L'Università di Macerata e Banca Macerata hanno siglato un accordo per promuovere la cultura della sostenibilità e dello sviluppo responsabile, rafforzando la collaborazione tra il mondo accademico e quello imprenditoriale. Nell'ambito di questa intesa, è stata istituita la prima edizione del "Premio ESG Banca Macerata", destinato a valorizzare le migliori tesi di laurea su tematiche legate alla sostenibilità ambientale, sociale e di governance (Environmental, Social, Governance o ESG).
Il "Premio ESG Banca Macerata", che sarà riproposto anche nei prossimi due anni, prevede l'assegnazione di tre premi, del valore di duemila euro ciascuno, erogati da Banca Macerata, destinati a laureati triennali, magistrali e magistrali a ciclo unico dell'Università di Macerata che abbiano discusso la propria tesi tra luglio 2024 e luglio 2025, conseguendo una votazione non inferiore a 100/110.
Le candidature dovranno essere presentate entro il 31 agosto 2025. Le tesi saranno valutate in base a criteri di coerenza tematica, originalità, rigore scientifico e metodologico, completezza della trattazione e votazione finale di laurea. I vincitori saranno annunciati tramite i siti ufficiali dell'Università di Macerata e di Banca Macerata e premiati nel corso di una cerimonia ufficiale, durante la quale avranno l'opportunità di presentare i propri lavori. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare il bando online sui siti dell'Università www.unimc.it/premioesg e della Banca www.bancamacerata.it.
“Il Premio ESG Banca Macerata e l'accordo che abbiamo stipulato rappresentano un passo significativo verso la promozione di una cultura sempre più sistemica e trasversale che si basi sulla sostenibilità e la responsabilità sociale – commenta il rettore John Mc Court -. Siamo molto grati a Banca Macerata e al suo Presidente, Ferdinando Cavallini, per il concreto sostegno offerto, con l’obiettivo di valorizzare gli studi e le ricerche di giovani laureati su tematiche ESG. Il premio sarà uno stimolo per incentivare docenti e studenti a impegnarsi in una didattica sempre più consapevole e innovativa sulle tematiche della sostenibilità e contribuirà in modo decisivo alla formazione di una nuova generazione di professionisti consapevoli e responsabili”.
“Il nostro impegno per il territorio e per la crescita dei giovani – dichiara Ferdinando Cavallini, presidente di Banca Macerata – si traduce in azioni concrete come questa collaborazione con l’Università di Macerata. Crediamo fermamente che la crescita sostenibile sia la chiave per un futuro equo e responsabile. Con il Premio ESG vogliamo stimolare i giovani a sviluppare idee innovative ed approfondire tematiche legate alla sostenibilità, offrendo loro un incentivo concreto per investire nel loro percorso di ricerca e formazione. Noi di Banca Macerata ci impegniamo ogni giorno a promuovere attivamente questo modello di sviluppo, poiché siamo convinti che il successo di un’azienda non si misuri solo in termini finanziari, ma anche attraverso il valore che è in grado di restituire alla comunità in cui opera”.
“L’attenzione al tema dello sviluppo sostenibile e ai criteri ESG è nelle scelte aziendali di Banca Macerata” prosegue Michela Sopranzi, vice presidente di Banca Macerata. Questa iniziativa nasce in collaborazione con l’Università di Macerata per promuovere la diffusione di una cultura della sostenibilità. Questo tema è complesso ed implica un cambiamento nei sistemi di produzione, di consumo e di investimento; tale trasformazione necessita prima di tutto di un cambiamento culturale. Con questa iniziativa Banca Macerata vuol promuovere e sostenere questa evoluzione culturale orientata allo sviluppo sostenibile. Il premio rappresenta un’opportunità per le giovani generazioni, solitamente sensibili a queste tematiche, ed ha la finalità di diffondere ed accrescere cultura in tema di sostenibilità, oltre a premiare l’eccellenza accademica”.
“Oltre al lavoro per l’efficientamento energetico degli edifici – ha sottolineato la referente del rettore Mara Cerquetti -, l’Università di Macerata si impegna anche a promuovere la cultura della sostenibilità attraverso la didattica e la ricerca. Le nuove generazioni tengono molto a questi temi e questo premio ci permette di condividere la sostenibilità con la comunità studentesca, perché la tesi è momento di sintesi degli studi condotti”.
Finta guerriglia urbana a Castelraimondo: sei giovani organizzano una competizione di softair senza autorizzazione. Nella serata di venerdì 2 febbraio, i residenti della zona industriale di Piani di Lanciano, nel comune di Castelraimondo, sono stati testimoni di scene che hanno fatto temere il peggio. Alcuni giovani, con il volto travisato e armati di pistole, si sono affrontati nelle vie e tra i capannoni della zona, scatenando il panico tra i cittadini. I residenti, preoccupati per la propria sicurezza, hanno immediatamente allertato i carabinieri, che si sono prontamente mobilitati.
Le pattuglie del nucleo radiomobile della compagnia carabinieri di Camerino, insieme a quelle delle stazioni di Castelraimondo e Matelica, sono arrivate sul luogo dei fatti, dove hanno trovato i sei giovani ancora presenti e pronti ad abbandonare le armi. Al momento dell'intervento, i ragazzi hanno deposto le pistole a terra in segno di resa.
La situazione è stata chiarita poco dopo l'arrivo dei militari. I protagonisti dell'incidente, tutti di età compresa tra i 21 e i 24 anni, avevano organizzato una partita di softair, senza autorizzazione né preavviso, in una zona industriale apparentemente deserta. Le armi in loro possesso, pur essendo perfette repliche di armi da fuoco, erano in realtà ad aria compressa, utilizzate per simulare uno scontro tattico.
Nonostante la natura di gioco delle armi, l'episodio ha suscitato allarme tra la popolazione, che ha temuto che si trattasse di un conflitto armato. Per tale motivo, i sei giovani sono stati identificati e denunciati all'autorità giudiziaria per il reato di procurato allarme.
A seguito dell'incidente, i carabinieri hanno colto l'occasione per sensibilizzare i giovani sull'importanza di rispettare le normative in materia di sicurezza e di non intraprendere iniziative simili senza le dovute autorizzazioni. Le forze dell'ordine hanno inoltre evidenziato i pericoli che tali attività comportano, non solo per la comunità, ma anche per i partecipanti stessi, dato che le armi utilizzate in queste simulazioni sono perfettamente simili a quelle reali.
++ AGGIORNAMENTO ++
L'Associazione sportiva dilettantistica "A.s.d.s.a.c. Il Cassero Bsb" di Castelraimondo, in una nota, comunica la propria totale estraneità ai fatti oggetto dell'articolo "non risultando alcuno dei propri tesserati coinvolto negli eventi in questione".
L'Associazione stessa, difatti, "opera in piena conformità al quadro normativo vigente, essendo munita di tutte le autorizzazioni, certificazioni e coperture assicurative previste dalla legge per l'esercizio dell'attività sportiva dilettantistica, nel rispetto delle disposizioni emanate dal Coni". Ovvero, "l’attività sportiva viene svolta esclusivamente in aree previamente autorizzate dalle competenti autorità; nel rispetto dei protocolli di sicurezza federali; sotto la supervisione di istruttori qualificati e con dotazioni tecniche conformi alle normative di settore".
"A.s.d.s.a.c. Il Cassero Bsb" di Castelraimondo nella nota "stigmatizza fermamente ogni forma di esercizio abusivo della disciplina, che oltre a configurare potenziali profili di illiceità, arreca un significativo nocumento all'immagine di uno sport praticato da migliaia di tesserati nel territorio nazionale". Infine, conferma la prosecuzione "nella sua attività di promozione della disciplina sportiva del softair nel rigoroso rispetto del quadro normativo vigente, garantendo ai propri associati la pratica dell'attività in condizioni di assoluta sicurezza e legalità".
Un drammatico malore ha colpito questa mattina, nel pieno centro di Macerata, Michele Gentile, ex appuntato dei carabinieri, di 88 anni. L'uomo si è accasciato improvvisamente a terra in via Domenico Ricci, poco dopo le 11:30, senza che i soccorsi potessero fare nulla per salvarlo.
Secondo le prime ricostruzioni, Gentile si era recato presso la sede dell'Associazione Nazionale Carabinieri (Anc), dove era solito fare visita. Dopo aver parcheggiato l’auto nelle vicinanze ed essere entrato per pochi minuti, al momento di uscire ha accusato un malore improvviso.
I primi a intervenire sono stati i volontari della Croce Rossa, la cui sede si trova proprio accanto a quella dell’Anc. Poco dopo è giunto anche il personale del 118, ma purtroppo ogni tentativo di rianimazione si è rivelato vano.
Per permettere i rilievi del caso e la rimozione della salma, la strada è rimasta chiusa per diverso tempo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, visibilmente addolorati per la perdita di un collega in congedo, e la polizia locale.
Originario della Puglia, Michele Gentile risiedeva da molti anni a Macerata insieme alla moglie. La coppia non aveva figli. In pensione ormai da tempo, era una presenza familiare nel centro storico, dove si recava quasi ogni giorno per incontrare i suoi ex commilitoni e trascorrere del tempo presso l'Anc. Un volto noto per molti maceratesi, che ora piangono la sua scomparsa.
Le Marche rafforzano l’impegno nella lotta contro l'Alzheimer e le demenze: il Ministero della Salute ha assegnato alla Regione un finanziamento complessivo di quasi 1,2 milioni di euro (1.179.732 euro) per il triennio 2024-2026, con risorse destinate a potenziare le strutture sanitarie regionali e servizi di assistenza dedicati ai pazienti.
La Giunta ha infatti approvato il nuovo Piano triennale 2024-2026, in attuazione del Piano Nazionale Demenze (PND) e con il sostegno del Fondo per l'Alzheimer e le demenze, rifinanziato dalla Legge di Bilancio. Questo intervento si inserisce in un percorso di continuità con il precedente triennio 2021-2023.
“Con questo nuovo Piano triennale, la Regione Marche conferma la sua attenzione verso le persone affette da demenza e i loro familiari. Vogliamo garantire un accesso sempre più tempestivo alla diagnosi, rafforzare il supporto ai pazienti e migliorare l’efficacia delle cure, attraverso soluzioni innovative e un forte impegno sul territorio” – ha dichiarato il vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche Filippo Saltamartini.
Cinque le linee programmatiche: diagnosi precoce del Disturbo Neurocognitivo (DNC) minore, diagnosi tempestiva del DNC maggiore; sviluppo di interventi di telemedicina, introduzione di programmi di teleriabilitazione; diffusione e consolidamento di interventi psicoeducazionali, cognitivi e psicosociali, per supportare pazienti e caregiver nei diversi contesti assistenziali, dai Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD) alle strutture di assistenza domiciliare e residenziale.
I fondi serviranno ad acquistare apparecchiature sanitarie e strumenti diagnostici avanzati, ad assumere 5 neuropsicologi a tempo determinato (uno per ciascuna Azienda Sanitaria Territoriale, e un ulteriore psicologo presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche tramite borsa di studio). Verranno organizzati percorsi formativi rivolti a Medici di Medicina Generale, specialisti, operatori sanitari e caregiver e verrà creato un portale web dedicato al “Progetto disturbi cognitivi e demenze”, per migliorare la diffusione delle informazioni e l’accesso ai servizi.
Il Piano è stato redatto con il coordinamento scientifico dell’Università Politecnica delle Marche e prevede il coinvolgimento attivo di tutti gli Enti del Sistema Sanitario Regionale. Le attività saranno costantemente monitorate dal Tavolo Permanente sulle Demenze, che valuterà l’efficacia degli interventi. Le attività si svilupperanno nell’arco di 31 mesi fino al 31 luglio 2027, con l’obiettivo di rendere i servizi per le demenze sempre più efficaci e capillari sul territorio regionale.
Meno carne, latte e pasta. Più legumi, verdura e formaggi. La dieta dei marchigiani è cambiata negli ultimi 10 anni ma cresce, purtroppo, la quantità di spreco alimentare calcolato in 621,9 grammi alla settimana (media del Centro Italia secondo l’ultimo report Waste Watcher 2025), in aumento dell’8,5% rispetto all’anno scorso.
Lo rende noto Coldiretti Marche alla vigilia della Giornata contro lo spreco, che ricorre il 5 febbraio. "Nel mondo, ogni secondo, l'equivalente di quasi 12mila pasti finisce nella spazzatura, con un impatto pesante dal punto di vista economico e della sostenibilità ambientale, oltre che da quello etico, considerato l'aumento delle persone affamate - spiegano da Coldiretti analizzando i dati Unep - mentre la Fao stima che il cibo perso e sprecato potrebbe sfamare ogni anno 1,26 miliardi di persone".
Insomma, lo spreco alimentare ha implicazioni etiche ed economiche che potrebbero essere superate grazie a comportamenti maggiormente responsabili. Nelle Marche la spesa mensile per l’acquisto di generi alimentari è stata calcolata in 547 euro. Si tratta della quota più alta del Centro Italia, sesto posto nazionale dietro a Campania, Sicilia, Friuli, Calabria e Molise.
Dal 2013, secondo Istat, i marchigiani mangiano meno salumi (-3%), carni bianche (-1,6%), bovine (-7,5%), suine (-3%). In calo anche il consumo di pane e pasta (-5%) e latte (quasi il 10%) mentre è aumentato quello di pesce (+5%), uova (+13,8%) e legumi (+9%). Tornando agli sprechi, la maggior parte di essi avvengono proprio tra le mura domestiche.
"La rete dei mercati contadini di Campagna Amica - spiegano da Coldiretti Marche - è impegnata da anni in un’opera di sensibilizzazione dei consumatori anche con incontri mirati con alunni e studenti nelle ore di educazione alimentare. L’acquisto diretto permette il contenimento degli sprechi perché accorciando la filiera, il consumatore può contare su cibi freschi, che si conservano di più, che non hanno percorso lunghe distanze e hanno inquinato meno".
"L’incontro con i produttori nei mercati o direttamente in azienda diventa anche un'occasione di educazione, socializzazione, cultura che permette di recuperare quella dimensione valoriale del cibo che rischiava di andare perduta. Rappresentano quindi un esempio concreto di come gli agricoltori e i consumatori, insieme, possano contribuire a diffondere stili di vita più sani e sostenibili", conclude nella nota Coldiretti.
A un mese dal suo insediamento, il sindaco Fabrizio Ciarapica incontra il nuovo comandante della Polizia Locale, Cristian Lupidi, per tracciare un primo bilancio delle attività e delle strategie future.
"Diamo il benvenuto al nuovo Comandante, certo che la sua esperienza e la sua conoscenza del territorio saranno fondamentali per rafforzare il presidio della sicurezza in città - ha dichiarato Fabrizio Ciarapica -. La Polizia Locale è un punto di riferimento per i cittadini e per l’amministrazione, e continueremo a investire su uomini, mezzi e strategie per migliorare il controllo del territorio e la vivibilità urbana".
Lupidi, 48 anni, laureato in Giurisprudenza subentra a Daniela Cammertoni, in pensione dopo 30 anni di servizio. Un incarico che lo riporta a Civitanova, dove aveva iniziato la sua carriera come agente prima di ricoprire ruoli di responsabilità a Castel di Lama, Cupra Marittima e da ultimo a Jesi. Tra il 2015 ed il 2018 ha prestato servizio presso la sezione di polizia giudiziaria del Tribunale ordinario di Fermo.
"Sono tornato a Civitanova con grande motivazione e senso di responsabilità - ha dichiarato Lupidi - Il mio impegno sarà massimo per garantire sicurezza, rispetto delle regole e vicinanza ai cittadini. Lavoreremo con determinazione per rendere la Polizia Locale sempre più efficiente e presente sul territorio, con particolare attenzione ad alcuni aspetti cruciali per una città come Civitanova Marche, quali la sicurezza ed il controllo del commercio".
Nel primo mese di attività, il Corpo, guidato dal nuovo Comandante, ha già messo in atto controlli più serrati per contrastare le violazioni del codice della strada, tra cui la circolazione senza revisione e senza assicurazione, sanzionando un soggetto recidivo con una multa di 1700 euro, fermo amministrativo e sospensione della patente.
Sul fronte della sicurezza urbana, sono state elevate nove sanzioni per la sosta non autorizzata di autocaravan, con l'emissione di ordini di allontanamento. Inoltre, il Nucleo Operativo per l’ambiente sta procedendo contro tre individui dediti allo smaltimento illegale di rifiuti vegetali.
Infine, durante il mercato, un ambulante è stato sanzionato per vendita itinerante non autorizzata e per circolazione con veicolo sospeso, con conseguente fermo amministrativo e una multa di circa 2 mila euro.
Il sindaco Ciarapica e il comandante Lupidi ribadiscono l'impegno dell'amministrazione per una città più sicura e vivibile, attraverso una collaborazione sempre più stretta tra la Polizia Locale e la cittadinanza.
Venerdì 7 febbraio, alle ore 18:00, a Cingoli, nella Sala Consiliare del palazzo municipale l'amministrazione comunale organizza un ringraziamento pubblico per Riccardo Trillini e Matteo Nuccelli. Entrambi protagonisti del recente storico risultato ottenuto dall'Italia ai Mondiali di Pallamano 2025 per squadre maschili nazionali, disputatosi in Danimarca. Il primo, Riccardo Trillini nel ruolo primario di commissario tecnico della nazionale azzurra, il secondo Matteo Nuccelli quale massofisioterapista della squadra.
La cerimonia, fortemente voluta dall'amministrazione comunale di Cingoli e organizzata dall’assessorato allo sport diretto da Jacopo Coloccioni, sarà aperta e presieduta dal sindaco di Cingoli Michele Vittori.
"Una cerimonia - ha dichiarato lo stesso Vittori - per dire grazie a nome di tutta la cittadinanza ai nostri concittadini Riccardo Trillini e Matteo Nuccelli per avere portato alto il nome di Cingoli, regalandoci grande soddisfazione e un bel sentimento di orgoglio cingolano. Un esempio per i giovani a credere in cose che possono sembrare impossibili, a non abbattersi mai e a fare dello sport una parte di vita".
Espulso cittadino egiziano per spaccio di droga: rimpatriato dalla polizia di Stato. Nella giornata di ieri, gli agenti specializzati della Questura di Macerata hanno eseguito l'espulsione di un 25enne, accompagnandolo coattivamente alla frontiera di Roma Fiumicino, da dove è stato imbarcato su un volo diretto in Egitto.
L’espulsione è stata disposta dal prefetto di Macerata con provvedimento emesso lo scorso 29 gennaio, immediatamente eseguibile grazie al decreto firmato dal questore nello stesso giorno. Nei giorni precedenti, il giovane aveva cercato di evitare il rimpatrio presentando, tramite il proprio difensore, una richiesta di asilo politico. Tuttavia, la Commissione Territoriale di Ancona ha respinto l’istanza lo scorso 31 gennaio, ritenendola "manifestamente infondata".
In passato, il 25enne era già stato detenuto per reati legati alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Sebbene fosse in possesso di un regolare permesso di soggiorno per motivi di lavoro, il titolo gli era stato revocato a seguito della reiterazione di gravi reati. Non avendo più diritto a rimanere sul territorio italiano, è stato rimpatriato nel Paese d’origine. L'operazione si inserisce nell’ambito di un più ampio impegno delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza e contrastare fenomeni di illegalità legati all’immigrazione irregolare.
Cinque percorsi enogastronomici che uniscano le Marche rurali dall’Ascolano al Pesarese, toccando le aree interne di tutte le province della Regione per valorizzare l’identità territoriale, promuovere i prodotti delle imprese locali, migliorare la qualità dell’accoglienza e puntare alla destagionalizzazione turistica. Sono questi i pilastri che ruotano attorno al progetto regionale "Sapori delle Marche rurali" con l'obiettivo di creare una destinazione turistica capace di mettere in rete istituzioni, aziende agricole, vitivinicole e olivicole, attività della ristorazione e della ricettività, imprese artigiane, consorzi di tutela e guide turistiche.
Un progetto che nei giorni scorsi è stato al centro di un incontro organizzato nella sala consiliare del comune di Caldarola per illustrare agli enti e alle realtà del territorio la strada tracciata per la realizzazione del piano nei prossimi cinque anni. "Crediamo fortemente che fare rete in un settore come quello turistico sia fondamentale - dice il sindaco di Caldarola Giuseppe Fabbroni -. Viviamo in territori ricchi di cultura, ma anche di perle enogastronomiche che vanno valorizzate e al tempo stesso riconosciute come traino per l’economia e lo sviluppo locale".
Ed è proprio su questa scia che si inserisce il progetto presentato a Caldarola da Andrea Marsili, product manager dei Gal Sibilla, Piceno e Fermano (il Gal Montefeltro Leader è capofila del progetto, e sono soggetti promotori anche i Gal Flaminia Cesano e Colli Esini San Vicino). Progetto al quale è possibile aderire sottoscrivendo il Protocollo d’intesa, vale a dire la creazione di una proposta di eccellenza e la messa in rete di attività e operatori presenti nell’area dei sei Gal marchigiani, per aggregare l'offerta turistica delle aree rurali delle Marche e posizionare il territorio e gli operatori sul mercato turistico.
Il prodotto turistico che si vuol costruire con l'adesione degli operatori mira a distinguersi per la propria specificità, tenendo ben presenti le esigenze del turista valorizzando il territorio. Cinque percorsi, dunque, dedicati rispettivamente al vino, alla birra, al tartufo, al miele e all’olio che possano unire imprese, strutture ricettive e di ristorazione, associazioni e consorzi nella valorizzazione dei loro prodotti attraverso esperienze che solo le Marche sanno offrire, nel pieno spirito di una destagionalizzazione propria solamente della bellezza dei tempi dettati dalla natura.
Il Protocollo intende inoltre creare una visione condivisa tra gli operatori, promuovendo una cultura di collaborazione e innovazione, così che ogni attività aderente sia parte attiva di una rete. Grazie a questa iniziativa, le Marche rurali si propongono come una destinazione capace di unire tradizioni e innovazione, mettendo in risalto le eccellenze agroalimentari locali e offrendo ai viaggiatori - turisti un’esperienza autentica, immersiva e memorabile.
"Questa è la prima fase del progetto - spiega Francesco Ferranti, componente del Gal Sibilla per Federalberghi Macerata - in cui vengono identificati tutti i potenziali interlocutori sul territorio. Stiamo riscontrando una grande sensibilità dei produttori e della parte politica, ci ha fatto molto piacere l’entusiasmo del sindaco di Caldarola che ci auguriamo possa coinvolgere anche gli altri amministratori locali. In un secondo momento si passerà alle adesioni al Protocollo e poi entro l’anno verranno sviluppati i percorsi per ogni categoria".
"Un progetto molto interessante - dice il presidente regionale di Federalberghi, Luca Giustozzi - a cui si dovrà lavorare in maniera costante. Vediamo l’interesse di tutti i diversi operatori e la programmazione in cinque anni è la conferma di un piano che ha credibilità e una struttura ben ragionata. Si tratta di una attività funzionale alle imprese del nostro territorio che sono consapevoli di come, per far volare il turismo, sia importantissimo lavorare su tutti i settori legati all’accoglienza: dalle strutture alle infrastrutture fino alla corretta informazione".
In un periodo segnato da numerosi conflitti che scuotono la sensibilità collettiva e influiscono profondamente sul tessuto socio-economico globale, la città di Macerata ha dato una risposta significativa con un’ampia partecipazione alla tavola rotonda organizzata dal Rotary Club di Macerata. Russia-Ucraina: una pace possibile?
Questo è il tema di cui si è discusso con illustri esponenti della cultura e del giornalismo.
Andrea Angeli, già funzionario delle Nato, Aldo Ferrari, prof Universita Ca’Foscari di Venezia, Pierluigi Franco, giornalista Ansa, Frabrizio Marongiu Bonaiuti, prof. Università di Macerata, hanno analizzato le radici storico, culturali e giuridiche della guerra, con spunti di riflessione su possibili soluzioni di pace.
L’incontro ospitato nella sala Mozzi-Borgetti della Biblioteca Comunale si è rivelato quindi un’importante occasione di confronto arricchito da un dibattito vivace e dalla grande partecipazione di pubblico che ha posto numerose domande ai relatori.
All’incontro ha preso parte anche il sindaco Sandro Parcaroli e il rettore dell’Università di Macerata Johon McCourt, l’assessore alla Cultura Katuscia Cassetta e moltissime autorità rotariane.
Nel suo intervento Irene Tedone, presidente del Rotary di Macerata, oltre ad esprimere il proprio ringraziamento a tutti coloro che hanno dato un contributo al successo dell’evento, ha tenuto a ribadire con forza come la promozione della pace sia uno degli obbiettivi primari del Rotary e come siano importanti il dialogo e la riflessione nella costruzione di percorsi di pace. Ha ringraziato inoltre i cittadini presenti che hanno dimostrato ancora una volta l’impegno della Città di Macerata su tematiche di rilevanza globale.
La sesta edizione della stagione lirica "Civitanova all'Opera" si conclude con il Concerto di San Valentino che si terrà sabato 8 febbraio alle ore 21:30 al teatro Annibal Caro. Ad esibirsi sarà l’Orchestra Sinfonica dell'Adriatico, di recente formazione, che ha sede a Civitanova e che eredita l’esperienza artistica dell’Orchestra Sinfonica Puccini: è composta da eccellenti musicisti di Marche, Abruzzo, Emilia Romagna, Puglia e Umbria.
Diretta dal maestro Alfredo Sorichetti, saranno eseguite celebri pagine d’opera sul tema dell’amore e legate alla grande cantabilità italiana. Il mezzosoprano georgiano Tamar Ugrekhelidze, vincitrice del 14° Concorso internazionale Anita Cerquetti di Montecosaro, canterà alcune tra le più celebri arie d’opera.
Civitanova all'Opera è promossa dal comune di Civitanova Marche e dall'Azienda Teatri ed è parte del circuito di Marche all’Opera. I biglietti sono disponibili online sul circuito CiaoTickets, nei punti vendita del circuito e alla biglietteria dei Teatri, aperta: mercoledì 5 febbraio (17.30/19.30 Rossini), giovedì 6 (17.30/20.30); venerdì 7 (10/12 Annibal Caro e 17.30/19.30 Rossini); sabato 8 (10/12 Rossini e 18.30/21.30 Annibal Caro).
Come consuetudine in questo primo mese dell'anno, l'Anagrafe comunale di Civitanova Marche ha aggiornato il conteggio delle persone residenti nel comune al 31 dicembre 2024, che sono in totale 42259.
L'Ufficio Servizi anagrafici e demografici dell’Ente elabora i dati sulla base delle schede individuali che si registrano allo sportello durante tutto l’anno; numeri che ora confluiranno all’Istat per il calcolo ufficiale derivante dall’aggiornamento del censimento. Il dato complessivo segna un lieve calo rispetto al 2023, quando il totale della popolazione era 42.367 al 31 dicembre 2023.
Nello specifico, sono 22142 (donne) e 20117 (uomini), 234 le culle occupate da 127 maschi e 107 femmine (166 nati nel comune, 67 in altro comune e 1 all’estero). Nel 2023 erano in totale 284 i fiocchi rosa ed azzurri. Nel 2024 sono decedute 452 persone, dieci in più del 2023.
Questa la composizione per fasce d’età - tra parentesi i dati 2020: da 0 a 19 anni: 7275 (7405). Da 20 a 34 anni: 6373 (6575). Da 35 a 54 anni: 12522 (12818). Da 55 a 74 anni: 11030 (10971). Da 75 e oltre: 5152 (4754).
Crescono le famiglie che sono 18.947 (lo scorso anno erano 18.776), con almeno uno straniero sono 2.339, con intestatario straniero 1.693, convivenze anagrafiche 12 (ex art.5 D.P.R. 223/1989), convivenze di fatto 48 (costituite ai sensi della legge n. 76/2016).
Scendono a 4.195 gli stranieri residenti (erano 4.263 nel 2023) di cui 1.791 uomini e 2.404 donne e aumentano le persone senza fissa dimora che sono 83, 59 uomini e 24 donne. Gli iscritti per immigrazione (Italia/estero) sono 1.334, mentre sono 1.224 i cancellati per emigrazione sia in Italia che all’estero. In 183 hanno acquisito la cittadinanza italiana (96 maschi e 87 femmine).
Per quanto riguarda le nazionalità, la comunità più numerosa è quella della Romania 656, seguita dalla Repubblica Popolare Cinese 583, Albania 235, Bangladesh 227, Marocco 148, Pakistan 464, Ucraina 356, Tunisia 159, Polonia 93, Federazione Russa 105, Filippine 87, Senegal 50, Brasile 73, Nigeria 41, Argentina 49, Afghanistan 44, Bulgaria 50.
I dati sono stati elaborati dall’addetta all’Ufficio elettorale Stefania Cesaretti, in collaborazione con la dirigente del settore Anagrafe e funzionario Servizio Risorse Umane, dottoressa Paola Recchi.
La Regione Marche ha dato vita a un progetto che celebra il patrimonio gastronomico locale: il Registro delle ricette della cucina marchigiana, istituito da un'apposita legge (la numero 6 del 2024". L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa-evento ad Ancona presso la Sala Unicorn al Passetto. Il progetto mira a preservare, valorizzare e tramandare le ricette della tradizione e dell’identità territoriale, trasformandole in un’eredità culturale condivisa e in uno strumento di promozione turistica.
"Grazie a una piattaforma online dedicata (https://ricettedellacucinamarchigiana.it/), chiunque può partecipare inviando le ricette di famiglia. Ogni piatto, semplice o elaborato, racconta una storia fatta di tradizioni, legami e sapori unici" ha evidenziato l’assessore regionale al Commercio, Andrea Maria Antonini. Le ricette raccolte saranno poi esaminate da una commissione di esperti che ne valuterà l’autenticità e l’importanza culturale.
Quelle selezionate non si limiteranno a essere inserite in un archivio, ma potranno diventare protagoniste nei menu di ristoranti del territorio. Ospite d’onore dell’incontro lo chef stellato Moreno Cedroni in veste di presidente Fipe Confcommercio Marche Centrali. Importanti spunti di riflessione sono arrivati dai relatori: il presidente di Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini; il direttore di Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco e il direttore di Confesercenti Marche, Elena Capriotti.
Per meglio pubblicizzare e diffondere l’iniziativa, sono stati realizzati degli spot pubblicitari, reel, pagine social ed anche un tutorial per facilitare l’inserimento delle ricette che andranno a comporre il Registro. In questa prima fase sono già state raccolte oltre 110 ricette provenienti da ogni parte della regione. L’appello dell’assessore Antonini è stato quello di continuare a inviare i piatti tipici del territorio.
Per questo sono stati premiati i marchigiani che hanno registrato le prime sei ricette, prestandosi anche a realizzare lo spot promozionale: per lo stoccafisso all'anconetana, Alessandro Ascoli; per le olive all'ascolana e gli gnocchi alla Lina, Lina Fioravanti e Pamela Andreani (Montegallo - Ap); per la cicerchia l'associazione Festa della cicerchia di Serra de' Conti (An); per il brodetto alla fanese Simone Serfilippi e Stefano (Teto) Romano di Fano (Pu); per il Coniglio in Porchetta Ambra Giorgetti e Adina Rapagnani di Rapagnano (Fm); per i vincisgrassi Maria Rita Paolucci di Potenza Picena (Mc).
Il progetto introduce un ulteriore elemento di valorizzazione: i ristoratori avranno la possibilità di scegliere almeno tre ricette approvate dalla commissione e di inserirle nei loro menu. In questo modo, i locali aderenti diventeranno punti di riferimento ufficiali per il "menu delle ricette marchigiane". Ogni ristorante aderente sarà riconoscibile attraverso una certificazione ufficiale che ne attesterà il contributo al progetto.
La cucina marchigiana non è solo cibo ma un viaggio nella cultura e nelle tradizioni di una regione. Il Registro delle ricette si propone di trasformare la gastronomia in una leva di promozione turistica, rendendo ogni piatto un ambasciatore del territorio. I turisti, italiani e stranieri, potranno scoprire le Marche attraverso un percorso culinario che unisce sapori, storie e luoghi. Ogni ricetta registrata e proposta nei menu rappresenta un ponte tra passato e presente, un modo per rendere viva e accessibile la memoria storica delle Marche.
"Le ricette marchigiane non sono solo piatti, ma racconti di famiglia e tradizioni tramandate di generazione in generazione", ha sottolineato l’assessore Andrea Maria Antonini. “L’enogastronomia può essere considerata anche un volano per il turismo marchigiano - ha proseguito -. Per questo, è un progetto che si rivolge a tutti: enti, istituzioni, associazioni operanti sui territori, pro loco semplici cittadini e, soprattutto, ristoratori che potranno in futuro inserire queste ricette nei loro menu”.
Grazie al Registro, ogni contributo diventa parte di una memoria collettiva che valorizza il territorio e ne promuove l’identità. Il progetto, che unisce cittadini, ristoratori e istituzioni, mira a costruire una biblioteca virtuale del gusto, in cui le tradizioni locali incontrano l’innovazione e il futuro. Un progetto che celebra le Marche a tavola, una ricetta dopo l’altra.
Furto in una chiesa: denunciata una donna per furto aggravato e ricettazione. Prosegue l’impegno della Compagnia dei carabinieri di Tolentino nella prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio. Nel mese di gennaio sono stati intensificati i controlli nelle fasce orarie più critiche per furti in abitazioni ed esercizi commerciali, con l'obiettivo di arginare e contrastare questi reati.
Un'operazione condotta dalla stazione dei carabinieri di Urbisaglia ha portato all'individuazione di una donna sospetta all’interno di una chiesa del paese, teatro di ripetuti furti nei giorni precedenti. Il parroco aveva segnalato la sottrazione di offerte dalle cassettine metalliche, oltre ad ammanchi di denaro nella sacrestia, avvenuti in orari in cui l’edificio era chiuso.
A metà gennaio, i militari hanno sorpreso all’interno della chiesa una donna, già nota alle forze dell’ordine per legami con il mondo degli stupefacenti. Alla vista dei carabinieri, ha tentato di allontanarsi furtivamente, ma è stata prontamente fermata per un controllo. Durante la perquisizione, è stata trovata in possesso di una banconota da 50 euro, sottratta poco prima dalla sacrestia, dove un fedele l’aveva lasciata in offerta.
Ulteriori accertamenti hanno permesso di scoprire che la donna deteneva anche una chiave della chiesa, risultata provento di furto. Chiave che è stata prontamente sequestrata e restituita al legittimo proprietario. Al termine delle indagini, la sospettata è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Macerata per furto aggravato e ricettazione. Le indagini proseguono per verificare eventuali collegamenti con altri episodi simili verificatisi nella zona.
Evasione fiscale e crediti d'imposta inesistenti: maxi-operazione della guardia di finanza a Civitanova Marche. Le Fiamme Gialle hanno condotto un'importante operazione a tutela dell'Erario e della spesa pubblica nazionale e comunitaria, individuando una società operante nel distretto calzaturiero locale che ha omesso di presentare le dichiarazioni fiscali obbligatorie per alcuni anni.
L'indagine, basata su approfondite attività d’intelligence e incrocio dei dati provenienti dai database operativi della guardia di finanza, ha portato alla scoperta di un'evasione fiscale significativa. La società, attiva nel settore delle pelli, del cuoio e delle calzature, per gli anni 2021-2023 non ha dichiarato ricavi e ha contabilizzato costi non deducibili per un totale di circa 2,5 milioni di euro, con un’imposta sul valore aggiunto dovuta superiore a 500 mila euro.
A seguito di questa verifica fiscale, il legale rappresentante dell’impresa è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata per le ipotesi di reato di "dichiarazione infedele" e "omessa dichiarazione".
Le irregolarità non si sono limitate all’ambito fiscale. I finanzieri hanno accertato che la società ha irregolarmente compensato debiti contributivi previdenziali e assistenziali dovuti all'Inps per un totale di 3.339 euro, utilizzando un credito di imposta finanziato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per investimenti in beni strumentali nuovi. Tuttavia, dalle scritture contabili e dai bilanci presentati, non è emerso alcun acquisto di beni che rispettassero i requisiti di innovazione tecnologica richiesti per l’agevolazione fiscale, rendendo il credito inesistente.
Si sottolinea che il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari e che, in base al principio della presunzione d’innocenza, la persona denunciata non potrà essere considerata colpevole fino a sentenza irrevocabile di condanna.
La decisione era nell'aria da tempo, ma domenica è arrivato l’annuncio ufficiale: Ilaria Rossiello, giovane medico di famiglia nel comune marchigiano di Montecosaro, ha rassegnato le dimissioni. La sua scelta ha scosso il mondo della medicina territoriale, già provato da difficoltà organizzative e carichi di lavoro sempre più gravosi.
Rossiello, molto seguita sui social, ha affidato a un video pubblicato su TikTok il racconto del suo addio alla professione: "Sono molto portata per fare il medico di medicina generale. Non sono portata a fare la martire, a sacrificare la mia salute per il lavoro". Con parole dirette e senza filtri, ha descritto il peso insostenibile del suo mestiere: "Mi sento libera perché questo lavoro mi faceva stare male, non dormire la notte per l'ansia di andare al lavoro".
Il suo malessere non era solo psicologico. Nel video, la dottoressa ha rivelato di aver combattuto una grave malattia, una patologia tumorale. "Stavo psicologicamente peggio per il lavoro che per la malattia. Se il lavoro ti crea più angoscia di un tumore, forse è il caso di cambiare" ha dichiarato con amarezza.
Parlando con l'Ansa, Rossiello ha spiegato quale sia stato il punto di rottura: "La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la mancanza di rispetto per me e la mia malattia. Per anni mi sono presa cura della salute di migliaia di persone, ma quando è toccato a me stare male, sono stata aggredita, maltrattata, trattata senza riguardo".
Il burnout, una condizione sempre più diffusa tra i medici di famiglia, è stato un altro fattore determinante nella sua decisione. "Decine di pazienti in ambulatorio, visite a domicilio, il telefono che squilla a tutte le ore. Siamo abbandonati dalla politica, dai sindacati, dai cittadini", ha denunciato.
La sua scelta ha sollevato un'ondata di solidarietà. Numerosi colleghi le hanno inviato messaggi di sostegno: "Molti medici di medicina generale che hanno fatto in passato la mia stessa scelta mi dicono che si sentono rinati", ha raccontato Rossiello ad Ansa. "Altri, invece, confessano di essere esattamente nelle mie condizioni. Stanno sopportando con tutte le loro forze una professione che non vorrebbero più fare, ma che non possono lasciare perché per i medici di famiglia non esiste un piano B. Con la nostra specializzazione non possiamo fare nessun altro lavoro".
Il caso di Ilaria Rossiello riaccende il dibattito sulle difficoltà della medicina di base in Italia, tra carichi di lavoro insostenibili e una crisi vocazionale sempre più evidente. La sua storia è quella di tanti medici che ogni giorno lottano tra la dedizione ai pazienti e il bisogno di tutelare la propria salute.
Da oggi è possibile prenotarsi per il prossimo incontro con la rassegna “Letture in Biblioteca”, che si svolgerà venerdì 7 febbraio, alle 17,30 alla Biblioteca Zavatti di viale Vittorio Veneto, a Civitanova Marche. Il libro proposto è: “π³'ππππππ πππππ πππππππππ π ππ 10 πππππππ πππππππ (4 π πππππ π 6 ππππππππ)” di Justyna Bednarek, indicato per bambini dai 7 ai 10 anni.
Per partecipare è necessario prenotare telefonando al numero: 0733 813837. Le letture si terranno ogni venerdì alle ore 17:30 dal 7 febbraio all’11 aprile 2025 e sono aperte ad un massimo di 20 partecipanti.
Il programma proseguirà con gli incontri di venerdì 21 febbraio “Una storia troppo corta” di D. Calì; venerdì 7 marzo “La grande fabbrica delle parole” di A. De Lestrade; venerdì 21 marzo “In mezzo a un milione di rane e farfalle” di C. De Gregorio; venerdì 4 aprile “Sono allergico ai draghi”! di S. Frasca.
Il programma delle letture per i bambini dai 3 ai 6 anni è il seguente: venerdì 14 febbraio “Perché ti voglio bene” di Tortolini; venerdì 28 febbraio “Il ladro di neve” di A. Hemming; venerdì 14 marzo “Decidi sempre tu!” di J. Mühle; venerdì 28 marzo: Peggy fa giardinaggio di T. Uzu; venerdì 11 aprile “L’uovo più bello” di H. Heine.
Grave incidente nel primo pomeriggio di oggi in località Catafolle, nel territorio comunale di Cingoli. Due auto si sono scontrate frontalmente per cause ancora in corso di accertamento. A bordo delle vetture viaggiavano due donne: una ragazza di vent'anni e una donna di quarant'anni.
L’impatto, avvenuto intorno alle 14, ha reso necessario l’intervento immediato dei soccorsi. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, i vigili del fuoco del comando di Macerata e del distaccamento di Apiro, oltre ai carabinieri per i rilievi del caso.
Entrambe le donne sono state trasportate d'urgenza all'ospedale di Torrette, ad Ancona. Necessario l’intervento dell’eliambulanza. Le forze dell’ordine stanno ora cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente per chiarire le responsabilità dello scontro.
Paura nel pomeriggio di oggi a Rotella (Ascoli Piceno), dove un'auto è uscita di strada in contrada Colle, precipitando per circa 15 metri in una scarpata. Il conducente, unico occupante del veicolo, è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale in codice giallo, con lesioni di media gravità.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco, che hanno recuperato l'uomo e lo hanno affidato ai sanitari del 118 per le prime cure. Successivamente, con l’ausilio di una gru, è stato possibile riportare il mezzo incidentato sulla carreggiata.
Presenti anche i carabinieri, che hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. Restano ancora da chiarire le cause che hanno portato il conducente a perdere il controllo del veicolo.
Grandissimo risultato per la stella della marcia del Cus Macerata. Elisa Marini ha tagliato al secondo posto il traguardo della prova sulla distanza dei 3 km, categoria Juniores, nientemeno che ai Campionati Italiani indoor di Ancona.
Un argento splendido per la cussina, perché la specialista della disciplina del tacco e punta ha chiuso in 13'41''39 riuscendo ad abbassare di più di mezzo minuto il personale di 14'17''10. Non solo, ha anche abbattuto uno storico record regionale di categoria, il 14'12''89 di Albertina Del Bianco che risaliva all'ormai lontano 1990.
Quella della Marini è stata oltretutto la prima medaglia in assoluto a livello temporale ottenuta da un atleta marchigiano al PalaCasali di Ancona in questa edizione 2025 della manifestazione tricolore.
La Marini si era classificata al secondo posto pure lo scorso weekend gareggiando nella 10 km del Campionato Italiano di Società ad Acquaviva delle Fonti, in Puglia. Felicissimo il tecnico e responsabile della sezione atletica del Cus Macerata, Diego Cacchiarelli.
Nella stessa gara ad Ancona da rimarcare il bel passo avanti compiuto dalla compagna Sofia Tomassoni che si è piazzata al sesto posto col crono di 14'17''49. Un tempo migliore di oltre 20 secondi rispetto al suo personal best.