Si spengono le luci al Palazzetto dello Sport di Porto Viro (RO): la nona giornata del campionato maschile di Serie A2 Credem Banca consegna i tre punti disponibili alla Delta Group Porto Viro (3-1). Ancora nessun punto in tasca per la Banca Macerata Fisiomed, si impietosisce lo storico in trasferta per gli uomini di Castellano: 1 punto conquistato fuori casa sui quindici che la classifica permette. Partita molto equilibrata in quasi tutte le fasi del match, con ottimi picchi nelle percentuali in attacco maceratesi specialmente nel secondo e nel terzo set (64-76%). Manca la concretezza, il killer instict e qualche difesa in più per riuscire a centrare ormai una non più agognata, ma necessaria vittoria in campionato. L’MVP è nerofucsia e risponde al nome di Pedro Henrique Pereira Silva, schiacciatore dei veneti (19 punti).
I padroni di casa iniziano l’incontro con la diagonale principe composta da Arguelles e l’ex giovanili Lube Santambrogio, gli schiacciatori sono Andreopoulos e Pedro Henrique, Sperandio-Eccher al centro, Morgese libero.
Macerata prova il blitz con la sua formazione tipo: Marsili opposto a Klapwijk, Ottaviani e Valchinov in posto 4, i centimetri di Berger e Fall al centro, Gabbanelli in seconda linea.
Primo set. La prima fase della partita è in equilibrio, al monstre block di Valchinov risponde quello di Arguelles su Ottaviani, 4-4. Klapwijk fatica in attacco, non si può dire lo stesso di Pedro Henrique: Castellano chiama il primo time-out dell’incontro sul 9-5 per i padroni di casa. Porto Viro sembra essere più continua, ma l’ace di Ottaviani trova a riavvicinare gli ospiti, oggi in tenuta biancoverde (11-9). Macerata difende qualcosa ma fa fatica a ricostruire correttamente, il primo videocheck della partita allontana gli ospiti a -4 dopo l’errore millimetrico di Fall, 16-12. Primo set con andamento “ad elastico”: un pallonetto maceratese costringe Morato al time-out sul 19-17 dopo aver ricucito un gap più ampio fino a poco tempo prima. Come non detto, tre punti in fila per Porto Viro che poi sigla il 25-19 con Eccher al centro.
Secondo set. Marsili “provoca” Santambrogio che risponde subito: sono i due registi che si mettono in proprio per regalare due punti di seconda intenzione alle rispettive squadre: 3-3. Macerata difende, ma fa ancora fatica a concretizzare in attacco, aspetto che le darebbe morale e continuità. Tre bordate di Valchinov, due in attacco e una in battuta, spingono Macerata che comanda in questa fase con un +3 incoraggiante, 11-14. Porto Viro rimane lì con la parallela morbida e intelligente di Pedro Henrique, ora le squadre sono punto a punto. Ci sono Ferri e Cavasin per Ottaviani e Klapwijk, partita intensa e senza esclusione di colpi. Macerata c’è e si procura 4 set point: 20-24. Pozzebon toglie in battuta il primo jolly, ma si chiude al successivo con lo schiacciatore “maceratese” bulgaro 21-25.
Terzo set. Si rivede il sestetto di inizio partita in campo biancoverde, il quale comanda sin da subito: un’infrazione nerofucsia garantisce un prezioso 1-4 in avvio. Macerata sembra non voler prendere vantaggio, un’imperfezione in ricezione di Ottaviani e qualche buona giocata nerofucsia porta i padroni di casa alla conduzione del set al primo time-out di Castellano: 9-7. Set in parità, la fase break non riesce a fare la differenza, le due squadre iniziano a percepire che potrebbe essere il parziale che indirizzerà la partita. Al venti ci arriva prima Porto Viro con un +2 in un set che non vuole avere ancora un padrone: i set dispari continuano ad avere colorazione nero-fucsia. 25-22 Porto Viro, nonostante un importante 76% nell’attacco di squadra maceratese.
Quarto set. C’è Cavasin in pianta stabile per un Klapwijk che sta effettivamente facendo fatica. È efficace la sua spallata da posto 2, ma un beffardo ace sulla linea qualche punto dopo spinge i veneti sul 6-3. Ancora video-check, ancora esito negativo per Macerata, Porto Viro scappa. Macerata non molla, sa che i punti per la salvezza molto probabilmente passeranno anche da questo campo, 13-14. C’è Klapwijk ma non trova ritmo al servizio, 16-15 per Porto Viro. Sbaglia anche il neoentrato Chiloiro per un successivo pari 17. Macerata ci prova, ma il copione sembra quello del set precedente, manca un po’ la difesa e la cattiveria agonistica: si entra sui punteggi caldi col +2 casalingo che rimane fino alla fine. Set e match, errore in battuta di Valchinov, 25-22.
Maurizio Castellano, primo allenatore: “C’è un po’ di amarezza, oggi abbiamo buona partita, stiamo iniziando a ingranare, ma siamo stati poco cattivi nei momenti importanti della partita in un palazzetto complicato. Ho visto tante cose positive, ma purtroppo anche tante cose negative; ci è mancata quella palla in più – che hanno avuto loro – una palla difesa in più... ci sono state tante cose ma noi potevamo essere più cinici durante tutto l'arco della partita. I ragazzi stanno crescendo ma ci dobbiamo dare una mossa perché il campionato continua a crescere e noi dobbiamo fare qualcosa in più.
Delta Group Porto Viro – Banca Macerata Fisiomed 3–1 (25-19, 21-25, 25-22, 25-22)
Delta Group Porto Viro: Arguelles 17, Magliano, Pedro Henrique 19, Sperandio 5, Andreopoulos 20, Eccher 8, Chiloiro, Santambrogio 3, Morgese (L1). NE: Ballan, Ghirardi, Innocenzi, Bellia, Lamprecht (L2). All. Morato Daniele, Ass. Zambonardi Massimo.
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 3, Ferri 5, Valchinov 20, Ottaviani 13, Cavasin 4, Fall 9, Sanfilippo, Klapwijk 3, Berger 6, Gabbanelli (L1). NE: Ichino, Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Arbitri: Giorgia Spinnicchia di Catania e Maurizio Merli di Terni
MVP: Pedro Henrique Pereira Silva
Note: Durata set: 28’, 27’, 28’, 32’ per ora e 55 minuti.
Battute punto Macerata 8 con 17 errori, Porto Viro 9 con 14 errori. Muri punto Macerata 7, Porto Viro 13. Attacco punto Macerata 54%, Porto Viro 55%. Ricezione positiva Macerata 60% (41% perfetta), Porto Viro 46% (34%).
Lontano dall’Eurosuole Forum, in campionato la Cucine Lube Civitanova mostra sempre due facce. Nel nono turno di andata della Regular Season, la formazione biancorossa sale sulle montagne russe in Puglia e rallenta la sua corsa con una sconfitta al tie break dopo 2 ore e 20 minuti di gioco sul campo del PalaMazzola contro i padroni di casa della Gioiella Prisma Taranto (19-25, 21-25, 31-29, 25-20, 15-11). In pieno dominio e avanti per due set a zero in trasferta, come era successo a Perugia, gli uomini di Giampaolo Medei partono incerti nel terzo parziale, lo riacciuffano in extremis, ma sprecano tre palle match perdendo certezze e consentendo agli ionici, caricati dal proprio pubblico, di rimontare e prendersi il successo con un colpo di coda. Il derby in famiglia tra padre e figlio se lo aggiudica al fotofinish coach Dante Boninfante, soprattutto per una serie di chiamate importanti al Video Check in fasi cruciali, ma Mattia Boninfante gioca a tratti una partita ad altissimo livello sul campo opposto. I cucinieri salgano a 17 punti e agganciano Piacenza sul gradino più basso del podio, complice lo stop netto degli emiliani a Verona. Ora i giganti marchigiani devono guardare avanti in attesa di scendere in campo mercoledì 27 novembre (ore 20.30) al PalaSavelli di Porto San Giorgio per il derby in notturna contro la Yuasa Battery Grottazzolina, valevole come anticipo dell’11° turno della stagione regolare. I tarantini torneranno in campo domenica 1 dicembre (ore 16), tra le mura amiche, con Modena per il 10° turno.
Fatta eccezione per i muri vincenti, la Lube è avanti nelle statistiche, ma a fare la differenza per la Gioiella sono i dettagli e i colpi di Held, top scorer (25 punti) e premiato MVP a fine gara, in doppia cifra come i compagni di squadra Gironi (18), D’Heer (12) e Hofer (10). Tra i biancorossi i più prolifici sono Lagumdzija (20), Bottolo (18) e Nikolov (14).
Cucinieri in campo con Boninfante al palleggio e Lagumdzija opposto, Bottolo e Nikolov laterali, Chinenyeze e Podrascanin centrali, Balaso libero. Padroni di casa della Gioiella Prisma in campo senza l’indisponibile Lanza e schierati con Zimmermann al palleggio in diagonale con la bocca da fuoco Gironi, Held e Hofer di banda, D’Heer e Alletti al centro, Rizzo libero.
Minuto di silenzio in avvio e team in campo con un simbolico baffo rosso sulla guancia per condannare la violenza di genere e ricordare l’arbitro pugliese Federica De Luca e il piccolo Andrea, scomparsi in una tragedia familiare nel 2016. Regalato anche un mazzo di fiore ai familiari prima della partita.
Nel primo set la Lube regge in seconda linea e si affida all’ottima gestione al servizio di Boninfante, che innesca tutti gli attaccanti. Il 56% in attacco, i tre muri vincenti e l’ace biancorosso parlano da soli. Buon approccio fin dai primi scambi (6-10). Il muro poderoso di Chinenyeze vale il +5 (10-15), l’attacco out di Gironi e il block di Lagumdzija mandano Civitanova sul +7 (11-18). Una Lube dilagante mette alle corde i padroni di casa in un primo parziale dominato (12-21). Un calo di tensione biancorosso rianima gli ionici (16-22), Medei ci mette una pezza al time out. Sul 18-23 l’ex tarantino Loeppky entra per Nikolov, sul 18-24 si vede l’altro ex, Gargiulo. Bottolo chiude il set (19-25).
Secondo set con percentuali simili: 1 ace e 3 muri vincenti per i biancorossi, che tengono in ricezione e attaccano con il 56%, spinti da Lagumdzija (6 punti) e Bottolo (5). I cucinieri partono bene (8-10). Taranto lotta e impatta con il muro di Held (11-11), ma la Lube ritrova il ritmo (12-16). La formazione di Dante Boninfante è tutto fuorché arrendevole e approfitta dell’eccessiva fretta dei cucinieri (17-17). Il servizio out degli ionici e l’attacco di Lagumdzija dopo un’azione prolungata rimettono due lunghezze di vantaggio (17-19). Il nazionale turco continua a capitalizzare punti importanti (20-22). Sul 21-23 Loeppky entra per Nikolov, ma i riflettori sono ancora per Lagumdzija. Il muro di Mattia Boninfante chiude il set (21-25).
Inizio choc di terzo set per la Lube (4-1), seguito dal time out di Medei. Sul 5-5 è coach Boninfante a chiamare a raccolta i suoi. Un secondo black-out degli ospiti e uno dei rari errori di Boninfante Jr rilanciano Taranto, che lotta con Held (8 punti nel set) e Gironi (12-7). Medei mischia le carte inserendo Loeppky per Nikolov e i suoi uomini si avvicinano (14-12). Sul 15-13 per Taranto entra Paglialunga in ricezione. Civitanova lotta con l’innesto di Orduna e Dirlic, ma si procede a strappi e la Gioiella allunga (17-13). La forza di Balaso e compagni è di non mollare e il servizio li aiuta: due break recuperati, poi l’ace di Loeppky per il -1 (17-16). Sul 19-18 rientrano Boninfante e Lagumdzija. La Lube spreca la palla dell’aggancio (21-19) e Taranto colpisce a muro (23-20), ma con un parziale di quattro a zero chiuso dalle prodezze di Loeppky e Bottolo (23-24) la Lube mette il naso avanti. La Gioiella annulla la palla match e trova il controsorpasso sull’errore di Lagumdzija (25-24). I biancorossi annullano tre palle set (27-27) e sprecano altre due palle match (29-29) prima di cadere sul muro di Alletti (31-29) vanificando 4 ace nel set.
Nel quarto set la Lube parte con Gargiulo e ritrova Nikolov lottando come nel precedente (5-5). Taranto aggredisce la rete con rinnovata fiducia registrando percentuali più alte in attacco e a muro. Sul 10-7 a muro Medei chiama un time out, ma al rientro è Gironi a colpire (11-7). Tra i biancorossi Medei punta su Orduna e Dirlic, ma sull’attacco out di Bottolo Taranto allunga (17-12). Medei chiama in causa anche Poriya. La situazione si complica sull’ace di D’Heer (19-13). Civitanova reagisce sfruttando un calo dei padroni di casa (19-16), ma i pugliesi sono più incisivi (23-18) e si impongono sull’errore al servizio di Loeppky (25-20).
In apertura di tie break arriva il risveglio civitanovese (1-4), ma Taranto è indomabile e impatta a muro con D’Heer (5-5). Al cambio di campo sono avanti i tarantini (8-7) grazie a un’invasione aerea ravvisata dal Video Check. La Lube va sotto di due punti sull’azione di Held (9-7). Il pubblico scende in campo con Taranto (14-9). la Lube annulla due palle match, ma crolla 15-11.
“C’è tanta amarezza, prima di tutto perché avevamo approcciato la partita molto bene, portandoci sul 2-0, e poi ci siamo inspiegabilmente persi, quando Taranto ha alzato il proprio livello mettendoci in difficoltà. Avevo chiesto ai ragazzi di fare un ulteriore step in trasferta, ma abbiamo fallito. Questo inizio di stagione ha dimostrato che a volte questa squadra riesce a giocare ad altissimo livello, risulta incontenibile, e quando invece c’è da soffrire non riesce a rimanere in partita. In campionato ci sarà sempre da soffrire, dobbiamo esserne consapevoli, urge quindi un passo avanti soprattutto dal punto di vista mentale, più che da quello tecnico. Il calendario ci presenta adesso una partita in trasferta che giocheremo fra tre giorni, chiedo alla squadra la determinazione giusta per conquistare un riscatto importante” queste le parole dell'allnatore Giampaolo Medei.
Tabellino
Gioiella Prisma Taranto - Cucine Lube Civitanova 3-2 (19-25, 21-25, 31-29, 25-20, 15-11)
Gioiella Prisma Taranto: Zimmermann 0, Hofer 10, Alletti 5, Gironi 18, Held 25, D'Heer 12, Luzzi (L), Rizzo (L), Alonso 1, Paglialunga 0. N.E. Santangelo, Balestra, Lanza, Fevereiro. All. Boninfante.
Cucine Lube Civitanova: Boninfante 3, Bottolo 18, Chinenyeze 9, Lagumdzija 20, Nikolov 14, Podrascanin 7, Bisotto (L), Gargiulo 2, Loeppky 4, Orduna 0, Balaso (L), Hossein Khanzadeh 1, Dirlic 4. N.E. Tenorio. All. Medei.
Arbitri: Curto (TS) e Cappello (SR)
Note: durata set 29’, 29’, 38’, 27’, 18’. Totale 2h 20’. Taranto: errori al servizio 19, ace 3, muri 13, attacco 46%, ricezione 37% (20%). Civitanova: errori al servizio 27, ace 7, muri 11, attacco 47%, ricezione 54% (29%). Spettatori: 1.480. MVP: Held.
Alla vigilia del match c’era la sensazione che i tre punti in palio avessero una grande importanza per il discorso salvezza e al Serralta ne erano consapevoli perché battere il Camerino Castelraimondo sarebbe stato fondamentale per allungare in classifica e mettere una bella distanza con gli avversari di turno.
Ebbene il Serralta ha colto l’occasione ed ha fatto sua la partita ottenendo dunque il bottino desiderato centrando l’obiettivo principale. Successo meritato a fronte di una buona prestazione corale(molta attenzione in difesa e bravi nel pungere in attacco quando ce ne è stata l’occasione) fatta di attenzione, concentrazione e ottima predisposizione al sacrificio. Locali più manovrieri e con più possesso, ma poco lucidi e precisi negli ultimi metri tanto che il portiere Lanari è rimasto praticamente inoperoso a testimonianza anche del rendimento alto tenuto per tutti i 90’ dal pacchetto arretrato ospite. Serralta pratico e concreto che è riuscito a sbloccare il risultato nel recupero del primo tempo, cosa che è stata fondamentale per affrontare poi la ripresa con un indubbio vantaggio psicologico.
Prima della rete che ha spezzato l’equilibrio, si sono viste due occasioni per i gialloblù costruite intorno alla metà della frazione, la prima con Tommaso Vissani, davanti alla porta si vede respingere il tiro a colpo sicuro dal portiere in uscita bassa, e poi con Pelagalli, girata su preciso cross di Moretti con sfera a scheggiare il palo. Come detto in precedenza il Serralta passa al 46’. Fa tutto Tommaso Vissani che affonda in area dove viene messo giù. Rigore evidente trasformato(destro forte e centrale) dallo stesso attaccante che festeggia nel modo migliore il ritorno in campo dopo due turni di stop. Dopo pochi minuti(Rapaccioni infortunato) della ripresa entra nel Serralta Aldo Gega(nella foto) che ha modo di diventare subito protagonista quando va a battere una punizione decentrata sulla destra con esecuzione perfetta che manda la sfera sotto l’incrocio dei pali più lontano. I locali hanno il merito di rispondere immediatamente tanto da accorciare le distanze con Palazzi abile ad inserirsi in area ed a piazzare il rasoterra vincente.
Gara riaperta. Il Camerino Castelraimondo deve provarci e cerca di creare azioni, ma il Serralta fa buona guardia e non corre rischi. La partita vede abbassarsi i ritmi e di occasioni non se ne vedono più. Sarà così fino al triplice fischio che premia i gialloblù che possono incamerare tre punti molto importanti che significano 9 punti in graduatoria e che potranno fungere da spinta per cercare di vivere una serata positiva nel prossimo impegno casalingo contro il Villa Strada Cingoli(14 punti).
A.S.D. CAMERINO CASTELRAIMONDO-SERRALTA 1-2
MARCATORI: pt 46’ Vissani su rigore; st 12’ Gega, 17’st Palazzi
A.S.D. CAMERINO CASTELRAIMONDO: Pierri, Severini, Galassi, Palazzi, Rivelli Francesco, Campenni, Pagnotta, Bravetti, Rivelli Giacomo, Prince, Prenga. A disp. Birocco, Carboni, Santecchia, Carnevali, Gelagna, Maggi, Ruiz, Moulie, Straini. All. Ferranti
SERRALTA: Lanari, Sparvoli, Crescenzi, Rapaccioni(5’ Gega), Botta, Testa, Moretti, Lacchè(30’st Magarelli), Vissani(40’st Cambriani), Pelagalli(16’st Cappellacci), Falconi. A disp. Spadoni, Baruni, Vissani Enrico, Rocci, Cruciani. All. Masciani
Termina 1-1 la sfida tra Civitanovese e Termoli con i rossoblu che lasciano il Gino Cannarsa con l’amaro in bocca. Succede tutto nella ripresa.
Dopo una prima frazione conclusa sullo 0-0 in cui i ragazzi di mister Alfonsi non erano riusciti mai a trovare il varco giusto, nel secondo tempo pronti via era Padovani con una splendida conclusione su assist di Esposito a sbloccare l’incontro.
La Civitanovese sembrava in totale controllo del gioco e del match, ma la precisa rasoiata di Colarelli al 33’ st riportava l’equilibrio e sanciva il definitivo 1-1.
foto di Eric Moscufo
Una CBF Balducci HR in formato “diesel” batte 3-1 la FGL-Zuma Castelfranco Pisa e conquista altri tre punti preziosi per continuare a scalare la classifica e avere la certezza quantomeno del terzo posto a una giornata termine del girone di andata, complice la contemporanea sconfitta di Brescia (che ha già giocato la nona di andata in anticipo) agganciata a quota 18 ma con le arancionere già con un quoziente set migliore. Dopo aver perso il primo set con le toscane (molto efficaci a muro e in difesa) e sotto 0-5 nel secondo parziale, le ragazze di coach Lionetti cambiano completamente marcia e conquistano l’intera posta con un triplo 25-15: 15 muri, 6 ace e ben cinque attaccanti in doppia cifra fanno la differenza: MVP di giornata la regista Asia Bonelli (Caruso top scorer con 18 punti e 9 muri personali). Per Castelfranco Pisa 12 punti a testa per Zuccarelli e Colzi.
Nel primo set la FGL-Zuma Castelfranco Pisa impatta molto bene sul match mentre la CBF Balducci HR fatica a imporre il proprio gioco, specialmente in attacco (29%): il break nel finale premia le toscane con 4 muri vincenti e i 5 punti di Fucka e Salinas (22-25). Veemente la reazione arancionera nel secondo set: sotto 0-5, le maceratesi ritrovano convinzione ed efficacia e rimontano subito per poi vincere 25-15 guidate dai 6 muri di Caruso e da una battuta che mette in difficoltà la FGL-Zuma. Stessa linea nel terzo set: altri 4 muri della CBF Balducci HR, le difficoltà in attacco delle toscane (16%) e i 6 punti di Fiesoli e Mazzon valgono un altro 25-15. E stesso finale (25-15) nel quarto set, le maceratesi tengono sempre alto il livello di gioco con una Bonelli ispirata in regia e i 4 punti finali sono tutti della top scorer Caruso.
Coach Lionetti inizia con Bonelli-Decortes, Mazzon-Caruso, Battista-Fiesoli, Bresciani libero. Per coach Bracci in campo Ferraro-Zuccarelli, Fucka-Colzi, Salinas-Vecerina, Bisconti libero.
Le toscane trovano un mini-break su errore di Caruso (2-4) e ancora con il contrattacco di Zuccarelli (4-7), ma c’è subito l’ace di Fiesoli (6-7) seguito dall’ace di Caruso per l’8-8. Battista firma il 10-9 a muro, Castelfranco risponde con la fast di Colzi (11-12), Morandini entra al servizio e mette l’ace del 13-12, c’è poi il muro di Colzi ed è 13-14. Si va avanti punto a punto fino al nuovo break di Zuccarelli (15-17), Battista contrattacca (17-17) ma le toscane vanno di nuovo avanti sul colpo out di Decortes (18-20) e sul muro di Fucka (18-21). Lionetti inserisce Sanguigni al servizio e Bulaich per Fiesoli, Decortes trova il pallonetto del 20-21, Ferraro inventa il 21-23 e Colzi mura Mazzon (21-24). Decortes annulla il primo set ball (22-24) ma Zuccarelli chiude 22-25.
Super partenza di Castelfranco nel secondo set sulle ali dell’entusiasmo del primo parziale conquistato (0-5) ma la CBF Balducci HR prova a reagire subito (3-5 con Decortes, 4-5 con Caruso e ancora Decortes per il 5-5). Caruso si scatena a muro con due blocchi vincenti (8-5, parziale di 8-0 per le marchigiane), Castelfranco rientra con Vecerina e l’ace di Zuccarelli (9-10), Fucka sbaglia per la pipe ed è 11-10. Fiesoli fa il mani out del 13-11, Caruso mura ancora per il +3 (16-13), l’attacco di Zuccarelli finisce sull’asta (18-14) e Decortes mette un gran lungolinea per il 19-14. Battista firma il 20-14, Caruso un nuovo muro (21-14): Bracci inserisce Moschettini in regia e Lotti opposta ma la centrale siciliana mette giù anche il 22-14 in contrattacco. Battista ancora (23-14) e ancora Caruso chiude il set 25-15.
La CBF Balducci HR riparte bene nel terzo set: è subito 5-1 e poi 7-2 con l’ace di Decortes, arriva anche l’8-2 di Mazzon in contrattacco. Fiesoli allunga con un altro ace (10-3) e il servizio che costringe Ferraro all’invasione (11-3): sul 12-5 Bracci inserisce Fava per Fucka ma al centro c’è ancora Caruso in evidenza con il contrattacco del 15-6. Fiesoli mura il 17-7, Castelfranco (con Lotti in campo per Salinas) trova il guizzo del 17-9 ma il capitano arancionero confeziona il 20-9, Mazzon si scatena con il 21-9 e il 23-12 in fast: ci pensa Battista a chiudere col lungolinea del 25-15.
Nel quarto set i colpi di Fiesoli e l’errore di Salinas (rientrata, c’è Tesi libero per Bisconti) portano le arancionere subito sul 6-2, Mazzon mura l’8-3 e l’errore di Salinas vale il 10-4. Decortes allunga in mani out (11-4): la CBF Balducci HR tiene il +7 (13-6 e 15-8) in cambio palla fino al nuovo contrattacco di Fiesoli per il 16-8. Mazzon a filo rete mette il 17-8 poi il turno al servizio di Ferraro mette in difficoltà le arancionere (ace del 17-11), ma Battista trova il pallonetto spinto del 19-11 e Caruso con quattro colpi consecutivi chiude 25-15.
Le dichiarazioni post gara sono arrivate da Valerio Lionetti, head coach CBF Balducci HR Macerata: “Le ragazze dal secondo set hanno fatto lo switch con la testa e ci hanno messo quel gioco che ho visto in settimana in cui sono state fortissime, sono state molto brave, hanno spinto al primo all’ultimo minuto in tutti gli allenamenti. Castelfranco nel primo set, secondo me, ha fatto una buona fase di muro difesa e ci ha messo in difficoltà, però noi assolutamente non siamo quella roba lì del primo set in attacco e anche in difesa. Poi dal secondo in poi abbiamo trovato una buona intensità. Non bisogna accontentarsi mai, anche dopo questa partita: siamo felici di questi tre punti, ma ripartiamo dal primo set e ripartiamo la settimana prossima a spingere in allenamento, pensando a cosa abbiamo sbagliato in quel set per non riuscire a portarcelo a casa” e da Asia Bonelli e Alessia Fiesoli.
“Oggi nel primo set non abbiamo espresso la nostra migliore pallavolo. - spiega Bonelli - Abbiamo faticato in quasi tutti i fondamentali ma in generale siamo state poco incisive, poco aggressive. Secondo me è mancato un po' di atteggiamento giusto, un po' di cinismo in certi momenti. E nel secondo set siamo partite male, poi niente abbiamo dato una scossa alla partita, abbiamo spinto un po' più al servizio che è stata la chiave iniziale per riuscire a ingranare meglio. Dopo abbiamo trovato tante soluzioni in attacco, cambiato colpi e quindi penso che la squadra in generale abbia girato meglio, siamo riuscite a tirar fuori il vostro vero gioco”.
“Siamo partite un po' contratte abbiamo fatto tanti errori e soprattutto in abbiamo fatto dei colpi che non abbiamo allenato, nel senso stiamo lavorando tanto in palestra per fare determinati colpi alti invece abbiamo abbassato il colpo, abbiamo preso diverse murate, questo ci un po' penalizzato e fatto salire a Castelfranco l'energia e l'adrenalina. Complimenti anche a loro nel primo set perché hanno veramente difeso tutto, toccato tutto a muro e ci hanno messo molto in difficoltà. Brave noi anche avere la reazione, perché non è facile essere sotto di un set, e 0-5 nel secondo sotto: siamo state brave a stare lì con la testa e portare a casa poi la partita da tre punti” queste invece le parole di Fiesoli.
Tabellino
CBF BALDUCCI HR MACERATA - FGL-ZUMA CASTELFRANCO PISA 3-1 (22-25 25-15 25-15 25-15)
CBF BALDUCCI HR MACERATA: Mazzon 13, Bonelli 1, Battista 12, Caruso 18, Decortes 17, Fiesoli 12, Bresciani (L), Bulaich Simian 1, Morandini 1, Sanguigni. Non entrate: Costantini (L), Orlandi, Busolini, Braida. All. Lionetti.
FGL-ZUMA CASTELFRANCO PISA: Zuccarelli 12, Vecerina 7, Fucka 6, Ferraro 3, Salinas 7, Colzi 12, Bisconti (L), Fava 2, Lotti 1, Moschettini, Tesi (L), Tosi. All. Bracci.
ARBITRI: Resta, Pasquali.
NOTE - Spettatori: 495, Durata set: 30', 24', 26', 24'; Tot: 104'. MVP: Bonelli.
La Maceratese batte 1-0 l'Osimana grazie al gol di Cirulli al 37' della ripresa e, sfruttando il passo falso del Chiesanuova nel big match con il K Sport Montecchio Gallo, vola in testa alla classifica del campionato di Eccellenza.
Possanzini cambia 2 elementi rispetto alle ultime due uscite, con Oses titolare al posto di Grillo e Ciattaglia arretrato terzino e Bracciatelli che sostituisce l'indisponibile Ruani sulla trequarti.
Primo tempo senza particolari occasioni da gol per entrambe le squadre, con la Maceratese che fa la partita e l'Osimana che prova a ripartire. Al 10' Oses ha una buona occasione ma non riesce a superare Santarelli con lo scavetto. Al 13' ci prova Nasic da fuori ma l'ex portiere biancorosso blocca senza problemi. Stesso esito per il tiro dell'altro ex Minnozzi a parti invertite al 18'. Alla mezz'ora ci prova anche Vrioni da fuori ma il suo destro finisce alto. Al 40 la Maceratese si costruisce un altro tiro con Bracciatelli che però calcia alto dal limite dell'area. Si va a riposo sullo 0-0.
La squadra di Possanzini alza il ritmo nella ripresa, ma è l'Osimana ad avere l'occasionissima per passare in vantaggio: Mafei fa tutto bene al limite dell'area e lascia partire un destro imprendibile respinto solo dal palo. Si salva la Maceratese, che si riaffaccia in avanti al 16' col tiro cross di Cirulli sul quale è provvidenziale l'intervento di Patrizi. Al 24' grande apertura di Nasic a trovare la torre di Ciattaglia sul secondo palo, ma Lucero da buona posizione mette alto di testa. Un minuto dopo Bongelli scalda ancora i guanti di Santarelli. Cresce la Maceratese, che prima della mezz'ora ha una grande chance con Albanesi, al rientro dopo più di un mese ai box, che riceve a centro area da Ciattaglia ma colpisce male e spedisce a lato. Il gol arriva al 37' e lo firma, tanto per cambiare, Mirco Cirulli, che coun destro fulminio dal vertice sinistro dell'area batte Santarelli. Terzo gol consecutivo, tutti e tre da subentrato, per l'esterno biancorosso. Il finale vede la Maceratese difendere con i denti un risultato preziosissimo, che le permette di scavalcare il Chiesanuova e tornare da sola in testa alla classifica.
Foto di Francesco Tartari
I vigili del fuoco sono intervenuti alle ore 14.00 circa in località monte Petrella, per soccorrere tre escursionisti che avevano perso l'orientamento. La squadra VVF di Macerata, con personale SAF (Speleo Alpino Fluviale) ha individuato e raggiunto le persone e, dopo aver verificato le loro buone condizioni fisiche, sono state accompagnate alle loro vetture.
La questione della nuova Casa di Riposo di Mogliano si è trasformata in un vero e proprio terreno di scontro politico, con decisioni che sembrano allontanare sempre più la possibilità di offrire alla comunità una struttura moderna e sicura.
Con una nota della minoranza arriva l'attacco dell'ex sindaco e attuale consigliera di minoranza Cecilia Cesetti: "Nonostante un progetto già approvato, finanziato e appaltato, l’attuale amministrazione Luchetti ha scelto di rimettere tutto in discussione, rischiando di compromettere un’opera essenziale per il futuro degli anziani e del territorio. Ecco i dettagli di una vicenda che potrebbe costare cara a Mogliano.
L’Amministrazione Zura, dopo il sisma del 2016, aveva accettato la donazione di un terreno da parte dei Padri Sacramentini con l’intento di delocalizzare la Casa di Riposo di Santa Colomba, gravemente danneggiata. La scelta era stata confermata dall’Amministrazione Cesetti per ragioni non solo di sicurezza sismica, ma anche di natura sociale e sanitaria, soprattutto dopo l’esperienza della pandemia.
La progettazione del nuovo edificio è stata portata avanti seguendo tutte le procedure previste, fino alla gara d’appalto indetta dalla SUA della provincia di Macerata, sulla base dell’ordinanza speciale n. 30 del Commissario Straordinario per la Ricostruzione. Il costo complessivo dell’opera, pari a 6,5 milioni di euro, è interamente coperto dai fondi della Struttura Commissariale. Il 24 maggio 2024, l’appalto è stato aggiudicato alla ditta Crucianelli Rest/Edile Srl di Tolentino. Molti di questi atti sono stati oggetto di ricorsi sia in sede amministrativa che civilistica da soggetti privati e da parte del movimento 313; alcuni membri di tale movimento sono ora in amministrazione
Con l’insediamento dell’amministrazione Luchetti il progetto ha subito una brusca battuta d’arresto. Dopo una sospensione iniziale di 30 giorni in autotutela, è stata revocata la procedura per l’avvio dei lavori. Atti che hanno un parere negativo di tutti i responsabili della struttura comunale (amministrativo, tecnico, contabile). La giustificazione ufficiale? La tutela del verde pubblico nella zona individuata per la nuova struttura, definita di interesse storico, culturale, sociale e ambientale. Tuttavia l’area in questione, chiusa al pubblico da oltre un decennio, era in precedenza usata prevalentemente come parcheggio.
Nondimeno l’attuale amministrazione sembra intenzionata a riportare la Casa di Riposo nel complesso di Santa Colomba, un edificio vincolato, situato vicino al cimitero e impossibile da adeguare completamente agli standard sismici e sanitari moderni. Questa decisione solleva dubbi e domande: il vero obiettivo è forse quello di privare Mogliano di una struttura nuova e sicura? I fatti sembrano suggerire di sì!
Nel frattempo l’amministrazione Luchetti ha commissionato una valutazione preliminare per il recupero del vecchio complesso di Santa Colomba, all’ing. Stefano Paciotti, stimato a 5,4 milioni di euro” da intendersi come stima preliminare parametrica scaturita da un confronto con interventi analoghi. La corretta e compiuta definizione dei costi di intervento dovrà essere redatta a seguito dei livelli di progettazione previsti dalla vigente normativa, tenendo conto di tutti gli aspetti peculiari dell’edificio, unitamente alle opportune indagini, prove, rilievi, accertamenti e approfondimenti necessari” (D:G: 115/2024). Questo importo, secondo le premesse della stessa perizia, aumenterà con l’elaborazione di un progetto definitivo. La scelta di ristrutturare un edificio vincolato e sismicamente vulnerabile appare dunque poco lungimirante per i fini che ha la giunta Luchetti.
Si precisa che la Giunta Cesetti aveva in mente progetti ben più ambiziosi legati al turismo religioso dei cammini francescani, tenendo presente che nel complesso di S. Colomba sono stati redatti parte dei “Fioretti di S. Francesco”. Inoltre si prevedevano altri utilizzi a carattere sociale e culturale capaci di convogliare a Mogliano turisti di qualità.
Una struttura nuova, costruita ex novo, garantirebbe standard di sicurezza antisismica e sanitaria superiori, mentre il recupero del vecchio complesso potrebbe tradursi in problemi futuri, sia per l’amministrazione comunale, sia per la Struttura Commissariale e sia per l’Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR).
Il sindaco Luchetti ha rimesso la decisione al Commissario per la Ricostruzione, Guido Castelli.
Chi si assumerà la responsabilità se il complesso di Santa Colomba non dovesse resistere ad un eventuale futuro terremoto o non fosse adeguato alle norme sanitarie che la pandemia ci ha insegnato?
Inoltre, revocare il progetto già approvato comportera' altri costi: penali per la rescissione del contratto con la ditta appaltatrice, il pagamento del progetto esecutivo già realizzato e il rischio di un danno erariale.
Costruire una nuova casa di riposto è un'opportunità da non specare. Essa sarebbe situata in una posizione strategica, vicina al centro storico e a servizi fondamentali come un parco comunale, un supermercato, un bar e una chiesa. Questa localizzazione favorirebbe l’integrazione dei residenti ancora autonomi nella vita cittadina e permetterebbe ai cittadini di Mogliano di offrire supporto volontario agli anziani.
Dal punto di vista sanitario, poi, una struttura moderna risponderebbe alle norme di sicurezza introdotte dopo la pandemia, con percorsi separati per operatori e familiari, ascensori distinti e linee di ossigeno integrate. Inoltre, l’installazione di pannelli fotovoltaici garantirebbe sostenibilità ambientale e risparmio energetico; installazione impossibile su un immobile vincolato.
La scelta di ristrutturare un edificio obsoleto per motivazioni politiche rischia di compromettere il futuro di un servizio essenziale per la comunità. Il progetto della nuova Casa di Riposo, già approvato e finanziato, rappresenta un’occasione unica per Mogliano. Ogni ritardo aumenta il rischio di perdere i fondi della Protezione Civile, che attualmente coprono l’affitto della struttura temporanea alla Maestà. Se ciò dovesse accadere, i costi ricadrebbero sul bilancio comunale, lasciando Mogliano senza una Casa di Riposo adeguata.
La comunità ha bisogno di una struttura sicura e moderna, e il tempo per agire è sempre più ristretto. La domanda resta: l’amministrazione Luchetti sta davvero lavorando per il bene della comunità o sta perseguendo interessi di parte?".
Un’eccellenza di Matelica che raggiunge il top in Italia. Con questa motivazione è stata accolta in Comune la cantina Belisario, che ieri mattina (sabato 23 novembre) ha ricevuto una pergamena direttamente dalle mani del sindaco Denis Cingolani e dell’assessore all’Agricoltura Barbara Cacciolari.
La Belisario si è infatti distinta nell’ultimo periodo per aver raggiunto dei traguardi eccezionali, tra cui la nomina a cantina cooperativa dell’anno 2025 da parte dell’importante guida Vini d’Italia di Gambero Rosso. “Ci congratuliamo con l’azienda matelicese per i suoi recenti successi – hanno commentato Cingolani e Cacciolari – la Belisario è da sempre una grandissima risorsa per il nostro territorio, sia per la produzione di vini di eccellenza che fanno scoprire Matelica a tutto il mondo, sia per il valore sociale ed economico che ricopre nella nostra comunità”.
Due giorni in sella per tante persone provenienti da tutta Italia. Bel successo per l’iniziativa organizzata dall’associazione “Natura a Cavallo” che ha attratto appassionati da varie parti del Paese che sono saliti in sella per delle bellissime passeggiate tra le colline matelicesi.
Un’iniziativa di successo che ha avuto anche il plauso dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Denis Cingolani. “Grazie agli organizzatori Gionata Rossetti, Emanuela Platani e Federica Di Pietro per aver creato questo evento – ha commentato il primo cittadino – le passeggiate a cavallo sono da sempre uno dei modi migliori per scoprire il nostro fantastico territorio”.
In occasione della celebrazione posticipata della Giornata mondiale del Diabete, fissata al 14 novembre di ogni anno, l’Associazione Tutela Diabetici di Camerino e il Lions Club Matelica si sono uniti per offrire al centro Commerciale La Sfera uno screening gratuito alla comunità locale e del territorio dell’entroterra.
L’evento (che si è tenuto sabato 23 novembre) ha registrato una grande partecipazione, con oltre 200 persone che hanno usufruito dei controlli, inclusa la misurazione della pressione arteriosa e visite diabetologiche. Anche il sindaco di Matelica Denis Cingolani si è sottoposto allo screening, così come l’assessore Graziano Falzetti.
“Ringraziamo l’Associazione Tutela Diabetici di Camerino, il Lions Club Matelica e le dottoresse diabetologhe Natalia Ricci Busciantella e Maria Giulia Cartechini per questa importante giornata di prevenzione – ha commentato il primo cittadino – il fatto che molte persone abbiano aderito è emblematico di quanto questo tema sia importante per la nostra salute”.
L'associazione La Goccia, presente dal 2001 nel territorio di Macerata, ha presentato la propria attivitá.
Più di 140 le persone che hanno aderito all'invito di sostenere le attività dell'associazione. L'affido è una possibilità di trovare una casa e l'affetto per crescere sereni. Famiglie e persone single hanno testimoniato la possibilità e la bellezza di accogliere bambini e ragazzi che, per situazioni di difficoltà familiari, hanno la necessità di un ambiente sereno e di persone che li aiutino a crescere come figli. È possibile accogliere, è possibile sostenere anche altre famiglie in difficoltà attraverso un sostegno familiare, per alcune ore al giorno. È necessario però farlo insieme, perché le famiglie, le persone, vanno formate, accompagnate, anche attraverso professionisti esperti e l'aiuto di altre famiglie accoglienti. L'affido è una risposta corale a un bisogno di cura.
Durante la serata è stato presentato il nuovo Consiglio direttivo della Goccia, Annalisa Mastrovito, Mario Ruffini, Simone Scoppa e Marco Tartari. La presidente Valeria Rossi ha tracciato la storia dell'associazione: da un'accoglienza nata dal silenzio di una piccola bimba, Alexia, accolta più di vent'anni fa da Paolo e Flavia Carassai, è nata un'associazione, una rete di famiglie, più di 80 soci, 20 famiglie formate pronte all'accoglienza.
La serata ha visto l'emozionante esibizione del gruppo vocale ensamble dei Glissando che hanno coinvolto i presenti in un appassionato viaggio musicale che ha toccato le corde dei cuori.
Diverse erano le provenienze delle persone presenti in sala: persino una coppia proveniente dall'Abruzzo, Giampaolo e Debora, con il loro bimbo Giovanni, che dall'Aquila sono saliti fino a Macerata perché hanno trovato nella Goccia una realtà unica e preziosa per formarsi e prepararsi all'affido. I partecipanti hanno condiviso un'ottima cena insieme a un comune desiderio di bene e di bellezza.
La presidente ha invitato ognuno a continuare a creare insieme questa melodia corale fatta di gesti di solidarietà per consentire a tutti i bambini e i ragazzi di sentirsi figli.
Cristaino Ronaldo, nel suo ultimo post Instagram, publicato questa mattina, indossa un abito firmato Tombolini.
Il marchio italiano di moda aveva firmato una partneship con la squadra saudita Al-Nassr, in cui gioca il campione Cristiano Ronaldo. Nell'ultimo post del suo profilo Instagram si può infatti vedere Ronaldo che scende da un'aereo in vista di una trasferta con indosso una giacca con una spilla raffigurante l'inconfondibile marchio di Tombolini.
Un segno che eleganza italiana viaggia e conquista il mondo attraverso i campioni.
Sottratti contanti e gioielli d'oro a una 91enne di Sirolo. I carabinieri della locale stazione hanno arrestato in flagranza di reato un uomo e due donne, originari della Campania e già noti alle forze dell'ordine, con l'accusa di truffa aggravata.
L’operazione è avvenuta nel primo pomeriggio di sabato a Sirolo, durante un servizio mirato al contrasto delle truffe ai danni di persone anziane. I militari hanno fermato per un controllo un veicolo con tre persone a bordo, scoprendo il loro coinvolgimento nel reato.
La perquisizione ha consentito di trovare, nell'auto, contanti e gioielli di cui i tre non hanno saputo giustificare la provenienza. Le indagini hanno chiarito, in breve tempo, come i gioielli fossero stati sottratti, pochi minuti prima, alla donna sirolese.
L'anziana, infatti, aveva ricevuto una chiamata sul telefono fisso, con cui un uomo, spacciandosi per suo nipote, le aveva preannunciato l'imminente arrivo di un pacco, con richiesta di pagare al corriere, che di lì a poco si sarebbe presentato da lei, 4mila euro.
L'uomo, per mettere fretta alla vittima, aveva aggiunto che il pacco era stato da lui pagato con un assegno, poi rivelatosi privo di provvista, e, per evitargli grane giudiziarie, era necessario procedere all'urgente pagamento in contanti.
Dopo pochi minuti, si era presentata a casa della signora una ragazza che, qualificatasi come dipendente delle Poste, con artifizi e raggiri, l'aveva convinta a dare in pagamento 1.190 euro, gioielli in oro del valore orientativo di 3.000 euro, un cellulare e la carta bancomat con il relativo codice.
Il tempestivo intervento dei militari della Stazione di Numana ha impedito che i tre potessero effettuare prelievi con la carta bancomat sottratta alla donna, che, nella stessa serata, si è vista restituire dai carabinieri tutto ciò che le era stato portato via con l'inganno, tra cui gioielli dal grande valore affettivo.
L'uomo, un 46enne con precedenti penali, è stato fotosegnalato e poi trasferito nella Casa Circondariale di Ancona e le due donne, di 40 e 24 anni, in quella di Pesaro. Il provvedimento eseguito costituisce misura precautelare e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Come da tradizione, il 22 novembre l’Associazione "Adesso Musica" di Camerino ha festeggiato Santa Cecilia, patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti.
I ragazzi dell’Istituto musicale “Nelio Biondi” e vari componenti della Banda orchestra "Città di Camerino", che rappresentano le due anime dell’Associazione, hanno partecipato alla santa messa che è stata celebrata nella chiesa del Monastero Santa Chiara, abbracciati dall’affetto delle clarisse.
A seguire la conviviale dove il presidente dell’Associazione Gilberto Spurio e il direttore artistico Vincenzo Correnti hanno espresso la loro gratitudine per il lavoro serio e appassionato che docenti, studenti e semplici amanti della musica fanno ogni giorno nelle aule dell’Accademia della musica.
In tale occasione la famiglia di Adesso Musica ha anche festeggiato il traguardo raggiunto da Micaela Mancinelli, segretaria dell’Istituto e docente di Teoria e solfeggio, che nei giorni scorsi presso il Conservatorio Statale di Musica "G.B. Pergolesi" di Fermo ha conseguito il Diploma di I livello in Clarinetto con la votazione di 110 e lode.
Presenti alla festa il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli, l’assessore Stefano Falcioni, il presidente del Consiglio comunale Cesare Pierdominici e Gianluca Pasqui, vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche.
Unanime l’apprezzamento per la bellezza di questo eterogeneo e grande gruppo unito dalla stessa passione per la musica, per la grande disponibilità di questi musicisti e per il bellissimo senso di festa che crea la loro presenza negli appuntamenti più importanti del territorio.
Taglio del nastro sabato in pinacoteca civica Marco Moretti per la mostra "Tullio Crali. Futur Sport", una selezione di opere dagli anni ’30 agli anni ’60 che hanno per soggetto delle discipline sportive enunciate in termini futuristi.
L’esposizione rinnova la collaborazione tra la pinacoteca cittadina e la famiglia Crali, tanto che per l’inaugurazione era presente Anna Bartolozzi Crali, nuora del Maestro.
Il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, assieme al suo vice Claudio Morresi, ha spiegato quanto la mostra sia un’occasione di riflessione sul rapporto "tra creatività, dinamismo e i valori universali dello sport. Questa esposizione ci dà l’opportunità di accendere un riflettore sulla visione di Crali per lo sport, rappresentato non solo come forza e competizione ma anche come spinta e vigore verso il futuro. Un grazie alla famiglia Crali che ci mette a disposizione queste opere per un anno".
Anche la presidente dei Teatri di Civitanova Maria Luce Centioni, con Paolo Giannoni (consigliere del cda), ha voluto ringraziare la famiglia Crali "per la scoperta di un nuovo percorso meraviglioso ed eclettico".
Anna Bartolozzi Crali ha sottolineato il piacere di condividere una nuova esposizione con la pinacoteca Moretti, ricordando come "nell’anno delle Olimpiadi ci è sembrato interessante con la direttrice Enrica Bruni selezionare opere di Tullio Crali dedicate allo sport".
La direttrice Bruni ha proseguito: "Per Marinetti lo sport doveva rappresentare una delle tante sfaccettature del futurismo, visto il suo essere dinamico e il suo porre al centro l’atleta che supera il suo limite e batte ogni record. In questa mostra ci sono temi diversi e tecniche diverse, partendo dai lottatori dipinti da un Crali giovanissimo, nel 1927. Sono undici opere che raccontano una storia e che siamo sicuri piacerà ai nostri ospiti, che troveranno una corrispondenza anche con il futurista Tulli, con l’esposizione a lui dedicata sempre in pinacoteca e inaugurata nei mesi scorsi".
La permanente sarà visitabile nel corso del 2025 e verranno organizzate diverse lectio, partendo dal primo dicembre in occasione dell’iniziativa Domenica al Museo e proseguendo poi l’8 dicembre.
Proseguono le lezioni dei "Martedì dell’Arte", ormai tradizionale rassegna curata dall’Associazione Arte, con il Comune e l’Azienda Teatri. Martedì 25 novembre, il prof Stefano Papetti parlerà de “Il museo dell'arte salvata dal terremoto a San Severino Marche”. Questa lezione si terrà alle 18, con ingresso libero, al teatro Rossini.
Il calendario di quest’edizione vede salire in cattedra ospiti di altissimo profilo. Sono: Stefano Papetti, Roberto Mancini, Mauro Perugini, Yuri Marano, Andrea Baffoni, Michele Fofi, Giorgio Valentini, Maria Letizia Papiri, Paola Ballesi, Roberto Cresti.
Anche quest’anno la presenza agli appuntamenti verrà riconosciuta dal Miur come corsi formativi, al termine dei quali sarà rilasciato un attestato di partecipazione.
La marcia del Santo Stefano Kos Group Porto Potenza Picena non si ferma nemmeno a Bergamo dove, nella sesta giornata del girone di andata, i ragazzi di coach Bob Ceriscioli regolano a domicilio i lombardi con un perentorio 48 a 83.
Un risultato mai in discussione in un match dove le differenze tecniche ed agonistiche tra la prima e l’ultima della classe si sono viste tutte, anche in un campionato equilibrato come quello di Serie A di basket in carrozzina di quest'anno, che in più di un’occasione ha fatto registrare risultati diversi dai pronostici.
Questo non sminuisce la splendida gara corale del Santo Stefano che ha dato prova di essere sempre più squadra di altissimo livello con i, tanti, nuovi innesti inseritisi al meglio negli esigenti schemi di Ceriscioli.
Per il coach marchigiano c’è stata la possibilità di far fare preziosi minuti in campo a tutta la rosa, provando diverse soluzioni in vista dell’insidioso incontro casalingo di sabato prossimo al PalaPrincipi (ore 15:30) contro il Reggio Calabria, terza forza del campionato e in cerca di un posto per la Final Four di Coppa Italia forti della vittoria nello scontro diretto contro Firenze.
Vince anche Cantù in casa con il Padova e resta al secondo posto, a due punti dalla capolista maceratese. Nel derby sardo il Porto Torres supera il Sassari mentre il Giulianova, dopo tre sconfitte di fila, torna alla vittoria ai danni del Treviso.
Questi i tabellini del Santo Stefano Kos Group nella gara di Bergamo: Raimondi 2, Vigoda 12, Giaretti 24, Becker, Bedzeti 10, Henriot, Balsamo 6, Scandolaro 6, Bassoli 10, Watson, Cini 13, La Terra. All. Ceriscioli.
I carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia di Civitanova Marche, hanno denunciato un 38enne di nazionalità tunisina, già destinatario di ordine di espulsione, per l'inosservanza del provvedimento emesso dal questore di Agrigento nel mese di luglio del 2022.
L’uomo, rintracciato nel centro cittadino dopo essere stato sottoposto a rilievi fotodattiloscopici per accertarne l’identità, è risultato destinatario dell’ordine di espulsione già regolarmente notificato.
Il 38enne è stato denunciato alla locale autorità giudiziaria per l’inosservanza del provvedimento ed è stato contestualmente accompagnato presso il centro di permanenza di Bari perché destinatario di un nuovo provvedimento di espulsione emesso dal questore di Macerata.
Da possibile occasione di strappare punti la trasferta di Bolzano si trasforma nella peggior sconfitta stagionale per la Macagi Cingoli. I ragazzi di Palazzi, infatti, hanno perso 35-23 contro la squadra di Sporcic nella 12^ giornata di Serie A Gold di pallamano. Strappini e compagni, dopo aver approcciato bene alla sfida, non sono riusciti a tenere il passo degli alto-atesini nella ripresa, che hanno preso il largo fino al definitivo +12.
PRIMO TEMPO - La Macagi inizia meglio la sfida, portandosi sullo 0-3 grazie ai gol di Naghavialhosseini, D’Agostino e Mangoni, con la complicità di Albanesi decisivo con due belle parate. Bolzano non ci sta e, dopo aver sbagliato un 7 metri con Udovcic, ritrova la parità sul 4-4 grazie ai colpi di Martinovic. Anche Vojinovic fallisce un rigore, ma Cingoli torna avanti grazie a Piero D’Benedetto (4-5).
Gli ospiti restano in vantaggio fino al 6-7 al 18’: qui Bolzano trova un super break di 6-0 firmato doppio Zanon, Trevisiol, Sontacchi e doppio Martinovic, ribaltando il parziale sul 12-7 al 24’. Cingoli reagisce subito e torna a -2 al 26’ sul 12-10 grazie alle reti di D’Benedetto, Ciattaglia e Strappini. Bolzano, però, riesce a controllare il vantaggio fino alla prima serena, chiudendo sul 16-12 grazie al tiro franco di Udovcic.
SECONDO TEMPO - La ripresa è tutta da dimenticare per gli ospiti, sia per merito delle parate di Andelic che per via dei troppi errori al tiro e una gestione troppo frettolosa del pallone. I biancorossi di gara iniziano subito conquistando il 18-13. Cingoli risponde con due gol di D’Benedetto, intervallati da quello di Naghavialhosseini, tornando sul -2 del 18-16.
Qui entra in scena Andelic, che con due belle parate nega il -1 agli ospiti: i compagni ringraziano e tornano a +4 con Walcher (20-16). Strappini e D’Agostino, supportati da Albanesi tra i pali, tengono la Macagi a -3 sul 21-18 del 41’. In questo momento Bolzano decide di chiudere le ostilità, con un break di 5-0 firmato doppio Martinovic, doppio Udovcic e doppio Gazzini, portando il risultato sul 26-18 al 48’. Nei restanti minuti, Bolzano controlla il risultato, ampliandolo fino al +12 del 32-10. Rossetti, con le due reti finali dei cingolani, evita il -13.
Tabellino
Bolzano 35-23 Macagi Cingoli (16-12)
Bolzano: Andelic, De Ehrenstein, Trevisiol 2, Martinovic 10, Walcher 3, Zanon 7, Brantsch 1, Sporcic, Zanetti 1, Sontacchi 2, Udovcic 4, Wiedenhofer 1, Gasser 1, Gazzini 3, Galvan. All. Sporcic
Macagi Cingoli: Albanesi, Coppola, D’Agostino 4, D’Benedetto 5, Ciattaglia 5, Naghavialhosseini 3, Mangoni 1, Gagliardini, Strappini 2, Rossetti 2, Compagnucci, Gigli, Vojinovic 1. All. Palazzi
Arbitri: Bassan – Bernardelle
(Credit foto: Niccolò Dametto)