Cerimonia per la consegna dei diplomi dell’anno scolastico 2023-24 all’Ipsia Pocognoni sabato mattina,12 aprile. Presente il sindaco della Città di Matelica Denis Cingolani, l’assessore Barbara Cacciolari, il consigliere regionale Renzo Marinelli, il vicesindaco Vanna Bianconi di San Severino Marche, la preside dell’istituto comprensivo di Matelica Roberta Carboni, il preside dell’Ipsia Sandro Luciani, Giancarlo Mariani in rappresentanza dell’ufficio scolastico regionali, il capitano dei carabinieri Angelo Faraca, Matteo Parrini per la Fondazione Il Vallato ed altri imprenditori locali.
Il sindaco della città di Matelica Denis Cingolani ha sottolineato l’importanza di questo prestigioso istituto: “L’Istituto Professionale ‘Don Enrico Pocognoni’ di Matelica è di fondamentale importanza per tutto il territorio poiché tra l’altro ha anche due sedi staccate, una a Camerino ed una a San Severino Marche. L’obiettivo di tutti pertanto, unendo le forze, è quello di potenziare ancora di più questo istituto che è una grande eccellenza e risorsa per tutto l’entroterra”.
Negli ultimi mesi, l’Inghilterra è tornata a occupare un posto di rilievo nelle scelte di molti studenti italiani interessati a proseguire la propria formazione all’estero. Nonostante l’incertezza legata al contesto post-Brexit, la qualità degli atenei britannici, la struttura dei corsi e le opportunità legate alla carriera accademica e lavorativa continuano ad attrarre nuove candidature. Secondo l'agenzia Lae Educazione Internazionale, specializzata nell’orientamento agli studi internazionali, il Regno Unito si conferma tra le mete più valutate dai diplomandi e laureandi italiani nel 2025.
Le motivazioni che spingono a guardare verso l’Inghilterra sono diverse. In primo luogo, la reputazione consolidata del sistema universitario britannico, che annovera tra i suoi atenei alcune delle università più rinomate al mondo. Ma al di là del prestigio, molti studenti scelgono questa destinazione per l’approccio didattico: corsi più brevi rispetto al modello italiano, forte orientamento alla pratica e alla ricerca, ampia scelta di specializzazioni e una maggiore attenzione all’autonomia dello studente. È un sistema che premia la motivazione personale e la capacità di gestione, aspetti particolarmente apprezzati da chi cerca un’esperienza formativa immersiva.
Un altro elemento che continua a esercitare fascino è l’internazionalità dell’ambiente accademico. Nonostante il nuovo quadro normativo, le università britanniche restano altamente internazionali, sia per numero di studenti provenienti da altri Paesi, sia per la rete globale di contatti accademici e professionali che offrono. Frequentare un corso in Inghilterra significa entrare in contatto con culture diverse, stili di apprendimento alternativi e prospettive che superano i confini nazionali.
I dati raccolti da LAE indicano un ritorno di interesse anche tra coloro che negli ultimi anni avevano escluso il Regno Unito per motivi legati ai costi e alle nuove regole sull’immigrazione. Se è vero che la Brexit ha introdotto cambiamenti importanti – primo fra tutti la necessità di ottenere un visto studentesco – è altrettanto vero che molte università hanno attivato nuovi programmi di sostegno economico rivolti proprio agli studenti europei. In alcuni casi si tratta di borse di studio parziali, in altri di agevolazioni specifiche per coprire le spese sanitarie o l’alloggio.
La questione economica, infatti, resta uno dei temi centrali. Le rette universitarie per studenti internazionali variano ampiamente, ma in media si attestano tra le 11.000 e le 20.000 sterline annue. A queste vanno aggiunti i costi della vita, che possono variare sensibilmente da città a città. Londra, per esempio, richiede un budget più elevato rispetto a centri universitari come York, Leicester o Portsmouth. Nonostante questo, la percezione diffusa tra gli studenti è che l’investimento possa risultare vantaggioso nel medio-lungo periodo, soprattutto in termini di preparazione professionale e opportunità lavorative.
Molti ragazzi si avvicinano a questa scelta non solo per il desiderio di acquisire competenze linguistiche o titoli accademici, ma per vivere un’esperienza formativa completa, in grado di rafforzare la propria autonomia e aprire nuove prospettive. Le testimonianze raccolte tra chi ha già intrapreso il percorso evidenziano proprio questo: la possibilità di misurarsi in un contesto esigente ma stimolante, dove ogni studente è chiamato a costruire attivamente il proprio percorso.
A confermare la solidità del sistema universitario britannico contribuiscono anche i dati sull’inserimento lavorativo post-laurea. Molti corsi includono periodi di stage o placement obbligatori, e gli atenei offrono supporto nella ricerca del primo impiego anche dopo la fine del percorso accademico. Inoltre, il Graduate Route – il permesso che consente agli studenti internazionali di restare nel Paese fino a due anni dopo la laurea per lavorare – rappresenta un ulteriore incentivo per chi desidera esplorare il mercato del lavoro inglese prima di decidere se rientrare o proseguire la propria esperienza all’estero.
LAE sottolinea anche un altro aspetto: la crescente consapevolezza da parte delle famiglie. Negli ultimi anni, genitori e studenti si informano in modo più accurato e iniziano a valutare l’ipotesi di studio all’estero già durante il penultimo anno delle superiori. Questo consente di organizzare con maggiore calma tutti i passaggi: dall’esame di lingua ai documenti per la domanda, fino alla ricerca dell’alloggio.
Nel complesso, lo scenario 2025 evidenzia una ripresa decisa dell’interesse verso l’Inghilterra, non più solo come scelta “prestigiosa”, ma come esperienza concreta e strutturata. Per chi desidera costruire un percorso formativo internazionale, il Regno Unito continua a rappresentare una delle opzioni più solide e riconoscibili, a patto di affrontare la candidatura con metodo, consapevolezza e il giusto livello di preparazione.
(Foto di Aleks Marinkovic su Unsplash)
La CBF Balducci HR vola in finale playoff battendo 3-1 l’Itas Trentino nella decisiva Gara 3 di Semifinale Playoff: affronterà l’Akademia Sant’Anna Messina, Gara 1 domenica 20 aprile (ore 18) al Fontescodella, Gara 2 in Sicilia mercoledì 23, l’eventuale Gara 3 di nuovo a Macerata sabato 26.
Trascinata dai 30 punti di una Decortes anche oggi clamorosa (ed mvp), le arancionere perdono il primo set sul filo di lana con una Itas in palla, poi cambiano decisamente marcia con una super prestazione in attacco dal secondo set in poi (sempre sopra al 50%) e un gioco corale che ha entusiasmato gli oltre 1000 spettatori del Fontescodella. In doppia cifra anche Bulaich (19) e Battista (15). Per Trento 16 punti di Weske, 12 per Zojzi e 10 per Pizzolato, entrata a gara in corso.
Nel primo set è battaglia punto a punto, entrambe le squadre attaccano quasi al 50% ed è sfida tra gli opposti Decortes (10) e Weske (8): si decide tutto nel finale con il servizio trentino più incisivo a regalare il break decisivo del 23-25. Veemente la reazione CBF Balducci HR nel secondo set: l’attacco resta al 45% mentre quello di Trento crolla al 20% grazie ad un grande lavoro in muro-difesa delle arancionere che prendono subito il largo (8-3 e 15-5) tenendo fino in fondo nonostante i cambi di coach Parusso: 25-14 il finale (Bulaich 6 punti).
Super Macerata in attacco nel terzo set: 60% di squadra con 7 punti per Decortes (70%) e 6 a testa per Bulaich (70%) e Battista (55%), l’Itas fatica invece nel fondamentale e nel cuore del set le arancionere volano dal 12-12 al 25-17 esaltando il pubblico del Fontescodella. Il quarto set è sulla stessa la linea: dal 9-9 la CBF Balducci HR inizia a giocare ad altissimi livelli con la solita super Decortes (9 nel parziale) e un altro 50% in attacco che scrive la parola fine alla contesa: 25-15.
LA PARTITA - Coach Lionetti inizia con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Parusso riparte con Prandi-Weske, Molinaro-Marconato, Zojzi-Ristori, Fiori libero.
Primo break di Trento con Weske in contrattacco e il muro di Marconato (2-5), Bulaich va a segno (3-5) poi mura (4-5), Ristori allunga da posto quattro (4-7). Decortes stringe il diagonale (6-8), Trento tiene il +3 (7-10), Decortes va in pipe (8-10) e contrattacca il 10-11, Molinaro ferma Mazzon (11-14), c’è ancora Decortes (12-14). Battista va a segno (13-14), Bulaich anche (14-15), Mazzon mette la fast (15-15), Battista firma il 16-16.
Pizzolato entra per Molinaro al servizio e fa ace (16-18), Caruso appoggia il 17-18, Decortes sfonda il muro (18-19) poi ferma Zojzi (19-19), mette anche il 20-20. Entra Morandini al servizio, Bulaich contrattacca (21-20), ancora Decortes a segno (22-21), Weske ribalta in contrattacco (22-23), Bulaich vincente (23-23), Pizzolato guadagna il set point (23-24), Zojzi chiude il parziale 23-25.
Gli errori di Trento lanciano la CBF Balducci HR sul 3-1 nel secondo set, poi Weske non trova il tocco del muro (6-3) e Bulaich la mura (7-3), anche Mazzon si fa sentire a muro (8-3). Bulaich va a segno (9-4), Molinaro non passa (11-5), c'è il doppio errore di Ristori (13-5), entra Pizzolato al centro così come Bassi e Batte in diagonale, Battista contrattacca (14-5) e Bonelli inventa il 15-5.
Mazzon non passa (15-7) e Pizzolato contrattacca (15-8) e ferma Decortes (15-9). Zojzi sbaglia (16-9), Decortes mette il lungolinea (17-10) e il 18-11, Battista non trova il campo, 18-13. Il colpo di Bulaich è toccato dal muro (20-13), anche quello di Decortes (21-13), l’opposta firma anche il 22-13, Mazzon contrattacca (23-13), Bulaich mani out (24-14), chiude Mazzon 25-14.
Battista firma il 4-3 in pipe nel terzo set, Trento resta lì (6-6), Decortes non passa stavolta (6-7), Prandi ferma Battista (6-8). Bulaich c’è (7-8), Battista passa (8-9), Caruso mura Weske (9-9), ancora Battista a segno (10-10), Decortes va in pallonetto, 11-11. Bulaich spinge il 12-12, Decortes contrattacca (13-12) e mette il 14-13 e sfonda il muro per il 15-13, Bulaich contrattacca (16-13), entrano Batte e Bassi nell’Itas.
Ancora Bulaich gioca sul muro (17-13) e firma pure il 18-13, suo il 19-14 sulla riga, non riesce la difesa Trento ed è 20-14. Battista firma il 21-15, rientrano Prandi e Weske, la tedesca sbaglia (22-15), arriva l’ace di Mazzon (23-15), Decortes chiude con un gran colpo (25-17).
Weske non passa nel quarto set (3-3), c’è l’ace di Bonelli (4-3), Decortes prima sbaglia (4-5) poi mette giù il 5-5. Battista firma la pipe (6-5), Weske l’ace del 6-7 poi non trova il campo (7-7), Decortes va in lungolinea (8-8), Mazzon ferma Zojzi (9-9). Battista contrattacca (10-9), Decortes pure (11-9), Mazzon va a segno (12-10), Battista firma il pallonetto (13-10), Caruso mura Weske (14-10). Weske sbaglia (15-11), Decortes mette il 16-12, Ristori non trova il tocco del muro (17-12), Bulaich inventa il 18-12.
Battista contrattacca (19-12), entrano Batte e Bassi nell’Itas, Decortes va a segno (20-13), entra Morandini in battuta, Mazzon primo tempo (21-13), Decortes mani out (22-13) e anche il 23-13, Bulaich contrattacca (24-13), chiude Mazzon 25-15.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - ITAS TRENTINO 3-1 (23-25 25-14 25-17 25-15)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 9, Bonelli 1, Battista 15, Caruso 4, Decortes 30, Bulaich Simian 19, Bresciani (L), Morandini. Non entrate: Sanguigni, Fiesoli, Allaoui, Busolini, Fabbroni (L), Orlandi. All. Lionetti.
ITAS TRENTINO: Ristori 7, Molinaro 2, Prandi 1, Zojzi 12, Marconato 3, Weske 16, Fiori (L), Pizzolato 10, Bassi 2, Batte 1, Giuliani. Non entrate: Iob, Zeni (L). All. Parusso.
ARBITRI: Pasin, Cruccolini.
NOTE - Durata set: 27', 24', 24', 23'; Tot: 98'. MVP: Decortes
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(Galleria fotografica di Guido Picchio)
Poco dopo mezzogiorno, in contrada Molino nel comune di Pollenza, un cane di media taglia è finito nelle acque del fiume Potenza. L’allarme è scattato alle ore 12:40, quando i vigili del fuoco di Macerata sono stati chiamati per un intervento di soccorso animale.
Sul posto è intervenuta una squadra operativa supportata dal personale SAF (Speleo Alpino Fluviale), specializzato in operazioni in ambienti complessi e difficili da raggiungere. Le operazioni di recupero si sono rivelate delicate a causa della corrente e della posizione dell’animale lungo l’argine.
Con l’utilizzo di tecniche di discesa e attrezzature specifiche, i soccorritori sono riusciti a raggiungere il cane e a riportarlo in salvo. L’animale, spaventato ma in buone condizioni, è stato affidato al proprietario.
L’intervento si è concluso senza complicazioni, grazie alla prontezza e alla professionalità dei vigili del fuoco, sempre attenti anche alla salvaguardia degli animali.
Una doppietta, una traversa nel finale e un sogno che diventa realtà. La Sambenedettese è ufficialmente promossa in Serie C, al termine di un match al cardiopalma vinto 2-1 in casa del Teramo. Al Gaetano Bonolis, la sfida di cartello della 31ª giornata del girone F di Serie D ha offerto tutto: intensità, spettacolo e un epilogo da incorniciare per i rossoblù.
Il protagonista assoluto è stato Guadalupi, autore dei due gol decisivi che hanno spalancato le porte del professionismo alla formazione di Palladini. Dopo una stagione vissuta sempre nelle zone alte della classifica, la Samb mette il sigillo definitivo su un’annata da incorniciare, riconquistando una categoria che mancava da quattro stagioni.
LA CRONACA - Il match si è acceso subito, con il Teramo aggressivo nei primi venti minuti. La squadra di Pomante, ordinata nel suo 3-4-2-1, ha provato a sbloccare il punteggio con Touré, Pavone e Cum, ma ha trovato un Orsini (ex cremisi) in gran giornata. La risposta della Sambenedettese non si è fatta attendere: compatta e letale, ha colpito al 29’ con Guadalupi, bravo a finalizzare una respinta corta al limite dell’area con un tiro al volo secco che trova l'angolino.
Appena due minuti dopo, il pareggio abruzzese: sugli sviluppi di una punizione calciata da Pavone, Touré ha trovato lo spazio giusto per battere Orsini e riportare il match in equilibrio. Il primo tempo si è chiuso sull’1-1, con grande equilibrio e battaglia a centrocampo.
Nella ripresa, la svolta. Al 52’ Kerjota si inventa un assist perfetto, Guadalupi si fa trovare pronto e sigla il gol del 2-1. Il Teramo non ha mai mollato, andando vicino al pareggio in pieno recupero con una traversa colpita da Galesio, ma il fortino rossoblù ha resistito fino all’ultimo secondo.
Per la Sambenedettese è un ritorno nel calcio professionistico che sa di riscatto, dopo anni difficili nei dilettanti. Una promozione costruita settimana dopo settimana, con una squadra solida, organizzata e cinica, che dalla settima giornata non ha più lasciato la vetta. Ora, per i tifosi rossoblù, è tempo di festeggiare: la Serie C è di nuovo casa.
Un’illusione durata quattordici minuti per la Civitanovese, che al “Tomei” di Sora passa in vantaggio con Brunet ma poi cede alla rimonta dei padroni di casa, guidati da un incontenibile Gomez, autore di una doppietta. Alla prima in panchina di Mister Bugiardini, i rossoblù, dopo un primo tempo in equilibrio, sono crollati nella ripresa sotto i colpi della formazione laziale, che ha saputo capitalizzare le occasioni e colpire nel momento giusto.
La partita si accende fin dai primi minuti. Al 7’, sugli sviluppi di una punizione di Domizi, Diop impatta di testa ma Simoncelli è reattivo e smanaccia. Al 13’ Brunet serve un assist perfetto a Macarof, la cui conclusione viene deviata in angolo. Passa un minuto e gli sforzi ospiti vengono premiati: Brunet si fa trovare pronto sul primo palo e insacca lo 0-1.
Il Sora accusa il colpo, ma reagisce: al 22’ Pacchioni calcia alto dalla distanza, poi al 29’ Gomez ha una grande occasione in area ma perde il tempo della conclusione. Al 32’ i laziali sfiorano il pareggio con un legno clamoroso: traversa piena e palla salvata sulla linea. Il gol del pari arriva al 39’: prima Petrucci compie una prodezza, poi sul corner seguente Pacchioni svetta più in alto di tutti e firma l’1-1 con cui le due squadre vanno a riposo.
La ripresa si apre con la Civitanovese già costretta a rincorrere. Al 3’ Gomez di testa sul secondo palo realizza il sorpasso. I padroni di casa sfiorano subito il tris con Di Gilio, che centra la traversa a porta spalancata. Al 10’ risponde la Civitanovese con Bevilacqua, ma la sua occasione non si concretizza.
Gli spazi si aprono e il Sora è pericolosissimo in contropiede, con una superiorità numerica che costringe i rossoblù a rincorrere. Buonavoglia ci prova al 17’ con un tiro a giro fuori di poco, mentre Gomez al 22’ manca di un soffio la terza rete sul secondo palo.
Petrucci tiene a galla i suoi con una respinta di pugni su Seck al 38’, con la Civitanovese che nel finale alza il baricentro per cercare il pareggio. Al 42’ proteste per un presunto tocco di mano in area, ma l’arbitro lascia correre. L’ultima parola spetta ancora a Gomez, che al 50’ firma la sua doppietta personale e chiude la gara sul 3-1.
Per la Civitanovese una sconfitta pesante, che complica la corsa salvezza. A tre giornate dalla fine del campionato i rossoblù rimangono relegati al penultimo posto in classifica, a -1 dalla zona playout e a -6 dalla salvezza diretta.
(Photo credit: Alfredo Khalil)
Ha preso il via ieri il corso formativo organizzato dalla dottoressa Nadia Mosca, direttore medico dell'Integrazione Ospedale-Territorio dell’Ast di Macerata, intitolato "Gli incontri del sabato: territorio e ospedale a confronto", con la finalità di promuovere il dialogo e la collaborazione tra i professionisti della medicina territoriale e quelli ospedalieri.
L'iniziativa, ideata per favorire lo scambio di esperienze e conoscenze con l’obiettivo di migliorare l'approccio multidisciplinare e integrato nella cura del paziente, è articolata in un ciclo di incontri che si svolgeranno nei sabati del 17 maggio, 18 ottobre e 22 novembre 2025 presso l'Hotel Cosmopolitan di Civitanova Marche.
Il corso è frutto dell’organizzazione e della partecipazione attiva dei coordinatori dell'equipe territoriale dei medici di medicina generale, i dottori Edoardo Ceschini, Marcello Arcangeli, Daniele Massaccesi e Giuseppina Rinaldi e si incentra sull’analisi e sulla condivisione dei nuovi modelli organizzativi clinico-assistenziali che uniscono ospedale e territorio.
"In un contesto sanitario in continua evoluzione, l’integrazione tra le diverse realtà professionali è un elemento cruciale per rispondere in modo adeguato alle esigenze di salute della popolazione – ha dichiarato la dottoressa Nadia Mosca, direttore medico dell’Integrazione Ospedale-Territorio dell’Ast di Macerata – Ringrazio tutti i professionisti coinvolti, che hanno condiviso la propria esperienza in questo progetto”.
Ogni incontro sarà un’occasione di confronto diretto tra i medici specialisti ospedalieri e quelli di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, con un programma che prevede approfondimenti sui principali temi di interesse clinico e assistenziale”.
Gli specialisti provenienti dai Reparti di Pronto Soccorso e Medicina d'Urgenza, Radiologia, Pediatria, Allergologia, Dermatologia, Ostetricia e Ginecologia, Cardiologia, Otorinolaringoiatria, Nefrologia e Dialisi, Chirurgia Generale e Ortopedia degli ospedali di Civitanova Marche guideranno la discussione su numerose patologie specialistiche, trattando casi di frequente riscontro e offrendo soluzioni pratiche basate sulle ultime evidenze scientifiche.
"Ringrazio la Dr.ssa Mosca per l’organizzazione di questi incontri, che rappresentano un'opportunità unica per medici di diversa provenienza per aggiornarsi sui temi clinici più rilevanti, condividendo approcci innovativi nella gestione del paziente", ha affermato il Direttore Generale dell’Ast di Macerata Alessandro Marini.
Al centro di ogni sessione ci sarà un'intensa interazione tra Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, rappresentati dal Direttore del Distretto di Civitanova Marche Pier Daniel Ruggiero, e gli specialisti ospedalieri in un dialogo finalizzato a rafforzare l'integrazione tra il sistema ospedaliero e quello territoriale.
Attraverso una collaborazione continua e reciproca è possibile costruire un percorso assistenziale completo e più efficiente, che risponda in modo tempestivo ai bisogni di salute dei cittadini.
ARES Safety Macerata e Thunders Castellana si dividono la posta (0-1 e 12-6) nelle due partite della terza giornata del campionato Serie A1 di Softball.
Una vittoria a testa, le prime della stagione, per Macerata (che deve recuperare il primo turno) e Castellana, che almeno muovono finalmente la classifica.
ARES Safety ha schierato le due nuove arrivate Flavia Carletti e la californiana Elizabeth Avery, portando in modo evidente più forza e compattezza alla squadra.
Nella prima partita, però, questo non è stato sufficiente, l’equilibrio si è mantenuto fino alla fine ma le venete di Castelfranco hanno prevalso con il minimo scarto, con Macerata che nonostante diverse situazioni favorevoli non ha concretizzato.
Alla ripresa, invece, le ragazze dell'head coach cubano Rafael Garcia hanno tirato fuori grinta e determinatezza, partendo forte, resistendo al ritorno delle Thunders e conquistando in volata un ampio vantaggio.
In Gara 1 è bastata una sola segnatura alle Thunders. Il punto decisivo arriva al secondo inning: Ginevra Gamba batte un doppio, poi avanza in terza grazie a un singolo di Denia Moreno, è infine la valida di Sofia Gregnanin a permettere alla numero 88 veneto di sbloccare il risultato con il punto alla fine decisivo.
La sfida è un bel duello in pedana tra Luana Luconi e Chiara Biasi (6 eliminazioni al piatto per la pitcher della Castellana). Totalmente diverso l’andamento di Gara 2 vinta da ARES Safety Macerata. A dominare sono infatti gli attacchi, capaci di colpire ben 23 valide complessive per il risultato finale di 12-6.
Le venete si portano subito in vantaggio, grazie a una valida di Ginevra Gamba, ma la reazione delle padrone di casa non si fa attendere con 4 punti. Elizabeth Avery spinge a casa Emma Fagioli, mentre Chiara Mengoli batte un triplo da 3 punti.
Le emozioni non mancano: nel successivo attacco le Thunders pareggiano il risultato: Sofia Fabbian colpisce un triplo (una delle sue quattro valide della serata) da due RBI e segna il 4-4 sul singolo di Martina Sbrissa.
L’equilibrio si rompe nella quarta ripresa: la Castellana torna in vantaggio grazie al nuovo triplo di Sofia Fabbian ma, al cambio campo, Macerata prima pareggia e poi prende il largo. ARES Safety segna infatti quattro valide, grazie a quelle da due punti di Gioia Tittarelli (singolo) e Flavia Carletti (doppio).
Le Thunders provano a restare nel match con una segnatura al sesto, ma di nuovo al cambio campo le padrone di casa aumentano il proprio vantaggio con altri 4 punti per il definitivo 12-6.
Nelle altre gare della terza giornata del campionato A1 di Softball disputate sabato 12 aprile, terzo sweep consecutivo per Bollate, che vince la serie di Collecchio e resta l’unica squadra a punteggio pieno.
Sweep anche di Saronno nel derby varesino contro Caronno, mentre pareggiano Pianoro e Forlì, così come Macerata e Castellana. Domenica 13 aprile, la giornata si completerà con Itas Mutua Rovigo-Pubbliservice Old Parma.
Una mattinata di apprensione si è conclusa fortunatamente senza gravi conseguenze grazie all’intervento tempestivo della polizia stradale. Un uomo, residente nel Pescarese, è stato ritrovato in stato confusionale dopo aver abbandonato la propria auto sull’autostrada A14 e aver vagato per chilometri fino a raggiungere la statale Adriatica.
Tutto è cominciato intorno alle 8 di questa mattina, quando alla sottosezione autostradale di Porto San Giorgio è giunta una segnalazione: un’auto ferma nell’area di servizio "Piceno" in direzione nord, nel territorio di Campofilone (Fermo), senza traccia del conducente. Gli agenti, giunti sul posto, hanno subito raccolto le prime testimonianze, tra cui quella di un camionista che aveva notato un uomo scendere dal veicolo e scavalcare la recinzione dell’autostrada.
È così scattata una complessa operazione di ricerca tra rovi e sterpaglie lungo il perimetro dell’A14. Le tracce dell’uomo hanno condotto i poliziotti fino alla SS16 Adriatica, dove nel frattempo erano giunte nuove segnalazioni: qualcuno lo aveva visto camminare confusamente ad Altidona, sempre in provincia di Fermo.
Poco dopo, il ritrovamento: l’uomo è stato individuato nei pressi del circolo nautico di Marina di Massignano, in provincia di Ascoli Piceno. Ancora visibilmente disorientato, è stato affidato alle cure dei sanitari del 118. Le sue condizioni, per fortuna, non destano preoccupazioni.
Resta da chiarire cosa abbia spinto l’uomo ad allontanarsi in quel modo così improvviso e pericoloso.
La storica Filarmonica, cuore pulsante della città di Macerata e simbolo di eccellenza culturale, ha fatto da suggestiva cornice alla Festa di Primavera, un evento che ha saputo fondere con raffinata armonia cultura, eleganza e valorizzazione del territorio.
La serata, pensata come un omaggio alla primavera e al dialogo tra mondi apparentemente distanti ma profondamente connessi, è stata aperta dal presidente Enrico Ruffini. Con parole calorose ha accolto gli ospiti e le rappresentanze istituzionali, introducendo l’atteso momento della serata: la presentazione della nuova Capsule Collection dell’azienda Delsa, storica realtà del territorio.
Protagonista indiscussa della serata, Delsa ha incantato il pubblico con alcune creazioni di abiti da cerimonia e uno splendido abito da sposa, pensato per il matrimonio civile. Una proposta innovativa che, come ha raccontato Anna Cristina Salvucci, rappresenta "un modo di leggere il cambiamento: abiti leggeri, eleganti, pensati per una nuova idea di cerimonia".
Durante un’intervista condotta dallo stesso presidente Ruffini, Salvucci ha ripercorso la storia e l’evoluzione dell’azienda, sottolineando il legame profondo con il territorio e una visione rivolta al futuro: "Siamo orgogliosi delle nostre radici e del territorio che ci ha dato tanto. Il futuro? Innovazione, sostenibilità e bellezza, sempre".
A portare il saluto istituzionale è stata la vicesindaco di Macerata, Francesca D’Alessandro, che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nella promozione culturale e nella valorizzazione degli spazi cittadini. "Eventi come questo dimostrano quanto la cultura e le realtà associative siano fondamentali per il tessuto sociale e artistico di Macerata".
Le creazioni Delsa sono state valorizzate da modelle d’eccezione, donne che nella vita si distinguono per talento e stile, e che hanno saputo interpretare con grazia lo spirito della nuova collezione: Alessandra Pauri, attrice; Clara Suru, hair stylist; la stessa Anna Cristina Salvucci, referente di Delsa per marketing e consulting; Annabella Marucci, consulente d’immagine; e Melissa Dignani, manager del Quadrilatero.
Nei giorni scorsi, presso la Sala del Lampadario del Circolo Cittadino di Jesi alla presenza del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, è stato presentato il progetto socio-culturale de "Le Marche in Movimento".
L'associazione ha quale obiettivo prioritario quello di creare condizioni favorevoli per il rilancio di un'attività civica che promuova un confronto efficace con i diversi settori della società marchigiana su questioni di rilevanza pubblica.
Il Movimento ambisce, dunque, a partecipare attivamente, con le proprie idee e le diverse esperienze professionali dei suoi fondatori, alla definizione del prossimo programma per le elezioni regionali.
"Le Marche in Movimento" è composto principalmente da persone che provengono da diversi settori (sanità, libere professioni, Impresa, associazionismo etc.) e dedica particolare attenzione ai temi economici e sociali, come: contribuire ad un nuovo modello di sanità regionale, affrontare le problematiche espresse dalle PMI in termini di politiche fiscali e di incentivazione, di tutela dei livelli occupazionali, di sviluppo delle attività di promozione e internazionalizzazione del made in Marche, di tutela e rilancio delle eccellenze, ciò in un'ottica anche di riequilibrio dei territori.
Coordinatore regionale è l'avv. Salvatore Piscitelli, già Senatore della Repubblica, affiancato dal Segretario Generale l'imprenditore Silvano Martinotti e quattro vicecoordinatori: Massimo Surico (Consulente aziendale per l'internazionalizzazione), Roberta Corvari (imprenditrice del settore moda), Piero Bologna (medico del lavoro) e Salvatore Palmiero (Appartenente alle forze armate ed assessore al Comune di Potenza Picena). Nelle prossime settimane il Movimento promuoverà una serie di iniziative pubbliche su temi attuali e al centro del dibattito politico e sociale.
È il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, a muovere un appello alla Sovrintendenza nazionale per ottenere quanto prima la restituzione alla cittadinanza della chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta: «dopo più di otto anni dal sisma, abbiamo necessariamente dovuto ricostruire la nostra piazza, che oggi è tornata a risplendere. Non potevamo procrastinare oltre i lavori di ricostruzione altrimenti ci sarebbero stati tolti gli stanziamenti derivanti dal Piano Nazionale Complementare (PNC). Abbiamo restituito uno spazio importante alla collettività, ma si tratta di uno spazio in cui manca il pilastro delle nostre radici: la chiesa parrocchiale. Ci ritroviamo con una piazza finita, vero e proprio fiore all’occhiello, ma con una ferita ancora aperta, perché la chiesa è rimasta esattamente com’era dai giorni del sisma: distrutta. A più riprese abbiamo sollecitato la Sovrintendenza affinché si potesse avere una data certa per l'avvio dei lavori, ma ancora non abbiamo potuto prendere visione del progetto. Le abbiamo tentate tutte, compresa la richiesta di poter diventare noi, come comune, soggetto attuatore per una veloce ricostruzione della chiesa, cui, però, è seguita una risposta negativa. Da qui l'appello alla Sovrintendenza, in qualità di sindaco, ma a nome di tutta la cittadinanza, per un pronto avvio dei lavori che restituisca ai nostri concittadini il luogo sacro per eccellenza di Pieve Torina e consenta di vivere appieno la piazza del paese».
Pieve Torina s’illumina di rosso. Anche il comune dell’entroterra maceratese guidato dal sindaco Alessandro Gentilucci ha voluto aderire alla giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti organizzata dall’AIDO, colorando di rosso uno dei suoi monumenti più rappresentativi e simbolici: il monumento ai caduti delle guerre, sito all’interno del Parco delle Rimembranze.
“Sensibilizzare alla donazione degli organi” dichiara Gentilucci “significa sensibilizzare a una cittadinanza responsabile, consapevole, significa contribuire alla creazione di una dimensione solidale e civica in ogni cittadino. Le occasioni che possono ricordarci quanto sia importante l’impegno di ognuno nei confronti dell’altro vanno sottolineate e richiamate. Il rosso è il colore della vita e illuminando il nostro monumento anche noi diciamo con forza sì alla vita. Perché la donazione può restituire speranza a chi vive in sospeso, in attesa di un trapianto, chiunque esso sia, e rappresenta un gesto d’amore che non conosce barriere spaziali o sociali”.
Missione compiuta. Ancora una volta senza tanti orpelli, ma sarebbe ingiusto chiederne a una squadra con quattro giocatori ai box (il lungodegente Mentonelli, un Mazzotti riapparso tra i 12 per la prima volta da ottobre e gli acciaccati Arnaldo ed Eliantonio), la Halley Matelica vince in rimonta contro un Nuovo Basket Aquilano che ha sostanzialmente dominato per due quarti e mezzo prima di cedere al rientro di una Vigor che, come a Roma domenica scorsa, ci ha messo soprattutto grinta, carattere e voglia di vincere. E la vittoria, con allegato primo posto matematico in classifica con due giornate ancora da disputare, è il premio per una squadra ha mostrato una dote importantissima in vista dei playoff: la capacità di soffrire e reagire.
L’incubo della Halley inizia praticamente dopo un minuto. La bomba di Riccio che apre il match è l’unico vantaggio vigorino della serata, poi c’è solo L’Aquila. I biancoblu, schierati con la zone press sin dalla palla a due, entrano nel match con un parziale di 0-12 e affondano il coltello nel burro di una difesa biancorossa che non riesce ad opporre alcuna resistenza. Il resto lo fanno percentuali deficitarie ed errori su errori tra amnesie difensive, appoggi semplici sbagliati e tiri liberi falliti e così il primo tempo è controllato senza patemi dagli ospiti, bravi a ricacciare indietro la Vigor ogni volta che trova il canestro per due volte di fila. L’Aquila si spinge fino al +14 (29-43 al 18’ firmato Cecchi dall’arco), ma che la serata non sia di quelle buone per la Halley lo si capisce dal canestro da metà campo sulla sirena di metà gara di Di Paolo che ricaccia per l’ennesima volta la squadra di coach Trullo sott’acqua (36-49 al 20’) e che suona come un sinistro presagio.
I biancorossi non sembrano riuscire a cambiare marcia nemmeno nel terzo quarto. L’Aquila reagisce quando i biancorossi si riaffacciano una prima volta sul -5 (50-55 al 25’), ma il vento cambia sul finire del terzo periodo: Zanzottera sale in cattedra segnando 11 dei suoi 21 punti finali e a fine terzo quarto la Vigor ha pressoché chiuso il gap (63-65). Come spesso accade, nei momenti topici è però Panzini a metterci lo zampino: sono due sue triple in apertura di quarto periodo a firmare il sorpasso e quando Rolli si inventa un bel canestro nel cuore dell’area per il +5 (72-67 a 6’ dalla sirena) sembra davvero il preludio alla fuga. Gli abruzzesi, pur con percentuali ben diverse da quelle del primo tempo, tengono botta fino in fondo e allora servono un paio di invenzioni di Riccio a stroncare definitivamente la resistenza degli ospiti e a regalare alla Vigor il successo che significa primo posto con due giornate di anticipo.
Ora la Halley può concentrarsi sul recupero degli acciaccati in vista dei playoff, sapendo che nelle ultime due partite il risultato conterà relativamente, a partire già dalla trasferta di mercoledì sera sul campo della Stella EBK Roma.
Il commento di coach Trullo a fine partita: «Sono molto contento perché, nonostante le tante problematiche fisiche che stiamo avendo, abbiamo raggiunto questo obiettivo. I ragazzi hanno fatto il massimo, cercando di gettare il cuore oltre l’ostacolo. Stasera è stata una partita difficile, dopo una settimana di nuovo complicata. Nei primi due quarti abbiamo sofferto parecchio, poi abbiamo cambiato atteggiamento e ribaltato completamente l’inerzia. È vero che loro stavano segnando con grandi percentuali, ma ci abbiamo messo del nostro. Al di là di tutto però sono contento, abbiamo dovuto ruotare a sette con l’infortunio anche di Arnaldo, ora dobbiamo pensare solo a recuperare tutti per i playoff. Fino a un mese fa siamo stati brillanti, abbiamo vinto contro squadre toste giocando grandi partite come qui in casa contro Bramante e Loreto, ora facciamo fatica durante la settimana e siamo meno fluidi. Ma per come stavamo, arrivare primi con due giornate di anticipo non era per niente scontato. Siamo arrivati primi nella prima fase e primi nella seconda, ma con i playoff si apre un altro campionato e lo sappiamo bene. Prima però ci restano due partite, onestamente per mercoledì a Roma non so nemmeno con che squadra riusciremo a presentarci visto che anche Zanzottera nel finale ha patito un problemino al polpaccio. Era troppo importante vincere oggi e ci siamo focalizzati su quello, lunedì alla ripresa faremo la conta dei disponibili».
HALLEY MATELICA-NUOVO BASKET AQUILANO 80-74
MATELICA: Arnaldo ne, Rolli 9, Panzini 8, Pali ne, Dieng 9, Morgillo 15, Mazzotti ne, Zanzottera 21, Riccio 16, Gaeta, Musci 2, Eliantonio ne. All.: Trullo.
L’AQUILA: Bologna ne, Compagnoni 11, Spasojevic 9, Nardecchia M. ne, Nardecchia N. 4, Vigori 12, Ciccarelli 5, Di Paolo 3, Tuccella 11, Cecchi 14, Ferretti 5. All.: Barilla.
ARBITRI: De Rosa, Flocco.
PARZIALI: 17-30, 19-19, 27-16, 17-9.
La BAGALIER Feba Civitanova Marche cede di misura contro le Panthers Roseto per 62-69. Un match intenso giocato dalle momò che sono state brave a ricucire l’inziale svantaggio delle abruzzesi, dando vita ad un botta e risposta con le rivali fino alla fine. Alle biancoblu è mancato un pizzico di lucidità ma la prestazione è stata sicuramente convincente, contro una compagine nei piani nobili di classifica: un test importante in previsione dei play-out che vedrà le momò sfidare Giussano. Sugli scudi Giorgia Bocola, 24 punti alla fine per lei, seguita da Binci e Perini sempre positive.
Avvio di match in salita per le ragazze di coach Massimo Padovano che si vedono fuggire le ospiti fin sul 5-15. Le momò provano la reazione ma chiudono con il parziale di 8-17 la prima frazione.
Nel secondo quarto le biancoblu riescono a trovare la quadra, arrivando fin sul 16-17 ma le ragazze di coach Simone Righi reagiscono arrivando sul 16-23. La Feba non ci sta e recupera subito, arrivando sul 24-23, primo vantaggio della serata, a 2’50’’ dalla pausa lunga grazie ad una bella prova d’orgoglio. Il secondo quarto si chiude con un botta e risposta a favore delle abruzzesi, 27-31.
Alla ripresa delle ostilità il match rimane abbastanza equilibrato tra le due squadre, 34-37: le avversarie però passano in vantaggio allungando sul 34-45. Le biancoblu reagiscono nuovamente, 42-48, e si conclude il terzo periodo con il tiro libero di Perini, 43-48.
L’ultimo quarto è molto intenso con un bel botta e risposta tra le due compagini, 53-57. Le momò rimangono in scia delle avversarie, 56-59 a 2’21’’ dal termine, ma poi si arrendono nelle ultime battute sul 62-69.
Bagalier FE.BA Civitanova - ARAN Cucine Panthers Roseto 62 - 69 (8-17, 19-14, 16-17, 19-21)
BAGALIER FE.BA CIVITANOVA: Streni, Panufnik 3, Sciarretta, Severini, Perini 12, Mini 4, Binci 12, Bocola 24, Jaworska 4, Pelliccetti, Pepe 3, Ortolani Allenatore: Padovano
ARAN CUCINE PANTHERS ROSETO: Kraujunaite 8, Lucantoni 4, Sorrentino 10, Caloro 11, Espedale 7, Polimene, Lizzi, Bardaré, Sakeviciute 19, Coser 8, Capra Allenatore: Righi
Arbitri: Foschini – Guercio
I Carabinieri della Stazione di Montecassiano, hanno segnalato alla Prefettura di Macerata tre giovani del posto, due di 23 anni e uno di 20, trovati in possesso di sostanza stupefacente per uso personale non terapeutico.
I militari, nel corso di servizi preventivi di controllo del territorio e di contrasto al fenomeno dello spaccio di stupefacenti, hanno notato e sottoposto a controllo, nella frazione Sambucheto, i tre giovani all’interno di un garage seminterrato.
Il primo è stato trovato in possesso di uno spinello, confezionato con l’hashish, il secondo con circa due grammi di hashish e il terzo con un grammo. Le sostanze rinvenute sono state sequestrate amministrativamente e messe a disposizione dell'Autorità competente.
Nella sede storica del Rotary Club Macerata "Matteo Ricci" presso il ristorante Le Case, la Presidente Barbara Antolini, alla presenza del Governatore Massimo De Liberato, autorità ed ospiti, ha conferito con grande orgoglio al Dott. Loris Tartuferi il Premio Silvia Rossi, un riconoscimento riservato alle figure che si sono distinte per eccellenza professionale, impegno etico e impatto positivo sulla comunità locale.
Classe 1934, laureato in Economia e Commercio, il Dott. Tartuferi ha costruito una carriera esemplare come Dottore Commercialista. Con una visione strategica e innovativa, ha contribuito attivamente allo sviluppo del tessuto economico locale, in particolare con la fondazione della Banca della Provincia di Macerata S.p.A., di cui è stato Presidente fondatore. Un'iniziativa che, con visione strategica, ha segnato una svolta per il sistema bancario territoriale.
Accanto alla sua attività professionale, si è distinto per il sostegno alla formazione dei giovani professionisti e per l'impegno di lungo corso nel Rotary, dove ha incarnato pienamente i valori del servizio e dell'etica.
Il Premio Silvia Rossi riconosce in lui una figura emblematica: capace di coniugare eccellenza tecnica e visione sociale, nel solco della tradizione rotariana e dello spirito che animava la socia Silvia Rossi.
Nel ricevere il prestigioso riconoscimento, il Dott. Tartuferi ha espresso sincera gratitudine, dichiarandosi profondamente onorato e particolarmente gratificato per le motivazioni poste a base dell'attribuzione del premio.
"I risultati conseguiti nel corso della mia lunghissima e fortunata carriera professionale", ha affermato Tartuferi, "sono semplicemente il frutto di un'attività posta in essere sempre con spirito altruistico, grande impegno, professionalità, determinazione, e con visione allargata agli interessi del territorio." Ha aggiunto con umiltà che, nonostante la sua veneranda età, non ha ancora la piena percezione di avere potuto effettivamente realizzare tutti i risultati attribuitigli.
Guardando al futuro, il Dott. Tartuferi ha espresso fiducia che l'impegno nella formazione dei giovani, la sua organizzazione professionale che continua a portarlo avanti, nonché Banca Macerata, possano continuare a contribuire al sostegno delle esigenze del territorio maceratese e al suo necessario sviluppo.
Chiudendo il suo intervento, Tartuferi ha invitato a una riflessione critica sul sistema bancario territoriale attuale, ponendo l'interrogativo su quale senso e utilità abbia il sostegno che il territorio continua a riservare alle grandi banche nazionali. Queste ultime, ha sottolineato, "abbandonando i comuni più disagiati, trascurando completamente le famiglie e le tradizionali piccole attività imprenditoriali e professionali locali, nonché sostenendo soltanto le poche grandi imprese che vi operano, invece di contribuire a farlo crescere lo stanno impoverendo, traendone benefici senza restituire alcunché."
Le parole del Dott. Tartuferi hanno evidenziato ancora una volta la sua visione orientata al bene comune e allo sviluppo sostenibile del territorio, valori che hanno caratterizzato l'intera sua carriera e che hanno trovato pieno riconoscimento nel Premio Silvia Rossi 2025.
Durante la serata é stato accolto dal Presidente e da tutto il Club il nuovo socio Luca Pelacani di Caldarola, titolare della TEC Tecnologie Elettriche Combinate s.r.l. , impresa attiva nel settore dell'impiantistica elettrica, della sicurezza e della domotica.
La Macagi Cingoli lotta a testa alta contro la capolista Albatro Siracusa e cede solo nel finale, chiudendo il periodo positivo di 5 vittorie di fila. La squadra di Palazzi, infatti, oggi ha perso 33-31 in Sicilia, al termine di un match che ha anche condotto di 3 e 4 reti, senza alcun tipo di timore riverenziale nei confronti della nuova capolista solitaria di Serie A Gold di pallamano dopo la 23^ giornata.
I cingolani, sulle ali dell’entusiasmo per il periodo positivo che stanno vivendo, impattano meglio la partita. Nei primi 5 minuti, infatti, si portano avanti per 1-4 con le doppiette di Makhlouf e Ciattaglia. Siracusa non ci sta e si riporta subito a a-1 con la doppietta di Angolini (3-4). Somma fallisce un 7 metri, ma ci pensa Strappini a ribadire il +2 sul 3-5.
Sul 5-6, poi, la Macagi trova un break di 0-3 con D’Agostino, Mangoni e Naghavialhosseini, portandosi a +4 del 5-9 al 14’. L’Albatro risponde piazzando un 5-1 con Guggino, Rodriguez, doppio Angioini e Pauloni per il 10-10. Cingoli riesce comunque a mantenere l’inerzia dalla sua parte sul 10-11, poi con un altro 0-3 firmato doppio Strappini e Mangoni si riporta a +3 sull’11-14 del 25’.
Sul 12-15, però, la Macagi resta in doppia inferiorità numerica per le sospensioni di Mangoni e Makhlouf: la Teamenetwork ne approfitta per piazzare il 4-0 firmato Rodrigues, Sciorsci, Rodrigues e Vinci per il 16-15 che chiude la prima frazione, con Somma che non riesce a sfruttare il 7 metri che avrebbe potuto significare parità.
Nella ripresa gli ospiti continuano ad affrontare a viso aperto Siracusa, cedendo solo all’ultimo minuto. Strappini, con due gol di fila, apre il secondo parziale con il nuovo vantaggio cingolano sul 16-17. Cingoli, poi, va sul +2 ancora con il suo capitano e con Makhlouf dai 7 metri, per il 18-20. La reazione siciliana arriva sul 20-22: un secco 5-0 realizzato da Pauloni, Angiolini (2) e Vinci (2) vale il 25-22 al 44’.
La Macagi, però, ci crede ancora e torna a -1 con D’Benedetto e Mangoni sul 25-24. D’Benedetto risponde per due volte a Sciorsci, così come Makhlouf tiene testa ai gol di Rodrigues e Angiolini, si resta sul -1 del 29-28. Guggino segna il 30-28: in tutta risposta Piero D’Benedetto segna una doppietta e riporta in parità in match sul 30-30 al 53’.
L’Albatro risponde riconquistando il +2 grazie alle reti di Angiolini e Pauloni (32-30). Renaud-David tiene vive le speranze dei cingolani segnando il 32-31 al minuto 59’17’’, ma la capolista trova i due punti con l’11° gol di giornata di Filippo Angiolini.
L’Albatro Siracusa, dunque, batte 33-31 la Macagi Cingoli e forse il risultato è un po’ bugiardo per quanto visto in campo, visto che la squadra di Palazzi ha dimostrato di poter combattere alla pari con una corazzata come quella di coach Garralda. Si chiude il periodo positivo di 5 vittorie consecutive, ma Strappini e compagni hanno ancora più consapevolezza di poter giocare a viso aperto con qualunque avversaria della Serie A Gold.
Filippo Angiolini è il miglior realizzatore di giornata con ben 11 reti segnate, seguito a 8 da Rodrigues e a 6 da Strappini. La Macagi Cingoli resta al decimo posto con 16 punti, gli stessi della Publiesse Chiaravalle: Pressano strappa un punto al Bolzano e accorcia a -2 dalla zona salvezza diretta.
I play-out, però, ora sono a rischio, visto che il Camerano è distante proprio 8 punti dai trentini e quindi in questo momento la serie di spareggio retrocessione non si disputerebbe, con i gialloblù retrocessi direttamente. Nel prossimo turno, i cingolani sfidano in trasferta il Secchia Rubiera fanalino di coda, nella gara in programma sabato 19 aprile alle ore 19.00.
Tabellino
Teamnetwork Albatro Siracusa 33-31 Macagi Cingoli (16-15)
Albatro Siracusa: Hermones, Fasanelli, Marino, Sciorsci 3, Angiolini 11, Pauloni 3, De Luca, Molna, Vinci 3, Provenzano, Coutinho, Guggino 2, Rodrigues 8, Sanek 3, Mantisi, Karanovic. All. Garralda
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, D’Agostino 1, D’Benedetto 5, Ciattaglia 2, Naghavialhosseini 1, Mangoni 5, Somma 1, Latini, Strappini 6, Renaud-David 5, Compagnucci, Makhlouf 5. All. Palazzi
Arbitri: Fato – Guarini
Foto di Salvo Barbagallo
E’ stato inaugurato oggi pomeriggio nel Sottocorte Village lo spazio dedicato alla 44° edizione della Corsa alla Spada e Palio.
“Di mercantia e di altri mestieri: le Arti a Camerino”” è il tema della vetrina promozionale della rievocazione storica - che si terrà a Camerino dal 14 al 25 maggio 2025 - dedicata in questa edizione alle corporazioni delle arti, grazie agli allestimenti curati da Patrizia Menghi, Fiorella Paino, Gabriele Rosati, Danilo Torresi e Stefano Mosciatti.
Lo spirito associazionistico fu un tratto caratteristico della società medievale europea soprattutto a partire dal XII secolo, periodo che vide la fioritura delle città e la nascita della borghesia. I secoli XIV e XV vedono Camerino affermarsi come uno dei maggiori poli i mercantili e manifatturieri più attivi dell’intera Marca.
La porta dello spazio espositivo è stata aperta dalla presidente della Corsa alla Spada e Palio Donatella Pazzelli e dal sindaco di Camerino Roberto Lucarelli. Presenti l’assessore al turismo Silvia Piscini, i capi terziero Marco Gagliardi e Paolo Paternesi, la presidente della Proloco Delfina Benedetti e chi ha lavorato per dar vita a questa vetrina.
“Dopo l’esperimento dello scorso anno dedicato alle donne – spiega la Presidente – questo anno rivolgiamo l’attenzione al fiorente commercio dell’epoca. All’interno dello spazio abbiamo ricreato angoli dedicati alle corporazioni delle arti e dei mestieri (speziali, fabbri, sarti, calzolai…) e dato spazio alle figure maschili, esponendo anche una selezione di foto di Giulio Rosati, il cui interessante patrimonio fotografico delle origini della manifestazione è utilizzato per i post dei nostri social. Questo locale, messo gentilmente a disposizione dall’Amministrazione comunale di Camerino, sempre presente agli appuntamenti della Corsa alla Spada e Palio, rappresenta una sorta di apertura della 44° edizione della rievocazione storica che verrà presentata nella sua interezza mercoledì 23 aprile 2025 alle ore 17:30 nella Sala consiliare del Comune di Camerino”.
Ieri 11 aprile, nella splendida cornice dell'Auditorium Mozzi-Borgetti di Macerata, si è tenuta l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Macerata. A seguire si è tenuto il convegno dal titolo “Assicurazione e responsabilità sanitaria” circa la responsabilità professionale e l’assicurazione prevista per l’esercente le professioni sanitarie. Al convegno hanno partecipato numerosissimi infermieri, medici, tecnici e altri professionisti della salute. L’evento organizzato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche della Provincia di Macerata ha visto relatori di assoluto spessore e competenza in materia: l’Avvocato Italo Partenza, fondatore di ITC Law, e vincitore del premio Top Legal 2025 con il suo studio milanese, l’Avvocato Davide Pennisi e l’Avvocato Roberta Victoria Nucci che hanno affrontato tutte le tematiche e le problematiche inerenti la professione sanitaria e l’obbligo assicurativo. Le presentazioni hanno destato molto interesse e un intenso dibattito tra i professionisti, essendo una materia molto attuale, rilevante ed impattante per chi lavora in sanità.
All’evento ha presenziato per i saluti istituzionali l’Avvocato Giancarlo Giulianelli, garante dei diritti alla persona per la Regione Marche che ha portato i saluti del governatore Acquaroli, il Dott. Pietro Pinciaroli in rappresentanza dell’Ordine dei Medici portando il saluto del Presidente il Dott. Romano Mari, e il Dott. Jacopo Negri Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP della Regione Marche. Ultimo in ordine di apparizione l’Assessore alla Salute della Regione Marche, il Dott. Saltamartini, sempre presente agli eventi organizzati dall’OPI di Macerata. Questi ha apprezzato molto l’importanza del Convegno e si è detto disponibile a future iniziative, anche legislative, che possano tutelare ancor di più il professionista sanitario.
L’assessore ha come sempre espresso parole di stima ed apprezzamento per il lavoro degli infermieri, ringraziandoli per il loro prezioso ed unico contributo quotidiano.
Ha concluso i lavori il Presidente dell’OPI Macerata, il Dott. Sandro Di Tuccio, che ha ringraziato le autorità politiche presenti, tutti i relatori che a titolo gratuito hanno permesso tale giornata ed il Comune di Macerata per il patrocinio e l’uso gratuito dell'Auditorium. Attraverso le sinergie di più attori, professionisti ed enti dello Stato si possono raggiungere i migliori risultati e fornire maggiori e più efficienti servizi ai cittadini.
L’appuntamento per il prossimo evento è il 12 maggio 2025, in occasione della Giornata Internazionale degli Infermieri, presso la Sala della Confartigianato di Macerata per parlare di bioetica e Codice Deontologico con la Professoressa Maria Grazia De Marinis, ordinario in Scienze Infermieristiche all’Università Campus Biomedico di Roma e la Professoressa Giuliana Masera, membro della Commissione Albo Infermieri della FNOPI e redattore dell’ultimo Codice Deontologico dell’Infermiere 2025.