Oggi i Vigili del fuoco del Comando di Macerata festeggiano il capo reparto esperto e capo turno provinciale Gianfranco Brizzola, che dopo 37 anni di carriera ha raggiunto il traguardo della pensione.
Entrato a far parte del Corpo Nazionale nel 1985 a Treviso trasferitosi poi a Teramo, Fermo, Civitanova, Brizzola ha raggiunto la massima carriera nella centrale di Macerata alla guida del turno D per sei anni. "Sicuramente i colleghi lo ricorderanno con stima, riconoscimento e per le sue doti di altruismo, grandi capacità professionali, dedizione al servizio e tanta ironia", affermano i Vigili del Fuoco del Comando di Macerata.
"Tra le tante tipologie di interventi di soccorso effettuati, vogliamo ricordarne uno, raccontano. Di quando ancora Vigile con l’autolettiga insieme a un altro collega ha trasportava con urgenza, tra varie peripezie, una partoriente di due gemelli all’ospedale civile, la donna in segno di riconoscenza ha voluto volle i loro nomi che poi assegnò ai suoi gemelli. Un caro saluto da parte di tutti i colleghi".
Un agente di Polizia 50enne residente nel Fermano, in servizio al XIV Repato mobile di Senigallia , si è tolto la vita a Capodarco di Fermo, nella sua auto dove è stato ritrovato domenica mattina intorno alle 9. Secondo la ricostruzione dell' accaduto la tragedia si sarebbe consumata ieri all’alba lungo la strada provinciale che collega Capodarco alla costa. Rocco Servodio si sarebbe sparato un colpo in testa con la sua pistola d' ordinanza e sarebbe morto sul colpo. Alcuni residenti che avevano notato l’auto sul ciglio della strada hanno dato l'allarme, ma gli operatori del 118 giunti sul posto non hanno potuto fare nulla se non constatare il decesso.
Chi lo conosceva lo ricorda come un uomo cordiale, innamorato del suo lavoro. Un collega che lo aveva incontrato solo pochi giorni fa lo aveva visto sorridente come sempre, sereno se pur nelle difficoltà del quotidiano, non sembrava una persona che si era decisa a compiere un gesto estremo.Sono in corso le indagini per cercare di risalire alle ragioni del tragico gesto. Solo pochi giorni fa era avvenuto il suicidio un altro agente di Polizia di soli 23 anni, ascolano di origine, in servizio presso la Questura di Ancona.
Si è concluso nel tardo pomeriggio, poco prima delle 19, l’intervento che ha visto impegnati i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico della stazione di Macerata e le squadre dei Vigili del Fuoco di Camerino e Macerata in località Lame Rosse, nel comune di di Fiastra, per fornire assistenza a due escursionisti in difficoltà.
L'allarme era stato lanciato attorno alle 16:20, a seguito della richiesta di una coppia, che - a causa delle avverse condizioni meteo - non riusciva più a risalire lungo un canalone.
Gli escursionisti sono stati raggiunti dalle squadre di terra del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco che li ha ricondotti, al termine di un intervento protrattosi per oltre due ore, in un luogo sicuro per la loro incolumità.
La Civitanovese batte il Monticelli in casa con un convincente 4-1 e consolida la posizione in zona play-off. Gara dominata dai rossoblù che si portano sulle tre distanze di vantaggio entro la prima frazione. Il Monticelli non riesce ad imbastire una reazione nella ripresa e al triplice fischio deve cedere l’intera posta in palio.
Primo tempo acceso fin dai primi minuti con il Monticelli che prova ad impostare. La Civitanovese reagisce bene e trova il vantaggio con Balloni (8’) che devia in porta per l’1-0. Raddoppio che non tarda ad arrivare: Russo (17’) conclude sul secondo palo il cross di Gesuè e batte Paolini. I ragazzi di Vagnoni continuano a spingere e al 37’ chiudono virtualmente la partita con l’eurogol di Cordoba. Si va al riposo sul 3-0.
Secondo tempo più disteso con la Civitanovese che controlla ordinatamente lasciando poco spazio alle inziativi ospiti. Monticelli poco incisivo che non riesce a sfondare la linea difensiva rossoblu e la ripresa scorre senza regalare molte emozioni. I ritmi si rialzano nel finale, dopo il poker firmato da Carissimi (37’) su pallonetto. I biancazzurri riescono a segnare il gol della bandiera grazie alla bella punizione di Vespa (41’)
(Fonte foto: pagina FB Civitanovese)
Conto alla rovescia per "Terra Madre Sibilla" a Gualdo di Macerata. La tappa marchigiana di avvicinamento alla manifestazione di settembre a Torino porterà alla ribalta le biodiversità dell'appennino marchigiano ancora alle prese con la ricostruzione post terremoto del Centro Italia.
"Un'occasione per creare relazioni e contaminazioni e ragionare sul futuro dei nostri territori" commenta Giocondo Anzidei uno degli organizzatori, membro del comitato esecutivo Slow Food Marche nonché residente a Gualdo.
Per le vie del centro storico del borgo di Gualdo ci saranno il mercato dei produttori dei Presidi, i cibi di strada dei food truck del cratere sismico, laboratori del gusto.
Non mancheranno i referenti dei presidi del Pecorino dei Monti Sibillini, dell'Anice Verde di Castignano, della Mela Rosa dei Sibillini e della Roveja di Civita di Cascia. Presenti anche le Comunità della Mosciarella e di Favalanciata. Il tutto con il favore istituzionale di Giovanni Zavaglini, sindaco di Gualdo.
Confermati due giorni di convegno con un fitto programma di interventi. Si parte sabato 4 giugno con la tematica "La rinascita dei borghi parte dalla biodiversità" e si prosegue domenica 5 giugno con "La rigenerazione sociale ed economica delle comunità locali".
Istituzioni locali, e i vertici di Slow Food attesi nel borgo dell'entroterra maceratese. Insieme a loro saranno presenti Marco Ciarulli (presidente di Lega Ambiente), Massimo Sargolini (Unicam), Guido Castelli (assessore alla Ricostruzione della Regione Marche) nonché Giovanni Legnini (commissario straordinario per la Ricostruzione).
"I territori scossi dal sisma sono un laboratorio ideale per riflettere sul futuro delle aree interne. Vogliamo affiancare le comunità ancora presenti e facilitare gli scambi tra la gente degli Appennini per maturare una coscienza comune da cui attingere per costruire le comunità a venire", le parole dell'avvocato Vincenzo Maidani, presidente Slow Food Marche.
Impresa, come altro definirla? La Halley Matelica tira fuori un ultimo quarto da cineteca e sbanca il PalaElettra, mandando ko la dominatrice della regular season, la Amatori Pescara, e guadagnandosi così l’accesso alla finale per la promozione in Serie B.
Dopo tre quarti sull’orlo del precipizio in maniera sinistramente simile a gara 1, con le spalle al muro i ragazzi di coach Cecchini tirano fuori gli attributi e mandano in visibilio il centinaio di tifosi scesi in Abruzzo a sostenere i biancorossi.
Una partita iniziata nel segno della tensione, che raffredda le mani dei giocatori delle due squadre vista la posta in palio. I padroni di casa danno il primo strappetto con i lampi di Kordis e Serroni (7-2 dopo 4’), ma la Vigor c’è e pian piano entra anche lei in partita, scossa dall’energia di Vissani e Provvidenza.
Matelica mette per la prima volta il naso avanti a inizio secondo quarto (18-20 al 12’ con tripla dell’ala da Perugia) e fallisce anche la tripla del +5, ma scampato il pericolo ecco la spallata pescarese: le triple di Pichi alimentano un break di 0-8 che lancia la prima fuga dei padroni di casa (26-20 al 14’).
I biancorossi salgono fino al +9 (33-24 al 17’ con la firma di Dondur), ma la Halley stringe i denti nel momento più difficile della serata, pescando con Vissani la provvidenziale bomba a fil di sirena che chiude il primo tempo su un confortante 35-32.
Il canovaccio sembra non cambiare a inizio ripresa. Dondur e Kordis martellano a ripetizione, la Halley annaspa ma resta in scia (51-49 a fine terzo quarto) e si accende di colpo all’ingresso nel quarto periodo trovando protagonisti del tutto inaspettati.
Zhgenti dall’arco firma il sorpasso, Ciampaglia lo alimenta poco dopo da sotto (51-54 al 32’) e la Vigor di colpo alza il volume della radio a livello inarrivabili.
I biancorossi sono ovunque in difesa (emblematica una chase-down lebroniana di Caroli su Raicevic) e in attacco la palla si muove come un orologio svizzero. Un fin lì silente Falzon sale in cattedra con 8 punti in un amen, Pescara è un pugile suonato alle corde e il montante che sembra decisivo lo assesta il professor Bugionovo: tripla del +11 (59-70 a 2’ dalla sirena) e gara che pare in ghiaccio.
La torcida matelicese fa già festa, ma Kordis non è d’accordo: tripla col fallo, ancora tripla, poi in un canestro nel traffico, tutto nel giro di un minuto e in casa Vigor l’urlo di gioia è costretto a restare in gola per qualche minuto in più.
La Amatori non può che spendere falli su falli per fermare il cronometro, la Vigor incassa liberi su liberi e spreca il minimo sindacale. Gli abruzzesi trovano la forza di arrivare fino al -4, ma ormai è tardi: i biancorossi possono alzare le braccia al cielo, incorniciando una vittoria che va dritta nella galleria della storia vigorina.
Ora la Halley è attesa almeno da un altro viaggio verso il PalaElettra nelle prossime settimane: l’avversaria in finale sarà infatti la Pescara Basket, che ha liquidato la Magic Basket Chieti in semifinale e che aveva chiuso al secondo posto nel girone abruzzese.
AMATORI PESCARA-HALLEY MATELICA 70-75 (SERIE 1-2)
PESCARA: Balilli, Mazzarese 4, Dondur 16, Di Donato ne, Latorre ne, Serroni 7, Schiavoni, Di Salvia 8, Pichi 10. Kordis 25, Peres ne, Raicevic. All.: Castorina.
MATELICA: Provvidenza 11, Bugionovo 11, Fianchini ne, Falzon 14, Vissani 13, Zhgenti 5, Caroli 4, Ciampaglia 5, Genjac 10, Poeta ne, Tosti 2. All.: Cecchini.
ARBITRI: Ciaccioni, Tommasi.
PARZIALI: 16-15, 19-17, 16-17, 19-26.
Si è tenuta sabato, nella cornice dell’Asilo Ricci di Macerata, la presentazione del libro "Il canto dell'erba" di Lidia Appignanesi, promossa dal Consiglio delle donne.
Erano presenti, oltre alla stessa autrice, la consigliera regionale Anna Menghi, il giornalista Maurizio Verdenelli, le voci narranti Lucia De Luca e Stefania Colotti.
La presidente del Consiglio delle donne Sabrina De Padova ha presentato l’evento e promosso questo libro come “una storia vera, molto coinvolgente, caratterizzata da un turbinio di sentimenti”.
La trama ruota attorno al forte legame che c’è tra madre e figlia e “mette in evidenza tutta la forza e la tenacia che solo una donna e una mamma possono manifestare nell’affrontare situazioni difficili”, aggiunge De Padova.
“Un libro – dice - dove emerge chiaramente come la condivisione dei sentimenti dolorosi possa far avvertire la sensazione di ridurre l’intensità stessa del dolore”
"Il libro lancia un messaggio forte: non bisogna mai arrendersi, mai perdere le speranze, anzi è necessario lottare, sempre, fino all’ultimo minuto", conclude la presidente del Consiglio delle donne.
A rivolgere le domande all’autrice Lidia Appignanesi è stato il giornalista Maurizio Verdenelli. Alcune pagine del libro sono state poi recitate dalle voci narranti di Lucia De Luca e Stefania Colotti.
La consigliera Anna Menghi, in conclusione dell’evento, ha sottolineato come il libro sia “un insegnamento di vita e andrebbe presentato nelle scuole come tale”.
Un caloroso applauso ha salutato Cavalleria rusticana di Civitanova all’Opera, prima rappresentazione della quarta edizione della Stagione Lirica civitanovese. Sabato, in un entusiasta teatro Rossini, è andata in scena la nota opera di Pietro Mascagni, riconosciuta come una delle più importanti composizioni veriste di tutti i tempi. E tra le più amate.
È stata una rappresentazione estremamente fedele alla tradizione, ma che ha tenuto il suo cuore nel territorio, trasportando Cavalleria rusticana a Civitanova Alta: nella scenografia sono infatti stati inseriti scorci tipici del borgo della città, partendo dalla chiesa di San Paolo, di San Francesco e Porta Marina. Insomma, un riconoscimento alle radici della rassegna, che dal 2018 si impegna a mantenere viva l’opera lirica a Civitanova.
Omaggio che gli organizzatori hanno anche riservato al compositore civitanovese Gilfredo Cattolica, tanto che la serata è stata aperta dall’esecuzione, in prima assoluta per orchestra, dell’Adagio op. 4 di Cattolica: compositore, didatta, pianista e direttore d’orchestra di cui quest’anno ricorre il 60esimo dalla scomparsa.
“Cattolica - hanno spiegato gli organizzatori - è stato allievo prediletto di Pietro Mascagni e suo assistente nella sua lunga ed acclamata tournée negli Stati Uniti nel 1902. La scelta dell’intero programma di questa sera è dunque un omaggio all’illustre cittadino civitanovese e al suo Maestro, un tributo al fervore culturale della città, da sempre terra natale di artisti e musicisti”.
Quindi il lungo applauso agli interpreti, partendo dai cantanti Elena Rossi, Walter Fraccaro (che ha sostituito nei panni di Turiddu Fabio Armiliato, assente per motivi personali), Plamen Dimitrov, Aleksandra Meteleva e Diana Ziabchenko.
Poi al regista José Medina, già apprezzato nella Bohème del 2019 e al suo assistente Andrea Rosati, al coro Ventidio Basso (con il Maestro Giovanni Farina), all’orchestra Sinfonica Puccini.
E a tutte le maestranze. Il Maestro Alfredo Sorichetti, direttore d’orchestra e direttore artistico della Stagione, si è detto soddisfatto per l’accoglienza ricevuta.
“Grazie di cuore a voi tutti - ha spiegato rivolto al pubblico -, che siete qui nonostante le difficoltà vissute dal mondo della cultura, dello spettacolo e dagli spettatori, che fruiscono di uno evento indossando una mascherina per tutto il tempo. Vedere un teatro pieno come questo è un’esperienza meravigliosa. Fare opera in città, senza acquistare un prodotto, ci permette anche di riscoprire la nostra storia”.
Civitanova all’Opera torna sabato 11 giugno con Il Barbiere di Siviglia, opera buffa in due atti di Gioacchino Rossini. Il cast, di altissimo valore, vede tra gli altri interpreti Enrico Iviglia, Davide Bartolucci, Paola Antonucci e Nicola Ziccardi.
"Avvicinare le ragazze e i ragazzi alla politica e all’attività sociale del territorio". Questo è l’obiettivo che si sono posti i Giovani Democratici di Tolentino nel corso dell'inaugurazione, avvenuta venerdì sera, del nuovo circolo cittadino.
A fare gli onori di casa è la segretaria del circolo Alessia Cesini, 23 anni. "Questa è un’organizzazione giovanile nazionale di ragazze e ragazzi fino ai 30 anni, che sono sensibili a certe questioni - spiega -. Vogliamo avvicinarci alla politica e farla capire ai nostri coetanei, renderci utili per Tolentino e non solo. E capire come davvero funziona il mondo e il dibattito attuale".
La maggioranza del circolo sarà composta da giovani donne e anche da ragazzi provenienti dai comuni limitrofi. Presenti alla presentazione anche Andrea Orazi, segretario regionale dei Giovani Democratici, e Marco Belardinelli, segretario provinciale.
"Vogliamo portare avanti i nostri valori e condurre battaglie sulle tematiche sociali. – spiega Orazi -. Aspetto fondamentale è la formazione che proviamo sempre a fare per noi stessi e per il nostro futuro, innanzitutto con le scuole di politica. Poi con le iniziative, ultima quella per il voto agli studenti fuori sede oppure per un fondo sullo psicologo di base".
Belardinelli sottolinea invece: "Il compito che abbiamo è far capire che la politica non è una cosa brutta come a volte ci insegnano i nostri genitori. Bensì una cosa per cui il mondo e la società discute, si confronta e in cui bisogna lottare per ciò che si ritiene importante. Dal ripulire il parco sotto casa fino all’organizzare una festa, dal manifestare per un diritto scolastico fino al difendere i diritti di qualcuno".
"Il lavoro e lo studio sono sicuramente i temi centrali dei Giovani Democratici, poi ambiente e Europa. Bello che dopo i circoli di Civitanova Marche e Camerino si apra anche Tolentino, soprattutto per la componente così grande di ragazze. Buona fortuna ad Alessia Cesini", conclude Belardinelli.
Tra i presenti anche i giovani che, alla prossima tornata comunale del 12 giugno, si candideranno a sostegno della coalizione di Massimo D’Este. Tutti fanno parte del nuovo circolo giovanile: Alessia Fraticelli, per Dipende da noi, Matteo Pascucci, Elena Silvetti e Giada Malpiedi per il Partito Democratico e Letizia Dignani per Civico 22.
Presente all'evento di presentazione lo stesso Massimo D'Este, protagonista di un intervento in cui ha sottolineato la necessità di "lavorare per le nuove generazioni, a cui andrà lasciata una città migliore e più aperta".
Anthropos di Civitanova Marche sul tetto d’Italia anche nei Campionati Italiani di Nuoto Promozione Fisdir - Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali, valevoli per l'assegnazione della Coppa Italia per società nella Piscina Comunale di Abano Terme. Si tratta del secondo trofeo in una settimana dopo la Coppa Italia conquistata in Sicilia nell'Atletica Promozione Fisdir.
Sin da venerdì il sodalizio marchigiano era in Veneto con 21 atleti, 5 tecnici e numerosi familiari al seguito con tanta gioia e aspettative dopo la lunga sosta legata alla pandemia (ultima kermesse nazionale nel 2019). Dopo due giorni intensi di gare ed emozioni, i ragazzi hanno raccolto l’ennesimo successo di un gruppo che sa dare continuità e rinnovarsi con le nuove leve. Settima Coppa Italia Fisdir nel palmares marchigiano, dopo i successi del 2007, 2008, 2013, 2016, 2018, 2019.
I ragazzi che componevano la rappresentativa Anthropos all’evento: Serena Cantoro, Noemi Montali e Andrea Rebichini di Potenza Picena, Jennifer De Stasio di Montegranaro, Nicoletta Fiorentini e Letizia Paccamiccio di Castelfidardo, Laura Fusari di Petriolo, Michela Luciani di Corridonia, Giulia Mazzieri di Morrovalle, Susanna Scipioni di Pollenza, Carlo Baggio e Mattia Nasini di Macerata, Davide Capponi di Grottazzolina, Daniele Fiore di Porto Recanati, Alessandro Greco e Davide Moriconi di Recanati, Fabio Haddad di Sant’Elpidio a Mare, Emanuele Malavolta di Loreto, Cristian Pecci di Civitanova Marche, Paolo Smerilli di Monteurano, Davide Villanova di Ancona. Gli istruttori: Flavia Mandolesi, Daniela Corallini, Mirian Della Longa, Nicola Sonaglioni, Eriberto Cavalieri, Javier Sarasibar.
"Due fine settimana meravigliosi che ci regalano prima la coppa nell’atletica e ora questa del nuoto, dichiara Il presidente Nelio Piermattei. “Tanto lavoro e tanti sacrifici ampiamente ripagati dall'attaccamento ai colori dei nostri istruttori, dalla tenacia, gioia ed emozioni dei ragazzi e dalla costante presenza delle famiglie. Non posso non ringraziare tutti coloro che collaborano con noi al raggiungimento di tutto questo".
Organizzare feste in casa è una tendenza che negli ultimi anni ha preso sempre più piede, che permette anche di risparmiare. Anzi, fino a qualche tempo fa, organizzare eventi a casa era la regola, successivamente, invece, si è man mano persa questa abitudine.
Con il passare degli anni però, come anticipato, pare che sempre più persone stiano riprendendo questa abitudine che lascia spazio alla creatività. Infatti, per organizzare una festa che si rispetti è fondamentale pensare a ogni minimo dettaglio, senza trascurare l’illuminazione. Anzi, non è esagerato affermare che quest’ultimo aspetto svolge un ruolo fondamentale. È risaputo, infatti, che l’illuminazione permette di creare la giusta atmosfera a seconda della tipologia di festa che si desidera organizzare.
Come scegliere le luci giuste
Scegliere il tipo di luce adatto per la propria festa potrebbe apparire, tutto sommato, un’attività semplice. Purtroppo, però non è proprio così, questo perché occorre sapersi districare tra gli svariati modelli presenti nel mercato, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità. In estrema sintesi, è possibile scegliere tra diverse tipologie di luci per decorare la casa a festa: le catene luminose da interno, i led, le lampade, le lanterne, ecc. tutto dipende dall’effetto che si vuole creare e alle caratteristiche strutturali della casa da arredare.
Un primo quesito che ci si potrebbe porre, riguarda la scelta della luce fissa oppure dinamica. In genere, è meglio optare per luci che cambiano colore: più fredde durante le ore solari e più calde ed intense quando fuori è buio. Le tonalità sono espresse in gradi Kelvin: più il numero è alto, più la luce è bianca. Ad esempio, una luce 5600 K è “effetto neve” mentre una intorno ai 2500 K è simile all’effetto di una candela. Se si preferiscono i colori, è meglio dosarli con attenzione e non mischiarne troppi, per evitare un effetto natalizio.
Un’ottima scelta potrebbe essere quella di optare per le catene luminose da interno luminalpark, grazie alle quali è possibile creare un’atmosfera giusta per il party. E per quanto concerne l’effetto intermittente? Potrebbe essere eccessivo e fastidioso, per questo è meglio utilizzarlo a piccole dosi, ad esempio per un centro tavola o nello spazio adibito alle foto.
Ancora, bisogna scegliere tra le classiche lampadine o le luci a led. Nel primo caso, si può ottenere un effetto vintage, mentre quelle a led conferiscono un aspetto più moderno all’ambiente ed in genere consumano meno. Infine, scegliere la luce giusta vuol dire anche scegliere tra corrente e batteria. Le luci alimentate a corrente hanno un’intensità differente, mentre quelle a batteria sono adatte per illuminare anche punti lontani dalle prese, come le catene luminose da interno attorno al tavolo o appese sui muri.
Dove posizionare le luci?
Una volta capito come orientarsi nella scelta delle luci, occorre ora chiedersi come capire dove posizionarle. Anche nell’illuminazione di casa, vige la regola “lessi is more”. Ciò non significa rendere la casa spoglia, ma addobbare tutte le stanze con criterio, scegliendo i punti strategici. Ad esempio, si possono posizionare le catene luminose da interno sul soffitto, da angolo ad angolo, oppure lasciarle scendere dal lampadario.
Queste soluzioni sono molto pratiche anche per chi ha bambini piccoli o animali che potrebbero danneggiare le luci. Un’idea originale è quella di trovare un elemento luminoso comune, da posizionare in tutte le stanze, che sia a tema con il resto degli addobbi per la festa. Se la festa è invernale, ad esempio, si possono scegliere dei fiocchetti di neve da attaccare alla parete e da posizionare anche come centro tavola. Se, invece, si cercano degli addobbi primaverili, è possibile puntare sulle farfalle, meglio se colorate.
“Nella giornata di venerdì 27 maggio, presso gli uffici del Servizio Territorio della Regione Marche, si è tenuto un incontro interlocutorio con tecnici e legali dell'Ente regionale al fine di definire la possibilità di acquisire al patrimonio comunale i campi da tennis siti in piazza Kronberg”. Lo rende noto il sindaco di Porto Recanati Andrea Michelini.
Per il Comune era presente la vice segretaria Rachele Fermani e l'assessore ai lavori pubblici e patrimonio Lorenzo Riccetti. L’incontro ha avuto un esito positivo e le due parti hanno trovato un possibile punto di intesa in ordine alla quantificazione economica per l’acquisto delle strutture.
Ora la palla passa agli uffici, che nel giro di qualche giorno definiranno i termini e le modalità esecutive del possibile accordo, quindi alla Giunta, che con un atto di indirizzo darà avvio all'operazione che dovrebbe concludersi entro tre mesi.
“C’è soddisfazione da parte di tutta l’Amministrazione Michelini che ha riavviato una trattativa posta in essere già nel 2014 sotto la spinta propulsiva dell’allora consigliere con incarico allo Sport Alessio Sampaolesi, spiega il sindaco. Le risorse per acquisire al patrimonio l'impianto sportivo sono già stanziate in bilancio”.
“I campi saranno il primo tassello nel processo di riqualificazione di piazza Kronberg sulla quale il governo cittadino ha in animo di realizzare un parco dedicato allo sport ed al gioco. Oltre ai già citati campi, due play-ground e uno skate park faranno di quel luogo un biglietto da visita della città”, conclude Andrea Michelini.
A causa delle condizioni meteorologiche, gli spettacoli in programma per domenica: ore 16.30 e 18.30 “Dolce Cenerentola”, Opera Kids per le scuole dell’infanzia, da 3 a 5 anni, sono spostati all’Aula Sinodale della Domus San Giuliano (via Cincinelli 4, vicino la stazione ferroviaria).
Inizialmente erano in programma allo Sferisterio, ma il maltempo ha reso necessario il cambio di location. Dolce Cenerentola è un progetto di Opera Kids ispirato alla celebre opera rossiniana, con la regia di Simone Guerro, le animazioni di Nadia Milan, la drammaturgia musicale di Giuseppe Califano; i pupazzi sono invece di Ilaria Comisso, le scene e i costumi del Teatro Sociale di Como, assistente alla regia è Matteo Moglianesi.
+++ AGGIORNAMENTO DEL 30 MAGGIO +++
A causa del persistere di condizioni meteorologiche poco favorevoli, gli spettacoli in programma lunedì (ore 16.30 e 18.30 – “Dolce Cenerentola”, Opera Kids per le scuole dell’infanzia, da 3 a 5 anni) sono spostati al Teatro Lauro Rossi.
Auto esce di strada e si schianta contro un albero: muore il 43enne Moreno Mochi. È il bilancio di un tragico incidente avvenuto nella notte appena trascorsa, intorno alle 3, in contrada Castelrotto a Ripe san Ginesio.
Ancora da chiarire l’esatta dinamica di quanto avvenuto. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che l’uomo alla guida, per evitare un istrice che stava attraversando (l’animale è stato trovato sotto la vettura), abbia perso il controllo della vettura (una Golf) che dopo essersi ribaltata ha finito la sua corsa contro un albero.
Lanciato l’allarme sono accorsi sul posto i mezzi di soccorso del 118 e dei Vigili del Fuoco. I sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’uomo a seguito del violento impatto. Spetta ai Carabinieri di Loro Piceno stabilire - tramite rilievi - l’esatta ricostruzione di quanto accaduto. Moreno Mochi - di professione camionista - lascia la moglie e una figlia. Il funerale sarà celebrato domani (lunedì 30 maggio) nella chiesa parrocchiale di Ripe San Ginesio.
"Sono stanco di apprendere dai giornali che tutti i ‘pazzi' che nel mondo vanno a sparare si debbano ispirare a me. La mia storia, il mio reato non hanno nulla a che vedere con chi lucidamente va a compiere stragi il nome di chissà cosa. Mi dissocio - sottolinea - da ogni accostamento a suprematisti e razzisti ora e in futuro".
È lo sfogo che Luca Traini, il 'Lupo' di Macerata che sparò a sei persone di colore per 'vendicare' il delitto di Pamela Mastropietro compiuto dal nigeriano Innocent Oseghale, affida all'Adnkronos dal carcere di Montacuto, ad Ancona, dove è detenuto. La sua lettera nasce dall'ennesimo accostamento fatto dai media a quelle che lui chiama le sue "gesta" con una strage compiuta oltreoceano a quattro anni di distanza.
Il nome di Traini è stato di nuovo tirato in ballo dalle cronache nazionali e internazionali qualche giorno fa, in occasione di un’orribile strage avvenuta a Buffalo, a New York. Un ragazzo di 18 anni aveva ucciso dieci persone in un supermercato e nel suo manifesto avrebbe dichiarato di essersi ispirato al 32enne di Tolentino.
"Con molta apprensione – scrive Traini - ho dovuto constatare come ancora il mio nome e le mie azioni delittuose passate vengano prese come esempio negativo da ragazzini problematici e socialmente disagiati che compiono stragi in nome di idee e ideologie odiose e criminali. È il caso di quel diciottenne che in una cittadina degli Usa (la strage nella scuola elementare in Texas, ndr) ha ucciso decine di persone”.
“Ora, io non so né il nome di questo delinquente né il motivo che lo ha spinto a compiere uno scempio simile, invece di vivere la sua giovane età in maniera diversa e costruttiva. La vicenda non mi avrebbe nemmeno interessato - sottolinea Traini - se non fosse stato che in un famoso Tg nazionale, alla fine della narrazione di questo immenso massacro americano, si è fatto riferimento al mio gesto passato (la sparatoria a Macerata nel 2018 - sottolinea lui stesso - per cui sto scontando 12 anni di condanna) come fonte di ispirazione per questo giovane deficiente americano".
L'incidente sarebbe avvenuto intorno alle ore 19: una ragazzo di 30 anni si stava spostando fuori dal comune di Serrapetrona con il proprio trattore, quando uno degli pneumatici ha ceduto e si è sgonfiato. Nel tentativo di rimetterlo in sesto, lo stesso sarebbe esploso investendo in pieno il giovane, che ha riportato un grave trauma addominale.
Ricevuta la segnalazione, sono intervenuti i sanitari del 118 che, dopo aver prestato le prime cure necessarie, hanno disposto l'immediato trasporto del 30enne al Pronto Soccorso di Macerata in codice rosso. Successivamente - constata la gravità dell'incidente -, si è proceduti al trasferimento presso il Torrette di Ancona.
La segnalazione è scattata intorno alle ore 20: un furgoncino adibito alla vendita del pesce ha urtato un ragazzo di 16 anni che stava attraversando la strada, all'altezza della discoteca Much More di Matelica. Il minorenne è caduto a terra e ha battuto il viso, mentre il conducente - forse spaventato per l'accaduto - è stato colto da infarto e si è accasciato a terra dopo essere sceso dalla vettura.
Sul posto sono intervenuti la Polizia stradale per ricostruire la dinamica esatta dell'incidente, e i sanitari del 118. Dopo i primi accertamenti, il 16enne non è risultato grave, mentre l'uomo alla guida è stato trasportato in codice rosso al Pronto Soccorso di Camerino.
Una prima segnalazione è arrivata intorno alle 19: un'auto si è ribaltata e ha mandato in tilt il traffico che da Macerata scende verso la frazione di Piediripa. La vettura si sarebbe rovesciata sul fianco a seguito della curva posta all'altezza del polo Bertelli (via Bramante): l'uomo alla guida ha riportato fortunatamente ferite lievi. Sul posto, oltre ai Vigili del fuoco e alle forze di polizia (per accertare le cause dell'incidente) anche i sanitari del 118 che, dopo i primi controlli, hanno disposto il trasferimento del conducente in codice giallo all'Ospedale di Macerata per ulteriori accertamenti.
La seconda segnalazione - ore 18.30 circa - riguarda un ragazzo di 19 anni, finito fuori strada con la propria moto. Il sinistro è avvenuto a Montecanepino (frazione di Potenza Picena): in pochi minuti sono intervenuti i medici che, dopo le prime cure, hanno trasportato il giovane, che non è comunque risultato in pericolo di vita. Sul posto è intervenuta anche la Polizia stradale, per ricostruire la dinamica del fatto.
Il terzo incidente è anch'esso avvenuto nel tardo pomeriggio: nella frazione di Casette Verdini (Pollenza) un'auto si è scontrata con una moto, mandandola fuori strada. Il motociclista è stato trasportato al Pronto Soccorso di Macerata, ma senza risultare in pericolo di vita. L'uomo alla guida dell'autovettura invece è rimasto illeso, assistito comunque dai medici del 118.
Si sono dati appuntamento oggi pomeriggio presso il Parco Verde Energia Astea di Osimo i protagonisti di “Ricerca della felicità”, il progetto all’insegna della eco-education giunto al suo gran finale. Fra questi, gli alunni della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo livello dell’Istituto Comprensivo Caio Giulio Cesare e le loro famiglie.
Da febbraio, all’aria aperta o nelle aule del plesso scolastico, si sono tenuti laboratori pratici, ricerche, lezioni, uscite didattiche e altre attività ispirate ai principi di Agenda 2030, per parlare di energia pulita, cambiamenti climatici, salute e benessere e in grado di animare un intero periodo dell’attività curricolare.
Durante l’iniziativa finale del percorso organizzato dal network di sensibilizzazione alle politiche ecosostenibili Green Social Club e dalla dinamica istituzione scolastica osimana guidata da Fabio Radicioni, si è tenuto un evento espositivo ad hoc con tutti i materiali e i manufatti prodotti dagli alunni delle classi partecipanti, oltre all’incontro “dai sensi, la felicità” condotto dalla psicologa e mental coach Roberta Cesaroni.
Inoltre, durante l’evento sono state premiate le studentesse della scuola secondaria di primo grado che si sono distinte nell’anno per azioni di altruismo e sensibilità verso il prossimo. Quest’ultime hanno ricevuto dall’Associazione Sor Optimist il premio “Fiori di Pace”.
Taglio del nastro questo pomeriggio all’Auditorium Sant’Agostino di Civitanova per la mostra “Wladimiro Tulli. Cavalcare i sogni”, un’esposizione (aperta fino al 28 agosto e a ingresso gratuito) che celebra il ‘Maestro-ultimo dei futuristi’ (Macerata 1922-2003) a cent’anni dalla nascita e a quasi vent’anni dalla morte. Sono in tutto 21 le grandi tele e ben 11 le opere in ceramica, che coprono un arco temporale di dieci anni, che si chiude con “Il Navigatore solitario Innamorato”, del 2001.
Curata da Enrica Bruni, direttrice della Pinacoteca civica Marco Moretti e da Stefano Papetti, direttore dei Musei Comunali di Ascoli Piceno, la mostra prevede in concomitanza l’apertura straordinaria della Pinacoteca civica stessa, dove sarà possibile ammirare il dipinto di Tulli “Arcobaleno spezzato”, a sottolineare ulteriormente il legame fra l’artista e Civitanova..
“Queste opere fanno parte dell’ultimo periodo artistico di Tulli - ha dichiarato Bruni durante la cerimonia -, ormai maturo e più che mai libero, anche dalla sua formazione futurista e astrattista. Fino all’ultimo Tulli è stato un artista effervescente, uno sperimentatore che non si lascia contaminare, anzi perennemente autonomo, originale, giovane”.
La rassegna vede collaborare fianco a fianco il Comune di Civitanova, il Comune di Macerata, il Comune di Recanati, la Fondazione Carima, la Regione Marche e la figlia di Wladimiro, Carla Tulli, con il fratello del Maestro Piero Alberto.
“Sono proprio questa vitalità e questo desiderio di sperimentazione che caratterizzano i grandi pannelli ospitati nella chiesa di sant’Agostino a Civitanova Alta – ha aggiunto Papetti - un luogo che da tempo promuove ed ospita eventi culturali, a segnalare un artista che superati gli ottanta anni non esitava a rinnovare il proprio linguaggio, animato da una apertura verso il futuro che ne denota la perenne giovinezza”.
“Rispetto ad altre esposizioni, a Civitanova abbiamo un’esplosione di colore – ha concluso Carla Tulli -, e in queste tele Wladimiro affronta una pittura di dimensioni importanti. Vi invito a vedere la mostra sognando assieme a lui”.