La notizia è ufficiale: la semifinale dei playoff tra Chiesanuova e Tolentino si giocherà domenica 4 maggio al "Sandro Ultimi". Dopo le incertezze iniziali, la FIGC Marche aveva lasciato intendere che un possibile slittamento della partita fosse probabile, ma alla fine è arrivata la conferma che la gara si terrà regolarmente nella data prevista.
Il Chiesanuova, che ha concluso la stagione regolare al terzo posto, avrà il vantaggio di giocare in casa e di disporre di due risultati su tre per accedere alla finale, grazie al miglior posizionamento in classifica. Al contrario, il Tolentino, che ha chiuso al quarto posto, sarà obbligato a vincere per sperare di proseguire il cammino verso la finale.
La sfida di domenica 4 maggio rappresenta un momento cruciale per entrambe le squadre, in un match che promette di essere combattuto e carico di tensione. La vincente affronterà la perdente dello spareggio tra Maceratese e K Sport Montecchio per poter poi proseguire il cammino versa la Serie D con i playoff nazionali.
Appuntamento dunque al "Sandro Ultimi" di Chiesanuova per una partita che si preannuncia già di altissimo livello, con il pubblico pronto a sostenere le proprie squadre in una gara decisiva per il futuro della stagione.
Una giovane vita spezzata troppo presto. Rachele Massaccesi, 30 anni, è deceduta dopo una lunga battaglia contro una malattia che non l’ha mai scoraggiata dal vivere. La notizia della sua morte ha scosso profondamente la cittadina di Cingoli, dove la giovane donna era conosciuta e amata da tutti per il suo sorriso contagioso e la sua personalità solare.
Da anni, Rachele lottava contro una grave malattia, ma nonostante le difficoltà, aveva sempre affrontato la vita con determinazione, senza mai rinunciare ai suoi sogni e alle sue passioni. La sua forza di volontà l'aveva spinta a godersi la vita, circondata da amici che le sono stati vicini in ogni momento. Un carattere che l'aveva fatta apprezzare non solo a Cingoli, ma anche all'estero, dove aveva vissuto per diversi anni.
La giovane cingolana, infatti, aveva vissuto in Australia, dove si era costruita una rete di amicizie internazionali grazie alla sua empatia e al suo carisma, doti che l'avevano fatta amare da tutti. Durante la sua permanenza in Australia, Rachele aveva trovato una seconda casa, ma il suo cuore è sempre rimasto legato alla sua terra e alla sua famiglia.
Oggi, il dolore per la sua morte si fa sentire in tutta la comunità. Rachele lascia nel lutto la madre Roberta, la sorella Irene, il fidanzato Simone e tutti i familiari, che sono stati accanto a lei fino all'ultimo respiro. La città di Cingoli piange una giovane che se n'è andata troppo presto, ma che resterà nel cuore di chi l'ha conosciuta per la sua forza, il suo sorriso e la sua determinazione.
Il funerale di Rachele Massaccesi si svolgerà domani, lunedì 29 aprile, alle 15:30, nella chiesa di Sant'Esuperanzio di Cingoli. Un ultimo saluto che vedrà la partecipazione di amici, parenti e conoscenti, che vogliono ricordare la giovane donna per la sua vitalità e il suo spirito indomito.
Un ciclo che si chiude nel modo più bello per Alessia Fiesoli, capitana della CBF Balducci HR Macerata. Con il ritorno delle arancionere in Serie A1, la schiacciatrice fiorentina saluta il club che negli ultimi quattro anni è stato casa, compagna di sogni e di battaglie sportive.
Le sue dichiarazioni, pronunciate durante la festa promozione in piazza della Libertà, non lasciano spazio a dubbi: "In questi quattro anni penso di aver raggiunto diversi obiettivi con questa squadra: sono arrivata il primo anno conquistando una promozione quasi insperata, il secondo anno ho realizzato il sogno di giocare in Serie A1, anche se poi è arrivata la retrocessione. Lo scorso anno abbiamo raggiunto la semifinale playoff e quest’anno di nuovo una promozione in A1. Il bilancio di questi anni non può che essere positivo e sono veramente contenta di aver dato quello che ho dato a questa città e a questa squadra".
La separazione non è stata ancora ufficializzata dalla società, ma il messaggio di Fiesoli suona già come un saluto pieno di gratitudine e orgoglio. Dopo 99 presenze ufficiali, due promozioni in Serie A1 e una Coppa Italia di Serie A2, la capitana si prepara a voltare pagina. In attesa dell'annuncio ufficiale, Macerata si gode la festa per un grande traguardo, consapevole di dover salutare una delle protagoniste della propria crescita.
Si è concluso con grande successo il Festival ViVi ConsapevolMente, che ha animato la città di Civitanova Marche nei giorni 26 e 27 aprile, confermando l’interesse e la partecipazione attiva della cittadinanza verso le tematiche della salute e del benessere. L’evento, organizzato dall’Agenzia Happy-Events&Consulting, ha riscosso un’ampia adesione di pubblico, dimostrando come la comunità sia pronta a rispondere con entusiasmo a iniziative che promuovono uno stile di vita sano e consapevole.
La manifestazione si è aperta sabato 26 aprile con il Simposio “L’innovazione incontra la salute”, tenutosi nel pomeriggio presso il Teatro Cecchetti. Questo importante momento di approfondimento scientifico ha registrato il tutto esaurito, con un pubblico attento e partecipe agli interventi dei relatori. Esperti e professionisti hanno condiviso le ultime novità in campo medico-scientifico, le nuove frontiere della prevenzione e le tecnologie innovative applicate alla salute. Fra i temi trattati, l’importanza della corretta deglutizione, le nuove frontiere della salute fisica e mentale, le strategie per contrastare l’invecchiamento, il ruolo dell’intelligenza artificiale in fisioterapia, le potenzialità della nanotecnologia per il benessere e l’impatto dell’inquinamento elettromagnetico sulla salute. Il pubblico ha dimostrato grande interesse, partecipando attivamente al dibattito e ponendo domande ai relatori. La serata di sabato è proseguita all’insegna della convivialità e del gusto, con l’apericena organizzato dal Ristorante Muchacha. In un’atmosfera piacevole e rilassata, i partecipanti hanno potuto apprezzare le prelibatezze culinarie proposte, realizzate in collaborazione con nutrizionisti per coniugare gusto e benessere, e le speciali bevande analcoliche di Bevosobrio, pensate per un “bere bene e responsabilmente.
La giornata di domenica ha visto Piazza XX Settembre trasformarsi in un vivace “Villaggio della Salute”, con un’ampia offerta di attività per tutte le età, dalle 9:30 del mattino fino a sera. Il pubblico ha potuto visitare stand informativi, partecipare a check-up gratuiti, assistere a dimostrazioni sportive e cimentarsi in laboratori creativi. Particolarmente apprezzati sono stati i momenti dedicati ai più piccoli, come “L’Ospedale dei Pupazzi”, un’iniziativa ludico-educativa che ha permesso ai bambini di avvicinarsi al mondo della medicina in modo divertente e coinvolgente. Un ruolo fondamentale è stato svolto anche dalle associazioni del territorio: la Croce Verde di Civitanova Marche, AVIS, AIDO, ADMO, AIC, Pizzaiole Senza Frontiere e Atletica Civitanova, che hanno offerto alla cittadinanza dimostrazioni, informazioni utili e la propria disponibilità. Grande successo hanno riscosso i laboratori per bambini e ragazzi curati con maestria e competenza da La Ludosfera e dalle Marche International School, dove centinaia di bambini hanno avuto la possibilità di divertirsi in un clima di spensierato e, al contempo, di apprendimento.
“Il successo di questo festival è un segnale importante per la nostra città - dichiara il Sindaco di Civitanova Marche, Fabrizio Ciarapica.- Dimostra la sensibilità dei nostri cittadini verso le tematiche della salute e del benessere e la loro voglia di partecipare attivamente alla vita della comunità. Siamo orgogliosi di aver patrocinato un evento di così grande valore”.
“Ma il successo di questo festival è soprattutto merito di Civitanova Marche e dei suoi cittadini - aggiunge Naila Omanovic, Responsabile dell’Agenzia Happy- Events&Consulting - La loro curiosità, il loro entusiasmo e la loro voglia di partecipare ci hanno riempito di gioia e ci spingono a continuare su questa strada, proponendo nuove iniziative per promuovere la salute e il benessere nella nostra comunità”.
Il Festival ViVi ConsapevolMente si conferma quindi un evento di grande valore per la città, capace di unire informazione, intrattenimento e coinvolgimento sociale.
Un nuovo spazio per sentirsi meno soli, per tornare a incontrarsi, raccontarsi e prendersi cura della memoria, propria e collettiva. È questo lo spirito con cui il Comune di Treia partecipa al nuovo progetto intercomunale TRAMA – Tutela, Rete, Aiuto per la Memoria e gli Anziani, promosso in sinergia con i Comuni di Appignano e Pollenza.
L’obiettivo è ambizioso e necessario: costruire una rete di prossimità capace di integrare i servizi già esistenti e di offrire nuove opportunità di incontro, sostegno e benessere alle persone anziane e ai loro familiari, supportando concretamente specialmente le persone più fragili o affette da decadimento cognitivo, offrendo loro occasioni di socialità, stimoli e sostegno, e coinvolgendo il territorio.
A Treia il cuore pulsante di TRAMA sarà il Centro d’Incontro, che aprirà il 29 aprile e sarà attivo ogni martedì, dalle 16:30 alle 19:30, all’Oratorio in Via Dante Alighieri, 3 di Chiesanuova.
Un luogo accogliente e stimolante dove gli anziani potranno partecipare ad attività ricreative, culturali ed educative, pensate per promuovere la socializzazione, mantenere vive le abilità cognitive e migliorare la qualità della vita.
«Questo nuovo progetto rappresenta per noi un investimento nelle persone e nel futuro della comunità – spiega Camilla Palmieri, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Treia – La popolazione anziana non è un mondo da assistere, ma una risorsa da valorizzare. Con il Centro d’Incontro vogliamo restituire agli anziani uno spazio attivo, in cui sentirsi protagonisti e non soli. Lavorare in rete con gli altri Comuni ci permette di moltiplicare le forze e offrire un servizio più completo, umano e capillare».
TRAMA prevede anche l’attivazione di un Caffè Alzheimer a Pollenza e un ulteriore Centro d’Incontro ad Appignano, a testimonianza di una visione condivisa e territoriale del welfare locale. I destinatari sono i residenti dei tre Comuni, con attenzione particolare alle persone con decadimento cognitivo lieve-moderato e ai loro caregiver.
Si svolgerà il 3 e 4 maggio al lungomare sud, nel tratto compreso tra gli chalet “Croce del Sud” e “Petè”, il Civitanova vintage market, manifestazione organizzata dalla "Brandozzi snc" con il patrocinio dell’Assessorato al Commercio del Comune di Civitanova Marche.
Dopo diverse edizioni al Varco sul Mare l'iniziativa, che ospita circa 50 operatori qualificati e selezionati provenienti da varie regioni d'Italia, debutterà sul litorale Piermanni, lungo il marciapiede.
Spazio ad oggetti di collezionismo, dell'antiquariato, modernariato, capi di abbigliamento sartoriali di alta moda d'epoca provenienti dal mondo della cultura, dell'arte e dell'artigianato artistico e tradizionale. Senza dimenticare le curiosità anni '90, le stampe, i lumi, i giocattoli, i libri, la biancheria, cartoline ingiallite dal tempo, pubblicità e tante altre rarità.
L’orario di svolgimento della manifestazione è dalle ore 9:00 alle ore 19:00, l’allestimento delle strutture è previsto il venerdì antecedente l’evento.
Ingresso libero
Nel dicembre scorso i chirurghi della Clinica Urologica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche hanno portato a termine in maniera brillante un intervento delicato e particolare. Grazie all'utilizzo del robot 'Leonardo', mediante la tecnica mininvasiva, l'equipe diretta dal professor Andrea Benedetto Galosi è intervenuto su un paziente trapiantato di rene in cui era insorta una forma tumorale.
Questione di Alta Complessità, come la maggior parte dell'attività svolta quotidianamente dal reparto diretto dal prof. Galosi che nel 2024 ha applicato 160 procedure robotiche per interventi alla prostata.
La rarità del caso ricordato poc'anzi fa il paio con un altro portato a termine il mese precedente: “Si tratta dell'intervento di asportazione radicale di vescica e rene su un paziente dializzato con grave insufficienza renale e cardiopatico _ spiega il professor Galosi _. Una tecnica chirurgica complessa che ci ha consentito di superare in maniera sicura l'intervento, dalla preparazione fino al decorso post-operatorio frutto della collaborazione di un team dedicato. Nel campo medico, come in altri, l'evoluzione tecnologica è vitale per restare al passo coi tempi, ma poi serve anche, e soprattutto, l'expertise del personale dedicato”.
Il PNE – Piano Nazionale Esiti – valuta gli interventi sanitari applicati nelle strutture ospedaliere italiane e lo fa basandosi soprattutto su criteri qualitativi, di unicità e di alta complessità. Proprio questa valutazione ha consentito all'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche di essere il miglior ospedale pubblico d'Italia.
Il contributo a questo riconoscimento lo ha dato anche la Clinica di Urologia: “Noi selezioniamo le opzioni terapeutiche, ma come centro di riferimento regionale per tantissime fattispecie chirurgiche abbiamo come priorità i parametri qualitativi prima di quelli quantitativi _ aggiunge il Direttore della Clinica di Torrette _. Penso alle neoplasie rare al pene o quelle retroperitoneali di cui solo noi di Torrette ci occupiamo nelle Marche. Sulle ablazioni percutanee tumorali lavoriamo con un team multidisciplinare che coinvolge altri professionisti, dagli oncologi ai radiologi interventisti e ai patologi. Ci sono poi le disfunzioni minzionali legate a patologie benigne delle vie urinarie o quelle affrontate dal team neurologico afflittive del sistema nervoso gestite in collaborazione con l'Unità Spinale di Torrette, un'altra eccellenza. La Clinica di Urologia, inoltre, è l'unico centro abilitato della regione per la diagnosi e la terapia delle cistiti interstiziali che rientrano nelle Malattie Rare, così come siamo centro di riferimento sul fronte degli sfinteri urinari. Come dimenticare poi la Skin Unit; con la chirurgia robotica abbiamo ricostruito una neurovescica per limitare l'incontinenza urinaria dell'uomo, ma anche della donna. Infine le calcolosi delle vie urinarie. Anche qui, si tratta di interventi che in larga parte possono essere considerati di routine. Tuttavia, ne esistono di varie tipologie e con esiti diversi da centro a centro. Noi disponiamo di nuovi laser e strumenti digitali all'avanguardia come le telecamere usa e getta”.
Questione di complessità si diceva e le potenzialità del reparto diretto dal professor Andrea Benedetto Galosi emergono da ulteriori riconoscimenti. La Clinica Urologica di AOUM è accreditata per i tumori alla prostata (Prostate Unit) visto che supera la soglia posta dal ministero dei 120 interventi l'anno e soprattutto il tasso di ricoveri entro 30 giorni dall'intervento: il criterio nazionale è fissato al 6%, Torrette è addirittura all'1%. L'altro riconoscimento è molto recente:
“La SIU, Società Italiana di Urologia, nel dicembre scorso ci ha nominato Centro di Eccellenza Nazionale per il trattamento dei tumori renali. Il Bollino Arancione, a conferma del titolo, ce lo siamo guadagnato attraverso una serie di interventi, come ad esempio le neoplasie renali con invasione della vena cava, a volte con rischio di arrivare al cuore. In questo caso dobbiamo sottolineare la preziosa collaborazione multidisciplinare con la Struttura Complessa di Cardiochirurgia diretta dal Prof. Marco D’Eusanio e la Struttura Complessa di Chirurgia Vascolare diretta dal Dr. Luciano Carbonari. Alla base di tutto c'è anche l'attività scientifica legata alla ricerca clinica, tra studi e pubblicazioni di cui la nostra unità operativa si fregia”.
L'urologia di domani si basa sulla passione delle equipe medico-infermieristiche e sulla freschezza delle giovani leve. La Scuola di Specializzazione in Urologia al momento segue 25 medici da tutta Italia che si stanno formando all'interno dell'AOUM. Durante il periodo quinquennale della specializzazione i giovani medici hanno l'opportunità di trascorrere un periodo all'estero (fino a un massimo di 18 mesi); in questo periodo alcuni specializzandi sono nel Regno Unito e in Austria. La preponderanza degli specializzandi è al femminile, nonostante i pazienti curati dalla Clinica Urologica di Torrette siano in maggioranza uomini (70%). La Clinica cura pazienti adulti dai 16 anni in avanti, ma collabora con la Chirurgia Pediatrica del presidio 'Salesi'.
Sono stati identificati e denunciati dai carabinieri di Caldarola i responsabili di un furto in abitazione avvenuto alla fine di gennaio nel centro cittadino. Si tratta di due giovani di origini albanesi, di 28 e 32 anni, domiciliati ad Alba Adriatica (TE) e già noti alle forze dell'ordine, ora deferiti all'autorità giudiziaria per furto aggravato.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i malviventi si erano introdotti all'interno di una casa praticando un foro all'altezza della maniglia di una finestra. Una volta all'interno, avevano sottratto un orologio di pregio, del valore stimato in circa 1.200 euro.
Le indagini, condotte dai carabinieri di Caldarola con la collaborazione dei colleghi della Compagnia di Alba Adriatica e supportate dall'analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, hanno permesso di individuare l’autore materiale del furto e il suo complice, che lo attendeva all’esterno a bordo di un’Audi A3 con targhe clonate.
Entrambi sono stati quindi denunciati per il reato di furto aggravato.
La Halley Matelica saluta il Play-In Gold con la seconda sconfitta consecutiva, quella maturata a domicilio contro la Esperia Cagliari. La differenza di motivazioni tra le due squadre, una Vigor già sicura del primo posto (ma che rispetto alla trasferta di Roma ritrovava Zanzottera e Arnaldo) e una Cagliari (priva di Bartolozzi) in caccia della vittoria che l’avrebbe spedita ai playoff si è vista tutta in campo. Troppo svagata la Halley in difesa, capace raramente di arginare la strepitosa serata balistica dei sardi, che hanno sostanzialmente controllato il match dall’inizio alla fine.
Eppure la Halley era partita col piglio giusto, con due canestri di Zanzottera che spingono la Vigor avanti (6-2 dopo 2’). Ma si vede subito che Cagliari è in una di quelle giornate lì: Maresca e Thiam fanno il vuoto sotto canestro segnando 20 dei primi 23 punti dei sardi e alimentando così il sorpasso e allungo ospiti. La Vigor produce in attacco, ma la difesa va acqua da tutte le parti e la Esperia trova canestri da chiunque metta piede in campo (con l’unica, curiosa, eccezione della sua punta di diamante Giordano, 0 punti nel primo tempo) e si spinge fino al +15 nel cuore del secondo quarto (28-43 al 15’ con rubata e schiacciata in transizione di Thiam). Coach Trullo prova a tamponare le perdite con la difesa a zona ma non cambia granché: l’unica consolazione è che la Vigor tiene lo svantaggio dell’intervallo sotto la doppia cifra con una bomba da 8 metri a fil di sirena di Zanzottera (46-55).
Preludio di una rimonta? Neanche per sogno. Giordano inizia a crivellare con continuità, la Halley si blocca segnando un canestro nei primi 6’ del terzo quarto e gli isolani riprendono quota, toccando il massimo vantaggio sul +18 (48-66 al 27’ con un canestro dell’esterno argentino). La Halley prova a metterci un po’ di energia in più e tre canestri in fila di Dieng in apertura di quarto periodo sembrano riaprire i giochi (68-76 a 8’ dalla fine). Ma è solo un’illusione, perché la difesa torna a fare acqua e Potì e Giordano sferrano i colpi del ko.
Cagliari festeggia in campo l’accesso alla post season, la Halley lascia la seconda fase in maniera un po’ mesta e ora deve pensare a ricaricare le pile (e a recuperare gli ultimi acciaccati, Eliantonio e Mazzotti) in vista dei playoff, che si apriranno fra due settimane con gara 1 dei quarti di finale che la Vigor disputerà tra le mura amiche. L’avversaria? Ancora da definire, vista la parità a cinque che ci è creata tra il 5° e il 9° posto.
Così coach Trullo a fine partita: «Dal punto di vista difensivo forse la peggior partita dell’anno, 100 punti in casa non li abbiamo mai presi. Puoi anche perdere partite del genere, nelle quali le motivazioni fanno la differenza, ma non in questa maniera. Si può perdere giocando punto a punto, in una partita ai 70 punti. Siamo stati per tutto l’anno una delle migliori difese, oggi sono davvero incazzato, come dopo la sconfitta di Teramo. Se giochiamo così non serve fare i conti per capire chi sarà l’avversaria: non vai da nessuna parte. Abbiamo fatto un campionato di vertice dall’inizio alla fine, solo un pazzo butterebbe via tutto così. Oggi abbiamo preso 55 punti nei primi due quarti. La partita di Roma non fa testo, abbiamo fatto giocare i ragazzini perché avevamo tanti problemi, oggi no. Ora abbiamo due settimane per cambiare atteggiamento perché se vogliamo vincere il campionato dobbiamo riprendere a fare quello che abbiamo fatto tutto l’anno. Non mi aspettavo una prestazione così oggi, in casa, subendo 97 punti. Chiaro che poi se li fai gasare diventa un problema riprenderla. Di buono c’è che ogni volta che abbiamo fatto una prestazione negativa, penso a Teramo e Porto Recanati, abbiamo reagito infilando una serie di belle vittorie consecutive. Ora però siamo al momento in cui ci giochiamo tutto. Bisogna aumentare, non scendere di colpi e dobbiamo capirlo in fretta, sennò non si va da nessuna parte».
HALLEY MATELICA-ESPERIA CAGLIARI 83-97
MATELICA: Arnaldo 9, Pacini ne, Rolli 6, Panzini 3, Dieng 14, Morgillo 9, Ferretti, Mazzotti ne, Zanzottera 21, Riccio 14, Gaeta, Musci 7. All.: Trullo.
CAGLIARI: Manca 7, Cabriolu 2, D’Elia, Giordano 23, Potì 18, Villani ne, Thiam 16, Picciau ne, Locci 9, Maresca 16, Pili ne, Sanna 6. All.: Manca.
ARBITRI: Corradini, Antonelli.
PARZIALI: 21-25, 25-30, 15-21, 22-21.
La marcia della Memoria che ogni anno si snoda da Caldarola a Montalto, per commemorare la strage nazifascista in cui furono fucilati 31 partigiani, ha visto quest'anno una partecipazione particolarmente intensa e sentita. Cittadini, associazioni e studenti hanno ribadito che la memoria storica è un valore imprescindibile e che la pace è un bene da difendere con forza.
In questa occasione, Emergency — da trent'anni attiva nei luoghi dilaniati dai conflitti — ha presentato la campagna R1PUDIA, un'iniziativa che invita a riempire ogni spazio pubblico e privato di un messaggio chiaro: l'Italia ripudia la guerra, come sancito dall'articolo 11 della nostra Costituzione.
La campagna propone l’esposizione della bandiera R1PUD1A su palazzi, vie, scuole, enti, Comuni e piazze per lanciare un appello ai governanti e all'opinione pubblica: il ripudio della guerra non è solo un principio astratto, ma una necessità concreta e urgente. Diverse scuole della provincia di Macerata, amministrazioni comunali e singoli cittadini hanno già aderito, esponendo la bandiera e diffondendo materiali scaricabili dal sito www.ripudia.it.
"La guerra è sempre una tragedia: il 90% delle vittime sono civili, oltre un terzo sono bambini. Emergency lo sa bene", si legge in una nota: dal 1994 ha curato più di 13 milioni di persone in 21 paesi devastati dai conflitti, da Gaza all'Ucraina, dal Sudan all'Afghanistan e all'Iraq, costruendo ospedali e salvando vite umane. Perché la cura e la vita sono diritti fondamentali di tutti, senza distinzione".
Eppure, nonostante l’articolo 11 della Costituzione, dagli anni ’90 l’Italia ha progressivamente riabilitato l’uso della forza militare, giustificando gli interventi armati come "guerre umanitarie" o "guerre giuste". Gino Strada, fondatore di Emergency, ammoniva con parole nette:
“Nessuna guerra può essere umanitaria. La guerra è sempre stata uccisione di nostri simili, distruzione di pezzi di umanità. La ‘guerra umanitaria’ è la più disgustosa menzogna per giustificare la guerra: qualunque siano le ragioni, ogni guerra è un crimine contro l’umanità”.
Oggi, il linguaggio della guerra torna a imporsi nel dibattito pubblico. I governi italiani ed europei progettano il riarmo, mentre assistiamo a una crescita vertiginosa della spesa militare: nel 2025, l'Italia ha previsto di destinare 32 miliardi di euro alle spese militari, un aumento del 60% rispetto a dieci anni fa. Per avere un’idea: il costo di un solo aereo F-35 equivale a 3.244 posti letto di terapia intensiva.
I biancorossi cominciano con un passo falso la serie di Finale Scudetto al meglio dei cinque match, proprio come era accaduto nei Quarti e nelle Semifinali Play Off. In Gara 1, nella bolgia della ilT quotidiano Arena, la Cucine Lube Civitanova ritrova Fabio Balaso titolare, ma cede in tre set (25-20, 25-23, 25-21) contro i padroni di casa dell’Itas Trentino. Non un dramma per una formazione specializzata in rimonte impossibili, ma giovedì 1° maggio, alle 18.15, sul taraflex amico dell’Eurosuole Forum, gli uomini di Giampaolo Medei dovranno cambiare marcia perché in un botta e risposta così delicato, con il tricolore in palio, ogni lasciata è persa.
A fare la differenza l’ordine certosino dei gialloblù nel muro-difesa e i contrattacchi di Michieletto, MVP e top scorer con 20 punti, supportato dall’ex biancorosso Gabi Garcia (11), dentro dall’inizio del secondo set. Tra i biancorossi buon ritorno di Balaso da titolare. Lagumdzija (17 punti) e Nikolov (13) tengono aperti i giochi e il servizio biancorosso tiene in partita i marchigiani, ma nelle fasi clou è l’Itas a stampare i punti pesanti.
Cucinieri schiarati con Boninfante al palleggio e Lagumdzija terminale offensivo, Bottolo e Nikolov in banda, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso nel ruolo di libero e titolare per la prima volta dopo l’infortunio alla mano e la successiva operazione. Padroni di casa in campo con Sbertoli in regia e l’ex biancorosso Rychlicki in posto 2, Michieletto e Lavia in banda, Flavio e Kozamernik al centro, Laurenzano libero.
Gara preceduta dal minuto di silenzio in memoria di Sua Santità Papa Francesco.
Nel primo set Trento viene fuori alla distanza con 4 ace e il 69% in attacco, grazie a Michieletto (7 sigilli). La Lube si oppone a muro e reagisce con gli 8 sigilli di Lagumdzija, ma gli strappi decisivi sono dell’Itas. La sfida si apre punto a punto, con la Lube che tiene testa ai padroni di casa (6-7), ma gli errori dei biancorossi mandano avanti i dolomitici (8-7), che crescono alla distanza (19-14). I cucinieri lottano e si riavvicinano dopo l’ace del nuovo entrato Poriya e con un muro efficace (20-18). La formazione gialloblù accelera nuovamente nel finale (24-20) e chiude sfruttando un’ingenuità dei marchigiani (25-20).
Nel secondo set la Lube cresce in attacco (58% con 7 punti di Nikolov) e piazza 5 muri, ma i dettagli e i 9 punti di Gabi Garcia, gettato nella mischia fanno la differenza. Il parziale si apre col punto a punto interrotto dall’ace di Sbertoli (12-10). Civitanova impatta a muro (12-12), ma anche i lunghi gialloblù fanno il loro dovere in copertura e timbrano due block (15-12). Nel cuore del set i marchigiani schierano per alcuni scambi Orduna e Dirlic. Civitanova si rifà sotto (17-16) e impatta su un errore dei locali (18-18). L’Itas trova il break in modo fortuito (20-18) e allunga con Michieletto (22-19). I muri di Lagumdzija e Chinenyeze riaccendono le speranze (23-22). Michieletto firma un mani out (24-22), chiude l’attacco di Gabi Garcia che buca il muro ospite (25-23).
Anche nel terzo set è fatale lo strappo conclusivo. L’Itas parte con intensità e i punti di Gabi Garcia (8-6). L’attacco trentino mette pressione, Medei dà spazio a Orduna in cabina di regia e sul 13-8 inserisce Podrascanin per Gargiulo. Dopo un riavvicinamento dei cucinieri, la forbice si riallarga per un attacco e un muro vincente del team di Soli (17-13). Chinenyeze va a segno e sul 17-14 Medei inserisce Loeppky per Bottolo, mentre Nikolov trova l’ace (17-15). Le offensive dei campioni d’Europa tengono a distanza la Lube (20-16), ma il break di Boninfante al servizio impone un time out a Soli (20-18). Sul 21-20 Civitanova si divora il pallone del pareggio per una dormita collettiva e Trento ne approfitta per prendere il largo con Michieletto (23-20), che si ripete per il 24-21. La chiude Flavio (25-21).
Tabellino
Itas Trentino - Cucine Lube Civitanova 3-0 (25-20, 25-23, 25-21)
Itas Trentino: Bristot ne, Pesaresi (L) ne, Kozamernik 5, Michieletto 20, Sbertoli 2, Pellacani ne, Gabi Garcia 11, Rychlicki 1, Magalini ne, Laurenzano (L), Lavia 7, Bartha, Flavio 9, Acquarone. All. Soli.
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 2, Bottolo 3, Gargiulo 6, Lagumdzija 17, Nikolov 13, Chinenyeze 6, Loeppky, Orduna, Balaso (L), Bisotto ne, Poriya 1, Dirlic 1, Podrascanin, Tenorio (L) ne. All. Medei.
ARBITRI: Vagni (PG) e Curto (TS).
NOTE: Durata: 27’, 30’, 28’. Totale: 1h 25’. Trento: battute sbagliate 10, ace 2, muri 11, attacco 52%, ricezione 47% (21% perfette). Civitanova: battute sbagliate 13, ace 7, muri 9, attacco 42%, ricezione 44% (16% perfette). Spettatori: 4.000. MVP: Michieletto.
Nel pomeriggio del 26 aprile, cantando “Bella ciao” in coro, si è svolto il cammino della memoria dell’ANPI di Montefano nei luoghi del partigiano Silvano Bracaccini, morto in combattimento a Capo di Rio di Cingoli, il 26 aprile del 1944. La presenza dei suoi nipoti e delle rispettive famiglie, ha reso ancora più emozionante il cammino che, seppur breve, ha toccato i luoghi dove Silvano Bracaccini e gli altri partigiani caddero in quel tragico 26 di aprile, uccisi dalle rappresaglie nazifasciste.
Tanta gente d’ogni età, pure oltre ogni aspettativa, per accompagnare la presidente Nunzia Coppari a deporre fiori di garofani rossi sui cippi che ricordano il sacrificio del giovane partigiano montefanese. Da Avenale a Capo di Rio, poi davanti alla piccola croce in ferro che ricorda il luogo dove cadde, si è raccontata la sua storia e quella dei suoi compagni nei giorni pericolosi trascorsi in montagna dal ventenne Silvano Bracaccini.
Da parte dell’ANPI di Montefano, che giusto un anno fa ha intitolata la propria sezione a Silvano Bracaccini, è stata occasione per fare promessa partecipata dell’impegno civile a mantenere alto il ricordo del sacrificio di molti in quei terribili mesi e operare per la libertà e la giustizia sociale.
Un pomeriggio da brividi all’Helvia Recina-Pino Brizi, dove la Maceratese firma un netto 4-0 contro il Monturano Campiglione e conquista, all’ultima giornata, lo spareggio per la promozione in Serie D. Grazie anche alla contemporanea sconfitta del Montecchio Gallo contro l'Urbino, i biancorossi riagganciano i pesaresi in vetta e domenica prossima si giocheranno tutto in campo neutro.
I ragazzi di Possanzini scendono in campo privi degli infortunati Nasic e Albanesi e dello squalificato Mastrippolito. Recuperato Lucero (tenuto a riposo inizialmente), il tecnico sceglie il ritorno di Gagliardini tra i pali e rilancia dal 1’ Del Moro e Monteiro Ribeiro. Dall'altra parte il Monturano Campiglione degli ex Sfredda e Iulitti, privo di Wahi, rinuncia inizialmente anche a Russo, Palestini e Altobello.
La Maceratese parte fortissimo: bastano cinque minuti per sbloccare la gara. Splendida azione corale: Cognigni apre per Marras, assist perfetto per Vrioni che davanti a Monti non sbaglia. Gli ospiti provano subito a reagire con Cheddira, ma Gagliardini è attento. Al 16’ arriva il raddoppio: lancio millimetrico di Nicolosi per Marras, che in diagonale infila il 2-0, baciando il palo interno.
Nella ripresa la Maceratese continua a dominare: dopo alcune occasioni sventate, al 32’ Oses, servito da Cognigni, sigla il 3-0. A chiudere definitivamente i conti ci pensa ancora Marras, che dalla distanza sorprende Santoni per il poker.
Nel frattempo, dalla tribuna, i tifosi biancorossi seguono col fiato sospeso il finale di Montecchio, dove l'Urbino ribalta il risultato. Quando arriva il fischio finale dal Montefeltro, esplode la festa: sarà spareggio. Per il Monturano, invece, si complicano i piani salvezza: servirà vincere tra due settimane contro l’Atletico Mariner per mantenere la categoria.
(Foto di Francesco Tartari)
Ultima partita di campionato oggi (domenica 27 aprile) per la S.S. Matelica che si è salvata al primo anno in Eccellenza. Grande soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale della Città di Matelica, queste le parole dell’assessore allo Sport Filippo Maria Conti: “Facciamo i complimenti alla società, allo staff, ai giocatori ed alla presidentessa Sabrina Orlandi per aver, al primo anno dopo la promozione in Eccellenza, mantenuto la categoria, e quindi per aver tenuto in alto in tutte le Marche il nome della società e della Città di Matelica. Ci auguriamo che nel futuro questa realtà possa crescere sempre di più vista anche l’attenzione data al settore giovanile”.
Si chiude con un pareggio il sentitissimo match tra Civitanovese e Recanatese, valido per la XXXIII giornata del campionato di Serie D. Allo stadio, gremito e commosso per l’omaggio a Papa Francesco — con un minuto di raccoglimento e il lutto al braccio per entrambe le squadre —la partita si è conclusa sull’1-1, risultato maturato già nella prima frazione.
Partenza aggressiva degli ospiti, che al 6’ sfiorano il vantaggio con Zini, fermato in extremis dalla difesa locale. Due minuti più tardi Ferrante di testa non inquadra lo specchio su calcio d’angolo. La risposta della Civitanovese è letale: al 10’ Bevilacqua, implacabile nel cuore dell’area, sblocca il risultato e manda in visibilio i tifosi rossoblù. La Recanatese non ci sta e al 35’ trova il pari: l’arbitro Martini assegna un rigore molto discusso, trasformato da D’Angelo con freddezza.
Nel finale del primo tempo, Petrucci si oppone a un pericoloso contropiede recanatese, mentre Padovani sfiora il nuovo vantaggio per i padroni di casa.
La ripresa si apre ancora con la Civitanovese in avanti: Buonavoglia non trova il guizzo vincente all’8’, poi al 19’ prova il diagonale, ma senza fortuna. La Recanatese si fa rivedere al 28’ con un colpo di testa di Pierfederici deviato in corner da Petrucci, mentre al 38’ viene annullato per fuorigioco un’azione promettente di Padovani.
Nonostante gli otto minuti di recupero, il punteggio non cambia.
Un pareggio che fa sorridere soltanto la Recanatese. La penultima posizione che significherebbe retrocessione diretta vede ben 3 squadre interessate a pari punti (34). Oltre ai rossoblù, ci sono anche Isernia e Roma City.
Le regine del Volley sono tornate, e lo hanno fatto in grande stile. Le campionesse guidate da Alessia Fiesoli, artefici della splendida promozione in Serie A1, per festeggiare una vittoria così importante, hanno scelto una cornice d’eccezione: il Donoma di Daniele Angelini.
La serata si è accesa fin da subito, tra musica, balli sfrenati e un’atmosfera carica di entusiasmo. Il vocalist del locale ha dato vita a un momento emozionante, pronunciando ad alta voce i nomi delle giocatrici, accolti da un coro di "olà" e applausi scroscianti, mentre una pioggia di coriandoli dorati cadeva sulla pista come un simbolico omaggio alla loro impresa. A partecipare alla festa, una folla calorosa e variegata, arrivata non solo da tutta la regione ma anche da fuori.
Ma il Donoma non è nuovo a queste atmosfere da grande evento. Questo locale è solito ospitare anche eccellenze del calcio come le squadre di serie C del Pineto, del Giulianova e persino del San Marino.
Non è solo un luogo dove si balla, ma un punto di riferimento dove i traguardi si festeggiano in grande stile e dove ogni serata diventa un tributo all’eccellenza. Le ragazze del Volley hanno ringraziato per l’accoglienza ricevuta, lasciando il locale intorno alle 3:30, con negli occhi la gioia di un sogno realizzato e nel cuore il calore di una notte da ricordare.
Si è chiuso in un grande simbolico abbraccio riscaldato dalla voce di papa Francesco il Giubileo degli adolescenti della Diocesi di Macerata. «Vivi, ama, sogna, credi», queste le parole di speranza del Pontefice per affrontare giorni difficili. Momenti che i giovani potranno superare grazie agli insegnamenti donati dalla preghiera, dalla gioia e dalla reciprocità, dallo star bene insieme.
Ragazzi e ragazze, circa 600, tra scuole medie e superiori che, grazie all’organizzazione della Pastorale Giovanile Diocesana, in questa due giorni hanno attraversato i comuni di Tolentino e Urbisaglia prima di avviarsi insieme in pellegrinaggio all’Abbadia di Fiastra, ricordando nelle loro intenzioni il Santo Padre e il beato Carlo Acutis.
Ad attenderli il vescovo Nazzareno Marconi che, riprendendo le parole del Papa, ha impartito loro la benedizione con l’acqua santa, ricordando gli insegnamenti di Gesù nel Vangelo: «Il segreto della vita è portare frutto, avere la gioia di fare cose buone e belle durante la propria esistenza. Non dobbiamo lasciarci scoraggiare dai difetti che vediamo in noi, perché restando vicini a Gesù potremo fare grandi cose».
Ed è nel Battesimo che questa unità si presenta per la prima volta e si rinnova: «Alcuni anni fa in una Piramide è stata ritrovata un’anfora piena di semi di grano – ha continuato il Vescovo –, hanno provato ad annaffiarli e dopo 3500 anni alcuni di quei semi sono germogliati, la vita è ripresa. Uno può pensare che il proprio Battesimo non funzioni più, ma non è così, è come quel seme, per rifiorire e portare frutto basta che riceva la forza di Dio e si apra al dono dello Spirito Santo».
Dopo il momento di preghiera in Abbazia, il gruppo si è spostato al vicino campetto insieme al Vescovo e ai sindaci di Tolentino e Urbisaglia, Mauro Sclavi e Riccardo Natalini, evidentemente soddisfatti: «Questi ragazzi camminano nella speranza e nella cristianità – ha detto Sclavi –, spero sia la prima di tante esperienze simili. Tolentino non aspetta altro che riaccoglierli».
La piazza di Urbisaglia riempita di speranza è invece l’immagine scelta da Natalini: «Papa Francesco invitava i giovani a camminare come l’acqua che non ristagna, noi dobbiamo aiutarli ed essere orgogliosi di quello che è stato vissuto in questi giorni».
Giovani che, ha detto nei ringraziamenti finali don Marco Petracci, responsabile Diocesano del Servizio dell’Ufficio Pastorale Giovanile e Oratori, «si sono fidati e affidati ai loro catechisti ed educatori nel partecipare con gioia e comunione a tutti gli eventi».
Un’organizzazione che ha visto provenire partecipanti da tutte le parrocchie della Diocesi (per un totale di 750 accreditati tra giovani e adulti); e che ha coinvolto la totalità degli uffici diocesani, sfidato la pioggia e saputo superare qualche imprevisto lungo il cammino.
«È stata un’esperienza significativa che ha coinvolto tutti da Tolentino a Urbisaglia fino all’Abbadia di Fiastra – ha poi concluso il vescovo Marconi –, un’esperienza che spero potremo ripetere perché far entrare i nostri giovani con la nostra grande tradizione di fede e il nostro territorio con la natura che ci circonda è una grande attività educativa e formativa sulla quale vogliamo continuare a investire».
"Un 25 aprile senza celebrazioni ufficiali quello vissuto a Cessapalombo, uno dei pochi comuni insigniti della Croce di Guerra al Valor Militare per il contributo della sua popolazione alla Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale". A sollevare la polemica è Stefano Ciocchetti, capogruppo della minoranza di "Viviamo Cessapalombo", che esprime il suo rammarico per l’assenza di iniziative istituzionali in occasione della Festa della Liberazione.
"Un 25 aprile senza memoria – ha dichiarato Ciocchetti – in un paese che ha pagato un alto tributo di sangue nella lotta partigiana. L’amministrazione comunale non ha ritenuto opportuno nemmeno pubblicare un messaggio commemorativo, né deporre una corona di fiori al monumento dedicato alle vittime dell’eccidio di Montalto".
La denuncia della minoranza si fa ancora più amara nel confronto con quanto avvenuto nei comuni vicini, dove, come da tradizione, si sono svolte cerimonie e sono state deposte corone di fiori in segno di omaggio ai caduti per la libertà.
"Ricordare il 25 aprile – ha aggiunto Ciocchetti – non è una scelta politica, ma un dovere civico. Ogni amministrazione, a prescindere dal colore politico, dovrebbe sentire come proprio l’impegno a mantenere viva la memoria dei sacrifici compiuti per la libertà e la democrazia".
Una vita intera insieme, mano nella mano. Oggi Ferdinando ed Elena, due maceratesi doc – lui originario de "lu Palazzacciu" e lei di Ficana – festeggiano 60 anni di matrimonio, un traguardo raro e prezioso, proprio come il diamante che simboleggia questa importante ricorrenza.
Il loro amore è stato ed è ancora oggi una storia straordinaria di dedizione, sostegno reciproco e profondo affetto familiare. Ferdinando ed Elena rappresentano un esempio autentico di unione solida e duratura, capace di superare il tempo e le sfide della vita.
A celebrare questo giorno speciale, le figlie Paola e Simona, che con grande emozione dedicano ai genitori un messaggio denso di affetto: "Il vostro amore è la nostra storia più bella. Siete per noi un esempio di amore vero, di sostegno reciproco e di una famiglia unita. Auguri di cuore per le vostre nozze di diamante! Che questo giorno speciale sia solo l'inizio di tanti altri anni felici insieme. Vi vogliamo un mondo di bene!"
Una festa che profuma di gratitudine, memoria e speranza, nel segno di una storia familiare che continua a essere fonte di ispirazione per tutti.
Prosegue l’attività di controllo del territorio da parte dei militari dellam sezione radiomobile della Compagnia di Macerata, che nelle ultime ore hanno contestato la violazione amministrativa per uso personale di sostanze stupefacenti a due giovani, entrambi 21enni e residenti nel capoluogo.
Il primo, uno studente incensurato, è stato fermato in via Paladini e trovato in possesso di 1,93 grammi di hashish. Il secondo, un cittadino tunisino anch’egli incensurato, è stato controllato nei pressi dei giardini pubblici di traversa Maestri del Lavoro: nella circostanza, i militari hanno rinvenuto 0,80 grammi della stessa sostanza.
Per entrambi è scattata la segnalazione al Prefetto, mentre l’hashish rinvenuto è stato sottoposto a sequestro amministrativo.