Ennesimo episodio di violenza a Civitanova Marche, a poche ore di distanza dall’omicidio del 39enne Alika Ogorchukwu. Il teatro dell’aggressione è sempre lo stesso: corso Umberto I, dove un uomo è stato picchiato e immobilizzato da due persone (una si è poi subito allontanata).
Il grave fatto è avvenuto nella serata di ieri tra l’incredulità dei passanti che affollavano il cuore della città rivierasca. Anche in questo caso, la brutale aggressione è stata filmata dagli smartphone degli avventori e un video è diventato virale sui social.
Si vede un uomo insanguinato, schiacciato a terra da un altro per diversi minuti dopo essere stato picchiato. I contorni della vicenda sono ancora tutti da chiarire, ma resta lo sgomento per l’ennesimo episodio di violenza che si registra nel centro cittadino.
Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, ma in quel momento i protagonisti della vicenda si erano già allontanati. A quanto risulta nessuno è finito al pronto soccorso.
Tiene ancora banco nelle discussioni politiche, l’uccisione del 39enne ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu in pieno corso a Civitanova Marche. Questa volta ad intervenire sulla questione è la deputata del Movimento 5 Stelle, Mirella Emiliozzi, la quale si rivolge direttamente al sindaco della città rivierasca, Fabrizio Ciarapica, attraverso una lettera aperta.
“È con grande dolore – scrive Emiliozzi - che mi trovo a dover constatare come la città stia diventando, incredibilmente, sempre di più teatro di violenza, con gravi episodi di aggressione che si verificano addirittura nel centro cittadino e sul lungomare. Tutto ciò desta in me, nei cittadini e, sono convinta anche in lei, profonda preoccupazione".
“È chiaro che, nel caso di specie, parliamo di un problema non solo di violenza ma anche, con ogni probabilità, culturale. Noi siamo purtroppo di fronte all’esplosione di una cultura xenofoba e intollerante, che non è mai appartenuta al popolo italiano, ma che purtroppo da diversi anni viene alimentata, ahimè, anche da certa politica e che invece andrebbe combattuta con ogni nostra forza”.
“La nostra città ha però anche un generalizzato problema di sicurezza che di certo non si addice alla nostra Civitanova, così dinamica, innovativa, viva e vocata al turismo. Credo non sia più tollerabile dover leggere dalle pagine di cronaca dei continui episodi di aggressione che ultimamente sono avvenuti in pieno centro”. Io stessa ho fermato un pestaggio avvenuto in via Nave, via parallela al corso principale”.
“Occorre che la politica lavori coordinandosi con le forze dell’ordine per una maggior opera preventiva e sono colpita dalle parole del sindacato della Polizia Siulp secondo cui sarebbero mesi che le forze dell’ordine chiedono che le telecamere di video sorveglianza cittadina siano collegate al commissariato. Mi chiedo perché mai siano stati installati tanti apparecchi, se poi non si mettono le forze dell’ordine in condizione di lavorare efficacemente per la nostra sicurezza.
Infine, Le chiedo di unirsi a me nella ferma condanna per tutti coloro i quali, nell’assistere all’efferato crimine, si sono limitati a filmare l’evento, senza fare nulla per intervenire e salvare una vita, conclude l'onorevole Emiliozzi”.
I vigili del fuoco sono intervenuti questa mattina, alle ore 5:30 in via Ruffini a Civitanova Marche, per l’incendio di un’auto all’interno di un garage.
La squadra dei pompieri sul posto, con due autobotti, ha spento e fiamme e l’auto all’esterno del garage e messo in sicurezza l’area dell’intervento. Non si segnalano persone coinvolte.
I vigili del fuoco sono ancora al lavoro per gli ultimi accertamenti, non è ancora chiaro cosa abbia innescato il rogo.
Giovane mamma trovata morta in casa. Il dramma si è consumato ieri sera, poco dopo le 20, in un'abitazione in via del Littello ad Apiro, dove una 37enne è stata rinvenuta senza vita.
Stando ai primi accertamenti, dovrebbe essere stato un malore a non lasciarle scampo con il figlio di 14 anni il primo ad accorgersi di quanto era accaduto.
Lanciato l’allarme sono giunti sul posto i soccorsi della medica di Cingoli e della pubblica assistenza Piros, ma per la 37enne non c’è stato più nulla da fare.
Il settore del gioco online, reduce da un vero e proprio boom, è in continua espansione. Non smette infatti di crescere sia in termini di utenti sia in termini di fatturato. Una buona notizia per operatori, giocatori ed Erario. La massiccia migrazione effettuata nei primi mesi di pandemia può dirsi oggi conclusa, anche se i casinò in Italia hanno vissuto non sempre bene questo “passaggio di consegne” nei confronti del gioco online. Ora la musica è cambiata e il settore riscuote un meritato successo per gli sforzi profusi in più di un decennio. Si deve andare molto a ritroso nel tempo per scoprire le ragioni di questo successo, almeno fino all’ultimo decennio del Novecento: i computer, negli anni ’90, hanno cominciato a rubare la scena diventando presenze fisse nelle case di tutti gli italiani. La rete ha dato accesso ad una infinità di contenuti. Nel giro di un lustro questi contenuti sono stati affiancati da servizi di ogni genere e tipo. In ogni caso, si può asserire senza problemi che Internet ha cambiato l’Italia e gli italiani. Una rivoluzione che ha nell’anno 1994 il suo spartiacque: è di quest’annata la prima realizzazione di una piattaforma di gioco online. L’alba dei servizi online prosegue poi nei primi anni 2000, con la comparsa dell’home banking, capace di assicurare un impulso senza precedenti al business dell’azzardo in rete. Sicurezza e trasparenza diventano le parole-chiave del settore, assieme al tema della privacy, di importanza sempre più crescente. In quel momento le tipologie di gioco offerte ai clienti sono aumentate a dismisura: betting, bingo, lotterie, poker, con una sezione apposita su ogni piattaforma di “play for fun”, giocare per il solo gusto di farlo a titoli totalmente gratuiti.
Negli anni ’10 del Duemila poi un’altra rivoluzione: il boom di smartphone e tablet ha portato alla creazione di app, capaci di scalzare anche la logica del “vecchio” sito internet di riferimento per gli utenti. Da lì si è aperto un mondo: gioco live, streaming e tutto ciò che rende oggi il mondo digitale quel che è. Un ingranaggio perfetto che la pandemia è riuscita a invalidare fino ad un certo punto. All’immobilismo generale gli operatori di gioco online hanno risposto con propositività sotto tutti gli aspetti: dal punto di vista della qualità e della quantità, assicurando sempre più titoli, dal punto di vista del marketing, premiando i clienti con varie tipologie di bonus senza deposito. All’arcaismo dei settori, quello del gioco fisico compreso, il mondo online ha risposto tracciando la strada per il futuro. Digitale, ovviamente, in continua evoluzione.
Dal primo al sei agosto si svolgerà la prima edizione del festival MaskaMarke: spettacoli gratuiti, formazione, turismo, arte, cultura e territorio con un seminario/workshop, Maska Mater, tenuto dai maestri Claudia Contin Arlecchino e Francesco Facciolli.
Un progetto della Compagnia Teatrale Fabiano Valenti di Treia, che si avvale della direzione artistica di Francesco Facciolli, sposato dai comuni di Castelraimondo (ente capofila), Gagliole, Pioraco e Sefro con la partnership della Regione Marche, dell’Unione Montana Potenza Esino Musone ed UILT.
In una settimana si porteranno nel territorio spettacoli di commedia dell’arte, da offrire agli abitanti e ai turisti del territorio in un clima di scambio e condivisione tra cultura, turismo e gastronomia. Il workshop si terrà nella palestra della scuola media dell’Istituto Strampelli, la segreteria e l’accoglienza nell’atrio della scuola media.
«MaskaMarke è un’occasione per conoscere il teatro da vicino, soprattutto dal punto di vista dei linguaggi, che non sono solo orali, ma anche corporei. – ha affermato Fabio Macedoni - Una fisicità che in questo tipo di teatro la fa da padrone. I laboratori saranno tenuti da due personaggi importanti: Claudia Contin Arlecchino e Francesco Facciolli, due figure che tengono stage in tutta Europa da anni. Un progetto importante, di territorio, che ci auguriamo possa continuare negli anni».
«Maska Marke è un progetto itinerante che ruota attorno ai comuni in cui ricade l’Istituto Comprensivo Strampelli. – ha precisato l’assessore alla Cultura del Comune di Castelraimondo Elisabetta Torregiani - Avevamo iniziato a discutere con il compianto dirigente scolastico Cavallaro di un progetto parallelo a questo, ovvero Maska Frikì. Maska Frikì verrà ripreso più avanti e siamo contenti di questo, il teatro aiuta tantissimo i ragazzi, come lo sport o la musica.”
Questo il programma degli spettacoli, tutti a ingresso gratuito: in piazza Dante, a Castelraimondo, lunedì 1 agosto, ore 21, apertura ufficiale del festival con l’intervento degli artisti e delle autorità; ore 21.30 parata inaugurale itinerante con “Pulcinella sulla Luna”, presentata da Accademia Creativa, da piazza Dante a corso Italia a piazza della repubblica e ritorno; martedì 2 agosto ore 21.30 in largo Zamparini a Gagliole “Pulcinella cornuto immaginario” presentato da Accademia Creativa; mercoledì 3 agosto ore 21.30 in piazza Dante a Castelraimondo Gaspare Nasuto in uno spettacolo di burattini “Pulcinella e Cappuccetto Rosso”; giovedì 4 agosto ore 21.30 al chiostro di San Francesco di Pioraco “Né serva né padrona” con Claudia Contin Arlecchino; venerdì 5 agosto ore 21.30 sulla Torre Varano di Sefro “Inganno in maschera, presentato dalla Compagnia I Picari; sabato 6 agosto ore 21.30 in piazza Dante a Castelraimondo dimostrazione degli allievi workshop “Burle in maschera” e chiusura del festival.
Straordinario successo tricolore ottenuto ieri dagli azzurri del pattinaggio inline freestyle nella seconda giornata di gare di finale di Coppa del Mondo tre stelle. A Porto Recanati l’Italia ha dominato il medagliere della Conero Hero Battle, seconda e ultima tappa dopo Parigi, per un bottino complessivo di tre ori, tre argenti e quattro bronzi; una competizione alla quale hanno assistito circa 2 mila persone.
Nella categoria Speed junior femminile la lombarda Matilde Arosio si è confermata una fuoriclasse, bissando il risultato della prova francese con un altro fantastico oro. Una prestazione intensa che ha trionfato davanti alla romana Giorgia Coloprisca, medaglia d’argento, e alla bustese Sara De Tomasi, medaglia di bronzo. Nel maschile junior il campione toscano Alessandro Cosentino è salito sul gradino più alto del podio aggiudicandosi punti preziosi per la scalata al ranking mondiale World Skate. Secondo posto per Gioele Fornersis e terzo per Federico Vietti.
Grandi risultati anche nello Speed categoria senior, dove, tra gli uomini, si è fatto valere l’azzurro Alessandro Lissoni, tra i grandi interpreti di questa disciplina e medaglia d’oro. L’argento è andato al francese Remi Mernard, mentre il lombardo Stefano Galbiati ha conquistato la medaglia di bronzo. Nello Speed senior femminile la vittoria è andata a Yi – Pei Chen di Taiwan, mentre le italiane Sveva Romano e Gomathi Berti hanno conquistato rispettivamente l’argento e il bronzo.
Le gare proseguono questa sera con le competizioni di Classic: attesi in pista il campione del mondo Lorenzo Guslandi, pronto a difendere l’oro di Parigi, e Viola Luciani, marchigiana di Castelfidardo, la più giovane della delegazione azzurra, che cercherà di tornare sul podio dopo il bronzo della prova francese. Domani sarà la giornata conclusiva con gli attesissimi podi della specialità Battle.
Organizzata dalla Conero Roller, associazione sportiva di pattinaggio artistico, a rotelle e inline freestyle, sotto l’egida di Fisr e Word Skate (Federazioni italiana e internazionale Sport Rotellistici) e con il patrocinio di Regione Marche, Coni e Comune di Porto Recanati, si sta svolgendo nel cuore del Village di piazzale Europa. Attorno al main event, sono tantissime le iniziative che stanno animando Porto Recanati da mattina a sera. Ieri è arrivata nella città marchigiana la star di TikTok Asia Busciantella, accompagnata dalle colleghe Rebecca Parziale e Iris Di Domenico. Per le giovanissime influencer tanti selfie e prove di pattinaggio.
Due multe per 1600 euro complessivi a due esercizi pubblici di Cingoli. È il risultato di un’operazione svolta nei giorni scorsi dai carabinieri della Compagnia di Macerata, insieme a quelli del nucleo antisofisticazioni e sanità di Ancona, al fine di arginare gli episodi di vandalismo e danneggiamenti recentemente verificatisi in città.
In un locale è stato accertato il mancato rispetto dei requisiti generali in materia di igiene, mentre nel secondo esercizio commerciale erano stati messi in vendita prodotti alimentari senza indicare gli ingredienti utilizzati per la loro preparazione.
Complessivamente, nel corso del controllo, sono state identificate 58 persone, 29 autoveicoli e contestate 3 sanzioni al codice della strada con conseguente ritiro di una patente per guida in stato di ebbrezza.
Alika Ogorchukwu, l'ambulante nigeriano di 39 anni ucciso ieri pomeriggio in pieno centro a Civitanova Marche, è stato seguito dall'aggressore, che lo ha colpito prima con la stampella, appartenente al 39enne, claudicante a seguito di un incidente stradale, facendolo cadere a terra e "poi a mani nude fino alla morte".
Lo ha detto il dirigente della Squadra Mobile di Macerata Matteo Luconi durante una conferenza stampa tenutasi presso il Commissariato di Polizia di Civitanova Marche. Non ci sono motivi legati all'odio razziale nell'omicidio commesso dal 32enne italiano Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo. "Le indagini sono in corso, ma la situazione è abbastanza chiara - ha detto Luconi - tutto sembra essere nato da una lite per futili motivi, con una reazione abnorme da parte dell'aggressore nei confronti della vittima che gli stava chiedendo l'elemosina".
È prevista lunedì l'udienza di convalida del fermo di Ferlazzo. "Chiedo scusa alla famiglia della vittima": queste le prime parole del 32enne campano, affidate ai suoi legali nel corso di un colloquio.
Dalla ricostruzione fornita dall'uomo, fermato per la morte dell'ambulante nigeriano, tra lui e il cittadino nigeriano sarebbe nata una lite perchè "l'ambulante chiedeva insistentemente l'elemosina e ha anche tenuto per un braccio la mia fidanzata". Ferlazzo lavorava da poche settimane in una fonderia di Civitanova Alta. "Saranno sentiti testimoni e visionate immagini delle telecamere per chiarire la dinamica del pestaggio", hanno aggiunto gli investigatori.
Secondo il dirigente della Squadra Mobile di Macerata Matteo Luconi la rapidità del primo intervento da parte della polizia, intervenuta immediatamente sul luogo e aiutata da alcuni testimoni, ha permesso di "cristallizzare la situazione", bloccando immediatamente l'autore dell'aggressione, che è stato arrestato "in flagranza di reato per omicidio volontario e rapina". La zona, centralissima, è coperta dai sistemi di videosorveglianza e all'episodio hanno assistito molti testimoni.
"Nel corso del comitato per l’ordine e la sicurezza subito doverosamente convocato dalla Prefettura - ha ribadito il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica - è stata fatta una approfondita disamina di quanto accaduto, analizzando ogni aspetto delle modalità dell’aggressione e di un contesto come quello di Civitanova perfettamente attenzionato dalle forze dell’ordine".
"I controlli sulla costa sono stati intensificati da tempo, e l’impegno è quello di rafforzare il lavoro capillare già in atto a Civitanova, dove da settimane è stato approvato il Piano coordinato di controllo del territorio, strumento che consente appunto una maggiore presenza delle forze dell’ordine - ha aggiunto -. Si proseguirà su questa strada, con una attenta e mirata attività di pianificazione dei servizi di controllo, in un tessuto dove sono in funzione numerosi impianti di videosorveglianza, installati proprio per fungere da deterrente e coadiuvare le indagini delle forze dell’ordine".
"Siamo sconvolti per questo fatto di sangue - ribadisce il primo cittadino di Civitanova - è disumano. Non ci può essere nessuna giustificazione e di nessun tipo. In questo momento, il solo giudizio che possiamo dare è quello di ferma condanna. Ogni altro tentativo di etichettare un gesto che va oltre la comprensione umana, rischia di essere fuori luogo e va a ledere il rispetto del dolore della famiglia del nigeriano ucciso".
"Affermare che l’omicidio sia stato scatenato da odio razziale o altro, va solo a strumentalizzare un caso di cui non avremmo mai pensato di dare notizia nella nostra città. Al raptus efferato, irrazionale, incontrollabile rispondiamo con sdegno, dolore, solidarietà e con il rispetto della vittima e della sua famiglia, alla quale assicuriamo tutta la nostra vicinanza. Civitanova è una città viva, dinamica, accogliente, e lo voglio ribadire, l’atrocità accaduta ieri non rappresenta e non descrive il nostro territorio" ha concluso Ciarapica.
Nella giornata di ieri si è tenuta ad Ancona la cerimonia organizzata dalla Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) per l'assegnazione della Bandiera gialla. Anche Porto Recanati ha ricevuto il riconoscimento della Federazione che valuta ed attesta il grado di ciclabilità dei Comuni italiani, accompagnandoli in un percorso virtuoso verso politiche bike friendly.
A ritirare il vessillo per il Comune c'erano il vice sindaco Giuseppe Casali, che ha sottolineato l'importanza dei percorsi ciclabili come motore propulsore per uno sviluppo turistico orientato dal punto di vista ambientale, e l'assessore con delega alla mobilità Lorenzo Riccetti. Quest'ultimo ha ribadito l'impegno dell'Amministrazione a portare avanti i progetti già cantierati (ciclabile del Potenza), quelli oggetto di finanziamento PNRR (collegamento ciclabile piazzale Europa - area sportiva Cavalieri di Malta) e sottolineato l'importante stanziamento votato ieri in Consiglio comunale per finanziare il nuovo PUMS (Piano Urbano della mobilità sostenibile) che includerà anche un biciplan.
La valutazione del grado di ciclabilità di ogni territorio è espressa con un punteggio da 1 a 5, indicato con il simbolo dei “bike smile” anche sulla bandiera gialla che viene consegnata ad ogni Comune Ciclabile, insieme ad una valutazione che include utili suggerimenti in merito a interventi da intraprendere per migliorare di anno in anno il proprio livello di ciclabilità. Al Comune di Porto Recanati sono state riconosciute due “bike smile” e l’obiettivo dell’Amministrazione comunale è quello di migliorare il punteggio di riferimento puntando al più presto possibile verso la terza “bike smile”.
Il sindaco di Matelica Massimo Baldini, a nome dell'intera amministrazione comunale, si complimenta con il concittadino Carlo Maria Conti per l’elezione a presidente della Fisi Cum (Federazione Italiana Sport Invernali comitato Umbria Marche).
Con lui, tra i consiglieri “laici”, anche un altro matelicese, ovvero Riccardo Acqualagna. "A entrambi un augurio di buon lavoro da parte di tutta la nostra amministrazione – commenta l’assessore allo Sport Graziano Falzetti – Carlo è un grandissimo appassionato di sci da sempre e ancora oggi si impegna in gare e come maestro".
"Un uomo di esperienza come lui non può che fare bene alla guida di un comitato importante che comprende non solo la parte marchigiana, ma anche quella umbra. Un matelicese simbolo dello sport che sicuramente saprà ben rappresentare le esigenze dei tanti appassionati di sport invernali" conclude Falzetti.
Eletti come consiglieri laici anche Stefania Morelli, Laura Ferrari, Andrea Giuliani, Francesco Viscione, Lucio Sermarini e Giuliano Geli. Consiglieri atleti Luigi Fagioli e Francesca Agostini, mentre consigliere tecnico è Filippo Parca. Come revisore dei conti è stato nominato Roberto Mancinelli.
Sit-in in nel punto in cui è avvenuto l'atroce omicidio di Alika Ogorchukwu per chiedere giustizia. È quanto organizzato dalla comunità nigeriana di Civitanova Marche che, in maniera spontanea, si è ritrovata nei pressi del marciapiede in cui ieri si è consumato l'orrore. Luogo in cui, sino a questa mattina, era comparso - in segno di solidarietà e cordoglio - soltanto un solitario mazzo di fiori (leggi qui).
I manifestanti hanno voluto far sentire la loro voce e la loro vicinanza a Charity Oriachi, la moglie di Alika, mostrando dei fogli con stampata la foto della vittima e una sequenza dell'aggressione mortale. Il traffico è stato momentaneamente bloccato dalla presenza di alcuni partecipanti del corteo distesi sulla carreggiata stradale in segno di protesta.
Molti si sono mostrati arrabbiati per la mancanza di reazione da parte dei cittadini, che ieri non sono intervenuti per dividere Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo, il 32enne italiano arrestato, da Alika, limitandosi a riprendere la scena con i telefonini.
Registrati anche brevi momenti di tensione quando un passante ha preso le difese dell'aggressore, venendo di conseguenza circondato dai manifestanti. Ad evitare che la situazione degenerasse ulteriormente, è stato immediato l'intervento dei carabinieri e della Polizia di Stato, presenti sul posto per vigilare sul pacifico andamento della manifestazione.
Per placare gli animi è sceso, da Palazzo Sforza, anche il sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica che ha dialogato con i rappresentanti della comunità nigeriana: "Stamattina alle 8 ero a Macerata, in Prefettura, dove ho convocato un comitato dell'ordine e della sicurezza pubblica proprio per avere la massima attenzione delle istituzioni", ha dichiarato.
"Condanniamo senza se e senza ma quanto avvenuto, siamo non solo addolorati ma stretti attorno al dolore della famiglia e della comunità nigeriana tutta. Charity, in un momento di bisogno come questo, non si sentirà sola in nessun modo". Il primo cittadino ha voluto abbracciare la vedova, prima di accoglierla in Comune. Nella delegazione che è salita a Palazzo Sforza c'è anche l'avvocato Francesco Mantella, legale di Alika e ora della sua famiglia.
(Immagini di Alfredo Moglianesi)
La Chiesa delle Marche, in riferimento all’omicidio di Alika Ogorchukwu avvenuto a Civitanova Marche nella giornata di ieri, reagisce concordemente con la vicinanza cristiana, la preghiera e la chiara condanna di ogni forma di violenza.
L’Arcivescovo di Fermo Rocco Pennacchio, da cui Civitanova dipende ha diffuso il seguente comunicato: "La nostra Chiesa locale e le parrocchie di Civitanova di fronte all'uccisione di Alika scelgono l'atteggiamento del silenzio per lasciarci ferire il cuore e sconvolgere dell'accaduto. Preghiamo per la vittima e siamo vicini a tutti coloro che sono nel dolore e nell'angoscia per quanto successo".
"A partire dell'Eucaristia che celebreremo domenica, nella quale in luogo dell'omelia ci saranno alcuni minuti di silenzio, vogliamo ribadire e rafforzare il nostro impegno per la pace e perché l'aggressività non si sostituisca alla giustizia e non metta più in pericolo altre vite. Nessuna forma di violenza può avere cittadinanza nella vita secondo lo stile del Regno di Dio. Preghiamo anche per l'aggressore e i suoi familiari" ha aggiunto Monsignor Pennacchio.
L’Arcivescovo di Camerino e San Severino Francesco Massara, dove risiede la famiglia di Alika, ha assicurato assieme al parroco di San Severino e direttore della Caritas: "La comunità cristiana di San Severino si stringe a questa famiglia così colpita del dolore ed assicura, come si è sempre operato con tutti, la piena disponibilità ad aiutare la signora Charity e il figlio Emmanuel in questa situazione di prova".
A esprimere, a nome di tutta la comunità settempedana, il suo profondo cordoglio per la scomparsa del 39enne residente a San Severino è la sindaco Rosa Piermattei: "Siamo veramente addolorati per questa tragedia, Alika era un padre di famiglia. Le istituzioni ci sono e sono vicine a Charity ed Emmanuel".
Anche la scuola frequentata dal figlio di Alika Ogorchukwu, l’Istituto comprensivo “P. Tacchi Venturi”, per voce del dirigente, professor Sandro Luciani, si è unita al comune cordoglio facendo sentire il proprio abbraccio alla famiglia verso la quale promuoverà “forme di solidarietà. Al ritorno a scuola a settembre - spiega il preside - faremo anche raccolta fondi per la moglie e il figlio di Alika”.
"Un plauso agli operatori della Volante e della sala operativa del commissariato di Civitanova Marche che grazie alla loro professionalità hanno individuato e fermato nel giro di pochi minuti il responsabile della vile aggressione ai danni di Alika Ogorchukwu. Un plauso anche agli uffici investigativi per la prosecuzione dell’importante attività d’indagine. Un risultato di rilievo per la Polizia di Stato in provincia se consideriamo le difficoltà che quotidianamente affrontano i colleghi per la mancanza di risorse umane, tecniche ed economiche". Questo quanto dichiara il segretario generale provinciale del sindacato Siulp della Polizia di Stato, Damiano Cioppettini.
"Parliamo di settori che, nonostante tutto, continuano a funzionare grazie all’enorme professionalità dei poliziotti e allo spirito di abnegazione che continua a contraddistinguerli. La Polizia di Stato sta drammaticamente vivendo le conseguenze del blocco del turn-over - aggiunge il segretario provinciale del Siulp -. Ogni anno decine di poliziotti se ne vanno in pensione e solo una minima parte è rimpiazzato. Questa situazione sta minando l’operatività e l’efficienza di quasi tutti gli uffici, compresa la Polizia Stradale. Il dipartimento della pubblica sicurezza non può dimenticare che esiste anche la provincia di Macerata. Un appello alla politica locale affinché si facciano portavoce di queste problematiche".
"La mancanza di sicurezza genera paura, incertezza e disagio sociale - puntualizza Cioppettini -. La città costiera è disseminata di telecamere di video sorveglianza. Il Siulp da tempo chiede l’attivazione delle immagini in diretta presso la Sala Operativa del Commissariato. Poter visionare in diretta tali immagini permetterebbe nell’immediato l’individuazione dei responsabili di un delitto e delle loro vie di fuga o proteggere gli operatori della Volante che già sanno in anticipo cosa sta accadendo in un determinato luogo d’intervento. Passano i mesi ed i più svariati cavilli burocratici negano alla cittadinanza ed alla polizia di Stato uno degli strumenti più moderni ed efficaci per la costruzione della sicurezza in città".
"Da anni questa organizzazione sindacale difende la specificità della Volante, nata e formata per il controllo del territorio e il soccorso pubblico, non per il rilevamento degli incidenti stradali. La Volante deve essere pronta e disponibile se un cittadino è in pericolo di vita, ha i ladri in casa o stanno scippando una signora anziana. Non possiamo privare la comunità di quest’importante risorsa perché gli operatori in quel momento sono fermi per il rilievo di un tamponamento. Il Siulp da sempre è dalla parte della sicurezza degli operatori e dei cittadini, lottiamo per la sicurezza di tutti" conclude Cioppettini.
Tutti in piedi in silenzio in memoria di Alika. Si è aperto così il primo evento di Rocksophia. La cronaca drammatica di quanto accaduto è entrata nella scaletta del primo spettacolo di Popsophia. Una serata gravata nello spirito dalla brutale aggressione subita da Alika, il mendicante nigeriano ucciso a mani nude ieri pomeriggio da un 32enne italiano.
"Quando arrivano le tenebre la filosofia e l’arte possono davvero riportare la luce" ha esordito la direttrice artistica Lucrezia Ercoli che ha chiesto in apertura un minuto di silenzio assieme al sindaco Fabrizio Ciarapica anche lui commosso e che ha rappresentato lo sconcerto della comunità per i terribili fatti che hanno scosso la città.
E tutto lo show è stato un tentativo di elaborare insieme come comunità unita il trauma dell’odio e della violenza proponendo l’alternativa della cultura e della bellezza. Su questa linea anche gli interventi di apertura degli ospiti chiamati a raccontare la filosofia di Vasco Rossi: “ho saputo quanto accaduto a pochi metri da qui – ha detto Ilaria Gaspari, filosofa e scrittrice – di fronte alla violenza così efferata si rimane sconcertati, con un senso di impotenza che mi ha fatto interrogare su quale sia il ruolo di chi si occupa di filosofia, di letteratura, di cultura rispetto a fatti di cronaca di questo tipo. Siamo chiamati a riflettere sull’odio e sulle brutture dell’animo umano. E che solo un nuovo umanesimo può essere consolazione del nostro stare al mondo come comunità".
A ricercare “un senso” a quanto accaduto anche il giornalista Leo Turrini che si è appellato alla pratica dell’accoglienza, a guardare a chi è in difficoltà riscoprendo l’umanità che proprio con la musica e con la cultura possono essere coltivati. E Civitanova ha risposto ieri sera con un grande abbraccio corale, quasi 2000 i presenti, dentro e fuori l’arena, un pubblico eterogeneo, composto anche dai tanti fan del Blasco.
L’evento, il primo della trilogia di Rocksophia, ha avuto al centro la filosofia di Vasco Rossi: nel pomeriggio il filosofo Alessandro Alfieri ha aperto la discussione analizzando come il fenomeno Vasco si sia consolidato fino a diventare mito, mentre nella serata la Gaspari ha azzardato un curioso accostamento fra Vasco e Proust e sulla nostalgia per il tempo perduto che permea la Recherche e i tempi verbali di gran parte delle canzoni del rocker di Zocca.
Su tutto a scandire il ritmo delle canzoni reinterpretate dalla band Factory, intervallate dagli aneddoti del giornalista Leo Turrini che ha raccontato episodi inediti della carriera di Vasco come il primo concerto alla discoteca Picchio rosso come rimpiazzo di Patrick Hernandez. In scaletta i brani epici: Vita spericolata, Stupendo, Una canzone per te, Sally, Vado al massimo.
Stasera si prosegue con l’omaggio a Raffaella Carrà con ospiti alle 18.30 Claudia Bonadonna autrice e scrittrice che racconterà le icone musicali pop al femminile, Selena Pastorino che affronterà il tema del corpo e Paolo Armelli che invece racconterà come la Carrà sia diventata il mito anche per la comunità Lgbt.
Chiusura domenica con Lucio Dalla a 10 anni dalla morte. Dalle 18.30 al Lido Cluana un viaggio a ritroso nel tempo di 40 anni, a quel 31 luglio 1979 quando il polisportivo civitanovese ospitò la tappa di Banana Republic con Dalla, De Gregori e un giovanissimo Ron a spalla del cantautore bolognese.
Per l’occasione dall’archivio fotografico di Enrico Lattanzi verranno proiettati alcuni scatti inediti. A seguire Massimo Donà filosofo e musicista, affronterà il ruolo del jazz e dell’improvvisazione in Lucio Dalla.
La sera, accompagnato dalle melodie di Lucio Dalla, lo scrittore Filippo La Porta leggerà il testo di "Anna e Marco" come se fosse l’esegesi di un brano poetico. Torna sul palco di Rocksophia Carlo Massarini, a lui il compito di tessere le tante anime di Lucio Dalla in uno show che si annuncia indimenticabile. Prosegue fino a domenica anche la mostra "Autres regards" al Lido Cluana dalle 21.30 navigabile con visori 3D.
Mentre ancora siamo attoniti per l'uccisione del 39enne Alika Ogorchukwu, vittima dell'episodio di brutale violenza ieri pomeriggio in centro a Civitanova, dobbiamo segnalare un altro grave episodio di violenza consumatosi questa notte a Recanati, in vicolo Alemanni, lungo la stradina che dall’ex Cinema Nuovo conduce in via Porta San Domenico.
Verso l'una di notte si è scatenata una violenta lite tra un 47enne recanatese (O.P) e un ventiduenne (E.A.), nato in città ma di origini nordafricane, per motivi ancora al vaglio dei carabinieri della Compagnia di Civitanova Marche diretta dal comandante Massimo Amicucci.
Ad un tratto il recanatese ha estratto un coltello e ha inferto tre pugnalate alla vittima, crollata a terra. I residenti hanno immediatamente allertato i soccorsi che - giunti prontamente sul posto - hanno trasportato il ventiduenne all'ospedale di Recanati dove i medici, vista la gravità del suo quadro clinico, hanno trasferito il giovane recanatese al nosocomio Torrette di Ancona, tramite ambulanza. All'ospedale dorico è stato subito sottoposto a delicatissimo intervento chirurgico durato per diverse ore. Attualmente è in condizioni critiche e prognosi riservata.
++ AGGIORNAMENTO ORE 16:00 ++
È stato arrestato dai militari della stazione carabinieri di Recanati con l’ipotesi di reato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e porto abusivo di arma da taglio il quarantasettenne recanatese che questa notte ha aggredito e colpito con diversi fendenti al torace un ventiduenne.
Secondo quanto emerso dalle indagini tutto sarebbe scaturito quando un gruppo di giovani del posto, insieme ad alcuni studenti che festeggiavano la chiusura del loro campus nel centro storico di Recanati, si trovavano nei pressi del bar Mirò sito in Via Cavour e sono stati avvicinati da un uomo che, sconosciuto a tutti e senza apparente giustificato motivo, ha cominciato a dibattere con alcuni di loro perché lamentava di essere stato disturbato, tanto che molti hanno deciso di allontanarsi dal posto per evitare ulteriori problemi.
La discussione è andata degenerando e si è protratta fino al vicino vicolo Alemanni dove, inaspettatamente, l’uomo ha tirato fuori un coltello a scatto dalla tasca del suo pantalone e ha cominciato a colpire al torace e alla schiena uno dei giovani del gruppo, nonostante i tentativi dei suoi amici di bloccare la sua furia inaudita.
L’intervento del gestore del bar è stato risolutivo poiché, richiamato dalle urla dei ragazzi, è accorso immediatamente in strada e, senza alcuna esitazione, ha bloccato e disarmato l’uomo mentre tentava di colpire ancora il ragazzo ormai ferito in più parti del torace e della schiena.
Quindi, allertati dai cittadini, sono intervenuti i carabinieri delle stazioni di Recanati e Porto Recanati che, sulla scorta delle numerose testimonianze acquisite e la visione di alcuni filmati di videosorveglianza, hanno raccolto univoci e incontrovertibili elementi di reità a carico dell’operaio recanatese, tratto definitivamente in arresto per i fatti descritti e accertati nella flagranza.
Dopo essere stato medicato presso il pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova Marche per le escoriazioni subite, il 47enne è stato accompagnato al carcere di Ancona Montacuto in attesa dell’udienza di convalida fissata per lunedì primo agosto. Il coltello è stato recuperato e sottoposto a sequestro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Patto di amicizia tra San Ginesio, Capodistria e la comunità autogestita della nazionalità italiana di Capodistria e di Crevatini. La Festa di Santa Brigida celebrata lo scorso sabato nel giardino della chiesetta in Crevatini consacrata alla Santa protettrice delle donne, è stata occasione di rispetto delle tradizioni.
L’evento, promosso dalla Comunità Italiana di Crevatini, con il contributo del Comune e della CAN – Comunità autogestita della nazionalità italiana di Capodistria, nonché dell’Unione Italiana e dell’Università Popolare di Trieste, è stato fortemente voluto da Maria Pia Casagrande, nel ruolo di facente funzioni dopo due decenni di presidenza. Sempre nel rispetto della tradizione sono tornati ad omaggiare Santa Brigida gli amici di San Ginesio.
Guidati dal vicesindaco Daris Belli, ha ravvivato la serata una rappresentanza rievocativa dei tamburini Terremotus e degli sbandieratori Grazia et Furia di San Ginesio Marco Belloni, Alessio Borroni, Roberto Compagnucci e Mirko Tardella.
La parte ufficiale ha visto intervenire l’ospite d’onore il Console Generale d’Italia a Capodistria Giovanni Corviello, il Vice Sindaco di Capodistria Mario Steffé quale latore di un messaggio del primo cittadino Ales Brzan, il Presidente della CAN di Capodistria Fulvio Richter, il Presidente della Comunità locale Marjan Stropnik e il Vice Sindaco di San Ginesio Daris Belli quale latore di un messaggio del primo cittadino Giuliano Ciabocco.
Le autorità hanno annunciato la formalizzazione dell’accordo di collaborazione con il Comune di Capodistria, le CAN di Capodistria e Costiera e la Comunità degli Italiani di Crevatini, nella prima settimana di settembre, ospiti in San Ginesio su espresso invito del Sindaco, esteso per l’occasione al Console, cui il Vice Sindaco ha donato una targa raffigurante la Battaglia di Sant’Andrea.
L’obiettivo dell’intesa è salvaguardare e potenziare le rispettive identità e tradizioni da tramandare alle future generazioni, con progetti sinergici nei campi della cultura, del turismo, del sociale, delle scienze e dell’architettura.
L’incontro di settembre sarà anche l’occasione per avere come gradita ospite la famosa autrice Isabella Flego, insegnante, scrittrice, poetessa, già deputata, presidente della Can di Capodistria, vicesindaco e sindaco di Capodistria, con la presentazione del suo libro “Memorie da sopra l’equatore”, grazie alla prestigiosa collaborazione dell’Info Libro di Capodistria nelle vesti di Nicoletta Casagrande.
Non si sono fatte attendere le reazione politiche alla brutale aggressione che è costata la vita al 39enne nigeriano Alika Ogorchukwu, in corso Umberto I, nel pieno centro di Civitanova Marche. Il sindaco Fabrizio Ciarapica, attraverso una nota social, ha condannato in maniera ferma quanto avvenuto: "Questo inaccettabile episodio ci invita tutti a non abbassare mai la guardia contro ogni forma di violenza. Siamo vicini alla famiglia della vittima e continueremo a fare tutto quello che è in nostro potere per combattere la violenza e per favorire la pacifica convivenza e la tolleranza".
"Sto seguendo in prima persona, con le competenti autorità, gli sviluppi della questione - ha aggiunto -. Esprimo un sentito ringraziamento alle Forze dell'Ordine, al Prefetto ed al Questore per il lavoro che stanno svolgendo e per la pronta risposta data, che ha già consentito di assicurare alla giustizia l'autore del delitto. Fondamentale è stato il supporto del sistema di videosorveglianza di cui Civitanova è dotata".
"Trattasi di un episodio gravissimo ma che non può descrivere la realtà della nostra città. Civitanova è una città pacifica, accogliente, sicura e questa sera è sgomenta per una vicenda estranea al suo carattere e alla sua anima. Una preghiera per la vittima" ha concluso Ciarapica.
Anche il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli si è detto "sconvolto e addolorato" per quanto è accaduto ieri pomeriggio a Civitanova Marche. "Esprimo profondo cordoglio alla famiglia e ai cari del cittadino nigeriano brutalmente ucciso in pieno giorno nel centro della città e mi auguro che le autorità competenti possano rapidamente assicurare alla giustizia l'autore di questo crimine" ha precisato il governatore.
Acquaroli ha, inoltre, annunciato: "È necessaria tolleranza zero rispetto alla violenza, in ogni forma, con l'impegno sinergico di tutte le istituzioni. La Regione Marche chiederà di costituirsi parte civile nel procedimento che si aprirà, per difendere l'identità, i valori e l'immagine dei marchigiani e delle Marche. Siamo da sempre una comunità solidale, inclusiva e vogliamo rimanere tale, con l'impegno di tutti".
Anche la leader di Fratelli d'Italia, di cui Acquaroli è appartenente, Giorgia Meloni ha dichiarato: "Non ci sono giustificazioni per tale brutalità. Mi auguro che l’assassino la paghi cara per questo orrendo omicidio. Una preghiera per la vittima". Parole di sdegno anche dal segretario del Partito Democratico Enrico Letta: "L’assassinio di Alika Ogorchukwu lascia sgomenti. La ferocia inaudita. L’indifferenza diffusa. Non possono esserci giustificazioni. E nemmeno basta il silenzio. L’ultimo oltraggio ad Alika sarebbe quello di passare oltre e dimenticare".
"La violenza e la ferocia del gesto - ha dichiara Paolo Diop, coordinatore regionale Marche di 'Italia Al Centro' - è deprecabile. Nessun uomo merita di morire in questo modo. Ciò impone di ripensare il tema della sicurezza nelle città e apre ad una doverosa riflessione sulla nostra società per arginare episodi di violenza selvaggia come quello che è costato la vita ad Alika. La politica è chiamata ad adoperarsi immediatamente per un cambiamento incentrato sulla tutela e sulla sicurezza delle persone e che nessuno strumentalizzi l'accaduto per fini politici".
Quello di Alika Ogorchukwu è "l'ultimo di una lunga serie di omicidi razziali che hanno insanguinato l'Italia in questi anni, e che, ancora una volta, hanno come teatro la provincia marchigiana - puntualizza il coordinamento comunale di 'Dipende da Noi' -. Alika è stato ucciso in pieno giorno, in Corso Umberto I di Civitanova Marche, sotto gli occhi di numerosi passanti che hanno filmato e fotografato la brutale aggressione senza intervenire".
"Un dato agghiacciante, che definisce il baratro etico e sociale in cui siamo precipitati e che si salda con la minimizzazione, l'indifferenza e addirittura il giustificazionismo di una parte non piccola dell'opinione pubblica. Il razzismo e la xenofobia sono radicati nel nostro Paese da molto tempo e fanno parte di un contesto in cui giocano un ruolo centrale gli attori collettivi: le istituzioni, i potentati economici, i partiti, i mass media", aggiungono i rappresentanti di 'Dipende da Noi'.
"Alika è stato ammazzato a bastonate da una violenza brutale, che si origina nella costruzione sociale di una ideologia razzista e fascista contro chi è povero e ha la pelle di un altro colore. Alla radice della violenza, anche di quella occasionale, c’è sempre una mentalità diffusa - aggiunge nella nota 'Dipende da Noi' -. Da molti anni in Italia governi di centrodestra e governi di centrosinistra hanno affrontato la questione delle persone migranti con un atteggiamento di chiusura irrazionale, anticostituzionale e immorale, arrivando a finanziare i campi di concentramento in Libia. Questo continua tuttora ad alimentare una percezione distorta della realtà e un sentimento di xenofobia diffusa".
"A Civitanova è doveroso non solo che il Comune decida una giornata di lutto cittadino, ma anche organizzare una grande manifestazione e attivare la vicinanza concreta alla famiglie di Alika", concludono i rappresentanti di 'Dipende da Noi'.
"Sono ancora sconvolta da quanto accaduto ieri a Civitanova. La mia città sta diventando teatro di violenza, con gravi episodi di aggressione in centro o sul lungomare che sono ormai troppo frequenti e che destano in me profonda preoccupazione". Esordisce così, in una nota, l’onorevole Mirella Emiliozzi, parlamentare del Movimento 5 Stelle.
“Quello di ieri, in cui uno straniero è stato ucciso, ha lasciato la città intera senza parole. Un fatto così grave è inaccettabile. Ma sono mesi e mesi che si verificano episodi preoccupanti e che avrebbero richiesto una massiccia opera preventiva e oltre. Due settimane fa - ricorda Emiliozzi - due ragazzi erano finiti al pronto soccorso dopo essere stati accerchiati e aggrediti nella notte, sul lungomare".
"E ancora, in via Dalmazia, qualche mese fa, un 17enne era stato ferito alla testa con una bottigliata. C’è poi la situazione di via Nave, dove per mesi e mesi i cittadini hanno dovuto sopportare atti di vandalismo e non solo a cui sono seguite diverse denunce. In quella via, io stessa ho fermato un pestaggio e ho chiamato la polizia, a cui ho più volte segnalato la situazione. Ora è già tardi. Oggi - conclude Emiliozzi - non rimane che rendere omaggio a questo uomo. Mi recherò alla camera ardente”.
"Non c'è alcuna giustificazione per tale brutalità - sottolinea Gianluca Crocetti, consigliere comunale di Civitanova Marche - esprimo profondo cordoglio alla famiglia della vittima, alla comunità Nigeriana e alla popolazione tutta, scioccata dall’orrore di questo evento. Qualcuno prova a fare polemica Politica ma personalmente, ritengo che si debba lasciare spazio solo al dolore, motivo per il quale, a nome del Consiglio Comunale e della cittadinanza, chiederò al sindaco Fabrizio Ciarrapica, d’indire una giornata di lutto cittadino".
Per il quarto anno consecutivo, il Laboratorio Teatrale dell’Università di Macerata, guidato dalla professoressa Maria Paola Scialdone e dai registi Antonio Mingarelli e David Quintili, è tra i protagonisti delle iniziative collaterali del Macerata Opera Festival. Lunedì 1° agosto alle 21 e, in replica alle 22 nella splendida cornice della rinnovata Villa Lauri, andrà in scena “Pagliacci. Memorie di un clown”.
Ogni anno, studenti e studentesse di Unimc vengono coinvolti in un lavoro di studio, analisi e trasposizione teatrale dei personaggi e delle vicende di una delle opere nel cartellone della stagione lirica Le produzioni, del tutto inedite quindi, vengono poi allestite ogni volta in una sede diversa dell’Ateneo, dove lo spettatore può vivere un’esperienza immersiva e insolita nelle storie e nel clima dello spettacolo. E così ecco il Macbeth nella storica Giurisprudenza, il Don Giovanni nel cortile e nei corridoi di Filosofia in via Garibaldi, l’Aida a Palazzo Ugolini.
Quest’anno è la volta del capolavoro di Leoncavallo, che viene riletto tenendo conto dell’idea del direttore artistico del Macerata Opera Festival Paolo Pinamonti di accompagnare 'Pagliacci' al film di Charlie Chaplin, 'The Circus'. “Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto, in una smorfia il singhiozzo e 'l dolor!”. Così canta Canio nella quarta scena dell’opera. Dove finisce la vita e inizia la finzione? Come si possono mascherare i propri sentimenti dietro una faccia infarinata? Come può la rappresentazione simbolica della vita rivelarci i sentimenti profondi di un povero pagliaccio? Forse solo conoscendo cosa accade prima dello spettacolo.
“Il nostro ‘Pagliacci: memorie di un clown’ – spiegano gli ideatori dello spettacolo - è un omaggio al ‘dietro le quinte’, a quello che succede prima dell’apertura del sipario, dietro la faccia dipinta di un personaggio inventato. Vita e recitazione, maschera e realtà, come forme fluide di uno scenario senza tempo, quello del circo”.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito fino a esaurimento posti. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Associazione Arena Sferisterio e il patrocinio di Città di Macerata e Istituto Confucio.
“È vergognoso che nel pieno centro di una città turistica e molto frequentata come Civitanova Marche si assista a episodi del genere”. Così il commissario della Lega Marche Riccardo Augusto Marchetti commenta l’omicidio dell'uomo ucciso questo pomeriggio a bastonate (leggi qui).
“Mentre la sinistra e la stampa asservita al PD si affannano a combattere un nemico inesistente come il fascismo - argomenta Marchetti - la Lega vuole lavorare con serietà e concretezza per garantire sicurezza in tutte le città italiane. Non appena torneremo al governo, stavolta insieme al Centrodestra unito, metteremo subito in campo misure in grado di tutelare i cittadini e la loro incolumità. La sicurezza - conclude - è e sarà sempre una delle nostre priorità”.