Ieri due giugno, giornata agonistica per il Civitanova Skating Team che ha visto gareggiare i suoi piccoli atleti ai campionati regionali su pista a Pollenza. Lo Skating, in soli tre anni di attività dalla sua fondazione, ha raggiunto la terza posizione sul podio delle società delle Marche grazie a tutti i piccoli atleti che hanno gareggiato con determinazione portando a casa ottimi risultati.
Tra tutti degni di una particolare nota sono Alice Pierangelini con un oro e un argento, e Sante Pacioni con due ori. La società molto soddisfatta ringrazia i genitori sempre uniti che fanno di questa associazione una grande famiglia e gli sponsor che ci supportano in questa avventura: Chalet luna rossa, Spazio Streni, Sorio carni, Banca Generali Simone Meconi, Mi.cor.
Il prossimo appuntamento sarà già la prossima settimana dove tre atlete più grandi Benedetta Marcoaldi, Lara Givetti Alessi e Alessia Frisoli andranno alla conquista dei campionati italiani su strada a Cassano d’Adda.
Un tamponamento ha coinvolto due veicoli lungo la strada provinciale Regina, nel territorio comunale di Recanati. Il sinistro, la cui dinamica è ancora in corso di accertamento, è avvenuto poco dopo le 16, in prossimità della stazione di rifornimento del metano. Due vetture - una Fiat Panda e una Seat - sono entrate in collisione tra loro.
Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 con un'ambulanza. Il bilancio è di due feriti, tra i giovani occupanti della Panda, i quali sono stati trasferiti al pronto soccorso per accertementi: le loro condizioni non destano, tuttavia, particolari preoccupazioni. La circolazione stradale è stata temporaneamente dirottata su un'unica corsia.
La morte di Peppino Impastato ha rischiato di restare intrappolata tra la nebbia che avvolge i misteri italiani. Pareri ufficiali discordanti e menzogne hanno accompagnato la fine di un giornalista libero in terra di Mafia. A ripercorrere i giorni che seguirono l'inchiesta del presunto suicidio il generale dell'Arma, Paolo Piccinelli che proprio in sicilia presterà servizio a pochi anni dalla Strage di Capaci e da quella di Via D'Amelio.
A «Mafiopoli» la vita scorre, giorno dopo giorno, tranquillamente e, come sempre, senza grandi scossoni, tranne le eccezioni che ci sono dappertutto. Solitamente c'è calma, tranquillità; invece, quel giorno c'è movimento, c'è tensione. Tutti sono in attesa dell'importante decisione riguardante il progetto chiamato Z-10 e la costruzione di un palazzo a cinque piani; perciò, il grande capo, Tano Seduto, si aggira come uno sparviero sulla piazza”.
Il 7 aprile 1978 durante la trasmissione radiofonica «Onda pazza» di Radio Aut, Peppino Impastato parla in questi termini del suo paese d'origine, Cinisi, centro costiero a due passi da Palermo e di un suo illustre concittadino. Il Tano Seduto che cita è Gaetano Badalamenti, meglio noto come Don Tano, potente, riverito, temuto, prestigioso esponente della mafia palermitana e siciliana, collocato ai suoi vertici assieme a personaggi destinati ad entrare nella leggenda di Cosa nostra come Stefano Bontate e come Luciano Leggio.
Parlare di mafia, a quei tempi, è un atto di coraggio, ma fare i nomi dei mafiosi e ridicolizzarne i capi pubblicamente è sicuramente un atto temerario. E la cosa non poteva passare sottogamba agli uomini di cosa nostra. Nella notte tra l’8 e il 9 maggio 1978 Peppino Impastato viene fatto saltare in aria sui binari della linea ferroviaria che collega Palermo a Trapani, nel tratto ricadente nel Comune di Cinisi. La scena che si presenta ai carabinieri, poliziotti e magistrati accorsi sul posto è davvero tragica: un pezzo della linea ferroviaria divelta, brandelli del corpo di Peppino sparpagliati per decine di metri.
Una delle prime cose che viene curiosamente effettuata nell’immediatezza è una perquisizione alla sede di Radio Aut e poi alle abitazioni della mamma e della zia di Peppino. Qui, tra il materiale che viene portato via in sacchi neri (oggetto di un improbabile, quanto illecito “sequestro informale”), viene trovata una lettera, risalente ad alcuni anni prima, nella quale Peppino manifestava, alla luce del proprio malcontento politico, l’intenzione di finirla con la propria attività politica e con la vita: trovato il movente! Peppino impastato si è suicidato. O, al limite, è morto mentre stava preparando un attentato lungo la linea ferroviaria.
E tali convinzioni trovano spazio nel rapporto giudiziario del 10 maggio successivo a firma dell’allora Maggiore Subranni, Comandante del reparto Operativo di Palermo, nel quale viene affermato che Peppino Impastato si era suicidato mentre compiva scientemente un attentato terroristico. Tali conclusioni investigative sono state ribadite anche in un secondo rapporto giudiziario, del 30 maggio, in risposta ad una richiesta di delucidazioni chieste del PM Signorino, nella quale peraltro si invitava la polizia giudiziaria a considerare tra le ipotesi investigativa anche quella dell’omicidio.
Tesi queste che resistono anche agli esiti negativi di un grande numero di perquisizioni nei domicili di giovani compagni di Impastato alla ricerca di armi e esplosivi e che resiste anche agli esiti negativi dei rilievi effettuati a bordo della Fiat 850, ove non viene trovata alcuna traccia di esplosivo. Tesi che resiste agli esiti del tutto divergenti, degli esami testimoniali degli stessi amici di Giuseppe Impastato, proseguiti incessantemente fino alla stesura del rapporto del 10 maggio.
Esami che indicavano la matrice mafiosa dell'evento e fornivano evidenti spunti investigativi, evocando con chiarezza i contenuti salienti dell'impegno politico dell'Impastato nella denuncia dell'esistenza di un traffico internazionale di stupefacenti, nella denuncia degli interessi economici e delle attività criminali facenti capo ai mafiosi operanti nella zona.
I due rapporti giudiziari sono stati oggetto di successivi approfondimenti, anche e soprattutto da parte di una Commissione parlamentare appositamente istituita, che ha evidenziato le tante ingiustificate lacune dall’attività investigativa. Basti pensare che il fascicolo fotografico allegato al primo rapporto giudiziario era costituito da sole 9 foto (peraltro di macabri dettagli dei ritrovamenti dei brandelli del corpo di Peppino) senza una didascalia o un ordine.
Basti ancora considerare che non fa quasi cenno al casolare abbandonato, all’interno del quale gli amici di Peppino, accorsi sul posto, trovano una pietra insanguinata. Basti ancora pensare alla mancanza di accertamenti sulla provenienza dell’esplosivo utilizzato (indicato da un perito come esplosivo da cava. E in zona esistevano cave da controllare).In pratica nessun atto di polizia giudiziaria è mai stato indirizzato nei confronti di soggetti a qualsiasi titolo riconducibili agli ambienti mafiosi oggetto delle denunce di Giuseppe Impastato e dei giovani facenti capo a Radio Aut. E ciò anche se, già all'indomani dell'evento mortale, era emerso un quadro netto e distinto dell'importanza dell'opera di «controinformazione» svolta dall'Impastato e del livello delle sue denunzie.
Dovranno purtroppo passare da allora ancora molti anni per conoscere l'entità degli interessi criminali denunziati da Giuseppe Impastato, a partire dal fenomeno del trasporto dello stupefacente a mezzo di corrieri e dall'insediamento territoriale delle raffinerie dell'eroina che a far data dal 1977/78 consentirono a cosa nostra di lucrare centinaia di miliardi l'anno. Nessuna perquisizione nei confronti di mafiosi. Nessuna richiesta di intercettazioni telefoniche.
Né il pubblico ministero, durante i sei mesi in cui tratta direttamente l'inchiesta, effettua o delega approfondimento o un'indagine sulle persone, sui fatti e sulle specifiche circostanze che prima Peppino Impastato e poi i suoi amici avevano avuto il coraggio civile di denunciare. Un ultimo, ma non meno significativo, profilo della ricostruzione delle vicende delle indagini sulla morte di Giuseppe Impastato è dato dai rapporti tra il reparto operativo, e i comandi superiori dell'arma dei carabinieri. E questo aspetto a me, che dall’Arma provengo, fa particolarmente male.
Di fatti il superiore Comando della Legione più volte richiese e sollecitò al reparto operativo informazioni sull'andamento delle indagini. E tali richieste si fecero insistenti e frequenti dopo la formalizzazione del processo contro ignoti per omicidio volontario. Spicca, per il contenuto, la nota a firma del comandante pro-tempore del nucleo operativo, il maggiore Tito Baldo Honorati, indirizzata al comando del gruppo di Palermo dove, tra l’altro si dice: «Le indagini molto articolate e complesse svolte all'epoca da questo Nucleo operativo hanno condotto al convincimento che l'Impastato Giuseppe abbia trovato la morte nell'atto di predisporre un attentato di natura terroristica.
L'ipotesi di omicidio attribuito all'organizzazione mafiosa facente capo a Gaetano Badalamenti operante nella zona di Cinisi è stata avanzata e strumentalizzata da movimenti politici di estrema sinistra ma non ha trovato alcun riscontro investigativo ancorché sposata dal Consigliere Istruttore del tribunale di Palermo. Rocco Chinnici a sua volta, è opinione di chi scrive, solo per attirarsi le simpatie di una certa parte dell'opinione pubblica conseguentemente a certe sue aspirazioni elettorali, come peraltro è noto, anche se non ufficialmente ai nostri atti, alla scala gerarchica.......”. La nota è del giugno del 1984. Il dott. Chinnici era stato ucciso dalla mafia il 23 luglio 1983.
In tutta la vicenda hanno avuto un ruolo determinante i familiari e gli amici di Giuseppe Impastato che intervennero con tempestività ed efficacia sulla scena processuale presentando nel novembre 1978 il «Promemoria all'attenzione del giudice Chinnici» e il Documento della redazione di Radio Aut. Il «promemoria» offriva una serie di suggerimenti investigativi che furono in gran parte espletati dal giudice istruttore, mentre altri, pure molto importanti, risultavano purtroppo superati o impossibili da eseguirsi per il lungo tempo trascorso.
Il primo capitolo processuale termina con la richiesta del Pubblico Ministero di non doversi procedere, quanto all'omicidio premeditato in danno di Giuseppe Impastato, per essere rimasti ignoti gli autori del reato. L'atto conclusivo della prima fase si ha con la sentenza istruttoria del dott. Antonino Caponnetto in data 19 maggio 1984. Nella quale viene tuttavia stigmatizzata la valutazione compiuta dal Pubblico Ministero nella sua requisitoria finale, laddove afferma che le originarie indagini furono «dubbiose» in ordine alla qualificazione della morte di Impastato.
La successiva parentesi della tormentata storia processuale, cioè la riapertura delle indagini disposta dalla Procura di Palermo è avviata, su sollecitazione degli amici e dei familiari di Impastato. Nel giugno del 1986, infatti, il fratello, Giovanni Impastato, e alcuni amici di Peppino chiedono formalmente la riapertura del procedimento. La sentenza di questo secondo filone non portò a risultati concreti per la mancanza di prove consistenti nei confronti Di Tano Badalamenti e degli altri appartenenti alla sua consorteria mafiosa. Ma viene evidenziato il sospetto che ad uccidere Impastato fosse stata la frangia mafiosa dei «corleonesi».
Una formale richiesta di riapertura delle indagini venne avanzata a firma del legale dei familiari e del Centro Impastato in data 9 maggio 1994, atteso il diverso ruolo che, nell'ambito della struttura di cosa nostra sembrava dovesse attribuirsi a Badalamenti sulla base delle risultanze delle indagini scaturite dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio ma, soprattutto, con riferimento alle ulteriori dichiarazioni di Buscetta e di altri collaboratori di giustizia, tra cui Salvatore Palazzolo affiliato proprio alla mafia di Cinisi, collaborazione che poteva offrire spunti decisivi per l'accertamento della verità sulla morte di Giuseppe Impastato.
Il 27 maggio del 1997 viene chiesta la custodia cautelare in carcere per Gaetano Badalamenti e gli arresti domiciliari per Vito Palazzolo, indicati come responsabili del delitto Impastato. Il travagliato processo che ne è seguito si è concluso con la condanna, il 5 marzo del 2001, a 30 anni di carcere per Vito Palazzolo, ritenuto esecutore dell’omicidio, e con la condanna, l’11 aprile del 2002, all’ergastolo per Gaetano Badalamenti ritenuto il mandante.
24 anni sono passati dopo quel 9 maggio del 1978 per arrivare ad una sentenza che inchiodasse alle loro responsabilità gli autori di quel terribile delitto. Troppi. Storia costellata di errori, superficialità, e anche depistaggi, che non hanno portato a condanne solo perché sopravvenuto, come troppo spesso accade, il potente scudo della prescrizione. Che cancella l’eventuale pena. Ma non fa dimenticare quello che si è commesso.
L’afa di questi giorni è un anticipo di estate piena e allora anche La Filarmonica riapre i battenti. Con il prologo-rodaggio di mercoledì e la prima notevole affluenza nel giovedì festivo, è stata inaugurata la stagione nella storica piscina all’aperto di Macerata.
Famiglie con bambini ma anche coppie o comitive di ragazzi e adulti, tutti possono tornare a godersi la struttura di via Ghino Valenti, lo “stabilimento balneare del capoluogo”, detta anche la “spiaggia di Macerata”.Per il terzo anno di fila la gestione è stata affidata al Centro Nuoto Macerata, segnale del bel lavoro svolto in precedenza e dell’affidabilità di una associazione che, del resto, da anni cura ed ha saputo rilanciare la piscina al chiuso, la comunale di Viale Don Bosco.
La Filarmonica si ripresenta con la sua vasca da 25 metri per 18, alta un metro e 30, location ideale per nuotare, giocare, divertirsi ma anche per trascorrere un piacevole momento di relax e di sole con vista sui Sibillini. La piscina è aperta e a disposizione tutti i giorni, gli orari di questo mese di giugno sono 9.30-19 dal lunedì al venerdì e 8.30-20 sabato e domenica.
Qui l'igiene è prioritaria grazie al controllo elettronico e automatizzato di tutti i valori, come pure la sicurezza, con la totalità del personale con brevetti Federazione Italiana Nuoto di assistente bagnanti, istruttore e esecutore blsd per l'uso del defibrillatore. Il servizio è completo, perché chi vuole fermarsi a pranzo o per un aperitivo serale avrà a disposizione il piccolo chiosco bar.
Da quest'anno hanno preso il via anche i campi estivi per bambini dai 6 ai 12 anni di età. Dal 13 giugno infine inizieranno anche i corsi di nuoto per i piccoli e le lezioni di acquagym. Per ulteriori info 371 3179147 oppure www.piscinamacerata.it.
La Cbf Balducci Hr Macerata che sarà non prescinderà da coach Luca Paniconi. Confermato al timone della squadra il tecnico, anche per la prossima esperienza in vivo Serie A1, dopo le tre positivissime stagioni in A2, culminate con la promozione all’ultimo Play Off.
“Sono contento di vivere quest’esperienza molto importante – ha commentato coach Paniconi – Ovviamente fa piacere che con la società ci si sia trovati subito in sintonia, come d’altronde avvenuto sempre anche nelle passate stagioni. L’augurio è quello di continuare a fare bene, confrontandoci con questa realtà nuova e decisamente impegnativa, ma stimolante.
"C’è grande voglia di fare e di fiducia circa la possibilità di creare un gruppo che possa tener vivo quell’entusiasmo che ci ha accompagnato nel campionato appena terminato, in particolare nei Play Off.” Confermato il tecnico, i prossimi colloqui saranno con lo staff che lo ha coadiuvato nella scorsa stagione".
Dopo 3 bellissimi anni, la società maceratese saluta, invece, Melissa Martinelli. Si separano le strade dunque con la centrale romana che ha accompagnato in queste stagioni il bellissimo percorso dell'A2 della compagine maceratese, di cui ha segnato delle tappe indelebili.
"Racchiudere in poche parole tutta la mia gratitudine ed il mio affetto per questa squadra è impossibile - ha dichiarato Melissa Martinelli - Posso solo dire un grande grazie per tutto quello che ho imparato e che ho avuto da Macerata, sia come squadra che come città. Un grande grazie a tutti coloro che hanno condiviso questi 3 anni con me. Vi voglio davvero bene. “Un affetto ed una gratitudine che la società non può che ricambiare per il contributo che Melissa ha dato alle fortune di questa squadra”.
Al via i lavori della nuova area camper per turisti in piazzale Nassirya a Civitanova Marche. Lo rendono noto gli esponenti della Lega della città rivierasca. “L’opera, appaltata per 90.000 euro a maggio, verrà terminata entro il 13 agosto, si legge in una nota del Carroccio. I consiglieri comunali Polverini , Pizzicara e Lazzarini, unitamente al commissario Pollastrelli, hanno voluto che l’opera iniziasse quanto prima per poterla inaugurare e lasciare alla città con la promessa che verrà ad inaugurarla il Ministro del Turismo del Carroccio Garavaglia.
“La volontà di dotare di un’area turistica per camperisti – spiegano gli esponenti della Lega - permetterà di ospitare decine di famiglie provenienti da tutta Europa in modo ordinato e organizzato proprio all’uscita dell’autostrada, evitando così che questi mezzi entrino in città. I luoghi del centro e la spiaggia saranno raggiungibili tramite mezzi pubblici, bus e postazioni di interscambio con biciclette".
"La riscoperta e la valorizzazione di questo angolo di periferia permetterà di avere maggiore presenza sul territorio, maggiori controlli e un recupero intelligente dell’area dismessa ex Iper. Noi della Lega intendiamo valorizzare e recuperare ogni angolo della nostra città, partendo proprio dai tanti parcheggi abbandonati, dalle aree verdi e dalle strutture esistenti che con poco possono essere riutilizzate per altri scopi più attuali di cui si richiede la realizzazione”.
“Le aree delle vecchie zone commerciali sono già dotate di viabilità e infrastrutture e possono ospitare parcheggi interscambio e fermate bus di linea europee e nazionali tornando a essere utili alla città”, concludono.
“E’ nel donare che noi riceviamo”. Riprendendo in parte una citazione tratta da una preghiera di San Francesco, il gruppo comunale Avis di San Severino Marche domani (sabato 4 giugno) tornerà a premiare gli alunni delle scuole che hanno preso parte al concorso “Progetto Giovani”, iniziativa giunta alla 25esima edizione e che ha visto tantissimi bambini e bambine realizzare straordinari disegni dai quali nasceranno la copertina e le pagine del nuovo calendario del 2023.
Alla cerimonia di premiazione prenderanno parte il presidente del sodalizio, Anelido Appignanesi, i membri del consiglio direttivo dell’associazione, il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei, che consegnerà all’Avis settempedana una targa ricordo per aver superato le mille donazioni annuali.
L’appuntamento si terrà a partire dalle ore 18:30 davanti al teatro Italia. Sono più di 600 i donatori iscritti al gruppo comunale Avis di San Severino Marche, da sempre uno dei più attivi dell’intera regione Marche. L’Avis, l’Associazione Volontari Italiani del Sangue, è un’associazione privata, senza scopo di lucro, che persegue un fine di interesse pubblico: garantire un'adeguata disponibilità di sangue e dei suoi emocomponenti ai vari centri trasfusionali provinciali e regionali, attraverso la promozione del dono, la chiamata dei donatori e la raccolta di sangue.
L’associazione di volontari, fonda la sua attività sui principi della democrazia, della libera partecipazione sociale e sul volontariato, quale elemento centrale e insostituibile di solidarietà umana. Vi aderiscono tutti coloro che hanno intenzione di donare volontariamente e anonimamente il proprio sangue, ma anche chi, non potendo fare donazioni per inidoneità, desideri collaborare gratuitamente a tutte le attività di promozione, proselitismo e organizzazione.
Il servizio ambiente del Comune ha reso noto che il primo intervento di disinfestazione notturna contro le zanzare inizierà il prossimo 12 giugno e proseguirà fino al 18 giugno, sempre dalla mezzanotte alle sei di mattina.
Gli interventi sono previsti a Civitanova Alta e zone industriali B e A nella notte tra domenica 12 e lunedì 13 giugno; in zona Centro e Borgo Marinaro nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 giugno; in zona Risorgimento nella notte tra martedì 14 e mercoledì 15 giugno; in zona San Marone nella notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 giugno; in zona Maranello e Santa Maria Apparente nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 giugno; in zona Fontespina e IV Marine nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 giugno.
Il Comune precisa che ”il tipo di insetticida usato non è nocivo per le persone (essendo il prodotto usato un presidio medico), fatti salvi particolari casi di allergie e intolleranze agli agenti chimici che si consiglia di segnalare allo stesso ente al più presto, al fine di evitare di irrorare zone dove abitano soggetti a rischio”.
“Per precauzione – si legge ancora nella nota del Comune - si invita la cittadinanza a seguire alcuni accorgimenti durante la notte interessata dal trattamento: non sostare fuori dalle proprie abitazioni; non lasciare le finestre aperte, non lasciare panni stesi, non lasciare esposti al trattamento alimenti o bevande, lavare accuratamente frutta e verdura prima di consumarla”.
“Inoltre, non lasciare animali da compagnia all’esterno e rovesciare le ciotole di cibo e acqua per gli stessi. Tutto ciò solo in via precauzionale, in quanto il prodotto che verrà utilizzato è un insetticida che colpisce solamente l’insetto bersaglio ed è innocuo per le persone e gli animali domestici”.
“Per una lotta efficace alle zanzare è comunque necessario che la cittadinanza svolga un proprio ruolo consapevole, in sinergia con gli interventi programmati dall’Ufficio Ambiente Comunale, evitando di lasciare contenitori (sottovasi, ciotole d’acqua per cani e gatti, ecc.) per più di un giorno senza ricambio d’acqua. Si comunica che il Comune provvede anche alla disinfestazione larvicida, effettuata tramite rilascio di apposite pastiglie nelle caditoie (tombini) che impediscono lo sviluppo delle larve degli insetti”.
Aggredisce gli agenti in seguito a un controllo: in manette un 30enne albanese. Nei giorni scorsi, l’equipaggio della Squadra Volanti, è intervenuto a Porto Sant’Elpidio di seguito alla segnalazione giunta presso la sala operativa riguardante una persona armata di forbice. Gli operatori immediatamente hanno raggiunto il luogo segnalato constatando la presenza di un uomo che impugnava delle forbici nei pressi di un auto, ove all’interno vi era una persona.
Alla vista degli agenti, l'uomo ha gettato le forbici nella corte di un condominio e ha proseguito la fuga fino in via lungomare Europa, dov'è stato fermato. Il soggetto, in evidente stato di alterazione psicofisica, si è scagliato contro gli operatori delle Volanti aggredendoli con calci e pugni; ha sferrato una testata a uno dei poliziotti e un morso al braccio destro dell'altro operatore, provocandogli una ferita. Il 30enne è stato poi arrestato per i reati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
L'intervento degli agenti era scattato dopo la segnalazione alla sala operativa riguardante una persona armata di forbice. Arrivati sul posto i poliziotti hanno notato il 30enne che, quando li ha visti, ha cercato di fuggire. Dopo un inseguimento l'uomo è stato fermato ma ha aggredito gli agenti che lo hanno poi, con grande fatica, immobilizzato. È stato accompagnato in Questura e arrestato. Ora si trova ai domiciliari.
Domenica 29 Maggio è stata inaugurata la “Mostra Ornitologica e delle Arti Venatorie” nella splendida cornice del Castello della Rancia di Tolentino, al primo piano del mastio, in una suggestiva stanza che si affaccia sul ponte di ingresso al castello.
Un grande lavoro svolto dal presidente della Federcaccia di Tolentino Marchetti Francesco e dai suoi collaboratori per esporre nelle apposite teche gli oltre 200 esemplari di uccelli imbalsamati, gentilmente donati dal conosciutissimo tassidermista tolentinate Moscati Corrado, e diversi utensili e attrezzature utilizzati in passato per la caccia, messi a disposizione da alcuni soci federcacciatori.
La mostra è fruibile a chiunque desideri visitare il castello, comprese scolaresche e comitive, ed a breve sarà anche ampliata. Tanti i presenti all’inaugurazione, che hanno potuto assistere ai graditi interventi del sindaco di Tolentino Pezzanesi Giuseppe, il vicesindaco Luconi Silvia, l’assessore Regionale all’ambiente Aguzzi Stefano.
Presente inoltre il presidente Provinciale Federcaccia Nazzareno Galassi e le Guardie Venatorie Volontarie dell’associazione Calvigioni Gianfranco e Fabi Luca. "Negli interventi è stato dimostrato grande apprezzamento nei confronti dell’iniziativa per il suo valore storico e culturale, ribadendo che l’attuale figura del cacciatore è quella del gestore effettivo del nostro territorio".
L’Osservatorio Annibal Caro, istituito dal Comune di Civitanova Marche nel 2019, allo scopo di dare piena luce all’illustre e poliedrico concittadino Annibal Caro (Civitanova 1507-Roma1566), può vantarsi di aver raggiunto un altro obiettivo che si somma alle tante iniziative di valore che fino ad oggi sono state realizzate.
Per comunicare, divulgare e valorizzare le proprie attività e il patrimonio culturale cariano, incentivandone lo studio e promuovendo la ricerca, è stato creato e attivato il sito web dell'Osservatorio Annibal Caro, realizzato grazie alla collaborazione tecnica dell’Ufficio Cultura del Comune di Civitanova Marche e allo sviluppo della “Task srl”. La sfida e l’ambizione è quella di conseguire, attraverso un miglioramento e crescita in progress del sito, la valorizzazione della figura e dell’opera di Annibal Caro e del suo tempo.
Il sito, contenitore ricco di informazioni, notizie e di immagini in continuo aggiornamento, consente, attraverso diversi link, di navigare nel mondo cariano, favorendone la conoscenza ad una diversificata categoria di utenti, non solo esperti e si prefigge anche di favorire quel turismo culturale che ha riscoperto le Marche e le sue eccellenze.
“Dopo la realizzazione delle pagine facebook e youtube, l’idea di realizzare un sito web nasce, innanzitutto, dall’esigenza di comunicare in maniera diretta e concreta i piani culturali dell’Osservatorio e dare loro un respiro nazionale e internazionale”, ha dichiarato la dottoressa Mara Pecorari che è componente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio con i professori Giulio Ferroni, Marcello Verdenelli, Pier Luigi Cavalieri, Enrico Garavelli, Stefano Papetti e la dottoressa Enrica Bruni.
La dottoressa Enrica Bruni, Direttore della Pinacoteca civica Marco Moretti, ha sottolineato “siamo soddisfatti di quanto ad oggi è stato realizzato dall’Osservatorio e il sito web, che andrà implementandosi con un meticoloso lavoro in progress, ci permetterà di avere ancora più visibilità e maggiori contatti, faciliterà e promuoverà le attività dell’Osservatorio che ha come scopo, in nome del Caro, anche quello di educare, oltre che produrre, lavori che abbiano il massimo valore culturale e scientifico. Vogliamo con l’inizio dell’attività del sito, festeggiare il compleanno di Annibal Caro che nasce a Civitanova Alta il 6 giugno del 1507”.
Riflettere sugli effetti della pandemia sulla popolazione più anziana e sulle politiche sociali e sanitarie che l’Italia ha implementato e con quali risultati: questo l’obiettivo del seminario promosso dall’Università di Macerata e dal Centro interuniversitario di ricerca sull’invecchiamento sano e attivo, Crisa, “Anziani, salute e politiche socio-sanitarie nella crisi pandemica”.
L’appuntamento è per martedì 7 giugno dalle 15 alle 18 nell’Auditorium Unimc in via Padre Matteo Ricci. Al seminario, patrocinato da Ais Sociologia della salute e della medicina, Inrca e “Rivista delle politiche sociali” sarà possibile partecipare anche a distanza al link https://tinyurl.com/d7t83pcj. Per informazioni: marta.scocco@unimc.it
La presenza di istituzioni del territorio e referenti di centri di ricerca nazionali apre al dibattito in una logica di confronto, di approfondimento e di implementazione. Dopo i saluti istituzionali di Stefano Cecconi, direttore della “Rivista delle Politiche Sociali”, interverranno Gianluca Busilacchi, professore associato di sociologia economica all’Università di Macerata con una relazione su “L’emergenza Covid-19 come stress test per la sanità italiana” e Nerina Dirindin, economista sanitaria, presidente della’Associazione salute diritto fondamentale, docente all’Università di Torino, su “Anziani: diritti e libertà nella crisi Covid e oltre”.
Ne discuteranno: Guido Giarelli, professore ordinario di sociologia generale all’Università "Magna Græcia" Catanzaro; Antonio Domenico Procopio, ordinario di patologia generale e clinica alla Politecnica delle Marche; Giovanni Lamura, direttore del Centro ricerche economico-sociali per l’invecchiamento dell’Inrca di Ancona; Alessia Bertolazzi, associata di sociologia generale di UniMc. Seguiranno al dibattito ulteriori interventi programmati. Introduce e modera Isabella Crespi, docente Unimc di sociologia dei processi culturali.
Si taglia a un braccio con la motosega: un uomo di 58 anni trasferito al Torrette. L'incidente sul lavoro è avvenuto, intorno alle 9, sul lungomare Piermanni di Civitanova Marche. Secondo la ricostruzione, il 58enne - un dipendente di una ditta di Porto Sant'Elpidio - stava svolgendo dei lavori di giardinaggio quando, per cause da accertare, l'arnese gli è sfuggito dalle mani creandogli un taglio profondo all'avambraccio sinistro.
Immediato l'arrivo sul posto dei mezzi di soccorso del 118. Gli operatori dell'emergenza, prestate le prime cure del caso, hanno trasportato l’uomo al pronto soccorso dell'ospedale della città rivierasca e successivamente al nosocomio di Torrette. Spetterà al personale dello Spsal (servizio sicurezza ambienti di lavoro) svolgere accertamenti su quanto avvenuto.
Incidente crea una fuga di gas. Poco dopo l’una di questa notte, una squadra dei Vigili del fuoco della centrale è intervenuta in via Fonte Serpe, a Porto Sant’Elpidio, per la rottura di una tubazione di metano causata da un’auto finita contro una vettura in sosta e successivamente contro un muro di cinta.
Il personale dei pompieri sul posto ha provveduto a mettere in sicurezza le macchine e contemporaneamente a bloccare la copiosa fuga di gas in attesa del tecnico che provvedesse alla sostituzione della tubazione danneggiata. Non si registrano feriti.
L’e-commerce ha ormai abbracciato in maniera importante i settori più disparati, oggi infatti “viaggiano” in rete numerosi acquisti che, in un passato non lontano, venivano eseguiti rigorosamente presso i punti vendita fisici, e anche il mondo del giardinaggio fa sempre più rima con web.
Sono molteplici le statistiche autorevoli che evidenziano come l’acquisto di articoli di giardinaggio online sia letteralmente esploso negli ultimi tempi, in particolare negli ultimi anni: l’emergenza sanitaria che ha costretto intere popolazioni a permanere in casa ha peraltro avvicinato tantissime persone a questo hobby, il quale ha saputo essere il compagno ideale durante le lunghe giornate passate tra le mura domestiche.
Giardinaggio ed e-commerce costituiscono dunque un binomio ormai estremamente solido, ma quali sono, per il consumatore, il vantaggio di acquistare online prodotti di questo tipo?
Alcuni riguardano il commercio online in maniera generale, altri invece sono specifici di questo genere di articoli. Scopriamo subito quali sono.
Un assortimento estremamente vasto
In rete si può senz’altro usufruire di un assortimento di gran lunga più vasto rispetto a quanto si può trovare nel negozio più vicino, non solo perché, ovviamente, si può facilmente spaziare da un sito all’altro, ma anche perché i brand più rinomati si contraddistinguono per un’offerta davvero notevole in termini quantitativi.
Cercando ad esempio degli attrezzi per potatura su MyGreenHelp, uno degli e-commerce più noti del settore, si può trovare davvero di tutto.
Prezzi mediamente più convenienti
Mediamente, i prezzi che è possibile trovare nel commercio elettronico sono inferiori rispetto a quelli dei punti vendita fisici, e ciò, ovviamente, non è dovuto al caso.
Le aziende che vendono in rete hanno infatti modo di sviluppare dei business più importanti, effettuando dei commerci di larga scala, e questo, unitamente al fatto che i loro costi di gestione sono senz’altro inferiori rispetto a chi gestisce dei punti vendita, consente di praticare dei prezzi molto allettanti senza che la qualità del prodotto ne risenta minimamente.
Massima comodità di acquisto
Non si afferma nulla di nuovo nel dire che acquistare online faccia rima con comodità: basta collegarsi ad Internet, anche da casa, scegliere i prodotti d’interesse con un click e acquistarli con altrettanta semplicità.
Ciò che si è acquistato viene recapitato a domicilio, peraltro in tempi sempre più rapidi, dunque non c’è dubbio alcuno sul fatto che comprare in questo modo sia l’esperienza più comoda che si possa provare, nel giardinaggio come anche per qualsiasi altra tipologia di prodotti.
Possibilità di reperire informazioni preziose
Non tutti ci fanno caso, eppure acquistare articoli da giardinaggio online sa essere una soluzione preferibile anche per la possibilità di reperire con facilità delle informazioni utili.
Chi pratica giardinaggio, infatti, non sempre ha esperienza, anzi in molti casi si tratta di neofiti, o comunque di persone che hanno bisogno di conoscere le peculiarità delle varie piante, delle loro esigenze e dei prodotti di cui possono necessitare, ecco perché questo è un fattore da non sottovalutare.
Nei migliori e-commerce del settore è possibile trovare tantissimi approfondimenti non solo per quel che riguarda le caratteristiche del singolo articolo, opportunamente specificate nella relativa scheda prodotto, ma anche interessanti informazioni di carattere generale proposte in sezioni apposite, ad esempio in dei blog costantemente aggiornati con nuovi articoli.
Possibilità di usufruire di servizi complementari
Quest’ultimo aspetto è davvero molto interessante: acquistare prodotti di giardinaggio online non è soltanto pratico e conveniente, ma è anche un’ottima occasione per usufruire di utili servizi complementari.
L’e-commerce citato in precedenza, ad esempio, offre ai suoi clienti un innovativo servizio di progettazione aiuole che viene erogato completamente in rete in maniera personalizzata, sulla base delle caratteristiche degli spazi che il cliente intende allestire.
Un giorno del "sì" da ricordare quello di Alberto Palmieri e Stella Zano, a Tolentino. La giovane coppia è convolata a nozze, nel corso di un evento non convenzionale all’insegna del lusso e di elementi fortemente caratteristici.
Mentre Stella ha prediletto un calesse trainato da cavalli, Alberto (grande appassionato di motori) ha optato per i cavalli vapore, scegliendo una Subaru Impreza come mezzo per arrivare sul luogo della cerimonia: una vettura da rally fornita da Esperienze in Pista.
La scuderia, di concerto con il wedding planner, ha fornito pieno supporto nel formare il giovane sposo all’arte di pilotare la sua Impreza WRX da 300 cavalli, con 4 ruote motrici, assetto da corsa e freno a mano idraulico.
La sua è stata un’emozionante corsa sulla stradina in brecciolino del Castello della Rancia, location scelta per il matrimonio, che è terminata con un’ardita curva con freno a mano sotto la supervisione di un esperto copilota.
Una cerimonia dai tratti altamente originali, con una colonna sonora degna di un film, mentre le note del tema di 007 accoglievano gli sposi prima del rito nuziale.
Tre ragazzi marchigiani, professionisti dello sport, con dei sogni - come tutti i ragazzi - si incontrano casualmente in una squadra di pallavolo della serie A2 femminile Italiana, la Corplast Corridonia, per ritrovarsi 20 anni dopo in cima al mondo.
È una storia tutta da raccontare quella che lega Lorenzo Micelli di Urbino, allora capo allenatore di Corridonia, Davide Mazzanti di Marotta, suo assistente allenatore all'epoca e Giuseppe Pigliacampo di Appignano, il "fisio", come si dice convenzionalmente nella pallavolo: erano tutti parte dello staff di quella squadra marchigiana.
Poi il tempo passa e anche lo sport, come la vita, vede un susseguirsi di rapporti professionali interrotti e ripresi. In questa precarietà data dalle circostanze, una sola cosa non ha avuto interruzioni né pause: la stima e l’amicizia nata tra quei ragazzi in quel 2002.
E, intanto, quelli che ragazzi ormai non sono più, vincono trofei in giro per il mondo e diventano nomi noti per gli appassionati di volley. Lorenzo Micelli unico allenatore ad avere vinto due volte la Champions League (Bergamo) 3 titoli in Turchia (campionato coppa e super coppa), coppa di Polonia, coppa e campionato nella scorsa stagione in Francia al Volero le Cannet (prima volta per il club).
Davide Mazzanti unico l'allenatore ad aver vinto in tre città italiane diverse lo scudetto in Italia, allenatore della nazionale italiana campione d'Europa e vicecampione del mondo.
Giuseppe Pigliacampo ha fatto “triplete” in due nazioni diverse (Kazakistan.- Estonia), cosa rara nello sport moderno, nella scorsa stagione al Venelles PAVVB campionato francese con la storica terza posizione che rappresenta il miglior piazzamento nella storia del club transalpino.
E, tra una coincidenza e l’altra, Pigliacampo e Micelli si ritrovano a collaborare con la nazionale femminile estone prima e con la nazionale femminile bulgara nel 2022.
È con questa squadra che i due stanno disputando la Volleyball Nations League per poi puntare al campionato del mondo in programma dal 23 settembre al 15 ottobre. A questo punto, forse, non è azzardato parlare di destino, perché a guidare la nazionale italiana in queste gare contro la nazionale bulgara sarà proprio l’amico Davide Mazzanti.
Dalla provincia marchigiana al mondo, con un filo rosso che sembra legare le vite di uomini che hanno saputo fare della propria passione il proprio lavoro, i campi da gioco saranno il luogo in cui si misurerà, ancora una volta, non un’arida volontà di primeggiare, ma un’amicizia solida che sa fare della rivalità un momento di crescita e di vero incontro.
"Non è il Classico Blog". Questo il nome scelto dagli alunni del Liceo Classico della comunicazione di Tolentino per un blog scolastico d'informazione e confronto realizzato nell'ambito di un corso sul giornalismo.
Il progetto, coordinato dalla professoressa Claudia Canestrini, coadiuvata dalle colleghe Laila Boldorini, Michela Ciciliani, Laura Dionisi e Alessia Marsili, ha coinvolto anche l'esperto esterno Mauro Grespini, insegnante e giornalista, il quale ha mostrato come sta cambiando il mondo dell'informazione con l'avvento di Internet e dei canali social.
“All’interno del nostro blog – dicono gli studenti coinvolti – si possono trovare articoli che soddisfano più interessi: dall’arte all’economia, passando per il cinema, la moda, lo sporti, i film e molto altro. Nell'angolo della scrittura proponiamo poesie e racconti inediti prodotti da noi ragazzi”.
Il blog, una volta terminata la composizione delle varie sezioni, vorrà aprirsi anche ai commenti dei lettori, a cominciare da quelli dei ragazzi dell'intero Istituto “Filelfo”, così da diventare una vera e propria “agorà” in cui riflettere insieme sui temi di maggiore attenzione.
Ad accogliere il blog, col proprio logo realizzato dagli stessi liceali, sarà il sito istituzionale della scuola e con l'avvio del prossimo anno scolastico verrà data piena autonomia agli studenti attraverso la creazione di un gruppo redazionale che curerà l'aggiornamento delle pagine online in cui troveranno spazio pure podcast e videoclip.
Più di 150 persone tra candidati, amici e sostenitori della lista "Vince Civitanova", si sono riuniti allo Shada Beach Club nella serata di mercoledì, alla presenza del candidato sindaco del centrodestra Fabrizio Ciarapica, per il rush finale della campagna elettorale.
A parlare è stato il leader della lista, Fausto Troiani: "Tutti i candidati si stanno impegnando al massimo. Vi chiedo un ulteriore sforzo affinché, insieme, possiamo continuare a costruire la Civitanova del futuro, continuando a scriverne la storia".
L'attuale vicesindaco ha anche ricordato il lavoro svolto nei cinque anni di amministrazione che si stanno avviando alla conclusione: "Siamo pronti a governare questa città con un nuovo mandato, attraverso un programma vero, credibile e sostenibile", ha ribadito.
Nelle Marche tornano a crescere i ricoveri legati al covid che arrivano a 70 (+3): sono però solo 2 i pazienti in terapia intensiva in tutta la regione (-1), 6 quelli in semi intensiva (invariato), 62 quelli in reparti non intensivi (+4), secondo l'ultimo bollettino, che indica anche 9 dimessi nell'ultima giornata. L'occupazione delle intensive scende a 0,9%, quella dei non intensivi sale a 6,9%.
Non ci sono stati nuovi decessi e il totale resta fermo a 3.914. Sono 421 i nuovi positivi rilevati nell'ultima giornata, il 22,2% dei 1.896 tamponi diagnostici (su 2.531 tamponi totali), mentre il tasso di incidenza cumulativo continua a scendere e arriva a 194,68 (ieri 207,87) su 100mila abitanti.
La provincia di Ancona resta la prima con 144 casi, seguita da Macerata con 89, Pesaro Urbino con 79, Ascoli Piceno con 48, Fermo con 43, oltre a 18 casi di fuori regione. Le fasce di età più colpire restano 25-44 anni con 107 casi e 45-59 anni con 104, seguite da 60-69 anni con 68.
Sono 7 le persone in osservazione nei pronto soccorso, 26 gli ospiti di strutture territoriali (a Galantara e Ripatrasone). I positivi alla data di oggi sono 3.654, tra ricoverati e isolamenti, le persona in quarantena o isolamento domiciliare 5.848, di cui 111 sintomatici. I dimessi/guariti dall'inizio della pandemia salgono a 466.709