Tolentino e Osimana non si fanno male nello scontro di bassa classifica valido per la settima giornata di Eccellenza. La prestazione sottotono di entrambe le squadre, penalizzata dal turno di Coppa infrasettimanale, dà vita ad una gara poco emozionante terminata a reti bianche.
Primo tempo più acceso che vede l’unica azione del match: è il 26’ quando Borrelli gonfia la rete degli ospiti, vedendosi annullato subito il gol per sospetto fuorigioco. Poco da segnalare fino al duplice fischio.
Nella ripresa i ritmi calano e il grosso della partita si svolge nel fraseggio a centro campo. Al termine dei secondi 45’ entrambi le reti sono ancora inviolate e le squadre si dividono equamente la posta in palio.
La Maceratese pareggia nella trasferta dal K Sport Montecchio Gallo, recuperando lo svantaggio in un finale stracolmo di emozioni. Esordio positivo per mister Pagliari che, dopo un primo tempo vivace e dominante dei biancorossi, si è trovato a dover inseguire per la punizione letale di Magnanelli. La fiammata finale della Rata ribalta però un risultato che sembrava segnato e Pagliari sigla il gol dell’1-1.
Primo tempo ruvido e ricco di emozioni, complice la direzione di gara all’inglese che lascia spesso giocare senza fischiare. Tante opportunità ambo i lati come il sinistro velenoso di D’Ercole (35’) che mette Andreani in difficoltà o il tiro a colpo sicuro di Torelli, sventato all’ultimo dall’estremo ospite. Il risultato rimane congelato fino al duplice fischio.
Nella ripresa i locali scendono in campo con un altro piglio e riprendono il pallino del gioco: il gol dei padroni di casa arriva al 23’, quando Magnanelli su punizione sorprende Amico sul secondo palo e insacca in rete. Nelle fasi finali la grinta della Maceratese sembra spegnersi e i locali controllano. Exploit finale dei biancorossi che ripartono in contropiede: dopo una serie di occasioni, Giorgio Pagliari ribatte la palla non rilanciata e all’ultimo istante spiazza Andreani con un rasoterra imprendibile.
Incidente in montagna: un ciclista cade per sei metri in una scarpata di rovi e viene soccorso dai vigili del fuoco. I soccorritori sono intervenuti alle ore 12:00 presso località San Giovanni, ad Arcevia.
La squadra dei vigili del fuoco sul posto ha raggiunto la persona utilizzando tecniche SAF (Speleo Alpino Fluviale), immobilizzandolo su una apposita barella in collaborazione con il personale del 118 e riportandolo sulla sede stradale. Il ciclista è stato poi trasportato in eliambulanza al pronto soccorso di Ancona.
Ritorna in gara Michele Antonelli e conquista un importante quanto inaspettato successo a Tillburg in Olanda. Nella prova "bronze" valida per il ranking mondiale il marciatore maceratese s’impone nella 20 km portando il personale ad 1h22'57”.
La gara, che era valida anche per il titolo nazionale olandese e belga, ha visto il portacolori del C.S. Aeronautica da subito nel gruppo di testa per imporre poi dopo 5 km il ritmo che l'ha portato ad un arrivo in solitaria, nonostante un fastidioso vento ne condizionasse lo svolgimento.
Per Antonelli sono inoltre arrivati i complimenti della giuria internazionale per l'ottima azione tecnica a testimonianza della bontà del lavoro svolto in questo periodo sotto la direzione del tecnico Alessandro Garozzo e la supervisione del professor Patrizio Parcesepe.
Una vittoria che solleva il morale e migliora un personale che risaliva addirittura al 2018, soddisfazioni arrivate non solo per i tanti chilometri percorsi in questo anno, ma anche per la collaborazione con la fisioterapista Giulia Agata Messina ed il fisiologo Michele Marciano.
Ora, dopo una piccola e meritata vacanza trascorsa a casa, per l'aviere Antonelli ripartono gli allenamenti fra Nicolosi ed Ostia con il primo obiettivo del 2024 fissato nei Campionati Italiani della 20 km.
Non andrà in scena la sfida tra la capolista del campionato di Eccellenza Marche, la Civitanovese, e il Montegranaro, in programma nel pomeriggio di oggi, alle 15:30, al Comunale "Ferranti" di Porto Sant’Elpidio. La decisione è stata assunta a seguito del tragico decesso di Nabil Dahou, 27 anni, il giovane guardalinee che era stato designato a far parte della terna arbitrale.
Il ragazzo, intorno alle 7 di questa mattina, è precipitato dal balcone di casa, a Fabriano, e ha perso la vita. Gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi per ricostruire quanto accaduto. I sanitari del 118, che si erano precipitati sul posto, non hanno potuto far altro che constatare la morte del 27enne. Il match tra Civitanovese e Montegranaro - valevole per la settima giornata - vista la tragedia avvenuta, è stato rinviato a data da destinarsi.
Questa mattina, nel corso della santa messa celebrata da don Igino Tartabini alla parrocchia SS. Vito e Patrizio di Chiesanuova, Giuseppe Coppari e Giuseppa Marcelloni hanno rinnovato le loro promesse di matrimonio, festeggiando il 60° anniversario delle nozze.
A celebrare il traguardo di diamante sono stati i figli Lorenzo e Lauretta, il genero Daniele, la nuora Isabella, i nipoti Leonardo, Riccardo, Chiara, Tommaso e Silvia. Oltre 60 anni di vita insieme coronati da una famiglia unita e da tante soddisfazioni.
La Macagi Cingoli sciupa la ghiotta occasione per battere il Conversano al Pala San Giacomo. I pugliesi vincono 40-32 la partita della settima giornata di Serie A Gold di pallamano, ma la squadra di Palazzi aveva chiuso il primo tempo in vantaggio di ben 5 reti. La corazzata biancoverde è riuscita a rimontare nella ripresa, dilagando negli ultimi 10 minuti grazie alle parate di Scarcelli.
LA CRONACA - Nel primo tempo, però, i locali hanno sofferto e non poco il gioco veloce della Macagi Cingoli. Scaramelli e Marrochi aprono le marcature, Shehab e Strappini pareggiano i conti (2-2). Dopo il 3-2 di Souid, due gol di un ispirato Shehab portano in vantaggio gli ospiti sul 3-4. Somogyi, Mangoni, D’Benedetto e Shehab rispondono ai colpi locali di Scaramelli, Cwieka, Marrochi e Sperti, così gli ospiti restano a +1 sul 7-8.
Iachemet pareggia, ma dall’altra parte Cingoli riesce a piazzare un break di 0-3 firmato Shehab, Codina e ancora Shehab, portandosi sull’8-11 al 15’. In questo frangente Mihail ipnotizza Tinkir, mentre Sperti colpisce l’incrocio dei pali. Conversano sembra spaesato: Marrochi accorcia, in tutta risposta D’Agostino, Benedetto e Rossetti trascinano la Macagi sul 9-15 del 19° minuto.
Possamai e Scaramelli strappano il -4 sull’11-15, Strappini fa +4 ma Tinkir e ancora Scaramelli fanno 13-16. Gli ospiti riconquistano il +5 con Strappini e Shehab sul 13-18. Il botta-risposta finale porta il punteggio parziale del primo tempo sul 16-21 in favore della Macagi.
SECONDO TEMPO - Nella ripresa scende un campo un altro Conversano, che riesce a rimontare e addirittura a dilagare nel finale, mentre i cingolani accusano il colpo fisico e psicologico della rimonta e non riescono a riportarsi in avanti. Dopo il botta-risposta Tinkir-Shehab, doppio Possamai e Tinkir riportano a -2 i locali sul 20-22. Codina fa +3 dai 7 metri, ma dall’altra parte Marrochi e Souid fanno avvicinare i biancoverdi a -1 sul 22-23.
Mangoni, Codina e doppio D’Benedetto mantengono il +2 cingolano, in risposta alle reti di Iachemeti, Tinkir e Marrochi. Sul 25-27, però, due reti consecutive di Iachemet valgono il pareggio sul 27-27 al 45’. Codina Vivanco firma l’ultimo vantaggio biancorosso sul 27-28, poiché i locali piazzano un 3-0 con Tinkir e doppio Marrochi, portandosi avanti sul 30-28.
La reazione di Strappini è ininfluente: Conversano trova un break di 5-0 con le reti di Marrochi, Lupo, Iachemet, Tinkir e ancora Marrochi, portandosi sul 35-29. In questo frangente, Scarcelli sale in cattedra, parando diversi attacchi dei cingolani. Shehab e Rossetti provano a rianimare la squadra ospite, tuttavia un altro 3-0 pugliese firmato Sperti, Iachemet e Francelli chiude definitivamente ogni velleità dei marchigiani, portando i locali al definitivo +8.
Tabellino
Conversano 40-32 Macagi Cingoli (16-21)
Conversano: Di Caro, Scarcelli, Realmonte, Scaramelli 5, Glicic, Cwieka 1, Degiorgio 2, Tinkir 6, Sperti 3, Francelli 1, Souid 2, Possamai 4, Alfarano, Marrochi 9, Iachemet 6, Lupo 1. All. Tarafino
Macagi Cingoli: Mihail, Albanesi, D’Agostino 1, Ciattaglia 1, Shehab 10, Ottobri, Mangoni 2, Somogyi 1, Bordoni, Latini, Strappini 4, D’Benedetto 5, Rossetti 4, Compagnucci, Codina Vivanco 4. All. Palazzi
Arbitri: Cardone C. – Cardone L.
(Credit foto: Vanni Caputo su concessione dell'ufficio stampa del Conversano)
Sono accorsi in centinaia, segno di quanto la questione sia sentita dalla città, per il convegno organizzato dal comune di Morrovalle all’auditorium Borgo Marconi con al centro le prospettive per il recupero di Palazzo Vicoli.
D’altronde gli ospiti erano di assoluto rilievo, visto che parliamo del presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, del commissario per la ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli e della senatrice Elena Leonardi, che prima hanno visitato il centro storico morrovallese e lo storico edificio per il quale il Comune ha ricevuto un contributo da 4 milioni di euro e poi hanno raggiunto l’auditorium per dialogare sul tema.
A fare da padrone di casa, ovviamente, il sindaco Andrea Staffolani, che ha inquadrato l’intervento che verrà nel piano complessivo dello sviluppo turistico e non solo della città.
"Abbiamo fatto tanto in questi anni e tra i punti nevralgici voglio ricordare la problematica del passaggio a livello di Trodica - ha ricordato il primo cittadino - per realizzare il sottopasso le Ferrovie dello Stato hanno bisogno prima di un intervento sul fosso Bagnolo e in questi giorni la Regione si è impegnata per trovare le risorse per farlo. E di questa attenzione devo ringraziare in primis l’ente guidato dal presidente Acquaroli".
"Il recupero di Palazzo Vicoli è la prossima sfida. Abbiamo ottenuto i fondi e ci siamo subito messi in movimento, grazie all’Ufficio tecnico tra luglio e agosto la Sua ha già messo in moto l’iter per l’aggiudicazione della progettazione e 18 studi professionistici hanno partecipato alla gara - ha spiegato Staffolani -. Ora la commissione valuterà attraverso criteri oggettivi chi se ne occuperà. Si tratta di un palazzo seicentesco che metteremo al servizio della comunità a livello culturale, ricreativo e amministrativo".
L’assessore all’urbanistica Stefano Montemarani ha ricordato al folto pubblico (tra il quale anche il prefetto Flavio Ferdani) la plurisecolare storia di Palazzo Vicoli con un minuzioso lavoro di ricerca che ne ha svelato anche retroscena meno noti (come quello per cui anche Giacomo Puccini vi avrebbe alloggiato), per poi lasciare il microfono alla senatrice Elena Leonardi. "E’ una giornata importante per questa comunità, un momento di confronto importante in attesa dell’opera vera e propria – ha sottolineato Leonardi – parliamo di un palazzo importantissimo per la storia della città cui si darà una nuova vita e quindi una nuova opportunità di sviluppo per tutta la città".
Cruciale in interventi come questo è il ruolo della struttura commissariale, visto che Palazzo Vicoli è stato danneggiato proprio dalle scosse degli ultimi eventi sismici. "A marzo di quest’anno abbiamo avviato un piano che non ha precedenti nella storia delle Marche - ha rimarcato il commissario Castelli - Palazzo Vicoli fa parte di questo piano, condiviso con la Regione, che comprende oltre 700 opere pubbliche e che non differenzia più lo stare dentro o fuori il cratere ma l’importanza strategica dell’intervento in sé. Una valutazione quindi politico-amministrativa, che porterà 4 milioni a Morrovalle per questo intervento. È importante che cittadine con un centro storico meraviglioso come questa siano riattivate tramite progetti come quello che portiamo avanti".
A chiudere i lavori il presidente della Regione Acquaroli, che ha aperto il suo intervento ricordando l’attività politica in gioventù con un morrovallese doc mai dimenticato: Giorgio Baldassarri, fratello dell’attuale assessore Mauro che dell’operazione Palazzo Vicoli è stato uno di coloro che ha lavorato più alacremente.
"E’ bello vedere oggi realizzarsi i sogni che avevamo allora quando eravamo giovani -ha evidenziato Acquaroli - in questi anni abbiamo cercato di mettere in campo una strategia sulla ricostruzione insieme al commissario Castelli per dare una speranza concreta che si traduca sia in opere tangibili che nella rigenerazione del tessuto sociale. Abbiamo borghi bellissimi che soffrono un po’ tutti del problema di un progressivo spopolamento. E allora la strategia a cui abbiamo pensato è stata quella di destinare 100 milioni per far rinascere i centri storici attraverso politiche attive del lavoro, interventi come questo di Palazzo Vicoli e tanto altro ancora".
"Diamo a questi luoghi un’opportunità di resistere, farsi conoscere e dare servizi. Per troppo tempo non ci siamo sentiti all’altezza. Pensiamo ai vincisgrassi: per anni li abbiamo chiamati 'lasagne' anche se sono qualcosa di diverso, di marchigiano. Li ritenevamo qualcosa non altezza. Dobbiamo cambiare questo modo di pensare: abbiamo la bellezza davanti ai nostri occhi ma spesso non la vediamo nemmeno. Impariamo a meravigliarci di quello che viviamo ogni giorno" ha concluso Acquaroli.
Pesaro resta un tabù per la Halley Matelica, che incappa nella prima sconfitta stagionale sul parquet del PalaMegabox nello scontro al vertice con il Bramante Pesaro in una partita dalle mille emozioni.
Sempre privi di Verri e pure con l’assenza di Mentonelli (problema muscolare), i biancorossi rincorrono per 30’, la rimettono in piedi con un grande quarto periodo, sembrano gettarla alle ortiche nel rush finale, si salvano in corner con la tripla a fil di sirena di un maestoso Riccio (29 punti alla fine) e poi si spengono progressivamente nell’overtime.
Dopo un avvio equilibrato, il Bramante prende le redini del match sul finire del primo quarto, trascinata dal solito Delfino. Matelica incassa il colpo e reagisce, anche perché Riccio riprende da dove aveva lasciato nel secondo tempo contro Pescara ovvero segnando a raffica, ma non riesce a rimettere il naso avanti.
Il punteggio fa l'elastico praticamente fino al quarto periodo, che la Vigor apre producendo il parziale di 0-10 che sembra girare davvero il match (59-65 a 6’ dalla sirena). La Halley si inchioda però sul più bello, le bombe di Panzieri e Giampaoli riportando avanti i pesaresi, che imboccano l’ultimo minuto con un possesso pieno di vantaggio (75-72).
Musci spreca qualche tiro libero, Giampaoli fissa dalla lunetta il 77-74 con poco più di 10” da giocare ma l’ultima palla ce l’ha in mano la Halley. Provvidenza fallisce dall’arco, sbuca dal nulla Mazzotti che arpiona il rimbalzo e apre fuori per Riccio, il quale, piedi sull’arco, infila la bomba del 77-77 con 1,6 secondi da giocare.
Il Bramante avrebbe la chance di vincerla, ma non c’è tempo: è overtime. La tripla di Giampaoli mette subito spalle al muro la Vigor, i ragazzi di coach Trullo rintuzzano ma sono con la spia rossa accesa. I biancoblu prendono man mano quota e il colpo di grazia lo firma Ricci dai 6,75 all’imbocco dell’ultimo minuto: il Bramante è in festa, la Halley si lecca le ferite.
BRAMANTE PESARO-HALLEY MATELICA 90-82 D.T.S.
PESARO: Delfino 24, Crescenzi 6, Ricci 15, Sgarzini, Druda ne, Ferri, Nicolini, Centis 4, Sabbioni ne, Stefani 4, Panzieri 21, Giampaoli 16. All.: Nicolini.
MATELICA: Provvidenza 10, Verri ne, Pecchia ne, Mentonelli ne, Carone, Mazzotti 10, Ciampaglia 7, Porcarelli ne, Riccio 29, Mariani 7, Sulina, Musci 19. All.: Trullo.
ARBITRI: Uncini, De Angelis.
PARZIALI: 25-17, 18-21, 16-17, 18-22, 13-5.
Assegnato nei giorni scorsi a Reggio Calabria a Roberto Mancini, docente di filosofia teoretica e direttore del dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata, il premio Anassilaos Megale Hellas 2023 "per aver sempre interpellato la Verità attraverso la filosofia, allo scopo di orientare la vita nel senso del rinnovamento della società".
Per l'occasione il docente ha tenuto una lectio sul tema "L'Amore Politico. Sulle strade della nonviolenza". L'incontro è stato moderato da Vincenzo Musolino, responsabile del Centro Studi “Aldo Capitini” dell’Associazione Anassilaos.
Roberto Mancini dal 2019 è direttore della Scuola di Economia Trasformativa dell’Università per la Pace delle Marche. Nel novembre 2009 ha ricevuto il premio “Zamenhof - Voci della pace” dall’Associazione Italiana per l’Esperanto e dalla Regione Marche. Nel 2020 è stato tra i fondatori del movimento "Dipende da Noi", sorto con la volontà di dare un contributo per rinnovare la politica, per creare un canale tra la parte più impegnata della società civile e le istituzioni regionali, per dare voce ai gruppi, alle associazioni di volontariato e ai singoli presenti in tutto il territorio delle Marche.
Agli inizi degli anni 2000 cresce in lui l’interesse per i temi riferiti alla critica del modello imperante della globalizzazione, su scala mondiale, fino ad incontrare i percorsi filosofici di Gandhi, di Aldo Capitini e di Emmanuel Levinas.
L’ipotesi di Mancini è che l’amore interpersonale, la vicenda della nonviolenza possa valere per l’essere umano come una parabola, come un racconto che ci riguarda tutti direttamente. Attraverso María Zambrano, Mancini giunge alla persuasione che ogni essere umano è al mondo per completare la propria nascita di persona originale, unica, infinitamente preziosa e per partecipare alla gestazione di una società umanizzata.
Ben 18 patenti di guida ritirate in una sola sera per guida in stato di ebbrezza. Il triste bollettino del sabato continua a ripetersi, a seguito dei servizi specifici svolti dalla polizia stradale di Macerata a Civitanova Marche.
Dei 18 automobilisti che hanno dovuto dire addio alla patente, 13 erano uomini di età compresa tra 18 e i 28 anni, 4 oltre i 32 anni; una patente è stata ritirata a una giovane donna.
Complessivamente sono state individuate, in una sola notte, 7 violazioni di natura penale e 11 di natura amministrativa. In totale sono stati decurtati 213 punti ed elevate 20 sanzioni al codice della strada.
Alle cinque del mattino, inoltre, un'autovettura a cui era stato imposto l'alt si è data repentinamente alla fuga. Al termine di un inseguimento avvenuto nel centro abitato di Civitanova Marche, il conducente è stato sanzionato per guida in stato di ebbrezza alcolica: aveva un tasso superiore di oltre tre volte il limite consentito per legge (oltre 1,5 m/gl).
Macerata Opera: 'gli' e' tutto da rifare. Avrebbe detto Gino Bartali che da queste parti era di 'casa' (con i buoni auspici di Gismondi, supergregario di Coppi) avendo due nipoti felicemente sposate una a Monturano, l'altra a Montegranaro.
Ed ancora in riferimento allo Sferisterio: com'e' triste Venezia. O meglio: tertium non datur. Per terzo indichiamo l'anno che verrà. Verrà senza più il prof. Paolo Pinamonti destinato a non concludere il mandato triennale conferitogli a fine 2021 come direttore artistico della stagione lirica.
Il Cda infatti ha proceduto a rescindere il contratto che lo legava a Macerata anche nel 2024 - dandogli atto di un ottimo lavoro che ha offerto, in particolare, immagine internazionale all'Arena. Tutto questo in base alla legge Madia che non consente a chi è in quiescenza di guidare Enti. A meno che non accetti di lavorare gratis e soltanto per un anno.
Condizione cui Pinamonti avrebbe dovuto soggiacere in forza al pensionamento, dal primo settembre alla Ca' Foscari di Venezia, di cui egli stesso aveva dato finalmente notizia dieci giorni più tardi al presidente del Cda, Sandro Parcaroli. Nello stesso mese, i giornali avevano dato notizia della sentenza emessa dalla Corte di Conti: il prof. Pinamonti, docente di Musicologia, deve restituire 540.000 euro all'Università di Venezia.
Somma ricevuta per il suo lavoro pluriennale di direttore artistico alla Fondazione del Teatro San Carlo di Napoli. Un'attività per cui il docente non avrebbe richiesto autorizzazione. Una situazione chiaramente delicata per Pinamonti - che pensava d'aver chiuso dopo la sospensione per 5 mesi dall'attività di docente alla Ca' Foscari - contro il quale aveva poi proceduto autonomamente la magistratura contabile del Veneto.
Mentre gli occhi restano puntati sul caso veneziano (cfr ricorso), Pinamonti ha atteso invano una telefonata da Macerata. Che da Parcaroli sarebbe arrivata solo al '91. Vuol lavorare gratis? A domanda, risposta scontata per un professionista di tal calibro.
Amareggiato il docente veneziano - lo si evince da una lettera seguita all'ufficialità della rescissione - dal non aver voluto, Parcaroli, verificarne l'eventuale disponibilità a proseguire l'attività in Arena con un diverso ma pur sempre significativo ruolo. Ad esempio quello di direttore musicale calzante a pennello con la professionalita' del maestro, professore di Musicologia.
Una mediazione sarebbe stata dunque possibile ad evitare magari eventuali 'azioni' dell'ormai ex direttore artistico che ha chiesto le motivazioni delle decisioni della Cda che l'hanno riguardato. Ma soprattutto pressocchè necessaria perchè la stagione 2024 era stata già impostata e tornare indietro è ogniqualvolta arduo.
Per l'Arena maceratese reduce da due anni di un'altra ancora 'rivoluzione' culturale (valorizzata è stata la parte musicale della stagione con Donato Renzetti) si apre una fase importante ma non priva di interrogativi dopo le 'svolte' di Francesco Micheli e Barbara Minghetti succedute al 'monumento' P.G. Pizzi.
I tempi sono stretti e si è perduto inoltre ancor piu' tempo dopo... l'11 settembre (la notizia del pensionamento data da Pinamonti stesso). Parcaroli dovrà dare gas ad una macchina che ha bisogno di velocità mentre si apre all'orizzonte l'ipotesi del maestro lombardo Paolo Gavazzeni.
Se Gavazzeni sarà, dovrà procedere su uno spartito monotematico pucciniano già segnato e pensare all'intera cronoprogrammazione. Che dovrà tener conto della forte concorrenza nel nome del Grande compositore toscano. Se invece volesse rivoluzionare la Stagione, bisognerà correre come...Marcell Jacobs.
"C'e' il rischio concreto che la Stagione lirica debba chiudere dopo i pareggi degli anni precedenti, quelli delle nostre gestioni, o che debba darsi un calendario biennale" incalza il capogruppo comunale del Pd, avv. Narciso Ricotta. "Lo sbilancio del 2022 è stato certificato (212.000 euro) e per quanto riguarda la stagione appena in archivio Parcaroli in Consiglio ha reso note soltanto le entrate, dopo che io stesso avevo richiesto formalmente di conoscere pure le uscite. E lui non può non saperle perchè firma personalmente ogni contratto! La situazione di Macerata Opera non può non preoccupare visto che l'addio a Pinamonti è da considerarsi come un fulmine a ciel sereno con uno scenario (molto) prossimo venturo tutto da (ri)disegnare". Un'altra rampa in salita per il sindaco di Macerata.
Una giornata di festa per tutta la città di Civitanova Marche quella che sabato ha visto bambini, ragazzi, atleti, famiglie e amministrazione inaugurare il nuovo Pattinodromo comunale “Andrea Campitelli” di via Zavatti.
Una festa di colori, sorrisi e gioia per aver riconsegnato a Civitanova una struttura sportiva più bella e più sicura. Presenti, oltre al sindaco Fabrizio Ciarapica, gli assessori Claudio Morresi, Roberta Belletti, Francesco Caldaroni e Giuseppe Cognigni; i consiglieri comunali Pierpaolo Turchi, Paola Campetelli e Gianluca Crocetti, il consigliere regionale Pierpaolo Borroni, Fabio Romagnoli, delegato del Coni. E tutta la Roller al completo.
Il primo cittadino ha ricordato gli incontri con la società dove era emersa “l’esigenza di un nuovo impianto", ma anche i “grandi risultati sportivi che ha ottenuto negli anni e che danno lustro alla nostra città. Poter sostenere una società come la vostra, capace di attrarre tanti giovani, è motivo di grande soddisfazione. Ringrazio tutti i presenti e tutti coloro che hanno lavorato per rendere questa struttura più sicura”.
“Questo nuovo pattinodromo è il risultato di un grande lavoro di squadra - ha detto la presidente della Roller Cristiana Pacini - a partire dal sindaco Ciarapica, dagli assessori Morresi e Carassai, all’ufficio tecnico fino ai geometri comunali. Grazie a chi ci ha ospitato in questi mesi di lavoro, ma soprattutto agli atleti e alle loro famiglie per aver creduto in noi. Oggi tutto questo blu e giallo è per voi. Che possa essere un punto di aggregazione sociale e di crescita sportiva ed umana”.
Durante l’inaugurazione Elisabetta Giorgini, ex campionessa della Roller, ha ricordato Andrea Campetelli, atleta scomparso in un tragico incidente e cui il Pattinodromo è intitolato: "Andrea veniva sempre con il sorriso e la gioia di pattinare - ha detto - . Per lui significava dimostrare le sue potenzialità, ma anche il piacere immenso di stare con i ragazzi. Andrea accompagnava ogni nostra difficoltà con il sorriso. Aveva un grande spirito di gioia e di grinta. Per questo auguro a tutti i giovani di essere un piccolo o una piccola Andrea".
"É stata effettuata una revisione sostanziale – ha spiegato Carassai dopo aver ringraziato la Roller per l’attività che da sempre porta avanti -. L’impianto mostrava segni evidenti di usura lungo l’anello di corsa, sul parapetto di protezione e sulla pista interna. Per questo abbiamo deciso di ristrutturarla con uno stanziamento di 100 mila euro”.
Anche l’assessore allo Sport Claudio Morresi ha voluto ringraziare la Roller “per quanto fate quotidianamente per noi e per i nostri ragazzi”. "Lo sport è fondamentale", ha detto il consigliere regionale Pierpaolo Borroni che ha voluto ringraziare la società, i genitori ed i ragazzi, ma anche l’amministrazione Ciarapica per “il grande lavoro che sta portando avanti nello sport”.
A benedire la nuova struttura Don Edmond, vice parroco di Cristo Re: “Grazie al vostro cuore e alle mani di chi ha lavorato per rinnovare questa struttura. Perchè tutto questo significa aver voluto aiutare i nostri ragazzi ed i nostri figli”. Al termine esibizione spettacolare degli atleti della Roller in pista.
L’Aurora incappa nella quarta sconfitta consecutiva contro un Trodica che riesce a dare continuità all’ottimo momento di forma. Momento no per la compagine treiese che concede agli ospiti lunghi tratti dell’incontro.
La partita si apre però nel segno dell’Aurora che, tra il settimo e l’ottavo minuto di gara, colleziona due occasioni con Ripa e Chornopyshchuk ma le conclusioni si perdono sul fondo. Il vantaggio dei bianco-azzurri arriva al 27’: errore dell’Aurora Treia in uscita dalla propria area di rigore, palla che viene recuperata da Stortini che mette un cross pennellato per la testa di Ferreyra. Nulla può Cartechini sull’intervento dell’attaccante trodicense. La reazione dell’Aurora tarda ad arrivare ed il Trodica può così gestire il vantaggio con calma.
Al 40’ Usignoli viene imbeccato nell’area locale ma la conclusione del classe 2004 è troppo debole per impensierire Cartechini. La ripresa si apre nel segno del Trodica che prova a pungere sin dai primi minuti. Al 52’ Titone libera una conclusione potente che però viene deviata in corner dal grande intervento di Cartechini. Due minuti dopo, Monserrat inzucca sugli sviluppi di un calcio piazzato ma la palla finisce di poco sopra la traversa. Al 58’ Titone ha tra i piedi la palla per chiudere la contesa ma Cartechini si oppone nuovamente con un intervento provvidenziale.
Bisogna attendere il 66’ per assistere alla prima occasione dell’Aurora nella ripresa: Chornopyshchuk viene pescato in posizione regolare ma la sua girata si perde poco lontano dal palo. Ci prova anche Pucci cinque minuti dopo ma Monti fa buona guardia. Al ‘74 il Trodica si porta sul doppio vantaggio: al termine di una lunga azione palla a terra, Titone serve Emiliozzi che con un rasoterra deposita all’angolino. L’Aurora si getta in avanti con la forza della disperazione ed ottiene un calcio di rigore a seguito di un contatto su Buschittari all’interno dell’area ospite. Pucci trasforma dagli undici metri e permette ai bianco-rossi di alimentare le speranze per giungere pareggio.
Siamo al minuto ‘84. Un minuto dopo è sempre lo stesso Pucci ad essere pericoloso ma il tiro viene deviato da Monti in calcio d’angolo. L’Aurora prova a caricare a testa bassa nel finale ma non sarà sufficiente per scalfire la difesa del Trodica che regge alla pressione dei locali. Il triplice fischio arriva dopo cinque minuti di recupero.
Al termine esplode la gioa degli uomini di Mister Lelli che vanno a festeggiare sotto lo spicchio di tribuna riservata agli ospiti. Moltissimi i supporters bianco-azzurri che oggi hanno cantato, dal primo all’ultimo minuto, sugli spalti del “Capponi”. Per l’Aurora si prospetta una lunga settimana di riflessione per comprendere su come uscire da questo momento negativo.
Gagliole ospita la VI tappa del Festival d’Autunno “Armonie dell’entroterra”. Domani, domenica 22 ottobre. Show, musica ed enogastronomia. Tra gli ospiti Greg & The Frigidaires
Il Festival a Gagliole prenderà il via alle 15 con i mercatini e le degustazioni a cura della Pro Loco con grigliata mista, panini con braciola di maiale, piadine farcite e salumi locali.
Il primo show sarà in Largo Leopardi alle 15.30 con “Gustavo La Vita” di Andrea Farnetani: assicurate risate, numeri di abilità e momenti empatici.
Alle ore 16.30 in Largo Domenico Zamparini la musica di CorVagante, con violino, chitarra e canto. Alle ore 18 lo spettacolo di circo in strada “Hop Hop” di Simone Romanò, in Largo Leopardi.
Gran finale della domenica in musica con il concerto di Greg & The Frigidaires.
La tappa marchigiana è da decenni d’obbligo per Greg. Obbligo che risulta sempre un gran diletto, poiché molteplici sono le tentazioni che questa terra gli offre e tante sono le occasioni di portare le sue commedie nei teatri presenti. Poi ci sono le piazze, le feste, le sagre e qui entra in gioco la Musica. Questa è la prima volta a Gagliole e «se il pubblico resterà soddisfatto dello spettacolo, sicuramente ne seguiranno altre!», parola di Greg.
Grande attesa per il Festival a Gagliole. «Aspettiamo con trepidazione la giornata del Festival a Gagliole in quanto riteniamo molto interessante il calendario degli spettacoli a noi riservati nel borgo – afferma il sindaco Sandro Botticelli – Tre spettacoli ad intermittenza permetteranno di divertirsi! Ci auspichiamo che questo evento raccolga molti spettatori ai quali abbiamo riservato anche la visita al Museo di storia naturale e al Presepe artistico permanente. Chi arriverà a Gagliole potrà anche fare un tuffo nella storia perché il centro storico di Gagliole è cinto da mura medievali autentiche».
Nati nel 2012 da un’idea di Claudio “Greg” Gregori e Luca Majnardi, i Frigidaires sono tra le pochissime band italiane a proporre il Doo-Wop, branca del Rock’n’Roll nata sul finire degli anni ’50 tra le comunità degli italoamericani e degli afroamericani. Ispirandosi a Dion & the Belmonts, ai Coasters, ai Diamonds, ai Cadillacs e a molte altre band in questo stile, i Frigidaires propongono un vasto repertorio composto da brani originali e cover di classici riadattati nel loro stile decisamente poco compassato.
Un quintetto vocale e una solida ritmica offrono uno spettacolo ricco, gioioso e grintoso pregno di gag parlate e musicali, con i componenti della band che “giocano” con i propri ruoli e le proprie peculiarità e a suon di “Sha-badu-budì” e “Rama-lama-ding-dong” vi conquisteranno. La band, oltre a Claudio Greg Gregori e Luca Majnardi, è composta da Alex Meozzi, Olimpio Riccardi, Giulio Scarpato, Giovanni Campanella.
Il Festival d’Autunno “Armonie dell’entroterra”, con l’organizzazione curata da Eclissi Eventi, proseguirà fino al 31 ottobre con appuntamenti tra Castelraimondo, Matelica e Fiuminata. Il Festival d’Autunno – Armonie dell’entroterra si inserisce nel programma di promozione e valorizzazione turistica e territoriale della Regione Marche con l’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione della Regione Marche (Atim), in collaborazione con i Comuni dell’Area del Cratere Sisma.
Oggi, alla presenza delle autorità, è stato inaugurato il Teatro Comunale di Caldarola dopo i lavori di recupero e restauro. Tra i partecipanti alla cerimonia di inaugurazione il commissario straordinario alla riparazione e alla ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli.
I lavori si sono svolti dal 2020 al 2023, dunque per una durata complessiva di tre anni. Per quanto riguarda gli interventi, finanziati per circa 1,3 milioni di euro, questi hanno previsto il ripristino di tutte le opere strutturali, la realizzazione di un’impiantistica ex novo e di un sistema di riscaldamento a pavimento.
All’evento erano presenti tra gli altri il presidente della regione Marche Francesco Acquaroli, il presidente della provincia Sandro Parcaroli, il prefetto Flavio Ferdani, la senatrice Elena Leonardi, l’arcivescovo di Camerino-San Severino monsignor Francesco Massara e il sindaco di Caldarola, Luca Giuseppetti.
Queste sono state le parole di Guido Castelli: “la giornata odierna rappresenta un esempio di sintesi perfetta tra l’opera di ricostruzione e quella di riparazione. Non solo, infatti, sono terminati i lavori di recupero e restauro del teatro che proprio quest’anno compie 200 anni, ma restituiamo alla comunità di Caldarola uno spazio civico culturale e aggregativo che contribuisce alla riconnessione del tessuto sociale e alla promozione di questo territorio”.
Ha poi proseguito ribadedo l’importanza dei finanziamenti pubblici e privati per garantire la continuità di spazi essenziali per la collettività “Sono molto lieto di aver potuto contribuire al finanziamento di quest’opera, quando ero assessore alla ricostruzione che, dopo la cerimonia di inaugurazione, questa sera vedrà il Teatro tornare compiutamente a nuova vita, quando si terrà il concerto dell’Orchestra dei Fiati. Il segnale più evidente di quanto Caldarola tenesse a riappropriarsi del suo Teatro è il fatto che in tanti, anche cittadini privati e aziende, abbiano contribuito a questo risultato: in termini economici e attraverso la donazione di materiali e forniture. Questo spirito e questa capacità di essere comunità è il segnale più positivo e tonificante per chi, come me, deve cimentarsi con l’opera di ricostruzione e riparazione”.
Infine uno sguardo alle future generazioni: “L’emozionante esecuzione al piano del giovane talento Alberto Cartuccia Cingolani poi ha regalato all’evento un valore ulteriore: il suo talento incarna quello spirito di rinascita che ci guida nel lavoro che stiamo compiendo nell’Appennino centrale per le generazioni che verranno".
A chiudere la giornata il monologo dell’attrice Alexandra Filotei, figlia del cratere sopravvissuta alla tragedia del 24 agosto che ha saputo emozionare condividendo dal palco la sua eccezionale storia di rinascita.
Oggi alle ore 11.30 al Santuario Santissimo Crocifisso, Giovanni Tassi e Giuliana Gagliardini hanno rinnovato le promesse di matrimonio 50° anniversario (Nozze d’Oro) la cerimonia è stata celebrata da padre Luciano Genga.
La coppia si era sposata il 21 ottobre 1973 nella parrocchia San Vito e Patrizio di Chiesanuova di Treia. Gli auguri speciali dai figli Samuele e Barbara, i nipoti Filippo e Ilary, oltre dagli amici e parenti. Dopo la cerimonia tutti, amici e parenti si ritrovano al ristorante Antica Fornace di Treia.
Il sogno del Cus Macerata di vincere il Campionato Italiano di società nella marcia, naturalmente parliamo di atletica, è svanito proprio all’ultimo. Beffardamente all’ultimo: vice campioni d’Italia.
Grazie ai ragazzi e soprattutto alle ragazze la polisportiva è stata in testa dalla prima tappa dello scorso gennaio, ma proprio in quella finale di Alessandria ha perso il primato ed è stata scavalcata.
È accaduto che l’inserimento di una nuova atleta nella società Atletica Bergamo 1959, proprio nell’ultimo appuntamento in calendario, ha ribaltato le sorti di un campionato che aveva visto il sodalizio maceratese sempre al comando.
Giulia Miconi e Anastasia Giulioni, entrambe studentesse universitarie, le atlete che fin dalla gara di gennaio in Sicilia hanno macinato chilometri e chilometri per regalare al Cus e al responsabile di sezione Diego Cacchiarelli il titolo di campioni d’Italia. Tante trasferte (dopo l’isola la Puglia, Toscana, Lazio e Piemonte) tutte fatte col massimo impegno.
Il secondo posto migliora il terzo piazzamento ottenuto nel 2022, ma al momento prevale il rammarico perché il Cus Macerata assaporava il grande trionfo. Il risultato di squadra è comunque la punta dell’iceberg della sezione atletica che dal 2020 è rinata dopo uno stop di oltre un quarto di secolo.
Sempre ad Alessandria si è svolto anche il Campionato italiano individuale per la categoria Under18 e Sofia Tomassoni ha colto un notevole 7° posto sulla 10km al suo primo anno di categoria. Per lei grandi aspettative per l’anno prossimo dove potrà esprimere ancora il suo valore e confrontarsi con le pari età. Ancora assente Elisa Marini (in graduatoria è la seconda atleta d’Italia) per un problema fisico, per fortuna in via di risoluzione.
Firmata questa mattina in Prefettura la convenzione con la quale il Comune di San Severino Marche mette a disposizione dell’Arma dei carabinieri sei Sae fino al pieno ripristino dell’agibilità della caserma, parzialmente danneggiata dal sisma del 2016.
Presenti alla sottoscrizione il prefetto Flavio Ferdani, il sindaco Rosa Piermattei e il comandante provinciale dei carabinieri Nicola Candido. Ad avvenuto trasferimento, potranno iniziare i lavori di ripristino della caserma, garantendo allo stesso tempo l’elevato livello di presidio del territorio comunale di San Severino e il benessere dei militari che vi prestano servizio.
Piena soddisfazione è stata espressa dal prefetto, il quale ha sottolineato come tale soluzione provvisoria permetterà all'Agenzia del Demanio di poter realizzare la ristrutturazione e il ripristino della caserma: “Una soluzione che acquista un importante valore simbolico, trattandosi di un presidio di sicurezza dei diritti della comunità, e nel contempo garantirà il benessere dei carabinieri chiamati a svolgere i propri compiti istituzionali. Gli interventi, infatti, permetteranno uno strutturale miglioramento sismico, a vantaggio della fruibilità e dell' utilizzo in condizioni di sicurezza”.
Un bell'esempio di come la sinergia tra le Istituzioni e gli Enti locali può portare a un positivo risultato concreto per la comunità di San Severino. Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco della città di San Severino Marche, Rosa Piermattei:
“La soluzione trovata permette di garantire la costanza della presenza dell’Arma sul territorio e di fornire l’accoglienza necessaria a un presidio importante, come quello della caserma, oltre che al personale della stessa. Desidero ringraziare il prefetto e i vertici dell’Arma dei carabinieri per aver scelto questa soluzione di continuità nel bene della nostra comunità”.
Anche il comandante provinciale dei carabinieri, Nicola Candido, ha voluto esprimere la propria riconoscenza al prefetto ed al sindaco: “Ringrazio, a nome dell’Arma dei carabinieri, il sindaco di San Severino per aver messo a disposizione le Sae, un gesto concreto di vicinanza dell’Amministrazione comunale e, ovviamente, ringrazio anche il prefetto Ferdani che, come sempre, segue in prima persona anche queste problematiche dei carabinieri, dando impulso a tutte le iniziative che riguardano la ricostruzione delle caserme dell’Arma danneggiate dal sisma del 2016”.
“L’iniziativa che il prefetto Ferdani, d’intesa con il sindaco Piermattei e il comandante Candido, ha voluto sviluppare a San Severino non è solo rispondente all’interesse pubblico, ma esprime quella capacità di cooperazione istituzionale che sarà decisiva per la ricostruzione. Il nostro impegno ora è quello di garantire la massima tempestività nella riqualificazione della caserma settempedana”. Questa la chiosa del senatore Guido Castelli, commissario straordinario per la ricostruzione.
Allaccia abusivamente l’impianto elettrico al contatore della banca vicina: arrestato un commerciante 55enne di Recanati. L’uomo, già agli arresti domiciliari, è stato segnalato dall’istituto bancario al quale sottraeva corrente almeno da settembre. Ad arrestarlo per furto aggravato sono stati giovedì i carabinieri di Recanati, in seguito al provvedimento della procura di Macerata.
Il 55enne si trova nel carcere di Fermo dove dovrà scontare un anno e nove mesi di reclusione. Nel corso dell’attività di controllo, ieri sera, è finito nel mirino dei militari della stazione di Porto Recanati, anche un ventenne di origini senegalesi residente a Tolentino, che aveva scelto come base per l’attività di spaccio il parcheggio del supermercato Lidl.
Il ragazzo è stato perquisito: in tasca aveva una piccola quantità di hashish, ma nella sua auto aveva nascosto 25 grammi di sostanza, un bilancino di precisione e 570 euro, considerati provento dell’attività di spaccio. Il 20enne è stato denunciato e sono in corso le indagini sul suo telefono per ricostruire la rete di clienti.
Infine i carabinieri di Potenza Picena hanno sorpreso un giovane di 20 anni, residente in zona, in possesso hashish per uso personale e lo hanno segnalato alla Prefettura.