Tragedia questa mattina negli uffici comunali di Corridonia, dove il dirigente Adalberto Marani, 58 anni, è stato stroncato da un infarto mentre si trovava al lavoro. Marani, responsabile del servizio finanziario del Comune, è stato colto da un malore improvviso che non gli ha dato scampo.
I colleghi, prontamente allertati, hanno cercato di soccorrerlo con ogni mezzo a disposizione, utilizzando anche il defibrillatore presente nell'ufficio. Nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione, però, per il dirigente non c'è stato nulla da fare. Il personale medico del 118, giunto tempestivamente sul posto, non ha potuto che constatare il decesso di Marani.
La notizia della sua morte ha sconvolto profondamente la comunità di Corridonia e il paese di Belforte del Chienti, dove Marani risiedeva. Conosciuto e stimato per la sua serietà e professionalità, il dirigente lascia un vuoto incolmabile tra colleghi e amici. In molti lo ricordano per la sua disponibilità e per il suo impegno costante nella gestione dei servizi finanziari del Comune.
In un messaggio di cordoglio, la sindaca di Corridonia, Giuliana Giampaoli, ha espresso profondo dolore per la perdita. “Con grande dolore e profonda tristezza, a nome dell'amministrazione, dei colleghi e di tutti i dipendenti, partecipiamo alla città a cui tanto si è dedicato con impegno e passione, il nostro cordoglio per l'improvvisa scomparsa del dottor Adalberto Marani".
"A lui va il nostro ringraziamento, per la collaborazione di tanti anni, per la professionalità e la serietà mai venuta meno, per la disponibilità illimitata. Con affetto, rispetto e gratitudine, riposi in pace".L’intera comunità si stringe attorno alla famiglia di Marani in questo momento di profonda tristezza".
Sono stati ultimati i lavori di riqualificazione della sede dell’associazione Arci Macerata in via Verdi. I locali comunali, gestiti in comodato dall’associazione, sono stati oggetto di un intervento finanziato attraverso il PNC Sisma – Misura B.2.3.
I lavori, eseguiti dalla ditta Edilsir, hanno permesso di ristrutturare internamente i locali ubicati al primo piano. Si è proceduto alla sostituzione degli infissi esistenti in legno con vetro singolo e con finestre in Pvc a taglio termico e avvolgibili in Pvc dello stesso colore. L’intervento ha riguardato, poi, l’adeguamento dell’impianto elettrico dei locali utilizzati dall’associazione e la sostituzione degli attuali corpi illuminanti con lampade alogene con nuove plafoniere a led a basso consumo energetico.
È stato eseguito, inoltre, il rifacimento completo degli attuali bagni con nuovi pavimenti, rivestimenti e sanitari e sono stati realizzati un controsoffitto in tre stanze e nella zona disimpegno antistante l’ingresso con pannelli di cartongesso, una struttura in profili di alluminio e il contestuale inserimento di lana di roccia. Infine, è stato riqualificato il pavimento esistente in graniglia, sono state sostituite le porte interne della zona bagni e sono stati tinteggiati soffitti e pareti.
“Lo spirito che deve animare il rapporto con le associazioni cittadine è quello della condivisione, non soltanto delle attività sociali, ma anche della gestione del patrimonio immobiliare del Comune – ha detto l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Marchiori -. Per questo abbiamo accolto con favore l’iniziativa che valorizza una porzione dei locali dell’ex scuola. Sarà proprio l'attuazione del Piano di edilizia scolastica a offrire alle associazioni la possibilità di avere nuovi locali da assegnare: le scuole Liviabella, Mameli, Ercole Rosa e, appunto, questa di via Verdi”.
“Un’iniziativa resa possibile da un modello virtuoso di partenariato tra Comune e associazioni del terzo settore e che rientra nel progetto di sostegno al cratere sismico definito Next Appennino – ha aggiunto Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Ricostruzione Post Sisma -. Abbiamo sviluppato una serie di azioni che vanno di pari passo con la ricostruzione delle case, dei luoghi e delle infrastrutture; una serie di azioni che valorizza il fattore umano e permette alla comunità di rimanere coesa. Questo di Macerata è, sicuramente, un modello da replicare”.
“Come Arci Macerata siamo soddisfatti di essere arrivati tra i primissimi nella graduatoria del bando della Struttura Commissariale e di essere anche tra i primissimi che sono riusciti a stare nei tempi del progetto – ha commentato il presidente Arci Macerata, Massimiliano Sport Bianchini -. Nello specifico abbiamo riqualificato la nostra sede, il salone centrale e gli spazi comunitari di un edificio comunale grazie alla collaborazione mostrata dall’assessore Marchiori e dall’Amministrazione comunale che ha deliberato con celerità affinché oggi l’edificio sia a norma e rispetto l’ambiente facendo anche attenzione alla tematica del consumo energetico”.
Un’atmosfera incantata ha accolto sabato pomeriggio la cerimonia di apertura del “Percorso dei Desideri” nel cuore del Comune di Urbisaglia, un evento che ha coinvolto la comunità e i più piccoli in un’esperienza unica. Il Giardino della Pace, trasformato in un luogo magico, ha visto la partecipazione di famiglie, bambini e residenti in una celebrazione che ha unito tradizione e fantasia.
Il “Percorso dei Desideri” è una nuova iniziativa che arricchisce il panorama culturale del Comune, un cammino simbolico che si snoda tra alberi incantati e installazioni artistiche a tema, frutto della passione del Circolo Lana&Filo della Biblioteca di Urbisaglia, a cui vanno a pieno titolo i meriti. L’iniziativa è stata pensata come un omaggio ai nuovi nati della città, un luogo dove i sogni e i desideri di ogni bambino possono prendere vita.
Lungo il percorso, i visitatori sono stati accolti da scenari da favola: alberi adornati di luci, tessuti colorati, e le immagini di elfi e babbi natale che sembrano prender vita tra la vegetazione. Un’atmosfera che ha catturato l’immaginazione di tutti, grandi e piccini, con la possibilità di scrivere i propri desideri su piccole pergamene, da mettere nella cassetta delle lettere di babbo natale alla fine del percorso.
Ogni angolo del giardino è stato curato nei minimi dettagli dal Circolo Lana&Filo di Urbisaglia, che ha contribuito con le sue creazioni manuali, tessuti e decorazioni fatte a mano a dar vita ad un mondo fiabesco.
La cerimonia si è conclusa con un momento speciale dedicato ai nuovi nati della comunità. Genitori e famiglie hanno ricevuto un piccolo dono simbolico: un bavaglino realizzato a mano dal Circolo Lana&Filo e un cofanetto che rappresenta il legame tra il territorio e le nuove generazioni. “Oggi festeggiamo il futuro, celebrando i sogni che ogni bambino porta con sé”, ha dichiarato il sindaco di Urbisaglia Riccardo Natalini, durante il suo intervento. “Il Percorso dei Desideri vuole essere un augurio di speranza e felicità per tutti i nostri piccoli, ma anche un invito alla comunità a stare insieme, a custodire i valori della tradizione e a nutrire le generazioni future con amore e attenzione".
Il “Percorso dei Desideri” è solo una delle tante iniziative che il Comune di Urbisaglia sta portando avanti per valorizzare il patrimonio culturale e sociale del territorio. Grazie alla sinergia tra le istituzioni locali, le associazioni e i cittadini, eventi come questo contribuiscono a rafforzare il senso di comunità e a dare visibilità alle tradizioni artistiche locali.
L’atmosfera magica di oggi ha dimostrato ancora una volta quanto sia importante il coinvolgimento attivo della cittadinanza nelle attività culturali, che rendono Urbisaglia un luogo ancora più accogliente e ricco di significato per tutti.
Il Percorso dei Desideri rimarrà aperto fino alla fine delle festività natalizie, offrendo a tutti l’opportunità di vivere un’esperienza indimenticabile in un angolo di pura magia.
Ieri, 15 dicembre, il Caffè "5.0" di Colmurano si è trasformato in un luogo di ritrovo generazionale, accogliendo con calore gli ottantenni del paese e i loro coniugi per un pranzo conviviale. Questo evento speciale ha celebrato un importante traguardo, offrendo un’occasione unica per scambiare ricordi, aneddoti e sorrisi.
Il pranzo, curato nei minimi dettagli dal personale del Caffè “5.0”, ha deliziato i palati di tutti i presenti, riscaldando i cuori con sapori e profumi familiari. Gli ottantenni hanno ripercorso i momenti salienti delle loro vite, condividendo storie che hanno fatto riaffiorare emozioni e ricordi preziosi.
L’iniziativa ha riscosso un grande successo, dimostrando come il senso di comunità a Colmurano sia ancora molto forte. Questo pranzo all’insegna dei ricordi e dell’allegria ha sottolineato l’importanza di mantenere vivi i legami generazionali e di celebrare insieme i traguardi della vita.
Un tuffo nel passato che ha riscaldato i cuori di tutti i presenti, rendendo la giornata indimenticabile e rafforzando il senso di appartenenza alla comunità di Colmurano.
Per consentire le operazioni di getto con uso di una betoniera in un edificio in via delle Carceri, venerdì prossimo,20 dicembre, dalle ore 8:30 alle ore 15, viene istituito il divieto di transito e sosta in via delle Mura Orientali e in via delle Carceri, compreso lo slargo adibito a parcheggio nel retro di palazzo Servanzi Confidati.
Lo prevede un’Ordinanza della Polizia Locale del Comune di San Severino Marche con la quale viene anche disposto l’obbligo di svolta verso via Massarelli da via Cesare Battisti all’intersezione con via Massarelli.
Nei giorni scorsi, i carabinieri di Mogliano hanno eseguito il sequestro preventivo di una struttura ricettiva situata in un comune dell’entroterra marchigiano. Il provvedimento, emesso dal Gip del Tribunale di Macerata, è il frutto di un’indagine condotta dai militari, avviata nel mese di agosto. Le indagini hanno portato al deferimento di due persone, un uomo di 53 anni e una donna di 76 anni, entrambi residenti nella provincia di Macerata, per favoreggiamento della prostituzione e per locazione a scopo di esercizio di casa di prostituzione in concorso.
Le attività investigative hanno permesso di scoprire che all'interno della struttura ricettiva veniva esercitata la prostituzione, con la presenza di due donne, una brasiliana e una rumena, che pubblicizzavano i loro servizi su siti internet dedicati ad incontri sessuali ed escort. La gestione dell'attività illecita era sotto il controllo dell’uomo e della donna indagati, che, pur essendo a conoscenza delle attività di meretricio, permettevano l'esercizio di tali pratiche nella loro struttura.
Grazie al solido quadro probatorio raccolto dai carabinieri, che è stato condiviso dall'Autorità Giudiziaria di Macerata, si è proceduto al sequestro dell'immobile e alla sospensione delle attività illecite.
Per qualsiasi azienda che gestisca beni fisici l'inventario del magazzino è un'attività obbligatoria. Tenere traccia accurata delle scorte non solo assicura una gestione efficiente, ma previene anche costose discrepanze e sprechi.
Che cos'è un inventario
L'inventario del magazzino è un processo sistematico e organizzato di conteggio e registrazione di tutti i beni e materiali presenti in un magazzino.
Questo processo consente di tenere traccia delle quantità esatte di ogni articolo, facilitando la gestione delle scorte e garantendo una visione chiara e accurata dello stock.
L'inventario può includere una vasta gamma di articoli, dai prodotti finiti pronti per la vendita, alle materie prime in attesa di essere lavorate, ai componenti utilizzati nella produzione, fino agli articoli di consumo e ai materiali di imballaggio.
Ogni categoria di articoli può essere tracciata e registrata utilizzando metodi di gestione appropriati, che variano in base alla tipologia di prodotto, per garantire una gestione ottimale del magazzino.
La tipologia e la struttura del sistema di stoccaggio non fa alcuna differenza, sia che parliamo di magazzini verticali automatici, che semiautomatici o delle classiche scaffalature, l’inventario è fondamentale e soprattutto un passaggio inevitabile da fare con cadenza precisa.
Quello che può cambiare è l’obiettivo e le modalità per effettuarlo.
A cosa serve fare l'inventario
Fare l'inventario del magazzino è fondamentale per diverse ragioni:
- Accuratezza delle scorte: un inventario accurato permette di sapere esattamente la disponibilità e le quantità degli articoli, riducendo il rischio di esaurimenti o eccessi di stock.
- Gestione efficiente: conoscere lo stato delle scorte consente una gestione più efficiente degli ordini, evitando sovrapproduzione o carenze di prodotto.
- Controllo dei costi: monitorare le scorte aiuta a controllare i costi di magazzino, minimizzando gli sprechi e ottimizzando l'uso delle risorse.
- Prevenzione delle perdite: un inventario regolare aiuta a rilevare e prevenire furti, danni o perdite di merce.
- Conformità normativa: alcuni settori richiedono, per legge, un attento e preciso monitoraggio delle scorte e la registrazione di determinate informazioni quali ad esempio, quantità, condizioni di stoccaggio e scadenze.
Principali tipologie di inventario
Esistono diverse tipologie di inventario che possono essere adottate in base alle esigenze specifiche di un'azienda. Le principali sono:
Inventario annuale
L'inventario annuale è un metodo tradizionale in cui viene effettuato un conteggio completo di tutte le scorte del magazzino una volta all'anno. Questo processo, spesso svolto alla fine dell'anno fiscale, fornisce una fotografia dettagliata della situazione delle scorte in un momento specifico.
Tuttavia, può essere un'operazione impegnativa e dispendiosa in termini di tempo, richiedendo la sospensione delle normali attività di magazzino durante il conteggio.
Inventario a rotazione
L'inventario a rotazione, o inventario ciclico, prevede il conteggio periodico di una porzione delle scorte, secondo un programma prestabilito. Questo metodo consente di distribuire l'onere dell'inventario durante tutto l'anno, evitando la necessità di un conteggio completo e riducendo l'impatto sulle operazioni quotidiane.
È particolarmente utile per aziende con un alto volume di articoli o per quelle che desiderano mantenere un controllo costante delle scorte.
Inventario permanente
L'inventario permanente, noto anche come inventario continuo, implica la registrazione costante delle entrate e delle uscite di magazzino in tempo reale.
Utilizzando sistemi di gestione del magazzino (WMS) o software di contabilità, ogni movimento di merce viene tracciato automaticamente, fornendo un quadro aggiornato e preciso delle scorte in qualsiasi momento.
Questo metodo offre numerosi vantaggi, tra cui la riduzione degli errori e la possibilità di prendere decisioni rapide basate su dati accurati.
Come fare l'inventario
Per fare un inventario efficace, è importante seguire una serie di passaggi chiave:
- Pianificazione: stabilire un piano dettagliato, definendo le tempistiche, le risorse necessarie e il metodo di conteggio da utilizzare.
- Preparazione: organizzare il magazzino, assicurandosi che gli articoli siano facilmente accessibili e che le aree di conteggio siano ben definite.
- Formazione: istruire il personale coinvolto sulle procedure di conteggio e sull'uso degli strumenti di registrazione.
- Conteggio: effettuare il conteggio fisico delle scorte, registrando accuratamente le quantità di ogni articolo.
- Verifica: confrontare i dati del conteggio fisico con i registri esistenti, identificando e risolvendo eventuali discrepanze.
- Aggiornamento: aggiornare i sistemi di gestione delle scorte con i dati rilevati durante l'inventario, assicurando che le informazioni siano accurate.
Inventario cartaceo Vs inventario su Excel Vs inventario tramite WMS
Esistono diversi metodi per effettuare e registrare l'inventario, ciascuno con i propri vantaggi e svantaggi:
Inventario cartaceo
L'inventario cartaceo è il metodo più tradizionale e prevede l'uso di moduli cartacei per registrare manualmente le quantità di scorte. Questo metodo è semplice e non richiede particolari competenze tecniche, ma può essere soggetto a errori umani e richiede molto tempo per la registrazione e la verifica dei dati.
Inventario su Excel
Utilizzare fogli di calcolo Excel per l'inventario è un passo avanti rispetto al metodo cartaceo. Excel consente di organizzare e analizzare i dati in modo più efficiente, con la possibilità di utilizzare formule e funzioni per automatizzare alcune operazioni.
Tuttavia, richiede una buona familiarità con il software e può diventare complicato da gestire in caso di grandi volumi di dati.
Inventario tramite WMS
L'uso di un sistema di gestione del magazzino (WMS) rappresenta la soluzione più avanzata e automatizzata per l'inventario. Un WMS integra tutte le operazioni di magazzino, dalla ricezione alla spedizione, tracciando ogni movimento di merce in tempo reale.
Questo sistema riduce significativamente gli errori, migliora l'efficienza operativa e fornisce dati sempre aggiornati e accurati.
Conclusioni
L'inventario del magazzino è il primo passo per una gestione efficiente delle scorte e un maggiore controllo sui costi e sulle operazioni aziendali. Che si scelga un inventario annuale, a rotazione o permanente, è importante seguire un processo strutturato e utilizzare gli strumenti più adatti alle proprie esigenze.
Dall'inventario cartaceo, passando per l'uso di Excel, fino all'implementazione di un WMS, ogni metodo offre specifici vantaggi e sfide. L'obiettivo principale rimane sempre lo stesso: mantenere un inventario accurato e aggiornato per supportare al meglio le decisioni aziendali e garantire il successo operativo.
Un nuovo luogo simbolo della città di San Severino Marche, il monastero di Santa Caterina, torna agibile dopo le scosse di terremoto del 2016.
A conclusione dei lavori di riparazione del danno con rafforzamento localizzato della struttura, il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, ha revocato l’Ordinanza con la quale, in piena emergenza sisma, aveva dichiarato il complesso che sorge a Castello al Monte non utilizzabile. Resta inagibile la chiesa.
I lavori, finanziati dall'Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche per un importo complessivo pari a 2.164.800 euro, hanno permesso il recupero della struttura nella sua bellezza originaria, garantendo la piena sicurezza per chi lo frequenta.
Fondato nel 1544 dalla Comunità Monastica Cistercense di Santa Caterina, il monastero ha origini benedettine risalenti all'anno Mille. La comunità vive ancora oggi secondo la regola benedettina dell’"Ora et Labora", nello spirito cistercense trasmesso da San Bernardo di Clairvaux.
Nel corso dei secoli il monastero è stato ampliato, arricchito e ha visto momenti di grande fervore spirituale, come il ritrovamento nel 1580 del corpo incorrotto di Santo Illuminato, monaco benedettino e copatrono di San Severino Marche. Nonostante le difficoltà, inclusa la confisca dei beni da parte del Regno d’Italia nel 1865, la comunità ha resistito, riacquistando il monastero nel 1904 e continuando a essere una presenza viva nel territorio.
Oggi, il monastero accoglie una comunità multiculturale, con monache cistercensi provenienti dal Vietnam che condividono la stessa regola e spirito di vita, in un clima di comunione e preghiera.
La riapertura del complesso rappresenta non solo un traguardo importante nella ricostruzione post-sisma, ma anche un segno di rinascita per l’intera comunità settempedana.
In legge di bilancio 50 milioni per l'acquisto di grandi elettrodomestici a elevata efficienza energetica con contestuale riciclo degli apparecchi obsoleti. Lo riferisce Tullio Patassini, attualmente capo della segreteria dell’on. Alberto Gusmeroli (Lega), presidente della commissione attività produttive della Camera, con cui ha lavorato alla proposta di legge 855 che viene recepita ora integralmente con un emendamento in manovra.
“Si tratta di una misura che può avere un deciso impatto positivo nelle Marche che sono alle prese con la più grande crisi di un settore in cui sono state leader - riferisce Patassini - Oltre ad un risparmio per le famiglie, è uno stimolo all'industria dell'elettrodomestico e alla filiera della componentistica, in una congiuntura particolarmente complessa”.
Con questo incentivo si spinge la sostituzione di grandi elettrodomestici obsoleti (frigo, lavatrice e lavastoviglie) con apparecchi a piu' elevata classe energetica, non inferiore alla B. La misura coprirà il 30 per cento del costo, nel limite massimo di cento euro, elevato a 200 euro per famiglie con indicatore economico inferiore ai 25 mila euro annui, stanziando 50 milioni di euro per il 2025.
La sostituzione di vecchi elettrodomestici permetterà di risparmiare sul costo della bolletta e di inquinare meno.
l'Italia conferma ancora una volta la sua leadership europea nell’industria del riciclo e nell’economia circolare. Un successo che rende la sostenibilità' ecologica anche economica e sociale.
Potrebbe essere l’inizio di una favola ma in realtà non è così. Dopo l’8 settembre 1943 Giovanni viene internato in un lager austriaco per diventare “schiavo di Hitler” e soltanto nel maggio del 1945 viene liberato e, al ritorno a casa, porta con sé la cassetta della prigionia. Dopo molti anni il figlio Ernesto apre questo scrigno di memoria e di storia italiana e lo condivide con noi.
In anteprima nazionale Ernesto Detto presenta il suo romanzo biografico “Giovanni nella fabbrica di Goering. Il racconto dell’Internato n° 31478” (Ventura edizioni, 2024) dentro la rassegna culturale e storica “Potenza delle Parole” (giunta alla VIª edizione), ideata e curata dallo scrittore Roberto Marconi e organizzata assieme all’ANPI sezione “Scipioni e Cutini” di Potenza Picena, col patrocinio del Comune di Potenza Picena e con il contributo dell’associazione dei commercianti e artigiani “i Piceni” sempre di Potenza Picena. A dialogare con Ernesto ci sarà Catia Ventura, libraia, giornalista ed editrice stessa
L’autore è un ingegnere elettronico e ha insegnato materie tecniche nelle scuole superiori. Si è sempre interessato della storia della prima metà del XX secolo, con particolare attenzione agli eventi della frontiera orientale, per comprendere l’esperienza della guerra e della prigionia vissuta dal padre. Questo libro vuole essere anche l’inizio di un progetto, concordato con l’ANRP (Associazione Nazionale Reduci Prigionia, Internamento, Guerra di Liberazione e loro familiari) per promuovere la memoria degli Internati Militari Italiani nelle Marche. Di concerto in questo periodo è passata alla Camera dei Deputati la proposta di istituire una giornata di celebrazione degli IMI.
L'appuntamento con tale libro (che conclude la rassegna di quest’anno dopo la piacevole venuta, negli incontri passati, di Annalisa Cegna e di Adrian Bravi) è per questo venerdì 20 dicembre alle ore 21,15 presso la Sala comunale delle esposizioni “Umberto Boccabianca”, in via Trento,1, di Potenza Picena, con ingresso libero.
La serata sarà anche l’occasione per potersi iscrivere all’Anpi locale (c’è stato già un buon riscontro nei venerdì precedenti), così da conoscere i molti progetti futuri, e per salutarsi con un brindisi.
Grande successo per le Terre del Tartufo a Pieve Torina. "Anche quest'anno, con i tanti eventi proposti e l'expo al palazzetto dello sport, abbiamo centrato l'obiettivo: promuovere il territorio e la sua bellezza attraverso i prodotti tipici affidando al tartufo un ruolo d'eccellenza".
Il sindaco, Alessandro Gentilucci, così sintetizza il significato di una manifestazione che sempre più sta ricavandosi uno spazio importante sul piano della valorizzazione turistica del territorio a livello nazionale.
"Con gli amici del Molise, ospiti di questa edizione, abbiamo completato il percorso della dorsale appenninica che ci vede insieme alle altre capitali del tartufo, Alba e San Miniato, in un percorso ideale in cui la marca camerte e Pieve Torina sono al centro. La montagna e le aree interne hanno bisogno di iniziative come questa per rilanciarsi e costruire opportunità di sviluppo futuro".
Dal temporary restaurant ricavato all'interno del Museo della nostra terra al forest bathing lungo il sentiero delle acque, dalle degustazioni guidate con abbinamenti vari tra tartufo e altre specialità all'agorà di approfondimento sui temi della cura del territorio e presidio della montagna per evitare i rischi idrogeologici, tanti i temi affrontati nell'arco della settimana passata con il clou sabato 14 e domenica 15 a Pieve Torina.
"Oltre 1500 i visitatori del festival, senza contare coloro che si sono recati a vedere l'albero e le luci di Natale lungo il percorso kneipp, altra grande attrattiva che abbiamo messo in disponibilità" prosegue Gentilucci.
"Questa è la chiave che possiamo e dobbiamo giocare per il rilancio economico, sociale e culturale del territorio: far scoprire a un pubblico sempre più ampio che la montagna ha tanto da offrire, e farlo in una logica di sistema perché il 'mare inizia dalla montagna' come recita il leit motiv di questa edizione delle Terre del Tartufo: ecco perché abbiamo avuto ospiti i ristoratori di Civitanova Marche e operatori turistici del Conero, per creare sinergie con la costa, per offrire ai turisti che scelgono il nostro mare una opportunità in più completando la loro esperienza delle Marche con un tuffo non sull'Adriatico bensì sui Sibillini".
Tanti gli espositori presenti al Palazzetto dello Sport così come tanti i ristoranti aderenti al circuito del festival, per una fruizione del tartufo lungo tutto il corso dell'anno, secondo la stagionalità. "Abbiamo scelto questo prezioso fungo ipogeo come ambasciatore delle nostre terre affidandogli il compito di rilanciare, insieme alle altre produzioni tipiche, le aree interne. Finalmente" conclude Gentilucci "stiamo raccogliendo i frutti di questo lavoro. La strada è ancora lunga ma noi siamo tenaci e l'apprezzamento che riscontriamo per il nostro impegno ci stimola e ci spinge a proseguire. E poi… ci saranno altre sorprese!"
Sala consiliare gremita per il noto conduttore de la Zanzara Giuseppe Cruciani, ospite ieri a Civitanova, della rassegna culturale Filosofarte, ideata dal consigliere comunale Gianluca Crocetti. Affiancato dal Sindaco Fabrizio Ciarapica, dall'assessore Giuseppe Cognigni e dal Generale Stefano Cosimi, il noto speaker radiofonico e giornalista, ospite qualche giorno fa di Del Debbio a Dritto e Rovescio, ha presentato il suo libro “Via Crux – contro il politicamente corretto”, edito da Cairo.
"Ringrazio ancora una volta Civitanova per l'accoglienza - ha detto Cruciani - La sala consiliare è un luogo importante per diffondere idee e cultura. Abbiamo parlato di tante cose, dai no vax alle multe fino al politicamente scorretto. Mi piace - dice - l'idea di poter organizzare la prossima l’estate, un mini festival dedicato alla libertà di pensiero con ospiti di varia estrazione politica e culturale così che Civitanova possa diventare ancor più un centro culturale di diffusione di idee, come lo è per il turismo".
Soddisfazione per il sindaco Fabrizio Ciarapica. "In una serata di grande partecipazione e interesse - ha detto - la nostra sala consiliare ha ospitato un evento di spessore culturale che ha saputo attrarre un folto pubblico. Cruciani ha stimolato un confronto vivace e costruttivo, dimostrando come la cultura e il dialogo siano strumenti fondamentali per la crescita della nostra comunità. Ringrazio Cruciani, tutti coloro che hanno partecipato a questo evento e auguro a Gianluca Crocetti di proseguire con successo la sua iniziativa, contribuendo a rendere Civitanova un centro vibrante di cultura e confronto. Accolgo – conclude – con grande piacere l’idea di Cruciani di organizzare a Civitanova un festival dedicato alla libertà di pensiero e siamo pronti a sostenere questa iniziativa. Sarà un evento che rappresenterà un'importante occasione di confronto e dibattito, ma anche un momento di celebrazione dei valori fondamentali della nostra società, quali la tolleranza, il rispetto delle diversità e la promozione del dialogo”.
Cruciani ha catturato l'attenzione di un pubblico interessato, dimostrando quanto sia importante avere spazi di confronto e discussione su temi di attualità. "La rassegna Filosofarte - dice l'ideatore Crocetti - nasce proprio con questo intento: promuovere il dialogo e la riflessione critica su questioni rilevanti, e l'incontro di ieri è stata un'ulteriore conferma della necessità di affrontare temi controversi con apertura e senza pregiudizi. Sono grato a tutti i presenti per aver partecipato attivamente a questa serata e ringrazio Giuseppe Cruciani per aver accettato il nostro invito, portando, di nuovo, la sua voce e il suo pensiero anche a Civitanova".
Sabato scorso, la Società Atletica Corridonia Eugenio Niccolai (S.A.C.E.N.) ha celebrato il suo 70° anniversario di fondazione (1954-2024) presso il Centro Pastorale. L'evento ha visto la partecipazione di numerosi atleti, tecnici e dirigenti che hanno contribuito alla crescita dell'associazione nel corso degli anni. Le premiazioni sono state effettuate dal sindaco Giuliana Giampaoli e dal presidente Doriano Mitillo.
La Società Atletica Corridonia (S.A.C.) è stata fondata nel 1953 da un gruppo di giovani corridoniani: Vittorio Canullo, Vitaliano Craia, Silvio Craia, Giorgio Montecchiari, Giancarlo Padova, Roberto Gaetani, Luigi Mercuri e Francesco Storani.
Nel 1954, i soci fondatori si rivolsero ai genitori di Eugenio Niccolai, un giovane corridoniano caduto il 31 gennaio 1918 sull'altopiano di Asiago durante la Prima Guerra Mondiale. Grazie al loro contributo economico, la società ha potuto fregiare le divise celesti con una fascia bianco-rossa, i colori della bandiera della "Brigata Sassari" a cui apparteneva Eugenio Niccolai, capitano del 151° Reggimento Fanteria. La nuova sigla S.A.C.E.N. è diventata dominante sul pettorale della tenuta sportiva.
Camilla Ruffini, cantautrice di Macerata, chiude il 2024 con il suo nuovo singolo "Come Eva". Il brano racconta tutte quelle volte in cui, come Eva, abbiamo commesso un errore. E tutte quelle volte in cui, come Eva, ci siamo lasciati sopraffare dal senso di colpa e dalla vergogna.
Ma “Come Eva" offre una nuova chiave di lettura: l’errore non è una debolezza, bensì un’opportunità di riscatto. Un punto di partenza che può trasformarsi nella rinascita p iù bella.
Il singolo è stato prodotto interamente a Macerata: dalla produzione curata da Andrea Mei presso il Potemkin Studio per Astralmusic, alla registrazione del videoclip realizzato da Letroteproduction,fino alla partecipazione del chitarrista Nazzareno Zacconi.
La pubblicazione di Come Eva segna solo l’inizio di una serie di eventi e spettacoli che la giovane cantautrice ha in serbo per chiudere in bellezza il 2024 e inaugurare un 2025 ricco di musica enuove sorprese.
L’Università e il Comune di Macerata confermano il loro impegno per l’inclusione linguistica e sociale attraverso la quarta edizione del “Laboratorio di Italiano in Biblioteca”, che offre supporto linguistico a bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado con madrelingua diversa dall'italiano, grazie all'esperienza maturata nell'ambito del Master Italint dell’Ateneo.
Il Laboratorio, avviato a novembre, si concluderà nel mese di aprile 2025. Durante l’incontro inaugurale, l’assessore alla cultura, all’istruzione e ai rapporti con l’università del Comune di Macerata, Katiuscia Cassetta, il direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Roberto Mancini, e la direttrice del Master Italint, Edith Cognigni, hanno sottolineato l’importanza del progetto nel promuovere inclusione e coesione sociale, rafforzando il legame tra scuola, università e territorio.
Il Laboratorio si rivolge a due gruppi di alunni, suddivisi in base al livello scolastico. Il gruppo della primaria è composto quest’anno da venti bambini, di età compresa tra i sei e i dieci anni, provenienti dagli Istituti Comprensivi “E. Fermi”, “Mestica” e “Dante Alighieri”.
La maggior parte di loro ha origini in Albania e Kossovo per l’Europa, Afghanistan e Pakistan per l’Asia meridionale, Tunisia e Nigeria per l’Africa. Il gruppo della secondaria di primo grado, invece, include tredici ragazzi dagli stessi istituti, oltre che dal “Convitto”, con un’età compresa tra gli undici e i tredici anni. Questi studenti provengono dalla Repubblica Dominicana, Perù e Venezuela per l’America Latina, Mali, Marocco e Senegal per l’Africa, Afghanistan e Pakistan per l’Asia meridionale.
Le attività sono condotte da docenti esperte nella didattica dell’italiano L2: Alice Magi segue il gruppo della primaria, mentre Cristina Paoluzzi si occupa degli alunni della secondaria di primo grado. I docenti sono supportati da tirocinanti del corso magistrale in “Lingue, culture e traduzione letteraria” del Dipartimento di Studi Umanistici. Questi ultimi forniscono un aiuto non solo durante gli incontri pomeridiani in biblioteca, ma anche la mattina attraverso interventi nelle scuole degli alunni, contribuendo così a rafforzare il percorso educativo.
Il Laboratorio di Italiano in Biblioteca è un esempio di come la collaborazione tra università e istituzioni locali possa contribuire all’inclusione sociale. Il progetto continua a rappresentare una risorsa fondamentale per promuovere un percorso di integrazione che arricchisce l’intera comunità maceratese.
Grande prestazione del maceratese Michele Antonelli nella tappa finale del World Walking tour 2024 a Dublino. Per la prima volta nella sua carriera sportiva, l’atleta ha affrontato una prova impegnativa come la 20 km di marcia nel mese di dicembre nel pieno della preparazione invernale ed ha centrato sia una prestigiosa terza posizione sia un crono di rilievo proprio tenendo conto del periodo: 1h23'52.
L'alfiere del C.S. Aeronautica, al St.Anne's Park, è stato preceduto dal Campione Irlandese David Kenny già argento agli Europei under 23 e dal Campione Mondiale under 20 Callum Wilkinson al termine di una gara che l'ha visto transitare al quinto posto ai 10 km.
Una medaglia di bronzo da dedicare alla neonata Ophelia e alla compagna Viola. Ora per l'allievo del Tecnico Alessandro Garozzo tre mesi di dura preparazione per affrontare al meglio i primi impegni del 2025 continuando nella crescita tecnico-agonistica dopo l'ottima annata appena andata agli archivi.
Banca Macerata Fisiomed fantastica, vittoria 3-1 sulla capolista Prata
Doveva arrivare una risposta e questa è prontamente arrivata. Dopo oltre due ore di battaglia, la Banca Macerata Fisiomed sconfigge la Tinet Prata di Pordenone per 3-1 e si prende tre punti d’oro per la sua classifica. Non si vede molto la differenza di classifica fra le due compagini e non è un demerito di Prata che gioca a un livello sempre molto elevato. Macerata è attenta, coraggiosa e spietata nei punti decisivi con un lavoro corale in tutti i fondamentali che ancora una volta obbliga I biancorossi a credere nell’obiettivo salvezza. Macerata con questi tre punti inverte il trend negativo dell’ultimo periodo e scavalca in classifica in un colpo solo Cantù e Reggio Emilia. Il titolo di MVP se lo meriterebbero in tanti (Gamba compreso, 37 punti per lui) ma quello di questa fantastica serata è il capitano Marsili, autore di una prova memorabile nella tattica e nella tecnica.
La cronaca:
La Banca Macerata Fisiomed prova il blitz alla capolista con la sua formazione standard: il 6+1 titolare è composto da Marsili e Klapwijk, Ottaviani e Valchinov come schiacciatori, Berger e Fall a centro rete, Gabbanelli in seconda linea.
La Tinet Prata risponde con la diagonale micidiale Alberini-Gamba, gli schiacciatori-ricevitori sono Terpin e Ernastowicz, in posto tre Katalan e Scopelliti, il libero è Benedicenti.
Primo set. Il muro di Fall chiude lo spazio in diagonale a Terpin, Macerata parte aggressiva a inizio gara: 7-5. La Banca Macerata spinge anche in battuta e con l’importante contrattacco di Klapwijk si porta 10-7. La reazione di Prata non si fa attendere, Gamba dai nove metri fissa la parità a quota 11. Il nuovo allungo maceratese è opera corale: 15-12 al primo time-out discrezionale dell’incontro. Le squadre continuano il set sul + 3, ma la battuta di Terpin permette a Prata di rimontare fino al 18-19: è Fall a interrompere l’emorragia. Le due squadre arrivano appaiate al fotofinish: l’ace di Ottaviani è preziosissimo, Macerata spreca un set point ma chiude Valchinov dopo due attacchi consecutivi (75% in attacco per lui nel set, 26-24).
Secondo set. Il parziale si apre in parità, il passerotto Ernastowicz si siede in panchina (per Truocchio) dopo due attacchi sbagliati consecutivamente. Macerata risponde decisa a ogni buona giocata di Prata, l’ispirazione di Marsili permette alla sua squadra di mantenersi in partita, 12-10 con il primo tempo di Berger. I padroni di casa spingono molto coi centrali, Gamba risponde ottimamente da inizio partita, ma un suo errore vale un 18-16 molto importante. Sul venti ci si arriva in parità, Castellano blocca il gioco prima della battuta del temibile opposto friulano: si prospetta un finale che si deciderà su qualche dettaglio. Molti errori in battuta al fine di cercare il punto diretto, il Banca Macerata Forum si alza in piedi su un monstre block di Fall che porta il match ai vantaggi nuovamente. Prata pareggia i conti con Truocchio, 25-27.
Terzo set. La Banca Macerata Fisiomed non risente del set perso e continua a battagliare su ogni punto, 7-5 ora dopo il primo tempo di Berger. Prata fa fatica al servizio ma ha una mentalità da grande squadra, Macerata risponde presente e aggiunge al mix anche un po’ di fortuna: 15-13 e time-out ospite. L’unico a fare danni dai nove metri è Terpin, Macerata gestisce molto male un contrattacco successivo: 16-19 in un battibaleno. Ferri per Ottaviani, ma è Klapwijk che non perdona: ennesimo finale punto a punto in questa partita. Truocchio per Prata è un ottimo amico, ma i maceratesi al centro sono imprendibili (22-22). Ace prima ed errore poi di Ottaviani appena rientrato sul terreno di gioco, ancora vantaggi. Doppia difesa pazzesca di Benedicenti, ma Marsili sbarra la strada a Terpin: Macerata si merita il primo punto di questa partita (26-24).
Quarto set. Il quarto parziale permette a Gamba di continuare come aveva finito: è più che mai il principale terminale d’attacco per la Tinet, 3-5 con Castellano che ferma il gioco. Prata non molla, il muro a tre composto su Valchinov vale il primo +3 di giornata sul 6-9. Marsili è molto ispirato, il suo palleggio a una mano associato a un errore ospite riporta subito tutto in parità. Ottima battuta di Klapwijk ma pasticcio successivo in primo di tocco di Berger: il punto va alla Tinet e il centrale lascia il posto subito dopo a Sanfilippo. Quello del centrale biancorosso non è l’unico pasticcio del set, gli arbitri impiegano troppo tempo per distinguere due diversi modelli di scarpe fra i giocatori: si ricomincia sul 14 pari. Il centrale siciliano si sblocca sul 16-16, si prospetta un finale incandescente. Squadre punto a punto fino all’errore sull’ennesimo attacco di Gamba da posto 1, +2 Macerata (22-20). Sanfilippo si fa trovare prontissimo, come tutta la sua squadra: Valchinov chiude una partita spettacolare con una diagonale degna di nota, 25-21.
Bara Fall, centrale: " È stata una buona partita, devo dire – secondo me - non la migliore nostra perchè penso che possiamo ancora fare di più, possiamo dimostrare ancora di più. Oggi abbiamo fatto bene la fase break e side out, abbiamo messo in difficoltà i loro attaccanti migliori: questo ha fatto la differenza quest'oggi. Adesso cercheremo di lavorare come ogni settimana, stiamo lavorando tanto per fare più punti possibili fino alla fine del campionato.”
Banca Macerata Fisiomed – Tinet Prata di Pordenone 3-1 (26-24, 25-27, 26-24, 25-21)
Banca Macerata Fisiomed: Pozzebon, Marsili 4, Ichino, Ferri 2, Valchinov 20, Ottaviani 9, Cavasin, Fall 10, Sanfilippo 3, Klapwijk 20, Berger, 9 Gabbanelli (L1). NE: Palombarini (L2). All. Castellano Maurizio, Ass. Domizioli Federico.
Tinet Prata di Pordenone: Katalan 8, Alberini 2, Scopelliti 4, Ernastowicz, Meneghel, Terpin 12, Agrusti, Truocchio 9, Gamba 37, Benedicenti (L1). NE: Sist, Guerriero, Bomben, Aiello (L2). All. Di Pietro Mario, Ass. Vallortigara Luca.
Arbitri: Clemente Andrea e Mesiano Marta
MVP: Marsili
Note: Durata set: 30’, 34’, 32’, 32’ per due ore e otto minuti.
Battute punto Macerata 6 con 17 errori, Prata 5 con 12 errori. Muri punto Macerata 8, Prata 7. Attacco punto Macerata 54%, Prata 49%. Ricezione positiva Macerata 47% (34% perfetta), Prata 44% (21%).
Commozione, preghiera e la testimonianza di fede e di vita di un “pastore con l’odore delle pecore” si sono unite nel grande applauso che ha accompagnato l’intitolazione della via che conduce al Seminario Redemptoris Mater di Macerata a mons. Tarcisio Carboni. Un cerimonia che anticipa di poco più di un mese l’anniversario dei 30 anni dalla sua morte, sopraggiunta il 25 gennaio del 1995.
Carboni fu vescovo di Macerata e Tolentino dal 1976 al 1985 e, successivamente, vescovo della Diocesi di Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli e Treia fino alla scomparsa. Missionario in Brasile, a mons. Carboni si deve, tra le sue opere, la riscoperta e l’apertura del processo di beatificazione di padre Matteo Ricci. Certamente non casuale la scelta del luogo per l’intitolazione: fu infatti san Giovanni Paolo II a benedire la prima pietra del Seminario durante la sua visita a Macerata nel 1993 accolto proprio dal vescovo Carboni.
«Tarcisio Carboni è stato un uomo in ricerca, vicino alla gente, attento a portare la Parola di Dio a tutti (“Predica Verbum” era il suo motto episcopale) e disposto a farsi tutto a tutti perché ognuno potesse ricevere la presenza del Signore – ha affermato il vescovo di Macerata mons. Nazzareno Marconi –, si è adoperato perché moltissime realtà ecclesiali potessero nascere e crescere nella nostra Diocesi. Ringraziamo il Signore per il dono di questa presenza e gli faremmo un torto e ci fermassimo invece di continuare ad andare avanti nelle vie del Signore, per aiutare la gente a crescere nella fede».
Insieme al rettore del Seminario Redemptoris Mater don Davide Tisato, presenti alla cerimonia, tra i tanti, anche i Catechisti Itineranti del Cammino Neocatecumenale nelle Marche, Abruzzo e Malta Eusebio e Giulietta Astiaso, don Osvaldo Giacomelli e Stefano Tumini: «Vorrei sottolineare un aspetto della personalità del vescovo Carboni – ha spiegato Eusebio Astiaso –, la fede, lo zelo, l’amore per i giovani e ogni uomo della terra, ai lontani e ai vicini della Chiesa. È stato un uomo che ha saputo leggere i segni dei tempi, amava il Cammino e lo ha sostenuto. A lui oggi viene intitolata una strada che passa per la città di Maria e arriva al cielo».
L’intitolazione è stata resa possibile su proposta del consigliere Marco Bravi, dopo la delibera del Consiglio comunale di Macerata dello scorso 25 marzo. A scoprire la nuova toponomastica della strada (già via Alessandro Filippucci) è stato il sindaco Sandro Parcaroli, accompagnato dal vice sindaco Francesca D’Alessandro, dal consigliere regionale Anna Menghi e dall’assessore Oriana Piccioni. Presente alla cerimonia anche il primo cittadino di Ortezzano, Carla Piermarini, sindaco della città natale di mons. Carboni prossima anch’essa a dedicargli un luogo simbolo del paese. «Una via per seguire il suo esempio – ha affermato il sindaco Parcaroli –, si tratta di un gesto ispirato dalla cittadinanza e che assume un valore ulteriore perché istituito su volontà del consiglio comunale. Non possiamo che esserne felici e siamo profondamente grati per quanto mons. Carboni ha fatto per Macerata».
Parole riprese dal promotore, il consigliere Bravi: «L’attaccamento della cittadinanza a mons. Carboni è evidente e tanti sono stati gli ispiratori di questa giornata – ha detto –, in molti anche nelle scorse ore hanno dimostrato questo sentimento, così come i tanti presenti a questa cerimonia».
La Civitanovese, attendendosi a fine gara le dimissioni di mister Sante Alfonsi che non sono pervenute, dopo un summit societario comunica di averlo sollevato dalla guida tecnica della prima squadra.
La Società lo ringrazia del lavoro fin qui svolto e del campionato vinto nella scorsa stagione, augurandogli le migliori fortune. Temporaneamente la guida tecnica della prima squadra viene affidata a mister Andrea Mercanti, allenatore della Juniores Nazionale.
(Foto di Enio Torresi)
Quattro palle match sprecate e il bagaglio a mano di errori che accompagna i biancorossi dall’inizio della kermesse iridata impediscono alla Cucine Lube di centrare per un soffio il terzo posto al Mondiale per Club. Ad aggiudicarsi il bronzo al tie break (23-25, 25-23, 21-25, 26-24, 19-17) è il Foolad Sirjan Iranian in un match molto simile al confronto tra le due squadre nel girone. La squadra campione d’Asia batte per la seconda volta in sei giorni capitan Fabio Balaso e compagni, che ora dovranno fare un reset lampo in vista del ritorno di Challenge Cup con il Karadjordje Topola (giovedì 19 dicembre alle 20.30) all’Eurosuole Forum e del secondo turno di ritorno della Regular Season contro l’Allianz Milano in programma domenica 22 dicembre (ore 18), sempre nella tana dei cucinieri.
Come nel primo match della Pool A, Civitanova si lascia ipnotizzare dagli iraniani e sbaglia 30 battute. Eppure i biancorossi danno più volte la sensazione di poter gestire la gara contro un Foolad sornione, che resta a galla grazie alle disattenzioni dei biancorossi per poi affondare il colpo nei momenti clou grazie ai colpi del top scorer Hajipour (22), coadiuvato da Abdolhamidi (14) e Seyed (11). La Lube, rivoluzionata più volte da Medei a caccia di una svolta, macina punti con Dirlic (21), Bottolo (17), Chinenyeze (12) e il subentrato Lagumdzija (12), ma quattro palle match sbagliate, con un bilancio di 8 errori a 2 nel tie break, lasciano tanta amarezza.
Lube in campo con Boninfante al palleggio e Dirlic opposto, Bottolo e Loeppky laterali, Chinenyeze e Gargiulo al centro, Balaso libero in ricezione ad alternarsi con Bisotto in difesa. Iraniani schierati con la diagonale composta Ramezani e Hajipour, Esi e Abdolhamidi in banda, Seyed e Mohammad centrali, Marandi libero.
Nel primo set Dirlic sigla 6 punti con il 55% di positività, Boninfante si fa apprezzare anche per le giocate individuali e funziona l’alternanza tra i liberi. Inizio promettente della Lube, che contiene gli iraniani e vola sul +3 dopo il muro di Boninfante (7-10). Una svista arbitrale ai danni di Civitanova accende gli animi, ma i biancorossi stringono i denti e mantengono un break con Dirlic (16-18). La pressione del Foolad riporta il parziale in parità (19-19), ma la Lube si guadagna un altro break dopo la chiusura di Bottolo (19-21). Sul primo tempo di Gargiulo i cucinieri hanno due palle set (22-24). Boninfante si mette in proprio e chiude in attacco dopo un set ball annullato dal Sirjan (23-25).
Nel secondo set gli 8 punti di Hajipour e i 10 errori biancorossi riabilitano un Foolad che fa il minimo indispensabile. La Lube sbaglia le prime 4 battute consentendo ai rivali di restare sulla scia e di mettere la testa avanti con una serie di muri (8-6). I marchigiani annullano il break con il lungolinea di Bottolo (11-11), ma sull’ace di Abdolhamidi, favorito dal nastro, il Sirjan è sul +2 (13-11). Il colpo di Dirlic e l’errore di Hajipour valgono il sorpasso (13-14). I campioni d’Asia trovano il controsorpasso (16-15), vanno sul +2 dopo il diagonale di Loeppky fuori di poco (18-16) e allargano la forbice a muro (21-18). Gli avversari difendono bene, ma il nuovo entrato Poriya riaccende le speranze (24-23) con due punti in pochi scambi, prima di un pasticcio dei biancorossi che spegne le speranze (25-23).
Nel terzo set la Lube cala in ricezione, ma supera gli avversari in tutti gli altri fondamentali e trova dall’inizio un ispirato Poriya (4 punti) al posto di Loeppky. L’iraniano timbra l’ace del +3 contro i suoi ex compagni di squadra (2-5). Civitanova è più sicura e aggressiva, con Dirlic che sigla il punto del +5 (4-9). La potenza di Poriya dà una mano alla Lube (9-14). Ancora una volta, però gli errori dei cucinieri “tengono in vita” il Sirjan (15-17). La Lube reagisce con un parziale di tre a zero (15-20). L’ace del uovo entrato Orduna (16-22) e il muro di Gargiulo (18-24) ipotecano il set. Il Foolad annulla i primi tre tentativi, ma Civitanova passa con Bottolo (21-25) dopo un time out risolutivo.
Nel quarto set la Lube sale in cattedra alla distanza, ma spreca i palloni decisivi e capitola al fotofinish. In avvio si protrae un punto a punto estenuante interrotto dal muro del Sirjan (14-12). Il muro biancorosso e l’attacco out dei campioni d’Asia ristabiliscono l’equilibrio (15-15). In campo Orduna e Lagumdzija, l’opposto firma l’attacco del sorpasso (17-18). Il servizio di Poriya mette in difficoltà gli avversari e Bottolo ne approfitta con il lungolinea del +2 (17-19). Il Foolad trova il pareggio con un mani out nell’azione più lunga del set (21-21). In volata Poriya non trova l’incrocio delle linee per un soffio (24-23), Chinenyeze annulla la palla set (24-24). Civitanova sbaglia il pallone del sorpasso (25-24) e viene punita dall’opposto del Sirjan (26-24).
Al tie break palleggia Orduna e si lotta su tutti i palloni (6-6). L’ace di Lagumdzija carica Civitanova (6-7), che va al cambio di campo con il muro di Gargiulo (7-8). Medei dà spazio anche a Nikolov. Nella seconda parte torna Poriya che firma un bel mani out (11-12). Lagumdzija sigla il punto del 13-14. Dopo quattro palle match sprecate da Civitanova, il Foolad trova il sorpasso (18-17). I biancorossi sparano fuori la palla del pareggio (19-17).
IL TABELLINO
Foolad Sirjan Iranian – Cucine Lube Civitanova 3-2 (23-25, 25-23, 21-25, 26-24, 19-17)
SIRJAN: Karami ne, Ashkan ne, Seyed 11, Esi 2, Ahmadreza ne, Abdolhamidi 14, A. Ramezani 3, A. Khalili 9, Hajipour 22, Marandi (L), Armin ne, Mohammad 9. All. Ataei Nouri
CIVITANOVA: Chinenyeze 12, Gargiulo 7, Loeppky 3, Orduna, Bisotto (L) , Balaso (L), Boninfante 5, Poriya 9, Nikolov, Lagumdzija 12, Dirlic 21, Podrascanin ne, Bottolo 17, Tenorio ne. All. Medei.
Arbitri: Vera Mechan (PER), Nathan Mahaven (USA)
Note: durata set 29’, 29’, 29’, 31’, 25’. Totale 2h 23’. Sirjan: errori al servizio 17, ace 1, muri 8, attacco 5%, ricezione 55% (27%). Civitanova: errori al servizio 30, ace 3, muri 9, attacco 51%, ricezione 64% (40%).