Il comune di Treia informa la cittadinanza che, per consentire l’esecuzione di lavori infrastrutturali sull’impianto di climatizzazione, l’Ufficio Postale di Treia, situato in Via Nazario Sauro, resterà chiuso al pubblico da lunedì 23 giugno a giovedì 24 luglio.
Durante il periodo di chiusura, per garantire la continuità del servizio, la clientela potrà rivolgersi agli uffici postali di Passo di Treia (Via Antonio Gramsci, 7) e di Tolentino (Galleria Europa, 9).
A tal riguardo è stato predisposto anche un servizio di trasporto dall'Anteas e dell’Auser Treia. Nello specifico, l’Anteas sarà disponibile nei giorni mercoledì e venerdì. Per prenotare chiamare numero telefonico 07334075233 dalle ore 9.00 alle 12.00 tutti i giorni dal lunedì al venerdì.
Il Servizio in questione sarà per l’ufficio postale di Passo Treia dove oltre a ritiro pensioni, si potranno anche ritirare pacchi e raccomandate. Invece l’Auser sarà disponibile il martedì e il giovedì dalle 9 alle 12 chiamando il numero del taxi sociale: 376.1951912. Le fermate in questo caso saranno due: una fuori Porta Cassera e una in Via Carlo Didimi, per Chiesanuova.
Mattinata di sopralluogo, ieri, per il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica, e l’Assessore al Decoro Urbano Giuseppe Cognigni, per visionare da vicino l’installazione di 25 nuove panchine e altrettanti cestini per i rifiuti recentemente posizionati tra Viale Vittorio Veneto, il Lungomare sud e Centro e l’area portuale, luoghi simbolo della socialità e della bellezza urbana della città. Un intervento fortemente voluto dall’Amministrazione comunale per restituire eleganza, ordine e funzionalità agli spazi pubblici, proprio all'inizio della stagione estiva.
"Con l’estate alle porte, Civitanova si prepara ad accogliere cittadini e turisti con nuovi arredi urbani che migliorano la funzionalità e l’aspetto di vie e spazi pubblici - ha dichiarato il Sindaco Fabrizio Ciarapica. - Abbiamo scelto materiali moderni, resistenti e dal design elegante per rendere Civitanova sempre più bella, vivibile e pronta a mostrarsi al meglio nella stagione in cui si anima di energia e vitalità. Il decoro non è un dettaglio: è una scelta di civiltà, di rispetto per i cittadini e per chi sceglie di visitare la nostra città".
Sulla stessa linea l’Assessore Giuseppe Cognigni, che ha sottolineato: “Era importante rinnovare arredi ormai usurati, non più all’altezza dell’immagine che vogliamo dare. Oggi restituiamo funzionalità e stile agli spazi pubblici, con arredi durevoli, facili da mantenere e capaci di esaltare il fascino del nostro centro e del lungomare. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per garantire un intervento puntuale e ben realizzato”.
Le installazioni, in cemento armato ad alta resistenza, sono dotate di trattamento antigraffiti, finitura liscia e dettagli in acciaio inox sui quali, a breve, verrà installato il logo della Città di Civitanova Marche. L’intervento, deliberato lo scorso 6 maggio e affidato alla ditta Ferracuti Srl di Macerata, è solo il primo passo di una serie di opere previste, con nuovi interventi di arredo e manutenzione. L’obiettivo è chiaro: una Civitanova sempre più curata, accogliente e all’altezza della sua vocazione turistica e culturale.
Venerdì 20 giugno il comune di Ripe San Ginesio ospita l’anteprima ufficiale della decima edizione di Borgofuturo, festival biennale della sostenibilità a misura di borgo. Un traguardo importante per un progetto culturale nato nel 2010 e divenuto, negli anni, punto di riferimento nel panorama nazionale per chi esplora nuove visioni di futuro nei contesti delle aree interne. L’anteprima segna l’avvio del programma 2025 con una giornata intensa, in cui spettacolo dal vivo si intreccia con la progettazione locale del progetto Bando PNRR Borghi “Qui Val di Fiastra”.
Alle ore 21.15 l’Arena La Cava ospiterà Any Other, progetto artistico di Adele Altro, tra le voci più originali della scena indipendente italiana. A seguire, alle 22.30, sarà la volta del cantautore svedese Daniel Norgren, noto per la colonna sonora del film Le otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, vincitore di quattro David di Donatello, tra cui quello per il miglior film.
Spesso accostato ai primi Bob Dylan e Neil Young e considerato uno degli esponenti più rilevanti del nuovo cantautorato folk europeo, Norgren vive e produce la sua musica in totale indipendenza nelle campagne svedesi. All’interno del suo lungo tour europeo, quella di Ripe San Ginesio è l’unica data nelle Marche. La serata si concluderà con il dj set di Matteo Stella, tra sonorità elettroniche e ambient.Così Damiano Giacomelli, ideatore e co-direttore artistico del festival insieme a David Giacomelli: “Per la decima volta stiamo facendo la nostra cosa, e prenderne atto è sempre un po’ un colpo. Borgofuturo è un sistema complesso, unico nel suo genere, forte di una grande attività volontaristica e sempre più vario nelle comunità che lo seguono e ci sostengono. Una delle missioni che portiamo avanti è costruire occasioni di ascolti e visioni inedite, che fanno sempre più fatica ad esistere in questi territori. La serata del 20 Giugno e la presenza di un ospite internazionale come Daniel Norgren ne è esempio ideale. Ci siamo industriati perché l’arena La Cava ritrovi la sua funzione di portale e torni a generare onde positive e distensive, in un periodo che ahinoi non ne offre molte”.
La giornata si aprirà alle ore 18.30 in piazza Vittorio Emanuele II con la presentazionedella guida Nonturismo – Val di Fiastra. Deviazioni inedite raccontate dagli abitanti, edita da Ediciclo. La guida è frutto di un progetto di narrazione collettiva che ha coinvolto una redazione di comunità nomade nel cammino lungo l’Anello della Val di Fiastra nell’estate 2024. Ideata e curata da Sineglossa, con la curatela letteraria dello scrittore Wu Ming 2, il progetto ha coinvolto abitanti, associazioni e ricercatori in un lavoro corale di scrittura, esplorazione e illustrazione. Le immagini del volume sono affidate alla mano di Claudia Palmarucci, illustratrice di fama internazionale e vincitrice del Bologna Ragazzi Award 2020 e del Premio Andersen 2023.
L’anteprima del 20 giugno apre il cammino verso il festival vero e proprio, che si svolgerà dal 29 giugno al 6 luglio nei borghi di Colmurano, Sant’Angelo in Pontano, Loro Piceno e Ripe San Ginesio. Otto giornate consecutive di incontri, spettacoli e percorsi formativi, pensati per esplorare — a dieci anni dalla prima edizione — il significato attuale di tre parole chiave che accompagnano da sempre il festival: borghi, sostenibilità, futuro.
Il programma si apre domenica 29 giugno a Colmurano, con una giornata tra musica, letture e incontri al Monte “de’ lu Seru”. Dal 30 giugno al 3 luglio si prosegue a Sant’Angelo in Pontano con il Borgofuturo Social Camp, percorso di formazione residenziale tra workshop, talk e attività didattiche, che si concluderà con una serata musicale aperta al pubblico. Venerdì 4 luglio il festival animerà le vie di Loro Piceno con incontri, concerti, performance e una cena al buio. Il fine settimana conclusivo, sabato 5 e domenica 6 luglio, riporterà il cuore del festival a Ripe San Ginesio, per due giornate dense di incontri, musica e cultura diffusa.
Oggi pomeriggio, alle ore 16:00 su Rai 3, andrà in onda la nuova puntata di Di là dal fiume e tra gli alberi, dal titolo “Macerata, l’Acropoli delle Marche”, ideata dal regista e giornalista marchigiano Luigi Maria Perotti. Il programma racconta l’Italia attraverso territori minori ma ricchi di memoria, trasformazioni e identità. E Macerata, in questa cornice, si mostra come una città capace di raccontare il proprio tempo attraverso storie autentiche e profondamente radicate.
Tra i protagonisti principali della puntata figura Guido Picchio, direttore di Picchio News, volto conosciuto non solo per la sua attività giornalistica in ambito locale, ma anche per la lunga carriera da paparazzo e reporter di guerra. Nel documentario, Picchio ripercorre gli inizi nella Roma della Dolce Vita, al fianco del "king dei paparazzi" Rino Barillari, fino alle zone di conflitto nei Balcani e in Afghanistan, come quella nel 1994 a Sarajevo, dove riuscì a partire grazie al sostegno del portavoce ONU Andrea Angeli – anch’egli intervistato – che gli fornì un giubbotto, un elmetto e un pass per imbarcarsi su un volo militare. Tra i ricordi più drammatici, anche il rapimento sulla linea di fuoco a Birach insieme a Lucia Annunziata e Federico Bugno.
Il documentario è un mosaico di voci, ciascuna portatrice di un frammento dell’anima maceratese. C’è Padre Giovanni Battista, primo prete cinese ordinato a Macerata, emblema di spiritualità e integrazione. Lo scrittore Filippo Davoli riflette sull’identità culturale della città, mentre il creator Andrea Petinari, fenomeno su TikTok, rappresenta una nuova generazione che racconta Macerata in chiave digitale. La giornalista Alessandra Pierini ricorda il drammatico raid razzista del 2018 compiuto da Luca Traini e le ferite lasciate sulla città, tema ripreso nell’opera teatrale firmata dal regista Andrea Fazzini e dall’attrice Meri Bracalente.
In questo percorso trova spazio anche la Cantina di Via Crispi, un vero crocevia culturale, frequentato da artisti come la regista e performer Fabiana Ruiz Diaz, che incarna la vitalità creativa di una città in continuo fermento. La guida turistica Daniela Perroni racconta lo Sferisterio e il suo legame con la lirica, mentre il melomane Pietro Molini, presenza fissa al Macerata Opera Festival, rivive il momento in cui, ascoltando per la prima volta il preludio della Traviata, decise di non perdersi mai più uno spettacolo.
Da Macerata ci si sposta a Treia, dove Raffaele Pietrucci e Leonardo Piermattei raccontano la Disfida del Bracciale, uno dei giochi popolari più antichi delle Marche. Poi a Montecosaro, dove il direttore Paolo Marinozzi apre le porte del Cinema a Pennello, museo che custodisce autentici tesori del cinema d’autore.
Il documentario raccoglie anche la voce dell’avvocato-esploratore Gianfranco Borgani, che racconta la figura affascinante dell’orientalista Giuseppe Tucci, e riflette sull’importanza del cammino come metafora dell’apprendimento e della vita. Si parla di cultura anche attraverso l’esperienza di Michela Avi, direttrice di Ars in Fabula, l’accademia del libro illustrato dove è nato un volume entrato nella top ten del New York Times nel 2015.
La professoressa Gianna Angelini, per dieci anni docente e ricercatrice all’Università di Macerata, analizza il volto universitario della città e la sua evoluzione. Mentre il poeta Giorgio Cipolletta e lo scrittore Adrian Bravi portano il racconto su un piano intellettuale e riflessivo. A loro si affiancano Domenico Guzzini e Alessandro Carlorosi, rispettivamente presidente e direttore di Paesaggio Eccellenza, che parlano del valore della bellezza, della cura e della promozione culturale del territorio.
Non manca uno sguardo al mondo naturale, grazie al contributo di Silvia Amicucci, apicoltrice che custodisce la biodiversità locale e ne difende la sostenibilità. E c’è anche spazio per la musica e il mito con Michele Serafini, ideatore del Montelago Celtic Festival, che ogni anno richiama migliaia di persone sull’altopiano di Colfiorito, a Serravalle di Chienti, per vivere l’incanto della cultura celtica tra le montagne marchigiane. A Castelrotto, invece, il regista Damiano Giacomelli presenta un cinema indipendente e coraggioso, nato lontano dai grandi centri ma capace di arrivare al Festival di Torino.
Il documentario si chiude con una riflessione sul valore del cammino e sul senso del luogo. Come spiega il rettore Davide Tisato, riprendendo le parole di Kiko Argüello, Macerata non è solo “l’Atene delle Marche” per la sua cultura, ma anche “la Betlemme delle Marche” per la capacità di far nascere qualcosa di nuovo dal silenzio e dall’ascolto.
Di là dal fiume e tra gli alberi ci consegna una Macerata fatta di anime, storie, arte, dolore e riscatto. Una città che si svela a chi la sa ascoltare, e che – proprio come ricorda la voce narrante – può insegnare ancora molto su noi stessi. Perché, alla fine, perdersi è l’unico modo per ritrovarsi.
Il salone Idea Due Hair Styling, fondato nel 1985 da Andrea Rilli insieme al padre Antonio, celebra i suoi primi 40 anni di attività. Una ricorrenza speciale che unisce passato e presente: accanto alle quaranta candeline dello storico salone di Belforte del Chienti infatti, Andrea ha voluto rendere omaggio, anche alla quarantennale carriera del suo primo maestro, il padre Antonio, figura centrale e indimenticata nella storia della famiglia Rilli.
Questa doppia ricorrenza ha rappresentato l’occasione unica per celebrare 80 anni di passione e stile al servizio del territorio dell’alto maceratese, con l’evento celebrativo intitolato "Che Idea!".
Ai festeggiamenti di ieri pomeriggio che si sono svolti nello spazio verde esterno al salone di Belforte, hanno partecipato oltre 500 persone tra amici, clienti affezionati e personalità di rilievo della politica locale e regionale, tra cui il governatore Acquaroli, accompagnato da alcuni consiglieri della giunta regionale e il commissario speciale alla ricostruzione post-sisma Castelli.
Foltissimo il parterre di sindaci dei comuni limitrofi, tra i quali erano presenti amici di vecchia data della famiglia Rilli. Alla serata è intervenuta anche una rappresentazione della Confartigianato Imprese territoriale, associazione di cui Andrea Rilli è presidente da più di due anni. La parte enogastronomica dell’evento è stato curata dai produttori locali appartenenti all’associazione MagnaForte mentre l’animazione, ha previsto un mini défilé di abiti Delsa, oltre all’esibizione di tessuti aerei a cura del team Aerialist O2 e alle incursioni dello stornellista Marco Meo.
La serata è stata l’occasione ideale per riattraversare le tappe che hanno reso Idea Due un punto di riferimento così riconosciuto sul territorio, oltre che a guardare con ottimismo al futuro della famiglia Rilli nel mondo dell’hair styling. Sono infatti già attivi da qualche anno nel salone di Belforte i figli di Andrea, Lorenzo e Chiara, che hanno raccolto con responsabilità e rinnovata passione l’eredità del loro nonno.
Nato come bottega di paese per soli uomini, il salone Idea Due è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento per tutta la provincia. Dai successi di Sanremo, fino ad X-Factor, passando per decine di premi e riconoscimenti raccolti da uno staff sempre più preparato e capace. Nel corso degli anni il salone si è affermato grazie alla capacità di coniugare la qualità e l’innovazione tipiche delle grandi firme metropolitane con un servizio di prossimità unico nel suo genere.
A margine dell’evento, lo staff Idea Due – in particolare il titolare Andrea Rilli – ha tenuto a dedicare l’importante anniversario a tutti i clienti, amici e sostenitori che hanno reso possibile questo lungo e straordinario percorso.
Nei giorni scorsi la città di Macerata ha reso omaggio a Dante Cecchi, indimenticato professore dell’Università degli Studi di Macerata, intitolandogli l’auditorium della biblioteca Mozzi Borgetti (leggi qui). Un riconoscimento doveroso per una figura che ha segnato profondamente la vita culturale cittadina, lasciando un’impronta indelebile grazie alla sua cultura, alla sua umanità e al suo profondo legame con il territorio maceratese.
Tra i tanti ricordi emersi in questi giorni, si aggiunge una testimonianza particolarmente sentita e originale: quella di Fabio Simonelli, co-titolare della farmacia Paccacerqua, che ha voluto ricordare Cecchi sotto una luce meno nota, ma altrettanto significativa: “Dante Cecchi è stato giustamente celebrato come professore e letterato – afferma Simonelli – ma vorrei che non si dimenticasse un altro aspetto importante della sua personalità: è stato anche un autore di commedie dialettali, sei per la precisione, tutte raccolte in un libro curato da Pierfrancesco Giannangeli”.
Le commedie, scritte in dialetto maceratese, offrono uno spaccato vivace e autentico della vita cittadina e rurale del territorio. I titoli evocano immediatamente atmosfere popolari e ironiche: La Pinziò, Comme lu sòle,Lu postarèllu su la cumune, Le votaziò, Le pasciò d’un curatu de cambagna, Lo petròjo.
"Si tratta di testi divertenti – continua Simonelli – ma che contengono anche insegnamenti morali, piccole lezioni di vita nascoste tra le righe di dialoghi brillanti e genuini. Io stesso ho avuto l’onore di recitare in diverse di queste commedie con varie compagnie teatrali di Macerata. La prima volta avevo solo 18 anni, con la compagnia Oreste Calabresi, accanto a grandi nomi del teatro locale come lo stesso Giannangeli".
Simonelli ricorda anche l’attenzione e la partecipazione diretta di Cecchi alle rappresentazioni delle sue opere: "Era presente a teatro quando si mettevano in scena le sue commedie. Era bello vedere con quanto entusiasmo e discrezione seguiva tutto, fiero del fatto che le sue parole potessero ancora emozionare e far ridere il pubblico".
Quella di Simonelli è una voce affettuosa e sincera, che arricchisce ulteriormente il ricordo collettivo del professor Cecchi, aggiungendo un tassello prezioso alla sua figura già così ricca e sfaccettata: "Per completare l’attenzione che giustamente gli è stata data in questi giorni – conclude – ho voluto ricordare anche questo lato del professore. Perché l’arte, anche quella popolare, era parte integrante del suo modo di vivere e raccontare la cultura".
Così Dante Cecchi continua a vivere non solo tra i libri e i ricordi accademici, ma anche tra le risate di una platea e le parole in dialetto di una battuta ben scritta.
Camerino si prepara ad accogliere la 29^ edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani, il più autorevole concorso italiano dedicato ai giovani solisti jazz. In programma dal 19 al 21 giugno, l’evento è organizzato da Musicamdo Jazz in memoria del più geniale sassofonista Massimo Urbani.
Il Premio è intitolato anche al suo fondatore, il produttore discografico Paolo Piangiarelli, figura chiave del jazz italiano. La direzione artistica è affidata a Daniele Massimi, mentre la presidenza della giuria è nelle mani del sassofonista Max Ionata, tra i musicisti più rappresentativi del panorama jazz nazionale.
L’anteprima ufficiale del Premio Urbani si terrà giovedì 19 giugno, con una serata speciale rivolta al mondo universitario. Rocca Summer è la festa dedicata agli studenti dell’Università di Camerino (UNICAM) e darà il via alla manifestazione con un evento informale e coinvolgente, tra area food & drink, dj set e il live della band Killabeatmaker, nella splendida cornice della Rocca Borgesca.
Il programma entra nel vivo venerdì 20 giugno alle ore 19:00 con il concerto aperitivo del Cesare Panizzi Trio. Panizzi, pianista e compositore, vincitore del Premio Urbani 2024, torna a Camerino da protagonista, accompagnato da Giuseppe Cucchiara al contrabbasso e Gianluca Vescovini alla batteria.
Alle 21:15 si terrà la tanto attesa finale del concorso, che vedrà esibirsi dieci giovani solisti selezionati tra oltre cento candidature arrivate da tutta Italia. In gara: Mattia Basilico da Robbio, Giovanni Benvenuti da Bologna, Alessandro Bianchi da Valenzano, Aldo Davide Di Caterino da Bitritto, Vincenzo Di Gioia da Ruvo di Puglia, Nicolò Di Pasqua da Torino, Iorio Julian Fiorentino da Fregene, Simone Magioncalda da Genova, Marco Marchini da Forlì e Antonio Scannapieco da Campagna.
I finalisti saranno accompagnati da un trio d’eccezione composto da Emilio Marinelli al pianoforte, Gabriele Pesaresi al contrabbasso e Massimo Manzi alla batteria.
La giornata si concluderà alle 23;30 con la tradizionale Big Jam del Premio Urbani, guidata da Maurizio Urbani al sax tenore, con Alberto Napolioni al pianoforte, Lorenzo Scipioni al contrabbasso e Giammarco De Nisi alla batteria, insieme ai finalisti, in un momento di scambio musicale e improvvisazione aperta.
Sabato 21 giugno si riparte alle ore 13:00 con il Jazz Lunch Jam, una jam session in pieno giorno animata da Maurizio Urbani, Napolioni, Scipioni e Roberto Bisello alla batteria, ancora una volta in dialogo con i giovani solisti. Alle ore 18:00 sarà la volta del Pergolesi Jazz Ensemble, ensemble emergente del Conservatorio di Fermo composto da Silvia Ridolfi alla voce, Ettore Togni al pianoforte, Michele Campana alla chitarra elettrica, Luca Pierlugi al basso elettrico e Andrea Cozzolino alla batteria.
Alle ore 19:00, il Coro Voci Bianche Maurizio Cavallaro di Camerino porterà in scena "L’arca", un omaggio musicale a Sergio Endrigo, diretto da Vincenzo Pierluca e Ilaria Lorenzetti, con la partecipazione di Maurizio Moscatelli, Alessandro Menichelli, David Padella e Roberto Bisello.
Alle ore 21.00 si terrà la cerimonia pubblica di premiazione dei vincitori dell’edizione 2025, già decretati al termine della serata precedente. Alle 21.30, la manifestazione si concluderà con il concerto finale che vedrà protagonisti Max Ionata, Emilio Marinelli, Gabriele Pesaresi e Massimo Manzi, insieme ai vincitori del Premio Urbani 2025, per un’esibizione corale che celebra l’incontro tra generazioni, maestri e nuove promesse del jazz.
Il vincitore assoluto riceverà, oltre al Premio Internazionale Massimo Urbani, anche il Premio “Paolo Piangiarelli”, che prevede la registrazione di un disco, e il Premio Nuovo IMAIE, che offre la possibilità di una tournée di cinque concerti nei principali festival jazz italiani. In palio anche borse di studio per i seminari di Nuoro Jazz e Fara Music Summer School, e una serie di premi speciali come il Premio della Critica, il Premio del Pubblico e il Premio Social, assegnato attraverso il voto online.
A valutare le performance dei candidati sarà la giuria tecnica composta da Max Ionata, Emilio Marinelli, Gabriele Pesaresi, Massimo Manzi, Maurizio Urbani, Enrico Moccia e Daniele Massimi. Accanto a loro, la giuria della critica comprende Fabio Ciminiera (Jazz Convention), Massimiliano Viti (Corriere Adriatico), Libero Farnè (All About Jazz), Giancarlo Di Napoli (Ancona Jazz) e Adriano Pedini (Fano Jazz Network).
In caso di maltempo, tutti gli eventi si svolgeranno presso i Licei di Camerino.
In occasione della Festa della Musica, che ogni anno si celebra il 21 giugno, la città di Civitanova Marche si prepara ad accogliere la seconda edizione di Arena Musik Fontespina, una rassegna musicale che animerà per tre serate consecutive i Giardini Pubblici “Tonino Trovellesi” di via James Cook. L’evento è patrocinato dal Comune di Civitanova Marche e organizzato dall’Associazione San Carlo Borromeo, con il contributo di numerosi sponsor locali.
Il programma si aprirà venerdì 20 giugno con il concerto della band On The Radio, che proporrà i più grandi successi radiofonici dagli anni ‘60 ad oggi. Sabato 21 giugno sarà la volta degli U2 Experience, tribute band dedicata alla leggendaria formazione irlandese. Domenica 22 giugno chiuderà la rassegna la Duemila 90 Live Band, con un repertorio dei più celebri successi italiani. Tutte le serate, ad ingresso gratuito, avranno inizio alle 21:30.
“Manifestazioni come Arena Musik Fontespina nascono per valorizzare i quartieri e i loro spazi pubblici, offrendo ai cittadini occasioni di incontro, svago e cultura – dichiara il Sindaco Fabrizio Ciarapica -. Ringrazio di cuore l’Associazione San Carlo Borromeo, i volontari, gli organizzatori e tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questa rassegna musicale, che arricchisce l’estate civitanovese e rafforza il legame tra la città e i suoi quartieri.”
Ad accompagnare il clima di festa, a partire dalle 18:30, saranno presenti stand gastronomici a cura del catering MI.GI.MAR di Rutolini Giorgio & C. SNC.
"Arena Musik Fontespina – dichiara Paola Fontana, consigliera comunale, ideatrice e coordinatrice della rassegna, supportata nell’organizzazione dal consigliere comunale Roberto Tiberi – è un progetto che nasce per il quartiere, ma si apre a tutta la città. Un evento pensato per valorizzare i nostri spazi verdi attraverso la musica, capace di unire le persone e regalare momenti di incontro e condivisione".
"Un ringraziamento speciale va ai volontari, veri protagonisti di questa iniziativa, che con passione, impegno e generosità rendono possibile tutto questo. Grazie anche all’associazione San Carlo Borromeo e a tutti coloro che hanno creduto e credono in questo progetto, che sono certa saprà regalare serate di grande musica e comunità", conclude Fontana.
Dal dolore più profondo può nascere un gesto di immenso valore. È il caso della famiglia di Andrea Micucci, morto tragicamente due anni fa in un infortunio sul lavoro, la cui morte è diventata simbolo di rinascita per almeno cinque persone salvate grazie alla donazione dei suoi organi.
Ieri mattina, nel "Giardino della Donazione" davanti all’ospedale regionale di Torrette, si è tenuta una cerimonia sobria ma carica di emozione, punto di partenza di un’iniziativa speciale voluta dalla moglie di Andrea, Laura Carota.
Partita in bicicletta da Civitanova Marche, città natale della famiglia, Laura ha scelto come prima tappa simbolica l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche di Ancona, dove due anni fa, il 9 giugno 2023, fu eseguito il prelievo degli organi del marito, reso possibile dopo una caduta sul lavoro che gli fu fatale.
Il suo viaggio continuerà fino al Santuario della Madonna del Ghisallo, sul lago di Como, protettrice dei ciclisti: un tributo all’uomo che era, al ciclista appassionato, al compagno di una vita.
"Due anni fa ho perso il mio compagno di vita, di avventure, un ciclista, un uomo forte e bello come un dio - ha raccontato Laura Carota durante la cerimonia -. In questo ospedale gli sono stati espiantati gli organi e questo ha ridato vita a cinque persone e la vista ad altre due. La cultura del dono deve radicarsi in ognuno di noi: donare fa bene non solo a chi riceve, ma anche a chi compie il gesto. Se non avessi potuto aggrapparmi a questo atto, non avrei superato il mio dolore. Adesso, Andrea è con noi ogni giorno".
Parole commosse che hanno trovato pieno sostegno da parte delle istituzioni sanitarie presenti. Claudio Martini, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, ha sottolineato: "Un atto di profonda generosità nato da una tragedia. Complimenti a Laura per questa iniziativa che rafforza la cultura della donazione. Il nostro centro, con il Centro Regionale Trapianti, è da sempre in prima linea su questo fronte".
Presente anche il dottor Benedetto Marini, direttore del Centro: "Dietro ogni donazione c’è una storia di altruismo. Proprio lo scorso fine settimana abbiamo portato avanti un’altra donazione da parte di una giovane paziente: i suoi organi sono ora speranza concreta per chi è in attesa. Il nostro impegno prosegue senza sosta".
Con il suo viaggio, Laura Carota non solo onora la memoria di Andrea, ma accende i riflettori su una tematica fondamentale, quella della donazione degli organi, che trasforma il dolore privato in bene collettivo. Una pedalata dopo l’altra, con il cuore colmo d’amore, perché - come ha detto lei stessa - "Andrea è ancora qui, in ogni vita che ha aiutato a rinascere".
Gioia alla casa di riposo "Lazzarelli" di San Severino Marche. Un pomeriggio all’insegna dell’allegria, dell’emozione e della condivisione è quello vissuto recentemente dagli ospiti della struttura settempedana, grazie a una speciale iniziativa promossa dal Rotary e dall’Interact Tolentino.
Protagonisti dell’evento sono stati i giovani dell’Interact, che con grande entusiasmo e sensibilità hanno donato momenti di calore umano e divertimento agli anziani della struttura. Un repertorio variegato di esibizioni ha animato il pomeriggio: brani musicali al sassofono, alla pianola e al flauto traverso, letture di poesie, giochi di prestigio, tutto accompagnato da sorrisi e una sentita partecipazione.
Ad esibirsi sono stati Lucia Pesarini, presidente dell’Interact Tolentino, Giovanni Pesarini, Ginevra e Costanza Patassini, Nicole Bocci: ragazzi talentuosi che hanno saputo coinvolgere il pubblico e toccare il cuore dei presenti, trasformando la sala della casa di riposo in un luogo di festa e condivisione.
Il pomeriggio non si è limitato alle esibizioni artistiche, ma ha visto anche momenti preziosi di dialogo tra generazioni, con uno scambio sincero tra giovani e anziani, che ha arricchito entrambi i mondi.
Per il Rotary Tolentino era presente Carla Passacantando. "Ringrazio per il bel pomeriggio il Rotary e l’Interact Tolentino sempre vicini alla nostra casa di riposo", ha detto Teresa Traversa, presidente della struttura.
L’incontro ha rappresentato un’altra testimonianza concreta dell’impegno del Rotary Club Tolentino nel sostenere la comunità e nel valorizzare la solidarietà intergenerazionale.
Al termine dell’evento, ai giovani partecipanti è stata offerta anche una gustosa merenda, sigillando un pomeriggio che resterà nei cuori di tutti. Un momento speciale che ha regalato emozioni autentiche, dimostrando come piccoli gesti possano generare grande gioia.
La casa di moda Delsa, da sempre punto di riferimento nel panorama dell’alta sartoria da cerimonia e sposa, ha partecipato con orgoglio alla serata-evento tenutasi a Belforte del Chienti in occasione degli 80 anni del salone IDEA2, storica realtà fondata da Andrea Rilli e simbolo di stile e continuità familiare nel mondo dell’hairstyling.
Per celebrare questo traguardo speciale, Delsa ha presentato in passerella quattro creazioni d’eccezione: tre abiti da cerimonia, ispirati alla bandiera italiana e ai colori dell’Unione Europea, in un dialogo tra moda e identità; un abito da sposa, che ha incantato i presenti con la sua eleganza e modernità.
L’evento ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso e qualificato, tra cui rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, tra cui il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e i sindaci di Civitanova Marche, Tolentino e Belforte del Chienti.
La partecipazione di Delsa non è solo espressione di affetto verso il territorio, ma anche il segno di una collaborazione professionale profonda e continuativa con Andrea Rilli, che si estende oltre i confini locali, fino a contesti nazionali di prestigio come il Festival di Sanremo, dove Andrea ed il suo team cura l’immagine di artisti e celebrità, mentre Delsa veste presentatrici, ospiti e figure del jet set, portando la sartorialità marchigiana sotto i riflettori italiani.
Delsa conferma così il proprio impegno a valorizzare le eccellenze artigianali del territorio, promuovendo progetti condivisi capaci di unire moda, bellezza e spirito di comunità.
Eleganza, innovazione e spirito sportivo si incontrano al Pitti Uomo 108 grazie a Tombolini, protagonista di un evento esclusivo che mette sotto i riflettori lo Sport Suit, il completo tecnico della linea TMB Running. Dalle 13:00 alle 15:00, presso lo stand del brand (Padiglione Centrale, Piano Inferiore, Stand S/2-6), oltre trenta grandi nomi dello sport italiano prenderanno parte a un momento simbolico di celebrazione del dinamismo, dell’eccellenza e dello stile.
Lo Sport Suit rappresenta un passo deciso verso l’evoluzione dell’abbigliamento maschile. Realizzato con materiali riciclati, idrorepellente e progettato per garantire la massima libertà di movimento, questo capo incarna una nuova idea di eleganza funzionale, capace di adattarsi con naturalezza alla quotidianità di un uomo attivo e contemporaneo. È il perfetto equilibrio tra il rigore della tradizione sartoriale e l’energia dell’activewear, un binomio che definisce l’identità stessa del brand.
Nel cuore della manifestazione fiorentina, Tombolini accoglierà alcuni tra i più noti campioni dello sport italiano: tra loro Beppe Bergomi, icona intramontabile del calcio nazionale, il cinque volte olimpionico Antonio Rossi, e Ginevra Taddeucci, astro nascente del nuoto in acque libere
. A fare da cornice a questo racconto di stile e impresa anche Leonardo Deplano, velocista del nuoto mondiale, lo schermidore Matteo Iacomini, lo skateboarder Ivan Federico, vincitore agli XGames, e volti storici del calcio come Fabio Galante, Gianluca Zambrotta e Cristian Brocchi.
«Lo sport è linguaggio universale e condiviso: passione, disciplina, resilienza. È naturale che Tombolini si riconosca in questi valori», dichiara Silvio Calvigioni, Direttore Commerciale e Marketing del marchio. Il brand marchigiano ribadisce così il proprio impegno verso un’eleganza che non resta statica, ma evolve, si trasforma, corre insieme al tempo, restando sempre ancorata a una visione autentica e consapevole del vestire maschile.
La stanchezza è una sensazione comune, spesso proviamo ad ignorarla per non ammettere come stiamo davvero. Ogni giorno ci svegliamo e siamo già di corsa, con un’agenda fittissima di impegni che non ci dà tempo nemmeno di ascoltare il nostro corpo che ci chiede una pausa.
La nostra quotidianità? Un vero e proprio vortice di stimoli, responsabilità e aspettative che raramente ci lascia del tempo libero. Ecco che lo stress è diventato un silenzioso compagno, uno zaino pesante che portiamo con noi e che accompagna le nostre giornate creando nel tempo sempre più difficoltà.
Ma non è solo un senso di fatica passeggero: quando si accumula può diventare un nemico invisibile che altera l’umore, ci rende irritabili, affatica il corpo e peggiora la qualità del sonno. Ed è proprio in questo contesto che sempre più persone stanno riscoprendo uno strumento tanto semplice quanto potente: la mindfulness.
Non una moda passeggera, né una tecnica riservata agli esperti di meditazione: come mostra Simone Gatto con i suoi esercizi guidati si tratta di un approccio concreto che aiuta a prenderci cura di noi stessi riscoprendo l’importanza del “qui e ora”.
Cos’è la mindfulness
La parola “mindfulness” è traducibile con “piena consapevolezza”; la pratica implica saper prestare attenzione in modo intenzionale a ciò che accade nel momento presente senza giudicare. Si tratta di uno stato mentale che possiamo coltivare per uscire dal pilota automatico con cui conduciamo le giornate.
Insomma, non si tratta di silenziare ciò che sentiamo, zittire i pensieri o svuotare la mente quanto più di osservare ciò che accade con uno sguardo gentile e curioso. Potremmo definirlo come uno spazio di pausa dentro il caos, un modo per riportare il nostro sistema nervoso in equilibrio.
Lo stress come nemico quotidiano
Lo stress nasce da tanti piccoli fattori che, sommati, diventano un carico difficile da gestire. A crearci questo stato emotivo è il nostro stile di vita: dalle aspettative lavorative ai ritmi frenetici, passando poi per l'iper connessione digitale alle relazioni fino, ovviamente, alle pressioni familiari.
Il corpo ne risente, specialmente nel lungo periodo. Emicranie frequenti, difficoltà digestive, insonnia e tensioni muscolari sono veri e propri campanelli d’allarme. A tutto ciò si aggiunge l’affaticamento mentale: ci sentiamo svuotati e confusi, persino in difficoltà nel godere delle cose belle.
La verità è che spesso non abbiamo la facoltà di eliminare completamente le fonti di stress. Ma possiamo cambiare il modo in cui le affrontiamo. È qui che la pratica si rivela uno strumento prezioso.
Mindfulness per combattere lo stress
Cosa significa praticare la mindfulness? Grazie ad alcuni esercizi mirati proviamo a migliorare la nostra reazione allo stress restando concentrati sul qui ed ora attraverso una corretta respirazione.
Imparando a portare attenzione ai nostri sensi, al respiro e alle emozioni riusciamo a rispondere con più lucidità non reagendo d’impulso. Gli stati negativi possono comunque colpirci ma li affrontiamo con uno spirito nuovo.
Gli studi parlano in modo chiaro del modo in cui l’ormone dello stress (il cortisolo) sia presente in maniera ridotta in persone che praticano la mindfulness, ottenendo ulteriori benefici quali una pressione sanguigna equilibrata, concentrazione e una migliore gestione delle emozioni.
In pratica, ci aiuta a creare uno spazio interiore di calma, persino quando il mondo fuori è agitato, e questo fa una grande differenza.
In che modo iniziare a praticarla? La buona notizia è che non serve essere esperti né avere tantissimo tempo libero. Basta una decina di minuti al giorno iniziando con esercizi semplici di respirazione sedendosi in un luogo tranquillo e chiudendo gli occhi o seguendo corsi quali quello di Simone Gatto dove vengono mostrati step by step i passaggi da mettere in pratica.
Anche altre attività quotidiane possono diventare occasioni di mindfulness: fare una passeggiata, bere una tisana, lavare i piatti. La chiave? Fare una cosa alla volta, con piena attenzione.
Se volete una guida più strutturata, esistono app e corsi dedicati alla mindfulness tra cui quello di Simone Gatto ma l’aspetto più importante resta la costanza. Come ogni allenamento, funziona se viene integrato nella routine.
I benefici da conoscere
La pratica della mindfulness regala vantaggi non solo sulla lotta allo stress ma anche da altri tanti punti di vista. Tenere a bada l’ansia e i pensieri negativi è un altro benefit importante tanto quanto ottenere una migliore concentrazione gestendo l’attenzione con più cura.
Di riflesso il sonno diventa di qualità, si riducono gli stati di insonnia e i risvegli notturni ottenendo una migliore resistenza fisica e mentale.
Insomma, la pratica è davvero positiva, non è faticosa e bastano pochi minuti al giorno per fare la differenza. Una volta provata, non si torna più indietro.
Un violento fronte di vento ha colpito la provincia di Macerata nel tardo pomeriggio di oggi, provocando numerosi disagi e pericoli alla viabilità. A partire dalle ore 19:15, sono state segnalate raffiche intense in diverse aree del territorio.
Particolarmente critica la situazione lungo la superstrada in direzione monti, all’altezza dello svincolo di Morrovalle, dove un grosso albero è precipitato sulla carreggiata, bloccando parzialmente il traffico. Ciò ha comportato rallentamenti consistenti, con automobilisti costretti a deviare la pianta.
Nel comune di Apiro, le forti raffiche hanno causato un incidente stradale: un’auto è uscita fuori dalla carreggiata, spingendo le forze dell’ordine a intervenire tempestivamente.
In provincia di Macerata, i vigili del fuoco sono stati impegnati in numerosi interventi (un centinaio le chiamate) per la rimozione di rami e alberi caduti sulle strade urbane. Le operazioni sono ancora in corso, con l’obiettivo di ripristinare la viabilità e garantire la sicurezza pubblica.
La Settimana della Controra prende il lunedì con un evento speciale: la Poster Parade.
Si tratta dell'inaugurazione della mostra dedicata alle idee grafiche per Musicultura 2025, un'esposizione che raccoglie i lavori degli studenti del corso di Graphic Design dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. L’appuntamento è alle 18.30 presso la Galleria degli Antichi Forni.
Questa mostra rappresenta un momento di incontro tra arte, design e musica, dando il via a una settimana che culminerà nelle due serate finali di Musicultura.
Un'occasione imperdibile per scoprire il talento degli studenti e immergersi nell’atmosfera creativa di Controra.
Alla luce dell'evento straordinario che ha visto un bambino nascere in auto lungo la strada tra Sforzacosta e Macerata, a seguito di un imprevisto che ha impedito ai genitori di raggiungere l'ospedale in tempo (leggi qui), il dottor Francesco Magliacano, vicedirettore del reparto di Ostetricia e Ginecologia di Macerata, ha fornito indicazioni preziose su come comportarsi quando il parto non può attendere l'arrivo in una struttura sanitaria. La vicenda, che ha avuto un lieto fine con mamma e figlio in ottima salute, ha messo in luce l'importanza di una preparazione anche per le situazioni più inattese.
Il dottor Magliacano ha raccontato come la donna sia arrivata in reparto dopo aver già partorito in auto, elogiando la prontezza del padre nell'allertare il 118 e la sua saggia decisione di non tagliare il cordone ombelicale. Questa scelta si è rivelata determinante per il benessere sia del neonato che della madre, arrivati in ottime condizioni in ospedale, dove è stata poi seguita la naturale conclusione del parto.
"Mentre il 118 stava arrivando, la donna ha partorito in macchina- racconta il dottor Magliacano - . Successivamente, la donna è stata trasferita nel nostro reparto. Al suo arrivo, si presentava in buone condizioni generali e ostetriche; anche il neonato è stato prontamente assistito e risultava in ottimo stato di salute. Infine, abbiamo praticato l'assecondamento fisiologico, attendendo che la placenta si staccasse. Il padre è stato molto intelligente a non tagliare il cordone".
(Nella foto:dott.ssa Gloria Pierucci, dott. Francesco Magliacano, ostetrica Alessandra Petillo. Al momento del parto era presente l'ostetrica Michela Mennecozzi)
Il primo e più importante consiglio del dottor Magliacano è di chiamare immediatamente i soccorsi e mantenere la calma. Spiega che, nella maggior parte dei casi, c'è tempo sufficiente per un parto sicuro.
"La prima cosa da fare è chiamare immediatamente i soccorsi, cercando allo stesso tempo di mantenere la calma", ha spiegato. "Salvo situazioni di particolare urgenza, c’è tutto il tempo per partorire in sicurezza. La placenta, infatti, non si stacca subito: in genere occorrono 15-20 minuti. Per questo è importante non recidere il cordone ombelicale. Finché c’è battito, il flusso di sangue tra mamma e bambino continua, è bene mantenerlo. Solo quando l’arteria smette di pulsare si può procedere al taglio".
Una volta nato il bambino, sempre in condizioni in cui si è impossibilitati a raggiungere l’ospedale, è essenziale che la mamma si distenda, si svesti e pratichi il contatto "pelle a pelle", noto anche come bonding. Questa pratica è vitale per evitare un distacco improvviso tra il bambino e la madre, favorendo in questo modo un legame immediato.
"Il contatto ‘pelle a pelle’- prosegue il dottor Magliacano- viene esteso anche al papà. Ad esempio, durante un cesareo, una volta che il bambino nasce e viene preso in carico dal pediatra, attiviamo subito questa pratica anche con il padre, mentre l’intervento chirurgico prosegue. È una procedura che fa parte dei nostri protocolli e riflette la nostra filosofia di umanizzazione del parto: l’intervento degli operatori è ridotto al minimo indispensabile, per permettere al neonato di restare fin da subito a stretto contatto con entrambi i genitori".
Il reparto di Ostetricia e Ginecologia di Macerata, guidato dal primario Mauro Pelagalli, è all'avanguardia nell'applicazione di metodologie che rendono l'esperienza del parto il più naturale e rispettosa possibile, come il "cesareo dolce", dove il bambino emerge autonomamente, coinvolgendo attivamente anche il padre.
Poco prima delle 14 di oggi, sull’autostrada A14 in direzione sud, nel tratto all’altezza di San Benedetto del Tronto, subito dopo la galleria Monte Renzo, un camion con rimorchio ha preso improvvisamente fuoco, sprigionando colonne di fumo visibili a chilometri di distanza.
La parte anteriore del mezzo pesante è stata completamente avvolta dalle fiamme, che hanno reso necessario l’intervento immediato dei vigili del fuoco. Le squadre sono riuscite a domare il rogo con l’utilizzo di liquido schiumogeno, impedendo che si estendesse anche al rimorchio.
Le fiamme, però, hanno raggiunto le sterpaglie ai margini della carreggiata. Complice un leggero vento, l’incendio si è propagato oltre le barriere autostradali verso ovest, minacciando manufatti agricoli. Ulteriori squadre dei vigili del fuoco, giunte dalla centrale di Ascoli Piceno, sono riuscite a contenere e spegnere le fiamme prima che si propagassero ulteriormente.
Nel frattempo, un furgone è rimasto coinvolto nell’incidente, finendo contro il new jersey sulla sinistra della corsia di sorpasso, verosimilmente nel tentativo di evitare il mezzo in fiamme. I vigili del fuoco di Fermo sono intervenuti per la messa in sicurezza.
La Polizia Autostradale ha gestito il traffico veicolare per consentire le operazioni di soccorso. Non si segnalano feriti gravi. Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento.
Si terrà domani mattina, martedì 17 giugno, alle ore 11:30, l’udienza di convalida dell’arresto di Nikollaq Hudhra, 55 anni, reo confesso dell’omicidio dell’ex moglie Gentiana Hudhra, la donna albanese di 45 anni uccisa a coltellate sabato scorso in pieno centro a Tolentino.
Hudhra, attualmente detenuto nel carcere di Montacuto (Ancona), non sarà trasferito in Tribunale a Macerata, ma comparirà da remoto tramite collegamento video. Difeso dall’avvocatessa Lucia Testarmata, il 55enne dovrà rispondere delle pesanti accuse formulate dalla Procura: omicidio aggravato dal vincolo familiare, dalla premeditazione e dalla crudeltà.
Il delitto si è consumato nella serata di sabato 14 giugno in viale Benadduci, nei pressi di una piazzetta, sotto gli occhi attoniti di numerosi passanti. Gentiana Hudhra si stava recando al lavoro come badante quando è stata improvvisamente raggiunta dall’ex marito, giunto sul posto a bordo di un monopattino.
L’uomo l’ha assalita con decine di coltellate, provocandone la morte immediata. Non pago, ha infierito con calci sul corpo già esanime, e si è poi seduto su una panchina accanto alla vittima, aspettando l’arrivo dei carabinieri.
Nell’immediatezza dell’arresto, Hudhra ha confessato il femminicidio, dichiarando agli inquirenti di aver più volte pensato di uccidere l’ex moglie, ma di aver agito solo in quel momento. Ha riferito inoltre che, poche ore prima dell’omicidio, era uscito con uno dei due figli per prendere un gelato, come in una normale giornata familiare.
Ai militari ha giustificato il gesto con affermazioni deliranti, dicendo di considerare l’ex moglie "un pericolo per sé e per i figli". Parole che, unite alla fredda esecuzione e all’atteggiamento distaccato mostrato dopo l’omicidio, aggravano il quadro accusatorio.
Il pubblico ministero Enrico Riccioni ha contestato al 55enne l’omicidio aggravato dal vincolo di coniugio, sebbene fossero separati, dalla premeditazione, come da sue stesse dichiarazioni, e dalla crudeltà, per l’efferatezza dell’azione e l’ulteriore accanimento post mortem.
Il fascino del teatro classico torna a illuminare i siti archeologici delle Marche con la 27ª edizione del Tau – Teatri Antichi Uniti, l’acclamata rassegna regionale che fonde spettacolo, storia e bellezza in un format unico nel panorama culturale italiano.
Promosso da Regione Marche, Amat e Ministero della Cultura, con la partecipazione di 16 comuni - tra cui Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Fano, Macerata e San Severino Marche - il Tau propone anche quest’anno un intenso calendario di 29 appuntamenti in location di straordinario valore archeologico.
Dalla prosa al teatro musicale, dal circo contemporaneo alla lezione-spettacolo, il cartellone 2025 si muove tra grandi nomi del panorama nazionale e artisti emergenti "Made in Marche", per un dialogo tra passato e presente che restituisce senso e vita a luoghi millenari.
Tra gli appuntamenti da non perdere, il 3 luglio ad aprire la rassegna all’Anfiteatro Romano di Urbisaglia è "Le Memorie di Adriano", interpretato da Alessandro Preziosi, seguito il 10 luglio da Dip & Ember (Prometheus fight) di Ziya Azazi, un'esperienza performativa che unisce danza sufi e mito.
Il festival si sposta poi a Castelleone di Suasa per tre giorni di Insuasa Festival (11-13 luglio), dove spiccano Medea di Euripide, Odisseo Superstar del Collettivo VAN e Antigone concerto con Elena Bucci e Marco Sgrosso. Tutti gli spettacoli sono preceduti da Play [Domus], un’innovativa performance in cuffia all’interno della Domus dei Coiedii.
Il 20 luglio torna a Urbisaglia Enrico Galiano con "Sei un mito!", mentre Roberto Mercadini sarà protagonista il 21 luglio a Matelica e il 27 luglio a Corinaldo con "Dobbiamo un gallo ad Asclepio", spettacolo-divulgazione sull’origine della filosofia.
Tra i nomi più attesi anche Roberto Latini (22 luglio, Ancona) con una rilettura di Antigone, Emilio Solfrizzi con Anfitrione di Plauto (24-25 luglio, Fano e Falerone) e Tullio Solenghi (30 luglio, Ascoli Piceno) con "La risata nobile", un omaggio al potere comico da Aristofane a Campanile.
Particolarmente suggestiva la proposta Antigone e i suoi fratelli di Gabriele Vacis (31 luglio, Urbisaglia), che intreccia Fenicie ed Antigone con attori della compagnia Potenziali Evocati Multimediali. Il 1° agosto Ascanio Celestini sarà a Pesaro con Le nozze di Antigone, riscrittura che colloca il mito tra fascismo e dopoguerra, mentre Metamorfosi da Ovidio chiude il festival il 2 e 3 agosto ad Ancona e Monte Rinaldo.
Non solo spettacolo, ma anche valorizzazione del patrimonio culturale e del talento locale. Il TAU ospita sezioni dedicate agli artisti marchigiani (Made in Marche) con spettacoli di Proscenio Teatro, Teatro Rebis, Isabella Carloni, Simone Amabili, Cesare Catà, Francesco Rapaccioni e altri. Fondamentale il coinvolgimento di realtà culturali del territorio come Nuova Linfa, Collettivo Collegamenti, Radici Festival e Teatri di San Severino.
A completare l’esperienza, prima di molti spettacoli tornano gli AperiTAU: visite guidate gratuite, passeggiate nella storia, incontri e degustazioni per scoprire angoli nascosti e meraviglie archeologiche del territorio marchigiano.
Il TAU si conferma così non solo rassegna teatrale ma progetto culturale ampio e profondo, capace di restituire i luoghi dell’antichità a una fruizione viva, partecipata e contemporanea.
È un successo che ha il sapore del ritmo latino e dell’eccellenza marchigiana quello firmato dalla scuola di danza morrovallese New Fashion Gia.Man.Dance, protagonista assoluta alla Universal Dance League 2025, il prestigioso evento internazionale di danze caraibiche andato in scena a Bologna dall’11 al 15 giugno.
Diretta con passione e visione da Federica Lorenzi, insieme ai maestri Manola Fontana e Gianni Crucianelli, la scuola ha regalato uno spettacolo di altissimo livello, conquistando il palcoscenico mondiale grazie alla straordinaria performance dei suoi atleti. Le coreografie curate dai pluricampioni mondiali Silvia Fontana e Riccardo Ciminari hanno valorizzato talento, tecnica e cuore.
Bachata, salsa, merengue: ogni stile è stato interpretato con eleganza e grinta. I "Fashioners", inconfondibili con i loro costumi fucsia e neri, hanno incantato il pubblico e lasciato il segno tra le giurie. Gli applausi a scena aperta e i complimenti della federazione sono la testimonianza concreta della qualità e professionalità della scuola.
"Il livello tecnico raggiunto da questi ragazzi - affermano i maestri - è frutto di passione, disciplina e tanto lavoro dietro le quinte. Siamo fieri di aver rappresentato Morrovalle e le Marche in un contesto così importante".
LaUniversal Dance League 2025 si chiude così con un bottino da record per la New Fashion Gia.Man.Dance e con la consapevolezza che il talento, se coltivato con dedizione, può portare lontano. Anche partendo da una piccola realtà.
Un medagliere ricchissimo per i giovani campioni morrovallesi
Chiara Chiaraluce & Emma Luchetti
🥇 Salsa All in duo female A 16+
🥇 Bachata All in duo female A 16+
🥇 Show case salsa duo female 16+
🥈 Show case bachata duo female
Sandy Fiore
🥇 Salsa Show case solo female 16+
🥇 Bachata Show case solo female 16+
🥇 Bachata All in solo female 16+ A
🥉 Salsa All in solo female A 16+
Thomas Crucianelli
🥇 Bachata All in Shine 16/18 A solo male
🥈 Show case Salsa solo male 16+ A
🥈 Bachata Show case solo male 16+
4° posto Salsa All in solo male 16/18
Ailin Linardelli
🥇 Merengue All in solo female 8/11 A
🥈 Show case salsa solo female 8/11 A
🥈 Salsa shine solo female 8/11 A
🥈 Bachata All in solo female 8/11 A
Gaia Ferracin & Angelica Trombini
🥈 Salsa All in duo female A 12/15
🥈 Bachata All in duo female A 12/15