di Picchio News

Pallavolo Macerata, Dylan Leoni sarà il vice di coach Giannini per la stagione 2025/2026

Pallavolo Macerata, Dylan Leoni sarà il vice di coach Giannini per la stagione 2025/2026

Dopo l'annuncio del ritorno di Romano Giannini sulla panchina biancorossa, la Pallavolo Macerata svela il nome del suo vice allenatore per la stagione 2025/2026: sarà Dylan Leoni ad affiancare il coach nella nuova avventura in Serie A2. Classe, carisma e radici maceratesi: Leoni rappresenta una scelta all’insegna della continuità e dell’identità territoriale, caratteristiche che la società ha dichiarato di voler valorizzare nel progetto tecnico della prossima stagione. Ex giocatore, sempre fedele alla maglia numero 10, Leoni ha maturato una solida esperienza nella formazione dei giovani, guidando con successo i settori giovanili della Volley Lube e della Paoloni Macerata. Per lui si tratta della prima esperienza ufficiale su una panchina di Serie A2, ma il suo percorso lo ha già portato a collaborare con coach Giannini nelle selezioni regionali giovanili, dove è nata una sintonia tecnica che ora trova piena espressione nel contesto professionistico biancorosso. "È una grandissima novità per me - ha dichiarato Leoni nelle sue prime parole da viceallenatore della prima squadra -. Dopo tanti anni con le giovanili, è arrivato il momento di misurarmi con una pallavolo di alto livello. Quando Romano mi ha proposto questo incarico non ho potuto dire di no. So che sarà un salto impegnativo, ma sono pronto a mettermi in gioco".  La società ha accolto con entusiasmo l’ingresso di Leoni nello staff tecnico, sottolineando l’importanza di puntare su figure competenti e legate al territorio, capaci di portare valore umano e tecnico in un ambiente ambizioso e in crescita. Con l’annuncio del nuovo secondo allenatore, la Pallavolo Macerata aggiunge un altro tassello importante al mosaico della stagione 2025/2026. E promette: altri aggiornamenti sul roster sono in arrivo.

28/05/2025 18:20
La dieta mediterranea come modello di benessere sostenibile: al via studio Unicam

La dieta mediterranea come modello di benessere sostenibile: al via studio Unicam

È stato presentato oggi pomeriggio, presso la mensa universitaria Erdis di Camerino, il progetto “VITHAS – Vitality Integrated approaches Towards Health And Sustainability”, un innovativo studio scientifico dedicato a valutare l’impatto di una dieta prevalentemente a base vegetale sulla salute umana e sull’ambiente. Promosso dalla Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria dell’Università di Camerino, in collaborazione con l’Università di Urbino Carlo Bo e l’Università di Chieti, il progetto VITHAS si propone di analizzare, attraverso uno studio sperimentale randomizzato controllato, come un’alimentazione fondata sui principi della Dieta Mediterranea e arricchita da una maggiore quota di proteine vegetali possa migliorare diversi indicatori di salute, tra cui il profilo lipidico, la composizione corporea, le performance cognitive e i livelli di stress. Inoltre, lo studio si distingue per l’approccio integrato One Health, considerando la sostenibilità ambientale attraverso la misurazione delle impronte di carbonio e idrica delle diverse scelte alimentari. “Il progetto VITHAS – ha dichiarato il tettore dell’Università di Camerino, Graziano Leoni –rappresenta un esempio virtuoso di come l’Università possa essere protagonista nel generare conoscenza scientifica utile per la società. Promuovere uno stile di vita sano, basato su un’alimentazione equilibrata e sostenibile, è una priorità per il nostro tempo, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Siamo orgogliosi di contribuire, attraverso la ricerca e il coinvolgimento della comunità universitaria, a creare un futuro più sano e consapevole”. Il progetto, che prevede il coinvolgimento di studentesse, studenti e dipendenti delle università partner, avrà una durata complessiva di 14 settimane e si articola in tre fasi: reclutamento, familiarizzazione con la dieta mediterranea, e intervento con il piano alimentare VITHAS o di controllo. Al termine, i dati raccolti permetteranno di valutare non solo i benefici per la salute individuale, ma anche l’impatto ambientale delle scelte alimentari, contribuendo a una maggiore sensibilizzazione su questi temi cruciali. La ricerca è coordinata dalla dott.ssa Giorgia Vici (Università di Camerino) e dal prof. Mauro De Santi (Università di Urbino), con il contributo di un team multidisciplinare di ricercatrici e ricercatori provenienti da diverse sedi universitarie e ambiti scientifici. L’Università di Camerino, da sempre attenta alla promozione del benessere e della sostenibilità, conferma il proprio impegno a favore di progetti innovativi e interdisciplinari come VITHAS, a beneficio dell’intera comunità.  

28/05/2025 18:00
Civitanova, una pedalata collettiva tra abbazie, natura e fede: l’evento simbolo di 'Primavera in Bici'

Civitanova, una pedalata collettiva tra abbazie, natura e fede: l’evento simbolo di 'Primavera in Bici'

Il festival Primavera in Bici 2025 entra nel vivo con uno degli appuntamenti più attesi e simbolici: il Giubileo del Ciclista, in programma domenica 1° giugno. Una pedalata aperta a tutti, pensata per unire sport, sostenibilità e riscoperta dei luoghi identitari del territorio.Per questa edizione sono previste due partenze differenziate:Alle ore 9.00 dall’Abbazia di San Claudio (Corridonia)Alle ore 9.30 dal bar Cinciallegra di Civitanova, lungo la pista ciclabile, punto di riferimento per chi desidera condividere l’esperienza in gruppo.Il percorso, che si snoderà su ciclabili e strade secondarie, toccherà non solo la ciclovia delle Abbazie ma anche altri tratti del territorio urbano e rurale, fino ad arrivare al Santuario di Santa Maria Apparente, dove i partecipanti riceveranno la tradizionale benedizione giubilare.«Il Giubileo del Ciclista è molto più di una semplice uscita in bici – dichiara l’assessore alla Mobilità Sostenibile Roberta Belletti –. È un’occasione per riscoprire il territorio con lentezza, per stare insieme, per vivere lo spazio pubblico in modo diverso e più rispettoso. Primavera in Bici è giunta alla terza edizione e ogni tappa è un modo per avvicinare sempre più cittadini alla mobilità sostenibile e al piacere di muoversi in libertà».L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Mobilità Sostenibile del Comune di Civitanova Marche, in collaborazione con il Gruppo Sportivo Fontespina, Civitanova Green Life e le realtà parrocchiali del territorio.

28/05/2025 17:30
Recanati - Scoppio al fornello della cucina della scuola, alunni evacuati. Il sindaco: “Tutto gestito con prontezza”

Recanati - Scoppio al fornello della cucina della scuola, alunni evacuati. Il sindaco: “Tutto gestito con prontezza”

Attimi di apprensione questa mattina nel plesso scolastico “B. Gigli” del centro storico di Recanati, dove si è verificato un piccolo scoppio al momento dell’accensione dei fornelli della cucina. L’edificio ospita non solo aule scolastiche, ma anche locali parrocchiali, una sede radiofonica e alcuni appartamenti del Campus Infinito. Secondo le prime ricostruzioni, lo scoppio sarebbe stato causato da un'accensione con fiamma pilota troppo bassa, che ha provocato un forte rumore, avvertito distintamente anche nelle aule. Nessuna conseguenza per le persone presenti: non si registrano feriti né danni rilevanti alla struttura. Sul posto sono intervenuti tempestivamente il sindaco di Recanati, Emanuele Pepa, e il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici, Roberto Bartomeoli, per seguire da vicino l’evolversi della situazione e verificare personalmente le condizioni di sicurezza dell’edificio. «La città può stare tranquilla – ha dichiarato il sindaco Pepa – grazie alla prontezza del personale scolastico e all’intervento efficace dei tecnici, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e della nostra Polizia Locale. La situazione è stata gestita con competenza e rapidità. A nome dell’Amministrazione comunale, rivolgo un sincero ringraziamento a tutti coloro che sono intervenuti». Dopo le verifiche tecniche, è stato confermato che non sussistono rischi per la sicurezza e l’attività scolastica potrà proseguire regolarmente.

28/05/2025 17:00
Giro d’Italia, Pellizzari infiamma il Mortirolo e offre la borraccia alla maglia rosa: ora è settimo in classifica

Giro d’Italia, Pellizzari infiamma il Mortirolo e offre la borraccia alla maglia rosa: ora è settimo in classifica

Nella diciassettesima tappa del Giro d’Italia 2025, quella che ha riportato il gruppo sulle salite storiche del Passo del Tonale e soprattutto del Mortirolo, è stato ancora Giulio Pellizzari a prendersi la scena. Il giovane talento camerte della Red Bull–Bora-Hansgrohe ha acceso la corsa con una prestazione da leader, rompendo gli equilibri proprio sulle rampe più dure del Mortirolo, dove ha lanciato l’attacco che ha scatenato la battaglia tra i big. Prima ha imposto un forcing tattico con il compagno Aleotti in testa al gruppo maglia rosa, poi ha colto il momento giusto per partire, costringendo Richard Carapaz a rispondere.  In una tappa ricca di colpi di scena, Pellizzari non ha brillato solo per le gambe, ma anche per il gesto di sportività che lo ha visto porgere una borraccia al coetaneo Del Toro, maglia rosa, a 14 chilometri dal traguardo. Un segno di classe, dentro e fuori la corsa, che conferma la statura di un corridore ormai protagonista assoluto del Giro. LA TAPPA - Oggi si sono affrontate due lunghe salite nella parte centrale della tappa: Passo del Tonale e Passo del Mortirolo da Monno con i suoi ultimi 3 km sempre sopra il 10%. La corsa tra i big si accende sulle rampe finali del Mortitolo, a 46 km dal traguardo, proprio grazie a una sgasata di Pellizzari.  Il corridore camerte della Red Bull-Bora-Hansgrohe ha dimostrato di essere già capace di muoversi da leader. Prima del suo attacco, infatti, ha mandato il compagno Giovanni Aleotti in testa al gruppo maglia rosa in modo da forzare l'andatura. Un forcing che ha da subito messo alle corde tutti i migliori.  Con la sua iniziativa Pellizzari ha chiamato alla replica lo scalatore ecuadoriano Richard Carapaz, capace di staccare gli avversari con un'azione fulminea. Il capitano della EF Education-EasyPost, terzo in classifica generale, riesce a guadagnare sino a oltre 20 secondi sulla maglia rosa indossata dal messicano Isaac Del Toro. Margine che viene annullato a 27 chilometri dal traguardo, al termine della discesa del Mortirolo.  A circa 14 km dal traguardo il talento di Camerino si rende protagonista anche di un curioso siparietto con il coetaneo Del Toro. Le telecamere lo pizzicano mentre porge lui stesso la borraccia alla quale fa abbeverare la maglia rosa (vedi immagine di copertina, ndr). L'ennesima dimostrazione della sportività di Pellizzari, capace di non dimenticare l'amicizia nemmeno nei momenti concitati della competizione.  Nel finale la breve scalata delle Motte vede un nuovo scatto di Carapaz e Del Toro, capaci di prendere vantaggio sul resto dei big. La maglia rosa si va a prendere la vittoria a Bormio partendo alla grande sotto lo striscione che segnava l'ultimo chilometro di gara. Il 21enne messicano aumenta a 41'' il vantaggio dal secondo in classifica, che diventa Carapaz. L'ecuadoriano supera Yates. Pellizzari, che nel finale ha accusato un po' di fatica chiudendo quinto al traguardo di tappa, scala ancora posizioni nella generale e si attesta al settimo posto a 5'02'' dal leader.  Grande attesa, ora, per le due tappe in programma venerdì e sabato, destinate a decidere la Corsa Rosa. Pellizzari, che ha nuovamente dimostrato di avere le gambe giuste, è atteso all'esame del Colle delle Finestre e del Sestriere. 

28/05/2025 16:50
Il Gagliole C5 parte forte ma si spegne nella ripresa: il Baraccaluga vince l'andata dei playoff

Il Gagliole C5 parte forte ma si spegne nella ripresa: il Baraccaluga vince l'andata dei playoff

L’ASD Gagliole esce sconfitto dalla gara d’andata dei play-off nazionali. Nel remake della sfida di Coppa Italia, i “galletti” falcidiati dalle assenze e da un regolamento impari per quanto riguarda gli stranieri da schierare in campo, si arrendono per 3-7. Un match che ha visto i ragazzi di mister Mirko Rossini però sfoderare una prestazione di spessore nel primo tempo, che ha messo in seria difficoltà gli ospiti. Non a caso i rossoblu sono andati al riposo lungo sul 3-0 grazie alle reti di Martin e Ocharan, doppietta, mettendo in campo carattere, qualità e cinismo. Storia diversa nella ripresa con gli ospiti che sono partiti subito forte, piazzando quattro reti in sette minuti, con diverse proteste sulla seconda rete di Araut per un contrasto falloso su Ferjani. Nonostante il quinto di movimento, e un Vinciguerra sempre attento, i “galletti” non sono riusciti ad invertire il trend con Montagna, doppietta, e Palumbo che hanno chiuso i giochi.  Servirà una grande rimonta al ritorno, anche se questo regolamento come già ribadito in precedenza finisce per danneggiare le squadre che nei campionati regionali hanno avuto la possibilità di schierare solo 2 stranieri.  GAGLIOLE - BARACCALUGA 3-7 (3-0 pt) GAGLIOLE: Tamburrino, Di ronza, Casoli, Panella, Martin, Ferjani, Ocharan, Calisti, Cerqueti, Taini, Samir, Savi. All. Rossini BARACCALUGA: Vinciguerra, Oro, Arabia, Araut, Elgachi, Montagna, Fariselli, Molinari, Palumbo, Silvano, Franca, Barani. All. Tagliavini ARBITRI: Crescenzi di Viterbo e Colella di Frosinone RETI: 5' Martin, 15' e 16' Ocharan // 2' st , 5' st e 18' st Araut, 5' st  e 7' st Palumbo, 12' st e 19' st Montagna.    

28/05/2025 16:42
Ricci a Macerata con Migliorelli: “Il suo caso un grave segnale delle difficoltà della sanità marchigiana” (VIDEO)

Ricci a Macerata con Migliorelli: “Il suo caso un grave segnale delle difficoltà della sanità marchigiana” (VIDEO)

MACERATA – “Tenere una persona sei giorni al pronto soccorso per mancanza di letti dimostra la difficoltà che sta vivendo la sanità marchigiana, nonostante il lavoro straordinario di medici, infermieri e operatori sanitari che stanno facendo di tutto e di più”. Così Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e candidato alla presidenza della Regione Marche, intervenuto questa mattina davanti all’ospedale di Macerata per portare la propria solidarietà a Francesco Migliorelli. Il caso di Migliorelli ha fatto discutere: rimasto per sei giorni su una barella in attesa di un ricovero, ha deciso di protestare pacificamente esponendo un cartello. Un gesto che ha portato alla sua identificazione da parte dei carabinieri, con tanto di minaccia di perquisizione. “Non vedere questi problemi non significa essere di destra o di sinistra – ha dichiarato Ricci – significa essere irresponsabili”. L'esponente dem ha parlato di un clima preoccupante: “C’è un clima intimidatorio che non mi piace. Come si può identificare un paziente che protesta per un suo diritto? Francesco ha avuto il coraggio di denunciare una situazione inaccettabile, lo ha fatto con un cartello, e si è ritrovato identificato. Siamo davvero arrivati al punto che chi difende un diritto fondamentale come quello alla salute debba essere trattato così?” Secondo Ricci, quanto accaduto è il riflesso di una crisi sistemica: “Le liste di attesa aumentano, la mobilità passiva cresce, un marchigiano su dieci rinuncia a curarsi perché non trova risposte nel pubblico e non può permettersi il privato. Il caso di Francesco è un campanello d’allarme, ma è solo uno dei tanti. Mi preoccupa – ha aggiunto – il fatto che molti medici e operatori sanitari vogliano parlarmi solo in privato, temono ritorsioni e non partecipano a incontri pubblici. Ma dove siamo? In una regione democratica tutti devono poter dire la loro senza paura di essere ricattati, spiati o identificati”. “La cosa positiva – ha concluso Ricci – è che Francesco ora sta meglio e presto potrà tornare a casa. L’ho trovato sereno, e questo è l’importante. Lo vogliamo rivedere fuori da questo ospedale ancora più combattivo, perché è tempo di cambiare le Marche”. In merito al caso, l’AST di Macerata ha diffuso una nota per chiarire il percorso clinico e gestionale del paziente. Secondo quanto riferito dall’Azienda sanitaria, il signor Francesco Migliorelli è giunto al Pronto Soccorso di Macerata il 28 aprile ed "è stato prontamente preso in carico dal personale medico e infermieristico per il trattamento iniziale, l'inquadramento clinico e la stabilizzazione della patologia riscontrata". Il percorso, precisano dall’AST, "ha richiesto alcuni giorni, come previsto dai protocolli per le patologie non tempo-dipendenti, e si è svolto nei letti tecnici e nelle sale sosta del Pronto Soccorso, spazi appositamente dedicati a questo tipo di degenze temporanee. Una volta raggiunta la stabilità clinica, grazie alle terapie somministrate, il paziente è stato trasferito nel reparto più adeguato alla prosecuzione delle cure". Durante il periodo di osservazione, il paziente si è fatto fotografare con un cartello contenente – secondo la nota – “frasi palesemente diffamatorie e non veritiere nei confronti dell’Ast di Macerata”. "In seguito a questo episodio, il Primario del Pronto Soccorso ha richiesto l’intervento della pubblica autorità per procedere all’identificazione formale del paziente, al fine di consentire all’Azienda di tutelare la propria immagine, se ritenuto necessario, nelle sedi più opportune". L’AST precisa infine che "non vi è stata alcuna volontà di reprimere la libertà di espressione del paziente, che è stato gestito in condizioni di sicurezza e nel pieno rispetto delle norme a tutela della persona. La procedura adottata – conclude la nota – è la medesima che viene seguita nei Pronto Soccorso di tutta Italia per patologie non urgenti".

28/05/2025 16:15
Belforte, un nuovo volto per piazza Umberto I: restyling da 1,1 milioni

Belforte, un nuovo volto per piazza Umberto I: restyling da 1,1 milioni

Un nuovo volto per piazza Umberto I a Belforte del Chienti. Lunedì 2 giugno, dalle 15:30, è in programma un intero pomeriggio dedicato all’inaugurazione del cuore del capoluogo dopo i lavori di restyling. Si inizia alle 15.30 con la conferenza del prof. Umberto Moscatelli dal titolo "Gli spazi pubblici delle piazze nel Medioevo italiano" all’ex oratorio di via Leopardi. Si proseguirà con il taglio del nastro (saranno presenti anche il presidente della Regione Francesco Acquaroli e il commissario alla ricostruzione Guido Castelli) e l’esibizione del Corpo bandistico di Belforte del Chienti. Con l’occasione sarà consegnata una copia della Costituzione ai neodiciottenni e, per finire, è previsto un aperitivo in musica. Il cuore del capoluogo si mostrerà completamente rinnovato dopo l’intervento di restyling da 1,1 milioni di euro: importo che arriva dai fondi del Pnc Sisma, in particolare dalla sub-misura A3 “Rigenerazione urbana e territoriale”, linea di intervento 1 “Progetti di rigenerazione urbana degli spazi aperti pubblici di borghi, parti di paesi e di città”. "La nostra piazza - dice il sindaco Alessio Vita - aveva bisogno di essere restaurata e abbiamo attinto alle risorse del bando per ottenere i fondi necessari. Grazie allo studio dell’architetto Emanuele Zippilli, è nato un progetto che riporta lo spazio allo splendore del Medioevo, frutto di una ricerca accurata tramite le cartografie originali. Oggi che il lavoro è terminato mi sento di dire che abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati".  Entrando nel dettaglio dell’intervento, è stata realizzata una pavimentazione in grado di riproporre gli schemi geometrici classici delle piazze storiche, utilizzando materiali conformi alla tradizione costruttiva di piazze storiche. Uno degli obiettivi perseguiti è stato quello di rendere leggibile l’ingombro a terra degli edifici che delimitavano la piazza, realizzando uno spazio pubblico composto da un palco: uno spazio in piano che ricalca l’impronta dell’edificio parzialmente demolito di fronte alla facciata della chiesa (così come riportato nel catastale gregoriano), e da un’area polifunzionale più ampia, che ricalca il perimetro del secondo edificio. Al loro posto uno spazio pianeggiante, su due livelli, adatto ad accogliere manifestazioni, giochi ed eventi, delimitato ad ovest da un’aiuola dove sono state inserite sei piante. Una sistemazione in grado di narrare lo stretto legame che esiste da sempre tra Belforte e i suoi fiumi grazie alla realizzazione di una fontana: l'acqua sgorga da due fontanili che rappresentano idealmente i fiumi Fiastrone e Chienti, i cui canali si uniscono per andare a formare un piccolo specchio d'acqua, il lago di Santa Maria. I fondi hanno permesso anche di mettere in sicurezza il muretto sul belvedere dietro la chiesa di Sant’Eustachio che è stato ripulito e su cui è stato installato un parapetto. "La piazza rappresenta sempre e ovunque il fulcro della comunità - aggiunge Vita -, per noi è il cuore di Belforte anche se purtroppo il paese, come molti centri dell’entroterra, soffre dello spopolamento del borgo. L’investimento fatto per la piazza è il primo passo di un percorso che va nella direzione di rivitalizzare il centro, cercando di offrire anche i servizi essenziali per chi lo sceglierà come luogo in cui vivere. Un primo passo a cui, nel giro di due o tre anni, ne seguiranno molti altri".

28/05/2025 15:30
Recanati, il Liceo G.Leopardi sale sul gradino più alto ai Ludi Latini di Senigallia

Recanati, il Liceo G.Leopardi sale sul gradino più alto ai Ludi Latini di Senigallia

Al primo posto assoluto, al termine di una competizione estremamente coinvolgente, si è classificato il nostro alunno Alessandro Attili, della classe 5E, che ha vinto con "una traduzione sicura, capace di restituire lo stile dell'autore con la sua sintetica pregnanza" - si trattava di un passo della Consolatio ad Helviam matrem di Seneca -, seguita da "un commento che interpreta in modo autentico e illuminato l'invito a far dialogare il testo di Seneca con quello di Azar Nafisi [...] un commento che non conosce cedimenti e che anche alla fine riserva motivi di riflessione, come il valore di apologia che la letteratura attribuisce a se stessa".  La cerimonia di premiazione si è svolta venerdì 23 maggio, presso l'Aula magna del Liceo Medi di Senigallia, a conclusione del certamen Ludi Latini, giunto ormai alla sua XXV edizione. Ospite d'onore è stato il prof. Salvador Bartera (University of Tennessee - USA), che ha tenuto una lezione su "Tacito politico", ricca di spunti interessanti. Hanno partecipato al certamen ragazzi delle classi quarte e quinte del Liceo Classico e Scientifico, provenienti da tutte le Marche, con traduzioni ed elaborati di grande qualità - come sottolineato dalla Commissione che ha corretto e selezionato i lavori migliori.  

28/05/2025 15:17
Civitanova, cultura in miniatura, valori in grande: i bambini della “Via dei Mille” donano alla Zavatti un plastico

Civitanova, cultura in miniatura, valori in grande: i bambini della “Via dei Mille” donano alla Zavatti un plastico

Nella mattinata di ieri, il sindaco Fabrizio Ciarapica ha fatto visita alla Scuola dell’Infanzia “Via dei Mille” insieme alla presidente della Biblioteca Comunale “Silvio Zavatti”, Paola Aggarbati affiancata da Vanessa Fontana, componente del cda e dalla referente della struttura Simona Carassai, per partecipare alla presentazione ufficiale del plastico realizzato dagli alunni delle sezioni A, B e C, indirizzo comune, e donato alla biblioteca.  Presenti la vicaria del preside Paola Gelosi, le insegnanti, Donatella di Leo, membro di istituto e Cristina Domenella con la sua chitarra.  Durante l’incontro, il Sindaco si è intrattenuto con i piccoli alunni, ascoltando i racconti della loro esperienza e complimentandosi per il lavoro svolto. I bambini hanno descritto con orgoglio i dettagli del plastico, condividendo le tappe del percorso che collega idealmente la loro scuola alla Biblioteca Comunale. Il progetto, infatti, è nato durante un’uscita didattica in biblioteca, dove gli alunni hanno osservato con curiosità e attenzione il tragitto percorso in pulmino, riconoscendo edifici e luoghi significativi come scuole, giardini pubblici e spazi della comunità. Da quel momento è nata l’idea di costruire un plastico che unisce idealmente la scuola alla biblioteca.   “Un bellissimo esempio di apprendimento attivo, di osservazione del territorio e di riconoscimento del valore della cultura - ha dichiarato il Sindaco – Ringrazio le insegnanti e i bambini per questo progetto di grande valore umano ed educativo. È proprio dai più piccoli che arrivano spesso i gesti più significativi e profondi”. Un momento particolarmente emozionante per il primo cittadino, che ha raccontato ai bambini di essere stato, proprio lì, uno di loro: “Questa è stata la mia scuola – ha detto – ed è bellissimo tornarci oggi per vedere con quanta curiosità, impegno e amore per la città state crescendo” . Il plastico è dunque un simbolo tangibile di alleanza tra la scuola, la città e la cultura, una sorta di “Arca di Alleanza” dove si intrecciano radici storiche e culturali differenti, a beneficio dell’intera collettività. Durante il percorso educativo, gli alunni hanno anche approfondito la figura del concittadino Silvio Zavatti, esploratore e studioso a cui è intitolata la biblioteca. Da questa riflessione è nato un libro, anch’esso donato alla struttura, che ne racconta la vita e i valori, offrendo alle giovani generazioni un esempio positivo di curiosità, passione e apertura verso il mondo.       

28/05/2025 14:50
Operaio resta schiacciato dal furgone: trasferito a Torrette in eliambulanza

Operaio resta schiacciato dal furgone: trasferito a Torrette in eliambulanza

Grave incidente sul lavoro questa mattina a Jesi, in via del Tornabrocco, nei pressi della fonte del Tornabrocco. Un uomo di 47 anni, un operaio dipendente di un'azienda privata, la Santini Impianti di Senigallia, è rimasto schiacciato sotto il furgone della ditta che stava operando su un carico di macerie. Il mezzo, per ragioni ancora da chiarire, mentre era fermo e stava operando con il braccio meccanico al carico delle macerie, si è improvvisamente rovesciato su un lato schiacciando uno dei tre operai che è rimasto imprigionato sotto il mezzo. Al momento dell'incidente, l'uomo si trovava al di fuori del mezzo e i suoi due colleghi sono comunque rimasti illesi. Colleghi che hanno subito dato l'allarme, quindi sul posto si sono recati i sanitari, l'eliambulanza che poi ha trasportato il ferito all'ospedale regionale di Torrette in codice rosso, anche i vigili del fuoco che sul luogo hanno operato per estrarre l'operaio dal mezzo. e la polizia locale di Jesi che è stata delegata dal Pubblico ministero di turno a fare i necessari accertamenti di polizia giudiziaria. Il cantiere è stato posto sotto sequestro, così come il mezzo. Stanno ancora operando, congiuntamente alla polizia municipale, anche gli ispettori dell'azienda sanitaria territoriale per accertare se sono state violate le normative sulla sicurezza del lavoro, quindi sottoposta a sequestro l'area e anche il mezzo.  

28/05/2025 14:40
Oltre 1300 studenti per “A scuola con l’Avis”: a Recanati una giornata di testimonianze tra dono, legalità e sport

Oltre 1300 studenti per “A scuola con l’Avis”: a Recanati una giornata di testimonianze tra dono, legalità e sport

Legalità, sport, volontariato e l’importanza di vivere un momento formativo “A scuola con l’Avis”. La fase conclusiva del progetto scolastico 2024-2025 dedicato da Avis Provinciale alla scuole primarie e secondarie del Maceratese si è svolta lunedì 26 maggio presso il Palasport Cingolani-Pierini di Recanati. L’iniziativa, giunta alla sua terza edizione e patrocinata dalla Regione Marche, ha coinvolto circa 1300 alunni partecipanti: una loro rappresentanza ha potuto assistere alle numerose testimonianze che si sono alternate durante la mattinata e che hanno contribuito alla sensibilizzazione sul tema della donazione del sangue, del midollo osseo e degli organi. Insieme ad Avis anche i rappresentanti di Admo e Aido. A presentare il progetto la presidente provinciale di Avis Macerata Morena Soverchia: «Il nostro intento è stato quello di iniziare già a parlare dai banchi di scuola dell’importanza del dono – ha sottolineato la presidente Soverchia –, di come il dedicarsi al prossimo possa fare la differenza per tutti. Puntiamo affinché diventi un momento di formazione e di crescita dei ragazzi».  Parole condivise anche dalla referente del progetto per Avis provinciale Angela Maria Renzi: «L’idea è stata accolta con ampia partecipazione da parte delle scuole – ha ribadito –, tutte le adesioni sono state conforto e conferma della bontà dell’iniziativa. Non solo, attraverso di essa possiamo raccontare tutto ciò che è il mondo Avis».  Tante le autorità presenti, dal presidente Avis Marche Daniele Ragnetti al consigliere nazionale Avis Massimo Lauri, dal consigliere regionale Pierpaolo Borroni (in rappresentanza del presidente del Consiglio regionale Dino Latini) all’assessore alla Scuola del Comune di Recanati Emanuela Pergolesi. Presente anche il referente di Admo Macerata Matteo Balestrini e la presidente di Aido Recanati Piera Marconi.  Toccante la testimonianza di Cristina Falappa e della figlia Desirè Ombrosi, quest’ultima giovane di 25 anni di Filottrano che nel 2023 ha ricevuto un trapianto di reni proprio dalla madre dopo aver affrontato un percorso in dialisi: «Nella mia esperienza c’è sempre stata tanta speranza di tornare a fare una vita normale – ha detto Desirè –, non paura ma sempre tanta speranza».  Dal Circolo Polare Artico, per l’occasione, la video testimonianza di Tonino Pieroni, in bici verso Capo Nord: ben 4000 chilometri da coprire in circa 25 giorni, una vera e proprio impresa con lo scopo di promuovere Camerino e le Marche. Spazio poi all’importanza della legalità con la proiezione di un video dedicato alla memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Clip che ha anticipato l’intervento del giudice del Tribunale di Macerata Luigi Reale e le domande sul tema da parte dei giovani presenti al Palazzetto: «Queste storie devono rimanere ed è un peccato che non se ne parli abbastanza – ha sottolineato –, il passato è importante così come lo è far capire come sia necessario l’impegno e che l’impegno ci porta a fare delle cose migliori, ognuno nel suo campo e nel suo piccolo». Sport, impegno e legalità anche nella testimonianza dell’atleta delle Fiamme Oro e ginnasta olimpico Carlo Macchini: «Ho voluto condividere con questi giovani il donarsi agli altri anche attraverso piccoli gesti – ha affermato –, un primo passo verso un messaggio di pace che nasce dall’infanzia, dall’educazione verso una società migliore per il futuro».  Gran finale poi con la dimostrazione dell’unità cinofila della Guardia di Finanza di Civitanova Marche grazie al tenente Giannini. Fiamme Gialle sempre in prima linea nel contrasto allo spaccio delle sostanze stupefacenti anche verso i minori. «È stata una giornata di festa – ha concluso il presidente di Avis Recanati Massimo Baleani –, siamo stati molto contenti della partecipazione dei ragazzi, così come delle autorità e della valenza delle testimonianze che hanno reso merito al progetto in questa occasione».  

28/05/2025 13:40
A Civitanova sventola ancora Bandiera Verde: una spiaggia a misura di famiglia

A Civitanova sventola ancora Bandiera Verde: una spiaggia a misura di famiglia

Civitanova Marche si conferma ancora una volta tra le località balneari italiane più adatte alle famiglie: anche per il 2025 sventolerà sulla città la Bandiera Verde, il prestigioso riconoscimento assegnato dai pediatri italiani alle spiagge ideali per i più piccoli.La Bandiera Verde, conquistata per la prima volta da Civitanova nel 2012 e ideata dal professor Italo Farnetani, presidente dell’International Workshop of Green Flags, certifica l’eccellenza della città in termini di sicurezza, qualità dei servizi, pulizia e attenzione ai bambini. Tra i criteri premianti la comodità e lo spazio necessario fra gli ombrelloni per consentire il gioco libero e indisturbato. Un mare calmo, pulito e accogliente, in cui l'acqua non diventi subito troppo alta, per poter fare il bagno in sicurezza. E poi assistenti di spiaggia, attrezzature e servizi, strutture per la ristorazione. Senza dimenticare il divertimento, per grandi e piccini.“Questo riconoscimento – dichiara il sindaco Fabrizio Ciarapica – è una conferma importante del lavoro che, anno dopo anno, portiamo avanti insieme agli stabilimenti balneari per rendere Civitanova una città accogliente, vivibile e sempre più attenta alle famiglie e ai bambini. È un successo di tutta la comunità e uno stimolo a fare sempre meglio”.Nel 2025 saranno 158 le spiagge insignite della Bandiera Verde: 150 in Italia e 8 all’estero. Per ottenere il riconoscimento, è necessario che almeno 35 pediatri, sottoscrivano e firmino la candidatura della località.

28/05/2025 13:10
Emergenza piccioni in Italia: una minaccia invisibile per la salute pubblica

Emergenza piccioni in Italia: una minaccia invisibile per la salute pubblica

Le città italiane stanno affrontando una crescente invasione di piccioni. Questi volatili, che ormai fanno parte del paesaggio urbano, non sono solo un problema estetico, ma rappresentano una vera e propria emergenza sanitaria e strutturale. Il loro guano, oltre a deteriorare edifici e monumenti, è un ricettacolo di batteri, virus e parassiti che possono trasmettere malattie potenzialmente gravi agli esseri umani. Sebbene molti cittadini li considerino innocui, i piccioni possono trasformarsi in una minaccia silenziosa per la salute pubblica e per la conservazione del patrimonio architettonico. Il problema non riguarda solo i grandi centri urbani: anche le aree periferiche e le zone industriali stanno registrando un aumento della presenza di questi volatili. Ma quali sono i veri pericoli e come si può intervenire per contrastare questa invasione? Piccioni e malattie: un rischio sottovalutato Uno degli aspetti più preoccupanti legati alla presenza dei piccioni è la loro capacità di trasmettere patologie attraverso il guano, le piume e i parassiti che spesso li accompagnano. Le malattie correlate ai piccioni non sono rare, ma spesso vengono diagnosticate solo quando hanno già provocato conseguenze serie per la salute. Tra le infezioni più comuni c’è la salmonellosi, una malattia batterica che può diffondersi attraverso il contatto con superfici contaminate dagli escrementi di piccione. Questo batterio può resistere per lungo tempo nell’ambiente e, se ingerito accidentalmente, può causare febbre alta, dolori addominali e gravi disturbi intestinali. Un’altra patologia poco conosciuta ma molto pericolosa è la criptococcosi, causata da un fungo che prolifera nel guano secco. Le sue spore, quando inalate, possono scatenare infezioni polmonari e, nei casi più gravi, colpire il sistema nervoso centrale, provocando meningiti e altre complicanze. A rischio sono soprattutto le persone con un sistema immunitario indebolito, come gli anziani, i bambini e i pazienti con patologie croniche. Oltre ai batteri e ai funghi, i piccioni possono essere vettori di parassiti come acari e zecche, che trovano nei loro nidi l’habitat ideale per proliferare. Questi insetti possono facilmente diffondersi nelle abitazioni e negli uffici, causando allergie, dermatiti e infestazioni difficili da debellare. "Molti pensano che i piccioni siano solo un problema estetico, ma in realtà sono vettori di patologie pericolose per l’uomo", spiega Simona di Zucchet ZCT, esperta dell’azienda leader in disinfestazioni e in allontanamento piccioni. "Il loro guano può contaminare l’aria con spore fungine e attirare insetti infestanti. La prevenzione è fondamentale per evitare problemi sanitari e danni agli edifici." Danni agli edifici e costi nascosti Oltre ai rischi per la salute, la presenza di piccioni comporta costi di manutenzione spesso sottovalutati. Il loro guano è altamente acido e, con il tempo, può corrodere materiali come la pietra, il metallo e il cemento. Facciate di edifici storici, tetti, balconi e monumenti sono costantemente esposti a questa minaccia, con conseguenze devastanti per il patrimonio architettonico italiano. Anche le strutture moderne, come i pannelli solari e gli impianti di climatizzazione, possono essere seriamente compromesse dalla nidificazione dei piccioni. I cavi elettrici danneggiati dai nidi possono causare cortocircuiti e ridurre l’efficienza degli impianti fotovoltaici, con un impatto diretto sulla produzione energetica. I danni non si limitano solo agli edifici pubblici o storici: anche i privati devono affrontare spese impreviste per la pulizia e la manutenzione di balconi e tetti infestati. Ignorare il problema significa ritrovarsi, nel giro di pochi anni, a dover sostenere costi elevati per restauri e riparazioni. "L’errore più comune è intervenire quando il problema è già fuori controllo", continua Simona. "Se si agisce in tempo, si possono evitare danni economici e sanitari enormi. La prevenzione è sempre la strategia migliore." Come proteggersi? Le strategie più efficaci Per contrastare il problema dei piccioni in modo efficace, è necessario adottare misure mirate che impediscano loro di insediarsi su balconi, tetti e cornicioni. Una delle soluzioni più utilizzate è l’installazione di barriere fisiche, come reti protettive e sistemi di dissuasione meccanici, che impediscono ai volatili di trovare spazi sicuri per la nidificazione senza compromettere l’estetica degli edifici. Un’attenzione particolare va riservata agli impianti fotovoltaici, dove i piccioni trovano spesso rifugi ideali sotto i pannelli. In questi casi, l’uso di protezioni specifiche per pannelli solari può risolvere il problema senza alterare il funzionamento dell’impianto. Il servizio di falconeria offre una soluzione ecologica e sicura per il controllo dei volatili e si utilizza per aree molto vaste. Durante gli interventi, che si svolgono principalmente nelle ore notturne, i falchi vengono utilizzati per dissuadere i piccioni senza alcun danno per gli animali. Il benessere dei volatili è garantito grazie a strutture adeguate, alimentazione biologica e controlli regolari. L'area di intervento viene mantenuta pulita e igienicamente sicura, con disinfezioni ecologiche e frequenti rifornimenti di cibo e acqua. Anche la pulizia regolare delle aree esterne può contribuire a ridurre l’attrattiva dei luoghi per i piccioni. Rimuovere residui di cibo, sigillare eventuali fessure nei tetti e mantenere sgombre le grondaie aiuta a prevenire la formazione di nidi e la proliferazione di parassiti. Molte persone tentano soluzioni fai-da-te, come spaventapasseri o nastri riflettenti, ma questi metodi raramente funzionano a lungo termine. I piccioni sono animali intelligenti e si abituano rapidamente agli ostacoli statici. Solo un intervento professionale, basato su una combinazione di strategie fisiche e repellenti sonori, può garantire risultati duraturi e rispettosi dell’ambiente. "Solo un approccio mirato e professionale può garantire risultati a lungo termine senza arrecare danno agli animali" conclude Simona. La presenza di piccioni nelle città italiane non è solo una questione di decoro urbano, ma un problema che riguarda la salute pubblica e la conservazione del patrimonio. Agire tempestivamente con soluzioni efficaci è l’unico modo per proteggere edifici, abitazioni e la salute di chi vive e lavora in ambienti infestati.  

28/05/2025 13:00
Tradizione e accoglienza: nasce Dimora, il progetto di Marche Full Experience con Li Matti de Montecò

Tradizione e accoglienza: nasce Dimora, il progetto di Marche Full Experience con Li Matti de Montecò

La sinergia tra Li Matti de Montecò e Marche Full Experience fa un upgrade e diventa ancora più interessante e significativa. L’azienda di servizi turistici di Porto Sant'Elpidio presieduta da Alessia Brugnoni Tomassini, progetto dedicato al turismo esperienziale che intreccia memoria, identità e accoglienza, sta per inaugurare “Dimora”.  Si tratta di una vera e propria casa, realizzata nella stessa sede a Porto Sant'Elpidio, dove si potranno accogliere non solo i turisti stranieri, ma anche italiani emigrati all’estero, che tornano per riconnettersi con le proprie radici, con la lingua delle nonne, i sapori veri, le usanze antiche. Ed ecco allora l'importanza della collaborazione con Li Matti de Montecò, gruppo folk da sempre attivo nel recupero, nella valorizzazione e nella diffusione delle tradizioni contadine della regione Marche.  Fare un salto nel passato per Li Matti de Montecò significa comprendere la storia delle Marche, un territorio capace di sorprendere. Alla scoperta insomma dei segreti, della cucina e delle tradizioni che più rappresentano l’identità del territorio, a contatto con la cultura locale. In particolare il gruppo folk lo farà attraverso danze allegre e veloci della tradizione marchigiana che si fonda sulla società contadina, canti popolari e stornelli che parlano di vicende quotidiane della vita di un tempo.

28/05/2025 13:00
Viaggio tra sapori e memoria all’Hostaria Dino e Tony: nel cuore di Prati, la romanità in tavola (FOTO e VIDEO)

Viaggio tra sapori e memoria all’Hostaria Dino e Tony: nel cuore di Prati, la romanità in tavola (FOTO e VIDEO)

In una giornata dai ritmi concitati e passi svelti sul selciato caldo delle vie di Roma, ci siamo concessi una pausa mangereccia nel cuore del quartiere Prati, davanti a un’insegna che promette romanità senza compromessi: Hostaria Dino e Tony. Sembra quasi che il tempo si pieghi, all'ingresso. Fuori il traffico incalza, ma qui dentro l’orologio batte il ritmo antico di una cucina che sa di casa, di festa in famiglia. L’aria è già un profumo e le puliture dei carciofi romaneschi fuori dal locale sono un preludio fragrante a un banchetto che sollazzerà i nostri palati e le nostre pance, consci del piacevole “abbiocco” cui andremo incontro. All’interno, le pareti raccontano la storia di una famiglia; tra tutte le immagini che ci circondano, una attira subito la nostra attenzione. Due bambini, in bianco e nero, in piedi fianco a fianco. “Quella è la nostra prima foto insieme, a Pescara del Tronto, eravamo piccoli”, ci dicono Dino e Tony con un sorriso che scava la memoria. Poi, il dovere e la clientela chiamano i fratelli al “fuoco sacro” dei fornelli e ad accoglierci, con grane simpatia e gentilezza, e a raccontarci la storia di questo locale è la figlia di Dino, Rossella: “Era il 28 settembre del 1992: avevo quasi sei anni quando hanno aperto questa attività, con tante difficoltà, ma con una passione che non ha mai vacillato”. E quella passione, oggi, la ritroviamo in ogni gesto. In quella cassa piena di carciofi pronti a diventare alla giudia, croccanti come vuole la tradizione. Nei pomodori col riso e patate, che sembrano usciti dalla cucina di una nonna. Nella trippa che profuma d’intingolo vero, e nella coda alla vaccinara che sfida l’appetito con la sua sontuosa consistenza. Dino e Tony, originari di Tino di Accumoli, tra i Sibillini, il Gran Sasso e Monti della Laga, hanno portato a Roma il sapore della loro terra, amalgamandolo con l’identità fortissima della Capitale. Ne è venuto fuori un tempio della romanità, dove le voci dei clienti si fondono col tintinnio dei piatti, e dove ogni forchettata racconta qualcosa di chi cucina. Il menù è un canto corale di piatti veraci: il trittico amatriciano con gricia, amatriciana e carbonara; le polpette al sugo come quelle della domenica; d’inverno, le puntarelle condite con quel pizzico d’aglio e acciuga. E poi i dolci, tutti rigorosamente fatti a mano: il tiramisù spolverato con l’amaro del cacao, il crème caramel che si scioglie amenamente in bocca. Intorno a noi, volti e accenti che raccontano il mondo. New York, Atlanta, Santo Domingo, Chicago, Australia e Spagna. Si mangia, si sorride, ci si rilassa. L’hostaria è piena di ospiti affezionati che chiamano Dino e Tony per nome, e di viaggiatori che scoprono in un boccone quello che nessuna guida turistica può spiegare: l’unicità di una cucina che si tramanda di generazione in generazione. Noi, tra una forchettata e l’altra, ascoltiamo storie, ridiamo con chi ci siede accanto. E mentre fuori Roma continua a correre, qui dentro, tra il profumo del guanciale di Amatrice e la voce allegra di Dino, Tony, Rossella, ci sembra di non avere fretta. Sazi e con animo ritemprato salutiamo con gratitudine questa grande famiglia e, dopo una foto a immortalare il momento, si riprendono gli strumenti del mestiere e si riparte alla volta di un’intervista speciale, che promette riflessioni e rivelazioni.      

28/05/2025 12:55
Riforma della disabilità, Macerata pronta alla sperimentazione: convegno INPS con esperti e autorità (VIDEO)

Riforma della disabilità, Macerata pronta alla sperimentazione: convegno INPS con esperti e autorità (VIDEO)

Si è tenuto ieri, martedì 27 maggio, presso l’Auditorium dell’Università di Macerata in via Padre Matteo Ricci 2, il convegno “La riforma della disabilità”, promosso dalla direzione regionale INPS Marche in collaborazione con l’Università degli Studi di Macerata e con il patrocinio del Comune. L’iniziativa ha rappresentato un momento di confronto fondamentale in vista dell’avvio della sperimentazione della riforma nella provincia di Macerata, prevista per settembre. All’evento hanno preso parte autorevoli esponenti istituzionali e tecnici, tra cui Valeria Vittimberga, direttore generale dell’INPS; Emanuela Zambataro, direttore regionale INPS Marche; Filippo Bonanni, direttore centrale INPS salute e prestazioni di disabilità; Marco Mancini, direttore provinciale INPS Macerata; e Raffaele Migliorini, coordinatore generale medico legale INPS. In platea erano presenti anche il colonnello Raffaele Ruocco, comandante provinciale dei Carabinieri di Macerata, e il prefetto Isabella Fusiello, a testimonianza dell’attenzione delle istituzioni locali verso i temi della disabilità e dell’inclusione sociale. Il convegno si è aperto e concluso con un intervento musicale dell’Orchestra di Fiati “Insieme per gli altri”, simbolo concreto del coinvolgimento della comunità e dell’attenzione all’inclusione anche in ambito culturale. Ad aprire i lavori sono stati i saluti istituzionali del sindaco Sandro Parcaroli, del rettore dell’Università di Macerata John McCourt, di Emanuela Zambataro e della presidente del Comitato Regionale INPS Marche Tiziana Mosca. Il programma si è articolato in due sessioni. La prima, dedicata ai cambiamenti introdotti dalla riforma, è stata moderata da Salvatore Santangelo, dirigente INPS dell’area comunicazione omnicanale. In questa fase si sono confrontati rappresentanti dell’INPS, esperti legali e istituzionali, tra cui Valeria Vittimberga, Fabio Vitale, Filippo Bonanni, Raffaele Migliorini, Mariano Cingolani, l’assessore regionale Filippo Saltamartini e la consigliera regionale Anna Menghi. La seconda sessione, moderata dal professor Guido Luigi Canavesi, ordinario di Diritto del lavoro all’Università di Macerata, è stata invece dedicata alla sperimentazione della riforma sul territorio. Sono intervenuti rappresentanti INPS, del sistema sanitario locale, e delegati di associazioni e ordini professionali, tra cui Nunzia Cannovo, Alessandro Marini, Marco Mancini, Silvia Cascioli, Giorgio Menichelli, Roberto Di Iulio e Fabio Mariani. Durante l’incontro, è emersa con forza la visione strategica della riforma, orientata alla costruzione di un sistema più equo, accessibile e centrato sulla persona. Macerata si prepara così a diventare uno dei territori protagonisti dell’attuazione, attraverso una rete integrata tra istituzioni, enti previdenziali, sanità e mondo dell’associazionismo. Valeria Vittimberga, direttore generale INPS, ha dichiarato: “La riforma della disabilità, fortemente voluta da tutto il governo e dal ministro Locatelli, va in una doppia direzione: da un lato la semplificazione delle procedure, con l’INPS come unico ente responsabile del processo; dall’altro un passaggio culturale, da una visione meramente medica della disabilità a una centrata sulla persona, come soggetto portatore di valore per la società, che va aiutato a costruire un progetto di vita superando gli ostacoli socio-economici”. Il programma si è articolato in due sessioni. La prima, dedicata ai cambiamenti introdotti dalla riforma, è stata moderata da Salvatore Santangelo, dirigente INPS dell’area comunicazione omnicanale. In questa fase si sono confrontati rappresentanti dell’INPS, esperti legali e istituzionali, tra cui Valeria Vittimberga, Fabio Vitale, Filippo Bonanni, Raffaele Migliorini, Mariano Cingolani, l’assessore regionale Filippo Saltamartini e la consigliera regionale Anna Menghi. La seconda sessione, moderata dal professor Guido Luigi Canavesi, ordinario di Diritto del lavoro all’Università di Macerata, è stata invece dedicata alla sperimentazione della riforma sul territorio. Sono intervenuti rappresentanti INPS, del sistema sanitario locale, e delegati di associazioni e ordini professionali, tra cui Nunzia Cannovo, Alessandro Marini, Marco Mancini, Silvia Cascioli, Giorgio Menichelli, Roberto Di Iulio e Fabio Mariani. L’evento ha rafforzato il ruolo di Macerata come territorio pilota in una delle riforme sociali più importanti dei prossimi anni.

28/05/2025 12:30
Macerata, lavori in via Maffeo Pantaleoni: cambia la viabilità per due mesi

Macerata, lavori in via Maffeo Pantaleoni: cambia la viabilità per due mesi

A Macerata entra in vigore una nuova ordinanza della Polizia locale per regolamentare la viabilità nelle zone interessate dai lavori di ricostruzione degli edifici di via Maffeo Pantaleoni, compresi tra i civici 89 e 111. Il provvedimento, attivo ininterrottamente dalle 00:00 alle 24:00, sarà valido dal 31 maggio fino al 31 luglio. La misura prevede modifiche temporanee alla circolazione per consentire l’avanzamento dei lavori in sicurezza, interessando in particolare via Coniugi Zorli, via Maffeo Pantaleoni, la sua traversa in prossimità dell’ex mulino Vignati, via San Michele Arcangelo e via della Pace. Su via Coniugi Zorli è prevista la disattivazione temporanea del semaforo in prossimità dell’incrocio con via della Pace. Saranno rimossi i dissuasori di sosta nel tratto iniziale in direzione via Pantaleoni, mentre sarà istituito il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati della strada, dall’intersezione con via Maffeo Pantaleoni fino al civico 21, fatta eccezione per i veicoli di persone con disabilità muniti di contrassegno. Nello stesso tratto sarà introdotto il limite di velocità a 30 km/h. Per favorire il transito in sicurezza, si istituirà un senso unico alternato: regolato a vista tra il civico 5 e l’intersezione con via Maffeo Pantaleoni, con precedenza per i veicoli in uscita su quest’ultima; e regolato da un semaforo temporaneo da cantiere dal civico 5 al civico 70. Sarà inoltre vietato il transito sulla rampa d’uscita di via Zorli verso via della Pace, con sbarramento fisico. Per chi si immette da via Maffeo Pantaleoni su via Zorli e viceversa sarà obbligatorio dare la precedenza. Tutti i veicoli provenienti da via Zorli e diretti verso via Maffeo Pantaleoni dovranno rispettare uno stop temporaneo all’intersezione. In via Maffeo Pantaleoni, nel tratto compreso tra i civici 77 e 111, sarà vietata la sosta con rimozione coatta su entrambi i lati, fino all’area di parcheggio adiacente all’Istituto “E. Fermi”. Saranno inoltre installati cartelli temporanei, introdotto un limite di velocità di 30 km/h, il divieto di sorpasso e un restringimento asimmetrico della carreggiata. Anche qui sarà attivo un senso unico alternato per consentire il transito durante i lavori. Nella traversa di via Pantaleoni, in prossimità dell’ex mulino Vignati, i veicoli che si immettono in via Maffeo Pantaleoni con direzione via della Pace dovranno obbligatoriamente svoltare a sinistra quando la lanterna semaforica è in modalità lampeggiante. Verrà istituito uno stop con nuova segnaletica orizzontale e verticale. Inoltre, verrà invertito il senso di marcia del parcheggio “Le Spighe”, con ingresso da via Maffeo Pantaleoni e uscita sulla traversa. In via San Michele Arcangelo, tutti i veicoli dovranno svoltare obbligatoriamente a destra, fatta eccezione per i residenti delle vie Panati, Bianchini, Luchetti, Guidi e per quelli della contrada Pace ai civici 41, 42, 48 e 49. Infine, all’intersezione tra via della Pace e borgo San Giuliano, i mezzi con massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, gli autobus urbani ed extraurbani, gli autocaravan e i veicoli con rimorchio avranno l’obbligo di proseguire dritto. Tutti gli altri veicoli dovranno svoltare a destra, ad eccezione di quelli sopra menzionati. In prossimità dell’Istituto “E. Fermi” verranno istituite due nuove fermate per il trasporto pubblico urbano, su entrambi i lati della carreggiata. La nuova ordinanza è pensata per garantire lo svolgimento dei lavori in condizioni di sicurezza, minimizzando al contempo i disagi per residenti, studenti e automobilisti. I cittadini sono invitati a prestare attenzione alla segnaletica temporanea e a programmare i propri spostamenti tenendo conto delle modifiche introdotte.

28/05/2025 12:00
Treia, il Parco di Villa Spada rinasce grazie al Pnrr: completato il restauro

Treia, il Parco di Villa Spada rinasce grazie al Pnrr: completato il restauro

Uno dei luoghi più suggestivi e carichi di fascino delle Marche torna finalmente al suo antico splendore. Il Parco di Villa Spada, simbolo storico e paesaggistico della città di Treia, è stato restituito alla comunità dopo un importante intervento di recupero e valorizzazione finanziato con i fondi del PNRR, nell’ambito della misura dedicata ai parchi e giardini storici. Il progetto, per un importo complessivo di 2 milioni e 400mila euro, ha interessato l’intero impianto paesaggistico del parco che circonda la storica villa neoclassica ottocentesca. I lavori hanno riguardato la messa in sicurezza e il ripristino dei percorsi pedonali, la cura del patrimonio arboreo, il restauro degli elementi architettonici, la riapertura delle visuali panoramiche e la valorizzazione della biodiversità presente. Un intervento filologico e attento alla sostenibilità ambientale, che ha restituito integrità e bellezza a uno dei più significativi esempi di giardino romantico delle Marche. Completamente rinnovata anche l’illuminazione, studiata appositamente per valorizzare il parco anche nelle ore serali, restituendo al visitatore un’esperienza immersiva e affascinante. «Il parco di Villa Spada è un tesoro paesaggistico e culturale – ha dichiarato il sindaco di Treia, Franco Capponi – e con questo intervento restituiamo ai cittadini e ai visitatori un luogo unico, dove natura, arte e storia si incontrano in armonia. Non è solo il recupero di uno spazio verde, ma la restituzione di un pezzo fondamentale della nostra identità. Un modello di rigenerazione intelligente e lungimirante che fa bene a un intero territorio: sarà il parco della città». L’intervento si colloca in un contesto più ampio di rilancio dei piccoli centri italiani attraverso la tutela del patrimonio storico e paesaggistico. In un momento in cui i borghi tornano centrali nelle politiche di sviluppo territoriale, il caso di Treia dimostra come investire nella bellezza significhi rafforzare identità, turismo sostenibile e qualità della vita.   Il Parco di Villa Spada è ora pronto a diventare fulcro di iniziative culturali, attività educative e percorsi turistici slow, in dialogo costante con la storia, il paesaggio e l’anima profonda del territorio.

28/05/2025 11:03
Droga dalla Capitale alle Marche: 19 indagati, smantellate due organizzazioni criminali (VIDEO)

Droga dalla Capitale alle Marche: 19 indagati, smantellate due organizzazioni criminali (VIDEO)

Operazione "Los Pollos": smantellate due organizzazioni criminali legate allo spaccio. Coinvolti soggetti italiani e nordafricani, base logistica nelle campagne di Cingoli.  All’alba di oggi, un’operazione ad ampio raggio condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Macerata ha portato all’esecuzione di 19 misure cautelari nei confronti di altrettanti indagati, accusati a vario titolo di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Macerata su richiesta della Procura. Il blitz ha coinvolto un massiccio dispositivo di forze dell’ordine, con il supporto dei Comandi Provinciali di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo e Roma, dei Nuclei Cinofili di Pesaro e Roma Santa Maria di Galeria, oltre al 5° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pescara. Le operazioni si sono svolte nelle province di Macerata, Ancona e Roma. Dei 19 indagati, 13 sono finiti in carcere, 2 agli arresti domiciliari, 3 sottoposti all’obbligo di dimora e uno all’obbligo di firma. Le persone raggiunte da misura cautelare risiedono a Roma, Cingoli, Jesi, Filottrano, Treia, Monte San Giusto, Appignano e Santa Maria Nuova. Le indagini, condotte da settembre 2024 a marzo 2025, hanno permesso di smantellare due distinti gruppi criminali – uno composto da soggetti nordafricani operanti a Cingoli, l’altro da italiani con base a Roma – che collaboravano stabilmente nel traffico e nello spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare hashish. Tutto è partito da un’attività di osservazione nelle campagne cingolane, dove un anomalo viavai attorno a un’abitazione abitata da cittadini nordafricani ha attirato l’attenzione dei militari. I pedinamenti e gli appostamenti hanno fatto emergere l’esistenza di una vera e propria centrale di spaccio, attiva nel rifornire consumatori e spacciatori delle province di Macerata e Ancona. Nel corso dell’attività investigativa, sono stati ricostruiti gli spostamenti degli indagati, individuando i ruoli ricoperti da ciascuno: committenti, fornitori, trasportatori e distributori. Le consegne di droga, in arrivo dalla Capitale ogni 10-15 giorni, alimentavano un vasto giro di spaccio locale. Il primo importante sequestro risale all’8 ottobre 2024, quando a Monte San Giusto un giovane è stato trovato in possesso di 2,5 chili di hashish suddivisi in 25 panetti, oltre a quasi 2.500 euro in contanti. A metà novembre, una giovane residente nelle campagne cingolane è stata arrestata a Jesi con 6 chili di hashish. Il giorno seguente, a Camerino, altri 200 grammi della stessa sostanza sono stati sequestrati a due giovani denunciati in stato di libertà. Il 25 novembre, a Filottrano, i Carabinieri hanno arrestato in flagranza un giovane ghanese residente nel comune e una donna di Roma, incaricata del trasporto dello stupefacente. In quell’occasione sono stati sequestrati 610 panetti di hashish del peso complessivo di oltre 30 chili, insieme a 200 grammi di marijuana, 50 grammi di cocaina e più di 24.000 euro in contanti. Nei giorni successivi, a Cingoli, un uomo proveniente da Roma è stato intercettato con 14 chili di hashish, mezzo chilo di marijuana e 4 grammi di cocaina. Il 4 dicembre, a Grottaccia di Cingoli, due giovani – uno marocchino e uno ucraino – sono stati fermati con 715 grammi di hashish. Questa mattina, nel corso della fase esecutiva, a Roma uno degli indagati – già destinatario di misura cautelare – è stato arrestato in flagranza di reato. Durante la perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti oltre 14 chili di hashish, più di 4 chili di cocaina e la somma in contanti di oltre 348.000 euro. A carico degli altri soggetti sono stati sequestrati altri 40 grammi di hashish e circa 29.200 euro. L’operazione, denominata “Los Pollos” dal nome della chat usata dagli spacciatori, ha permesso il sequestro complessivo di 54 chili di hashish (per un totale di 752 panetti), 715 grammi di marijuana, 50 grammi di cocaina e oltre 27.500 euro in contanti. Sette le persone arrestate in flagranza di reato. Le cessioni di droga accertate superano quota 130. Secondo gli investigatori, i traffici illeciti avrebbero riguardato complessivamente 385 chili di hashish, oltre 9 chili di cocaina e circa 2 chili di marijuana, per un valore stimato sul mercato di circa 5,4 milioni di euro.

28/05/2025 11:00
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