Maceratese e Montefano non vanno oltre l'uno a uno nel match valevole come ottava giornata del girone marchigiano di Eccellenza. Un risultato che scontenta entrambe le formazione, con i biancorossi che restano preoccupantemente in zona playout con un bottino complessivo di soli otto punti.
LA CRONACA - Dopo soli 9’ dal calcio d’inizio, arriva la prima occasione per la 'Rata' a nome dell’attaccante Papa, ma il portiere avversario riesce a respingere sul primo palo e scongiurare il pericolo. Seguono sviluppi interessanti ma non incisivi, fino alla metà della prima frazione di gara che vede i viola protagonisti con una mezza rovesciata di Dell’Aquila che non impensierisce gli ospiti. Intorno al ventesimo minuto, il mister Trillini è costretto a rinunciare a Loviso, fuori per infortunio: sostituisce Casimirri. Sul finale che anticipa il duplice fischio dell’arbitro, nuove incursioni della Maceratese ad opera del duo Papa-Mosca che però non riescono a concretizzare.
Secondo tempo ancora più scalpitante all’Immacolata: il vantaggio lo trova all’ottavo minuto il Montefano grazie al centrocampista Guzzini servito da Morazzini, ma la Rata non si fa attendere e dopo appena 60 secondi risolve in porta Tortelli sugli sviluppi di una mischia in area di rigore. Biancorossi che provano a insistere sulle onde dell’entusiasmo con una serie di tentativi da parte di Rivamar, Mosca e l’instancabile Papa, ma i viola rimangono ben chiusi nella propria metà campo.
Il match si chiude con un pareggio che permette ai padroni di casa di consolidare la propria posizione in classifica, e impedisce agli ospiti di uscire dalla zona playout. I ragazzi di Trillini pagano lo scotto della poca concretizzazione sotto porta al netto di numerose occasioni da gol.
La segnalazione è giunta nella tarda mattinata: tre auto sono rimaste coinvolte in uno tremendo scontro lungo la SS 76, nei pressi dello sviincolo per Jesi centro in direzione Fabriano. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco, per estrarre uno dei conducenti rimasto incastrato nel proprio veicolo, e i sanitari del 118 che dopo aver prestato le prime cure hanno ritenuto necessario il trasporto per i tre autisti in ambulanza ed eliveivolo.
I Vigili del Fuoco, frattanto, sono stati raggiunti dalle forze di polizia, per effettuare la rimozione dei mezzi e la messa in sicurezza del tratto stradale, in modo anche da operare i necessari esami e rilevamenti per risalire all'esatta dinamica dell'incidente.
"A seguito delle reiterate osservazioni avanzate dal Centrodestra Unito sul mancato finanziamento da PNRR, in relazione ai fondi di rigenerazione urbana, riteniamo sia giunto il momento di fare chiarezza al fine di smentire, dati alla mano, le pesanti inesattezze che continuano a circolare e che sono, molto probabilmente, frutto di una mancanza di conoscenza della materia e della complessa normativa che la regola”. A parlare è il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini, in risposta alle ultime critiche mosse dalle consigliere comunali leghiste, Angelica Sabbatini e Rosalba Ubaldi (leggi qui).
“Le consigliere - continua il primo cittadino - non hanno purtroppo capito che il bando, come recentemente ribadito anche da una nota dell'ANCI ha premiato, in via preferenziale, i progetti presentati da Comuni del Meridione d’Italia perché questi ultimi hanno indici di vulnerabilità decisamente più alti di quelli dei Comuni del Centro/Nord Italia. Tale fattore dovrebbe essere abbastanza chiaro agli occhi di un osservatore attento, ed è sufficiente a spiegare anche perché, come amministrazione, abbiamo deciso di presentare un progetto in associazione al Comune di Monte San Giusto.
La cittadina che abbiamo scelto come partner ha un Indice di Vulnerabilità Sociale pari a 103,02. Tutti gli altri Comuni della Valle del Potenza, che le consigliere ci hanno suggerito, hanno indici minori e inferiori a 100. Il Comune di Potenza Picena (che immaginiamo essere quello a cui Ubaldi e Sabbatini si riferiscono nelle loro aspre critiche) non aveva neppure diritto a partecipare al Bando, perché quest'ultimo era destinato a Comuni con una popolazione inferiore a 15 mila abitanti (Potenza Picena ne conta 15.768).
Per quanto sopra, la scelta di associarsi per il progetto al Comune di Monte San Giusto è stata dettata da un elemento ben ponderato e rimane incontestabile. Un progetto presentato da Comuni consociati con Indici di Vulnerabilità più elevati aveva ovviamente più probabilità di essere accolto. Non a caso i progetti premiati sono riferiti, per il 99%, a Comuni del Meridione che hanno sofferenze socio/economiche molto elevate.
La scelta di incentrare il progetto nei quartieri a sud della città (Parco Europa, Pineta, Campo Sportivo, Pista Ciclabile) era invece dettata dalle finalità del bando, che appunto aveva come obiettivo l'innalzamento della qualità e sicurezza dell'abitare, sia dal punto di vista sociale sia ambientale, in particolare nelle periferie più degradate. Si è scelto di inserire la Pineta perché da troppi anni vive in un declarato degrado, cui le Amministrazioni Ubaldi non hanno mai rimediato. Si è scelto di agire su una struttura sportiva nei pressi dell'Hotel House, dotandola di una pista di atletica leggera affinché potesse fungere da polo attrattivo per l’universo sportivo giovanile. Si è scelto di collegare il tutto con una pista ciclabile affinché le predette aree fossero collegate al Parco Europa e dunque riconnesse con il centro cittadino. L'intento che ritenevamo e riteniamo doveroso era quello di 'ricucire' il tessuto sociale. Il tutto in coerenza con le linee programmatiche con cui ci siamo presentati alle elezioni.
Prendiamo atto che Ubaldi insiste sul fatto che avremmo dovuto usare il bando per costruire una palazzina in pieno centro urbano da destinare a struttura Dopo di Noi (alloggi per disabili gravi rimasti privi del sostegno familiare). Prendiamo altresì atto che Ubaldi, nei suoi 20 anni al governo cittadino, non si è neppure sforzata di produrre uno straccio di progettazione volto alla realizzazione di una struttura del genere né vi ha destinato l'enorme quantità di oneri incassati durante il periodo d'oro dell'edilizia speculativa. Per 20 anni ha sempre sognato questo progetto senza mai muovere neanche mezzo passo per trasformarlo in realtà. Per 20 anni ha arrancato senza mai passare ai fatti nella realizzazione di un’opera che ora, per sua pretesa, deve essere assolutamente prioritaria e realizzata in tempi brevi.
Siamo ben consapevoli dell’importanza di avere in città una struttura simile, che più propriamente si dovrebbe collocare in spazi adeguati muniti di zone verdi ed ampie aree di manovra per mezzi sanitari. Capiamo meno questo suo atavico interesse che esplode solo ora, dopo che, per 20 anni è rimasto sopito e rinchiuso nel suo cassetto dei sogni, dai quali sono riusciti ad uscire solo porti e 'burchi'. Neppure riusciamo a comprendere come a Ubaldi possa risultare ancora poco chiaro che una struttura Dopo di Noi difficilmente può essere classificata come “opera progettuale di rigenerazione urbana”. Riqualificare una Pineta o una pista ciclabile o strutture sportive in aree degradate lo è".
"Invitiamo pertanto i consiglieri di minoranza - conclude Michelini - a prendere atto con onestà intellettuale delle specifiche del bando e del perché i soldi sono andati a certi Comuni, tutti collocati in una precisa area geografica e con maggior disagio sociale certificato tanto che la stessa ANCI ha contestato la sorta di esclusività nell' assegnazione delle risorse. Nulla è andato ai Comuni del centro e del Nord Italia, ad eccezione del Comune di Vallefoglia che, non a caso, ha presentato un progetto assieme il Comune di Lunano, il quale ha un indice di vulnerabilità superiore a 109".
Allo stadio “Soverchia” di San Severino Marche è in programma quest’oggi la sfida tra Chiesanuova- Jesina, valida per il campionato di Eccellenza Marche. Considerata la previsione di un notevole afflusso di gente, la Polizia locale ha emesso un’apposita ordinanza che riguarda la viabilità nella zona del campo sportivo.
Divieto di transito e sosta (eccetto tifosi Jesina, forze di polizia, mezzi di soccorso) in via Galilei da intersezione con Via Mazzini e int.ne con via Raffaello Sanzio.
Divieto di transito e sosta (eccetto tifosi Jesina, mezzi di soccorso) in via Raffaello Sanzio da intersezione con Via Galilei a intersezione con Via Leonardo da Vinci; divieto di sosta (eccetto tifosi Chiesanuova) nello slargo di Via Bramante.
Direzioni consigliate per lo stadio. Per chi proviene dalla SR 502 Jesi/Cingoli: da intersezione con SS 361 (rotatoria Ospedale) procedere per Via P.G. Zampa – Viale Varsavia – Viale Mazzini.
Per chi proviene da Treia: alla rotatoria di Taccoli ( SS 361) deviazione a sinistra in Via Merloni per SP 127, poi a destra verso Via San Michele, Via Mazzini.
A fuoco autovettura all'interno di una galleria: traffico in tilt. È quanto avvenuto questa mattina, intorno alle 10 lungo la S.S.77 della Val di Chienti, nel comune di Muccia direzione Civitanova Marche.
Lanciato l’allarme, i vigili del fuoco sono prontamente intervenuti sul posto e hanno provveduto allo spegnimento delle fiamme, tramite liquido schiumogeno antincendio, e alla messa in sicurezza dell'area dell'intervento.
Non si segnalano persone coinvolte. Sul posto anche la polizia stradale, e il personale Anas. Il tratto interessato della S.S.77 è stato chiuso al traffico - in maniera temporanea al km 33, 500 - per le operazioni di ripristino della normale transitabilità.
“Ricostruzione in alto mare, progetti fermi, calcinacci immobili, mancava solo l’attuale indisponibilità di materiali edili a dare il colpo di grazia, con il risultato che molti degli sfollati del 2016 non faranno mai più ritorno in queste terre, con conseguente impoverimento di aree importanti e sovrappopolamento di altre”.
“Il terremoto è stato solo una miccia per far deflagrare un fenomeno voluto, studiato a tavolino, la famosa ‘strategia dell’abbandono’ ovvero l’intento di lasciare un territorio al proprio stato abbandono e degrado, iniziata ben prima perché queste terre bellissime non conviene a nessuno ci viva una popolazione che pretenda investimenti”. Lo afferma, in una nota, Serena Cavalletti coordinatrice provinciale di Sinistra Italiana Macerata che torna sul tema della ricostruzione post sisma e dello spopolamento dell’entroterra.
“Qualcuno deve aver capito – continua Cavalletti - da parecchio tempo che una comunità inesistente o disgregata si domina meglio, l’entroterra che diventa una Disneyland per i turisti è più gestibile come linea per un gasdotto, si stracciano le vesti di meno se le fabbriche delocalizzano, tanto hanno già delocalizzato le persone, si ricollocheranno sulle piane di Jesi per l’hub di Amazon se arriva, se le multinazionali se ne vanno pazienza per quei pochi che ancora ancora ci vivono, s’arrangeranno”.
“Per noi abitanti oltre ai danni parecchie beffe. Non tanto le vignette di pessimo gusto di Charlie Hebdo, quanto i sedicenti politici. Da quelli locali per cui basta portare qualche concerto pop cantautorale sulle piane di Castelluccio per ridare entusiasmo, non si capisce a chi, o slancio all’economia non si sa di chi né come con una serata, al trampolino di lancio per le destre. Chi non ricorda 'Immigrati negli alberghi, terremotati sotto le tende' o le foto di Salvini con nonna Peppina?" – domanda la coordinatrice provinciale di SI - .
“Chi non ricorda come si sono tutti riempiti la bocca per lasciarci un minuto dopo in compagnia dei nostri calcinacci, del vuoto sempre più importante di cubature su cubature e cementificazione altrove. In compenso non sono mancati i sindaci super star, efficienza ostentata inversamente proporzionale all’efficacia reale”.
“Il modello Marche è iniziato in buona parte da qui, dalla rabbia sociale convogliata male e continua con la maldestra realizzazione di promesse elettorali di assessori regionali che tentano di riaprire reparti ospedalieri a Camerino dicendo che in queste terre riportano i servizi”.
“Ma secondo voi io mi trasferisco o torno a Camerino perché c’è cardiologia? Io vado, mi curo e me ne torno da dove sono venuta, qui fanno 40 e passa chilometri per andare a comprare da Ikea, figuriamoci se non li fanno per un ecocardiogramma”.
“In ogni caso, nonostante inerzia e demagogia, continua la vita in queste terre belle e dimenticate o meglio, ricordate a uso e consumo di qualcuno e poi piano piano ci si dimentica, le cose cambiano e i terremoti dopo una pandemia e un’alluvione sono già l’emergenza precedente”.
“Prevenzione non si può fare dicono, ma non è vero. Sappiamo che i terremoti torneranno e dovremmo in ognuna di queste cittadine avere già individuato, preservato da altri usi e attrezzato di potenziali allacci, aree specifiche per le Sae, un fondo d’emergenza per averle quanto prima dopo la prossima scossa e un superbonus per l’adeguamento sismico delle abitazioni”.
“Quanto al riscatto il momento è adesso. Il Pnrr è un’opportunità che deve generare opportunità, la sua formula di combinazione digitale e green è ciò di cui abbiamo bisogno qui: comunità energetiche, fibra fin dentro alla grotta della Sibilla, ambienti per lo smart working e il coworking, rigenerazione urbana, distretti del biologico, artigianato e perché no industria etica, servizi di prossimità, incentivi per una nuova politica abitativa, accoglienza”.
“Da tutto questo ci separa la politica che adesso deve scegliere se venderci al prossimo miglior offerente o impegnarsi e amministrare”, conclude Serena Cavalletti.
Anziana 83nne aggredita in casa e derubata: circa 350 euro il bottino e alcuni gioielli. L’episodio è avvenuto due notti fa a Villa Musone di Loreto. Non è il primo caso isolato che si è verificato nella frazione.
In base a una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, nella notte tra venerdì e sabato attorno all’una, la donna si era alzata per andare in bagno quando si è accorta che le luci al piano terra erano accese. È scesa a controllare e si è accorta che la casa era sottosopra. È tornata, quindi, di sopra per telefonare e chiedere aiuto, ma sulla porta della camera si è imbattuta proprio con il ladro. Qui il malvivente l’ha aggredita facendola cadere sul pavimento.
Il malfattore si è poi dato alla fuga lasciando la donna a terra. È così che l’ha trovata la mattina successiva la sua aiutante che ha avvertito subito il figlio della donna, allertando i soccorsi i carabinieri che indagano sul caso.
Si tratta dell’ennesimo episodio denunciato dai residenti della frazione alle porte di Loreto da quando, quasi un anno fa, per negozi e attività commerciali è iniziato l’incubo dei furti. La vicenda ha acceso le proteste dell’intera comunità che ieri sera è scesa in strada dando il via alle prime ronde.
La Polisportiva Cingoli vince 27-36 a Camerano e ottiene la settima vittoria consecutiva. I ragazzi di Rodriguez Alvarez, infatti, hanno sbancato anche il PalaPrincipi grazie ad un ottimo secondo tempo, nella partita della settima giornata del girone B di Serie A2.
Primo Tempo
Il Camerano di coach Campana, comunque, si difende e dà vita ad un primo tempo vivace, molto veloce dal punto di vista del gioco. Al 6’ Cingoli è in vantaggio di 1-4, ma i locali riescono a pareggiare dopo 4 minuti (4-4), grazie a delle buone parate di Sanchez. Sul 5-5, Ciattaglia e Gomes danno il via al secondo break cingolano sul 5-8. I gialloblù non mollano e si riportano a -1 (7-8); dall’altra parte Mangoni e Strappini confermano il +2 sul 9-11.
Sul 10-11, Strappini e Ciattaglia conquistano un +3 al 22’ sul 10-13. I locali continuano a lottare, tuttavia la Polisportiva chiude il primo tempo sul +5 del 12-17 grazie a un parziale finale di 2-4, propiziato da alcuni interventi di Mihail.
Secondo tempo
L’ottimo inizio di ripresa da parte degli ospiti decide il match, grazie ad un Filippo Mangoni e a un Miguel Gomes in serata di grazia. Al 40’, infatti, Cingoli è già balzata sul +9 del 15-24 grazie alle giocate della sua ala destra, per poi arrivare a un massimo vantaggio di +12’ al 41’, con un missile terra-aria di Miguel Gomes (15-27).
Camerano torna a -9 al 44’ sul 18-28 e le due squadre cominciano a dare vita ad un vivace botta-risposta che dura fino al 22-32. Si ritorna a +12 al 55’ (22-34) e a questo punto la Polisportiva comincia ad assaporare il traguardo. Negli ultimi due minuti, i locali rispondono con orgoglio sfruttando il rilassamento dei cingolani e riescono ad evitare un passivo di 10 reti di svantaggio, chiudendo il match sul 27-36.
Settima vittoria consecutiva e vetta solitaria
La Polisportiva Cingoli ottiene il settimo successo consecutivo nel girone B e resta l’unica squadra imbattuta nel suo raggruppamento di Serie A2. La Tecnocem San Lazzaro, infatti, ha pareggiato contro la Giara Ferrara terza in classifica, scivolando al secondo posto con 13 punti, uno in meno dei cingolani in vetta a 14.
La squadra di Rodriguez Alvarez è riuscita a gestire la vivacità del Camerano e a chiudere le ostilità nel momento di maggior fragilità dei locali. Il top scorer della gara è ancora una volta Miguel Gomes grazie alle sue 9 reti che gli consentono di sfondare il muro delle 50 reti stagionali a quota 53, seguito a 7 dal neo trentenne capitan Strappini e a 6 da Filippo Mangoni e Ballerini.
Nella prossima giornata, i biancorossi affrontano al PalaQuaresima di Cingoli il Tavarnelle, nell’ottava partita di campionato in programma sabato 5 novembre alle ore 18.
Pallamano Camerano 27-36 Polisportiva Cingoli (12-17)
Pallamano Camerano: Sanchez, De Grandis 4, Laera 4, Gardi, Francelli, Selmani 2, Marinelli 2, Errico 4, Antonelli, Boccolini, Ballerini 6, Casavecchia, Badialetti 4, Vagnoni 1, Gambini, Rossi. All. Campana
Polisportiva Cingoli: Mihail, Santamarianova, D’Agostino 1, Ciattaglia 5, Mangoni 6, Somogyi 4, Bordoni, Gomes 9, Latini, Strappini 7, Rossetti 2, Compagnucci, Gigli, Codina Vivanco 2. All. Rodriguez Alvarez
Arbitri: Ngueye - Stilo
Non si placa la polemica fra Giaquinto ed il Comune di Porto Recanati seguita alla caduta di un albero sulla macchina in uso al geometra portorecanatese e all'impresa 'Costruzioni Speedy Home'. Il fatto risale allo scorso 17 settembre quando ci fu un primo alterco fra il primo cittadino Michelini e il geometra Giaquinto, colpevole secondo Michelini di “essersi trovato nel posto sbagliato nel momento sbagliato”. A riaccendere la polemica è stata la mancata consegna da parte del Comando di Polizia Municipale delle copie degli atti relativi all’intervento avvenuto successivamente alla caduta dell’albero.
Le richieste formali di Giaquinto e dell'avvocato Giorgio De Seriis sono rimaste disattese, nonostante lo scorso il Comando avesse assicurato che “non appena fosse stata pronta la pratica, nei tempi previsti dalla normativa vigente, sarebbe stato dato riscontro agli interessati”: nella giornata di ieri il geometra apprendeva che la copia del verbale di intervento era stata fornita solo al proprietario del mezzo, la nota società di noleggio 'GG Rent di Gaetano Gargano' operante in tutta Italia; preso atto di ciò, il legale, ha stigmatizzato la condotta tenuta dal Comando di Polizia Municipale di Porto Recanati per la "mancata collaborazione con gli operatori e con i cittadini", preannunciando che sarebbe stata avanzata una specifica richiesta di risarcimento danni per violazione delle normative in merito alla trasparenza amministrativa.
"Tale comportamento - aggiunge Giaquinto in nota stampa - fa capire in quale considerazione venga tenuta la cittadinanza da parte dell’attuale amministrazione di Porto Recanati. Il sindaco Michelini evidentemente pone la questione sul lato politico, visto l’intervento a nostra difesa dell’ex senatore Piscitelli. Per cui rammento al sindaco, che se questo è il problema (non ne vedo altri), già componenti della sua giunta ebbero a doversi scontrare con me e perdere, e che se oggi si trova a fare il sindaco è grazie a noi che abbiamo avuto la forza di spezzare 20 anni di sudditanza e far tornare a casa la vecchia giunta. Invece di ringraziarci e comportarsi rispettando le regole senza alcuna pretesa preferenziale ci snobba - conclude -. Beh se allora parliamo di politica, lei sarà il prossimo a cadere. Perché il primo dovere assoluto di un sindaco è tutelare il popolo specialmente in casi così gravi"
Prosegue nelle Marche il calo dei ricoveri ospedalieri legati al covid, che nelle ultime 24 ore sono scesi a 142 (-9 su ieri, di cui 6 in terapia intensiva, 3 in semi intensiva, 133 in reparti non intensivi. Secondo i dati della Regione, nell'ultima giornata sono stati rilevati 675 nuovi casi su 1.391 tamponi, (i nuovi postivi in una settimana sono 5.478).
Continua a scendere anche il tasso cumulativo di incidenza, arrivato a 364,23 su 100mila abitanti (ieri 375,33). Non ci sono stati altri decessi e il totale delle vittime resta fermo a 4.160. Ci sono infine 23 persone in osservazione nei pronto soccorso, mentre quelle in quarantena o isolamento domiciliare sono 8.558, di cui 33 con sintomi.
Quattro giovani dell'Europa dell'est sono stati arrestati dalla polizia di Ancona per possesso di documenti di identità falsi. I quattro erano stato notati ieri sera, venerdì 28 ottobre, dagli agenti della squadra volante in corso Carlo Alberto lungo il viale pedonale.
Alla vista dei poliziotti, hanno tentato di attraversare la strada per sottrarsi al controllo, venendo però intercettati. Sprovvisti di qualsivoglia documento, sostenevano di averli dimenticati a casa, dando le proprie generalità a voce e dichiarando di essere nati in Moldavia e di avere tra 22 e 25 anni.
Successivamente, uno dei quattro giovani si è allontanto per recuperare i documenti e ha portato alla polizia quattro carte di identità rumene valide per l'espatrio intestate a loro. I documenti presentavano però delle irregolarità riscontrabili già alla prima analisi superficiale: le scritte, aventi come sfondo la bandiera nazionale della Romania, e lo stemma araldico impresso sul titolo fornito apparivano a sfocati e non definiti nei contorni e nelle linee. Inoltre, i supporti dei documenti risultavano di dimensioni leggermente difformi l'uno dall'altro.
I quattro giovani sono stati quindi accompagnati in questura: al termine delle operazioni di identificazione sono state confermate la nazionalità e l'età dichiarate agli agenti, nessuno risultava mai essersi sottoposto a fotosegnalamento. Le carte d'identità sono state sottoposte all'analisi dell'Ufficio Falso Documentale del locale Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica, il cui personale, oltre ad accertare le difformità già riscontrate, rilevava ulteriori anomalie e confermava che le stesse erano contraffatte e idonee ad ingannare la fede pubblica.
I quattro giovani sono stati arrestati per il reato di possesso di documenti di identificazione falsi, mentre le carte d'identità falsificate sono state poste sotto sequestro. Il magistrato di turno ha disposto i domiciliari in attesa dell'udienza di convalida. Oggi il giudice ha convalidato gli arresti, rinviando il processo al 25 novembre. Per i quattro sono inoltre state avviate dall'Ufficio Immigrazione le pratiche di espulsione dal territorio nazionale.
(fonte ANSA)
Non una semplice inaugurazione, ma una vera e propria giornata di riflessione sull’importanza dell’acqua anche con gli studenti delle scuole di Treia. L'installazione delle due nuove casette dell’acqua a Chiesanuova e Passo di Treia ha offerto l’occasione per un’analisi in merito agli investimenti fatti dal Comune negli anni, ma anche per sottolineare l’importanza di questa risorsa.
"Le due acque di sorgente (quelle provenienti dal Nera e quelle di Madonna dell’Ospedale) - ha spiegato il sindaco Franco Capponi - sono praticamente identiche e di ottima qualità e attraverso l’utilizzo delle Case dell’acqua il cittadino avrà un enorme vantaggio visto che potrà prendere acqua fresca liscia o gassata continuamente controllata: la qualità dell’acqua consumata incide in modo importante sulla nostra salute. Così ridurremo enormemente la produzione di rifiuti plastici. La differenza dell’acqua erogata dalle Case dell’acqua con quella delle abitazioni è che, nonostante anche quest’ultima sia ottima, non sempre è purissima perché le tubazioni di adduzione e di quelle presenti in molte abitazioni sono in ferro o in PVC e spesso hanno incrostazioni evidenti di calcio".
Gli studenti a Chiesanuova e Passo di Treia hanno, quindi, letto delle poesie e cantato canzoni rivolte proprio all’attenzione sul consumo dell’acqua intonando: "Chi spreca l'acqua è matto". Proprio i più piccoli hanno mostrato una grande sensibilità e consapevolezza sul tema del risparmio dell’acqua, leggendo anche una bella filastrocca e invitando a un utilizzo più attento. Presenti a Chiesanuova, oltre al primo cittadino Franco Capponi anche il parroco Don Igino Tartabini, gli assessori Luana Moretti, Ludovica Medei e Tommaso Sileoni; invece a Passo di Treia insieme al sindaco hanno inaugurato la nuova casetta dell’acqua l'assessore Luana Moretti e il parroco Don Francisco Parraga.
Le due fontane attualmente presenti nelle due frazioni resteranno aperte, considerato che l’acqua erogata è molto simile a quella delle due casette dell’acqua. Dal momento dell’apertura, per il primo mese, l'erogazione sarà gratuita senza necessità di utilizzo della tessera. Dal secondo mese sarà possibile ritirare gratuitamente una tessera già ricaricata con 5 euro (1 tessera a famiglia per un massimo di 900 tessere fino ad esaurimento della disponibilità) presso i seguenti esercizi commerciali: Ferramenta Tartarelli Valentino (0733/216938) Via Firenze n. 16/18 - Chiesanuova; Tabaccheria Bracaccini Vania (0733/217110) Via Don Minzoni n. 6, Treia; Tabaccheria Scarponi Gianfranca (0733/217303) Corso Italia Libera n. 10 - Treia; Tabaccheria Fiastrelli Alberto (0733/843295) Corso Giuseppe Garibaldi n. 76, Passo di Treia; Tabaccheria Luciani Graziella (0733/541536) Corso Giuseppe Garibaldi n. 201, Passo di Treia.
Una volta esaurito il credito, la tessera potrà essere ricaricata a carico del cittadino, al costo di 5 euro o multipli, sempre negli stessi esercizi commerciali. Si potrà, comunque, acquistare una tessera personale al costo di 5 euro (valore dell'acqua) + 1 euro (valore della tessera). Il costo dell'acqua erogata (liscia, frizzante, refrigerata e continuamente controllata) quindi sarà di 0,05 cent/litro. Una tessera di 5 euro, quindi, equivale a 100 litri. Sul retro delle stesse Case dell’acqua saranno esposte le analisi fisico-chimiche aggiornate di volta in volta dell’acqua erogata in modo da garantire la trasparenza della sua composizione e poter ognuno valutare l’apporto dei minerali necessari al suo stato di salute o alle volontà di ciascuno.
Una nuova centenaria per Castelraimondo. Nella giornata di ieri la signora Angela Santalucia ha spento le 100 candeline circondata dall’affetto dei suoi famigliari e dell’amministrazione comunale, con la visita a casa del sindaco Patrizio Leonelli, del vicesindaco Roberto Pupilli e dell’assessore ai Servizi Sociali Ilenia Cittadini.
Ad Angela il comune ha consegnato un mazzo di fiori e una targa con raffigurata piazza Della Repubblica. "Sono emozionato e contento di questo traguardo, con la signora Santalucia abbiamo ricordato alcuni aneddoti e personaggi della Castelraimondo di anni fa" ha fatto sapere il primo cittadino che poi insieme a Pupilli e Cittadini ha fatto la fatidica domanda sul segreto della longevità. "Vivere di cose semplici e naturali" ha risposto la centenaria che proprio grazie a questo "metodo" gode di buona salute per la gioia delle figlie che le sono accanto.
Agenti della sezione antidroga della Squadra mobile di Ascoli Piceno hanno arrestato un 20enne ascolano trovato in possesso di quasi 14 chili di hascisc, destinato prevalentemente al consumo locale e della costa di San Benedetto del Tronto. L'operazione è scattata mercoledì scorso, ma se ne è avuta notizia oggi.
I poliziotti, a seguito di indagini mirate, sono riusciti a scoprire il luogo dove veniva custodito lo stupefacente, individuato nel garage di un'abitazione della periferia di Ascoli. Scattata la perquisizione sono stati sequestrati quasi 14 chilogrammi di hascisc, che sul mercato avrebbero potuto fruttare un guadagno di quasi 100mila euro.
Il giovane è stato arrestato (il gip lo ha convalidato ieri) e rinchiuso nel carcere di Marino del Tronto, mentre è stato denunciato a piede libero un 26enne del posto. L'attività coordinata dalla Procura di Ascoli continua per cercare di individuare la provenienza dell'ingente quantitativo di droga sequestrato e i destinatari.
Seconda vittoria consecutiva per la Recanatese che espugna Alessandria 1-0 e conquista tre punti d'oro ai fini di classifica: un balzo in avanti che proietta i giallorossi fuori dalla zona playout, a quota 11 punti, a +2 dalla Fermana. Dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato, i ragazzi di Pagliari trovano l'imbucata fortunata su un errore dei locali e galvanizzati dominano la ripresa.
LA CRONACA - Il primo tempo inizia con i giallorossi in difficoltà, schiacciati nella propria metà campo sotto le offensive dei locali. Il primo acuto per l’Alessandria arriva al 10’ sugli sviluppi di un corner: Sini batte da destra ma Fallani intercetta e sventa il tap in di Baldi. Al 17’ il primo squillo per la Recanatese con il tiro insidioso di Morroni dai 20 metri, ma Liverani non si fa sorprendere. Continui ribaltamenti di campo nella seconda metà del primo tempo: Sini e Senigagliesi protagonisti ma il parziale non cambia e si va a riposo sullo zero a zero.
Pronti via e la Recanatese passa in vantaggio a inizio ripresa: Nunzella perde palla in difesa e Sbaffo (48’) recupera, evita il ritorno di Checchi e trafigge Liverani per il gol dell’1-0. Nella parte centrale del secondo tempo il gioco si svolge a centrocampo, non coinvolgendo gli estremi fino alle fasi finali. La prima occasione per i Grigi arriva al 39’: Gazoul incorna il cross di Martignano ma la palla si impenna sopra la traversa. Nei 6’ di recupero concessi dal direttore di gara c’è il forcing infruttoso dell’Alessandria: la Recanetese festeggia il primo successo esterno stagionale.
Inizieranno entro la fine dell’anno i lavori di realizzazione della nuova area cani a Sforzacosta: quella presente al momento nella frazione di Macerata sarà riconvertita per altri scopi. I residenti della zona hanno, infatti, espresso all’amministrazione comunale la richiesta per la realizzazione di un’altra area dedicata agli amici a quattro zampe in sostituzione di quella che sarà dismessa. La nuova area cani sarà realizzata convertendo un vecchio campetto da calcio, ormai in disuso, al termine di via Manini.
"In due anni, nel pieno rispetto del programma elettorale, abbiamo già programmato una serie di interventi su alcuni sgambatoi della città: Piediripa (riqualificazione), Sforzacosta (nuova realizzazione) e via Panfilo (nuova progettazione)" ha commentato l’assessore con delega agli animali d'affezione Laura Laviano.
"Per quanto riguarda Sforzacosta, l’area sarà molto ampia e permetterà la fruizione, nello stesso momento, da parte di più tipologie di cani - ha aggiunto l'assessore -. Un ringraziamento va all’Ufficio Ambiente e Tutela del Benessere Animale che ora può contare sulla figura del veterinario che, da professionista del settore, si sta occupando della riqualificazione di queste aree nel pieno rispetto delle persone che le frequentano e del benessere animale".
I lavori prevedono la sistemazione della rete perimetrale e la realizzazione di due nuove recinzioni interne, così da razionalizzare l’ampia superficie creando più spazi separati, che ne permetteranno la fruizione a più cani contemporaneamente.
A corredo, per rendere confortevole la permanenza degli animali e dei proprietari, verranno posizionate delle panchine e messi a dimora due alberi provvisti di irrigazione automatica. Esternamente all’area verrà posizionata una fontanella con ciotola in acciaio integrata, appositamente studiata per l'abbeveramento dei cani.
Alla guida della sua auto, è rimasto coinvolto in un incidente stradale e non ha prestato soccorso al motociclista rimasto ferito: il presunto responsabile, un automobilista di 47 anni, di Ancona, è stato rintracciato e denunciato dalla polizia, grazie alle indicazioni di un testimone che lo ha seguito. L'incidente tra l'auto e la moto è avvenuto sul raccordo stradale Perugia-A1, nei pressi dello svincolo di Madonna Alta.
Il motociclista, un uomo di 62 anni, della provincia di Siena, è rimasto ferito in modo lieve ed è stato trasportato al pronto soccorso. Mentre la stradale era impegnata a gestire la viabilità, al Numero unico di emergenza europeo è arrivata la chiamata di un testimone dell'incidente il quale aveva seguito il veicolo fino al parcheggio di un centro commerciale di Olmo, fotografando la targa e i danni riportati.
Sulla base delle indicazioni fornite dal testimone, gli agenti dell'ufficio infortunistica della polizia stradale hanno visionato le immagini registrate dalle telecamere di Anas per il controllo della circolazione riuscendo a identificare il conducente del veicolo.
Al termine delle indagini, l'automobilista è stato denunciato per fuga a seguito di incidente stradale con feriti e omissione di soccorso. "Per tali violazioni - spiega la questura - all'uomo sarà applicata anche la sospensione della patente di guida da 18 mesi a cinque anni".
Il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, dispone la riapertura temporanea del cimitero. "Riapriamo per le festività dei morti, un atto doveroso verso le famiglie che, almeno in questo periodo, potranno rinnovare concretamente il ricordo dei propri cari" ha sottolineato.
Sarà quindi possibile recarsi al cimitero del paese, in piena sicurezza, da oggi, sabato 29 ottobre, sino a domenica 6 novembre, in orario continuato, "per dar modo a tutti" prosegue Gentilucci "di portare un fiore ai defunti. Si contribuisce, in tal maniera, a conservare non solo una dimensione spirituale della festività ma anche la coesione sociale del paese, importante per una popolazione che vuole coltivare la memoria di chi non c’è più e restare attaccata alle proprie radici". Nei giorni di maggior affluenza sarà presente la Protezione Civile, ad ulteriore garanzia di coloro che vorranno recarsi in visita al cimitero.
“Appassimenti aperti” torna nella sua veste più bella. Con la fine dell’emergenza pandemica, che aveva costretto lo scorso anno ad un’edizione ridotta, la manifestazione di Serrapetrona dedicata al vitigno autoctono Vernaccia Nera apre ai visitatori le sue cantine-scrigno.
Le due domeniche da segnare sul calendario sono il 13 e il 20 novembre quando il borgo medievale, culla di una tradizione peculiare nel panorama vitivinicolo delle Marche, si accenderà con i profumi, le storie e i saperi dei suoi vini inconfondibili.
L’evento è organizzato dall'Istituto Marchigiano di Tutela Vini (Imt) nell’ambito del piano di promozione sostenuto dal Programma di Sviluppo rurale 2014 – 2022 (misura 3.2) della Regione Marche, in collaborazione con il comune di Serrapetrona.
Durante Appassimenti aperti sarà possibile degustare direttamente nei luoghi di produzione le due qualità espressione del vitigno: la Vernaccia di Serrapetrona docg, versione spumantizzata che vanta un metodo di lavorazione unico con tre fermentazioni, e il Serrapetrona doc, vino fermo che con le sue sfumature speziate spicca per personalità.
"Siamo davvero felici di poter tornare ad aprire gli appassimenti – sottolinea Alberto Mazzoni, direttore di Imt –. Gli spazi che i produttori riservano all’appassimento dei grappoli sono narratori insostituibili di questa particolare produzione perché esprimono bellezza, complessità di lavorazione, legame con il territorio".
L’appuntamento è nell’incantevole piazza del borgo, con i punti degustazione delle case vinicole aderenti: Alberto Quacquarini, Colleluce, Fontezoppa, Podere sul lago, Serboni, Terre di Serrapetrona e la giovane azienda VerSer, che quest’anno si aggiunge agli storici protagonisti di Appassimenti aperti. Sarà inoltre attivo un servizio navetta per visitare le cantine Colleluce, Terre di Serrapetrona, Serboni e Podere sul lago, dove i produttori racconteranno tutta la passione che c’è dietro le due denominazioni.
Una manifestazione che da anni è capace di appagare il gusto e la curiosità sia del professionista del vino che del viaggiatore in cerca di esperienze autentiche. L’esperto può infatti approfondire le particolarità di una produzione piccola e preziosa (70 ettari vitati), con i suoi articolati processi di lavorazione e una ricchezza sensoriale in piena scoperta, che ha fatto conoscere Serrapetrona oltre i confini nazionali.
Il turista ritrova poi in questo territorio, oltre alla prelibatezza dei vini, i sapori genuini, l’atmosfera unica di un borgo dove il tempo sembra essersi fermato, il paesaggio incantato dei Monti Azzurri vestito dei colori autunnali e un patrimonio culturale tutto da scoprire.
La giunta comunale ha approvato, nei giorni scorsi, lo schema di convenzione con Società Filarmonica e Cassa Edile ai fini dell’acquisizione gratuita delle aree e volumi necessari per iniziare i lavori di prima fase - già finanziati - finalizzati al recupero dell’antico vicolo dell’Oratorio; un passaggio pedonale tra via Gramsci e Corso della Repubblica rimasto intercluso tra Palazzo Bourbon Del Monte (sede della Società Filarmonica) e Palazzo Palmucci-Pellicani (già sede della Cassa Edile).
All’interno del finanziamento concesso al Comune per complessivi 20 milioni di euro dal bando Pnrr (Misura 5, Componente 2 - “Investimenti in progetti di rigenerazione urbana volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale, nonché a migliorare la qualità del decoro urbano e ambientale”), sono stati destinati circa 800mila euro all’intervento di vicolo dell’Oratorio.
"Le risorse sono destinate alla prima fase dei lavori comprendente la riapertura e la valorizzazione dell’accesso al vicolo sul fronte di Corso della Repubblica, previa cessione gratuita dell’ex negozio Pietrarelli della Filarmonica e dei locali al piano strada e interrati della Cassa Edile di Macerata, mentre lo sbocco su via Gramsci attraverso il locale ora occupato dalla Tipografia Operaia farà parte di una seconda fase dell’intervento da programmarsi" ha commentato l’assessore all’Urbanistica Silvano Iommi.
"L’auspicio è arricchire l’immagine e la funzione del centro storico aggiungendo, oltre che la dotazione di ulteriori spazi, elementi di ulteriore narrazione storico-urbanistica sulla formazione della città murata" ha aggiunto Iommi.
A seguito dell’accordo convenzionale, il comune si impegna a effettuare i sottoservizi stradali e i collegamenti con gli scarichi verticali, il restauro e la pulizia delle cortine murarie sino a un'altezza di almeno cinque metri, l’illuminazione, la ripavimentazione, la rete di protezione anti piccione, le necessarie opere di bonifica, sicurezza e decoro. Le ditte private proprietarie dovranno cedere i locali e le superfici individuati entro il 31 marzo 2023 al fine di poter procedere con l’inizio dei lavori.