"È con profondo dolore che apprendiamo la notizia della morte di Papa Francesco". Così si apre la dichiarazione del rettore dell’Università di Macerata, John McCourt, a poche ore dalla scomparsa del Pontefice, un lutto che scuote non solo il mondo cattolico ma l’intera comunità globale.
"Con la sua voce autorevole, mai timorosa di affrontare con chiarezza e coraggio le grandi questioni del nostro tempo - dalla fame e dalla povertà globali ai cambiamenti climatici, dalla giustizia sociale alla condizione dei migranti, dei popoli indigeni e degli emarginati - Papa Francesco ha saputo parlare a credenti e non credenti - ha sottolineato il Rettore -. Spesso è riuscito a scuotere le coscienze di tutti".
Tra i tanti insegnamenti del Papa, McCourt ha ricordato l'enciclica 'Laudato sì', definendola "un documento fondamentale", capace come nessun altro testo di "dare voce, con forza e chiarezza, a ciò che è necessario per salvaguardare il futuro del pianeta".
Il Rettore ha condiviso tre ricordi personali che testimoniano l’intensità e l’unicità del pontificato di Francesco. Il primo è legato alla pandemia da Covid-19, nel 2020, quando il Papa celebrò una Via Crucis straordinaria in una Piazza San Pietro vuota e silenziosa. “Non servivano parole - ricorda McCourt - la croce parlava attraverso le mani di medici, infermieri, ex detenuti e familiari di vittime. Una scena che resterà nella memoria collettiva per sempre".
Il secondo momento toccante fu l'udienza privata concessa il 9 maggio 2022 a una delegazione dell’Università di Macerata, in occasione del 470° anniversario della nascita di Padre Matteo Ricci. In quell’incontro, Papa Francesco definì Ricci un "campione della cultura dell’incontro" e sottolineò l’importanza dell’università come spazio di dialogo e crescita umana. "Quella visita ci lasciò un’eredità preziosa – ha detto McCourt – che continuiamo a onorare con il nostro impegno quotidiano nella formazione".
L’ultimo ricordo risale alla primavera del 2023, durante un convegno internazionale a Villa Malta. Il Papa, in quell’occasione, parlò a braccio, con entusiasmo, sull’importanza della creatività, della letteratura e delle arti: "Esortò artisti, poeti e narratori a non perdere mai lo stupore di essere vivi. A generare armonia e bellezza. Parole che ci hanno profondamente toccati".
"Con la scomparsa di Papa Francesco, il mondo perde un punto di riferimento per il bene dell’umanità e per il buonsenso - ha concluso il Rettore -. L’Università di Macerata si unisce al cordoglio della Chiesa e della comunità internazionale, rendendo omaggio a una figura che ha saputo incarnare il Vangelo nel nostro tempo e che continuerà a ispirare generazioni future".
"Domani sarò a Civitanova Alta, in provincia di Macerata, per continuare a costruire il programma insieme ai cittadini". Così Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della regione Marche, alla vigilia della terza tappa de "La Primavera delle Marche" che lo vedrà domani, lunedì 22 aprile, al teatro Annibal Caro, alle ore 21:00 e che, vista la triste notizia appresa nella giornata di oggi "si aprirà con un momento di ricordo dedicato a Papa Francesco".
"Domani sarà un altro momento dove confrontarci e dialogare insieme per portare la primavera nelle Marche - dice Ricci - ad ogni tappa di questo tour sto incontrando centinaia di persone, scambiando con loro pareri e opinioni su ciò che serve alla nostra regione, raccogliendo proposte concrete per valorizzare, sostenere e promuovere i nostri territori".
"Vogliamo fermare il declino e mettere al centro i ragazzi, la formazione, la mobilità, la casa, la cultura - conclude Ricci - la primavera delle Marche non è uno slogan. È un progetto per rimettere in moto questa regione, per ricostruirla, per renderla più attrattiva e più europea. È un progetto che ci permetterà, insieme, di fare le Marche grandi".
Infine aggiunge: "La scomparsa di una figura straordinaria come Papa Francesco ha sconvolto il mondo intero, per questo domani l’evento si aprirà con un momento dedicato al suo ricordo".
++ AGGIORNAMENTO 11:00 ++
Rinviato per la morte del Papa l'evento di Ricci de "La primavera delle Marche" a Civitanova Alta. Appuntamento al teatro Annibal Caro posticipato a lunedì 5 maggio ore 21:00. L'appuntamento con Matteo Ricci, europarlamentare Pd e candidato alla presidenza regionale, per "La Primavera delle Marche", previsto per questa sera alle ore 21:00 presso il Teatro Annibal Caro di Civitanova Alta, in provincia di Macerata, è stato rinviato. La data è stata posticipata a lunedì 5 maggio ore 21:00.
La decisione è stata presa nel rispetto della figura di Papa Francesco e dei fedeli. In quanto la scomparsa del Papa ha profondamente colpito non solo il mondo cattolico, ma l’intera comunità internazionale.
Bufera sulla ASD Cluentina Calcio dopo la diffusione di un video divenuto virale sui social, pubblicato dal proprio tesserato Domingue Ibii Ngwang (leggi qui). Le immagini, contenenti affermazioni giudicate particolarmente gravi dalla società, hanno spinto il club maceratese (militante nel campionato Promozione dove è retrocesso) a prendere immediatamente le distanze dal proprio atleta, annunciando la rescissione del contratto.
In una nota ufficiale, il club ha dichiarato:“La AsdCluentina Calcio si dissocia totalmente dai contenuti rappresentati nel video pubblicato dal proprio tesserato Domingue Ibii Ngwang e divenuto virale. Comunichiamo inoltre la nostra intenzione di rescindere immediatamente il contratto che ci lega alle sue prestazioni sportive in quanto giudichiamo le sue gravi affermazioni come profondamente lesive della nostra reputazione”.
La società ha tenuto a ribadire la propria identità e la storia fatta di valori e impegno nel tessuto sportivo locale:“Ricordiamo infatti che la Asd Cluentina Calcio da oltre cinquant’anni si distingue nel panorama calcistico del territorio per le caratteristiche di inclusione, solidarietà e amicizia che caratterizzano sia la prima squadra che la scuola calcio, virtù che ci sono state sempre riconosciute da ogni avversario, da ogni altra società e in ogni campo di gioco”.
Netta e senza mezzi termini la posizione del club anche in merito all'eventuale accostamento tra quanto dichiarato nel video e l’immagine della Cluentina:“Per questo, con fermezza, riteniamo necessario stroncare sul nascere ogni indebita associazione tra i contenuti violenti e irricevibili espressi da Ibii Ngwang nel video e la storia della Asd Cluentina Calcio riservandoci, in caso di indebite strumentalizzazioni, di tutelare la nostra immagine nelle sedi competenti”.
Un video girato davanti alla Questura di Macerata è finito al centro di una bufera politica e social. Protagonista è Ibii Ngwang, attaccante camerunense della Cluentina, squadra che milita nel campionato di Promozione Marche. Il calciatore, classe 98', lo scorso anno al San Claudio e fino a dicembre all'Aurora Treia, si è filmato mentre lanciava provocazioni indirizzate al vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini e alla premier Giorgia Meloni.
Nel filmato, Ngwang si rivolge alla telecamera indicando un’auto della Polizia di Stato: “Salvini, vedi questa macchina? Io la vendo a 50 centesimi”, afferma. Poi rincara la dose con un riferimento esplicito: “Meloni, so che hai una bella figlia. Noi mangiamo gratis, dormiamo gratis e sco... le ragazze italiane”.
Le parole e il tono provocatorio non sono passati inosservati. Il video è stato ricondiviso sui profili ufficiali Facebook e Instagram di Salvini, accompagnato dal commento: “Ci mancava questo idiota”. Il post ha suscitato centinaia di reazioni e commenti, totalizzando oltre 1,9 milioni di visualizzazioni su Facebook e circa 945.000 su Instagram nel giro di poche ore.
L’episodio ha sollevato polemiche, tra chi condanna le parole di Ngwang e chi critica la scelta del ministro di amplificare il video.
AGGIORNAMENTO: LA CLUENTINA RESCINDE IL CONTRATTO CON NGWANG
Ottimo successo per “Le Stagioni” sabato (19 aprile) al Teatro Piermarini di Matelica, serata organizzata dall’Orchestra Sinfonica G. Rossini, con sede a Pesaro e a Fano, riconosciuta inoltre dal Ministero della Cultura e dalla Regione Marche.
Violino solista e direttore Henry Domenico Durante, la voce narrante è stata quella di Noris Borgogelli, musiche di A.Vivaldi. L’amministrazione comunale della Città di Matelica è stata molto soddisfatta per la buona riuscita di questo concerto.
L’Orchestra ha offerto interpretazioni di altissimo livello. Sono stati davvero strepitosi, auspichiamo pertanto in futuro una pianificazione in cartellone con l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali (AMAT).
Poco fa il cardinale Kevin Farrell ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: "Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco".
"Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l'anima di Papa Francesco all'infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino".
"Lo accompagniamo con la nostra preghiera, sentendoci fortemente impegnati a portare avanti il suo desiderio di una profonda conversione pastorale di tutta la Chiesa, perché le nostre parole e le nostre azioni siano sempre più aderenti al Vangelo, portando al mondo non un messaggio di gioia umana, ma di quella superiore più profonda e più vera “Gioia del Vangelo” di cui siamo tutti costituiti annunciatori dal nostro battesimo" queste le parole del Vescovo Nazzareno Marconi di Macerata.
“La scomparsa di Papa Francesco segna un momento di profondo dolore per la Chiesa e per tutti coloro che hanno trovato nelle sue parole e nei suoi gesti una guida spirituale autentica", ha dichiarato il commissario sisma Guido Castelli. "Per me e per tutta la comunità colpita dal sisma del 2016, il suo ricordo resta indissolubilmente legato alla vicinanza che non ha mai cessato di dimostrarci.
"Papa Francesco - ha proseguito Castelli - ci ha insegnato a guardare alle ferite del nostro tempo, come quelle lasciate dal terremoto, non solo come simboli di distruzione, ma anche come segni di una possibile rinascita. Le sue parole di conforto, pronunciate in uno dei momenti più difficili per l’Italia centrale, restano scolpite nella memoria collettiva delle nostre comunità".
"Il 24 novembre di due anni fa volle incontrarci nella Sala Clementina: in quell’abbraccio ai terremotati, c’era tutto lo spirito di un Pontefice che ha saputo mettere al centro i più fragili, donando speranza e forza anche dove sembravano venute meno. Ci lascia un’eredità preziosa: costruire senza mai perdere di vista la dignità della persona, il valore delle comunità, la responsabilità verso il Creato".
"Se vogliamo onorare la sua memoria, dobbiamo raccogliere questo testimone e continuare a edificare un futuro che abbia al centro l’uomo, la sua spiritualità e la sua capacità di prendersi cura degli altri. A Dio, Papa Francesco".
“Con immenso dolore apprendo della scomparsa di Papa Francesco, guida spirituale e morale per tutto il mondo", ha affermato il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli.
"Custodirò per sempre nel cuore l'emozione e l'onore di averlo incontrato insieme ai sindaci nei nostri comuni colpiti dal sisma. Anche in quella occasione il Santo Padre ha condiviso la sua straordinaria umanità, la sua profonda semplicità e il suo autentico amore per chi soffre. La sua testimonianza di fede e speranza e il suo esempio di misericordia rimarranno un faro luminoso nel nostro cammino”.
Il Comune di Castelraimondo è profondamente colpito dalla scomparsa di Papa Francesco ed esprime insieme alla sua cittadinanza dunque tutto il suo cordoglio. Il sindaco Patrizio Leonelli ha così omaggiato il Pontefice nel giorno della sua morte: "Ricordo ancora la giornata in cui ha ricevuto i sindaci del cratere, ricordo il suo volto sereno quando con tantissimo onore mi ha stretto la mano e ci siamo scambiati il saluto. È stato un Papa che ci è stato sempre vicino, ricordo anche quando è venuto a Camerino, quando ha pregato per tutti i terremotati. Un Pontefice umile vicino ai poveri, ai bisognosi ed ai malati, è stato il Papa di tutte le persone, senza distinzioni di colore della pelle o di ceto sociale".
"In questo tempo di dolore e preghiera, ci stringiamo fraternamente alla comunità cattolica, rendendo grazie a Dio per la vita e il ministero di un pastore che ha saputo incarnare, con umiltà e coraggio, il Vangelo della misericordia". È quanto scrive, in una nota, Amado Luis Giuliani, presidente del Consiglio delle Chiese Cristiane delle Marche.
"La voce di Papa Francesco ha risuonato nel mondo come richiamo alla pace, alla giustizia, alla cura dei poveri e del creato. Il suo costante impegno per il dialogo tra le Chiese cristiane resta per noi segno di speranza e stimolo a proseguire nel cammino dell’unità. Eleviamo la nostra preghiera al Signore affinché accolga il suo servo fedele nel Regno promesso, e continui a illuminare i passi del Suo popolo nel segno dell’amore e della comunione", conclude Amado Luis Giuliani.
La notizia della morte di Papa Francesco arrivata questa mattina ha profondamente colpito anche l’amministrazione comunale della città di Matelica e i suoi cittadini che esprimono cordoglio. Il sindaco Denis Cingolani l’ha voluto ricordare così: "Un giorno di profonda tristezza, sentiamo un vuoto. Il Pontefice è stato un grande uomo, ci lascia un messaggio importante, quello relativo alla pace e all’amore verso gli ultimi. Ricorderò sempre quando ci ha ricevuto l'8 dicembre 2023 insieme a tanti altri sindaci in occasione dell'Immacolata Concezione".
"Le vostre mani sanno realizzare moltissime cose che vi rendono collaboratori di Dio. Fare non equivale a produrre, mette in gioco la capacità creativa che sa tenere insieme la capacità delle mani, la passione del cuore e le idee della mente". Queste le parole di Papa Francesco scomparso questa mattina 21 aprile, che cita in sua memoria, il sindaco di Recanati Emanuele Pepa.
"Ricorderò sempre l'emozione e l'onore di aver potuto ascoltare queste parole direttamente dalla voce del Santo Padre - aggiunge Pepa -. La Sua saggezza, la sua umanità, il suo sguardo profondo sul mondo del lavoro e sulle comunità resteranno per sempre un faro. Un uomo che ha sempre predicato con semplicità ed umiltà a gran voce la pace, purtroppo in un mondo che non vuol sentire è difficile, spero che dall’alto dei cieli abbia la forza di fermare queste orribili conflitti. A nome mio e dell'intera comunità di Recanati esprimo profondo orgoglio per la sua scomparsa".
I Carabinieri della stazione di Potenza Picena hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria due uomini, un maceratese di 30 anni, già detenuto presso il carcere di Ancona Montacuto, e un albanese di 45 anni, domiciliato a Corridonia e sottoposto a misura alternativa alla detenzione, per il reato di truffa in concorso.
I fatti risalgono al mese di novembre scorso, quando, in Potenza Picena, i due uomini hanno acquistato e ritirato alcuni strumenti per l’edilizia, del valore di 1.108 euro, presso una ferramenta locale, attestando al commerciante di aver effettuato il pagamento tramite bonifico istantaneo.
Il titolare della ferramenta, dopo aver consegnato la merce ai due uomini, che nel frattempo si erano allontanati, ha scoperto che il bonifico era stato revocato, quindi si è recato presso la Stazione Carabinieri del luogo per formalizzare la denuncia.
L’attività investigativa avviata dai militari ha permesso l’identificazione dei due responsabili e il loro deferimento all’Autorità Giudiziaria.
Anche la torre del castello, vestita con gli abiti migliori dal recente restauro, cerca dalla propria altezza sull’orizzonte che domina da ogni lato, donne e uomini longevi quanto la gagliarda ed arzilla Dina con i suoi prossimi 102 anni, che le abita a pochi decine di metri, sulla salita che da Montefano porta alla frazione di Montefiore di Recanati.
La signora Rita Dina dai 100 anni, all’approssimarsi del suo compleanno, il 21 aprile, gode sempre delle attenzione che le rivolgono ogni giorno dell’anno con affetto gli abitanti della graziosa frazione di Montefiore e naturalmente la propria famiglia, vedova Rocco da decenni, ha attorno l’amore dei figlio Luigi e Renato, della moglie e dei figli e nipoti di quest’ultimo.
Già per i suoi 100 anni, festeggiati con grande festa da tutta la Comunità di Montefiore, fu all’attenzione della cronaca televisiva per l’arrivo della troupe de ‘La vita in diretta’. In quell’occasione la meno emozionata è stata proprio lei, perfettamente a suo agio davanti alle telecamere, ai giornalisti ed al Sindaco di Recanati. Tra i festeggiamenti Rita preferisce prima di ogni altro, la funzione religiosa nella quale si ritrova con i fedeli della chiesa di San Biagio, il parroco, Don Ignesh Konganawor con i quali condivide una profonda fede cristiana; in lei, di particolare devozione per la Madonna Međugorje. Solo alla soglia dei 100 anni ha abbandonato l’idea, con rammarico, di non poter recarsi al faticoso pellegrinaggio nei luoghi delle apparizioni della Madonna.
Ingredienti della sua buona presenza, una spiccata dose di saggezza popolare, l’attenzione viva per quanto accade nel mondo, la virtù di avere una conversazione sempre pacata nei modi gentili e sorridenti che ha sempre disponibili per gli altri nel carattere, pur avendo avuta una dura vita legata alla campagna e alla famiglia da accudire. I 102 anni non sono ostacoli alla carnagione fresca e ad un portamento dispettoso verso il secolo e più d’età e soprattutto per il suo aprirsi ogni giorno alla vita.
La festa della Comunità che le si raccoglierà attorno è prevista per domenica prossima 27 aprile: la messa in chiesa, gli auguri del Sindaco ed il pranzo conviviale per parenti e amici.
Nel giorno di Pasqua si è spenta Antinori Giuditta, figura amatissima a Loro Piceno e vera istituzione per il paese. Il suo nome è legato al forno di famiglia, che nel primo maggio del 2016 ha celebrato il centenario dalla fondazione.
Il forno fu aperto nel 1916 da Antonio Antinori, successivamente gestito da Virginia Ercoli e poi portato avanti da Giuditta stessa. Oggi la tradizione continua con due dei suoi figli, Monica e Paolo, segnando così il passaggio alla quarta generazione.
“Una donna forte, che ha attraversato momenti di grande dolore, basti pensare alla scomparsa prematura dell’amato figlio Lamberto, la quale spostandosi dal laboratorio situato nel centro storico fino al negozio posto all’ingresso del paese dispensava sorrisi e battute con tutti. Oggi Giuditta lascia un grande vuoto nella comunità lorese, che si stringe attorno alla sua famiglia, ma ci lascia anche un tesoro enorme fatto di tradizioni e cultura enogastronomica. La sua memoria, il suo sorriso e la sua grande professionalità sono un buon esempio per i loresi e per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Che la terra le sia lieve” – il sindaco Robertino Paoloni.
Proprio durante le festività pasquali, il forno è stato meta di numerosi clienti, attratti dalle specialità tipiche come la pizza al formaggio e l’agnello pasquale, simboli della tradizione culinaria che Giuditta ha custodito e trasmesso con passione.
La BAGALIER Feba Civitanova Marche cede di misura in gara 1 della prima fase playout contro le Foxes Giussano per 51-53. Le momò lottano con tanto cuore e carattere ma, in un match al cardiopalma, devono arrendersi alle lombarde che avranno l’occasione mercoledì in gara 2 di chiudere la serie. Le biancoblu hanno tenuto bene in difesa, mostrando un’ottima aggressività, anche se sono mancate un po’ di lucidità in attacco nelle ultime battute.
Rimane da monitorare la situazione di Sofia Binci, una delle migliori in campo, che a 3 minuti dal termine del match è dovuta uscire per un infortunio. Il match è stato un continuo botta e risposta tra le due formazioni, con le momò che hanno provato in qualche frangente l’allungo vincente, soprattutto nel terzo quarto quando l’inerzia del match sembrava in mano alle biancoblu, grazie alle giocate del duo Binci – Perini. Pur perdendo Marciniak per infortunio, le ospiti hanno trovato sempre la forza di controbattere sorrette dalle giocate di Diotti e Bernardi, con Szajtauer che è cresciuta alla distanza.
Nell’ultimo quarto Giussano ha messo il naso avanti anche se il margine è sempre stato minimo. La Feba negli ultimi secondi ha avuto in mano la palla per tentare di impattare il match ma non c’è riuscita, con il risultato finale che è rimasto sul 51-53.
BAGALIER FEBA CIVITANOVA MARCHE – FOXES GIUSSANO 51-53 (16-18, 12-8, 14-13, 9-14)
BAGALIER FEBA CIVITANOVA MARCHE: Streni ne, Panufnik 2, Severini, Perini 14, Mini 7, Binci 16, Pepe, Bocola 6, Jaworska 4, Ortolani 2, Pelliccetti All. Padovano
FOXES GIUSSANO: Ramon 2, Diotti 9, Forese ne, Lussignoli 8, Colico, Marciniak 7, Zanetti 4, Crippa 2, Bernardi 10, Szajtauer 11, Pirozzi, Pallavicini ne All. Mazzetti
Arbitri: Forni – Rinaldi
La CBF Balducci HR domina Gara 1 di Finale Playoff Serie A2 Tigotà con un netto 3-0 sull’Akademia Sant’Anna Messina, in un Fontescodella vicino al sold out (oltre 1600 spettatori), spinta da un tifo caldissimo per tutto l’arco del match. Con questa vittoria le arancionere sono in vantaggio 1-0 nella serie, servirà un’altra vittoria per spalancare le porte della Serie A1: prima occasione in Sicilia mercoledì 23 (ore 19) al PalaRescifina in Gara 2. Con la MVP Bonelli a guidare la squadra in regia con un gioco equilibrato ed efficace (50% in attacco per le arancionere) e con i 22 punti della top scorer Decortes, le maceratesi completano il lavoro con 8 muri vincenti e un grandissimo lavoro in difesa per tenere a bada le attaccanti dell’Akademia Sant’Anna che si ferma al 29% in attacco.
Nel primo set la CBF Balducci HR tiene in mano il gioco per tutto l’arco del set, anche se Messina con cabarbietà resta attaccata al set fino al 16-15, primi di subire il break del 21-17 da parte delle arancionere con una super Decortes (10 punti con il 62%). L’Akademia ci prova con Vernon (6) fino al 22-21 ma le maceratesi tengono i nervi saldi per il 25-22 con il 50% in attacco di squadra. Le padrone di casa scendono in campo ancora più determinate, Bonelli distribuisce bene il gioco su tutte le attaccanti (top scorer sempre Decortes con 7 punti) e con un gran lavoro a muro (3) e in difesa contengono l’attacco di Messina che resta fermo al 21% contro il 45% delle maceratesi: il set è subito segnato sull’8-2 e si conclude 25-12 in un Fontescodella infuocato. Nel terzo set la CBF Balducci HR alza ancora più in alto l’asticella: 55% in attacco, 3 muri e grandi difesa a strappare applausi ai tifosi arancioneri: altro set dominato e 25-16 finale.
Coach Lionetti inizia con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Bulaich, Bresciani libero. Coach Bonafede sceglie Carraro-Diop, Modestino-Olivotto, Vernon-Rossetto, Caforio libero.
Battista firma il 3-1 in contrattacco, risponde l’ace di Modestino (3-3), Diop pesta la seconda linea (5-3), Olivotto va in primo tempo (5-5), Decortes vincente da posto quattro (6-5). Caruso aggancia a rete il (7-5), Diop non trova il campo (8-6), Decortes c’è (9-7 e 10-8), Battista sfonda il muro (11-9), Vernon contrattacca l’11-11. Decortes va a segno da seconda linea (12-11) e da quattro (13-12), Diop contrattacca (13-14) entra Morandini al servizio, Bulaich vincente (15-15), Vernon non passa (16-15), Mazzon va in fast per il 17-16. Battista contrattacca il 18-16, la pipe di Vernon è out (19-16), Battista va a segno due volte per il 21-17. Vernon contrattacca (21-19), arriva l’ace di Modestino (21-20), il pallonetto di Decortes è sulla riga (22-20), Diop pesta la seconda linea (23-20). Decortes trova il 24-21, chiude sempre lei 25-22.
I muri di Mazzon e Decortes spingono le arancionere sul 4-1 nel secondo set, Caruso a filo rete fa 6-2 e c’è l’errore di Vernon (7-2), al suo posto entra Mason, dentro anche Babatunde per Modestino. Rossetto non passa (8-2), l’ace di Babatunde vale il 9-5, Bulaich va a segno due volte (11-5), arriva l’ace di Mazzon, 12-5. Olivotto contrattacca (12-7), Decortes va a segno (13-7), Caruso ferma Diop (15-8), entra Bozeva per l’opposta dell’Akademia. Caruso mette il pallonetto del 17-11, sul 18-12 c’è Morandini al servizio, Decortes contrattacca (19-12), Vernon sbaglia (20-12), Mazzon contrattacca il 21-12. Decortes va a segno (22-12), Bulaich anche (23-12), ancora Mazzon a filo rete (24-12), chiude il muro di Bulaich 25-12.
Nel terzo set torna in campo Diop e resta in campo Mason, Modestino con due muri su Decortes firma il 2-5, Bulaich risponde subito a muro (4-5), Rossetto sbaglia (5-5), Caruso mette giù il 6-6. L’attacco di Decortes è toccato (7-6), l’opposta spinge giù pure l’8-6, Mazzon il 9-6 a filo rete, rientra Vernon per Mason, Bulaich va a segno, 10-7. Bonelli ferma Vernon (11-7), c’è il fallo di formazione Messina (12-7), Decortes contrattacca il 14-8, Bonelli inventa il 15-8, Battista contrattacca il 16-8. C’è un errore arancionero (16-10), Messina è fallosa al servizio (18-11), Diop sbaglia (19-11), Caruso mette giù il 20-12. Bulaich va a segno (21-13), c’è Morandini al servizio, Mazzon primo tempo (22-14), il 23-15 è un altro errore in battuta delle siciliane, chiude Caruso 25-16.
IL TABELLINO
CBF BALDUCCI HR MACERATA - AKADEMIA SANT'ANNA MESSINA 3-0 (25-22 25-12 25-16)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Bulaich Simian 9, Mazzon 6, Bonelli 2, Battista 11, Caruso 9, Decortes 22, Bresciani (L), Morandini, Fiesoli. Non entrate: Allaoui, Busolini, Fabbroni (L), Orlandi, Sanguigni. All. Lionetti.
AKADEMIA SANT'ANNA MESSINA: Diop 10, Rossetto 2, Modestino 7, Carraro 2, Vernon 8, Olivotto 6, Caforio (L), Babatunde 2, Mason, Bozdeva. Non entrate: Trevisiol, Guzin, Norgini (L). All. Bonafede.
ARBITRI: Cecconato, Lentini.
NOTE - Spettatori: 1630, Durata set: 28', 20', 22'; Tot: 70'. MVP: Bonelli.
Ancora sangue sulle strade della provincia di Pesaro-Urbino. Nella notte appena trascorsa si è verificato il secondo incidente stradale mortale in due giorni. A perdere la vita è stato un giovane di 24 anni, Luca Cardellini, residente in zona, vittima di un drammatico schianto avvenuto intorno alle 3 del mattino lungo la Strada Provinciale 14, in via Abbadia, nel territorio comunale di Montelabbate.
Il ragazzo era alla guida di una Skoda quando, per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo. L’auto è uscita di strada, si è cappottata ed è finita la sua corsa contro un palo dell’alta tensione. L’impatto è stato violentissimo.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Pesaro. I soccorritori hanno estratto il giovane dall’abitacolo, ma le sue condizioni erano gravissime e per lui non c’è stato nulla da fare: è deceduto sul colpo.
Non risultano coinvolti altri veicoli nel sinistro. La tragedia segue di poche ore un altro incidente mortale, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, lungo un tratto particolarmente tortuoso della provinciale Fogliense, nei pressi di Lunano.
In quell’occasione a perdere la vita era stato Paolo Amati, prossimo ai 48 anni, operaio e padre di due figli, residente a Monte Grimano Terme. Anche in quel caso, una sola vettura coinvolta: una Suzuki Santana uscita autonomamente di strada.
La Macagi Cingoli batte 29-30 il Rubiera e resta in Serie A Gold. La formazione di Sergio Palazzi, infatti, ha ottenuto la salvezza aritmetica per via della sconfitta del Camerano contro Brixen: anche finendo al 12° posto i cingolani avrebbero comunque minimo 8 punti di vantaggio sui gialloblù al termine della regular season. Al PalaBursi è esplosa la festa dei tifosi di fede biancorossi, giunti in buon numero dal “Balcone delle Marche”.
PRIMO TEMPO - La Macagi inizia meglio il match, ma i locali riescono a ricucire lo svantaggio. Gli ospiti, infatti, si presentano al PalaBursi con uno 0-4 al 4’ firmato doppio Renaud, Mangoni e Ciattaglia, con Albanesi decisivo per ben due volte su Strada, di cui una su 7 metri. Fedila e Bortolotti dimezzano il parziale sul -2 (2-4), ma Cingoli si porta sul +3 prima con D’Agostino, poi con Makhluouf sul 3-6. In questo frangente Fedila colpisce una traversa e Boni impatta sul palo.
Rubiera non ci sta e si riporta a -1 con Strada e Fedila (5-6), aiutati dalla parata di Gonzalez su Mangoni. Albanesi neutralizza un 7 metri di Kasa: Renaud ringrazia e fa +2 sul 5-7. In tutta risposta i padroni di casa trovano il pari con Bortolotti e il 7 metri di Fedila, parziale sul 7-7 al 19’.
Gonzalez si supera su Renaud, ma non può nulla su Makhlouf e Strappini a porta vuota in situazione di extraplayer in attacco: Cingoli torna sul 7-9 al 21’. Un minuto dopo, però, di nuovo parità sul 9-9 grazie ai colpi di Kasa ed Errico, con D’Benedetto a spedire fuori il possibile +2.
Negli ultimi 8 minuti del primo tempo, si scatena un testa a testa che sembra risolversi al 28’, quando la Macagi trova il +2 grazie alla doppietta di D’Benedetto sul 12-14. Ci pensa Errico, però, a chiudere il parziale sul 13-14: nelle azioni successive Strappini fallisce il +2 e Albanesi è decisivo su Fedila.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa Rubiera riesce addirittura a conquistare il vantaggio, tuttavia Cingoli resta concentrata, conquistando la vittoria e la salvezza. Nei primi minuti del secondo tempo Cingoli colpisce tre legni, con la traversa di D’Benedetto e i pali di Makhlouf e Ciattaglia in rapida successione: Fedila ringrazia e pareggia i conti. Sul 14-15, poi, Bortolotti e Oleari strappano il 16-15al 34’, con Gonzalez Parra decisivo per ben due volte su Mangoni.
I locali mantengono il vantaggio fino al 19-18, quando Makhlouf e Ciattaglia piazzano il 19-20 al 41’, con l’ausilio di Albanesi decisivo su Kasa. Errico pareggia, ma Naghavialhosseini e Mangoni piazzano il +2 sul 20-22 al 45’. Rubiera non ci sta e trova il pareggio due minuti dopo con Bortolotti e Kasa (22-22).
Renaud riconquista il vantaggio ospite sul 22-23, quindi Albanesi si supera prima su Strada, poi su Fedila, infine ancora su Strada con l’ausilio del palo. Dall’altra parte D’Benedetto segna il 22-24 al 50’. Gonzalez dice di non per due volte a D’Benedetto, così Fedila segna il 23-24. Compagnucci in contropiede segna il nuovo +2 (23-25), ma Roberto Bartoli risponde piazzando
Tabellino
Secchia Rubiera 29-30 Macagi Cingoli (13-14)
Secchia Rubiera: Gonzalez Parra, Rivi, Bartoli D., Benci, Bortolotti 7, Errico 4, Oleari 1, Kasa 4, D’Agata, Bartoli R. 2, Hila, Giovanardi, Strada 3, Bonassi, Fedila 8, Boni. All. Corradini
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, Jaziri, D’Agostino 1, D’Benedetto 5, Ciattaglia 2, Naghavialhosseini 3, Mangoni 3, Somma 1, Renaud-David 7, Compagnucci 1, Gigli, Makhlouf 4. All. Palazzi
Arbitri: Cardone C. – Cardone L.
(Credit foto: Sara Bozzoli)
Torna, come ogni domenica, la rubrica curata dall'avvocato Oberdan Pantana, "Chiedilo all'Avvocato". In questa settimana, le numerose mail arrivate hanno interessato principalmente la tematica assai delicata della responsabilità medica soprattutto in sede di primo intervento. Di seguito la risposta dell’avv. Oberdan Pantana alla domanda posta da una nostra lettrice di Macerata, che chiede: "È responsabile l’infermiere che non monitora il paziente anche se in codice verde?"
Il caso di specie ci offre la possibilità di approfondire la tematica delle pratiche mediche in sede di primo intervento. Tale circostanza è stata recentemente affrontata dalla Suprema Corte in una vicenda in cui a seguito di un’erronea valutazione della crisi respiratoria di un paziente asmatico gli assegnava il codice verde; questi però, decedeva per arresto cardiaco a causa dell'intervento medico tardivo dovuto proprio all’attribuzione di un codice errato.
L’infermiere inoltre, ometteva di svolgere gli accertamenti richiesti nei casi di soggetto asmatico. I giudici hanno ritenuto che l'infermiere avesse violato le linee guida per il triage stabilite dalla conferenza Stato-Regioni del 25 ottobre 2021. In particolare, è emerso che non aveva monitorato l'evoluzione dei sintomi durante la permanenza del paziente nel pronto soccorso, né successivamente ai primi controlli effettuati all'arrivo in ospedale.
Nel caso di specie, l'intervento medico veniva ritardato di oltre 45 minuti a causa di un'altra visita. Il medico infatti, non veniva allertato della necessità di un intervento urgente poiché l'infermiere assegnava un codice verde basandosi solo sulla saturazione dell'ossigeno, che rientrava nei parametri al momento dell'arrivo in pronto soccorso, nonostante la respirazione affannosa e i sibili udibili.
L'infermiere avrebbe potuto riconoscere l'aggravarsi dei sintomi respiratori del paziente, antecedenti alla crisi asmatica grave, se avesse monitorato attentamente i sintomi successivamente alla prima valutazione, senza fermarsi alla sola misurazione dei parametri vitali tanto da risultare responsabile per omicidio colposo. Infatti, secondo il Collegio, pur non essendo tenuto a formulare una diagnosi, il compito dell'infermiere durante il triage consiste nella valutazione dell'urgenza dell'intervento medico, prendendo in considerazione non solo i parametri vitali, ma anche le dichiarazioni del paziente o dei suoi accompagnatori, e, soprattutto, osservando costantemente le condizioni del paziente ai fini di una corretta attribuzione del codice di non urgenza.
Pertanto, in risposta alla nostra lettrice, risulta corretto affermare che, "l’infermiere è responsabile dell'accoglienza dei pazienti in pronto soccorso gravando sullo stesso un obbligo di assistenza effettiva e continuativa del soggetto ricoverato, atta a fornire tempestivamente al medico un quadro preciso delle condizioni cliniche ed orientarlo verso le più adeguate scelte terapeutiche. Il dovere di monitorare la stabilità delle condizioni dei pazienti presenti rientra, pertanto, tra gli obblighi specifici del personale infermieristico di pronto soccorso, il quale, nel caso in cui si verifichino particolari situazioni di emergenza peggiorative, idonee a pregiudicare la salvaguardia del bene tutelato, ha l'obbligo di allertare i sanitari in servizio, anche in altri reparti dell'ospedale, al fine di consentirne l'intervento, tenuto conto che il codice verde non lo esenta da responsabilità" (Cass. Pen., 12.02.2025 n. 15076).
Rimango in attesa come sempre delle vostre richieste via mail, dandovi appuntamento alla prossima settimana.
(Foto di repertorio)
CIVITANOVA MARCHE – "Garbati di nome e di fatto". Così si apre una delle tante segnalazioni arrivate alla nostra redazione per elogiare il lavoro della dottoressa Elisabetta Garbati, Vice Primario presso l’Unità Operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Civitanova Marche. Parole semplici, ma cariche di gratitudine e riconoscenza, che ben sintetizzano la figura di una professionista dalla lunga esperienza e dal volto umano.
Medico con oltre vent’anni di attività alle spalle, la dottoressa Garbati si è distinta per la sua competenza nella diagnosi prenatale ecografica ed invasiva, nonché nella gestione delle gravidanze patologiche, un ambito delicatissimo in cui l’empatia e la capacità di ascolto fanno la differenza, tanto quanto le conoscenze cliniche.
Il suo impegno non si ferma alla sala visite o al reparto. È Medico Referente per la raccolta e il bancaggio del sangue del cordone ombelicale, un’attività di grande valore scientifico e umano, volta a favorire la donazione e la conservazione di cellule staminali fondamentali per il trattamento di gravi malattie. Inoltre, fa parte del Comitato Infezioni Ospedaliere dell’Asur - Area Vasta 3, contribuendo attivamente al monitoraggio e alla prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria.
Ciò che colpisce, leggendo le parole delle pazienti e dei loro familiari, è soprattutto la profonda umanità con cui la dottoressa Garbati affronta ogni incontro. “Sempre disponibile e professionale”, “una vera guida nei momenti più difficili”, “ti fa sentire ascoltata, mai sola”: sono solo alcune delle testimonianze arrivate a Picchio News da chi ha avuto la fortuna di essere seguita da lei nel corso della gravidanza.
In un’epoca in cui troppo spesso si dà per scontata la qualità dell’assistenza sanitaria, la dottoressa Garbati rappresenta un esempio concreto di dedizione e sensibilità. Una professionista che unisce rigore scientifico e cura della relazione umana, lasciando un segno positivo in ogni percorso di cura. Picchio News si fa portavoce di questi attestati di stima, che non sono solo semplici ringraziamenti, ma segni tangibili di quanto la buona sanità esista e si manifesti ogni giorno anche nel nostro territorio. E con un sorriso, possiamo dire che mai come in questo caso, “Garbati” è davvero un nome che dice tutto.
È ufficialmente partito il nuovo appalto firmato Eurobuilding per la realizzazione del tanto atteso Palazzetto dello Sport di Montegranaro. Il cantiere è stato allestito e i lavori sono già cominciati con la posa delle fondazioni, segnando l’inizio concreto di un progetto destinato a diventare un punto di riferimento per lo sport e la comunità locale.
A celebrare questo importante avvio si è tenuta una cerimonia istituzionale di grande rilievo, organizzata dal Comune di Montegranaro. Tra gli ospiti d’onore, il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, accolto dal sindaco Endrio Ubaldi. Presenti anche l’ex deputato Mauro Lucentini, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il commissario straordinario alla ricostruzione senatore Guido Castelli, la senatrice Lucia Albano e il consigliere regionale Andrea Putzu. Una partecipazione così autorevole conferma il valore strategico di quest’opera per tutto il territorio marchigiano.
Durante l’evento, al termine della conferenza, è stata consegnata una scultura di grande valore simbolico raffigurante i cerchi olimpici. L’opera, realizzata nel pregiatissimo bianco Sibillino, rappresenta una punta di diamante dell’arte artigianale firmata Eurobuilding ed è stata donata come augurio in vista delle prossime Olimpiadi invernali di Cortina 2026. Un gesto che unisce idealmente Montegranaro a un evento di portata internazionale, celebrando lo sport, l’eccellenza e la bellezza italiana.
Con questo nuovo progetto, Eurobuilding consolida il proprio ruolo come protagonista nella realizzazione di opere pubbliche di alta qualità, confermando ancora una volta il proprio impegno a favore dello sviluppo sostenibile e della crescita concreta del territorio.
Una sgambatella mattutina all’Helvia Recina “Pino Brizi” per sciogliere i carichi di lavoro e tenere alta la concentrazione: così Maceratese e Aurora Treia si sono ritrovate sul prato dello stadio maceratese in occasione del Sabato Santo, a quasi un mese di distanza dall’ultima gara ufficiale. Un test amichevole utile a mettere minuti nelle gambe e a mantenere il ritmo partita, in vista di un’ultima giornata di campionato che per entrambe le formazioni sarà decisiva.
I biancorossi di Possanzini torneranno in campo domenica 27 aprile, quando all’Helvia Recina arriverà il Monturano Campiglione per l’ultimo atto del campionato di Eccellenza Marche. La Maceratese si presenta all’appuntamento con tre punti di ritardo dalla vetta e una sola possibilità: vincere e sperare che il K Sport Montecchio Gallo, primo in classifica, venga sconfitto nel derby con l’Urbino. Solo in quel caso si aprirebbero le porte dello spareggio finale per il titolo. Diversamente, sarà playoff. Ma anche in caso di secondo posto, la Rata può sorridere: mantenendo l’attuale vantaggio di dieci punti sulla quinta in classifica, salterebbe la semifinale e accederebbe direttamente alla finale regionale, da giocare proprio all’Helvia Recina. A patto, però, di fare bottino pieno.
“La scorsa settimana abbiamo cercato di recuperare energie – ha spiegato mister Possanzini al termine della partitella con l’Aurora – ora stiamo aumentando i carichi per arrivare pronti all’ultima giornata. Alcuni ragazzi sono ancora in infermeria, ma spero di recuperarli. Comunque vada, per noi il campionato non finirà domenica. Servirà la massima attenzione, perché sono queste le partite che contano davvero”.
Anche l’Aurora Treia ha bisogno dei tre punti. L’obiettivo è difendere con le unghie e con i denti il quinto posto, l’ultimo utile per accedere ai playoff di Promozione. Ma c’è di più: in caso di scivolone del Porto Sant’Elpidio, impegnato nello scontro diretto contro il Casette Verdini, potrebbe aprirsi addirittura uno spiraglio per il quarto posto. Al "Leonadro Capponi” arriverà però l’Azzurra Colli, in piena corsa per la seconda piazza: una battaglia vera. Un appuntamento che, per la squadra di mister Nocera, ha il sapore della grande impresa. Subentrato in corsa, ha preso una formazione sfiduciata e in zona playout, trasformandola in una seria candidata ai playoff.
“Abbiamo lavorato con intensità – ha dichiarato Nocera – perché se dovessimo accedere agli spareggi, servirà tanta energia nel mese successivo. Contro l’Azzurra Colli sarà dura, ma siamo arrivati all’ultima giornata a giocarci qualcosa di importante: un traguardo che sembrava impossibile solo pochi mesi fa. I ragazzi e la società ci hanno creduto e ora dobbiamo difendere questo quinto posto, per coronare una stagione strepitosa”.
Insomma, per entrambe le formazioni il conto alla rovescia è iniziato: la Pasqua porta riposo, ma da martedì si torna a lavorare con un solo obiettivo in testa. Vincere.
Grave incidente nel pomeriggio di oggi, intorno alle ore 17, a Serralta di San Severino Marche. Un motociclista di 61 anni, residente a Falconara Marittima, ha perso il controllo della sua moto in curva ed è finito violentemente contro il guardrail.
L’uomo, secondo una prima ricostruzione, stava percorrendo la strada che attraversa la frazione quando, per cause in corso di accertamento, ha mancato la traiettoria della curva, andando dritto e impattando contro la barriera di protezione laterale.
L’impatto è stato particolarmente violento: il casco si è spaccato e l’uomo ha riportato diversi traumi. I soccorsi sono scattati immediatamente: sul posto è intervenuto il personale del 118 di Camerino, che ha stabilizzato il ferito in attesa dell’eliambulanza.
Il motociclista è stato trasportato in codice rosso all’ospedale regionale di Torrette di Ancona. Le sue condizioni sono serie, ma al momento non si hanno ulteriori dettagli sul quadro clinico.
Le forze dell’ordine hanno effettuato i rilievi per chiarire la dinamica dell’incidente. Non risultano coinvolti altri mezzi.
Dopo l’ok della Conferenza regionale, arriva l’approvazione da parte dell’Ufficio Speciale Ricostruzione per il progetto di riparazione di Villa La Quiete (detta anche Villa Spada).
Il prossimo step per lo storico edificio situato a Treia, è dunque quello dell’affidamento dei lavori, che hanno un importo da 6,1 milioni. Si tratta di un intervento ricompreso all’interno dell’ordinanza commissariale numero 137 del 2023, per quello che rappresenta un vero e proprio monumento, uno dei capolavori dell’architetto Giuseppe Valadier (1762 –1839), rimasto purtroppo danneggiato dal terremoto del 2016/2017.
«Andiamo a intervenire su un bene prezioso, simbolo di storia e scrigno d’arte che nel corso del tempo ha attraversato con prestigio la vita della città e non solo - spiega il commissario straordinario Guido Castelli -. La riparazione di Villa La Quiete pone ulteriore attenzione sul lavoro di ricostruzione, silenzioso ma costante, svolto in tandem con i Comuni, l’Usr e la Regione Marche guidata dal presidente Acquaroli».
«Siamo soddisfatti dell’avvio della ristrutturazione di Villa Spada. In questa villa è passata la storia d’Europa, la nostra comunità ringrazia l’impegno che abbiamo avviato da tanto tempo.Ora il tutto avviene con questo intervento che speriamo che, nell’arco di massimo due anni e mezzo, possa riportarla alla luce » sottolinea il sindaco Franco Capponi.
Nel progetto approvato, è previsto un completo riutilizzo del bene. Verranno creati nuovi spazi pubblici destinati a biblioteca, archivio, sala conferenze, aree espositive e spazi per la comunità. Si ipotizza dunque un uso flessibile della villa, in modo che le diverse aree possano essere utilizzate in momenti differenti e in maniera autonoma, garantendo così attività durante tutta la giornata.
Il consigliere comunale Gianluca Crocetti, esponente di Civitanova Unica, non si dimetterà. Nonostante la condanna definitiva per evasione fiscale, confermata dalla Cassazione il 5 aprile scorso, Crocetti manterrà il suo incarico in Consiglio comunale. Lo prevede la legge, che non impone decadenza per pene inferiori ai due anni e per reati non espressamente incompatibili con la funzione pubblica.
La sentenza riguarda un’indagine avviata a seguito dell’incendio che colpì nel 2012 la lavanderia industriale LC Srl, di cui Crocetti era legale rappresentante. I giudici hanno riconosciuto un sistema di fatture per operazioni inesistenti, quantificando l’evasione fiscale in 63mila euro, cifra per la quale è stata disposta la confisca immediata dei beni. Crocetti è stato condannato a un anno e sette mesi, con pena sospesa e interdizione dai pubblici uffici anch’essa sospesa.
A difendere Crocetti è intervenuto con decisione il sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, che ha definito le polemiche sollevate come “processi morali inutili”. “La legge italiana, che piaccia o no, è chiarissima – ha dichiarato il primo cittadino –: l’incompatibilità con la carica si verifica solo con condanne superiori ai due anni. Non esiste alcun ostacolo alla permanenza di Crocetti in Consiglio. Ha sempre svolto il suo ruolo con serietà e rispetto delle istituzioni”.
Ciarapica ha inoltre replicato alle critiche sulla sua presenza pubblica accanto ai consiglieri di maggioranza: “A chi critica la mia partecipazione alle inaugurazioni rispondo che continuerò ad esserci. Stare accanto a chi lavora per far crescere la città è parte del mio dovere istituzionale”.
Infine, un messaggio ai detrattori: “A chi preferisce la denigrazione e gli attacchi sui social, va la mia comprensione. Ma la città ha occhi per vedere e giudicare. Noi andiamo avanti, con coerenza e trasparenza”.