Denunciato un giovane trovato con 30 grammi di hashish. A Civitanova Marche, i carabinieri del Norm della locale Compagnia, nel centro cittadino, hanno effettuato una perquisizione a carico di un 24enne pescarese, il quale è stato trovato in possesso di circa 30 grammi di hashish.
La sostanza è stata sequestrata e il giovane è stato denunciato all’autorità giudiziaria per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
A Macerata, invece, i militari del Nucleo Radiomobile hanno denunciato un 45enne del posto, per guida in stato di ebbrezza alcolica, perché sorpreso alla guida con un tasso etilometrico accertato pari a 1,02 G/L. La patente di guida è stata immediatamente ritirata e il veicolo affidato a persona idonea alla guida.
Un altro incidente mortale sulle strade delle Marche nel ponte di Ognissanti: A perdere la vita, ieri, un 58enne in sella allo scooter. L’impatto è avvenuto intorno alle 23 sulla Complanare di Senigallia. La vittima viaggiava in sella al motociclo quando, per cause da accertare, si è scontrato con un'auto che poi lo ha trascinato per diversi metri. La vettura a seguito dello scontro ha preso fuoco, ma l’automobilista è riuscito a uscire in tempo dall’abitacolo. Le fiamme si sono propagate poi anche al mezzo a due ruote.
La squadra dei vigili del fuoco Senigallia, intervenuta sul posto, ha spento le fiamme utilizzando liquido schiumogeno e ha messo in sicurezza l’area dell’intervento. Non c’è stato nulla da fare per il 58enne, di origine nigeriana, nonostante i tentativi dei sanitari del 118 di salvargli la vita. Praticamente illeso, invece, il conducente della vettura. Sul luogo dell’incidente sono intervenute le forze dell’ordine per i rilievi e la ricostruzione di quanto accaduto.
Il 31 ottobre Urbisaglia ha celebrato una magica festa di Halloween, trasformando il paese in un luogo incantato per i più piccoli. La storica rocca medievale, vestita di un suggestivo viola, ha fatto da sfondo a un evento che ha unito storia, divertimento e tradizione. Tra le antiche mura della rocca, i colori vivaci dei costumi e le risate dei bambini hanno creato un’atmosfera festova, avvolgente, a misura di famiglia.
I bambini, travestiti in costumi fantasiosi, hanno dato vita a una serata di “dolcetto o scherzetto”, riempiendo le strade di risate e avventure.Tra scherzetti e dolcetti, i piccoli festaioli hanno avuto l’opportunità di immergersi nella storia locale, con laboratori didattici di fantasmi e leggende che hanno affascinato grandi e piccini.
Il momento clou della serata è stata la straordinaria esibizione di acrobati, che hanno incantato il pubblico con acrobazie mozzafiato, portando un tocco di magia al già straordinario panorama. Non sono mancate nemmeno la cioccolata calda e la caccia al tesoro, che ha coinvolto i bambini in un’avventura emozionante, stimolando la loro curiosità e spirito d’iniziativa.
“Questa festa non è stata solo un’occasione per divertirsi, ha commentato il sindaco Riccardo Natalini - ma anche un modo per rafforzare il senso di comunità e riscoprire il patrimonio culturale di Urbisaglia".
"Grazie a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito a rendere questa serata davvero speciale. L’appuntamento è già fissato per il prossimo anno, per continuare a costruire ricordi indimenticabili. Urbisaglia ha dimostrato ancora una volta come può essere un luogo magico, dove storia e festeggiamenti si intrecciano in un’unica indimenticabile esperienza”.
Sono stati oltre 60 i cittadini che, nei giorni scorsi, hanno preso parte alle prime serate informative promosse dall’associazione provinciale C.I.V.E.S. O.d.V. di Macerata che rientrano all’interno delle attività del progetto “Macerata città Cardioprotetta”. I corsi si sono svolti nelle frazioni di Sforzacosta, Piediripa e Villa Potenza.
“Macerata città Cardioprotetta” è un progetto patrocinato dal Comune di Macerata - assessorato alla Protezione Civile -ideato dall’associazione Unbetables e promosso dall’associazione provinciale C.I.V.E.S. O.d.V. di Macerata, finalizzato all’installazione di defibrillatori salvavita in luoghi strategici della città. A settembre l’Amministrazione comunale ha inaugurato i primi totem nelle tre frazioni; le apparecchiature sono state donate da Cirioni Trasporti (Sforzacosta), dalla Orim S.p.a (Piediripa) e dal gruppo CB Tigrotto ETS – ODV (Villa Potenza).
Contestualmente sono partiti, nei giorni scorsi, i primi incontri informativi durante i quali i partecipanti hanno ricevuto da parte degli infermieri del Cives, informazioni sul funzionamento della Centrale Unica di Risposta Marche Umbria N.U.E., dell'app "112 Where Are U", sull'organizzazione del sistema di Emergenza Sanitaria della Provincia di Macerata, sul funzionamento della Centrale Operativa 118 di Macerata, sul riconoscimento e trattamento di un malore oltre alla visione del funzionamento del Defibrillatore Semiautomatico.
“Siamo davvero soddisfatti del grande successo registrato dall’iniziativa ‘Macerata città Cardioprotetta’ perché siamo riusciti a sensibilizzare molti cittadini su una tematica fondamentale – ha detto l’assessore con delega alla Protezione Civile Paolo Renna -. Semplici ma indispensabili informazioni che permettono di riconoscere un arresto cardiaco e formano i cittadini su come comportarsi di conseguenza; è fondamentale creare una rete di protezione nelle comunità per abbattere l’inaccettabile numero di decessi causati dall’arresto cardiaco ed è importante che le persone siano formare in maniera adeguata. Rinnovo il ringraziamento dell’Amministrazione Parcaroli all’impegno di Cives e Unbeatables Onlus”.
I corsi di formazione proseguiranno anche nelle prossime settimane e per avere informazioni è possibile contattare il Cives al numero 340-0645360 o contattare i Comitati di quartiere di appartenenza.
Visso piange la scomparsa di Giuseppe Fattori, venuto a mancare nella notte tra il 1 e il 2 novembre nella sua ''Sae" a Visso. Aveva 86 anni e fino alla pensione è stato lo storico autista del comune che ha trasportato a scuola, da Visso a Camerino, intere generazioni di studenti.
“Zio Peppe”, così veniva affettuosamente soprannominato, con il suo sorriso, e quelle grosse mani da chi per anni ha domato pullman e corriere, lascia a tutta la comunità di Visso il ricordo della bontà, della generosità e dell'amore.
Ha superato periodi difficili Giuseppe Fattori, così come tutta la comunità vissana con due terremoti che hanno provato ma non piegato la sua forza e la sua resilienza. Alla moglie Franca Capuzi , al figlio Giulio, alla nuora Romina e a tutta la famiglia Nori e Capuzi sono giunte le condoglianze della comunità di Visso.
Nel pomeriggio di giovedì 31 ottobre, un'importante operazione di polizia ha portato all'arresto di tre uomini, di 42, 43 e 51 anni nel comune di Montecosaro, accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso e di resistenza a pubblico ufficiale. L'operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile e dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Civitanova Marche nell'ambito di un'attività coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata.
L'indagine ha preso avvio da servizi di osservazione precedentemente effettuati, durante i quali gli agenti hanno notato un'autovettura con a bordo due soggetti, cittadini italiani di circa quarant'anni e già noti alle forze dell'ordine per reati legati alle sostanze stupefacenti. I due erano stati visti entrare ed uscire da un'abitazione di proprietà di un terzo individuo, incensurato.
Nel corso dell'operazione del 31 ottobre, gli agenti hanno imposto l'alt ai due mentre si stavano allontanando dall'abitazione. Invece di fermarsi, i due hanno tentato una precipitosa fuga, dando inizio a un inseguimento che si è concluso con uno speronamento dell'auto. I poliziotti sono riusciti a bloccare il veicolo in corsa e a fermare i fuggitivi senza causare danni alle persone. Durante la fuga, l'uomo seduto sul lato passeggero ha gettato dal finestrino un involucro contenente sei dosi di cocaina, ciascuna del peso di circa un grammo. Le dosi sono state prontamente recuperate e sequestrate dagli agenti. Nel contempo, un altro gruppo di poliziotti ha effettuato una perquisizione domiciliare presso l'abitazione da cui erano appena usciti i due uomini. Durante la perquisizione, il proprietario dell'abitazione ha consegnato spontaneamente 70,6 grammi di cocaina, avvolti in carta stagnola. Inoltre, sono stati rinvenuti e sequestrati un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle sostanze stupefacenti.
L'esito di questa operazione è stato comunicato al pubblico ministero di turno, il quale ha disposto la sottoposizione agli arresti domiciliari per tutti i soggetti coinvolti.
Nel corso della “IV Giornata della Sostenibilità Cooperativa”, svoltosi il 29 ottobre presso il Palazzo della Cooperazione di Roma, sono state premiate 21 cooperative tra le molte partecipanti al Concorso Sostenibilità Cooperativa, organizzato da Confcooperative a livello nazionale. L'iniziativa mira a valorizzare l'impegno della cooperazione nello sviluppo dei principi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con premi offerti da Fondosviluppo.
Tra le realtà premiate, l'unico rappresentante delle Marche è stata Meridiana Cooperativa Sociale, che ha conquistato la giuria con la fotografia “L'abbraccio” di Stefano Leoperdi, presentata nella categoria “Pace”.
Il concorso prevedeva, infatti, l’invio da parte dei partecipanti di un’opera che ritraesse o raccontasse attività delle cooperative, riconducibili alle cinque P dell’Agenda 2030: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership. Tutte le opere in concorso dovevano essere corredate da una didascalia/descrizione e ogni cooperativa si poteva candidare con un'unica opera (una foto, un’opera, un video).
“L’abbraccio” di Stefano Leoperdi, che ha partecipato per la “categoria Pace” e ha colpito la giuria tecnico-artistica a livello nazionale, racconta infatti, il contributo e l’impegno di Meridiana, anche fuori dal territorio nazionale, in uno dei luoghi più inospitali del nostro pianeta: i campi profughi Saharawi, altipiano dell’Hammada, nel cuore del deserto del Sahara in Algeria.
Come noto, la Commissione Europea, ha definito la popolazione Saharawi i "profughi dimenticati", per il protrarsi nel tempo di una condizione della quale, ancora oggi, dopo quasi 50 anni, non si intravede un superamento. E’ un popolo molto paziente e pacifico, che ha fatto della diplomazia la sua unica arma e che ha scelto di non ricorrere al terrorismo e alla violenza, come forma di propaganda per divulgare la propria causa. Proprio questa sua caratteristica, di essere un popolo che ha scelto una lunga attesa di pace, anziché una guerra per ottenere l’autodeterminazione, ha spinto anche Meridiana ad attivarsi concretamente, partecipando a missioni umanitarie nei campi profughi, con progetti di solidarietà, per alleviare la difficili condizioni in cui il popolo è costretto a vivere.
La cooperativa ha raccontato come nel 2007 abbia adottato a distanza Naha, una bambina che viveva nei campi profughi Saharawi con gravi problemi di salute, incapace di parlare, poiché nel posto dove sua madre l’aveva partorita, non c’erano ospedali ne medici e cure per le sue necessità. Per rafforzare quel patto di amicizia con la bambina e la sua famiglia, nel 2008, era, poi, partita da Macerata una delegazione, per portare aiuti umanitari e sostegno alla causa del popolo saharawi. In quell’occasione, operatori di Meridiana hanno incontrato Naha, visitato la tenda di famiglia e consegnato cibo e giocattoli. Negli anni a seguire, le spedizioni di personale e collaboratori di Meridiana presso i campi sono continuate per diversi e importanti progetti, anche in collaborazione con istituzioni, quali il Comune di Macerata e la Regione Marche.
La foto “L’abbraccio” di Stefano Leoperdi, premiata nel corso dell’iniziativa svoltasi a Roma, ferma nel tempo, l’abbraccio tra una donna saharawi capofamiglia e la direttrice generale di Meridiana Cooperativa Sociale, Barbara Vittori, nel momento del saluto prima del viaggio di ritorno in Italia. Un abbraccio carico della grande commozione per la vicinanza espressa ad un popolo che, con grande dignità, cela la sofferenza di una vita lontana dalla propria patria e dai propri affetti. Un abbraccio carico di silenzio, al di sopra delle diversità di cultura, religione, ruolo, colore della pelle e che racconta la commossa gratitudine, di chi vive una lunga attesa con la paura di essere dimenticato. Un abbraccio premiato in questa occasione perché simbolo di pace tra tutti i popoli della Terra.
Sarà una domenica tricolore a Civitanova Marche con i Campionati italiani di mezza maratona. Un evento che attende diversi azzurri pronti a contendersi il successo: in palio i titoli assoluti sui 21,097 chilometri ma anche quelli promesse (under 23) e juniores (under 20) per uomini e donne, oltre agli scudetti per club nella quarta e ultima prova dei Societari di corsa.
Tra i protagonisti principali nella manifestazione organizzata dall’Atletica Civitanova del presidente Sergio Bambozzi, con quasi 900 iscritti sulle strade della classica Stracivitanova (edizione n. 48), c’è uno dei medagliati degli Europei di Roma 2024: è annunciato al via l’argento individuale della mezza Pietro Riva (Fiamme Oro), medaglia d’oro con il team azzurro allo stadio Olimpico, che si confronta con questa distanza quando mancano quattro settimane all’esordio di Valencia del 1° dicembre in maratona. Il piemontese, secondo italiano di sempre nella specialità con il 59:41 dello scorso anno e sul secondo gradino del podio a Roma in 1h01:04, si confronterà con il campione in carica Nekagenet Crippa (Esercito) che ha trionfato lo scorso anno nell’edizione di Telese Terme. Nell’elenco degli iscritti compaiono anche Daniele D’Onofrio (Fiamme Oro) e un ampio gruppo di atleti della Casone Noceto tra cui Italo Quazzola, a un passo dal podio tricolore dei 10 km ad Arezzo, Badr Jaafari, Luca Alfieri, Ademe Cuneo e Alberto Mondazzi. Per i marchigiani in azione l’ascolano Stefano Massimi (Atl. Vomano), Andrea Falasca Zamponi (Atl. Potenza Picena) e Luca Facchinetti (Atl. Potenza Picena).
Nella sfida femminile punta a confermarsi la campionessa in carica Anna Arnaudo (Battaglio Cus Torino) anche se il miglior crono di accredito è quello di Sara Nestola (Calcestruzzi Corradini Excelsior Rubiera), 1h11:16 a Siviglia in gennaio, terza un anno fa a Telese Terme e di recente sul podio nei 10 km tricolori di Arezzo, al terzo posto. Da seguire poi Aurora Bado (Carabinieri) in gara anche per il titolo under 23, Federica Sugamiele (Caivano Runners) e Sara Bottarelli (Freezone), solo per citare alcuni nomi delle pretendenti al vertice. Tra le marchigiane in gara la filottranese Azzurra Ilari (Circolo Minerva), Silvia Luna (Grottini Team Recanati) e Nausicaa Malaccari (Atl. Civitanova). La competizione chiude i Campionati italiani di società assoluti di corsa, che giungono all’epilogo dopo le tappe della Festa del Cross, dei 10.000 su pista e dei Tricolori dei 10 km su strada: Civitanova incoronerà le società vincitrici al maschile e al femminile.
È la seconda volta che le Marche ospitano la rassegna nazionale di mezza maratona, dopo quella del 2005 a Recanati, mentre in precedenza su distanze diverse si erano svolte le edizioni di Porto Recanati (1979 e 1982 sui 30 km), Ancona (20 km nel 1950) e Porto San Giorgio (20 km nel 1947). Si corre su un circuito di 10,5 chilometri da ripetere due volte: partenza da corso Umberto I e arrivo in piazza XX Settembre percorrendo lungomare sud, area portuale e lungomare nord, con start alle 9.30 di domenica mattina per le donne e alle 9.45 per gli uomini, in diretta video streaming su www.atleticaitaliana.tv.
Rainbow, la content company italiana fondata da Iginio Straffi e celebre per i successi internazionali delle Winx e dei Gormiti, ha annunciato un'importante acquisizione: i diritti della storica proprietà intellettuale italiana di Pinky , il leggendario coniglio rosa creato da Massimo Mattioli. Rainbow si arricchisce così di un'altra iconica figura del mondo dell'intrattenimento, con l'obiettivo di esplorare nuove direzioni creative.
Fin dal suo debutto nel 1973 sulle pagine de Il Giornalino , Pinky ha conquistato generazioni di lettori con il suo umorismo surreale e le avventure rocambolesche. Le storie del coniglio rosa, che sfidano le leggi della logica e regalano risate ai limiti dell'assurdo, hanno reso Massimo Mattioli uno degli autori più amati e riconoscibili del fumetto italiano.
Attraverso questa operazione, Rainbow punta a dare una nuova vita al personaggio. "Rainbow pone le basi per dare nuova vita a uno dei personaggi più amati e iconici del fumetto italiano, confermando la propria volontà di continuare a investire nel patrimonio artistico italiano, valorizzando i classici del fumetto e proponendoli in chiave moderna al pubblico di oggi", ha dichiarato la società.
Straffi, fondatore di Rainbow, ha espresso grande entusiasmo per questa nuova avventura: "I personaggi di Massimo Mattioli sono stati tra i più avanguardisti e innovativi del panorama fumettistico italiano. Ho sempre ammirato il suo stile e il suo talento nel fare umorismo con grande versatilità , mantenendo sempre una cifra stilistica unica, surreale e iperbolica. Per noi è un grande onore acquisire la sua opera più longeva e trasversale. Pinky ha ancora molto da raccontare alla nostra società".
L'acquisizione si inserisce in un contesto di espansione continua per Rainbow, che negli anni ha costruito un portfolio con grandi nomi dell'intrattenimento globale e numerose collaborazioni e licenze internazionali. Con Pinky , Rainbow si prepara a reinterpretare un classico del fumetto italiano, promettendo di conquistare anche il pubblico moderno con nuove e sorprendenti avventure.
L’arte a tutto tondo ha rappresentato il fil rouge dell’evento sold out organizzato da MAP Communication lo scorso 31 ottobre, a Potenza Picena (MC). Un omaggio alla musica, all’interpretazione e alle canzoni sempiterne, che ha catturato ed emozionato il pubblico che ha gremito la sala.
In uno scenario unico, la splendida Cappella della Congrega dei Contadini, si è svolto un concerto esclusivo davanti a un prestigioso parterre di ospiti. Il progetto, intitolato “The secret life of songs” e nato dalle menti di Emilio Marinelli (piano) e Sara Jane Ghiotti (vocals), ha accompagnato gli spettatori in un affascinante viaggio atto a raccontare i retroscena più intimi e segreti delle canzoni del mondo Musical. Non sono mancate storie e aneddoti, che hanno arricchito e reso ancor più piacevole un evento di per sé già coinvolgente.
“Da sempre siamo vicini ad ogni forma di arte – affermano i fondatori di MAP Communication Mario Carlocchia e Antonella Mazzarella – Questo concerto è nato per promuovere la cultura a trecentosessanta gradi, democratizzandola, rendendola disponibile gratuitamente e alla portata di tutti. È la prima di una serie di iniziative che porteremo avanti nel tempo in un’ottica di marketing territoriale e culturale che sappia arricchire il territorio”.
Il concerto, interpretato dal duo Two of Oz, è stato realizzato in collaborazione con Comune di Potenza Picena, Mugellini Festival, Associazione Centro Culturale, mayday, Soul APS e Associazione Conchiglia Sound.
Per l’occasione è stato rivolto uno speciale omaggio a Tina Centi, cantante maceratese che ha prestato la propria voce ad attrici come Julie Andrews, Audrey Hepburn e molte altre nella versione italiana di famosissime produzioni hollywoodiane quali “Mary Poppins”, “My Fair Lady”, “Tutti insieme appassionatamente…”
Un ulteriore nota di classe è stata regalata dall’esposizione delle opere di Mauro Cicarè – fumettista, illustratore e pittore civitanovese – che ha trasformato i protagonisti del Mugellini Festival (edizione 2024) in cinque schizzi disegnati sulle ginocchia, mentre era in viaggio.
Nel cuore delle Marche, tra dolci colline e paesaggi incantevoli, sorge l'Azienda Gobbi di Monte San Martino, un luogo dove la passione per la terra si intreccia con una tradizione secolare. Già ai piedi della strada che conduce in cima alla collina, l’armonia di profumi dolci e fruttati dei meleti prelude alla gentilezza, nell’accoglierci, dei titolari Caterina e Ruffino Gobbi e della loro mamma, Maria.
La giornata è illuminata da un sole caldo, che sembra aver "baciato" una giornata bella, fatta di coincidenze inaspettate quanto perfette: arrivati all’interno del punto vendita c’è un gruppo di studenti dell'Istituto Agrario Morra Vivarelli di Fabriano i quali, con occhi curiosi e attenti, seguono la lezione del prof. Giorgio Murri, dottore agronomo presso l'Università Politecnica delle Marche, che ci guida in un viaggio, dove la conoscenza più tecnica si unisce al fascino della narrazione, tra le varietà antichissime di mele, rivelando storie di un passato ricco di sapori e sapienza.
“Senza biodiversità non abbiamo un futuro” afferma Murri, sottolineando l’importanza di riscoprire e tutelare le antiche varietà locali, che affondano le radici nella storia marchigiana, risalendo fino all'epoca romana. La biodiversità non è solo un concetto ecologico, ma una vera e propria chiave di lettura del nostro passato, una finestra su un mondo di profumi e sapori dimenticati: " E' importante - prosegue l’agronomo- perché abbiamo un mondo di profumi, di sapori, di possibilità di conservare in maniera naturale la frutta e di mangiare frutta fresca, come le mele, già dal periodo estivo fino alla Pasqua dell’anno successivo, lavorando con delle varietà che un tempo erano di questo territorio”.
Qui, la tradizione si fonde con l’innovazione, portando alla luce tipologie che rischiavano di essere perdute nell’oblio dei tempi moderni. Ogni meleto è una tessitura di storie antiche, un palinsesto di memorie contadine che rivelano l’importanza di custodire il patrimonio agronomico.Queste mele, frutti di un’epoca passata, non solo arricchiscono le tavole contemporanee, ma offrono anche un'opportunità unica di rivitalizzare le aree montane, contribuendo a un'agricoltura più sostenibile.
“Tutte queste piante sparpagliate nel territorio- conclude Giorgio Murri- sarebbero andate perdute, visto la meccanizzazione, se non fosse stato per lo studio, la catalogazione e la conservazione da parte della Regione, dell’Amap, dell’Università Politecnica delle Marche e soprattutto degli agricoltori ‘custodi’. Tutto questo ha dei grandi vantaggi perché, a disposizione del consumatore, portiamo sapori caratteristici che erano, e sono ancora, nella memoria degli anziani e sono anche fonte di scoperta per i più giovani. Da una parte c’è la possibilità, quindi, di conservare il materiale, dall’altra la possibilità di reimmettere in commercio antiche varietà e quindi antichi sapori e saperi del territorio”.
Caterina Gobbi ci racconta come l’Azienda, fondata circa trent’anni fa dal padre Umberto, sia stata avviata per passione, senza l’intento immediato di commercializzazione. “L’Azienda è nata con mio padre, al quale l’Assam aveva proposto di coltivare alcune varietà di mele rosa e mele antiche” spiega la titolare, riflettendo su come il progetto sia evoluto nel tempo: “Inizialmente era un impianto con circa ottanta varietà poi, nel corso degli anni, abbiamo visto che alcune di queste non avevano una lunga conservazione, quindi, è stato riadattato l’impianto e siamo andati avanti arrivando a una trentina di varietà”.
La scelta di coltivare varietà adatte a una conservazione naturale ha creato non solo un legame profondo con la terra, ma ha anche promosso un rapporto intimo e amichevole con i clienti, trasformando la vendita in un intreccio prezioso di relazioni: “Solo successivamente, è venuta l'idea di rivolgersi a una clientela che oggi viene regolarmente ad acquistare le mele. Con quest’ultima si è creato un rapporto davvero molto bello; non è più un rapporto venditore-acquirente ma di amicizia”.
Le difficoltà affrontate, dai cambiamenti climatici alla meccanizzazione dell’agricoltura, non hanno mai fermato la determinazione della famiglia Gobbi: “Abbiamo affrontato molte difficoltà nel portare avanti il progetto; tra queste c’è sicuramente il cambiamento climatico. Attualmente, il clima è in costante variazione quindi anche noi,ogni giorno, dobbiamo fare i conti con diverse problematiche (da ultima quella di una mosca che attacca qualsiasi frutto e che, fino a poco tempo fa, era presente solo a quote più basse): nonostante questo si va sempre avanti con dedizione e passione”.
Ruffino Gobbi, aggiungendo il suo contributo, ci parla delle proprietà organolettiche della mela rosa, un frutto che si distingue per la sua capacità di conservarsi nel tempo, acquistando sapore e carattere, oltre che di contrastare l’invecchiamento precoce.
“L’idea iniziale è stata quella di riportare sulle tavole un frutto che si stava perdendo. Poi, contemporaneamente, si è capito, invece, che c’era anche dell’altro: la riscoperta di questo frutto e di altri frutti antichi portava con sé innanzitutto un discorso di sostenibilità perché, conservandosi da soli, non avevano bisogno di celle frigorifere. Inoltre, avendo questa tipologia di mele una buccia spessa e una polpa soda, sono meno attaccate dai parassiti, rendendo così possibile l’eliminazione di fitofarmaci”.
Sempre dal punto di vista della sostenibilità: “L’impianto stesso - prosegue il titolare - è stato pensato con l’inerbimento che permette alle piante di avere specifiche caratteristiche che sono diverse da un frutteto che sfrutta l’irrigazione. Tutto questo ci ha permesso nel tempo di poter offrire della frutta diversa da quella che normalmente arriva sugli scaffali dei supermercati.
In questo contesto, la riscoperta dei sapori diventa un elemento chiave. “Ad alcune persone queste mele fanno ricordare l’infanzia perché sono sapori di quando erano bambini: risentirli e insieme riscoprirli, a distanza di tempo, riapre una sorta di piccola scatola del tesoro” chiosa Ruffino, richiamando alla mente l’immagine di un mondo in cui il cibo non era solo nutrimento, ma momento di convivialità che si sedimenta, col tempo, nella memoria delle emozioni le quali, come i desideri cantati da Battiato, “non invecchiano quasi mai con l’età”.
Pertanto, queste tipologie di mele diventano quell’elemento capace di evocare emozioni dal profondo, legando indissolubilmente il passato al presente. In un’esistenza umana scandita da ritmi incalzanti, i meleti dell'Azienda Gobbi non rappresentano solo una coltivazione, ma una testimonianza viva della storia, di una tipologia di agricoltura che, attraverso una ricerca tecnica e appassionata, dal “tempo perduto” giunge al “tempo ritrovato”.
Un'altra aggressione nel Fermano. Un ragazzo questa mattina è stato trasportato in eliambulanza dall'ospedale di Fermo a quello di Torrette per ferite alla testa.
L'allarme è scattato intorno alle 8 di stamattina dal rione costiero fermano di Lido Tre Archi, in via Nenni, dove sono subito intervenuti il 118 e i carabinieri. I sanitari hanno soccorso il ragazzo per profonde ferite al volto e sospette lesioni alla testa. Il giovane, rimasto sempre cosciente, pur avendo perso molto sangue, è riuscito a chiedere aiuto. I carabinieri stanno cercando di fare luce si quanto accaduto.
L'ultimo fatto di sangue nel quartiere risale solo al 30 ottobre scorso quando, a seguito di una violenta colluttazione, un uomo era stato ricoverato in ospedale e un altro era stato fermato dalla polizia di Stato.
In questo caso è stato il giovane a chiedere aiuto. Così da via Nenni è partita la richiesta al 112 con conseguente intervento di 118 e carabinieri. Dopo le prime cure sul posto, il ferito è stato trasferito d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale Murri di Fermo dove ad attenderlo c'era già l'eliambulanza allertata dalla centrale operativa del 118 ed atterrata sul tetto del nosocomio fermano.
Il presidente della Provincia Sandro Parcaroli ha comunicato, durante il Consiglio che si tenuto nel pomeriggio di giovedì 31 ottobre, il conferimento delle deleghe ai consiglieri eletti nella tornata del 29 settembre scorso.
Luca Buldorini è stato confermato vicepresidente e gli sono state conferite le deleghe al Patrimonio, Lavori pubblici, Viabilità e Ufficio Tecnico; il consigliere Pierfrancesco Castiglioni seguirà la Gestione edilizia scolastica e la Programmazione della rete scolastica; Vincenzo Felicioli seguirà le Partecipate, l’Ambiente (Gestione del territorio), Aree interne e Ricostruzione post sisma; a Tiziana Gazzellini sono stati affidati i Trasporti e la Promozione delle pari opportunità; a Sandro Montaguti i Tributi, la Polizia provinciale, Caccia, Sport e turismo; mentre Giorgio Junior Pollastrelli ha ricevuto le deleghe al Bilancio, Aree costiere, Politiche europee, Personale, Pesca, Pnrr, Attività estrattive ed Enti locali.
Nella stessa seduta sono stati ufficializzati i capigruppo delle tre compagini presenti in Consiglio: Andrea Gentili per la lista “Una Provincia per tutti”, Pierfrancesco Castiglioni per la lista “Centro Destra Macerata” e Mauro Sclavi per la lista “Provincia al Centro”.
Durante la seduta sono state approvate anche due delibere per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio scaturiti a seguito degli interventi di somma urgenza che si sono resi necessari a seguito dell’ondata di maltempo che ha colpito la provincia il 17 e 18 settembre scorsi.
La prima è relativa a cinque interventi effettuati lungo le strade provinciali per un totale di 10.332 euro, mentre la seconda è relativa a 15 interventi eseguiti sugli edifici scolastici, per un totale di 71.653 euro.
Quarto appuntamento con Caro Teatro all’Annibal Caro di Civitanova Alta. Domenica 03 novembre, sempre alle ore 17,30, la rassegna propone per il genere commedia classica: “La Locandiera e gli amorosi” tratta da Carlo Goldoni con la Compagnia Prototeatro di Montagnana (Pd), di e per la regia di Piero Dal Pra’.
Lo spettacolo è una rivisitazione de “La Locandiera” di Goldoni. I nuovi personaggi inseriti nella trama non tradiscono la vicenda originale, ma conferiscono alla stessa ritmo e vivacità seguendo lo schema classico della commedia dell’arte.b Due atti – durata 100 minuti.
La rassegna teatrale è curata dall’associazione culturale Piccola Ribalta Aps ed è organizzata con il patrocinio e il sostegno di: Comune di Civitanova Marche e Azienda Teatri, Atac Spa, Banca Macerata, Uilt (Unione italiana libero teatro), Vittoria assicurazioni, Scs Venturini Spedizioni Internazionali e Società Operaia di Civitanova Alta.
Prossima data domenica 10 novembre 2024, con la Commedia brillante: Buon Natale (Absurd Person Singular) di Alan Ayckbourn, regia Alessandro di Spazio e l’associazione culturale Luci della Ribalta di Bolzano.
Alla guida di un’auto sotto sequestro: denunciato un uomo. Nel corso dei servizi di prevenzione attuati nei giorni scorsi dalla Sezione Radiomobile della Compagnia carabinieri di Macerata, è stato denunciato un 44enne di cittadinanza ecuadoriana residente a Macerata.
Lo stesso, controllato in via Piave mentre era alla guida della propria autovettura, è stato denunciato all’autorità giudiziaria per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e violazione di sigilli. L’uomo, all’atto del controllo, ha dichiarato ai militari di non avere al seguito la carta di circolazione del veicolo in quanto smarrita.
Le immediate verifiche hanno permesso di appurare che la vettura è sottoposta a sequestro amministrativo dal 15 luglio 2023 e affidata in custodia al proprietario.
Denunciato un falso agente assicurativo. I carabinieri della Stazione di Pollenza, a seguito di querela presentata il 31 luglio da una 74enne del luogo, hanno deferito per truffa un 32enne campano.
Il giovane, dichiaratosi assicuratore con la denunciante, promettendole elevati sconti è riuscito a farsi accreditare sul proprio conto corrente bancario la somma di 299 euro. Nonostante il pagamento, la polizza assicurativa della vettura non è mai stata rinnovata.
Inizia oggi (venerdì 1 novembre) con un convegno sullo sport, la tre giorni dedicata al campionato italiano di mezza maratona che si svolgerà domenica 3 novembre a Civitanova Marche grazie al lavoro svolto dallo staff dell’Atletica Civitanovese che si è aggiudicata questa candidatura in collaborazione con l’Assessorato allo Sport del Comune.
L’Amministrazione comunale ha voluto arricchire il programma con appuntamenti collaterali di sport, musica e divertimento. Venerdì 1 novembre (ore 21,30), al teatro Rossini, si svolgerà un convegno con relatori e atleti di livello nazionale dal titolo: “C’è un nuovo segreto per correre forte?”. Il giornalista Marco Marchei, che in passato è stato uno dei migliori fondisti azzurri, incontra il professor Giorgio Rondelli, Salvatore Bettiol, Nicoletta Tozzi, Luigi di Lello e Doriano Bussolotto. La serata sarà allietata dalle musiche dei CadòtDuo, Gloria Foresi e Marco Martellini.
Sabato 2 novembre, apertura degli stand in piazza XX Settembre. Alle ore 17,00 presentazione del libro di Paolo Capriotti “Correre 10 e 21 km”, alle ore 18,00 musica live con i Talk Radio e alle 19,00 circa spettacolo scenografico laser & fire show con proiezione di luci tricolore sulla facciata di Palazzo Sforza.
Domenica 3 novembre si svolgerà la gara. Alle ore 07,00-08,30 consegna dei pettorali e pacchi, dalle ore 09,30 alle 13, apertura Expo. Alle 09,30 partenza gara femminile, alle 09,45 partenza gara maschile e alle ore 12,00 le premiazioni. Sono arrivati a circa 900 gli iscritti, che seguiranno un percorso che si snoderà in due giri di 10,5 km ognuno, con partenza da corso Umberto I e arrivo in piazza XX Settembre, percorrendo il lungomare sud, area portuale e lungomare nord.
La mezza maratona di Civitanova è tra le tre manifestazioni nazionali ospitata quest’anno nelle Marche.
Concluse le campagne di scavo del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata a Gortina, in Creta, e nella valle del Drino, ad Antigonea, in Albania. Sotto la direzione di Roberto Perna, queste attività coinvolgono ricercatori e studenti e sono parte integrante del nuovo corso di laurea magistrale in “Archeologia e sviluppo dei territori”, progettato in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Diritto. L'obiettivo è formare archeologi con competenze anche nelle problematiche economiche e gestionali.
L’Università di Macerata è attiva a Gortina dal 1978, inizialmente sotto la guida di Antonino Di Vita e, successivamente, fino al 2012, di Giovanna Maria Fabrini. In questa antica città greco-romana, l’ateneo collabora con un consorzio di università italiane, partecipando a un progetto coordinato dalla Scuola Archeologica Italiana di Atene. L'iniziativa mira a studiare l'evoluzione di un centro urbano la cui storia inizia nel I millennio a.C. e termina duemila anni dopo, quando Gortina, un tempo capitale della provincia di Creta e Cirenaica, viene definitivamente abbandonata.
Il professor Perna sottolinea l'importanza di queste esperienze per gli studenti: “Si tratta di un’opportunità unica, sia a livello umano che formativo. Interagire con ricercatori e colleghi provenienti da tutta Italia e dall'estero è fondamentale per la crescita professionale. Gortina è una delle principali città greco-romane-bizantine del Mediterraneo e le ricerche avviate dagli archeologi italiani nel XIX secolo hanno aperto importanti temi di studio. I nostri studenti affrontano questioni cruciali, come la nascita della polis e l'evoluzione della città romana in una cristiana e bizantina, preparandosi così a diventare archeologi attraverso l'uso delle più moderne tecnologie.”
Dopo le attività in Grecia, i ricercatori e gli studenti maceratesi si sono spostati in Albania, dove da quattro anni si concentrano sullo scavo della città ellenistica di Antigonea, fondata da Pirro e dedicata alla moglie. Qui, il progetto dell’Università di Macerata si propone anche di riflettere su come la ricerca archeologica possa sostenere lo sviluppo economico e sociale delle comunità locali.
Il rettore John Mc Court, ha espresso la sua soddisfazione per il coinvolgimento del progetto nell’elaborazione del Piano di gestione del Parco archeologico di Antigonea. “Questo strumento è fondamentale non solo per il Parco, ma per l’intero territorio circostante, creando relazioni proficue. Le discipline umanistiche, come dimostra il prossimo Humanities Festival, devono contribuire a delineare gli obiettivi e i valori dei progetti di sviluppo, evitando che siano semplici applicazioni di tecniche e tecnologie.”
In questo contesto, gli archeologi maceratesi sono stati coinvolti dal Ministero della cultura, economia e innovazione di Tirana nell’organizzazione di un convegno che ha fornito un'importante piattaforma di discussione su come l'archeologia possa contribuire allo sviluppo dei territori.
In meno di 24 ore dal rocambolesco furto allo stabilimento Fendi di Fermo, dove ha colpito un commando che ha sbarrato le strade con furgoni e chiodi sull'asfalto, la criminalità è tornata colpire nel Fermano, questa volta a Monte Urano.
Intono alla mezzanotte trascorsa, alcuni malviventi hanno preso d'assalto la tabaccheria Santinelli, in via Elpidiense: hanno sfondato la porta a vetri dell'attività commerciale per poi mettere a segno un furto.
Al momento l'ammontare della refurtiva è ancora da quantificare. Le indagini sono in corso.
Lo scorso martedì 29 ottobre, il Comune di Macerata ha conferito un prestigioso riconoscimento alla cittadina americana Sue Su, che da anni si distingue per il suo impegno a favore della comunità maceratese. La cerimonia ha celebrato il contributo di Su durante la pandemia, quando ha inviato oltre 50.000 mascherine alla città, e la sua dedizione nell'offrire borse di studio in college americani per giovani di Macerata. Oltre al supporto concreto, la filantropa americana ha promosso il turismo maceratese in Cina e negli Stati Uniti, rafforzando così un legame culturale e sociale tra le due sponde del Pacifico.
Sue Su, intervistata ai microfoni di Picchio News per l'occasione, si è detta onorata di ricevere il riconoscimento e ha sottolineato l'importanza del lavoro di squadra che coinvolge sia la città di Macerata che Taitsang, la città cinese da cui è originaria. “Questo premio”, ha affermato Su, “è un incoraggiamento per me e per il team che ha lavorato così duramente a questi progetti. Non è più solo il mio impegno personale, ma quello di una comunità che si sta unendo per creare opportunità per la nuova generazione”.
Il legame di Sue Su con Macerata risale al 2012, quando un amico la presentò alla città e alla figura di Matteo Ricci, che partendo da Macerata fu il primo ambasciatore culturale italiano in Cina. Da quel momento, Su ha iniziato a vedere in Macerata una seconda casa. Questo legame si è tradotto in azioni concrete: non solo ha fondato, insieme al maceratese Dario Marcolini, l'azienda 'ViaSoccer', ma ha anche lavorato per consolidare scambi culturali e collaborazioni tra le comunità. Il calcio, punto di partenza dell'iniziativa, è divenuto così uno strumento per costruire progetti di scambio che coinvolgono scuole, università e amministrazioni.
Sue Su riconosce che il percorso è impegnativo, poiché si tratta di coniugare due culture, sistemi sociali e mentalità differenti. Allo stesso tempo però è fermamente convinta che questo “gemellaggio” tra Macerata e Taitsang sia un'opportunità unica per far crescere le comunità, apprezzando le differenze che le rendono uniche. “Questo premio”, ha concluso, “è un nuovo inizio dopo anni difficili. Ora siamo più intraprendenti, e sono fiduciosa che sia il momento per le nostre comunità di avvicinarsi ulteriormente”.
Il progetto 'ViaSoccer' è oggi un esempio concreto di come lo sport possa fungere da ponte culturale. L'azienda organizza programmi di scambio internazionali su misura, creando legami duraturi tra scuole, organizzazioni e amministrazioni, focalizzandosi su esperienze che lasciano un impatto positivo sui partecipanti e sulle loro comunità. L'obiettivo, infatti, è quello di creare opportunità e ricordi che restino vivi per chi, da una parte all'altra del mondo, condivide la stessa passione per il calcio e il rispetto reciproco.
Con oltre 60 viaggi tra le due città, Sue Su spera che il suo impegno contribuisca a far conoscere Macerata e il territorio circostante a un pubblico sempre più ampio, attirando visitatori dalla Cina e dall'America che potranno scoprire la ricchezza culturale e paesaggistica delle Marche. “Spero”, ha concluso Su, “che il ponte che stiamo creando porti nuove persone qui e sostenga la crescita della comunità, permettendo alle tradizioni di continuare a vivere attraverso nuove connessioni”.