guerra, la crisi russo ucraina e le sanzioni “occorre che il governo centrale e l’Europa sostengano la nostra economia e le imprese, in particolare quelle manifatturiere, per non perdere le posizioni di competitività e soprattutto contro il rischio desertificazione di alcuni settori - aggiunge Acquaroli – il nostro contributo al sistema Paese è sempre stato rilevante ma occorre una grande spinta che coinvolga l’intera filiera istituzionale, capace di dare risposte e di fare squadra, che ci riporti centrali in una visione complessiva di scelte strategiche nella massima concertazione”.
Pesante il ritardo nella infrastrutturazione, sia digitale che materiale “indispensabile per poter competere - ha aggiunto il presidente - La Conferenza delle Regioni può giocare un ruolo fondamentale per dimostrare che solo nella visione complessiva del Paese si può tornare ad essere tutti protagonisti” ha concluso Acquaroli.
“Stamattina mi sono sentito a casa. Finalmente un confronto diretto, non sulle teorie, ma sulla realtà, sulle competenze, perché le imprese non hanno bisogno di teoria: devono misurarsi, ogni giorno, con i mercati”.
Così il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, in conclusione dei lavori della Commissione Sviluppo economico della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome che si sono tenuti, questa mattina, alla Rotonda a Mare di Senigallia.
“Una propensione al miglioramento – ha proseguito il ministro - e al buon senso si riverbera anche nella mentalità degli amministratori regionali e, diciamoci la verità, non sempre a livello politico sentiamo discorsi di buon senso. Invece la vicinanza al sistema imprenditoriale forma una cultura del pragmatismo che è utile specialmente in questa fase".
"È decisivo l’uso intelligente del contributo pubblico, funzionale alla capacità dell’atto creativo dell’impresa. Siamo in un’economia di guerra, ormai è certo, quindi la risposta ai costi di una guerra deve essere di risarcimento alle nostre imprese che stanno subendo bombardamenti economici. Ma, in definitiva, il ruolo principale delle istituzioni deve essere quello di fornire un quadro ideale di fiducia e di certezza alle imprese, perché possano operare al meglio” ha concluso Giorgetti.
Obiettivo centrato per la Sef Macerata che, nonostante una formazione ridotta a causa di vari infortuni, si è qualificata per la finale nazionale dei Campionati di società di atletica Master che si svolgeranno a settembre a Modena.
La fase regionale, superata dalla formazione maceratese con 9.108 punti per gli uomini e 9.016 per le donne, si è svolta nel fine settimana scorso allo stadio Mirco Aghetoni di Fabriano dove sono scese in campo le rappresentative di Marche e Umbria.
Tredici, su un totale di quindici, le discipline coperte dagli atleti seffini. Questi i nomi dei protagonisti che hanno dato il proprio contributo alla conquista della fase nazionale del Campionato di società master:
Squadra femminile
Federica Gentilucci (100 metri e salto in lungo), Graziella Mercuri (100 metri, 200 e staffetta 4x100), Fabrizia Fabiani (100 metri e staffetta 4x100), Antonella Sirianni (100, 200 e staffetta 4x100), Cinzia Copponi (100, 200 e staffetta 4x100), Amalia Micozzi (100 metri), Silvia Bianco (100 e 200 metri), Nadia Pacetti (100 e staffetta 4x100), Magdalena Pandele (400 metri, disco e staffetta 4x400), Tiziana Tiberi (1500 metri e staffetta 4x400), Patrizia Nardi (marcia 3000 metri e salto triplo) Valentina Carletti (salto in lungo e staffetta 4x100) Maria Pia Luchetti (lancio del disco e pseo), Paola Zerbini (peso e martello), Iolanda Centioni (salto in alto e martello) Gabriella Belardinelli (giavellotto e martello), Raffaela Rambozzi (salto in alto, giavellotto e staffetta 4x100), Anna Paola Ferrucci (200 e staffetta 4x100), Barbara Carnevali (800 metri e staffetta 4x400) e Cristiana Piangiarelli (staffetta 4x400)
Squadra maschile
Maurizio Riccitelli (lungo e triplo), Giulio Mallardi (marcia 3Km e disco), Vincenzo Cappella (disco e giavellotto), Andrea Dania (salto in alto), Alessandro Porro (peso e giavellotto), Luca Salvatori (100 metri piani, 200 e staffetta 4x100), Alessandro Tifi (400 metri piani e staffetta 4x400), Livio Bugiardini (100, 200 e staffetta 4x100), Roberto Mandolesi (100, staffetta 4x100 e 4x400), Nunzio Spina (1500 metri piani, 800 e staffetta 4x400), Ivano Formiconi (5.000 metri e 1500) Fabio Pallotta (5000 metri), Gabriele Ferramondo (peso e martello), Aldo Strappini (staffetta 4x400)
“Chi parla di cementificazione della spiaggia libera mente sapendo di mentire. Primo perché la suddetta convenzione non è una spiaggia libera, secondo perché trattasi di una semplice soletta di cemento sopra la quale verranno poste le attrezzature già autorizzate e già previste dal piano di spiaggia”. il vicesindaco di Civitanova Marche, Fausto Troiani, ritorna sulla polemica inerente i campi di padel che si stanno realizzando sul lungomare sud ad opera del Surf Club. I lavori sono finite al centro di una petizione lanciata da CivitaSvolta e Legambiente.
“Ritorno sull’argomento riguardante la concessione demaniale n. 5bis un’ultima volta – afferma Troiani – per fare maggiore chiarezza sull’iter amministrativo, perché ritengo non si possa perdere tempo dietro mere speculazioni politiche. In località spiaggia sud, proprietà demaniale, tra due aree non sottoposte a concessione e quindi cosiddette spiagge libere, esiste la “concessione demaniale n. 5 bis assegnata con licenza Fausto Troiani demaniale marittima n. 5 del 15 giugno2021, prot. 37382, denominata “attività collaterali”.
“Tale concessione demaniale risale al 2012, si trattava all’inizio di due concessioni separate, la prima annuale (licenza di concessione n. 10/2014, repertorio 4457), l’altra stagionale (licenza n.11/2014 repertorio 4458). L’unificazione delle due precedenti concessioni in una unica, licenza, n. 5 del 2021, ha prodotto un’area unificata di circa 4900 metri quadrati”.
“Lo scorso anno – continua il vicesindaco – l’amministrazione comunale tra i tanti provvedimenti messi in atto per fronteggiare la crisi delle attività commerciali e ludiche causata dal periodo di pandemia, per aiutare i vari operatori commerciali il 29 aprile 2021 ha rilasciato un’autorizzazione temporanea per la realizzazione di due campi da padel all’interno della concessione demaniale n.5 bis. Quindi la ‘concessione n. 5 denominata attività collaterali’ non avrà la possibilità di posizionare ombrelloni sulla spiaggia se non uso esclusivo dei soci, non avrà possibilità di vendita di beni di ristoro al pubblico, non avrà cioè la possibilità di essere munita di registratori di cassa”.
“Diverso il discorso per chi gestisce a titolo del tutto gratuito, cioè senza pagare alcuna concessione demaniale per benevolenza delle Amministrazioni comunali – conclude Troiani – la casetta in legno di proprietà del comune posizionata sullo stesso fronte mare della concessione di cui sopra, denominata BiblioExpress dove non è in alcun modo possibile il posizionamento di ombrelloni, sdraio e punti di ristoro. In entrambi i casi, ove si riscontrassero irregolarità, i gestori contravventori verranno sanzionali”.
È stato un successo il fine settimana che ha segnato il ritorno della rievocazione storica della Battaglia di Tolentino del 1815, al Castello della Rancia. Tanti i turisti e le famiglie, provenienti da tutta Italia, che hanno scelto la città, apprezzando l’offerta culturale.
"Voglio ringraziare tutti i soci e collaboratori dell’Associazione Tolentino 815 - ha sottolineato la presidente Patrizia Francioni Scisciani, fautrice principale dell'evento che mancava dal 2018 – che hanno lavorato i tempi strettissimi per l’organizzazione, ancora una volta impeccabile, di questa 24esima edizione della Rievocazione".
"Un abbraccio a tutti i rievocatori che hanno accettato il nostro invito e in grande numero sono venuti a Tolentino e che con la loro partecipazione hanno contribuito a rendere l’evento molto emozionante", ha aggiunto.
Al Castello della Rancia, infatti, sono accorsi circa 400 rievocatori provenienti da tutta Italia e da altre nazioni europee come la Germania, la Francia, la Slovacchia e la Repubblica Ceca. Diverse decine di chilogrammi di polvere nera sono stati esplosi, a salve, durante le due giornate della rievocazione.
Numeri che rendono la misura del successo. La rievocazione ha inscenato la Battaglia che ha visto contrapposte le truppe franco-napoletane del Re di Napoli Gioacchino Murat e gli austriaci comandati dal Barone Federico Bianchi: è considerata dagli storici come il primo scontro per l’indipendenza d’Italia.
Il Comandate di Campo Gianfranco Ruello, nelle due giornate di sabato e domenica, ha diretto in maniera impeccabile i due eserciti che hanno dato vita ad una rievocazione molto spettacolare che, in maniera fedele, ha riproposto al pubblico le fasi salienti delle due giornate della battaglia, sino alla sfortunata ritirata di Gioacchino Murat che ha portato alla disfatta delle sue truppe.
I gruppi storici che hanno partecipato non si sono risparmiati e hanno proposto varie movimentazioni come i “carrèe” o le formazioni a “riccio”. Il tutto è stato reso ancora più spettacolare grazie alle cariche a cavallo del 2° Cavalleggeri e dal crepito delle armi ad avancarica a pietra focaia e dai colpi di cannone che hanno echeggiato nella valle del Chienti come più di duecento anni fa.
"Il mio sentimento di stima e riconoscenza va al questore di Macerata, Vincenzo Trombadore, e alla Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato che con le loro esibizioni hanno arricchito in maniera straordinaria la Notte 815 e la parata di tutti i gruppi storici" ha aggiunto Patrizia Francioni.
Pubblico delle grandi occasioni ha affollato, infatti, anche piazza della Libertà - sabato sera - per la parata e il saluto alle autorità da parte di tutti i gruppi storici con il concerto della Fanfara a Cavallo della Polizia di Stato. Molte le autorità presenti a Tolentino, sia civili che militari, tra cui il prefetto Flavio Ferdani, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi e il sindaco di Corridonia Paolo Cartechini.
(Credit foto: Giorgio Leggi)