Sala consiliare gremita per il noto conduttore de la Zanzara Giuseppe Cruciani, ospite ieri a Civitanova, della rassegna culturale Filosofarte, ideata dal consigliere comunale Gianluca Crocetti. Affiancato dal Sindaco Fabrizio Ciarapica, dall'assessore Giuseppe Cognigni e dal Generale Stefano Cosimi, il noto speaker radiofonico e giornalista, ospite qualche giorno fa di Del Debbio a Dritto e Rovescio, ha presentato il suo libro “Via Crux – contro il politicamente corretto”, edito da Cairo.
"Ringrazio ancora una volta Civitanova per l'accoglienza - ha detto Cruciani - La sala consiliare è un luogo importante per diffondere idee e cultura. Abbiamo parlato di tante cose, dai no vax alle multe fino al politicamente scorretto. Mi piace - dice - l'idea di poter organizzare la prossima l’estate, un mini festival dedicato alla libertà di pensiero con ospiti di varia estrazione politica e culturale così che Civitanova possa diventare ancor più un centro culturale di diffusione di idee, come lo è per il turismo".
Soddisfazione per il sindaco Fabrizio Ciarapica. "In una serata di grande partecipazione e interesse - ha detto - la nostra sala consiliare ha ospitato un evento di spessore culturale che ha saputo attrarre un folto pubblico. Cruciani ha stimolato un confronto vivace e costruttivo, dimostrando come la cultura e il dialogo siano strumenti fondamentali per la crescita della nostra comunità. Ringrazio Cruciani, tutti coloro che hanno partecipato a questo evento e auguro a Gianluca Crocetti di proseguire con successo la sua iniziativa, contribuendo a rendere Civitanova un centro vibrante di cultura e confronto. Accolgo – conclude – con grande piacere l’idea di Cruciani di organizzare a Civitanova un festival dedicato alla libertà di pensiero e siamo pronti a sostenere questa iniziativa. Sarà un evento che rappresenterà un'importante occasione di confronto e dibattito, ma anche un momento di celebrazione dei valori fondamentali della nostra società, quali la tolleranza, il rispetto delle diversità e la promozione del dialogo”.
Cruciani ha catturato l'attenzione di un pubblico interessato, dimostrando quanto sia importante avere spazi di confronto e discussione su temi di attualità. "La rassegna Filosofarte - dice l'ideatore Crocetti - nasce proprio con questo intento: promuovere il dialogo e la riflessione critica su questioni rilevanti, e l'incontro di ieri è stata un'ulteriore conferma della necessità di affrontare temi controversi con apertura e senza pregiudizi. Sono grato a tutti i presenti per aver partecipato attivamente a questa serata e ringrazio Giuseppe Cruciani per aver accettato il nostro invito, portando, di nuovo, la sua voce e il suo pensiero anche a Civitanova".
Sabato scorso, la Società Atletica Corridonia Eugenio Niccolai (S.A.C.E.N.) ha celebrato il suo 70° anniversario di fondazione (1954-2024) presso il Centro Pastorale. L'evento ha visto la partecipazione di numerosi atleti, tecnici e dirigenti che hanno contribuito alla crescita dell'associazione nel corso degli anni. Le premiazioni sono state effettuate dal sindaco Giuliana Giampaoli e dal presidente Doriano Mitillo.
La Società Atletica Corridonia (S.A.C.) è stata fondata nel 1953 da un gruppo di giovani corridoniani: Vittorio Canullo, Vitaliano Craia, Silvio Craia, Giorgio Montecchiari, Giancarlo Padova, Roberto Gaetani, Luigi Mercuri e Francesco Storani.
Nel 1954, i soci fondatori si rivolsero ai genitori di Eugenio Niccolai, un giovane corridoniano caduto il 31 gennaio 1918 sull'altopiano di Asiago durante la Prima Guerra Mondiale. Grazie al loro contributo economico, la società ha potuto fregiare le divise celesti con una fascia bianco-rossa, i colori della bandiera della "Brigata Sassari" a cui apparteneva Eugenio Niccolai, capitano del 151° Reggimento Fanteria. La nuova sigla S.A.C.E.N. è diventata dominante sul pettorale della tenuta sportiva.
Camilla Ruffini, cantautrice di Macerata, chiude il 2024 con il suo nuovo singolo "Come Eva". Il brano racconta tutte quelle volte in cui, come Eva, abbiamo commesso un errore. E tutte quelle volte in cui, come Eva, ci siamo lasciati sopraffare dal senso di colpa e dalla vergogna.
Ma “Come Eva" offre una nuova chiave di lettura: l’errore non è una debolezza, bensì un’opportunità di riscatto. Un punto di partenza che può trasformarsi nella rinascita p iù bella.
Il singolo è stato prodotto interamente a Macerata: dalla produzione curata da Andrea Mei presso il Potemkin Studio per Astralmusic, alla registrazione del videoclip realizzato da Letroteproduction,fino alla partecipazione del chitarrista Nazzareno Zacconi.
La pubblicazione di Come Eva segna solo l’inizio di una serie di eventi e spettacoli che la giovane cantautrice ha in serbo per chiudere in bellezza il 2024 e inaugurare un 2025 ricco di musica enuove sorprese.
L’Università e il Comune di Macerata confermano il loro impegno per l’inclusione linguistica e sociale attraverso la quarta edizione del “Laboratorio di Italiano in Biblioteca”, che offre supporto linguistico a bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado con madrelingua diversa dall'italiano, grazie all'esperienza maturata nell'ambito del Master Italint dell’Ateneo.
Il Laboratorio, avviato a novembre, si concluderà nel mese di aprile 2025. Durante l’incontro inaugurale, l’assessore alla cultura, all’istruzione e ai rapporti con l’università del Comune di Macerata, Katiuscia Cassetta, il direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Roberto Mancini, e la direttrice del Master Italint, Edith Cognigni, hanno sottolineato l’importanza del progetto nel promuovere inclusione e coesione sociale, rafforzando il legame tra scuola, università e territorio.
Il Laboratorio si rivolge a due gruppi di alunni, suddivisi in base al livello scolastico. Il gruppo della primaria è composto quest’anno da venti bambini, di età compresa tra i sei e i dieci anni, provenienti dagli Istituti Comprensivi “E. Fermi”, “Mestica” e “Dante Alighieri”.
La maggior parte di loro ha origini in Albania e Kossovo per l’Europa, Afghanistan e Pakistan per l’Asia meridionale, Tunisia e Nigeria per l’Africa. Il gruppo della secondaria di primo grado, invece, include tredici ragazzi dagli stessi istituti, oltre che dal “Convitto”, con un’età compresa tra gli undici e i tredici anni. Questi studenti provengono dalla Repubblica Dominicana, Perù e Venezuela per l’America Latina, Mali, Marocco e Senegal per l’Africa, Afghanistan e Pakistan per l’Asia meridionale.
Le attività sono condotte da docenti esperte nella didattica dell’italiano L2: Alice Magi segue il gruppo della primaria, mentre Cristina Paoluzzi si occupa degli alunni della secondaria di primo grado. I docenti sono supportati da tirocinanti del corso magistrale in “Lingue, culture e traduzione letteraria” del Dipartimento di Studi Umanistici. Questi ultimi forniscono un aiuto non solo durante gli incontri pomeridiani in biblioteca, ma anche la mattina attraverso interventi nelle scuole degli alunni, contribuendo così a rafforzare il percorso educativo.
Il Laboratorio di Italiano in Biblioteca è un esempio di come la collaborazione tra università e istituzioni locali possa contribuire all’inclusione sociale. Il progetto continua a rappresentare una risorsa fondamentale per promuovere un percorso di integrazione che arricchisce l’intera comunità maceratese.
Grande prestazione del maceratese Michele Antonelli nella tappa finale del World Walking tour 2024 a Dublino. Per la prima volta nella sua carriera sportiva, l’atleta ha affrontato una prova impegnativa come la 20 km di marcia nel mese di dicembre nel pieno della preparazione invernale ed ha centrato sia una prestigiosa terza posizione sia un crono di rilievo proprio tenendo conto del periodo: 1h23'52.
L'alfiere del C.S. Aeronautica, al St.Anne's Park, è stato preceduto dal Campione Irlandese David Kenny già argento agli Europei under 23 e dal Campione Mondiale under 20 Callum Wilkinson al termine di una gara che l'ha visto transitare al quinto posto ai 10 km.
Una medaglia di bronzo da dedicare alla neonata Ophelia e alla compagna Viola. Ora per l'allievo del Tecnico Alessandro Garozzo tre mesi di dura preparazione per affrontare al meglio i primi impegni del 2025 continuando nella crescita tecnico-agonistica dopo l'ottima annata appena andata agli archivi.
Banca Macerata Fisiomed fantastica, vittoria 3-1 sulla capolista Prata
Doveva arrivare una risposta e questa è prontamente arrivata. Dopo oltre due ore di battaglia, la Banca Macerata Fisiomed sconfigge la Tinet Prata di Pordenone per 3-1 e si prende tre punti d’oro per la sua classifica. Non si vede molto la differenza di classifica fra le due compagini e non è un demerito di Prata che gioca a un livello sempre molto elevato. Macerata è attenta, coraggiosa e spietata nei punti decisivi con un lavoro corale in tutti i fondamentali che ancora una volta obbliga I biancorossi a credere nell’obiettivo salvezza. Macerata con questi tre punti inverte il trend negativo dell’ultimo periodo e scavalca in classifica in un colpo solo Cantù e Reggio Emilia. Il titolo di MVP se lo meriterebbero in tanti (Gamba compreso, 37 punti per lui) ma quello di questa fantastica serata è il capitano Marsili, autore di una prova memorabile nella tattica e nella tecnica.
La cronaca:
La Banca Macerata Fisiomed prova il blitz alla capolista con la sua formazione standard: il 6+1 titolare è composto da Marsili e Klapwijk, Ottaviani e Valchinov come schiacciatori, Berger e Fall a centro rete, Gabbanelli in seconda linea.
La Tinet Prata risponde con la diagonale micidiale Alberini-Gamba, gli schiacciatori-ricevitori sono Terpin e Ernastowicz, in posto tre Katalan e Scopelliti, il libero è Benedicenti.
Primo set. Il muro di Fall chiude lo spazio in diagonale a Terpin, Macerata parte aggressiva a inizio gara: 7-5. La Banca Macerata spinge anche in battuta e con l’importante contrattacco di Klapwijk si porta 10-7. La reazione di Prata non si fa attendere, Gamba dai nove metri fissa la parità a quota 11. Il nuovo allungo maceratese è opera corale: 15-12 al primo time-out discrezionale dell’incontro. Le squadre continuano il set sul + 3, ma la battuta di Terpin permette a Prata di rimontare fino al 18-19: è Fall a interrompere l’emorragia. Le due squadre arrivano appaiate al fotofinish: l’ace di Ottaviani è preziosissimo, Macerata spreca un set point ma chiude Valchinov dopo due attacchi consecutivi (75% in attacco per lui nel set, 26-24).
Secondo set. Il parziale si apre in parità, il passerotto Ernastowicz si siede in panchina (per Truocchio) dopo due attacchi sbagliati consecutivamente. Macerata risponde decisa a ogni buona giocata di Prata, l’ispirazione di Marsili permette alla sua squadra di mantenersi in partita, 12-10 con il primo tempo di Berger. I padroni di casa spingono molto coi centrali, Gamba risponde ottimamente da inizio partita, ma un suo errore vale un 18-16 molto importante. Sul venti ci si arriva in parità, Castellano blocca il gioco prima della battuta del temibile opposto friulano: si prospetta un finale che si deciderà su qualche dettaglio. Molti errori in battuta al fine di cercare il punto diretto, il Banca Macerata Forum si alza in piedi su un monstre block di Fall che porta il match ai vantaggi nuovamente. Prata pareggia i conti con Truocchio, 25-27.
Terzo set. La Banca Macerata Fisiomed non risente del set perso e continua a battagliare su ogni punto, 7-5 ora dopo il primo tempo di Berger. Prata fa fatica al servizio ma ha una mentalità da grande squadra, Macerata risponde presente e aggiunge al mix anche un po’ di fortuna: 15-13 e time-out ospite. L’unico a fare danni dai nove metri è Terpin, Macerata gestisce molto male un contrattacco successivo: 16-19 in un battibaleno. Ferri per Ottaviani, ma è Klapwijk che non perdona: ennesimo finale punto a punto in questa partita. Truocchio per Prata è un ottimo amico, ma i maceratesi al centro sono imprendibili (22-22). Ace prima ed errore poi di Ottaviani appena rientrato sul terreno di gioco, ancora vantaggi. Doppia difesa pazzesca di Benedicenti, ma Marsili sbarra la strada a Terpin: Macerata si merita il primo punto di questa partita (26-24).
Quarto set. Il quarto parziale permette a Gamba di continuare come aveva finito: è più che mai il principale terminale d’attacco per la Tinet, 3-5 con Castellano che ferma il gioco. Prata non molla, il muro a tre composto su Valchinov vale il primo +3 di giornata sul 6-9. Marsili è molto ispirato, il suo palleggio a una mano associato a un errore ospite riporta subito tutto in parità. Ottima battuta di Klapwijk ma pasticcio successivo in primo di tocco di Berger: il punto va alla Tinet e il centrale lascia il posto subito dopo a Sanfilippo. Quello del centrale biancorosso non è l’unico pasticcio del set, gli arbitri impiegano troppo tempo per distinguere due diversi modelli di scarpe fra i giocatori: si ricomincia sul 14 pari. Il centrale siciliano si sblocca sul 16-16, si prospetta un finale incandescente. Squadre punto a punto fino all’errore sull’ennesimo attacco di Gamba da posto 1, +2 Macerata (22-20). Sanfilippo si fa trovare prontissimo, come tutta la sua squadra: Valchinov chiude una partita spettacolare con una diagonale degna di nota, 25-21.
Bara Fall, centrale: " È stata una buona partita, devo dire – secondo me - non la migliore nostra perchè penso che possiamo ancora fare di più, possiamo dimostrare ancora di più. Oggi abbiamo fatto bene la fase break e side out, abbiamo messo in difficoltà i loro attaccanti migliori: questo ha fatto la differenza quest'oggi. Adesso cercheremo di lavorare come ogni settimana, stiamo lavorando tanto per fare più punti possibili fino alla fine del campionato.”
Banca Macerata Fisiomed – Tinet Prata di Pordenone 3-1 (26-24, 25-27, 26-24, 25-21)
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 4, Ichino, Ferri 2, Valchinov 20, Ottaviani 9, Cavasin, Fall 10, Sanfilippo 3, Klapwijk 20, Berger, 9 Gabbanelli (L1). NE: Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Tinet Prata di Pordenone: Katalan 8, Alberini 2, Scopelliti 4, Ernastowicz, Meneghel, Terpin 12, Agrusti, Truocchio 9, Gamba 37, Benedicenti (L1). NE: Sist, Guerriero, Bomben, Aiello (L2). All. Di Pietro Mario, Ass. Vallortigara Luca.
Arbitri: Clemente Andrea e Mesiano Marta
MVP: Marsili
Note: Durata set: 30’, 34’, 32’, 32’ per due ore e otto minuti.
Battute punto Macerata 6 con 17 errori, Prata 5 con 12 errori. Muri punto Macerata 8, Prata 7. Attacco punto Macerata 54%, Prata 49%. Ricezione positiva Macerata 47% (34% perfetta), Prata 44% (21%).
Commozione, preghiera e la testimonianza di fede e di vita di un “pastore con l’odore delle pecore” si sono unite nel grande applauso che ha accompagnato l’intitolazione della via che conduce al Seminario Redemptoris Mater di Macerata a mons. Tarcisio Carboni. Un cerimonia che anticipa di poco più di un mese l’anniversario dei 30 anni dalla sua morte, sopraggiunta il 25 gennaio del 1995.
Carboni fu vescovo di Macerata e Tolentino dal 1976 al 1985 e, successivamente, vescovo della Diocesi di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia fino alla scomparsa. Missionario in Brasile, a mons. Carboni si deve, tra le sue opere, la riscoperta e l’apertura del processo di beatificazione di padre Matteo Ricci. Certamente non casuale la scelta del luogo per l’intitolazione: fu infatti san Giovanni Paolo II a benedire la prima pietra del Seminario durante la sua visita a Macerata nel 1993 accolto proprio dal vescovo Carboni.
«Tarcisio Carboni è stato un uomo in ricerca, vicino alla gente, attento a portare la Parola di Dio a tutti (“Predica Verbum” era il suo motto episcopale) e disposto a farsi tutto a tutti perché ognuno potesse ricevere la presenza del Signore – ha affermato il vescovo di Macerata mons. Nazzareno Marconi –, si è adoperato perché moltissime realtà ecclesiali potessero nascere e crescere nella nostra Diocesi. Ringraziamo il Signore per il dono di questa presenza e gli faremmo un torto e ci fermassimo invece di continuare ad andare avanti nelle vie del Signore, per aiutare la gente a crescere nella fede».
Insieme al rettore del Seminario Redemptoris Mater don Davide Tisato, presenti alla cerimonia, tra i tanti, anche i Catechisti Itineranti del Cammino Neocatecumenale nelle Marche, Abruzzo e Malta Eusebio e Giulietta Astiaso, don Osvaldo Giacomelli e Stefano Tumini: «Vorrei sottolineare un aspetto della personalità del vescovo Carboni – ha spiegato Eusebio Astiaso –, la fede, lo zelo, l’amore per i giovani e ogni uomo della terra, ai lontani e ai vicini della Chiesa. È stato un uomo che ha saputo leggere i segni dei tempi, amava il Cammino e lo ha sostenuto. A lui oggi viene intitolata una strada che passa per la città di Maria e arriva al cielo».
L’intitolazione è stata resa possibile su proposta del consigliere Marco Bravi, dopo la delibera del Consiglio comunale di Macerata dello scorso 25 marzo. A scoprire la nuova toponomastica della strada (già via Alessandro Filippucci) è stato il sindaco Sandro Parcaroli, accompagnato dal vice sindaco Francesca D’Alessandro, dal consigliere regionale Anna Menghi e dall’assessore Oriana Piccioni. Presente alla cerimonia anche il primo cittadino di Ortezzano, Carla Piermarini, sindaco della città natale di mons. Carboni prossima anch’essa a dedicargli un luogo simbolo del paese. «Una via per seguire il suo esempio – ha affermato il sindaco Parcaroli –, si tratta di un gesto ispirato dalla cittadinanza e che assume un valore ulteriore perché istituito su volontà del consiglio comunale. Non possiamo che esserne felici e siamo profondamente grati per quanto mons. Carboni ha fatto per Macerata».
Parole riprese dal promotore, il consigliere Bravi: «L’attaccamento della cittadinanza a mons. Carboni è evidente e tanti sono stati gli ispiratori di questa giornata – ha detto –, in molti anche nelle scorse ore hanno dimostrato questo sentimento, così come i tanti presenti a questa cerimonia».
La Civitanovese, attendendosi a fine gara le dimissioni di mister Sante Alfonsi che non sono pervenute, dopo un summit societario comunica di averlo sollevato dalla guida tecnica della prima squadra.
La Società lo ringrazia del lavoro fin qui svolto e del campionato vinto nella scorsa stagione, augurandogli le migliori fortune. Temporaneamente la guida tecnica della prima squadra viene affidata a mister Andrea Mercanti, allenatore della Juniores Nazionale.
(Foto di Enio Torresi)
Quattro palle match sprecate e il bagaglio a mano di errori che accompagna i biancorossi dall’inizio della kermesse iridata impediscono alla Cucine Lube di centrare per un soffio il terzo posto al Mondiale per Club. Ad aggiudicarsi il bronzo al tie break (23-25, 25-23, 21-25, 26-24, 19-17) è il Foolad Sirjan Iranian in un match molto simile al confronto tra le due squadre nel girone. La squadra campione d’Asia batte per la seconda volta in sei giorni capitan Fabio Balaso e compagni, che ora dovranno fare un reset lampo in vista del ritorno di Challenge Cup con il Karadjordje Topola (giovedì 19 dicembre alle 20.30) all’Eurosuole Forum e del secondo turno di ritorno della Regular Season contro l’Allianz Milano in programma domenica 22 dicembre (ore 18), sempre nella tana dei cucinieri.
Come nel primo match della Pool A, Civitanova si lascia ipnotizzare dagli iraniani e sbaglia 30 battute. Eppure i biancorossi danno più volte la sensazione di poter gestire la gara contro un Foolad sornione, che resta a galla grazie alle disattenzioni dei biancorossi per poi affondare il colpo nei momenti clou grazie ai colpi del top scorer Hajipour (22), coadiuvato da Abdolhamidi (14) e Seyed (11). La Lube, rivoluzionata più volte da Medei a caccia di una svolta, macina punti con Dirlic (21), Bottolo (17), Chinenyeze (12) e il subentrato Lagumdzija (12), ma quattro palle match sbagliate, con un bilancio di 8 errori a 2 nel tie break, lasciano tanta amarezza.
Lube in campo con Boninfante al palleggio e Dirlic opposto, Bottolo e Loeppky laterali, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero in ricezione ad alternarsi con Bisotto in difesa. Iraniani schierati con la diagonale composta Ramezani e Hajipour, Esi e Abdolhamidi in banda, Seyed e Mohammad centrali, Marandi libero.
Nel primo set Dirlic sigla 6 punti con il 55% di positività, Boninfante si fa apprezzare anche per le giocate individuali e funziona l’alternanza tra i liberi. Inizio promettente della Lube, che contiene gli iraniani e vola sul +3 dopo il muro di Boninfante (7-10). Una svista arbitrale ai danni di Civitanova accende gli animi, ma i biancorossi stringono i denti e mantengono un break con Dirlic (16-18). La pressione del Foolad riporta il parziale in parità (19-19), ma la Lube si guadagna un altro break dopo la chiusura di Bottolo (19-21). Sul primo tempo di Gargiulo i cucinieri hanno due palle set (22-24). Boninfante si mette in proprio e chiude in attacco dopo un set ball annullato dal Sirjan (23-25).
Nel secondo set gli 8 punti di Hajipour e i 10 errori biancorossi riabilitano un Foolad che fa il minimo indispensabile. La Lube sbaglia le prime 4 battute consentendo ai rivali di restare sulla scia e di mettere la testa avanti con una serie di muri (8-6). I marchigiani annullano il break con il lungolinea di Bottolo (11-11), ma sull’ace di Abdolhamidi, favorito dal nastro, il Sirjan è sul +2 (13-11). Il colpo di Dirlic e l’errore di Hajipour valgono il sorpasso (13-14). I campioni d’Asia trovano il controsorpasso (16-15), vanno sul +2 dopo il diagonale di Loeppky fuori di poco (18-16) e allargano la forbice a muro (21-18). Gli avversari difendono bene, ma il nuovo entrato Poriya riaccende le speranze (24-23) con due punti in pochi scambi, prima di un pasticcio dei biancorossi che spegne le speranze (25-23).
Nel terzo set la Lube cala in ricezione, ma supera gli avversari in tutti gli altri fondamentali e trova dall’inizio un ispirato Poriya (4 punti) al posto di Loeppky. L’iraniano timbra l’ace del +3 contro i suoi ex compagni di squadra (2-5). Civitanova è più sicura e aggressiva, con Dirlic che sigla il punto del +5 (4-9). La potenza di Poriya dà una mano alla Lube (9-14). Ancora una volta, però gli errori dei cucinieri “tengono in vita” il Sirjan (15-17). La Lube reagisce con un parziale di tre a zero (15-20). L’ace del uovo entrato Orduna (16-22) e il muro di Gargiulo (18-24) ipotecano il set. Il Foolad annulla i primi tre tentativi, ma Civitanova passa con Bottolo (21-25) dopo un time out risolutivo.
Nel quarto set la Lube sale in cattedra alla distanza, ma spreca i palloni decisivi e capitola al fotofinish. In avvio si protrae un punto a punto estenuante interrotto dal muro del Sirjan (14-12). Il muro biancorosso e l’attacco out dei campioni d’Asia ristabiliscono l’equilibrio (15-15). In campo Orduna e Lagumdzija, l’opposto firma l’attacco del sorpasso (17-18). Il servizio di Poriya mette in difficoltà gli avversari e Bottolo ne approfitta con il lungolinea del +2 (17-19). Il Foolad trova il pareggio con un mani out nell’azione più lunga del set (21-21). In volata Poriya non trova l’incrocio delle linee per un soffio (24-23), Chinenyeze annulla la palla set (24-24). Civitanova sbaglia il pallone del sorpasso (25-24) e viene punita dall’opposto del Sirjan (26-24).
Al tie break palleggia Orduna e si lotta su tutti i palloni (6-6). L’ace di Lagumdzija carica Civitanova (6-7), che va al cambio di campo con il muro di Gargiulo (7-8). Medei dà spazio anche a Nikolov. Nella seconda parte torna Poriya che firma un bel mani out (11-12). Lagumdzija sigla il punto del 13-14. Dopo quattro palle match sprecate da Civitanova, il Foolad trova il sorpasso (18-17). I biancorossi sparano fuori la palla del pareggio (19-17).
IL TABELLINO
Foolad Sirjan Iranian – Cucine Lube Civitanova 3-2 (23-25, 25-23, 21-25, 26-24, 19-17)
SIRJAN: Karami ne, Ashkan ne, Seyed 11, Esi 2, Ahmadreza ne, Abdolhamidi 14, A. Ramezani 3, A. Khalili 9, Hajipour 22, Marandi (L), Armin ne, Mohammad 9. All. Ataei Nouri
CIVITANOVA: Chinenyeze 12, Gargiulo 7, Loeppky 3, Orduna, Bisotto (L) , Balaso (L), Boninfante 5, Poriya 9, Nikolov, Lagumdzija 12, Dirlic 21, Podrascanin ne, Bottolo 17, Tenorio ne. All. Medei.
Arbitri: Vera Mechan (PER), Nathan Mahaven (USA)
Note: durata set 29’, 29’, 29’, 31’, 25’. Totale 2h 23’. Sirjan: errori al servizio 17, ace 1, muri 8, attacco 5%, ricezione 55% (27%). Civitanova: errori al servizio 30, ace 3, muri 9, attacco 51%, ricezione 64% (40%).
Si tinge di giallo l’Aula Magna del Comune di Recanati, con il colore delle divise della Protezione Civile. Questa mattina (15 dicembre, ndr) il Gruppo Comunale recanatese ha festeggiato il 15esimo anniversario dalla fondazione con una cerimonia solenne per ricordare le tante attività di assistenza e soccorso alla popolazione compiute nel corso degli anni, prima fra tutte quella che ha visto la sezione della città leopardiana in prima linea durante la terribile alluvione del 2022.
Presenti infatti questa mattina, oltre al sindaco di Recanati Emanuele Pepa e le autorità cittadine, anche l’assessore regionale con delega alla Protezione Civile Stefano Aguzzi e Massimo Olivetti e Raimondo Romagnoli, rispettivamente sindaco e vicesindaco di Senigallia e Ostra, tra le città più colpite di quella calamità, giunti proprio per ringraziare la Protezione Civile leopardiana del supporto prestato. Il vicesindaco Romagnoli si è fatto portavoce di un messaggio di saluto da parte del sindaco di Ostra Federica Fanesi. Presente anche il sindaco di Potenza Picena Noemi Tartabini.
“Recanati è orgogliosa di voi – ha commentato Emanuele Pepa, che ha tenuto per sé la delega alla Protezione Civile – Ci tengo a ringraziare personalmente e a nome dell’Amministrazione comunale tutti i coordinatori e i volontari, che ogni giorno sacrificano la propria vita privata per dedicarla a quella degli altri. Essere volontari significa questo: agire per il bene comune, senza avere nulla in cambio se non la gratitudine di tutti noi. Perciò un grazie sincero, stamattina, va anche a tutte le vostre famiglie, che condividono il peso e l’orgoglio di questa missione. Nelle situazioni di emergenza come in quelle di festa, la vostra presenza sul campo è insostituibile. Ringrazio anche l’assessore Aguzzi, il sindaco Olivetti e il sindaco Fanesi per la loro presenza oggi e la vicinanza alla nostra comunità”.
Fondamentale, per il lavoro che il Gruppo è chiamato ogni giorno a svolgere, l’apporto di un ampio e variegato parco mezzi: due mezzi, un modulo antincendio, tre motopompe, tre torri-faro, tre generatori, tre motoseghe e una turbina aspiraneve. Ultimo arrivato, il modulo antincendio per operazioni boschive del valore di 7mila euro, acquistatoa settembre dal Dipartimento Nazionale con il contributo di un terzo della spesa da parte del Comune di Recanati. “Siamo attivi in tutti gli ambiti di emergenza a supporto della popolazione – ha confermato l’attuale coordinatore della Protezione Civile di Recanati Alessandro Mazzanti – Festeggiamo i nostri primi 15 anni con la consapevolezza di essere sempre accanto a chi ha più bisogno del nostro aiuto. Ringrazio l’Amministrazione Comunale di Recanati per la proficua collaborazione che si è instaurata in questi anni e che, siamo certi, proseguirà ancora a lungo”.
Una storia lunga 15 anni, dunque, quella della Protezione Civile recanatese che ha visto, tra i primi compiti, proprio l’intervento in soccorso della popolazione colpita dal terremoto in Abruzzo del 2009 e seguito, negli anni successivi, l’attività di assistenza portata nei contesti del sisma in Emilia-Romagna del 2012 e, ovviamente, nella nostra Regione nel 2016. I festeggiamenti di oggi sono stati l’occasione per ricordare queste e altre importanti situazioni in cui il Gruppo comunale di Recanati si è trovato ad operare.
Durante la cerimonia, infatti, i quattro coordinatori succedutisi nel corso dei 15 anni di attività e i volontari sono stati premiati con riconoscimenti e attestati di merito per tutte le azioni svolte. Non poteva mancare, inoltre, un sentito ringraziamento per l’aiuto fondamentale che gli uomini e le donne della Protezione Civile hanno dato alla loro città di Recanati nell’emergenza meteo del settembre scorso, fornendo un servizio essenziale e tempestivo per mettere in sicurezza le strade danneggiate in modo grave del territorio più periferico. “Auguro a tutti i Volontari di trascorrere un buon anniversario e di continuare a camminare sulla stessa strada ancora a lungo – ha concluso il sindaco Pepa – Il futuro ci vedrà ancora collaborare fianco a fianco per il bene della popolazione recanatese”.
Sei minuti per passare dall'amarezza alla felicità. L'ultima partita casalinga e d'andata, regala al Chiesanuova il ritorno alla vittoria dopo 4 turni. Contro il fanalino di coda Fano, i biancorossi la ribaltano nel finale dopo una ripresa (stile assedio) che sembrava stregata in virtù delle parate di Sorrentino e di due legni. La doppietta del decisivo Sbarbati e nel mezzo Tanoni consegnano al team di Mobili un emozionante e meritatissimo successo. Diventano 29 i punti in classifica e la fase di andata termina al secondo posto, -5 dalla capolista Maceratese.
Per il Chiesanuova non è ancora periodo di pausa natalizia, perché sabato arriva la partita più attesa: la finale di Coppa Italia contro l'Urbania al “Bianchelli” di Senigallia. Il Fano invece “gira” con 3 miseri punti, frutto di 12 ko su 15 incontri e nessuna vittoria. I granata hanno impressionato per corsa e velocità nel primo tempo, ma nella ripresa, come col Monturano, sono crollati atleticamente.
Mobili va col tridente, ai lati i rientranti Mongiello e Pasqui, in mezzo Persiani. Nel Fano debutta Saliou, interessante mediano alla Konè. Gli ospiti (mister Aiello squalificato) iniziano meglio e alla seconda verticalizzazione insidiosa ecco lo 0-1 di Bricestep al 7'. Il Chiesanuova pian piano cresce, non ritrova i suoi abituali automatismi palla a terra, ma inizia a creare grattacapi a gioco fermo. Al 23' testa di Monaco da corner, Tommasino blocca. Al 27' altro stacco di testa, di Persiani, palla che finisce a Monaco sul secondo palo ma il ghiotto tap-in non riesce. La frazione si chiude qui.
Mobili mette dentro Sbarbati passando al 4-2-3-1 e con lo squalo a fare da boa il Chiesanuova schiaccia subito il Fano, collezionando 4 angoli di fila e producendo brividi su ogni spiovente, di fatto uno al minuto! Al 51' Pasqui va alto di testa, quindi Tommasino nega il pari prima a Monaco, poi a Sbarbati e infine ancora Pasqui si mangia l'1-1 da due passi. Al 65' Sbarbati prova la zampata sottomisura ma coglie il palo. Si gioca ad una porta sola, il Fano non ne ha più mentre il Chiesanuova è rabbioso, tanto più dopo due potenziali rigori non concessi dall'arbitro. Al 70' Mongiello show, sombrero in area e sinistro a botta sicura e ancora palo: la gara sembra stregata. All'81' palla in verticale e stavolta Sbarbati di giustezza impatta. Nemmeno 5' e su altra zingarata di Sbarbati che crea scompiglio, la sfera termina a Tanoni che sottoporta non sbaglia: tutto ribaltato. Il Fano crolla e ancora Sbarbati all'87' chiude i giochi. Gli ospiti finiscono in dieci per l'espulsione di Bricestep.
Chiesanuova: Ajradinoski, Ciottilli (18' Perini), Carnevali (43'st Tacconi), Russo, Canavessio, Monaco, Pasqui (46'st Bambozzi), Tanoni, Persiani, Mongiello, Sfasciabasti (1'st Sbarbati). All. Mobili
Alma Juventus Fano: Tommasino, Allegrucci, Rovinelli, Rastelletti, Malshi, Saponaro, Del Moro, Saliou, Cheke-Yacouba (45'st Serfilippi), Bricestep, Fofana. All. Santoro
Arbitro: Camia di Nichelino
Reti:7' Bricestep, 36'st e 42'st Sbarbati, 41'st Tanoni
Note: espulso Bricestep; ammoniti Canavessio, Allegrucci e Rastelletti; corner 13-1; recupero 4' e 6'
La Recanatese conquista il derby contro la Civitanovese grazie a una punizione magistrale di D'Angelo allo scadere, che regala tre punti pesanti alla squadra di Mister Biló. Una partita equilibrata e ricca di emozioni, dove entrambe le formazioni hanno avuto le loro occasioni per sbloccare il risultato, ma alla fine è stata la precisione del numero 11 giallorosso a fare la differenza.
L'avvio della gara vede la Recanatese più intraprendente. Al 2', Raparo tenta una diagonale, ma il difensore della Civitanovese Franco si oppone con i piedi. La Civitanovese risponde al 15' con una conclusione velleitaria dai 30 metri di Esposito, che termina abbondantemente a lato. Nel finale del primo tempo, gli ospiti si affacciano pericolosamente in area avversaria: al 42', Buonavoglia trova un tiro centrale, bloccato senza problemi da Del Bello. Un minuto dopo, Marchegiani è provvidenziale nel salvare in angolo sempre su Buonavoglia, autore di un colpo di testa poco dopo, neutralizzato dall'estremo difensore recanatese.
La ripresa si apre con un episodio sfortunato per la Civitanovese: al 5', un intervento di Passalacqua per liberare l'area si infrange sul palo, facendo tremare i rossoblù. Al 18', Capece prova a sorprendere Del Bello con una conclusione velenosa, ma il portiere della Recanatese si supera deviando sulla traversa. Al 29', l'occasione più grande per i padroni di casa prima del gol arriva con il grande ex Spagna, il cui tentativo viene neutralizzato da un grande intervento di Petrucci, che tiene in partita i suoi. Quando il pareggio sembrava ormai scritto, D'Angelo si prende la scena: al 90', si incarica della battuta di una punizione dai 20 metri e disegna una traiettoria perfetta, che si insacca alle spalle di Petrucci. La Civitanovese non ha il tempo di reagire, e il triplice fischio dell'arbitro Domenico Mascolo sancisce la vittoria della Recanatese.
Primo successo sulla panchina giallorossa per Mister Bilò. La Civitanovese resta invece invischiata in piena lotta salvezza. Entrambe le squadre torneranno in campo domenica prossima, con la Recanatese che affronterà il Termoli in trasferta e la Civitanovese che ospiterà la capolista Sambenedettese.
(Foto di Enio Torresi)
Il Congresso Provinciale di Base Popolare della Provincia di Macerata ha eletto Mauro Giustozzi come nuovo coordinatore provinciale.
Insieme a lui, guideranno il movimento Mario Canaletti, Franco Capponi, Mauro Falcucci, Giampiero Feliciotti, Alessandro Maccioni, Simone Pantanetti ed Elisabetta Romoli. Mattia Orioli è stato nominato vice coordinatore provinciale.
"Il metodo politico di Base Popolare è ritornare sul territorio, nella vita di comunità, ripartendo dal basso, con un reale processo di partecipazione (la piramide rovesciata, dove la base è più importante del vertice). Senza pericolosi ideologismi, affermando il primato della realtà sulle idee, secondo lo spirito della tradizione popolare", ha dichiarato Giustozzi.
Con questa nuova leadership, Base Popolare punta a rilanciare una politica partecipata e vicina ai bisogni concreti delle persone, superando le divisioni ideologiche e lavorando per il benessere delle comunità locali.
Riunione provinciale a Macerata con il coordinamento regionale del partito Noi moderati. Un incontro organizzato nel capoluogo della provincia per condividere sul territorio le tematiche presentate a Roma nell’assemblea nazionale del partito e che ha visto la presenza del consigliere regionale Marco Marinangeli, del coordinatore regionale Tablino Campanelli, quello provinciale Paolo Perini, con Carlo Scheggia, il consigliere sangiorgese Andrea Susino e vari coordinatori cittadini della provincia di Macerata.
In primis la presentazione del nuovo logo: un ponte tricolore e la dicitura Popolari per l’Europa, in attesa che da gennaio sia ufficializzato l'ingresso nel Partito popolare europeo. Poi le attività da programmare per continuare a crescere e a radicarsi sul territorio.
Con l’occasione, alla presenza del vicesegretario maceratese Guido Garufi e di una nutrita partecipazione di tesserati e simpatizzanti, è stata analizzata pure la situazione per il Comune di Macerata che, come comunicato dal Ministero dell’Interno pochi giorni fa, si recherà alle urne nella primavera del 2026. “Abbiamo la possibilità concreta di essere il centro attrattivo per gli orfani del Terzo Polo - dichiara il coordinatore provinciale Paolo Perini - che non esiste più, e al tempo stesso di tutte quelle persone che oggi non vanno a votare perché si sentono distanti dalle posizioni più estreme dei due schieramenti. Il partito è in crescita, lo abbiamo visto dalle recenti elezioni, quindi dobbiamo continuare a fare un passo davanti l’altro su questo percorso che abbiamo individuato. Oggi abbiamo anche una forza in più perché possiamo contare in Regione sulla presenza del consigliere Marinangeli”.
La Maceratese fa visita al Monturano Campiglione per l’ultima partita del 2024.
Possanzini cambia parecchio rispetto all’ undici che ha battuto il Montecchio, con Grillo, Mastrippilito, Bracciatelli e Del Moro dall’inizio, oltre a Cognigni che rientra dalla squalifica.
Primo tempo senza grossi sussulti. Da segnalare un paio di cross insidiosi di Vanzan, Palestini ammonito per simulazione
e sul finire di primo tempo il tiro di Del Moro dal limite che finisce però alto sulla traversa.
Ad inizio ripresa la prima vera occasione del match ce l’hanno i padroni di casa, col colpo di testa di Altobello che finisce a lato di poco. Risponde la Maceratese al 10’ con Ciattaglia che si vede ribattere un destro da buona posizione. Al 17’ arriva l’inatteso vantaggio locale: ripartenza veloce che trova la Rata scoperta, con Palestini che si presenta davanti a Gagliardini che risponde alla grande. Sulla ribattuta arriva ancora Palestini a ribadire in rete. Possanzini fa esordire Marras, che fornisce subito il suo apporto alla fase offensiva. Da un suo tocco dentro per Cognigni nasce l’occasione colossale cestinata da Vrioni, che da dentro l’area piccola calcia alto. La Maceratese continua a spingere e alla mezz’ora trova il pari: Vanzan mette dentro, Marras non trova il pallone che arriva sul destro di Nasic che complice anche una deviazione riesce a trovare il gol del pareggio. Inizia l’arrembaggio finale biancorosso alla ricerca del gol del vantaggio. L’ultima occasione capita sulla testa di Cognigni che però non dà la giusta forza e Monti si ritrova il pallone fra le mani.
Si chiude dunque con il risultato di 1-1 la partita e il girone di andata di Eccellenza, con la Maceratese che rimane al comando ma si vede rosicchiare due punti da Montecchio e Chiesanuova, entrambe vincenti contro Urbino e Fano.
Si è svolta nel pomeriggio del 12 dicembre la presentazione del libro in dialetto cingolano “Parla cumumagni”, raccolta di proverbi e detti provenienti dalla cultura tradizionale popolare.
La sezione di Cingoli dell’AVIS ha voluto promuovere la stampa di questo volume come segno di sensibilizzazione della comunità e condivisione degli ideali di solidarietà che animano l’associazione.
L’evento si è svolto presso l’Auditorium cittadino alla presenza del Sindaco di Cingoli, Michele Vittori, e dell’Assessore alla Cultura Jacopo Coloccioni. Ha coordinato la serata la presidente dell’AVIS, Floriana Crescimbeni che ha sottolineato il valore dell’incontro dove molti dei relatori, dei lettori e dei partecipanti, compreso il Sindaco, sono dei donatori di sangue: questa è la testimonianza che il coordinamento di più soggetti produce iniziative che hanno valenza etica.
Hanno partecipato il comitato di redazione (Annamaria Colombi, Aurelia Ottaviani, Ilde Maggiore e Vittoria Bravi), gli animatori della lettura (Enrico Borsini e Giovanni Sbergamo) che hanno proposto in maniera dialogica, coinvolgendo anche il pubblico presente numeroso in sala, la recitazione di alcune parti, tra le più interessanti e divertenti. Il pomeriggio è stato arricchito dalle relazioni del Direttore degli Istituti Culturali di Cingoli, Luca Pernici che ha intrattenuto con la storia dell’uso del dialetto fin dal XVI secolo nella produzione poetica di eruditi del territorio, mentre il professor Mirko Montecchiani ha messo l’accento sulla saggezza popolare mutuata nella forma del proverbio.
Le illustrazioni sono state realizzate dalle classi III A e III D della Scuola Secondaria di Primo Grado sotto la direzione del prof. di Arte Daniele Duranti, mentre la Dirigente dell‘ Ist. Comprensivo di Cingoli-Apiro Emanuela Tarascio ha salutato i presenti, complimentandosi con gli studenti per la capacità interpretativa dei messaggi proposti dai proverbi.
Ieri, un gruppo di ex studenti della 5 B, diplomati nel luglio 1965, si è riunito per celebrare il 60° anniversario della loro maturità.
I partecipanti all'incontro sono stati Baldassarri Mario, Fagiani Francesco, Sgattoni Paolo, Coccia Norberto, Valentini Andrea, Biagetti Giammario, Pica Alessandro, Quintini Liana, Vanna Masini, Festa Antonietta e Quintili Andrea.
L'incontro si è svolto presso il ristorante "Da Rosa", che ha ospitato i membri della vecchia classe. Il gruppo ha voluto così ricordare gli anni trascorsi tra i banchi di scuola, allestendo una bacheca con le foto dell'epoca, che ha suscitato ricordi e sorrisi tra i partecipanti.
Il ritrovo è stato un'occasione speciale per riaffermare legami di vecchia data, ripercorrere insieme la storia scolastica e celebrare il traguardo di 60 anni dal diploma.
Nella serata di ieri si sono concluse con successo le operazioni di recupero del peschereccio affondato presso il porto di Civitanova Marche il 7 dicembre 2024.
L’intervento, reso possibile anche grazie alla collaborazione dei Vigili del Fuoco di Civitanova Marche, è stato svolto sotto il coordinamento generale della Guardia Costiera di Ancona e diretto a livello locale dalla Guardia Costiera di Civitanova Marche. Le operazioni si sono svolte in condizioni di piena sicurezza, consentendo di ristabilire la totale operatività dell’area portuale.
Lo scafo recuperato è stato posto sotto sequestro e la Guardia Costiera di Civitanova Marche, in stretto raccordo con la Procura della Repubblica di Macerata, avvierà ora le indagini necessarie per accertare le cause dell’affondamento e verificare eventuali responsabilità. Tale attività si inserisce nel quadro delle funzioni istituzionali volte a garantire la sicurezza della navigazione e la tutela dell’ambiente marino.
Un ringraziamento particolare è rivolto a Guidotti Ships s.r.l. ed Energean, per il prezioso contributo delle panne disinquinanti, indispensabili per la salvaguardia dell’ambiente marino, oltre a tutte le istituzioni e figure coinvolte che hanno reso possibile il buon esito dell’intervento.
La Climacalor San Severino non sente il clima natalizio e non fa regali. Al posto del vestito di Babbo Natale il quintetto di Samuele Campetella preferisce indossare ancora quello del… pirata, collezionando il secondo successo di fila lontano dalle mura amiche. Alla fine ad Ascoli ci scappa una vittoria comoda, per 78-61, nonostante le perduranti assenze per squalifica di Della Rocca e Severini e di Strappaveccia, infortunato.
«È stata una gara sempre in controllo da parte nostra – analizza il diesse biancorosso Gabriel Cingolani -. Le difficoltà maggiori le abbiamo avute a rimbalzo, soprattutto sotto il nostro canestro, ma dal terzo quarto l’attenzione difensiva è migliorata e Potenza ha preso possesso delle plance. Anche la velocità di Santini è stata limitata, cosicché il vantaggio in doppia cifra non è mai risultato in discussione».
A livello di singoli ha giganteggiato ancora una volta Alessio Sorci, tenuto quasi sempre sul parquet da coach Campetella, ripagato dall’esperienza del senatore nelle fasi cruciali e dai suoi 21 punti di bottino personale, a cui si sommano le 23 lunghezze del top scorer Samuele Vissani. «Su tutti stavolta però indicherei come MVP Riccardo Tiranti – conclude Cingolani -, di nuovo in doppia cifra di bottino personale con i 19 punti di Ascoli al termine di una prova che testimonia il suo buon momento di forma. Ora però archiviamo la doppia trasferta di Macerata ed Ascoli e prepariamoci al derbissimo col Basket Tolentino, vittorioso nell’ultimo turno a spese della Vigor Matelica, che ospiteremo al palas Ciarapica venerdì prossimo, con palla a due alle 21.45. Ci aspettiamo un palazzetto stracolmo...». Anche perché il confronto manca da tante stagioni.
Una domenica con diversi problemi a Tolentino. Sotto la Galleria Europa, la panchina posta verso via Tambroni è stata utilizzata per bivaccare in maniera impropria lasciando bottiglie e sporcizia ovunque. Allertato il capo area di Cosmari Paolo Domizi, un operatore è prontamente intervenuto per pulire e sistemare la zona, lasciata piena di rifiuti da parte di qualche incivile.
Inoltre a causa di due rotture di un tubo, l’Assm spa, dopo essere stata costretta a interrompere la distribuzione di acqua potabile in una parte del centro storico e per un altro guasto in contrada Pianarucci, è intervenuta con le proprie squadre, coordinate dal direttore Sandro Meschini, che si sono subito attivate per individuare il punto esatto del guasto sulla rete dell’acquedotto, così che già in tarda mattinata si è potuto, gradualmente ritornare alla normalità.
"Voglio ringraziare - ha sottolineato il sindaco Sclavi - il Cosmari, Paolo Domizi e l’operatore che, subito dopo la mia segnalazione si sono attivati per ripulire tutti i rifiuti lasciti da qualche cittadino poco civile e pulito, evitando di accogliere nel centro storico, in pieno periodo natalizio, cittadini e turisti con un brutto biglietto da visita".
"Inoltre la mia gratitudine e di tutta la Comunità va all’Assm, al Presidente Ottavi, al Direttore Meschini che era presente per sovraintendere i lavori e a tutte le maestranze che, con la consueta professionalità, si sono prodigate per risolvere i diversi problemi che hanno interessato il nostro acquedotto comunale. Due esempi di dedizione, competenza e amore per la nostra città", ha concluso il primo cittadino.